anno xxx n 2 27 gennaio 2013

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ANNO XXX N° 2 - 27 Gennaio 2013 1.00 (Errata corrige numero precedente 46 N. 1) SETTIMANALE DELLA DIOCESI DI SAN BENEDETTO DEL TRONTO - RIPATRANSONE - MONTALTO Abbonamento annuo ordinario 30,00 - sostenitore 50,00 - Taxe parcue - Tassa riscossa Ufficio di AP - SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE - DL 353/2003 (conv.in L.27/02/2004 n.46) art.1 comma 1 commerciale business Ascoli Piceno L’Ancora ha bisogno di voi, contiamo sui vostri abbonamenti! basta versare 30 (abbonamento ordinario) oppure 50 (Abbonamento sostenitore) sul nuovo C.C.P . n. 11886637 intestato a: L’ANCORA VIA FORTE, 16 - S. Benedetto del tronto Causale: ABBONAMENTO Verso le elezioni La società ha diritto ad un’informazione fondata sulla verità, la libertà, la giustizia e la solidarietà”. di Pietro Pompei In questo cammino verso le elezioni facciamo una prima riflessione sul- l’importanza della comunicazione oggi e come vengono veicolate tutte le notizie che alla fine determinano il nostro voto. A tale proposito mi torna in mente una bella riflessione di Giovanni Paolo II che nell’enci- clica Redemptoris Missio così si esprime rifacendosi alla missione di S.Paolo in Atene: “Il primo areopago del tempo moderno è il mondo delle comunicazioni, che sta unificando l’umanità rendendola - come si suol dire - «un villaggio globale». I mezzi di comunicazione sociale hanno raggiunto una tale importanza da essere per molti il principale strumento informativo e formativo, di guida e di ispirazione per i com- portamenti individuali, familiari, sociali”. (RM. 37/c). Se tanto può la comunicazione nel mondo ancor più sulla famiglia influenzandone il modo di pensare, il linguaggio, i comportamenti. Sui giovani in par- ticolare, il Papa G.P.II aggiunge: “ Le nuove generazioni soprattutto crescono in modo condizionato da essi” (RM.37/c). E in altro documento così si esprime: essa agisce sulla formazione della personalità e della coscienza, l’interpretazione e la strutturazione dei legami affettivi, l’articolazione delle fasi educative e formative, l’elaborazione e la diffusione di fenomeni culturali, lo sviluppo della vita sociale, politica ed economica. Se tanto può la comunicazione, vediamo come ci viene elargita in questi giorni, specie nel- l’ambito politico. Se un qualche effetto ha portato il bipolarismo nella nostra cultura, esso va cercato nel metodo della denigrazione condita di pettegolezzi ed insulti, frutto di una politica inaridita di muro contro muro che sembra essersi rigenerata in questi ul- timi mesi. Non c’è una politica costruttiva che in un serio confronto educhi l’elettore. Non porta ad una cittadinanza attiva e alla ricerca di un bene comune, ma a sterili odi e rancori. L’uso dei no- stri mezzi di comunicazione viene esercitato spesso contro le direttive dell’UNESCO, le quali così si esprimono: “Essi devono diventare mezzi di espressione della società, che li usa e li tiene in vita. Essi devono venir incontro ai bisogni reali della società. Essi devono tenere in grande considerazione la cultura e la storia di una na- zione”. Da noi, dopo un anno di sacrifici, accet- tati dal popolo anche se ob torto collo, lo si disprezza come inutile, con un linguaggio imma- ginario che lo si vuol passare come reale. Se non si hanno certe cose, se non si può vivere in un certo modo, ci si illude di poterlo fare un giorno. La cultura dell’immaginario tipica dei mass-media in cui spesso i po- litici sguazzano allegramente. Nel Compendio della Dottrina Sociale della Chiesa al n. 415 si legge: “I mezzi di comunicazione sociale si devono utilizzare per edificare e sostenere la comunità umana, nei vari settori, economico, politico, culturale, educativo, religioso. “L’informazione attraverso i mass- media è al servizio del bene comune..La società ha diritto ad un’informazione fondata sulla verità, la libertà, la giu- stizia e la solidarietà”. Ci si chiede un particolare discernimento anche nell’individuare, attraverso l’uso dei mezzi di comunicazione, le persone verso le quali indirizzare il nostro voto. INCONTRO CON I GIORNALISTI PER CELEBRARE LA FESTA DEL PATRONO SAN FRANCESCO DI SALES Una tra le sfide più significative dell’evangelizzazione oggi è quella che emerge dall’ambiente digitale. E’ su questa sfida che intende richiamare l’attenzione il tema che quest’anno papa Bene- detto XVI ha scelto, nel contesto dell’Anno della Fede, per la 47.ma Giornata Mondiale delle Co- municazioni Sociali: “Reti Sociali: porte di verità e di fede; nuovi spazi di evangelizzazione”. Gli elementi di riflessione sono numerosi e importanti: in un tempo in cui la tecnologia tende a diventare il tessuto connettivo di molte esperienze umane quali le relazioni e la conoscenza, è necessario chiedersi: può essa aiutare gli uomini a incontrare Cristo nella fede? Non basta più il superficiale adeguamento di un linguaggio, ma è necessario poter presentare il Vangelo come risposta a una perenne domanda umana di senso e di fede, che anche dalla rete emerge e nella rete si fa strada. Il Messaggio del Santo Padre per la Giornata Mondiale delle Co- municazioni Sociali viene tradizionalmente pubblicato in occasione della ricorrenza di San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti (24 gennaio). La nostra Diocesi invita tutti i Giornalisti del territorio ad un momento di incontro, di riflessione e di festa GIOVEDÌ 24 GENNAIO presso il Centro Polivalente della Caritas Diocesana in località Ponterotto con il seguente PROGRAMMA Ore 11,00 RADUNO Ore 11,15 SANTA MESSA CELEBRATA DAL VESCOVO Ore 11,45 PROIEZIONE DI UN INEDITO SU OPERE DI DON FRANCESCO SCIOCCHETTI Ore 12,00 “DA S. BENEDETTO ALLE FILIPPINE E VICEVERSA”, RELAZIONE DI DON UMBERTO SILENZI, DIRETTORE DELLA CARITAS SEGUIRà BUFFET OLTRE LA CRISI Un pensiero nuovo Un filosofo indica nell’’’umanesimo fedele’’ una via d’uscita dalla ‘’trappola’’ “Questa nostra crisi più che passaggio è una trappola. Si è voluta fondare la società su basi sbagliate, sul primato del denaro anziché della persona, secondo la logica della competizione e non quella della cooperazione. Ciò che serve è un cambiamento di cultura”. Ne è convinto Roberto Mancini, docente di filosofia teoretica all’Uni- versità di Macerata e relatore all’appuntamento sul tema “Oltre la società della crisi: per un umanesimo fedele” che si è tenuto a Fermo nei giorni scorsi. Il grave incidente di don Domenico Vitelli Don Domenico Vitelli, per decenni Capo Redattore del nostro Set- timanale, questa volta ci ha veramente spaventati nell’incidente oc- corsogli giovedì 17 gennaio lungo la Valtesino. Abbiamo seguito con trepidazione le notizie sulla sua salute che giungevano sempre più rassicuranti. Abbiamo accompagnato quelle ore con la nostra preghiera che continuerà insieme agli Auguri per una pronta guari- gione. La Redazione del “l’AncoraSETTIMANALE DELLA DIOCESI DI SAN BENEDETTO DEL TRONTO - RIPATRANSONE - MONTALTO Sette “sì” alla famiglia, per un Paese più “umano, solidale e capace di restituire fiducia e speranza”. Presentata a Roma la “piattaforma valoriale e operativa” per le elezioni politiche. Il Forum delle associazioni familiari ha rivolto un messaggio preciso ai candidati nel corso del- l’incontro sul tema “I valori non negoziabili protagonisti della campagna elettorale”. Già in campo. “I tre milioni di famiglie che rappresentiamo sono ancora troppo invisibili agli occhi dello Stato”, ha detto il presidente del Forum, Francesco Belletti, illustrando la piat- taforma (disponibile integralmente su www.fo- rumfamiglie.org) che “i candidati potranno sottoscrivere per aderire alla campagna ‘Io corro per la famiglia’. FAMIGLIA E POLITICA Correre con sette “sì’’ Forum: illustrata la ‘’piattaforma valoriale e operativa’’ sulla quale si attende la risposta dei candidati segue a pag. 2 segue a pag. 2

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SETTIMANALE DELLA DIOCESI DI SAN BENEDETTO DEL TRONTO - RIPATRANSONE - MONTALTO

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Page 1: ANNO XXX N  2   27 Gennaio 2013

ANNO XXX N° 2 - 27 Gennaio 2013 € 1.00 (Errata corrige numero precedente 46 N. 1)

SETTIMANALE DELLA DIOCESI DI SAN BENEDETTO DEL TRONTO - RIPATRANSONE - MONTALTO

Abbonamento annuo ordinario € 30,00 - sostenitore € 50,00 - Taxe parcue - Tassa riscossa Ufficio di AP - SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE - DL 353/2003 (conv.in L.27/02/2004 n.46) art.1 comma 1 commerciale business Ascoli Piceno

L’Ancora

ha bisogno di voi,

contiamo

sui vostri

abbonamenti!basta versare € 30

(abbonamento ordinario)

oppure € 50

(Abbonamento sostenitore)

sul nuovo C.C.P. n. 11886637

intestato a: L’ANCORA

VIA FORTE, 16 - S. Benedetto

del tronto

Causale: ABBONAMENTO

Verso le elezioniLa società ha diritto ad un’informazione fondata sulla verità,

la libertà, la giustizia e la solidarietà”. di Pietro Pompei

In questo cammino verso le elezioni facciamo una prima riflessione sul-l’importanza della comunicazione oggi e come vengono veicolate tuttele notizie che alla fine determinano il nostro voto. A tale proposito mitorna in mente una bella riflessione di Giovanni Paolo II che nell’enci-clica Redemptoris Missio così si esprime rifacendosi alla missione diS.Paolo in Atene: “Il primo areopago del tempo moderno è il mondodelle comunicazioni, che sta unificando l’umanità rendendola - come sisuol dire - «un villaggio globale». I mezzi di comunicazione sociale hanno raggiunto una tale importanzada essere per molti il principale strumento informativo e formativo, di guida e di ispirazione per i com-portamenti individuali, familiari, sociali”. (RM. 37/c). Se tanto può la comunicazione nel mondo ancorpiù sulla famiglia influenzandone il modo di pensare, il linguaggio, i comportamenti. Sui giovani in par-ticolare, il Papa G.P.II aggiunge: “ Le nuove generazioni soprattutto crescono in modo condizionato daessi” (RM.37/c). E in altro documento così si esprime: essa agisce sulla formazione della personalità edella coscienza, l’interpretazione e la strutturazione dei legami affettivi, l’articolazione delle fasi educativee formative, l’elaborazione e la diffusione di fenomeni culturali, lo sviluppo della vita sociale, politica edeconomica. Se tanto può la comunicazione, vediamo come ci viene elargita in questi giorni, specie nel-l’ambito politico. Se un qualche effetto ha portato il bipolarismo nella nostra cultura, esso va cercato nelmetodo della denigrazione condita di pettegolezzi ed insulti, frutto di una politica inaridita di muro contro

muro che sembra essersi rigenerata in questi ul-timi mesi. Non c’è una politica costruttiva che inun serio confronto educhi l’elettore. Non portaad una cittadinanza attiva e alla ricerca di un benecomune, ma a sterili odi e rancori. L’uso dei no-stri mezzi di comunicazione viene esercitatospesso contro le direttive dell’UNESCO, le qualicosì si esprimono: “Essi devono diventare mezzidi espressione della società, che li usa e li tienein vita. Essi devono venir incontro ai bisognireali della società. Essi devono tenere in grandeconsiderazione la cultura e la storia di una na-zione”. Da noi, dopo un anno di sacrifici, accet-tati dal popolo anche se ob torto collo, lo sidisprezza come inutile, con un linguaggio imma-

ginario che lo si vuol passare come reale. Se non si hanno certe cose, se non si può vivere in un certo modo,ci si illude di poterlo fare un giorno. La cultura dell’immaginario tipica dei mass-media in cui spesso i po-litici sguazzano allegramente. Nel Compendio della Dottrina Sociale della Chiesa al n. 415 si legge: “Imezzi di comunicazione sociale si devono utilizzare per edificare e sostenere la comunità umana, nei varisettori, economico, politico, culturale, educativo, religioso. “L’informazione attraverso i mass- media è alservizio del bene comune..La società ha diritto ad un’informazione fondata sulla verità, la libertà, la giu-

stizia e la solidarietà”. Ci si chiede un particolare discernimento anche nell’individuare, attraverso l’usodei mezzi di comunicazione, le persone verso le quali indirizzare il nostro voto.

