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Concetti di rischio, danno, prevenzione, protezione.
Aspetti comportamentali.
Dati statistici.
Sicurezza e Salute nei Luoghi di Lavoro:
FORMAZIONE GENERALE LAVORATORI
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Di cosa parliamo oggi
Sicurezza e Salute nei Luoghi di Lavoro:
FORMAZIONE GENERALE LAVORATORI
Quali sono gli obiettivi della formazione
in materia di salute e sicurezza sul lavoro?
1. Eliminare o ridurre gli infortuni e le malattie professionali
addebitabili all'errore umano;
2. Rendere partecipi e responsabili i lavoratori della propria e
altrui sicurezza;
3. Ottenere il consolidamento dei comportamenti corretti ed il
cambiamento di quelli errati.
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FATTORI CHE CARATTERIZZANO
IL RISCHIO
ATTREZZATURE,
MACCHINE,
IMPIANTI UOMO
AMBIENTE
RISCHIO
Sicurezza e Salute nei Luoghi di Lavoro:
FORMAZIONE GENERALE LAVORATORI
4
I rischi lavorativi presenti negli ambienti di lavoro, in conseguenza dello
svolgimento delle attività lavorative in un determinato luogo di lavoro,
possono essere suddivisi in macro-categorie:
I PRINCIPALI FATTORI DI RISCHIO
RISCHI CONNESSI ALL’ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO
RISCHIO FISICO
RISCHIO INFORTUNI
RISCHIO CHIMICO/BIOLOGICO
RISCHIO INCENDIO 5
Sicurezza e Salute nei Luoghi di Lavoro:
FORMAZIONE GENERALE LAVORATORI
RISCHI CONNESSI ALL’ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO
Fattori psicologici
Fattori ergonomici
Condizioni di lavoro difficili
I PRINCIPALI FATTORI DI RISCHIO
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Sicurezza e Salute nei Luoghi di Lavoro:
FORMAZIONE GENERALE LAVORATORI
RISCHI CONNESSI ALL’ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO
Fattori psicologici
Rischio da stress lavoro-correlato7
Sicurezza e Salute nei Luoghi di Lavoro:
FORMAZIONE SPECIFICA LAVORATORI
I PRINCIPALI FATTORI DI RISCHIO
ANSIA
RESPONSABILITA’
RITMI
ECCESSIVI
MONOTONIA
RIPETITIVITA’
TURNI DI
LAVORO
MANSIONI SUPERIORI
LAVORO A COTTIMO
CATENA DI MONTAGGIO
LAVORO NOTTURNO
PRESSIONE
INGIUSTIFICATA DEI
SUPERIORI
MOBBING8
Sicurezza e Salute nei Luoghi di Lavoro:
FORMAZIONE SPECIFICA LAVORATORI
Fattori psicologici
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Lo stress lavoro-correlato è uno squilibrio che si verifica
quando il lavoratore non si sente in grado di
corrispondere alle richieste lavorative.
Tale condizione è spesso accompagnata da disturbi o
disfunzioni di natura fisica, psicologica o sociale.
Sicurezza e Salute nei Luoghi di Lavoro:
FORMAZIONE SPECIFICA LAVORATORI
Rischio da stress lavoro correlato
RISCHIO DA STRESS LAVORO-CORRELATO
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Sicurezza e Salute nei Luoghi di Lavoro:
FORMAZIONE SPECIFICA LAVORATORI
AFFATICAMENTO FISICO
POSTAZIONI DI LAVORO NON PROGETTATE CORRETTAMENTE
Fattori ergonomici - esempi
MOVIMENTAZIONE MANUALE DI CARICHI TROPPO PESANTI
ILLUMINAMENTO INSUFFICIENTE
MICROCLIMA NON ADEGUATO
POSTAZIONI DI LAVORO NON PROGETTATE CORRETTAMENTE
AFFATICAMENTO MENTALE
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Sicurezza e Salute nei Luoghi di Lavoro:
FORMAZIONE GENERALE LAVORATORI
I PRINCIPALI FATTORI DI RISCHIO
RISCHIO FISICO
Rumore
Vibrazioni
Campi elettromagnetici
Illuminazione
Radiazioni
Microclima 12
Sicurezza e Salute nei Luoghi di Lavoro:
FORMAZIONE GENERALE LAVORATORI
E’ una perturbazione meccanica emessa da una sorgente
che si propaga in un mezzo elastico (gas, liquido, solido)
sotto forma di vibrazioni e che è in grado di eccitare il senso
dell’udito.
