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Progetto Strategico Interreg IVa Risknat Attività B2/C2 Rischi idrogeologici e da fenomeni gravitativi Sottoazione B2_h - Grandi Frane Permanenti Complesse. Schede di II livello SIFRAP Provincia di Biella Aggiornamento Maggio 2012

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Page 1: Schede di II livello SIFRAP Provincia di Biella · Successivamente alla conclusione del progetto IFFI, Arpa Piemonte ha modificato gradualmente e profondamente la ... e gli orti ad

Progetto Strategico Interreg IVa Risknat

Attività B2/C2 Rischi idrogeologici e da fenomeni gravitativi

Sottoazione B2_h - Grandi Frane Permanenti Complesse.

Schede di II livello SIFRAP

Provincia di Biella

Aggiornamento Maggio 2012

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Attività B2/C2 Rischi idrogeologici e da fenomeni gravitativi - Grandi Frane Permanenti ComplesseSCHEDE II LIVELLO SIFRAP – Provincia di Biella

Arpa Piemonte – Dipartimento Tematico Geologia e Dissesto, Via Pio VII, 9 10135 Torino - Italy

Except otherwise noted, this report is © 2012 Arpa Piemonte under a Creative Commons Attribution-ShareAlike license:http://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0/.

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Attività B2/C2 Rischi idrogeologici e da fenomeni gravitativi - Grandi Frane Permanenti ComplesseSCHEDE II LIVELLO SIFRAP – Provincia di Biella

Introduzione

Il DT Geologia e Dissesto si occupa, nell'ambito delle proprie competenze, dell'aggiornamento del Sistema Informativo dei Fenomeni Franosi Piemontesi (SIFraP) nato come proseguimento del Progetto nazionale IFFI (Inventario dei Fenomeni Franosi in Italia), di cui si occupò Arpa Piemonte tra il 2002 e il 2005, per conto di Regione Piemonte. L'IFFI rappresenta il primo inventario omogeneo e aggiornato dei fenomeni franosi sull'intero territorio nazionale. Il progetto prevedeva che ogni fenomeno censito fosse corredato da una rappresentazione geografica (ubicazione e perimetrazione) e da una scheda descrittiva realizzata secondo uno standard che presentava tre possibili livelli di approfondimento. Il primo livello rappresentava il set minimo di dati necessario per l'immissione del record nel database dell’inventario. Il secondo livello aggiungeva informazioni derivanti principalmente da un sopralluogo diretto sul luogo dell’evento. Le restanti informazioni potevano essere aggiunte come dati di terzo livello, come studi particolari su fenomeni molto noti. Le schede IFFI erano strutturate in sezioni, sottosezioni, campi e opzioni che ne vincolavano strettamente i contenuti. La maggior parte delle sezioni era organizzata in campi a scelta singola o multipla, ma esistevano anche campi numerici e di testo libero, questi ultimi destinati unicamente a informazioni relative al compilatore, all'ubicazione del fenomeno e alla bibliografia (Presidenza del Consiglio dei Ministri, 2001). Lo sviluppo di tale progetto in Piemonte comportò la realizzazione di un sistema informativo comprendente, a fine progetto, circa 35.000 frane cartografate alla scala 1:10.000 (Carta Tecnica Regionale). Per ciascun fenomeno sono state raccolte le informazioni di base necessarie per ottenere il primo livello di approfondimento, quali tipologia di movimento, stato di attività, metodo di rilevamento, fonti ed eventuali danni. Per alcune di queste frane si è raggiunto un grado di approfondimento delle conoscenze maggiore che ha permesso di compilare le schede di censimento al secondo o al terzo livello.

Successivamente alla conclusione del progetto IFFI, Arpa Piemonte ha modificato gradualmente e profondamente la struttura delle schede di censimento dei fenomeni franosi creando un nuovo sistema informativo denominato SIFraP (Sistema Informativo dei fenomeni Franosi in Piemonte), attualmente in continua evoluzione.

