santa messa processione e benedizione eucaristica - … liturgiche/documenti e calendario... · 6...
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CORPUS DOMINI SOLENNITÀ
SANTA MESSA PROCESSIONE
E BENEDIZIONE EUCARISTICA
C H I E S A M A D R E
R E T T O R I A S. F R A N C E S C O “Ex-Cappuccini”
3 GIUGNO 2018
2
PREPARIAMOCI ALLA CELEBRAZIONE
Ci prepariamo a celebrare la Santa Messa nella grande solennità
del Corpo e Sangue del Signore.
Nell’Esortazione Apostolica post-sinodale “Sacramentum
Caritatis”, Papa Benedetto XVI ricorda che il Mistero eucaristico
“è il dono che Gesù Cristo fa di se stesso, rivelandoci l’amore
infinito di Dio per ogni uomo” (n. 1).
Nella Sequenza che canteremo prima della proclamazione del
Vangelo, diremo: “Dogma datur christianis, quod in carnem
transit panis, et vinum in sanguinem – È certezza a noi cristiani:
si trasforma il pane in carne, si fa sangue il vino”. È la nostra
fede nell’Eucaristia, e oggi, il popolo di Dio, riafferma
solennemente la fede e l’amore in Gesù Cristo vivo e realmente
presente nel Santissimo Sacramento.
Adoriamo, lodiamo e ringraziamo pubblicamente il Signore, che
“nel Sacramento eucaristico continua ad amarci fino alla fine,
fino al dono del suo Corpo e del suo Sangue” (Sacramentum
Caritatis, 1).
Cammineremo nelle strade della nostra Città, portando Gesù per
manifestare al mondo che il Risorto cammina in mezzo a noi e
manifestando così che l’amore di Cristo non è solo per alcuni,
ma è destinato a tutti.
Facciamo nostro l’atteggiamento orante di Maria, Madre di Gesù
e Madre nostra pregando per la nostra Comunità Civile ed
Ecclesiale che vive in questa Città perché possa conoscere il
Padre, e Colui che lui ha mandato, Gesù Cristo, l’amico fedele
che sostiene la nostra speranza.
E a lui diciamo: grazie Signore Gesù per la tua fedeltà, che
sostiene la nostra speranza. Resta con noi, perché si fa sera.
“Buon Pastore, vero Pane, o Gesù, pietà di noi; nutrici, difendici, portaci ai beni eterni, nella terra dei viventi!”.
3
1
SANTA MESSA IN CHIESA MADRE
RITI DI INTRODUZIONE
CIELO NUOVO (G. Liberto)
Cielo nuovo è la tua Parola
nuova terra la tua carità!
Agnello immolato e vittorioso,
Cristo Gesù,
Signore che rinnovi l'universo!
1. Déstati dal sonno che ti opprime,
apri gli occhi sulla povertà.
Voce del mio spirito che dice:
"Ti ho sposata nella fedeltà". R.
2. Voltati e guarda la mia voce,
nessun uomo dice verità!
Vedi che germoglia proprio adesso
questa luce nell'oscurità. R.
3. Apri gli orizzonti del tuo cuore
al Vangelo della carità:
sciolti sono i vincoli di morte:
io farò di te la mia città. R.
4. Lascia la dimora di tuo padre,
corri incontro all'umanità;
fascia le ferite degli oppressi:
la tua veste splendida sarà. R.
5. Resta nell'amore del tuo Sposo,
la mia forza non ti lascerà;
noi faremo insieme un mondo nuovo:
ciò che muore presto rivivrà. R.
4
Antifona d’ingresso
Il Celebrante:
Nel nome del Padre e del Figlio
e dello Spirito Santo.
R. Amen. Il Celebrante:
La grazia e la pace
di Dio nostro Padre
e del Signore nostro Gesù Cristo
sia con tutti voi.
R. E con il tuo spirito.
5
Atto penitenziale Il Celebrante:
Il Signore Gesù,
che ci invita alla mensa della Parola e dell’Eucaristia,
ci chiama alla conversione.
Riconosciamo di essere peccatori
e invochiamo con fiducia la misericordia di Dio. Breve pausa di silenzio.
Il Celebrante e l’Assemblea:
Confesso a Dio onnipotente e a voi, fratelli,
che ho molto peccato
in pensieri, parole, opere e omissioni,
per mia colpa, mia colpa, mia grandissima colpa.
E supplico la beata sempre vergine Maria,
gli angeli, i santi e voi, fratelli,
di pregare per me il Signore Dio nostro. Il Celebrante:
Dio onnipotente abbia misericordia di noi,
perdoni i nostri peccati
e ci conduca alla vita eterna.
R. Amen.
Signore pietà (Gen Rosso)
Signore, Signore pietà.
Cristo, Cristo pietà di noi.
Signore pietà,
pietà di noi. (2v)
Signore, Signore pietà,
pietà di noi.
6
Gloria (Gen Rosso)
Gloria, gloria,
gloria a Dio nell'alto dei cieli.
Gloria, gloria.
E pace in terra agli uomini di buona volontà.
Gloria, gloria.
Noi ti lodiamo, ti benediciamo,
ti adoriamo, ti rendiamo grazie
per la tua gloria immensa.
Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre Onnipotente.
Signore Dio, Signore Figlio unigenito, Gesù Cristo.
Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre. R.
Tu che togli i peccati del mondo abbi pietà di noi.
Tu che togli i peccati del mondo accogli la nostra supplica.
Tu che siedi alla destra del Padre abbi pietà di noi.
Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore,
tu solo l'Altissimo, Gesù Cristo
con lo Spirito Santo
nella gloria di Dio Padre. R.
Colletta Il Celebrante:
Preghiamo.
Signore, Dio vivente,
guarda il tuo popolo radunato attorno a questo altare,
per offrirti il sacrificio della nuova alleanza;
purifica i nostri cuori,
perché alla cena dell'Agnello
possiamo pregustare la Pasqua eterna
della Gerusalemme del cielo.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
R. Amen.
7
LITURGIA DELLA PAROLA
Prima lettura Es 24, 3-8
Ecco il sangue dell'alleanza che il Signore ha concluso con voi.
Dal libro dell’Èsodo In quei giorni, Mosè andò a riferire al popolo tutte le parole
del Signore e tutte le norme. Tutto il popolo rispose a una
sola voce dicendo: «Tutti i comandamenti che il Signore ha
dato, noi li eseguiremo!». Mosè scrisse tutte le parole del
Signore. Si alzò di buon mattino ed eresse un altare ai piedi
del monte, con dodici stele per le dodici tribù d'Israele.