SORGENTE RICEVITORE
Sicurezza e Salute nei Luoghi di Lavoro:
FORMAZIONE SPECIFICA LAVORATORI
PROPAGAZIONE
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RUMORE
emissione trasmissione recezione
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Zone pericolose nel tempo libero
95 - 105 dB(A) 90 - 100 dB(A) 90 - 105 dB(A)
Concerto rock Discoteca Lettore MP3
Batterista
90 - 100 dB(A) 95 - 105 dB(A)
Musica delle band
Parte 2: Effetti
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FORMAZIONE SPECIFICA LAVORATORI
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MICROCLIMA
1.Aerazione dei luoghi di lavoro chiusi;
2.Temperatura dei locali;
3.Umidità. 16
Sicurezza e Salute nei Luoghi di Lavoro:
FORMAZIONE GENERALE LAVORATORI
ILLUMINAZIONE
ABBAGLIAMENTO
LUCE SCARSA
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Sicurezza e Salute nei Luoghi di Lavoro:
FORMAZIONE GENERALE LAVORATORI
RISCHIO FISICO
VIBRAZIONIUTENSILI AD ARIA
COMPRESSA
RADIAZIONI
OTTICHE
ARTIFICIALI
LASER, SALDATURA
AD ARCO
CAMPI
ELETTROMAGNETICI MICROONDE
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FORMAZIONE GENERALE LAVORATORI
RISCHIO FISICO
RISCHIO FISICO
RADIAZIONI OTTICHE ARTIFICALI
ONDE ELETTROMAGNETICHE: trasporto di energia nello spazio
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VIDEOTERMINALI
DISTURBI
OCULO-VISIVI
DISTURBI
MUSCOLO-
SCHELETRICI 20
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RISCHIO FISICO
La parola “Ergonomia” deriva dal greco “ERGON” (lavoro) e
“NOMOS” (legge) e identifica un metodo di studio applicato per
l’adattamento e
l’integrazione dell’ambiente di lavoro e dei metodi produttivi alle
esigenze fisiche e psichiche dell’uomo.
L’ergonomia è, in senso lato, una scienza interdisciplinare che si
occupa dell’interazione fra l’uomo e le sue condizioni di lavoro.
Lo scopo dell’Ergonomia è pertanto quello di migliorare la qualità
delle condizioni degli ambienti e degli strumenti di lavoro,
adattando il lavoro e le condizioni di lavoro all’uomo.
VIDEOTERMINALI
ERGONOMIA
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Videoterminalista
Lavoratore che utilizza una attrezzatura munita di videoterminale in
modo sistematico o abituale per almeno 20 ore/settimana
Posto di lavoro
Insieme che comprende le attrezzature munite di videoterminale, la
tastiera, software, accessori opzionali, il telefono, il modem, la
stampante, il supporto per i documenti, la sedia, il piano di lavoro,
l’ambiente di lavoro immediatamente circostante.
DEFINIZIONI
VIDEOTERMINALI
Videoterminale
Apparecchiatura dotata di schermo alfanumerico o grafico a
prescindere dal tipo di procedimento utilizzate
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RISCHI AL VIDEOTERMINALE
Il Datore di lavoro analizza i posti di lavoro muniti di VDT con
particolare riguardo a:
problemi per la vista
problemi legati alla postura, affaticamento fisico e mentale
D.Lgs. 81/08 – Titolo VII
VIDEOTERMINALI
In genere derivano da un’inadeguata progettazione del posto e delle modalità di lavoro. Essi possono essere prevenuti:
l’applicazione di principi ergonomici
comportamenti adeguati da parte degli utilizzatori
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DISTURBI OCULO VISIVI
PRINCIPALI CAUSE
- illuminazione inadatta
- riflessi da superfici lucide
- luce diretta (artificiale o naturale) su monitor o occhi
- presenza di superfici di colore estremo (bianco o nero)
- monitor inadeguato
- impegno visivo statico, ravvicinato, protratto nel tempo
SINTOMI
bruciore, lacrimazione, senso di corpo
estraneo,
ammiccamento frequente, fastidio alla
luce, pesantezza, visione annebbiata o
sdoppiata, stanchezza alla lettura, cefalea
Sono disturbi reversibili
VIDEOTERMINALI
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DISTURBI MUSCOLO SCHELETRICI
SENSAZIONIsenso di peso, di fastidiointorpidimento, dolorerigidità di:
colloschienaspallebracciamani
CAUSE- posizione di lavoro scorretta- errata scelta degli arredi - posizione di lavoro fissa e mantenuta per lungo tempo- movimenti rapidi e ripetitivi delle mani
(uso di tastiera e mouse)
VIDEOTERMINALI
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FATICA MENTALE
DISTURBI DI TIPO PSICOLOGICO O PSICOSOMATICO
mal di testa, stanchezza
irritabilità, tensione nervosa
ansia, depressione
insonnia, problemi digestivi
CAUSE– carico di lavoro superiore o inferiore
alle capacità della persona– mancanza di riconoscimento– lavoro monotono e/o ripetitivo– isolamento da colleghi– software o hardware inadeguati– fattori ambientali: spazio, microclima
VIDEOTERMINALI
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La presenza del marchio CE sul VDT assicura che i campi elettromagnetici sono al di sotto dei limiti raccomandati e riscontrabili laddove sono utilizzate apparecchiature elettriche e televisive.