In particolare, nell'ambito del progetto RiskNat (2009-2012) sono state effettuate importanti modifiche che sono consistite nella creazione di nuove sezioni, di nuove occorrenze nelle vecchie sezioni e di alcuni campi di testo libero in cui poter inserire delle descrizioni accurate riguardo ad alcuni aspetti fondamentali del fenomeno ovvero la geomorfologia, l'idrogeologia, la classificazione del movimento, gli interventi effettuati o previsti, la geologia e il monitoraggio. A tal proposito, è necessario ricordare che Arpa Piemonte gestisce un'ampia rete di controllo strumentale dei fenomeni franosi rappresentata dallo strato informativo RERCOMF (REte Regionale COntrollo Movimenti Franosi) che ubica e descrive i più di 300 siti di monitoraggio distribuiti sul territorio regionale (inclinometri, piezometri, GPS, ecc.). Gli strumenti facenti parte della rete Arpa (più di 1.000) sono per lo più di proprietà dei Comuni e vengono gestiti dall’Agenzia per conto di questi ultimi.

Arpa Piemonte possiede un gran numero di informazioni sul territorio regionale che possono essere utilizzate ai fini di una descrizione dettagliata dei fenomeni franosi. A queste informazioni, bisogna aggiungere la pluriennale attività di banca dati geologica, nata in Regione Piemonte e attualmente gestita da Arpa, che viene continuamente arricchita con l'inserimento di nuovi documenti (relazioni tecniche, tesi, articoli scientifici ecc.).

Con la nascita del SIFraP cambia l'ottica con cui vengono prodotti i livelli di approfondimento successivi a quello di base (1°livello). Il 2° livello SIFraP diventa un report che contiene, oltre ai soliti campi a scelta multipla e di testo libero, con le modifiche e integrazioni suddette, anche una planimetria dettagliata del fenomeno (contenente la classificazione delle frane, gli elementi morfologici, l'ubicazione della strumentazione e i dati satellitari) e alcuni allegati fotografici. Il 3° livello SIFraP, invece, viene prodotto sotto forma di una monografia realizzata completamente a testo libero seguendo una struttura standardizzata che prevede un'introduzione, una descrizione dei dati disponibili, l'analisi del dissesto da differenti punti di vista (geologico, geomorfologico, strutturale) e, infine, la descrizione dei sistemi di controllo (monitoraggio tradizionale e dati satellitari).

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Attività B2/C2 Rischi idrogeologici e da fenomeni gravitativi - Grandi Frane Permanenti ComplesseSCHEDE II LIVELLO SIFRAP – Provincia di Biella

Le schede utilizzate per la raccolta delle informazioni si basano sulle specifiche definite nell'ambito del progetto IFFI per la raccolta delle informazioni e sono state strutturate per raccogliere dati derivanti da diverse fonti (rilevamento diretto, dati di archivio, fotointerpretazione) e con diversi gradi di approfondimento. Tuttavia i tre livelli di approfondimento della scheda IFFI sono risultati essere non adeguati a raccogliere tutte le informazioni disponibili, pertanto si è deciso di integrare e modificare le informazioni contenute nella scheda per meglio adattarsi alle esigenze di Arpa Piemonte. In particolare è stata incrementata la quantità di informazioni che è possibile archiviare. Le schede di 2°livello SIFraP raccolgono quindi informazioni di maggior dettaglio rispetto a quelle IFFI; rispetto alla strutturazione precedente si è deciso di integrare le informazioni già presenti, principalmente organizzate in campi a scelta multipla, con campi di tipo a testo libero che permettono una descrizione più approfondita dei fenomeni. Le principali modifiche sulla scheda sono state:

• L'aggiunta di diverse sezioni testuali, quali ad esempio l'Inquadramento del fenomeno, la Descrizione Morfologica e la Descrizione del danno.

• L'aggiunta di ulteriori sezioni per la descrizione di tematiche specifiche, quali ad esempio i dati di monitoraggio, i dati interferometrici e gli interventi.

• La sezione geologia è stata arricchita con la possibilità di descrivere, in modo più approfondito, le condizioni geologico strutturali di diverse zone all'interno del dissesto o nel suo intorno mediante schede di rilevamento che riportano le caratteristiche geologiche e geomeccaniche dell'ammasso roccioso o dei terreni.

• Per i dati interferometrici ricadenti all'interno del perimetro di frana vengono calcolati in automatico la velocità media, minima e massima, il numero totale di riflettori (PS+DS) e il numero di riflettori che indicano movimento.

• La sezione bibliografia fa riferimento alla banca dati Fonti e Documentazione di Arpa Piemonte.

