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Il C.E.S.T. può beneficiarie della quota del 5 per mille sulla dichiarazione dei redditi PERIODICO EDITO DAL CEST ONLUS CENTRO EDUCAZIONE SPECIALE TRIESTE VIA MUZIO 9 TRIESTE 34143 TEL. – FAX. – 040308678 Email. [email protected] Anno XXXII n° 1 - Sped. In A.P. comma 20/c- art 2. Legge 662/96 filiale di Trieste – aprile 2018 codice fiscale: 80016320329 cest cest Per sostenere le aƫvità del C.E.S.T. si può Įrmare il riquadro dedicato alle Organizzazioni Non LucraƟve (Onlus):

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Il C.E.S.T. può beneficiarie della quota del 5 per mille sulla dichiarazione dei redditi

Per sostenere le attività del C.E.S.T. si può firmare il riquadro dedicato alle Organizzazioni Non Lucrative (Onlus):

Anno XXXII n° 1 - Sped. In A.P. comma 20/c- art 2. Legge 662/96 filiale di Trieste –

PERIODICO EDITO DAL CEST ONLUS

CENTRO EDUCAZIONE SPECIALE TRIESTE VIA MUZIO 9 TRIESTE 34143 TEL. – FAX. – 040308678

Email. [email protected]

aprile 2018 Anno XXXII n° 1 - Sped. In A.P. comma 20/c- art 2.

Legge 662/96 filiale di Trieste – aprile 2018

codice fiscale: 80016320329

cest cest

Per sostenere le a vità del C.E.S.T.si può rmare il riquadro dedicato alle Organizzazioni Non Lucra ve (Onlus):

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EDITORIALE Di Marco Zaves Ci ha lasciati, lo scorso 29 gennaio, Fausto Ferrari: Presidente onorario, fondatore del Cest e anima dell’Associazione per più di quarant’anni. Persona d’indiscussa moralità , tenace, dotato di una profonda umanità, Fausto è stato un punto di riferimento non solo per il Cest, ma per l’intero sistema sociale cittadino, impegnato sin dalla prima ora, a costruire una rete di proposte d’intervento efficaci a favore delle persone con disabilità. Tramite l’Associazione, ha saputo offrire delle risposte concrete ai loro bisogni e a quelli dei loro familiari; da quel lontano 1971 con la costituzione del Centro Educazione Speciale Trieste, sberleffo alle convenzioni dell’epoca, contestazione lucida e propositiva all’istituzionalizzazione, rivendicazione di diritti che le norme non avevano ancora nemmeno codificato, Fausto ha dato un contributo decisivo alla rivoluzione culturale che ha portato, oggi, a strumenti di tutela certi e a una visione della disabilità più civile. “Il Cest fu la cosa migliore che potessimo fare – aveva dichiarato di recente su “Erbamatta”, di cui era da sempre il direttore responsabile – e la città di Trieste l’ha capito”. Parole di gratitudine verso la città d’adozione, evocate anche dall’assessore Grilli durante la commemorazione del 5 febbraio scorso in Consiglio comunale, occasione in cui si è ricordato l’uomo, il genitore e la sua capacità di fare breccia nella società civile e nelle istituzioni, per accompagnarle nel percorso, non semplice ma doveroso, dell’integrazione. E ora? Ora è il momento di continuare quel percorso, anche attraverso nuovi sentieri e nuovi strumenti operativi. Una delle lezioni che Fausto ci ha lasciato in eredità è la necessità dell’azione, prima ancora del riconoscimento formale. E un’azione efficace deve essere rivolta a un obiettivo o a un bisogno reale e urgente: in quest’ottica il nuovo Servizio di Formazione all’Autonomia (S.F.A.) inaugurato dal Cest lo scorso luglio, rappresenta l’azione, la risposta più articolata e onesta, alla domanda di un servizio flessibile e pragmatico, dedicato ai giovani con disabilità.

È vero che l’aumento della speranza di vita ha portato il tema dell’invecchiamento al centro dell’attenzione nel mondo dell’assistenza, tanto che alcune Regioni (Emilia Romagna, Marche Toscana e Veneto) si sono già espresse per tutelare il Progetto di vita delle persone con disabilità considerate anziane per aver superato la soglia dei 65 anni; lo stesso Comune di Trieste di recente ha inaugurato un servizio dedicato a questa fascia di popolazione. E anche su questo tema il Cest è pronto a fare la sua parte. Ma è anche vero che sono molte (e gli ultimi dati disponibili del Piano di zona del Comune di Trieste rilevano un aumento delle certificazioni di disabilità infantili) le persone in età post scolare che, pur possedendo un buon grado di autonomia, nel panorama sociale attuale non trovano proposte capaci di accompagnarle in un processo formativo di autonomia: è quello che sta realizzando il Cest attraverso varie attività e collaborazioni con altri enti, scuole, associazioni e realtà commerciali del territorio. Con un Progetto sperimentale che vede i giovani in primo piano, la ricerca di una sede stabile, le relazioni e i contatti per eventuali inserimenti lavorativi e, in un futuro prossimo, l’approdo in una vera e propria casa, dove poter realizzare il sogno, che è anche un diritto sancito dall’articolo 19 della Convenzione Onu ratificata dall’Italia nel 2009, di poter scegliere dove e con chi vivere. Perché è questo che serve ai ragazzi che, al termine di un percorso scolastico spesso fisiologicamente frustrante, non trovano occasioni di crescita personale ed emancipazione; è questo che serve alle loro famiglie che vivono con inquietudine l’idea di futuro per i propri figli, ma anche con tanta voglia di assicurare loro una crescita dentro la società il più gratificante possibile. È questo che serve a una società matura e lungimirante che si proponga davvero come contesto attivo e facilitatore nei processi di crescita, formazione e socializzazione delle persone con disabilità. Ed è in fondo questo che serve anche a noi, per rinnovarci, metterci alla prova, garantire servizi sempre più flessibili, mirati ai bisogni individuali, svolgendo il nostro lavoro, secondo i dettami che per primo ci ha trasmesso Fausto: passione, empatia e professionalità.

