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Rassegna Stampa di venerdì 12 giugno 2015
SNALS / CONFSAL Corriere Fiorentino (Corriere della Sera)
12/06/2015 SCRUTINI, DECOLLA IL BLOCCO ANTI-RIFORMA
Corriere Romagna di Ravenna Faenza-Lugo e Imola
12/06/2015 SCIOPERO, I PROF DISERTANO GLI SCRUTINI ADESIONE TOTALE ALL'ITI E A RAGIONERIA.
Giorno/Resto/Nazione 12/06/2015 SCUOLA, SUBITO 50 MILA SSUNZIONI il Centro - ed. L'Aquila/Avezzano
12/06/2015 "ADESIONE TOTALE NELLE SCUOLE ALLO SCIOPERO DEGLI SCRUTINI"
il Gazzettino 12/06/2015 "SCIOPERO ILLEGITTIMO" PRESIDE DENUNCIA I PROF Il Giornale di Arona 12/06/2015 IL MONDO DELLA SCUOLA E' TORNATO IN PIAZZA CONTRO LA
RIFORMA RENZI il Giorno 12/06/2015 SCUOLA, SUBITO 50MILA ASSUNZIONI MA LA RIFORMA PUO' SLITTARE
A LUGLIO Il Mattino di Padova 12/06/2015 ULTIMO GIORNO DI BLOCCO DEGLI SCRUTINI Il Piccolo 12/06/2015 LA PROTESTA DEI DOCENTI MANDA IN TILT GLI SCRUTINI Il Resto del Carlino - Ed. Imola
12/06/2015 MONTANARI 'CONSULENTE' DEL MINISTERO
Il Secolo XIX 12/06/2015 SCRUTINI, I SINDACATI DENUNCIANO I PRESIDI Il Tirreno - Ed. Piombino 12/06/2015 FORESI, I PROF BLOCCANO ANCORA GLI SCRUTINI Il Tirreno - Ed. Pisa 12/06/2015 SCRUTINI, BLOCCO INFERIORE ALLE PREVISIONI Il Tirreno - Ed. Pistoia 12/06/2015 SCRUTINI, BLOCCO TOTALE AL LICEO SCIENTIFICO AL PETROCCHI E
AL PACINI Il Tirreno - Ed. Pistoia 12/06/2015 BLOCCO SCRUTINI A MACCHIA DI LEOPARDO Il Tirreno - Ed. Pontedere/Empoli
12/06/2015 BLOCCO DEGLI SCRUTINI ANCHE ALLA SCUOLA MEDIA BACCI RIDOLFI
Il Tirreno - Ed. Pontedere/Empoli
12/06/2015 CLASSI SISTEMATE ALL'EX LICEO VIRGILIO
La Gazzetta del Mezzogiorno - Ed. Taranto
12/06/2015 NIENTE SCRUTINI, IL BLOCCO VINCE
la Nazione 12/06/2015 SCUOLA, SUBITO 50MILA ASSUNZIONI MA LA RIFORMA PUO' SLITTARE A LUGLIO
la Nazione - Cronaca di Firenze
12/06/2015 SCIOPERO, SLITTANO GLI SCRUTINI E A SETTEMBRE 30 CLASSI IN MENO
La Nazione - Ed. Empoli 12/06/2015 CAOS SCRUTINI: PRIMO GIORNO DI FUOCO VIRGILIO IN TILT, IL BRUNELLESCHI SI SALVA
La Nuova Provincia 12/06/2015 POTERI DEI DIRIGENTI MERITO, PRECARIATO I NODI DEL DIBATTITO SULLA BUONA SCUOLA
la Repubblica - ed. Firenze
12/06/2015 'TROPPI TAGLI, SAFFI PENALIZZATO" I SINDACATI CONTRO LA RIFORMA
La Tribuna di Treviso 12/06/2015 SCUOLA MEDIA, I PRIMI RISULTATI ALLA SERENA 26 BOCCIATURE La Voce di Romagna Rimini
12/06/2015 SCIOPERO SCRUTINI `PERCENTUALI BULGARE'
Gazzetta del Sud - ed. Cosenza
11/06/2015 SCUOLA, IL SIPARIO SULL'ANNO DELLA CONTESTAZIONE
Rai3 Basilicata 11/06/2015 Rai3 Basilicata - trasmissione del 11/06/2015 dalle 19.33 alle 19.34 (Ora: 19:33:09 Min: 1:37)
Rai3 Friuli Venezia Giulia 11/06/2015 Rai3 Friuli Venezia Giulia - trasmissione del 11/06/2015 dalle 19.37
al... (Ora: 19:37:37 Min: 1:57) Rai3 Marche 11/06/2015 Rai3 Marche - trasmissione del 11/06/2015 dalle 19.34 alle 19.36
(Ora: 19:34:41 Min: 1:33) Il Centro - Ed. Chieti 12/06/2015 "MA NOI SIAMO ANCORA SENZA GLI STIPENDI" +++ Scuola, Formazione, Università, Ricerca il Sole 24 Ore 12/06/2015 PER L'OFFERTA FORMATIVA PRONTI 93,2 MILIONI la Stampa 12/06/2015 I SINDACATI SI RIBELLANO AI RINVII "LA SCUOLA NON PUO'
ASPETTARE" il Messaggero 12/06/2015 IL SENATORE SOTTO ACCUSA METTE A RISCHIO IL DDL SCUOLA il Giornale 12/06/2015 "BALLATE, NON FATE I COMPITI" E' LA SCUOLA DEI PROF EMOTIVI Avvenire 12/06/2015 SENATO, DA LUNEDI' LE VOTAZIONI Cronache del Garantista 12/06/2015 CONTINUA LA CORSA A OSTACOLI PER LA "BUONA SCUOLA" il Mattino 12/06/2015 BUONA SCUOLA: BLINDATE 50MILA ASSUNZIONI Il Secolo XIX 12/06/2015 "LA MATURITA' MI OBBLIGA A RITARDARE LE VALUTAZIONI" la Gazzetta del Mezzogiorno
12/06/2015 SCUOLA, SEL PUNTA SULLE ASSUNZIONI "POI VIENE IL RESTO"
la Gazzetta del Mezzogiorno
12/06/2015 COME STABILIRE IL MERITO DEI DOCENTI?
La Notizia (Giornale.it) 12/06/2015 IL PROSSIMO ANNO SCOLASTICO AL VIA DAL 9 SETTEMBRE La Notizia (Giornale.it) 12/06/2015 SCIOPERI IN TUTTA ITALIA SCRUTINI IN FORTE RITARDO la Stampa 12/06/2015 VIA IL NOBEL CHE NON VUOLE RICERCATRICI NEI LABORATORI Italia Oggi 12/06/2015 SI ALZA IL SIPARIO SUL PROGETTO CNPI-UNIVERSITA' Corriere dell'Umbria 12/06/2015 "DOPO L'INCHIESTA GIANNINI SI DEVE DIMETTERE"+ Economia, Lavoro, Previdenza il Sole 24 Ore 12/06/2015 IN APRILE L'83% IN PIU' LE TRASFORMAZIONI A TEMPO
INDETERMINATO il Sole 24 Ore 12/06/2015 POLETTI: PIU' RISORSE ALLA NASPI, DURERA' 24 MESI il Sole 24 Ore 12/06/2015 PRIMI SEGNALI SUL NUOVO MODELLO CONTRATTUALE il Sole 24 Ore 12/06/2015 CONTRATTI A TERMINE, SOLO MULTA SE SI SFORA IL TETTO il Sole 24 Ore 12/06/2015 COSI' DIVENTA PIU' FLESSIBILE IL TEMPO INDETERMINATO il Sole 24 Ore 12/06/2015 APPRENDISTATO PER CHI RESTA SENZA IMPIEGO il Sole 24 Ore 12/06/2015 COLLABORAZIONI DA SUBITO SENZA PIU' PROGETTO il Sole 24 Ore 12/06/2015 NEL TETTO DI 36 MESI CALCOLATI TUTTI I CONTRATTI A TERMINE Corriere della Sera 12/06/2015 PENSIONI: IL TESTO DELLA SENTENZA DELLA CONSULTA - INTERVENTI E
REPLICHE la Stampa 12/06/2015 PART TIME E CONGEDO ALLE MADRI FINO AI SEI ANNI DEL BAMBINO il Messaggero 12/06/2015 L'ISTAT: COSTEREBBE QUASI 15 MILIARDI IL REDDITO DI CITTADINANZA
DELL'M5S il Messaggero 12/06/2015 FONDI PENSIONE 1,6 MILIONI DI ISCRITTI NON VERSANO
Data 12-06-2015 Pagina 11 Foglio 1
Scrutini, decolla il blocco anti-riforma Slittano di ahneno una settimana le pagelle. I sindacati: stop riuscito in otto scuole su dieci
I sindacati annunciano che lo sciopero degli scrutini è decollato in Toscana e nella provincia di Firenze e ha raggiunto circa 1'80% delle scuole. La protesta indetta da FIe Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals Confsal e Gilda contro il Ddl sulla <<Buona Scuola» di Renzi in alcuni istituti è riuscita a rinviare la quasi totalità delle valutazioni finali degli studenti. Perché basta che un solo professore incroci le braccia per far saltare lo scrutinio da due a cinque giorni dopo. Resta da vedere come andrà oggi (che è anche la giornata di sciopero dei sindacati autonomi come i Cobas) ma negli ultimi due giorni sono saltati tutti gli scrutini al liceo Michelangiolo come al Volta Gobetti di Bagno a Ripoli. Un
gran numero di adesioni allo sciopero si è avuto all'istituto Balducci di Pontassieve dove è saltato lo scrutinio di una delle classi della professoressa Agnese Renzi ed è previsto che 35 classi su 38 sostengano la protesta. Nelle previsioni dei sindacati ci saranno anche 25 scrutini su 26 bloccati all'alberghiero Buontalenti, 26 su 27 al tecnico dell'lti Da Vinci, 32 su 38 al Giotto Ulivi di Borgo San Lorenzo e 16 su 18 allo scientifico Da Vinci. Anche i docenti delle scuole medie della provincia si sono dati da fare e i blocchi degli scrutini hanno già riguardato tutte le classi della Maltoni di Pontassieve, della Cavalcanti di Sesto, dell'istituto comprensivo Verdi, del Poliziano, del comprensivo
Coverciano. Le pagelle ritarderanno in
media di una settimana, poi sarà il momento per le scuole di fare i conti con i tagli previsti per settembre. A 60 insegnanti di ruolo alle superiori fiorentine, che non avevano cattedre intere, l'ufficio scolastico dovrà trovare una nuova collocazione, si aspetta di capire il numero esatto degli insegnanti che il Miur potrà mettere a libro paga per l'anno prossimo ma ad ora, nonostante l'aumento del numero di alunni l'ufficio scolastico ha dovuto «risparmiare» su 30 classi, più di una ventina di queste sono le prime classi non concesse, le altre sono accorpamenti di seconde, terze e quarte. Per fare alcuni esempi: al Gobetti è stata soppressa una
quarta, al Pontormo e al Meucci ci sono una seconda a testa in meno per via dell'accorpamento. La mappa dei tagli è ancora provvisoria, spiega il direttore dell'usp Rosa De Pasquale: <dn alcuni casi il numero degli studenti rende ragionevole l'accorpamento, altre situazioni invece devono essere riviste, aspettiamo di vedere quale sarà l'organico di fatto». Tagli previsti anche al personale Ata, i sindacati stimano che in provincia di Firenze si avranno tra i 30 e i 40 custodi in meno con ricadute anche per l'apertura e chiusura delle scuole negli istituti con molti plessi (da quello di San Casciano a quello di Fiesole), la sorveglianza e la pulizia.
Lisa Baracchi © RIPRODUZIONE RISERVATA
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Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
Data 12-06-2015 Pagina 10 Foglio 1 /2
CONTRO LA RIFORMA Ma gli istituti erano preparati
P', R O" ,-I L,S" -1 __ A alle braccia conserte, disagi L ridotti al minimo
Sciopero, i prof disertano gli scrutini Adesione totale all'Iti e a Ragioneria
RAVENNA. Scuola in rivolta contro la riforma: i profdisertano gli scrutini, massiccia l'adesione allo sciopero a Ravenna. Partecipazione pressoché totale all'Iti Baldini, a Ragioneria, e alle elementari Garibaldi. Molti istituti si erano però preparati alla serrata e le braccia incrociate non hanno creato disagi se non le pagelle rinviate di poche ore.
se, potrà scegliere quale lo sciopero. La prote- disertare. Ma basterà
sta ancora in corso nelle l'assenza di un solo doscuole della provincia ra- cente perché lo scrutinio vennate e indetta dai sin- non possa ovviamente dacati FIe Cgil, Cisl e Uil concludersi. scyola, Snals qonfsal ~ Scrutini "congelati". E GI~d~ Una~s, rl.gu~rda l dunque, lo sciopero (non p.rl!Ill due glOr1:n dI scru- ancora terminato, perhIll. ~d escl.uslO!le delle ché in molte scuole gli classI termmah per le quali sono previsti gli esami di fine corso (terze medie e quinte superiori), in tutte le altre i professori possono scioperare per un'ora a seconda del proprio scrutinio. Se, ad esempio, un insegnante avrà in un giorno solo in programma cinque scrutini per classi diver-
scrutini sono appena iniziati) in città vanta al momento percentuali bulgare che hanno raggiunto l'apice del 100% all'Iti Baldini; all'It commerciale Ginanni; alla scuola primaria Garibaldi di Porto Corsini e all'istituto comprensivo di Alfonsine: hanno aderito 9 prof su lO all'istituto alber-
ghiero Artusi di Riolo, 8 su lO all'istituto comprensivo Darsena e alla secondaria di primo grado Cervia 2; 7 su lO al liceo di Lugo.
Sindacati sul piede di guerra. «Il Governo ha il dovere morale e ci vile di ascoltare davvero il mondo della scuola, non di fingere ascolto e aperture valevoli solo per propaganda. Lo sciopero degli
scrutini ha restituito anche nella nostra provincia risultati eclatanti -ha commentato Marcella D'Angelo, segretaria generale della FIe Cgil di Ravenna -. Stiamo facendo sul serio e non ci fer-
«Facciamo sul serio
meremo. Lo sciopero del 5 maggio che in provincia ha sfiorato il 73% di adesione era solo l'inizio, non ci siamo mai fermati né abbiamo intenzione di arrenderci» .
Ma c'è chi dice no. Ma la protesta non ha portato poi tanti disagi. Lo testimonia il caso di Ragioneria: all'Itc Ginanni, proprio prevedendo un'adesione massiccia alla protesta, la dirigenza aveva spalmato gli scrutini su più giorni e spostato quelli saltati al giorno dopo. E così, in tempo record, gli alunni di Ragioneria già oggi potranno ritirare le proprie pagelle. (p.c.)
Scivolano le pagelle anche se di poco, sindacati sul Piede di guerra
e non ci fermeremo, avanti con la protesta»
Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
ilCent .. o L'A. "; quta
Data 12-06-2015 Pagina 15 Foglio 1
I SINDACATI CONTRO LA RIFORMA
«Adesione totale nelle scuole allo sciopero degli scrutini»
L'AQUILA
Le organizzazioni sindacali Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals Confsal e Gilda Unams comunicano che lo sciopero degli scrutini, in ogni istituzione scolastica, «ha visto l'adesione pressoché totale delle scuole della provincia, nonostante alcuni episodi di disturbo dei presidi che hanno riconvocato gli scrutini in orari improbabili. Analoga partecipazione si è avuta nella scuola dell'infanzia». «La grande adesione dei docenti a tale forma di protesta», si legge in una nota, «conferma nella provincia dell'Aquila, la netta contrarietà di tutto il mondo della scuo-
la alla riforma in discussione al Senato ed indica ai senatori eletti nel nostro territorio, senza ambiguità, il reale volere dei lavoratori. Pertanto i sindacati della scuola invitano il governo e il parlamento a non arroccarsi su posizioni predefinite ma, al contrario, a confrontarsi sulle legittime ragioni che sostengono questa diffusa protesta e che la rendono meritevole della solidarietà dell'intera società civile. La libertà di insegnamento, il vincolo dell' assunzione per concorso e non per scelta del preside, sono principi costituzionali non negoziabili. Per questo la protesta continuerà a oltranza».
Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
GIORNALE di ARONA Data 12-06-2015 Pagina 4 Foglio 1
Anche delegazioni borgomaneresi e aronesi a Novara per protestare
Il mondo della scuola è tornato in piazza contro la riforma Renzi
BORGOMANERO (zas) «Avete l'opportunità di correggere in modo significativo la rotta, sbagliata e pericolosa. Avete l'opportunità di riprendere la rotta giusta, verso una scuola intesa come comunità che agisce nel segno della cooperazione, della partecipazione, della democrazia. E proprio su questa parola che ci vogliamo soffermare. Avete una grande opportunità, signori politici, quello di ripristinare la democrazia prima che sia troppo tardi». Così Domenico Amoruso, segretario territoriale Cisl scuola per il Piemonte orientale, commenta le recenti manifestazioni organizzate da tutte le sigle sindacali a Novara, cui anche una delegazione di Borgomanero ha preso parte. «La cultura in piazza», questo il titolo della protesta or-
ganizzata dalle segreterie di Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals Confsal e Gilda Fgu provinciali: una fiaccolata che si è tenuta a Novara in piazza Puccini la sera del 5 giugno. Il mondo della scuola ha ampiamente manifestato il suo dissenso, «per avere - come dice Amoruso -l'opportunità di intervenire su un provvedimE)nto che di buono ha ben poco. E chiaro l'intento di mortificare il lavoro nella scuola producendo l'ennesima riforma calata dall' alto senza il consenso della scuola stessa».
Ma non sono stati solamente gli addetti al lavoro a manifestare il proprio dissenso: anche gli studenti infatti, con i genitori, le associazioni professionali e tutti i sindacali sono scesi in piazza per far sentire la propria voce. Protesta che si articola su
alcuni punti specifici, ~ome il piano di assunzioni: «E certamente apprezzabile - così Amoruso - l'obiettivo di stabilizzare il lavoro precario, ma non si può escludere dal piano delle assunzioni coloro che da anni insegnano per l'intero anno scolastico con contratti a tempo determinato». Un altro punto che sta a cuore ai manifestanti riguarda l'attribuzione degli incarichi ai docenti: «La procedura di affidamento di incarichi - spiega Amoruso - di durata triennale ai docenti appare, per chiunque abbia un minimo di esperienza e conoscenza della scuola, assai difficilmente gestibile se calata nella concreta realtà della nostra rete scolastica». «Viene persino a mancare - continua il segretario Cisl - il valore della continuità didattica davanti ad una modalità
di affidamento triennale degli incarichi. Si va a produrre uno stato di perdurante incertezza, fortemente esposta alla discrezionalità e alla mancanza di regole certe e trasparenti. Si fatica davvero a cogliere il senso di innescare una sorta di "gara all'ingaggio del miglior docente" creando discriminazioni e tensioni tra il personale stesso». «Oggi - conclude Amoruso con un appello - siamo convinti che il Senato abbia una grande opportunità per rasserenare il clima di tensione che vive oggi la nostra scuola. La nostra non è un' azione solo di protesta. Nessuno si illuda che possa dissolversi da sola, una volta sfogata. S,arebbe un clamoroso errore. E un' azione nata e svi-1uppata nel segno di proposte precise, chiare, puntualmente indicate».
Alessandro Zonca
Due momenti della fiaccolata svoltasi a Novara la sera di venerdì 5 giugno
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Data 12-06-2015 Pagina 4 Foglio 1
BLOCCO DEGLI SCRUTINI BOOM: ADESIONI FINO AL 9<J>1o
Silvia Mastrlllntonio ROMA
LA VIA d'uscita c'è e se Renzi deciderà di percorterla - come molti sostengono - potrà consentire al governo di sottrarsi alla trappola della Buona Scuola in modo tutto sommato dignitoso. Assunzioni per coprire le cattedrè vuote con un decreto del Consiglio dei ministri. Così entrerebbero negli istituti il primo settembre 50.000 dei 100.000 in odore di ruolo. Per gli altri, una volta tappati i buchi di organico, a..<;sunzione ad anno scolastico già avviato: la loro funzione sarà quella di costituire l'organico funzionale e quindi anche il ritardo potrebbe non essere rilevante ai fini dell'organizzazione degli istituti. N cl frattempo, discussione più approfondita sulla materia della riforma che, a quel punto, non dovendo SOltostare alla cesoia del 30 giugno - data ultima per consentire al Ministero di evadere tutte le pratiche relative all'assunzione dei precari che diventano di ruolo potrebbe essere varata anche a fine luglio.
È l'ULTiMA opzione che prende corpo in una situazione di grande confusione appensantita dalle cifre bulgare sull'adesione allo sciopero dei docenti che stanno rallentando gli scrutini. Si di percentuali comprese tra 1'80 e il 90% anche se i dati definitivi arriveranno ad ore. E non sono soltanto le sigle di ba-
"-O se ma anche quelle storiche del comparto - Cgil, Cis], Vii, Gilda e Snals - a rivendicare il successo dell'iniziativa che non influirà sull'avvio degli esami delle classi terminali, ma sicuramente creerà disagi per gli alunni in bilico su qualche debito. Nota di colore: nonostante l'adesione massiccia in Toscana la moglie del premier, Agnese Landini, si è presentata regolarmente all'istituto Balducci di Pontassieve, in provincia di Firenze.
Il.. MINISTRO Giannini, intanto, recita lo spot della serenità: «E' difficile avviare una riforma deUa scuola senza farsi del male ha deuo ieri - mette paura far decollare un processo del genere ma il governo è risoluto». La determinazione, però, non basta e tra i tanti ostacoli ora c'è anche l'impasse della commissione Bilancio e del suo presidente Azzollini su cui pende lIna richiesta di atTesto. Sarà per questo o sarà J?er il clima di estremo disordine sulla materia ma le riunioni già fissate per ieri pomeriggio e per oggi in commissione Cultura del Senato sono state annullate. Se ne riparla lunedì aUe 15 per l'avvio delle prime votazioni. Sul testo si va verso la mediazione pur mantenendo i concetti di merito e di presidi-sceriffi. In questo quadro divampa la polemica politica: Sel torna a chiedere lo stralcio delle assunzioni e l'avvio di una riflessione più attenta sul testo della riforma. M5s, invece, accusa il premier di giocare la carta del ricatto: «o tutto o niente» le~ando strettamente l'immissione in molo dei precan con il varo dell'intero dell.
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il mattino
AL LAVORO DOMANI
Ultimo giorno di blocco degli scrutini
I genitori possono tirare un sospiro di sollievo. Oggi è l'ultimo giorno di blocco degli scrutini da parte dei docenti, che fanno riferimento alle direttive dei r:obas, Cgil, Cisi, Uil, Snals e Gilda. Durante le valutazioni finali in atto, che sono state spostate anche a domani, festività del Santo, gli insegnanti si sono giàimpegnati a non assentarsi più dagli scrutini. Nel frattempo, anche ieri, per tutta la giornata, all'elenco delle 25 scuole padovane, dove le Rsu avevano programmato il blocco già da una settimana, si sono aggiunti numerosi istituti sia della città che della provincia. Ad esempio sono rimasti bloccati anche molti scrutini del Valle e del Pertini, di Camposampiero. Più che sodddisfatto il coordinatore dei Cobas padovani, conosciuto, ormai, a livello nazionale dopo che è diventato uno dei promotori della cosiddetta Scuola della Costituzione, appoggiata, tra l'altro, anche da alcuni parlamentari di Sei, dei 5 Stelle e dello stesso Pd. «Con la nostra lotta abbiamo messo in ginocchio sia Matteo Renzi che il Ministro dell'Istruzione,» osserva Carlo Salmaso, docente al Severi «Dal Ministero arrivano notizie fondate sull'eventuale spostamento del disegno di legge "La Buona Scuola" al prossimo anno. Per noi sarebbe una vittoria netta. Speriamo solo che la parte che riguarda l'immissione in ruolo di 107.000 precari, a partire dal prossimo primo settembre, sia stralciata da ddl e sia inserita in un apposito decreto legge, da approvare già entro le prossime settimane». (f.pad.)
Data 12-06-2015 Pagina 22 Foglio 1
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Data 12-06-2015
IL PICCOLO Pagina 21 Foglio 1 /2
La protesta dei docenti manda in tilt gli scrutini Adesioni sopra il 70% al blocco proclamato dai sindacati contro la riforma Renzi Stop di due giorni al Volta. La preside: «Ora faremo le ore piccole per recuperare»
di Giulia Basso
Adesione molta alta anche a Trieste al blocco degli scrutini indetto a livello nazionale per protestare contro il decreto Buona Scuola, con punte del 100% in alcuni istituti superiori cittadini. E i giochi non sono chiusi, perché per ora si vedono soltanto i risultati dello sciopero indetto dai sindacati confederali (Cgil,Cisl, Uil, Snals e Gilda) per i primi due giorni di scrutinio nelle singole scuole, mentre oggi e domani sarà la volta, per il Friuli Venezia Giulia, dello sciopero indetto dai Cobas con le stesse modalità.
Dopo lo svolgimento degli scrutini per le classi quinte, che per legge non si potevano bloccare, mercoledì al liceo Petrarca c'è stato uno stop completo di tutti gli scrutini,
mentre ieri si sono svolti regolarmente. Blocchi anche al liceo Carducci-Dante dove, a parte le quinte, degli altri 17 scrutini convocati tra mercoledì e giovedì se ne sono svolti regolarmente soltanto 3. Al liceo Oberdan mercoledì sono saltati 7 scrutini su 9, ieri ci sono stati dei blocchi e per oggi e domani si prevede un'adesione alla protesta del 70%. Al MaxFabiani ci sono state defezioni martedì, mercoledì e giovedì, con un 60% di scrutini andati a vuoto. Al Galilei, dopo due giorni d'interruzione ora procede tutto liscio, dice la dirigente scolastica, anche perché gli scrutini sono stati anticipati sul calendario per cercare di ridurre al minimo l'incidenza dello sciopero. Qualche defezione c'è stata anche al Nautico e al Carli-da Vinci-Sandrinelli, mentre al Volta gli insegnanti si sono or-
ganizzati per far saltare tutti gli scrutini sia mercoledì sia giovedì. «Che non si dica che i nostri insegnanti non sanno organizzarsi - commenta la preside Clementina Frescura, ricordando che basta un solo docente assente per far saltare uno scrutinio -: la settimana prossima ci toccherà fare le ore piccole per riuscire a recuperare, senza contare che da lunedì prossimo iniziano anche gli esami di maturità».
Nessuno per ora minaccia di far lavorare gli insegnanti di domenica e i docenti stessi ci tengono a sottolineare che questo sciopero è un sacrificio anche per loro, perché gli scrutini non fatti saranno comunque da recuperare, per legge, entro i cinque giorni successivi. Esultano i sindacati che, nel registrare un' adesione massiccia in tutta la regione, parlano di uno sciopero piena-
Mobilitazione totale al Petrarca, il Galilei anticipa le sessioni
AI liceo Petrarca mercoledì c'è stato un blocco totale degli scrutini mentre ieri gli insegnanti hanno lavorato regolarmente per tutta la giornata.
AII'Oberdan sempre mercoledì sono saltati 7 scrutini su 9 mentre per oggi e domani si prevede un'adesione alla protesta attorno al 70%.
AI Galilei, dopo due giorni di inte rruzione, ora tutto procede liscio anche perchè gli scrutini sono stati anticipati per cercare di ridurre al minimo i disagi.
mente riuscito, grazie all'auto-organizzazione dei lavoratori.
«Erano 40 anni che il mondo della scuola non si mobilitava così - commenta Daniela Antoni, dei Cobas -: per la manifestazione dello scorso mese contro il ddl "Buona scuola" abbiamo registrato un' adesione al 70% e anche questo blocco degli scrutini sta funzionando molto bene. Ci ricattano dicendo che se non passa il ddl non passerà neppure la prevista assunzione di precari, ma è l'Europa che l'ha chiesta e se non verrà messa in atto il nostro Paese rischia di essere multato dall'Ue. Vogliamo infine ricordare agli insegnanti che l'unica a decidere in merito alla legittimità di uno sciopero è la Commissione di garanzia, che ha già dichi arato pienamente legittimo lo sciopero indetto dai Cobas per oggi e domanÌ».
Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
il ResTo del Car~ino
Imola Data 12-06-2015 Pagina 4 Foglio 1
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Montanari 'consulente' del ministero All'Anp entrambi i seggi: eletto il preside del polo liceale
E L'IMOLESE Lambe110 MOIltanari (nella foto), preside del polo liceale, uno dei due diligenti scolastici eletti (a livello nazionale) nel redivivo Consiglio superiore della pubblì ca is truziol1 e, storico OIgano collegiale deHa seLlola lÌ Illi sti nato di recen te dopo varie vicissitudiui.. La commissione elettorale ha in futti uffici alizzato i lìsultati. delle votazioni che si son o tenute Il elle scorse settimane. L'Associazione nazionali presidi, di cui Montanari è anche preside.llte per l'Emìlia-Romaglla, è risultato di gralliunga ìl primo sindacaTo dei diligenti scolastici e si aggiudica entl1lmbi i seggi attl'ibuiti alla componen te Il el Consiglio. Il che gli attribuisce l'esclusi\'a rappresentanza istituzionale della categOlia all'interno di 1111 01'-
gallO incaticato di fOl1lire pareri obbligatOli, ma 110n vil1 colanti ~ al ministero dell'Istruzione. Una S0113 di consulente tecnico del govemo. In patticolare, la lis ta ha li pOltatO circa il 4$iJ'& dei voti. In base alle preferenze oUenute, sono risuhati eletti Ucia Cianfiiglia (Roma) e appunto Mon fanari, La seconda compagine per la componente diligenti, quella della Fk-Cgil, sì è fermata sotto il 10%. L'insieme di ruUe le liste che fanno capo aì sindacati 111 ppresen la tivi dell'area di rifedmento (Flc~C8i1, Cisl SCllOla, Vii Scuola, Sllals~Conf,>al) ha totalizza to invece il 41 '% dei voti validi II resto è andato disperso fra schieramenti minori (in tota~ le, allt~ ume se Ile el'lll1O presentati undjd~
,<ANCHE se la Cgi! ha vinto nelle al tn~ categolie, !lilla nostra è sta ta premiata l'unica sigla favorevole a un disegno di legge (quello sulla Buona scuola di Rellzi, ndr) che pmtroppo è gia stato cam biato e va verso uno stop come ai tempi di Bedin,guen), commenta MontaIlati IlllllOVO Consiglio è COlllpO~ sto da 36 membri, di cui buona p:u1e nominati dallo stesso ministero, in rappresell tauza dell' iutetu sistema scolastico. "Le sigJe antagoniste al Ddl non ci sarannolicorda il preside del polo liceale
Per l'AnI' si traUa dì una vitto~ li a storica, un lisulrato eh e tibadisce l'impol1anza deU'associazione a liveUo sindacale. E stato dimo~ strato che i dirigellti SOIlO per la maggioranza a favore di cbi ap~ poggia una 1ifonna seda, almeno nella sua prima formulazione».
