angri80_ott_2008

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Angri80 ottobre 2008

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Nuova sala esposizione

Euro 0,80 - MEnsilE indipEndEntE a cura dEl cEntro iniziativE culturali - ANNO XXvi - nº 9 - 20 ottobrE 2008

Vincenzo R. Perrino, Roberta Smaldone, Davide Vitiello e Domenico Brasile alle pagine 4, 5, 6, 7

diBAttito sullA sCuolA

servizi alle pagine 2 - 3

giovAni vite sPezzAte

servizi di teresa Caiazzo alle pagine 8 e 9

La nostra redazione esprime la sua piena solidarietà al giorna-le on line “angri.info”, attaccato nei giorni scorsi da Massimiliano Mazzola, ex consigliere comunale, responsabile provinciale di Forza Italia e ad un tempo fratello del sindaco, con l’accusa paradossale che i suoi servizi sono stati causa della crisi amministrativa scop-piata in seno alla maggioranza di centrodestra, in particolare per il contrasto tra il sindaco ed il vice-sindaco Antonio Squillante.

Il lato meramente preoccupante della nota inviata da Massimilia-no Mazzola ad angri.info sta tutto nell’invito fatto al giornale on line di prendere in considerazione di sospendere la propria attività per non causare con la propria infor-mazione ulteriori danni o intralci all’attività amministrativa tutta volta al bene di Angri.

Siamo convinti che nessuna è perfetto e tutti possiamo commet-tere errori o farci influenzare da convinzioni e appartenenze, ma è propria l’informazione, intesa come attività che deve rendere pubblico al massimo grado tutto ciò che interessa la comunità di cui facciamo parte, che può non solo aiutarci a non sbagliare, ma soprattutto a consentire di avvici-narci il più possibile alla verità e al bene comune.

In verità, la nota di Mazzola sembra essere molta influenzata dall’attuale clima nazionale che, oltre allo spirito di insofferenza e paura verso l’estraneo ed il di-verso, si mostra sempre più im-pregnato di intolleranza verso chi disturba il manovratore di turno, verso coloro che, socialmente e po-liticamente, la pensano in maniera diversa o contraria e ritengono un loro diritto e dovere di battersi le-gittimamente per idee e soluzioni diverse o alternative a chi legitti-mamente governa.

Democrazia ed

informazione

AngRi Al Bivio

É ripartito il treno per il nuovo Piano regolatore, denominato Piano urbanistico comu-nale, dal quale la nostra città agonizzante città può ricevere un forte balsamo per una

graduale guarigione e ripresa o, all’incontrario, il colpo mortale definitivo

Diventare una comunità che decide il proprio sviluppo nel contesto comprensoriale o mero anonimo quartierone dormitorio senz’anima?

Il sindaco Mazzola: voglio far crescere sul piano

economico questo paese, portandone

la popolazione a 50 mila abitanti.

Filippo Vitiello, carabiniere, morto a soli 23 anni

per un brutto male, rivive nel ricordo degli amici, coi quali è cresciuto nel parco “Collina Sud” di

Via L. da Vinci

Ricordata la giovane Patrizia Semioli con un convegno sui tumori, a cui hanno preso parte,

nella parrocchia della Madonna delle

Grazie, medici e amministratori locali.

«Mazzola predica bene

e razzola male»

Intervista con il consigliere

Roberto Giordano sulla politica

scolastica dell’Am-ministrazione

comunale

L’assessore alla Pubblica Istruzione, Francesco Fasolino,

risponde alle critiche sulla politica

scolastica

«in questo primo anno, abbiamo

garantito la normalità

scolastica»Intervista a Daniele Selvino e Giuseppe Galasso

sulle proposte dell’opposizione per la ScuolaIntervista con Carmine Desiderio, del Comitato per l’Infanzia

Piazza Doria in attesa di sistemazione Peep di fondo Satriano: nuovo quartiere dormitorio?

Servizio a pag. 3

Page 2: Angri80_ott_2008

2OttObre 2008AttuAlità PoliticA

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Dopo un’estate molto tesa, con pesanti accuse

reciproche e una vistosa divisione all’interno del gruppo consiliare, spac-catosi di fatto in due tron-coni, il Centrodestra, in Consiglio comunale, ha mostrato di aver ritrovato un’intesa tra i due princi-pali contendenti, il sinda-co Gianpaolo Mazzola e l’assessore e vicesindaco (dimissionato) Antonio Squillante.

Ed è sembrata rientrata anche la fronda dei consi-glieri “dissidenti”, anche se l’assenza di Armando Lanzione, prima della crisi capogruppo consiliare della Pdl, lascia ipotizzare che è rimasto qualche problema aperto.

La ricomposizione nell’ambito della maggio-ranza di centrodestra, dopo lo scontro pesante soprat-tutto sull’opportunità di af-fidare all’esterno la estione delle entrate comunali (un busines molto appetito), è stata possibile in quanto il Sindaco Gianpaolo Maz-zola ha mostrato di dismet-tere i panni del padrone di casa e si è detto disponibile ad una maggiore e concre-ta collegialità sull’attività amministrativa. Un segnale esplicito, sottolineato dai disisdenti, è stato il ritiro dall’ordine del giorno del Consiglio comunale dei punti economici non discus-si collegialmente nell’ambi-to della maggioranza..

In verità, al di là delle belle parole e della manife-stazione di buoni propositi, la pacificazione è arrivata dopo che il Sindaco Maz-zola, interpretando a modo suo l’accordo avallato dalle segreterie provinciali, ave-va nominato un altro con-sulente nella persona del figlio dell’o. Cesaro, men-tre i “dissidenti” insieme all’opposizione di centro avevano votato un conteni-mento della spesa .

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Centrodestra Centro

Angresi, se ci siete

battete un colpo!

L’Udeur e gli indipendenti di Centro aderiscono alla Costituen-te di Centro

La sezione Umberto Smaldone di Angri, con la segreteria e il direttivo, ha comunicato di aver deciso l’usci-ta dall’Udeur per aderire alla Costi-tuente di Centro.

L’adesione al progetto della Co-stituente di Centro nasce dalla con-vinzione di compiere un percorso fi-nalizzato alla costruzione della casa dei moderati in una unica nuova

forza politica in grado di costituire il terzo polo rispetto ai nuovi scenari sorti con la legge elettorale.

I consiglieri comunali che han-no aderito alla Costituente di Cen-tro sono sette: quattro ex Udeur, il presidente del consiglio Nordino Fiorello, il capogruppo Daniele Selvino, Giuseppe Galasso, Aniello Conte; due eletti nella lista civica Angri Città Nuova, il capogruppo Giacomo Sorrentino e Vincenzo Grimaldi; il consigliere comunale indipendente Roberto Giordano, che aderisce all’UDC.

Un manifesto, a firma del presi-dente sezionale Costantino Sessa, del segretario facente funzioni Ge-rardo Del Pezzo, della già Segretaria Provinciale Movimento Femminile Popolari Udeur, Adele Limodio, e del già dirigente nazionale dei Popo-lari Udeur, Pasquale Mauri, ha reso pubblica alla cittadinanza la scelta decisa all’unanimità dal direttivo ex Udeur con le ragioni e l’invito rivol-to agli Angresi di aderire al progetto centrista.

“Oggi inizia per noi tutti, mode-rati e laici di ispirazione cristiana, un nuovo percorso politico. Lascia-mo l’Udeur e sposiamo in pieno il progetto politico della Costituente di Centro – ha sostenuto il neocapo-gruppo consiliare Daniele Selvino - che rappresenta una novità assolu-ta al cospetto del panorama offerto dal falso bipolarismo. Il contrasto con Clemente Mastella è nato sulla visione di come aderire al proget-to. Infatti, Mastella vorrebbe arri-vare ad una federazione tra Udeur, un partito che non c’è più, e Udc,

nella quale ognuno porta la sua identità. Proprio que-sto ragionamento non ci ha convinto, perchè oggi siamo in una nuova fase storica, dettata dalla volontà popo-lare espressa nelle elezioni del 2006 e quelle ultime del 2008, che ha sancito la fine dell’era dei piccoli partiti e degli orticelli, privilegiando le aggregazioni maggior-mente rappresentative.

È finita l’epoca dell’Unio-ne, nella quale noi rappre-sentavamo il centro, è giunta l’ora di recuperare il percor-so più consono alla nostra tradizione cattolica e mo-derata rispetto al dualismo Pd-Pdl. In ambito locale, per noi centristi, non cambia il posizionamento di opposi-zione alla Amministrazione Mazzola, dalla quale siamo notevolmente distanti, sia per il modo di intendere la cosa pubblica, che non deve essere gestita in maniera clientelare e personalistica, sia per gli atti prodotti dal-la sua amministrazione, che si caratterizza per l’aumen-to delle tasse e dei tributi, la cancellazione di alcuni servizi in danno alla collet-tività, lo spropositato au-mento della spesa pubblica finalizzata ad accontentare attraverso gli incarichi i be-neficiati, gli amici, i paren-ti, i parenti degli Onorevoli napoletani della sua parte politica, i collaboratori e gli opportunisti dello scenario politico”.

Davide Vitiello

chiesta esplicita di rivedere la com-posizione della Giunta, con una maggiore presenza politica ed il “dimissionamento” degli assessori tecnici, ai quali i “dissidenti” pro-vocatoriamente hanno fatto richiesta di aderire al progetto della Pdl, per rimanere nell’incarico.

Alla fine, sotto le pressioni dei vertici provinciali, preoccupati uni-camente delle prossime scadenze elettorali (provincia, regione, euro-pee), Mazzola, Squillante e i dissi-denti sono tornati uniti in Consiglio comunale.

Alla base di tale unità una sorta di compromesso per una giunta metà tecnica e metà politica, tanto per salvare la faccia, dopo mesi di crisi, con il blocco dell’attività ammini-strativa.Fino al momento di andare in stampa però non vi è stato il con-cordato rimpasto della Giunta, che oltre al rientro di Squillante come assessore e vicesindaco, prevede un altro assessore assegnato ad Alle-anza Nazionale (è circolato il nome del presidente del partito Giuseppe Ferraioli), mentre il settimo asses-sore, di cui non si conosce ancora il nome, è stato assegnato in quota ai consiglieri Francesco D’Antuono e Danilo Avagnano.

Negli ultimi consigli comunali si è fatta notare l’assenza del consi-gliere Giovanni Padovano, che fino alla fine si è mostrato convinto della bontà dell’affidamento all’esterno della gestione dei tributi comunali.

Gli Angresi, però, hanno sventato un bel pericolo, in quanto nei comu-ni in cui è passato l’affidamento al privato delle entrate comunali c’è stato un forte appesantimento del regime tributario.

A fronte di questa rappacificazio-

ne del centrodestra è maturata nel quadro politico cittadino la scelta dei consiglieri di opposizione di aderire al processo nazionale del-la Costituente di Centro, un’ag-gregazione che vede protagonista come forza maggioritaria l’Udc di Casini, alla quale si è unito qual-che mese fa Ciriaco De Mita, fuo-riuscito dal Partito Democratico, e ultimamente una parte dell’Udeur che ha lasciato Mastella e ha se-guito nella nuova avventura po-litica l’ex assessore Luigi Noce-ra ed il consigliere regionale Salvatore Arena.

A questo punto il quadro politico cit-tadina, inabissatosi il partito della sinistra estrema, Rifondazio-ne comunista, con il Partito democratico in grossa difficoltà ad occupare la sce-na dell’opposizione alternativa al cen-trodestra, è letteral-mente dominato da forze di centro, che fanno pensare, anche se i tempi sono deci-samente diversi, ad una sorta di rinasci-ta della Democrazia Cristiana.

L’impressione è che ci voglia molto tempo perché passi “la nuttata” per le for-ze di centrosinistra e grosso è il rischio di un appiattimento al centro.

Antonio Lombardi V.

Squillante firma la tregua con Mazzola

l’udeur dà vitaalla Costituente di Centro

Il quadro politico cittadino ormai è ormai nelle mani delle forze di centro, mentre il PD stenta a svolgere un ruolo di forza alternativa al Centrodestra

L’informazione è il sale

della vera

partecipazione

Page 3: Angri80_ott_2008

3OttObre 2008 il Futuro Di AnGri

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AngRi Al Bivio

É ripartito il treno per il nuovo Piano regolatore, denominato Piano urbanistico comunale, dal quale un’ago-

nizzante città può ricevere un forte balsamo per una graduale guarigione e ripresa o il colpo mortale definitivo

Diventare una comunità che decide il proprio sviluppo nel contesto comprensoriale o mero anonimo quartierone dormitorio senz’anima?

É ripartito, carico di interrogativi, il tre-no che, stando alle intenzioni manife-state dall’amministrazione comunale,

nell’arco di tre anni dovrebbe dotare il nostro comune di un nuovo piano regolatore genera-le, oggi denominato Piano urbanistico comu-nale, che sostituirà quello redatto negli anni ‘80 e scaduto da un bel pò.

Un nuovo piano che, viste le condizioni pie-tose e di abbandono in cui versa gran parte del paese, assumerà un peso fondamentale nel de-terminare e favorire concrete opportunità per una nuova crescita economica di Angri.

La promozione di una consulta cittadina (aperta a tecnici, associazioni e organizzazio-ni), promossa dall’amministrazione comunale, prevista del resto dalla stessa normativa regio-nale, è stata accolta da un generale favore, ma sul cammino appena iniziato pesano diversi in-terrogativi e perplessità.

Interrogativi e perplessità, sollevati nei primi incontri della consulta, che sono in gran parte rimasti tali, tranne la questione della presidenza dello stesso organismo e del suo ruolo, su cui l’amministrazione Mazzola si è mostrata dispo-nibile a rivedere il regolamento che ha stabilito che sia lo stesso sindaco o un suo delegato a ricoprire tale posto.

Le prime perplessità sono venute fuori allor-ché si è appreso che la Giunta Mazzola, impe-gnando circa 56 mila euro, ha incaricato ben sei esperti tutti milanesi a cui affidare l’elaborazio-ne degli indirizzi strategici del Puc. Esperti, che come attestano i loro curriculum professionali e politici sono tutti di o vicini a Forza Italia e al governatore della Lombardia Roberto Formi-goni. Giustificando tale scelta, sia con il fatto che altre amministrazioni, anche di centrosini-stra, hanno fatto ricorso a professionisti di fuori regione, se non addirittura stranieri, ma soprat-tutto con la motivazione che gli esperti, non essendo del posto, guarderanno con maggiore distacco e obiettività il nostro contesto urbano. In verità, tranne le contestazioni fatte in meri-to dai banchi dell’opposizione, i professionisti locali (a partire da quelli che partecipano alla stessa consulta), a differenza del passato, non hanno sollevato alcuna protesta per l’incarico ai milanesi, anzi è sembrato che l’abbiano ap-prezzato.

Nel primo incontro della consulta, dopo che l’assessore all’Urbanistica, Gianvittorio Rizza-no, ha esposto il percorso che l’amministrazio-ne Mazzola ha tracciato per arrivare nell’arco di tre anni alla redazione definitiva del Puc, l’architetto Giuseppe Iovine ha mostrato sue perplessità circa la manifestata intenzione di attuare, in corso d’opera, delle varianti al redi-gendo piano regolatore, come anticipi delle sue linee strategiche.

In effetti le preoccupazioni di Iovine ven-gono anche motivate dal fatto che, nel mentre si avvia il lavoro di predisposizione del Puc, l’amministrazione Mazzola ha già messo in essere provvedimenti che non possono non condizionare in certo qual modo lo strumen-to urbanistico. Si ricorderà che già poco dopo l’insediamento, la Giunta comunale ha adot-tato una variante al vecchio piano per attivare lo “sportello impresa” , che ha sollevato non pochi dubbi circa la possibilità di una diversa destinazione delle aree attrezzature, previste dal vecchio Prg e rimaste inattuate. Sono poi stati varati, in due tornate successive, ben 24 progetti di finanza che, per le aree e le strutture

interessate, qualora venissero attuati non potranno non avere un impatto consistente sulla natura e gli indirizzi dello stesso strumento urbanistico.

Il sindaco Mazzola, in verità, intervenendo a più ri-prese nei primi incontri della consulta, ha lasciato in-travedere il proprio orientamento, mostrando di credere fermamente nello strumento dei progetti di finanza, al fine di realizzare opere pubbliche con investimenti privati, visto la pe-nuria di soldi pubblici. I 24 pro-getti banditi, 9 lo scorso maggio e 15 a fine agosto, recentemente sono stati ritirati per il recepi-mento di una nuova normativa statale, ma Mazzola ha soste-nuto di essere intenzionato a ripresentarli tutti, intendendoli sostanzialmente come varianti al futuro piano regolatore. Su tale aspetto però ci è sembrato di cogliere un difetto di sinto-nia tra il sindaco e l’assessore Rizzano. Infatti, mentre quest’ultimo ha mostrato di re-cepire a pieno quanto emerso dallo studio preliminare sull’attuazione del vecchio Prg, circa la necessità di dare

priorità alla realizzazione delle attrezzature, attuate per meno del 20 per cento, il Sindaco Mazzola si è mostra-to più orientato a promuovere progetti di investimento e crescita economica con ricadute e attrazioni per lo stesso Agro nocerino. Ma la sua esplicita affermazione di voler far crescere il paese portandone la popolazione a 50 mila

abitanti, ha dato la stura a più di un dubbio sulla natura di tale crescita. Viene spontaneo pensare infatti che per i possibili nuovi 20 mila abitanti occorrerà costruire altre abitazioni e che queste andranno pur costruite da qualche parte. Dove? Nelle ex Mcm? Nelle ex aree attrezzature, opportunamente cambiandone la destinazione?.

Si è più volte dibattuto che chi ha governato finora Angri ne ha asse-condato soprattutto la crescita edili-zia, la mera rendita edilizia, per cui oggi l’immagine del paese è quella di un luogo soffocato dal cemento, senza i necessari servizi che lo ren-

dano vivibile per i suoi abitanti e attraente per quelli dei paesi vicini.

