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Franen.d.
Crollo/Ribaltamento
Scivolamento rotazionale/traslativo
Colamento lento
Colamento rapido
Complesso
n.d.
Crollo/Ribaltamento
Colamento rapido
Complesso
n.d.
Crollo/Ribaltamento
Scivolamento rotazionale/traslativo
Espansione
Colamento lento
Colamento rapido
Sprofondamento
Complesso
DGPV
crolli/ribaltamenti diffusi
sprofondamenti diffusi
frane superficiali diffuse
Settore CARG
stabilizzato/relitto
attivo
quiescente
Elementi Morfologicin.d.
Blocco mobilizzato per caduta massi
Elemento lapideo di dimensioni rilevanti
Emergenza idrica
Punto di assorbimento idrico
Settore con indizi/ fenomeni di instabilità
Settore interessato daruscellamento concentrato
Soliflusso/soil creep
n.d.
Depressione allungata
Frattura/Tincea
Margine di frattura/trincea
Contropendenza
Orlo di scarpata principale
Orlo di scarpata secondaria
Orlo di scarpata antropica
Orlo di scarpata di erosione fluviale
Incisione troncata
Lineamento morfostrutturale a grande scala
Sovrascorrimento
Limite di accumulo secondario
Limite di frana certo
Limite di frana incerto
Direzione di transito dei blocchi
Cordone morenico
Scaricatore glaciale
Ondulazione
Paleoalveo
n.d.
Settore con indizi/ fenomeni di instabilità
Settore con ondulazioni
Campo di detrito
Depressione chiusa
Accumulo detritico alla base del versante
Substrato affiorante
Settore interessato da ruscellamento diffuso/concentrato
Scarpata
Zona a monte del coronamento
Settore interessato da erosione accelerata
Soliflusso/soil creep
Zolla relitta di planare
Dati Interferometrici< 10
-10 - -5
-5- -3
-3- -2
-2 - 2
2 - 3
3 - 5
> 5
Interventipuntuali
lineari
Dannipuntuali
lineari
SIFRAP - Sistema Informativo Fenomeni Franosi in Piemonte
Comune di Cabella Ligure - Località: Montaldo di Cosola
Codice frana: 006-00636-00
Scala: 1: 5000Aggiornamento: 10/2018
Dati interferometrici ERS periodo 1992-2001
Arpa Piemonte - Dipartimento Rischi naturali e Ambientali. Via Pio VII,9 10035 Torino
-
SIFRAP - Sistema Informativo Fenomeni Franosi in Piemonte
Comune di Cabella Ligure - Località: Montaldo di Cosola
Codice frana: 006-00636-00
PAI
Dissesti PuntualiFrana attiva
Frana quiesciente
Frana stabilizzata
Dissesti perimetratiFrana attiva
Frana quiesciente
frana Stabilizzata
SIFRAPn.d.
Crollo/Ribaltamento
Scivolamento rotazionale/traslativo
Espansione
Colamento lento
Colamento rapido
Sprofondamento
Complesso
DGPV
Aree soggette a crolli/ribaltamenti diffusi
Aree soggette a sprofondamenti diffusi
Aree soggette a frane superficiali diffuse
Settore CARG
Stato Attivitàstabilizzato/relitto
attivo
quiescente
Confronto con il quadro normativo (SIFRAP - PAI)
Scala: 1: 5000
Aggiornamento: 10/2018
Arpa Piemonte - Dipartimento Rischi naturali e Ambientali. Via Pio VII,9 10035 Torino
-
SIFRAP - Sistema Informativo Fenomeni Franosi in Piemonte
Comune di Cabella Ligure - Località: Montaldo di Cosola
Codice frana: 006-00636-00
StrumentazioneCaposaldo GPS
Caposaldo topografico convenzionale
Distometro a nastro
Distometro laser
Estensimetro a filo
Inclinometro
Misuratore di giunti
Piezometro
Spia fessurimetrica
Franen.d.
