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Rassegna Stampa di venerdì 12 giugno 2015 SNALS / CONFSAL Corriere Fiorentino (Corriere della Sera) 12/06/2015 SCRUTINI, DECOLLA IL BLOCCO ANTI-RIFORMA Corriere Romagna di Ravenna Faenza-Lugo e Imola 12/06/2015 SCIOPERO, I PROF DISERTANO GLI SCRUTINI ADESIONE TOTALE ALL'ITI E A RAGIONERIA. Giorno/Resto/Nazione 12/06/2015 SCUOLA, SUBITO 50 MILA SSUNZIONI il Centro - ed. L'Aquila/Avezzano 12/06/2015 "ADESIONE TOTALE NELLE SCUOLE ALLO SCIOPERO DEGLI SCRUTINI" il Gazzettino 12/06/2015 "SCIOPERO ILLEGITTIMO" PRESIDE DENUNCIA I PROF Il Giornale di Arona 12/06/2015 IL MONDO DELLA SCUOLA E' TORNATO IN PIAZZA CONTRO LA RIFORMA RENZI il Giorno 12/06/2015 SCUOLA, SUBITO 50MILA ASSUNZIONI MA LA RIFORMA PUO' SLITTARE A LUGLIO Il Mattino di Padova 12/06/2015 ULTIMO GIORNO DI BLOCCO DEGLI SCRUTINI Il Piccolo 12/06/2015 LA PROTESTA DEI DOCENTI MANDA IN TILT GLI SCRUTINI Il Resto del Carlino - Ed. Imola 12/06/2015 MONTANARI 'CONSULENTE' DEL MINISTERO Il Secolo XIX 12/06/2015 SCRUTINI, I SINDACATI DENUNCIANO I PRESIDI Il Tirreno - Ed. Piombino 12/06/2015 FORESI, I PROF BLOCCANO ANCORA GLI SCRUTINI Il Tirreno - Ed. Pisa 12/06/2015 SCRUTINI, BLOCCO INFERIORE ALLE PREVISIONI Il Tirreno - Ed. Pistoia 12/06/2015 SCRUTINI, BLOCCO TOTALE AL LICEO SCIENTIFICO AL PETROCCHI E AL PACINI Il Tirreno - Ed. Pistoia 12/06/2015 BLOCCO SCRUTINI A MACCHIA DI LEOPARDO Il Tirreno - Ed. Pontedere/Empoli 12/06/2015 BLOCCO DEGLI SCRUTINI ANCHE ALLA SCUOLA MEDIA BACCI RIDOLFI Il Tirreno - Ed. Pontedere/Empoli 12/06/2015 CLASSI SISTEMATE ALL'EX LICEO VIRGILIO La Gazzetta del Mezzogiorno - Ed. Taranto 12/06/2015 NIENTE SCRUTINI, IL BLOCCO VINCE la Nazione 12/06/2015 SCUOLA, SUBITO 50MILA ASSUNZIONI MA LA RIFORMA PUO' SLITTARE A LUGLIO la Nazione - Cronaca di Firenze 12/06/2015 SCIOPERO, SLITTANO GLI SCRUTINI E A SETTEMBRE 30 CLASSI IN MENO La Nazione - Ed. Empoli 12/06/2015 CAOS SCRUTINI: PRIMO GIORNO DI FUOCO VIRGILIO IN TILT, IL BRUNELLESCHI SI SALVA La Nuova Provincia 12/06/2015 POTERI DEI DIRIGENTI MERITO, PRECARIATO I NODI DEL DIBATTITO SULLA BUONA SCUOLA la Repubblica - ed. Firenze 12/06/2015 'TROPPI TAGLI, SAFFI PENALIZZATO" I SINDACATI CONTRO LA RIFORMA La Tribuna di Treviso 12/06/2015 SCUOLA MEDIA, I PRIMI RISULTATI ALLA SERENA 26 BOCCIATURE La Voce di Romagna Rimini 12/06/2015 SCIOPERO SCRUTINI `PERCENTUALI BULGARE' Gazzetta del Sud - ed. Cosenza 11/06/2015 SCUOLA, IL SIPARIO SULL'ANNO DELLA CONTESTAZIONE Rai3 Basilicata 11/06/2015 Rai3 Basilicata - trasmissione del 11/06/2015 dalle 19.33 alle 19.34 (Ora: 19:33:09 Min: 1:37) Rai3 Friuli Venezia Giulia 11/06/2015 Rai3 Friuli Venezia Giulia - trasmissione del 11/06/2015 dalle 19.37

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Rassegna Stampa di venerdì 12 giugno 2015

SNALS / CONFSAL Corriere Fiorentino (Corriere della Sera)

12/06/2015 SCRUTINI, DECOLLA IL BLOCCO ANTI-RIFORMA

Corriere Romagna di Ravenna Faenza-Lugo e Imola

12/06/2015 SCIOPERO, I PROF DISERTANO GLI SCRUTINI ADESIONE TOTALE ALL'ITI E A RAGIONERIA.

Giorno/Resto/Nazione 12/06/2015 SCUOLA, SUBITO 50 MILA SSUNZIONI il Centro - ed. L'Aquila/Avezzano

12/06/2015 "ADESIONE TOTALE NELLE SCUOLE ALLO SCIOPERO DEGLI SCRUTINI"

il Gazzettino 12/06/2015 "SCIOPERO ILLEGITTIMO" PRESIDE DENUNCIA I PROF Il Giornale di Arona 12/06/2015 IL MONDO DELLA SCUOLA E' TORNATO IN PIAZZA CONTRO LA

RIFORMA RENZI il Giorno 12/06/2015 SCUOLA, SUBITO 50MILA ASSUNZIONI MA LA RIFORMA PUO' SLITTARE

A LUGLIO Il Mattino di Padova 12/06/2015 ULTIMO GIORNO DI BLOCCO DEGLI SCRUTINI Il Piccolo 12/06/2015 LA PROTESTA DEI DOCENTI MANDA IN TILT GLI SCRUTINI Il Resto del Carlino - Ed. Imola

12/06/2015 MONTANARI 'CONSULENTE' DEL MINISTERO

Il Secolo XIX 12/06/2015 SCRUTINI, I SINDACATI DENUNCIANO I PRESIDI Il Tirreno - Ed. Piombino 12/06/2015 FORESI, I PROF BLOCCANO ANCORA GLI SCRUTINI Il Tirreno - Ed. Pisa 12/06/2015 SCRUTINI, BLOCCO INFERIORE ALLE PREVISIONI Il Tirreno - Ed. Pistoia 12/06/2015 SCRUTINI, BLOCCO TOTALE AL LICEO SCIENTIFICO AL PETROCCHI E

AL PACINI Il Tirreno - Ed. Pistoia 12/06/2015 BLOCCO SCRUTINI A MACCHIA DI LEOPARDO Il Tirreno - Ed. Pontedere/Empoli

12/06/2015 BLOCCO DEGLI SCRUTINI ANCHE ALLA SCUOLA MEDIA BACCI RIDOLFI

Il Tirreno - Ed. Pontedere/Empoli

12/06/2015 CLASSI SISTEMATE ALL'EX LICEO VIRGILIO

La Gazzetta del Mezzogiorno - Ed. Taranto

12/06/2015 NIENTE SCRUTINI, IL BLOCCO VINCE

la Nazione 12/06/2015 SCUOLA, SUBITO 50MILA ASSUNZIONI MA LA RIFORMA PUO' SLITTARE A LUGLIO

la Nazione - Cronaca di Firenze

12/06/2015 SCIOPERO, SLITTANO GLI SCRUTINI E A SETTEMBRE 30 CLASSI IN MENO

La Nazione - Ed. Empoli 12/06/2015 CAOS SCRUTINI: PRIMO GIORNO DI FUOCO VIRGILIO IN TILT, IL BRUNELLESCHI SI SALVA

La Nuova Provincia 12/06/2015 POTERI DEI DIRIGENTI MERITO, PRECARIATO I NODI DEL DIBATTITO SULLA BUONA SCUOLA

la Repubblica - ed. Firenze

12/06/2015 'TROPPI TAGLI, SAFFI PENALIZZATO" I SINDACATI CONTRO LA RIFORMA

La Tribuna di Treviso 12/06/2015 SCUOLA MEDIA, I PRIMI RISULTATI ALLA SERENA 26 BOCCIATURE La Voce di Romagna Rimini

12/06/2015 SCIOPERO SCRUTINI `PERCENTUALI BULGARE'

Gazzetta del Sud - ed. Cosenza

11/06/2015 SCUOLA, IL SIPARIO SULL'ANNO DELLA CONTESTAZIONE

Rai3 Basilicata 11/06/2015 Rai3 Basilicata - trasmissione del 11/06/2015 dalle 19.33 alle 19.34 (Ora: 19:33:09 Min: 1:37)

Rai3 Friuli Venezia Giulia 11/06/2015 Rai3 Friuli Venezia Giulia - trasmissione del 11/06/2015 dalle 19.37

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al... (Ora: 19:37:37 Min: 1:57) Rai3 Marche 11/06/2015 Rai3 Marche - trasmissione del 11/06/2015 dalle 19.34 alle 19.36

(Ora: 19:34:41 Min: 1:33) Il Centro - Ed. Chieti 12/06/2015 "MA NOI SIAMO ANCORA SENZA GLI STIPENDI" +++ Scuola, Formazione, Università, Ricerca il Sole 24 Ore 12/06/2015 PER L'OFFERTA FORMATIVA PRONTI 93,2 MILIONI la Stampa 12/06/2015 I SINDACATI SI RIBELLANO AI RINVII "LA SCUOLA NON PUO'

ASPETTARE" il Messaggero 12/06/2015 IL SENATORE SOTTO ACCUSA METTE A RISCHIO IL DDL SCUOLA il Giornale 12/06/2015 "BALLATE, NON FATE I COMPITI" E' LA SCUOLA DEI PROF EMOTIVI Avvenire 12/06/2015 SENATO, DA LUNEDI' LE VOTAZIONI Cronache del Garantista 12/06/2015 CONTINUA LA CORSA A OSTACOLI PER LA "BUONA SCUOLA" il Mattino 12/06/2015 BUONA SCUOLA: BLINDATE 50MILA ASSUNZIONI Il Secolo XIX 12/06/2015 "LA MATURITA' MI OBBLIGA A RITARDARE LE VALUTAZIONI" la Gazzetta del Mezzogiorno

12/06/2015 SCUOLA, SEL PUNTA SULLE ASSUNZIONI "POI VIENE IL RESTO"

la Gazzetta del Mezzogiorno

12/06/2015 COME STABILIRE IL MERITO DEI DOCENTI?

La Notizia (Giornale.it) 12/06/2015 IL PROSSIMO ANNO SCOLASTICO AL VIA DAL 9 SETTEMBRE La Notizia (Giornale.it) 12/06/2015 SCIOPERI IN TUTTA ITALIA SCRUTINI IN FORTE RITARDO la Stampa 12/06/2015 VIA IL NOBEL CHE NON VUOLE RICERCATRICI NEI LABORATORI Italia Oggi 12/06/2015 SI ALZA IL SIPARIO SUL PROGETTO CNPI-UNIVERSITA' Corriere dell'Umbria 12/06/2015 "DOPO L'INCHIESTA GIANNINI SI DEVE DIMETTERE"+ Economia, Lavoro, Previdenza il Sole 24 Ore 12/06/2015 IN APRILE L'83% IN PIU' LE TRASFORMAZIONI A TEMPO

INDETERMINATO il Sole 24 Ore 12/06/2015 POLETTI: PIU' RISORSE ALLA NASPI, DURERA' 24 MESI il Sole 24 Ore 12/06/2015 PRIMI SEGNALI SUL NUOVO MODELLO CONTRATTUALE il Sole 24 Ore 12/06/2015 CONTRATTI A TERMINE, SOLO MULTA SE SI SFORA IL TETTO il Sole 24 Ore 12/06/2015 COSI' DIVENTA PIU' FLESSIBILE IL TEMPO INDETERMINATO il Sole 24 Ore 12/06/2015 APPRENDISTATO PER CHI RESTA SENZA IMPIEGO il Sole 24 Ore 12/06/2015 COLLABORAZIONI DA SUBITO SENZA PIU' PROGETTO il Sole 24 Ore 12/06/2015 NEL TETTO DI 36 MESI CALCOLATI TUTTI I CONTRATTI A TERMINE Corriere della Sera 12/06/2015 PENSIONI: IL TESTO DELLA SENTENZA DELLA CONSULTA - INTERVENTI E

REPLICHE la Stampa 12/06/2015 PART TIME E CONGEDO ALLE MADRI FINO AI SEI ANNI DEL BAMBINO il Messaggero 12/06/2015 L'ISTAT: COSTEREBBE QUASI 15 MILIARDI IL REDDITO DI CITTADINANZA

DELL'M5S il Messaggero 12/06/2015 FONDI PENSIONE 1,6 MILIONI DI ISCRITTI NON VERSANO

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Data 12-06-2015 Pagina 11 Foglio 1

Scrutini, decolla il blocco anti-riforma Slittano di ahneno una settimana le pagelle. I sindacati: stop riuscito in otto scuole su dieci

I sindacati annunciano che lo sciopero degli scrutini è de­collato in Toscana e nella pro­vincia di Firenze e ha raggiunto circa 1'80% delle scuole. La pro­testa indetta da FIe Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals Conf­sal e Gilda contro il Ddl sulla <<Buona Scuola» di Renzi in al­cuni istituti è riuscita a rinviare la quasi totalità delle valutazio­ni finali degli studenti. Perché basta che un solo professore incroci le braccia per far saltare lo scrutinio da due a cinque giorni dopo. Resta da vedere come andrà oggi (che è anche la giornata di sciopero dei sin­dacati autonomi come i Cobas) ma negli ultimi due giorni so­no saltati tutti gli scrutini al li­ceo Michelangiolo come al Vol­ta Gobetti di Bagno a Ripoli. Un

gran numero di adesioni allo sciopero si è avuto all'istituto Balducci di Pontassieve dove è saltato lo scrutinio di una delle classi della professoressa Agnese Renzi ed è previsto che 35 classi su 38 sostengano la protesta. Nelle previsioni dei sindacati ci saranno anche 25 scrutini su 26 bloccati all'alber­ghiero Buontalenti, 26 su 27 al tecnico dell'lti Da Vinci, 32 su 38 al Giotto Ulivi di Borgo San Lorenzo e 16 su 18 allo scientifi­co Da Vinci. Anche i docenti delle scuole medie della pro­vincia si sono dati da fare e i blocchi degli scrutini hanno già riguardato tutte le classi della Maltoni di Pontassieve, della Cavalcanti di Sesto, del­l'istituto comprensivo Verdi, del Poliziano, del comprensivo

Coverciano. Le pagelle ritarderanno in

media di una settimana, poi sa­rà il momento per le scuole di fare i conti con i tagli previsti per settembre. A 60 insegnanti di ruolo alle superiori fiorenti­ne, che non avevano cattedre intere, l'ufficio scolastico dovrà trovare una nuova collocazio­ne, si aspetta di capire il nume­ro esatto degli insegnanti che il Miur potrà mettere a libro paga per l'anno prossimo ma ad ora, nonostante l'aumento del nu­mero di alunni l'ufficio scola­stico ha dovuto «risparmiare» su 30 classi, più di una ventina di queste sono le prime classi non concesse, le altre sono ac­corpamenti di seconde, terze e quarte. Per fare alcuni esempi: al Gobetti è stata soppressa una

quarta, al Pontormo e al Meuc­ci ci sono una seconda a testa in meno per via dell'accorpa­mento. La mappa dei tagli è an­cora provvisoria, spiega il di­rettore dell'usp Rosa De Pa­squale: <dn alcuni casi il nume­ro degli studenti rende ragionevole l'accorpamento, altre situazioni invece devono essere riviste, aspettiamo di ve­dere quale sarà l'organico di fatto». Tagli previsti anche al personale Ata, i sindacati sti­mano che in provincia di Firen­ze si avranno tra i 30 e i 40 cu­stodi in meno con ricadute an­che per l'apertura e chiusura delle scuole negli istituti con molti plessi (da quello di San Casciano a quello di Fiesole), la sorveglianza e la pulizia.

Lisa Baracchi © RIPRODUZIONE RISERVATA

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Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.