RISCHI DA RADIAZIONI IONIZZANTI ?
ESCLUSI RISCHI
da radiazioni ionizzanti e non, sia a carico dell’operatore che della prole.
VIDEOTERMINALI
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VIDEOTERMINALI
LA POSIZIONE CORRETTA
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VIDEOTERMINALI
LA POSIZIONE CORRETTA
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FORMAZIONE GENERALE LAVORATORI
LA POSIZIONE CORRETTA
90°
50-70 cmBRACCIA
– piegate a circa 90°. Avambracci appoggiati nello spazio fra bordo tavolo e tastiera (15 cm)
OCCHI– distanza occhi monitor
fra i 50 e i 70 cm. Il bordo superiore del monitor deve essere posto all’altezza degli occhi.
VIDEOTERMINALI
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IL PIANO DI LAVORO
con bordi arrotondati
di colore neutro e superficie opaca
regolabile in altezza (67-77 cm.) o ad altezza fissa (72 cm.)
profondo 70-80-90 cm
largo 90-120-160 cm.
comunque di dimensioni sufficienti per permettere una disposizione delle attrezzature flessibile
DEVE ESSERE
VIDEOTERMINALI
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IL SEDILE DI LAVORO
stabile
con 5 razze e ruote
girevole
senza braccioli (o arrotondati)
regolabile:- sedile (alto/basso)- schienale (alto/basso,
inclinazione)
traspirante e lavabile
DEVE ESSERE
VIDEOTERMINALI
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IL MONITOR
DEVE ESSERE
orientabile e inclinabile
con luminosità e contrasto regolabili
con immagine stabile senza “sfarfallamenti”
con caratteri leggibili e definiti
pulito
VIDEOTERMINALI
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LA TASTIERA
inclinabile e separata dal monitor
lontana dal bordo del piano di lavoro 15 cm.
con superficie opaca e di colore neutro
con simboli chiari
DEVE ESSERE
VIDEOTERMINALI
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Deve garantire una buonaImpugnatura ergonomica)
Deve essere “manovrato” avendo cura di poggiare l’avambraccio al piano di lavoro
Deve essere
Regolabile: alto/basso destra/sinistra
Collocato in modo corretto in relazione all’attività da svolgere
Dovrà
Essere di dimensioni adeguate: larghezza 45 cm. profondità 35 cm. inclinazione 10-20°
Avere superficie in materiale anti-scivolo
MOUSE PORTA DOCUMENTI POGGIAPIEDI
VIDEOTERMINALI
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ILLUMINAZIONE
Valori e condizioni ottimali:
– fra i 200 e i 400 lux
– pareti, pavimenti, soffitti, porte, piani di lavoro
devono essere di colore chiaro e opaco
– le tende devono consentire la regolazione
della luce naturale (es. veneziane)
– plafoniere anti-abbagliamento
VIDEOTERMINALI
Sicurezza e Salute nei Luoghi di Lavoro:
FORMAZIONE GENERALE LAVORATORI
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OK
NO
VIDEOTERMINALI
ILLUMINAZIONE
Sicurezza e Salute nei Luoghi di Lavoro:
FORMAZIONE GENERALE LAVORATORI
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Gli operatori addetti a VDT per 4 ore consecutive hanno diritto ad una interruzione del lavoro mediante:
- pausa- cambiamento di attività
Le modalità sono demandate alla contrattazione (anche aziendale)
In assenza di contrattazione ha comunque diritto ad una pausa di 15 min. ogni 120 min.
