altra realta': marzo 2013

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La Realta' è un'altra,la Realta' non è quella che ti racconta la televisione,non è quella che ti raccontano i giornali e i mass-media. Guarda con gli occhi dell'Aquila,pura determinazione e un solo obiettivo, la Verita' (A.Raja) ALTRA REALTA' domenica 31 marzo 2013 CHE BELLA CHE SEI... Mi avvicino all’uscita del bus. Alla mia destra c’è una ragazza fra i 20 e i 30, più verso la ventina. Un viso d’angelo, un nasino di marzapane, occhi chiari, sopracciglia lunghissime, naturali però, bocca carnosa semi aperta. Due mani immortali, Caravaggio non le avrebbe dipinte così, con quelle unghie, naturali anche quelle, lunghe e smaltate di azzurro. Guarda il cellulare, mi guarda con un angolo di occhio, appena. La pelle del volto è orribilmente butterata da una patologia verrucosa che ho visto di rado, ma che è terribile. Immaginate, come avere una pallina sottopelle, capita in viso, ma averne centinaia e tutte raggruppate in mucchi, ma anche sparse, soprattutto sulle guance. E quel che è peggio è che tendono poi a moltiplicarsi, a volte – e prego Dio che non sia il caso di quella piccola – fino a trasformare la persona in un mostro. Non so se vi sia una cura, qualcuno dice che le ‘streghe’ curano ste cose, i dermatologi dubito, quella ragazza non sarebbe arrivata a quel punto se vi fossero terapie acclarate. La pelle di una donna, e in volto! Ma vi rendete conto? E’ come ti presenti alla vita, all’uomo che ti ha acceso il cuore. Ma vi rendete conto? Si fa presto a dire, ma se si riesce a pensare nel profondo ai minuti di una vita, proprio a cosa significa passare 60 secondi messi così in una qualunque giornata, se ci si riesce, non si può che rimanere strozzati in gola pensando a lei. Non perché era così carina, no, ma perché era una bimba nel pieno dell’esplosione di una vita. La cosa che più mi ha fatto male è un pensiero, ed è questo: si odia? Guardate che quando ci si ritrova così colpiti dalla vita, così sadicamente prelevati fra milioni per soffrire di una cosa deformante che praticamente nessuno ha, e che neppure ti uccide quella merda, e quando si pensa che è il tuo corpo che ti sta facendo questo, può accadere che ci si odi. Può accadere che una mattina ci si svegli e davanti allo specchio del bagno si esploda a urlare BASTAAAAAAAAA!!!!!!!! MA PEERCHEEEEEEEE’!!!!!!!... e si prenda il fon e lo si scaraventi contro lo specchio, per poi crollare sulle ginocchia in un pianto deforme. Lei si odia? Darei la mia vita perché non fosse così, io che ho avuto tutto, tutto, un gran corpo, energia da vendere a camionate, intelligenza, una vita da film, sesso, amore ad alluvioni, avuto e dato, lavoro di passione, successo… tutto. Io darei la mia vita ora perché lei non si odiasse. L’autobus sta per fermarsi al mio stop. Estraggo il cellulare e scrivo nella spazio sms Che bella che sei”, perché lo era. Volevo metterglielo davanti agli occhi, ma non ho fatto a tempo, le porte erano spalancate e la gente mi ha spinto giù. L’ho fissata e lei mi ha fissato. Paolo Barnard Ti potrebbero anche interessare: TESTIMONIANZA DI UNA EX ADDOTTA Solo fuori dall’euro l’Italia può rinascere IL COLPO DI STATO SOBRIO DI MARIO MONTI DEVI FARE PENITENZA MOLTA PENITENZA 2013 (708) dicembre (66) novembre (80) ottobre (84) settembre (85) agosto (101) luglio (34) giugno (52) maggio (52) aprile (38) marzo (37) CHE BELLA CHE SEI... il cambiamento o è totale, o è totalmente finto DAL DIARIO DI BERSANI COME USCIRNE (SENZA DANNI) PER NON FARSI RAPINARE ... INCONTRO TRA PD E M5S Non ci bastano le sue dimissioni, ministro degli E... TUTTI UGUALI ...SONO SOLO DELLE MACCHINE Cipro: continua caos, prelievo arriva a 40% NELL'ORIGINE DEL NOME; ITALIA PAESE DI VITELLI LE METAFORE DI BERSANI I TEDESCHI SONO NAZISTI NEL DNA IMPIANTI DI MICROCHIP L'IGNORANTE ILLUMINATO, L'EUROPA E M5S Mi hanno offerto un posto in M5S. NO! Sia messo ag... C' E' IN ATTO UNA STRATEGIA PER DISTRUGGERE L'ITAL... Venti di guerra : Mosca schiera cinque fregate che... "Patrimoniale del 15% sui conti Archivio Post Altra Realta' Condividi 1 Altro Blog successivo» Crea blog Entra

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La Realta' è un'altra,la Realta' non è quella che ti racconta la televisione,non è quella che ti raccontano i giornali ei mass-media. Guarda con gli occhi dell'Aquila,pura determinazione e un solo obiettivo, la Verita' (A.Raja)

ALTRA REALTA'

domenica 31 marzo 2013

CHE BELLA CHE SEI...

Mi avvicino all’uscita del bus. Alla mia destra c’è una ragazza fra i 20 e i 30, più verso laventina. Un viso d’angelo, un nasino di marzapane, occhi chiari, sopracciglialunghissime, naturali però, bocca carnosa semi aperta. Due mani immortali, Caravaggionon le avrebbe dipinte così, con quelle unghie, naturali anche quelle, lunghe e smaltatedi azzurro. Guarda il cellulare, mi guarda con un angolo di occhio, appena. La pelle delvolto è orribilmente butterata da una patologia verrucosa che ho visto di rado, ma che èterribile. Immaginate, come avere una pallina sottopelle, capita in viso, ma avernecentinaia e tutte raggruppate in mucchi, ma anche sparse, soprattutto sulle guance. Equel che è peggio è che tendono poi a moltiplicarsi, a volte – e prego Dio che non sia ilcaso di quella piccola – fino a trasformare la persona in un mostro. Non so se vi sia unacura, qualcuno dice che le ‘streghe’ curano ste cose, i dermatologi dubito, quellaragazza non sarebbe arrivata a quel punto se vi fossero terapie acclarate.La pelle di una donna, e in volto! Ma vi rendete conto? E’ come ti presenti alla vita,all’uomo che ti ha acceso il cuore. Ma vi rendete conto?Si fa presto a dire, ma se si riesce a pensare nel profondo ai minuti di una vita, proprioa cosa significa passare 60 secondi messi così in una qualunque giornata, se ci si riesce,non si può che rimanere strozzati in gola pensando a lei. Non perché era così carina, no,ma perché era una bimba nel pieno dell’esplosione di una vita. La cosa che più mi hafatto male è un pensiero, ed è questo: si odia?Guardate che quando ci si ritrova così colpiti dalla vita, così sadicamente prelevati framilioni per soffrire di una cosa deformante che praticamente nessuno ha, e che neppureti uccide quella merda, e quando si pensa che è il tuo corpo che ti sta facendo questo,può accadere che ci si odi. Può accadere che una mattina ci si svegli e davanti allospecchio del bagno si esploda a urlare BASTAAAAAAAAA!!!!!!!! MAPEERCHEEEEEEEE’!!!!!!!... e si prenda il fon e lo si scaraventi contro lo specchio, per poicrollare sulle ginocchia in un pianto deforme. Lei si odia? Darei la mia vita perché nonfosse così, io che ho avuto tutto, tutto, un gran corpo, energia da vendere a camionate,intelligenza, una vita da film, sesso, amore ad alluvioni, avuto e dato, lavoro dipassione, successo… tutto. Io darei la mia vita ora perché lei non si odiasse.L’autobus sta per fermarsi al mio stop. Estraggo il cellulare e scrivo nella spazio sms“Che bella che sei”, perché lo era. Volevo metterglielo davanti agli occhi, ma non hofatto a tempo, le porte erano spalancate e la gente mi ha spinto giù. L’ho fissata e leimi ha fissato.

Paolo Barnard

Ti potrebbero anche interessare:TESTIMONIANZA DI UNA EX ADDOTTASolo fuori dall’euro l’Italia può rinascereIL COLPO DI STATO SOBRIO DI MARIO MONTIDEVI FARE PENITENZA MOLTA PENITENZA

▼ 2013 (708)

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► giugno (52)

► maggio (52)

► aprile (38)

▼ marzo (37)

CHE BELLA CHE SEI...

il cambiamento o è totale, o ètotalmente finto

DAL DIARIO DI BERSANI

COME USCIRNE (SENZADANNI) PER NON FARSIRAPINARE ...

INCONTRO TRA PD E M5S

Non ci bastano le sue dimissioni,ministro degli E...