ERBAMATTA

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Sabato 28 aprile alle 10.30

Atrio della Camera di Commercio Piazza della Borsa

Inaugurazione della manifestazione

“Coloriamo la realtà” e premiazione del Concorso Fotografico

MI GIRO E VEDO...

La mostra sarà aperta fino al 15 maggio con orario continuato dalle 9.00 alle 18.00, il sabato

dalle 10.00 alle 13.00.

La manifestazione ha il patrocinio del Comune di Trieste e del Circolo

Fotografico Triestino. ----------

Edizione in rosa

V E N E R D I ’ 2 5 MAGGIO 2018 Dalle ore 9.30 alle 12.00

al Campo Sportivo di Domio Ogni partecipante dovrà presentare una torta che verrà valutata da

giudici esperti del settore. Le creazioni saranno premiate in tre

categorie diverse: la torta più buona, quella più bella e la più originale.

Vi preghiamo di inviarci, all’indirizzo mail di riferimento, il

modulo di iscrizione entro e non oltre l’11 maggio 2018.

[email protected]

INTERVENITE AI NOSTRI PROSSIMI APPUNTAMENTI

Martedì 17 aprile 2018 Dalle 9.30 alle 12.30

al Palasport Chiarbola

Una giornata all’insegna dello sport e del

divertimento dove i bambini delle scuole elementari D. Rossetti, U. Pacifico e F.Venturini

sperimenteranno diverse discipline sportive presenti nella nostra programmazione.

Un evento realizzato in collaborazione con le associazioni sportive:

Trieste Atletica

Trieste Trasporti Atletica

Asd BaskeTrieste

Taekwondo Olimpico Trieste

Circolo Marina Mercantile

Con la presenza della direttrice provinciale della

SPECIAL OLIMPJCS ITALIA Lisa Polencic

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rivelasse sempre più sicuro e voglioso di scegliere. In seguito, si è costruita una pagina di powerpoint che al tocco di Mauro sulla bibita desiderata dà realmente voce a Mauro esprimendo il suo desiderio. Si sta lavorando e si lavorerà per ampliare il “menù” esistente e per dare la possibilità a Mauro di poter scegliere anche in altri ambiti, per esempio su quali attività svolgere durante la giornata. Non potrebbe esserci conclusione migliore di quella espressa dalla "Carta dei Diritti della Comunicazione" , documento redatto nel 1992 dal Comitato congiunto per le necessità comunicative di persone con disabilità grave, la quale recita che: “Ogni persona indipendentemente dal grado

di disabilità ha il diritto fondamentale di influenzare, mediante la comunicazione, le

condizioni della propria esistenza. Oltre a questo diritto di base, altri e più

specifici diritti devono essere garantiti in tutte le interazioni e gli interventi rivolti a persone con disabilità grave, in particolare il diritto di richiedere gli oggetti, le azioni, le situazioni e le persone desiderate, così come di esprimere

preferenze e sentimenti (…)”

OGGI SCELGO IO! Progetto di C.A.A. (vol.2) con il tablet di Vittoria Cocevari e Matteo Benetton

Mauro ha ora la possibilità di scegliere cosa bere al bar in modo del tutto tecnologico! In seguito ad un precedente progetto di Comunicazione Aumentativa Alternativa (C.A.A.) grazie al quale Mauro si trova a poter sceglier al bar cosa ordinare con l’aiuto di un libricino che si porta sempre con sé, è nato, dalla collaborazione tra educatori provenienti da diversi servizi, un nuovo progetto di C.A.A. molto più all’avanguardia e che sta proseguendo con soddisfacenti sviluppi. Ogni educatore ha collaborato a modo suo, importante è stato il prezioso aiuto per la parte informatica (di Teresa Catalano), e chi ha donato la sua voce per , appunto, dar voce a Mauro (Matteo Benetton). Tutto è iniziato dall’acquisto per Mauro di un tablet che ora utilizza a casa per ascoltare la sua adorata musica e guardare i video musicali e, durante le uscite, dopo averlo riposto nel suo zainetto, anche per… scegliere cosa bere al bar! Il progetto è stato preceduto da una fase propedeutica in cui si è stimolata e valutata la capacità di Mauro ad associare le fotografie proiettate sullo schermo agli oggetti reali. Si è palesemente e sorprendentemente notato come Mauro si

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Sicurezza e formazione

In seguito al costante uso delle strutture comunali, i nostri operatori presenti alle attività sportive hanno partecipato al corso per l’uso del defibrillatore BLSD. Tutti i nostri assistiti, per partecipare alle attività, sono in possesso del certificato medico sportivo non agonistico rinnovato con cadenza annuale. Gli operatori partecipano a diversi corsi di aggiornamento per istruttore di attività sportiva per disabili.

