convegno clil udine
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Carla Tosoratti, 2009
Quale formazione per i docenti CLIL?
Un’ipotesi di lifelong training
Carla Tosoratti, 2009
Punti chiave
• Un’esperienza personale di ricerca e formazione
• Un progetto di collaborazione
• Un’idea maturata durante il corso CLIL
Carla Tosoratti, 2009
Un progetto di apprendimento continuo
• Origine del progetto: PL 2000 e seminari di
formazione del MIUR Conoscenza e
successiva esperienza CLIL
Creazione gruppo di lavoro locale
Realizzazione progetto di formazione
Carla Tosoratti, 2009
La fase di progettazione
• Definizione degli obiettivi
• Modalità organizzative• Selezione dei contenuti• Profilo desiderato del
docente CLIL• Vantaggi e punti critici
del processo di formazione(Marsh, 1997)
Carla Tosoratti, 2009
Contesto di formazione
• La realtà socio-culturale e scolastica locale
• Analisi delle competenze richieste
• Quali aspetti privilegiare?
• Altre esperienze di formazione docenti CLIL a livello nazionale e locale
Carla Tosoratti, 2009
Il progetto
• Motivazione e interesse da parte dei docenti
• Informare prima di formare
• Fase di pianificazione e relative criticità
• Presentazione progetto
Carla Tosoratti, 2009
Carla Tosoratti, 2009
Scelte strategiche
• Scelta dei contenuti
• Scelta dell’approccio metodologico
• Il docente formatore (Quali competenze? Quali esperienze?)
Carla Tosoratti, 2009
DIMENSIONI DEL CLIL (1)
• Sviluppare conoscenze e competenze interdisciplinari
• Preparare gli studenti a una visione interculturale
• Migliorare la competenza generale in L2
• Sviluppare abilità di comunicazione orale
• Migliorare la consapevolezza di L1 e L2
Carla Tosoratti, 2009
DIMENSIONI DEL CLIL (2)
• Sviluppare interessi e attitudini plurilingui
• Fornire l’opportunità per studiare il contenuto attraverso prospettive diverse
• Consentire l’apprendimento della terminologia specifica in L2
• Diversificare metodi e forme dell’attività didattica
Carla Tosoratti, 2009
Quale collaborazione
• Il docente CLIL progetta lezione /modulo con docente L2 e svolge l’attività in modo autonomo
• Il docente CLIL progetta lezione/modulo con docente L2 e fa lezione in compresenza
• Docente L2 riprende lezione CLIL per riflessione linguistica
Carla Tosoratti, 2009
VARIABILI CLIL
• Abilità da sviluppare (lettura, scrittura, ascolto, interazione)
• Compresenza possibile dei docenti CLIL e L2 (?)
• Verifica e valutazione attività CLIL
• Riflessione linguistica durante lezione CLIL
Carla Tosoratti, 2009
VARIABILI CLIL (1)
• Motivazione all’approccio CLIL (professionale, formativa…)
• Peso di L2 in lezioni CLIL (Quanta L2?)• Numero di materie coinvolte• Tempo assegnato al CLIL ( quante
lezioni?)• Elaborazione di singoli moduli in L2 ,
singole lezioni o progetti di lavoro/area di progetto
Carla Tosoratti, 2009
FASI DEL PROGETTO DI FORMAZIONE AZIONI AVVIATE
Fase esplorativa - Analisi dei bisogni formativi
Colloqui esplorativi per rilevare l’esigenza di una formazione CLIL; questionario di ricognizione per sondare la disponibilità e l’interesse dei docenti alla frequenza di un corso di formazione
Fase progettuale – Ricognizione dei bisogni formativi; analisi delle risorse umane; pianificazione del percorso formativo, degli obiettivi, delle attività, dei contenuti; presentazione del progetto e sua approvazione agli Organi Collegiali
Definizione gruppo di lavoro per la progettazione del corso; incontri per la progettazione e la realizzazione del corso di formazione; autoaggiornamento continuo dei membri del gruppo
Fase di attuazione del progetto Organizzazione e docenza a due corsi di formazione
Fase di monitoraggio Incontri del gruppo di lavoro; colloqui con i corsisti; riflessione in itinere da parte dei formatori del lavoro svolto; questionario di gradimento da parte dei corsisti
Carla Tosoratti, 2009
Il corso di formazione
Contenuti essenziali• Caratteristiche del CLIL• Strategie ed attività per
l’insegnamento CLIL• Problematiche della
progettazione e della metodologia CLIL
• Attuazione pratica dell’insegnamento CLIL
• I materiali per la classe CLIL
• Analisi di esperienze CLIL
Carla Tosoratti, 2009
Modulo: “Caratteristiche del CLIL”
Fasi Cosa fa il formatore Cosa fanno i corsisti
Conoscenza, motivazione Si presenta; invita i corsisti a presentarsi, elencando:Scuola in cui si insegnaDisciplina insegnataEventuale esperienza nel CLILMotivazioni per la frequenza del corsoAspettative dal corso
Si presentano; eventualmente intervengono alla fine delle presentazioni per porre quesiti.
