alle famiglie - maggio 2014 · della vita di queste persone che in italia sono il 4,8% della ......

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TERRITORIO Pagina 15 Speciale UTAP MediconTe di Zugliano: riflessioni sui primi 10 anni di attività AZIENDA Pagina 4 Presentata la prima Carta dei Diritti delle Persone con Disabilità in Ospedale OSPEDALE Pagina 10 Inaugurato il nuovo reparto infermieristico di Degenza a Integrazione Didattica PREVENZIONE Pagina 26 Lotta attiva ai tumori: compie 10 anni la collaborazione tra Ulss 4 e volontariato GIPA/NE/0149/2012 ALLE FAMIGLIE - MAGGIO 2014 ULSS 4 UNA RETE DI PERSONE PER LA SALUTE

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TERRITORIOPagina 15Speciale UTAP MediconTe di Zugliano: riflessioni sui primi 10 anni di attività

AZIENDAPagina 4Presentata la prima Carta dei Diritti delle Persone con Disabilità in Ospedale

OSPEDALEPagina 10Inaugurato il nuovo reparto infermieristico diDegenza a Integrazione Didattica

PREVENZIONEPagina 26Lotta attiva ai tumori: compie 10 anni la collaborazione tra Ulss 4 e volontariato

GIPA/NE/0149/2012

ALLE FAMIGLIE - MAGGIO 2014

ULSS 4 UNA RETE DI PERSONE PER LA SALUTE

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Registrazione al Tribunale di Vicenza n. 406 del 08/06/1984 tiratura 81.000 copie

Direttore Generale Avv. Daniela Carraro Direttore Amministrativo Dott.ssa Patrizia SimionatoDirettore Sanitario Dott. Roberto ToffaninDirettore dei Servizi Sociali e della Funzione Territoriale

Dott. Alberto LeoniDirettore Responsabile Daniela Carraro Coordinamento redazioneMaria Rosaria Migliorin, Alessandro Scandale. Hanno collaborato: Graziano Cosaro, Giovanna Gnata, Alessandra Sartore, Aldo Di Bello, Antonio Antico, Paola Cazzola, Marino Zenari, Franco Marranconi, Maurizio Ciccarese, Mario Righele, Orianna Zaltron, Ivo Doganini, Edoardo Chiesa, Renzo Grasselli, Fabrizia Polo

Realizzazione e Grafica: Artworks snc Foto sommario: Bruno CortianaStampa: Polygraf (VI)Per la pubblicità: Meneghini e Associati

EDITORIALEIn una fase storica che richiede un cambio di marcia capace di

innovare per migliorare, l'Ulss per la propria natura di sistema complesso appare il luogo in cui sperimentare al meglio

l’innovazione. Ebbene, il nuovo Ospedale di questa Azienda, innovativo non solo nelle dotazioni tecnologiche, ma anche nei percorsi di cura e nella relazione tra specialità cliniche affini o cosidette “omogenee”, ha innescato una serie di processi di miglioramento che stanno investendo, letteralmente, tutte le componenti del sistema, coinvolgendo direttamente la rete dei servizi territoriali e i servizi/uffici della prevenzione. A loro volta i miglioramenti in Ospedale, nel territorio e nella prevenzione si riverberano inevitabilmente in tutta l’attività dell’Ulss creando così un circolo virtuoso, che assegna a tutto il nostro sistema socio-sanitario la necessità di operare ricercando la massima qualità possibile.Ecco perché questo numero, tratta di Ospedale e parla di territorio, delle medicine di gruppo integrate, da quella “storica” di Zugliano a quelle appena nate, di Piovene Rocchette e di Schio. Affronta anche il tema della Prevenzione e illustra i progetti e le campagne di Prevenzione, le molteplici occasioni di salute offerte dai nostri servizi a favore dei giovani e meno giovani.

Tratta, ho detto, di Ospedale presentando la Carta dei Diritti delle Persone con Disabilità in Ospedale, prima, assoluta risposta in Veneto, a dimostrazione che il processo di miglioramento riguarda e deve riguardare tutti i nostri utenti, anche quelli che per le loro condizioni fisiche o psicofisiche richiedono maggiore empatia e capacità di mediazione. Il presente numero ben sottolinea la sinergia profonda con le Associazioni di Volontariato. Molteplici sono le iniziative intraprese in collaborazione e grandi sono i frutti dell’impegno e degli sforzi profusi. Ciò sta a significare, mi pare evidente, che l’Ulss non è e non può essere una realtà estranea al territorio, terza rispetto le istituzioni, lontana dalla comunità. Può e deve essere inserita fortemente nell’ambiente in cui opera e deve lavorare ricercando la massima condivisione: di obiettivi, di percorsi, di progetti. È su questo terreno che si muove il nostro agire, come viene ben rappresentato dai molteplici interventi raccontati nella edizione che vi è stata consegnata. Buona lettura a tutti!

il Direttore Generale

Via Campania, 21/A . 36015 Schio (VI)Tel. 0445 575927 . Fax 0445 [email protected]

Daniela Carraro

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SOMMARIO AZIENDA 4 êPresentata la prima Carta dei Diritti delle Persone con Disabilità in Ospedale 5 êL'ospedale unico dell'Altovicentino partecipa alla Giornata Mondiale del Rene 9 êAl telefono l'interprete

ASSOCIAZIONI 6 êGiobbe in cammino 7 êVieni con noi! 8 êAVIS racconta Schio con i nuovi segnalibri 9 êDai vita alla vita

OSPEDALE 10 êInaugurato il nuovo reparto infermieristico D.I.D. 11 ê Lo sportello di due nuovi servizi nell'Ospedale Altovicentino: Mediazione Linguistica e Servizio di Clinica Transculturale 12 ê Nuove ambulanze 13 ê Tumori maschili: esame del sangue contro il tumore alla prostata ê Pronto soccorso: ticket e quota fissa di accesso14 ê Campagna di Igiene delle Mani19 ê Farmaci antibiotici: usarli poco per evitare che perdano efficacia

TERRITORIO 20 ê8 marzo Festa della donna, niente retorica: sostegno autentico 21 êMedicina di gruppo integrata a Piovene 22 êKitty, gatti in mostra e calendario per un progetto che mette assieme disabilità e graphic-design 23 ê Medicina di gruppo integrata a Schio PREVENZIONE 24 êIn netto calo gli infortuni sul lavoro nel territorio dell'Ulss 4 Alto Vicentino 25 êIn provincia di Vicenza, Pane: più salute usando meno sale 26 êLotta attiva ai tumori: compie 10 anni la collaborazione tra Ulss 4 e volontariato 28 êNuovo stile comunicativo per Guadagnare Salute 29 êDovrei dovrei dovrei: posso!