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Data 12-06-2015 Pagina 10 Foglio 1 /2

CONTRO LA RIFORMA Ma gli istituti erano preparati

P', R O" ,-I L,S" -1 __ A alle braccia conserte, disagi L ridotti al minimo

Sciopero, i prof disertano gli scrutini Adesione totale all'Iti e a Ragioneria

RAVENNA. Scuola in rivolta contro la riforma: i profdisertano gli scrutini, massiccia l'adesione al­lo sciopero a Ravenna. Partecipazione pressoché totale all'Iti Baldini, a Ragioneria, e alle elemen­tari Garibaldi. Molti istituti si erano però preparati alla serrata e le braccia incrociate non hanno crea­to disagi se non le pagelle rinviate di poche ore.

se, potrà scegliere quale lo sciopero. La prote- disertare. Ma basterà

sta ancora in corso nelle l'assenza di un solo do­scuole della provincia ra- cente perché lo scrutinio vennate e indetta dai sin- non possa ovviamente dacati FIe Cgil, Cisl e Uil concludersi. scyola, Snals qonfsal ~ Scrutini "congelati". E GI~d~ Una~s, rl.gu~rda l dunque, lo sciopero (non p.rl!Ill due glOr1:n dI scru- ancora terminato, per­hIll. ~d escl.uslO!le delle ché in molte scuole gli classI termmah per le quali sono previsti gli e­sami di fine corso (terze medie e quinte superio­ri), in tutte le altre i pro­fessori possono sciopera­re per un'ora a seconda del proprio scrutinio. Se, ad esempio, un insegnan­te avrà in un giorno solo in programma cinque scrutini per classi diver-

scrutini sono appena ini­ziati) in città vanta al mo­mento percentuali bulga­re che hanno raggiunto l'apice del 100% all'Iti Baldini; all'It commer­ciale Ginanni; alla scuola primaria Garibaldi di Porto Corsini e all'istitu­to comprensivo di Alfon­sine: hanno aderito 9 prof su lO all'istituto alber-

ghiero Artusi di Riolo, 8 su lO all'istituto com­prensivo Darsena e alla secondaria di primo gra­do Cervia 2; 7 su lO al li­ceo di Lugo.

Sindacati sul piede di guerra. «Il Governo ha il dovere morale e ci vile di ascoltare davvero il mon­do della scuola, non di fingere ascolto e aperture valevoli solo per propa­ganda. Lo sciopero degli

scrutini ha restituito an­che nella nostra provin­cia risultati eclatanti -ha commentato Marcella D'Angelo, segretaria ge­nerale della FIe Cgil di Ravenna -. Stiamo facen­do sul serio e non ci fer-

«Facciamo sul serio

meremo. Lo sciopero del 5 maggio che in provin­cia ha sfiorato il 73% di adesione era solo l'inizio, non ci siamo mai fermati né abbiamo intenzione di arrenderci» .

Ma c'è chi dice no. Ma la protesta non ha porta­to poi tanti disagi. Lo te­stimonia il caso di Ragio­neria: all'Itc Ginanni, proprio prevedendo un'a­desione massiccia alla protesta, la dirigenza a­veva spalmato gli scruti­ni su più giorni e sposta­to quelli saltati al giorno dopo. E così, in tempo re­cord, gli alunni di Ragio­neria già oggi potranno ritirare le proprie pagel­le. (p.c.)

Scivolano le pagelle anche se di poco, sindacati sul Piede di guerra

e non ci fermeremo, avanti con la protesta»

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ilCent .. o L'A. "; quta

Data 12-06-2015 Pagina 15 Foglio 1

I SINDACATI CONTRO LA RIFORMA

«Adesione totale nelle scuole allo sciopero degli scrutini»

L'AQUILA

Le organizzazioni sindacali Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals Confsal e Gilda Unams comunicano che lo sciopero degli scrutini, in ogni istituzio­ne scolastica, «ha visto l'ade­sione pressoché totale delle scuole della provincia, nono­stante alcuni episodi di distur­bo dei presidi che hanno ricon­vocato gli scrutini in orari im­probabili. Analoga partecipa­zione si è avuta nella scuola dell'infanzia». «La grande ade­sione dei docenti a tale forma di protesta», si legge in una no­ta, «conferma nella provincia dell'Aquila, la netta contrarie­tà di tutto il mondo della scuo-

la alla riforma in discussione al Senato ed indica ai senatori eletti nel nostro territorio, sen­za ambiguità, il reale volere dei lavoratori. Pertanto i sinda­cati della scuola invitano il go­verno e il parlamento a non ar­roccarsi su posizioni predefini­te ma, al contrario, a confron­tarsi sulle legittime ragioni che sostengono questa diffusa pro­testa e che la rendono merite­vole della solidarietà dell'inte­ra società civile. La libertà di insegnamento, il vincolo dell' assunzione per concorso e non per scelta del preside, so­no principi costituzionali non negoziabili. Per questo la pro­testa continuerà a oltranza».

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GIORNALE di ARONA Data 12-06-2015 Pagina 4 Foglio 1

Anche delegazioni borgomaneresi e aronesi a Novara per protestare

Il mondo della scuola è tornato in piazza contro la riforma Renzi

BORGOMANERO (zas) «Avete l'opportunità di correggere in modo significativo la rotta, sba­gliata e pericolosa. Avete l'op­portunità di riprendere la rotta giusta, verso una scuola intesa come comunità che agisce nel segno della cooperazione, della partecipazione, della democra­zia. E proprio su questa parola che ci vogliamo soffermare. Avete una grande opportunità, signori politici, quello di ripri­stinare la democrazia prima che sia troppo tardi». Così Dome­nico Amoruso, segretario ter­ritoriale Cisl scuola per il Pie­monte orientale, commenta le recenti manifestazioni organiz­zate da tutte le sigle sindacali a Novara, cui anche una delega­zione di Borgomanero ha preso parte. «La cultura in piazza», questo il titolo della protesta or-

ganizzata dalle segreterie di Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals Confsal e Gilda Fgu pro­vinciali: una fiaccolata che si è tenuta a Novara in piazza Puc­cini la sera del 5 giugno. Il mon­do della scuola ha ampiamente manifestato il suo dissenso, «per avere - come dice Amoruso -l'opportunità di intervenire su un provvedimE)nto che di buono ha ben poco. E chiaro l'intento di mortificare il lavoro nella scuola producendo l'ennesima riforma calata dall' alto senza il consenso della scuola stessa».

Ma non sono stati solamente gli addetti al lavoro a manife­stare il proprio dissenso: anche gli studenti infatti, con i genitori, le associazioni professionali e tutti i sindacali sono scesi in piazza per far sentire la propria voce. Protesta che si articola su

alcuni punti specifici, ~ome il piano di assunzioni: «E certa­mente apprezzabile - così Amo­ruso - l'obiettivo di stabilizzare il lavoro precario, ma non si può escludere dal piano delle assun­zioni coloro che da anni inse­gnano per l'intero anno scola­stico con contratti a tempo de­terminato». Un altro punto che sta a cuore ai manifestanti ri­guarda l'attribuzione degli in­carichi ai docenti: «La proce­dura di affidamento di incarichi - spiega Amoruso - di durata triennale ai docenti appare, per chiunque abbia un minimo di esperienza e conoscenza della scuola, assai difficilmente ge­stibile se calata nella concreta realtà della nostra rete scola­stica». «Viene persino a man­care - continua il segretario Cisl - il valore della continuità di­dattica davanti ad una modalità

di affidamento triennale degli incarichi. Si va a produrre uno stato di perdurante incertezza, fortemente esposta alla discre­zionalità e alla mancanza di re­gole certe e trasparenti. Si fatica davvero a cogliere il senso di innescare una sorta di "gara all'ingaggio del miglior docen­te" creando discriminazioni e tensioni tra il personale stesso». «Oggi - conclude Amoruso con un appello - siamo convinti che il Senato abbia una grande op­portunità per rasserenare il cli­ma di tensione che vive oggi la nostra scuola. La nostra non è un' azione solo di protesta. Nes­suno si illuda che possa dis­solversi da sola, una volta sfo­gata. S,arebbe un clamoroso er­rore. E un' azione nata e svi-1uppata nel segno di proposte precise, chiare, puntualmente indicate».

Alessandro Zonca

Due momenti della fiaccolata svoltasi a Novara la sera di venerdì 5 giugno

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Data 12-06-2015 Pagina 4 Foglio 1

BLOCCO DEGLI SCRUTINI BOOM: ADESIONI FINO AL 9<J>1o

Silvia Mastrlllntonio ROMA

LA VIA d'uscita c'è e se Renzi deciderà di percorterla - come molti sostengono - potrà consentire al gover­no di sottrarsi alla trappola della Buona Scuola in mo­do tutto sommato dignitoso. Assunzioni per coprire le cattedrè vuote con un decreto del Consiglio dei mi­nistri. Così entrerebbero negli istituti il primo settem­bre 50.000 dei 100.000 in odore di ruolo. Per gli altri, una volta tappati i buchi di organico, a..<;sunzione ad anno scolastico già avviato: la loro funzione sarà quel­la di costituire l'organico funzionale e quindi anche il ritardo potrebbe non essere rilevante ai fini dell'orga­nizzazione degli istituti. N cl frattempo, discussione più approfondita sulla ma­teria della riforma che, a quel punto, non dovendo SOl­tostare alla cesoia del 30 giugno - data ultima per con­sentire al Ministero di evadere tutte le pratiche relati­ve all'assunzione dei precari che diventano di ruolo potrebbe essere varata anche a fine luglio.

È l'ULTiMA opzione che prende corpo in una situa­zione di grande confusione appensantita dalle cifre bulgare sull'adesione allo sciopero dei docenti che stanno rallentando gli scrutini. Si di percentuali comprese tra 1'80 e il 90% anche se i dati definitivi arriveranno ad ore. E non sono soltanto le sigle di ba-

"-O se ma anche quelle storiche del comparto - Cgil, Cis], Vii, Gilda e Snals - a rivendicare il successo dell'ini­ziativa che non influirà sull'avvio degli esami delle classi terminali, ma sicuramente creerà disagi per gli alunni in bilico su qualche debito. Nota di colore: no­nostante l'adesione massiccia in Toscana la moglie del premier, Agnese Landini, si è presentata regolar­mente all'istituto Balducci di Pontassieve, in provin­cia di Firenze.

Il.. MINISTRO Giannini, intanto, recita lo spot della serenità: «E' difficile avviare una riforma deUa scuola senza farsi del male ha deuo ieri - mette paura far decollare un processo del genere ma il governo è riso­luto». La determinazione, però, non basta e tra i tanti ostacoli ora c'è anche l'impasse della commissione Bi­lancio e del suo presidente Azzollini su cui pende lIna richiesta di atTesto. Sarà per questo o sarà J?er il clima di estremo disordine sulla materia ma le riunioni già fissate per ieri pomeriggio e per oggi in commissione Cultura del Senato sono state annullate. Se ne riparla lunedì aUe 15 per l'avvio delle prime votazioni. Sul testo si va verso la mediazione pur mantenendo i con­cetti di merito e di presidi-sceriffi. In questo quadro divampa la polemica politica: Sel torna a chiedere lo stralcio delle assunzioni e l'avvio di una riflessione più attenta sul testo della riforma. M5s, invece, accu­sa il premier di giocare la carta del ricatto: «o tutto o niente» le~ando strettamente l'immissione in molo dei precan con il varo dell'intero dell.

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il mattino

AL LAVORO DOMANI

Ultimo giorno di blocco degli scrutini

I genitori possono tirare un so­spiro di sollievo. Oggi è l'ultimo giorno di blocco degli scrutini da parte dei docenti, che fanno riferimento alle direttive dei r:o­bas, Cgil, Cisi, Uil, Snals e Gilda. Durante le valutazioni finali in atto, che sono state spostate an­che a domani, festività del San­to, gli insegnanti si sono giàim­pegnati a non assentarsi più da­gli scrutini. Nel frattempo, an­che ieri, per tutta la giornata, all'elenco delle 25 scuole pado­vane, dove le Rsu avevano pro­grammato il blocco già da una settimana, si sono aggiunti nu­merosi istituti sia della città che della provincia. Ad esempio so­no rimasti bloccati anche molti scrutini del Valle e del Pertini, di Camposampiero. Più che sodddisfatto il coordinatore dei Cobas padovani, conosciuto, ormai, a livello nazionale dopo che è diventato uno dei promo­tori della cosiddetta Scuola del­la Costituzione, appoggiata, tra l'altro, anche da alcuni parla­mentari di Sei, dei 5 Stelle e del­lo stesso Pd. «Con la nostra lotta abbiamo messo in ginocchio sia Matteo Renzi che il Ministro dell'Istruzione,» osserva Carlo Salmaso, docente al Severi «Dal Ministero arrivano notizie fon­date sull'eventuale spostamen­to del disegno di legge "La Buo­na Scuola" al prossimo anno. Per noi sarebbe una vittoria net­ta. Speriamo solo che la parte che riguarda l'immissione in ruolo di 107.000 precari, a parti­re dal prossimo primo settem­bre, sia stralciata da ddl e sia in­serita in un apposito decreto legge, da approvare già entro le prossime settimane». (f.pad.)

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Data 12-06-2015

IL PICCOLO Pagina 21 Foglio 1 /2

La protesta dei docenti manda in tilt gli scrutini Adesioni sopra il 70% al blocco proclamato dai sindacati contro la riforma Renzi Stop di due giorni al Volta. La preside: «Ora faremo le ore piccole per recuperare»

di Giulia Basso

Adesione molta alta anche a Trieste al blocco degli scrutini indetto a livello nazionale per protestare contro il decreto Buona Scuola, con punte del 100% in alcuni istituti superio­ri cittadini. E i giochi non sono chiusi, perché per ora si vedo­no soltanto i risultati dello sciopero indetto dai sindacati confederali (Cgil,Cisl, Uil, Snals e Gilda) per i primi due giorni di scrutinio nelle singo­le scuole, mentre oggi e doma­ni sarà la volta, per il Friuli Ve­nezia Giulia, dello sciopero in­detto dai Cobas con le stesse modalità.

Dopo lo svolgimento degli scrutini per le classi quinte, che per legge non si potevano bloccare, mercoledì al liceo Petrarca c'è stato uno stop completo di tutti gli scrutini,

mentre ieri si sono svolti rego­larmente. Blocchi anche al li­ceo Carducci-Dante dove, a parte le quinte, degli altri 17 scrutini convocati tra mercole­dì e giovedì se ne sono svolti regolarmente soltanto 3. Al li­ceo Oberdan mercoledì sono saltati 7 scrutini su 9, ieri ci so­no stati dei blocchi e per oggi e domani si prevede un'adesio­ne alla protesta del 70%. Al MaxFabiani ci sono state defe­zioni martedì, mercoledì e gio­vedì, con un 60% di scrutini andati a vuoto. Al Galilei, do­po due giorni d'interruzione ora procede tutto liscio, dice la dirigente scolastica, anche perché gli scrutini sono stati anticipati sul calendario per cercare di ridurre al minimo l'incidenza dello sciopero. Qualche defezione c'è stata anche al Nautico e al Carli-da Vinci-Sandrinelli, mentre al Volta gli insegnanti si sono or-

ganizzati per far saltare tutti gli scrutini sia mercoledì sia giovedì. «Che non si dica che i nostri insegnanti non sanno organizzarsi - commenta la preside Clementina Frescura, ricordando che basta un solo docente assente per far saltare uno scrutinio -: la settimana prossima ci toccherà fare le ore piccole per riuscire a recu­perare, senza contare che da lunedì prossimo iniziano an­che gli esami di maturità».

Nessuno per ora minaccia di far lavorare gli insegnanti di domenica e i docenti stessi ci tengono a sottolineare che questo sciopero è un sacrificio anche per loro, perché gli scru­tini non fatti saranno comun­que da recuperare, per legge, entro i cinque giorni successi­vi. Esultano i sindacati che, nel registrare un' adesione massiccia in tutta la regione, parlano di uno sciopero piena-

Mobilitazione totale al Petrarca, il Galilei anticipa le sessioni

AI liceo Petrarca mercoledì c'è stato un blocco totale degli scrutini mentre ieri gli insegnanti hanno lavorato regolarmente per tutta la giornata.

AII'Oberdan sempre mercoledì sono saltati 7 scrutini su 9 mentre per oggi e domani si prevede un'adesione alla protesta attorno al 70%.

AI Galilei, dopo due giorni di inte rruzione, ora tutto procede liscio anche perchè gli scrutini sono stati anticipati per cercare di ridurre al minimo i disagi.

mente riuscito, grazie all'au­to-organizzazione dei lavora­tori.

«Erano 40 anni che il mon­do della scuola non si mobili­tava così - commenta Daniela Antoni, dei Cobas -: per la ma­nifestazione dello scorso me­se contro il ddl "Buona scuo­la" abbiamo registrato un' ade­sione al 70% e anche questo blocco degli scrutini sta fun­zionando molto bene. Ci ricat­tano dicendo che se non pas­sa il ddl non passerà neppure la prevista assunzione di pre­cari, ma è l'Europa che l'ha chiesta e se non verrà messa in atto il nostro Paese rischia di essere multato dall'Ue. Vo­gliamo infine ricordare agli in­segnanti che l'unica a decide­re in merito alla legittimità di uno sciopero è la Commissio­ne di garanzia, che ha già di­chi arato pienamente legitti­mo lo sciopero indetto dai Co­bas per oggi e domanÌ».