Anche la componente geografica è stata arricchita con nuove informazioni rispetto allo standard definito dall'IFFI. In particolare sono state aggiunte nuove informazioni inerenti a:

• elementi morfologici di dettaglio;

• danni;

• opere di sistemazione;

• stazioni di rilevamento geologico/strutturale di dettaglio.

E' stato inoltre aggiunto un livello informativo che riporta tutti quei fenomeni di dissesto a carico della coltre superficiale di fenomeni innescatisi in seguito ad eventi alluvionali e che erano stai accorpati all'interno della base dati IFFI all'interno delle "Aree soggette a frane superficiali diffuse".

Tutte le modifiche apportate alla base dati sono state fatte in modo da mantenere comunque la possibilità di esportare i dati raccolti secondo lo standard definito dall'IFFI.

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Attività B2/C2 Rischi idrogeologici e da fenomeni gravitativi - Grandi Frane Permanenti ComplesseSCHEDE II LIVELLO SIFRAP – Provincia di Biella

Elenco delle schede

Figura 1- Distribuzione dei fenomeni schedati al II livello SIFRAP

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Attività B2/C2 Rischi idrogeologici e da fenomeni gravitativi - Grandi Frane Permanenti ComplesseSCHEDE II LIVELLO SIFRAP – Provincia di Biella

Provincia Comune Località codice Tipologia

BI Valle San Nicolao Berchelle 096-00672-00 Complesso

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SIFRaP Sistema Informativo Frane in Piemonte

Scheda riassuntiva delle informazioni contenute nel Sistema Informativo Geologico

di Arpa Piemonte relative a dissesti di versante

IDFRANA: 096-00672-00

Dati generali

* Provincia

* Comune

* Data ultimo aggiornamento 2011-03-24

Biella

Valle San Nicolao

GENERALITA'

MORFOMETRIA FRANA POSIZIONE FRANA SUL VERSANTE* Testata * Unghia

DESCRIZIONE GENERALE DEL FENOMENO

L'abitato di Berchelle (comune di Valle San Nicolao) è stato in passato interessato a più riprese da cedimenti del terreno con conseguenti estese lesioni ad edifici e manufatti. Il fenomeno è tuttora in atto ed è prevedibile che continui in futuro. I primi gravi cedimenti si sono verificati nel novembre del 1968, quando avvenne la grave alluvione che devastò la Valle Strona; in seguito si sono notati, a più riprese, significativi ampliamenti delle lesioni alle strutture, in particolare nell'estate 1978 e dopo le intense precipitazioni del 22 settembre 1981 (Fonti: 188142).

DESCRIZIONE MOVIMENTO

Il fenomeno franoso non è superficiale e non interessa solo la copertura eluvio-colluviale ma anche, e prevalentemente, il substrato litoide. Il movimento, classificabile come un lento movimento di scivolamento dell'ammasso roccioso, è favorito dall'intensa fratturazione dei graniti che ha probabile origine tettonica (sono stati osservati affioramenti di fasce tettonizzate a breve distanza dall'area in frana). Locali ribaltamenti in roccia (Fonti: 188142, 251862).

DESCRIZIONE GEOMORFOLOGICA

Numerose sono le evidenze di movimenti franosi (la maggior parte dei quali si sono verificati durante gli eventi alluvionali del 1951 o del 1968). La parte basale del fenomeno presenta le seguenti evidenze geomorfologiche di movimento: scarpate secondarie di frana, pianori in contropendenza, fratture beanti del substrato litoide e l'affioramento di un atipico brecciame roccioso. Nella zona di testata, nel tratto compreso tra la strada comunale e gli orti ad oriente, si può seguire con precisione la traccia - con andamento curvilineo - del limite superiore del corpo di frana. Non risultano, invece, riconoscibili con certezza i limiti laterali della zona interessata dal movimento gravitativo (Fonti: 188142).

NOTE

BerchelleToponimo

093140Sezione CTR

Quota corona Qc (m)

Quota unghia Qt (m)

Lungh. orizz. Lo (m)

Dislivello H (m)

Azimut movim. (°)

Area totale A (m2)

Lunghezza La (m)

Profondità sup. sciv. Dr (m)Pendenza (°)

Volume massa sp. (m3)

β

αQuota corona Qc (m)

Quota unghia Qt (m)

Lungh. orizz. Lo (m)

Dislivello H (m)

Azimut movim. (°)

Area totale A (m2)

Lunghezza La (m)

Profondità sup. sciv. Dr (m)Pendenza (°)

440

410

135

12.5

10

11176

95

0

30 0Volume massa sp. (m3)

β

α In cresta

Parte alta del versante

Parte media del versante

Parte bassa del versante

Fondovalle

In cresta

Parte alta del versante

Parte media del versante

Parte bassa del versante

Fondovalle

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* 1°liv

IDROGEOLOGIA CLASSIFICAZIONE DELL'EVENTO FRANOSO

GEOLOGIA

* USO DEL SUOLO * ESPOSIZIONE DEL VERSANTE

Movimento1 2 n.d.