TUTTI UGUALI ...SONO SOLODELLE MACCHINE

Cipro: continua caos, prelievoarriva a 40%

NELL'ORIGINE DEL NOME;ITALIA PAESE DI VITELLI

LE METAFORE DI BERSANI

I TEDESCHI SONO NAZISTINEL DNA

IMPIANTI DI MICROCHIP

L'IGNORANTE ILLUMINATO,L'EUROPA E M5S

Mi hanno offerto un posto in M5S.NO! Sia messo ag...

C' E' IN ATTO UNA STRATEGIAPER DISTRUGGERE L'ITAL...

Venti di guerra : Mosca schieracinque fregate che...

"Patrimoniale del 15% sui conti

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Pubblicato da Antar Raja a 19:11

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Pubblicato da Antar Raja a 10:09

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il cambiamento o è totale, o è totalmente finto

Quando si critica il Movimento Cinque Stelle, accusandolo di irresponsabilità, lo si fa sempreparlando di "futuro". Siccome non è possibile accusarlo con una qualche credibilità di essereresponsabile della crisi economica, politica e istituzionale che ha colpito questo Paese (essendouna chiara responsabilità dei partiti), allora si dice che esiste anche una responsabilità sulfuturo, di cui si può essere artefici oppure ostacoli.

E' vero: una volta che si viene eletti, si ha la chiara, ovvia responsabilità di permettere a unfuturo migliore di realizzarsi, altrimenti non si capisce a quale scopo si dovrebbe sedere nelleaule del Parlamento. Tuttavia è necessario chiarirsi su una cosa di fondamentaleimportanza: di quale futuro parliamo? Se il futuro che avete in testa è quello che ha comeorizzonte temporale i prossimi mesi, i prossimi giorni, addirittura le prossime ore, allora è vero:il Movimento Cinque Stelle è una spranga di ferro incastrata fra gli ingranaggi del potere, e nonpermette al meccanismo di girare come ha sempre fatto, silenziosamente, senza problemi.Tuttavia, se il vostro orizzonte degli eventi spazia in una dimensione temporale più ampia,scrutando la curvatura di una visione lucida, sulla quale traccia una rotta certamente più lunga,ma precisa e predeterminata, allora questo momento può essere visto come un passointermedio, un momento necessario per consentire alla nave, al Paese di raggiungere meteche, senza un progetto di ampio respiro, resterebbero macchioline distanti, tenui ombre chetremolano in lonantanza, presenti su una cartina disegnata da chi ha avuto l'ardire diimmaginarle e anche, coraggiosamente, di provare a raggiungere.

Nessuna visione a corto raggio può restituire all'Italia la speranza di cambiamento: ilcambiamento o è totale, o è totalmente finto. Ma per cambiare davvero, occorre guardarelontano, così come per uscire da una gabbia dorata occorre prima rompere i cardini arruginitisu cui una porticina sprangata da troppo tempo non è più in grado di ruotare.

E allora, di quale futuro parlate, quando parlate di futuro?

fonte Byoblu

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venerdì 29 marzo 2013

DAL DIARIO DI BERSANI

di Francesco BorgonovoDal diario di Pier Luigi BersaniLunedì 25 marzo

Va tutto bene, la situazione è eccellente. Non dicano che non ho mica i numeri, ché li ho dati fino a ieri.

Stamattina ho incontrato la Camusso. Sempre un bel donnino, la Susanna. Se fossi ancora il vitellone di una

volta, glielo farei vedere io, il mio piano in otto punti. Poi andiam d’accordo su tutto. Infatti non avevamo niente

da dirci. Ci siam guardati una puntata di Grey’s Anatomy, che a me piace tanto. Anche se lei voleva vedere Tutto

sul mio camion, mi pare che sia un film di Almodòvar. Nel pomeriggio ho visto quelli del Wwf. Mi han dato un

premio per la difesa del giaguaro. Mi han detto: «Fortuna che ti sei candidato te se no era la volta che si

correnti italiani"...

Cipro: bloccati i trasferimenti didenaro. E le ba...

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NESSUNA INTESA NESSUNACCORDO

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► febbraio (34)

► gennaio (45)

► 2012 (703)

► 2011 (373)

estingueva». Però dopo mi han fatto due maroni così sui panda. Oh, qua sono io che dovete tutelare. Al panda ci

penserà Marchionne. Se va avanti così sono io che sparisco. Poi son venuti quelli del club alpino con le picozze.

Me ne son fatto lasciare due, che per salir sul Colle mi vengon buone. E se non mi dà l’incarico una la tiro in

testa a Napolitano. Stavo per andare a cena che si è presentato don Ciotti. Ci siam fatti due birrette al bar sotto

casa. Il barista faceva lo spiritoso: «Stasera compagnia, eh?». Ciotti mi ha chiesto se volevo trasferirmi da lui in

comunità. Gli ho detto che ci pensavo. Alla sera mi ha chiamato Beppe Grillo. Gli ho detto: «Dimmi che cosa

vuoi, Beppe». Lui mi ha risposto: «Vaffanculo». Cosa avrà voluto dire?

Martedì 26 marzo

Va tutto bene, son tranquillo, ce la faccio. Ho i numeri. Vacca se ho i numeri. Se voglio chiamo il 118 e in un

attimo son qua. Oggi non avevo niente da fare, volevo farmi un giro a Bettola, sai mai che mi scappava di far

benzina a due macchine e beccavo una tedesca. Ero già pronto a uscire che suonano alla porta. Era Bagnasco. È

venuto su, gli ho offerto due ravioli. Mi ha detto di no che poi gli fanno acidità. Poi gli ho detto che volevo il

governo dei miracoli. Lui mi fa: «Allora a te ti ci vuol Padre Pio». Al pomeriggio son venuti quelli dei partiti.

Figurati a me cosa me ne frega di vedere i partiti. Come se dovessi fare un governo. Lo faccio con Grillo, io, il

governo. È venuto su Alfano, gli ho chiesto che lozione usa lui per la calvizie. Si è offeso, mi fa: «Guarda come

sei messo tu, piuttosto». Alfano, io non son mica pelato: me li taglio così apposta, fa più responsabile. Poi c’era

Maroni. Mi ha parlato mezz’ora, ma non l’ho mica ascoltato. Figurati cosa me ne frega a me di cosa dice Maroni.

Quelli di Scelta civica non li ho neanche fatti entrare, son peggio dei testimoni di Geova. Mi suonano tutte le

mattine, vogliono una poltrona per Monti. Gli ho detto che a Natale gli faccio mandare due poltrone Frau

smesse da mia zia e non rompano più le balle. Alla sera ho chiamato Beppe Grillo. Gli ho detto: «Beppe, dimmi

che cosa vuoi». E lui mi fa: «Vaffanculo». Credo che ci siano ottimi margini di trattativa.

Mercoledì 27 marzo

Oh, se tiro avanti ancora un giorno salgo al Colle di venerdì. Come Gesù sul Calvario. Ho chiesto alla Bindi, ha

già pronta una croce. Anche Renzi ha detto che mi dà volentieri due frustate, se ho piacere. Quando l’ho detto a

Napolitano si è offeso. Ha detto che se dava l’incarico a una scimmia era meglio. Gli ho detto che gli presentavo

quelli del Wwf, magari gliene avanza una. Mi sa che mi tocca andar su al Colle giovedì. Mi dispiace, perché

giovedì mia moglie fa la trippa. Ma Giorgio insiste. Cosa vuoi, gli anziani... Comunque i numeri ce li ho, eh.

Oggi son venuti quei due ragazzi del 5 stelle. Gli ho detto: «Ditemi cosa volete». Mi ha risposto Crimi: «Niente

accordo». Però parlava piano, mica l’ho sentito. Allora la Lombardi mi fa: «Vaffanculo». Cosa avrà voluto dire?

Ci sento male, ultimamente. Allora ho fatto la conferenza stampa e ho detto: «Beppe Grillo dica che cosa vuole».

E Beppe mi ha detto: «Sei un puttaniere. Vaffanculo». Non ho ben capito cosa vuol dire, è sempre un po’

enigmatico, lui. Comunque va tutto bene. Son tranquillo, i numeri ce li ho. Adesso vado che chiamo Beppe, gli

chiedo se vuol qualcosa.

fonte libero

DAL DIARIO DI BERSANI, RIASSUNTO

Lunedì 25 marzo

Alla sera mi ha chiamato Beppe Grillo. Gli ho detto: «Dimmi che cosa vuoi, Beppe». Lui mi ha

risposto: «Vaffanculo». Cosa avrà voluto dire?

Martedì 26 marzo

Alla sera ho chiamato Beppe Grillo. Gli ho detto: «Beppe, dimmi che cosa vuoi». E lui mi fa:

«Vaffanculo». Credo che ci siano ottimi margini di trattativa.