VIDEOTERMINALI
LE PAUSE
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LA SORVEGLIANZA SANITARIA
È dovuta per chi utilizza i videoterminali sistematicamente e abitualmente per almeno 20 ore settimanali
PERIODICITÀ
biennale per i lavoratori classificati idonei con prescrizioni e quelli con più di 50 anni
tutti gli altri ogni 5 anni
VIDEOTERMINALI
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FORMAZIONE GENERALE LAVORATORI
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CERVICALGIE, LOMBALGIE, DISCOPATIE, SINDROME DEL
TUNNEL CARPALE
MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI
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FORMAZIONE GENERALE LAVORATORI
RISCHIO DA MMC
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MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI
Sicurezza e Salute nei Luoghi di Lavoro:
FORMAZIONE GENERALE LAVORATORI
I PRINCIPALI FATTORI DI RISCHIO
RISCHIO INFORTUNI
Rischio Meccanico
Rischio elettrico
Rischio cadute dall’alto
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Sicurezza e Salute nei Luoghi di Lavoro:
FORMAZIONE GENERALE LAVORATORI
INTRAPPOLAMENTO
TRASCINAMENTO
CESOIAMENTO
CONTATTO - TAGLIO
PERFORAZIONE
ATTRITO - ABRASIONE
SCHIACCIAMENTO
PROIEZIONE
IMPIGLIAMENTO
ATTORCIGLIAMENTO
URTO
MECCANICO
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Sicurezza e Salute nei Luoghi di Lavoro:
FORMAZIONE GENERALE LAVORATORI
RISCHIO INFORTUNI
CONTATTO INDIRETTO
CONTATTO DIRETTO
ELETTROCUZIONE
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Sicurezza e Salute nei Luoghi di Lavoro:
FORMAZIONE GENERALE LAVORATORI
RISCHIO INFORTUNI
Rischio dovuto a sostanze inquinanti che interagiscono con l’organismo umano e che possono provocare patologie acute
croniche e irreversibili.
RISCHIO CHIMICO
Sicurezza e Salute nei Luoghi di Lavoro:
FORMAZIONE SPECIFICA LAVORATORI
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RISCHIO BIOLOGICO
Rischio dovuto alla esposizione ad agenti biologici (microrganismo, coltura cellulare, endoparassita umano) che potrebbero provocare
infezioni, allergie o intossicazioni.
Sicurezza e Salute nei Luoghi di Lavoro:
FORMAZIONE SPECIFICA LAVORATORI
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Sicurezza e Salute nei Luoghi di Lavoro:
FORMAZIONE SPECIFICA LAVORATORI
PROMOZIONE DELLA SALUTE, STILI DI VITA:
FUMO, ALCOL,
STUPEFACENTI E SOSTANZE PSICOTROPE
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DIVIETO
DI ASSUNZIONE
DI BEVANDE ALCOLOCHE
NEI LUOGHI DI LAVORO
Sicurezza e Salute nei Luoghi di Lavoro:
FORMAZIONE SPECIFICA LAVORATORI
Gli effetti sul sistema nervoso dipendono dalla concentrazione di alcol
nel sangue (alcolemia) 0,5 – 1 % EUFORIA (minore
concentrazione, movimenti più
incerti, maggiore tempo di
reazione, instabilità emotiva, …)
1,5 % EBBREZZA (“brillo”),
(rossore, aumenta la frequenza
del respiro e dei palpiti, loquacità,
confusione mentale … )
2 % UBRIACHEZZA (incoerenza,
mancanza di autocritica,
incoordinazione motoria,
insensibilità al dolore …)
3 % UBRIACHEZZA GRAVE
(visione doppia, rallentamento
grave dei riflessi, grave
incoordinazione motoria,
confusione mentale …)
4 % COMA (perdita duratura della
coscienza, assenza di sensibilità e dei
riflessi …)5 % PERICOLO DI MORTE
Sicurezza e Salute nei Luoghi di Lavoro:
FORMAZIONE SPECIFICA LAVORATORI
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Rischio Danno
ORGANIZZAZIONE
DEL LAVORO
INFORTUNI
BIOLOGICO
FISICO
CHIMICO
MALATTIA
ASPECIFICA
MALATTIA
PROFESSIONALE
INFORTUNIO
MOVIMENTAZIONE
MANUALE CARICHI
CAUSA EFFETTO
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Sicurezza e Salute nei Luoghi di Lavoro:
FORMAZIONE SPECIFICA LAVORATORI
RAPPORTO RISCHIO - DANNO
Azioni di
riduzione
del rischio
Prevenzione: agisce riducendo
la probabilità di accadimento
Protezione: agisce diminuendo
la gravità del danno
L’attuazione di tutte le misure per ridurre il RISCHIO (R)
mediante la riduzione della sola PROBABILITA’ (P) viene
comunemente chiamata “PREVENZIONE”,
mentre l’attuazione di tutte le misure tese alla riduzione della
sola entità del DANNO (D) viene, invece chiamata “PROTEZIONE”.
Sicurezza e Salute nei Luoghi di Lavoro:
FORMAZIONE GENERALE LAVORATORI
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• Diminuisce la probabilità dei rischi ed è il complesso delle
disposizioni o misure necessarie anche secondo la particolarità
del lavoro, l’esperienza e la tecnica, per evitare o diminuire i rischi
professionali nel rispetto della salute della popolazione e
dell’integrità dell’ambiente esterno.
• La prevenzione agisce prima che accada un evento indesiderato
• Ad esempio: nella guida, prevenzione degli incidenti è una guida
prudente, la manutenzione del mezzo, la distanza di sicurezza
ecc.