Con le associazioni sportive: E’ in atto un progetto realizzato assieme alla società Trieste Atletica e alla Trieste Trasporti Atletica e rivolto ad alcuni bambini con autismo “Atleti anche noi” (progetto della Trieste Atletica con il supporto dell’associazione ProgettoautismoFVG onlus). Contiamo sulla disponibilità dell'allenatrice Samantha Bernes della società A.S.D. Atletica Trieste Trasporti che, assieme agli sportivi della categoria dei cadetti (anni 15-16), parteciperanno alla Giornata dello Sport organizzata dal Cest per l’anno 2018. Abbiamo partecipato al forum dello sport organizzato dalla Regione FVG, all’Hotel Savoia, presenti al tavolo per la disabilità nello sport, un’occasione per formare una rete con l’associazionismo sportivo provinciale e regionale. Insieme ai dirigenti delle varie associazioni sono emersi alcuni progetti, tra i quali, la formazione per il personale tecnico per quanto riguarda il mondo della disabilità, l’organizzazione di eventi per diffondere il messaggio dell’inclusione delle persone con disabilità tramite lo sport e il bisogno di rendere gli impianti sportivi accessibili a tutti.

Siamo in trattativa con gli studenti della sezione ad indirizzo sportivo del Liceo Scientifico Oberdan di Trieste e il liceo delle scienze umane G. Carducci.

LE PROPOSTE DEL PROGETTO GIOVANI IN PRIMO PIANO

SETTORE SPORTIVO Di A.Carpanese – A.Bertok – P.Ursich

Confermiamo le attività del 2017 nella programmazione del C.E.S.T. aumentando e valorizzando la collaborazione con diverse realtà presenti nel nostro territorio, una scelta che contiene il valore della collaborazione e del dialogo, fondamento della prospettiva inclusiva e dell’integrazione. LE ATTIVITA’ SPORTIVE : CALCETTO, ATLETICA, BASKET, PISCINA, GINNASTICA DOLCE, ESCURSIONISMO, GINNASTICA METODO PILATES, CANOA, IPPOTERAPIA .

COLLABORAZIONI

Siamo in collaborazione, da qualche anno, con le scuole primarie di San Dorligo e Bagnoli prima con una mostra fotografica e proseguita con tre giornate dedicate allo sport. Incontri che hanno avuto il valore di vedere in collaborazione il CEST con la scuola italiana “U. Pacifico” e quella slovena “F. Venturini”. Si è data continuità ai lavori con la scuola primaria “Domenico Rossetti” .

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PASTORIZIA: da luglio 2017 si collabora con l’Associazione Terra del Sorriso nella attività di pastorizia, si fa pascolare un gregge di pecore, circa 150 capi. Questo tipo di lavoro ha fatto sviluppare nei ragazzi un senso di controllo e cooperazione con gli animali.

SILVICOLTURA: Country Eden- Rupingrande, Monte Lanaro raccolta della legna.

ZOOTECNIA: Da novembre in poi, alla mattina, Country Eden- Rupingrande cura alimentare degli animali.

PASSEGGIATE A CAVALLO: Country Eden- Rupingrande

SPESA BIOLOGICA E RACCOLTA DIFFERENZIATA : acquisto di prodotti biologici presso aziende agricole presenti sul territorio partecipazione al G.A.S. (Gruppo Acquisto Solidale) . Si differenzia la raccolta di rifiuti e per quanto possibile si riciclano, riducendo gli sprechi e l’impatto sull’ambiente.

CURA DEI CAVALLI:

L’attività principale è quella di nutrire sei cavalli con del fieno già predisposto in loco dal personale dell'azienda agricola sotto forma di grosse palle.

ALTRE PROPOSTE:

Eventi, sagre, fiere e feste particolari : si organizzano giornate di “CEST in tavola”, si raccoglie il cibo presente in natura, seguita da un contesto di condivisione del cibo, coinvolgendo anche i genitori dei ragazzi quando e se possibile. Le attività si svolgono presso l’Azienda agrituristica Country Eden, Azienda agricola Martina Skabar, le quali mettono a disposizione le strutture, gli animali, e le loro organizzazioni turistiche e culturali.

FLORA E FAUNA di L. Delise – M. G. Semeraro

ATTIVITA’ AGRESTE - BOTANICA

SILVICOLTURA: Country Eden- Rupingrande, Monte Lanaro raccolta della legna.

ZOOTECNIA: Da novembre in poi, alla mattina, Country Eden- Rupingrande cura alimentare degli animali.

PASSEGGIATE A CAVALLO: Country Eden- Rupingrande

SPESA BIOLOGICA E RACCOLTA DIFFERENZIATA : acquisto di prodotti biologici presso aziende agricole presenti sul territorio partecipazione al G.A.S. (Gruppo Acquisto Solidale) . Si differenzia la raccolta di rifiuti e per quanto possibile si riciclano, riducendo gli sprechi e l’impatto sull’ambiente.