Mercoledì 27 marzo

Oggi son venuti quei due ragazzi del 5 stelle. Gli ho detto: «Ditemi cosa volete». Mi ha

risposto Crimi: «Niente accordo». Però parlava piano, mica l’ho sentito. Allora la Lombardi mi

fa: «Vaffanculo». Cosa avrà voluto dire? Ci sento male, ultimamente. Allora ho fatto la

conferenza stampa e ho detto: «Beppe Grillo dica che cosa vuole». E Beppe mi ha detto: «Sei

un puttaniere. Vaffanculo». Non ho ben capito cosa vuol dire, è sempre un po’ enigmatico,

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Pubblicato da Antar Raja a 09:02

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lui. Comunque va tutto bene. Son tranquillo, i numeri ce li ho. Adesso vado che chiamo

Beppe, gli chiedo se vuol qualcosa.

giovedì 28 marzo 2013

COME USCIRNE (SENZA DANNI) PER NON FARSIRAPINARE DALL’EUROPADI CLAUDIO PERLINIilsussidiario.net

Intervista al Professor Alberto Bagnai

Quanto avvenuto a Cipro dovrebbe insegnarci molto. Innanzitutto che esistono diversimodi di vivere in Europa e nell’Unione, ma anche che il dibattito su tale permanenza nonpuò essere condotto in modo astratto. La sovranità nazionale passa troppo spesso insecondo piano, tutto in nome dell’Europa, delle regole impostaci e di misure che, pursembrando spesso impopolari, mantengono il Paese ancorato a una politica comunitariache ci fa sentire protetti. Il Premio Nobel per l’economia Paul Krugman, nel suo ultimoeditoriale pubblicato sul New York Times, ha affermato chiaramente che Cipro dovrebbeuscire dall’euro il prima possibile, prima di andare incontro a una “depressioneincredibilmente severa che andrà avanti per anni”. Secondo Alberto Bagnai, professoreassociato di Politica economica presso l’Università G. D'Annunzio di Pescara, contattatoda ilsussidiario.net, la dichiarazione di Krugman è «alquanto discutibile». Non perchéCipro non debba uscire dall’euro, ma perché avrebbe dovuto farlo molto prima.

Professore, come mai l’uscita dall’eurozona sarebbe dovuta avvenire tempo fa?

Perché Cipro, proprio per restare nell'euro, ha subìto tutte quelle sciagure che si dicesubirebbe un Paese che dovesse abbandonare la moneta unica, vale a dire controlli deimovimenti di capitali, panico bancario e una ingente distruzione di ricchezza e di reddito.Ecco perché credo che l’affermazione di Krugman sia errata: Cipro sarebbe dovuta usciredall’euro prima che tutto questo accadesse.

Come può dirlo con certezza?

La mia affermazione è supportata da un’ingente letteratura scientifica. Sulla base di studicondotti dal Fondo monetario internazionale, infatti, sappiamo bene che i costi di undefault per un Paese che si trova nelle condizioni di Cipro sono assolutamentesopportabili, a patto che questo possa svalutare la sua moneta. Il problema di Cipro,invece, è che non può farlo. Per questo dovrà necessariamente farlo a valle, ma solodopo aver sbriciolato la propria economia. Vorrei poi aggiungere una notazione tecnica.

Quale?

Il fatto che a Cipro siano stati imposti controlli di capitali rappresenta una enormeviolazione di quelle regole che l’Eurozona, nata per facilitare la circolazione di capitali, inqualche modo si era data. Questo ha essenzialmente due implicazioni: da una partemette in evidenza che Cipro è di fatto già fuori dall’euro, semplicemente perché almomento la sua moneta, pur essendo ancora quella unica, si può spendere solo sull’isola.

La seconda?

La seconda implicazione è più teorica, ma altrettanto importante: è stata proprio lalibertà di movimenti di capitali indiscriminata a creare di fatto il problema. Affinché unPaese come Cipro possa avere delle banche che sono otto volte il suo Pil, infatti, ci devenecessariamente essere stata una libertà indiscriminata di afflusso di capitali. Ancora unavolta, quindi, questo tipo di movimenti si rivela estremamente distruttivo, ed è proprioper questo che l’euro deve essere tolto di mezzo.

Tralasciando per il momento il caso Cipro, ci sono altre ragioni che portano a pensare chel’euro non sia più una moneta sostenibile?

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Arrivati a questo punto non credo si possa più ragionare in termini di paesi che devonolasciare la moneta unica, ma semplicemente far capire che l’euro è una moneta ormaiinsostenibile per la zona che l’ha applicata. I motivi sono tanti, ma ormai è chiaro che ilprossimo problema è puramente politico e riguarda la gestione di come superare questoerrore.

Superare l’errore significa tornare indietro?

Non necessariamente, ma senza dubbio superare gli errori è sempre una cosa positiva.Qualcuno immagina addirittura un recesso della Germania che, a detta di tutti i massimieconomisti mondiali, finora ha tratto solamente benefici da questa vicenda. Adesso, però,potrebbe cominciare a vedere con sospetto il fatto che i suoi mercati di sbocco nel sudd’Europa stiano tutti crollando, rischiando quindi di trascinarla a fondo con loro. Gliscenari sono molteplici, ma è una situazione che deve essere risolta al più presto.

Lei ha detto che le ragioni di tale insostenibilità dell’euro sono molteplici. Quali sono lemaggiori?

I motivi sono essenzialmente due e sono complementari. Quando si blocca il cambioaccadono essenzialmente due cose: nei paesi periferici della eurozona, quelli solitamentepiù arretrati in termini economici, normalmente la competitività peggiora. Il fatto di avereil cambio fisso, inoltre, significa che il cambio non può essere aggiustato alle variazionidei prezzi, quindi è ovvio che piano piano la competitività di prezzo di tali Paesi calinotevolmente. Detto in parole semplici, agli abitanti di questi Paesi è stata data unamoneta che è troppo forte rispetto alla loro economia, e questo li incita a vivere al disopra dei loro mezzi comprando molti beni all’estero. Ai paesi del centro Europa questoovviamente fa comodo, perché con tali spese dei Paesi di periferia sostengono la propriaindustria.

Il secondo motivo complementare?

Quando il cambio è bloccato, i prestiti da un Paese a un altro non scontano il rischio dicambio e quindi può accadere una cosa sola: il nord Europa presta ai paesi del sud, conestrema larghezza, somme che vengono utilizzate per acquistare i beni del nord. I Paesidel nord traggono dunque due vantaggi: uno in termini di profitti industriali e uno intermini di profitti finanziari. Questo gioco si è purtroppo inceppato per due motivi.

Quali?

E’ molto difficile dirlo. Personalmente ho analizzato ogni scenario riferibile a un’uscitaunilaterale dell’Italia dall’euro, ma non so nemmeno se siano quelli più probabili o piùauspicabili. Quello che però i cittadini devono sapere è che esistono numerosi precedentistorici e che gli squilibri che si sono accumulati per colpa della moneta unica, anche se inquesto momento sono molto dolorosi da sostenere, per l’Italia non sarebbero cosìdrammatici.

Come mai?

Perché i fondamentali dell’economia italiana sono sostanzialmente buoni, il debitopubblico italiano non è a rischio e il popolo italiano è ancora risparmiatore, quindi hatutto il vantaggio di tirarsi fuori da questa trappola prima che la propria ricchezza, gliimmobili e i risparmi in banca vengano aggrediti dall’Europa per ricapitalizzare quellebanche del nord che hanno sbagliato.

Cosa risponde a tutti coloro che si dicono convinti che un’eventuale uscita dall’eurorappresenterebbe un vero e proprio disastro per l’Italia?

Rispondo che sono poco documentati. Disponiamo di tantissimi studi che testimoniano ilfatto che non avremmo svalutazioni catastrofiche, ma dell’ordine di quelle giàsperimentate con la lira nel 1992 o con l’euro tra il 1999 e il 2001. Rispondo inoltre chenon avremmo necessariamente un default del debito pubblico, come per altro non c’èstato nel ’92, ma che anzi, riacquistando la nostra sovranità monetaria saremmo in gradodi finanziare il debito pubblico a tassi più bassi. Rispondo poi che abbiamo una quantità diesempi sterminati nei quali si è potuto dimostrare che, adottando un tasso di cambio piùallineato con i fondamentali, invece di trovarci di fronte a imprese che chiudono in

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Pubblicato da Antar Raja a 20:01

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continuazione avremmo un’economia che finalmente gira. Probabilmente avremmo ancheun moderato aumento dei prezzi, ma è una conseguenza con cui si può assolutamenteconvivere.

Come mai allora in molti sostengono esattamente il contrario?

L'informazione che proviene è “terroristica” perché, come è ovvio, si tratta di un benecostoso, quindi viene manipolata da chi ha i soldi, come i grandi gruppi finanziari. Questoaccade però anche perché tanti operatori del mondo dell’informazione, magari anche inbuona fede, si adeguano o semplicemente rilanciano le informazioni che trovano in organiche credono essere autorevoli. Organi, però, che molto spesso sono “catturati” dagliinteressi economici che in questo momento stanno traendo ancora vantaggi, vale a direle banche che prima sbagliano e che poi, quando le cose vanno male, si rifanno a spesedei depositanti.