L’accento che si metterà su quest’ultimo aspetto sarà

anche rivelatore delle reali intenzioni di dove vuole andare chi attualmente governa la città.

Intanto, va già constatato che l’Ammini-strazione comunale ha presentato alla Regione Campania ben 4 progetti per il finanziamento di nuova edilizia residenziale per 172 nuovi al-loggi da realizzare nei fondi Messina e Caiaz-zo, nelle aree ancora libere del rione Alfano.

Ci chiediamo: ma non era opportuno chiede-re fondi regionali per destinare tali aree a quei servizi di cui la città è fortemente carente?

Interrogativo che speriamo sia, come abbia-mo già tentato di fare, risollevato nella suddet-ta consulta, se, come ha dichiarato l’assessore Rizzano sollecitato in proposito, essa dovrà avere un ruolo non di mera consultazione ma anche di concreta proposta ed indirizzo.

Intanto nei loro interventi i professionisti partecipanti alla Consulta hanno posto sul ta-volo del confronto alcuni loro punti di vista. L’architetto Vincenzo Russo, riprendendo un ragionamento fatto più volte, ha sostenuto che un nuovo e possibile sviluppo per Angri può esserci solo nel contesto comprensoriale e con un uso delle aree industriali eventualmente di-smesse volto a realizzare attività e funzioni ap-punto zonali. L’architetto Michele Russo, a sua volta, ha apprezzato l’orientamento ad ascolta-re il sociale e i soggetti economici operanti sul territorio, proponendo dei tavoli tematici dove raccogliere esigenze ed idee, per portarle come proposte scritte sul tavolo degli esperti che do-vranno formulare gli indirizzi strategici.

Nel primo approccio tematico, relativo al tipo di sviluppo possibile per Angri, i primi interventi hanno evidenziato, che chiusasi so-stanzialmente l’epoca dell’economia agricola e conserviera, si debba puntare sugli attrattori turistici e sui servizi connessi (edilizia alber-ghiera e strutture per il tempo libero).

In merito, sempre l’architetto Iovine ha fatto presente che per partire con il piede giusto, oc-correrebbe realizzare, partendo dai dati già agli atti del comune, un quadro preciso della situa-zione esistente sul territorio, visto che lo studio preliminare fatto dalla Cosvim dell’Universi-tà Federico II di Napoli è stato fatto più sulle carte già disponibili, che con una ricognizione diretta sul territorio.

L’architetto e imprenditore Mario Amico, prendendo un po’ tutti di contropiede (visto il percorso già intrapreso), ha sostenuto se non era più produttivo procedere diversamente: far cioè lavorare prima gli esperti, sulla base di precise indicazioni dell’Amministrazione co-munale, per l’elaborazione degli indirizzi stra-tegici e poi convocare la consulta e i diversi soggetti interessati alla redazione del Puc per ascoltare osservazioni, critiche ed eventuali controproposte.

La provocazione di Amico è sembrata cade-re nel vuoto ed archiviata seduta stante.

Preoccupa, intanto, che un passaggio così importante per il futuro del paese avvenga con i partiti (soprattutto quelli di sinistra e di centrosinistra) e la comunità quasi del tutto assenti, mentre andrebbe raccolta la sfida lan-ciata dall’Amministrazione di centrodestra e verificare se essa è realmente intenzionata a confrontarsi con i cittadini sulle scelte da fare per la redazione del Piano urbano comunale, e se di questo si tratta veramente lo sapremo assai presto,

Antonio Lombardi

Il sindaco Mazzola: voglio far crescere economicamente

questo paese, portandone

la popolazione a 50 mila abitanti.

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4OttObre 2008

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A seguito del dibattito sulla po-litica scolastica, organizzato dal Partito Democratico lo scorso 21 settembre, abbiamo interpellato il consigliere comunale Roberto Giordano (Udc), anch’egli tra gli intervenuti, per approfondire la situazione in cui versano le scuole angresi, in merito alle quali i consi-glieri di opposizione hanno prodotto un documento-denuncia dopo aver effettuato un sopralluogo.

«Il documento che abbiamo redat-to – ha esordito Roberto Giordano - non era accusatorio nei confronti del Sindaco, anche perché non è nostro interesse strumentalizzare una questione importante come quella della scuola. È però un fatto che le scuole di Angri siano fatiscenti. L’Amministrazione ha detto che sono stati aboliti i doppi turni, forse non sa che all’Opromolla hanno funzionato finora a giorni alterni, cosa intollerabile, oltre al fatto che l’attività scolastica si svolge in una struttura priva dei necessari requisiti di sicurezza.

Per cui lo slogan “niente più doppi turni” è stato realizzato dimezzando le attività rispetto all’orario cur-riculare previsto e non mi pare si tratti di una valida soluzione. Non migliori sono le condizioni che abbiamo riscontrato per la scuola media Smaldone, i cui servizi igie-nici in funzione sono insufficienti, e gli ulteriori servizi presenti erano ancora in via di ristrutturazione al momento del sopralluogo. Quanto prima verificheremo se sono stati resi utilizzabili».

«La stessa situazione - ha pro-seguito Giordano - l’abbiamo riscontrata presso il nuovo istituto di Via Adriana, dove i lavori di ristrut-turazione di un piano sono terminati ben oltre l’inizio dell’anno scolastico ed è attualmente oggetto di ulteriori interventi, come confermato da al-cuni genitori. Ci sono alcuni plessi, poi, che si trovano in condizioni ben peggiori. E’ il caso della sezione di-staccata del III Circolo in Via Fondo Rosa Rosa, che è quella più mal tenuta. La struttura presenta un atrio con un tetto in vetro, completamente fuori norma, che deve essere messo in sicurezza. Inoltre, lo stesso lucer-naio in vetro ha causato infiltrazioni piovane che hanno determinato il distacco dell’intonaco dalle pareti. I servizi igienici sono in altrettante condizioni pietose.

In aggiunta, il servizio di pulizia esterna delle scuole, che dovreb-be essere realizzato da Angri Eco Servizi, è inesistente. Capisco che l’Azienda ha problemi di sottodimen-sionamento, ma il Comune non può eludere questo servizio. In definitiva,

allo stato attuale, le condizioni dell’edilizia scolastica ad Angri sono molto carenti».

«Per quanto riguarda il diritto allo studio - ha sostenuto l’esponente della Costituente di Centro - stiamo vivendo una condizione particolare. L’Amministrazione sta tentando di trasformare i servizi catalogati dalla legge come diritto allo studio in servizi a domanda individuale. Infatti, è sua intenzione responsa-bilizzare le istituzioni scolastiche e dare in af-fidamento i servizi mensa, trasporto scolastico e manutenzione ordinaria. A tal proposito, è stato portato in Consiglio Comunale un atto di indirizzo a cui noi consiglieri comunali di opposizione abbiamo risposto con una propo-sta integrativa. Infatti, abbiamo appurato che lo strumento legislativo non dà la possibilità di effettuare gare sulla mensa scolastica, in quanto si tratta di un servizio che il Comune è tenuto a fornire. La nostra mensa, che ha un costo di circa 300.000 euro, dovrebbe funzionare in proprio secondo quanto sta-bilito dal Consiglio Comunale nel 2007, ma l’Amministrazione ha provveduto ad affidarla dapprima in maniera diretta, e poi a seguito di una gara, alla Azienda Ristonet. Se si vuole procedere con la privatizzazione del servizio, ciò può essere realizzato solo per decisione del Consiglio Comunale, sollevando il capo-settore al ramo da tale responsabilità.

Nel frattempo, è stato ribadito l’affida-mento diretto alla Ristonet e bisogna dare atto che, per la prima volta, il servizio è stato erogato in tempo, ma non si può prescindere dal fatto che tale affidamento non può non essere temporaneo e deve terminare entro 30 giorni dal momento in cui è indetta la gara. A questo poi si aggiunge l’intenzione di affidare all’istituto scolastico il compito dello “sco-dellamento”, cioè della somministrazione dei cibi agli allievi, che invece dovrebbe essere a carico della ditta che fornisce il servizio, caricando in tal modo di responsabilità il personale scolastico.

Allo stesso modo, è stata decisa la priva-tizzazione del servizio di trasporto che può essere attuato solo con il beneplacito del Con-siglio Comunale. Inoltre, anche il trasporto scolastico è trasformato in servizio a domanda individuale, con il pagamento di una quota di 12 euro, mentre la legge stabilisce che il servizio sia fornito gratuitamente.

L’opposizione aveva dichiarato la propria disponibilità a votare il provvedimento di chiusura della mensa, a condizione che venissero accolte le nostre proposte. In par-ticolare, avevamo chiesto di inserire nell’atto di indirizzo l’espletamento della gara per l’affido della mensa, facendo in modo che

l’affidamento diretto terminasse entro 40 giorni dall’adozione della delibera. Avevamo sostenuto che l’operazione di scodellamento venisse affidata all’istituito scolastico, solo a seguito di una dichiarazione di intenti da parte delle direzioni didattiche, controfir-mata dai rappresentanti del personale ATA, che attestasse la loro disponibilità a rendere il servizio. In tali condizioni ci saremmo impegnati a riconoscere un adeguato contri-buto sui POF. Abbiamo chiesto l’abolizione della privatizzazione del servizio di trasporto, provvedendo all’acquisto di un altro pul-mino e, nel frattempo, sopperire con corse supplementari e riconoscendo agli autisti un rimborso minimo.

Infine, abbiamo legittimamente invitato l’Amministrazione ad indicare in che modo sarebbero stati recuperati i fondi necessari, visto che tali spese non sono previste nel bilancio, ma le nostre richieste sono state respinte e di conseguenza ci siamo dichiarati contrari al provvedimento».

«Resta il fatto che – ha concluso Giordano – la politica scolastica attuata è assai deficita-ria ed il Sindaco, anche nell’ultimo Consiglio Comunale, ha negato l’evidenza dei fatti. Inoltre, si ostina a raffrontare la situazione at-tuale con il passato e con quanto lasciato dalle precedenti amministrazioni, dimenticando che da un anno ci sono nuovi amministratori, ci sono altri consiglieri comunali a sedere sugli scranni consiliari ed è a loro che la città chiede interventi risolutivi. Inoltre, continua a

scaricare responsabilità sui capisettore i quali, per indicazioni amministrative, non hanno a disposizione i fondi per provvedere alle spese necessarie».

Nel corso del dibattito promosso dai rap-presentanti del PD e in presenza dell’asses-sore Fasolino, il consigliere Giordano aveva posto in evidenza l’intenzione dell’Ammi-nistrazione di istituire una commissione di “esperti”, scelti non si sa in base a quale cri-terio, che decidesse in merito all’affidamento della gestione delle sale del Castello Doria, una volta terminati i lavori di ristruttura-zione. Gli abbiamo chiesto di fare maggiore luce su tale questione.

«Nello scorso giugno – ci ha dichiarato Roberto Giordano – c’è stata una delibera di Giunta con la quale si è istituita una com-missione di esperti deputata all’assegnazione delle sale del Castello Doria ristrutturato, con il compito di organizzare gli eventi culturali per l’anno 2009. Un’attività connessa alla qualifica di Angri come Città d’Arte e volta ad ottenere finanziamenti.

Ho avuto modo di appurare che ad Angri è stato istituito il blocco parziale delle spesa, al fine di evitare di andare fuori bilancio e im-pegnandosi a coprire solo i servizi essenziali. In questo modo, chiaramente tutte le spese non rispondenti alle condizioni previste dalla

delibera di blocco non potevano chia-ramente essere realizzate. In realtà, finora si è proceduti allo sblocco della spesa ogni qual volta si è presentata la necessità di erogare dei fondi. Ad esempio, ho scoperto che c’è stato uno sblocco della spesa per favorire lo scambio culturale con la Finlandia da parte del Liceo “La Mura”, che pur essendo una valida manifestazione, non mi pare sia un servizio essenziale di ampia valenza sociale. E lo stesso dicasi per la suddetta commissione per le iniziative di Angri Città d’Arte. Qualcuno potrebbe direbbe che questi sblocchi della spesa vengono fatti a comando, per favorire qualcuno».

«Sta di fatto che l’annuncio da me fatto nel corso del dibattito voluto dal PD – ha sostenuto Giordano - pro-babilmente ha fatto congelare questa operazione, che altrimenti sarebbe stata realizzata nel silenzio generale. Non è pensabile di assegnare la ge-stione delle sale del Castello Doria in base a indirizzi politici. Piuttosto, sarebbe opportuno convocare i rap-presentanti di tutte le associazioni operanti sul territorio, verificarne le specificità e sulla base di ciò affidare la gestione temporanea delle sale. Se mancano le condizioni sufficienti, non si realizza nessun affido. Non è affatto tollerabile un’ulteriore sven-dita della cultura, dato che il livello culturale di una comunità denota il suo grado di civiltà.

Nel settore artistico-culturale deve lavorare chi ha le competenze e le ca-pacità, cosa che molte volte in questo paese non è avvenuta. Al momento, la questione è stata temporaneamente accantonata, forse nella speranza che la si dimentichi, ma posso dire che mi batterò con fermezza su questo punto, rendendo partecipe la gente delle scelte che verranno compiute. Inoltre, ritengo che la gestione delle sale per la realizzazione di eventi culturali debba avvenire di pari passo con l’istituzione del Forum dei Giovani, del quale non si parla più, nonostante rappresentasse il fiore all’occhiello del programma elettorale di questa Amministrazione. Purtroppo, ricor-diamo bene cosa è accaduto lo scorso anno, con il tentativo di inserire a tutti costi la politica in quella che deve essere un’istituzione apartitica.

Il Forum dei Giovani va assoluta-mente istituito e deve essere attiva-mente coinvolto nell’assegnazione delle sale, magari a fianco di una commissione consiliare costituita da rappresentanti di maggioranza e opposizione in modo paritetico, per evitare che si faccia bottega politica e si operi sulla base delle competenze. Altrimenti, si decreta la morte della cultura».

Giuseppe Vitiello

«Mazzola predica bene e razzola male»

Intervista con il consigliere Roberto Giordano sulla politica scolastica della Giunta Mazzola

L’amministrazione di centrodestra da una parte blocca la spesa, chiude e privatizza servizi essenziali, dall’altra apre la borsa per iniziative discutibili, dal sapore apertamente clientelare

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Abbiamo spesso trattato di problemi scolastici e delle cri-tiche alla politica scolastica dell’Amministrazione Mazzo-la, come la decisione della chiu-sura dell’asilo nido, che non poche proteste ha creato tra i genitori utenti, costretti ad an-dare in strutture private, molte delle quali non sono a norma per svolgere quel tipo di atti-vità, e a pagare di più rispetto al servizio pubblico. Lo scorso Settembre, con l’inizio del nuo-vo anno scolastico, i consiglieri comunali di opposizione, Da-niele Selvino, Giuseppe Ga-lasso, Aniello Conte, Giacomo Sorrentino, Vincenzo Grimaldi e Roberto Giordano, hanno sottoscritto un documento di critica all’amministrazione Mazzola per non aver messo in campo forze e fondi necessari a favore della pubblica istruzio-ne e dei servizi sociali.

Critiche rivolte non solo al sindaco ma soprattutto all’as-sessore alla Pubblica Istruzione Francesco Fasolino, responsa-bile di aver fatto promesse non mantenute. Per tale atto di accu-sa i consiglieri di opposizione si sono avvalsi di quanto emerso da un loro giro di ricognizione nelle scuole cittadine, soprattut-to quelle periferiche, elencando casi vistosi di degrado strutturale non degni di un servizio scola-stico, a scapito dell’istruzione e della formazione dei ragazzi.

Dopo tale atto di accusa, ab-biamo interpellato Daniele Sel-vino e Giuseppe Galasso, che insieme ad altri consiglieri di opposizione hanno recentemente aderito al progetto politico della neonata Costituente di Centroi.

Secondo voi cosa bisogna fare per migliorare le condizio-ni della scuola ad Angri?

Selvino: Bisogna riaprire l’asi-lo nido comunale, perché con un atto di imperio dell’Amministra-zione comunale è stato chiuso, contro la volontà del Consiglio

comunale che ne ha deliberato, nell’autunno 2007, la riapertura. Come pretesto per chiu-dere tale servizio pubblico, l’Amministra-zione comunale ha affermato che la struttura di Corso Italia non era più adeguata alle nor-me di sicurezza vigenti. La verità è che non è stato previsto neppure un centesimo nel pia-no delle opere pubbliche triennali. Si è volu-to, evidentemente, favorire scuole o strutture private; scelta caldeggiata anche da qualche consigliere comunale che sostiene l’Ammi-nistrazione Mazzola. Non è stato fatto poi alcun controllo circa il rispetto delle norme per la sicurezza nelle scuole pubbliche e pri-vate presenti sul territorio.

Galasso: Carenze e problemi denuncia-te dai vari istituti sono dovute innanzitutto alla mancanza di banchi, lavagne, sedie e ad un’insoddisfacente, se non assente, ma-nutenzione delle strutture scolastiche. Non è possibile che si arrivi sempre al mese di Settembre per far fronte a queste necessità. Su queste cose si dovrebbe intervenire molto prima.

Cosa proponete concretamente? Selvino: Innanzitutto, ribadisco, bisogna

riaprire l’asilo nido comunale, perché si è tolto un servizio essenziale ai cittadini e alle mamme, con un assurdo danno economico per il Comune che continua a pagare il per-sonale prima occupato nell’asilo nido. Biso-gna, inoltre, mettere a norma tutte le scuole,

a partire da quella nel fondo Rosa Rosa che versa in uno stato di completo abban-dono e non so come facciano i genitori a portare i loro bambini in quella scuola.

Galasso: Per migliorare il funziona-mento delle scuole bisognerebbe innan-zitutto garantire con maggiore puntualità l’ordinario, puntare sulle piccole cose e non fare progetti faraonici come quelli sui poli scolastici all’avanguardia. Si pensa di affidare tutto al privato e si fa specula-zione economica, anziché investire di più sulla scuola pubblica.