Enrico Agnessi
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Data 12-06-2015 Pagina 19 Foglio 1 /2
IL BLOCCO SI ESTENDE AD ALTRI ISTITUTI E INTANTO SI ROMPE LA PACE SOCIALE NELLA SCUOLA
Scrutini, i sindacati denunciano i presidi Pronte le lettere di diffida in caso di convocazioni alla domenica o nei mesi di ferie dei prof
«GLI SCRUTINI posticipati a luglio o di domenica? Le diffide sono già pronte». I sindacati delle scuole genovesi sono decisi, non un passo indietro e una linea dura contro tutte quelle condotte ritenute "minacce o intimidazioni". Non sono piaciute le frasi e le ipotesi sbandierate da alcuni presidi, spesso accennate all'inizio di un consiglio di classe o prima di varcare la porta dell'aula magna dell'istituto, di rimandare ai festivi o ai primi giorni di vacanza la convocazione delle valutazioni saltate per il blocco degli scrutini. «Chi ha provato a fare pressioni o ha pensato di mettere nero su bianco progetti irre-alizza bili co-me recuperi notturni degli scrutini o nei festivi, maga-ri puntando su collegi do-centi più "morbidi", ri-ceverà lettere di diffida per comporta-mento anti-sindacale», spiegano dal compatto fronte che unisce dalla Flc Cgil alla Cisl, passando per Uil, Snals, Gilda e Cobas, nella mobilitazione contro il disegno di legge sulla "Buona Scuola" in questi giorni all'esame del Senato. Una protesta iniziata immediatamente dopo la chiusura dell'anno
scolastico, due giorni fa, e proseguita anche ieri con adesioni in oltre metà dei 65 istituti di Genova. E anche in provincia, dal Primo Levi di Ronco Scrivia al Natta di Sestri Levante. E punte dell'80% dei consigli di classi boicottati in gran parte dei 95 plessi della città metropolitana. «Non accettab~li»: per i sindacati, gli annunCi di alcuni presidi sulla possibilità di recuperare il "tempo perso" nelle prime date disponi~ili, nel rispetto della normativa che impone un lasso di tempo compreso in cinque giorni per
rimandare, per motivi improrogabili, lo svolgimento ~egli scrutini. Una norma da cm sono escluse le cosiddette "classi terminali", quelle cioè destinate a svolgere un esame a conclusione di un ciclo di studi, tutelate per legge. E proprio questo aspetto, gli scrutini bloccati e la maturità alle porte, rischia di portare a concret~ accavallamenti e professon costretti a sdoppiarsi tra commissioni d'esame e scrutini pomeridiani. Anche con questa motivazione molti dirigenti hanno già annunciato di voler posticipare alle prime settimane di luglio. Un comportamento che i sindacati sono pronti a contrastare con lettere di diffida.
Nelle scuole in cui l'adesio-ne è stata maggiore il copione
si snoda sempre uguale con poche variazioni sul tema. Nell'istituto Comprensivo Sestri i docenti in sciopero si riuniscono in cerchio davanti a un foglio. La scritta nera rim-
balza sottolineata da un vistoso pennarello rosso e a dominare è la frase "Adesione alla mobilitazione". So-
no le griglie a scacchiera con cui da due giorni stanno boicottando gli scrutini. Ogni professore si presenta a turno al suo consiglio di classe e poi dichiara la sua volontà, in alcuni casi non comunicata fino all'ultimo, di aderire allo sciopero. L'ora e mezzo necessaria alla valutazione di una classe si risolve così, in pochi minuti e una dichiarazione del preside costretto a rinviare alla prbssima data disponibile 1.0 scrutinio. Uno schema destinato a proseguire anche oggi in tutte quelle scuole in cui si è data precedenza alle ultime classi che oggi inizieranno a vagliare le sezioni intermedie. Intanto a Sestri lo scrutinio salta, rinviato. In aula resta il preside, da solo. Calendario in mano per fissare la nuova convocazione.
L'ATTACCO
Decisa la linea dura contro «minacce
o intimidazioni verso i docenti»
QUASI PARALISI
Si sono toccate punte dell'80% di consigli di classe boicottati in tutta
la provincia
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IL TIRRENO Data 12-06-2015 Pagina 7 Foglio 1
Foresi, i profbloccano ancora gli scrutini dell'istituto comprensivo. Va ricordato che è sufficiente che un solo docente non si presenta alla riunione dove si tengono gli scrutini della classe dove è stato assegnato, perché non si possa più svolgere la riunione di valutazione di fine anno. «Ritengo - ha detto Carlo Anselmi, rappresentante dei Cobas al Foresi - che sia stato invia lo un forle segnale al presidente del Governo con la speranza che prevalga la volontà di rimettere mano alla proposta per rivedere i punti almeno quelli più macroscopici che come classe docente non possiamo certo accettare».
PORTOFERRAIO
Seconda giornata di blocco di scrutini all'istituti Foresi, per adesso l'unico plesso in cui i prof hanno risposto positivamenle ad aderire alla proposla di sciopero indetto da Flc Cgil, Cisl e Uil scuola, Snals, Cobas e Gilda. È la risposta (per il momento unica) elbana al ddl della Buona Scuola in fase di dibattito in Parlamento. Nella giornata di ieri erano indetti
gli scrutini anche nelle altre scuole superiori di Portoferraio, all'Itcg Cerboni e nei vari istituti comprensivi di Portoferraio, Porto Azzurro e Marina di Campo. In queste realtà le operazioni di valulazione di fine anno si sono svolte regolarmente. Rimane da verificare come la situazione si presenterà nella giornata odierna, anche se tutto lascia presupporre che tutto si svolgerà regolarmente. Intanto al Foresi è
tempo di fare un primo bilancio del blocco degli scrutini. Si dovrà verificare se la scelta di bloccare le varie attività della scuola per due giorni, come avevano detto i Cobas, ha prodollo i frulli e raggiunlo lo scopo che i sindacati si erano proposti. Il sindacato che ha proclamato lo sciopero esaminerà la situazione e prenderà le decisioni nel corso della mattinata di oggi, dopo un incontro con il dirigente scolastico
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ILTIIUU!NO
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Scrutini, blocco totale al liceo scientifico al Petrocchi e al Pacini Secondo la Cisl scuola, l'adesione dei docenti alla protesta tocca in provincia il 900/0. «Disagi minimi per gli studenti»
di Valentina Vettori • PISTOIA
Continua con adesioni a tappeto il blocco degli scrutini negli istituti superiori e nelle scuole medie della provincia di Pistoia, per manifestare contro il disegno di legge di riforma della scuola. La mobilitazione, promossa da Cgil, Cis I, Uil, Snals e Gilda, prosegue in maniera unitaria, registrando anche alcune adesioni nelle scuole elementari.
«Lo sciopero registra percentuali molto alte - commenta Alessandra Biagini, Cis I scuola -che si aggirano intorno al 90%. I numeri precisi, però, si avranno
nella giornata di domani, quando, nel pomeriggio, gli scrutini dovrebbero ripartire in modo normale». Il risultato raggiunto è dovuto anche all'organizzazione strutturata degli insegnanti che, durante le passate assemblee, hanno elaborato i calendari per le adesioni dei singoli docenti al blocco degli scrutini. Secondo la legge basta, infatti, che un solo insegnante decida di non prendere parte allo scrutinio, perché il dirigente scolastico debba annullare la procedura e riconvocare lo scrutinio entro i 5 giorni successivi.
«Il disagio per gli studenti è comunque minimo, poiché i risultati degli scrutini subiranno
Studenti leggono I risultati degli scrutini (roto d'archivio)
un ritardo di3, 4 giorni al massimo - sottolineaBiagini - inoltre, durante le diverse assemblee pubbliche, e la fiaccolata del 5 giugno scorso, organizzate dai sindacati e dal corpo insegnanti, tutte le famiglie sono state informate della protesta che avrebbe preso il via al termine dell' anno scolastico».
«Le scuole hanno aderito in massa - aggiunge Alberta Bresci, segretaria provinciale della Cgil scuola - con alcuni istituiti superiori, come il liceo scientifico Amedeo di Savoia, l'Itc Pacini e il liceo artistico Petrocchi, in cui lo stop agli scrutini ha raggiunto il 100% delle classi - aggiunge Alberta Bresci, segreta-
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ria provinciale di Cgil scuola. Ovviamente il blocco ha riguardato la stragrande maggioranza delle sezioni, eccezion fatta per le classi quinte degli istituti superiori e per le terze delle scuole medie, che a breve affronteranno gli esami finali».
«La volontà degli insegnanti, attraverso questa grande mobilitazione' - come spiega Bresci - è quella di provare a condizionare la discussione sul Ddl scuola in Senato, sperando in una revisione del testo». Uno degli aspetti più contestati su "La buona scuola" riguarda il nuovo potere di cui verrebbero investiti i dirigenti scolastici che, secondo gli insegnanti, si trasformerebbero in una sorta di managerd'istituto.
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Data 12-06-2015 Pagina 9 Foglio 1
Blocco scrutini a macchia di leopardo Alta l'adesione al Livi e al Gramsci Keynes ma al Buzzi lo stop ha riguardato solo 4 classi. Datini e Marconi senza problemi
di MartinaAltigeri • PRATO
Si è esteso a macchia di leopardo il blocco degli scrutini indetto dai sindacati contro il Ddl "La buona scuola" del governo Renzi. A Prato, il lO e l'Il giugno, nelle prime due giornate di sciopero promosso da Cgil, Cisi, Uil, Snals e Gilda, si è assistito ad uno stop totale delle attività in alcune scuole, mentre in altre la partecipazione si è ridotta a pochi insegnanti, con il conseguente slittamento ai prossimi giorni di solo alcuni consigli di classe. L'agitazione non è ancora terminata perché i Cobas hanno indetto uno sciopero analogo per il oggi e questo potrebbe portare altri intoppi nell' organizzazione dei successivi scrutini.
L'adesione maggiore ha interessato i docenti degli istituti superiori, ma si sono fatti sentire anche i professori di varie scuole medie e elementari del territorio provinciale, tutti contrari alla riforma che, secondo i detrattori, premia i dirigenti assegnando loro super poteri, nega la stabilizzazione a centinaia di insegnanti abilitati, annulla le graduatorie per anzianità di servizio, si dimentica completamente del personale amministrativo e dei custodi.
La più alta adesione si è registrata al liceo Livi. Qui il fronte è stato compatto, scrutini rimandati in 40 classi. E' bastato un solo docente assente dallo scrutinio della classe per farlo slittare ad una data successiva, tra sabato e il prossimo mercoledì, che dovrà essere incastrata con l'avvio dei lavori delle commissioni degli esami di maturità. Larga partecipazione anche al Grarnsci-Keynes. I dati fomiti dal vicepreside, per il momento, fanno riferimento alla prima giornata di sciopero che ha visto lo stop di otto classi di quarta superiore i cui scrutini saranno recuperati tra sabato e lunedì. Al tecnico Buzzi il blocco ha interessato mercoledì ben quattro classi, una seconda, una ter-
Una protesta contro il ddl "La buona scuola"
za e due quarte; non ancora definitivo invece il dato per il secondo giorno di sciopero che, probabilmente, andrà ad aggiungere altri stop che dovranno essere discussi al termine del calendario già stilato degli scrutini, arrivando a toccare la prossima settimana anche qualche orario serale.
La situazione è stata gestibile al Datini e al Marconi nel primo giorno di agitazione. Mercoledì si sono fermate due classi al Marconi e una soltanto al Datini, ma le giornate successive sono lunghe e con molti impegni, non è detto che non si verifichino nuove adesioni di insegnanti. Anche in questo caso, gli scrutini non effettuati saranno recuperati all'inizio della prossi-
ma settimana. Modesta l'adesione alla prima giornata anche dei docenti del Cicognini. In questo caso il preside Di Carlo fa sapere che il blocco ha interessato inizialmente tre classi. Situazione decisamente liscia invece al Rodari dove non sembrano esserci stati particolari impedimenti e tutte le operazioni finali si stanno svolgendo regolarmente. Anche tra i prof del liceo del Convitto Cicognini, del Copernico e dell'istituto tecnico Dagomari ci sono state adesioni, numeri definitivi non fomiti dalle segreterie, ma che comunque hanno creato qualche rallentamento nelle attività. Situazione compatta anche alle scuole medie. In questo caso gli istituti comprensivi di Va-
iano, Carmignano, Montemurlo e alle Puddu hanno messo in piedi una agitazione unitaria che ha portato i dirigenti a riprogrammare il calendario degli scrutini. Altissima, quasi totale la partecipazione allo sciopero alle scuole Bartolini, alle Pontormo e alle Puddu, a Montemurlo invece si sono bloccate 13 classi su 22. Tra sabato e giovedì della prossima settimana tutti gli scrutini sospesi delle classi prime e seconde verranno recuperati.
Alle famiglie, desiderose in molti casi di partire per le vacanze, non resta che aspettare le nuove scadenze che sanciranno definitivamente la promozione o la bocciatura dell'alunno.
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Data 12-06-2015 Pagina 7 Foglio 1
SI È COMINCIATO LALTRO IERI Dovranno attendere ancora qualche giorno prima di sapere se hanno superato l'anno scolastico o ci sono state sorprese
Le valutazioni saltate con percentuali dal 50 al 1 00 per cento. Contro la riforma scelta la linea dura in molti istituti superiori della città
Niente scrutini, il blocco vince Quattro giorni di sciopero tra confederali, Snals, Gilda, Cobas e Unicobas, Alta adesione
et I docenti bloccano gli scrutini. E' dal 1990 che non accadeva. Fine d'anno scolastico con suspence per moltissimi studenti. Dovranno infatti attendere ancora qualche giorno prima di sapere se hanno superato regolarmente l'anno scolastico o ci sono state sorprese di qualche tipo. E' altissima anche nelle scuole di Taranto e provincia l'adesione al blocco degli scrutini proclamato per ilIO e 11 giugno dai sindacati confederali, Snals e Gilda della scuola, ed a seguire per altri due giorni da Cobas e Unicobas.
E' la protesta messa in atto dai docenti che contestano la riforma sulla «Buona scuola», attualmente all'esame delle diverse commissioni del Senato. Dove è stato presentato un numero esorbitante di emendamenti ed un altret-
tanto consistente numero di ordini del giorno. Intanto, l'altro ieri ha fatto riflettere la decisione della commissione Affari costituzionali di esprimersi sfavorevolmente sulla riforma e di parlare di incostituzionalità. Il tempo, però, stringe e sembra ormai improponibile pensare che tutto possa essere varato (compresa la rilettura alla Camera) nei termini consentiti (si era detto il 15 giugno) a poter poi assicurare gli organici del prossimo anno «arricchiti» dei cento mila precari da
SEGNALE Anche se non si può
andare avanti ad oltranza, è evidente dissenso
assumere. Un'operazione, quella dell'assunzione dei precari, che da sempre i sindacati della scuola chiedono di stralciare dalla riforma per procedere con decreto. Ma il Governo sembra intenzionato a non cedere anche su questo.
In molti istituti, dunque, con qualche eccezione di scuole in cui le operazioni di scrutinio sono state regolarmente completate, i docenti hanno deciso di dare un ulteriore segnale, ben consapevoli che la norma prevede che, comunque, non si potrà andare avanti ad oltranza e che la chiusura dell'anno scolastico dovrà essere garantita nelle prossime ore. Per le classi terminali, invece, la procedura di blocco non ha potuto essere attuata e, dunque, le operazioni di scrutinio sono state regolarmente attuate o lo
saranno nelle prossime giornate. Secondo alcuni dati fatti cir
colare nella provincia di Taranto, gli scrutini sono saltati con percentuali dal 50% al 100% . In particolare, la linea dura è stata adottata nei licei Archita, Aristesseno, Ferraris-Quinto Ennio, Vittorino, nei professionali Cabrini, Liside, Falanto-Archimede, nei tecnici Maria Pia, Righi, Pitagora, Pacinotti, Pitagora, Battaglini. In provincia anche nei professionali Morante, Perrone di Castellaneta, Mediterraneo di Pulsano, Falcone di Sava, Bellisario di Ginosa, Einaudi di Manduria, nonché nei licei Vico di Laterza, Einaudi di Manduria, Calò di Grottaglie, Martina, Taranto,Manduria, e nei tecnici Majorana di Martina e Don Milani-Pertini di Grottaglie.