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il ResTo del Car~ino

Imola Data 12-06-2015 Pagina 4 Foglio 1

'IIWi6!!1''WI'II'ii!!!E

Montanari 'consulente' del ministero All'Anp entrambi i seggi: eletto il preside del polo liceale

E L'IMOLESE Lambe110 MOIl­tanari (nella foto), preside del po­lo liceale, uno dei due diligenti scolastici eletti (a livello naziona­le) nel redivivo Consiglio superio­re della pubblì ca is truziol1 e, stori­co OIgano collegiale deHa seLlola lÌ Illi sti nato di recen te dopo varie vicissitudiui.. La commissione elettorale ha in futti uffici alizzato i lìsultati. delle votazioni che si so­n o tenute Il elle scorse settimane. L'Associazione nazionali presidi, di cui Montanari è anche presi­de.llte per l'Emìlia-Romaglla, è ri­sultato di gralliunga ìl primo sin­dacaTo dei diligenti scolastici e si aggiudica entl1lmbi i seggi attl'i­buiti alla componen te Il el Consi­glio. Il che gli attribuisce l'esclusi­\'a rappresentanza istituzionale della categOlia all'interno di 1111 01'-

gallO incaticato di fOl1lire pareri obbligatOli, ma 110n vil1 colanti ~ al ministero dell'Istruzione. Una S0113 di consulente tecnico del go­vemo. In patticolare, la lis ta ha li pOltatO circa il 4$iJ'& dei voti. In base alle preferenze oUenute, sono risuhati eletti Ucia Cianfiiglia (Roma) e appunto Mon fanari, La seconda compagine per la componente di­ligenti, quella della Fk-Cgil, sì è fermata sotto il 10%. L'insieme di ruUe le liste che fanno capo aì sin­dacati 111 ppresen la tivi dell'area di rifedmento (Flc~C8i1, Cisl SCllO­la, Vii Scuola, Sllals~Conf,>al) ha totalizza to invece il 41 '% dei voti validi II resto è andato disperso fra schieramenti minori (in tota~ le, allt~ ume se Ile el'lll1O presentati undjd~

,<ANCHE se la Cgi! ha vinto nelle al tn~ categolie, !lilla nostra è sta ta premiata l'unica sigla favorevole a un disegno di legge (quello sulla Buona scuola di Rellzi, ndr) che pmtroppo è gia stato cam biato e va verso uno stop come ai tempi di Bedin,guen), commenta Monta­Ilati IlllllOVO Consiglio è COlllpO~ sto da 36 membri, di cui buona p:u1e nominati dallo stesso mini­stero, in rappresell tauza dell' iute­tu sistema scolastico. "Le sigJe an­tagoniste al Ddl non ci saranno­licorda il preside del polo liceale

Per l'AnI' si traUa dì una vitto~ li a storica, un lisulrato eh e tibadi­sce l'impol1anza deU'associazione a liveUo sindacale. E stato dimo~ strato che i dirigellti SOIlO per la maggioranza a favore di cbi ap~ poggia una 1ifonna seda, almeno nella sua prima formulazione».

Enrico Agnessi

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Data 12-06-2015 Pagina 19 Foglio 1 /2

IL BLOCCO SI ESTENDE AD ALTRI ISTITUTI E INTANTO SI ROMPE LA PACE SOCIALE NELLA SCUOLA

Scrutini, i sindacati denunciano i presidi Pronte le lettere di diffida in caso di convocazioni alla domenica o nei mesi di ferie dei prof

«GLI SCRUTINI posticipati a lu­glio o di domenica? Le diffide sono già pronte». I sindacati delle scuole genovesi sono de­cisi, non un passo indietro e una linea dura contro tutte quelle condotte ritenute "mi­nacce o intimidazioni". Non sono piaciute le frasi e le ipote­si sbandierate da alcuni presi­di, spesso accennate all'inizio di un consiglio di classe o pri­ma di varcare la porta dell'aula magna dell'istituto, di riman­dare ai festivi o ai primi giorni di vacanza la convocazione delle valutazioni saltate per il blocco degli scrutini. «Chi ha provato a fare pressioni o ha pensato di mettere nero su bianco progetti irre-alizza bili co-me recuperi notturni degli scrutini o nei festivi, maga-ri puntando su collegi do-centi più "morbidi", ri-ceverà lettere di diffida per comporta-mento anti-sindacale», spiegano dal compatto fronte che unisce dalla Flc Cgil alla Cisl, passando per Uil, Snals, Gilda e Cobas, nella mobilitazione contro il dise­gno di legge sulla "Buona Scuola" in questi giorni al­l'esame del Senato. Una prote­sta iniziata immediatamente dopo la chiusura dell'anno

scolastico, due giorni fa, e pro­seguita anche ieri con adesioni in oltre metà dei 65 istituti di Genova. E anche in provincia, dal Primo Levi di Ronco Scrivia al Natta di Sestri Levante. E punte dell'80% dei consigli di classi boicottati in gran parte dei 95 plessi della città metro­politana. «Non accettab~li»: per i sindacati, gli annunCi di alcuni presidi sulla possibilità di recuperare il "tempo perso" nelle prime date disponi~ili, nel rispetto della normativa che impone un lasso di tempo compreso in cinque giorni per

rimandare, per motivi impro­rogabili, lo svolgimento ~egli scrutini. Una norma da cm so­no escluse le cosiddette "classi terminali", quelle cioè desti­nate a svolgere un esame a conclusione di un ciclo di stu­di, tutelate per legge. E proprio questo aspetto, gli scrutini bloccati e la maturità alle por­te, rischia di portare a concret~ accavallamenti e professon costretti a sdoppiarsi tra com­missioni d'esame e scrutini pomeridiani. Anche con que­sta motivazione molti diri­genti hanno già annunciato di voler posticipare alle prime settimane di luglio. Un com­portamento che i sindacati so­no pronti a contrastare con lettere di diffida.

Nelle scuole in cui l'adesio-ne è stata maggiore il copione

si snoda sempre uguale con poche varia­zioni sul te­ma. Nell'isti­tuto Com­prensivo Se­stri i docenti in sciopero si riuniscono in cerchio da­vanti a un fo­glio. La scrit­ta nera rim-

balza sottoli­neata da un vistoso pen­narello rosso e a dominare è la frase "Adesione alla mobili­tazione". So-

no le griglie a scacchiera con cui da due giorni stanno boi­cottando gli scrutini. Ogni professore si presenta a turno al suo consiglio di classe e poi dichiara la sua volontà, in al­cuni casi non comunicata fino all'ultimo, di aderire allo scio­pero. L'ora e mezzo necessaria alla valutazione di una classe si risolve così, in pochi minuti e una dichiarazione del presi­de costretto a rinviare alla prbssima data disponibile 1.0 scrutinio. Uno schema desti­nato a proseguire anche oggi in tutte quelle scuole in cui si è data precedenza alle ultime classi che oggi inizieranno a vagliare le sezioni intermedie. Intanto a Sestri lo scrutinio salta, rinviato. In aula resta il preside, da solo. Calendario in mano per fissare la nuova con­vocazione.

L'ATTACCO

Decisa la linea dura contro «minacce

o intimidazioni verso i docenti»

QUASI PARALISI

Si sono toccate punte dell'80% di consigli di classe boicottati in tutta

la provincia

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IL TIRRENO Data 12-06-2015 Pagina 7 Foglio 1

Foresi, i profbloccano ancora gli scrutini dell'istituto comprensivo. Va ricordato che è sufficiente che un solo docente non si presen­ta alla riunione dove si tengo­no gli scrutini della classe dove è stato assegnato, perché non si possa più svolgere la riunio­ne di valutazione di fine anno. «Ritengo - ha detto Carlo An­selmi, rappresentante dei Co­bas al Foresi - che sia stato in­via lo un forle segnale al presi­dente del Governo con la spe­ranza che prevalga la volontà di rimettere mano alla propo­sta per rivedere i punti almeno quelli più macroscopici che co­me classe docente non possia­mo certo accettare».

PORTOFERRAIO

Seconda giornata di blocco di scrutini all'istituti Foresi, per adesso l'unico plesso in cui i prof hanno risposto positiva­menle ad aderire alla proposla di sciopero indetto da Flc Cgil, Cisl e Uil scuola, Snals, Cobas e Gilda. È la risposta (per il mo­mento unica) elbana al ddl del­la Buona Scuola in fase di di­battito in Parlamento. Nella giornata di ieri erano indetti

gli scrutini anche nelle altre scuole superiori di Portoferra­io, all'Itcg Cerboni e nei vari istituti comprensivi di Porto­ferraio, Porto Azzurro e Mari­na di Campo. In queste realtà le operazioni di valulazione di fine anno si sono svolte rego­larmente. Rimane da verifica­re come la situazione si pre­senterà nella giornata odierna, anche se tutto lascia presup­porre che tutto si svolgerà re­golarmente. Intanto al Foresi è

tempo di fare un primo bilan­cio del blocco degli scrutini. Si dovrà verificare se la scelta di bloccare le varie attività della scuola per due giorni, come avevano detto i Cobas, ha pro­dollo i frulli e raggiunlo lo sco­po che i sindacati si erano pro­posti. Il sindacato che ha pro­clamato lo sciopero esamine­rà la situazione e prenderà le decisioni nel corso della matti­nata di oggi, dopo un incontro con il dirigente scolastico

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ILTIIUU!NO

IL TIRRENO PISTOIA

Scrutini, blocco totale al liceo scientifico al Petrocchi e al Pacini Secondo la Cisl scuola, l'adesione dei docenti alla protesta tocca in provincia il 900/0. «Disagi minimi per gli studenti»

di Valentina Vettori • PISTOIA

Continua con adesioni a tappe­to il blocco degli scrutini negli istituti superiori e nelle scuole medie della provincia di Pistoia, per manifestare contro il dise­gno di legge di riforma della scuola. La mobilitazione, pro­mossa da Cgil, Cis I, Uil, Snals e Gilda, prosegue in maniera uni­taria, registrando anche alcune adesioni nelle scuole elementa­ri.

«Lo sciopero registra percen­tuali molto alte - commenta Alessandra Biagini, Cis I scuola -che si aggirano intorno al 90%. I numeri precisi, però, si avranno

nella giornata di domani, quan­do, nel pomeriggio, gli scrutini dovrebbero ripartire in modo normale». Il risultato raggiunto è dovuto anche all'organizzazio­ne strutturata degli insegnanti che, durante le passate assem­blee, hanno elaborato i calenda­ri per le adesioni dei singoli do­centi al blocco degli scrutini. Se­condo la legge basta, infatti, che un solo insegnante decida di non prendere parte allo scruti­nio, perché il dirigente scolasti­co debba annullare la procedu­ra e riconvocare lo scrutinio en­tro i 5 giorni successivi.

«Il disagio per gli studenti è comunque minimo, poiché i ri­sultati degli scrutini subiranno

Studenti leggono I risultati degli scrutini (roto d'archivio)

un ritardo di3, 4 giorni al massi­mo - sottolineaBiagini - inoltre, durante le diverse assemblee pubbliche, e la fiaccolata del 5 giugno scorso, organizzate dai sindacati e dal corpo insegnan­ti, tutte le famiglie sono state in­formate della protesta che avrebbe preso il via al termine dell' anno scolastico».

«Le scuole hanno aderito in massa - aggiunge Alberta Bre­sci, segretaria provinciale della Cgil scuola - con alcuni istituiti superiori, come il liceo scientifi­co Amedeo di Savoia, l'Itc Paci­ni e il liceo artistico Petrocchi, in cui lo stop agli scrutini ha rag­giunto il 100% delle classi - ag­giunge Alberta Bresci, segreta-

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ria provinciale di Cgil scuola. Ovviamente il blocco ha riguar­dato la stragrande maggioranza delle sezioni, eccezion fatta per le classi quinte degli istituti su­periori e per le terze delle scuole medie, che a breve affronteran­no gli esami finali».

«La volontà degli insegnanti, attraverso questa grande mobili­tazione' - come spiega Bresci - è quella di provare a condiziona­re la discussione sul Ddl scuola in Senato, sperando in una revi­sione del testo». Uno degli aspetti più contestati su "La buona scuola" riguarda il nuovo potere di cui verrebbero investi­ti i dirigenti scolastici che, se­condo gli insegnanti, si trasfor­merebbero in una sorta di ma­nagerd'istituto.

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ILTIIUU!NO

IL TIRRENO PISTOIA

SCUOLA »

Data 12-06-2015 Pagina 9 Foglio 1

Blocco scrutini a macchia di leopardo Alta l'adesione al Livi e al Gramsci Keynes ma al Buzzi lo stop ha riguardato solo 4 classi. Datini e Marconi senza problemi

di MartinaAltigeri • PRATO

Si è esteso a macchia di leopar­do il blocco degli scrutini indet­to dai sindacati contro il Ddl "La buona scuola" del governo Renzi. A Prato, il lO e l'Il giu­gno, nelle prime due giornate di sciopero promosso da Cgil, Ci­si, Uil, Snals e Gilda, si è assisti­to ad uno stop totale delle attivi­tà in alcune scuole, mentre in altre la partecipazione si è ridot­ta a pochi insegnanti, con il con­seguente slittamento ai prossi­mi giorni di solo alcuni consigli di classe. L'agitazione non è an­cora terminata perché i Cobas hanno indetto uno sciopero analogo per il oggi e questo po­trebbe portare altri intoppi nell' organizzazione dei successivi scrutini.

L'adesione maggiore ha inte­ressato i docenti degli istituti su­periori, ma si sono fatti sentire anche i professori di varie scuo­le medie e elementari del terri­torio provinciale, tutti contrari alla riforma che, secondo i de­trattori, premia i dirigenti asse­gnando loro super poteri, nega la stabilizzazione a centinaia di insegnanti abilitati, annulla le graduatorie per anzianità di ser­vizio, si dimentica completa­mente del personale ammini­strativo e dei custodi.

La più alta adesione si è regi­strata al liceo Livi. Qui il fronte è stato compatto, scrutini riman­dati in 40 classi. E' bastato un solo docente assente dallo scru­tinio della classe per farlo slitta­re ad una data successiva, tra sabato e il prossimo mercoledì, che dovrà essere incastrata con l'avvio dei lavori delle commis­sioni degli esami di maturità. Larga partecipazione anche al Grarnsci-Keynes. I dati fomiti dal vicepreside, per il momen­to, fanno riferimento alla prima giornata di sciopero che ha vi­sto lo stop di otto classi di quar­ta superiore i cui scrutini saran­no recuperati tra sabato e lune­dì. Al tecnico Buzzi il blocco ha interessato mercoledì ben quat­tro classi, una seconda, una ter-

Una protesta contro il ddl "La buona scuola"

za e due quarte; non ancora de­finitivo invece il dato per il se­condo giorno di sciopero che, probabilmente, andrà ad ag­giungere altri stop che dovran­no essere discussi al termine del calendario già stilato degli scrutini, arrivando a toccare la prossima settimana anche qual­che orario serale.

La situazione è stata gestibile al Datini e al Marconi nel pri­mo giorno di agitazione. Merco­ledì si sono fermate due classi al Marconi e una soltanto al Dati­ni, ma le giornate successive so­no lunghe e con molti impegni, non è detto che non si verifichi­no nuove adesioni di insegnan­ti. Anche in questo caso, gli scrutini non effettuati saranno recuperati all'inizio della prossi-

ma settimana. Modesta l'ade­sione alla prima giornata anche dei docenti del Cicognini. In questo caso il preside Di Carlo fa sapere che il blocco ha inte­ressato inizialmente tre classi. Situazione decisamente liscia invece al Rodari dove non sem­brano esserci stati particolari impedimenti e tutte le opera­zioni finali si stanno svolgendo regolarmente. Anche tra i prof del liceo del Convitto Cicogni­ni, del Copernico e dell'istituto tecnico Dagomari ci sono state adesioni, numeri definitivi non fomiti dalle segreterie, ma che comunque hanno creato qual­che rallentamento nelle attivi­tà. Situazione compatta anche alle scuole medie. In questo ca­so gli istituti comprensivi di Va-

iano, Carmignano, Montemur­lo e alle Puddu hanno messo in piedi una agitazione unitaria che ha portato i dirigenti a ri­programmare il calendario de­gli scrutini. Altissima, quasi to­tale la partecipazione allo scio­pero alle scuole Bartolini, alle Pontormo e alle Puddu, a Mon­temurlo invece si sono bloccate 13 classi su 22. Tra sabato e gio­vedì della prossima settimana tutti gli scrutini sospesi delle classi prime e seconde verran­no recuperati.

Alle famiglie, desiderose in molti casi di partire per le va­canze, non resta che aspettare le nuove scadenze che sanciran­no definitivamente la promo­zione o la bocciatura dell'alun­no.

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SI È COMINCIATO LALTRO IERI Dovranno attendere ancora qualche giorno prima di sapere se hanno superato l'anno scolastico o ci sono state sorprese

Le valutazioni saltate con percentuali dal 50 al 1 00 per cento. Contro la riforma scelta la linea dura in molti istituti superiori della città

Niente scrutini, il blocco vince Quattro giorni di sciopero tra confederali, Snals, Gilda, Cobas e Unicobas, Alta adesione

et I docenti bloccano gli scru­tini. E' dal 1990 che non accadeva. Fine d'anno scolastico con su­spence per moltissimi studenti. Dovranno infatti attendere anco­ra qualche giorno prima di sa­pere se hanno superato regolar­mente l'anno scolastico o ci sono state sorprese di qualche tipo. E' altissima anche nelle scuole di Taranto e provincia l'adesione al blocco degli scrutini proclamato per ilIO e 11 giugno dai sindacati confederali, Snals e Gilda della scuola, ed a seguire per altri due giorni da Cobas e Unicobas.