CURA DEI CAVALLI:

L’attività principale è quella di nutrire sei cavalli con del fieno già predisposto in loco dal personale dell'azienda agricola sotto forma di grosse palle. Il lavoro consiste nel suddividere le palle in piccoli mucchi attraverso l’utilizzo di attrezzi specifici (forconi, rastrelli, pale). Successivamente ci si avvicinava agli animali per dargli da mangiare dalle mani, poi si sparge dell’ulteriore quantità di fieno all’interno del recinto suddividendola in vari mucchi sparsi. Per raggiungere il ranch si deve fare una breve camminata lungo i sentieri dei boschi limitrofi al monte Lanaro.

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INTEGR-ARTI

a cura di Associazione Magnolia di Lorenzo Gileno

Progetto di integrazione e scoperta delle proprie potenzialità attraverso la mediazione di Body Percussion, Teatro e Arti per il Benessere (modulo di 24 ore) La proposta è rivolta ai partecipanti del Progetto Giovani, iniziativa del Centro Educazione Speciale di Trieste, con l’obiettivo di stimolare l’integrazione, l’autonomia, la socialità, l'esplorazione e lo sviluppo delle proprie risorse personali attraverso l’utilizzo di tecniche proprie della Body Percussion, del Teatro e delle Arti per il Benessere. Il laboratorio integrato si propone di favorire l’espressione personale attraverso modalità creative, di migliorare la padronanza dei mezzi comunicativi e di creare un gruppo affiatato e collaborativo. A questo proposito l’iniziativa sarà aperta anche agli operatori che vorranno aderire e a coetanei esterni al Progetto Giovani, da reclutare mediante interventi di promozione che l’Associazione Magnolia si propone di curare attraverso i propri canali di comunicazione, affinché si costituisca un vero e proprio laboratorio di integrazione sociale per i partecipanti, propedeutico all’inserimento nel tessuto della comunità, in un'ottica di scambio e di relazione in cui il gruppo sia lo strumento principale attraverso il quale consolidare e rafforzare le proprie abilità e risorse personali. Questo tipo di percorso mira all’arricchimento della persona e della comunità attraverso l’Arte. Al centro di tutto c’è la “persona” che lavora principalmente nel corpo e con il corpo in una dimensione extra-quotidiana, dando risalto alle relazioni, alle azioni, alle individualità.

IAA (INTERVENTI ASSISTITI CON ANIMALI) di V. Cocevari – N. Babich

La proposta, estesa ad altre realtà, non necessariamente legate al mondo della disabilità (famiglie con a carico persone con fragilità, bambini delle scuole, anziani delle case di riposo ecc...), non esclude altre associazioni simili alla nostra.

Si vuole offrire un intervento qualificato, come strumento d’inclusione, una risorsa educativa o rieducativa, terapeutica o semplicemente ludico-ricreativa.

La proposta si realizza in concreto, in un contesto già valutato come funzionale per gli spazi adeguati, per la cornice naturale in cui è immerso (altipiano carsico) e le specie animali presenti, presso l’azienda agricola Country Eden e l'azienda Martina Skabar a Repen.

Il servizio che intendiamo offrire ha il vantaggio di adattarsi sia a gruppi che a persone singole, in modo continuativo o sporadico, organizzati sempre in base a una programmazione e progettazione concordata in équipe.

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parte del progetto, rimane utile sviluppare un percorso di autonomia e allo stesso tempo di stabilità. L’esigenza di una nuova sede si è fatta già sentire. Bene le attività con una proposta flessibile, bene il girovagare fra campi sportivi, ristoranti o laboratori, ma adesso è sentita con forza l’esigenza di un luogo dove poter “fare salotto”. Ascoltare musica, ma la nostra musica; cucinare due spaghetti come vogliamo noi; spalmarsi sul divano a chiacchierare delle partite di basket o calcio; tirare tardi senza obblighi dettati da inizio e fine di un'attività, per poi ritornare a casa dove aspettano i genitori

il secondo obiettivo

La necessità e il desiderio di una vita veramente autonoma, non può che realizzarsi in una abitazione privata.

Ritornare a casa propria, dove si marca un’identità, si consumano le emozioni, la quotidianità, si soddisfano le esigenze più semplici, ma preziose. Questo è il prossimo obiettivo da perseguire, senza perdite di tempo.

Insieme al “dopo di noi” c’è il bisogno di un “con noi”, adesso, da costruire con il contributo di familiari ancora giovani, con le energie da spendere per i propri figli. La nostra associazione di familiari si impegna a garanzia della realizzazione di un progetto ambizioso ma possibile.

MUSICA

Le attività che hanno alla base la musica riguardano tutti i servizi , le associazioni e le persone che attualmente non usufruiscono di riferimenti. Integrata con collaborazioni anche in ambito scolastico, l'attività si è arricchita con gli strumenti necessari a uno svolgimento pieno e soddisfacente. Il CEST investe per i prossimi anni, risorse economiche e umane per una proposta che contiene l’obiettivo principale dell’inclusione sociale attraverso la musica, attività aperte al territorio che privilegiano una fascia di popolazione più fragile.