[maria rosaria gigante}
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Data 12-06-2015 Pagina 10 Foglio 1
lenltinl blocc:ati. molti sWdenti fiorentini dovranno 1Upet:bu'e
S · li li .. ClOpero, s_ ttano g _ scrutini E a settembre 30 classi in meno DOPO un inizio un po' illcer~ lO, adesso lo sciopero degh scnJ~ lini Mi: decollato»). Parola dei sindacati FIe-Cgli, Cisl, UiI, Snals e Gilda che, compatti., sban dieral10 gli «ottimi risultathl oUen uti. SClU tini bloccati in luUe le classi al Rodolico, al Michelangelo e Ilei comprellsivi Verdi e Poli ziano. Numeri alti anche aB'Itis Da Vinci e allieco artistico di POlta Romana. Pure ìl Balducd di Pontassieve, dove insegna la fint lady Agnese Lanclini., si contenna Ira le scuole più 'arrabbiate' contro la Buona scuola: 35 su 38 le classi in cui gli scru tini so-110 stati rimandati. Insomma, a parte le classi tennlnali per le quali il blocco nOli valeva, per il resto ci sarann o ritardi. In ba-
se ai dati raccolti, in Toscana l'adesione c in tomo all'80 per cellIo. Oltre alla I.ittmn~ i sindacatiguardallo con preoccup(l~ zione alla li a fertu ra delle scuole. Intanto., i problema Ata: a Firenze saranno 3040 in me· 110, III pib, il taglio agli organiei ha pmdotto(da cancellazione di trenta dassÌl). Cosi" alcuIli istì tuti dovranno accorpare delle classi. Tra questi, al momento !islIltano il Michelangelo, il Sassetti, il pmfessionale agrario, il Rodolico, il Peallo, il Castelnuovo, il Marco Polo e il lìceo Da VillcL E la media Pirandello non potrit garantire continuità. a ulla sezione musicale già paI1ita, ((Avremo perfi~ no 60 ca.ttedre in esubem alle superi ori».
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RETEKO
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OLTRE ALLO STOP DEI PROF, AL PONTORMO SALTA LA CONNESSIONE INTERNET
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AVANn lE QUINTE CARTELLONI AFFISSI SOLO PER I RAGAZZI ATTESI DALL'ESAME DI STATO
C · e e · de fu . aos ScrutinI: pnrno gIorno 1 _. oco Virgilio in tilt, il Brunelleschi si salva Lo sciopero produce i primi fdfetti. Nel week-end si lavorerà in notturna
di YlENIA CECCHETll ................................................
SEGRETERIE impazzite, caos e disagi. Soprattutlo per chi aspetta COI1 trepidazione il (~iudizìo finale». I primi dati a livello regionale parlan o cii un 80';;i, di adesi Olle in tutta la Toscana (punte ciel 90% il
Pistoia e Prato) e nella provincia di Firenze: lo scìopero degli SCHItini, indetto dai siudacati Flc Cgi~ Cisl Scuola, VB Scuola, Snals Co niSal e Gilda nell'11m biro della mobilitazione conlro il Ddl scuola è decollaro. E 11011 ha risp.u:miato, come preannuncìato dai diligenti scolastici di zona, neppure gli istituti dell'Empolese, Il blocco è stato convocato per ieli e oggi. I do{~ent:i incmeiano le bracci a un po' OVUllClllt', rallentando di fimo le operazioni di scrutinio,
«L'ADESIONE - spiega il diligel1te scolastico dci Virgilio Alessandro Malillelli - al contnuio di quanto si pensi è minima. Ma basta che sciopeIi Ull solo docente (che j-1t'r legge non può essere sosti tuito, lidI') per Ìllva1i:dare lo scr1ltinio)}. Ed è quello che è successo, (iAbbiamo avuto diversi blocchi - contenna ,\1alinelli- Alle 12 di oggi (ieri, nelr) erano già sei gli scrutini saltati. Escludendo
le quinte, dle siamo lÌ usciti a portare a tennille mercoledì con il suono dell'ultima campaut'lla, slitteranno anche tutte le operazioni previste per oggb). Vall~ a di n' nove sCl'mini all'a11ìstico .. dieci allinguistico e cinque al classico. "RicOllvochert'mo i docenti al giorno successivo. Anzi, vista l'impellenza abbia.mo già pn:"visto di rìchillmarli anche sabato e domenica" Lunedì si in sedi eràla connnissione d'esame di stato e dobbiamo farei trovare preparat!». Tutti obbligati, in extrema ratio, a lavorare nel \veek-elld. GH unici risultati cht~ per finza dì cOSe usdnmno in tempo utile S0l10 It~ ammissioni all'esame di stato, Oltre allo sciopero, al Pontollllo ci S0l10 stati problemi conia connessione internet, che 11011 h a1111 o certo facilitato il gia delìcalo lavoro delIe segrelelie. Allanne lientI1lto alle II,3D qllando tutto è tomato alla (pselldo)nonnalit~. «Ieli manina è stata bloccata lIrla classe su sei» afferma il diIlgen te Tommaso BeltellL I Cobas (che haIlno gllida to l'agitazio ne sindacale di leli) non incidono troppo a livello numerico. d cartelloni delle quinte sono già stati affissi mentre per gli altli ci sarà da aspettare))" Restano confenuati gli scmtini in notturna per doman i fino alle 23.
Nessuna tensione nei corridoi e disagi contenuti al Ferraris Brunelit'schi, dQve con ogni probabilità la pubblicazione clei risultati
slitterà di un gi01110 appena .. (E' IIna protesta soft - conferma Alessandro Pampaloll~ docente di Iti - Credo che chi ha voluto aderire oggi Il 011 si fennera q u! ma andrà avanti con altre iniziative anche dol'O la I1ne della scuola»).
GLIISTITIJTI, temendo di venire risucchiati dal vortice dello sciopero, si sono attrezzati come meglio potevano. In alcuni casi an ticipando gli scru li Ili e limi (alldo il disagio nei Biomi piìJ caldi della protesta, Per legge gli sci oped in ambito scolastÌco possono svilupparsi in un massimo di due giomi e <<Ì sindacati ll:'gionali han~ 110 S(:(~lto l' 11 e il 12 - prosegue il professore - Ma, nel caso di Iti, per esempio, tanti. scmtilli si 1'111-no gli! chiusi. Le dassi quarte han-110 fiuito la scuola il 30 maggio per in 111:1.prel1cl el'e le 11-e settimane di stage .. Oe,gi e domalli {Oeta alle quinte, che però I.imangono fil Oli dalla prott'sta (in base a quanto dispone la legge 146., nell')>>. La COIl
segna delle lenere alle famiglie per i recuperi e la pubblicazione dei giudizi slittel.ll di quaklle 0111: da sabato alle lO (come previsto) si dovrà aspettare Hn o alle 18.
Situazioni tranquilla anche al «Firmi»
Al contrario di quanta si pensa, L'adesione è minima. Ma basta che manchi un sala docente per invalidare tutti gli scrutini
StudBnti delle d_i quinta dal (cPontonnD» controllano i quadri con ralatiY8ammiuionllI alresame di maturità
Tutto 50ttocontroUo al Fermi-Da VincI, dove Il dato è In controtendenza, nonostante I prof non si riconoscano nella riforma della scuola. Il dirIgente Gaetano Flaviano. «ILa situazione è tranqullllulma, soltanto due classI su 54 sono bloccate. AU. 12 eravamo Intorno al 30° scrutlnlo"~.
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l. Data 12-06-2015 Pagina 2/3 '1!§/~royiDCia Foglio 1 /4
FOCUS. TERMINATE LE LEZIONI SI DISCUTE SULLA RIFORMA
Poteri dei dirigenti merito, preeariato I nodi del dibattito sulla Buona scuola
_____________ Costituzionali). Le votazioni in com- 100.700 assunzioni di docenti a parDI ELISA FERRANDO missione cominceranno lunedì 15 tire dallO settembre. I neo immessi ------------- giugno, ma il Governo punta al varo in ruolo (gli inclusi nella graduatorie Benvenute vacanze estive. A festeg- definitivo, con passaggi in Senato e di ad esaurimento della scuola primaria giare la fine dell'anno scolastico, ieri nuovo alla Camera, entro il 30 giugno. e secondaria e i vincitori degli ultimi (giovedì), oltre 21.900 studenti delle I punti principali del ddl concorsi a posti) verranno inseriti in scuole astigiane, dalle elementari alle Riassumendo i punti principali del albi territoriali da cui i dirigenti scomedie, che hanno detto "arrivederci" testo licenziato dalla Camera, vanno lastici sceglieranno il personale nea libri e lezioni per cominciare illun- evidenziati innanzitutto i primi arti- cessario alla propria scuola con ingo periodo di riposo che terminerà a coli, che disegnano i principi generali carichi triennali rinnovabili. Inoltre metà settembre. cui si ispira la riforma, puntando sulla il prossimo autunno verrà bandito un Ma di scuola si continuerà comunque completa realizzazione dell'autono- nuovo concorso per 60mila posti (dal a parlare. Sia perché dalla prossima mia scolastica (varata nel 1999 e par- 2016, poi, è previsto l'ingresso in ruosettimana cominceranno gli esami fi- tita nel 2000 ), concedendo una mag- lo solo più tramite concorso), mentre nali (lunedì 15 giugno si terrà la prima giore libertà nella gestione degli viene stabilito che i supplenti con più prova scritta per gli alunni di terza edifici, della didattica, dei progetti di 36 mesi di servizio su posto vacanmedia, seguita il giorno successivo formativi e dei fondi a disposizione te non potranno vedersi rinnovato dall'avvio della Maturità per gli stu- per ogni singola scuola. Le scuole a- l'incarico (regola non retroattiva). denti di quinta superiore) sia perché vranno quindi l'onere di determinare Quindi il disegno di legge parla delle quest'anno continuerà il dibattito sul- triennalmente la propria offerta for- competenze del dirigente scolastico: la riforma della scuola proposta dal mativa, compito cui saranno legati potrà scegliere i neo assunti dagli albi Governo Renzi, il disegno di legge co- altri adempimenti, tra cui la gestione territoriali e premiare con bonus sullo siddetto sulla "Buona scuola': Licen- dell'organico funzionale, un sistema stipendio i docenti migliori insieme ziato dalla Camera dei deputati lo che vuole cominciare a cambiare l'at- al Comitato di valutazione della scuoscorso 20 maggio, ora è in attesa di es- tuale modalità di reclutamento degli la, in cui nsarà affiancato da due insere sottoposto all'approvazione dal insegnanti (e quindi anche dei sup- segnanti e due genitori (un genitore Senato. In questi giorni è in corso, plenti) mettendo a disposizione di u- e uno studente alle superiori). Quinpresso la Commissione Istruzione, la na scuola una quota di insegnanti ne- di, per arginare la dispersione scolatrattativa su centinaia di emendamen- cessari per svolgere il piano stica, la riforma prevede l'attivazione ti (mentre martedì il Governo è "an- dell'offerta formativa. di percorsi di alternanza scuola -ladato sotto" alla Commissione Affari Quindi il testo parla del piano da voro di almeno 200 ore nei licei e di
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l. 'JI,/~rOYiDCia Data 12-06-2015 Pagina 2/3 Foglio 2/4
400 ore negli istituti (tecnici e professionali), che potranno essere svolte anche nei periodi di sospensione delle attività, E ancora, sono stati stanziati 4 miliardi per rendere più sicuri i 36mila edifici scolastici italiani e 30 milioni di euro per migliorare le competenze digitali degli studenti e svecchiare la didattica, Infine per le spese di aggiornamento (acquisto di libri, manuali, biglietti teatrali o di spettacoli) ogni insegnante avrà un budget annuale di 500 euro da spendere,
Governo intende bandire in autunno e la libertà di insegnamento, la stabii sindacati non sono molto speran - lità del lavoro e le tutele contrattuali, zosi perché, come afferma N osenzo, A questo proposito sottolineo che, di «ad oggi non c'è la copertura finan- fatto, con questo disegno di legge ziaria», scompare il contratto e la scuola sarà Sempre a livello di "forza lavoro'; l'unico comparto di lavoratori a non un'altra critica mossa dai sindacati avere un contratto di lavoro cui fare riguarda la modalità di assunzione riferimento», del personale in ruolo, «Sarà costitui-to un albo territoriale - affermano i segretari - dove verranno inseriti i do-centi che entreranno in ruolo dopo l'entrata in vigore della legge, da cui i dirigenti scolastici potranno sceglie-re gli insegnanti per la propria scuola,
L'opposizione dei sindacati Chi è già di ruolo manterrà la titola-Il testo ha subito incontrato l' oppo- rità del posto, a meno che non voglia sizione dei sindacati, che su questo chiedere il trasferimento, nel cui caso argomento hanno ritrovato l'unità, verrà inserito nell'albo, In questo mo-Nell'Astigiano, ad esempio, è stata av- do si cancella il diritto alla mobilità, viata una mobilitazione promossa da perché nessuno, a fine carriera, vorrà
Flc Cgil, Cisl scuola, Uil scuola e essere messo in discu~~ione e sotto-
S l D' , , ti' 'ti" Il ti' posto alla scelta del dmgente», na s, lVerSll pun cn Cl so eva , I fin l' , , , 'ff ,n e, po emIca a tom accesI nguar
«Innanzltutto - a ermano Momca d ' 'dd'" ,,, d Id' Boero, segretario provinciale Fie Cgil .a al COSI etti, supe~ p~ter~ e l-e Giuseppe Nosenzo, segretario Cisl r~gente scolastIco, «Lo~lettlV? della
l A t, Al d' 'l' nforma - concludono - e fare m mo-scuo a per s l e essan na -l pIa- " d , t b'l' , h d do che la scuola SIa gestlta come
no l s a l lZzazlOne, c e preve e " d Il d' , , , 'l b d l'assunzione di 100,700 docenti, che un azlen a, mgente gestira l ,u,-non condividiamo per due ragioni, get ass:gnato a~la ~cuola, sceghera,
P , h' t "valutera e premlera con bonus sullo nmo, perc e ques o numero e m-, " , ffi ' t "l f bb' t stlpendlO Il personale, Il problema e su Clen e a copnre l a lSOgnO a - " , ,
tuale, Secondo, perché crea delle di- ch~ la valutaZl?n~ degh msegnantl sparità nella categoria, dato che sara effettuata mSleme a~ uno staff
l d , l ti" 'ti' Il composto da due docenti e due ge-esc u e l supp en msen ne e gra- , , ( , , d t ' d' d t f ' I mton nelle scuole supenon da un ua one l secon a e erza ascIa, -, d) N h noltre, aspetto molto grave, il disegno gemtore e uno stu ente, on a di legge stabilisce che non si possono s~ns?: il professore verrebbe infatti
t d t 't' gmdlcato da persone che non hanno ass~ere a empo ~ ,er~a o l s~p~ le com etenze a-plentl che hanno pm dI 36 meSI dI d P " servizio su posto vacante, ovvero co- egu~te (~em~n loro che hanno sempre garantito il e ttu enti e c e, buon funzionamento della scuola e ~ tretu~to, son~ che non si sono mai visti riconoscere p~rte m c~usa, l b 'l' , I NOl non SIamo a sta l lzzazlOne, n sostanza, rece- l l pisce "al contra- contro a va uta-rio" la sentenza zione dei docen-della Corte di ti, ma questa deGiustizia euro-pea, secondo cui lo Stato italiano non può rinnovare illimitatamente i contratti precari per soddisfare esigenze
ve essere fatta in modo serio»,
permanenti e durevoli delle scuole
Contraria anche Luciana Moiso, segretario provinciale Uil scuola, «Il provvedimento del Governo è stato perfettamente capito dagli insegnanti che per questo protestano, Purtroppo questa "Buona scuola" è una storia nata male che rischia di concludersi peggio, Il Governo si ostina a non fare
statali», Secondo i sindacati, quindi, l " t,' tr' 'l ' d" d' " a cosa pm sensa a, un mcon o nsol plano straor mano l assunZlOm l f ' 'd f Id' deve riguardare tutti i precari docenti u lVO con l sm ac~ 1. n assenza l
" , : tale confronto segwremo comunque e Ata, con 36 meSI dI servlZlO anche l ff tti d'fi h r d senza abilitazione, e e : ve mo l c e neg l ~men a-
, , menti al Senato, Secondo nOl devono Anche nguardo al concorso che Il essere garantite la pluralità culturale