Roberta Smaldone

L’anno scolastico non è iniziato nel mi-gliore dei modi per la Scuola Media “Don E. Smaldone”. L’istituto presenta gravi e diversi inconvenienti sia sul piano della sicurezza che della funzionalità. Il Dirigente scolastico ha più volte richiesto all’Amministrazione attuale gli interventi necessari per garantire un sicuro funzionamento della scuola, ma finora tutto è rimasto lettera morta! Così il Consiglio d’Istituto si è visto costretto a deliberare in urgenza la riduzione dell’orario scolastico.

Nello scorso mese di Aprile 2008 fu chiesto all’Amministrazione comunale un intervento per il ripristino della funzionalità e sicurezza dei bagni, essendo il rivestimento in matto-nelle in cattivo stato, pertanto il Comune ne dispose la rimozione totale ed il suo rifaci-mento. Ebbene c’è stata solo la rimozione, i bagni sono tuttora senza mattonelle e quelli funzionanti sono pochissimi. L’in-disponibilità dei bagni crea ovvi disagi ed inficia il buon funzionamento delle attività scolastiche.

La scuola presenta carenze anche sul piano della sicurezza; l’evacuazione in caso d’emergenza è seriamente a rischio, le vie di fuga sono insufficienti o non perfettamente a norma. Il cancello d’ingresso di Via L. Da Vinci è sprovvisto del sistema automatico d’apertura e chiusura ed è incrostato di rug-gine, perché quando fu riparato, all’inizio dello scorso anno scolastico, non fu pitturato.Gli estintori nel mese d’aprile 2008 non sono stati controllati, i convettori appena installati non sono funzionanti, risultano staccati dai

muri perché il sistema d’ancoraggio alla posa non fu ben dimensionato. Le porte delle aule non sono a norma e diversi vetri sono rotti.

La pavimentazione delle scale esterne non è idonea, è scivolosa perché non dotata di fermo piede; e anche qualche scala interna presenta lo stesso problema.

Ancor più grave è il fatto che l’Istituto non è dotato della docu-mentazione necessaria ai fini della sicurezza, mancano tuttora: il cer-tificato d’agibilità, il certificato di collaudo dell’impianto antincendio, la conformità dell’impianto elettrico ed idraulico ecc..

E la manutenzione ordinaria? È del tutto sconosciuta in questo Paese.

La Scuola da tempo e più volte ha sollecitato l’amministrazione comunale ad un pronto intervento, ma tutto è rimasto tal quale.

È pur vero che gli studenti sono piuttosto vispi e che inevitabilmente creano danni ma le colpe non sono sempre ed esclusivamente da iscri-versi ai ragazzi. Troppo spesso gli interventi del Comune sono tardivi o non ottimali. Così facendo la si-tuazione peggiora e s’incancrenisce rendendo la soluzione ancor più problematica e costosa.

Domenico Brasile

Inizia male l’anno alla Media “Smaldone”

Gravi e diversi inconvenienti sia sul piano della sicurezza che della funzionalità

Scuola Media Opromollasuperata l’emergenza

I circa 200 alunni della Scuola Media Opromolla che all’inizio dell’anno scolastico hanno avuto difficoltà di frequenza per l’indisponibilità di aule, sono stati sistemati nelle aule liberate di due padiglioni del Circolo didattico di Via Cervinia.

Il trasferimento si è reso possibile allorché buona parte delle stesse scolare-sche del plesso elementare sono state sistemate nei nuovi locali di Via Adriana, per i quali c’era stato un ritardo nella consegna.

Duecento alunni frequenteranno in due plessi del I Circolo di Via Cervinia

Intervista a Daniele Selvino e Giuseppe Galasso sulle proposte dell’opposizione per la Scuola

Minori speculazioni e più fondi per la scuola pubblica

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Come i lettori più at-tenti ricorderanno, l’assessorato alla

cultura e alla pubblica istru-zione, affidato a Francesco Fasolino, era nato sotto il segno di polemiche di tipo ideologico, dal momento che Fasolino, da sempre espo-nente della sinistra angrese, aveva accettato un ruolo importante all’interno di un’amministrazione di cen-trodestra. Nel corso dell’am-ministrazione guidata dal sindaco Mazzola, la quale per molte scelte si è rivelata quanto meno intempestiva ed inopportuna, l’assesso-rato ricoperto da Fasolino è stato investito da diverse polemiche, la principale del-le quali riguarda la vicenda dell’asilo comunale.

Inoltre, da un anno e mezzo a questa parte ci sembra che la vita e il dibattito culturale di Angri abbiano subito un drastico e notevole decadi-mento (per la verità già am-piamente in atto grazie alla mediocrità e all’insipienza delle passate amministrazio-ni, più attente alle beghe di palazzo e alle spartizioni di incarichi e poltrone che non alla reale crescita culturale del paese). Perciò, ci è sem-brato opportuno incontrare l’assessore per capire cosa veramente è stato fatto finora e cosa dovremo aspettarci per il futuro.

Recentemente, in seguito agli accordi che hanno appianato le divergenze che erano sorte tra il sindaco ed alcuni esponenti di Alleanza Nazionale, da parte di questi ultimi era stata avanzata la richiesta che gli assessori tecnici, per continuare a ricoprire il loro ruolo nella Giunta, dovessero rinnegare il loro passato di militanti di sinistra. Qual è stata la sua personale reazione a tale richiesta?

Io credo che i tempi di Giuliano l’Apostata siano tempi che non fanno parte della storia normale, anche perché le apostasie sono forme ereticali, e qui non c’è nessuna forma ereticale. C’è soltanto la volontà di svolgere un ruolo nell’interesse della collettività. L’assessorato tecnico svolge un ruolo preciso…

Dunque, lei è tuttora un assessore tecnico?

Certo, come sono tecnici anche gli altri assessori, tant’è vero che noi non abbiamo partecipato, né siamo mi-nimamente intervenuti nel dibattito politico. Se fossimo stati assessori politici avremmo avuto un altro tipo di impostazione e un altro tipo di dia-logo nei confronti del Consiglio.

Una delle vicende intorno alle quali c’è stata più polemica è quella legata all’asilo e ai servizi mensa e trasporti ad esso connessi. Cosa è mancato all’amministrazione per tener fede a quanto promesso, e cioè che l’asilo sarebbe stato riaperto a settembre 2008?

Se si leggesse “Il Sole 24 ore” di qualche giorno fa, si vedrebbe che il problema dei costi e il problema dei servizi diventano fondamentali per riuscire a comprendere il futuro del paese. Qui l’asilo nido richiede oneri gravissimi per la ristrutturazione, ma d’altro canto l’asilo nido di per sé può vivere nella funzione di micro-nido, non di asilo vero e proprio, a meno che non sia inserito all’interno di un percorso che lo colleghi alla scuola materna. Noi l’asilo nido lo abbiamo ed è aperto in collegamento alla scuo-la materna come “Sezione Primave-ra”. Un altro aspetto del problema è legato al rapporto tra numero di per-sonale e utenza finale. Noi abbiamo un personale che ci consente di avere al massimo ventiquattro bambini. Anche il problema della mensa è si-mile. La mensa non è stata chiusa dal Comune, ma dall’ASL per l’assoluta inadeguatezza della struttura ad esse-re “mensa”. Il pacchetto sulla scuola che il Consiglio comunale bocciò lo scorso ottobre prevedeva un principio importante, e cioè quello dell’auto-nomia scolastica, secondo la quale è previsto che il tempo della mensa sia gestito in maniera autonoma da ciascuna scuola.

L’asilo nido e la mensa sono dei “non-problemi”: abbiamo proposto la privatizzazione del servizio men-sa, e questo ci consentirà di avere una soluzione idonea. Vorrei dire: lasciate fare la scuola a chi è in grado di farla.

Intanto, sempre sul versante scolastico, c’è ancora la scuola Media “Opromolla” che continua ad aver sede nel fatiscente palazzo di sempre. Come mai non è stato fatto niente?

Anche qui ci troviamo di fronte ad una di quelle questioni vecchie di

decenni. E’ innegabile che la scuola media “Opromolla” dove è ubicata, rappresenta una sorta di strozzatura del sistema scuola. Noi ci preparia-mo, con la costituzione del primo polo scolastico (che comprenderà tutti i tipi di scuola dalla materna alla secondaria di secondo grado), a costruire un nuovo edificio scolastico per l’“Opromolla”, nella zona in cui attualmente è anche il primo circolo. C’è da considerare che la razionaliz-zazione della rete scolastica prevede che le scuole sottodimensionate scompaiano.

Ci sono la “Smaldone” e la “Gal-vani” che sono sottodimensionate e dovranno essere accorpate. Insomma, ci prepariamo ad una rivoluzione complessiva del sistema scuola in questo paese. In tre mesi abbiamo dato un nuovo padiglione al primo circolo; abbiamo liberato dal fitto i locali della presidenza e della segre-teria del primo circolo; ci accingiamo a definire la situazione della scuola di via Adriana. In un paese in cui da dieci anni si va dicendo che bastano poche cose, che basti tornare alla normalità, io credo che abbiamo ga-rantito per lo meno questa normalità. Sul dibattito scuola abbiamo aperto una stagione profondamente diversa. Credo che le cose vadano, non dico bene, ma almeno benino.

Resta il fatto che sul fronte degli eventi culturali di cui avevamo annunciato la preparazione – la mostra sul Petrarca che non c’è stata, un ammodernamento della biblioteca che non c’è stato, e tutta una serie di eventi che non sono mai partiti – sembra che questa

amministrazione sia fortemente distratta, tanto che il paese vive un costante e continuo declino dal punto di vista culturale…

La mostra di Petrarca è rinviata a giugno dell’anno prossimo, quando inaugureremo Castello Doria re-staurato. Purtroppo, non c’erano nel paese spazi che potessero ospitare quell’evento. Inoltre, abbiamo creato, insieme con l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, la scuola di alta formazione e abbiamo organizzato alcuni convegni.

Se queste non sono manifestazio-ni culturali, credo che si faccia un discorso parziale. Le manifestazioni culturali hanno bisogno di un minimo di vivibilità nel paese. Noi siamo stati fortemente impegnati nell’azione di dare alle scuole una sorta di linea comune e di patrimonio di intenti. Poi, non dimentichiamo che l’am-ministrazione è bloccata da tempo da una crisi interna. Io non ho visto per molti anni manifestazioni culturali, eppure il paese aveva ancora una sua capacità di spesa.

Però, è altrettanto vero che quest’amministrazione si era presentata forte dello slogan “Finalmente si cambia”, ma dal punto di vista culturale (e non solo) il cambiamento sembra esserci stato in peggio anziché in meglio…

Un’amministrazione si valuta al termine dei cinque anni su quello che è stato prodotto.

Tempo fa lei aveva fatto un in-contro con le associazioni presenti sul territorio, al fine di ascoltare anche la loro voce riguardo alla redazione del regolamento delle

associazioni. Il regolamento è stato poi redatto e approvato, ma non ha mancato di suscitare forti critiche anche all’interno del Consiglio comunale.

Io ho cercato di dare una mano, per quanto riguardava la sistemazione del regolamento. L’esigenza di avere un regolamento sta a significare che è necessario cominciare a dare ordine ad un sistema che considerava l’ente comunale un distributore di risorse.

È un terreno questo sul quale occorre confrontarsi e avere spazi operativi più ampi. Io ritengo che l’amministrazione abbia bisogno di respiro, per poter trasformare e modificare il sistema.

E queste cose non si realizzano in breve tempo. Non è possibile ipotizzare un modello di sviluppo sociale, quando nel corso degli anni si è andati verso una progressiva quiescenza del pensiero e delle idee. Oggi che alcune idee vengono pro-

poste, indipendentemente se siano buone o meno, il dibattito diventa feroce nei confronti di chi propone quelle idee.

Quindi, nei prossimi mesi che cosa ci dobbiamo aspettare per il risveglio culturale di questo paese?

Sul piano culturale, mi au-guro di riuscire a realizzare l’inaugurazione di Castello Doria con una serie di eventi, che aprono alla cultura in termini autentici, per avere la stabilizzazione di feno-meni culturali che diventino espressione del paese. Penso, tra l’altro, all’istituzione di forme permanenti di labo-ratori teatrali, di laboratori artistici per fare in modo che Castello Doria diventi il pun-to di rilancio del paese.

Noi vogliamo dar vita ad una fondazione che lo gestisca e lo renda un centro di costruttività culturale. Cultura è un elemento che contribuisce a sedimentare una coscienza popolare. E in questo devo dare ragione all’intervistatore: cultura non ce n’è.

Vincenzo Ruggiero

L’assessore alla Pubblica Istruzione, Francesco Fasolino, risponde alle critiche sulla politica scolastica dell’Amministrazione Mazzola

«in questo primo anno, abbiamo garantito la normalità della scuola»

Fasolino al dibattito sulla Scuola del PD

Il campo di basket di via Cervina è sempre abbandonato

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7OttObre 2008

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Egregio Direttore,Le ultime vicende cittadine mi hanno indotto a fare più di una riflessione. in città si respira un’aria pesante, un clima

nevrotico, una sensazione di conflitto permanente, un’atmosfera da duello rusticano. Sembra di assistere ad una contrapposizione tra guelfi e ghibellini, angioini ed aragonesi, savoiardi e borbonici, spartani ed ateniesi.

Come già scritto, la politica arranca, è in evidente affanno. Ha palesi difficoltà nel produrre risultati concreti, visibili, tangibili, evidenti. La contrapposizione frontale, la polemica sterile, la diffamazione, l’ingiuria, gli inviti al silenzio sono elementi negativi che fanno male alla crescita e allo sviluppo della nostra ormai non più ridente cittadina.

Gli eventi purtroppo si stanno susseguendo in maniera incalzante, quasi incontrollabile. Pare che il fantasioso e suggestivo puzzle gestionale ideato e ipotizzato dall’attuale compagine stia lentamente, ma progressivamente evidenziando crescenti difficoltà nel far incastrare tutti pezzi a disposizione. Ciò nonostante lo stuolo di costosi “esterni” di recente nomina, che avrebbero dovuto garantire maggiore efficacia, efficienza e concretezza.

La conseguenza immediata di questa deprimente situazione è che il quadro stia assumendo forme e contorni indefiniti, strani, irriconoscibili. Alla base una crisi politica ed amministrativa apparentemente superata per ragioni di opportunità ed opportunismo politico ma che evidenzia in ogni caso una spaccatura in essere, una distanza in corso, una difficoltà di dialogo tra le diverse anime che compongono la maggioranza targata Pdl.

Intanto, per ora sembrerebbero essere svaniti anche i tanto propagandati project financing (progetti di finanza). Andati in fumo i sogni di gloria di chi aveva pensato di realizzare opere pubbliche con i soldi dei privati.

Per paradossale che possa sembrare l’attuale governo centrale di centrodestra ha emanato norme e regolamenti che hanno reso vano quanto prodotto dall’amministrazione cittadina. Ovvero, Roma ha legiferato in maniera diversa e forse più restrittiva su tutta la materia. Peccato. Avevo immaginato, nella mia ingenuità di cittadino prima e cronista poi, di poter assistere ad un cambiamento del volto della nostra città. Per un po’ avevo sognato parchi acquatici, parcheggi interrati, centri per anziani, strade a tre corsie fantasticamente illuminate, ostelli per la gioventù, centri fieristici, parchi gioco, centri per l’artigianato. Macché! Tutto svanito, finito, volatilizzato, evaporato.

Resta ancora una flebile speranza nel ridisegno, speriamo saggio, della città attraverso un nuovo piano regolatore generale (oggi chiamato piano urbanistico comunale). L’augurio è che questo strumento possa sposarsi con le reali esigenze del territorio, che non lo deturpi ulteriormente attraverso la possibilità di edificare ancora brutte case, grigi palazzi, anonimi condomini, degradati e degradanti quartieri. Sogno ancora ad occhi aperti una città giardino, con tanto verde pubblico, ampie isole pedonali, piazze illuminate e fontane zampillanti. E poi, i sei super esperti lumbard calati dal nebbioso nord, e anch’essi di recente nomina, sapranno certamente cosa suggerire, verificare, notare, aggiustare, proporre. o no? M… forse… chissà…. vedremo… valuteremo… e poi giudicheremo. Sì, giudicheremo.

tra crisi politica e nuovo P.u.C.

«Il primo provvedimen-to compiuto da questa Amministrazione al mo-

mento del suo insediamento nel luglio 2007 - ha esordito Carmine Desiderio - è stata la chiusura dell’asilo nido. In questo modo ha gravemente ignorato che c’erano già state iscrizioni di bambini per l’anno seguente, in quanto compiute entro Gennaio 2007, il Co-mune ha decretato la chiusura dell’istituto, tralasciando di avvertire le famiglie dei bambi-ni, già iscritti e di quelli in lista d’attesa, e senza riflettere sulle gravose conseguenze recate da tale gesto. Hanno calpestato la figura dei bambini e dei geni-tori, quali cittadini, che hanno diritto ad usufruire di questo servizio. Inoltre, il 5 Agosto 2007, l’assessore Fasolino convocò presso il Comune i referenti delle strutture private per l’infanzia di Angri, al fine di distribuire gli iscritti nei vari istituti, tutto ciò senza avvertire i genitori , informati solo in seguito dai privati stessi.

Le famiglie sono state sem-pre ignorate e tenute all’oscuro dei vari provvedimenti, tranne quando, il 31 Agosto 2007, furono contattate per essere informate che l’asilo nido il giorno seguente non sarebbe stato aperto. Da qui sono ini-ziati i nostri “non-incontri” con il Sindaco e l’assessore, i quali, alle nostre visite, atte a ricavare informazioni e delucidazioni sull’accaduto, rispondevano con un continuo assenteismo. Queste condizioni si sono pro-tratte per tempi molto lunghi, fin quando l’assessore Fasoli-no, all’ennesima richiesta, con-vocò tutti i genitori interessati ed argomentò che la struttura dell’asilo nido non poteva es-sere aperta in quanto arrecava una perdita di circa 400.000 € alle casse comunali.