Incaricò alcuni giovani tra gli Israeliti di offrire olocausti e
di sacrificare giovenchi come sacrifici di comunione, per il
Signore. Mosè prese la metà del sangue e la mise in tanti
catini e ne versò l'altra metà sull'altare. Quindi prese il libro
dell'alleanza e lo lesse alla presenza del popolo. Dissero:
«Quanto ha detto il Signore, lo eseguiremo e vi presteremo
ascolto». Mosè prese il sangue e ne asperse il popolo,
dicendo: «Ecco il sangue dell'alleanza che il Signore ha
concluso con voi sulla base di tutte queste parole!».
Parola di Dio.
R. Rendiamo grazie a Dio.
Salmo 115 Il Signore è l’unico vero Dio.
Il Salmista:
R. Alzerò il calice della salvezza
e invocherò il nome del Signore.
8
1. Che cosa renderò al Signore,
per tutti i benefici che mi ha fatto?
Alzerò il calice della salvezza
e invocherò il nome del Signore. R.
2. Agli occhi del Signore è preziosa
la morte dei suoi fedeli.
Io sono tuo servo, figlio della tua schiava:
tu hai spezzato le mie catene. R.
3. A te offrirò un sacrificio di ringraziamento
e invocherò il nome del Signore.
Adempirò i miei voti al Signore
davanti a tutto il suo popolo. R. Seconda lettura Eb 9, 11-15
Il sangue di Cristo purificherà la nostra coscienza.
Dalla lettera degli Ebrei Fratelli, Cristo è venuto come sommo sacerdote dei beni
futuri, attraverso una tenda più grande e più perfetta, non
costruita da mano d'uomo, cioè non appartenente a questa
creazione. Egli entrò una volta per sempre nel santuario,
non mediante il sangue di capri e di vitelli, ma in virtù del
proprio sangue, ottenendo così una redenzione eterna. Infatti, se il sangue dei capri e dei vitelli e la cenere di una
giovenca, sparsa su quelli che sono contaminati, li
santificano purificandoli nella carne, quanto più il sangue
di Cristo - il quale, mosso dallo Spirito eterno, offrì se
stesso senza macchia a Dio - purificherà la nostra
coscienza dalle opere di morte, perché serviamo al Dio
vivente? Per questo egli è mediatore di un'alleanza nuova,
perché, essendo intervenuta la sua morte in riscatto delle
trasgressioni commesse sotto la prima alleanza, coloro che
sono stati chiamati ricevano l'eredità eterna che era stata
promessa.
Parola di Dio.
R. Rendiamo grazie a Dio.
9
Sequenza
Ecco il pane degli angeli,
pane dei pellegrini,
vero pane dei figli:
non dev'essere gettato.
Con i simboli è annunziato,
in Isacco dato a morte,
nell'agnello della Pasqua,
nella manna data ai padri.
Buon pastore, vero pane,
o Gesù, pietà di noi:
nutrici e difendici,
portaci ai beni eterni
nella terra dei viventi.
Tu che tutto sai e puoi,
che ci nutri sulla terra,
conduci i tuoi fratelli
alla tavola del cielo
nella gioia dei tuoi santi.
Canto al Vangelo
Il Diacono porta solennemente il libro dei Vangeli all’ambone,
mentre l’assemblea acclamata al Cristo presente nella sua Parola
Il Coro e l’Assemblea: (G. Liberto)
Alleluia, alleluia, alleluia.
Alleluia, alleluia, alleluia.
Il Cantore: Gv 6, 51
Io sono il pane vivo, disceso dal cielo,
dice il Signore,
se uno mangia di questo pane vivrà in eterno. Il Coro e l’Assemblea:
Alleluia, alleluia, alleluia.
Alleluia, alleluia, alleluia.
Vangelo Mc 14, 12-16. 22-26 Questo è il mio corpo. Questo è il mio sangue.
Il Diacono:
Il Signore sia con voi.
10
Il Diacono:
Dal Vangelo secondo Marco.
Il primo giorno degli Àzzimi, quando si immolava la
Pasqua, i discepoli dissero a Gesù: «Dove vuoi che andiamo
a preparare, perché tu possa mangiare la Pasqua?». Allora
mandò due dei suoi discepoli, dicendo loro: «Andate in città
e vi verrà incontro un uomo con una brocca d’acqua;
seguitelo. Là dove entrerà, dite al padrone di casa: “Il
Maestro dice: Dov’è la mia stanza, in cui io possa mangiare
la Pasqua con i miei discepoli?”. Egli vi mostrerà al piano
superiore una grande sala, arredata e già pronta; lì preparate
la cena per noi». I discepoli andarono e, entrati in città,
trovarono come aveva detto loro e prepararono la Pasqua.
Mentre mangiavano, prese il pane e recitò la benedizione, lo
spezzò e lo diede loro, dicendo: «Prendete, questo è il mio
corpo». Poi prese un calice e rese grazie, lo diede loro e ne
bevvero tutti. E disse loro: «Questo è il mio sangue
dell’alleanza, che è versato per molti. In verità io vi dico che
non berrò mai più del frutto della vite fino al giorno in cui lo
berrò nuovo, nel regno di Dio». Dopo aver cantato l’inno,
uscirono verso il monte degli Ulivi.
Il Coro e l’Assemblea: (G. Liberto)
Alleluia, alleluia, alleluia.
Alleluia, alleluia, alleluia.
Omelia. Silenzio per la riflessione personale.
11
Credo
Il Celebrante:
Credo in un solo Dio,
Il Celebrante e l’Assemblea:
Padre onnipotente,
creatore del cielo e della terra,
di tutte le cose visibili e invisibili.
Credo in un solo Signore, Gesù Cristo,
unigenito Figlio di Dio,
nato dal Padre prima di tutti i secoli:
Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero,
generato, non creato,
della stessa sostanza del Padre;
per mezzo di lui tutte le cose sono state create.
Per noi uomini e per la nostra salvezza
discese dal cielo,
Alle parole: e per opera dello Spirito Santo… si è fatto uomo, tutti si inchinano.
e per opera dello Spirito Santo
si è incarnato nel seno della Vergine Maria
e si è fatto uomo.
Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato,
morì e fu sepolto.
Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture,
è salito al cielo, siede alla destra del Padre.
E di nuovo verrà, nella gloria,
per giudicare i vivi e i morti,
e il suo regno non avrà fine.
Credo nello Spirito Santo, che è Signore e da la vita,
e procede dal Padre e dal Figlio.
Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato,
e ha parlato per mezzo dei profeti.
Credo la Chiesa, una, santa, cattolica e apostolica.
Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati.
Aspetto la risurrezione dei morti
e la vita del mondo che verrà. Amen.