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Il supplente: «Per i precari la meritocrazia non vale?» Contrari alla Riforma, come è naturale, i docenti precari non inseriti nel piano di assunzioni contenuto nel disegno di legge. Tra questi Mario Malandrone, supplente da anni e attualmente vicario del Cpia, il Centro di istruzione per adulti. «Sono precario da anni - afferma - e da tempo lavoro nella scuola dopo essermi occupato di educazione e formazione professionale. A livello di graduatoria sono in terza fascia, in attesa di essere trasferito nella seconda dato che ho superato il Pas (Percorso abilitante speciale), dato che questa graduatoria non è ancora stata aggiornata. Insomma, lavoro da anni, anche con funzioni di coordinatore al Cpia, ho seguito un corso che ha rappresentato un costo per me e per lo Stato in modo da ottenere l'abilitazione. E ora,
LUCIANA MOISO (UIL) «Di fatto con questo ddl scompare il contratto nazionale di lavoro della scuola»
dopo tutta la fatica e l'impegno, il Governo mi viene a dire che non sarò assunto, dato che non appartengo alla graduatoria ad esaurimento, e che, anzi, rischio in futuro di non vedermi rinnovato l'incarico dopo i 36 mesi di servizio. E' assurdo. La riforma parla di merito. Benissimo, sono d'accordo, a patto che si trovino strumenti nel rispetto delle regole e che riguardi anche casi come il mio e di tutti gli altri supplenti: per noi non è infatti contemplato». Malandrone critica anche numerosi altri punti, tra cui i "poteri" che verranno assegnati ai dirigenti scolastici. «Hanno già tutti gli strumenti a disposizione per lavorare, e questa riforma cancella il principio della scuola come comunità educante e collegiale». • e.t
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l~royiDCia Data 12-06-2015 Pagina 2/3 Foglio 4/4
100.700 Gae 4 IL NUMERO DI ASSUNZIONI PREVISTE DALLA RIFORMA LE GRADUATORIE AD ESAURIMENTO DA CUI SI ASSUMERÀ I MILIARDI STANZIATI PER L'EDILIZIA SCOLASTICA
L'OPINIONE. IL DIRIGENTE GIORGIO MARINO
«I super poteri? Strumenti per riuscire a lavorare)) «Il dirigente scolastico si può paragonare al titolare di un'azienda privo degli strumenti per farla funzionare. E' ingabbiato in una serie di meccanismi rigidi e farraginosi che vanno scardinati, in modo da creare un luogo di lavoro caratterizzato da più meritocrazia e meno burocrazia». Questa l'opinione di Giorgio Marino, da otto anni dirigente scolastico dell'istituto "Monti" che, con i suoi 1.100 alunni, è la scuola superiore più numerosa della città. Essendo anche segretario provinciale dell'Anp (Associazione nazionale dirigenti e alte professionalità della scuola), il sindacato più rappresentativo dei presidi, sta seguendo con particolare interesse il dibattito sulla riforma della scuola. Gli ahhiamo posto alcune domande in merito. Cosa pensa del disegno di legge promosso dal Governo Renzi? «Ritengo che all'origine cogliesse alcune opportunità importanti, ma che, ora, rischia di essere snaturato dal dihattito politico, diventato una prova di forza tra partiti e correnti senza che il dibattito sia entrato veramente nel merito della questione. Insomma, ancora una volta la discussione sulla scuola lascia da parte proprio la scuola». Quali opportunità andrebbero colte? «Innanzitutto la volontà di fornire strumenti ai diligenti scolastici per poter guidare una struttura diventata talmente complicata da essere paragonabile ad un Ente locale. In Italia, solitamente, siamo a capo di scuole che contano tra i 1000 e i 1.500 studenti e tra i 100 e i 150 dipendenti. Ci dohhiamo occupare di amministrazione, contahilità, personale, sicurezza (di cui lispon-
diamo penalmente), gare di appalto, didattica, acquisti. Passi il fatto che abbiamo pochi fondi e dipendiamo dagli Enti locali per quanto riguarda !'immobile. Ma almeno ci diano gli strumenti per poter svolgere il nostro lavoro: infatti il ruolo del diligente è nato 15 anni fa con l'arrivo dell'autonomia scolastica, ma si è trattato di un trasferimento di poteri dal vertice alle singole scuole che non si è mai completato». Quali strumenti intende? «Il disegno di legge prevede, anche se non è ancora ben chiaro come, la possihilità di scegliere il personale. Saggia decisione. Il sistema attuale, hasato sulla graduatorie, è ingessato. Pensiamo solo alle nomine per le supplenze. Ahhiamo tre livelli di graduatorie cui i docenti sono arrivati con sistemi di selezione diversi; sono organizzate su base provinciale, anche se possono inserirsi domande di docenti provenienti da altre regioni. CosÌ, magari per una supplenza breve dobbiamo telefonare ad un docente residente nel Lazio perché non possiamo ovviamente scavalcare l'ordine. E magali essere coinvolti in una causa di lavoro perché il docente non ha risposto al telefono e noi siamo andati avanti a scorrere la graduatoria per non la -sciare la classe troppo scoperta. Al riguardo cito anche un dato: negli ultimi dieci anni il tasso di contenzioso giuridico nel mondo della scuola italiana è aumentato del 400% (tra cause di lavoro e didattiche, per esempio ricorsi in caso di bocciatura di uno studente»>. «Come noi diligenti chiediamo da anni, quindi, hasterebbe avere un sistema di reclutamento basato solo su concorso e un organico lÌln-
GIORGIO MARINO
zionale a disposizione della scuola». Ma con l'organico funzionale non si rischia di avere "forza lavoro" inutilizzata? «No, perché l'organico funzionale potrebhe essere utilizzato, oltre che per le supplenze, anche per progetti e attività aggiuntive». Lei che tipo di insegnanti sceglierebbe? «Preparati nella materia e con buone competenze didattiche, cioè in grado di entrare in relazione con i ragazzi. Costituirebbe un elemento aggiuntivo, ma non fondamentale, la partecipazione alla vita organizzativa della scuola». «Ma a proposito della scelta del personale mi lasci dire una cosa». Dica .. «Si parla tanto di lischi etici relativi alla scelta del personale da parte del dirigente. Perché solo nella scuola e in nessun altro posto di lavoro? A parte che nel disegno di legge è stato inserito il divieto di assumere coniugi e parenti fino al secondo grado (che secondo me non ha senso), ricordo che il dirigente scolastico è una figura che deve rispondere a chiunque, sottoposto a controlli di ogni tipO)'. Altra novità introdotta nel disegno di legge è la valutazione degli insegnanti da parte di uno "staff" composto da dirigente, quattro insegnanti e due genitori (alle
superiori da un genitore e uno studente). Cosa ne pensa? «La valutazione del personale è uno di quegli strumenti fondamentali di cui abbiamo bisogno per poter realizzare il piano dell'offerta formativa e sua volta essere valutati sul servizio offerto. Siccome nella scuola esistono tante eccellenze, anche se non se ne parla mai, è giusto inserire criteri meritocratici per premiare con bonus sullo stipendio gli insegnanti migliori. Ad oggi si fa solo per i docenti immessi in ruolo, nel primo anno considerato di prova, ed è effettuata dal dirigente e da quattro insegnanti, ma ha solo un valore simbolico. E poi non ha senso Iimitarla solo al primo anno: la carliera è lunga e le persone possono cambiare». Ma come fanno genitori e studenti a valutare un insegnante? Non ne hanno le competenze .•• «Caggiunta dei genitori (e alle superiori di un genitore e uno studente) è stata una concessione in occasione del dibattito alla Camera, per rispondere a quei timori di "derive autoritalie" che non hanno alcun senso. Comunque, anche cosÌ sarebhe uno strumento utile, dal punto di vista psicologico (ovvero il fatto di sapere che si è giudicati) e concreto. Infatti genitori e studenti, non potendo argomentare la propria scelta, si accoderebbero al giudizio di dirigente e insegnanti». «E poi sgombriamo il campo da falsi miti. In una scuola si sa già quali sono gli insegnanti preparati e quali no, chi lavora e chi no: ormai le informazioni girano, si lavora in staff, e non ci sono segreti. Solo che ci sono forze politiche che, sbandierando il concetto della "libertà di insegnamento'; sotto cui si vuole giustificare qualsiasi cosa, stanno cercando di ostacolare la riforma. Invece, litengo che si dehbano rompere certi schemi di intoccahilità che hanno ingessato per troppi anni questo settore,).
• e. f .
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la Repubblica
"Troppi tagli per la riforma"
"Troppi tagli, Saffi penalizzato" I sindacati contro la rifonna
MARIO NERI
CLASSI accorpate, scuole che dovranno rinunciare ad aprire nuove sezioni pur avendo già incassato le iscrizioni di decine di studenti. Decimate quattro prime al Saffi, che adesso dovrà dire no a centodieci aspiranti chef. Altro che Buona scuola lanciano 1'allarme i sindacati: «Vedi alla voce: tagli». Che, qu~ndo ~~ bene, costringeran~o l presIdI a creare classi pollaIO.
Effetto delle direttive giunte dal ministero dell'Istruzione ai provveditorati della Toscana che a settembre dovrà fare i conti con 200 esuberi. Tradotto: prof che, pur essendo assun-
MENO POSTI Il Saffi ha dovuto rinunciare a 11 O nuovi iscritti
t~ dall~ S~ato, non saranno più tItolan dI cattedra. I loro posti sono stati eliminati e per insegnare dovranno peregrinare da una scuola all' altra. Solo a Firenze ci sono sessanta insegnanti in esubero nei licei e negli istituti superiori che faranno perdere trenta classi in tutta la provincia.«Se pensavate che la Buona scuola di Renzi fosse solo assunzioni dei precari vi sbagliavate. Il premier sta facendo il gioco delle tre carte: annuncia le stabilizzazioni senza dire che sono precedute da tagli di cattedre», dice Paola Pisano, segretaria provinciale della C~il. scu~la. Insieme ai colleghi d~ CIS!, Ul!, Snals e Gilda, denunCIa una nuova stagione in stile
Data 12-06-2015 Pagina 11 Foglio 1
Gelmini. «Non è un caso che otto scuole su dieci in Toscana abbiano aderito allo sciopero degli scrutini organizzato contro la riforma, altro che bassa adesione», aggiunge Antonella Velani della Cisl. «Noi siamo costretti a dover negare il diritto allo studio a centodieci ragazzi», dice Valerio Vagnoli, preside del Saffi u~o degli i~tituti alberghieri pm gettonatI. Ma oltre alle riduzioni del Miur, spiega, sarebbe anche a «causa di una politica edilizia inesistente della Provincia che non abbiamo potuto aprire nuove prime». Fra città e hinterland, il fenomeno coinvolgerà diciannove scuole. Al Gobetti-Volta di Bagno a Ripoli
hanno soppresso una quarta, una delle quattro seconde si è volatilizzata al Pontormo di Empoli, e anche al Meucci saranno cinque e non sei. Prime non concesse e accorpamenti obbligati sono previsti anche per Buontalenti, Michelangelo, Sassetti, Caste~nuovo, istituto Agrario, Rodohco, Peano, Enriques, Balducci, Russell Newton, Vasari Iti Da Vinci, Marco Polo e Ferra~ riso Le geografia dei tagli potrebbe cambiare ma il totale delle classi soppresse difficilmente si ridurrà, avvertono in sindacati. «Non solo - dice Marco Mancini della Snals - a settembre trenta scuole fiorentine rischiano di restare senza custodi e di non poter garantire sorveglianza e servizi».
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Data 12-06-2015
la triBuna Pagina 23 Foglio 1
Scuola media, i primi risultati alla Serena 26 bocciature La preside punta il dito sul "turismo scolastico": ragazzi che dopo un fallimento cambiano istituto portandosi dietro i loro problemi. «Quest'anno abbiamo avuto molti iscritti che arrivavano da fuori»
di Alessandra Vendrame
Fioccano le prime promozioni e bocciature nelle scuole in cit -tà all'indomani dell'ultimo giorno di scuola. A dare il la alla pubblicazione dei risultati finali due scuole: la scuola media Serena e la Felissent. Alla Serena la conta degli alunni di prima e seconda non ammessi alla classe successiva si ferma a 12 su 279 iscritti. lievitano invece le bocciature in terza media con 14 studenti su 151 non ammessi all'esame finale. E tra i 26 bocciati complessivi, su 430 alunni di venti classi, più della metà sono alunni di origine straniera. Anche se solo nel nome: «Certo il cognome è straniero, ma si tratta a tutti gli effetti di ragazzi nati in Italia, che hanno frequentato fin dall'inizio la scuola italiana»' mette in chiaro la dirigente dell'istituto comprensivo Serena, Michela Busato. «Alcuni studenti hanno purtroppo alle spalle un percorso scolastico
frammentato e discontinuo. Con situazioni spesso di andata e ritorno dal paese d'origine della famiglia. N on pochi sono arrivati da altre scuole della città. E già con una bocciatura alle spalle».
Esce così allo scoperto il fenomeno che i professori trevigiani hanno cominciato a battezzare con il nome di "turismo scolastico". Con un numero di studenti "senior", dai 15 ai 16 anni, sia italiani che stranieri, in lieve aumento : «Fallito il percorso di studio in una scuola vengono spesso e volentieri all'inizio dell' anno "traghettati" altrove», spiega la preside dell'istituto Serena. «Quest'anno abbiamo ricevuto molti studenti nuovi di questo tipo. A volte pluriripetenti. Alunni che non hanno potuto completare un percorso di studi adeguato», dice la dirigente scolastica. Ma la scuola è comunque pronta a fare tutto il possibile per permettere agli studenti che "zoppicano" di mettersi al passo: «Quest'anno abbiamo attivato corsi di recu-
Ragazzi controllano i risultati all'esterno di una scuola
pero con ben quattro docenti di supporto e altri quattro volontari in pensione», dice la preside. «Abbiamo fatto tutto il possibile, mai ragazzi hanno ancora bisogno di maturare la loro conoscenza». Non tutto, certo, è da segnare a matita rossa. E c'è ancora chi all'importanza della scuola continua a credere: «Molti tra i ragazzi di terza media, poco importa se italiani o di origine straniera, sono stati ammessi all' esame con una media dei voti eccellente», mette in evidenza la preside.
In un'altra scuola media in città, la Felissent - certo molto più piccola con sole 9 classi - il bilancio delle bocciature vola basso. Tutti promossi gli 81 alunni di seconda media con gli elenchi di fine anno intonsi. In prima media, nelle tre classi, le bocciature si fermano ad appena 5 su un'ottantina di alunni. E tra i 75 studenti di terza media si fermano appena a due i non ammessi all' esame.
Finita la conta di promossi e bocciati le scuole medie si pre-
m EaliaFelissent W 5 alunni fermati in prima e due non ammessi all'esame. Alle superiori i tabelloni pronti da lunedì
parano ormai alla "maratona" dell' esame di terza media. Con date e calendari per le prove scritte e i colloqui orali che variano da scuola a scuola. Per tutti una data fissa in calendario: il 19 giugno. Giorno dello svolgimento della prova Invalsi obbligatoria per due materie: Italiano e Matematica: «Questa prova è obbligatoria e contribuisce alla media del voto finale», conclude la dirigente Busato.
Intanto prosegue la "maratona" degli scrutini negli istituti superiori della città, con i primi tabelloni annunciati per l'inizio della prossima settimana. Lo sciopero annunciato a livello unitario da tutti i sindacati - Cgil, Cis!, Uil, Snals e Gilda - con l'astensione dal lavoro di un'ora durante i primi due giorni di scrutinio, ad oggi non sembra correre il rischio di lasciare le famiglie a lungo con il fiato in sospeso.
Al massimo è previsto un rinvio degfli scrutini di uno o due giorni, ma solo per le classi che non devono sostenere esami.