Crollo/Ribaltamento
Scivolamento rotazionale/traslativo
Espansione
Colamento lento
Colamento rapido
Sprofondamento
Complesso
DGPV
Aree soggette a crolli/ribaltamenti diffusi
Aree soggette a sprofondamenti diffusi
Aree soggette a frane superficiali diffuse
Settore CARG
Stato Attivitàstabilizzato/relitto
attivo
quiescente
Corografia con ubicazione degli strumenti del sistema di monitoraggio
Scala: 1: 5000
Aggiornamento: 10/2018
Arpa Piemonte - Dipartimento Rischi naturali e Ambientali. Via Pio VII,9 10035 Torino
-
SIFraP Sistema Informativo Frane in Piemonte
Scheda riassuntiva delle informazioni contenute nel Sistema Informativo Geologico
di Arpa Piemonte relative a dissesti di versante
IDFrana: 006-00636-00
Dati generali
Provincia
ComuneData ultimo aggiornamento 2016-03-04
Alessandria
Cabella Ligure
GENERALITA'
MORFOMETRIA FRANA POSIZIONE FRANA SUL VERSANTE* Testata * Unghia
DESCRIZIONE GENERALE DEL FENOMENO
L’intero versante di Cosola è interessato da un esteso corpo di frana, che conferisce al territorio una morfologia ad acclività variabile, con tratti in contropendenza e brusche rotture di pendio; la frana di Cosola è in buona parte allo stato quiescente, ma ha subìto alcune importanti riattivazioni in tempi relativamente recenti. Il corpo franoso è individuabile lungo le pendici del Monte Prenardo, a partire dalla quota di circa 1450 m in località Fontana Fredda e termina sul fondovalle del T. Cosorella alla quota di circa 730 m; lateralmente è delimitato a NW dal Rio di Montaldo e a S dal Torrente Cosorelle ma a monte dell'abitato di Montaldo l'unghia dell'accumulo si espande lateralmente. Le riattivazioni interessano principalmente il lobo di SE al piede del corpo franoso, sul versante sinistro del Rio di Montaldo, su cui sorge l’abitato. Il meccanismo originario principale responsabile della messa in posto del corpo di frana è ascrivibile a debris flow in fasi successive conseguenti al trasporto di ingenti quantità di detriti derivanti molto probabilmente dall'evoluzione di una antica frana di tipo traslazionale planare originatasi dalla rottura in cerniera del fianco di una piega antiforme coricata. La dinamica della messa in posto del potente corpo detritico, che interessa la zona di Montaldo di Cosola, è legata all'interazione di movimenti gravitativi sovrapposti, parzialmente erosi e successivamente riattivati con meccanismi anche differenti, prevalentemente di colata e più limitatamente di scivolamento. L’aspetto più evidente del dissesto idrogeologico è dato dalle frane (in genere colamenti) che interessano porzioni superficiali della copertura. Le riattivazioni interessano principalmente il piede del corpo franoso.
DESCRIZIONE MOVIMENTO
Il meccanismo originario principale responsabile,è ascrivibile a debris flow in fasi successive conseguenti al trasporto di ingenti quantità di detriti derivanti molto probabilmente dall'evoluzione di una antica frana di tipo traslazionale planare originatasi dalla rottura in cerniera del fianco di una piega antiforme coricata. Il materiale franoso depositatosi sul versante fino al fondo valle è stato rimodellato dall'azione erosiva dei torrenti e rii che scendono dal versante portando all'attivazione di dissesti localizzati. Tutto il corpo stabilizzatosi tende a ad avere un comportamento plastico tipo colamento lento collegato ad eventi meteorologici di importante entità che vanno ad influire sulla falda presente nell'ammasso detritico impostata al contatto corpo detritico-substrato roccioso in posto. È lecito supporre che la frana di Montaldo sia suddivisa in almeno tre settori: 1) settore superiore o settentrionale il cui movimento risulta indipendente dalla pluviometria, è la zona con minor parossismo deformativo: la velocità media è infatti pari a 5.2 mm/anno, ma è in genere compresa tra 0 e 4 mm/anno; il piano di scivolamento è posto a -24.50 m da p.c., che corrisponde esattamente al limite stratigrafico copertura-substrato. 2) Settore inferiore o meridionale il cui comportamento è assai simile con una velocità media rispettivamente di 26.0 e 23.5 mm/anno, che si esplica in maniera quasi costante. La profondità di movimento è compresa tra 30 e 36 m: questa è perfettamente coincidente con il passaggio tra copertura e substrato riscontrato dai sondaggi. In questo settore il movimento non mostra alcuna correlazione con le precipitazioni.3) Settore intermedio che può ulteriormente essere diviso in due parti: quello altimetricamente più elevato, caratterizzato da una soggiacenza del movimento relativamente superficiale (-13.50 m da p.c.), e quello posto inferiormente, dove la base del movimento si rinviene a circa 30 m da p.c., coerentemente con