Crede si debba tornare alla lira o ci sono altre soluzioni?

Si esce dall’euro fondamentalmente per sganciarsi dall’eurozona e per avere una valutache possa essere liberamente quotata sul mercato secondo il grado di forzadell’economia. Come questa valuta debba o possa chiamarsi non è così rilevante, peròsono convinto che tornare indietro, per l'Italia, significherebbe solamente adottare il suostandard monetario, lasciando però poi che sia il mercato a determinarne il valore.

Perché questo aspetto è così importante?

Perché il tasso di cambio è semplicemente un prezzo, determinato sul mercato dellevalute, e francamente continuo a non capire come mai persone che si professano liberistehanno così tanta paura che sia il mercato a determinare questo prezzo. Dietro taleatteggiamento, quindi, potrebbero esserci essenzialmente due spiegazioni: o unaprofonda incoerenza logica, al limite della dissonanza cognitiva, o una malafede cherivela dei conflitti d’interesse, in particolare con quei poteri finanziari che da questasituazione hanno tratto solamente vantaggi.

Claudio Perlini

Fonte: www.ilsussidiario.net

Link: http://www.ilsussidiario.net/News/Economia-e-Finanza/2013/3/28/ADDIO-EURO-Bagnai-come-

uscirne-senza-danni-per-non-farsi-rapinare-dall-Europa/4/377651/

28.03.2013

visto su http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=11662

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mercoledì 27 marzo 2013

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I MASTINI DELSISTEMA scoprono

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Pubblicato da Antar Raja a 18:35

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Hanno governato a turno per vent'anni, hanno curato i loro interessi, smembrato iltessuto industriale, tagliato lo Stato sociale, distrutto l'innovazione e la ricerca. Pdl epdmenoelle sono vent'anni che ci prendono per il culo e non hanno ancora il pudore ditogliersi in modo spontaneo dai coglioni dopo Penati, Tedesco, Dell'Utri, Cuffaro, MontePaschi di Siena, dopo il Lodo Alfano, lo Scudo Fiscale e cento leggi abominio. Vent'annisenza riuscire a produrre una legge contro la corruzione e contro il conflitto di interessi,vent'anni per trasformare la legge elettorale in una caricatura anticostituzionale, senzamai trovare il tempo (ah, il tempo...) per cambiarla.

Beppe Grillo

Non è assolutamente possibile governare con questa gente, il m5s è entrato inparlamento per mandarli tutti a casa nessuno escluso.la vecchia politica ,parla di cambiamento, ma non hanno mai fatto niente di buono trannecurare i loro interessi. NO deciso a Bersani, No a compromessi.

Antar Raja

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Pubblicato da Antar Raja a 09:47

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Non ci bastano le sue dimissioni, ministro degli EsteriNon ci bastano le sue dimissioni, ministro degli Esteri. Noi vogliamo capire e capire bene.Vogliamo sapere dettagliatamente le disposizioni d'ingaggio consegnate ai militari abordo. Vogliamo sapere, signori ministri, quale sia stata l'autorità che, consultandosi congli armatori dell'Alexia, ha consentito l'inversione di rotta della nave, come intimato dalleautorità indiane. Inversione effettuata dopo due ore dall'incidente! Vogliamo sapere ilnome, il cognome e il grado dell'autorità militare che ha ordinato ai nostri due fucilieri discendere a terra e consegnarsi di fatto alle autorità indiane dello stato del Kerala,violando le norme a tutela dei diritti umani secondo cui nessun individuo dev'essereconsegnato a un Paese dove rischia di essere sottoposto a pena di morte. E ancora,signori ministri, vogliamo sapere se ci sono state dazioni di denaro a favore delle autoritàindiane o dei loro singoli rappresentanti, l'esatto ammontare di tali eventuali dazioni, leprecise motivazioni e se per puro caso ci sono stati riferimenti diretti o indiretti conl'operazione Finmeccanica. Il sospetto è condiviso: il fatto che il ministro della difesa diNew Delhi abbia sbloccato l'accordo commerciale da 300 milioni di euro con la WASS diLivorno per la fornitura di siluri ad alta tecnologia c'entra qualcosa con la consegna deinostri soldati? Gli affari sono più importanti delle vite umane signori ministri?Pretendiamo che il documento scritto dal Ministero degli Esteri indiano che attesta chenon ci sarà la pena di morte per i nostri militari, visionato dal sottosegretario de Mistura,sia reso pubblico immediatamente chiarendo ogni dubbio sulla sua reale esistenza.Chi è responsabile deve andare a casa. Noi siamo nuovi signori ministri, siamo nuovi esiamo giovani. Ci siamo chiesti, in questi primi giorni di lavoro, se saremo all'altezza delcompito che il popolo italiano ci ha affidato. Beh, se voi siete i tecnici, i cosiddetti esperti,non abbiamo dubbi che i cittadini nelle istituzioni sapranno fare molto meglio!"

Alessandro Di Battista, cittadino portavoce M5S alla Camera

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DOMINATORI DELMONDO.Templari di Aragona: IDominatori dell’Economia Mondiale...

Pubblicato da Antar Raja a 09:06

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TUTTI UGUALI ...SONO SOLO DELLE MACCHINE

« Tutte le persone che voi vedete, che conoscete, che vi può capitare diconoscere, sono macchine, vere e proprie macchine che lavorano soltanto sotto lapressione di influenze esterne, come voi stesso avete detto. Macchine sono nate emacchine moriranno. Che c'entrano i selvaggi e gli intellettuali? Anche ora, inquesto preciso istante, mentre parliamo, parecchi milioni di macchine cercano diannientarsi a vicenda. In che cosa differiscono, quindi? Dove sono i selvaggi edove gli intellettuali? Sono tutti uguali... »

georges-ivanovic-gurdjieff

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martedì 26 marzo 2013

Pubblicato da Antar Raja a 17:46

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Cipro: continua caos, prelievo arriva a 40%NICOSIA - Tutte le banche cipriote restano chiuse anche oggi, per il decimo giornoconsecutivo, dopo la decisione del ministero delle Finanze, intervenuta nella tarda serata di ieridietro suggerimento della Banca Centrale, per evitare assalti agli sportelli da parte dei clientiche vogliano chiudere i conti. E il contante continua a scarseggiare perché l'importo che si puòprelevare dai bancomat è sceso tra i 100 e i 120 euro al massimo a seconda della banca. In unprimo tempo si era deciso di far riaprire oggi gli sportelli alle banche non interessate allapesante ristrutturazione prevista dal piano di salvataggio concordato da Nicosia conl'Eurogruppo e di lasciare chiuse sino a tutto domani la Cyprus Bank e la Laiki Bank. Alla fine,come osservano analisti locali, deve aver prevalso l'opinione espressa ieri dall'ex presidentedella Repubblica George Vassiliou, uno stimato economista, il quale aveva ammonito che lebanche avrebbero dovuto riaprire tutte insieme in quanto un'apertura differita avrebbe creatosoltanto maggiore inquietudine tra i clienti e sui mercati.

Le perdite per i correntisti con depositi di oltre 100 mila euro potrebbero arrivare a toccare il"40%". Lo ha detto il ministro delle Finanze cipriota, Michael Sarris, in un'intervista alla Bbcprecisando che i controlli sui conti e i movimenti di capitale "si protrarranno per alcunesettimane".

fonte ansa

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NELL'ORIGINE DEL NOME; ITALIA PAESE DI VITELLI

Germania è il termine con cui circa tremila anni fa si era soliti definire i territori abitati da tribùceltiche prima dell'arrivo dei Germani, i quali erano una popolazione scaturita dalla fusione tragruppi etnici di origine indoeuropea e gruppi etnici autoctoni di origine paleolitica che, dopoessersi sedimentati in un unico popolo, si spostarono dalla Scandinavia Meridionale. Nelmedioevo, nella odierna Germania, che non esisteva ancora come stato, si parlava il latino (chisapeva leggere e scrivere) e una lingua popolare chiamata “theodisce”. Questa parola siritiene provenga da alcuni dialetti locali che significava semplicemente "del popolo". Quindi, inorigine "lingua tedesca" significava semplicemente "lingua del popolo" a differenza dal latino