INCONTRO CON I GIORNALISTI PER CELEBRARE LA FESTA DEL PATRONO SAN FRANCESCO DI SALESUna tra le sfide più significative dell’evangelizzazione oggi è quella che emerge dall’ambientedigitale. E’ su questa sfida che intende richiamare l’attenzione il tema che quest’anno papa Bene-detto XVI ha scelto, nel contesto dell’Anno della Fede, per la 47.ma Giornata Mondiale delle Co-municazioni Sociali: “Reti Sociali: porte di verità e di fede; nuovi spazi di evangelizzazione”.Gli elementi di riflessione sono numerosi e importanti: in un tempo in cui la tecnologia tende adiventare il tessuto connettivo di molte esperienze umane quali le relazioni e la conoscenza,è necessario chiedersi: può essa aiutare gli uomini a incontrare Cristo nella fede? Non bastapiù il superficiale adeguamento di un linguaggio, ma è necessario poter presentare il Vangelocome risposta a una perenne domanda umana di senso e di fede, che anche dalla rete emergee nella rete si fa strada. Il Messaggio del Santo Padre per la Giornata Mondiale delle Co-municazioni Sociali viene tradizionalmente pubblicato in occasione della ricorrenza di SanFrancesco di Sales, patrono dei giornalisti (24 gennaio).

La nostra Diocesi invita tutti i Giornalisti del territorio adun momento di incontro, di riflessione e di festa GIOVEDÌ24 GENNAIO presso il Centro Polivalente della CaritasDiocesana in località Ponterotto con il seguente

PROGRAMMAOre 11,00 RADUNOOre 11,15 SANTA MESSA CELEBRATA DAL VESCOVOOre 11,45 PROIEZIONE DI UN INEDITO SU OPERE

DI DON FRANCESCO SCIOCCHETTIOre 12,00 “DA S. BENEDETTO ALLE FILIPPINE E VICEVERSA”,

RELAZIONE DI DON UMBERTO SILENZI, DIRETTORE DELLA CARITAS SEGUIRà BUFFET

OLTRE LA CRISIUn pensiero nuovoUn filosofo indica nell’’’umanesimo fedele’’ unavia d’uscita dalla ‘’trappola’’

“Questa nostra crisi più che passaggio è una trappola. Si è volutafondare la società su basi sbagliate, sul primato del denaro anzichédella persona, secondo la logica della competizione e non quelladella cooperazione. Ciò che serve è un cambiamento di cultura”. Neè convinto Roberto Mancini, docente di filosofia teoretica all’Uni-versità di Macerata e relatore all’appuntamento sul tema “Oltre lasocietà della crisi: per un umanesimo fedele” che si è tenuto a Fermonei giorni scorsi.

Il grave incidente di don Domenico Vitelli

Don Domenico Vitelli, per decenni Capo Redattore del nostro Set-timanale, questa volta ci ha veramente spaventati nell’incidente oc-corsogli giovedì 17 gennaio lungo la Valtesino. Abbiamo seguitocon trepidazione le notizie sulla sua salute che giungevano semprepiù rassicuranti. Abbiamo accompagnato quelle ore con la nostrapreghiera che continuerà insieme agli Auguri per una pronta guari-gione. La Redazione del “l’Ancora”

SETTIMANALE DELLA DIOCESI DI SAN BENEDETTO DEL TRONTO - RIPATRANSONE - MONTALTO

Sette “sì” alla famiglia, per un Paese più“umano, solidale e capace di restituire fiduciae speranza”. Presentata a Roma la “piattaformavaloriale e operativa” per le elezioni politiche.Il Forum delle associazioni familiari ha rivoltoun messaggio preciso ai candidati nel corso del-l’incontro sul tema “I valori non negoziabiliprotagonisti della campagna elettorale”. Già in campo. “I tre milioni di famiglie che

rappresentiamo sono ancora troppo invisibiliagli occhi dello Stato”, ha detto il presidente delForum, Francesco Belletti, illustrando la piat-taforma (disponibile integralmente su www.fo-rumfamiglie.org) che “i candidati potrannosottoscrivere per aderire alla campagna ‘Iocorro per la famiglia’.

FAMIGLIA E POLITICA

Correre con sette “sì’’Forum: illustrata la ‘’piattaforma valoriale e operativa’’ sulla quale si attende la risposta dei candidati

segue a pag. 2

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Anno XXX

27 Gennaio 2013

2PAG

continua dalla prima paginacontinua dalla prima pagina

Oggi – ha aggiunto - ci si candida per un pro-getto di bene comune. Attiveremo una campa-gna quotidiana, saremo presenti sui socialnetwork, chiederemo a ciascuna coalizione unincontro per confrontarci su contenuti dellapiattaforma. Noi – ha evidenziato Belletti - nonsaliamo né scendiamo in campo, perché stiamogià sul campo e saremo una spina nel fianco ditutti i candidati, in campagna elettorale e neicinque anni di vita parlamentare. Offriremo aldiscernimento degli elettori valutazioni pun-tuali, senza interferire nel voto, perché – hachiarito - intendiamo restare un soggetto di so-cietà civile che pretende che la politica si ricordisempre di dialogare con la società: maggiorepuntualità nella sfida alla politica aggiungeràchiarezza al confronto”. I “sì” dell’alleanza.La cittadinanza della famiglia, la centralità

per lo sviluppo del Paese, il sostegno alla vita

e alle famiglie gio-

vani, più lavoro, un

Paese sussidiario, so-

lidale e accogliente, la

libertà di educare

nella scuola per tutti,

un’Europa che rico-

nosce e promuove la

famiglia. Sono questi i“sì” necessari alla co-struzione di “unanuova alleanza con lafamiglia”, da “pro-muovere, sostenere e valorizzare” come “mo-tore di ripresa” e come “irrinunciabile luogo dimediazione e di scambio di solidarietà tra i sessie le generazioni”. “La famiglia – ha spiegatoBelletti - è il principale strumento che ha con-sentito al Paese di attraversare la crisi senza ri-nunciare alla coesione e alla tenuta complessivadel tessuto sociale”. La richiesta, pertanto, è“che questo sia riconosciuto con urgenza” e“che attorno ad essa non siano costruite politi-che assistenziali ma di sviluppo e ripresa del si-stema”. Priorità per lo sviluppo. La famigliadella quale si parla, ha specificato Belletti, è“quella della Costituzione, fondata sul matri-monio tra uomo e donna, aperti alla vita e legatida un vincolo pubblicamente definito: questafamiglia ha resistito e attorno ad essa occorrericostruire un patto di cittadinanza”. La prioritàda dare dev’essere visibile “già nei primi centogiorni di governo e poi in tutti e cinque gli anni:mediante, prima di tutto, adeguate politiche fi-scali. Nessuna riforma sarà giusta – ha eviden-ziato il presidente del Forum - se non tiene

conto dei carichi famigliari: non si tratta di fareelemosina ma di alleggerire la pressione fiscaleselettivamente”. Si potrà adoperare, ha propo-sto, “il fattore-famiglia, con una ‘no tax area’progressiva per numero di persone: a parità direddito chi ha più figli paga meno tasse. Chie-diamo poi – ha proseguito - di spostare un puntodi Pil per la famiglia, così da ridurre lo spreadtra il sistema-Paese Italia e la media europea”.E, ha aggiunto, “occorrono sistemi di valuta-zione dell’impatto famigliare: ogni volta che sidecide qualcosa, bisogna esplicitare la previ-sione di impatto sul benessere della famiglie,che soffrono troppo dall’essere sottoposte alleconseguenze negative delle scelte politiche”. Rilanciare giovani e lavoro. Il nostro Paese,ha continuato, “dev’essere dotato del Piano na-zionale per la famiglia approvato l’anno scorso:chiediamo che su questo il governo nei suoi

primi cento giorni costrui-sca una ‘road map’ conobiettivi a breve, medio elungo termine, stabilendole risorse per ciascunobiettivo”. Quanto al “so-stegno alla vita e alle fa-miglie giovani”,l’impegno è “rilanciare lanatalità”, tutelare la vita“dal concepimento allafine naturale” e incenti-vare l’accoglienza fami-

gliare adottiva e affidataria, ma anche “inserirei giovani nel mondo del lavoro” e aiutare quelliche “vogliono formare una famiglia”. Dal mo-mento infatti che “solo la buona occupazionepermette di fare e mantenere famiglia”, occor-rono, ha sottolineato Belletti, “conciliazione tratempi di vita e di lavoro”, e libertà di scelta, as-sieme al “reale riconoscimento del valore dellavoro domestico non retribuito.” Quello da ri-lanciare, recita il documento, è “un nuovo si-stema di welfare plurale e coordinato,sussidiario e solidale” forte della collaborazionetra “rete formale del servizio pubblico” e “reteinformale dell’associazionismo famigliare e delvolontariato”. A proposito di formazione, ser-vono secondo il Forum “sostegno alle scuoleparitarie” e un “investimento deciso sullascuola” che valorizzi “autonomia, libertà e re-sponsabilità genitori”. L’Italia, ha concluso ilpresidente Belletti, “deve affermare orgoglio-samente la propria specificità rispetto all’Eu-ropa” e “riconoscere la famiglia come soggettodi cittadinanza attiva.