Montaldo di CosolaToponimo
196110Sezione CTR
Livello di approfondimento si si si1° 2° 3°
83 - RAPALLOFoglio 100k
Quota corona Qc (m)
Quota unghia Qt (m)
Lungh. orizz. Lo (m)
Dislivello H (m)
Azimut movim. (°)
Area totale A (m2)
Lunghezza La (m)
Profondità sup. sciv. Dr (m)Pendenza (°)
Volume massa sp. (m3)
β
αQuota corona Qc (m)Quota unghia Qt (m)
Lungh. orizz. Lo (m)
Dislivello H (m)
Azimut movim. (°)
Area totale A (m2)
Larghezza La (m)
Profondità sup. sciv. Dr (m)Pendenza (°)
950
800
428
19.3
216
91'954
276
26
150 Volume massa sp. (m3)
β
α In crestaParte alta del versante
Parte media del versante
Parte bassa del versante
Fondovalle
In cresta
Parte alta del versante
Parte media del versante
Parte bassa del versante
Fondovalle
Dipartimento Tematico Geologia e Dissesto sigeo@arpa.piemonte.it
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le risultanze stratigrafiche. Anche il comportamento tra i diversi strumenti è differente: in quello più elevato più elevato si ha velocità media di deformazione di circa 20 mm/anno; mentre nel settore posto inferiormente gli strumenti hanno registrato uno spostamento medio alla velocità di 23 mm/anno.
DESCRIZIONE GEOMORFOLOGICA
La posizione prossimale del bacino di Cosola e la natura rocciosa dei litotipi del sustrato geologico determinano una elevata acclività dei versanti, configurando un paesaggio tipicamente montano-appenninico. L’acclività favorisce una elevata energia di versante: per questo motivo il settore di Cosola è particolarmente affetto da dissesti gravitativi e da marcati fenomeni di dinamica torrentizia. L'ossatura geologica, caratterizzata da una sequenza flyschioide intensamente fratturata ha contribuito, inoltre in modo determinante, nel contesto meteoclimatico che caratterizza questo settore dell'Appennino, ad accrescere le coperture di versante attraverso processi di alterazione, disgregazione e trasporto, responsabili del modellamento attuale dei pendii. La presenza di corpi di frana influenza le forme del paesaggio, con i caratteristici cambi di pendenza a monte degli accumuli e con l’interruzione dei versanti mediante forme rilevate tipicamente separate da incisioni torrentizie. La morfologia si presenta da mediamente a molto acclive (dorsale compresa tra il Rio Carpi ed il Rio di Montaldo) con tratti in contropendenza e brusche rotture di pendio in corrispondenza degli abitati di Aie, di Montaldo. Le forme di modellamento recente ed attuale sono da ascrivere soprattutto all’azione dilavante ed erosiva delle acque e ai processi gravitativi di versante, che evidenziano lo stato di degradazione e l’instabilità delle formazioni rocciose.Il reticolo idrografico locale presenta un pattern di tipo subparallelo dendritico scarsamente gerarchizzato che risente dell'andamento geologico strutturale della zona.
NOTE
Area sottoposta a RME
Dipartimento Tematico Geologia e Dissesto sigeo@arpa.piemonte.it
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* 1°liv
IDROGEOLOGIA CLASSIFICAZIONE DELL'EVENTO FRANOSO
GEOLOGIA
* USO DEL SUOLO * ESPOSIZIONE DEL VERSANTE
Movimento1 2 n.d.
La geologia della zona è caratterizzata da terreni del Cretaceo-Peleocene della Formazione dei Calcari dell'Antola che presenta, nelle serie tipica deIl'Antola, una polenza di circa 2000 m. Dal punto di vista litologico si tratta di un flisch marnoso argilloso appartenente alle coltri alloctone delle Liguridi. La sequenza di Cosola è caratterizzata da una successione che presenta il graduale passaggio verso l’alto da calcarenite a marna calcaerea e argilliti, con le marne comprese nell' orizzonte argillitico. Dall'anallsi della frequenza percentuale dei litolipi rilevata de Abbate-Sagri (1967) relativamente ad una sequenza di 57,1m di Montalto di Cosola risulta: a- calcareniti 21%; b- marne calcaree 49%; c- marne 13%; d- argilliti 17%. I quattro termini fanno parte di un'unica sequenza deposizinale di tipo torbiditica con passaggio dai termini più grossolani e di alta energia di trasporto ai termini più fini relativi a condizioni di bassa energia. Le calcareniti sono di colore grigio chiaro, generalmente gradate, o laminazione parallela e convoluta presentano uno spessore medio di 25 cm. Le marne argillose sono di colore grigio chiaro talvolta nocciola caratterizzate da un tenore in carbonati superiore al 50%. le marne argillose passano verso l’alto a orizzonti marnosi con spessore medio poco superiore al metro. Talvolta sono presenti marne calcaree intervallate da orizzonti argillitici. Le
Inquadramento Geologico
Discont. 1Immersione:
Inclinazione: °°
Discont. 2Immersione:
Inclinazione: °°
1Immersione:
Inclinazione: °°
Discont.