La roccia in posto è costituita da graniti appartenenti al Complesso Granitico del Biellese, generalmente ricoperti da una coltre eluviale di materiale sabbioso, che spesso viene confuso con il materiale analogo di origine colluviale. Sul pianoro di Berchelle non esiste alcun affioramento roccioso, mentre la roccia in posto è presente sulla dorsale più a monte e nelle incisioni vallive confinanti. In particolar modo la roccia forma alte pareti sui fianchi del rio Deila in corrispondenza di un brusco salto subverticale dell'alveo, che altro non è che un piano di faglia con direzione NNE-SSW. Il substrato roccioso, in genere disgregato in brecciame ma poco alterato in sabbione, affiora sul fianco destro del rio Deila in corrispondenza dell'area interessata da fessurazioni (Fonti: 188142).

Inquadramento Geologico

Discont. 1Immersione:

Inclinazione: °°

Discont. 2Immersione:

Inclinazione: °°

1Immersione:

Inclinazione: °°

Discont. 2Immersione:

Inclinazione: °°

Discont.

Spaziatura1 2

molto ampia (> 2m)

ampia (60cm - 2m)

moderata (20cm - 60cm)

fitta (6cm - 20cm)

molto fitta (< 6cm)

Spaziatura1 2

molto ampia (> 2m)

ampia (60cm - 2m)

moderata (20cm - 60cm)

fitta (6cm - 20cm)

molto fitta (< 6cm)

Assetto discontinuità1 2

orizzontali

reggipoggio

traverpoggio (generico)

traverp. ortoclinale

traverp. plagioclinale

franapoggio (generico)

franap. + inclinato del pendio

franap. - inclinato del pendio

franap.inclinato = pendio

Assetto discontinuità1 2

orizzontali

reggipoggio

traverpoggio (generico)

traverp. ortoclinale

traverp. plagioclinale

franapoggio (generico)

franap. + inclinato del pendio

franap. - inclinato del pendio

franap.inclinato = pendio

Degradazione1 2

fresca

leggerm. degradata

mediam. degradata

molto degradata

completam. degradata

Degradazione1 2

fresca

leggerm. degradata

mediam. degradata

molto degradata

completam. degradata

1 2 * Litologia

rocce carbonatiche

travertini

marne

flysch, calcareo-marnosi

arenarie, flysch arenacei

argilliti, siltiti, flysch pelitici

rocce effusive laviche a

rocce effusive laviche basiche

rocce effusive piroclastiche

rocce intrusive acide

rocce intrusive basiche

r. metam. poco o nulla fogliate

r. metam. a fogliazione p

rocce gessose, anidritiche e saline

rocce sedimentarie silicee

conglomerati e brecce

detriti

terreni prev. ghiaiosi

terreni prev. sabbiosi

terreni prev. limosi

terreni prev. argillosi

terreno eterogeneo

terreno di riporto

1 2 * Litologia

rocce carbonatiche

travertini

marne

flysch, calcareo-marnosi

arenarie, flysch arenacei

argilliti, siltiti, flysch pelitici

rocce effusive laviche a

rocce effusive laviche basiche

rocce effusive piroclastiche

rocce intrusive acide

rocce intrusive basiche

r. metam. poco o nulla fogliate

r. metam. a fogliazione p

rocce gessose, anidritiche e saline

rocce sedimentarie silicee

conglomerati e brecce

detriti

terreni prev. ghiaiosi

terreni prev. sabbiosi

terreni prev. limosi

terreni prev. argillosi

terreno eterogeneo

terreno di riporto

* Litotecnica1 2roccia

roccia lapidea

roccia debole

detrito

terra granulare

terra granulare addensata

terra granulare sciolta

terra coesiva

terra coesiva consistente

terra coesiva poco consist.