FAMIGLIA E POLITICA

Correre con sette “sì’’Forum: illustrata oggi la ‘’piattaforma valoriale e operativa’’ sulla quale si attende la risposta dei candidati

Lorena Leonardi lo ha intervistato per il Sir.Come siamo arrivati a questo punto?“L’Occidente ha conosciuto con il cristianesimola rivoluzione della persona ma non ha mai spe-rimentato la rivoluzione del legame, scadendocosì nella logica dell’individuo e dell’indivi-dualismo. Tutto quello che richiede armonia cirisulta difficile perché partiamo da una conce-zione dell’individuo come isolato. Subentra, in-somma, un sistema impersonale che schiaccial’individuo massificandolo: e questo produceinfelicità di massa. Il sistema economico è dun-que impazzito per via di una finanza senza voltoche domina ancor prima della persona e dellarelazione”. A quale orizzonte dovremmo guardare?“Dovremmo pensare secondo la logica di unasocietà che s’illumina con un’altra idea di giu-stizia. L’economia a quel punto non costitui-rebbe un discorso autonomo ma sarebbe quellaparte del sistema democratico che deve provve-dere alle basi materiali della vita della società.Non può essere, insomma, indipendente dal-l’etica, dal criterio della dignità umana e dallacostruzione politica di condizioni che concre-tizzino il rispetto della dignità umana”.Un processo, quello che dovremmo avviare,controcorrente rispetto agli ingranaggi delmondo... “Questo processo va solo sviluppato,perché in realtà è già iniziato, ad esempio tra ipopoli in altre zone del mondo che praticano lalogica del dono. È iniziato in tutte quelle espe-rienze di reale impegno educativo nelle qualidavvero la persona ha la sua incarnazione. Oc-corre coordinare i risvegli culturali, far sì chequesta nuova cultura entri nei normali processieducativi: nelle famiglie, nella scuola, nelle co-munità religiose. A scuola, ad esempio, ci sonoinsegnanti e famiglie che danno un vero contri-buto. E ci sono popoli in Asia, Africa e Americalatina che resistono al capitalismo e rispondonoad esso con la logica del dono. Esistono movi-menti civili che applicano la logica della giusti-zia risanatrice senza cedere al mito dellaviolenza, e penso al Sud Africa e alla sua uscitadall’apartheid in modo non violento. Ecco, segli esempi virtuosi non saranno momenti ecce-zionali isolati, il cambiamento potrà avvenire”.

Concretamente, cosa possiamo fare?“Credere che un cambiamento profondo e radi-cale sia possibile. Smettere di lamentarci senzaagire, affrancarci dalla logica dello spread, checi impedisce un’alternativa”. In cosa consiste l’“umanesimo fedele”?“È l’umanesimo che si ricorda della dignitàumana, e guarda l’umanità con stima e non condisprezzo: rovesciare lo sguardo è prima con-dizione di fedeltà. La seconda riguarda l’esten-sione. In passato diverse forme di umanesimohanno avuto buone intuizioni ma non eranocomplete: c’era l’uomo senza la donna, l’Occi-dente senza gli altri popoli. Quello fedele, in-vece, assume l’unità della famiglia umana e nonaccetta esclusioni”. I cattolici, in modo parti-colare, a quale impegno sono chiamati?“Non possono pensare che la conversione ri-guardi gli altri, ma dev’essere il loro camminovita, non solo come svolta personale ma corale.Dobbiamo irrobustire la vita evangelica pren-dendo distanza dalle logiche di dominio che allafine ci coinvolgono. Dobbiamo praticare neifatti e con coraggio l’unità metodologica deicredenti: comunque impegnati nella società,nell’educazione e nella politica, dobbiamoavere un metodo basato sul dialogo, il primatodell’altro, il rispetto. Promuovere, insomma, uncambiamento generale e attestare che una vitadegna per la società intera è possibile. Le radicidel cambiamento sono spirituali, non tecniche.L’impegno è tornare a vedere possibilità nuove:occorre il coraggio del pensiero nuovo e cri-tico”.

OLTRE LA CRISIUn pensiero nuovoUn filosofo indica nell’ “umanesimo fedele’’

una via d’uscita dalla “trappola’’

SAN BENEDETTO DEL TRONTO - Unnuovo appuntamento per il progetto “La fami-glia per la famiglia”; grazie alla sinergia tra ilCentro Famiglia e la Fondazione Cassa di Ri-sparmio di Ascoli Piceno, con la collaborazionedei diversi partner sostenitori e sponsor, andràin scena “Il mondo di Lucy”, la storia vera diuna coppia che porta avanti una gravidanza no-nostante le difficoltà della vita.

IL MONDO DI LUCY - Dopo gli incontri gui-dati dallo psicologo Ezio Aceti, in occasionedella 35° Giornata per la vita, venerdì primofebbraio, a ingresso gratuito, andrà in scena alteatro Concordia alle ore 21.15 il video-con-certo “Il mondo di Lucy” dell’omonima asso-

ciazione che, attraverso la musica, vuole con-dividere i valori dell’amore e del rispetto per lavita. La performance sarà proposta nella matti-nata di venerdì 1 e sabato 2 febbraio alle classidelle Isc Centro e Nord cittadine aderenti alprogetto per sensibilizzare sin da giovani al si-gnificato e all’importanza della vita.

INSIEME PER LA VITA - L’iniziativa consa-cra anche la costituzione dell’associazione In-sieme per la vita – Cav Sbt che sostiene,mediante interventi psicologici e concreti, ledonne in gravidanza che non godono di fortu-nate condizioni. Nell’ambito del progetto : “ Lafamiglia per la famiglia”, continuerà fino adagosto 2013, il potenziamento dello sportello

Il mondo di Lucy per la FamigliaAl Concordia uno spettacolo per la vita

d’accoglienza e ascolto del Centro Fa-miglia di via Pizzi 25, per l’individua-zione del bisogno ed il sostegno allaserenità familiare.

IL CENTRO FAMIGLIA - Il CentroFamiglia, associazione di volontariatonata nel 1978 ed iscritta dal 2002 al Re-gistro delle organizzazioni di volonta-riato della Regione Marche, rispondeai bisogni essenziali delle famiglie edei giovani, operando allo scopo di farconoscere e approfondire le problema-tiche giovanili, matrimoniali e fami-liari. I servizi di consulenza sono deltutto gratuiti e mirano alle azioni con-crete in campo sociale e sanitario, met-tendo in campo la professionalità el’esperienza dei suoi volontari.

CONTATTI - Per informazioni e ap-puntamenti è possibile chiamare la se-greteria del Centro Famiglia al numero0735 595093, dal lunedì al venerdìdalle 16.30 alle 18.30.

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27 Gennaio 2013 PAG

COMUNICATO DELLA CURIAIl Vescovo Diocesano

S.E. Mons. GERVASIO GESTORIin data 18.01.2013 ha accettato le dimissioni per motivi di salute

presentate da Don Claudio Capeccida Parroco della Parrocchia S. Paolo apostolo in Force (AP)

e con Decreto in pari data (Prot. n. 1/2013)

ha nominatoAmministratore Parrocchiale della stessa Parrocchia

il Vicario Foraneo Don Gian Luca Pelliccioni, che mantiene gli incarichi precedenti.

Anno della Fede2012 2013

Parola del Signore3’ DOMENICA TEMPO ORDINARIO C

dal VanGELo secondo LUCa

Poiché molti han posto mano a stendere unracconto degli avvenimenti successi tra di noi,come ce li hanno trasmessi coloro che ne fu-rono testimoni fin da principio e divenneroministri della parola, così ho deciso anch’iodi fare ricerche accurate su ogni circostanzafin dagli inizi e di scriverne per te un reso-conto ordinato, illustre Teòfilo, perché tipossa rendere conto della solidità degli inse-gnamenti che hai ricevuto. Gesù ritornò inGalilea con la potenza dello Spirito Santo e lasua fama si diffuse in tuttala regione. Insegnava nelleloro sinagoghe e tutti ne fa-cevano grandi lodi. Si recòa Nazaret, dove era stato al-levato; ed entrò, secondo ilsuo solito, di sabato nella si-nagoga e si alzò a leggere.Gli fu dato il rotolo del pro-feta Isaia; apertolo trovò ilpasso dove era scritto: LoSpirito del Signore è sopra di me; per questomi ha consacrato con l’unzione, e mi ha man-dato per annunziare ai poveri un lieto mes-saggio, per proclamare ai prigionieri laliberazione e ai ciechi la vista; per rimetterein libertà gli oppressi, e predicare un anno digrazia del Signore. Poi arrotolò il volume, loconsegnò all’inserviente e sedette. Gli occhidi tutti nella sinagoga stavano fissi sopra dilui. Allora cominciò a dire: “Oggi si è adem-piuta questa Scrittura che voi avete udita coni vostri orecchi”. (LUCa 1,1-4 ; 4,14-21)

Ogni uomo, ognuno di noi, può essere questoTeòfilo, questo amico di Dio, Teòfilo infatti si-gnifica proprio questo: amico di Dio. Ognuno dinoi può ritenersi il destinatario di questa ricerca,di questo resoconto accurato e fedele ai fatti cheLuca descrive. Luca ci scrive, per farci rendereconto della solidità su cui poggiano gli insegna-menti cristiani da noi ricevuti. Egli vuole inco-raggiarci nella nostra sequela al Cristo,dimostrando con accuratezza quale é il Suo in-segnamento e quanta forza e fiducia e pace pos-siamo ricavare dal conoscere e seguire la suaParola. Poiché non esiste fede senza sottomis-sione alla Parola; e non ci si può dire Cristianise non si é discepoli.Luca ci presenta, in questo brano l’inizio della

missione di Gesù, di come egli rispettoso delleliturgie del suo popolo, si presenta di sabato allaSinagoga e compie il suo ufficio, di ebreo adulto,di leggere un brano della S. Scrittura (VecchioTestamento). Egli legge un brano del profetaIsaia che (guarda caso) profetizza sulla venutadel Messia; Gesù manifestandosi come Messia,applica a se stesso questa profezia, con una di-chiarazione di una forza dirompente: “Oggi si èadempiuta questa Scrittura che voi aveteudita con i vostri orecchi”. Egli dichiara la

concretezza della sua mis-sione annunciando ai po-veri che ciò che hannoudito dagli angeli la nottedi Natale si sta concretiz-zando : é nato per voi unSalvatore (Luca 2,11), eglivi renderà ricchi del-l’amore di Dio, che vi trat-terà, non come reietti, macome figli prediletti, che

più di tutti potranno (se vorranno) sentire l’af-flato dell’affetto divino. Ai prigionieri annunciaquella liberazione che solo la fede nel CristoGesù riesce a dare, liberazione dal peccato edalle sue strutture, liberazione dall’idolatria, dallegalismo e da tutto ciò che impedisce di poterchiamare Dio: Abbà, Padre. Ai ciechi ridona lavista (anche fisicamente) liberandoli dalla oscu-rità (i popoli che vivevano nelle tenebre hannovisto una grande luce...) (Isaia 9,1) affinchépossano finalmente vedere la grandezza del-l’amore di Dio e possano ritrovare la strada cheli condurrà verso il Regno dei cieli. Dona aglioppressi la libertà dei figli di Dio, perché nonabbiano timore di una legge, di un codice di pre-scrizioni, ma siano sotto una legge che comedice Gesù: é un peso leggero, un giogo soave,una legge che salva e non una legge che con-danna. Perché tutti noi conoscendo la leggedell’amore di Dio, possiamo guidati dallo Spi-rito, cantare nel nostro cuore: LA LEGGE DELSIGNORE È PERFETTA, RINFRANCAL’ANIMA. Riccardo

SAGGEZZA IN PILLOLE: IL MONDO ASPETTA CHE NOI GLI DI-

CIAMO NELLA SUA LINGUA LA VERITàSU CRISTO E SULLA SUA SALVEZZA.