INTERISTITUZIONALE 30 êPrima esperienza in Regione Veneto: aperto il 7 aprile all'Ospedale Altovicentino un ufficio di Stato Civile in Convenzione Quadro con otto Comuni dell’Ulss 4

Pagina

15SPECIALE UTAP MediconTe di Zuglianoriflessioni sui primi 10 anni di attività

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Presentata la prima Carta dei Diritti delle Persone con Disabilità in Ospedale

Oltre alle "classiche" barriere architet-toniche, in ospedale le persone con disabilità devono districarsi anche tra “barriere sanitarie”: macchinari inadatti, personale non adeguatamente forma-to, attese prolungate. La Carta dei Di-

ritti della Persona con Disabilità è una prima assoluta risposta in Veneto, presentata il 22 novem-bre 2013 all’Ospedale Altovicentino di Santorso dal Diretto-re Generale Daniela Carraro, con l'intervento del Consigliere Regionale Marino Finozzi e di Franco Bomprezzi giornalista disabile del Corriere della Sera, oltre ai promotori della Carta Nicola Pannocchia e Luigi Berliri. Con l’occasione sono stati anche illustrati i progetti dell’Azienda Ulss 4 e le esperienze del volontariato attivo in Ulss 4 e nel Veneto.In Italia le persone disabili si recano in ospedale il doppio delle volte rispetto a quelle senza disabilità, ma gli Ospedali, tranne rare iniziative, non prevedono percorsi di cura per-sonalizzati. Secondo l’Istat, il 24,2% delle persone disabili effettuano almeno un esame diagnostico contro l'11,3% dei non disabili. E il 46% delle persone disabili ha fatto una visita specialistica a fronte del 23% dei non disabili. La mancanza di percorsi di cura ad hoc rende più difficile diagnosticare le malattie, con gravi conseguenze sulla salute e sulla qualità della vita di queste persone che in Italia sono il 4,8% della popolazione (2 milioni e 600 mila persone).La Carta, suddivisa in 14 articoli, affronta il tema del dirit-

to alle cure con la consapevolezza dei maggiori bisogni di mediazione, empatia, privacy delle persone con disabilità. Distingue tra i concetti di disabilità e malattia, guarda alla necessità della formazione del personale medico e infermie-ristico e alle esigenze dei disabili rispetto ai macchinari da utilizzare nella diagnostica.

AZIENDA

Nicola Pannocchia e Luigi Berliri, promotori della Carta dei Diritti della Persona con Disabilità - Franco Bomprezzi, giornalista del Corriere della Sera - Daniela Carraro, Direttore Generale Ulss 4 - Marino Finozzi, Assessore Regionale - Giuseppe Casarotto, psicologo

La prima Carta dei Diritti delle Persone con Disabilità in Ospedale, realizzata dalla Cooperativa

sociale Spes Contra Spem di Roma e adottata per la prima volta in Italia dal Policlinico Agostino

Gemelli dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma nasce per garantire alle persone con disabilità

il pieno diritto alle cure ospedaliere e per rendere le strutture sanitarie adeguate alle loro esigenze fisiche, psicologiche e sensoriali. E per primi nel

Veneto viene adottata dall’Ospedale Altovicentino dell’Ulss 4 a Santorso.

Il documento ha ottenuto il patrocinio del Ministero della Salute.

5

Presentata la prima Carta dei Diritti delle Persone con Disabilità in Ospedale

L’ospedale unico dell’Altovicentino partecipa alla Giornata Mondiale del Rene

Il 13 marzo è stata la Giornata mon-diale del rene. Per l'occasione, l'Ulss 4 ha predisposto al primo piano dell'O-spedale Altovicentino due postazioni per il controllo gratuito della pressione sanguigna eseguito dal personale in-fermieristico del Reparto di Nefrologia, alla presenza di un Medico Nefrologo per colloqui informativi. Hanno parteci-pato all’evento i delegati dell'Associa-zione Nazionale Dializzati e Trapiantati dell'Ulss 4 e i rappresentanti dell’As-sociazione Italiana Donatori Organi Provinciale per offrire informazioni sul-le attività delle singole Associazioni. A disposizione dei cittadini anche un migliaio di opuscoli su "Conoscere i reni, con i reni si vive", distribuiti gra-tuitamente.Sono stati eseguiti 500 colloqui in-dividuali su rene-ipertensione-stili di vita e prevenzione, 300 controlli della pressione arteriosa e riscontrati 95 pa-zienti con ipertensione arteriosa non conosciuta. Infine, sono state inviate ai medici di medicina generale indica-zioni diagnostico/terapeutiche sui 95 pazienti riconosciuti ipertesi.Il Reparto di Nefrologia e Dialisi dell'O-spedale Altovicentino ha in cura cento pazienti dializzati di cui il 23% esegue la dialisi autonomamente in casa pro-pria in collegamento costante con la Dialisi Ospedaliera. Il reparto ha in cari-co altri cento pazienti presso gli ambu-latori dell’Uremia, stadio che precede l’entrata in Dialisi, e delle Glomerulo Nefriti, malattia che molto spesso de-termina insufficienza renale. Nel 2013 sono state effettuate 800 visite Nefro-

logiche, 9.000 Emodialisi, 6.000 Dialisi Peritoneali e 300 dialisi in pazienti critici di Rianimazione, Unità Coronarica e In-tensiva Neurologica. "Nel nuovo Centro di Emodialisi – nota Maurizio Axia, Direttore del Reparto di Nefrologia e Dialisi dell'Ospedale Al-tovicentino – abbiamo aumentato la dotazione a ventuno postazioni per Emodialisi destinata ai cronici, raddop-piato le postazioni mobili da quattro a otto per le Dialisi sui degenti nelle strutture dell’area critica: Rianimazio-ne, Unità Coronarica, Stroke Unit, sia-mo passati dalle 170 Dialisi Acute su degenti in Area critica del 2011 nell'ex Ospedale De Lellis di Schio alle oltre 300 del 2013 con metodiche di livello Gold Standard e tipologia assistenziale H24. Il nuovo Centro è dotato di ap-parecchiature per emodialisi di ultima generazione. Il numero dei pazienti in dialisi peritoneale presso il Nuovo Cen-tro si attesta intorno al 23 percento di

tutta la nostra popolazione dializzata, sopra la media nazionale ed europea (10 e 13%) e quest'anno ben il 48% dei nuovi pazienti hanno scelto questa metodica dialitica.