terra organica

unità complessa

unità complessa: alternanza

unità complessa: melange

Struttura1 2

massiva

stratificata

fissile

fessurata

fratturata

scistosa

vacuolare

caotica

* Unità 1 * Unità 2UNITA' UBIQUITARIE ( in formazione )

* Unità

coltre eluviale di materiale sabbioso(sabbia arcosica prodotta dall'alterazione del granito, di colore da rossastro a verde), spesso confondentesi con materiale analogo di genesi colluviale

* Litotecnica1 2roccia

roccia lapidea

roccia debole

detrito

terra granulare

terra granulare addensata

terra granulare sciolta

terra coesiva

terra coesiva consistente

terra coesiva poco consist.

terra organica

unità complessa

unità complessa: alternanza

unità complessa: melange

Struttura1 2

massiva

stratificata

fissile

fessurata

fratturata

scistosa

vacuolare

caotica

seminativo arborato rimboschimento e novelleto incolto nudoaree urbanizzate

incolto macchia e cespugliatocolture specializzate bosco ceduoaree estrattive

incolto prato pascolobosco d'alto fustovegetazione ripariaseminativo

seminativo arborato rimboschimento e novelleto incolto nudoaree urbanizzate

incolto macchia e cespugliatocolture specializzate bosco ceduoaree estrattive

incolto prato pascolobosco d'alto fustovegetazione ripariaseminativo

WE SN

NWSWNE SE

WE SN

NWSWNE SE

crollo

ribaltamento

scivolamento rotazionale

scivolamento traslativo

espansione

colamento "lento"

colamento "rapido"

sprofondamento

crollo

ribaltamento

scivolamento rotazionale

scivolamento traslativo

espansione

colamento "lento"

colamento "rapido"

sprofondamento

Velocità1 2estremamente lento (< 5*10E-10 m/s)

molto lento (< 5*10E-8 m/s)

lento (< 5*10E-6 m/s)

moderato (< 5*10E-4 m/s)

rapido (< 5*10E-2 m/s)

molto rapido (< 5 m/s)

estremamente rapido (> 5 m/s)

Materiale1 2roccia

detrito

terra

Cont. acqua1 2

secco

umido

bagnato

molto bagnato

Materiale1 2roccia

detrito

terra

Cont. acqua1 2

secco

umido

bagnato

molto bagnato

Velocità1 2estremamente lento (< 5*10E-10 m/s)

molto lento (< 5*10E-8 m/s)

lento (< 5*10E-6 m/s)

moderato (< 5*10E-4 m/s)

rapido (< 5*10E-2 m/s)

molto rapido (< 5 m/s)

estremamente rapido (> 5 m/s)

complesso

DGPV

aree soggette a crolli/ribaltamenti diffus

aree soggette a sprofondamenti diffus

aree soggette a frane superficiali diffuse

Settore CARG

acque assenti

acque stagnanti

ruscellamento diffuso

ruscellamento concentrato

N. Prof. (m)

Acque Superficiali

assenti

diffuse

localizzate

Sorgenti

assent

freatic

in pressione

Falde

acque assenti

acque stagnanti

ruscellamento diffuso

ruscellamento concentrato

1 24N. Prof. (m)

Acque Superficiali

Falda

assent

freatic

in pressione

Sorgenti

assenti

diffuse

localizzate

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* 1°liv

IDROGEOLOGIA CLASSIFICAZIONE DELL'EVENTO FRANOSO

GEOLOGIA

* USO DEL SUOLO * ESPOSIZIONE DEL VERSANTE

Movimento1 2 n.d.

La roccia in posto è costituita da graniti appartenenti al Complesso Granitico del Biellese, generalmente ricoperti da una coltre eluviale di materiale sabbioso, che spesso viene confuso con il materiale analogo di origine colluviale. Sul pianoro di Berchelle non esiste alcun affioramento roccioso, mentre la roccia in posto è presente sulla dorsale più a monte e nelle incisioni vallive confinanti. In particolar modo la roccia forma alte pareti sui fianchi del rio Deila in corrispondenza di un brusco salto subverticale dell'alveo, che altro non è che un piano di faglia con direzione NNE-SSW. Il substrato roccioso, in genere disgregato in brecciame ma poco alterato in sabbione, affiora sul fianco destro del rio Deila in corrispondenza dell'area interessata da fessurazioni (Fonti: 188142).