12
Preghiera universale
o dei fedeli
Il Celebrante:
Fratelli e sorelle,
al Signore Gesù, che nell’Eucaristia è divenuto
nutrimento della nostra salvezza e farmaco di immortalità,
eleviamo con fede la nostra preghiera.
Il Cantore:
Exaudi, exaudi nos. Exaudi Domine. R. Exaudi, exaudi nos. Exaudi Domine. (Signore ascoltaci)
1. Signore Gesù, Sacerdote dei beni futuri, sostieni la
missione del Santo Padre Francesco, del nostro Vescovo
Mario, dei sacerdoti e dei diaconi ministri della tua
Chiesa. R.
2. Signore Gesù, salvatore e vittima innocente, illumina i
responsabili delle Nazioni e degli organismi
internazionali: dona loro la sapienza del Vangelo per
promuovere il bene comune attraverso la pace. R.
3. Signore Gesù, mediatore della nuova alleanza, fa che le
famiglie sappiano affrontare le prove della vita grazie al
dono dell’Eucaristia. R.
4. Signore Gesù, Corpo spezzato e Sangue versato, fa che
possiamo entrare più profondamente nella Pasqua, per
morire e risorgere con te. R.
Il Celebrante:
Signore Gesù,
che ti rendi a noi vicino
nel mistero dell’Eucaristia,
rinnova la tua fedeltà:
accogli la nostra supplica
e colmaci con la tua consolante presenza.
Tu sei Dio e vivi e regni nei secoli dei secoli.
R. Amen.
13
LITURGIA EUCARISTICA
Alcuni fedeli portano all’Altare le offerte per il Santo Sacrificio.
Canto di offertorio
IL NOSTRO CUORE OFFRIAMO A TE (RnS)
1. Con il pane e con il vino
noi ti offriamo la vita,
dalle mani del tuo servo
prendi, o Padre, il nostro dono.
Il nostro cuore offriamo a te,
su questo altare lo presentiamo,
è il nostro cuore pieno di te,
su questo altare lo accoglierai.
2. Della terra portiamo il frutto
che tu accogli, Signore,
una mensa per noi prepari,
segno eterno del tuo amore. R.
3. Veniamo a te con voci di lode,
il tuo amore ci trasformerà,
offriamo a te il cuore, la vita. R.
Il Celebrante:
Pregate, fratelli e sorelle,
perché portando all’altare
la gioia e la fatica di ogni giorno,
ci disponiamo a offrire il sacrificio
gradito a Dio Padre onnipotente.
R. Il Signore riceva dalle tue mani questo sacrificio
a lode e gloria del suo nome,
per il bene nostro e di tutta la sua santa Chiesa.
14
Sulle offerte del pane e del vino
Il Celebrante:
Concedi benigno alla tua Chiesa, o Padre,
i doni dell’unità e della pace,
misticamente significati nelle offerte che ti presentiamo.
Per Cristo nostro Signore.
R. Amen.
PREGHIERA EUCARISTICA
Prefazio L’Eucaristia vincolo di unità e di perfezione
Il Celebrante:
Il Signore sia con voi.
R. E con il tuo spirito.
In alto i nostri cuori.
R. Sono rivolti al Signore.
Rendiamo grazie al Signore nostro Dio.
R. E cosa buona e giusta.
È veramente cosa buona e giusta renderti grazie
e innalzare a te l’inno di benedizione e di lode,
Dio onnipotente ed eterno,
per Cristo nostro Signore.
Nell’ultima cena con i suoi Apostoli,
egli volle perpetuare nei secoli
il memoriale della sua passione
e si offrì a te, Agnello senza macchia,
lode perfetta e sacrificio a te gradito.
In questo grande mistero
tu nutri e santifichi i tuoi fedeli,
perché una sola fede illumini
e una sola carità riunisca l’umanità diffusa su tutta la terra.
15
E noi ci accostiamo a questo sacro convito,
perché l’effusione del tuo Spirito
ci trasformi a immagine della tua gloria.
Per questo mistero di salvezza
il cielo e la terra si uniscono in un cantico nuovo
di adorazione e di lode,
e noi con tutti gli angeli del cielo
proclamiamo senza fine la tua gloria:
Santo
(M. Frisina)
Santo, Santo, Santo il Signore Dio dell'universo.
I cieli e la terra sono pieni della tua gloria.
R. Hosanna in excelsis. Hosanna in excelsis.
Benedetto colui che viene nel nome del Signore.
R. Hosanna in excelsis Deo. Hosanna in excelsis.
PREGHIERA EUCARISTICA I
o CANONE ROMANO
CP Padre clementissimo,
noi ti supplichiamo e ti chiediamo
per Gesù Cristo, tuo Figlio e nostro Signore,
di accettare questi doni,
di benedire queste offerte,
questo santo e immacolato sacrificio.
Noi te l'offriamo anzitutto
per la tua Chiesa santa e cattolica,
perché tu le dia pace e la protegga,
la raccolga nell'unità e la governi su tutta la terra,
con il tuo servo il nostro Papa Francesco,
il nostro Vescovo Mario
e con tutti quelli che custodiscono la fede cattolica,
trasmessa dagli Apostoli.
16
1C Ricordati, Signore, dei tuoi fedeli. Si prega brevemente per coloro che si vogliono ricordare.
Ricordati di tutti i presenti,
dei quali conosci la fede e la devozione:
per loro ti offriamo anch'essi ti offrono
questo sacrificio di lode,
innalzano la preghiera a te,
Dio eterno, vivo e vero,
per ottenere a sé e ai loro cari
redenzione, sicurezza di vita e salute.
2C In comunione con tutta la Chiesa,
mentre celebriamo il giorno santissimo
nel quale Gesù Cristo nostro Signore
fu consegnato alla morte per noi,
ricordiamo e veneriamo anzitutto
la gloriosa e sempre vergine Maria,
Madre del nostro Dio e Signore Gesù Cristo,
san Giuseppe, suo sposo,
i santi apostoli e martiri:
Pietro e Paolo, Andrea,
[Giacomo, Giovanni,
Tommaso, Giacomo, Filippo, Bartolomeo,
Matteo, Simone e Taddeo,
Lino, Cleto, Clemente, Sisto,
Cornelio e Cipriano, Lorenzo, Crisogono,
Giovanni e Paolo, Cosma e Damiano]
e tutti i santi;
per i loro meriti e le loro preghiere
donaci sempre aiuto e protezione.
CP Accetta con benevolenza, o Signore,
l'offerta che ti presentiamo
noi tuoi ministri e tutta la tua famiglia:
disponi nella tua pace i nostri giorni
salvaci dalla dannazione eterna,
e accoglici nel gregge degli eletti.