Spaziatura1 2
molto ampia (> 2m)
ampia (60cm - 2m)
moderata (20cm - 60cm)
fitta (6cm - 20cm)
molto fitta (< 6cm)
Spaziatura1 2
molto ampia (> 2m)
ampia (60cm - 2m)
moderata (20cm - 60cm)
fitta (6cm - 20cm)
molto fitta (< 6cm)
Assetto discontinuità1 2
orizzontali
reggipoggio
traverpoggio (generico)
traverp. ortoclinale
traverp. plagioclinale
franapoggio (generico)
franap. + inclinato del pendio
franap. - inclinato del pendio
franap.inclinato = pendio
Assetto discontinuità1 2
orizzontali
reggipoggio
traverpoggio (generico)
traverp. ortoclinale
traverp. plagioclinale
franapoggio (generico)
franap. + inclinato del pendio
franap. - inclinato del pendio
franap.inclinato = pendio
Degradazione1 2
fresca
leggerm. degradata
mediam. degradata
molto degradata
completam. degradata
Degradazione1 2
fresca
leggerm. degradata
mediam. degradata
molto degradata
completam. degradata
1 2 * Litologia
rocce carbonatiche
travertini
marne
flysch, calcareo-marnosi
arenarie, flysch arenacei
argilliti, siltiti, flysch pelitici
rocce effusive laviche a
rocce effusive laviche basiche
rocce effusive piroclastiche
rocce intrusive acide
rocce intrusive basiche
r. metam. poco o nulla fogliate
r. metam. a fogliazione p
rocce gessose, anidritiche e saline
rocce sedimentarie silicee
conglomerati e brecce
detriti
terreni prev. ghiaiosi
terreni prev. sabbiosi
terreni prev. limosi
terreni prev. argillosi
terreno eterogeneo
terreno di riporto
1 2 * Litologia
rocce carbonatiche
travertini
marne
flysch, calcareo-marnosi
arenarie, flysch arenacei
argilliti, siltiti, flysch pelitici
rocce effusive laviche a
rocce effusive laviche basiche
rocce effusive piroclastiche
rocce intrusive acide
rocce intrusive basiche
r. metam. poco o nulla fogliate
r. metam. a fogliazione p
rocce gessose, anidritiche e saline
rocce sedimentarie silicee
conglomerati e brecce
detriti
terreni prev. ghiaiosi
terreni prev. sabbiosi
terreni prev. limosi
terreni prev. argillosi
terreno eterogeneo
terreno di riporto
* Litotecnica1 2roccia
roccia lapidea
roccia debole
detrito
terra granulare
terra granulare addensata
terra granulare sciolta
terra coesiva
terra coesiva consistente
terra coesiva poco consist.
terra organica
unità complessa
unità complessa: alternanza
unità complessa: melange
Struttura1 2
massiva
stratificata
fissile
fessurata
fratturata
scistosa
vacuolare
caotica
* Unità 1 * Unità 2Formazione di Monte Antola* Unità
Torbiditi calcareo-marnose in strati spessi e molto spessi di calcareniti a forte componente silicoclastica, di marne, di marne calcaree e di argilliti marnose al ternate a strati sottili e molto sottili di argilliti emipelagiche. Sequenza di Bouma Td-e, Tc-e e più raramente Tb-e. Campaniano Sup. - Maastrichtiano
* Litotecnica1 2roccia
roccia lapidea
roccia debole
detrito
terra granulare
terra granulare addensata
terra granulare sciolta
terra coesiva
terra coesiva consistente
terra coesiva poco consist.