Inquadramento Geologico

Discont. 1Immersione:

Inclinazione: °°

Discont. 2Immersione:

Inclinazione: °°

1Immersione:

Inclinazione: °°

Discont. 2Immersione:

Inclinazione: °°

Discont.

Spaziatura1 2

molto ampia (> 2m)

ampia (60cm - 2m)

moderata (20cm - 60cm)

fitta (6cm - 20cm)

molto fitta (< 6cm)

Spaziatura1 2

molto ampia (> 2m)

ampia (60cm - 2m)

moderata (20cm - 60cm)

fitta (6cm - 20cm)

molto fitta (< 6cm)

Assetto discontinuità1 2

orizzontali

reggipoggio

traverpoggio (generico)

traverp. ortoclinale

traverp. plagioclinale

franapoggio (generico)

franap. + inclinato del pendio

franap. - inclinato del pendio

franap.inclinato = pendio

Assetto discontinuità1 2

orizzontali

reggipoggio

traverpoggio (generico)

traverp. ortoclinale

traverp. plagioclinale

franapoggio (generico)

franap. + inclinato del pendio

franap. - inclinato del pendio

franap.inclinato = pendio

Degradazione1 2

fresca

leggerm. degradata

mediam. degradata

molto degradata

completam. degradata

Degradazione1 2

fresca

leggerm. degradata

mediam. degradata

molto degradata

completam. degradata

1 2 * Litologia

rocce carbonatiche

travertini

marne

flysch, calcareo-marnosi

arenarie, flysch arenacei

argilliti, siltiti, flysch pelitici

rocce effusive laviche a

rocce effusive laviche basiche

rocce effusive piroclastiche

rocce intrusive acide

rocce intrusive basiche

r. metam. poco o nulla fogliate

r. metam. a fogliazione p

rocce gessose, anidritiche e saline

rocce sedimentarie silicee

conglomerati e brecce

detriti

terreni prev. ghiaiosi

terreni prev. sabbiosi

terreni prev. limosi

terreni prev. argillosi

terreno eterogeneo

terreno di riporto

1 2 * Litologia

rocce carbonatiche

travertini

marne

flysch, calcareo-marnosi

arenarie, flysch arenacei

argilliti, siltiti, flysch pelitici

rocce effusive laviche a

rocce effusive laviche basiche

rocce effusive piroclastiche

rocce intrusive acide

rocce intrusive basiche

r. metam. poco o nulla fogliate

r. metam. a fogliazione p

rocce gessose, anidritiche e saline

rocce sedimentarie silicee

conglomerati e brecce

detriti

terreni prev. ghiaiosi

terreni prev. sabbiosi

terreni prev. limosi

terreni prev. argillosi

terreno eterogeneo

terreno di riporto

* Litotecnica1 2roccia

roccia lapidea

roccia debole

detrito

terra granulare

terra granulare addensata

terra granulare sciolta

terra coesiva

terra coesiva consistente

terra coesiva poco consist.

terra organica

unità complessa

unità complessa: alternanza

unità complessa: melange

Struttura1 2

massiva

stratificata

fissile

fessurata

fratturata

scistosa

vacuolare

caotica

* Unità 1 * Unità 2UNITA' UBIQUITARIE ( in formazione )

* Unità

coltre eluviale di materiale sabbioso(sabbia arcosica prodotta dall'alterazione del granito, di colore da rossastro a verde), spesso confondentesi con materiale analogo di genesi colluviale

* Litotecnica1 2roccia

roccia lapidea

roccia debole

detrito

terra granulare

terra granulare addensata

terra granulare sciolta

terra coesiva

terra coesiva consistente

terra coesiva poco consist.

terra organica

unità complessa

unità complessa: alternanza

unità complessa: melange

Struttura1 2

massiva

stratificata

fissile

fessurata

fratturata

scistosa

vacuolare

caotica

seminativo arborato rimboschimento e novelleto incolto nudoaree urbanizzate

incolto macchia e cespugliatocolture specializzate bosco ceduoaree estrattive

incolto prato pascolobosco d'alto fustovegetazione ripariaseminativo

seminativo arborato rimboschimento e novelleto incolto nudoaree urbanizzate

incolto macchia e cespugliatocolture specializzate bosco ceduoaree estrattive

incolto prato pascolobosco d'alto fustovegetazione ripariaseminativo

WE SN

NWSWNE SE

WE SN

NWSWNE SE

crollo

ribaltamento

scivolamento rotazionale

scivolamento traslativo

espansione

colamento "lento"

colamento "rapido"

sprofondamento

crollo

ribaltamento

scivolamento rotazionale

scivolamento traslativo

espansione

colamento "lento"

colamento "rapido"

sprofondamento

Velocità1 2estremamente lento (< 5*10E-10 m/s)

molto lento (< 5*10E-8 m/s)

lento (< 5*10E-6 m/s)

moderato (< 5*10E-4 m/s)

rapido (< 5*10E-2 m/s)

molto rapido (< 5 m/s)

estremamente rapido (> 5 m/s)