A questo punto, abbiamo consultato, legalmente, gli atti amministrativi relativi all’utilizzo di tali fondi, e si è notato che della somma totale, 350.000 € rappresentavano gli stipendi degli operatori, che essendo stati indirizzati verso un altro impiego comunale,

venivano in ogni modo retribuiti; quindi la perdita economica è sempre presente. La restante parte di 50.000 € è quella che viene spesa dal Comune per la manutenzione dell’edificio, che viene comunque recuperata dal pagamento delle quote pari a 250 €. L’asilo nido, inoltre, poteva beneficiare dei finanziamenti a fondo perduto stanziati dalla provincia di Salerno, dalla regione Campania e dalla co-munità europea e, in più, a questo va aggiunto che il comitato, con le famiglie, aveva trovato sponsor di note case commerciali di prodotti per l’infanzia, che avrebbero for-nito tutto il materiale necessario all’asilo, garantendo inoltre un risparmio al Comune stesso. Nono-stante queste proposte avanzate dai genitori e dal Comitato, non ci sono state risposte né notizie da parte del Sindaco e dell’assessore, con i quali non era più possibile confrontarsi per il loro continuo assenteismo nei dibattiti su tale tematica. Ma ciò che desta scalpore in tuta questa situazione è che mentre la chiusura dell’asilo nido è avvenuta il 1 Settembre 2007, la delibera che sancisce tale atto è datata 9 Settem-bre 2007, affermando che a causa di necessari lavori di manutenzione di valore pari a 10-15 mila euro, la struttura doveva essere chiusa.

Avendo analizzato a fondo la questione, per il Comitato restano oscuri molti punti su cui non si è fatta chiarezza. Purtroppo, sarà inutile rivolgersi ancora all’as-sessore Fasolino o al Sindaco in quanto hanno sempre ignorato le nostre richieste ed evitato qual-

siasi confronto su tale argomento, invece continueremo ad indagare e a richiedere spiegazioni sul motivo reale che ha portato alla chiusura della struttura, in particolare vorre-mo che siano chiariti alcuni punti.

Innanzitutto, ci chiediamo in che modo sono stati investiti i 400.000 € risparmiati, e se almeno sono o verranno utilizzati per re-

alizzare progetti sociali per l’infanzia. Ed ancora ci chiediamo se, come affermò l’assessore Fa-solino, offrire un nuovo servizio pedagogico, per soli pochi mesi, e all’avanguardia con le normative europee, sia necessario agli educatori dell’asilo nido e quali effetti positivi porterà. In-fine ci auguriamo che gli organi comunali, tramite questo mezzo di informa-zione, diano finalmente qualche chiarimento che giustifichi questi provve-dimenti e principalmente invitiamo il Sindaco, l’as-sessore alla cultura e la giunta ad essere rispettosi in primis dei bambini e dei genitori, in quanto cittadini che meritano di poter usufruire dei servizi comunali».

Davide Vitiello

il sindaco e l’assessore Fasolino hanno ignorato le nostre proposte

Intervista con Carmine Desiderio, del Comitato per l’Infanzia, sulla questione “asilo nido”, al centro del dibattito politico da diversi mesi.

Sped.in A. P. 45% comma 20/B art. 2 legge 662/96 Filiale Salerno

Casella postale n. 82Redazione: v. Don Minzoni, 1

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Ed.: Cooperativa Centro Iniziative Culturali s.r.l.

Dibattito sulla Scuola del PD

Page 8: Angri80_ott_2008

8OttObre 2008

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Ciao Pippo,la nostra amicizia è nata molti anni fa,

quando un giorno sei arrivato e hai condiviso la nostra quotidianità, in un parco che era il nostro mondo, eravamo piccoli e ci bastava un niente per divertirci, bastava un pallone, un muro dove fare la conta per giocare a nascondino, una bici.

Sono passati molti anni da allora e non è mai cambiato nulla, tranne la nostra amicizia che si è rafforzata giorno dopo giorno.

È strano parlarti al passato, per te che amavi progettare il futuro. È difficile trovare le parole, in un giorno come questo, dove la maggior parte dei nostri anni sono volati in cielo. Ci hai sempre capito, hai sempre accettato i nostri difetti. Ad essere sinceri, tutto questo ci sembra irreale, solo un brutto sogno, aspettiamo solo di svegliarci.

Dire che ti vogliamo bene è poco, è ri-duttivo, non basta per dimostrare la nostra

amicizia, che era legata ai nostri sogni, al tuo sogno, quello di indossare una divisa tanto amata. Hai fatto mille sacrifici e, quando ci sei riuscito, un male atroce ti ha impedito

di viverlo. La vita riserva anche questo.

Noi cercheremo di onorarti in ogni cosa che faremo, ricordando i tuoi consigli e i tuoi ideali di vita. Dio ha deciso così, e non accettiamo la sua decisione. Solitamente si dice che Gesù sceglie la rosa più bella nel suo giardino, tu ne rappresenti l’essenza.

Noi amici più intimi abbiamo vissuto da vicino il tuo dolore, e quello che ci ha colpito di più è stata la tua voglia di vivere, la voglia di vincere questo male che purtroppo ti ha portato via.

A Te vogliamo dire che sei riuscito a portarci via il corpo di Pippo ma non i ricordi che ci legano.

E, infine, a chiunque ci dirà che Pippo non c’è più, noi risponderemo che si sbaglia, perché vivrà sempre dentro di noi …

TI VOGLIAMO BENE LEONE …

I Tuoi Amici Umberto, Giancarlo, Claudio, Gianmarco, Nicola

«Valutazione della qualità di vita nell’ammalato oncologico» è questo il tema della giornata di formazione promossa dall’Asl Salerno 1, in collaborazione con l’Ufficio di Pastorale della salute della Diocesi di Nocera Inferiore-Sarno, lo scorso 2 Ottobre, presso la Sala Verde della direzione generale di via Federico Ricco a Nocera Inferiore. L’iniziativa, rivolta agli operatori sanitari e ai volontari che si occupano dei pazienti oncologici, è stata un’occasione di confronto professionale tra esperienze diverse, ma anche momento di riflessione su una realtà di malattia che è presente in modo rilevante sul territorio, coinvolge un numero considerevole di famiglie e grava in modo consistente sul bilancio sanitario. Tutti gli interventi dei relatori hanno ruotato intorno al malato oncologico ed alla sua famiglia, individuando nella valutazione della qualità di vita – risorsa motivazionale per l’ammalato che ne è il primo giudice – il parametro essenziale per definire la qualità dell’assistenza prestata. Il corso, tuttavia, si è fatto anche con un’altra motivazione: ove mai ce ne fosse stata la necessità, rinvigorire negli operatori, partendo dal confronto delle esperienze, la spinta ad adoperarsi con rinnovato slancio in un campo professionale costellato di risultati demotivanti, che spesso lasciano la bocca amara.Ad aprire i lavori è stato il dottor don Andrea Manto, direttore dell’Ufficio nazionale Pastorale sanitaria della CEI.

Con l’emergenza rifiuti che monopolizza l’attenzione dell’opinione pubblica, sembra che ormai le minacce alla salute pubblica vengano soprattutto (se non esclusivamente) dai rischi conseguenti alla produzione di diossina, che può essere inalata o ingerita con la mozzarella.

Eppure, qualche tempo fa, il Tg3 (se non ricordo male) ha proposto un servizio sui danni che l’aspartame causerebbe al nostro organismo. La presenza di questo dolcificante è stata collegata persino all’insorgere della leucemia (il servizio faceva riferimento anche a passate polemiche con la Coca Cola, che lo elenca tutt’ora tra gli ingredienti del tipo “light”).

Chi volesse approfondire l’argomento trova notizie più dettagliate su Internet, dove un ricercatore americano, Mark Gold, scrive: « L’aspartame non è stato approvato per l’utilizzo negli alimenti fino al 1981. Per oltre 8 anni, la FDA (Food and Drug Administration – Amministrazione degli Alimenti e dei Medicinali) ha rifiutato di approvare l’uso dell’aspartame a causa delle convulsioni e dei tumori al cervello che questa sostanza ha provocato negli animali da laboratorio. L’FDA ha continuato a rifiutare di approvarlo fino a che il presidente Reagan non prendesse la carica (era molto amico della G. D. Searle – adesso Monsanto) e licenziasse il commissario della FDA che aveva negato l’approvazione dell’aspar-tame. Successivamente, il dott. Arthur Hull Hayes fu nominato commissario. Ma la forte opposizione per l’approvazione di questa sostanza continuava a tal punto che venne nominata una commissione e approvò ugualmente l’aspartame. Poco tempo dopo aver approvato l’utilizzo dell’aspartame anche nelle bevande gassate, il commissario Arthur Hull Hayes firmò un contratto di collaborazione con l’agenzia delle pubbliche relazioni della G. D. Searle ».

L’aspartame, informa Gold, contiene almeno il 10% di metanolo (alcol metili-co), un veleno ad accumulo con bassissimo tasso di escrezione, che può causare danni irreversibili (persino cecità e morte). È utile conoscere, in proposito, alcuni dati: un litro di bevanda dolcificata con aspartame contiene circa 56 mg di metano-lo, i consumatori abituali di prodotti contenenti aspartame ingeriscono fino a 250 mg di metanolo al giorno, il limite massimo giornaliero fissato dall’EPA (l’agenzia per la protezione ambientale americana) è 32 volte inferiore: 7,8 mg.

L’assorbimento di metanolo nel corpo umano, avverte ancora Gold, è agevolato dall’ingestione di metanolo libero che si forma quando la temperatura dell’aspar-tame supera i 30°C (in caso di riscaldamento o di conservazione impropria). Il metanolo assorbito si ossida trasformandosi in metaboliti tossici come l’acido formico e la formaldeide (quest’ultima è un acclarato agente cancerogeno).

Non può non allarmare, pertanto, la decisione assunta nel 1993 dall’FDA che approvò l’aspartame come ingrediente di prodotti alimentari che possono essere riscaldati a temperature superiori ai 30°C.

Su un altro sito Internet, a firma di Pat Thomas, si avverte che l’aspartame (un tempo indicato dal Pentagono come agente chimico offensivo) è commercializzato anche sotto i nomi NutraSweet e Canderel e che è presente in più di 5000 alimenti (bevande frizzanti, gomme da masticare, dolcificanti, cibi dietetici e per diabetici, cereali per la colazione, marmellate, dolci, vitamine, medicine prescritte e da banco) che mettono a rischio la salute dei 2/3 della popolazione adulta e il 40% dei bambini, abituali consumatori di questo dolcificante artificiale.

Anche Beppe Grillo, nel suo blog, ha affrontato l’argomento invitando i con-sumatori a non acquistare i prodotti che contengono “aspartame”, “acesulfame-k (potassio)” o “sunette”.

Per tornare alla Coca Cola, sempre da Internet si apprende che, grazie all’acido fosforico (ph 2,8) in essa contenuto, fa aumentare l’osteoporosi; è in grado di sciogliere un osso (in due giorni) e un’unghia (in quattro giorni); ne basta una lattina lasciata per un’ora a riposo nel water per pulirlo completamente o per to-gliere le macchie di grasso dai vestiti messi in lavatrice (se aggiunta al detersivo); è utile a rimuovere le macchie dalle stoviglie, la ruggine dal paraurti cromato delle auto (strofinando con un foglio di alluminio per alimenti bagnato in essa), le parti corrose dalle perdite delle batterie di auto; sblocca in pochi minuti una vite corrosa; aiuta a pulire il parabrezza delle auto; negli Usa è impiegata nella rimozione del sangue dalle strade dopo gli incidenti; porta via lo smalto dai denti se lavati in sua presenza (continua nel prossimo numero).

Antonio D’Andretta

Dolcificanti, bevande, assorbenti, multinazionali …

PENSATE ALLA SALUTE

Giornata di formazione promossa dall’Asl Salerno

Valutazione della qualità di vita nell’ammalato oncologico

Filippo Vitiello, carabiniere, morto a soli 23 anni per un brutto male, rivive nel ri-

cordo degli amici, coi quali è cresciuto nel parco “Collina Sud” di Via L. da Vinci

“ti vogliamo bene leone”

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9OttObre 2008 vite sPezzAte

INFORMAZIONI

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Presidente Comm. Angelo ScoppaDirettore Sanitario Dott. Mario Rizzano

Ricordiamo tutti Patrizia Semioli, la giovane stronca-ta il 19 marzo scorso, a soli

31 anni, da un male incurabile, po-chi giorni prima della celebrazione delle sue nozze.

Patrizia ha lasciato un messag-gio, un inno alla vita che il fidanza-to, Ulisse Donnarumma, rispettan-do la sua volontà sta diffondendo con la promozine di una iniziativa denominata “La mia forza, il tuo coraggio”. La prima tappa, o come dice Ulisse, il rito inaugurale di questo cammino è avvenuto il 19 settembre, sei mesi dopo la sua scomparsa, nella chiesa di Santa Maria delle Grazie, parrocchia di appartenenza della giovane, con un convegno sui tumori che colpiscono soprattutto le donne, a cui hanno preso parte, attorniati da un folto pubblico, medici e amministratori locali.

La semplicità, l’umiltà ed il suo amore per Patrizia sono davvero disarmanti e quando si ascolta la loro storia è difficile trattenere la commozione. In punta di piedi abbiamo cercato di conoscerli un po’ meglio.

Come è nata questa manife-stazione?

La manifestazione è nata per diffondere il messaggio di Patrizia, che ho ritrovato sul suo cellulare. Avrebbe voluto, se fosse guarita, farlo ascoltare lei stessa a tutti gli ammalati per donare speranza e forza, lei ne aveva tanta. La sera della manifestazione ero emozio-nato, per me era il giorno del nostro matrimonio.

Durante la serata hai detto che vuoi aiutare i malati mediante il farmaco della solitudine, che vuoi dire?

I malati sono molto soli. Hanno difficoltà ad uscire: si sentono osser-vati e quindi si vergognano. Patrizia è stata un esempio, ha guardato

la sua malattia negli occhi e a continuato a vivere in maniera piena: non ha mai voluto indossare una parrucca, uscivamo insieme per fare shopping, pensa che nel mese di ottobre, nonostante le chemioterapie, siamo andati al mare.

Al termine della manifestazione hai do-nato una rosa a ciascuno, perché?

Ho voluto, con quel gesto, fare una carezza ad ognuno; in fondo un po’ tutti ci sentiamo soli.

Il mio obiettivo adesso è diffondere il messaggio di Patrizia. Il manifesto che ho affisso in tanti comuni dovrà arrivare come una macchia in tutte le piazze d’Italia.

Il tuo progetto è di ampia portata

“La vita è bella lo dicono tutti, compresa me. Ma alle volte per alcuni oltre ad essere bella può diventare anche una vita inaspettata per come si pone. L’importante è che non la si butti via, altrimenti diventa un peccato. Nel mio caso, la vita oltre ad essere saggia e diventata un po’ selvaggia, laddove non me lo sarei aspettato. E, comunque, ho lottato e oggi dovrò ricominciare senza imprecare, altrimenti non è regolare. Insomma, un argomento difficile da iniziare senza sapere il finale, l’importante è mettercela tutta, ma soprattutto attenersi al regolamento altrimenti si è scorretti e si può essere eliminati subito. E dopo ci rimani male, perché alla fine potresti far sorridere il male, quindi devi fare in modo che non accada e puoi farlo, solo se decidi di lottare, ma se succede possono aiutarti. In quel caso, tempestivamente, devi ringraziare, insomma devi cambiare, ma soprattutto, devi dare valore alla tua vita”.…Dimenticavo mi chiamo Patrizia”.

Si, sto già prendendo contatti con trasmissioni televisive na-zionali, amministrazioni locali e parrocchie.

A proposito di amministrazio-ni, c’erano diversi politici la sera del 19 settembre.

Si, c’era una rappresentanza dell’amministrazione di Nocera Inferiore, di Pagani, di Sant’Egidio del Monte Albino e di Pompei.

E di Angri?Purtroppo nessuno dell’ammi-

nistrazione è stato presente alla manifestazione, nonostante siano stati avvisati due mesi prima.

Non hai mai pensato alla na-scita di una fondazione?

È uno dei miei obiettivi. Ho bisogno però dell’aiuto di altre persone. Voglio anche impegnarmi a raccogliere fondi per l’acquisto di macchinari per gli ospedali delle nostre zone. Ci sono dei dottori davvero molto bravi che però non sempre hanno a disposizione mac-chinari all’avanguardia.

I dottori che hanno seguito Pa-trizia ti sono stati molto vicini.

Sì, infatti alla manifestazione erano presenti la dottoressa Tina Dello Ioio (oncologa), la dottores-sa Melania Palpeta (oncologa), il dottore Luigi Cremone (senologo), la dottoressa Pasqua Quaranta (senologa).

Vuoi dire qualcos’altro ai no-stri lettori?

Voglio fare un appello: per la prossima tappa non chiedo fondi, vorrei che tutti noi ci impegnas-simo a far sentire i nostri malati meno soli. Invogliamoli e ad ac-compagniamoli fuori di casa.

Mariateresa Caiazzo

“la mia forza, il tuo coraggio”

Il messaggio lasciatoci da PatriziaPrima della malattia

Il fidanzato con don Domenico Durante la malattia

Ricordata la giovane Patrizia Semioli con un convegno sui tumori che colpiscono soprattutto le donne, a cui hanno preso parte,

attorniati da un folto pubblico della parrocchia di Madonna delle Grazie, medici e amministratori locali.

LEGGI ANGRI ‘80

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10OttObre 2008DemocrAziA eD inFormAzione

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Al Direttore Responsabile di “An-gri.Info”

Caro Amedeo,avverto il dovere di esprimerti la

massima solidarietà di giornalista e di Consigliere Nazionale dell’Ordi-ne dei Giornalisti. Il comportamento tuo, preciso, puntuale e professio-nale, di direttore responsabile della testata on line “Angri.Info” è storia: passata, recente ed attuale, di giorna-lista irreprensibile. È sotto gli occhi di tanti lettori che ti seguono. Sono loro, i lettori, i veri giudici, della no-stra professione giornalistica. Ed, a loro e solo a loro noi ci inchiniamo! E, tu questo lo sai bene e l’hai sem-pre percorso.