(F. Marty)

Domenica 27 gennaioOre 11.00 S. Benedetto Tr. - Abbazia:

S. Messa, con la partecipazione del Concerto Bandistico di S. Benedetto del Tronto

Lunedì 28 gennaioOre 21.00 Grottammare

Madonna della Speranza: Adorazione Eucaristica

Giovedì 31 gennaioOre 21.15 Grottammare - Casa S. Francesco:

S. Messa, in occasione della festa di S. Giovanni Bosco

Sabato 2 febbraioOre 16.30 S. Benedetto Tr. - Cattedrale:

Festa della Presentazione e Giornata della Vita Consacrata – Vespri, Processione, S. Messa

Domenica 3 febbraioOre 11.00 Centobuchi - S. Cuore:

S. Messa, con Battesimi

Incontri Pastorali del Vescovo

dUrantE La sEttimana 27 GEnnaio - 3 FEbbraio 2013

Leggiamo Mt 19,23-30 dove Gesù denun-cia il pericolo della ricchezza e presenta la ri-compensa riservata a coloro che lasciano tuttoper seguirlo.

1. Il pericolo delle ricchezze. “Gesù alloradisse ai suoi discepoli: ‘In verità io vi dico: dif-ficilmente un ricco entrerà nel regno dei cieli.24Ve lo ripeto: è più facile che un cammello

passi per la cruna di un ago, che un ricco entrinel regno di Dio’. 25A queste parole i disce-poli rimasero molto stupiti e dicevano: ‘Allora,chi può essere salvato?’. 26Gesù li guardò edisse: ‘Questo è impossibile agli uomini, ma aDio tutto è possibile’”. (Mt 19,23-26). Lemolte ricchezze materiali erano considerateuna particolare ricompensa divina per le operebuone compiute; in più, davano la possibilitàdi accrescere tali opere con le elemosine. Percui la proposta che Gesù aveva fatto al gio-vane, di privarsi dei tanti beni che aveva perpoi seguirlo, gli era stato causa di tristezza eoccasione per andarsene (19,22). A motivo diquesta situazione e mentalità Gesù fa una se-vera riflessione sul pericolo delle ricchezze. In-comincia dicendo che “difficilmente un riccoentrerà nel regno dei cieli”. Indurisce e portaal paradosso l’idea con l’immagine del cam-mello che passi per una cruna d’ago. Però, su-bito dopo apre uno spiraglio, dicendo che “aDio tutto è possibile”: la grazia può ben modi-ficare la situazione.

2. L’intervento di Pietro. “Allora Pietro glirispose: ‘Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e tiabbiamo seguito; che cosa dunque neavremo?’” (Mt 19,27). Come in altri casi(18,21), anche ora Pietro è il portavoce delgruppo degli Apostoli. Abbiamo rilevato giàaltrove che Matteo è un Vangelo fortementepetrino.

3. La ricompensa promessa per la rinun-

cia . “E Gesù disse loro: ‘In verità io vi dico:voi che mi avete seguito, quando il Figlio

dell’uomo sarà seduto sul trono della sua glo-ria, alla rigenerazione [del mondo], siedereteanche voi su dodici troni a giudicare le dodicitribù d’Israele. 29Chiunque avrà lasciatocase, o fratelli, o sorelle, o padre, o madre, ofigli, o campi per il mio nome, riceverà centovolte tanto e avrà in eredità la vita eterna” (Mt19,28-29). Il parlare di Gesù è solenne e con-sidera direttamente la ricompensa riservata acoloro che lo seguono. La parola palinghene-sía, che vuole dire “nascita di nuovo”, nellagrecità profana ha molti significati, assai di-stanti fra di loro a secondo del significato cheviene dato a “nascita”. Di conseguenza, ilNuovo Testamento la usa cautamente duevolte, nel nostro caso e in Tito 3,5 in riferi-mento alla rinascita battesimale. Il concetto,però, viene espresso in altri modi, quali “esseregenerato di nuovo / dall’alto”, “da Dio” (Gv3,5.7), “nuova creatura” (Gal 6,15) e altro. Pas-

siamo al nostro testo. “Alla rigenerazione” (pa-linghenesía), cioè al rinnovamento che il Cri-sto glorioso farà dell’umanità redenta, voiavrete una gloria e un ruolo particolare – “giu-dicherete”, nel senso di governerete – il nuovopopolo odi Dio, raffigurato dalle dodici tribùdel nuovo Israele. Chiunque, “per il mionome”, cioè per la mia persona, avrà lasciatotutto, riceverà “cento volte tanto”, cioè riceveràuna ricompensa tale che sarà infinitamente su-periore a quella che si potrebbe avere su questaterra. Il “seme della parola” accolta frutterà ilcentuplo (Mt 13,23).

4. Che dire delle parole di Gesù sulla ric-

chezza? “È più facile che un cammello passiper la cruna di un ago, che un ricco entri nelregno di Dio” (19,24)?. Ad esse si può aggiun-gere: “Così chiunque di voi non rinuncia a tuttii suoi averi, non può essere mio discepolo” (Lc14,33). Una risposta documentata richiede-rebbe molto spazio. Nella forma più breve pos-sibile possiamo dire che Gesù adotta in questefrasi lo stile profetico, massimalistico, e, senzascendere a precise situazioni concrete, si limitaa dichiarare il grave pericolo che la ricchezzacomporta: “Non potete servire Dio e Mam-mona” (Mt 6,24). Certo, Gesù ha vissuto vo-lutamente da povero - da ricco che era, si èfatto povero per voi (2Cor 8,9) – non avendoneppure dove posare il capo (Mt 8,20); e il suostile di vita affascina ancora oggi e conquista.Tuttavia, nella sua cerchia ha avuto anche ric-chi, quale Giuseppe di Arimatea, “un uomoricco” (27,57), che richiede a Pilato il corpo diGesù. La stessa cosa si dice di Zaccheo: “Io dola metà di ciò che possiedo ai poveri” (Lc 19,8)e Gesù non gli chiede la spogliazione totale.Nella stessa beatitudine sui povere Matteo, adifferenza di Luca, fa l’aggiunta: “poveri inspirito” (Mt 5, 3). In breve. 1. Gesù ha dettoche le ricchezze possono costituire un gravepericolo per l’entrata nella vita. 2. Mai ha im-posto a quelli che lo hanno seguito lo spoglia-mento totale dai loro beni. 3. Ha amato echiamato uomini ricchi e in posizioni elevate,senza esigere che abbandonassero la loro po-sizione. Concludiamo. Gesù ci arricchiscadella sua povertà!

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Verso Gerusalemme

98. LE RICCHEZZE LA RINUNCIA VOLONTARIA

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4 Anno XXX

27 Gennaio 2013PAG

Proprietà: “confraternita SS.mo Sacramento e cristo Morto”

Via Forte - S. Benedetto del Tr. (AP) REGISTRAZIONE TRIB. DI AScOLI PIcENO N. 211 del 24/5/1984

DIR. RESPONSABILE: Pietro Pompei [email protected] REDAZIONE E AMM.NE 63074 S. Benedetto Tr. (AP) Via Forte, 16 - Tel. 0735 581855 (int. 2-5)

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Il sito della Diocesi www.diocesisbt.it

SETTIMANALE DELLA DIOCESI DI SAN BENEDETTO DEL TRONTO - RIPATRANSONE - MONTALTO

Grande festa per “La Via dei Presepi”Domenica 13 gennaio 2013 si è svolta presso ilComune di Acquaviva Picena, alla presenza delSindaco, Dott. Pierpaolo Rosetti, dei consiglieri dimaggioranza e dell’Assessore al Turismo dellaProvincia di Ascoli Piceno, Dott. Bruno Gabriellila premiazione di tutti coloro che hanno inteso rea-lizzare una sacra rappresentazione e partecipare alconcorso indetto dall’Associazione Culturale “LEDUE COLLINE” di Acquaviva Picena, esponen-dola alla mostra itinerante della Via dei Presepi.L’evento ha riscosso un grande successo e, con lapremiazione di 10 adulti, 16 bambini di età compresa tra i 5 ed i 13 anni e di 14 classi di 7 Istituti Sco-lastici della Regione Marche, ha evidenziato la particolare attenzione che l’Associazione in parola ri-serva verso il pubblico giovanile. Il Presidente, Davide Portelli, ha voluto ancora una volta ribadire,con i fatti, il concetto che “bisogna porre più attenzione verso i nostri giovani, guidandoli alla risco-

perta delle locali tradizioni, per ottenere, dalla loro semplicità e franchezza quella giusta sinergia ne-

cessaria a portare, nell’odierna società, una ventata di aria fresca”. Nel corso della manifestazione,è stata consegnata, ad honorem, la tessera associativa n. 1 al sig. Travaglini Carlo, noto Acquavivanoche, forte dei suoi 77 anni, si è spontaneamente messo a disposizione, con consigli e perle di saggezza,alla causa dell’Associazione, dimostrando che il connubio tra diverse generazioni, se operato nel segnodella collaborazione può garantire, in concreto, un valore aggiunto. Per le iscrizioni all’Associazione,contattate [email protected]. L’Associazione Culturale LE DUE COLLINE, coglie l’occasioneper ringraziare tutti gli intervenuti all’evento, con riguardo all’AIAP, agli sponsor ed all’Assessoredel Comune di Acquaviva Picena, dott. Elisabetta Rossi che, sin dalle prime battute, ha sostenuto lamanifestazione.