Materiale1 2roccia

detrito

terra

Cont. acqua1 2

secco

umido

bagnato

molto bagnato

Materiale1 2roccia

detrito

terra

Cont. acqua1 2

secco

umido

bagnato

molto bagnato

Velocità1 2estremamente lento (< 5*10E-10 m/s)

molto lento (< 5*10E-8 m/s)

lento (< 5*10E-6 m/s)

moderato (< 5*10E-4 m/s)

rapido (< 5*10E-2 m/s)

molto rapido (< 5 m/s)

estremamente rapido (> 5 m/s)

complesso

DGPV

aree soggette a crolli/ribaltamenti diffus

aree soggette a sprofondamenti diffus

aree soggette a frane superficiali diffuse

Settore CARG

acque assenti

acque stagnanti

ruscellamento diffuso

ruscellamento concentrato

N. Prof. (m)

Acque Superficiali

assenti

diffuse

localizzate

Sorgenti

assent

freatic

in pressione

Falde

acque assenti

acque stagnanti

ruscellamento diffuso

ruscellamento concentrato

1 24N. Prof. (m)

Acque Superficiali

Falda

assent

freatic

in pressione

Sorgenti

assenti

diffuse

localizzate

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Danno Dettaglio Danno Grado Descrizione

STATO DELLE CONOSCENZE INTERVENTI ESISTENTI

DOCUMENTAZIONE ADEMPIMENTI LEGISLATIVI NAZIONALI

* DANNI n.d.

Codice

Tipo intervento RealizzazioneInterventoRelazioni tecniche

Indagini e monitoraggio

privati n.

Beni

pubblici n. privati a rischio n. pubblici a rischio n.

a rischio n. evacuati n.

Costo (€) Attività Totale

Tipo di danno diretto caduta in un invaso sbarramento corso d'acqua sbarramento e rottura diga di frana rottura diga o argine

BeniCosto (€) Attività

Tipo di danno diretto caduta in un invaso sbarramento corso d'acqua sbarramento e rottura diga di frana rottura diga o argine

pubblici a rischio n.

a rischio n.

privati n. pubblici n. privati a rischio n.

evacuati n. 0

6 0 0

0

0

Totale

Legge 267/98 piani straordinar

Legge 267/98 interventi urgent

Legge 267/98 PSA

Schemi previsionali e programmatici L.183/8

Piano paesistico

Piani Territoriali di Coordinamento Provincial

Legge 365/00

Altro

Pianificazione di bacino L.183/8

CARG

SI

NO

Non coperto

Archivi

archivio SCAI

archivio sopralluoghi DPC

archivio interventi SGN

altro

archivio AVI

0 0Costo previsto interventi eseguiti (€)

Costo indagini già eseguite (€) 0

Costo effettivo interventi eseguiti (€)15'494

Costo previsto interventi eseguiti (€)

Costo indagini già eseguite (€) 103'291

Costo effettivo interventi eseguiti (€)

Archivi

Archivio AVI

Archivio SCAI

Archivio Sopralluoghi DPC

Archivio interventi SGN

Altro

CARG

SI

NO

Non coperto

Edifici

Persone morti n. feriti n.