E' la protesta messa in atto dai docenti che contestano la riforma sulla «Buona scuola», attualmen­te all'esame delle diverse com­missioni del Senato. Dove è stato presentato un numero esorbitan­te di emendamenti ed un altret-

tanto consistente numero di or­dini del giorno. Intanto, l'altro ieri ha fatto riflettere la decisione della commissione Affari costi­tuzionali di esprimersi sfavore­volmente sulla riforma e di par­lare di incostituzionalità. Il tem­po, però, stringe e sembra ormai improponibile pensare che tutto possa essere varato (compresa la rilettura alla Camera) nei termi­ni consentiti (si era detto il 15 giugno) a poter poi assicurare gli organici del prossimo anno «ar­ricchiti» dei cento mila precari da

SEGNALE Anche se non si può

andare avanti ad oltranza, è evidente dissenso

assumere. Un'operazione, quella dell'assunzione dei precari, che da sempre i sindacati della scuola chiedono di stralciare dalla rifor­ma per procedere con decreto. Ma il Governo sembra intenzionato a non cedere anche su questo.

In molti istituti, dunque, con qualche eccezione di scuole in cui le operazioni di scrutinio sono state regolarmente completate, i docenti hanno deciso di dare un ulteriore segnale, ben consapevo­li che la norma prevede che, co­munque, non si potrà andare avanti ad oltranza e che la chiu­sura dell'anno scolastico dovrà essere garantita nelle prossime ore. Per le classi terminali, in­vece, la procedura di blocco non ha potuto essere attuata e, dun­que, le operazioni di scrutinio so­no state regolarmente attuate o lo

saranno nelle prossime giornate. Secondo alcuni dati fatti cir­

colare nella provincia di Taranto, gli scrutini sono saltati con per­centuali dal 50% al 100% . In par­ticolare, la linea dura è stata adot­tata nei licei Archita, Aristesse­no, Ferraris-Quinto Ennio, Vit­torino, nei professionali Cabrini, Liside, Falanto-Archimede, nei tecnici Maria Pia, Righi, Pitago­ra, Pacinotti, Pitagora, Battagli­ni. In provincia anche nei pro­fessionali Morante, Perrone di Castellaneta, Mediterraneo di Pulsano, Falcone di Sava, Belli­sario di Ginosa, Einaudi di Man­duria, nonché nei licei Vico di Laterza, Einaudi di Manduria, Calò di Grottaglie, Martina, Ta­ranto,Manduria, e nei tecnici Ma­jorana di Martina e Don Mila­ni-Pertini di Grottaglie.

[maria rosaria gigante}

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lenltinl blocc:ati. molti sWdenti fiorentini dovranno 1Upet:bu'e

S · li li .. ClOpero, s_ ttano g _ scrutini E a settembre 30 classi in meno DOPO un inizio un po' illcer~ lO, adesso lo sciopero degh scnJ~ lini Mi: decollato»). Parola dei sindacati FIe-Cgli, Cisl, UiI, Snals e Gilda che, compatti., sban dieral10 gli «ottimi risulta­thl oUen uti. SClU tini bloccati in luUe le classi al Rodolico, al Michelangelo e Ilei comprellsi­vi Verdi e Poli ziano. Numeri al­ti anche aB'Itis Da Vinci e alli­eco artistico di POlta Romana. Pure ìl Balducd di Pontassie­ve, dove insegna la fint lady Agnese Lanclini., si contenna Ira le scuole più 'arrabbiate' contro la Buona scuola: 35 su 38 le classi in cui gli scru tini so-110 stati rimandati. Insomma, a parte le classi tennlnali per le quali il blocco nOli valeva, per il resto ci sarann o ritardi. In ba-

se ai dati raccolti, in Toscana l'adesione c in tomo all'80 per cellIo. Oltre alla I.ittmn~ i sin­dacatiguardallo con preoccup(l~ zione alla li a fertu ra delle scuo­le. Intanto., i problema Ata: a Firenze saranno 3040 in me· 110, III pib, il taglio agli organi­ei ha pmdotto(da cancellazio­ne di trenta dassÌl). Cosi" alcu­Ili istì tuti dovranno accorpare delle classi. Tra questi, al mo­mento !islIltano il Michelange­lo, il Sassetti, il pmfessionale agrario, il Rodolico, il Peallo, il Castelnuovo, il Marco Polo e il lìceo Da VillcL E la media Pi­randello non potrit garantire continuità. a ulla sezione musi­cale già paI1ita, ((Avremo perfi~ no 60 ca.ttedre in esubem alle superi ori».

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RETEKO

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OLTRE ALLO STOP DEI PROF, AL PONTORMO SALTA LA CONNESSIONE INTERNET

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AVANn lE QUINTE CARTELLONI AFFISSI SOLO PER I RAGAZZI ATTESI DALL'ESAME DI STATO

C · e e · de fu . aos ScrutinI: pnrno gIorno 1 _. oco Virgilio in tilt, il Brunelleschi si salva Lo sciopero produce i primi fdfetti. Nel week-end si lavorerà in notturna

di YlENIA CECCHETll ................................................

SEGRETERIE impazzite, caos e disagi. Soprattutlo per chi aspetta COI1 trepidazione il (~iudizìo fina­le». I primi dati a livello regionale parlan o cii un 80';;i, di adesi Olle in tutta la Toscana (punte ciel 90% il

Pistoia e Prato) e nella provincia di Firenze: lo scìopero degli SCHI­tini, indetto dai siudacati Flc Cgi~ Cisl Scuola, VB Scuola, Snals Co niSal e Gilda nell'11m biro della mobilitazione conlro il Ddl scuola è decollaro. E 11011 ha ri­sp.u:miato, come preannuncìato dai diligenti scolastici di zona, neppure gli istituti dell'Empole­se, Il blocco è stato convocato per ieli e oggi. I do{~ent:i incmeiano le bracci a un po' OVUllClllt', rallentan­do di fimo le operazioni di scruti­nio,

«L'ADESIONE - spiega il dili­gel1te scolastico dci Virgilio Ales­sandro Malillelli - al contnuio di quanto si pensi è minima. Ma ba­sta che sciopeIi Ull solo docente (che j-1t'r legge non può essere so­sti tuito, lidI') per Ìllva1i:dare lo scr1ltinio)}. Ed è quello che è suc­cesso, (iAbbiamo avuto diversi blocchi - contenna ,\1alinelli- Al­le 12 di oggi (ieri, nelr) erano già sei gli scrutini saltati. Escludendo

le quinte, dle siamo lÌ usciti a por­tare a tennille mercoledì con il suono dell'ultima campaut'lla, slit­teranno anche tutte le operazioni previste per oggb). Vall~ a di n' no­ve sCl'mini all'a11ìstico .. dieci allin­guistico e cinque al classico. "Ri­cOllvochert'mo i docenti al giorno successivo. Anzi, vista l'impellen­za abbia.mo già pn:"visto di rìchill­marli anche sabato e domenica" Lunedì si in sedi eràla connnissio­ne d'esame di stato e dobbiamo farei trovare preparat!». Tutti ob­bligati, in extrema ratio, a lavora­re nel \veek-elld. GH unici risulta­ti cht~ per finza dì cOSe usdnmno in tempo utile S0l10 It~ ammissio­ni all'esame di stato, Oltre allo sciopero, al Pontollllo ci S0l10 sta­ti problemi conia connessione in­ternet, che 11011 h a1111 o certo facili­tato il gia delìcalo lavoro delIe se­grelelie. Allanne lientI1lto alle II,3D qllando tutto è tomato alla (pselldo)nonnalit~. «Ieli manina è stata bloccata lIrla classe su sei» afferma il diIlgen te Tommaso BeltellL I Cobas (che haIlno glli­da to l'agitazio ne sindacale di leli) non incidono troppo a livello nu­merico. d cartelloni delle quinte sono già stati affissi mentre per gli altli ci sarà da aspettare))" Re­stano confenuati gli scmtini in notturna per doman i fino alle 23.

Nessuna tensione nei corridoi e disagi contenuti al Ferraris Bru­nelit'schi, dQve con ogni probabili­tà la pubblicazione clei risultati

slitterà di un gi01110 appena .. (E' IIna protesta soft - conferma Ales­sandro Pampaloll~ docente di Iti - Credo che chi ha voluto aderire oggi Il 011 si fennera q u! ma andrà avanti con altre iniziative anche dol'O la I1ne della scuola»).

GLIISTITIJTI, temendo di ve­nire risucchiati dal vortice dello sciopero, si sono attrezzati come meglio potevano. In alcuni casi an ticipando gli scru li Ili e limi (all­do il disagio nei Biomi piìJ caldi della protesta, Per legge gli sci ope­d in ambito scolastÌco possono svilupparsi in un massimo di due giomi e <<Ì sindacati ll:'gionali han~ 110 S(:(~lto l' 11 e il 12 - prosegue il professore - Ma, nel caso di Iti, per esempio, tanti. scmtilli si 1'111-no gli! chiusi. Le dassi quarte han-110 fiuito la scuola il 30 maggio per in 111:1.prel1cl el'e le 11-e settimane di stage .. Oe,gi e domalli {Oeta alle quinte, che però I.imangono fil Oli dalla prott'sta (in base a quanto di­spone la legge 146., nell')>>. La COIl­

segna delle lenere alle famiglie per i recuperi e la pubblicazione dei giudizi slittel.ll di quaklle 0111: da sabato alle lO (come previsto) si dovrà aspettare Hn o alle 18.

Situazioni tranquilla anche al «Firmi»

Al contrario di quanta si pensa, L'adesione è minima. Ma basta che manchi un sala docente per invalidare tutti gli scrutini

StudBnti delle d_i quinta dal (cPontonnD» controllano i quadri con ralatiY8ammiuionllI alresame di maturità

Tutto 50ttocontroUo al Fer­mi-Da VincI, dove Il dato è In controtendenza, nonostante I prof non si riconoscano nel­la riforma della scuola. Il dirI­gente Gaetano Flaviano. «ILa situazione è tranqullllulma, soltanto due classI su 54 so­no bloccate. AU. 12 eravamo Intorno al 30° scrutlnlo"~.

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l. Data 12-06-2015 Pagina 2/3 '1!§/~royiDCia Foglio 1 /4

FOCUS. TERMINATE LE LEZIONI SI DISCUTE SULLA RIFORMA

Poteri dei dirigenti merito, preeariato I nodi del dibattito sulla Buona scuola

_____________ Costituzionali). Le votazioni in com- 100.700 assunzioni di docenti a par­DI ELISA FERRANDO missione cominceranno lunedì 15 tire dallO settembre. I neo immessi ------------- giugno, ma il Governo punta al varo in ruolo (gli inclusi nella graduatorie Benvenute vacanze estive. A festeg- definitivo, con passaggi in Senato e di ad esaurimento della scuola primaria giare la fine dell'anno scolastico, ieri nuovo alla Camera, entro il 30 giugno. e secondaria e i vincitori degli ultimi (giovedì), oltre 21.900 studenti delle I punti principali del ddl concorsi a posti) verranno inseriti in scuole astigiane, dalle elementari alle Riassumendo i punti principali del albi territoriali da cui i dirigenti sco­medie, che hanno detto "arrivederci" testo licenziato dalla Camera, vanno lastici sceglieranno il personale ne­a libri e lezioni per cominciare illun- evidenziati innanzitutto i primi arti- cessario alla propria scuola con in­go periodo di riposo che terminerà a coli, che disegnano i principi generali carichi triennali rinnovabili. Inoltre metà settembre. cui si ispira la riforma, puntando sulla il prossimo autunno verrà bandito un Ma di scuola si continuerà comunque completa realizzazione dell'autono- nuovo concorso per 60mila posti (dal a parlare. Sia perché dalla prossima mia scolastica (varata nel 1999 e par- 2016, poi, è previsto l'ingresso in ruo­settimana cominceranno gli esami fi- tita nel 2000 ), concedendo una mag- lo solo più tramite concorso), mentre nali (lunedì 15 giugno si terrà la prima giore libertà nella gestione degli viene stabilito che i supplenti con più prova scritta per gli alunni di terza edifici, della didattica, dei progetti di 36 mesi di servizio su posto vacan­media, seguita il giorno successivo formativi e dei fondi a disposizione te non potranno vedersi rinnovato dall'avvio della Maturità per gli stu- per ogni singola scuola. Le scuole a- l'incarico (regola non retroattiva). denti di quinta superiore) sia perché vranno quindi l'onere di determinare Quindi il disegno di legge parla delle quest'anno continuerà il dibattito sul- triennalmente la propria offerta for- competenze del dirigente scolastico: la riforma della scuola proposta dal mativa, compito cui saranno legati potrà scegliere i neo assunti dagli albi Governo Renzi, il disegno di legge co- altri adempimenti, tra cui la gestione territoriali e premiare con bonus sullo siddetto sulla "Buona scuola': Licen- dell'organico funzionale, un sistema stipendio i docenti migliori insieme ziato dalla Camera dei deputati lo che vuole cominciare a cambiare l'at- al Comitato di valutazione della scuo­scorso 20 maggio, ora è in attesa di es- tuale modalità di reclutamento degli la, in cui nsarà affiancato da due in­sere sottoposto all'approvazione dal insegnanti (e quindi anche dei sup- segnanti e due genitori (un genitore Senato. In questi giorni è in corso, plenti) mettendo a disposizione di u- e uno studente alle superiori). Quin­presso la Commissione Istruzione, la na scuola una quota di insegnanti ne- di, per arginare la dispersione scola­trattativa su centinaia di emendamen- cessari per svolgere il piano stica, la riforma prevede l'attivazione ti (mentre martedì il Governo è "an- dell'offerta formativa. di percorsi di alternanza scuola -la­dato sotto" alla Commissione Affari Quindi il testo parla del piano da voro di almeno 200 ore nei licei e di

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l. 'JI,/~rOYiDCia Data 12-06-2015 Pagina 2/3 Foglio 2/4

400 ore negli istituti (tecnici e profes­sionali), che potranno essere svolte anche nei periodi di sospensione del­le attività, E ancora, sono stati stanziati 4 miliar­di per rendere più sicuri i 36mila e­difici scolastici italiani e 30 milioni di euro per migliorare le competenze digitali degli studenti e svecchiare la didattica, Infine per le spese di ag­giornamento (acquisto di libri, ma­nuali, biglietti teatrali o di spettacoli) ogni insegnante avrà un budget an­nuale di 500 euro da spendere,

Governo intende bandire in autunno e la libertà di insegnamento, la stabi­i sindacati non sono molto speran - lità del lavoro e le tutele contrattuali, zosi perché, come afferma N osenzo, A questo proposito sottolineo che, di «ad oggi non c'è la copertura finan- fatto, con questo disegno di legge ziaria», scompare il contratto e la scuola sarà Sempre a livello di "forza lavoro'; l'unico comparto di lavoratori a non un'altra critica mossa dai sindacati avere un contratto di lavoro cui fare riguarda la modalità di assunzione riferimento», del personale in ruolo, «Sarà costitui-to un albo territoriale - affermano i segretari - dove verranno inseriti i do-centi che entreranno in ruolo dopo l'entrata in vigore della legge, da cui i dirigenti scolastici potranno sceglie-re gli insegnanti per la propria scuola,

L'opposizione dei sindacati Chi è già di ruolo manterrà la titola-Il testo ha subito incontrato l' oppo- rità del posto, a meno che non voglia sizione dei sindacati, che su questo chiedere il trasferimento, nel cui caso argomento hanno ritrovato l'unità, verrà inserito nell'albo, In questo mo-Nell'Astigiano, ad esempio, è stata av- do si cancella il diritto alla mobilità, viata una mobilitazione promossa da perché nessuno, a fine carriera, vorrà

Flc Cgil, Cisl scuola, Uil scuola e essere messo in discu~~ione e sotto-

S l D' , , ti' 'ti" Il ti' posto alla scelta del dmgente», na s, lVerSll pun cn Cl so eva , I fin l' , , , 'ff ,n e, po emIca a tom accesI nguar­

«Innanzltutto - a ermano Momca d ' 'dd'" ,,, d Id' Boero, segretario provinciale Fie Cgil .a al COSI etti, supe~ p~ter~ e l-e Giuseppe Nosenzo, segretario Cisl r~gente scolastIco, «Lo~lettlV? della

l A t, Al d' 'l' nforma - concludono - e fare m mo-scuo a per s l e essan na -l pIa- " d , t b'l' , h d do che la scuola SIa gestlta come

no l s a l lZzazlOne, c e preve e " d Il d' , , , 'l b d l'assunzione di 100,700 docenti, che un azlen a, mgente gestira l ,u,-non condividiamo per due ragioni, get ass:gnato a~la ~cuola, sceghera,