Prevenzione
Sicurezza e Salute nei Luoghi di Lavoro:
FORMAZIONE GENERALE LAVORATORI
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1• Eliminazione del rischio
2
• Sostituzione di ciò che è pericolo con ciò che è meno pericoloso
3
• Riduzione dell’esposizione con misure tecniche e organizzative
Sicurezza e Salute nei Luoghi di Lavoro:
FORMAZIONE GENERALE LAVORATORI
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Insieme di azioni che
hanno lo scopo di mantenere lo stato di salute,
inteso come benessere psico-fisico dell’uomo
PREVENZIONE PRIMARIA
PREVENZIONE SECONDARIA
PREVENZIONE
Sicurezza e Salute nei Luoghi di Lavoro:
FORMAZIONE GENERALE LAVORATORI
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Insieme di azioni e/o
interventi per la riduzione dei rischi negli ambienti di lavoro (es. relativo ad inquinanti aerodispersi)
Interventi alla
sorgente
Eliminazione
sostanza nociva
Modifica processo
produttivo
Modifica impianto
Modifica organizz.
del lavoro
Manutenzione
Pulizia
Controllo ritmi
produttivi
PREVENZIONE PRIMARIA
Sicurezza e Salute nei Luoghi di Lavoro:
FORMAZIONE GENERALE LAVORATORI
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Insieme di azioni e/o
interventi per la riduzione dei rischi negli ambienti di lavoro (es. relativo ad inquinanti aerodispersi)
Interventi sulla
propagazione
Aspirazione
localizzata
Ventilazione
generale
Lay-out
Spazio
Modifica organizz.
lavoro
PREVENZIONE PRIMARIA
Sicurezza e Salute nei Luoghi di Lavoro:
FORMAZIONE GENERALE LAVORATORI
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Insieme di azioni e/o
interventi per la riduzione dei rischi negli ambienti di lavoro (es. relativo ad inquinanti aerodispersi)
Interventi
sull’uomo
Informazione
Riduzione tempo di
esposizione Modifica organizz.
lavoro
Chiusura in cabina
Dispositivi di protezione
individuale
PREVENZIONE PRIMARIA
Sicurezza e Salute nei Luoghi di Lavoro:
FORMAZIONE GENERALE LAVORATORI
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SORVEGLIANZA
SANITARIA
per gli esposti a fattori di
rischio professionali
Ricerca di alterazioni
precliniche negli organi, prima che si manifesti la malattia
Accertamenti Sanitari
Preventivi:
prima dell’assunzione per
il rilascio dell’idoneità
Accertamenti Sanitari
Periodici:
per la verifica e il controllo
dello stato di salute
PREVENZIONE
SECONDARIA
Sicurezza e Salute nei Luoghi di Lavoro:
FORMAZIONE GENERALE LAVORATORI
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Protezione
• Insieme di misure e dispositivi, collettivi o individuali, idonei a
ridurre l’esposizione al rischio.
• Il termine protezione è usato per tutti quei provvedimenti che
scattano in caso di un evento indesiderato (ad es. nella guida la
protezione è data dalla cintura di sicurezza, dall’airbag, da tutte le
cose che servono in caso di incidente a ridurre il danno)
Sicurezza e Salute nei Luoghi di Lavoro:
FORMAZIONE GENERALE LAVORATORI
• In altri termini:
La misura di prevenzione tende ad abbattere
la probabilità che si verifichi il danno, mentre
la misura di protezione tende a ridurre la
gravità del danno stesso (entrambe
concorrono a diminuire il rischio).