CALENDARIO CRESIME ANNO 2013 Febbraio 24 domenica ore 11.00 Villa Rosa – S. Gabriele dell’Addolorata

Aprile 25 giovedì ore 11.00 Centobuchi – Sacro Cuore

Maggio 01 mercoledì ore 08.30 Porto d’Ascoli – Cristo Re ore 11.00 S. Benedetto Tr. – Madonna del Suffragio

04 sabato ore 18.30 S. Benedetto Tr. – S. Filippo Neri 05 domenica ore 11.15 Ripatransone - San Savino 11 sabato ore 17.00 S. Benedetto Tr. – S. Giuseppe 12 domenica ore 09.00 Grottammare – S. Giovanni Batt. (S. Lucia)

ore 11.30 Martinsicuro – S. Cuore di Gesù 19 domenica ore 11.00 S. Benedetto Tr. – Cattedrale (Pentecoste)25 sabato ore 17.00 Comunanza – S. Caterina 26 domenica ore 11.00 Ripatransone – Duomo

Giugno 01 sabato ore 17.00 Monteprandone – S. Niccolò 02 domenica ore 09.30 Centobuchi – Regina Pacis

ore 11.30 Colonnella – S. Cipriano 08 sabato ore 18.00 Colonnella – S. Giovanni Evangelista 09 domenica ore 11.00 Porto d’Ascoli – SS. Annunziata 15 sabato ore 17.30 Grottammare – Madonna della Speranza 16 domenica ore 11.00 Montalto (tutte le Parrocchie del Comune)

ore 18.30 S. Benedetto Tr. – S. Pio X 23 domenica ore 11.00 Montemonaco – S. Benedetto Abate

Agosto 10 sabato ore 11.00 Montedinove – S. Lorenzo

Settembre 08 domenica ore 11.00 Force – S. Paolo Apostolo 15 domenica ore 11.30 Cossignano – S. Maria Assunta 22 domenica ore 09.00 Faraone – S. Maria della Misericordia 29 domenica ore 11.15 Acquaviva – S. Niccolò

Ottobre 05 sabato ore 17.00 Villa Lempa – S. Maria del Carmine 06 domenica ore 11.00 Porto d’Ascoli – S. Famiglia

ore 17.00 S. Benedetto Tr. – S. Antonio13 domenica ore 09.00 Paolantonio

ore 11.00 S. Benedetto Martire 19 sabato ore 18.00 Grottammare – S. Pio V 20 domenica ore 11.00 Valtesino – Madonna di Fatima

ore 18.30 Grottammare – Gran Madre di Dio 27 domenica ore 09.00 S. Egidio alla Vibrata – S. Egidio abate

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Associazione Turistica PRO LOCOSan Benedetto del TrontoRiviera delle Palme

PREMIO GIORNALISTICO NOVEMI TRAINI ALL’INSEGNA DELLA TRADIZIONE.L’EDIZIONE NUMERO 5 DEL PREMIO NOVEMI TRAINI SARA’ ARRICCHITA DAL-L’ESIBIZIONE DELLA COMPAGNIA DEI “FUORI DI TESTO” CHE PORTERANNOIN SCENA LA TRADIZIONE DEL VERNACOLO SANBENEDETESSE.

Fervono i preparativi e la Commissione della Pro Loco di San Benedetto del Tronto sta ultimando la com-posizione della rosa dei candidati segnalati nell’anno 2012 a cui sara’ assegnato uno dei riconoscimentidel premio giornalistico Novemi Traini, in programma il prossimo 26 gennaio 2013 dalle ore 10.00 pressola sala Consiliare del Comune di San Benedetto del Tronto alla presenza delle autorità locali e perso-nalità provenienti dal mondo giornalismo. Il premio Novemi Traini, oggetto del concorso - costituito daartistico trofeo realizzato per l’occasione dall’Arch. Albino Scarpantoni - prende il nome dall’omonimogiornalista di San Benedetto del Tronto che ha brillantemente collaborato nel corso della sua carriera, condiverse testate giornalistiche ed emittenti televisive, anche in qualità di corrispondente della RAI. In con-comitanza a tale manifestazione presentata dalla giornalista Stefania Serino, verranno assegnati a giornalistipubblicisti, praticanti e professionisti del settore provenienti dal territorio, riconoscimenti a vario titolo:Premio Fotoreporter dell’anno; Premio Cineoperatore dell’anno; Premio Arte e Cultura “EnzoTroilo”; Premio San Benedetto del Tronto; Premio Giornalista Giovane; Premio alla Carriera; Pre-mio Editore; Premio Commentatore politico; Premio Giornalista Sportivo, Premio quotidiano online. La Pro Loco di San Benedetto del Tronto nella persona del suo presidente Cav. Enrico Perotti e deisuoi associati, attraverso tale manifestazione, intende affiancarsi al mondo dell’informazione per sottoli-nearne l’importanza, ma anche per consentire agli addetti ai lavori di esprimerne le criticità, soprattutto inun momento storico come quello attuale, dove molti nodi che attengono la professione dei giornalistirestano ancora da sciogliere.

NOTA DELLA REDAZIONE DE “L’ANCORA”Il trovare il nome di EnZo troiLo come di-

stintivo del Premio arte e Cultura, ci riempie

di gioia. ringraziamo i Promotori di questa ini-

ziativa che vuol essere un giusto riconosci-

mento verso un nostro trentennale

Collaboratore. Enzo ebbe tale riconoscimento

nella prima edizione del Premio “novemi

traini”, il 1 febbraio 2009.

Riparte alla grande il33° Inverno TeatraleCuprense, una dellerassegne di teatro ama-toriale più longevedelle Marche, maanche tra le più presti-giose. “Ancora unavolta ringrazio ilgruppo organizzatore -ha sottolineato nel corso della conferenza stampa dipresentazione il sindaco di Cupra Marittima Dome-nico D’Annibali- Il teatro è un modo per superarel’individualismo e per socializzare. Le compagnievengono accolte molto bene dal nostro gruppo, ven-gono assistite con amicizia, per questo vogliono tor-nare”. Le commedie inizieranno ogni venerdì apartire dal 18 gennaio fino al 1 marzo, saranno settein tutto, con quella finale tutta dedicata al cabaret.Presente anche l’annunciatrice-presentatrice storicadell’Inverno teatrale a Cupra: la bella Angela Cesa-rini. “Vogliamo ricordare, ha aggiunto il sindaco,altri volontari che si impegnano, come UmbertoGiandomenico e Vincenzo Diomede e sottolinearel’aspetto cordiale e lo spirito di amicizia collabora-tiva che caratterizza questa Rassegna”. Venerdì 18gennaio per la Compagnia “La bottega del sorriso”di Basciano (Abruzzo) andrà in scena: “Pijémoce

nu cafè” di Enzo D’An-gelo e Tonino Ranalli; Il25 gennaio per la “Com-pagnia dell’Arco fer-mano” sarà la volta di“La cicogna si diverte”di André Roussin; Il 1febbraio per “Il Teatrodei Picari” di Maceratasarà in scena: “Del Don

Giovanni”, una rivisitazione di Francesco Facciolli.Venerdì 8 febbario per la Compagnia “Settem-mezzo” di Ripatransone andrà in scena “La belladimammà” di Germano Benincaso”, il 15 febbraioper il gruppo: “A. Gubinelli” di San Severino Mar-che sarà la volta di “Natale a casa de sor Ansermo”di Amedeo Gubinelli, venerdì 22 febbraio per “I li-beri Teatranti” di Cupra Marittima andrà in scena“Come si rapina una banca” di Samy Fayad e in-fine gran finale scoppiettante il 1 marzo con la“Compagnia delle Foglie” di Ascoli Piceno con“Bentornato varietà”. L’inizio spettacoli è alle21,15 presso la sala della Comunità di Cupra Ma-rittima (Cinema Margherita) e la rivendita sia degliabbonamenti (€ 45 intero e 35 ridotto- fino a 14anni e oltre 65) è presso la Tabaccheria “Massa-renti”, tel. 0735 777350. Ogni singolo ingresso costa€ 8 (intero) e € 6 (ridotto). SUSANNA FAVIANI

Martedì 18 dicembre 2012, all’interno della CasaCircondariale di Marino del Tronto (AP) ed allapresenza delle autorità locali, è avvenuta la pre-sentazione ufficiale del libro “Il Mosaico dei Ri-cordi” scritto ed illustrato dai detenuti ivi reclusi.È questo un libriccino davvero speciale perchécontiene ricordi, di infanzia, di gioventù, di li-bertà, raccolti durante un percorso lungo, duratopiù di un anno, in un cammino qualche voltaanche faticoso che rappresenta certamente unatappa importante sia per gli autori che per i vo-lontari dell’Associazione Papa Giovanni XXIIIche ne hanno curato la realizzazione. L’idea partìdall’intuizione di una volontaria dell’Associa-zione che propose di elaborare un progetto chepermettesse di coinvolgere appieno i detenutiesortandoli a ripensare, ricostruire e rivivere ilproprio passato, mettendo ordine fra i propri ri-cordi, a volte sbiaditi, a volte confusi, a volte ac-cantonati nel più remoto angolo della mente e delcuore. Non è stata un’opera semplice per moltidegli autori, perché ricordare i momenti spensie-rati, gioiosi, emozionanti della propria vita nelmentre si sta vivendo una situazione dolorosaquale è quella della carcerazione è un po’ comescavarsi dentro per dar luce a ciò che era stato ri-coperto o che vuole essere gelosamente custo-dito. Un’operazione fortemente terapeutica perridare speranza ai detenuti e fiducia per un futuroche può e che deve essere più costruttivo, se nonaltro per asciugare le lacrime di coloro che li

amano e li attendono nelle loro case, che sof-frono per loro ed i cui volti sono stampati inmodo indelebile in questi ricordi; insomma: ri-cordare il passato per affrontare il presente e co-struire un futuro migliore. Una volta un detenutodisse che il mondo esterno visto attraverso lesbarre di una cella assomiglia ad un mosaico, percui si è voluto riprendere questa immagine e in-titolare questo libro “Il Mosaico dei Ricordi”dove, già dal titolo, la durezza della realtà vienestemperata dalla dolcezza delle esperienze chesono state qui raccontate. È davvero un librobello, nel senso vero di questo aggettivo, troppospesso usato e abusato per superficialità o po-vertà lessicale. È bello nel contenuto e nella strut-tura grafica, curata nei minimi particolari; è belloperché non è stato un esercizio di mero narcisi-smo letterario, in un momento che vede il carcere“andare di moda” ed essere alla ribalta delle cro-nache anche per motivi piacevoli. Un libro resoancora più ricco, se possibile, dai contributi let-terari, tutti estremamente partecipati e commo-venti, che il Sindaco di Ascoli Piceno, ilPresidente della Provincia di Ascoli Piceno, ilDirettore della Scuola di Giornalismo dell’Uni-versità di Urbino, il Sostituto procuratore dellaRepubblica presso il Tribunale di Ascoli Piceno,nonché la Direttrice della struttura penitenziaria,Lucia Di Feliciantonio, non hanno voluto farmancare. Orlanda

Marino del Tronto

Presentato il libro “Mosaico dei Ricordi”

Grazie al coordinatore dai Gruppi di Preghiera di S. Padre PioÈ trascorso oltre un mese e il tempo inesorabile ha trascinato con sé il pe-riodo più scintillante, festoso, amorevole dell’anno che concentra in soli 15giorni: Natale, Capodanno, Epifania, e... siamo già alle porte del Carnevale!Ed è proprio ora che, guardando indietro ma, soprattutto, guardandoci dentro,è inevitabile, come fedeli, fare un bilancio. Per questo tutti i Gruppi di Pre-ghiera di S.Padre Pio della Diocesi sentono il bisogno di ringraziare il coor-dinatore Padre Diego Musso che il 16 dicembre scorso, in preparazione delSanto Natale, ha organizzato un pomeriggio di preghiera, di meditazione edi riflessione presso il Monastero “Santa Speranza” delle Suore Clarisse aSan Benedetto del Tronto. Animatrice dell’incontro spirituale Suor Patrizia

Nocitra che si è soffermata soprattutto sui grandi temi dell’accoglienza e della grazia della VergineMaria come Sposa e Madre di Gesù e dell’ umanità. Il Rosario meditato, i Vespri e la S.Messa ce-lebrata dal Vescovo Monsignor Gervasio Gestori hanno chiuso l’incontro lasciando, ainumerosi presenti, un senso di serenità profonda, di arricchimento interiore, di piacevole condi-visione fraterna dei beni spirituali. Davvero un bel pomeriggio! Alfiera Carminucci Fava

INVERNO TEATRALE CUPRENSE AL …VIA

Monteprandone:

Il nuovo centro comunaledi aggregazione giovanileprende forma.L’edificio che sarà adibito a sede del nuovo centrocomunale di aggregazione è oggetto di una serie dilavori che porteranno al completamento della strut-tura stessa. È ubicato in via Salaria, a Centobuchi, dove c’era lavecchia delegazione comunale.Conclusione da sempre perseguita dall’Amministra-

zione Comunale consapevole della notevole valenza sociale per l’intero territorio della nuovastruttura che sarà a completa disposizione dei giovani desiderosi di esprimere le loro potenzialitànelle arti e nelle musica. L’importanza della realizzanda struttura sociale ha avuto un ulterioree auto. È di questi giorni la firma della convenzione tra Comune di Monteprandone e RegioneMarche: l’atto ufficiale è stato sottoscritto dai rispettivi rappresentanti, nella fattispecie, dal Sin-daco di Monteprandone, Stefano Stracci e dal Presidente della Giunta Regionale Marche, GianMario Spacca. Il Sindaco di Monteprandone ha spiegato” la struttura si pone lo scopo di pro-muovere la socialità e i talenti delle nuove generazioni attraverso l’arte e la cultura e ospiteràsale insonorizzate per la musica, una sala per le proiezioni cinematografiche da 60 posti e unasala polifunzionale per laboratori ed esposizioni artistiche, oltre ad una biblioteca multimedialecon la possibilità di fruire on line dei testi delle maggiori biblioteche italiane e internet gratuito”. La spesa completa della struttura sarà di € 930 mila, sostenuta per il 45% dalla Regione Marche.Nel suo intervento il Presidente Spacca ha sottolineato “il centro di aggregazione svolge unapreziosa funzione sociale, culturale e educativa nel favorire la socializzazione e ridurre i rischidi emarginazione e disagio a cui purtroppo tanti giovani sono esposti”. Il Sindaco Stracci ha ag-giunto “Il Comune di Monteprandone ha il più alto tasso di natalità e presenza giovanile dellaprovincia. La Regione Marche ha ancora una volta dimostrato concreta attenzione verso le nuovegenerazioni che sono la vera risorsa per continuare a costruire un futuro di crescita e sviluppo,soprattutto in questa difficile fase di crisi”. FC.

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La Giunta regionale delle Marche ha varatouna proposta di legge sul “Sistema regionale in-tegrato dei servizi sociali a tutela della persona edella famiglia”, attualmente al vaglio della Vcommissione consiliare, che avvierà tutte le au-dizioni necessarie prima del passaggio in aula.Tra le proposte, una particolare attenzione è ri-volta allo “sviluppo qualitativo e quantitativodella domiciliarità”, per la quale un ruolo di“centrale importanza” viene attribuito alle fami-glie con figli, che accudiscono figli con disabilitào prestano assistenza in casa agli anziani non au-tosufficienti. A quest’ultimo settore sono dedicatigli articoli che vanno dal 19 al 21, nei quali sistabilisce di “potenziare” i servizi di supportoalle famiglie che prendono in carico l’assistenzadi un congiunto anziano non autosufficiente.Inoltre la Regione s’impegna a “favorire” l’af-fidamento di anziani a famiglie selezionate e apromuovere “l’apertura alla comunità localedelle strutture residenziali e diurne per favorirele relazioni sociali e l’incontro tra genera-zioni”, nonché “la partecipazione dei rappre-sentanti dei familiari nelle residenze protette”.Infine, viene istituito il “fondo per gli anzianinon autosufficienti”.In famiglia. “La cosa più importante per me èuna politica che sia volta a mantenere l’anzianonel proprio domicilio”. Ad affermarlo èFranco Belluigi, geriatra marchigiano, vice-presidente nazionale dell’Associazione per il vo-lontariato nelle unità locali socio sanitarie(Avulss), per il quale “se le condizioni familiarinon lo permettono, bisogna fare una politica in-telligente, che favorisca l’adozione dell’anzianoda parte di una famiglia che non sia la sua, conl’opportuno contributo degli enti locali, comeComune o Provincia o con l’incoraggiamento disignificativi sgravi fiscali”. Belluigi ricorda chenel 2020 gli anziani costituiranno il 23-24% dellapopolazione, per cui è quanto mai necessario inquesti anni rivedere le politiche sull’invecchia-mento e sulla cura delle persone anziane. A par-tire da una rivisitazione del ruolo delle case diriposo, che “purtroppo, per come sono concepiteoggi, in generale favoriscono il degrado dellepersone”. Queste strutture sono completamente“medicalizzate” e provocano uno “sconvolgi-mento nella persona, che perde la sua autonomia,se l’aveva, e nel giro di pochi mesi peggiora no-tevolmente”. Occorre invece “essere lungimi-ranti”, “recuperare una cultura della vecchiaia intermini positivi” e investire nell’assistenza do-miciliare. Certo, osserva il geriatra, “questo com-porta un cambiamento di mentalità e uninvestimento economico: ma non rende di più

trattare l’anziano come una risorsa?”. A questoproposito il vicepresidente dell’Avulss fa unesempio tratto dalla sua associazione: su un to-tale di 11 mila volontari “9 mila hanno più di 55-60 anni e sono la forza trainante dell’Avulss.Certo, adesso con l’aumento dell’età pensiona-bile verranno a mancare molte persone per il no-stro tipo di volontariato”, che è una risorsasussidiaria proprio per le famiglie che hanno incasa un anziano non autosufficiente o per quellepersone che risiedono nelle case di riposo. Al-cune perplessità. Per Tommaso e Giulia Cion-colini, responsabili regionali della pastoralefamiliare, “da una prima analisi si denota chia-ramente la finalità della norma volta a rafforzaree attivare servizi socio-assistenziali, che hannolo scopo di favorire l’autonomia e la permanenza

a domicilio della persona anziana non autosuffi-ciente”. Secondo i coniugi “il principio di fondoè nobile e coglie il cuore del problema, tuttaviarimangono alcune perplessità e lacune su comeil legislatore intenda attuare questo obiettivo, dalmomento che alcune indicazioni presenti neltesto di legge sono già vigenti ma non funzionalial servizio. Comunque, è impensabile ritenereche solamente l’istituzione di un fondo per an-ziani non autosufficienti basti a garantire l’auto-nomia e la permanenza a domicilio della personaanziana e sia efficace come servizio di sollievoalla famiglia”. Una nota poi sull’articolo 19, nelquale “si fa riferimento all’affidamento di an-ziani a famiglie selezionate, ma non si capiscecome sia percorribile un simile iter”. “Molto in-teressante”, invece, per i Cioncolini, “la promo-zione di servizi civici e centri di aggregazione einformazione cui partecipano le persone anzianeattive per valorizzare le loro esperienze e com-petenze; questa è certamente una pista da battere.Come lo è, del resto, sostenere l’attività di vo-lontariato e di utilità sociale, in particolare per losviluppo di esperienze di gruppi di auto e mutuoaiuto”. a cura di Simona Mengascini

Servizi a domicilio   Con un occhio di riguardo a famiglie e anziani

Passa il tempo ma certi fatti restano indelebilinella popolazione sambenedettese. Una data frai non più giovani non è dimenticata: 31 gennaio1946.Nella notte un grave atto sacrilego veniva com-piuto a San Benedetto del Tronto nella ChiesaS. Maria della Marina. Forte fu la Protesta Ve-scovile di Mons. Luigi Ferri che riporto in sin-tesi: “mi trema la mano, vacilla lo spirito neldover protestare contro l’infame sacrilegiocompiuto in questa notte nella Chiesa Parroc-chiale S. Maria della Marina da emissari di Sa-tana, in essa nascosti nonostante le curevigilanti dei custodi. Tentato invano di agguan-tare il tesoretto della Madonna di Lourdes la suaferocia si avventò al Tabernacolo ed estrasseuna Sacra Pisside, sparse al suolo ed abbandonòle Sacrosante Particole. Questo risulta dal ver-bale redatto dalla Benemerita Arma ”. “È giàtutta San Benedetto corsa ai piedi dell’Altareprofanato e riparare e ad adorare: e la rabbia ne-mica non servirà che a rendere più solenne laNovena dell’Immacolata di Lourdes, a rendereeucaristiche sino a nuovo ordine tutte le Festedi precetto in tutte le Parrocchie delle due Dio-cesi, come nel grave periodo fratricida felice-mente superato ….Raccogliamoci presso ilTrono di Dio, all’Altare della Madonna, nellostudio e nella adorazione e l’Immacolata Re-gina ancora una volta ci libererà potentementee ci custodirà in-columi da ognipotestà, laccio,inganno e mal-vagità degli spi-riti infernali.Così sia.” A que-sta dolorosa co-municazione, laSacra Congrega-zione degli Af-fari EcclesiasticiStraordinari cosìrispondeva (sin-tesi): “Motivo diprofonda ama-rezza è stato perl’Augusto Pon-tefice l’apprendere l’atto sacrilego compiutonella notte del 1° corrente nel Chiesa parroc-chiale S. Maria della Marina in San Benedettodel Tronto. Il Santo Padre unisce le Sue pre-ghiere a quelle dell’Eccellenza Vostra Reveren-dissima e di codesti buoni diocesani i quali sisono affrettati a riparare tanto oltraggio.” Nellastessa notte del 31 gennaio 1946 a circa 10 mi-glia dal nostro porto mentre faceva ritorno allabase, il Motopeschereccio Grecale della flotti-glia sambenedettese si imbatteva con una minavagante e saltava in aria. Sette le vittime: Pom-pei Nazzareno, capitano, Rosetti Antonio, ca-popesca, Consorti Alberto, motorista, LatiniAndrea, marinaio, Pignati Giuseppe, marinaio,Palestini Francesco, marinaio, Silenzi France-sco, marinaio di 17 anni. Le ricerche venivanoeffettuate, dalla tarda mattinata al pomeriggio,

da 6 motopescherecci e furono trovate dellecassette con l’indicazione “Grecale” e piccolirottami dello scafo. Alcuni giorni dopo in unaspiaggia nelle vicinanze di Pescara veniva rin-venuta una parte della poppa. Dei Pescatori,purtroppo, nessuna traccia. La contemporaneitàdei 2 eventi, lo sgomento suscitato , il dolorevariamente espresso, il ripetersi delle tragediein mare che colpivano duramente la marineriasambenedettese davano luogo a manifestazionivaie con partecipazione sentita. Negli ambienticattolici una bella iniziativa ebbe una concretarealizzazione.Federico Sciocchetti, dirigente dell’Azione Cat-tolica dell’Associazione Guido Negri molto at-tiva nella Parrocchia S. Maria della Marina conla collaborazione dell’Assistente EcclesiasticoDon Filippo Collini, da poco ordinato Sacer-dote, nel mese di maggio organizzava una ca-tena di Riparazione Eucaristica. Chiamò araccolta i giovani di Azione Cattolica della Par-rocchia (oltre una cinquantina) ed iniziò la Ca-tena che consisteva in un’ora al giorno diAdorazione dinnanzi al Tabernacolo, già profa-nato successivamente riconsacrato, dellaChiesa S. Maria della Marina. Un santino, re-cante da una parte “la Cena Eucaristica delBeato Angelico” e dall’altra, opportunamentepredisposti a mano da Federico, il giorno ed inominativi dei giovani che dovevano adem-

piere l’Adorazione nell’ora più opportuna se-condo le loro esigenze di lavoro e di studio.Ed i giovani compivano la loro preghiera conraccoglimento e devozione dinnanzi all’Altareper implorare dal Signore la Misericordia suigiovani e, soprattutto, perché toccasse il cuoredi quegli sciagurati che avevano compiuto ilvile gesto sacrilego. La Catena continuò fino algennaio 1947 e fu la testimonianza silenziosa,convinta, matura di quanto solo a quell’età siriesce a provare e a dimostrare. Una testimo-nianza di Fede, di Religiosità, di Riparazioneeucaristica ed anche di Preghiera per i compo-nenti l’equipaggio del Motopeschereccio Gre-cale, scomparsi per sempre nel mare, luogo delloro lavoro, del loro sacrificio divenuto la lorotomba. Ugo Marinangeli