P , h' t "valutera e premlera con bonus sullo nmo, perc e ques o numero e m-, " , ffi ' t "l f bb' t stlpendlO Il personale, Il problema e su Clen e a copnre l a lSOgnO a - " , ,

tuale, Secondo, perché crea delle di- ch~ la valutaZl?n~ degh msegnantl sparità nella categoria, dato che sara effettuata mSleme a~ uno staff

l d , l ti" 'ti' Il composto da due docenti e due ge-esc u e l supp en msen ne e gra- , , ( , , d t ' d' d t f ' I mton nelle scuole supenon da un ua one l secon a e erza ascIa, -, d) N h noltre, aspetto molto grave, il disegno gemtore e uno stu ente, on a di legge stabilisce che non si possono s~ns?: il professore verrebbe infatti

t d t 't' gmdlcato da persone che non hanno ass~ere a empo ~ ,er~a o l s~p~ le com etenze a-plentl che hanno pm dI 36 meSI dI d P " servizio su posto vacante, ovvero co- egu~te (~em~n loro che hanno sempre garantito il e ttu enti e c e, buon funzionamento della scuola e ~ tretu~to, son~ che non si sono mai visti riconoscere p~rte m c~usa, l b 'l' , I NOl non SIamo a sta l lzzazlOne, n sostanza, rece- l l pisce "al contra- contro a va uta-rio" la sentenza zione dei docen-della Corte di ti, ma questa de­Giustizia euro-pea, secondo cui lo Stato italiano non può rinno­vare illimitata­mente i contratti precari per sod­disfare esigenze

ve essere fatta in modo serio»,

permanenti e durevoli delle scuole

Contraria anche Luciana Moiso, se­gretario provinciale Uil scuola, «Il provvedimento del Governo è stato perfettamente capito dagli insegnanti che per questo protestano, Purtroppo questa "Buona scuola" è una storia nata male che rischia di concludersi peggio, Il Governo si ostina a non fare

statali», Secondo i sindacati, quindi, l " t,' tr' 'l ' d" d' " a cosa pm sensa a, un mcon o nso­l plano straor mano l assunZlOm l f ' 'd f Id' deve riguardare tutti i precari docenti u lVO con l sm ac~ 1. n assenza l

" , : tale confronto segwremo comunque e Ata, con 36 meSI dI servlZlO anche l ff tti d'fi h r d senza abilitazione, e e : ve mo l c e neg l ~men a-

, , menti al Senato, Secondo nOl devono Anche nguardo al concorso che Il essere garantite la pluralità culturale

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Data 12-06-2015 Pagina 2/3 l~royiDCia Foglio 3/4

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Il supplente: «Per i precari la meritocrazia non vale?» Contrari alla Riforma, come è naturale, i docenti pre­cari non inseriti nel piano di assunzioni contenuto nel disegno di legge. Tra questi Mario Malandrone, supplente da anni e attualmente vicario del Cpia, il Centro di istruzione per adulti. «Sono precario da anni - afferma - e da tempo lavoro nella scuola dopo essermi occupato di educazione e formazione professionale. A livello di graduatoria so­no in terza fascia, in attesa di essere trasferito nella seconda dato che ho superato il Pas (Percorso abili­tante speciale), dato che questa graduatoria non è ancora stata aggiornata. Insomma, lavoro da anni, anche con funzioni di coordinatore al Cpia, ho segui­to un corso che ha rappresentato un costo per me e per lo Stato in modo da ottenere l'abilitazione. E ora,

LUCIANA MOISO (UIL) «Di fatto con questo ddl scompare il contratto nazionale di lavoro della scuola»

dopo tutta la fatica e l'impegno, il Governo mi viene a dire che non sarò assunto, dato che non appartengo alla graduatoria ad esaurimento, e che, anzi, rischio in futuro di non vedermi rinnovato l'incarico dopo i 36 mesi di servizio. E' assurdo. La riforma parla di merito. Benissimo, sono d'accordo, a patto che si tro­vino strumenti nel rispetto delle regole e che riguardi anche casi come il mio e di tutti gli altri supplenti: per noi non è infatti contemplato». Malandrone critica anche numerosi altri punti, tra cui i "poteri" che verranno assegnati ai dirigenti sco­lastici. «Hanno già tutti gli strumenti a disposizione per lavorare, e questa riforma cancella il principio della scuola come comunità educante e collegiale». • e.t

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l~royiDCia Data 12-06-2015 Pagina 2/3 Foglio 4/4

100.700 Gae 4 IL NUMERO DI ASSUNZIONI PREVISTE DALLA RIFORMA LE GRADUATORIE AD ESAURIMENTO DA CUI SI ASSUMERÀ I MILIARDI STANZIATI PER L'EDILIZIA SCOLASTICA

L'OPINIONE. IL DIRIGENTE GIORGIO MARINO

«I super poteri? Strumenti per riuscire a lavorare)) «Il dirigente scolastico si può pa­ragonare al titolare di un'azienda privo degli strumenti per farla fun­zionare. E' ingabbiato in una serie di meccanismi rigidi e farraginosi che vanno scardinati, in modo da creare un luogo di lavoro caratte­rizzato da più meritocrazia e meno burocrazia». Questa l'opinione di Giorgio Ma­rino, da otto anni dirigente scola­stico dell'istituto "Monti" che, con i suoi 1.100 alunni, è la scuola su­periore più numerosa della città. Essendo anche segretario provin­ciale dell'Anp (Associazione na­zionale dirigenti e alte professio­nalità della scuola), il sindacato più rappresentativo dei presidi, sta seguendo con particolare interesse il dibattito sulla riforma della scuo­la. Gli ahhiamo posto alcune do­mande in merito. Cosa pensa del disegno di legge promosso dal Governo Renzi? «Ritengo che all'origine cogliesse alcune opportunità importanti, ma che, ora, rischia di essere sna­turato dal dihattito politico, diven­tato una prova di forza tra partiti e correnti senza che il dibattito sia entrato veramente nel merito della questione. Insomma, ancora una volta la discussione sulla scuola lascia da parte proprio la scuola». Quali opportunità andrebbero colte? «Innanzitutto la volontà di fornire strumenti ai diligenti scolastici per poter guidare una struttura diven­tata talmente complicata da essere paragonabile ad un Ente locale. In Italia, solitamente, siamo a capo di scuole che contano tra i 1000 e i 1.500 studenti e tra i 100 e i 150 dipendenti. Ci dohhiamo occupa­re di amministrazione, contahilità, personale, sicurezza (di cui lispon-

diamo penalmente), gare di ap­palto, didattica, acquisti. Passi il fatto che abbiamo pochi fondi e dipendiamo dagli Enti locali per quanto riguarda !'immobile. Ma almeno ci diano gli strumenti per poter svolgere il nostro lavoro: in­fatti il ruolo del diligente è nato 15 anni fa con l'arrivo dell'autonomia scolastica, ma si è trattato di un trasferimento di poteri dal vertice alle singole scuole che non si è mai completato». Quali strumenti intende? «Il disegno di legge prevede, anche se non è ancora ben chiaro come, la possihilità di scegliere il perso­nale. Saggia decisione. Il sistema attuale, hasato sulla graduatorie, è ingessato. Pensiamo solo alle no­mine per le supplenze. Ahhiamo tre livelli di graduatorie cui i do­centi sono arrivati con sistemi di selezione diversi; sono organizzate su base provinciale, anche se pos­sono inserirsi domande di docenti provenienti da altre regioni. CosÌ, magari per una supplenza breve dobbiamo telefonare ad un do­cente residente nel Lazio perché non possiamo ovviamente scaval­care l'ordine. E magali essere coin­volti in una causa di lavoro perché il docente non ha risposto al te­lefono e noi siamo andati avanti a scorrere la graduatoria per non la -sciare la classe troppo scoperta. Al riguardo cito anche un dato: negli ultimi dieci anni il tasso di conten­zioso giuridico nel mondo della scuola italiana è aumentato del 400% (tra cause di lavoro e didat­tiche, per esempio ricorsi in caso di bocciatura di uno studente»>. «Come noi diligenti chiediamo da anni, quindi, hasterebbe avere un sistema di reclutamento basato so­lo su concorso e un organico lÌln-

GIORGIO MARINO

zionale a disposizione della scuo­la». Ma con l'organico funzionale non si rischia di avere "forza la­voro" inutilizzata? «No, perché l'organico funzionale potrebhe essere utilizzato, oltre che per le supplenze, anche per progetti e attività aggiuntive». Lei che tipo di insegnanti sceglie­rebbe? «Preparati nella materia e con buone competenze didattiche, cioè in grado di entrare in relazio­ne con i ragazzi. Costituirebbe un elemento aggiuntivo, ma non fon­damentale, la partecipazione alla vita organizzativa della scuola». «Ma a proposito della scelta del personale mi lasci dire una cosa». Dica .. «Si parla tanto di lischi etici relativi alla scelta del personale da parte del dirigente. Perché solo nella scuola e in nessun altro posto di lavoro? A parte che nel disegno di legge è stato inserito il divieto di assumere coniugi e parenti fino al secondo grado (che secondo me non ha senso), ricordo che il diri­gente scolastico è una figura che deve rispondere a chiunque, sot­toposto a controlli di ogni tipO)'. Altra novità introdotta nel dise­gno di legge è la valutazione degli insegnanti da parte di uno "staff" composto da dirigente, quattro insegnanti e due genitori (alle

superiori da un genitore e uno studente). Cosa ne pensa? «La valutazione del personale è u­no di quegli strumenti fondamen­tali di cui abbiamo bisogno per poter realizzare il piano dell'offerta formativa e sua volta essere valu­tati sul servizio offerto. Siccome nella scuola esistono tante eccel­lenze, anche se non se ne parla mai, è giusto inserire criteri meri­tocratici per premiare con bonus sullo stipendio gli insegnanti mi­gliori. Ad oggi si fa solo per i do­centi immessi in ruolo, nel primo anno considerato di prova, ed è ef­fettuata dal dirigente e da quattro insegnanti, ma ha solo un valore simbolico. E poi non ha senso Ii­mitarla solo al primo anno: la car­liera è lunga e le persone possono cambiare». Ma come fanno genitori e stu­denti a valutare un insegnante? Non ne hanno le competenze .•• «Caggiunta dei genitori (e alle su­periori di un genitore e uno stu­dente) è stata una concessione in occasione del dibattito alla Came­ra, per rispondere a quei timori di "derive autoritalie" che non hanno alcun senso. Comunque, anche cosÌ sarebhe uno strumento utile, dal punto di vista psicologico (ov­vero il fatto di sapere che si è giu­dicati) e concreto. Infatti genitori e studenti, non potendo argomen­tare la propria scelta, si accode­rebbero al giudizio di dirigente e insegnanti». «E poi sgombriamo il campo da falsi miti. In una scuola si sa già quali sono gli insegnanti preparati e quali no, chi lavora e chi no: or­mai le informazioni girano, si la­vora in staff, e non ci sono segreti. Solo che ci sono forze politiche che, sbandierando il concetto del­la "libertà di insegnamento'; sotto cui si vuole giustificare qualsiasi cosa, stanno cercando di ostaco­lare la riforma. Invece, litengo che si dehbano rompere certi schemi di intoccahilità che hanno inges­sato per troppi anni questo setto­re,).

• e. f .

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la Repubblica

"Troppi tagli per la riforma"

"Troppi tagli, Saffi penalizzato" I sindacati contro la rifonna

MARIO NERI

CLASSI accorpate, scuole che dovranno rinunciare ad aprire nuove sezioni pur avendo già in­cassato le iscrizioni di decine di studenti. Decimate quattro pri­me al Saffi, che adesso dovrà di­re no a centodieci aspiranti chef. Altro che Buona scuola lanciano 1'allarme i sindacati: «Vedi alla voce: tagli». Che, qu~ndo ~~ bene, costringeran­~o l presIdI a creare classi polla­IO.

Effetto delle direttive giunte dal ministero dell'Istruzione ai provveditorati della Toscana che a settembre dovrà fare i conti con 200 esuberi. Tradot­to: prof che, pur essendo assun-

MENO POSTI Il Saffi ha dovuto rinunciare a 11 O nuovi iscritti

t~ dall~ S~ato, non saranno più tItolan dI cattedra. I loro posti sono stati eliminati e per inse­gnare dovranno peregrinare da una scuola all' altra. Solo a Fi­renze ci sono sessanta inse­gnanti in esubero nei licei e ne­gli istituti superiori che faran­no perdere trenta classi in tutta la provincia.«Se pensavate che la Buona scuola di Renzi fosse solo assunzioni dei precari vi sbagliavate. Il premier sta fa­cendo il gioco delle tre carte: an­nuncia le stabilizzazioni senza dire che sono precedute da ta­gli di cattedre», dice Paola Pisa­no, segretaria provinciale della C~il. scu~la. Insieme ai colleghi d~ CIS!, Ul!, Snals e Gilda, denun­CIa una nuova stagione in stile

Data 12-06-2015 Pagina 11 Foglio 1

Gelmini. «Non è un caso che ot­to scuole su dieci in Toscana ab­biano aderito allo sciopero de­gli scrutini organizzato contro la riforma, altro che bassa ade­sione», aggiunge Antonella Ve­lani della Cisl. «Noi siamo costretti a dover negare il diritto allo studio a centodieci ragazzi», dice Vale­rio Vagnoli, preside del Saffi u~o degli i~tituti alberghieri pm gettonatI. Ma oltre alle ridu­zioni del Miur, spiega, sarebbe anche a «causa di una politica edilizia inesistente della Provin­cia che non abbiamo potuto aprire nuove prime». Fra città e hinterland, il fenomeno coinvol­gerà diciannove scuole. Al Go­betti-Volta di Bagno a Ripoli

hanno soppresso una quarta, una delle quattro seconde si è volatilizzata al Pontormo di Em­poli, e anche al Meucci saranno cinque e non sei. Prime non con­cesse e accorpamenti obbligati sono previsti anche per Buonta­lenti, Michelangelo, Sassetti, Caste~nuovo, istituto Agrario, Rodohco, Peano, Enriques, Bal­ducci, Russell Newton, Vasari Iti Da Vinci, Marco Polo e Ferra~ riso Le geografia dei tagli po­trebbe cambiare ma il totale delle classi soppresse difficil­mente si ridurrà, avvertono in sindacati. «Non solo - dice Marco Mancini della Snals - a settembre trenta scuole fioren­tine rischiano di restare senza custodi e di non poter garantire sorveglianza e servizi».

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Data 12-06-2015

la triBuna Pagina 23 Foglio 1

Scuola media, i primi risultati alla Serena 26 bocciature La preside punta il dito sul "turismo scolastico": ragazzi che dopo un fallimento cambiano istituto portandosi dietro i loro problemi. «Quest'anno abbiamo avuto molti iscritti che arrivavano da fuori»

di Alessandra Vendrame

Fioccano le prime promozioni e bocciature nelle scuole in cit -tà all'indomani dell'ultimo giorno di scuola. A dare il la al­la pubblicazione dei risultati fi­nali due scuole: la scuola me­dia Serena e la Felissent. Alla Serena la conta degli alunni di prima e seconda non ammessi alla classe successiva si ferma a 12 su 279 iscritti. lievitano in­vece le bocciature in terza me­dia con 14 studenti su 151 non ammessi all'esame finale. E tra i 26 bocciati complessivi, su 430 alunni di venti classi, più della metà sono alunni di origine straniera. Anche se so­lo nel nome: «Certo il cogno­me è straniero, ma si tratta a tutti gli effetti di ragazzi nati in Italia, che hanno frequentato fin dall'inizio la scuola italia­na»' mette in chiaro la dirigen­te dell'istituto comprensivo Se­rena, Michela Busato. «Alcuni studenti hanno purtroppo alle spalle un percorso scolastico

frammentato e discontinuo. Con situazioni spesso di anda­ta e ritorno dal paese d'origine della famiglia. N on pochi sono arrivati da altre scuole della cit­tà. E già con una bocciatura al­le spalle».

Esce così allo scoperto il fe­nomeno che i professori trevi­giani hanno cominciato a bat­tezzare con il nome di "turismo scolastico". Con un numero di studenti "senior", dai 15 ai 16 anni, sia italiani che stranieri, in lieve aumento : «Fallito il percorso di studio in una scuola vengono spesso e volentieri all'inizio dell' anno "traghettati" altrove», spiega la preside dell'istituto Serena. «Quest'anno abbiamo ricevu­to molti studenti nuovi di que­sto tipo. A volte pluriripetenti. Alunni che non hanno potuto completare un percorso di stu­di adeguato», dice la dirigente scolastica. Ma la scuola è co­munque pronta a fare tutto il possibile per permettere agli studenti che "zoppicano" di mettersi al passo: «Quest'anno abbiamo attivato corsi di recu-

Ragazzi controllano i risultati all'esterno di una scuola

pero con ben quattro docenti di supporto e altri quattro vo­lontari in pensione», dice la preside. «Abbiamo fatto tutto il possibile, mai ragazzi hanno ancora bisogno di maturare la loro conoscenza». Non tutto, certo, è da segnare a matita rossa. E c'è ancora chi all'im­portanza della scuola conti­nua a credere: «Molti tra i ra­gazzi di terza media, poco im­porta se italiani o di origine straniera, sono stati ammessi all' esame con una media dei voti eccellente», mette in evi­denza la preside.

In un'altra scuola media in città, la Felissent - certo molto più piccola con sole 9 classi - il bilancio delle bocciature vola basso. Tutti promossi gli 81 alunni di seconda media con gli elenchi di fine anno intonsi. In prima media, nelle tre clas­si, le bocciature si fermano ad appena 5 su un'ottantina di alunni. E tra i 75 studenti di ter­za media si fermano appena a due i non ammessi all' esame.