17
CC Santifica, o Dio, questa offerta
con la potenza della tua benedizione,
e degnati di accettarla a nostro favore,
in sacrificio spirituale e perfetto,
perché diventi per noi
il corpo e il sangue del tuo amatissimo Figlio,
il Signore nostro Gesù Cristo.
La vigilia della sua passione,
egli prese il pane
nelle sue mani sante e venerabili,
e alzando gli occhi al cielo
a te Dio Padre suo onnipotente,
rese grazie con la preghiera di benedizione,
spezzò il pane, lo diede ai suoi discepoli, e disse:
Prendete, e mangiatene tutti:
questo è il mio Corpo
offerto in sacrificio per voi.
Dopo la cena, allo stesso modo,
prese questo glorioso calice
nelle sue mani sante e venerabili,
ti rese grazie con la preghiera di benedizione,
lo diede ai suoi discepoli e disse:
Prendete, e BEVETENE tutti:
questo è il mio SANGUE
PER LA NUOVA ED ETERNA ALLEANZA,
VERSATO PER VOI E PER TUTTI
IN REMISSIONE DEI PECCATI.
FATE QUESTO IN MEMORIA DI ME.
18
Il Celebrante:
Mistero della fede.
Il Coro e l’Assemblea:
Il Celebrante e i Concelebranti:
CC In questo sacrificio, o Padre,
noi tuoi ministri e il tuo popolo santo
celebriamo il memoriale della beata passione,
della risurrezione dai morti
e della gloriosa ascensione al cielo
del Cristo tuo Figlio e nostro Signore;
e offriamo alla tua maestà divina,
tra i doni che ci hai dato,
la vittima pura, santa e immacolata,
pane santo della vita eterna
e calice dell'eterna salvezza.
Volgi sulla nostra offerta
il tuo sguardo sereno e benigno,
come hai voluto accettare i doni di Abele, il giusto,
il sacrificio di Abramo, nostro padre nella fede,
e l'oblazione pura e santa di Melchisedech,
tuo sommo sacerdote.
Ti supplichiamo, Dio onnipotente:
fa' che questa offerta,
per le mani del tuo angelo santo,
19
sia portata sull'altare del cielo
davanti alla tua maestà divina,
perché su tutti noi
che partecipiamo di questo altare,
comunicando al santo mistero
del corpo e sangue del tuo Figlio,
scenda la pienezza di ogni grazia
e benedizione del cielo.
3C Ricordati, o Signore, dei tuoi fedeli,
che ci hanno preceduto con il segno della fede
e dormono il sonno della pace. Si prega brevemente per coloro che si vogliono ricordare.
Dona loro, Signore,
e a tutti quelli che riposano in Cristo,
la beatitudine, la luce e la pace.
4C Anche a noi, tuoi ministri, peccatori,
ma fiduciosi nella tua infinita misericordia,
concedi, o Signore,
di aver parte nella comunità
dei tuoi santi apostoli e martiri:
Giovanni, Stefano, Mattia, Barnaba,
[Ignazio, Alessandro, Marcellino e Pietro,
Felicita, Perpetua, Agata, Lucia,
Agnese, Cecilia, Anastasia]
e tutti i santi:
ammettici a godere della loro sorte beata
non per i nostri meriti,
ma per la ricchezza del tuo perdono.
CP Per Cristo nostro Signore
tu, o Dio, crei e santifichi sempre,
fai vivere, benedici e doni al mondo ogni bene.
20
CP O
CC
Il Coro e l’Assemblea:
RITI DI COMUNIONE
Il Celebrante:
Obbedienti alla parola del Salvatore
e formati al suo divino insegnamento,
osiamo dire: Il Celebrante e l’Assemblea:
21
Il Celebrante:
Liberaci, o Signore, da tutti i mali,
concedi la pace ai nostri giorni;
e con l'aiuto della tua misericordia,
vivremo sempre liberi dal peccato
e sicuri da ogni turbamento,
nell'attesa che si compia la beata speranza,
e venga il nostro Salvatore Gesù Cristo.
Il Coro e l’Assemblea:
22
Il Celebrante:
Signore Gesù Cristo, che hai detto ai tuoi apostoli:
«Vi lascio la pace, vi do la mia pace»,
non guardare ai nostri peccati,
ma alla fede della tua Chiesa,
e donale unita e pace secondo la tua volontà.
Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.
R. Amen. Il Celebrante:
La pace del Signore sia sempre con voi.
R. E con il tuo spirito. Il Diacono:
Come figli del Dio della pace,
scambiatevi un gesto di comunione fraterna.
I presenti si scambiano un segno di pace.
Il Celebrante spezza l’Ostia consacrata.
Agnello di Dio (D. Riggi)
Agnus Dei, qui tollis peccata mundi:
miserère nobis.
Agnus Dei, qui tollis peccata mundi:
miserère nobis.
Agnus Dei, qui tollis peccata mundi:
dona nobis pacem. Il Celebrante:
Beati gli invitati alla Cena del Signore.
Ecco l'Agnello di Dio,
che toglie i peccati del mondo. Il Celebrante e l’Assemblea:
O Signore, non sono degno
di partecipare alla tua mensa:
ma di' soltanto una parola
e io sarò salvato.
23
Antifona alla Comunione
Gv 6, 56
PANE DI VITA NUOVA (M. Frisina)
1. Pane di vita nuova
vero cibo dato agli uomini,
nutrimento che sostiene il mondo,
dono splendido di grazia.
2. Tu sei sublime frutto
di quell’albero di vita
che Adamo non potè toccare
ora è in Cristo a noi donato.
Pane della vita,
Sangue di salvezza,
vero Corpo, vera Bevanda
cibo di grazia per il mondo.
3. Sei l’Agnello immolato
nel cui sangue è la salvezza,
memoriale della vera Pasqua
della nuova Alleanza.
24
4. Manna che nel deserto
nutri il popolo in cammino,
sei sostegno e forza nella prova
per la Chiesa in mezzo al mondo. R.
5. Vino che ci dà gioia,
che riscalda il nostro cuore,
sei per noi il prezioso frutto
della vigna del Signore.
6. Dalla vite ai tralci
scorre la vitale linfa
che ci dona la vita divina,
scorre il sangue dell'amore. R.
7. Al banchetto ci inviti
che per noi hai preparato,
doni all'uomo la tua Sapienza,
doni il Verbo della vita.
8. Segno d'amore eterno
pegno di sublimi nozze,
comunione nell'unico corpo
che in Cristo noi formiamo. R.
9. Nel tuo Sangue è la vita
ed il fuoco dello Spirito,
la sua fiamma incendia il nostro cuore
e purifica il mondo.