Carla Tosoratti, 2009
Brainstorming Chiede ai corsisti di fornire una definizione di CLIL
Rispondono e confrontano le risposte con un collega
Lettura e analisi di un testo Distribuisce fotocopie del testo “Usare le lingue per apprendere e apprendere a usare le lingue” (Gisella Langè, Tie-Clil)
Leggono il testo ed evidenziano le parole-chiave A coppie, discutono il significato dei principali termini-chiave
Carla Tosoratti, 2009
Modulo:”Problematiche del CLIL”
FASE DI PROGETTAZIONE Coinvolgimento team di docentiCoinvolgimento DirigenteCoinvolgimento studenti e famiglieRedazione progetto e presentazione agli organi CollegialiApprovazione da parte degli organi CollegialiNecessità di formazione per i futuri docenti CLIL: formazione linguistica e metodologicaCollaborazione con i docenti di lingue straniereCollaborazione con i docenti del Consiglio di Classe
Carla Tosoratti, 2009
Problematiche del CLIL
FASE DI REALIZZAZIONE Ricerca materiali idonei Adattamento/semplificazione materialiProgettazione lezione/modulo/UACreazione task adeguatiUso efficace della lingua stranieraCollaborazione con il docente di lingua stranieraApplicazione di strategie/tecniche efficaci nel contesto CLIL
Carla Tosoratti, 2009
Modulo “Attuazione pratica dell’insegnamento CLIL”
• La selezione dei contenuti per le lezioni CLIL
• La ricerca e l’eventuale adattamento dei materiali per la classe CLIL
• La redazione della lezione CLIL, incluse attività ed esercitazioni
• La collaborazione con il docente di lingua straniera
Carla Tosoratti, 2009
Modulo “I materiali per la classe CLIL”
• Di quali materiali avrà bisogno il docente CLIL per le lezioni?
• Dove si possono trovare?
• E’ necessario integrarli con ulteriori attività, esercizi, testi?
Carla Tosoratti, 2009
“I materiali per la classe CLIL”VALUTAZIONE RISORSA WEB
Indirizzo sito:
Contenuto:
Livello linguistico:
Esempi di possibile uso per il CLIL:
Possibili collegamenti interdisciplinari:
Sezioni del sito rilevanti per il CLIL:
Testi utili per il CLIL (indicare riferimento preciso, livello, tipologia):
Altre osservazioni:
Carla Tosoratti, 2009
“Consapevolezza e riflessione nel lifelong training”
• Frequenza attiva agli incontri di formazione• Attività di autoaggiornamento e studio individuale• Ricerca di materiale disciplinare in lingua straniera• Sviluppo di un progetto CLIL di istituto• Stesura di alcune micro-lezioni, e presentazione
durante gli incontri• Sviluppo e sperimentazione di alcune lezioni
complete di attività durante l’orario scolastico curricolare, e successiva analisi e riflessione
• Cooperazione fattiva ai lavori di gruppo e a coppie durante le sessioni di formazione
Carla Tosoratti, 2009
Valutazione e autovalutazione
• Come posso aumentare la motivazione nella classe CLIL?
• Pensa a te come insegnante CLIL. Quali sono:– i tuoi punti forti?– i tuoi punti deboli?– le tue speranze?– le tue preoccupazioni?
• Come descriveresti un bravo docente CLIL?• Cosa vorresti cambiare del tuo insegnamento,
nell’ottica dell’approccio CLIL?• Cosa ne pensi dei lavori di gruppo? Usi mai questa
tecnica normalmente?
Carla Tosoratti, 2009
Sviluppi futuri…
• Verso un ambiente di aggiornamento continuo (lifelong training) (Kelly)
• Realizzazione di un Portfolio docenti
• CLIL nella scuola secondaria di primo grado
• Incoraggiare la condivisione di esperienze e materiali
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