LAVORO E AUTONOMIA PERSONALE

di Alessandro Bertok

Un’esperienza professionale, con la conseguente acquisizione di abilità, può migliorare la qualità della vita e lo sviluppo di autonomie, facilita una vita privata soddisfacente nei vari contesti sociali. E’ quanto si è attivato attraverso una rete di artigiani e commercianti, nostri partner nelle ricorrenti attività annuali, che mettono a disposizione la loro professionalità e dove possibile, si propone un inserimento lavorativo. AREA FORMATIVA - Gastronomia Ludvig. La chef signora Graziana Scaglia, titolare della gastronomia Ludvig e giudice di Mastercest, evento annuale del CEST, collabora a favore del “Progetto giovani in primo piano”. Le attività offerte, si svolgono nella gastronomia Ludvig con la supervisione della chef, una volta alla settimana, i partecipanti si misureranno con le basi dell’arte culinaria per poi comporre dei piatti più completi. La giornata si conclude con una cena realizzata dagli “apprendisti chef” nella gastronomia con la supervisione della signora Graziana, in un clima stimolante, ottimo per sviluppare l’autonomia e l’apprendimento in un ambiente professionale.

La sede del Progetto Giovani in Primo Piano

Il primo riferimento per familiari e assistiti rimane in via Muzio 9 a Trieste, tuttavia, per i giovani che fanno

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misure di sostegno garantite dalle leggi a tutela dei disabili, ma idonea ad accedere a quelle riservate all’anziano “tout-court”; oggetto di valutazione geriatrica (VGA) e non più dell’equipe multidisciplinare (UVMD o EMH) riservata alle persone con disabilità. Diviene, in sostanza, persona più fragile, in assenza di un’evidenza normativa specifica.

Altro problema, recentemente affrontato dalla legislazione nazionale (il “Dopo di noi”, Legge 22/06/2016, n. 112) è l’invecchiamento dei familiari delle persone con disabilità, sulle quali, è noto, al di là dell’efficacia degli interventi ricevuti da enti e associazioni di settore, ricade ancora oggi il maggior carico di fatica emotiva e fisica nell’accudimento dei propri congiunti.

Raggiunta l’anzianità, la soluzione più diffusa per la sistemazione, anche residenziale, della persona con disabilità, sembra essere quella dell’ingresso in strutture di tipo extra-ospedaliero, generalmente concepite per l’erogazione di prestazioni straordinarie e temporanee (RSA) o per i bisogni di un certo target di popolazione: persona anziana non autosufficiente con patologie stabili ed eventi sanitari cronici derivanti dall’età avanzata (Case di riposo).

A Trieste, nonostante la radicata attenzione riservata al sistema complesso “sanitario-personale-ambientale-sociale” degli individui più fragili, l’offerta pubblica e privata delle soluzioni semi-residenziali e residenziali per la persona con gravi disabilità anziana o prossima a diventarlo, attualmente non prevede percorsi di continuità assistenziale, mirati sui bisogni della persona.

L’offerta semi-residenziale è composta da 13 Centri diurni, dei quali 2 comunali (gestiti da cooperativa) e 11 convenzionati con il Comune (gestiti da enti no-profit), frequentati da circa 220 utenti. Sono inoltre attivi 4 Centri diurni con convenzione sperimentale con il Comune (gestiti da cooperative e associazioni) che si occupano di percorsi educativi e occupazionali specifici e alternativi a quelli in atto nei Centri diurni.

L’offerta residenziale totale comprende: una Residenza Protetta con annesso Centro diurno, per

“La tragedia della vecchiaia non è di essere già vecchi, ma di essere ancora giovani” “Il ritratto di Dorian Gray”,Oscar Wilde, 1891.

L’invecchiamento delle persone disabili è questione urgente, eticamente e statisticamente, tanto quanto lo è l’invecchiamento dell’intera popolazione. L’aumento della speranza di vita, dato oggettivamente positivo per la società, determina, tuttavia, un bisogno crescente di interventi di carattere socio-sanitario in genere.

Ma se la persona senza alcuna disabilità cognitiva, o per lo meno non dovuta al debutto nell’anzianità, superando i 65 anni, fa il suo ingresso in un sistema di garanzie socio-sanitarie radicato e normativamente ben definito, il disabile, paradossalmente, perde la specialità della propria situazione socio-normativa, ed entra in una circostanza più generalista e quindi più ambigua.

A 65 anni, la persona disabile diventa più genericamente persona anziana; teoricamente esclusa dai servizi semi-residenziali dedicati (Cse, Centri diurni); considerata non idonea al consumo delle

L’INVECCHIAMENTO DELLE PERSONE CON DISABILITA’, UN PROGETTO POSSIBILE

di Marco Zaves

Il progetto si rivolge alle persone con gravi disabilità che abbiano superato i 65 anni di età e/o siano caratterizzati dal bisogno di un’elevata intensità di sostegno assistenziale e socio-sanitario.

L’organizzazione del nuovo servizio dovrebbe prevedere il superamento della distinzione tra Sap e Cse, in favore di una struttura a ciclo continuo sulle 24 ore, che tenga in considerazione e offra risposte integrate, personalizzate ed efficaci alle diverse necessità socio-educative e sanitarie degli utenti beneficiari.

IL CONTESTO

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Per molte persone con disabilità anche gravi, nonostante l’età anagrafica, permane la possibilità di continuare il proprio ciclo di vita in un contesto rassicurante, dai contorni stabili e familiari, e al tempo stesso stimolante, che non dia per scontata la condizione di difficoltà, ma consenta loro, in sicurezza, quotidiane esperienze di socializzazione nonché il mantenimento di autonomie anche minime.