Gruppo di operatori del Reparto di Nefrologia e Dialisi Ospedale Altovicentino. Al centro il Primario, Maurizio Axia

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ASSOCIAZIONI

Il progetto Giobbe, attivato nel 2008 dall’Ulss 4 Alto Vicentino, in collaborazio-ne con l’Associazione Olosmed On-lus e il mondo del volontariato, è il ponte che unisce l’Amministrazione pubblica, l’Ulss 4, i Volontari e i Cittadini attivi. È una risposta alle esigenze di chi vive l’esperienza di una malattia cronica e in-validante e ha necessità di aiuto e assi-stenza specialistica. Il Progetto Giobbe in cammino si rivolge a malati oncologi-ci, a malati con disturbi neuro cognitivi e alle loro famiglie perché sia loro garantita la “continuità assistenziale” e affinchè si possano sentire “al sicuro” nei diversi momenti del percorso di cura.

Lo sportello informativo-polifunzio-naleAccoglie richieste, criticità, proposte per migliorare i servizi.Offre informazioni su:• servizi dell’ULSS e loro accesso;• come facilitare alcune attività del quoti-diano: spostamenti del malato, compa-

Al centro, Terelisa D'Alba, Presidente Olosmed Onlus, con il premio “GERBERA D’O-RO”, assegnato all'Ulss 4 per il progetto Giobbe nel 2013 e istituito dalla Fondazio-ne Gigi Ghirotti e dalla Conferenza delle Regioni per premiare la struttura sanitaria distintasi per il buon funzionamento dei servizi alla persona, con il Direttore Gene-rale Ulss 4 e componenti delle Associazioni

VILLA LEDER Via Garziere36014Santorsocell. 348 2412124

Giobbe in camminoPremiato a livello Nazionale con la Gerbera d’Oro 2013

Associazione di volontariato nata da un gruppo di persone direttamente e/o indirettamente coinvolte in problemi di gestione della malattia oncologica. Il suo scopo è dare risposte ai malati e

ai loro familiari offrendo una mano sicura ed esperta che dia la tranquillità e la sicurez-za che quanto viene fatto è la cosa migliore. Mette, quindi, la persona al centro di un percorso sanitario in modo che non si senta sola, disorientata, abbandonata.

gnia, ecc.• come accedere ad agevolazioni e facili-tazioni previste dalle normative per malati (permessi lavorativi, pensione, invalidità, assegni di cura ecc.);• come e a chi rivolgersi per ricevere aiu-to di tipo spirituale, emozionale e psico-logico; • come usufruire di servizi ausiliari, attivi-tà terapeutiche e prendere contatto con operatori di assistenza, presenti nelle

Orari di apertura:Martedì dalle 10.00 alle 13.00Giovedì dalle 10.00 alle 13.00ex Ospedale di Thiene (VI)A destra dei Poliambulatori – 1° PianoTel. 0445 388525www.progettogiobbeincammino.it

Tutti i servizi di carattere generale sono gratuiti e nessuno è autorizzato a rac-cogliere fondi per lo sportello e le asso-ciazioni aderenti.

diverse associazioni di volontariato coin-volte nel Progetto.I Volontari del progetto sono presenti nello Sportello Informativo e Polifun-zionale, nell’ambulatorio delle Cure Palliative, nell’accompagnamento/trasporto dei pazienti dall’abitazione ai luoghi di cura.

Coordinamento delle AssociazioniLe Associazioni di Volontariato che ade-riscono al Progetto Giobbe sono: Olo-smed Onlus, Raggio di Sole, Lilt e Associazione Volontariato Alzhei-mer Zanè. Pur mantenendo la propria identità, il proprio ruolo, la propria re-sponsabilità, sono come “colori” sulla ta-volozza di un pittore che, mescolandosi, ne formano uno nuovo, con tonalità e sfumature di volta in volta diverse a se-conda delle varie situazioni. I Volontari valorizzano le Persone e i risultati!

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Vieni con noi!

"Vieni con noi" è un nuovo servizio di trasporto giorna-liero per i malati oncologici dell'Ulss 4 che devono recarsi all'Ospedale di Vicenza per la radioterapia: alcune asso-ciazioni di volontariato che già collaborano con l'Ulss 4 (Sogit di Fara Vicentino, Raggio di Sole di Marano, Co-mitato Andos Alto Vicentino e Associazione Volontariato in rete federazione provinciale di Vicenza - gruppo di 191 associazioni vicentine) hanno acquistato un pulmino e con i loro volontari trasportano i cittadini, ai quali è richie-sto un contributo di 5 euro a viaggio (comprensivo di andata e ritorno). I malati viaggeranno quindi tutti insieme e si aspetteranno a vicenda durante le terapie.I pazienti che potranno usufruire del servizio dovranno essere autosufficienti o con una patologia che non richie-de assistenza sanitaria durante il trasporto. Inizialmente verrà privilegiata la patologia mammaria che numerica-mente costituisce la maggioranza delle persone interes-sate ai trattamenti radioterapici. In seguito, una volta ben rodato il progetto, il trasporto potrà essere allargato ad altre patologie importanti come le neoplasie del polmo-ne, del pancreas, del retto e cerebrali.Le associazioni hanno stanziato in totale una somma di 23.000 euro per l'acquisto del mezzo. Un altro contri-buto di 5000 euro è stato assicurato dall’esecutivo della Conferenza dei Sindaci, consci dell’importante servizio che viene messo a disposizione della cittadinanza. Promosso, sulla base dell’analoga esperienza in atto nell’Ulss 5 con l’Ulss 21, dal Direttore Generale dell’Ulss 4 Alto Vicentino Daniela Carraro, il progetto è un nuovo forte segnale di attenzione nei confronti dei malati onco-logici. I Direttori dei reparti di Radioterapia di Vicenza e di Oncologia dell’Ulss 4 hanno concordato la disponibilità di una fascia oraria giornaliera pomeridiana, dalle 14 alle 16. Con un unico viaggio, partendo dall'Ospedale Altovi-centino, il mezzo trasporta 6 pazienti al giorno a Vicenza, attendendone l’espletamento del trattamento, per poi

riportarli a Santorso. "Il Reparto di Oncologia dell'Ulss 4 realizza una mole di circa 4.500 chemioterapie all'anno, il cui trend è in cre-scita vista la recente attivazione del Reparto di Emato-logia – spiega Franco Bassan, Primario del Reparto di Oncologia dell’Ospedale Unico –. Il Servizio di Radiote-rapia è a Vicenza e le persone che necessitano di un trattamento di questo tipo devono, mediamente per 25 volte, recarsi a Vicenza cinque giorni a settimana, da lu-nedì a venerdì, fino a completare il trattamento. Inoltre, spesso l’utente non può recarsi da solo a Vicenza, ma ha la necessità di essere accompagnato, creando disagi in famiglia e problemi per il lavoro". "La tipologia geografica stessa del territorio dell’Ulss 4 e l’età media della popolazione prevalentemente interessa-ta al trattamento radioterapico – nota il Direttore Genera-le Daniela Carraro – rendono facilmente intuibile quanto un servizio di trasporto giornaliero, andata e ritorno, per la Radioterapia di Vicenza possa essere utile. Riuscire a sollevare, almeno in piccola parte, le persone malate e le loro famiglie da queste incombenti difficoltà sottolinea ancora una volta la grande attenzione che l'Ulss 4 vuole porre nei confronti dei malati oncologici".