Ed è ciò che m’induce ad inter-venire nella vicenda della lettera del vice coordinatore provinciale di Forza Italia, dottor Massimilia-no Mazzola, inviata alla tua testata giorni fa.

Lo faccio per evitare che passi il suo messaggio distorto ed inqualifi-cabile.

Ti dirò subito che hai fatto bene a rispondere punto per punto alla let-tera del politico.

La nostra posizione non può che essere netta ed a tuo favore. A favo-re del tuo lavoro: a favore dell’infor-mazione di qualità che con equili-brio e capacità porti avanti.

Il dottor Mazzola, vorrebbe im-

Libertà di stampa ad Angri, interviene anche l’Ordine dei giornalisti

Luigi D’Antuono, direttore angrinews.it, Amedeo Santaniello, direttore angri.info,

Pippo Della Corte, corrispondente de “La Città”

Angrinews.it

«Un Tentativo

maldestro di condizionare

il nostro lavoro»

Nei giorni scorsi , Massimiliano Mazzola, responsabile provinciale di Forza Italia e fratello del sindaco Mazzola, ha attaccato il giornale on line angri.info addebitandogli,

paradossalmente, di essere la causa della crisi dell’amministrazione comunale.

porti la censura, vorrebbe imbava-gliarti, a beneficio de’ “il manovra-tore”, ovvero a favore della giunta retta dal fratello Sindaco di Angri. È fatto grave ed inaudito in uno Stato democratico! E diventa ancora più grave se si pensa che il messaggio suo, distorto, proviene da chi deve dare esempi di democrazia. Ed il cui impegno in politica dovrà determi-nare il futuro democratico della co-munità angrese e provinciale!

La comunità angrese vuole e deve essere informata, così come stai fa-cendo tu e tanti altri colleghi del ter-ritorio. Noi siamo i cani da guardia della democrazia, siamo chiamati ad operare con la schiena dritta, dando

voce a chi non ha voce. A tutti. Rac-contando la verità dei fatti.

Al dottor Mazzola consigliamo la rilettura dell’articolo 21 della Costi-tuzione Italiana che parla della liber-tà di stampa, nella speranza che ne faccia tesoro subito!

Salvatore Campitiello(Consigliere Ordine Nazionale

dei Giornalisti)

“Sono i lettori i veri giudici della nostra professione”

M a s s i m i l i a n o M a z z o l a : Sono ormai mesi che non rispon-do più alle sue illazioni in quan-to ritengo che, se informazione deve essere fatta la stessa debba almeno essere gestita in maniera corretta e, se anche faziosa, ma di una faziosità logica e non cattiva. Considerato che non è da oggi, ma da un pò di anni, che faccio politica, ritengo che gli uomini che vogliono dare contributi alla società debbano essere leali e non “strumentalizzato-ri” di persone che, facendo politica da poco tempo, forse non hanno ancora compreso il Suo modo sub-dolo di interferire negli equilibri.

R i s p o n d e i l d i r e t t o r e Mazzola dice: “se informazione deve essere fatta”. A questo punto ritengo che debba necessariamente essere fatta, chi deve decidere se è fatta in maniera corretta o meno? Il sindaco Mazzola? Il fratello Massimiliano, gli assessori, i consiglieri comunali, i politici direttamente o indirettamente interessati alla gestione della “cosa pubblica”? E questa sarebbe la Sua interpretazione dell’informazione? Se informazione libera e democratica deve essere fatta lasciateci , egregi signori, la libertà democratica di fare l’informazione che facciamo e che, glielo posso assicurare, sta riscuo-

tendo il favore di migliaia di cittadini angresi che ogni giorno si collegano al nostro organo d’informazione (ma-gari anche non condividendo quanto scriviamo), sicuri però di trovare serietà nell’esposizione, correttezza e moderazione nei toni e nei giudizi. Per quanto riguarda il modo subdolo di interferire negli equilibri mi sem-

bra che le interferenze vengano più dai Vostri roboanti comunicati (gli uni contro gli altri) che forse dopo un poco vi pentite di aver fatto ma che ormai sono lì , consegnati alla storia politica della città di Angri.

M a s s i m i l i a n o M a z z o l a :Credo che non sia corretto né ul-

teriormente ammissibile, per rispetto

nei confronti dei lettori e della città tutta, proseguire in questo modo. Per-tanto Le chiedo, per il bene della co-munità, di garantire un’informazione più corretta, imparziale, non faziosa. Le chiedo, insomma, una tregua uti-lissima almeno fino alla fine del man-dato del Sindaco e, quindi, alle pros-sime elezioni. Mi auguro che vada a chiedere il suo consenso e possa dimostrare a noi tutti che il suo modo di fare porti beneficio alla collettività. Mi duole esprimermi in questo modo ma ri tengo che, conti-nuando su questa strada, il be-neficio non tornerà a nessuno. C o n i n d i s c u s s a s t i m a .

R i s p o n d e i l d i r e t t o r e Caro Massimiliano mi dispia-ce, non accetto il Suo invito. Io non sono in guerra con nessuno e quindi non posso fare alcuna tregua con chi non sto in guerra.

La Sua proposta di “stare in si-lenzio” è di per sé scandalosa e denota un concetto della demo-crazia che non ha precedenti nella storia della “nostra “ città. Per quanto mi riguarda continuerò, come sempre, a fare una libera infor-mazione, democratica e pluralista, ri-tenendo che il beneficio per la collet-tività di Angri sia maggiore che rima-nere in silenzio come da Lei proposto.

Riportiamo, da angri.info, due passaggi signficativi della polemica tra Mazzola e il direttore di angri.info

«non accettiamo né museruole né bavagli»Antonio D’Ambrosio e

l’intera redazione del gior-nale “il Mezzogiorno d’Ita-lia”.

Caro direttore,quanto sta accadendo,

con le accuse di parzialità rivolte al tuo giornale da qualcuno che legittimamen-te, forse, pensa di giudicare per conto e per nome di un popolo che si chiama di Libertà, senza che nessun, presumo, congresso di se-zione o pubblica riunione di centrodestra (a cui dal 1994 ho aderito come iscritto a Forza Italia) abbia mai de-legato a rappresentarlo, è un esempio innegabile del clima tenebroso che si vive in città…

Francesco Lombardo, Rifondazione Comunista

Caro Direttore , esprimo la piena solida-

rietà alla tua persona non-ché all’intera redazione di Angri.info. Il ruolo di informazione-trasparenza che state svolgendo ormai da due anni vi contraddi-stingue per obbiettività e passione. Volterianamente Vi dico “non sono d’accor-do con le Vs. idee ma farò di tutto per difenderle”. La ns. comunità ha bisogno di una informazione libera e indipendente.Continuate così.

Azione GiovaniEgregio direttore,il movimento di Azione

Giovani Angri Le esprime piena solidarietà in merito alle pesanti e disdicevoli accuse a Lei indirizzate dal dott. Massimiliano Mazzo-la. Le siamo grati per tutto lo spazio che ci ha conces-so ogni qualvolta lo abbia-mo richiesto e che conti-nueremo a richiedere per promuovere sia la nostra attività che le nostre idee ed opinioni…

A.G.A. Associazione Giornalisti Angresi

L’Associazione Giorna-listi Angresi esprime vici-nanza e solidarietà al colle-ga Santaniello, invitandolo a continuare lo splendido servizio di un sito a dispo-sizione di tutta la cittadi-nanza.

Continua a pagina 11

Cittadini, giornalisti e politici esprimono la loro solidarietà ad angri.info

Page 11: Angri80_ott_2008

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l i s t E n o z z E

DemocrAziA e PArteciPAzione

È di pochi giorni fa la notizia, appar-sa sugli organi di

stampa locale, dello scio-glimento del CO.S.SA.P. (Comitato spontaneo di salute pubblica).

Tale scioglimento è stato la conseguenza di una serie di spiacevoli episodi che hanno minato la volontà di perseverare nel proprio intento negli aderenti al comitato ed in particolare in Antonio D’Ambrosio, portavoce e redigente.

A seguito di tale incre-sciosa decisione, dopo tre anni di assidua pre-senza e denunce su tante problematiche cittadine, non sono mancati gli at-testati di stima e solidarietà di cittadini e forze politiche ed organi d’informazione.

A D’Ambrosio abbiamo chiesto un bilancio dell’at-tività del Comitato e i motivi che ne hanno provocato lo scioglimento.

Quando e perché è nato il Cossap?

Il Cossap, con statuto sociale sottoscritto da dieci soci fondatori, nasce nel settembre 2005, per pro-muovere i diritti civili, la difesa civica, la tutela del territorio ed il supporto ai disabili e alle categorie meno abbienti. Il comitato nasce come associazione apolitica e apartitica, e il suo principale intento era quello di dare voce ai cittadini e ai loro problemi quotidiani.

Volendo tracciare un bilancio, lei è soddisfatto dell’attività del comitato?

Durante questi tre anni, a volte abbiamo operato bene, a volte meno. Non sta a me giudicare il nostro stesso

lavoro. Voglio dire, però, che ab-biamo sempre operato nell’interesse della collettività e mai nell’interesse diretto di una parte politica. Il fine era solo quello di sveltire gli iter burocratici, che sovente rallentano i processi decisionali per risolvere i problemi della città.

Quali effetti ha sortito, in con-creto, la vostra azione civica?

Purtroppo è amaro constatare che 98 istanze dal Cossap (oltre alle decine prodotte a titolo personale) non hanno mai ricevuto alcuna ri-sposta dalla Giunta comunale o dai consiglieri, e ciò in spregio alla legge 241/90, quella che dà al cittadino il diritto di conoscere quanto l’Ammi-nistrazione in carica decide a favore della collettività.

Devo evidenziare che, mentre le Amministrazioni Postiglione e La Mura avevano almeno accettato i nostri inviti, volti a mettere sul ta-volo del confronto i problemi della città, da parte dell’Amministrazione Mazzola c’è stato solo un mortifi-cante silenzio. Le istanze, alle quali il Comune di Angri non ha mai for-nito risposta, hanno trovato invece riscontro finanche nella Presidenza della Repubblica, prima da parte di

Ciampi e poi di Napolitano, poi del Ministero degli Interni e del Diret-tore Generale del Tesoro presso il Ministero dell’Economia.

Cosa ha determinato lo sciogli-mento del COSSAP?

Come alcuni quotidiani locali hanno riportato, i motivi sono da ricercarsi in una serie di episodi, che da vari mesi hanno fatto venir meno la volontà di incalzare la po-litica nel dare risposte alla città e di farla uscire dal guscio del palazzo. In particolare, il 6 e il 7 Settembre sono stato costretto a recarmi presso le autorità di legge, per fornire spie-gazioni su un fatto inqualificabile, deplorevole e totalmente inventato che ha coinvolto la mia persona e il Cossap. Ignoti hanno inviato alla stazione dei carabinieri di Angri una missiva firmata a mio nome, conte-nente giudizi e fatti su personaggi

pubblici, dipendenti e consiglieri co-munali, su atti e iniziative pubbliche. Una lettera piena di farneticazioni ed inesattezze. Non voglio esprimere ulteriori commenti su questi volgari untori della vita cittadina che usano nome e firme di altri.

Immagino che al momento dello scioglimento, il comitato avesse in cantiere altre iniziative che, ora non vedranno la luce.

Sì, altre iniziative erano in can-tiere, ma purtroppo è tutto finito. Si è conclusa la ricerca, da parte di un piccolo ed insignificante comitato, di promuovere una più corretta vita sociale e politica attraverso l’eviden-ziazione di discrepanze pubbliche, dalle più banali, come la viabilità, il restilyng della villa comunale, l’as-sistenza ai meno abbienti, al riordino del cimitero, ecc.

Purtroppo il risultato è stato as-solutamente negativo. Neanche un nostro consiglio proposto è stato mai accettato. Da ciò il mio rammarico per le occasioni sprecate perché gli incontri Amministrazione-Cosap avrebbero potuto dirimere non poche questioni.

Sergio Ruggiero Perrino

«è stata costretta a tacere una voce libera!»

Intervista con Antonio D’Ambrosio sul “fatto oscuro” che ha provocato lo scioglimento del COSSAP

Cittadinanzattiva è un movimento che opera in Italia e in Europa per tutelare i diritti e promuovere la partecipazione civica alla vita pubblica.Cittadinanzattiva si impegna affinché i cittadini abbiano voce ed esercitino poteri e responsabilità in tutte quelle situazioni in cui i loro diritti vengono violati o disattesi. Il modo più efficace per definire la sua missione è contenuto in una frase: Fare i cittadini è il modo migliore di esserlo.Ti invitiamo ad aderire al movimento, per contatti: [email protected] “Stato, regioni, province, città metropolitane, comuni favoriscono l’autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svol-gimento di attività di interesse generale, sulla base del principio di sussidiarietà”.Recita così l’articolo 118, comma IV, della Costituzione, introdotto in modo definitivo dal referendum del 7 ottobre 2001.

Anche ad Angri Cittadinanzattiva

Giuseppe Galasso - Consigliere Comunale di Angri

Egregio direttoremi duole da cittadino e da

consigliere comunale dover esprimere la mia solidarie-tà, ma non perchè non la meritiate, anzi, ma se quel-la lettera non le fosse stata inviata sarebbe stato me-glio!!!!!! Avrebbe voluto significare che eravamo in un paese più democratico, più civile, più aperto, più leale, più serio.

Giovani DemocraticiEgregio Direttore,i Giovani Democratici

Le esprimono la propria solidarietà per l’accusa rivoltale dall’esponente provinciale di Forza Italia, Massimiliano Mazzola.

Angri.info si è distinto per essere un portale di in-formazione sempre attento alle vicende della nostra Angri, proponendosi come valido spazio di discussio-ne democratica, aperto ad accogliere la voce di tutti senza mai assumere toni o posizioni faziose. ..

Salvatore La Mura, esponente Partito Demo-cratico

Caro direttore,desidero esprimerti la

mia personale solidarietà per l’ingiustificato attacco ricevuto nella giornata di ieri.

Senza voler speculare sulla inverosimile caduta di stile dell’esponente locale di Forza Italia, voglio riba-dire due semplici cose. In-nanzitutto Angri.info, così come è gestito, costituisce un inestimabile patrimonio della città di Angri, dando spazio a dibattiti ed opi-nioni che altrimenti trove-rebbero serie difficoltà nel raggiungere l’intera cittadi-nanza….

Roberto Giordano, Consigliere Comunale UDC

Gentile Direttore Sento il bisogno, non

il dovere, di esprimerLe tutta la mia solidarietà per lo spiacevole “Dialogo”

apparso sul Suo giornale, tra lei e Massimiliano Mazzola esponente di Forza Italia-PDL.

Solidarietà duplice. Quella per-sonale, quale cittadino angrese. Se possibile ancor di più quella in qua-lità di rappresentante delle Istituzio-ni della nostra collettività…

Caro Massimiliano è deplorevole dar sfogo alla libertà di pensiero e stampa chiedendo a gran voce mo-derazione e imparzialità con toni che sono tutt’altro che queste.

Partito DemocraticoGentile Direttore,il Presidente, la Coordinatrice e

tutti gli iscritti al Circolo del Parti-to Democratico di Angri esprimono

piena e totale solidarietà a Lei ed ai Suoi collaborato-ri, a seguito delle deliranti accuse rivolte al Portale da Lei diretto da Massimiliano Mazzola, fratello del Sindaco di Angri…

Tina B.Volevo esprimere la mia

solidarietà alla redazione e a Lei Direttore . Non ho

parole .....ma troppo spes-so la realtà supera ogni fan-tasia....Io spero (e credo che così sarà) che Lei porti avanti il suo ammirevole impegno culturale e civile con le pagi-ne dell’unico strumento che

Cittadini, giornalisti e politici esprimono la loro solidarietà ad angri.info

Continua da pagina 10

L’attacco ad angri.info è stato riportato anche in

Consiglio comunale

Page 12: Angri80_ott_2008

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Zaia, Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, ha definito lo spot girato dai ragazzi del Liceo Scientifico-Classico “Don Carlo La Mura”, vincitore, al “Food4u Video Festival 2008”, di ben due rico-noscimenti: una menzione spe-ciale e la coppa “Premio Cultura Europa Giovani” della giuria dei diplomatici europei.

Sì, perché “Food4u” ha visto la partecipazione di ben 25 mila istituti scolastici provenienti da tutta Europa. Soltanto 33, però, tra i 400 video inviati al concor-so, sono rientrati in finale, la cui cerimonia di premiazione, tenu-tasi all’Auditorium Conciliazio-ne di Roma il 2 ottobre scorso, è stata preceduta da quattro giorni di vacanza-premio a Marina di Camerota, durante i quali i ragazzi (dieci studenti più due accompagnatori per ogni scuola finalista) hanno avuto modo di vivere una sorta di mini-Erasmus all’insegna della lingua inglese, dello scambio culturale, di escursioni sulla costa cilenta-na e di…buon cibo!

La manifestazione, infatti, aveva come scopo la realizza-zione di uno spot della durata massima di 45 secondi che veicolasse l’importanza di una consapevole alimentazione. Lo spot del “Don Carlo La Mura”, dal titolo “In linea-in shape”, a quanto pare, ha colto nel segno. Definito, nella motivazione della giuria internazionale, “uno spot strategico, che illustra in modo chiaro l’allarmante, eccessivo e ingiustificato uso di integratori alimentari da parte dei giovani”, il video, diretto da Daniele Santonicola e proposto dal professore Pasquale Pannone e dalla professoressa Cristina Ferrigno (referenti del labora-torio di cinema nell’ambito del progetto “Scuole Aperte”), ha visto il trionfo degli studenti del “Don Carlo La Mura”, i quali, in un tripudio di gioia

e tangibile sorpresa - considerata la totale mancanza di mezzi con il quale il video è stato realizzato - sono saliti sul palco dell’Auditorium per il ritiro dei premi, alla presenza di oltre mille persone e decine di reti televisive (nonché in diretta sul sito www.food4u.rai.it).