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che era la lingua delle persone istruite influenzate dalla cultura ecclesiastica ed ingerenzaromana. Da theodiscus si sviluppa la parola deutsch, che in Italia diventa la parola tedesco.Quindi la Germania altro non è che una nazione con un popolo coeso che parlava un dialettoper distinguersi e differenziarsi dalla lingua parlata dai Romani. Francia è il termine che si èvoluto dare in passato per individuare la terra abitata dai Franchi.Questi ultimi rappresentavano l'insieme delle popolazioni che non erano state sottomesse aiRomani, al pari invece dei Galli, pertanto ci si riferiva al termine “franco” con l'intento di indicareun uomo libero. Quindi in quel tempo con il termine Francia si soleva indicare unpaese diuomini liberi dall'influenza, ingerenza ed arroganza romana, almeno sul piano etimologicodel nome. Inghilterra indica letteralmente la Terra degli Angli, i quali furono una tribù diGermani che non subì la dominazione romana e né tantomeno ne rimase influenzata la qualesi stanziò in quella che oggi si chiama lo Schleswig (la base della penisola dello Jutland),originariamente un territorio occupato dai Sassoni, altro clan germanico considerato piuttosto bellicoso. Verso i primi secoli dopo Cristo, Angli e Sassoni migrarono in Britannia,come i Romani chiamava allora l'odierna Inghilterra. Il termine “anglo” deriva dalla parola“angeln” che originariamente significava “uncino” o “pescatore” ad indicazione di come lapesca in quell'epoca fosse la principale e più diffusa fonte di sostentamento per quel popolo.Quindi l'Inghilterra nacque come paese di pescatori che decisero di sfuggire al dominioromano. Spagna, o meglio Espana, deriva dal latino “hispania” termine utilizzato dai romani perindicare la penisola iberica. La tesi più accreditata vuole che questo termine derivi da unaparola di origine fenicia “i-span-ya” che significava terra dei lavoratori di metalli, inconsiderazione della intensa attività metallurgica che ha contraddistinto le coste della odiernaAndalucia, originariamente colonia fenicia proprio per la ricchezza del sottosuolo. LaSpagna pertanto viene idealizzata sul piano etimologico come il paese il cui popolo aveva unaparticolare capacità a lavorare e forgiare il metallo. Svizzera proviene dal nome del cantone,Svitto (Schwyz in germanese), che diede origine alla prima confederazione di cantoni.Sembra che questo termine sia legato ad un termine dell'antico tedesco “sueden” chesignificava “bruciare” con riferimento alle foreste bruciate nei cantoni per creare nuovi spazi pergli insediamenti umani. In vero, il nome antico della Svizzera era Helvetia, in onore al popolodegli Elvezi, una popolazione di origine celtica stanziatisi nell'Altopiano Svizzero,storicamente descritti come un popolo ricco di oro e molto pacifico.Grecia è il termine italianizzato del termine greco “Hellas” con cui si è indicato nei primi secolidopo Cristo quello che oggi identifica la penisola ellenica e sul piano etimologico dovrebbesignificare “terra priva di vegetazione” in virtù di un paesaggio molto brullo ed arido. Malta èun termine italianizzato da Melita, il vocabolo che utilizzavano i Greci per definire l'odiernoarcipelago delle isole maltesi: la provenienza sul piano etimologico sembra sia di origine feniciada una parola “malet” che indicava in quel tempo un “porto sicuro” in considerazionedelle caratteristiche morfologiche del porto della odierna capitale La Valletta. Italia è ladenominazione che ha avuto sino a 150 anni fa la penisola sul Mediterraneo a forma di stivale,pochi immagino conoscano l’origine etimologica di questo termine: stando alle tesi piùaccreditate il nome che porta la nostra nazione deriva dal vocabolo “vitalia” inteso comemaschile, nominativo plurale della voce latina “vitalium” ovvero vitello, termine con cui i Greciallora solevano designare la penisola italiana in quanto paese dei vitelli visto che nelle regionimeridionali questi animali erano allevati in grande quantità. fonte Germania è il termine con cui circa tremila anni fa si era soliti definire i territori abitati datribù celtiche prima dell'arrivo dei Germani, i quali erano una popolazione scaturita dallafusione tra gruppi etnici di origine indoeuropea e gruppi etnici autoctoni di origine paleoliticache, dopo essersi sedimentati in un unico popolo, si spostarono dalla Scandinavia Meridionale.Nel medioevo, nella odierna Germania, che non esisteva ancora come stato, si parlava il latino(chi sapeva leggere e scrivere) e una lingua popolare chiamata “theodisce”. Questa parola siritiene provenga da alcuni dialetti locali che significava semplicemente "del popolo". Quindi, inorigine "lingua tedesca" significava semplicemente "lingua del popolo" a differenza dal latinoche era la lingua delle persone istruite influenzate dalla cultura ecclesiastica ed ingerenzaromana. Da theodiscus si sviluppa la parola deutsch, che in Italia diventa la parola tedesco.Quindi la Germania altro non è che una nazione con un popolo coeso che parlava un dialettoper distinguersi e differenziarsi dalla lingua parlata dai Romani. Francia è il termine che si èvoluto dare in passato per individuare la terra abitata dai Franchi.Questi ultimi rappresentavano l'insieme delle popolazioni che non erano state sottomesse aiRomani, al pari invece dei Galli, pertanto ci si riferiva al termine “franco” con l'intento di indicareun uomo libero. Quindi in quel tempo con il termine Francia si soleva indicare unpaese diuomini liberi dall'influenza, ingerenza ed arroganza romana, almeno sul piano etimologicodel nome. Inghilterra indica letteralmente la Terra degli Angli, i quali furono una tribù diGermani che non subì la dominazione romana e né tantomeno ne rimase influenzata la qualesi stanziò in quella che oggi si chiama lo Schleswig (la base della penisola dello Jutland),originariamente un territorio occupato dai Sassoni, altro clan germanico considerato piuttosto bellicoso. Verso i primi secoli dopo Cristo, Angli e Sassoni migrarono in Britannia,come i Romani chiamava allora l'odierna Inghilterra. Il termine “anglo” deriva dalla parola“angeln” che originariamente significava “uncino” o “pescatore” ad indicazione di come lapesca in quell'epoca fosse la principale e più diffusa fonte di sostentamento per quel popolo.Quindi l'Inghilterra nacque come paese di pescatori che decisero di sfuggire al dominioromano. Spagna, o meglio Espana, deriva dal latino “hispania” termine utilizzato dai romani perindicare la penisola iberica. La tesi più accreditata vuole che questo termine derivi da unaparola di origine fenicia “i-span-ya” che significava terra dei lavoratori di metalli, inconsiderazione della intensa attività metallurgica che ha contraddistinto le coste della odiernaAndalucia, originariamente colonia fenicia proprio per la ricchezza del sottosuolo. LaSpagna pertanto viene idealizzata sul piano etimologico come il paese il cui popolo aveva unaparticolare capacità a lavorare e forgiare il metallo. Svizzera proviene dal nome del cantone,Svitto (Schwyz in germanese), che diede origine alla prima confederazione di cantoni.Sembra che questo termine sia legato ad un termine dell'antico tedesco “sueden” chesignificava “bruciare” con riferimento alle foreste bruciate nei cantoni per creare nuovi spazi pergli insediamenti umani. 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Pubblicato da Antar Raja a 17:36

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storicamente descritti come un popolo ricco di oro e molto pacifico.Grecia è il termine italianizzato del termine greco “Hellas” con cui si è indicato nei primi secolidopo Cristo quello che oggi identifica la penisola ellenica e sul piano etimologico dovrebbesignificare “terra priva di vegetazione” in virtù di un paesaggio molto brullo ed arido. Malta èun termine italianizzato da Melita, il vocabolo che utilizzavano i Greci per definire l'odiernoarcipelago delle isole maltesi: la provenienza sul piano etimologico sembra sia di origine feniciada una parola “malet” che indicava in quel tempo un “porto sicuro” in considerazionedelle caratteristiche morfologiche del porto della odierna capitale La Valletta. Italia è ladenominazione che ha avuto sino a 150 anni fa la penisola sul Mediterraneo a forma di stivale,pochi immagino conoscano l’origine etimologica di questo termine: stando alle tesi piùaccreditate il nome che porta la nostra nazione deriva dal vocabolo “vitalia” inteso comemaschile, nominativo plurale della voce latina “vitalium” ovvero vitello, termine con cui i Greciallora solevano designare la penisola italiana in quanto paese dei vitelli visto che nelle regionimeridionali questi animali erano allevati in grande quantità. http://www.eugeniobenetazzo.com/italia-paese-di-vitelli.htm

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lunedì 25 marzo 2013

Pubblicato da Antar Raja a 18:41

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LE METAFORE DI BERSANI

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domenica 24 marzo 2013

I TEDESCHI SONO NAZISTI NEL DNA

Questo lo scrivo a te, morto.