Un nuovo servizio di trasporto accompagnato per i malati oncologici dell'Ulss 4 con alcune associazioni di volontariato del territorio

Franco Bassan, Primario di Oncologia Ospedale Altovicentino

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Il segnalibro è un promemoria, ci ricorda a che punto siamo arrivati. In alcuni casi ridona memoria anche ai luoghi e alla storia di una città. L'AVIS dona alla Biblioteca Civica di Schio 150 mila segnalibri che raccon-teranno la città di Schio attraverso sug-gestive immagini e la descrizione dei luoghi ritratti. Si va da Palazzo Fogaz-zaro al Lanificio Conte; dal Museo dei trenini al Lavatoio; dalla Chiesa di Santa Maria fino a dare nuovo lustro ai Fratelli Pasini e ad Alessandro Rossi. Sono 44 gli scorci illustrati, ma secondo l'ideato-re del progetto, il grafico Renzo Matino, se ne potranno aggiungere altri: "L'idea è nata proprio per far conoscere spazi, luoghi e storia di Schio. Abbiamo fatto una prima selezione, ma altri soggetti potranno aggiungersi". L'AVIS coglie l'occasione di promuove-re la cultura e il rispetto dei luoghi fra i

giovani e, al contempo, di diffon-dere loro il messaggio di solida-rietà e il valore della donazione del sangue. Infatti, compariranno tutti i riferimenti dell'Associazione che conta 4 mila soci donatori e che lo scorso anno ha registrato 6900 donazioni. Nota il Presidente dell'A-VIS, Giulio Fabbri: "AVIS da sempre appoggia progetti che promuovono la cultura della solidarietà. Vorremmo far capire ai giovani la storia del luogo in cui vivono e far apprezzare il volon-tariato e l'importanza della donazione del sangue. Per questo distribuiremo i segnalibri anche in tutti i nostri progetti avviati con le scuole". Piena approvazione anche nelle parole del sindaco Luigi Dalla Via: "Il progetto vuole stimolare i cittadini non solo a leg-gere, ma a scoprire i luoghi più significa-tivi della città".

AVIS racconta Schio con i nuovi segnalibri

Un volontario dell'AVIS con le infermiere

del Centro Trasfusionale

G. Fabbri, Presidente Avis e L. Dalla Via, Sindaco di Schio durante la serata di presentazione del progetto

ASSOCIAZIONI

Donate 150 mila copie per la biblioteca civica

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Serve a tutti: medici, infermieri e am-ministrativi. È il servizio di interpretaria-to telefonico “Help voice”, disponibi-le per i servizi e i reparti dell’Ospedale Unico Altovicentino e per tutti i servizi dell’Ulss 4. Grazie a questo sistema, attivo 24 ore su 24 e 365 giorni l’an-no, componendo un numero dedica-to medici, infermieri e amministrativi possono mettersi in comunicazione con interpreti che traducono dall’i-taliano verso centodieci idiomi, tra le quali tutte le lingue europee, latino-americane, medio-orientali, orientali,

oltre a lingue e dialetti minori e vi-ceversa.La società cooperativa che fornisce il servizio è l’Eurostreet Transalations Service di Biella, che svolge attività di traduzione/interpre-tariato dal 2005 ed ha comprovata esperienza in campo sanitario. Il costo complessivo annuo è di circa tremila euro. "La nostra è la prima Azienda Ulss in provincia di Vicenza a dotarsi di un simile strumento – nota Daniela Carraro, Direttore Generale all’Ulss 4 Alto Vicentino - Questa decisione ha una duplice funzione, va sia nel sen-

so dell’umanizzazione delle cure e dell’accoglienza verso culture altre, sia nella riduzione del rischio cli-nico, permettendo ai nostri operatori di lavorare senza barriere linguistiche che potrebbero compromettere il loro operato e la salute dei nostri cittadini".

Al telefono l’interprete110 lingue diverse 24 ore su 24 con il traduttore multilingua

Lingue richieste nel 2013

Cinese

Bangla

Francese

Romeno

Arabo

Reparti più richiedenti

Pronto Soccorso

Ostetricia

Ogni mamma può compiere un gesto di generosità con consapevolezza e amore senza togliere nulla al proprio bambino

Dai vita alla vita!

La raccolta del sangue cordonale è assolutamente indolore, sicura e non invasiva per la mamma e per il neonato e viene effettuata da per-sonale sanitario professionalmente qualificato. Il prelievo di sangue ve-noso periferico materno per i test

infettivologici è di pochi millilitri e i di-sagi sono del tutto analoghi a qual-siasi prelievo di sangue. Per donare il sangue del cordone ombelicale è necessario essere in buone condi-zioni di salute.

Il trapianto delle cellule staminali contenute nel sanguedel cordone ombelicale è una terapia consolidata per pazienti pediatrici e adulti, affetti da patologie ematologiche.

DOVE RIVOLGERSI:

Per informazioni e appuntamenti:

CEntRO RACCOLtA SAnGuEOSPEDALE di VICEnzAVia San Bortolo - Area R (Area De Giovanni)Dal lunedì al venerdì dalle 12.00 alle 13.30

Telefono 0444 753325

SERVIzIO ImmunOtRASfuSIOnALEOSPEDALE unICOALtO VICEntInO uLSS4Via delle Garziere - 36014 SantorsoDal lunedì al venerdi dalle 13.00 - 15.30

Telefono 0445 571465 Fax 0445 571482

Per informazioni:

ADmO VICEnzAe-mail: [email protected]

BAnCA DEL SAnGuEDI CORDOnE OmBELICALE - VEROnAAzienda Ospedaliera Universitaria Integrata - Verona

Unità Operativa Complessa di Medicina Trasfusionale d.o.

Tel. 045 8124738 - Fax 045 8124135e-mail: [email protected]

IBmDR DI GEnOVAwww.ibmdr.galliera.it

nESSun RISCHIOe nESSun DISAGIO

La raccolta del sangue cordonale è assolutamente indolore, sicura e non invasiva per la mamma e per il neonato. La raccolta viene effettuata da personale sanitario professionalmente qualificato mediante formazione documentata, mentre altri sanitari prestano alla mamma e al neonato assistenza che è, in ogni caso, prioritaria.

Il prelievo di sangue venoso periferico materno per i test infettivologici è di pochi millilitri: i disagi che il prelievo potrà arrecare sono lievi e del tutto analoghi a qualsiasi prelievo di sangue.