terra organica
unità complessa
unità complessa: alternanza
unità complessa: melange
Struttura1 2
massiva
stratificata
fissile
fessurata
fratturata
scistosa
vacuolare
caotica
seminativo arborato rimboschimento e novelleto incolto nudoaree urbanizzate
incolto macchia e cespugliatocolture specializzate bosco ceduoaree estrattive
incolto prato pascolobosco d'alto fustovegetazione ripariaseminativo
seminativo arborato rimboschimento e novelleto incolto nudoaree urbanizzate
incolto macchia e cespugliatocolture specializzate bosco ceduoaree estrattive
incolto prato pascolobosco d'alto fustovegetazione ripariaseminativo
WE SN
NWSWNE SE
WE SN
NWSWNE SE
crollo
ribaltamento
scivolamento rotazionale
scivolamento traslativo
espansione
colamento "lento"
colamento "rapido"
sprofondamento
crollo
ribaltamento
scivolamento rotazionale
scivolamento traslativo
espansione
colamento "lento"
colamento "rapido"
sprofondamento
Velocità1 2estremamente lento (< 5*10E-10 m/s)
molto lento (< 5*10E-8 m/s)
lento (< 5*10E-6 m/s)
moderato (< 5*10E-4 m/s)
rapido (< 5*10E-2 m/s)
molto rapido (< 5 m/s)
estremamente rapido (> 5 m/s)
Materiale1 2roccia
detrito
terra
Cont. acqua1 2
secco
umido
bagnato
molto bagnato
Materiale1 2roccia
detrito
terra
Cont. acqua1 2
secco
umido
bagnato
molto bagnato
Velocità1 2estremamente lento (< 5*10E-10 m/s)
molto lento (< 5*10E-8 m/s)
lento (< 5*10E-6 m/s)
moderato (< 5*10E-4 m/s)
rapido (< 5*10E-2 m/s)
molto rapido (< 5 m/s)
estremamente rapido (> 5 m/s)
complesso
DGPV
aree soggette a crolli/ribaltamenti diffusi
aree soggette a sprofondamenti diffusi
aree soggette a frane superficiali diffuse
Settore CARG
acque assenti
acque stagnanti
ruscellamento diffuso
ruscellamento concentrato
N. Prof. (m)
Acque Superficiali
assenti
diffuse
localizzate
Sorgenti
assent
freatica
in pressione
Falde
acque assenti
acque stagnanti
ruscellamento diffuso
ruscellamento concentrato
1N. Prof. (m)
Acque Superficiali
Falda
assent
freatica
in pressione
Sorgenti
assenti
diffuse
localizzate
Dipartimento Tematico Geologia e Dissesto sigeo@arpa.piemonte.it
-
ATTIVITA'
CAUSE
SEGNI PRECURSORI
* METODOLOGIA PER LA VALUTAZIONE DEL TIPO DI MOVIM ENTO E DELLO STATO DI ATTIVITA'
* DATA STATO DI ATTIVITA' 01/2015
ATTIVAZIONI DATAZIONE EVENTO PIU' SIGNIFICATIVO
Fisiche
Intrinseche Geomorfologiche
Antropiche
fenditure, fratture
trincee, doppie creste
crolli localizzati
rigonfiamenti
contropendenze
cedimenti.
lesioni dei manufatti
scricchiolio strutture
inclinaz. pali o alberi
comparsa sorgenti
scomparsa sorgenti
scomparsa corsi d'acqua
variaz. portata sorgenti
variaz. livello acqua pozzi
acqua in pressione nel suolo
rumori sotterranei
Stile
singolo
multiplocomplesso
successivocomposito
fotointerpretazione
rilevamento sul terreno
monitoraggio
dato storico/archivio
segnalazione
Stato non determinato
quiescente stabilizzato relittoattivo
riattivato
sospeso
artificialmente
naturalmente
Stilesingolo
multiplocomplesso
successivocomposito
Stato non determinato
quiescente stabilizzato relittoattivo
riattivato
sospeso
artificialmente
naturalmente
n.d.
Fotointerpretazione
Rilevamento sul terreno
Monitoraggio
Dato storico/archivio
Segnalazione
Distribuzione
costante
avanzanteretrogressivo
in diminuzionein allargamento
multidirezionale confinato
Ora
Età radiometrica
precisioneanni B.P.
±
Giorno
Anno
Mese
Data certa
maxmin Data incerta
Ora
Età radiometrica
precisioneanni B.P.