Il tutto in un’ottica positiva, incentrata sulle potenzialità della persona e il ruolo attivo del contesto, a scapito di una visione paternalistica e compassionevole, basata sul concetto negativo di malattia e menomazione. Ciò come esigenza reale oltreché corollario della recente legislazione e del nuovo approccio sulla disabilità, orientato verso il raggiungimento di una qualità di vita soddisfacente e avviato formalmente nel 2006 dalla Convenzione ONU sui “Diritti delle persone con disabilità”, ratificata dall’Italia nel 2009

LABORATORIO MUSICALE di Chiara Magris

Il progetto per il laboratorio musicale di quest'anno si intitolava "A ritmo con la vita esprimo il mio “io”: io penso, io faccio, io sono capace.". L'obiettivo dell'attività consisteva soprattutto nell'utilizzo di ritmo e suono per coinvolgere tutti i sensi e produrre varie stimolazioni sonore, visive, tattili, fisiologiche e cinestetiche che, attraverso il corpo, stimolano l'attenzione e la concentrazione.

Attraverso la creazione di un set di musica d'assieme, nella quale gli utenti sono invitati a suonare, a utilizzare strumenti, a fare ritmo, a sincronizzare il proprio movimento su quella che viene percepita come pulsazione di gruppo, si tende a raggiungere un risultato fortemente energetico. Quello che contraddistingue questo tipo di lavoro è la multisensorialità, cioè la possibilità di utilizzare più sensi nella pratica.

L’aspetto relazionale: suonare insieme agli altri rafforza il senso di appartenenza al gruppo con cui si condividono obiettivi, divertimento e creatività.

Quello che tiene legato tutto l’incontro e in modo

Nel 2017, la realizzazione del “Progetto anziani” risulta essere una delle priorità, non solo del Cest, ma dell’intero tessuto sociale, sia come ampliamento dell’offerta semi-residenziale e residenziale degli enti committenti (ovvero i Comuni) rivolta a nuovi beneficiari, sia come risposta concreta e mirata su un’accurata analisi dei bisogni, verso gli utenti beneficiari di servizi diversi già esistenti.

Non da ultimo, va considerato con particolare attenzione come lo sradicamento della persona con disabilità da un contesto noto che, da sempre, promuove percorsi di autonomia e di integrazione con professionalità, passione ed empatia, risulti essere una condizione sfavorevole:

° per la persona che lascia progetti individualizzati, abitudini, ritmi di vita, attività consolidate o nuove, oltreché situazioni fortemente improntate al mantenimento e al potenziamento delle autonomie presenti e a un’adeguata socialità e socializzazione.

° per i familiari che perdono un punto di riferimento certo, accessibile e trasparente nella gestione del percorso di vita del proprio congiunto.

° per le Associazioni stesse, nelle quali, a contatto con l’utente in un percorso diverso da quello familiare, ma comunque lungo e personalizzato, si vive la frustrazione di una presa d’atto che sui Progetti di vita (PEI) incomba una mera data di scadenza, in contrasto con i reali bisogni della persona.

° per la società che abdica il ruolo di garante delle persone più fragili, prive del diritto di autodeterminarsi giuridicamente e di accedere autonomamente a beni, servizi e situazioni sociali.

persone con disabilità (struttura comunale gestita in appalto da una cooperativa), con una ricettività di circa 30 utenti e 10 unità tra Comunità alloggio e Gruppi Appartamento, gestite da privati no-profit (cooperative, associazioni), in convenzione con il Comune, che accolgono circa 50 utenti, i quali frequentano Centri socio-educativi e Centri diurni in diverse strutture territoriali.

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brasiliano, uno irlandese, uno armeno, e anche uno "di casa":

Il Laboratorio di Musica e pittura di Giulio Brizzi L’attività che si svolge da un anno presso il CSE di via Caravaggio, è un laboratorio di musica e pittura dove l’ascolto di brani sinfonici viene abbinato alla produzione di acquerelli ispirati ai brani proposti. L’attività è stata già realizzata, sempre al CEST già nel 2004, con modalità più o meno simili; rispetto agli anni passati, oggi il laboratorio si è aperto a una fascia più vasta di persone anche esterne al C.E.S.T. L’estate scorsa sono stati ospiti del laboratorio alcuni bambini della Ludoteca di Bagnoli della Rosandra, dove abbiamo collaborato con l’Associazione Terrasophia, ascoltando brani di musica e producendo gli acquerelli, assieme ai nostri assistiti.

specifico le persone tra loro sono le emozioni che si generano suonando, e questo si vede: le persone sorridono, ridono, sono contente oppure malinconiche in base al ricordo e alla sensazione legata ad un dato suono. Questo si traduce in maggiore energia del movimento: ad ogni emozione corrisponde uno stato del movimento, e quello che si forma è una sinergia, un potenziamento dello stato emozionale di quel momento, con il lavoro sullo stato fisico e motorio che genera un beneficio globale.

L’aspetto ludico, Ci si libera dalle inibizioni che a volte bloccano dal punto di vista interiore e verso gli altri: in questo modo l'esperienza ha un impatto notevole sul tono dell’umore di chi partecipa per la capacità di entrare in contatto con le proprie emozioni e condividere momenti di allegria, entusiasmo, leggerezza.