Corso d'acqua Danno:Denominazione potenziale deviazione sbarramento parziale sbarramento totale

relaz. Sopralluogo

relazione geologica

penetrometro

inclinometri

piezometri

fessurimetri

perforaz. Geognostiche

sismica di superficie

Nuclei/centri abitati centro abitato minore Lesioni degli edifici di civile abitazione posti ad est della strada comunale. In tali edifici - abitati - si hanno complessi sistemi di lesioni anche gravi, assai estesi nei manufatti realizzati anticamente (con tipologia strutturale in muratura e solai in legno) ma che interessano anche le strutture moderne in conglomerato armato (Fonti: 188142).

non valutabile607

Terreno agricolo seminativo Sconnessione generale dei bassi muri di recinzione, accentuati spostamenti dalla verticale di pilastrini di sostegno e deformazioni del terreno (con tendenza allo sprofondamento) nella zona degli orti a sud degli edifici (Fonti: 188142, 251862).

non valutabile2032

Infrastrutture di servizio fogne non valutabile609

Infrastrutture di servizio acquedotti Rottura di condutture di acquedotto nella parte nord-occidentale della dorsale (Fonti: 188142).

non valutabile612

Infrastrutture di servizio linee telefoniche Messa in trazione di un cavo telefonico ancorato a due edifici, uno dei quali interessato da cedimenti, la tensione è stata talmente elevata da richiedere interventi di prolungamento (Fonti: 188142, 251862).

non valutabile608

Infrastrutture di servizio linee elettriche Alcuni cavi dell'ENEL ancorati tra gli edifici sono entrati in tensione tanto da dover richiedere degli interventi di prolungamento (Fonti: 251862).

non valutabile2033

Strade comunale Lesioni e fratture beanti nei muri di sostegno che fiancheggiano la strada comunale che attraversa l'abitato. I manufatti in calcestruzzo sono interessati da numerose crepe e fenditure con spostamento massimo dei due lembi fino a 15-20cm. Deformazione del manto stradale (Fonti: 188142).

non valutabile610

Opere di sistemazione

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SISTEMA DI MONITORAGGIO (RERCOMF)

Inclinometri tradiz: 3

Inclinometri Fissi: 0

Piezometri: 2

Descrizione:

Le misure inclinometriche sono effettuate dal febbraio del 1988 (misura di origine), l'ultima misura effettuata è del febbraio 2011. Tutti gli inclinometri del sito ricadono nel corpo di frana e registrano movimenti netti, ciascuno a una profondità diversa. Profondità e velocità maggiori si riscontrano in corrispondenza dello strumento posizionato più a valle, l'I3VSNA1 che muove a 16 m dal piano campagna con una velocità di circa 4,7 mm/y. Più a monte il movimento raggiunge i 5 m dal piano campagna e risulta più lento.

INTERFEROMETRIA SATELLITARE

Analisi SAR: Dati ERS (1993-2001) - Dati RADARSAT (2003-2009)

INTERVENTI

IDROGEOLOGIA

Il reticolato idrografico è assai netto ed in fase di attiva erosione, soprattutto nel vallone verso settentrione che è percorso dal rio Deila. Nella parte alta della dorsale non esistono sorgenti, sono invece presenti emergenze sul fianco destro del rio Deila, nei pressi del fondovalle e sul fondo della vallecola che limita verso SW la dorsale (Fonti: 188142).

minima massima media n° PS/DS n° PS PS/DS in movimento ratiodataset

velocità di spostamento lungo LOS

posizione data install. attivosigla anni funz.

interr. interr.

ignota

prof.

interr.

lungh.Codice

Dettaglio Inclinometri:

In frana 1987-01-01 siS2 26 no no 40I3VSNA0

In frana 1987-01-01 siS3 26 no no 30I3VSNA1

In frana 1997-10-15 siS6 16 no no 29I3VSNA2

-1.64 2.04 -0.06 3 3 1 33.3radasat_asce_nord

-1.75 0.6 -0.44 4 3 0 0radasat_desce_nord

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BIBLIOGRAFIA

Codice TITOLO / AUTORITipoANNO

188142 Movimento franoso interessante la frazione Berchelle (Valle San Nicolao, Bi). RelazioneStudio

Maffeo Brunello, Mello Rella Paolo

1983

188146 Movimento franoso interessante la frazione Berchelle (Valle San Nicolao, Bi). CartografiaCartografia

Iazzolino Donato, Ramasco Manlio

243385 Carta dei rischi e dissesti nelle Valli Strona e Ponzone (evento 1968)Cartografia

Biasetti Massimo, Comeglio Cesare

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ALLEGATI FOTOGRAFICI

SIFRaP Sistema Informativo Frane in Piemonte

Scheda riassuntiva delle informazioni contenute nel Sistema Informativo Geologico di Arpa Piemonte relative a dissesti di versante

IDFRANA: 096-00672-00

Immagine 01 - Muro lesionato (tombino carrabile a centro della foto).

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