Ad aggiudicarsi il primo premio, ovvero la Coppa del Presidente della

Non hanno spopolato solo al “Food4u” gli studenti del “Don Carlo La Mura”. Ricco di riconoscimenti, infatti, si è dimostrato il mese di settembre. Al con-corso nazionale di recensioni cinematografiche “Scrivere di cinema”, indetto dalla mediateca di Pordenone, Angri è uscita vincitrice con ben quattro premi: prima classificata per la sezione “Biennio” è risultata Rosanna Cinque, per i 160 caratteri della sua recensione-sms; terzi e quarti classificati, invece, per la sezione “Triennio”, sono stati rispettivamente Emiliana Prisco e Aniello Grazioso. Il primo premio, infine, per la sezione “Under 28” è andato al ventenne Daniele Santonicola, già veterano del concorso durante gli anni di frequenza alle scuole superiori.

E, come direbbero in TV, non finisce qui. Il cortometraggio “La migliore amica”, diretto da Daniele Santonicola e realizzato con gli studenti del “Don Carlo La Mura” sulla tematica del bullismo femminile, dopo essere già rientrato finalista in vari concorsi nazionali e aver reso la targa come migliore attrice protagonista alla studentessa Francesca Romana Andretta, è stato selezionato in Grecia per il prossimo “Corinto Film Festival”, mentre l’11 ottobre scorso ha vinto il primo premio nella “sezione scuola” al concorso “Per un pugno di corti” di Frosinone.

Repubblica, è stata la Svezia, con il divertente “Dangerdoodle”. I video sono disponibili su youtube, oltre che su www.food-4u.it .

Angri, dunque, può dirsi a pieno diritto membro della Comunità Eu-ropea! Sconcertante rimane la totale indifferenza dimostrata dai media e dalle istituzioni locali.

I ragazzi del “La Mura” con il comico Andy Luotto tra i prof. Pannone e Ferrigno

Al liceo “la Mura” la coppa “Premio Cultura europa giovani”

Finalista al “Food4u Video Festival 2008

E ben quattro premi anche al concorso nazionale “Scrivere

di cinema” di Pordenone

In un prossimo consiglio co-munale vi sarà un importante provvedimento su cui saranno

chiamati a discutere i consiglieri comunali.

Si tratta in sostanza dell’ap-provazione dei nuovi criteri per gli incarichi di consulenza che dovranno essere obbligatoria-mente adeguati alla legge 244/07 (Finanziaria 2008).

Le importanti novità introdotte dalla citata legge rendono final-mente giustizia al principio di trasparenza a cui dovrebbe atte-nersi qualsiasi amministrazione pubblica e prevedono, per la prima volta, anche l’importante sanzio-ne della responsabilità erariale (cioè dovranno rifondere le casse comunali di tasca propria) per i dirigenti che non si attengono alla normativa.

In particolare è previsto - cosa che stiamo chiedendo da tempo anche per tutti gli altri provve-dimenti dell’amministrazione comunale - la pubblicazione sul sito web del Comune di tutti i provvedimenti che riguardino le cosiddette consulenze esterne, con indicazione dei soggetti che percepiscono le somme, delle ragioni dell’incarico e dell’am-montare erogato.

C’è da dire anche che la norma è già entrata in vigore dal gennaio 2008 (a prescindere dall’appro-vazione del Regolamento) e che quindi i dirigenti del Comune di Angri, poiché non hanno ancora provveduto alla pubblicazione, già sarebbero passibili della san-zione della responsabilità erariale se qualche consigliere comunale o anche semplici cittadini si ri-volgessero alla Procura Generale della Corte dei Conti.

Per maggiore comprensione, riportiamo i comma della legge di cui il consiglio dovrà prendere atto:

54. Le pubbliche amministra-zioni che si avvalgono di colla-boratori esterni o che affidano incarichi di consulenza per i quali

l Comuni obbligati a pubblicare sul proprio sito nomi e somme

corrisposte per incarichi e consulenzee’ previsto un compenso «sono tenute a pubblicare sul proprio sito web i relativi provvedimenti completi di indicazione dei soggetti percettori, della ragione dell’incarico e dell’am-montare erogato. In caso di omessa pubblicazione, la liquidazione del corrispettivo per gli incarichi di collaborazione o consulenza di cui al presente comma costituisce illecito disciplinare e determina responsabili-tà erariale del dirigente preposto».

55. L’affidamento da parte degli enti locali di incarichi di studio o di ricerca, ovvero di consulenze, a soggetti estranei all’amministrazione può avvenire solo nell’ambito di un programma approvato dal consiglio ai sensi dell’articolo 42, comma 2, lettera b), del testo unico di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267.

56. Con il regolamento sull’or-dinamento degli uffici e dei servizi emanato ai sensi dell’articolo 89 del

citato decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, sono fissati, in conformità a quanto stabilito dalle disposizioni vigenti, i limiti, i criteri e le mo-dalità per l’affidamento di incarichi di collabo-razione, di studio o di ricerca, ovvero di consu-lenze, a soggetti estranei all’amministrazione. Con il medesimo regolamento è fissato il limite massimo della spesa annua per gli incarichi e consulenze. L’affidamento di incari-chi o consulenze effet-tuato in violazione delle disposizioni regolamen-tari emanate ai sensi del presente comma costitu-isce illecito disciplinare e determina responsabilità erariale (a.s.).

Trasparenza e spesa pubblica

La piccola Vittoria ha compiuto un anno lo scorso 24 agosto 2008.

Auguri dai nonni Alfonso e Annamaria Piselli da Trieste nonché

dalla redazione di Angri ‘80.

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Page 13: Angri80_ott_2008

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Quest’anno il tra-dizionale “Palio storico Città di

Angri” si è svolto, con un programma ridimensio-nato rispetto alle edizioni precedenti, a piazza An-nunziata, a causa dell’in-disponibilità della sua sede storica, Castello Doria, interessato da lavori di ristrutturazione e di riqua-lificazione architettonica.

Doveva essere l’an-no della “svolta” per la manifestazione creata da Gennaro Duro, invece la diciottesima edizione del “Palio storico Città di Angri” sarà ricorda-ta come la più faticosa e travagliata. Queste le dichiarazioni rilasciate dal sindaco Gianpaolo Mazzola all’indomani dell’evento: «Quest’anno lo svolgimento del nostro Palio storico era incerto visto che chi aveva la re-sponsabilità ed il compito di curarne l’organizzazio-ne, quale mio delegato in Giunta (assessore Squil-lante), di concerto con l’Associazione “I cavalieri di San Giuda Taddeo”, non se ne è più interessato a partire da fine luglio.

Solo il 5 agosto i refe-renti dell’Associazione, lasciati in balìa dell’incer-tezza, si sono rivolti a me. Non ho esitato ad attivar-mi, per quanto ho potuto, cercando di concordare con la stessa Associazione ciò che era possibile fare, a quel punto, per assicurare lo svolgimento dell’even-to. Ho agito in prima per-sona, in piena sinergia con il presidente dell’As-sociazione e responsabile del Palio Gennaro Duro e con i suoi collaboratori,

ed insieme abbiamo approntato un programma ridimensionato ma con-creto e fattibile, per far sì che il nostro Palio storico avesse luogo, per far sì che, nonostante le difficoltà tecniche, l’evento si svolgesse ugualmente. Come sindaco e, soprattutto, come cittadino di Angri sono legatissimo alla tradizione del Palio storico e ritengo sia un patrimonio da custodire e da arricchire.

Proprio per questo, e per far sì che questo evento possa in futuro crescere dando sempre più lustro alla nostra città, ho già dato mandato al segretario generale del Comune di approntare una mia proposta di de-libera per l’istituzionalizzazione del Palio storico, oltre che della Festa di San Giovanni e della gestione della squadra di calcio U.S. Angri 1927, rendendoli patrimoni del Comune. Proposta che sarà presentata in giunta nei prossimi giorni e posta poi al va-glio del Consiglio comunale».

Dichiarazioni confermate da Gen-naro Duro, Presidente dell’Associa-zione: «Il Sindaco Gianpaolo Maz-zola si è subito attivato ed ha fatto il possibile per garantire che il nostro

Palio avesse luogo anche quest’an-no, nonostante le difficoltà tecniche, logistiche e burocratiche. In pochi giorni abbiamo concordato un pro-gramma che, sia pur ridimensionato, ha assicurato alla manifestazione la continuità con il passato.

Quest’amministrazione non ha colpe, come non hanno colpe i Cavalieri di San Giuda Taddeo: lo scorso 13 marzo abbiamo presen-tato, protocollo 8066, il programma dell’evento al Comune di Angri. Dopo l’allontanamento di Antonio Squillante che, da assessore alla Cultura e allo Spettacolo, era stato il nostro referente, siamo piombati nell’incertezza assoluta, correndo il rischio che la manifestazione non avesse luogo. Il Sindaco Mazzola si è mostrato disponibilissimo e grazie al suo interessamento, nei primi giorni di Agosto, abbiamo, in breve tempo, programmato e organizzato, sia pure in versione ridotta, la diciot-tesima edizione “Palio storico Città di Angri”.

Il danno è stato enorme: tanti sponsor non hanno più pagato e i borghi non hanno avuto entrate poi-

ché non abbiamo organizzato la tradizionale sagra. Lo scoramento dei cittadini, a testimonianza di quanto il Palio sia importante per gli Angresi, ci ha, però, incoraggia-ti ed è per questo che, lasciando alle spalle quanto accaduto quest’anno pensiamo fiduciosi al futuro.

I lavori che hanno interessato il Castello Doria dovrebbero termina-re a breve, per questo l’anno pros-simo non ci saranno più problemi attinenti alla location. Aspettiamo con ansia l’istituzionalizzazione della manifestazione, promessa dal primo cittadino, perché un ricono-scimento così importante ripaga il duro lavoro di tante persone svolto in diciotto lunghi anni».

Carmen Schiavone

Il palio ridimensionato

Doveva essere l’anno della “svolta” per la manifestazione creata da Gennaro Duro, invece la diciottesima edizione del “Palio storico Città

di Angri” sarà ricordata come la più faticosa e travagliata.

Carta Giovani. Perché a Scafati sì

e ad Angri no!?“Carta Giovani ” è un’associazione senza fini di lucro, fondata

nel 1991, il cui principale obiettivo è quello di incoraggiare la mobilità giovanile in Europa. Per raggiungere questa finalità, Carta Giovani favorisce i giovani fino ai 26 anni nella fruizione di servizi nei settori dello sport, della politica, della cultura e di altri servizi utili.

In Italia, essa conta circa 136 mila soci e 4600 punti con-venzionati. La “Carta Giovani Euro < 26” è la tessera che l’associazione Carta Giovani rilascia ai propri soci. Questa è personale e nominativa e può essere richiesta da tutti i giovani che hanno meno di 26 anni. Chi è in possesso di tale tessera può usufruire delle agevolazioni e dei servizi promossi e presenti in ciascuna Carta Giovani in Europa.

“Carta Giovani Euro < 26” offre pertanto grandi opportu-nità di sconti ed agevolazioni ai giovani che amano coltivare interessi per lo spettacolo, per il cinema, per il teatro, per i libri, per i viaggi e tanto altro ancora. La tessera permette di beneficiare di sconti fino al 15% nelle librerie Mondadori, Melbookstore, il Libraccio, il Mucchio, boilt.it, rintracciabili in tutte le regioni italiane. Ma in più la tessera è spendibile in ben 41 paesi europei. Inoltre essa è utilizzabile in ostelli della gioventù, musei, treni, navi. Offre sostanziali sconti anche nelle scuole di lingue come la British Institutes, la Deutsch Insitut, l’Istituto Velasquez o ancora la Mac Language School.

Per chi volesse saperne di più, è possibile reperire ulteriori informazioni, consultando il sito internet,

www.cartagiovani.itA cura di Gloria Chirico

Il progetto Carta Giovani a Scafati è nato nel 2001 su iniziativa dell’Assessorato alle Politiche Giovanili (allora retto dal giovane Salvatore Dionisio), oggi retto da Domenico Meglio e finora ha dato la possibilità a tanti giovani di usufruire di beni e servizi a prezzi agevolati.L’iniziativa della Carta Giovani continua a raccogliere a Scafati nuove adesioni da parte degli esercizi commerciali, dando così la possibilità ai giovani di una più ampia scelta.Su questo sito e sul sito www.informagiovaniagro.it, si può con-sultare l’elenco completo degli esercizi commerciali che hanno aderito all’iniziativa e gli aggiornamenti sulle nuove adesioni.Si ringraziano tutti gli esercenti ed i fornitori di servizi che hanno reso possibile il progetto. Carta Giovani.Si può richiedere la propria Carta Giovani presso gli sportelli dell’Ufficio Informagiovani del Comune di Scafati C.so Nazionale - Trav. Brunelleschi (Pal. Dei Portici II scala - I° piano)Attività convenzionateE’ possibile visionare tutte le attività convenzionate dal progetto Carta GiovaniModuloE’ possibile scaricare il modulo per aderire al progetto Carta Giovani

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Problemi seri possono verificarsi anche per non poche pubbliche ammini-strazioni che negli anni e nei mesi scorsi hanno fatto ricorso, per far fronte alle proprie esigenze di di cassa e di spesa, ai tanto discussi e rischiosi prestiti denomi-nati “derivati”.

Nello scorso Febbraio, l’ancora attivo Cossap, tra-mite il proprio rappresen-tante Antonio D’Ambrosio, aveva chiesto al nostro Co-mune se l’ente aveva sot-toscritto titoli finanziari o assimilati, denominati de-rivati o Swaps, non riceven-do però alcuna risposta.

Lo scorso 7 Aprile, per-tanto, il Cossap ha scritto al Ministero dell’Economia e Finanze e gli ha chiesto, evidenziando la propria preoccupazione per i con-ti pubblici del Comune di Angri, di avere conoscenza dell’ammontare del con-tratto dei derivati, even-tualmente sottoscritto dall’ente angrese, del sot-toscrittore, della Società con la quale è stato stipula-to detto contratto, se e ha perso il Comune (o meglio

Controlli rela-tivi alla ge-stione 2005,

ma non si esclude l’estensione delle verifiche ad anni più recenti. Brutta tegola su Palazzo di Città.

Il Comune è fini-to, infatti, nel mirino della magistratura contabile. La Corte dei Conti ha delibe-rato un’indagine in merito alla situazione finanziaria e contabi-le dell’Ente con par-ticolare riferimento ai criteri relativi al “Patto di stabilità in-terno”. Ovvero sotto osservazione è finita tutta la materia ri-guardante le entrate e le uscite, con par-ticolare riferimento ai controlli interni, all’accertamento e alla riscossione delle entrate tributarie ed extratributarie, all’as-setto organizzativo dei servizi pubblici, all’indebitamento e all’equilibrio econo-mico e patrimoniale.

Una materia vasta e complessa. L’atto con cui la Camera di Consiglio della Se-zione regionale della Corte dei Conti ha di-sposto l’indagine è la delibera n. 145/2008. Circa tre pagine con cui la commissione chiamata ad espri-mersi ha deciso di avviare una proce-dura conoscitiva in merito al controllo sulla gestione finan-ziaria dell’Ente.

Numerosi i ma-gistrati chiamati ad effettuare i controlli. Ognuno dovrà inda-gare su aspetti speci-fici. La commissione di indagine è compo-sta da : Mario G.C. Sancetta (presidente),

IL COMUNE SOTTO INDAGINE DELLA CORTE DEI CONTI

dai consiglieri Francesco Ama-bile (assetto organizzativo dei servizi), Raffaele Del Grosso (accertamento e riscossione delle entrate), Corradino Corra-do (funzionamento dei controlli interni), Francesco Uccello (indebitamento ed equilibrio

economico patrimoniale) e Laura Cafasso.

Il periodo sottoposto a con-trollo è quello relativo all’anno 2005, ma non si esclude che l’attività possa anche estendersi agli anni successivi data la delicata situazione finanziaria

dell’Ente.La magistratura valuterà

quanto prodotto da chi in quel periodo ha ricoperto ruoli isti-tuzionali con particolare rife-rimento al settore economico di Palazzo Doria. Sindaco, assessori con delega al bilancio ed alle finanze, dirigenti degli uffici preposti, revisori conta-bili. Nel corpo dell’atto infatti è scritto che considerata “La deliberazione n. 1/2005 con la quale questa Sezione, nel fis-sare il programma dell’attività di controllo sulla gestione per l’anno 2005, ha programmato l’elaborazione di un referto sulla gestione finanziaria di alcuni comuni della Campania per individuare con criteri oggettivi sulla scorta delle risultanze dell’attività di osser-vazione dei bilanci degli enti locali e di indicatori finanziari di particolare significatività” si decide di deliberare una “Inda-gine sulla gestione del Comune di Angri”.

La magistratura contabile dovrà quindi fare chiarezza ed un volta acquisita la documen-tazione necessaria esprimere il proprio giudizio finale. Resta quindi ancora alta l’attenzione in merito alla situazione finan-ziaria del Comune. Da anni la difficoltà maggiore risiede-rebbe nella capacità di recu-perare i crediti. Da qui anche la necessità di capire la reale esigibilità dei residui attivi per avere un quadro più veritiero delle entrate tributarie.

Pippo Della Corte

i cittadini angresi) e quanto potrebbe perdere.

Facendo, ad un tempo, presente che nel Consiglio comunale dello scorso No-vembre in fase di approvazio-ne degli equilibri di bilancio e di variazione di poste del bilancio stesso, è stato fatto cenno, per la voce “perdite di esercizio”, alla cifra di circa 70 mila euro per investimenti in perdita, derivanti dal cat-tivo andamento del mercato finanziario. Mentre, a fronte di evidenti difficoltà e carenza di liquidità, il Comune retto dall’Amministrazione di cen-trodestra ha aumentato note-volmente il carico tributario, con vistosi aumenti dell’addi-zionale Irpef, delle tasse per il seppellimento dei defunti, della tassa per la raccolta dei rifiuti, delle tariffe per l’utiliz-zo degli impianti sportivi.