Ogni mamma può compiere ungesto di generosità conconsapevolezza e amoresenza togliere nullaal proprio bambino.

Il cordone ombelicale che normalmente viene gettato, contiene sangue riccodi cellule staminali.

PERCHé SI

Il sangue cordonale raccolto al momento del parto viene conservato presso una Banca pubbli-ca nell’ambito del servizio sanitario nazionale, Banca del Cordone, che ha come suo obietti-vo prioritario conservare le unità cordonali che sono donate e che rispondono a precisi requisi-ti di qualità, per renderle disponibili per il tra-pianto di pazienti italiani e stranieri. Infatti i dati relativi all’unità cordonale vengono inseriti nel registro italiano dei donatori di cellule staminali emopoietiche (IBMDR) e attraverso questo nella rete mondiale di registri (BMDW).

In alcuni specifici casi comprovati da docu-mentazione clinica (esempio elevato rischio in ambito famigliare di malattie genetiche) le Ban-che del Cordone oltre che raccogliere e conser-vare le donazioni solidaristiche del sangue cor-donale, possono conservare il cordone per uso dedicato alla famiglia donatrice.

Qualunque sia la Vostra decisione,Vi ringraziamo per la disponibilità alla lettura di questo opuscolo.

Dai vita alla vita!

dona il sangue delcordone ombelicale

ULSS VICENZA

Questo opuscolo è dedicato alle future mamme che hanno scelto di partorire presso l’Ospedale di Vicenza

grafi

sstu

dio.

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Per informazioni: Servizio Immunotrasfusionale OSPEDALE ALTOVICENTINO ULSS4Dal lunedì al venerdi dalle 13.00 - 15.30 Tel 0445 571465 Fax 0445 571482Responsabile Corrado [email protected]

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Inaugurato il nuovo reparto infermieristico

Dal 31 gennaio 2014 nell'Ospedale Altovicentino c’è un nuovo Reparto, la Degenza a Integrazione Didattica (DID). Il reparto ospita i pazienti che hanno superato la fase acuta, ma necessita-no ancora di assistenza infermieristi-ca (igiene personale, mobilizzazione, alimentazione, educazione alla salute) e assistenza avanzata per competen-ze e abilità di autocura. Si tratta di un ulteriore periodo necessario per un ef-ficiente recupero funzionale, per facili-tare il rientro a domicilio e l’eventuale inserimento nei percorsi assistenziali territoriali.I pazienti affidati alla DID (fino ad oggi ne sono stati accolti 45), sono seguiti

Graziano CosaroDirettore Dipartimento Professioni Sanitarie

Degenza a Integrazione Didattica: gestito dagli infermieri con un'organizzazione innovativa in collaborazione con l'Università di Padova e il Corso di Laurea in Infermieristica

da 6 infermieri, 1 caposala, 2 tutor uni-versitari. Inoltre, 24 studenti del secon-do e terzo anno del Corso di Laurea in Infermieristica, svolgeranno la loro esperienza di tirocinio. Un medico della Specialità che ha trasferito il paziente al nuovo reparto sarà interpellato in caso di necessità. Negli 8 posti letto a di-sposizione dei dipartimenti ospedalieri (che diventeranno presto 15) possono essere inseriti pazienti di area chirurgi-ca e di area internistica. L’accesso per i parenti è libero e, quando possibile, essi sono coinvolti nella gestione del paziente. L’accesso per gli amici corri-sponde all’orario delle visite dell’ospe-dale, dalle 15:00 alle 21:00. Per Luca Coletto, Assessore Regiona-le alle Politiche Sanitarie “la Degenza a Integrazione Didattica è un modello di erogazione dell’assistenza coerente con la realtà ospedaliera del Veneto e in particolare di questo nuovo Ospeda-le Altovicentino. Rappresenta una bril-lante proposta che nasce dall’intesa tra una struttura sanitaria e l’Università”."L'aumento dell'età media della popo-lazione, associata all'evoluzione scien-

tifica e tecnologica, – nota Daniela Carraro Direttore Generale – richiede cambiamenti assistenziali e organizza-tivi, dunque anche la revisione di ruoli e competenze di tutti i professionisti del settore, in questo caso il ruolo profes-sionale dell'infermiere". Nell’Ulss 4 operano 689 infermieri, di cui 576 in Ospedale e 113 sul territorio; i Medici sono 271 di cui 224 in Ospe-dale e 47 sul territorio. Il rapporto Infer-mieri/Medici è di 2,5. In Italia ci sono 415 mila infermieri - 322 mila donne e 93 mila uomini (in maggioranza italiani - 388 mila - mentre altri 17 mila sono di provenienza europea e 10 mila ex-traeuropea). La media italiana è di 6,6 infermieri ogni mille abitanti (contro una media europea di 8,4 - migliore è la Svizzera con 17,4). Secondo stime na-zionali, in Italia mancherebbero da 50 a 70 mila infermieri. Il rapporto nume-rico infermieri - medici in Italia è di 1,6 contro i 4,5 del Giappone, Paese con il migliore rapporto al mondo. Il peggiore è la Grecia con un rapporto di 0,5.

Da sinistra: lo Studente del 3° anno Paolo Costa, il D.G. Daniela Carraro, la Studen-tessa del 1° anno Giada Loro e il Sindaco di Santorso Pietro Menegozzo

Per informazioni: Degenza Tel. 0445 571119 - 571110Coordinatore Infermieristico Tel. 0445 571117-571143 e mail: [email protected] Tutor didattici Tel. 0445 571116Coordinatore Corso di Laurea in Infermieristica: email: [email protected]

OSPEDALE

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Lo Sportello di due nuovi servizi nell’Ospedale Altovicentino: Mediazione Linguistica e Servizio di Clinica Transculturale