±
19931993
11 11
Giorno 23 23
Anno
Mese
Data certa
maxmin Data incerta
1993-11-23 Giornali
Pubblicazioni
Testimonianze orali
Audiovisivi
Archivi enti
Cartografia
Immagini telerilevate
Documenti storici
Lichenometria
Dendrocronologia
Metodi radiometrici
Altre datazioni
Giornali
Pubblicazioni
Testimonianze orali
Audiovisivi
Archivi enti
Cartografia
Immagini telerilevate
Documenti storici
Lichenometria
Dendrocronologia
Metodi radiometrici
Altre datazioni
Distribuzione
costante
avanzanteretrogressivo
in diminuzionein allargamento
multidirezionale confinato
Poco attendibile01 / 10 / 1977
Attendibile11 / 11 / 1976
Poco attendibile01 / 11 / 1994
erosione fluviale base versante predisponente
precipitaz. brevi ed intense predisponente
precipitaz. eccezionali prolungate predisponente
materiale collassabile predisponente
superfici di taglio preesistenti predisponente
Dipartimento Tematico Geologia e Dissesto sigeo@arpa.piemonte.it
-
Danno Dettaglio Danno Grado Descrizione
STATO DELLE CONOSCENZE INTERVENTI ESISTENTI
DOCUMENTAZIONE ADEMPIMENTI LEGISLATIVI NAZIONALI
* DANNI n.d.
Codice
Tipo intervento RealizzazioneInterventoRelazioni tecniche
Indagini e monitoraggio
Sostegno realizzatomuri
Drenaggio realizzatodreni suborizz.
Sistemazioni idraulico-forestali realizzatobriglie o soglie
privati n.
Beni
pubblici n. privati a rischio n. pubblici a rischio n.
a rischio n. evacuati n.
Costo (€) Attività Totale
Tipo di danno diretto caduta in un invaso sbarramento corso d'acqua sbarramento e rottura diga di frana rottura diga o argine
BeniCosto (€) Attività
Tipo di danno diretto caduta in un invaso sbarramento corso d'acqua sbarramento e rottura diga di frana rottura diga o argine
pubblici a rischio n.
a rischio n.
privati n. pubblici n. privati a rischio n.
evacuati n. 0
73 0 0
0
0
Totale
Legge 267/98 piani straordinari
Legge 267/98 interventi urgenti
Legge 267/98 PSAI
Schemi previsionali e programmatici L.183/8
Piano paesistico
Piani Territoriali di Coordinamento Provincial
Legge 365/00
Altro
Pianificazione di bacino L.183/8
CARG
SI
NO
Non coperto
Archivi
archivio SCAI
archivio sopralluoghi DPC
archivio interventi SGN
altro
archivio AVI
0 0Costo previsto interventi eseguiti (€)
Costo indagini già eseguite (€) 0
Costo effettivo interventi eseguiti (€)
CARG
SI
NO
Non coperto
Legge 267/98 piani straordinari
Legge 267/98 interventi urgenti
Legge 267/98 RME
Schemi previsionali e programmatici L.183/89
Pianificazione di bacino L.183/89 (PAI)
Piano paesistico
Piani Territoriali di Coordinamento Provinciale
Legge 365/00
Altro
Legge 445/1908 Abitati da consolidare o traferire
Edifici
Persone morti n. feriti n.
Corso d'acqua Danno:Denominazione potenziale deviazione sbarramento parziale sbarramento totale
relazione geologica
inclinometri
piezometri
fessurimetri
clinometro
monitor. Topografico
indagine PSInSAR/SqueeSAR
perforaz. Geognostiche
Nuclei/centri abitati centro abitato minore Un elevato numero di abitazioni e fabbricati ad uso agricolo sono interessati da lesioni passanit sia nelle murature che nel terreno. Il fenomeno riguarda tanto le cecchie strutture in pietrame che nuove in calcestruzzo (Fonte: 190229).
grave118
Infrastrutture di servizio
Strade comunale non valutabile1969
Opere di sistemazione regimazione fluviale non valutabile276
Dipartimento Tematico Geologia e Dissesto sigeo@arpa.piemonte.it
-
SISTEMA DI MONITORAGGIO (RERCOMF)
Descrizione:
Il sistema di monitoraggio in foro è stato gestito da Arpa Piemonte dal 1996 al 2005; il sistema risultava composto da: 9 inclinometri, 1 inclinometro fisso, 8 piezometri, 3 clinometri e 7 fessurimetri ed un sistema topografico con 6 capisaldi ed è in gestione ad Arpa Piemonte dal 2006.Dal 2005 il sistema è stato gestito in autonomia dal Comune il quale lo ha affidato alla ditta CTEmme di Torino. Il sistema è stato negli anni implementato al fine di poterlo utilizzare per procedure di protezione civile.