Il Ministero del Tesoro, lo scorso 27 Giugno, ha risposto al Cossap di aver verificato “la sussistenza di eventuali contratti presso il Comune di Angri, visto che in precedenza tale ente non aveva mai co-municato alcuna operazione finanziaria in derivati”.

“Per effetto di tali riscon-tri – continua la nota del Mi-nistero - in data 14 maggio 2008 il Comune di Angri ha trasmesso la copia di un con-tratto di swap sottoscritto il 23 marzo 2004 con la Banca Popolare dell’Emilia Romagna e, dall’esame delle condizioni finanziarie in esso contenute, si è riscontrato che il contrat-to è conforme alla normativa

vigente, in quan-to rientra tra le ipotesi ammesse dall’articolo 3 del decreto intermi-nisteriale del 1º dicembre 2003, n. 389, recante il (Regolamento concernente 1’ac-cesso al mercato dei capitali da par-te delle province, dei comuni, delle città metropolita-ne, delle comunità montane e delle comunità isola-ne, nonché dei consorzi tra enti territoriali e delle regioni, ai sensi dell’articolo 41, comma 1, della Legge 28 dicembre 2001 n. 448)”.

Con riferimento alla legge 7 ago-sto 1990 n. 241, richiamata nella citata nota, si pre-cisa che 1’articolo 22 della suddetta legge definisce quali interessati “tutti i soggetti che abbiano un interesse diretto, concreto e attua-le, corrispondente ad una situazione g i u r i d i ca mente tutelata e collega-ta al documento al quale è chiesto l’accesso”...

Controlli relativi alla gestione 2005, ma non si esclude l’estensione delle verifiche ad anni più recenti. Brutta tegola su Palazzo di Città

Il Ministero conferma: il Comune ha sottoscritto un prestito derivato nel 2004

Nello scorso Febbraio, l’ancora attivo Cossap, tramite il proprio rappresentante Antonio D’Ambrosio, aveva chiesto al nostro Comune se

l’ente aveva sottoscritto titoli finanziari o assimilati, denominati derivati o Swaps, non ricevendo però alcuna risposta

Si chiede alle autorità competenti se è possibile sostituire la vecchia illuminazione (non funzionante) di Via Cervinia per migliore un po’ l’immagine della strada. I pali di cemento a cosa servono oggi?

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Il 18 e il 19 settembre scorso, nella Casa del Cittadino, si è svol-to un seminario sulla manuten-zione di strade e marciapiedi dal tema “La progettazione stradale: il manto stradale”, organizzato dal comune di Angri. Un doppio ap-puntamento formativo riservato non solo ai dipendenti comunali dei settori “Lavori pubblici” e “Promozione, sviluppo e gestione territoriale”, ma anche a tutti gli operatori ed i professionisti del ramo. Relatore del seminario è stato il professore Ciro Caliendio, professore associato di “strade, ferrovie ed aeroporti” della Facol-tà di Ingegneria dell’Università degli studi di Salerno.

Nel corso di formazione si è parlato di come si costruisce una

La stazione di Angri, sulla linea Napoli-Salerno, ancora bersaglio di vandali. Nei giorni scorsi, probabilmente durante le ore notturne, sono state comple-tamente imbrattate con scritte di vernice le pareti interne ed esterne della stazione ed i sottopassaggi di collegamento tra i binari. I danni si aggiungono agli altri mille provocati circa due mesi fa quando, oltre alla deturpazione dei muri con scritte di vernice, fu anche distrutta la bacheca del primo binario dove erano esposti

Seminario sulla manutenzione per i dipendenti comunali

gli orari dei treni. In merito a questo si è fatta un’indagine fra i pendolari angresi fruitori dei treni interregionali che fanno tappa nella nostra città.

Il maggiore disservizio, lamentano i pendolari, incomincia il pomeriggio tra le 15 e le 16 fino a quando riapre l’ufficio del tutor il mattino dopo. Questo è dovuto alla mancanza d’in-formazioni. L’annuncio dei treni è automatico e non avvisa i viaggiatori se un treno si ferma o è in transito, ma dice solo che il treno è in arrivo su un definito binario. Sempre nella stessa fascia non vengono annunciati i treni soppressi. Dicono i viaggia-tori che la stazione, a causa della mancanza di vigilanza, è alla mercè di persone poco raccomandabili che creano situazioni alquanto spiacevoli

e imbarazzanti. Continuano dicendo che ci vorrebbe la telecamera della video sor-veglianza, così si potrebbe ottenere qualcosa. La sala di attesa è chiusa perché si devono attivare due moni-tor che fanno l’annuncio automatico. I sottopassaggi di collegamento tra i binari hanno l’illuminazione crepu-scolare, ma sono incustoditi. La stazione, hanno detto i pendolari, è stata ristruttu-rata due anni fa, ma adesso è nel degrado totale e si spera che l’amministrazione locale si sensibilizzi a questo problema.

Gerardo Del Sorbo

strada, delle parti di cui essa è fatta, che sono: corpo stradale (trincea o rilevato), opere d’arte (ponti, viadotti, gallerie, muri di sostegno), sovra-struttura stradale (pavimentazione). Si è data importanza ai materiali impiegati nella costruzione delle parti di una strada, poi ai tipi di terre, alle prove che si possono fare su esse, ai controlli e allo studio tecnico del loro comportamento. Si è detto dei tipi di strade e anche dei mezzi specifici per realizzarle. Dalla presentazione dei tipi di strade si è venuto a cono-scenza che le strade di Angri sono fatte con una pavimentazione di tipo flessibile, che va cambiata ogni 20 anni. Finite le prove sui materiali, si è parlato della loro funzionalità (prova dell’aderenza peneumatico-manto stradale). Si è parlato inoltre della

manutenzione delle strade. Si è ribadito che i lavori di asfaltatura delle strade non vanno mai fatti quando piove, se no si creano delle sporgenze sulla strada.

Si è altresì evidenziato che ci dovrebbe essere una con-venzione tra ente locale e le società che per erogare i pro-pri servizi fanno lavori sulle strade (Enel, Telecom, ecc.) con l’obbligo di preavviso e di ripristino della pavimen-tazione a loro spese. Nel se-minario è purtroppo emerso che il comune di Angri non ha stipulato ancora una la suddetta convenzione.

Gerardo Del Sorbo

Degrado Stazione Ferroviaria

Lo scorso 27 settembre, in occasione dei festeggiamen-ti in onore dei santi medici Cosma e Damiano, è stato pubblicamente presentato uno studio di Giancarlo Forino intitolato I sette dormienti. L’opuscolo, se-condo di una serie (il primo, anch’esso scritto da Forino, era dedicato al Sangue di San Giovanni Battista ed è stato edito nel 2007), è pubblicato dall’Associa-zione Panacea, che, come si ricorderà, è nata con il lodevole fine di promuovere la tutela e valorizzare i beni artistici e culturali presenti sul territorio di Angri.

I sette dormienti affronta la storia e le tradizioni legate al culto dei sette dormienti, dei quali vi è una riproduzio-ne scultorea nella Cappella Pisacane (più nota come chiesa di San Cosma e Da-miano) in via di Mezzo.

Dopo aver analizzato il valore simbolico del nu-mero sette, che ricorre in diverse culture e tradizioni occidentali e non (si pensi alle sette stelle dell’Orsa Maggiore, oppure ai sette emirati arabi), Forino ci in-forma che la storia di questi sette personaggi è nota sia nel mondo cristiano che in quello islamico grazie a due fonti: La leggenda aurea e il Corano. Naturalmente non sveliamo il contenuto della leggenda per non to-gliere il piacere ai lettori di scoprirlo dalle pagine di

Forino. Nell’ultima parte dell’in-teressantissimo scritto, l’autore ci informa delle vicende della famiglia Pisacane, presente ad Angri fin dalla seconda metà del Quattrocento, e di come sia nato il culto dei due santi nel nostro paese.

A margine ci sia consentito far notare che la circostanza che le statue dei sette dormienti versino in un pessimo stato di conservazione, da più parti denunciato senza che nessuno (men che meno la Soprintendenza

ai ben culturali) si sia preso la briga di provvedervi, manifesta inequivocabilmente l’apatia e il torpore culturale che affligge Angri e la scarsissima sensibilità del popolo angrese (e di conseguenza delle istituzioni politiche che li rappresentano), che è ormai avviato decisamente sulla strada di un totale degrado anche delle proprie antiche tradizioni.

Vincenzo Ruggiero Perrino

In occasione dei festeggiamenti dei santi Cosmo e Damiano

Le strade di Angri hanno bisogno di una buona sistemazione

I vandali prendono di mira la struttura di Corso V. Emanuele

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«Secondo la mia opinione la ma-nifestazione “Estate ad Angri” non va vista solo come intrattenimento di coloro che rimangono in città ma come opportunità per promuovere eventi culturali, cosa che a mio parere non è stato fatto dall’Amministrazio-ne comunale.

Il cartellone della manifestazione è stato piuttosto magro e si è risolto sostanzialmente in un unico evento cioè il concerto di Gigi D’Alessio, tenutosi il 24 giugno; per il resto non si è vista una grande chermesse teatrale e canora, si sono infatti esi-bite compagnie amatoriali che vanno

comunque apprezzate per la passione con la quale svolgono la loro attività, ciò non toglie che si sarebbero potute invitare anche compagnie professio-niste. Per quanto riguarda i cantanti neomelodici che si sono esibiti nel corso delle serate, più che cantare sembravano starnazzare; la sensazio-ne è che non ci siano state dal punto di vista qualitativo grandi esibizioni. Vorrei inoltre sottolineare il fatto che sono venuti meno appuntamenti a cui gli Angresi erano particolarmente legati, come il palio che si è ridotto alla sola sfilata in costume d’epoca, a smentita del fatto che l’anno scorso

A conclusione della cosiddetta “Estate ad Angri”, abbiamo interpellato i responsabili dell’organizzazione, ma anche gli esponenti delle forze politiche di opposizione per raccoglierne opinioni e proposte.

Il 21 giugno scorso si è aperta un’ennesima edizione dell’“Estate ad Angri”, pro-mossa dall’Amministrazione comunale e organizzata da Pa-squale Annarumma, che abbia-mo interpellato per un bilancio della manifestazione.

«Filo conduttore dell’intera manifestazione è stato quello di dare maggiore visibilità a tutti gli artisti angresi, che, a differenza di quanto accade-va in passato, hanno avuto l’occasione di potersi esibire ad Angri, nell’ambito degli spettacoli programmati».

Secondo Annarumma per-tanto il bilancio dell’Estate angrese è positivo, tenendo conto delle numerose presenze registrate in villa comunale. Alla critica che gli spettacoli non hanno risposto alle ten-denze di un pubblico giovane, ha ribattuto: «La villa comu-nale è frequentata per lo più da famiglie e anziani per cui si è cercato di soddisfare i gusti di questi ultimi, mentre non si è registrata la presenza di giovani dai 20 ai 30 anni probabilmente perché non c’è niente che la città possa offrire loro, almeno per ora. Tutto ciò può solo spronarci a cercare di fare sempre meglio per andare incontro alle esigenze della po-polazione angrese; purtroppo i fondi messi a disposizione non hanno consentito di fare meglio di quello che è stato fatto, i ventunomila euro stanziati dal Comune sono stati impiegati per il service, il palco e gli artisti, molti dei quali si sono comunque esibiti anche senza compenso. Ciò non ha consen-

tito di svolgere gli spettacoli anche nelle piazze (troppo costoso spostare i palchi) e di pubblicizzare le serate con un apposito cartellone.

Un ringraziamento va a tutti coloro

Pasquale Annarumma: Bilancio positivo, considerando le risorse diponibili

Daniele Selvino, capogruppo Costituente di Centro: Trenta mila euro per D’Alessio hanno pregiudicato il resto.

«Al d i l à d i un’approssimazio-ne che può essere legata a problemi di bilancio, credo di poter affermare senza dubbio, che ci sia stato tanto cattivo gusto nella scelta delle attività culturali presentate nel corso della ma-nifestazione, siamo stati letteralmente invasi da cantanti neomelodici senza prendere in consi-derazione la voca-zione degli Angresi a voler essere un pubblico teatrale.

Per quanto riguarda l’aspetto cul-turale, l’Amministrazione attuale ha completamente cancellato ciò che di positivo era stato fatto nel passato, come ad esempio il concorso lirico dell’Agro che negli anni scorsi ha ospitato tra gli altri la soprano Katia Ricciarelli, la chermesse di musica classica. Negli spettacoli presentati in villa comunale in verità c’è molto poco di culturale, mentre non mi è stata data ancora alcuna risposta per “Avanteatro”, unica manifestazione organizzata negli anni scorsi in siti industriali dismessi, proprio con l’intento di dimostrare come tali aree possano essere riutilizzate come contenitori culturali.

Invece per il concerto di Gigi D’Alessio è stata spesa un’ingente somma di denaro, parte della quale poteva essere impiegata in attività care agli Angresi, come una migliore organizzazione del palio cittadino o anche l’allestimento di un cartellone al fine di pubblicizzare gli eventi, evitando di imbrattare il paese con manifesti di cattivo gusto.

In passato si è puntato su nomi di qualità, come Peppe Barra e Luciano De Crescenzo, oggi solo su dilettanti che forse hanno allietato la serata dei parenti accorsi per vederli ma non certo degli Angresi che forse si aspettavano qualcosa di meglio. Bisognerebbe pertanto affidarsi a persone competenti per avere una

buona p ro -grammazione culturale ca-pace di attira-re attenzione e persone su A n g r i , c o n benefici eco-nomici per il paese. Vorrei inoltre sotto-l ineare che l’anno scorso ho scritto una lettera aperta all’assessore al la cultura Francesco Fa-solino, chie-dendogli una maggiore effi-

cacia sul piano culturale; nella risposta, datami proprio su AN-GRI ‘80, l’assessore si era detto disponibile a mettere mano ad una programmazione culturale di ampio respiro, parlando ad-dirittura di Benigni e del teatro greco, tutte cose che nella realtà non si sono verificate. Dietro lo slogan “Finalmente si cambia” dell’amministrazione Mazzola c’è solo una grande illusione e personalmente credo che que-sto sia non un centrodestra ma solo un gruppo di signori che si è ritrovato a governare e che adesso sta facendo di tutto per rimanere».

Servizio a cura

di Marina Ruotolo

Massimo Ferri, collaboratore di Annarumma nonché presentatore delle serate, ha aggiunto che nell’organizzare la manifestazione “si è cercato di accontentare un po’ tutta la popolazione angrese attraverso serate a tema: il 21 Giugno vi è stata la “Serata della risata” con alcuni comici di indiscussa bravura, poi vi è stata la musica neomelodica, italiana, della tradizione napo-letana, e inoltre rappresentazioni teatrali di associazioni culturali angresi tra cui la Certosa, Dragonteo e Il Ponte. Vi è stata infine la serata del 27 settembre in cui si è esibito l’apprezzato cantante angrese Alfio Lombardi e la serata conclusiva svoltasi il 28 settembre in via di Mezzo, dove si è cercato di dare maggior rilievo alle tradizioni locali attraverso piatti tipici angresi”.

Annarumma, infine, ha poi tenuto a sottolineare che dal 9 al 23 Agosto non si sono tenuti eventi in villa comunale in quanto nello stesso periodo avrebbero dovuto aver luogo appuntamenti tradizionali che, invece, non si sono svolti, come il palio cittadino (ridotto a soli due giorni) e la Festa dell’emigrante, promossa dalla Pro Loco di Angri ogni Feragosto in piazza Annunziata.

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che hanno preso parte alla manife-stazione e in maniera particolare a Vincenzo De Vivo che ha scritto, suonato e cantato la sigla di apertura dell’estate angrese».

l’Amministrazione comunale abbia annunciato l’organizza-zione di un palio che sarebbe passato alla storia, e in effetti così è stato in quanto è passato alla storia come il palio “non avvenuto”.

Il cittadino non può quindi essere soddisfatto al cospetto di tali avvenimenti che non registrano un cambiamento po-sitivo rispetto agli anni scorsi, la sensazione è quindi quella che in realtà non si stiano facendo progressi per il bene della città».

Gianluigi Esposito, esponente del Partito Democratico: C’è stato tanto cattivo gusto nelle scelte fatte!

C’era una volta l’estate ad Angri

Concerto di Gigi D’Alessio

Page 17: Angri80_ott_2008

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tembre, si è concluso il “Festival della Palma d’Oro”, kermesse ca-nora organiz-zata dall’Asso-ciazione per la valorizzazione della contrada Bagni giunta, ormai, alla de-cima edizione. Con il brano “No one” di Alicia Keys, ha vinto Sabrina Gioiella, una splendida sedicenne di Roccapiemonte. Ven-tuno i concorrenti in gara.

In giuria, quest’anno, Franco Colasanto, produt-tore e direttore artistico del festival internazionale “Of Pop Music”, Vincenzo Cola-santo, vicepresidente dell’as-sociazione artistico culturale “Rosso Arancio” che orga-nizza il festival internazio-nale “Canzoni dal mondo”, Giuseppina Coppola, accre-ditata concertista e insegnan-te di flauto traverso presso l’istituto “Elsa Morante” di Sant’Anastasia, Daniela Faiella, giornalista, addetto stampa del Comune di Angri e dell’ “A.C.S.E - Servizi per il territorio” di Scafati, Giuseppe Novi, talent scout, organizzatore di eventi cul-turali ed artistici, formatore in comunicazione e fonda-tore e direttore artistico del premio culturale “Città di Angri…nell’ Agro”, mani-festazione grazie alla quale nel 2006 ha ricevuto una medaglia al merito da parte del presidente della Repub-blica Giorgio Napolitano.