Il 16 ottobre 2013 sono stati inaugu-rati nel nuovo Ospedale Altovicen-tino lo Sportello di Mediazione linguistico Culturale, gestito dai Mediatori Linguistici in convenzione con la Cooperativa Samarcanda, e il “Servizio di Clinica Transcultura-le”, servizio innovativo avviato nella nostra Azienda in via sperimentale per il periodo ottobre 2013 - Apri-le 2015, anche con il prezioso so-

stegno di “Only the Brave Founda-tion”, l’associazione no profit di Renzo Rosso fondatore della Diesel, famosa industria di abbigliamen-to della nostra zona. Lo Sportello di Mediazione offre consulenza e orientamento all’utilizzo dei servizi socio-sanitari, in Ospedale e in tutte le altre sedi dei servizi socio sanita-ri territoriali (Distretti, Consultorio, ecc.) ai 19 mila stranieri residenti nei 32 Comuni dell'Ulss 4; è collocato all’interno della struttura ospedalie-ra; è rivolto agli utenti stranieri per offrire un supporto di consulenza e orientamento all’utilizzo dei servizi socio-sanitari sia dell’Ospedale che del Territorio dell’Ulss 4. È aperto il lunedì e il giovedì dalle 8.30 alle 11.30, con due mediatori culturali di

nazionalità diverse appositamente formati. La formazione è condotta da Gabriel Maria Sala e Susanna Vetturelli dell’Università di Verona. Il progetto prevede contestualmente anche l’attivazione del Servizio di Clinica Transculturale, per favori-re negli operatori dell'Ulss 4 la cono-scenza delle culture diverse in modo da poter trovare soluzioni operative che, a partire dalla comprensione delle abitudini e delle tradizioni al-trui, siano utili e soddisfacenti sia per gli utenti che per gli operatori. Il Servizio di Clinica Transculturale si avvale della consulenza di esperti dell’Università di Verona, coinvolge 25 mediatori provenienti da 17 di-versi Paesi ed è in grado di parlare fino a 55 idiomi diversi.

Giovanna GnataInfermiera Professionale

Alessandra SartoreAssistente Sociale

I mediatori e le mediatrici linguistico culturali nella foto sono, da sinistra a destra prima fila: Salev Dragana, SERBIA - Gnata Giovan-na, Referente Progetto Ulss 4 - Dal Zotto Esthel, BELGIO - Shakurova Venera, RUSSIA - Ristic Mirena, CROAZIA - Chen Shanjun, CINA - Begum Salma, BANGLADESH - De Medeiros Adriana, BRASILE - Naima Sultana, BANGLADESH. Da sinistra a destra seconda fila: Sartore Alessandra, Referente Progetto Ulss 4 - Luciana Matilde Castillo, ARGENTINA - Turcato Alessandra, Presidente Cooperativa Samarcanda Schio - Nurhusien Rahma, ERITREA - Dimitru Andra Elena, ROMANIA - Ndyae Magatte, SENEGAL - Ebenaimine Abderra-him, MAROCCO - Baafi Yaw, GHANA - Ferrer Gabriela, VENEZUELA - El Farah Aicha, MAROCCO

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Nuove ambulanze

Il 18 marzo 2014 il Cap-pellano dell’Ospedale Al-tovicentino ha benedetto due nuove autoambulanze nell’area del Pronto Soc-corso, che vanno ad arric-chire la dotazione dei mezzi di soccorso dell’Ulss 4.Alla benedizione dei mezzi hanno partecipato Daniela

Carraro, Direttore Generale dell’Ulss 4, Aldo Dibello, Di-rettore del Pronto Soccorso dell’Ospedale Altovicentino, e Federico Politi, Direttore della Centrale Operativa Pro-vinciale del Suem 118.La gara, alla quale hanno partecipato quattro ditte, è sta-ta aggiudicata in novembre alla migliore offerta, pervenu-ta dall'azienda Fratelli Mariani di Pistoia e in questi mesi i mezzi sono stati completamente attrezzati e persona-lizzati per gli usi dell'Ulss 4 sotto la direzione del Prima-rio del Pronto Soccorso Aldo Dibello. La Commissione aggiudicatrice era formata da Sergio Brizzi, Medico del Pronto Soccorso dell'Ospedale Altovicentino, Lorena Te-stolin Coordinatrice del Pronto Soccorso, Edoardo Van-zetto, Direttore dell'Ospedale ed Enrico Bandolin, ammi-nistrativo del Provveditorato dell'Ulss 4. L'importo a base d'asta era di 160 mila euro (più Iva), l'importo pagato è stato di 149.900 euro (più Iva) in totale.Il servizio di urgenza ed emergenza medica dell'Ulss 4Dal 2000 l’Urgenza Emergenza del Veneto è organizzata su base provinciale con l’istituzione delle Centrali SUEM 118 in ogni capoluogo delle sette province venete. Le Centrali SUEM 118 rispondono alle richieste di intervento dei cittadini, attribuiscono un codice di gravità alle richie-ste che vengono accolte da personale altamente spe-cializzato, inviano il mezzo di trasporto più adatto (sce-

Acquistati con centocinquanta mila euro due mezzi adatti alle particolarità del territorio

Aldo Di BelloPrimario Pronto Soccorso

Da sx, L. Testolin, Caposala Pronto Soccorso - P. Menegoz-zo, Sindaco di Santorso - F. Politi, Responsabile 118 Provin-ciale, D. Carraro, Direttore Generale Ulss 4 - A. Di Bello, Primario Pronto Soccorso - infermieri servizio emergenza.

gliendo tra auto con medico a bordo, ambulanza con medico, ambulanza, elicottero, mezzo attrezzato per le grandi emergenze Nucleari e Biologiche) e dispongono il trasporto dei feriti nell’ospedale più adatto, non nel più vicino. Questi mezzi sono distribuiti sul territorio regionale secondo un’accurata programmazione da parte dell’As-sessorato alla Sanità della Regione. I servizi di Pronto Soccorso degli Ospedali sono luoghi di stazionamento dei mezzi di soccorso e punti di accoglienza dei feriti se-condo le decisioni del SUEM 118 competente. Tutta l’at-tività di soccorso è tracciata in appositi registri, i cui dati sono attentamente monitorati dai servizi preposti all’Ur-genza Emergenza della Regione, che controlla costante-mente le dotazioni di ambulanze, i tempi di intervento e ogni aspetto del pubblico soccorso.I mezzi dell'Ulss 4 percorrono in media circa 75.000 km all'anno. La dotazione di mezzi per l’emergenza previsti dal vigente Piano Socio Sanitario Regione Veneto per il territorio di competenza prevede due ambulanze di cui una con infermiere e una con medico ed infermiere.Le ambulanze in servizio in questo momento alla Ulss 4 sono in totale 11: due ambulanze nuove dedicate all’e-mergenza; un’ambulanza sempre pronta con gomme chiodate nei mesi invernali (vista la orografia della Ulss 4), due ambulanze destinate ai Volontari che collaborano a vario titolo con l'Ulss 4 (esempio: servizio il sabato o la domenica nei mesi estivi ad Arsiero), dimissioni da polo unico durante la settimana; due ambulanze tenute sem-pre disponibili in caso di fermo forzato o manutenzione ordinaria delle ambulanze di emergenza; due ambulanze "Ducato" per i trasporti ospedalieri non in urgenza.Per avere notizie relative al Servizio 118:

http://www.ulssvicenza.it/nodo.php/250.