Hey, morto, leggi, ce n’è anche per te.I tedeschi sono nazisti nel DNA. Hanno tentato per tre volte di distruggere l’Europa equesta volta ci sono riusciti.L’unico motivo per cui i tedeschi non sputano ancora sui cadaveri e le ceneri degli ebreiè perché le amministrazioni americane di Johnson e Nixon li costrinsero a pentirsi permotivi strategici (Israele). Ma i tedeschi sono nazisti nel cuore.La Germania e i tedeschi sono nazisti nel DNA, oggi stanno condannando al martiriomilioni di europei, e come se non bastasse li sfregiano pure chiamandoli ‘PIIGS’, maiali.Sono SS nel sangue, sono un popolo che deve essere fermato da una coalizioneinternazionale e messo sotto tutela ONU per sempre. Non smetteranno mai di provarci.Sono nazisti nati.Ora a te, morto PIIGS. A te, che mi leggi qui, in rete, sì A TE.Il capitano partigiano ‘Lupo’, ricordato oggi da una lapide annerita e ormai sepolta dalle

Pubblicato da Antar Raja a 23:07

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edere, fu portato dai nazisti e dai fascisti a 18 anni, A 18 ANNI, a Villa Triste,vicino a Bologna. Gli spaccarono le ginocchia, poi i polsi, poi lo affogarono in una vascapiena di piscio, poi lo impiccarono col fil di ferro. Non fece i nomi dei suoi compagni.Tu, internettiano/a morto dalla nascita, devi la tua vita a lui. MI HAI CAPITO?E tu, ometto e donnicciola di internet, oggi difendi il tuo destino dai nuovi nazisti dellaMerkel con il mouse. Il capitano ‘Lupo’ non aveva il mouse. Se oggi i nazisti invadesserol’Italia vincerebbero la guerra contro di voi disattivandovi gli account di Twitter, e vifinirebbero col borotalco.Vi disprezzo, sì, proprio tu, che mi scrivi “Barnard, lei accende i cuori e gli intelletti”. Tusei morto. Io spero, assieme alle poche persone che amo veramente, di morire presto,perché l’idea di avere 80 anni e di dover dipendere per la mia dignità da voi giovaniamebe mi terrorizza. Da voi morti viventi degni solo di essere pisciati in testa dainazisti.Ho conosciuto gli eroi, sono tutti morti. Dio faccia sì che io li raggiunga presto.

Paolo Barnard

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IMPIANTI DI MICROCHIP

di Gianni Lannes

Per la cronaca l’Ibm (potente azienda nordamericana), già in lucrosi affari colnazismo, è dagli anni Ottanta che testa il microchip da impiantare agli esseri umaniper controllarli automaticamente e definitivamente. Il brevetto è stato depositatonegli USA nel remoto 1995.

Mentre va in onda quotidianamente la disinformazione pilotata e l’intrattenimento cheistupidisce, vale a dire il rimbambimento collettivo, gli esperimenti procedonoalacremente: squadre specializzate di guastatori neuronali e scoordinatori mentalisono all’opera in Europa e specialmente inItalia! Gli esperimenti, ovviamente sonocoperti dal segreto di Stati e multinazionali del crimine. Gente, sveglia dal letargo,prima che sia troppo tardi.

Argomenta a ragione veduta Antonio Bassi: «Anche in Europa si danno da fare per ilNWO. Ma falliranno, ne sono convinto. Però ci faranno sputare sangue. Ci proporrannoil chip sottocutaneo (RFID) giustificandolo come una precauzione per la nostra salute epoi ne obbligheranno l'utilizzo in qualsiasi cosa, specialmente una volta istituita lamoneta elettronica e abolita quella cartacea. Se arrivano a fare questa cosa, il NWOsarà definitivamente stabilito. Lo ha detto chiaramente Rockefeller».

A cosa credete che servano le scie chimiche? Mai sentito parlare di plasma ionosferico.In parole semplici: stanno realizzando gradualmente ed in maniera insospettabile,grazie alle connivenze istituzionali di Stati e Governi che già dirigono, le condizioni peril controllo totale dell'umanità. E quando usciranno allo scoperto giustificherannoqueste azioni disumane: per il nostro bene e la salute pubblica. Negli States delfantoccio Obama sono già a buon punto normativo.

Ecco la notizia che ha lanciato il Tgcom24 il 21 marzo 2013:

> Tgcom24 > Salute > Le analisi ora si fanno con un chip sotto pelle

21.3.2013

Le analisi ora si fanno con un chip sotto pelleSviluppato da due ricercatori italiani, i risultati vengono inviati allo smartphone delmedico

L'ecografia si fa col tablet

Come stai? Te lo dice il gadget

15:34 - Un laboratorio in miniatura, grande pochi millimetri cubi, potrà essereimpiantato sotto pelle per fare le analisi del sangue e trasmettere gli esitidirettamente allo smartphone del medico. Lo hanno sviluppato due italiani, Giovannide Micheli e Sandro Carrara, che lavorano al Politecnico Federale di Losanna inSvizzera. Il prototipo è stato presentato alla più grande conferenza europeasull'elettronica, DATE 13, in corso in Francia.

Uno strumento rivoluzionario - Il gadget promette di rivoluzionare il monitoraggio e iltrattamento dei pazienti affetti da malattie croniche come quelli sottoposti achemioterapia. In un volume di pochi millimetri cubi, questo gioiellino hi-techconcentra ben cinque sensori, un trasmettitore radio e un sistema di alimentazione,collegato a una micro-batteria esterna al corpo e applicata sulla pelle.

Come funziona - Ciascun sensore (direttamente a contatto con i fluidi organici delcorpo) ha la superficie rivestita da un enzima, cioè una molecola che, come un'esca,cattura la sostanza specifica che si vuole monitorare nel circolo sanguigno (come ilglucosio). Una volta eseguiti i test del sangue, i risultati vengono trasmessi attraversoonde radio del tutto innocue alla porzione esterna dell'impianto (quella contenente labatteria e applicata sulla pelle).

Da qui, grazie a una connessione Bluetooth, gli esiti arrivano direttamente a uncellulare che poi li ritrasmette allo smartphone o al tablet del medico.

L'impianto potrebbe rivelarsi molto utile per seguire i pazienti sottoposti achemioterapia, che devono fare esami del sangue periodici per verificare se la curaviene ben tollerata dall'organismo.

Nei malati cronici, invece, il micro-laboratorio sotto pelle potrà addirittura allertare ilmedico prima ancora che si manifestino i sintomi: per esempio sarà possibile

Pubblicato da Antar Raja a 21:14

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prevedere un infarto con alcune ore di anticipo valutando la presenza di molecole,come la troponina, rilasciate nel sangue dal cuore sofferente.

fonte:

http://www.tgcom24.mediaset.it/salute/articoli/1087064/le-analisi-ora-si-fanno-con-un-chip-sotto-pelle.shtml

Pubblicato da Gianni Lannes visto su fintatolleranza

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giovedì 21 marzo 2013

L'IGNORANTE ILLUMINATO, L'EUROPA E M5S

Scritto da Daniele Martinelli on marzo 20th, 2013

Caro Gad, rispondo al suo post nelle vesti di libero cittadino, prima che da commissario allacomunicazione dei deputati 5 Stelle. Parto da alcune rapide delucidazioni, visto che da ciòche scrive sul mio conto, dimostra effettivamente (come dice lei di sé stesso), “modesta ignoranza”, edunque confusione. Ebbene, alla Camera il mio incarico sarà quello di responsabile dellacomunicazione del gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle. Tradotto in parole povere, significache dovrò ottimizzare la comunicazione istituzionale del portavoce del Movimento, che in questi primitre mesi sarà Roberta Lombardi. Per comunicazione istituzionale intendo consulenza e realizzazionedi articoli, video, post e comunicati da diffondere quasi unicamente su internet, relativi alle attività ealle iniziative parlamentari del gruppo politico. Non compete a me entrare nel merito delle scelte edelle strategie politiche dei deputati del Movimento, tantomeno mi compete suggerire linee, decisioni oprese di posizione. Io non sono un eletto. Sono un professionista della comunicazione nato sullemacchine da scrivere, passato attraverso le redazioni radiofoniche e televisive in cui si doveva saperfare tutto: scrivere testi, condurre, cimentarsi in regia, usare la telecamera, sistemare le luci, l’audio,montare i servizi con metodo lineare, non lineare e poi digitale… Tutti questi lavori messi insiemehanno creato la recente (non per me) figura del videomaker. Che nell’accezione più moderna deltermine significa esercitare attività di video-giornalista INDIPENDENTE. Questo è il lavoro che svolgoda almeno 15 anni e che cercherò di onorare con impegno full-time a Roma, in regime di spendingreview, retribuito al pari di un deputato del M5S: 5.000 euro lordi.

Chiarito questo primo fondamentale aspetto, vengo alle sue considerazioni inesatte e fuorvianti chescrive sul mio conto. La prima, e la più grave, data la sua statura di editorialista da prima paginaignorante e modesto, è quella di portavoce. Se l’ha scritta in buonafede, vuol dire che ha tralasciato laregola più importante del giornalista, che è quella di documentarsi. Diventerebbe meno ignorante. Se,invece, l’ha scritta in malafede, ho un motivo in più per sperare di vedere azzerati i contributi pubbliciall’editoria di cui anche lei beneficia in qualità di articolista sul quotidiano “La Repubblica”.