Finita la conta di promossi e bocciati le scuole medie si pre-

m EaliaFelissent W 5 alunni fermati in prima e due non ammessi all'esame. Alle superiori i tabelloni pronti da lunedì

parano ormai alla "maratona" dell' esame di terza media. Con date e calendari per le prove scritte e i colloqui orali che variano da scuola a scuola. Per tutti una data fissa in ca­lendario: il 19 giugno. Giorno dello svolgimento della prova Invalsi obbligatoria per due materie: Italiano e Matemati­ca: «Questa prova è obbligato­ria e contribuisce alla media del voto finale», conclude la di­rigente Busato.

Intanto prosegue la "maratona" degli scrutini ne­gli istituti superiori della città, con i primi tabelloni annuncia­ti per l'inizio della prossima settimana. Lo sciopero annun­ciato a livello unitario da tutti i sindacati - Cgil, Cis!, Uil, Snals e Gilda - con l'astensione dal lavoro di un'ora durante i pri­mi due giorni di scrutinio, ad oggi non sembra correre il ri­schio di lasciare le famiglie a lungo con il fiato in sospeso.

Al massimo è previsto un rinvio degfli scrutini di uno o due giorni, ma solo per le clas­si che non devono sostenere esami.

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~VOCE III ROMAGNA RIMINI & SAN MARINO

Sciopero scrutini 'Percentuali bulgare'

"Lo sciopero degli scrutini proclamato a livello nazionale da Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals Confsal e Gilda ha restituito anche nella no­stra provincia risultati eclatan­ti e i dati sono ancora parziali poiché in molti istituti i primi due giorni di scrutinio sono ancora in corso". Così Marcel­la D'Angelo, segretaria gene­rale della Flc Cgil di Ravenna commenta i dati della prote­sta messa in atto contro "un Governo che ha il dovere mo­rale e civile di ascoltare dav­vero il mondo della scuola, non di fingere ascolto e aper­ture valevoli solo per propa­ganda". La D'Angelo parla di "percentuali bulgare che han­no raggiunto l'apice del 100% all'lti Baldini; all'lt commercia­le Ginanni; alla scuola prima­ria Garibaldi di Porto Corsini; all'i.c. Alfonsine, il 90% all'isti­tuto alberghiero Artusi di Rio­lo; 1'80% all'i.c. Darsena, alla secondaria di secondo grado i.c. Cervia 2 e poi ancora il 70% al liceo di Lugo".

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12-06-2015 33 1

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Gazzetta del Sud Data 11-06-2015 Pagina 25

COSENZA Foglio 1

Scuola, il sipario sull'anno della contestazione Gli insegnanti contro la riforma di Renzi pronti al blocco degli scrutini che cominceranno domani

Giovanni Pastore La riforma è il peccato originale che ha sconvolto la vita nel giar­dino della scuola. Da mesi i tam­buri di guerra scandiscono i temi di una battaglia sindacale che coinvolge tutto il mondo dell'i­struzione. Oggi calerà il sipario sull'anno di studi più travagliato della storia recente. Domani e dopodomani in quasi tutti gl'isti­tuti della città e della provincia sono in programma gli scrutini sui quali pesa come un macigno lo sciopero orario indetto per tutte le classi ad eccezione di quelle terminali. Una protesta contro il premier Renzi e la sua "Buona scuola", la riforma "epo­cale" che rischia di sconquassare l'intero sistema. Mai cosÌ com­patto e deciso il fronte dell'oppo­sizione. Tanto che sul carro dello sciopero-breve indetto dai Co­mitati di base sono salite tutte le altre sigle sindacali. È uno scon­tro frontale senza precedenti. Il governo contro tutti, genitori, studenti, docenti, personale Ata. Un dissenso che è riverbera­to nell'urna delle regionali, con un Pd sfaldato e corroso dai vele-

Gli scrutini rinviati a causa dello sciopero possono essere differiti non oltre cinque giorni

ni e uscito ridimensionato nono­stante la crisi d'identità che vive il centrodestra. Difficoltà che Renzi vive in casa con un partito offuscato dalle tenebre di questa

-legge sulla scuola che non riesce a fare breccia oltre le mura di Pa­lazzo Chigi. E neppure lo slogan della stabilizzazione di 100mila precari che ha accompagnato il varo della riforma è riuscito ad aprire varchi nel consenso popo­lare. La verità è che tutti sanno che il Governo ha solo dovuto prendere atto delle decisioni della Corte di giustizia europea che, nel luglio dello scorso anno, ha chiarito definitivamente l'o­rientamento continentale ri­

spetto all'utilizzo annuale dei supplenti. I contratti di lavoro a tempo -determinato non posso­no essere reiterati per più di tre anni di seguito. L'Italia, pur avendola recepita nel suo ordi­namento già nel 2001, ha conti­nuato a ricorrere senza limiti ai s'upplenti annuali. Una condotta sanzionata dalla Commissione europea che il 20 novembre del 20 l3 aveva aperto una procedu­ra d'infrazione contro Roma.

L'anno della contestazione. Prof davanti alla sede del Pd protestano contro la riforma della "Buona scuola"

Elemento che è servito per inne­scare migliaia di ricorsi che han­no riempito i Tribunali. Nelle au­le sono state sollevate questioni di pregiudizialità dai legali dei vari sindacati che hanno soste­nuto le tesi dei docenti senza cat­tedra. E cosÌ, i giudici europei hanno imposto all'Italia di rego­larizzare circa lSOmila precari della scuola che, poi, il governo, per mancanza della copertura economica, è stato costretto a ri­durre a 100mila. Nuovi docenti che, dal primo settembre, lasce­ranno la palude dell'instabilità occupazionale finendo sul libro paga dello Stato.

Arriveranno nella scuola pro­prio nel momento peggiore con una riforma che rischia di demo­lire. I professori di lungo corso, che di riforme ne hanno speri­mentate tante sulla loro pelle e sulla pelle dei loro studenti, ur­lano a gran voce come non mai. Vogliono che la "Buona scuola" venga ritirata e successivamente ripensata da chi nella scuola vive e ne conosce vizi e virtù. Per que­sto bloccheranno gli scrutini.

Una protesta sulla quale vigila­no i sindacati per impedire illi­ceità da parte dei dirigenti scola­stiri. Cgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda raccomandano, in particolare, che «poiché apprendiamo che in alcune scuole gli scrutini non svolti per sciopero vengono rin­viati alle ore successive della stessa giornata, precisiamo che tale comportamento si configu­ra come attività antisindacale. Infatti, nell'accordo attuativo della legge numero 146del1990 che regolamenta i servizi essen­ziali in caso di sciopero, si dice esplicitamente che le operazio­ne di scrutinio delle classi non di esame possono essere differiti non oltre cinque giorni rispetto alla scadenza programmata del­la conclusione. La norma, cioè, parte dalla evidente considera­zione che le operazioni di scruti­nio non effettuate si rinviano ai giorni (e non alle ore) successivi; anche perché fondata sull'idea che la riconvocazione debba se­guire una procedura che non prevede la disponibile e costante presenza in sede del docente in sciopero».

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Data 11-06-2015 Pagina 19:33 RAI3 BASILICATA

Foglio 1

Rai3 Basilicata - trasmissione del 11/06/2015 dalle 19.33 alle 19.34 (Ora: 19:33:09 Min: 1:37)

oggi le lezioni in Basilicata parte allo sciopero dei professori contro la riforma della scuola proposta dal Governo Renzi scrutini bloccati per due giorni, anche per l'assenza di un solo docente e domani i sindacati di categoria annunciano l'occupazione della direzione scolastica regionale. Ce ne parla Michele Giordano . In altre regioni, il blocco degli scrutini, ha raggiunto anche il 90 % di adesioni ,e da domani si conoscerà anche in Basilicata il livello di partecipazione dei professori alla protesta contro la riforma della scuola proposta dal Governo Renzi, oggi si sono infatti chiuse le elezioni nella regione ed è scattato il blocco degli scrutini da parte del personale docente che sciopera per contestare il modello di scuola che assegna, secondo i sindacati ampi poteri ai dirigenti definiti presidi sceriffi. E che non valorizza invece il ruolo di professori. I Cobas hanno indetto due giorni di sciopero mentre CGIL ,CISL, UIL, Snals e Gilda hanno proclamato l'astensione durante la prima ora degli scrutini, in modo da fargli rinviare per bloccare l'attività del consiglio di classe . E sufficiente lo sciopero di un solo docente dalla protesta sono escluse le classiche chiudono nel ciclo stessa media e quinta superiore . Lo slittamento fino a 5 giorni comporterà il ritardo nella consegna delle pagelle e nell'affissione dei risultati e per domani mattina alle 9-30 i sindacati dei professori

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RAI3 FRIULI VENEZIA GIULIA

Data 11-06-2015 Pagina 19:37 Foglio 1

Rai3 Friuli Venezia Giulia - trasmissione del 11/06/2015 dalle 19.37 al... (Ora: 19:37:37 Min: 1:57)

lesioni volontarie. Cambiamo argomento . L'ultimo giorno di scuola ,spalanca le porte dell'estate a quasi tutti gli studenti restano sui libri i ragazzi delle ultime classi che affrontano gli esami. Intanto proseguono le iniziative di protesta dei docenti contro la riforma della scuola. Ora all'attenzione del Senato dopo CGIL , CISL e UIL e Snals, domani e sabato protesteranno gli aderenti ai con. Andrea Roma. E alla fine anche la fine dell'anno scolastico è arrivata per gli studenti del Friuli Venezia Giulia . L'ultima giornata è stata festeggiata da migliaia di ragazzi ,ma non dagli 8550 che in tutta la regione dovranno affrontare gli esami di maturità. Saranno mille in provincia di Venezia 2296 in provincia di Pordenone mille quattro cento ventotto e 3830 in quella per loro e per i ragazzini segnati gli esami di terza media ,come previsto dalla legge . Nessun problema con gli scioperi indetti dai sindacati degli insegnanti contro la riforma della scuola voluta la per le altre classi . I disagi sono invece fatti sentire in molte scuole Regione scrutini sono stati bloccati o ritardati a scioperare per primi gli insegnanti iscritti alla triplice sindacale, affiancati dai loro colleghi, anzi questa prima trance di scioperi si è conclusa oggi, ma sarà seguita da un'astensione dei Cobas che domani e sabato dovrebbe provocare l'intero gioco degli scrutini in molti istituti non in tutte le scuole di scioperi. La stessa adesione ,come ci ricorda Stefano Stefanel, dirigente del liceo Marinelli di Udine. Ci sono stati scioperi 7 classi che quindi e fanno slittare di mezzo Sonata agli scrutini che avevamo già calendarizzato settembre ,quindi c'è stata, appunto, una protesta di alcuni insegnanti si stato questo slittamento e comporta una mazza sonata di ritardo, ma non solo. Coesione con l'esame di Stato. L'ex

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Data 11-06-2015 Pagina 19:34 RAI3 MARCHE

Foglio 1

Rai3 Marche - trasmissione del 11/06/2015 dalle 19.34 alle 19.36 (Ora: 19:34:41 Min: 1:33)

sciopero degli insegnanti e il blocco degli scrutini primi Danti dei sindacati relativi all'adesione. Allora andiamo subito in redazione dove ci aggiorna Richard Mille . Allora, primi giorni di scrutini nelle scuole di tutta la regione del partito . Ovviamente la protesta che tutte le sigle sindacali, in maniera unitaria, hanno indetto contro il disegno di legge la buona scuola del Governo Renzi . Allora i primi dati che ci arrivano dai sindacati parlano di un'adesione altissima allo sciopero, la segretaria regionale della SLC, CGIL, Manuela Carloni, ci ha detto poco fa al telefono che gli scrutini sono stati bloccati in circa l' 80 % delle scuole della regione e che questo dato è uniforme da Pesaro a da Ascoli e dunque in tutte e cinque le nostre province. E c'è già un elenco di decine di istituti nei quali l'adesione è stata del 100 % era da molti anni su una forma di protesta così forte non veniva messa in campo è il segno evidente ,secondo i sindacati, che il malcontento è largamente diffuso il Governo riapra subito il confronto sul ddl scuola dice lo Snals con Paola Martano o siamo pronti addirittura a settembre anche ad occupare le scuole si susseguono intanto il presidio degli insegnanti come quello che è in corso in questi minuti a farlo ,in piazza della fortuna ,organizzato dal Coordinamento 27 maggio e. Le forti, ovviamente, ci sono gli esami di Stato, dunque entro il prossimo 17 giugno gli scrutini dovranno essere terminati . Ecco allora che in molte scuole della regione sono mai quasi sicure riunioni in notturna con nel fine settimana. Ed è tutto per ora linea

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n Sole9]{l mmrn

!)Qwt:J.Il ministro Giannini: centralità agli studenti

Per l'offerta formativa pronti 93,2 milioni Claudio lucci ROMA

_ Stefania Giannini decide di "rinnovare" la legge 440 datata 1997, che, quest'anno, tornerà al­le sue frnalità originarie di arric­chimento dell'offerta formativa e potenziamento dell'autono­mia scolastica:

Le risorse 2015, che oggi sa­ranno rese note alle scuole, sal­gono a 93,2 milioni di euro (quasi 40 milioni in più rispetto ai 56 mi­lioni stanziati nel 2014); e soprat­tuttooltreil60%deifondivengo­no allocati su interventi a favore degli studenti. Poco più di 25 mi­lioni, po~ serviranno per il capi­tolo scuole, per implementare il digitale, l'innovazione tecnolo­gica e la promozione della sicu­rezza. I restanti 16,6 milioni an­dranno alle iniziative di forma­zione degli insegnanti e del per­sonale con J)articolare attenzione all'affrnamento delle lingue straniere.

Un deciso cambio di rotta, vi­sto che questa legge negli ultimi tempi è stata utilizzata un po' co­me "pozzo di San Patrizio" ed è servita a tamponare emergenze contingenti (lo scorso anno, per esempio, sono stati sottratti 20 milioni per affrontare il nodo dei circanmila esuberi diaddettialle pulizie delle scuole, gli ex Lsu -nel 2010, addirittura, la legge 440 fu saccheggiata per rifinaIiziare le missioni internazionali).

«Adesso si cambia - spiega, in un colloquio con il Sole240re, il ministro dell'Istruzione, Gianni­ni -. Ridiamo centralità alla pro­gettualità degli istitu~ e ci muo­viamo in coerenza con le priorità contenute nel Dd! Buona Scuola Diamo ampio spazio al coinvol­gimento attivo deglistudentinel­la vita scolastica e promuoviamo l'innovazione nella scuola».

La "nuova" 440 è ora forte­mente orientata agli studenti at­traverso un investimento di ol­tre 51 milioni di euro. Si identifi­cano 5 aree d'intervento princi­pali: il rapporto scuola-Iavoro­made in Italy (25,4 milioni), cittadinanza attiva e legalità (5,8 milioni), sport e cultura (10,2 mi­lioni), partecipazione studente­sca (4,25 milioni) e integrazione e inclusione (5,5milioni).5ignifi­cativo è il rafforzamento dei fon-

di per l'alternanza con il lavoro, che nel 2015 salgono a 19 milioni (erano n milioni lo scorso anno) e serviranno per far ripartire, già subito dopo la pausa estiva, que­sta esperienza di formazione on the job (dal 2016 il frnanziamen­to sarà strutturale di 100 milioni di euro, come previsto dalla ri­forma della scuola all'esame del Senato -lunedì inizierà l'esame degli emendamenti).Altriinter­venti che "spianano la strada" al­le misure contenute nel Dd! so­nogliinvestimenti,peresempio, nello sport (2 milioni della legge 440 serviranno per il piano na­zionale di promozione dell'edu­cazione motoria) e per il poten-

Le risorse destinate agli alunni Si potenzieranno alternanza scuola-lavoro, made in Italy, sport

ziamento del «Clii» (insegna­mento diunamaterianonlingui­stica in lingua straniera), che potrà contare su complessivi 3,3 milioni. «Con il sottosegretario Davide Faraone abbiamo deciso anche di stanziare un milione di euro per l'organizzazione della Giornata nazionale della scuola chehal'obiettivo di dare risalto e diffusione alle buone pratiche», aggiunge il ministro Giannini. Altri due milioni serviranno per promuovere l'educazione tea­trale (una novità assoluta), 5,2 milioni andranno all'educazio­ne alimentare, 34 milioni per educare alla legalità, e un milio­ne servirà pure per un piano na­zionale contro il bullismo.

La valutazione dei progetti sa­rà piùstringente,si premieranno, in particolare, quelli di qualità, fruibilie innovativi. E cambia an­che il sistema di monitoraggio del Miur: «Le verifiche saranno periodiche - sottolinea ancora il ministro -. E verificheremo an­che le ricadute pratiche dei sin­goli interventi. Diamo alle scuole le risorse per attuare l'autonomia ma chiediamo anche trasparen­zae rendicontazione».