OSPEDALE

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Tumori maschili: esame del sangue contro il tumore alla prostata

L’Ospedale Altovicen-tino è l’unico ospedale provinciale ad effettuare un nuovo esame diagno-stico per il tumore della prostata. L' esame inno-vativo, che si effettua su un prelievo di sangue, è in gra-do di stabilire e monitorare

anche l’aggressività del cancro, permettendo di selezio-nare i pazienti con un tumore clinicamente significativo e consentendo di limitare il numero di biopsie non neces-sarie. Da novembre il test può essere eseguito presso il Servizio di Laboratorio dell'Ospedale Altovicentino; ha un costo contenuto rispetto alle biopsie, è più accurato e più specifico del rapporto PSA libero PSA totale e offre chiari vantaggi per la qualità di vita del paziente. La ma-teria è stata trattata all'Ospedale Altovicentino in ottobre 2013 con un convegno di studio sul nuovo marcatore

Antonio AnticoDirettore di Medicina di Laboratorio

di malattia prostatica, il Phi (Prostate health index), che sta dimostrando di individuare con maggior specificità il tumore prostatico in pazienti di età inferiore ai 60 anni. In particolare gli urologi hanno convenuto che questo nuo-vo marcatore dosato presso il laboratorio dell'Ospedale apre nuove e interessanti prospettive nella gestione del paziente con malattia prostatica. "Il Phi migliora la pos-sibilità di rilevamento del carcinoma prostatico rispetto ai test attualmente in uso, identificando con maggiore accuratezza il paziente candidato ad una biopsia pro-statica", spiega Antonio Antico, direttore del laboratorio dell'Ulss 4. Il test è ancora a totale carico del paziente, pertanto la Direzione dell'Ulss 4 ha stabilito una tariffa di 130 euro che le consente di compensare i costi di esecuzione.

Laboratorio modernissimo all'ospedale Altovicentino

Pronto Soccorso: ticket e quota fissa di accessoLa Giunta Regionale del Veneto, con delibera n. 1868 del 15.11.2011, ha stabilito che l'utente che ha concluso l'iter diagnostico/terapeutico con un codice bianco oppure che abbandona autonomamente il pronto soccorso prima della chiusura del verbale deve pagare la quota fissa di accesso di euro 25,00 ed il ticket sulle prestazioni erogate.

NON rientrano tra questi i seguenti accessi:conclusi con proposta di ricovero in ospedale • che abbiano determinato una sosta in osservazione breve in-tensiva di durata superiore a 4 ore • conseguenti a traumatismi che abbia-no determinato una frattura, una lus-sazione, una ferita che abbia richiesto

sutura o applicazione di colla biologica o una distorsione che abbia richiesto applicazione di apparecchio gessato • conseguenti a ustioni di primo grado di estensione superiore al 18% della su-perficie corporea o ad ustioni di mag-giore gravità • conseguenti a ingestio-ne/inalazione di corpo estraneo che richieda estrazione strumentale • con-

seguenti a intossicazione acuta, limita-tamente ai casi rientranti nelle ipotesi 1 o 2 del presente elenco • che abbiano rilevato condizioni di rischio legate allo stato di gravidanza • derivanti dall'invio in pronto soccorso da parte del Me-dico di Medicina Generale o di Con-tinuità Assistenziale con una esplicita richiesta di ricovero ospedaliero.

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Le infezioni correlate all’as-sistenza sono acquisite dai pazienti nei luoghi di cura mentre sono assistiti per altre patologie. Possono essere estremamente peri-colose e difficili da trattare per la presenza di germi multiresistenti ovvero germi per i quali molti dei comuni

antibiotici risultano inefficaci. Importanti organizzazioni internazionali* hanno emanato una serie di raccoman-dazioni per un uso prudente degli antibiotici e per l’a-dozione di misure di provata efficacia per contrastarne la trasmissione: tra queste misure la più importante è l’igiene delle mani.Se nella vita di tutti i giorni il lavaggio delle mani è un piccolo semplice gesto che contribuisce alla prevenzione delle malattie infettive, in ambito sanitario l’igiene delle mani è la pietra miliare della prevenzione capace di ri-durre le infezioni del 15 – 30% e di contrastare la circola-

Campagna di Igiene delle Mani

Gesti semplici per la salute di tutti

zione dei germi multiresistenti. Gli operatori sanitari sono educati ad effettuare l’igiene delle mani, tuttavia questo non basta: anche i pazienti e i loro familiari giocano un ruolo importante nel praticare l’igiene delle mani e nel ricordare agli operatori di farlo.Da molti anni l’Azienda Ulss 4 è impegnata nella promo-zione dell’igiene delle mani attraverso la formazione del personale, l’informazione dell’utenza e l’installazione di prodotti e dispositivi per l’igiene delle mani in tutti i luoghi di cura (sale d’attesa, ambulatori, stanze di degenza, in-gressi ai reparti ospedalieri..).Ogni anno il 5 maggio, in occasione della Giornata Mon-diale dell’Igiene delle Mani promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’Azienda Ulss 4 organizza nelle proprie sedi dei momenti di informazione per gli operatori sanitari, la popolazione, i pazienti e loro familiari. Presso l’Ospedale Unico Altovicentino gli studenti del Corso di Laurea Infermieristica dell’Università di Pado-va, sede di Montecchio Precalcino, illustrano i principi e le tecniche di igiene delle mani e distribuiscono depliant informativi per invitare la popolazione a chiedere agli operatori sanitari dove trovare i prodotti per l’igiene delle mani, come e quando usarli.

*(Parlamento Europeo, il Comitato Economico e Sociale dell’Unione Europea, il Consiglio dell’Unio-ne Europea, l’Organizzazione Mondiale della Sani-tà e European Center for Disease Prevention and Control -’ECDC e CDC di Atlanta)http://www.salute.gov.itWHO SAVE LIVES: Clean Your Hands campaign - ’No action today; no cure tomorrow – make the WHO 5 Moments for Hand Hygiene part of protec-ting your patients from resistant germs’.

Paola CazzolaAssistente Sanitaria Direzione Medica Ospedaliera

Studenti del Corso di Laurea in Infermieristica

Gli studenti informano il pubblico

OSPEDALE

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L’UTAP MediconTe di Zugliano riflessioni sui primi 10 anni di attivitàA fine 2003, tra la Direzione generale dell’Ulss 4 e alcuni Medici di Medicina Generale, nasce l’idea di creare nell’Alto Vicentino una Unità Territoriale di Assistenza Primaria (UTAP), la prima d’Italia!Il percorso iniziato allora e tutt’ora in corso ci ha portato ad alti livelli di assistenza sociosanitaria.