10. Nel prodigio dei pani
tu sfamasti ogni uomo,
nel tuo amore il povero è nutrito
e riceve la tua vita. R.
11. Sacerdote eterno
Tu sei vittima ed altare,
offri al Padre tutto l'universo,
sacrificio dell'amore.
25
12. Il tuo Corpo è tempio
della lode della Chiesa,
dal costato tu l'hai generata,
nel tuo Sangue l'hai redenta. R.
13. Vero Corpo di Cristo
tratto da Maria Vergine,
dal tuo fianco doni a noi la grazia,
per mandarci tra le genti.
14. Dai confini del mondo,
da ogni tempo e ogni luogo
il creato a te renda grazie,
per l'eternità ti adori. R.
15. A te Padre la lode,
che donasti il Redentore,
e al Santo Spirito di vita
sia per sempre onore e gloria.
Amen.
IL SIGNORE È IL MIO PASTORE (M. Frisina)
Il Signore è il mio pastore
non manco di nulla. (2 v.)
1. Su pascoli erbosi mi fa riposare,
ad acque tranquille mi conduce. R.
2. Mi guida e rinfranca nel giusto cammino,
per amore del suo santo nome. R.
3. Se dovessi andare in valle oscura,
non potrò temere alcun male. R.
4. Perché, o Signore, tu con me sei sempre,
col bastone e il vincastro mi dai pace. R.
5. Per me tu prepari una mensa,
davanti agli occhi dei nemici. R.
26
6. Cospargi di olio il mio capo,
di gioia trabocca il mio calice. R.
7. Felicità e grazia mi saranno compagne
per tutti i giorni della vita. R.
Terminata la distribuzione della Comunione, il diacono espone sull’altare il
Santissimo Sacramento nell’ostensorio, segue il silenzio per la preghiera e
l’adorazione personale.
Dopo la Comunione
Il Celebrante:
Donaci, Signore
di godere pienamente della tua vita divina nel convito eterno,
che ci hai fatto pregustare
in questo sacramento del tuo Corpo e del tuo Sangue.
Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.
R. Amen.
27
2
PROCESSIONE
E BENEDIZIONE EUCARISTICA
CHIESA SAN FRANCESCO D’ASSISI
“Ex-Cappuccini”
Genti tutte (Gregoriano)
1. Genti tutte proclamate il
mistero del Signor,
del suo corpo e suo sangue
che la Vergine donò,
e fu sparso in sacrificio
per salvar l'umanità.
2. Dato a noi da Madre pura,
per noi tutti s'incarnò.
La feconda sua parola
tra le genti seminò.
Con amore generoso la
sua vita consumò.
3. Nella notte della cena
coi fratelli si trovò
del pasquale sacro rito
ogni regola compì,
agli Apostoli ammirati
come cibo si donò.
4. La parola del Signore
pane e vino trasformò;
pane in carne,
vino in sangue,
in memoria consacrò.
Non i sensi, ma la fede,
prova questa verità.
La Processione si snoderà nel seguente ordine: Ministranti con la Croce e i
candelieri, Scouts, Confraternite (per ultima quella del Ss.mo Sacramento), bambini
di prima Comunione e Ministranti, Religiose, Clero, il baldacchino con il Santissimo
Sacramento, le Autorità Civili e Militari e tutto il popolo santo di Dio.
INNI E CANTI (Tradizionale)
1. Inni e canti sciogliamo o fedeli
al divino eucaristico re,
egli ascoso nei mistici veli
cibo all'alma fedele si diè.
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2. Sotto i veli che il grano compose
su quel trono raggiante di luce,
il Signor dei signori si ascose
per avere l'impero dei cuor. R.
3. O Signor che dall'ostia radiosa
sol di pace ne parli e d'amor,
in te l'alma smarrita riposa,
in te spera chi lotta e chi muor. R.
OSTIA SANTA (M. Frisina)
1. O Ostia Santa, in cui è il testamento
della divina tua grande misericordia,
in cui è il corpo e il sangue del Signore,
segno d'amore per noi peccatori.
2. O Ostia Santa, in cui è la sorgente
dell'acqua viva per noi peccatori,
in te è il fuoco purissimo d'amore:
la tua divina misericordia.
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3. O Ostia Santa, in te la medicina
che dà sollievo alla nostra debolezza,
vincolo santo tra Dio ed ogni uomo
che confida nel tuo amore.
4. O Ostia Santa, sei l'unica speranza
fra le tempeste e le tenebre del mondo,
nelle fatiche e nelle sofferenze,
ora e nell'ora della nostra morte.
5. Confido in te, o Ostia Santa,
confido in te, Ostia Santa. Il Lettore:
Ad ogni invocazione ripetiamo: noi ti adoriamo.
R. Noi ti adoriamo.
Dono stupendo che illumini la mente. R.
Tesoro ineffabile dei fedeli. R.
Pegno dell’amore infinito di Dio. R.
Sorgente che zampilla vita eterna. R.
Farmaco perenne di immortalità. R.
Dono mirabile, fecondo di grazia. R.
Vero corpo di Cristo nato dalla Vergine Madre. R.
Vero corpo di Cristo inchiodato per noi sulla Croce. R.
Vero corpo di Cristo asceso alla destra del Padre. R.
Sacramento del Corpo e del Sangue di Cristo. R.
Sacramento che perpetua il sacrificio sulla Croce. R.
Sacramento della nuova ed eterna alleanza. R.
Memoriale della morte e risurrezione del Signore. R.
Memoriale della nostra salvezza. R.
Sacrificio di lode e di ringraziamento. R.
Pane vivo disceso dal cielo. R.
Vero Agnello pasquale. R.
Banchetto delle nozze dell’Agnello. R.
Rimedio delle nostre quotidiane infermità. R.
Vincolo della carità. R.
Segno di unità e di pace. R.
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IL PANE DEL CAMMINO (Tradizionale)
1. È il tuo pane, Gesù, che ci dà forza
e rende più sicuro il nostro passo;
se il vigore nel cammino si svilisce
la tua mano dona lieta la speranza! R.
2. È il tuo vino, Gesù, che ci disseta
e sveglia in noi l’ardore di seguirti;
se la gioia cede il passo alla stanchezza
la tua voce fa rinascere freschezza! R.
3. È il tuo corpo, Gesù, che ci fa Chiesa,
fratelli sulle strade della vita;
se il rancore toglie luce all’amicizia
dal tuo cuore nasce giovane il perdono! R.
4. È il tuo sangue, Gesù, il segno eterno
dell’unico linguaggio dell’amore;
se il donarsi come te richiede fede
nel tuo Spirito sfidiamo l’incertezza! R.