Caro direttore

ti racconto i fatti affinché si possa dare ri-salto alla violazione dei diritti fondamentalidi un cittadino quali  quelli  relativi  alla ri-servatezza delle informazioni personali edella propria vita privata. Vergogna sullavergogna è il fatto che tale comportamentolesivo sia stato posto in essere da una strut-tura pubblica quale è quella ospedaliera diS. Benedetto del Tr. “Madonna del Soc-corso”.Svolgo accertamenti di analisi cliniche diroutine e all’atto del ritiro del referto l’im-piegata amministrativa del laboratorio mioffre un foglio formato A4 aperto con i ri-

sultati. Penso tra me e me “sarà un caso chenon sia quantomeno piegato o sigillato”. Lascio correre.Qualche giorno fa vado a ritirare altre analisiquesta volta di mio figlio maggiorenne.Debbo farmi delegare da lui, devo apporrela mia firma oltre che produrre fotocopiadella sua carta d’identità nonché infine i mieidocumenti personali. Questa volta il ritiro avviene allo sportellon° 6 del CUP. L’impiegata solerte controlla i documenti,mi domanda chi io sia e mi “sottopone”quasi ad un interrogatorio per valutare la le-gittimità della mia presenza al ritiro. Accetto

UNA TRISTE PAGINA DELLA NOSTRA STORIA31 GENNAIO 1946:

UN ATTO SACRILEGO ED UNA TRAGEDIA IN MARE

giustamente il fare quasi dubbioso dell’inca-ricata amministrativa (sembrava che mi do-vessi vergognare di prelevare i risultatinonostante avessi svolto ciò che la proceduraprevede)!!Meraviglia delle meraviglie,  idiozia nellaidiozia, la dipendente preleva un foglio A4,aperto e con i risultati delle analisi, lo leggee me lo porge.!!!!!A quel punto rifletto un attimo per valutarese è meglio l’oltraggio della parola o la con-danna del silenzio. Opto per questa ultimasoluzione, incasso  il colpo e mi accingo a

scrivere alla stampa ed al tribunale del ma-lato con l’aiuto dei quali spero di riuscire a“curare” questa mediocrità. Spero che i cra-puloni della Sanità che si apprestano alla suariforma, partano da questi elementari aspetti.Chiudo dicendo che se la morale è diretta-mente proporzionale all’indice di tolleranza,la sopportazione di questi fatti è proprio aiminimi termini!!   Tali comportamenti non sono degni   delnome immacolato (Madonna del Soccorso)che possiede il nostro Ospedale.

Notizia firmata: P.M.

La privacy

è una cosa

seria?

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7Anno XXX

27 Gennaio 2013 PAG

da ripatransone a cura di A.G. – I.A.

A Ripatransone, nella sala di rappre-sentanza del Municipio, dalle ore17.30 alle 19.30 di sabato 19 Gennaio2013, si è tenuto l’atteso incontrosulla figura del pittore di Monterub-biano Vincenzo Pagani (1490c. –1567), programmato dalla sede di Ri-patransone dell’Archeoclub d’Italia,che da 22 anni nel periodo natalizioorganizza in Città incontri culturali.L’evento è stato presentato dal consi-gliere comunale delegato alla culturaProf. Paolo Polidori e dalla presiden-tessa del Club ripano Dott.ssa Donatella DonatiSarti è stato presentato il relatore: il Dott. WalterScotucci nella veste di presidente della sede diMonterubbiano e di vicepresidente nazionaledell’Archeoclub, ma soprattutto di profondo cono-scitore del suo illustre concittadino Vincenzo Pa-gani, a cui da decenni con competenza e conpassione e con la collaborazione della consorteDott.ssa Paola Pierangelini, dedicaricerche, energie, risorse, i cui risul-tati sono visibili in pregevoli pub-blicazioni e si sono concretizzati inmostre di successo. Il relatore, cheha incantato per due ore l’attento equalificato uditorio, dopo una pa-noramica sulla “Perfetta sintesi”dell’arte dei secoli XV-XVI nelleMarche, ha affrontato nello speci-fico il tema, trattando di VincenzoPagani non solo le sue opere con ri-

ferimento a Raffaello, ma anchequelle della famiglia/bottega,quelle presenti nelle Marche, nelNord Italia ed in Europa, quelle di-sperse o presso privati, quelle chec’erano (prima della spoliazionedella chiesa di Santa Maria Mad-dalena dei Frati Minori) e quelleche restano tuttora a Ripatransone.Infine il relatore rispondendo alledomande rivoltegli da AntonioGiannetti, Mario Vespasiani e Ro-berto Pasquali, ha puntualizzato al-

cuni aspetti dell’articolata conferenza. Il riuscitoincontro culturale si è concluso con l’intervento delsindaco Prof. Remo Bruni, che si è complimentatocon il Dott. Scotucci per la dotta relazione, mani-festandogli la disponibilità dell’amministrazionecomunale a recepire i suggerimenti dati per unamaggiore valorizzazione delle opere “ripane” diVincenzo Pagani.

Dotta conferenza sul pittore rinascimentale Vincenzo Pagani

Al teatro “Mercantini” di Ripatransone, dopol’interruzione di tre anni dovuta a improcrasti-nabili lavori da eseguirsi nell’antica struttura,quest’anno è ripresa la stagione teatrale, giuntaalla nona edizione, programmata dall’assesso-rato alla cultura del Comune, con la direzioneartistica di Luigino Cardarelli. Sono state giàrappresentate due commedie, e precisamente:sabato 12 Gennaio, “La soffitta di via Orsi”,autore e regista Mario Cacciani: sul palcosce-nico la Compagnia Teatrale della Luna di An-cona; sabato 19 Gennaio, “Il marito di miofiglio”, di Daniele Falleri, regia di Fabio Cam-petella: sulla scena la Compagnia Filarmonico-Drammatica di Macerata. Le altre commediein programma, con inizio alle ore 21.15, sono:- sabato 26 Gennaio “Tuttu su macellu pe n’er-

nia?”, autore e regista Ottavio Marini, sul pal-coscenico il Gruppo Teatrale “Gli Indimenti-cabili” di Amandola; - sabato 16 Febbraio “Ungiorno in ospedale”, di Camillo Vittici, regiadi Massimo Pertusi, commedia presentata dallaCompagnia Teatrale “I fuori di testo” di SanBenedetto del Tronto; - sabato 23 Febbraio “Lacasa” di Gianfrancesco Marignoli, regia diPiero Teso, sulla scena la Compagnia Teatrale“La Maschera” di Spoleto; - sabato 2 Marzo“La bella di mammà” di Germano Benincaso,regia di Luigino Cardarelli: questa commediacon la quale si conclude la stagione teatrale“Ridere…ridere…ridere… “ 2013 sarà presen-tata dal Gruppo Teatrale “Settemmezzo” di Ri-patransone.

A Ripatransone, nella monumen-tale chiesa di San Filippo gremitadi fedeli, nella mattinata di dome-nica 20 Gennaio 2013, il parrocoemerito della Città Don AntonioCapriotti, con qualche giorno o set-timana di anticipo, ha festeggiatoun duplice anniversario: l’80° ge-netliaco ed il 55° di apostolato sa-cerdotale, svolto per 54 anni aRipatransone. Alle ore 9.30 ha con-celebrato l’eucaristia con Don Lu-ciano Paci (compagno di studi),parroco emerito di Santa Maria della Marina aSan Benedetto del Tronto e con Don Gian LucaRosati, vicario parrocchiale della Città, i quali inmomenti diversi della concelebrazione, hannoringraziato Don Antonio per il lungo apostolatosvolto tra i ripani e l’Onnipotente per aver con-cesso per molti anni un sacerdote tanto zelante edintraprendente in vari settori. Don Antonio, a suavolta, ha espresso il suo sincero grazie per l’in-vito rivoltogli dai parrocchiani per celebrare laduplice ricorrenza nella “sua” chiesa di San Fi-lippo, chiedendo nel contempo scusa per le man-chevolezze umane rivelate nel suo lungoministero. Finita la celebrazione della messa,

nella sagrestia c’è stato un momentodi convivialità, offerto dal festeg-giato che unanimemente ha ricevutodai parrocchiani parole di gratitudinee di augurio. Tra i presenti, sonostati notati: Madre Luigia Mar-chionni, Superiora dell’Istituto SantaTeresa (della cui ospitalità Don An-tonio ha usufruito per diversi anni) elo scultore cileno Sergio Tapia Radic(da 13 anni residente a Ripatran-sone), legato al sacerdote da reci-proca stima, concretizzata nella

committenza di due opere, che si possono ammi-rare nella chiesa di San Filippo.

Nona stagione teatrale

Don Antonio Capriotti ha festeggiato due importanti traguardi

Si è svolta sabato 19 gennaio nel-l’auditorium comunale la presenta-zione del libro “Il mattone interrato”di Giulia Ciriaci e Stefano Portu.L’ultima fatica della Ciriaci e di suofiglio Stefano tratta della vita edell’opera del sacerdote sambene-dettese Francesco Vittorio Masset ti,fondatore della casa famiglia SantaGemma. Don “Vittò”, come fami-liarmente era chiamato nella nostracittà, viene ricordato anche per essere stato com-pagno universitario del Beato Piergiorgio Fras-sati e di aver fondato, non ancora sacerdote,insieme a Renato Tozzi Condivi, Leonida Rosettie don Cesare Palestini, la prima Azione CattolicaGiovani della nostra città, presso la parrocchiaS.Giuseppe, intitolata al suo amico PiergiorgioFrassati. Alla presentazione del libro vi eramolto pubblico. Hanno partecipato anche le pro-

fessoresse Anna Lunerti e Livia Pandoli chehanno letto alcune pagine del libro. La SignorinaElena Angellotti, Presidente Emerito di SantaGemma, ha letto, facendo commuovere e sorri-dere la platea, alcuni bigliettini di ringraziamentodi bambini che sono stati nell’Istituto. L’incontroè stato moderato dalla Prof.ssa Silvana Scara-mucci. La Redazione

Don Vittorio Massetti e l’Istituto Santa Gemmasono stati ricordati all’Auditorium

Il pomeriggio di giovedì 17 gennaio,si è rinnovata in Municipio la tradi-zione della “Pasquella”. Intorno alleore 17, i “Cantori di Sant’Antonio”,ovvero una ventina di membri delgruppo folk della corale “Rivieradelle Palme” in abiti tradizionali,guidati dal maestro Fabrizio Urba-nelli, hanno “invaso” la sala consi-liare per dare vita ad un momentomusicale a base di canti della tradi-zione popolare con l’immancabileesecuzione finale dell’inno della città, “Nut-tate de lune”.Sono stati accolti dall’assessore Paolo Can-ducci e dalla vicepresidente del Consiglio co-munale Giulietta Capriotti che, onorando latradizione, hanno ascoltato divertiti ritornellie melodie senza rinunciare ad unirsi a loro per“Nuttate de lune”.