I1ìRIPRODUZlONERISERVATA

Data 12-06-2015 Pagina 42 Foglio 1

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LA STAMPA Data 12-06-2015 Pagina 9 Foglio 1

I sindacati si ribellano ai rinvii "La scuola non può aspettare" E anche i grillini attaccano: il governo sarà responsabile di questo caos

FLAVIA AMABILE

La riforma potrebbe slittare? E anche le assunzioni? Men­tre procede il blocco degli scrutini con adesioni molto al­te e l'esame del ddl procede più lentamente, nessuno si stupisce che si torni a minac­ciare un rinvio. Ma nessuno ha intenzione di cedere se il messaggio è: prendere o la­sciare. «Siamo di fronte all'en­nesimo ricatto - avverte Rino Di Meglio, coordinatore na­zionale della Gilda degli inse­gnanti - Da mesi è così ma quel

Quel ddl resta comunque irricevibile Siamo di fronte all'ennesimo ricatto dell' esecutivo

Rino Di Meglio coordinatore nazionale della Gilda degli insegnanti

Questa macchina amministrativa non è in grado di gestire un'operazione così ampia

Francesco Scrima . segretario generale della Cis I scuola

C'è bisogno ancora di riflettere? Ma se è da settembre che si sta discutendo e riflettendo ...

Giorgio Rembado presidente del!' Associazione Presidi

ddl 'è irricevibile, quindi lo ri­spediamo in ogni caso al mit­tente. E comunque si dovrà procedere alle assunzioni pre­viste per il turn-over e per le supplenze che hanno scaden­za il 31 agosto: sono quasi 50mila persone. Ne restano fuori solo altre 50mila. Entre­ranno nel giro di poco, con il turn-over».

Per Francesco Scrima, se­gretario generale della Cisl scuola, lo slittamento sarebbe un gesto «di buonsenso». An­che se l'intero iter, compreso il ritorno alla Camera, venisse completato entro il 30 giugno

sarebbe complicato avviare le assunzioni con le nuove nor­me. Questa macchina ammi­nistrativa non è in grado di ge­stire un'operazione così am­pia».

E !l governo mente, secon­do Marcello Pacifico, portavo­ce dell'Anief: «Il Parlamento ha già autorizzato le assunzio­ni nella legge di stabilità. È stata stanziata una cifra e nei conti pubblici è già presente la posta. A questo punto basta una riunione del Consiglio dei Ministri ed un semplice de­creto. Se il governo decide di non provvedere è solo sua la

responsabilità, non può scari­care la colpa sul Parlamento».

È quello che sostengono an­che i parlamentari del M5s. Se ci sarà un rinvio, il governo «sarà l'unico responsabile di questo caos» e comunque «non si azzardi a giocar esulla pelle dei docenti precari che ha preso in giro per oltre un anno».

Non vogliono sentir parlare di slittamento i presidi. «C'è bisogno ancora di riflettere? -chiede Giorgio Rembado, pre­sidente dell'Associazione Na­zionale Presidi - ma se è da settembre che si sta discuten­do e rifflettendo».

5() Su «La Stampa» I presidi «Non c'è

bisogno di riflettere -

dice l'Associa-mila

Le supplenze daawiare

per far partire il prossimo

anno

_ Così sul giornale di gio­vedì annunciavamo il ri­schio di stop alla riforma

zione Nazio­nale Presidi -lo facciamo

da tanto»

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Data 12-06-2015 Pagina 8 Foglio 1

Il senatore sotto accusa mette a rischio il ddl scuola I CENTRISTI ROMA In apparenza sono due cose distinte. Il caso-Azzollini che sta tenendo a dura prova i nervi della maggioranza. L'iter del disegno di legge per la Buona scuola alle prese con una corsa contro il tem­po per essere approvato dal Sena­to entro giugno e garantire l'as­sunzione di 100 mila docenti pre­cari. In realtà il nesso c'è. Azzolli­ni, il senatore dell'Ncd a rischio arresto, presi~de la commissione Bìlancio di palazzo Madama da dove devono arrivare i pareri su­gli emendamenti presentati agli articoli del ddl di riforma della scuola. Ieri sono arrivati ma con il contagocce, e solo su due artico­li (I e III). "Stranamente", si fa no­tare nella maggioranza, il calen-

dario della commissione Istruzio­ne e quello della giunta per le Im­munità che dovrà decidere sulla

Il PARLAMENTARE PUGlIESE NON MANDA I PARERI NECESSARI E CONVOCA LA COMMISSIONE BILANCIO PROPRIO QUANDO C'E LA GIUNTA

richiesta d'arresto partito da Tra­ni per il crac delIa divina Provvi­denza coincidono. La Giunta ha fretta: vuole chiudere entro il 24 giugno. Ma anche la Buona scuo­la ha fretta. 2500 EMENDAMENTI Agenda alla mano il ddl potrebbe avere il via libera delIa Commis­sione il 25 giugno ma poi deve an­dare in Aula (e quasi in contem­poranea con il ddl Rai). E sarà du­ra. Se uscirà "vivo" andrà alIa Ca­mera dove pur accelerando non si potrà licenziarlo prima della se­conda settimana di luglio. Trop­po tardi secondo il ministro del­l'Istruzione Giannini. Gli uffici ce la faranno ad assumere in tempo per il nuovo anno scolastico i 100 mila prof in lista d'attesa? Gli arti­coli che compongono il ddl sono 26, gli emendamenti già presenta­ti circa 2500. Qualcuno già pensa che tutto potrebbe slittare di un anno. Ipotesi fino a qualche tem-

L'aula del Senato (foto ANSA)

po fa definita "fantascientifica". Un primo tentativo di far slitta­

re di un giorno la convocazione della commissione Istruzione è stato respinto. Il presidente Mar­cucci, (pd) ha tenuto il punto. Ha annunciato che lunedì prossimo si inizierà a votare. CLIMA TESO Le opposizioni fanno ostruzioni­smo. La De Petris (SeI) ha chiesto lo stralcio del pacchetto di assun­zioni "per poi esaminare con più calma gli altri capitoli del ddl, a cominciare dalIa messa a punto di un piano pluriennale di immis­sioni in ruolo che metta "dawe­ro" fine al precariato». Idem Fa­bio RampelIi, capogruppo alla Ca­mera di Fratelli d'Italia-An, per il quale «l'attuale itinere delIa legge sta rischiando di non garantire una regolare apertura dell'anno scolastico». E (forse) su questo so­no tutti d'accordo.

Claudio Marincola (Cl RIPRODUZIONE RISERVATA

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Data 12-06-2015

il Giornale Pagina 1 Foglio 1 /2

I DISCUTIBILI CONSIGLI SU INTERNET

«Ballate, non fate i compiti» È la scuola dei prof emotivi

d i Marco Zucchetti

e il ministro dell'Istruzione si sce­gliesse su Internet come i parla-

mentarigrillini,ne avremmo uno elet- toi cuoriei «like» di tutti -genitori, stu­to conpercentualikazake, ai limiti del- denti ed ex studenti - condividendo la beatificazione. L'uomo a cui l'Italia sui social network una lista ( ... ) affiderebbe i propri figli èun professo-re di liceo di Fermo, che ha conquista- segue a pagina 18

il fenomeno Cresce la sindrome del I '«Atti mo fuggente»

«Ballate, non fate i compiti». L'ultima moda dei prof I docenti più dem raccomandano per le vacanze mare e passeggiate Moltiplicando i «like» sufacebook. E crescendo potenziali bamboccioni ...

dalla prima pagina

( ... )di 15non-compitiestiviaffi­dati alla sua classe.

Ilfenomenononènuovo,ma finora si era limitato alla mae­stra Margherita, che aisuoi sco­lari delle elementari avevacon­sigliato di passare una bellaset­timana con la famiglia durante le vacanze pasquali. Idea cari­na perché limitata, ma che si è tramutata in moda. Certo, per diventare il papa laico della scuola italiana occorre qualco­sa in più, bisogna toccare i tasti giusti e magari ammiccare al professore interpretato da Ro­bin Williams nell'Attimo fug­gente. Ecco dunque alcune idee dalla lista del prof di Fer­mo che sta spopolando: andare a camminare in riva al mare al mattino; ballare senza vergo­gna perché l'estate è una dan­za; non dire parolacce; nella lu­cesfavillantesognarecomedo­vrà essere la vostra vita; tenere un diario; vedere l' albain silen­zio e riconoscenti; guardare film struggenti; leggere, perché

leggere è la miglior forma di ri­volta; usare termini nuovi; farsi domande. Epoi, il colpo digra­zia: «Siate allegri come il sole, in­domabili come il mare». Boom di clic, esempio da seguire, fi­nalmente un illuminato invece dei soliti insegnanti retrogradi tutti pennarossaepagella. San­to subito.

Ora, al di là dell' ossessione per mare e sole che taglia fuori tuttiipoveristudentichepassa­nolevacanzeinmontagna, nes­suno può dire che il professore manchi di grazia e sensibilità. Gli insegnamenti di vita sono perfetti per i teenager in età da Smemoranda, li fanno sentire belle persone, sono pure delica­ti. Però il dubbio che si pone è un altro: possono questi 15 co­mandamenti da sinistra emoti­va essere totalmente sostitutivi degliodiosieunpo' conservato­ri compiti dellevacanze? Oppu­re sono una nuova ingegnosa trovata p er accap arrarsi la con­discendenza di studenti che giustamente preferiscono sporterelaxairiassuntideiPro­messi sposi e di genitori che le-

gittimamente preferiscono non farsi avvelenare il sangue a forza di chiedere «hai studia­to?».

Perché in fondo dietro a que­stamoda delle liste dinon -com­piti tanto alati epoetici c' è la so­lita e un po' banale battaglia di tante famiglie. Si partedallape­tizione «Basta compiti» pro­mossa dai genitori Dem e si arri­va a «guardate come si riflette il sole». Poi fa niente se a settem­breilverbo videorèormaioscu­ro come la scrittura cuneifor­me,le analisi di funzione arran­cano e tocca impiegare un me­se e mezzo perrinfrescareil pro­gramma arenatosi sulla spiag­gia. Certo, battagliare con dei ragazzi per tre mesi è sfinente, molto più comodo sarebbe la­sciarli pascolare allo stato bra­do tra pizze, dischi e telefonate dallO giugno allO settembre. Però poi nessuno provi più ala­mentarsi del sistema scolasti­co, che «il programma di storia arriva al massimo alla Seconda guerra mondiale» e «i ragazzi escono dalle superiori non pronti all'università».

I «compiti» si chiamano così perché vanno fatti nonostante siano noiosi emolesti. Li abbia­mo fatti tutti e nessuno ha smes­so di sognare per questo. Inse­gnano che nella vita anche imo­menti di tempo libero potran­no essere guastati da impegni imprevisti; sviluppano il senso del dovere; educano ad accetta­re pure i lavori meno graditi; abituano alle estati dei vent' an­ni passate preparando gli esa­mi tra fidanzamenti e birrette. Perchénessuno dice dinon bal­lare e non passare il tempo con gli amici, ma magari tra un reg­gaeeuntramonto,giustoperri­posarsi, una versione di Seneca o un tema di letteratura si po­trebbero pure fare. Così, per al­ternare. E per ricordarsi che una lista di «piaceri perlevacan­ze» farà pure raccogliere tanti «like» su Facebook, ma di sicu­roserveapoco:isedicennihan­no sempre guardato il mare, si sono sempre innamorati e han­no sempre tirato i' alba. N ono­stante i compiti e senza profes­sori alternativi.

Marco lucchetti

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il Giornale

«Guardate il sole» Camminatesulla riva del mare in totale solitudine: guardate comevi si riflette il solee, pen­sando alle cose che più amate nella vita, sentitevi felici

«Andate a vedere l'alba» Almeno una volta, andate ave­dere l'alba. Restate in silenzio e respirate. Chiudete gli occhi grati. Fate molto sport

«Siate allegri» Siateallegri come il sole e indo­mabili come il mare. Non dite parolacce e siate sempre edu­catissimi e gentili. E fate i bravi

«Fatevi incantare» Se trovate una persona che vi incanta, diteglielo con la since­rità e la grazia di cui siete capa­ci. Non importa se lui/lei capi­rà. Se non capirà non era destino

«Sognate la vostra vita» Nella luce sfavillante o nelle notti calde, sognate come do­vrà e potrà essere la vostra vi­ta: nell'estate cercate la forza per non arrendervi mai

«Ballate senza vergogna» Ballate.Senzavergogna.ln pi­sta sotto cassa, o i n ca m era vo­stra. L'estate è una danza ed è sciocco non farne parte. Evita­te situazioni o persone negative

Data 12-06-2015 Pagina 1 Foglio 2/2

Imparare il senso del dovere non ha impedito mai a nessuno di sognare

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Data 12-06-2015 Pagina 8 Foglio 1

m Senato, da lunedì le votazioni PAOLO FERRARIO MILANO

a commissione Istruzione del Senato comincerà a votal'e gli articoli del ddl "Buona scuola" da lunedì. Lo ha reso

noto il presidente AndJea Marcucci (Pd) dopo il pal'ere non ostativo della commissione Bi­lancio, che però ha posto Il presupposti, tre condizioni e cinque osservazioni al progello di riforma. La commissione, presiedutadaAn­lonio Azzollini (Ncd-Ap), nei cui confronti la procura di Trani ha chiesto l'arresto per il crac delle case di cura "Divina Provvidenza", ha e­spresso il parere SOIWlto sugli articoli l e 3 del ddl, che sararmo quindi esaminati per primi dalla commissione Istruzione. Intanto, ieri sia Sei che il Movimento 5 Stelle so­no tornati a chiedere al governo lo stralcio del­le 100.70 l assunzioni dal resto della riforma Di «ricatto» del premier Renzi al Pal'iamento pal'­lano apertamente i grillini, dopo che daPalaz­zo Chigi sono filtrate voci secondo cui l' esecu­tivo sarebbe intenzionato a posticipare il varo della riforma di un anno, facendo quindi sal-

Movimento 5 Stelle e Sei chiedono ancora di "spacchettare" le

assunzioni, accusando Renzi di «ricattare» il Parlamento. Il

paradosso dei prof di Matematica

tare le assunzioni. Da qui la richiesta di "spac­chettamento'; già più volte, per altro, respinta dal governo. Che, secondo il ministro dell'I­struzione, StefallÌa GiallllÌllÌ, sarebbe comun­que "risoluto» ad andare avanti. Preoccupazione per il lavoro «a rilento» del Se­nato si è detta allche la responsabile Scuola di Forza Italia, Elena Centemero, che demmcia "le divisiOllÌ del Pd che nulla hanno a che vedere con gli studenti e con il miglioramento della lo­ro formazione». Centemero hadefillÌto «grave e incomprensibile» lo sciopero degli scrutini

ancora in atto in tante scuole. Per la FIe-Cgil, la protesta "è stata un successo» in tutta Italia, con punte dell'80-90% di adesione in alewle re­gioni. Infine, sono tornati alla caJica i 6.300 docenti idonei del concorso 2012 che sono stati esclu­si dal piano straordinaJio di assunzioni, pur essendone stati, in un primo momento, ri­compresi. Hiuniti in un gruppo molto agguer­rito, questi insegnanti mettono in evidenza un "paradosso» del piano assunzionale del go­verno, che riguarda l'insegnamento della Ma­tematica. Secondo le rilevazioni dei docenti i­donei del concorso, le cattedre vacanti e di­sponibili per questa materia sono 2.630, ma soltanto I .790 sarebbero coperte dalle nuove assunzioni. Ciò significa, si legge in una nota, che ,,840 cattedre, un terzo del totale, saJeb­bero assegnate a docenti che non sono abili­tati» in Matematica ma in altre materie. Eppu­re, falmo notare gli idonei, Ua di loro ci sono 229 insegnanti di Matematica che il governo non ha intenzione di assumere. "C'è logica in questo?» è l'allléu.'a conclusione degli idonei.