5. È il tuo dono, Gesù, la vera fonte
del gesto coraggioso di chi annuncia;
se la Chiesa non è aperta ad ogni uomo
il tuo fuoco le rivela la missione! R.
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Il Lettore:
Dal Vangelo di Giovanni 6, 72-29
Gesù disse loro: “Datevi da fare non per il cibo che non
dura, ma per il cibo che rimane per la vita eterna e che il
Figlio dell’uomo vi darà. Perché su di lui il Padre, Dio, ha
messo il suo sigillo”. Gli dissero allora: “Che cosa dobbiamo
compiere per fare le opere di Dio?”. Gesù rispose loro:
“Questa è l’opera di Dio: che crediate in colui che egli ha
mandato”. Il Lettore:
Ascoltiamo e facciamo nostra la preghiera che il Santo
Pontefice Giovanni XXIII, pronunciò al termine della
processione del Corpus Domini nell’anno 1960.
O Gesù Benedetto, scenda ora la tua benedizione,
apportatrice di pace e di amore, scenda su quanti oggi, in
questa Città e nel mondo intero, ti hanno manifestato
solennemente la loro adorazione; scenda sulle case
santificate dal tuo passaggio a impreziosirvi il dovere, a
fecondarvi il dolore, a togliere quanto ti dispiace; scenda
anche sui lontani, su gli indifferenti, su gli avversari, a far
loro sentire la pungente nostalgia di un definitivo ritorno. O
Signore Gesù, benedici in modo speciale questa tua Città,
che oggi è davanti a te nella sua triplice compagine,
religiosa, civica e sociale: suscita in essa un santo fervore di
opere, un salutare rinnovamento del costume, un provvido
rafforzamento della famiglia: chiama al tuo servizio
eucaristico schiere sempre più numerose di apostoli, che
come germogli di olivo circondino il tuo altare. E sii per tutti
i cuori luce di soavità, balsamo di conforto, forza di buon
proposito. Amen.
RESTA CON NOI (Tradizionale)
1. Resta con noi, Signore, la sera,
resta con noi e avremo la pace.
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2. Ti porteremo ai nostri fratelli,
ti porteremo lungo le strade. R.
3. Voglio donarti queste mie mani,
voglio donarti questo mio cuore. R.
4. Fammi sentire l'ansia del cuore,
fammi amare chi non mi ama. R.
Il Lettore:
Ad ogni invocazione ripetiamo: a te la lode e la gloria.
R. A te la lode e la gloria.
Gesù, vero Dio, Figlio del Padre. R.
Gesù, vero uomo, nato da Maria. R.
Gesù, Redentore del mondo. R.
Gesù, Messia e Salvatore. R.
Nostro fratello e amico. R.
Nostra guida e avvocato. R.
Nostro cammino e meta. R.
Nostra pace e riposo. R.
Gesù, luce d’eterna luce. R.
Gesù, stella radiosa del mattino. R.
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Gesù, alba dell’uomo nuovo. R.
Gesù, giorno senza tramonto. R.
Cristo, parola vivente del Padre. R.
Cristo, rivelatore del Padre. R.
Cristo, annunziatore della buona novella. R.
Cristo, profeta del Regno. R.
Divino Maestro. R.
Sommo Sacerdote. R.
Re della gloria. R.
Unico Mediatore. R.
Signore della gloria. R.
Signore, risorto da morte. R.
Signore, asceso alla destra del Padre. R.
Signore, datore dello Spirito. R. Il Lettore:
Dal Vangelo di Giovanni 6, 35-40
Disse Gesù: “Io sono il pane della vita; chi viene a me non
avrà fame e chi crede in me non avrà sete, mai! Tutto ciò che
il Padre mi dà, verrà a me; colui che viene a me, io non lo
caccerò fuori, perché sono disceso dal cielo non per fare la
mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato. E
questa è la volontà di colui che mi ha mandato: che io non
perda nulla di quanto egli mi ha dato, ma che lo risusciti
nell’ultimo giorno. Questa infatti è la volontà del Padre mio:
che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna;
e io lo risusciterò nell’ultimo giorno”. Il Lettore:
Ascoltiamo e facciamo nostra la preghiera che il Beato
Pontefice Paolo VI, pronunciò a Manila nelle Filippine,
Domenica, 29 novembre 1970.
Tu sei il Cristo, Figlio del Dio vivo. Tu sei il rivelatore di
Dio invisibile, il primogenito di ogni creatura, il fondamento
di ogni cosa. Tu sei il maestro dell’umanità. Tu sei il
Redentore, tu sei nato, sei morto, sei risorto per noi. Tu sei il
centro della storia e del mondo. Tu sei colui che ci conosce e
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ci ama. Tu sei il compagno e l’amico della nostra vita. Tu sei
l’uomo del dolore e della speranza. Tu sei colui che deve
venire e che deve essere un giorno il nostro giudice, e, noi
speriamo, la nostra felicità in te. Tu sei la luce, la verità, anzi
tu sei la “Via, la Verità e la Vita”. Tu sei il Pane, la fonte
dell’acqua viva per la nostra fame e la nostra sete. Tu sei il
Pastore, la nostra guida, il nostro esempio, il nostro conforto,
il nostro fratello! Amen.
AMATEVI FRATELLI (Tradizionale)
1. Amatevi, fratelli, come io ho amato voi!
Avrete la mia gioia, che nessuno vi toglierà.
2. Vivete uniti insieme, come il Padre è unito a me!
Avrete la mia vita, se l’Amore sarà con voi!
3. Vi dico queste parole perché abbiate in voi la gioia!
Sarete miei amici, se l’Amore sarà con voi!
Il Lettore:
Acclamiamo con fede: credo, Signore, accresci la mia fede!
R. Credo, Signore, accresci la mia fede!
1. Signore Gesù, credo che sei nell’Eucaristia, vivo e vero.
Tutto ciò che fa di te una Persona, il Figlio dell’uomo e
il Figlio di Dio, tutto è presente. R.
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2. Credo che sei qui presente, nato a Betlemme dalla
Vergine Maria, crocifisso sul Calvario, risorto il terzo
giorno ed ora nella gloria alla destra del Padre. R.
3. La tua presenza, Signore, è misteriosa e invisibile. Se
anche non vedo nulla, se anche non sento nulla, credo
fermamente, o Signore, che tu sei realmente presente,
perché tu l’hai detto! R.
4. Quando sei venuto in mezzo a noi, in terra di Palestina,
nascosta era la tua divinità, evidente la tua umanità. Ora
nel mistero eucaristico, velata rimane anche la tua
umanità. Questo esige fede grande, questo reclama fede
viva. R.