Quest'anno all'interno dei nostri incontri abbiamo cominciato un percorso che abbiamo intitolato “Suoni dal mondo”: un viaggio metaforico tra melodie, ritmi, canzoni dal repertorio classico o moderno da vari paesi del mondo, quelli che siamo riusciti a trovare. Ne nascono delle improvvisazioni che piano piano si staccano ritmicamente dal pezzo registrato e autonomamente continuano e prendono vita propria. In questo nostro viaggio abbiamo già toccato New York ascoltando un coro Gospel, un ritmo tribale dal Marocco, un brano dalle sonorità tipiche indiane, uno

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L’attività inizia con una breve spiegazione sul brano proposto, le sue caratteristiche, le melodie salienti, gli strumenti più frequentemente usati, qualche cenno sul compositore, etc.; quindi il brano, della durata non superiore ai dieci/dodici minuti, viene ascoltato assieme in silenzio; segue una breve discussione su sensazioni, immagini, pensieri prodotti dall’ascolto della musica; infine vengono prodotti dei dipinti con pennelli grossi, su grandi fogli di sottocarta da parati bagnati, mentre il brano musicale viene riascoltato. La scelta della musica sinfonica offre diversi spunti per l’attività: la varietà degli strumenti acustici, le melodie e gli sviluppi frequenti, danno particolare spazio alla fantasia; la conoscenza attraverso l’audizione, la descrizione e la produzione di acquerelli ad essa ispirati, diventa un’occasione per avvicinarsi ad esperienze nuove, realizzando quello che il pedagogista Bertolini definisce come dilatazione del campo di esperienza, utile per stimolare una diversa interpretazione e significazione del mondo.

I ragazzi della Ludoteca di Bagnoli della Rosandra ascoltano il poema Sheherazade di Rimsky Korsakov, assieme agli utenti del C.E.S.T.

Una bambina dipinge la nave di Sinbad il marinaio

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laurea in cosmologia a Cambridge, inizia con successo la sua folgorante carriera nel campo dell'astrofisica. Purtroppo già a ventuno anni una malattia degenerativa dei motoneuroni lo costringerà a usare il bastone e poi lo confinerà su di una sedia a rotelle. Sottoposto ad accurati esami medici, riceve una diagnosi terribile che gli assegna una aspettativa di vita di pochi anni. Ma sappiamo che le Erbematte non si arrendono mai e lo troviamo a combattere da subito l'inevitabile depressione provocata dalle impietose analisi mediche. Grazie ad una continua assistenza tecnologica e medica, ribalta completamente le previsioni diventando un rarissimo caso di sopravvivenza durata più di cinquanta anni. Nonostante la lenta ma progressiva perdita dei movimenti e dell'uso della parola, continua la sua instancabile attività di scienziato e di abile divulgatore scientifico. Gravi problemi respiratori con complicazioni polmonari lo mettono più volte in pericolo di vita ma supera anche questi ostacoli senza dover far ricorso a ventilazione artificiale. La tracheotomia lo costringe ad alimentarsi con cibi non solidi ma non deve ricorrere all'alimentazione artificiale. Apprezzatissimo insegnante, autore di libri importanti sui buchi neri e l'espansione dell'universo, affronta tematiche e teorie complesse riuscendo anche a rendere accessibile a molti le complesse ricerche cosmologiche che conduceva a livelli altissimi. "Se ogni stella fosse un granello di sale, un cucchiaino di tè basterebbe per raccogliere tutte le stelle visibili ad occhio nudo, ma tutte le stelle dell'universo riempirebbero una sfera di più di dodici kilometri di diametro". Presente in cartoni animati, film e infinite citazioni, Stephen Hawking è stato e sarà una figura importante nella nostra cultura non solo scientifica perché ha dimostrato che ogni vita ha il diritto di essere vissuta, anche se le carte che abbiamo in mano non sono favorevoli. "Credo che le persone disabili dovrebbero concentrarsi sulle cose che il loro handicap non impedisce di fare e non rammaricarsi di quelle che non possono fare. Non siate disabili nello spirito, come nel corpo". Ora riposa a Westminster vicino a Isaac Newton e Charles Darwin.

Tutti abbiamo il diritto di vedere le stelle

Stephen Hawking, probabilmente uno dei più famosi astrofisici contemporanei, nasce l'8 gennaio 1942 a Oxford dove c'era la certezza di essere risparmiati dai bombardamenti grazie ad un accordo con i tedeschi che a loro volta non avrebbero avuto incursioni inglesi sulle loro università di Heidelberg e Gottingen. Dotato di una intelligenza vorace e precoce, il giovane Stephen si appassiona alla matematica e, nonostante l'opposizione paterna che lo voleva medico, capisce che il suo futuro è nella scienza. Ottenuta la laurea con lode, condizione necessaria per essere ammessi alla

BIBLIOPOLIS di Edoardo Triscoli "L' intelligenza è la capacità di adattarsi al cambiamento" (Stephen Hawking)

La disabilità, intesa come imperfezione rispetto ad uno standard fisico o mentale cosiddetto normale, ha quasi sempre relegato i disabili al margine se non addirittura fuori dalla società. Fortunatamente in quest'ottica crudele e ottusa non sono mancate le eccezioni, che hanno permesso a chi è partito in svantaggio di vivere la propria vita superando con determinazione ostacoli apparentemente insormontabili. Le Erbematte, intese come persone che hanno il coraggio e la determinazione di ribellarsi ai propri limiti e a quelli imposti dalla società, crescono dappertutto, in ogni epoca e in ogni situazione. La storia di Stephen Hawking ne è un grande esempio.