61
65
Sicurezza e Salute nei Luoghi di Lavoro:
FORMAZIONE GENERALE LAVORATORI
66
LA SEGNALETICA DI SICUREZZA
Sicurezza e Salute nei Luoghi di Lavoro:
FORMAZIONE GENERALE LAVORATORI
un cartello
un colore
un segnale luminoso o acustico
una comunicazione verbale
un segnale
gestuale
LA SEGNALETICA DI SICUREZZA
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Sicurezza e Salute nei Luoghi di Lavoro:
FORMAZIONE GENERALE LAVORATORI
rispondere ad un obiettivo=
pertinente, collegata al rischio/problema
mirata rispetto al destinatario
semplicità e chiarezza linguaggio
applicabile
corretta scientificamente
LA SEGNALETICA DI SICUREZZA
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Sicurezza e Salute nei Luoghi di Lavoro:
FORMAZIONE GENERALE LAVORATORI
TUTTE LE ATTREZZATURE ANTINCENDIO PRESENTI DEVONO ESSERE
SEGNALATE CON APPOSITI CARTELLI
I PERCORSI INDIVIDUATI PER GLI ESODI E L’EVACUAZIONE
DEVONO ESSERE SEGNALATI IDONEAMENTE
TUTTE LE USCITE DI SICUREZZA DEVONO ESSERE INDIVIDUATE
TRAMITE APPOSITE SEGNALAZIONI
NEI LOCALI O ATTIVITA’ OVE NECESSITANO VANNO INDICATI I
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE DA ADOTTARE
DEVE ESSERE SEGNALATA L’UBICAZIONE DELLA CASSETTA
DI PRONTO SOCCORSO
LA SEGNALETICA DI SICUREZZA
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Sicurezza e Salute nei Luoghi di Lavoro:
FORMAZIONE GENERALE LAVORATORI
I CARTELLI DI DIVIETO SONO DI FORMA CIRCOLARE CON
PITTOGRAMMI NERI SU FONDO BIANCO E BORDO ROSSO CON
STRISCIA TRASVERSALE ROSSA
70
VIETATO
FUMARE O
USARE
FIAMME LIBERE
NON
TOCCARE
VIETATO
AI PEDONI
DIVIETO DI
ACCESSO
AI NON
AUTORIZZATI
DIVIETO DI
SPEGNERE
CON ACQUA
VIETATO
FUMARE
ACQUA NON
POTABILE
LA SEGNALETICA DI SICUREZZA
70
Sicurezza e Salute nei Luoghi di Lavoro:
FORMAZIONE GENERALE LAVORATORI
• I CARTELLI DI AVVERTIMENTO SONO DI FORMA TRIANGOLARE CON
PITTOGRAMMI NERI SU FONDO GIALLO E BORDO NERO
TENSIONE
ELETTRICA
PERICOLOSA
SOSTANZA
CORROSIVA
RISCHIO
DI INCIAMPO
RISCHIO
BIOLOGICO
SOSTANZA
COMBURENTE
SOSTANZA
VELENOSA
LA SEGNALETICA DI SICUREZZA
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Sicurezza e Salute nei Luoghi di Lavoro:
FORMAZIONE GENERALE LAVORATORI
I CARTELLI DI PRESCRIZIONE SONO DI FORMA CIRCOLARE CON PITTOGRAMMI BIANCHI SU FONDO AZZURRO
GUANTI DI
PROTEZIONE OBBLIGATORI
CALZATURE DI
SICUREZZA OBBLIGATORIE
PROTEZIONE
OBBLIGATORIA
DEGLI OCCHI
PROTEZIONE
OBBLIGATORIA
VIE RESPIRATORIE
PROTEZIONE
OBBLIGATORIA
DELL’UDITO
LA SEGNALETICA DI SICUREZZA
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Sicurezza e Salute nei Luoghi di Lavoro:
FORMAZIONE GENERALE LAVORATORI
I CARTELLI DI SALVATAGGIO SONO DI FORMA RETTANGOLARE-
QUADRATA CON PITTOGRAMMI BIANCHI SU FONDO VERDE
DIREZIONE
DA SEGUIRE
PRONTO
SOCCORSO
BARELLA
LAVAGGIO
PER OCCHI
PERCORSO/USCITA
DI EMERGENZA
LA SEGNALETICA DI SICUREZZA
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Sicurezza e Salute nei Luoghi di Lavoro:
FORMAZIONE GENERALE LAVORATORI
I CARTELLI PER ATTREZZATURE ANTINCENDIO
SONO DI FORMA RETTANGOLARE-QUADRATA CON
PITTOGRAMMI BIANCHI SU FONDO ROSSO
SCALA
ANTINCENDIO
LANCIA
ANTINCENDIOESTINTORE
DIREZIONE
DA SEGUIRE
LA SEGNALETICA DI SICUREZZA
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Sicurezza e Salute nei Luoghi di Lavoro:
FORMAZIONE GENERALE LAVORATORI
Sicurezza e Salute nei Luoghi di Lavoro:
FORMAZIONE GENERALE LAVORATORI
Analisi degli infortuni: il fenomeno infortunistico
1.000 comportamenti rilevanti 1 infortunio
2.500 infortuni 1 infortunio mortale
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Sicurezza e Salute nei Luoghi di Lavoro:
FORMAZIONE GENERALE LAVORATORI
Analisi degli infortuni: fattori/cause
• Scarsa padronanza della macchina/attrezzatura di lavoro
• Assuefazione ai rischi (abitudine dei gesti)
• Banalizzazione dei comportamenti di fronte al pericolo
• Sottostima dei rischi (neutralizzazione delle protezioni)
• Diminuzione dell’attenzione nel lavoro di sorveglianza (stanchezza)
• Mancato rispetto delle procedure
• Aumento dello stress (rumore, ritmo, ecc..)