Pubblicato da Antar Raja a 11:02

2 commenti

Lei mi chiede “compiacenza di motivare la gravissima affermazione rilasciata a SkyTG24 sul fatto chel’ingresso dell’Italia nell’euro sia frutto di una mossa massonica“. Tutte le affermazioni fatte inquell’intervista non sono il pensiero o la linea politica del Movimento 5 stelle. Sono mie libereopinioni. Lo avevo precisato durante la telefonata. Se l’avesse ascoltata, probabilmente, avrebbeevitato di fare il cascamorto per compiacere il Partito democratico, di cui non mi meraviglierei se leiavesse la tessera in tasca. Poi, relativamente alla mossa massonica, mi sembra di aver resoabbastanza l’idea. In senso figurato, la massoneria è un’attività di persone influenti nel tessuto socialeche perseguono obiettivi non sanciti da volontà popolare. L’ingresso dell’Italia nell’euro non è statofrutto di una decisione referendaria, o di una consultazione popolare. E’ stata un’operazione elitaria diun gruppo ristretto di uomini di governo in combutta con un gruppo di banchieri. Se la parolamassoneria la spaventa, usiamo “consorteria“, o “conventicola“. Ci hanno martellato per anni, acominciare dal suo beniamino Romano Prodi, con mantra del tipo “meno male che l’Italia, nell’euro, èsalva“. Quel che vediamo oggi, senza avere in dote “autorevolezza in materia economica egeopolitica“, da quando è scomparsa la lira è sotto gli occhi di tutti: debito pubblico alle stelle, costodella vita insostenibile, mancanza di liquidità, taglio dei servizi primari ai cittadini per onorare interessisu interessi, commissariamento degli Stati con sottrazione di sovranità nazionale, restrizione delcredito, fuga di capitali nei paradisi fiscali eccetera eccetera. Cos’è questa secondo lei, caro Gad, senon un’azione criminale di stampo massonico mirata a portarci in rovina? Ci spieghi e ci motivi concompiacenza i benefici di questa operazione. Ci “illumini”, per favore, nella sua “modesta ignoranza“!Finché non lo farà, io personalmente, rimarrò un estimatore della nostra vecchia liretta e, le dico intutta franchezza, che se mai ci sarà un referendum sull’euro (benché i trattati attuali non loconsentano), voterò a favore di un ritorno alla sovranità monetaria nazionale. Questa è una miaposizione personale, ribadita in molti post. Nel Movimento non so cosa pensano di questa materia. Inqualità di consulente della comunicazione, non mi toccherà convincere i deputati in tal senso. Nonrientra nelle mie competenze.

L’essere stato trombato alle parlamentarie del mio collegio, come lei una volta tanto sottolineagiustamente, non ha nulla a che vedere con le mie posizioni sull’euro. Mi hanno trombato perché delMovimento non sono mai stato attivista (controlli anche questa definizione). Ma non è stato unproblema. Come non lo fu per il giovane Einstein essere trombato all’esame di ammissione alpolitecnico di Zurigo. Dunque se “Grillo&Casaleggio hanno imposto un trombato a sovrintendere suideputati scelti dagli iscritti e eletti dal popolo“, lo hanno fatto perché in materia di comunicazionespetta ai titolari del logo politico decidere a chi affidarla. Anche qui, caro Gad, sarebbe bastatoleggersi Statuto e regolamenti dei candidati al Movimento per documentarsi e diminuire “modestia eignoranza” che purtroppo palesa nel suo scritto a mio carico. Il “Porcellum al massimo livello” chelamenta essere applicato nei miei confronti, è la realtà ribaltata dei quotidiani finanziati con fondipubblici all’editoria, di cui beneficia anche lei in barba alla volontà popolare (massoneria?) e in barbaalle leggi del libero mercato. Su questo, sono sicuro, i deputati del Movimento non avranno bisogno dimolti giri di parole spesi in comunicazione fritta. Tireranno diritti all’obiettivo di azzerarli. E qui, miperdoni la partigianeria, tifo per loro. Cordialità.

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mercoledì 20 marzo 2013

Pubblicato da Antar Raja a 17:57

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Mi hanno offerto un posto in M5S. NO! Sia messo agli atti.

Oggi il Winner Group mi ha offerto di essere proposto come staff degli eletti M5S.Ho risposto NO.Hanno “reso plausibile l’inimmaginabile” (E. Herman), e voi tutti ci siete cascati. Ionon faccio nulla per la Casaleggio Associati, azienda di marketing e massmanipolazionedelirante che controlla una setta di decorticati che distruggerà l’Italia se ne avranno iltempo. NON LO FACCIO, io. Voi avete perso il senso dell’inimmaginabile, siete finitianche voi.Io non salto sul carro dei vincitore come fanno tutti da sempre qui in Italia. Quando ilvincitore era Travaglio, tutti TUTTI i vostri idoli della rete saltarono su quel carro. IONO, anche se fui invitato. Oggi è Casaleggio, e io NO.Io sono un Giornalista e lotto per le persone. Non distruggo l’Italia per una foto conGrillo.

Buona giornata. PB Paolo Barnard

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Pubblicato da Antar Raja a 09:24

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C' E' IN ATTO UNA STRATEGIA PER DISTRUGGEREL'ITALIA

18/03/201307:55:34

di Magdi Cristiano Allam(Il Giornale) - Un Papa che promette la Chiesa dei poveri. UnPresidente della Camera che promuove l'apertura delle frontiereai derelitti della Terra. Un Presidente del Senato emanazione diuna Magistratura giustizialista e golpista. Manca all'appello unnuovo capo dello Stato espressione di questa Europa dei poterifinanziari forti, preferibilmente della Goldman Sachs, percompletare lo scenario della più sconvolgente delle rivoluzioniche segneranno il destino dell'Italia.

Dire che si siano messi d'accordo sarebbe ridicolo oltreché blasfemo dal momento che tra loro c'è unPapa depositario di una investitura divina. Ma è altrettanto chiaro che agli alti livelli del potere, diqualsivoglia natura, nulla accade per caso. E' un dato di fatto che Francesco I, Laura Boldrini, PietroGrasso e il successore di Giorgio Napolitano (Romano Prodi, Giuliano Amato, Mario Draghi o MarioMonti?) hanno in comune una concezione della politica globalista (credono in un mondo che abbatta iconfini nazionali), centralista (l'interesse della collettività deve prevalere rispetto a quello dei singoli),buonista (il bene altrui viene prima del bene proprio) e virtuale (la rappresentazione mediaticarappresenta l'investimento principale per condizionare le scelte delle persone).

E' realistico che il nuovo Papa, sulle orme di San Francesco che si spogliò di tutti i suoi beni perregalarli agli indigenti, trasformerà lo Stato del Vaticano da potenza finanziaria mondiale (grazie a unpatrimonio immobiliare inestimabile e cospicui depositi bancari) nella Chiesa dei poveri, donandol'eredità di duemila anni di Storia per migliorare le condizioni di vita dei due terzi dell'umanità costrettia dividersi un terzo della ricchezza mondiale? O siamo piuttosto di fronte a un messaggio che invitatutti noi a una concezione della vita più sobria, improntata a una maggiore giustizia nellaridistribuzione delle risorse, ispirata dalla carità nei confronti dei più bisognosi? La Chiesa diFrancesco I farà sicuramente la sua parte, darà il buon esempio, probabilmente con assolutagenerosità rispetto a quanto non avviene oggi da parte delle associazioni ecclesiali che hannotrasformato l'assistenza dei poveri in una fonte di lucro avvalendosi dei consistenti finanziamentipubblici. Ma immaginare che la Chiesa si spogli di tutti i suoi beni così come fece San Francesco misembra irrealistico perché si tradurrebbe nella fine della Chiesa. Senza il suo potere terreno, anche sesarebbe bene che venga gestito separatamente, il potere spirituale della Chiesa verrebbecompromesso. Quando Bergoglio scelse di identificare il suo pontificato nel Santo di Assisi, la veradomanda che si saremmo dovuti porre è come mai in oltre otto secoli nessun Papa abbia mai scelto ilnome di Francesco, pur trattandosi di una figura centrale nella Storia della Chiesa e il Patrono d'Italia?

Resta per ora apparentemente fuori dalla scena Beppe Grillo, di fatto il volano del cataclisma che siabbatte sull'Italia, che ha recentemente beneficiato del sostegno niente di meno che dellasuperpotenza mondiale, per bocca dell'ambasciatore degli Stati Uniti David Thorne ("Voi giovani sieteil futuro dell’Italia. Voi potete prendere in mano il vostro Paese e agire, come il Movimento 5 Stelle, perle riforme e il cambiamento"), e della più importante banca d'affari al mondo, con una dichiarazione diJim O'Neil, Presidente della Unità dei fondi della Goldman Sachs (“Risultato elettorale entusiasmante.Il Paese ha bisogno di cambiare qualcosa di importante e forse i voti a Grillo sono il segnale dell'iniziodi qualcosa di nuovo”).