A presentare la serata, Nunzio Milo, visibilmente emozionato per il ritorno sul palco del Festival Del-la Palma d’Oro dopo anni di assenza: “Della prima volta, nel lontano 1997, ho

un ricordo bellissimo: in quell’oc-casione, infatti, arrivarono come ospiti Rita Pavone e Teddy Reno, due miti della canzone italiana”.

Soddisfatto anche il presidente dell’Associazione per la valorizza-zione della contrada Bagni, il dottor Luigi Padovano che, oltre ad essere un serio professionista, non smette mai di impegnarsi nel sociale: “La nostra associazione, una no profit, è nata per creare momenti di aggre-gazione e di reale coinvolgimento del tessuto sociale. Il festival, nato

nel 1996, è un evento pensato e creato per dare ai tanti giovani di talento una tangibile opportunità di crescita. In passato i vincitori acce-devano di diritto alle finali del Fe-stival degli Sconosciuti di Ariccia.

Quest’anno abbiamo fatto di più: ai primi tre classificati abbiamo ga-rantito la partecipazione a festival internazionali in Svezia e Norvegia. Speriamo di poter fare ancora meglio l’anno prossimo e già ci sono tante novità che bollono in pentola…”

Carmen Schiavone

Palma d’oro: un’opportunità per giovani talenti

Il Gruppo Sportivo Doria, nato nel 1980 ed attivo a livello regio-nale nel settore della pallavolo femminile, ha contestato il calen-dario di utilizzazione della pale-stra “Galvani” stilato dal Comune. Il presidente del gruppo Luigi Falcione attraverso una nota pro-tocollata ed indirizzata agli organi istituzionali ha evidenziato la ne-cessità di rivedere le ore assegnate alle diverse società sportive nel ri-spetto del regolamento comunale.

Nella nota inviata a Palazzo di Città è scritto che : “E’ la prima volta che viene notificato un calendario di utilizzazione della struttura, formato senza avere preventivamente interpellato, collegialmente e democratica-mente, i responsabili delle società utenti. Questo metodo ha il solo effetto di danneggiare chi, come lo scrivente gruppo, non ha avuto la possibilità di partecipare alla stesura del calendario stesso”.

Alla base della protesta anche la cronica carenza di strutture pubbliche fruibili dagli amanti

dello sport. Un problema che si trascina da lunghi anni. Sono infatti numerosi gli atleti soprattutto giovani che praticano sia agonisticamente che amatorialmente i cosiddetti sport minori. Falcione contesta nel merito la violazione del regolamento comu-nale che, a suo dire, non sarebbe stato rispettato. “L’art.8 del regolamento prevede per l’assegnazione delle palestre ed i relativi orari di utiliz-zazione un ordine di precedenza e di priorità sia riguardo all’attività svolta, sia riguardo all’anzianità di utilizzazione degli impianti e di anzianità delle stesse società spor-tive. Ebbene tali disposizioni sono state completamente disattese”.

In concreto il leader delle palla-voliste evidenzia una riduzione di ore per gli allenamenti a danno del proprio gruppo, che è impegnato sia nel campionato di seconda divi-sione seniores, che nelle attività di minivolley. “Nella fruizione della struttura si è passati dalle sedici ore dell’anno scorso alle tredici di quest’anno. Queste tredici ore sono fittizie poiché alcune ore sono da utilizzare per le partire di campionato delle squadre under 14 ed under 16, sicché le ore diminuiscono ancora”.

Il presidente del G.S. Doria ha evi-denziato anche una disparità di trat-tamento nei confronti di un’altra so-cietà cittadina tale ASD Pallacanestro con cui dovrà condividere la struttura di via Dante Alighieri. E’ scritto che :

“Nel contempo la società ASD Pallacanestro, spon-sorizzata da un consigliere comunale, ha partecipato alla stesura del calendario nonostante abbia inizia-to l’attività solo l’anno passato”. Infine Falcione ha dichiarato che : “Il calendario è stato assunto in violazione del regola-mento ed è il frutto di una patente discriminazione del GS Doria. Vogliamo intervenire per annullando ovvero sospendendo gli ef-fetti del provvedimento”.

Pippo Della Corte

IL G.S. DORIA CONTESTA GLI ORARI ASSEGNATIGLIIl presidente Falcione: “Ci sono state ridotte le ore per

allenarci nella palestra di via Dante Alighieri”

Utilizzo impianti sportiviKermesse canora organizzata dall’Associazione per la valorizzazione della contrada Bagni

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In data due Gennaio 2003 il sottoscritto, mentre si recava al lavoro, con la propria auto, presso l’Ufficio Postale di Angri, piazza Annunziata, cadde nella classi-ca trappola del finto tamponamento.

Trascorsero si e no due minuti, appena il tempo di scendere dall’auto per constatare cosa fosse successo ed il mezzo divenne preda di ignoti ladri.

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aperto con le chiavi nel cruscotto.Ci sono voluti oltre cinque anni per vedere esauditi

i miei diritti.Grazie all’avv. Elio Alfano che ha condotto ma-

gistralmente questo lungo contenzioso, il Tribunale di Nocera Inferiore, in data dieci Giugno 2008, ha emesso la sentenza in mio favore, condannando l’As-sicurazione al pagamento di tutti i danni.

Ve ne invio copia ritenendo che possa essere un utile precedente a ben sperare per tutti coloro che dovessero, malauguratamente, “incappare” in una situazione come quella capitata a me.

Giuseppe Coppola

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Un luogo accogliente, arioso, dipinto di tricolore, con ai muri decine di quadretti, foto e cartoline, provenienti dalle città di mezza Europa. Un gruppo di giovani, accomunati dalla passione per il calcio (soprattutto

per il tifo sportivo) e dal desiderio di trovare ed offrire un’alternativa alla piazza e alla strada.

C’è soprattutto questo dietro lo striscione tricolore su cui campeggia la scritta ANGRI che, fino a qualche tempo fa, faceva sgranare gli occhi ai pallonari angresi davanti alla tv, increduli: “Ma… Ho visto bene?? Dietro la porta di Buffon c’è scritto ANGRI?!?”.

A sei anni dalla fondazione del C.S.A. Angri Tricolore (la sigla sta per Coordi-namento Sostenitori Azzurri), quello striscione non è più una novità, ma sempli-cemente un motivo d’orgoglio per questo paese.

“Siamo un associazione sportiva - ci dice Sergio - ma non pensiamo soltanto al calcio. Stiamo organizzando, per esempio, la Sagra della pasta tricolore, che si terrà a Dicembre, probabilmente nei dintorni della sede (Via Incoronati) e sarà un’occasione per farci conoscere meglio e, soprattutto, per mostrare le foto più belle scattate durante le trasferte al seguito della Nazionale”.

Fin da subito i ragazzi ci hanno tenuto a precisare che la loro associazione è regolarmente iscritta all’Albo e che non riceve alcun sovvenzionamento: “Ci autofinanziamo – chiarisce Ercole – con le quote mensili degli associati, pari a 12 euro. Ovviamente non riusciamo, con questa somma, a coprire le spese relative alle trasferte, ma in caso di viaggi particolarmente costosi, riusciamo ad offrire un contributo a coloro che intendono parteciparvi. Cerchiamo qualche sponsor soltanto in caso di manifestazioni ed eventi”.

Osservare le pareti del Club, i gadget, i cimeli e gli articoli di giornale, significa realizzare l’esistenza di un calcio diverso: meno roboante e chiacchierato, ma di gran lunga più suggestivo: fatto di viaggi, amicizie, avventure e disavventure che è necessario e bellissimo fissare alle pareti come nella mente.

“Ne abbiamo passate di belle… - racconta Maurizio, mostrandoci la contravven-zione con annesso sequestro della macchina, subiti ad Oporto nel 2004. “Ricordo quando restammo per 12 ore bloccati in un aeroporto delle Isole Far Oer per un guasto al motore, causato da un uccello poco fortunato. Tuttavia i ricordi più belli sono relativi al Mondiale 2006. Quello è un periodo indimenticabile”.

Per sapere e vedere di più, è possibile visitare il sito web dell’Associazione: www.angritricolore.altervista.org, oppure la bellissima sede, sita in Via Incoronati, 26.

“Per noi è un piacere accogliere nuovi associati o persone interessate a viaggiare con noi. Contiamo sul comune buon senso ma, come in ogni comunità, anche qui ci sono delle regole da rispettare. Abbiamo la fortuna di trovarci in un posto centralissimo e densamente abitato - sottolinea Ercole – ma finora abbiamo rice-vuto soltanto complimenti per il buon senso e la civiltà mostrati. Effettuiamo la raccolta differenziata e ci stiamo battendo affinché non si gettino i rifiuti proprio sotto il nostro balcone”.

Francesco Somma

Associazione C.S.A. Tricolore Angri di Via Incoronati

Foto: Valentino

Av v i o d i c a m p i o n a t o d i s a s t r o s o p e r l a formazione del cavallino

rampante che in sei giornate è riuscita a centrare una sola vittoria e due pareggi. La squadra guidata da Sandro Erra ha pagato oltre misura il ritardo di preparazione e nonostante sfide non proibitive ha dovuto segnare il passo con le dirette concorrenti per la salvezza. Il bilancio parla chiaro: cinque punti in classifica ed eliminazione della Coppa Italia ad opera di un Pomigliano che si è imposto con un roboante 2-4 nella gara di ritorno al “Novi”, all’andata era finita 3-3. Il continuo arrivo di nuovi calciatori ha stravolto i piani tattici dell’allenatore Erra costretto ogni settimana a varare un assetto di gioco diverso per esaltare le qualità dei singoli calciatori approdati alla corte doriana.

La società grigiorossa ha compiuto investimenti importanti regalando al tecnico calciatori di provata esperienza e potenzialità tecniche, prima della chiusura del calcio mercato sono arrivati a rinforzare l’organico il portiere Enzo Cortese, classe ’89, ma con già due anni di esperienza nel torneo di serie D con la maglie di Sibilla e Casertana e il difensore Cristian Galliano che ha seguito di poche ore il ritorno in grigiorosso del capitano Antonino Amarante che ha lasciato la Battipagliese.

Cammino a corrente alternata con risultati che non rendono merito agli investimenti fatti dalla società del Commissario Straordinario, Enzo Criscuolo. L’organico grigiorosso annovera nomi important i a differenza delle passate stagione quando calciatori sconosciuti o reduci da lunghi infortuni si sono affermati e proposti alla ribalta calcistica grazie alle prestazioni sfoderate con la maglia del cavallino rampante. Maggiori costi con un rendimento mediocre a dimostrazione che non sempre nel calcio chi spende di più riesce ad ottenere risultati importanti. Sandro Erra ha a disposizione una squadra di buon livello e ha l’ingrato compito di trovare la quadratura del cerchio e inanellare una serie di risultati positivi in grado di portare l’Angri in una posizione più consona al valore della squadra. I risultati positivi devono risvegliare dal torpore la tifoseria del cavallino

rampante che resta indifferente, nemmeno la curiosità della “prima” in casa con il Fasano (1-3) ha fatto sorridere il cassiere angrese che ha contato solo qualche migliaio di euro di incasso frutto della presenza di poco più di trecento appassionati. Inutile nascondere che la nuova dirigenza si aspettava e meritava un passaggio dal botteghino molto più consistente anche a fronte degli acquisti compiuti nelle ultime settimane. L’obiettivo è di riportare al “Novi” la gente degli anni d’oro, ma la disaffezione della tifoseria grigiorossa si espande a macchia d’olio e i risultati non stanno di certo favorendo il coinvolgimento del popolo del pallone.

La buona sorte, in quest’avvio di stagione, non è dalla parte grigiorossa, dopo la sconfitta immeritata subita con il Fasano è arrivata un’altra beffa per la truppa di Sandro Erra battuta di misura e nel finale ad Ischia. La brigata grigiorossa nonostante l’esordio dei tre nuovi acquisti Amarante, Cortese e Galliano, non è riuscita nell’impresa di tornare a casa con un risultato positivo in grado di alimentare una classifica deficitaria. La squadra ha ruminato un buon calcio imbastendo trame di gioco che hanno prodotto

diverse occasioni per alterare l’equilibrio dell’incontro che sembrava destinato ad un tranquillo risultato di parità, invece, nel finale la conclusione di Trofa ha smorzato l’entusiasmo della compagine angrese preparata a raccogliere un meritato punto in trasferta. Fuori dubbio che i grigiorossi siano in credito con la fortuna, ma cedere punti a formazioni di basso cabotaggio lascia preoccupati gli “afacionados” angresi.

Un solo punto raccolto nelle prime tre partite, un bilancio negativo che fa il pari solo con la stagione 2003/04 quando l’Angri, guidata da Nicola Provenza, mise in cassaforte un punto frutto del pari maturato a Corigliano (3-3), la partenza lenta, però, non inficiò sul raggiungimento del traguardo salvezza. La sconfitta in casa con la corazzata Matera (0-2) ha solo acuito il momento di crisi della formazione doriana che si è vista superare con estrema disinvoltura dai lucani guidati dal “bucaniere” Diego Albano. L gruppo alle dipendenze di Erra nonostante le tre sconfitte consecutive non si è disunito e nella successiva partita con la Sibilla (1-1) è arrivato un pareggio importante contro una diretta concorrente cui non è servita la rete del vantaggio realizzata dall’ex Pietro Crisantemo. L’attaccante abatese, al suo primo sigillo stagionale, non ha esultato per la rete realizzata alla sua ex squadra. Un gesto di rispetto nei confronti della tifoseria grigiorossa che due stagioni or sono lo vide straordinario protagonista della formazione guidata dal tecnico Di Nola. Nonostante un lungo infortunio che lo tenne lontano dal rettangolo di gioco, Crisantemo realizzò in campionato dieci reti risultando essere la spalla ideale di Majella che spesso usufruiva degli spazi creati dal poderoso attaccante scuola Sorrento.

L’affetto e la stima che i tifosi nutrono nei suoi confronti hanno indotto Crisantemo a smorzare la gioia per il ritorno al gol arrivato dopo un anno di stop forzato a causa di un serio infortunio al tallone. L’ex “bucaniere” grigiorosso non ha mai nascosto l’affetto per la piazza angrese e la dimostrazione di un rapporto di passione viscerale è arrivata ieri dallo stadio “Chiovato”. Un gesto che ha conquistato la torcida del cavallino rampante. Un eurogol del promettente Della Femina nel match con il Francavilla ha spezzato il digiuno di vittorie in campionato dell’Angri, e rilanciato in classifica i ragazzi di mister Erra. Erano trascorsi 42 giorni dal successo-qualificazione in coppa col Gelbison, griffato dallo stesso centrocampista angrese doc, e ci ha pensato al 27’ del primo tempo il diciottenne grigiorosso inventandosi una staffilata di rara bellezza che, da oltre 20 metri, non ha lasciato scampo al portiere lucano.

Luigi D’Antuono

La squadra guidata da erra in ritardo di preparazione

Brutto inizio di campionato per i Grigiorossi «Promuoviamo Angri

con il tifo corretto»

Erra

Radikkio e Cocuzza

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19OttObre 2008 notizie utili

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Conte, Via Dei Goti, 10 - Tel. 081.946188D’Antonio, p.zza Sorrento - tEl. 081.948570Gallucci, via Roma, 15 -Tel. 081948513Polini p.za S.Giovanni - tEl. 081.946131

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resterà con la porta chiusa ma con il farmacista in servizio all’interno.

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Vivissimi auguri alla piccola angrese Alessia Coppola, ammessa alla Scuola di Ballo dello storico teatro

San Carlo di Napoli, prestigioso punto di riferimento per la Danza in Italia.

Dedicato a te, piccola stella ballerina, un pensiero di W. Shakespeare “C’era una stella che danzava

e sotto quella sono nata”. Auguri da zia Giovanna Aprea Pescino

AUGURI

NOZZE D’ORO

A Cacciano, in provincia di Benevento, il 14 Settembre u.s. Giuseppe e Pasqualina Esposito hanno festeggiato, circondati dai parenti, le nozze d’oro.

I nipoti Tonino, Carmela e Tommaso rin-novano gli auguri agli zii dalle pagine del giornale di cui sono affezionati lettori.

Nino Tortora con l’attore

Libero de Rienzo, durante le riprese

del film di Marco Risi “Forte Apache”, che ricostruisce

la vicenda del giornalista

Giancarlo Siani,ucciso da sicari della Camorra.

leGGi AngRi ‘80

OTTOBRE

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NOVEMBRE

Sabato 1 ConteDomenica 2 ConteSabato 8 dalle ore 8,30 alle 16,30 Comunale 1 e Comunale 2 “ 16,30 “ 20,30 Conte e Comunale 2Domenica 9 ConteSabato 15 dalle ore 8,30 alle 16,30 Comunale 1 e Gallucci “ 16,30 “ 20,30 Conte e GallucciDomenica 16 ConteSabato 22 dalle ore 8,30 alle 16,30 Comunale 1 e D’Antonio “ 16,30 “ 20,30 Conte e D’AntonioDomenica 23 Conte

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20OttObre 2008

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Lo scorso 3 Ottobre, il piccolo Antonio Conte, ha compiuto sei anni,

festeggiato dal papà Gigi, dalla mamma Flavia

Gaeta, dai nonni, dagli zii e dai

cugini.Auguri

dalla redazione di ANGRI ‘80.

Il 13 Settembre scorso, nella Chiesa del Carmine, hanno

ricevuto il sacramento della 1ª comunione, Dino e

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della mamma Sandra Longobardi, nonché della redazione di ANGRI ‘80

Lo scorso 18 Giugno, nella Chiesa di Colle S. Alfonso, Gianfranco e Carmela hanno coronato il loro sogno d’amore.

Auguri di una vita serena e felice dalla redazione di ANGRI ‘80

Foto Lello Mosca

Foto Antonio Mancuso

BATTESIMO

Lo scorso 14 settembre,nella chiesa di

Costantinopoli, la piccola Aurora

D’Alessio ha ricevuto il sacramento del

battesimo.Auguri da Papà

Marcello, da mamma Ilaria,dagli zii e nonni...

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