Dal 2012 il sistema è di nuovo in gestione ad Arpa Piemonte per la parte riguardante strumenti piezometrici ed inclinometrici (letture manuali) e topografici ottici. Il sistema è stato negli anni implementato (tre campagne di installazione strumenti: 1996, 2002 e 2006) e attualmente è costituito da 3 verticali inclinometriche, 6 verticali piezometriche, 5 capisaldi topografici ottici.
Oltre alla sturmentazione letta da Arpa sul sito sono presenti l’impianto di monitoraggio è costituito da: n° 8 misuratori di giunti elettrici (Mg1 ÷ 8) n° 8 fessurimetri meccanici (F1 ÷ 8) n° 3 clinometri elettrici biassiali (Cl1 ÷ 3) n° 2 termometri elettrici (Pt1 ÷ 2) n° 7 piezometri automatizzati (Pz1 ÷ 7) n° 2 unità di acquisizione dati con modulo GSM (CTM006, CTM028) n° 4 misuratori di portata (QA, QB, QC, QD)
Tutte le misure inclinometriche effettuate negli anni, eclusi gli strumenti I3B e I8, hanno evidenziato una superifice di movimento molto netta compresa tra i 12 ed i 37m dal p.c.
INTERFEROMETRIA SATELLITARE
Analisi SAR: Dati ARPA ERS (1993-2001) - RADARSAT (2003-2009); Dati PST ERS (1992-2000) - ENVISAT (2003-2010)
INTERVENTI
Nel concentrico di Montaldo sono stati costruiti muri di contenimento con tiranti attivi, che hanno in parte contribuito a limitare le lesioni strutturali degli edifici. Nell’ambito delle opere di consolidamento dell’abitato di Montaldo di Cosola, è stato realizzato un sistema di drenaggio profondo delle acque, i cui lavori sono terminati nell’estate 2005. Esso consiste in n° 15 drenaggi di lunghezza compresa tra 120 e 135 m, realizzati con la tecnica “directional drilling”, che confluiscono in complessive n° 4 piazzole attrezzate con muro di testata in
minima massima media n° PS/DS n° PS PS/DS in movimento ratiodataset
velocità di spostamento lungo LOS
Caposaldo topografic 12
Inclinometro 11
Inclinometro fisso 2
Misuratore di giunti 8
Piezometro 12
-1.95 0.81 -0.45 0 16 0 0ers_desce
0.83 0.83 0.83 0 1 0 0pst_envistat_asce
-12.99 -0.47 -6.39 0 19 14 73.7pst_envistat_desce
-11.86 -0.05 -5.85 0 20 13 65pst_ers_desce
Dipartimento Tematico Geologia e Dissesto sigeo@arpa.piemonte.it
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pietrame e al piede canaletta di raccolta semicircolare in lamiera zincata. I collettori conferiscono l’acqua ad un sistema di misuratori di portata, inseriti nell’ambito del sistema di monitoraggio dell’area.
IDROGEOLOGIA
Dipartimento Tematico Geologia e Dissesto sigeo@arpa.piemonte.it
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BIBLIOGRAFIA
Codice TITOLO / AUTORITipoANNO
243518 Comune di Cabella Ligure - Indagini Geognostiche Movimento franoso in localita` Montaldo di Cosola, alluvione novembre 1994
Studio
Luigi Foglino
1997
244554 Comune di Cabella Ligure, localita` Aie e Montaldo di Cosola, integrazione del piano di protezione civile mediante procedure di sorveglianza e monitoraggio strumentale
Studio
M. Cattaneo, Citiemme s.r.l., Marco Lavezzo
2006
190229 Comune di Cabella Ligure - Movimento franoso in frazione Montaldo di CosolaStudio
L. Ferioli
1986
186531 Comune di Cabella Ligure - Movimento franoso in localita` Montaldo di Cosola, alluvione novembre 1994 - Indagine e monitoraggi I lotto - Relazione tecnica computo metrico estimativo
Studio
Italo Bruno
1996
Dipartimento Tematico Geologia e Dissesto sigeo@arpa.piemonte.it
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