• Precarietà del lavoro che conduce ad una formazione insufficiente
• Manutenzione poco o male eseguita (rischi insospettati)
• Dispositivi di protezione inadatti
• Sistemi di comando e controllo troppo sofisticati
• Rischi propri della macchina (movimenti alternati, avviamento imprevisto,
arresto precario)
• Macchine/attrezzature non adatte allo scopo o all’ambiente (allarme sonoro
mascherato dal rumore del parco macchine)
• Circolazione di persone (linee automatiche)
• Assemblaggio di macchine di provenienze e tecnologie differenti
• Flusso di materiale o di prodotti tra le macchine...
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Sicurezza e Salute nei Luoghi di Lavoro:
FORMAZIONE GENERALE LAVORATORI
Analisi degli infortuni: conseguenze
Danno più o meno grave all’integrità fisica del lavoratore
Arresto della produzione della macchina interessata
Immobilizzazione del parco macchine similari per perizie (es.
ispezione ASL, ...)
Se necessario, messa in conformità delle macchine
Sostituzione di personale e formazione sul posto di lavoro
Rischi sociali
Degradazione dell’immagine dell’azienda
• ...
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Analisi degli infortuni: costi
Sicurezza e Salute nei Luoghi di Lavoro:
FORMAZIONE GENERALE LAVORATORI
Sicurezza e Salute nei Luoghi di Lavoro:
FORMAZIONE GENERALE LAVORATORI
Dati statistici INAIL
I dati INAIL degli infortuni sul lavoro nel 2014
Gli infortuni sono stati 663.149 (- 4,57%), di cui 662 i casi mortali
(- 6,76%).
Infortuni mortali: - 6,76% per quelli in occasione di lavoro. Gli
infortuni mortali in itinere, al contrario, con 170 casi (erano 200 nel
2013) rappresentano circa 1/3 del totale.
"Al netto" della crisi la flessione generale scende al 5%.
Lavoratori "in nero": si stimano altri 165mila infortuni.
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Sicurezza e Salute nei Luoghi di Lavoro:
FORMAZIONE GENERALE LAVORATORI
Dati statistici INAIL
I dati INAIL delle malattie professionali
nel 2014
Continua l'emersione. Nel 2014 aumentano
ancora le denunce di malattie
professionali, passando dalle 51.829 del
2013 a 57.391: 5.500 in più in un anno
(+10,73%) e quasi 15mila in più rispetto al
2010 (va segnalato, tuttavia, un certo lieve
contenimento rispetto al +11,98% registrato lo
scorso anno).
83
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Sicurezza e Salute nei Luoghi di Lavoro:
FORMAZIONE GENERALE LAVORATORI
FATTORI DI RISCHIO NEGLI AMBIENTI SCOLASTICI
RISCHI ELEMENTI DA VALUTARE
Clima acustico Confort acustico: assenza di disturbo (rumore di fondo interferente) e
buona recezione (ambiente non eccessivamente riverberante)
Rischio chimico Concentrazione CO2, tipologia dei materiali da costruzione e dei
rivestimenti, arredi, sistemi di trattamento dell’aria, prodotti di pulizia dei
locali, presenza di stampanti, fotocopiatrici, traffico veicolare outdoor o
presenza di industrie nelle vicinanze.
Aspetti ergonomici Tipologia e caratteristiche degli arredi (tavoli, sedie, banconi da laboratorio,
attrezzature, accessori, ecc.), rispetto dei prerequisiti normativi indicati negli
standard di qualità.
Agenti biologici Ventilazione degli ambienti,, grado di affollamento, presenza di elevate
concentrazioni di bioareosol nell’aria (virus, batteri, muffe e altri organismi
viventi, loro prodotti o componenti dispersi
Microclima Temperatura, umidità, correnti d’aria e la loro variabilità stagionale, ricon-
dotte all’interno di standard di accettabilità; sistemi di trattamento dell’aria.
Gas Radon Elevati livelli di concentrazione del Radon ai piani seminterrati o terreni
degli edifici
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Allora come intervenire per eliminare o ridurre gli infortuni e le malattie professionali?
1. curare la formazione
2. individuare le situazioni a rischio (VdR)
3. intensificare i controlli
4. analizzare i quasi-infortuni (near-miss)
a. sono quelle situazioni di evento dannoso che non provocano l’infortunio
vero e proprio solo per caso.
b. sono molto frequenti e debbono comunque essere segnalati al RSPP.
c. la loro dinamica va analizzata per evitare che diano luogo a veri e propri
infortuni.