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Libri in uscita per le edizioni Nulla die

Vediamoci un FILM

Paolo è un quindicenne handicappato a causa di complicazioni sopravvenute durante il parto, nel quale la madre ha perso la vita. Sono gli zii a prendersi cura di lui, dopo che il padre, Gianni, atterrito dall'enormità di questo fatto, lo ha abbandonato. Finché uno zio decide che padre e figlio devono finalmente conoscersi e così Gianni accompagna Paolo a Berlino per le consuete visite specialistiche, lunghe e dolorose. L'impatto iniziale per il padre è durissimo: prendersi cura del ragazzo è difficile e la sua inesperienza viene continuamente colmata da Paolo, che invece sa come affrontare una situazione che per lui è routine. Liberamente tratto dall'ultimo romanzo di Giuseppe Pontiggia "Nato due volte", dal regista di "Il ladro di bambini" il nuovo film con Charlotte Rampling e Kim Rossi Stuart.

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Le vacanze sull’Altopiano carsico, danno concretezza e continuità ai progetti più ampi e consolidati, relativi all'invecchiamento, al modulo respiro, ai soggiorni estivi-invernali- weekend, i progetti di FLORA E FAUNA del nuovo servizio SFA e GIOVANI IN PRIMO PIANO.

Le località Località: Bagni di Lusnizza

Casa Provinciale, tel. 0428/660450

Partenza da Trieste il giorno 11 giugno 2018 Rientro nel primo pomeriggio del 21 giugno 2018 Partecipano: i ragazzi dei C.S.E. Caravaggio, 6 C.S.E. Veltro, 63 (+ un assistito SAP 55/8°)

Località: Monrupino

Agriturismo Skabar

Partenza da Trieste il giorno 11 giugno 2018 Rientro nel primo pomeriggio del 21 giugno 2018 Partecipano: i ragazzi dei C.S.E. Valmaura,39/1 - Com. Valmaura, 55/8°- Com. Valmaura 55/7°

Località: Lignano Sabbiadoro

ALBATROS Centro vacanze

Partenza da Trieste il giorno 11 giugno 2018 Rientro nel primo pomeriggio del 21 giugno 2018 Partecipano: i ragazzi della Comunità Alloggio Valmaura, 39/1.

Località: Monte Baldo (VR)

Partenza da Trieste il giorno 10 giugno 2018 Rientro nel primo pomeriggio del 21 giugno 2018Partecipano: i ragazzi del CSE di via Paisiello

Località: Trieste (sedi diverse) (responsabile Alessandra Caisutti Gherbez )

Inizio delle attività il giorno 10 giugno 2018 Conclusione delle attività nel primo pomeriggio del 21 giugno 2018 Partecipano: i ragazzi della SAP Veltro 63

SERVIZI IN VACANZA

Soggiorni estivi 2018

Il programma per i soggiorni estivi del CEST, proposto per l'anno 2018, rappresenta sempre l'impegno più significativo, in termini di risorse e risposte ai nuovi bisogni dei nostri assistiti. Con largo anticipo vengono individuate località e strutture adatte, per organizzare soggiorni estivi di 10 giorni, di norma nel mese di giugno.

Le vacanze sono parte integrante e importante delle attività del CEST. Inoltre la convenzione con il Comune di Trieste prevede di garantire almeno una settimana di vacanza: ci sentiamo così maggiormente impegnati nel rispondere alle richieste degli assistiti e le loro famiglie.

Ecco quindi, come già proposto gli anni precedenti, diverse offerte: mare, montagna, lago, collina e città, per rispondere alle particolari esigenze dell'invecchiamento e i frequenti problemi sanitari di alcuni; così come l'esigenza di consumare nuove e stimolanti esperienze, per i ragazzi più giovani e/o autonomi. La “vacanza in città” e sul Carso Triestino.

In città, le attività offerte dagli operatori, mantengono le aspettative di una vacanza tradizionale, garantendo un accurato servizio per assistiti con ridotta autonomia personale e risposte sanitarie imprevedibili.

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Sedi dei Centri Socio-Educativi

Willys Ex Scuola Fabio Filzi

Via Caravaggio 6 - tel. 040/567869

Valmaura Via Valmaura 39/1 - tel. 040/822647

S.Vito – San Giacomo

Via del Veltro 63 - tel. 040/945194

C.S.E. “Laboratorio” Via Paisiello 5/2 - tel. 040/824099

SFA (Servizio formazione all’autonomia)

Via Muzio 9 - tel. 040/308678

Sedi Comunità Alloggio

Via Valmaura 55/7° - tel. 040/810201

Via Valmaura 55/8° - tel.040/810260

Via del Veltro 63 - tel. 040/944463

Via Valmaura 39/1 - tel. 040/8324705

Coordinamento – Sede operativa servizi Via Girolamo Muzio, 9 – tel/fax 040 30 86 78

Email: [email protected] www.cest-onlus.com

c/c postale: n° 12093340 c/c bancario: Unicredit Banca spa n° 000005600729

Periodico ERBAMATTA Registrazione Tribunale di Trieste

Numero 684 del 7.4.1986 Registro Periodici

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