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Giranttsta Data 12-06-2015 Pagina 4 Foglio 1

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Continua la corsa a ostacoli per la IIBuona Scuola"

SEL AVVERTE:

, di Daniel Rustici

, Resta teso il clima at­torno alla riforma

della "Buona Scuola" men-tre al Senato è arrivata quasi al

capolinea l'illustrazione degli emendamenti. 'La commissione Istruzione di Palazzo Madama concluderà entro oggi l'esa­me del testo. Tra gli emendamenti presentati ci sono anche quelli del sindacato Anief. Nel dettaglio, le richieste del sindacato di base ri­guardano un censimento dei posti vacanti e disponibili per le immissioni in ruolo, la ri­chiesta di La maggioranza deve fare i conti stabilizzare tutti gli abilita-ti con 36 mesi di servizio, il via libera alle assunzioni di tutti gli idonei ai concor-si pubblici e l'introduzione già quest'anno della salva-guardia dei coordinatori di educazione fisica. Infine Anief chiede ai senatori di permettere la riserva ai corsi di formazione anche ai ricorrenti del concorso per dirigenti scolastici del 2011 e di procedere con il pensionamento di quegli insegnanti che hanno raggiunto 'Quo­ta 96' ma che sono ancora in servizio. E se secondo la Commissione «il ddl consentirà alla maggior parte se non a tutti i dipendenti attualmente con contratto a tempo determi­nato di essere assunti su base permanente», il presidente dell' Anief, Marcello Pacifico, ri­corda: «Tutto ciò non ha avuto alcun segui­to visto che ancora oggi in Italia si continua­no a respingere le assunzioni dei precari, in possesso di regolari titoli di studio che han­no svolto 36 mesi di servizio su posti liberi. Come si fa a dire a questi docenti e Ata, ab­bandonati alloro destino anziché essere sta­bilizzati, visto che il legislatore continua a te­nere la testa nella sabbia, che non devono ri­volgersi al tribunale?». Dalle opposizioni poi, arriva la richiesta di Sinistra Ecologia e Liber­tà di stralciare il capitolo della stabilizzazio­ne dei precari dalla riforma della scuola e procedere con un rinnovamento dell'offerta formativa. A sottolinearlo sono state la capogruppo di

Palazzo Madama, Loreda­na De Petris e la capogrup­po in commissione Istru­zione del Senato Alessia Petraglia. «A dispetto delle dichiarazioni e dei soliti annunci di propaganda da parte di Renzi circa la di­sponibilità di più tempo per approfondire gli argo-menti e sentire le parti, non

!ILA MAGGIOR.ANZA DEVE FARE I CONTI CON I NUMER.I NEI.LE COMl\lllSSIONI AFFARI COSTITUZIONALI E ]Dj,""", .... ,,,,

PER NON JC~u.',' ... ~n"" DELL'AULA))

c'è stato alcun passo concreto in questa dire­zione» ha dichiarato Petraglia, aggiungen­do:«Anzi, aperture proprio non ce ne sono, almeno finora, in particolare sulla stabilizza­zione, all'indomani dell'assemblea del grup­po del Pd è emersa una posizione molto rigi­da in senso contrario. Va bene che come dice Renzi gli italiani ogni 3 mesi dimenticano ma qui stiamo parlando di posti di lavoro da un lato e della formazione, del futuro dei nostri giovani». Le fa eco la De Petris: «L'apertura sui tempi risponde solo a un'esigenza politi­ca della maggioranza di fare una riflessione sui numeri e sulla solidità dell'appoggio - ha rilanciato De Petris . Numeri che si allargano per la maggioranza in commissione Istruzio­ne, ma che si restringono in commissione Af­fari costituzionali e in commissione Bilancio, anche dopo la richiesta di arresto ai domici­liari per il presidente Antonio Azzollini del­l'N cd. Per non parlare dell' aula». Ma il demo­cratico, ed ex ministro dell'istruzione, Giu­seppe Fioroni rassicura: «Le modifiche van­no fatte e dobbiamo avere il coraggio di dire che le assunzioni, con la definitiva stabiliz­zazione e ingresso in ruolo, possano avveni­re con un percorso che si sa quando inizia, ma anche quando finisce». «Aprire a settem­bre quando ci sono delle riforme», ha inoltre spiegato Fioroni, « è una corsa a ostacoli non facile. Ci sono degli aggiustamenti che vanno fatti e bisogna che al Senato si passi dalle pa­role ai fatti, senza per questo scaricare le cri­si nei partiti, dentro la maggioranza e tra mag­gioranza e opposizione, sulla pelle degli stu­denti. Questo sarebbe l'esatto contrario di quello di cui hanno bisogno la scuola italia­na e l'Italia». E intanto commissione Bilancio del Senato ha espresso un parere non ostati­vo, con condizioni in base all'articolo 81 del­la Costituzione sul disegno di legge della "Buona Scuola".

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IL ,,"~MATTINO

Buona scuola: blindate 50mila

• • assuDZlom Nuovi emendamenti allo studio sette giorni per «salvare» il ddl Elena Romanazzi

La tentazione di far saltare tutto c'è. Ed è forte. tra polemiche, bIac­co degli scrutini, braccio di ferro dei sindacati e diktat dentro il Pd, l'esecutivo sarebbe fortemente tentato di rinviare tutto il pacchet­to della buona scuola. La giornata era iniziata cosÌ con questo spet­tro, la sconvocazione della com­missione istruzione e i lavori al ral­lenty della Bilancio (caso Azzolini ha contribuito ad ingarbugliare la situazione). Ma in serata, pur re­stando il break e i tempi sempre piì:1 contingentati, si è deciso di convocare nuovamente la com­missione Istruzione per lunedÌ ed iniziare le votazioni. In sostanza si va avanti, finchè si può cercan­do di ottenere il risultato.

Il ministro Stefania Giannini è cauto. «È difficile avviare una rifor­ma della scuola senza farsi del ma­le - spiega - mette pau-

do per la valutazione e il premio ai prof migliori, fino al potere rea­le nelle mani dei dirigenti scolasti­ci e ad una vera autonomia con l'introduzione dell'organico fun­zionale.

Una riforma che fa paura. Tra una commissione e l' altra, la buo­na scuola è in standby. E non solo per problemi legati alla Bilancio, ma piuttosto per la stesura ad ope­ra della responsabile scuola dci Pd, Fracesca Puglisi, di alcuni emendamenti che potrebbero -cosÌ si SUSSUlTa - mettere il turbo al ddl e accontentare, ma solo in pmie, le richieste di sindacati, profma anche la minoranza dem che, su alcuni aspetti, si è messa sempre di traverso. Per non parla­re dei pentastellati che puntano allo stralcio del pacchetto di as­sunzioni. E di Fi che punta a far entrare anche i docenti inseriti nelle grad uatorie di II fascia.

I sindacati stanno a ra avviare un processo del genere. Ma il gover­no è risoluto». Si voglio­no cambiare alcuni - ag­giunge - punti del no­stro sistema, che del re­sto è molto valido.

scontro In Senato

guardare. Una pausa di riflessione, potrebhe sembrare incredibile, a loro sta bene. «Le modifi­che che abbiamo propo­sto - spiega Massimo Di Menna della Uil- resta­no per noi un punto fer­mo». Sulla stessa linea Rino di Meglio della Gil-

Le modifiche al siste­ma non sono di poco conto. Dall'assunzione

commissione al rallenti Giannini: «Cambiare fa sempre

diretta dei docenti, al paura» bonus school, passan-

da: «Il governo si sta in­cartando non si rendo-

Data 12-06-2015 Pagina 8 Foglio 1

Lo scontro Dallo sciopero generale del5 maggio sulla scuola è alta tensione

no conto che non ci sono i tempi per l'attuazione». Lo slittamento di un anno di tutto il pacchetto al­la fine pregiudica solo una parte delle assunzioni. I posti vacanti e disponibili sull' organico di diritto (quello hasato sul numero di iScritti) deve essere comunque co­perto. Stiamo parlando di 50mila posti liberi e immissioni in ruolo possibili. Meno della metà di quel­le annunciate dal premier Renzi, ma comunque, immissione sulle quali già c'è la copertura economi­ca e che non possono essere rin­viate. La scuola senza 50mila im­missioni in ruolo a settembre an­drebbein crisi.

C'è da compiere una scelta. Se far saltare tutto o invece andare avanti con il voto rischiando Plin­cipalmente sui tempi. Le modifi­che in fase di definizione darebbe­ro una mano agli uffici scolastici regionali consentendo di mante­nere lo stesso sistema di immissio­ni in ruolo senza la creazione de-

gli mnbiti tenitoriali ma solo per il prossimo anno.

La partita al momento è anco­ra tutta aperta. Gli emendmnenti dell'ultima sono in fase di scrittu­ra, verranno poi sottoposti al pre­mier per il via libera finale. Potreb­bero accontentare qualcuno. So­prattutto a palazzo Madama. Per fare presto molti ipotizzano il ri­corso al voto di fiducia, ma con i numeri risicati che l'esecutivo ha al Senato si rischia il patatTac. Sal­vo sorprese (e spostamenti in soc­corso in fase di definizione).

I sindacati vanno avanti con la protesta. Lo sciopero degli scruti­ni, nelle regioni dove si sono già concluse le lezioni, ha avuto i suoi effetti ed ha raggiunto picchi dell'80%. Quadri pubblicati in ri­tardo e attesa da parte di studenti e genitori. Nessuno toccherà gli eSilmi di mahn;tà. La pl;ma pro­va è fissata il 17 giugno.

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IL CAPO D'ISTITUTO

«La maturità mi obbliga a ritardare le valutazioni» (POSTICIPARE a luglio gli scru­tini ha una motivazione chia­ra, la maturità. Mi arriverà una diffida? Basta guardare il ca­lendario per capire che non potrei fare altrimenti».

Gaetana Feniello risponde con decisa pacatezza alle criti­che delle rappresentanze sin­dacali. In questi giorni sta cer­cando di seguire tutte le 68 classi di cui è preside, per ognuna uno scrutinio, di solito intorno all'ora e mezzo per de­cidere di sufficienze, debiti formativi ed eventuali boccia­ture nel liceo linguistico Go­betti e nell'istituto agrario di Sant'Ilario. Le diffide pronte a partire contro gli annunci di scrutini da recuperare oltre i cinque giorni previsti dalla normativa, durante le prime settimane di vacanza, non la spaventano.

«Ho sempre avuto un ottimo rapporto con i docenti, tanto che al Gobetti gli scrutini sal­tati sono stati solo tre, quelli di pochi professori - spiega la di­rigente che coordina le valuta­zioni di 1350 alunni nelle due scuole - Penso che tutto que-

sto tipo di protesta sia diven­tato "confusi va". Si crea un'impostazione demagogica contro i dirigenti, non sono "sceriffi" - ripete Feniello in una pausa prima di rientrare per seguire lo scrutinio di una sezione del quinto anno -Vedo genitori in piazza per manife­stare contro quel disegno di legge che in teoria dovrebbe dare maggiori poteri ai diri­genti scolastici. E poi gli stessi vengono da me per chiedere provvedimenti nei confronti di un certo professore. Ma io quel potere non ce l'ho».

Rinviare tutto a luglio una provocazione per i sindacati, una "necessità", secondo la di­rigente. «Appena ho libero uno spazio convocherò gli scrutini, chiaro. Sarà a inizio luglio, ma dipende dal numero di classi saltate. Però non capisco. Chi ha scelto questa forma di pro­testa dovrebbe esser contento di riuscire a portare il più in là possibile gli scrutini, era que­sto l'obiettivo. Lo sciopero così sarebbe perfettamente riusci­to». R.P.

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IAGAlZElfAlmMIlZOGIORNO

LA PROPOSTA uSTRALCIARE LA PARTE DAL DDLn

Scuola, SeI punta sulle assuzioni «Poi viene il resto»

ti ROMA. Stralcio del pacchetto di assunzioni, per poi esaminare con più calma gli altri capitoli del ddl scuola, a cominciare dalla messa a punto di un piano pluriennale di immissioni in ruolo che metta "davvero" fine al precariato. E' la richiesta ribadita con forza da SeI alla luce dei tempi più dilatati dell'iter parlamentare al Se· nato.

"Non c'è - ha spiegato in una conferenza stampa la senatrice Loredana De Petris - una previsione di calendarizzazione in Aula del prov· vedimento. Non c'è quindi la scusa dei tempi perchè i vari passaggi stanno slittando e dunque la nostra proposta, già avanzata più volte, sta· volta si può concretizzare: procedere subito con le assunzioni previste e poi fare un lavoro serio sul resto a partire da un piano pluriennale di assunzioni perchè da quello previsto nel ddl restano tagliati fuori 150·180.000 insegnanti e non certo perchè non abbiano i titoli. Vogliamo arrivare alla stabilizzazione di tutto il personale che in questi anni ha garantito il funzionamento della scuola".

Data 12-06-2015 Pagina 9 Foglio 1

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IAGAlZElfAlmMIlZOGIORNO

Come stabilire il merito dei docenti?

«Fare !'insegnante è un lavoro bellissimo, ma purtroppo malpaga­to» con questa frase il santo padre ha esordito all'incontro con diri­genti e docenti cattolici di scuola media.

Per trasmettere contenuti, ha pro­seguito, è sufficiente un computer, per capire quali sono i valori e quali le abitudini che creano armonia nella società, occorre un buon in-

segnante, che vede crescere, giorno dopo giorno, le persone che sono affidate alla sua cura».

La «Buona scuola» proposta da Renzi, contestata dai docenti, in quanto potrebbe creare professori di serie A e di serie B, Tuttavia è bene sottolineare che quello del docente è un mestiere abbastanza creativo, ma non si può dare per scontato che un qualunque modo di insegnare sia sempre valido.

Per esempio sarebbe facile por­tare avanti i più bravi e lasciare indietro tutti quanti gli altri; ma in questo caso quale sarebbe il merito del docente?

Per quasi tutti i sindacati rap­presentativi della scuola (e anche

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per quasi tutti i docenti) uno dei punti più discutibili della riforma in questione è quello che assegna trop­pi poteri al dirigente scolastico: ef­fettivamente questo potere ecces­sivo potrebbe creare non pochi pro­blemi.

Comunque i docenti dovrebbero puntare a costruire una relazione educativa con ogni studente, che deve sentirsi accolto per quello che è con i suoi limiti e le sue debolezze. Infine penso che la «Buona scuola» dovrebbe mettere al centro dell'in­segnamento lo studente con i suoi bisogni e i suoi limiti e il desiderio profondo di diventare un cittadino.

Maria Amendolagine Bari

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LANOTiZiA ________ GlDRNALE.IT_

Sciopero degli scrutini in mezza Italia Basta un docente per bloccare tutto di CAROLA OLMI

Prosegue lo sciopero degli scrutini in tutta Italia, con pun­te nel Lazio e Sicilia. Tensioni tra presidi e docenti. Basta

che un solo insegnate incroci le braccia per bloccare le com­missioni. E costringere tutti gli altri a un super lavoro.

A PAGINA 3

• •• rutlDI dì CAROLA OLMI

er fortuna che l'Autorità di vigilanza sugli scioperi ave­va vietato agli insegnanti di scioperare durante gli scrutini. Perché moltissi­

mi docenti saranno pure bravissimi a trasmettere agli studenti la loro scien­za, ma l'esempio che lasciano è deva­stante. Rispettando il divieto limitato giu­sto agli scrutini del­le classi teminali, gli scioperi sono scattati subito dopo in tutta Italia, creando mol­tissime situazioni di disagio per i ragazzi e le loro famiglie. E non solo. Slittando gli scrutini adesso c'è il problema della so­vrapposizione con gli esami di maturità. Un caos, insomma, che innervosisce sicura­mente il Governo ma fa molto più male ai diretti interessa­ti. I ragazzi, proprio coloro per i quali esiste la scuola, stanno vivendo uno dei periodi più importanti di tutto il loro percorso scolastico in un clima di incertezza e tensione.

BRACCIA INCROCIATE A sentire i sindacati lo sciopero degli Piero Bernocchi, dei Cobas, stima che in Emilia-Romagna, Molise, Lazio e Lombardia gli scrutini effettuati fin ora non superano il 10 per cento. Ine­vitabile, soprattutto in quelle regioni dove le lezioni sono finite più tardi,

che a causa proprio di questo sciope­ro gli scrutini non finiscano prima de­gli esami di maturità. Come faranno i professori a fare entrambe le cose? In molte scuole per questo motivox'è nervosismo anche tra gli stessi profes­sori. Una delle ipotesi per risolvere il problema è che si lavori anche la not­te o di domenica. Oppure gli scrutini si svolgano il pomeriggio nelle ore la-

sciate libere dagli esami di maturità. In ogni caso un super lavoro che non fa celto bene alla qualità e alla sereni­tà delle valutazioni sulla preparazione degli studenti. Proprio i ragazzi paga­no cosÌ questo seconda round della protesta organizzata da tutti i sinda­cati della scuola con le grandi manife­stazioni di piazza contro la cosiddetta riforma della Buona scuola. Un blocco compatto che sta producendo enormi danni agli stessi insegnanti. Nono­stante il superlavoro già in atto e que­lo che sarà necessario per recuperare il tempo perso con gli scioperi degli

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scrutini per le classi non terminali, la maggior patte di questi scrutini è già saltata. A Roma la situazione sarebbe particolarmente complessa, con di­versi istituti rimasti indietro, tra cui il classico e linguistico Aristofane, il comprensivo Gandhi e lo scientifico e linguistico Innocenzo XII di Anzio.

BLOCCARE 1111'1'0 È FACILE Il successo della pro­testa è però genera­lizzato. Dal Piemonte alla Sicilia la percen­tuale di scrutini sal­tati oscilla fra il 50 e il 70 per cento. E questo perchè è sin troppo facile mette­re in crisi le commis­sioni. Per giudicare il percorso formativo di ogni singolo studente è infatti necessario che a riunirsi sia l'in­tera commissione de­gli insegnanti. Se uno solo di questi docenti

incrocia le braccia tutti gli altri sono costretti a subire. E a perdere tempo prezioso che poi è difficile da recupe­rare se non accelerando le riunioni successive. A cosa serva dare battaglia contro il preside-sindaco o tutte le al­tre novità della rifonna sulla scuola se poi l'effetto concreto è di sacrificare persino gli scrutini degli alunni è un mistero. E mentre !'iter della riforma avanza lentamente in Senato, esatta­mente come lentamente procedono gli scrutini, le scuole diventano teatri sempre più di scontro politico e meno di insegnamento e cultura.

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