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Alcuni concetti e definizioni importanti...
processo educativo attraverso il quale trasferire ai
lavoratori ed agli altri soggetti del sistema di
prevenzione e protezione aziendale conoscenze e
procedure utili alla acquisizione di competenze per
lo svolgimento in sicurezza dei rispettivi compiti in
azienda e alla identificazione, alla riduzione e alla
gestione dei rischi;
complesso delle attività dirette a fornire conoscenze
utili alla identificazione, alla riduzione e alla
Gestione dei rischi in ambiente di lavoro;
FORMAZIONE
..sapere essere
INFORMAZIONE
…sapere…
complesso delle attività dirette a fare apprendere ai
lavoratori l'uso corretto di attrezzature, macchine,
impianti, sostanze, dispositivi, anche di
protezione individuale, e le procedure di lavoro.
ADDESTRAMENTO
..saper fare…
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D. Lgs. 81/08, Titolo I, Sezione IV
FORMAZIONE, INFORMAZIONE E ADDESTRAMENTO
Formazione e informazione a tutti i lavoratori in materia di
salute e di sicurezza con particolare riferimento al proprio
posto di lavoro e alle proprie mansioni
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A distanza di molti anni dalle prime norme organiche di sicurezza del
lavoro (D.P.R. 547/1955) l’esperienza ha dimostrato che la
prevenzione non può essere attuata solo con cartelli e vigilanza
sporadica del datore di lavoro.
Qualunque misura di prevenzione o protezione può dimostrarsi
inefficace se il concetto di sicurezza globale non entra nella
mentalità e nella pratica operativa di ciascuno.
I carter ed i sofisticati dispositivi elettronici di protezione possono
essere rimossi, le fotocellule di sicurezza possono essere
disattivate, le cuffie antirumore possono restare appese al muro
accanto agli occhiali …
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Il fattore umano (comportamento), in un modo o nell’altro,
è causa di circa l’80% degli infortuni e delle malattie professionali
e solo il 20% è dovuto a irregolare funzionamento delle macchine
o dei sistemi di sicurezza.
Da qui l’importanza di curare informazione, formazione e
addestramento dei lavoratori in materia di salute e sicurezza richiesta
dalla nuova norma:
NON SI ATTUA UNA VERA PREVENZIONE SENZA UNA
FORMAZIONE SERIA E RIPETUTA NEL TEMPO!
L’errore umano è sempre in agguato!può essere dovuto a:
fretta, distrazione, eccesso di sicurezza, scarsa informazione e formazione, negligenza, imprudenza, imperizia, tendenza all’infortunio,
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Da qui l'importanza di analizzare ed agire
sui COMPORTAMENTI dei lavoratori
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Perché si violano le regole?
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Perché non si rispettano le regole?
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Perché non si rispettano le regole?
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Perché non si rispettano le regole?
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Quali sono le convinzioni che facilitano le violazioni?
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Fattori determinanti del comportamento
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PERCEZIONE DEL RISCHIO:E’ la capacità di individuare, prima possibile, una fonte di pericolo
La “percezione del rischio” coinvolge dei meccanismi di tipo psicologico.
In genere la mente umana tende a valutare come “più rischiose” le situazioni
che hanno una maggiore gravità (ovvero le situazioni che possono provocare la
morte), ma che sono meno frequenti, mentre tende a valutare come “meno
rischiose” le situazioni a cui è associata una gravità minore (ad esempio le
situazioni che possono provocare un danno fisico non irreversibile), ma che sono
di gran lunga più frequenti.
La percezione del rischio può essere influenzata da alcuni fattori come:
- La conoscenza effettiva dei pericoli
- Livello di attenzione (più basso tra giovani e anziani)
- Apprendimento dalla propria esperienza
- Osservazione di situazioni altrui
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PROPENSIONE AL RISCHIO:E’ l’atteggiamento individuale di fronte al pericolo
può essere influenzata da alcuni fattori come:
- Vantaggi secondari (risparmio di tempo, energie, “fare meglio” );
- Ottimismo ingiustificato (l’ottimismo irrealistico o illusorio può essere
particolarmente dannoso, potrebbe indurre a sottostimare la vulnerabilità personale ai
pericoli, riducendo la motivazione ad adottare precauzioni per proteggersi).
- Locus of Control (personale e culturale) + percezione di essere adeguati rispetto
alle richieste.
Meccanismo psicologico che altera la percezione del rischio è quello per cui
generalmente si valutano come meno rischiose le condizioni di cui si ha il controllo
(Locus of control): ad esempio, in genere, una persona tende ad essere meno
preoccupata se è essa stessa a guidare rispetto alla situazione in cui l’autista è una
seconda persona.
- Fattori sociali (appartenenza al gruppo)
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10 mosse per un tirocinio in sicurezza
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10 mosse per un tirocinio in sicurezza
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Gazie per l’attenzioneClaudio Zaratani
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Istruzioni per la compilazione del test
Immettere i propri dati
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Istruzioni per la compilazione del test