5. Signore donami una fede che ama. Tu che mi vedi, tu
che mi ascolti, tu che mi parli, illumina la mia mente
perché creda di più. Riscalda il mio cuore perché ti ami
di più! R.
6. La tua Presenza, mirabile e sublime, mi attragga, mi
afferri, mi conquisti. In ginocchio professo la mia fede in
te: «Mio Signore e mio Dio!». R.
CREDO IN TE SIGNOR (Tradizionale)
1. Credo in te, Signor, credo in te:
grande è quaggiù il mister, ma credo in te.
Luce soave, gioia perfetta sei.
Credo in te, Signor, credo in te.
2. Spero in te, Signor, spero in te:
debole sono ognor, ma spero in te. R.
3. Amo te, Signor, amo te:
o crocifisso amor, amo te. R.
4. Resta con me, Signor, resta con me:
pane che dai vigor, resta con me. R.
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Il Lettore:
Ascoltiamo e facciamo nostra l’invocazione che il Papa
Benedetto XVI, pronunciò al termine dell’Omelia nella
solennità del Corpus Domini, l’11 giugno 2009.
Eleviamo, con le preghiere e i canti, una corale implorazione
al Signore presente nell’ostia consacrata. Diciamogli a nome
dell’intera Città: Resta con noi Gesù, facci dono di te e dacci
il pane che ci nutre per la vita eterna! Libera questo mondo
dal veleno del male, della violenza e dell’odio che inquina le
coscienze, purificalo con la potenza del tuo amore
misericordioso. E tu, Maria, che sei stata donna “eucaristica”
in tutta la tua vita, aiutaci a camminare uniti verso la meta
celeste, nutriti dal Corpo e dal Sangue di Cristo, pane di vita
eterna e farmaco dell’immortalità divina. Amen!
♫ SEI TU, SIGNORE, IL PANE (Tradizionale)
2. Nell'ultima sua Cena
Gesù si dona ai suoi:
«Prendete pane e vino,
la vita mia per voi».
3. «Mangiate questo pane:
chi crede in me vivrà.
Chi beve il vino nuovo
con me risorgerà».
4. È Cristo il pane vero
diviso qui tra noi:
formiamo un solo corpo,
la Chiesa di Gesù.
5. Se porti la sua Croce,
in lui tu regnerai.
Se muori unito a Cristo,
con lui rinascerai.
6. Verranno i cieli nuovi,
la terra fiorirà.
Vivremo da fratelli,
e Dio sarà con noi.
Il Lettore:
Ad ogni invocazione ripetiamo: abbi misericordia di noi.
R. Abbi misericordia di noi.
Ss.ma Eucaristia, dono stupendo che illumini la mente. R.
Ss.ma Eucaristia, tesoro ineffabile dei fedeli. R.
Ss.ma Eucaristia, pegno dell’amore infinito. R.
Ss.ma Eucaristia, vero Corpo nato da Maria. R.
Ss.ma Eucaristia, vero Corpo inchiodato alla Croce. R.
Ss.ma Eucaristia, vero Corpo asceso alla destra del Padre. R.
Ss.ma Eucaristia, pane vivo disceso dal cielo. R.
Ss.ma Eucaristia, vero agnello pasquale. R.
Ss.ma Eucaristia, vincolo di unità. R.
Ss.ma Eucaristia, vincolo di carità. R.. Ss.ma Eucaristia, vincolo di pace. R.
T’ADORIAM OSTIA DIVINA (Tradizionale)
1. T'adoriam, Ostia divina,
t'adoriam, Ostia d'amor.
Tu degli angeli il sospiro,
tu dell'uomo sei l'onor.
2. T’adoriam, Ostia divina,
t’adoriam, Ostia d’amor.
Tu dei forti la dolcezza.
Tu dei deboli il vigor. R.
3. T’adoriam, Ostia divina,
t’adoriam, Ostia d’amor.
Tu salute dei viventi.
Tu speranza di chi muor. R.
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Giunto il Santissimo Sacramento nella Rettoria di San Francesco “Ex-Cappuccini”, si canta:
ADORO TE (RnS)
1. Sei qui davanti a me, o mio Signore,
sei in questa brezza che ristora il cuore,
roveto che mai si consumerà,
presenza che riempie l'anima.
Adoro te, fonte della Vita,
adoro te, Trinità infinità.
I miei calzari leverò su questo santo suolo,
alla presenza tua mi prostrerò.
2. Sei qui davanti a me, o mio Signore,
nella tua grazia trovo la mia gioia.
Io lodo, ringrazio e prego perchè
il mondo ritorni a vivere in te. R. x2
BENEDIZIONE EUCARISTICA
ADORORIAMO IL SACRAMENTO (Tradizionale)
1. Adoriamo il Sacramento
che Dio Padre ci donò.
Nuovo patto, nuovo rito
nella fede si compì.
Al mistero è fondamento
la Parola di Gesù.
2. Gloria al Padre onnipotente,
gloria al Figlio redentor,
lode grande, sommo onore
all'eterna carità.
Gloria immensa, eterno amore
alla Santa Trinità.
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Orazione
Il Celebrante:
Preghiamo.
O Padre, che nella morte e risurrezione del tuo Figlio
hai redento tutti gli uomini,
custodisci in noi l'opera della tua misericordia,
perché nell'assidua celebrazione
del mistero pasquale
riceviamo i frutti della nostra salvezza.
Per Cristo nostro Signore.
R. Amen. Il Celebrante da la benedizione con il Santissimo Sacramento.
Acclamazioni Il Diacono:
Insieme acclamiamo.
Il Diacono e l’Assemblea:
Dio sia benedetto.
Benedetto il suo santo nome.
Benedetto Gesù Cristo, vero Dio e vero Uomo.
Benedetto il nome di Gesù.
Benedetto il suo sacratissimo Cuore.
Benedetto il suo preziosissimo Sangue.
Benedetto Gesù nel santissimo Sacramento dell'altare.
Benedetto lo Spirito Santo Paraclito.
Benedetta la gran Madre di Dio, Maria santissima.
Benedetta la sua santa e Immacolata Concezione.
Benedetta la sua gloriosa Assunzione.
Benedetto il nome di Maria, Vergine e Madre.
Benedetto san Giuseppe, suo castissimo Sposo.
Benedetto Dio nei suoi Angeli e nei suoi Santi.
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Il Diacono ripone il Santissimo Sacramento nel tabernacolo.
SALVE REGINA (Gen Verde)
Salve Regina, Madre di misericordia
vita dolcezza speranza nostra salve,
salve Regina. (bis)
A te ricorriamo esuli figli di Eva
a te sospiriamo
piangenti in questa valle di lacrime.
Avvocata nostra
volgi a noi gli occhi tuoi
mostraci dopo questo esilio
il frutto del tuo seno Gesù.