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~VOCE III ROMAGNA RIMINI & SAN MARINO
Sciopero scrutini 'Percentuali bulgare'
"Lo sciopero degli scrutini proclamato a livello nazionale da Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals Confsal e Gilda ha restituito anche nella nostra provincia risultati eclatanti e i dati sono ancora parziali poiché in molti istituti i primi due giorni di scrutinio sono ancora in corso". Così Marcella D'Angelo, segretaria generale della Flc Cgil di Ravenna commenta i dati della protesta messa in atto contro "un Governo che ha il dovere morale e civile di ascoltare davvero il mondo della scuola, non di fingere ascolto e aperture valevoli solo per propaganda". La D'Angelo parla di "percentuali bulgare che hanno raggiunto l'apice del 100% all'lti Baldini; all'lt commerciale Ginanni; alla scuola primaria Garibaldi di Porto Corsini; all'i.c. Alfonsine, il 90% all'istituto alberghiero Artusi di Riolo; 1'80% all'i.c. Darsena, alla secondaria di secondo grado i.c. Cervia 2 e poi ancora il 70% al liceo di Lugo".
Data
Pagina
Foglio
12-06-2015 33 1
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Gazzetta del Sud Data 11-06-2015 Pagina 25
COSENZA Foglio 1
Scuola, il sipario sull'anno della contestazione Gli insegnanti contro la riforma di Renzi pronti al blocco degli scrutini che cominceranno domani
Giovanni Pastore La riforma è il peccato originale che ha sconvolto la vita nel giardino della scuola. Da mesi i tamburi di guerra scandiscono i temi di una battaglia sindacale che coinvolge tutto il mondo dell'istruzione. Oggi calerà il sipario sull'anno di studi più travagliato della storia recente. Domani e dopodomani in quasi tutti gl'istituti della città e della provincia sono in programma gli scrutini sui quali pesa come un macigno lo sciopero orario indetto per tutte le classi ad eccezione di quelle terminali. Una protesta contro il premier Renzi e la sua "Buona scuola", la riforma "epocale" che rischia di sconquassare l'intero sistema. Mai cosÌ compatto e deciso il fronte dell'opposizione. Tanto che sul carro dello sciopero-breve indetto dai Comitati di base sono salite tutte le altre sigle sindacali. È uno scontro frontale senza precedenti. Il governo contro tutti, genitori, studenti, docenti, personale Ata. Un dissenso che è riverberato nell'urna delle regionali, con un Pd sfaldato e corroso dai vele-
Gli scrutini rinviati a causa dello sciopero possono essere differiti non oltre cinque giorni
ni e uscito ridimensionato nonostante la crisi d'identità che vive il centrodestra. Difficoltà che Renzi vive in casa con un partito offuscato dalle tenebre di questa
-legge sulla scuola che non riesce a fare breccia oltre le mura di Palazzo Chigi. E neppure lo slogan della stabilizzazione di 100mila precari che ha accompagnato il varo della riforma è riuscito ad aprire varchi nel consenso popolare. La verità è che tutti sanno che il Governo ha solo dovuto prendere atto delle decisioni della Corte di giustizia europea che, nel luglio dello scorso anno, ha chiarito definitivamente l'orientamento continentale ri
spetto all'utilizzo annuale dei supplenti. I contratti di lavoro a tempo -determinato non possono essere reiterati per più di tre anni di seguito. L'Italia, pur avendola recepita nel suo ordinamento già nel 2001, ha continuato a ricorrere senza limiti ai s'upplenti annuali. Una condotta sanzionata dalla Commissione europea che il 20 novembre del 20 l3 aveva aperto una procedura d'infrazione contro Roma.
L'anno della contestazione. Prof davanti alla sede del Pd protestano contro la riforma della "Buona scuola"
Elemento che è servito per innescare migliaia di ricorsi che hanno riempito i Tribunali. Nelle aule sono state sollevate questioni di pregiudizialità dai legali dei vari sindacati che hanno sostenuto le tesi dei docenti senza cattedra. E cosÌ, i giudici europei hanno imposto all'Italia di regolarizzare circa lSOmila precari della scuola che, poi, il governo, per mancanza della copertura economica, è stato costretto a ridurre a 100mila. Nuovi docenti che, dal primo settembre, lasceranno la palude dell'instabilità occupazionale finendo sul libro paga dello Stato.
Arriveranno nella scuola proprio nel momento peggiore con una riforma che rischia di demolire. I professori di lungo corso, che di riforme ne hanno sperimentate tante sulla loro pelle e sulla pelle dei loro studenti, urlano a gran voce come non mai. Vogliono che la "Buona scuola" venga ritirata e successivamente ripensata da chi nella scuola vive e ne conosce vizi e virtù. Per questo bloccheranno gli scrutini.
Una protesta sulla quale vigilano i sindacati per impedire illiceità da parte dei dirigenti scolastiri. Cgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda raccomandano, in particolare, che «poiché apprendiamo che in alcune scuole gli scrutini non svolti per sciopero vengono rinviati alle ore successive della stessa giornata, precisiamo che tale comportamento si configura come attività antisindacale. Infatti, nell'accordo attuativo della legge numero 146del1990 che regolamenta i servizi essenziali in caso di sciopero, si dice esplicitamente che le operazione di scrutinio delle classi non di esame possono essere differiti non oltre cinque giorni rispetto alla scadenza programmata della conclusione. La norma, cioè, parte dalla evidente considerazione che le operazioni di scrutinio non effettuate si rinviano ai giorni (e non alle ore) successivi; anche perché fondata sull'idea che la riconvocazione debba seguire una procedura che non prevede la disponibile e costante presenza in sede del docente in sciopero».
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Data 11-06-2015 Pagina 19:33 RAI3 BASILICATA
Foglio 1
Rai3 Basilicata - trasmissione del 11/06/2015 dalle 19.33 alle 19.34 (Ora: 19:33:09 Min: 1:37)
oggi le lezioni in Basilicata parte allo sciopero dei professori contro la riforma della scuola proposta dal Governo Renzi scrutini bloccati per due giorni, anche per l'assenza di un solo docente e domani i sindacati di categoria annunciano l'occupazione della direzione scolastica regionale. Ce ne parla Michele Giordano . In altre regioni, il blocco degli scrutini, ha raggiunto anche il 90 % di adesioni ,e da domani si conoscerà anche in Basilicata il livello di partecipazione dei professori alla protesta contro la riforma della scuola proposta dal Governo Renzi, oggi si sono infatti chiuse le elezioni nella regione ed è scattato il blocco degli scrutini da parte del personale docente che sciopera per contestare il modello di scuola che assegna, secondo i sindacati ampi poteri ai dirigenti definiti presidi sceriffi. E che non valorizza invece il ruolo di professori. I Cobas hanno indetto due giorni di sciopero mentre CGIL ,CISL, UIL, Snals e Gilda hanno proclamato l'astensione durante la prima ora degli scrutini, in modo da fargli rinviare per bloccare l'attività del consiglio di classe . E sufficiente lo sciopero di un solo docente dalla protesta sono escluse le classiche chiudono nel ciclo stessa media e quinta superiore . Lo slittamento fino a 5 giorni comporterà il ritardo nella consegna delle pagelle e nell'affissione dei risultati e per domani mattina alle 9-30 i sindacati dei professori
RAI3 FRIULI VENEZIA GIULIA
Data 11-06-2015 Pagina 19:37 Foglio 1
Rai3 Friuli Venezia Giulia - trasmissione del 11/06/2015 dalle 19.37 al... (Ora: 19:37:37 Min: 1:57)
lesioni volontarie. Cambiamo argomento . L'ultimo giorno di scuola ,spalanca le porte dell'estate a quasi tutti gli studenti restano sui libri i ragazzi delle ultime classi che affrontano gli esami. Intanto proseguono le iniziative di protesta dei docenti contro la riforma della scuola. Ora all'attenzione del Senato dopo CGIL , CISL e UIL e Snals, domani e sabato protesteranno gli aderenti ai con. Andrea Roma. E alla fine anche la fine dell'anno scolastico è arrivata per gli studenti del Friuli Venezia Giulia . L'ultima giornata è stata festeggiata da migliaia di ragazzi ,ma non dagli 8550 che in tutta la regione dovranno affrontare gli esami di maturità. Saranno mille in provincia di Venezia 2296 in provincia di Pordenone mille quattro cento ventotto e 3830 in quella per loro e per i ragazzini segnati gli esami di terza media ,come previsto dalla legge . Nessun problema con gli scioperi indetti dai sindacati degli insegnanti contro la riforma della scuola voluta la per le altre classi . I disagi sono invece fatti sentire in molte scuole Regione scrutini sono stati bloccati o ritardati a scioperare per primi gli insegnanti iscritti alla triplice sindacale, affiancati dai loro colleghi, anzi questa prima trance di scioperi si è conclusa oggi, ma sarà seguita da un'astensione dei Cobas che domani e sabato dovrebbe provocare l'intero gioco degli scrutini in molti istituti non in tutte le scuole di scioperi. La stessa adesione ,come ci ricorda Stefano Stefanel, dirigente del liceo Marinelli di Udine. Ci sono stati scioperi 7 classi che quindi e fanno slittare di mezzo Sonata agli scrutini che avevamo già calendarizzato settembre ,quindi c'è stata, appunto, una protesta di alcuni insegnanti si stato questo slittamento e comporta una mazza sonata di ritardo, ma non solo. Coesione con l'esame di Stato. L'ex
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Data 11-06-2015 Pagina 19:34 RAI3 MARCHE
Foglio 1
Rai3 Marche - trasmissione del 11/06/2015 dalle 19.34 alle 19.36 (Ora: 19:34:41 Min: 1:33)
sciopero degli insegnanti e il blocco degli scrutini primi Danti dei sindacati relativi all'adesione. Allora andiamo subito in redazione dove ci aggiorna Richard Mille . Allora, primi giorni di scrutini nelle scuole di tutta la regione del partito . Ovviamente la protesta che tutte le sigle sindacali, in maniera unitaria, hanno indetto contro il disegno di legge la buona scuola del Governo Renzi . Allora i primi dati che ci arrivano dai sindacati parlano di un'adesione altissima allo sciopero, la segretaria regionale della SLC, CGIL, Manuela Carloni, ci ha detto poco fa al telefono che gli scrutini sono stati bloccati in circa l' 80 % delle scuole della regione e che questo dato è uniforme da Pesaro a da Ascoli e dunque in tutte e cinque le nostre province. E c'è già un elenco di decine di istituti nei quali l'adesione è stata del 100 % era da molti anni su una forma di protesta così forte non veniva messa in campo è il segno evidente ,secondo i sindacati, che il malcontento è largamente diffuso il Governo riapra subito il confronto sul ddl scuola dice lo Snals con Paola Martano o siamo pronti addirittura a settembre anche ad occupare le scuole si susseguono intanto il presidio degli insegnanti come quello che è in corso in questi minuti a farlo ,in piazza della fortuna ,organizzato dal Coordinamento 27 maggio e. Le forti, ovviamente, ci sono gli esami di Stato, dunque entro il prossimo 17 giugno gli scrutini dovranno essere terminati . Ecco allora che in molte scuole della regione sono mai quasi sicure riunioni in notturna con nel fine settimana. Ed è tutto per ora linea
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!)Qwt:J.Il ministro Giannini: centralità agli studenti
Per l'offerta formativa pronti 93,2 milioni Claudio lucci ROMA
_ Stefania Giannini decide di "rinnovare" la legge 440 datata 1997, che, quest'anno, tornerà alle sue frnalità originarie di arricchimento dell'offerta formativa e potenziamento dell'autonomia scolastica:
Le risorse 2015, che oggi saranno rese note alle scuole, salgono a 93,2 milioni di euro (quasi 40 milioni in più rispetto ai 56 milioni stanziati nel 2014); e soprattuttooltreil60%deifondivengono allocati su interventi a favore degli studenti. Poco più di 25 milioni, po~ serviranno per il capitolo scuole, per implementare il digitale, l'innovazione tecnologica e la promozione della sicurezza. I restanti 16,6 milioni andranno alle iniziative di formazione degli insegnanti e del personale con J)articolare attenzione all'affrnamento delle lingue straniere.
Un deciso cambio di rotta, visto che questa legge negli ultimi tempi è stata utilizzata un po' come "pozzo di San Patrizio" ed è servita a tamponare emergenze contingenti (lo scorso anno, per esempio, sono stati sottratti 20 milioni per affrontare il nodo dei circanmila esuberi diaddettialle pulizie delle scuole, gli ex Lsu -nel 2010, addirittura, la legge 440 fu saccheggiata per rifinaIiziare le missioni internazionali).
«Adesso si cambia - spiega, in un colloquio con il Sole240re, il ministro dell'Istruzione, Giannini -. Ridiamo centralità alla progettualità degli istitu~ e ci muoviamo in coerenza con le priorità contenute nel Dd! Buona Scuola Diamo ampio spazio al coinvolgimento attivo deglistudentinella vita scolastica e promuoviamo l'innovazione nella scuola».
La "nuova" 440 è ora fortemente orientata agli studenti attraverso un investimento di oltre 51 milioni di euro. Si identificano 5 aree d'intervento principali: il rapporto scuola-Iavoromade in Italy (25,4 milioni), cittadinanza attiva e legalità (5,8 milioni), sport e cultura (10,2 milioni), partecipazione studentesca (4,25 milioni) e integrazione e inclusione (5,5milioni).5ignificativo è il rafforzamento dei fon-
di per l'alternanza con il lavoro, che nel 2015 salgono a 19 milioni (erano n milioni lo scorso anno) e serviranno per far ripartire, già subito dopo la pausa estiva, questa esperienza di formazione on the job (dal 2016 il frnanziamento sarà strutturale di 100 milioni di euro, come previsto dalla riforma della scuola all'esame del Senato -lunedì inizierà l'esame degli emendamenti).Altriinterventi che "spianano la strada" alle misure contenute nel Dd! sonogliinvestimenti,peresempio, nello sport (2 milioni della legge 440 serviranno per il piano nazionale di promozione dell'educazione motoria) e per il poten-
Le risorse destinate agli alunni Si potenzieranno alternanza scuola-lavoro, made in Italy, sport
ziamento del «Clii» (insegnamento diunamaterianonlinguistica in lingua straniera), che potrà contare su complessivi 3,3 milioni. «Con il sottosegretario Davide Faraone abbiamo deciso anche di stanziare un milione di euro per l'organizzazione della Giornata nazionale della scuola chehal'obiettivo di dare risalto e diffusione alle buone pratiche», aggiunge il ministro Giannini. Altri due milioni serviranno per promuovere l'educazione teatrale (una novità assoluta), 5,2 milioni andranno all'educazione alimentare, 34 milioni per educare alla legalità, e un milione servirà pure per un piano nazionale contro il bullismo.
La valutazione dei progetti sarà piùstringente,si premieranno, in particolare, quelli di qualità, fruibilie innovativi. E cambia anche il sistema di monitoraggio del Miur: «Le verifiche saranno periodiche - sottolinea ancora il ministro -. E verificheremo anche le ricadute pratiche dei singoli interventi. Diamo alle scuole le risorse per attuare l'autonomia ma chiediamo anche trasparenzae rendicontazione».
I1ìRIPRODUZlONERISERVATA
Data 12-06-2015 Pagina 42 Foglio 1
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LA STAMPA Data 12-06-2015 Pagina 9 Foglio 1
I sindacati si ribellano ai rinvii "La scuola non può aspettare" E anche i grillini attaccano: il governo sarà responsabile di questo caos
FLAVIA AMABILE
La riforma potrebbe slittare? E anche le assunzioni? Mentre procede il blocco degli scrutini con adesioni molto alte e l'esame del ddl procede più lentamente, nessuno si stupisce che si torni a minacciare un rinvio. Ma nessuno ha intenzione di cedere se il messaggio è: prendere o lasciare. «Siamo di fronte all'ennesimo ricatto - avverte Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli insegnanti - Da mesi è così ma quel
Quel ddl resta comunque irricevibile Siamo di fronte all'ennesimo ricatto dell' esecutivo
Rino Di Meglio coordinatore nazionale della Gilda degli insegnanti
Questa macchina amministrativa non è in grado di gestire un'operazione così ampia
Francesco Scrima . segretario generale della Cis I scuola
C'è bisogno ancora di riflettere? Ma se è da settembre che si sta discutendo e riflettendo ...