Gli amministratori hanno quindi omaggiato icantori, come un tempo avveniva nelle nostrecampagne dove i canti in onore di S. Antonioerano segni beneaugurali per le attività agri-cole, con un cesto contenente prodotti dellanatura del nostro territorio che andranno adalleviare i problemi di alcune famiglie biso-gnose della città.

In Comune i “Cantori di Sant’Antonio” La tradizione della “Pasquella” rivissuta attraverso

la rappresentazione della corale “Riviera delle Palme”

scuola infanzia Via togliatti

FESTA DI SANT’ANTONIO ABATESan Benedetto del Tronto: Giovedì 17 Gennaio nella parrocchiaSan Pio X, alle ore 10:30 si è svolta la festa di Sant’ Antonio Abate,protettore degli animali organizzata dall’I.S.C. Centro di San Be-nedetto del Tronto-preside: Dott.sa Stefania Marini. Nel rispettodelle antiche e belle tradizioni locali, che non debbono andar di-menticate, le insegnanti della Scuola dell’Infanzia di “Via Togliatti”hanno proposto al Parroco, Don Vincenzo Catani, di rinnovare in

Chiesa la Cerimonia dellaBenedizione degli ani-mali. I genitori ed abitantidel quartiere hanno per-tanto partecipato por-tando da casa i propri “piccoli amici” (cani, gatti,tartarughe, uccellini, pesci, criceti, galline, conigli, pa-perelle). Alla benedizione erano presenti le docenti e ibambini della Scuola Infanzia di Via Togliatti, genitori,nonni, cittadini e numerosissimi animali.

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La bella vita ….. fino in cima: Ice DayIl 2013 per i giovanissimi della nostra diocesi èiniziato con una bellissima giornata trascorsa in-sieme sulle nevi di Frontignano di Ussita organiz-zata dalla ormai collaudata equipe del settoregiovani di Azione Cattolica, guidata dai vulca-nici ed instancabili vice presidenti di settoreGabriella e Marco. Quasi un centinaio di ragazziappartenenti alle parrocchie di San Pio X, San Fi-lippo Neri, Madonna del Suffragio, Madonna della

Marina, Sacra Famiglia, Cristo Re di San Bene-detto del Tronto, San Pio V di Grottammare eSacro Cuore di Martinsicuro, più una partecipantedella parrocchia San Niccolò di Acquaviva, si sonoritrovati davanti alla chiesa di San Filippo, luogoconvenuto per la partenza, alle sette del mattino… più o meno; la giornata non poteva iniziaresenza un momento di preghiera guidato da donGuido Coccia che ha partecipato a questa gita in-sieme al novello don Roberto Traini. Partiti abba-stanza in orario, i ragazzi sono arrivati adestinazione con due autobus intorno alle 10 edopo un bellissimo percorso in seggiovia si sonoscatenati sulla neve di Frontignano con sci, slittini,padelle e buste di plastica, insomma risate e tantodivertimento tra uno scherzo e l’altro, i ragazzihanno praticamente monopolizzato la pista. Arri-vata la fame dopo tanto movimento, il bel grup-

petto ha consumato il pranzo al sacco in una salamessa a disposizione da una struttura alberghieradel luogo; al momento conviviale è seguito un mo-mento di condivisione, con canti e riflessioni, gui-dato dai giovani don Guido e don Roberto, chehanno fatto riflettere i ragazzi sul significato pro-fondo della condivisione, intesa come un’intera-zione reale, vera e sincera con il nostroprossimo, un prendersi per mano per fare un

cammino difraternità in-sieme, senzachiudersi in sestessi. Aprirsiall’altro è la-sciare che l’al-tro abiti ilnostro cuore ela nostra vita,un invito adaprirci anchead una dimen-sione più pro-

fonda: accogliere senza remore Gesù. Nelpomeriggio, come previsto, i ragazzi hanno con-sumato le ultime energie al palaghiaccio, dove di-lettanti allo sbaraglio hanno dato buona provadelle proprie capacità sulla pista incoraggiando nelfrattempo i più timorosi a lasciarsi andare sulghiaccio nonostante qualche caduta fortunata-mente non rovinosa! La giornata è poi terminatanel piccolo centro di Ussita dove dopo aver visi-tato il Mercatino di Natale per qualche piccolo ac-quisto e un po’ di vin brulé (per i maggiorenni); igiovanissimi radunati intorno ad un particolarepresepe in legno compensato, hanno concluso lagita pregando insieme il Padre Nostro dopo averavuto l’augurio da parte di don Guido di coglierein questa giornata un senso profondo di una gio-iosa condivisione fraterna con l’altro.

Chiappini Janet

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Servizio alla mensa della Caritas diocesana da parte dei nostri giovanissimi

Quest’anno è stata proposta ai Giova-nissimi di Azione Cattolica della par-rocchia Madonna del Suffragio (zonaPonterotto), oltre al tradizionale incon-tro domenicale, un’iniziativa partico-lare: il servizio alla mensa dellaCaritas. Ogni prima domenica delmese, terminata la messa delle ore 11,i ragazzi insieme ai loro educatori si re-cano presso la struttura diocesana, aiu-tando con grande vigore i volontaridella mensa: questi ultimi hanno benaccolto e apprezzato l’aiuto da partedei ragazzi, mostrandosi disposti a se-guirli ed a chiarire ogni loro singolodubbio o perplessità. Grande affetto e ringraziamento è stato mostrato inoltre dalle Suore dellaCaritas. I giovanissimi si sono dimostrati molto contenti di questo servizio riuscendo a cogliere,seppure nella difficoltà delle persone, la bellezza di un incontro, nei sorrisi, nelle parole delle per-sone che usufruiscono della mensa della Caritas. Dopotutto la “Bella vita”è tale quando essa siarricchisce anche di queste esperienze e non si ferma alle quattro mura della propria parrocchia.Grazie alla Caritas e ai suoi collaboratori per averci accolti ed aver accettato questo nostro desi-derio di servizio. Lorenzo De Angelis

Dal prossimo anno scolastico, accanto all’indi-rizzo di nuovo ordinamento, il Liceo scientifico“B. Rosetti” di San Benedetto del Tronto, avràanche quello sportivo, approvato dall’ Assem-blea legislativa delle Marche e asseg-nato a partire dall’anno scolastico2013-2014 a questo Liceo come unicasede per la Provincia di Ascoli Piceno.Nel Liceo sportivo, rispetto alle disci-pline dell’ordinario Liceo scientifico,vengono introdotte due nuove materie,DIRITTO ED ECONOMIA DELLOSPORT e DISCIPLINE SPORTIVE,che andranno a sostituire Disegno eStoria dell’arte e Lingua e cultura la-tina. Sono inoltre potenziate le SCIENZE MO-TORIE E SPORTIVE. Si tratta di un’offertaformativa, che si aggiunge a quella ormai con-solidata del Liceo scientifico, una tradizioneben radicata nel tessuto sociale della città, e chevuole contribuire a diffondere una cultura dellosport, sana nei principi e ampia nella sua arti-

colazione. L’indirizzo sportivo è stato forte-mente voluto dagli organi collegiali del Liceo.Il consigliere regionale Perazzoli ha dato uncontributo prezioso, per favorire il felice esito

dell’iter burocratico, iniziato con il sostegno delsindaco Gaspari e dell’assessore Sorge e prose-guito con quello del presidente della provinciaCelani. Il Liceo sportivo sarà illustrato nei det-tagli negli “Open day” organizzati dallo scien-tifico il 20 gennaio 2013 (dalle 16 alle 19) e il3 febbraio 2013 (dalle 16 alle 19).

Il Porto di San Benedetto ha un nuovo scalo d’alaggio Il costo dell’opera è di circa 1 milione di euro e permette il varo di barche fino a 36 metri

Si è svolta la mattina di sabato 29 dicembre, l’inaugurazione dell’ampliato scalo d’alaggio e varodelle imbarcazioni del porto di San Benedetto del Tronto, un’opera necessaria per potenziare l’at-tività di pesca e quella dei cantieri navali cittadini. Alla cerimonia hanno preso parte il sindacoGiovanni Gaspari, l’assessore ai lavori pubblici Leo Sestri, quello alle attività produttive e politichedel mare Fabio Urbinati, l’assessore regionale alla pesca Sara Giannini, il comandante della Ca-pitaneria di Porto Michele Castaldo, il vice Prefetto aggiunto di Ascoli Piceno Marco Tomassini,l’ex assessore alla pesca Settimio Capriotti, il consigliere comunale Roberto Bovara oltre a nu-merosi imprenditori della cantieristica sambenedettese. I lavori sono consistiti nell’adeguamentotecnico - funzionale del vecchio scalo, costruito negli anni ’60 e successivamente ristrutturato nel’97 e nel 2000, per essere utilizzato dai sollevatori mobili di nuova generazione (i cosiddetti “travel

– lift”). Le opere hanno infatti reso l’infrastruttura idonea all’uso di sollevatori capaci di ammarareimbarcazioni di peso fino a 500 tonnellate e lunghezza fino a 36 metri che ovviamente necessitanodi un bacino di maggiori dimensioni.

Il Liceo sportivo a San Benedetto del Tronto

Capanna Sanda, potrebbe sembrare un erroregrammaticale ed invece è la storpiatura dialettaledi una frase del canto popolare natalizio marchi-giano più conosciuto “Natu natu Nazzarè” , recu-perato da Giovanni Ginobili nelle campagne di S.Severino Marche ed armonizzato per il celebrecoro della SAT di Trento da Lino Liviabella neglianni sessanta. Il messaggio spontaneo del popolo

settempedano è riassunto appunto con lesemplici parole:” Capanna Sanda, ndòche che ci stà Gisù se sona ecanda” come dire dove c’è Gesù c’ègioia e voglia di vivere. Il coro “La Cor-data” di Montalto Marche ed il coro “S.Maria in Viminatu di Patrignone, nell’or-ganizzare la sesta edizione di Canti Nata-lizi della Tradizione Popolare hannoscelto questo passo, come suggestivo edimmediato titolo della manifestazione, in-serita nella più ampia ottica del PuerNatus Est, un calendario regionale dieventi corali legati al Natale, curato dalla

commissione artistica dell’ARCOM (Ass. Reg.Cori Marchigiani), in collaborazione con vari entilocali, in questo caso l’Amministrazione Comu-nale di Montalto Marche. Nella Cattedrale S.Maria Assunta alle ore 21.15 sabato 29 dicembre2012 si sono esibiti cori dalle pregevoli qualità vo-cali e musicali.

Montalto Marche

“Capanna Sanda, ndò che checi stà Gisù se sona e canda”