Salve Regina,
Madre di Misericordia
o Clemente, o Pia, o dolce Vergine Maria.
Salve Regina.
Salve Regina. Salve. Salve.
CHRISTUS VINCIT
(Tradizionale)
Christus vincit,
Christus regnat,
Christus ímperat.
Francisco Summo Pontífici
et universáli patri
pax, vita et salus perpétua. R.
Mario Reverendíssimo Epíscopo
et univérso clero
ac pópulo ei commísso
pax, vita et salus perpétua. R.
Témpora bona véniant,
pax Christi véniat,
regnum Christi venia. R.
41
Padre nostro, che sei nei cieli,
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno,
sia fatta la tua volontà,
come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
e rimetti a noi i nostri debiti
come noi li rimettiamo ai nostri debitori,
e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia,
il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne
e benedetto è il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio,
prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio,
e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen.
La Santa Madre Chiesa, concede, ai fedeli che partecipano alla
presente celebrazione della solennità del Corpus Domini, il dono
dell’Indulgenza Plenaria, alle solite condizioni:
- esclusione di qualsiasi affetto al peccato anche veniale;
- confessione Sacramentale;
- comunione eucaristica;
- preghiera secondo le intenzioni del Sommo Pontefice Francesco.
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Omelia del Santo Padre Francesco
in occasione della solennità del Corpus Domini
del 18 giugno 2017
Piazza San Giovanni in Laterano, Roma
Nella solennità del Corpus Domini torna più volte il tema della memoria: «Ricordati di tutto
il cammino che il Signore, tuo Dio, ti ha fatto percorrere […]. Non dimenticare il Signore,
[…] che nel deserto ti ha nutrito di manna» (cfrDt 8,2.14.16) – disse Mosè al popolo.
«Fate questo in memoria di me» (1 Cor 11,24) – dirà Gesù a noi. «Ricordati di Gesù Cristo»
(2 Tm 2,8), dirà Paolo al suo discepolo. Il «pane vivo, disceso dal cielo» (Gv 6,51) è
il sacramento della memoria che ci ricorda, in modo reale e tangibile, la storia d’amore di
Dio per noi. Ricordati, dice oggi la Parola divina a ciascuno di noi. Dal ricordo delle gesta del
Signore ha preso forza il cammino del popolo nel deserto; nel ricordo di quanto il Signore ha
fatto per noi si fonda la nostra personale storia di salvezza. Ricordare è essenziale per la
fede, come l’acqua per una pianta: come non può restare in vita e dare frutto una pianta
senza acqua, così la fede se non si disseta alla memoria di quanto il Signore ha fatto per
noi. «Ricordati di Gesù Cristo». Ricordati. La memoria è importante, perché ci permette di
rimanere nell’amore, di ri-cordare, cioè di portare nel cuore, di non dimenticare chi ci ama e
chi siamo chiamati ad amare. Eppure questa facoltà unica, che il Signore ci ha dato, è oggi
piuttosto indebolita. Nella frenesia in cui siamo immersi, tante persone e tanti fatti
sembrano scivolarci addosso. Si gira pagina in fretta, voraci di novità ma poveri di ricordi.
Così, bruciando i ricordi e vivendo all’istante, si rischia di restare in superficie, nel flusso delle
cose che succedono, senza andare in profondità, senza quello spessore che ci ricorda chi
siamo e dove andiamo. Allora la vita esteriore diventa frammentata, quella interiore inerte.
Ma la solennità di oggi ci ricorda che nella frammentazione della vita il Signore ci viene
incontro con una fragilità amorevole, che è l’Eucaristia. Nel Pane di vita il Signore viene a
visitarci facendosi cibo umile che con amore guarisce la nostra memoria, malata di frenesia.
Perché l’Eucaristia è il memoriale dell’amore di Dio. Lì «si fa memoria della sua passione»
(Solennità del SS. Corpo e Sangue di Cristo, Antifona al Magnificat dei II Vespri), dell’amore
di Dio per noi, che è la nostra forza, il sostegno del nostro camminare. Ecco perché ci fa
tanto bene il memoriale eucaristico: non è una memoria astratta, fredda e nozionistica, ma
la memoria vivente e consolante dell’amore di Dio. Memoria anamneticae mimetica.
Nell’Eucaristia c’è tutto il gusto delle parole e dei gesti di Gesù, il sapore della sua
Pasqua, la fragranza del suo Spirito. Ricevendola, si imprime nel nostro cuore la
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certezza di essere amati da Lui. E mentre dico questo, penso in particolare a
voi, bambini e bambine che da poco avete ricevuto la Prima Comunione e siete
qui presenti numerosi. Così l’Eucaristia forma in noi una memoria grata, perché
ci riconosciamo figli amati e sfamati dal Padre; una memoria libera, perché
l’amore di Gesù, il suo perdono, risana le ferite del passato e pacifica il ricordo
dei torti subiti e inflitti; una memoria paziente, perché nelle avversità sappiamo
che lo Spirito di Gesù rimane in noi. L’Eucaristia ci incoraggia: anche nel
cammino più accidentato non siamo soli, il Signore non si scorda di noi e ogni
volta che andiamo da Lui ci ristora con amore. L’Eucaristia ci ricorda anche che
non siamo individui, ma un corpo. Come il popolo nel deserto raccoglieva la
manna caduta dal cielo e la condivideva in famiglia (cfr Es 16), così Gesù, Pane
del cielo, ci convoca per riceverlo, riceverlo insieme e condividerlo tra noi.
L’Eucaristia non è un sacramento “per me”, è il sacramento di molti che
formano un solo corpo, il santo popolo fedele di Dio. Ce lo ha ricordato San
Paolo: «Poiché vi è un solo pane, noi siamo, benché molti, un solo corpo: tutti
infatti partecipiamo all’unico pane» (1 Cor 10,17). L’Eucaristia è il sacramento
dell’unità. Chi la accoglie non può che essere artefice di unità, perché nasce in
lui, nel suo “DNA spirituale”, la costruzione dell’unità. Questo Pane di unità ci
guarisca dall’ambizione di prevalere sugli altri, dall’ingordigia di accaparrare per
sé, dal fomentare dissensi e spargere critiche; susciti la gioia (lui dice: gloria) di
amarci senza rivalità, invidie e chiacchiere maldicenti. E ora, vivendo l’Eucaristia,
adoriamo e ringraziamo il Signore per questo sommo dono: memoria viva del
suo amore, che forma di noi un solo corpo e ci conduce all’unità.
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CELEBRAZIONI LITURGICHE IN CHIESA MADRE Finito di stampare in proprio l’28 maggio 2018
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