Giorgio Rembado presidente del!' Associazione Presidi
ddl 'è irricevibile, quindi lo rispediamo in ogni caso al mittente. E comunque si dovrà procedere alle assunzioni previste per il turn-over e per le supplenze che hanno scadenza il 31 agosto: sono quasi 50mila persone. Ne restano fuori solo altre 50mila. Entreranno nel giro di poco, con il turn-over».
Per Francesco Scrima, segretario generale della Cisl scuola, lo slittamento sarebbe un gesto «di buonsenso». Anche se l'intero iter, compreso il ritorno alla Camera, venisse completato entro il 30 giugno
sarebbe complicato avviare le assunzioni con le nuove norme. Questa macchina amministrativa non è in grado di gestire un'operazione così ampia».
E !l governo mente, secondo Marcello Pacifico, portavoce dell'Anief: «Il Parlamento ha già autorizzato le assunzioni nella legge di stabilità. È stata stanziata una cifra e nei conti pubblici è già presente la posta. A questo punto basta una riunione del Consiglio dei Ministri ed un semplice decreto. Se il governo decide di non provvedere è solo sua la
responsabilità, non può scaricare la colpa sul Parlamento».
È quello che sostengono anche i parlamentari del M5s. Se ci sarà un rinvio, il governo «sarà l'unico responsabile di questo caos» e comunque «non si azzardi a giocar esulla pelle dei docenti precari che ha preso in giro per oltre un anno».
Non vogliono sentir parlare di slittamento i presidi. «C'è bisogno ancora di riflettere? -chiede Giorgio Rembado, presidente dell'Associazione Nazionale Presidi - ma se è da settembre che si sta discutendo e rifflettendo».
5() Su «La Stampa» I presidi «Non c'è
bisogno di riflettere -
dice l'Associa-mila
Le supplenze daawiare
per far partire il prossimo
anno
_ Così sul giornale di giovedì annunciavamo il rischio di stop alla riforma
zione Nazionale Presidi -lo facciamo
da tanto»
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Data 12-06-2015 Pagina 8 Foglio 1
Il senatore sotto accusa mette a rischio il ddl scuola I CENTRISTI ROMA In apparenza sono due cose distinte. Il caso-Azzollini che sta tenendo a dura prova i nervi della maggioranza. L'iter del disegno di legge per la Buona scuola alle prese con una corsa contro il tempo per essere approvato dal Senato entro giugno e garantire l'assunzione di 100 mila docenti precari. In realtà il nesso c'è. Azzollini, il senatore dell'Ncd a rischio arresto, presi~de la commissione Bìlancio di palazzo Madama da dove devono arrivare i pareri sugli emendamenti presentati agli articoli del ddl di riforma della scuola. Ieri sono arrivati ma con il contagocce, e solo su due articoli (I e III). "Stranamente", si fa notare nella maggioranza, il calen-
dario della commissione Istruzione e quello della giunta per le Immunità che dovrà decidere sulla
Il PARLAMENTARE PUGlIESE NON MANDA I PARERI NECESSARI E CONVOCA LA COMMISSIONE BILANCIO PROPRIO QUANDO C'E LA GIUNTA
richiesta d'arresto partito da Trani per il crac delIa divina Provvidenza coincidono. La Giunta ha fretta: vuole chiudere entro il 24 giugno. Ma anche la Buona scuola ha fretta. 2500 EMENDAMENTI Agenda alla mano il ddl potrebbe avere il via libera delIa Commissione il 25 giugno ma poi deve andare in Aula (e quasi in contemporanea con il ddl Rai). E sarà dura. Se uscirà "vivo" andrà alIa Camera dove pur accelerando non si potrà licenziarlo prima della seconda settimana di luglio. Troppo tardi secondo il ministro dell'Istruzione Giannini. Gli uffici ce la faranno ad assumere in tempo per il nuovo anno scolastico i 100 mila prof in lista d'attesa? Gli articoli che compongono il ddl sono 26, gli emendamenti già presentati circa 2500. Qualcuno già pensa che tutto potrebbe slittare di un anno. Ipotesi fino a qualche tem-
L'aula del Senato (foto ANSA)
po fa definita "fantascientifica". Un primo tentativo di far slitta
re di un giorno la convocazione della commissione Istruzione è stato respinto. Il presidente Marcucci, (pd) ha tenuto il punto. Ha annunciato che lunedì prossimo si inizierà a votare. CLIMA TESO Le opposizioni fanno ostruzionismo. La De Petris (SeI) ha chiesto lo stralcio del pacchetto di assunzioni "per poi esaminare con più calma gli altri capitoli del ddl, a cominciare dalIa messa a punto di un piano pluriennale di immissioni in ruolo che metta "dawero" fine al precariato». Idem Fabio RampelIi, capogruppo alla Camera di Fratelli d'Italia-An, per il quale «l'attuale itinere delIa legge sta rischiando di non garantire una regolare apertura dell'anno scolastico». E (forse) su questo sono tutti d'accordo.
Claudio Marincola (Cl RIPRODUZIONE RISERVATA
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Data 12-06-2015
il Giornale Pagina 1 Foglio 1 /2
I DISCUTIBILI CONSIGLI SU INTERNET
«Ballate, non fate i compiti» È la scuola dei prof emotivi
d i Marco Zucchetti
e il ministro dell'Istruzione si scegliesse su Internet come i parla-
mentarigrillini,ne avremmo uno elet- toi cuoriei «like» di tutti -genitori, stuto conpercentualikazake, ai limiti del- denti ed ex studenti - condividendo la beatificazione. L'uomo a cui l'Italia sui social network una lista ( ... ) affiderebbe i propri figli èun professo-re di liceo di Fermo, che ha conquista- segue a pagina 18
il fenomeno Cresce la sindrome del I '«Atti mo fuggente»
«Ballate, non fate i compiti». L'ultima moda dei prof I docenti più dem raccomandano per le vacanze mare e passeggiate Moltiplicando i «like» sufacebook. E crescendo potenziali bamboccioni ...
dalla prima pagina
( ... )di 15non-compitiestiviaffidati alla sua classe.
Ilfenomenononènuovo,ma finora si era limitato alla maestra Margherita, che aisuoi scolari delle elementari avevaconsigliato di passare una bellasettimana con la famiglia durante le vacanze pasquali. Idea carina perché limitata, ma che si è tramutata in moda. Certo, per diventare il papa laico della scuola italiana occorre qualcosa in più, bisogna toccare i tasti giusti e magari ammiccare al professore interpretato da Robin Williams nell'Attimo fuggente. Ecco dunque alcune idee dalla lista del prof di Fermo che sta spopolando: andare a camminare in riva al mare al mattino; ballare senza vergogna perché l'estate è una danza; non dire parolacce; nella lucesfavillantesognarecomedovrà essere la vostra vita; tenere un diario; vedere l' albain silenzio e riconoscenti; guardare film struggenti; leggere, perché
leggere è la miglior forma di rivolta; usare termini nuovi; farsi domande. Epoi, il colpo digrazia: «Siate allegri come il sole, indomabili come il mare». Boom di clic, esempio da seguire, finalmente un illuminato invece dei soliti insegnanti retrogradi tutti pennarossaepagella. Santo subito.
Ora, al di là dell' ossessione per mare e sole che taglia fuori tuttiipoveristudentichepassanolevacanzeinmontagna, nessuno può dire che il professore manchi di grazia e sensibilità. Gli insegnamenti di vita sono perfetti per i teenager in età da Smemoranda, li fanno sentire belle persone, sono pure delicati. Però il dubbio che si pone è un altro: possono questi 15 comandamenti da sinistra emotiva essere totalmente sostitutivi degliodiosieunpo' conservatori compiti dellevacanze? Oppure sono una nuova ingegnosa trovata p er accap arrarsi la condiscendenza di studenti che giustamente preferiscono sporterelaxairiassuntideiPromessi sposi e di genitori che le-
gittimamente preferiscono non farsi avvelenare il sangue a forza di chiedere «hai studiato?».
Perché in fondo dietro a questamoda delle liste dinon -compiti tanto alati epoetici c' è la solita e un po' banale battaglia di tante famiglie. Si partedallapetizione «Basta compiti» promossa dai genitori Dem e si arriva a «guardate come si riflette il sole». Poi fa niente se a settembreilverbo videorèormaioscuro come la scrittura cuneiforme,le analisi di funzione arrancano e tocca impiegare un mese e mezzo perrinfrescareil programma arenatosi sulla spiaggia. Certo, battagliare con dei ragazzi per tre mesi è sfinente, molto più comodo sarebbe lasciarli pascolare allo stato brado tra pizze, dischi e telefonate dallO giugno allO settembre. Però poi nessuno provi più alamentarsi del sistema scolastico, che «il programma di storia arriva al massimo alla Seconda guerra mondiale» e «i ragazzi escono dalle superiori non pronti all'università».
I «compiti» si chiamano così perché vanno fatti nonostante siano noiosi emolesti. Li abbiamo fatti tutti e nessuno ha smesso di sognare per questo. Insegnano che nella vita anche imomenti di tempo libero potranno essere guastati da impegni imprevisti; sviluppano il senso del dovere; educano ad accettare pure i lavori meno graditi; abituano alle estati dei vent' anni passate preparando gli esami tra fidanzamenti e birrette. Perchénessuno dice dinon ballare e non passare il tempo con gli amici, ma magari tra un reggaeeuntramonto,giustoperriposarsi, una versione di Seneca o un tema di letteratura si potrebbero pure fare. Così, per alternare. E per ricordarsi che una lista di «piaceri perlevacanze» farà pure raccogliere tanti «like» su Facebook, ma di sicuroserveapoco:isedicennihanno sempre guardato il mare, si sono sempre innamorati e hanno sempre tirato i' alba. N onostante i compiti e senza professori alternativi.
Marco lucchetti
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il Giornale
«Guardate il sole» Camminatesulla riva del mare in totale solitudine: guardate comevi si riflette il solee, pensando alle cose che più amate nella vita, sentitevi felici
«Andate a vedere l'alba» Almeno una volta, andate avedere l'alba. Restate in silenzio e respirate. Chiudete gli occhi grati. Fate molto sport
«Siate allegri» Siateallegri come il sole e indomabili come il mare. Non dite parolacce e siate sempre educatissimi e gentili. E fate i bravi
«Fatevi incantare» Se trovate una persona che vi incanta, diteglielo con la sincerità e la grazia di cui siete capaci. Non importa se lui/lei capirà. Se non capirà non era destino
«Sognate la vostra vita» Nella luce sfavillante o nelle notti calde, sognate come dovrà e potrà essere la vostra vita: nell'estate cercate la forza per non arrendervi mai
«Ballate senza vergogna» Ballate.Senzavergogna.ln pista sotto cassa, o i n ca m era vostra. L'estate è una danza ed è sciocco non farne parte. Evitate situazioni o persone negative
Data 12-06-2015 Pagina 1 Foglio 2/2
Imparare il senso del dovere non ha impedito mai a nessuno di sognare
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Data 12-06-2015 Pagina 8 Foglio 1
m Senato, da lunedì le votazioni PAOLO FERRARIO MILANO
a commissione Istruzione del Senato comincerà a votal'e gli articoli del ddl "Buona scuola" da lunedì. Lo ha reso
noto il presidente AndJea Marcucci (Pd) dopo il pal'ere non ostativo della commissione Bilancio, che però ha posto Il presupposti, tre condizioni e cinque osservazioni al progello di riforma. La commissione, presiedutadaAnlonio Azzollini (Ncd-Ap), nei cui confronti la procura di Trani ha chiesto l'arresto per il crac delle case di cura "Divina Provvidenza", ha espresso il parere SOIWlto sugli articoli l e 3 del ddl, che sararmo quindi esaminati per primi dalla commissione Istruzione. Intanto, ieri sia Sei che il Movimento 5 Stelle sono tornati a chiedere al governo lo stralcio delle 100.70 l assunzioni dal resto della riforma Di «ricatto» del premier Renzi al Pal'iamento pal'lano apertamente i grillini, dopo che daPalazzo Chigi sono filtrate voci secondo cui l' esecutivo sarebbe intenzionato a posticipare il varo della riforma di un anno, facendo quindi sal-
Movimento 5 Stelle e Sei chiedono ancora di "spacchettare" le
assunzioni, accusando Renzi di «ricattare» il Parlamento. Il
paradosso dei prof di Matematica
tare le assunzioni. Da qui la richiesta di "spacchettamento'; già più volte, per altro, respinta dal governo. Che, secondo il ministro dell'Istruzione, StefallÌa GiallllÌllÌ, sarebbe comunque "risoluto» ad andare avanti. Preoccupazione per il lavoro «a rilento» del Senato si è detta allche la responsabile Scuola di Forza Italia, Elena Centemero, che demmcia "le divisiOllÌ del Pd che nulla hanno a che vedere con gli studenti e con il miglioramento della loro formazione». Centemero hadefillÌto «grave e incomprensibile» lo sciopero degli scrutini
ancora in atto in tante scuole. Per la FIe-Cgil, la protesta "è stata un successo» in tutta Italia, con punte dell'80-90% di adesione in alewle regioni. Infine, sono tornati alla caJica i 6.300 docenti idonei del concorso 2012 che sono stati esclusi dal piano straordinaJio di assunzioni, pur essendone stati, in un primo momento, ricompresi. Hiuniti in un gruppo molto agguerrito, questi insegnanti mettono in evidenza un "paradosso» del piano assunzionale del governo, che riguarda l'insegnamento della Matematica. Secondo le rilevazioni dei docenti idonei del concorso, le cattedre vacanti e disponibili per questa materia sono 2.630, ma soltanto I .790 sarebbero coperte dalle nuove assunzioni. Ciò significa, si legge in una nota, che ,,840 cattedre, un terzo del totale, saJebbero assegnate a docenti che non sono abilitati» in Matematica ma in altre materie. Eppure, falmo notare gli idonei, Ua di loro ci sono 229 insegnanti di Matematica che il governo non ha intenzione di assumere. "C'è logica in questo?» è l'allléu.'a conclusione degli idonei.