Come è possibile che la Patria del capitalismo liberista e il Potere della finanza speculativa pereccellenza sposino Grillo? Ebbene se consideriamo tutti i protagonisti che oggi hanno il potere dicambiare le sorti dell'Italia, ciò che li unisce non è tanto la costruzione quanto la distruzione. Non sitratta probabilmente di un complotto deciso a tavolino, ma la strategia della distruzione è un dato difatto che gli italiani vivono sulla propria pelle. Lo Tsunami di Grillo imperversa e fa proseliti. Tocca anoi italiani che amiamo l'Italia difenderci.

twitter@magdicristiano

http://www.ioamolitalia.it/editoriale/c-e-una-strategia-per-distruggere-l-italia.html

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martedì 19 marzo 2013

Venti di guerra : Mosca schiera cinque fregate che tengonoa tiro Cipro

I russi mostrano i muscoli di fronte all’esproprio bancario promosso dall’Europa tedescain quel di Cipro.

Almeno cinque fregate terranno a tiro utile le coste dell’isola levantina «permanentemente». Così, quello che sta

succedendo al largo di Cipro dimostra per l’ennesima volta che il petrolio, il debito e i soldi si difendono con il

deterrente delle armi. Non a caso gli americani hanno chiara l’idea che, qualunque cosa possa accadere,

dovranno avere la superiorità tecnologica delle armi. Altrimenti, diventerebbero marionette nelle mani dei cinesi.

In gran parte possessori del debito Usa. Domenica notte Viktor Viktorovich Chirkov, comandante in capo della

marina russa, ha dichiarato che almeno cinque fregate rimarranno «permanentemente» nel Mediterraneo. Per la

precisione tra Cipro e le coste vicine alla Siria. La flotta era già stata dispiegata ufficialmente per una

esercitazione, con l’obiettivo di osservare più da vicino le mosse attorno a Damasco. Mentre la scelta di

domenica notte è un chiaro messaggio a chi crede che i soldi degli oligarchi russi siano come quelli del

monopoli: facili da stracciare.

Mosca, come ovvio, non ha appreso di buon cuore l’ipotesi di un prelievo forzoso sui conti ciprioti. E ancor

meno sarebbe contenta di scoprire che come suggerito dalla numero uno del Fmi, Christine Lagarde, la

confisca una tantum potrebbe raggiungere il 30% sopra i 500mila euro di deposito. Le banche russe sono a oggi

esposte per 9 miliardi di euro e le aziende russe per altri 15 miliardi. Sarebbero dunque le più colpite. Ma la

scorsa settimana nessuno a Bruxelles né a Berlino ha pensato di invitare al tavolo delle trattative un

rappresentante del governo russo. Vladimir Putin ha fatto sapere che la tassa forzosa sarebbe «sleale, non

professionale e pericolosa». Il primo ministro Dmitri Medvedev ha fatto eco al presidente dichiarando che

«qualche Stato membro della Ue ha preso una strana decisione che sa tanto di confisca dei soldi del popolo».

Concludendo che se ciò avvenisse, «dovremo riconsiderare i nostri rapporti con Cipro». Un messaggio diretto

ad Angela Merkel, promotrice dell’intera linea di austerity. Ed è in effetti difficile dare torto ai russi. Primo,

più di un rappresentante tedesco ha fatto notare che salvare le banche di Nicosia solo con aiuti Ue sarebbe stato

un regalo alla mafia russa. A quel punto perché non usare qui soldi «ripuliti»? Peccato che poi quando c’è stato

da andare a dirlo a Putin, nessuno ha avuto il coraggio. Ci andrà domani il ministro delle Finanze di Nicosia. E

non sarà facile. Secondo, nel 2011 ci sono stati numerosi segnali di pericolo, tutti ignorati come con la Grecia.

Eppure a differenza della Grecia si sapeva che il 75% del debito cipriota era blindato da contratti anglosassoni

che vietano l’haircut.

Bruxelles che ha fatto? Ha spinto Cipro tra le braccia di Mosca. Tanto che nel 2011, Mosca – da sola – ha fatto

un salvataggio da 2,5 miliardi di euro. Terzo, durante le trattative, Bce, Ue e tedeschi hanno fatto sapere al

premier cipriota che era meglio non toccare i depositi dei cittadini o quelli sotto i 100mila euro. Ma penalizzare

solo gli stranieri. Così facendo il giorno dopo l’unico sostentamento di Cipro, l’industria finanziaria offshore,

sarebbe svanito. Lasciando sul lastrico circa 8mila famiglie.

Dal punto di vista russo, la domanda sarebbe invece molto semplice: Perché la Ue ha consentito che un Paese

risaputamente offshore entrasse nella Ue? Ha concesso che tutti i soldi degli oligarchi arricchissero Cipro senza

dire nulla? Perché era d’accordo, risposta. Basti pensare che solo nel 2011 sono transitati attraverso l’isola ben

80 miliardi di euro provenienti da Mosca. E anche alla Ue facevano comodo, evidentemente. Così come fa

comodo che Malta abbia asset bancari pari a 8 volte il proprio Pil e con quegli asset dia da mangiare a 10mila

dipendenti. (Altro che Cipro caso isolato...). E quindi perché mai sarebbe giusto cambiare le carte in tavola ed

espropriare i capitali esteri? Oltre a quelli dei poveri ciprioti. Verosimilmente i russi accetteranno una

mediazione al ribasso sul prelievo. In cambio di cosa? Sono circolate voci sulla possibilità che Nicosia

concedesse a Gazprom diritti sui giacimenti di gas a largo delle coste. Non ci sono conferme. Ma se fosse vero, il

mancato sostegno a Cipro sarebbe il penultimo (o l’ultimo?) chiodo della bara che sta accogliendo il vecchio

continente. Niente più autonomia energetica, ma dipendenza totale da Mosca. La Turchia è sempre più forte, il

Medioriente è in subbuglio e noi europei abbandoniamo al proprio destino uno degli snodi geopolitici più delicati

del Mediterraneo. Si chiama cecità mortale.

fonte Libero

I diktat tedeschi mettono a rischio prelievo forzoso i 24 miliardi di euro depositati dai russi nelle banche cipriote.

Così Mosca minaccia: pattugliate le coste dell'isola

Pubblicato da Antar Raja a 17:58

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Pubblicato da Antar Raja a 08:45

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"Patrimoniale del 15% sui conti correnti italiani"

A Cipro le banche resteranno chiuse fino a giovedì: sugli istituti aleggia lo spettro del

prelievo forzoso sui conti correnti. Giù le saracinesche, dunque, per evitare che tutta la

liquidità dei correntisti venga prelevata. Il panico, nel frattempo, contagia i Paesi europei.

Le Borse in apertura tracollano, per poi limare le perdite nel corso di un convulso

pomeriggio. Ma il panico, in Italia, non è dovuto soltanto all'onda lunga di Cipro (l'Abi,

associazione banche italiane, per inciso ha fatto sapere che la crisi di Cipro non

costituisce "pericolo di contagio per le banche italiane"). A diffondere timori nel Belpaese

è la "ricetta"proposta dalla seconda banca tedesca, Commerzbank. Una ricetta da

paura.

Teutonica follia - Il capo economista dell'istituto di Berlino, Jorg Kramer, sulle pagine

del quotidiano finanziario Handelsblatt spiega: "I patrimoni finanziari degli italiani

corrispondono al 173% del Pil. Sono molto superiori ai patrimoni dei tedeschi che

corrispondono al 124 per cento. Per questo sarebbe utile applicare in Italia una

patrimoniale. Una tassa del 15% sui patrimoni basterebbe ad abbassare il debito

pubblico italiano sotto la soglia critica del 100% del Pil". Facile, secondo i tedeschi: per

risolvere i problemi dell'euro dobbiamo essere ridotti in miseria con un prelievo forzoso

del 15 per cento. Una roba che farebbe trasalire anche Giuliano Amato, il grande

artefice del più recente prelievo forzoso sui conti italiani, che però nel 1992 fu dello 0,6

per cento.

Ma non basta... - Inoltre, secondo Commerzbank, è necessaria un'imposta sulle attività

finanziarie una tantum, su depositi e titoli, "volta ad abbattere sensibilmente il debito

pubblico ma che andrebbe a impattare, di fatto, come un prelievo forzoso. Anche più a

fondo - aggiunge Kramer - perché andrebbe a colpire tutte le forme di risparmio,

comprese le azioni e le obbligazioni". Una ricetta terribile, ma che quanto sta accadendo

a Cipro rende più plausibile. Ad alzare il livello dell'allarme, inoltre, contribuiscono i "big"

Morgan Stanley e Goldman Sachs, che oggi, lunedì 19 febbraio, hanno messo in guardia

sul precedente che il caso cipriota rischia di rappresentare anche per gli altri Paese in

crisi nell'Eurozona".

fonte Libero

Commerzbank: "Patrimoniale del 15% sui conti correnti italiani"

Il capo economista della seconda banca tedesca, per risolvere il problema del

nostro debito pubblico, vuole dissanguarci: "Tanto siete ricchi"

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