© RIPRODU210NE RISERVATA
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Giranttsta Data 12-06-2015 Pagina 4 Foglio 1
[ · 1131 a I ~ I t--{ 3 :w ili f 1;1 ~! I :w • ] #I ~ It ;t 3 · ] !~ I ~ I t--f ì [ · ] ~ I :w t-i i ; 1 i F3 [ • ] ~ I #II
Continua la corsa a ostacoli per la IIBuona Scuola"
SEL AVVERTE:
, di Daniel Rustici
, Resta teso il clima attorno alla riforma
della "Buona Scuola" men-tre al Senato è arrivata quasi al
capolinea l'illustrazione degli emendamenti. 'La commissione Istruzione di Palazzo Madama concluderà entro oggi l'esame del testo. Tra gli emendamenti presentati ci sono anche quelli del sindacato Anief. Nel dettaglio, le richieste del sindacato di base riguardano un censimento dei posti vacanti e disponibili per le immissioni in ruolo, la richiesta di La maggioranza deve fare i conti stabilizzare tutti gli abilita-ti con 36 mesi di servizio, il via libera alle assunzioni di tutti gli idonei ai concor-si pubblici e l'introduzione già quest'anno della salva-guardia dei coordinatori di educazione fisica. Infine Anief chiede ai senatori di permettere la riserva ai corsi di formazione anche ai ricorrenti del concorso per dirigenti scolastici del 2011 e di procedere con il pensionamento di quegli insegnanti che hanno raggiunto 'Quota 96' ma che sono ancora in servizio. E se secondo la Commissione «il ddl consentirà alla maggior parte se non a tutti i dipendenti attualmente con contratto a tempo determinato di essere assunti su base permanente», il presidente dell' Anief, Marcello Pacifico, ricorda: «Tutto ciò non ha avuto alcun seguito visto che ancora oggi in Italia si continuano a respingere le assunzioni dei precari, in possesso di regolari titoli di studio che hanno svolto 36 mesi di servizio su posti liberi. Come si fa a dire a questi docenti e Ata, abbandonati alloro destino anziché essere stabilizzati, visto che il legislatore continua a tenere la testa nella sabbia, che non devono rivolgersi al tribunale?». Dalle opposizioni poi, arriva la richiesta di Sinistra Ecologia e Libertà di stralciare il capitolo della stabilizzazione dei precari dalla riforma della scuola e procedere con un rinnovamento dell'offerta formativa. A sottolinearlo sono state la capogruppo di
Palazzo Madama, Loredana De Petris e la capogruppo in commissione Istruzione del Senato Alessia Petraglia. «A dispetto delle dichiarazioni e dei soliti annunci di propaganda da parte di Renzi circa la disponibilità di più tempo per approfondire gli argo-menti e sentire le parti, non
!ILA MAGGIOR.ANZA DEVE FARE I CONTI CON I NUMER.I NEI.LE COMl\lllSSIONI AFFARI COSTITUZIONALI E ]Dj,""", .... ,,,,
PER NON JC~u.',' ... ~n"" DELL'AULA))
c'è stato alcun passo concreto in questa direzione» ha dichiarato Petraglia, aggiungendo:«Anzi, aperture proprio non ce ne sono, almeno finora, in particolare sulla stabilizzazione, all'indomani dell'assemblea del gruppo del Pd è emersa una posizione molto rigida in senso contrario. Va bene che come dice Renzi gli italiani ogni 3 mesi dimenticano ma qui stiamo parlando di posti di lavoro da un lato e della formazione, del futuro dei nostri giovani». Le fa eco la De Petris: «L'apertura sui tempi risponde solo a un'esigenza politica della maggioranza di fare una riflessione sui numeri e sulla solidità dell'appoggio - ha rilanciato De Petris . Numeri che si allargano per la maggioranza in commissione Istruzione, ma che si restringono in commissione Affari costituzionali e in commissione Bilancio, anche dopo la richiesta di arresto ai domiciliari per il presidente Antonio Azzollini dell'N cd. Per non parlare dell' aula». Ma il democratico, ed ex ministro dell'istruzione, Giuseppe Fioroni rassicura: «Le modifiche vanno fatte e dobbiamo avere il coraggio di dire che le assunzioni, con la definitiva stabilizzazione e ingresso in ruolo, possano avvenire con un percorso che si sa quando inizia, ma anche quando finisce». «Aprire a settembre quando ci sono delle riforme», ha inoltre spiegato Fioroni, « è una corsa a ostacoli non facile. Ci sono degli aggiustamenti che vanno fatti e bisogna che al Senato si passi dalle parole ai fatti, senza per questo scaricare le crisi nei partiti, dentro la maggioranza e tra maggioranza e opposizione, sulla pelle degli studenti. Questo sarebbe l'esatto contrario di quello di cui hanno bisogno la scuola italiana e l'Italia». E intanto commissione Bilancio del Senato ha espresso un parere non ostativo, con condizioni in base all'articolo 81 della Costituzione sul disegno di legge della "Buona Scuola".
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IL ,,"~MATTINO
Buona scuola: blindate 50mila
• • assuDZlom Nuovi emendamenti allo studio sette giorni per «salvare» il ddl Elena Romanazzi
La tentazione di far saltare tutto c'è. Ed è forte. tra polemiche, bIacco degli scrutini, braccio di ferro dei sindacati e diktat dentro il Pd, l'esecutivo sarebbe fortemente tentato di rinviare tutto il pacchetto della buona scuola. La giornata era iniziata cosÌ con questo spettro, la sconvocazione della commissione istruzione e i lavori al rallenty della Bilancio (caso Azzolini ha contribuito ad ingarbugliare la situazione). Ma in serata, pur restando il break e i tempi sempre piì:1 contingentati, si è deciso di convocare nuovamente la commissione Istruzione per lunedÌ ed iniziare le votazioni. In sostanza si va avanti, finchè si può cercando di ottenere il risultato.
Il ministro Stefania Giannini è cauto. «È difficile avviare una riforma della scuola senza farsi del male - spiega - mette pau-
do per la valutazione e il premio ai prof migliori, fino al potere reale nelle mani dei dirigenti scolastici e ad una vera autonomia con l'introduzione dell'organico funzionale.
Una riforma che fa paura. Tra una commissione e l' altra, la buona scuola è in standby. E non solo per problemi legati alla Bilancio, ma piuttosto per la stesura ad opera della responsabile scuola dci Pd, Fracesca Puglisi, di alcuni emendamenti che potrebbero -cosÌ si SUSSUlTa - mettere il turbo al ddl e accontentare, ma solo in pmie, le richieste di sindacati, profma anche la minoranza dem che, su alcuni aspetti, si è messa sempre di traverso. Per non parlare dei pentastellati che puntano allo stralcio del pacchetto di assunzioni. E di Fi che punta a far entrare anche i docenti inseriti nelle grad uatorie di II fascia.
I sindacati stanno a ra avviare un processo del genere. Ma il governo è risoluto». Si vogliono cambiare alcuni - aggiunge - punti del nostro sistema, che del resto è molto valido.
scontro In Senato
guardare. Una pausa di riflessione, potrebhe sembrare incredibile, a loro sta bene. «Le modifiche che abbiamo proposto - spiega Massimo Di Menna della Uil- restano per noi un punto fermo». Sulla stessa linea Rino di Meglio della Gil-
Le modifiche al sistema non sono di poco conto. Dall'assunzione
commissione al rallenti Giannini: «Cambiare fa sempre
diretta dei docenti, al paura» bonus school, passan-
da: «Il governo si sta incartando non si rendo-
Data 12-06-2015 Pagina 8 Foglio 1
Lo scontro Dallo sciopero generale del5 maggio sulla scuola è alta tensione
no conto che non ci sono i tempi per l'attuazione». Lo slittamento di un anno di tutto il pacchetto alla fine pregiudica solo una parte delle assunzioni. I posti vacanti e disponibili sull' organico di diritto (quello hasato sul numero di iScritti) deve essere comunque coperto. Stiamo parlando di 50mila posti liberi e immissioni in ruolo possibili. Meno della metà di quelle annunciate dal premier Renzi, ma comunque, immissione sulle quali già c'è la copertura economica e che non possono essere rinviate. La scuola senza 50mila immissioni in ruolo a settembre andrebbein crisi.
C'è da compiere una scelta. Se far saltare tutto o invece andare avanti con il voto rischiando Plincipalmente sui tempi. Le modifiche in fase di definizione darebbero una mano agli uffici scolastici regionali consentendo di mantenere lo stesso sistema di immissioni in ruolo senza la creazione de-
gli mnbiti tenitoriali ma solo per il prossimo anno.
La partita al momento è ancora tutta aperta. Gli emendmnenti dell'ultima sono in fase di scrittura, verranno poi sottoposti al premier per il via libera finale. Potrebbero accontentare qualcuno. Soprattutto a palazzo Madama. Per fare presto molti ipotizzano il ricorso al voto di fiducia, ma con i numeri risicati che l'esecutivo ha al Senato si rischia il patatTac. Salvo sorprese (e spostamenti in soccorso in fase di definizione).
I sindacati vanno avanti con la protesta. Lo sciopero degli scrutini, nelle regioni dove si sono già concluse le lezioni, ha avuto i suoi effetti ed ha raggiunto picchi dell'80%. Quadri pubblicati in ritardo e attesa da parte di studenti e genitori. Nessuno toccherà gli eSilmi di mahn;tà. La pl;ma prova è fissata il 17 giugno.
(ç) RIPRODUZIONE RISERVATA
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IL CAPO D'ISTITUTO
«La maturità mi obbliga a ritardare le valutazioni» (POSTICIPARE a luglio gli scrutini ha una motivazione chiara, la maturità. Mi arriverà una diffida? Basta guardare il calendario per capire che non potrei fare altrimenti».
Gaetana Feniello risponde con decisa pacatezza alle critiche delle rappresentanze sindacali. In questi giorni sta cercando di seguire tutte le 68 classi di cui è preside, per ognuna uno scrutinio, di solito intorno all'ora e mezzo per decidere di sufficienze, debiti formativi ed eventuali bocciature nel liceo linguistico Gobetti e nell'istituto agrario di Sant'Ilario. Le diffide pronte a partire contro gli annunci di scrutini da recuperare oltre i cinque giorni previsti dalla normativa, durante le prime settimane di vacanza, non la spaventano.
«Ho sempre avuto un ottimo rapporto con i docenti, tanto che al Gobetti gli scrutini saltati sono stati solo tre, quelli di pochi professori - spiega la dirigente che coordina le valutazioni di 1350 alunni nelle due scuole - Penso che tutto que-
sto tipo di protesta sia diventato "confusi va". Si crea un'impostazione demagogica contro i dirigenti, non sono "sceriffi" - ripete Feniello in una pausa prima di rientrare per seguire lo scrutinio di una sezione del quinto anno -Vedo genitori in piazza per manifestare contro quel disegno di legge che in teoria dovrebbe dare maggiori poteri ai dirigenti scolastici. E poi gli stessi vengono da me per chiedere provvedimenti nei confronti di un certo professore. Ma io quel potere non ce l'ho».
Rinviare tutto a luglio una provocazione per i sindacati, una "necessità", secondo la dirigente. «Appena ho libero uno spazio convocherò gli scrutini, chiaro. Sarà a inizio luglio, ma dipende dal numero di classi saltate. Però non capisco. Chi ha scelto questa forma di protesta dovrebbe esser contento di riuscire a portare il più in là possibile gli scrutini, era questo l'obiettivo. Lo sciopero così sarebbe perfettamente riuscito». R.P.
Data 12-06-2015 Pagina 19 Foglio 1
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IAGAlZElfAlmMIlZOGIORNO
LA PROPOSTA uSTRALCIARE LA PARTE DAL DDLn
Scuola, SeI punta sulle assuzioni «Poi viene il resto»
ti ROMA. Stralcio del pacchetto di assunzioni, per poi esaminare con più calma gli altri capitoli del ddl scuola, a cominciare dalla messa a punto di un piano pluriennale di immissioni in ruolo che metta "davvero" fine al precariato. E' la richiesta ribadita con forza da SeI alla luce dei tempi più dilatati dell'iter parlamentare al Se· nato.
"Non c'è - ha spiegato in una conferenza stampa la senatrice Loredana De Petris - una previsione di calendarizzazione in Aula del prov· vedimento. Non c'è quindi la scusa dei tempi perchè i vari passaggi stanno slittando e dunque la nostra proposta, già avanzata più volte, sta· volta si può concretizzare: procedere subito con le assunzioni previste e poi fare un lavoro serio sul resto a partire da un piano pluriennale di assunzioni perchè da quello previsto nel ddl restano tagliati fuori 150·180.000 insegnanti e non certo perchè non abbiano i titoli. Vogliamo arrivare alla stabilizzazione di tutto il personale che in questi anni ha garantito il funzionamento della scuola".
Data 12-06-2015 Pagina 9 Foglio 1
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IAGAlZElfAlmMIlZOGIORNO
Come stabilire il merito dei docenti?
«Fare !'insegnante è un lavoro bellissimo, ma purtroppo malpagato» con questa frase il santo padre ha esordito all'incontro con dirigenti e docenti cattolici di scuola media.
Per trasmettere contenuti, ha proseguito, è sufficiente un computer, per capire quali sono i valori e quali le abitudini che creano armonia nella società, occorre un buon in-
segnante, che vede crescere, giorno dopo giorno, le persone che sono affidate alla sua cura».
La «Buona scuola» proposta da Renzi, contestata dai docenti, in quanto potrebbe creare professori di serie A e di serie B, Tuttavia è bene sottolineare che quello del docente è un mestiere abbastanza creativo, ma non si può dare per scontato che un qualunque modo di insegnare sia sempre valido.
Per esempio sarebbe facile portare avanti i più bravi e lasciare indietro tutti quanti gli altri; ma in questo caso quale sarebbe il merito del docente?
Per quasi tutti i sindacati rappresentativi della scuola (e anche
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per quasi tutti i docenti) uno dei punti più discutibili della riforma in questione è quello che assegna troppi poteri al dirigente scolastico: effettivamente questo potere eccessivo potrebbe creare non pochi problemi.
Comunque i docenti dovrebbero puntare a costruire una relazione educativa con ogni studente, che deve sentirsi accolto per quello che è con i suoi limiti e le sue debolezze. Infine penso che la «Buona scuola» dovrebbe mettere al centro dell'insegnamento lo studente con i suoi bisogni e i suoi limiti e il desiderio profondo di diventare un cittadino.
Maria Amendolagine Bari
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Sciopero degli scrutini in mezza Italia Basta un docente per bloccare tutto di CAROLA OLMI
Prosegue lo sciopero degli scrutini in tutta Italia, con punte nel Lazio e Sicilia. Tensioni tra presidi e docenti. Basta
che un solo insegnate incroci le braccia per bloccare le commissioni. E costringere tutti gli altri a un super lavoro.
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• •• rutlDI dì CAROLA OLMI
er fortuna che l'Autorità di vigilanza sugli scioperi aveva vietato agli insegnanti di scioperare durante gli scrutini. Perché moltissi
mi docenti saranno pure bravissimi a trasmettere agli studenti la loro scienza, ma l'esempio che lasciano è devastante. Rispettando il divieto limitato giusto agli scrutini delle classi teminali, gli scioperi sono scattati subito dopo in tutta Italia, creando moltissime situazioni di disagio per i ragazzi e le loro famiglie. E non solo. Slittando gli scrutini adesso c'è il problema della sovrapposizione con gli esami di maturità. Un caos, insomma, che innervosisce sicuramente il Governo ma fa molto più male ai diretti interessati. I ragazzi, proprio coloro per i quali esiste la scuola, stanno vivendo uno dei periodi più importanti di tutto il loro percorso scolastico in un clima di incertezza e tensione.
BRACCIA INCROCIATE A sentire i sindacati lo sciopero degli Piero Bernocchi, dei Cobas, stima che in Emilia-Romagna, Molise, Lazio e Lombardia gli scrutini effettuati fin ora non superano il 10 per cento. Inevitabile, soprattutto in quelle regioni dove le lezioni sono finite più tardi,
che a causa proprio di questo sciopero gli scrutini non finiscano prima degli esami di maturità. Come faranno i professori a fare entrambe le cose? In molte scuole per questo motivox'è nervosismo anche tra gli stessi professori. Una delle ipotesi per risolvere il problema è che si lavori anche la notte o di domenica. Oppure gli scrutini si svolgano il pomeriggio nelle ore la-
sciate libere dagli esami di maturità. In ogni caso un super lavoro che non fa celto bene alla qualità e alla serenità delle valutazioni sulla preparazione degli studenti. Proprio i ragazzi pagano cosÌ questo seconda round della protesta organizzata da tutti i sindacati della scuola con le grandi manifestazioni di piazza contro la cosiddetta riforma della Buona scuola. Un blocco compatto che sta producendo enormi danni agli stessi insegnanti. Nonostante il superlavoro già in atto e quelo che sarà necessario per recuperare il tempo perso con gli scioperi degli
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scrutini per le classi non terminali, la maggior patte di questi scrutini è già saltata. A Roma la situazione sarebbe particolarmente complessa, con diversi istituti rimasti indietro, tra cui il classico e linguistico Aristofane, il comprensivo Gandhi e lo scientifico e linguistico Innocenzo XII di Anzio.
BLOCCARE 1111'1'0 È FACILE Il successo della protesta è però generalizzato. Dal Piemonte alla Sicilia la percentuale di scrutini saltati oscilla fra il 50 e il 70 per cento. E questo perchè è sin troppo facile mettere in crisi le commissioni. Per giudicare il percorso formativo di ogni singolo studente è infatti necessario che a riunirsi sia l'intera commissione degli insegnanti. Se uno solo di questi docenti
incrocia le braccia tutti gli altri sono costretti a subire. E a perdere tempo prezioso che poi è difficile da recuperare se non accelerando le riunioni successive. A cosa serva dare battaglia contro il preside-sindaco o tutte le altre novità della rifonna sulla scuola se poi l'effetto concreto è di sacrificare persino gli scrutini degli alunni è un mistero. E mentre !'iter della riforma avanza lentamente in Senato, esattamente come lentamente procedono gli scrutini, le scuole diventano teatri sempre più di scontro politico e meno di insegnamento e cultura.
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