2004-2005: Fattibilità del Proget-to: il periodo della “invenzione” e del-l’”informazione”L’opportunità: Le Associazioni Mediche già presenti sul Territorio (“le Bregonze” e “Medio Astico”) accettano a genna-io 2004 di unirsi e iniziare con l’Ulss 4 “Alto Vicentino” la sperimentazione su una “nuova” modalità di lavoro per la Medicina Generale Italiana, l’ U.T.A.P, con l’obiettivo dichiarato di migliorare la presa in carico dell’assistito, valoriz-zare la centralità del rapporto fiduciario del cittadino con il proprio MMG, recu-perare il ruolo del Medico di Medicina Generale (MMG) come referente unico per il “Territorio”, lavorare in equipe per progetti condivisi con altri Attori del Di-stretto per migliorare la gestione dei casi sociosanitari “difficili”…Nel 2004-2005 ci sono stati 59 incon-tri MMG – Azienda +27 incontri MMG dell’UTAP, 47 verbali prodotti (il 1°ver-bale è redatto il 18-2-2004) + 2 Incontri con i Sindaci del Territorio UTAP per condividere il Progetto e ottenerne il consenso + 5 Incontri con la Popolazio-ne per illustrare il Progetto, spiegare il funzionamento dell’UTAP + attività di informazione continua negli Studi Medi-

ci a piccoli gruppi di cittadini e al singolo + distribuzione di materiale informativo.

Da tutto ciò:1) i MMG del territorio sede di UTAP hanno ribadito la necessità di mantenere invariato lo “status” degli Studi Medici esistenti vista la situazione orografica del Territorio e le conseguenti difficoltà di spostamenti degli assistiti;2) si è convenuto perciò con l’Ulss 4 di considerare la Sede di Zugliano come il riferimento fisico dell’ UTAP, ma non come la sola struttura aperta nel Terri-torio e di lavorare in tale sede con orario aggiuntivo all’attività di base e apertura di Studi di Specialistica di “ primo livello”; 3) si sono progettati percorsi innovativi propedeutici ad un corretto funziona-mento dell’UTAP: Call Center, apertura di uno studio Medico sul territorio dalle 8 alle 20 in UTAP o in studio periferico, pos-sibilità di seguire in tempo reale i bisogni sanitari dei pazienti per via telematica (ac-cessi al Pronto Soccorso, ricoveri ordinari e in urgenza-analisi e referti radiologici).

Dal 2006 rimangono le singole attività del Medico nella diagnosi e cura del Pa-ziente, ma i Medici si “mettono insieme”

per garantire una assistenza basata sulla “presa in carico” globale per le neces-sità del cittadino e della Comunità con una attività integrata con le figure pro-fessionali del Distretto Sociosanitario sempre con il reciproco, fondamen-tale, singolo rapporto di fiducia con il proprio assistito.

2006-2014 Realizzazione del progettocon la nascita ufficiale dell’Utap, si sono verificati importanti cambiamenti nella gestione della Medicina Generale, so-prattutto di tipo organizzativo, grazie ad un “corretto accesso” agli Studi, ad una “presenza” sul Territorio 12 ore su 12 del Medico, alla “possibilità” di risolvere i bisogni semplici, di “primo livello” del paziente utilizzando le competenze dei Medici Specialisti e Vocazionali presenti nel Gruppo che diventano i Consulenti per i Medici componenti l’UTAP.

Tutto ciò è stato possibile utilizzando il CALL CENTER al numero 848 800 158. Attraverso la prenotazione telefonica si organizzano e favoriscono le visite am-bulatoriali, visite domiciliari, ripetizione ricette, richiesta di informazioni, consigli di carattere sanitario.

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RISPETTANDO gli standard di qualità di accesso agli studi medici

ORGANIZZANDO il tempo del Medico nelle 12 ore diurne di “Servizio”

Standard di qualità del servizio di Call CenterITEM di valutazione standard condivisi di qualità

Modalità di accesso degli assistiti agli ambulatori con prenotazione al numero 848 800 158

Tempo di attesa per fissare un appuntamento per una visita (lista d'attesa)

entro le 24 ore se la visita non è differibile

Tempo medio di attesa in ambulatorio (ritardo rispetto all'orario fissato di appuntamento)

mediamente al massimo 15 minuti (salvo "urgenze" improvvise)

Tempo medio di una visita (periodicità di prenotazione) da 10 a 15 minuti "dedicati" al paziente

Tempo giornaliero dedicato alla consulenza telefonica per bisogni non differibili

in ogni momento tramite la messa in conferenza o in momenti "dedicati"

Modalità di richiesta di ripetizione ricette prenotazione telefonica da parte degli utenti ed invio al medico di liste tramite email/fax

Modalità di consegna ricette ripetitive e impegnative "semplici" consegna ad personam da parte del medico in orari prefissati e con accesso programmato

Utilizzo della posta elettronica da parte del medico continuativo con apertura e lettura delle email più volte nell'arco della giornata

Rintracciabilità e contattabilità del medico da parte del Call Center dalle 8.00 alle 20.00 tramite cellulare privato

Ricevimento Informatori scientifici del Farmaco accesso con prenotazione

Giorno Orari

Lunedì 11:00-12.30, 13:00-16:00, 18:00-19:30 11:30-13:30 08:00-13:00, 16:00-20:00

Martedì 12:00-15:00 08:30-12:00, 15:00-19:30

Mercoledì 12:30-15:30 08:00-12:30, 15:30-19:45

Giovedì 12:00-15:00 11:00-12:00, 12:30-13:30 08:00-12:00, 15:00-19:00

Venerdì 11:30-15:30 08:00-11:00 08:30-13:00, 15:30-20:00

Sabato 08:30-09:00

07:00 20:00

Legenda Apertura ambulatorio medico Apertura sede équipe Apertura ambulatorio specialistico

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Chiamate a Zugliano anno 2013Numero di chiamate al Call Center tot 96.543

Chiamate per medicoChiamate a settimana dal 20 al 25 gennaio 2014 , per medico

GEN FEB MAR APR MAG GIU LUG AGO SETT OTT NOV DIC

12.000

10.000

8.000

6.000

4.000

2.000

0

Perse

GestiteLUN MAR MER GIO VEN SAB

60

50

40

30

20

10

0

Per cosa chiamano gli assistiti

AppuntamentiConsigliVisite domiciliariComunicazioni/noteRicette

Il lunedì mattina è una criticità per numero di chiamateChiamate per medico e per fascia oraria settimana dal 20 al 25 gennaio 2014

L’attività di “consulenza” garantita presso l’UTAP di Zugliano nel 2013

dalle7.45

alle 11

dalle11 alle

15

dalle15 alle

20

dalle7.45

alle 11

dalle11 alle

15

dalle15 alle

20

dalle7.45

alle 11

dalle11 alle

15

dalle15 alle

20

dalle7.45

alle 11

dalle11 alle

15

dalle15 alle

20

dalle7.45

alle 11

dalle11 alle

15

dalle15 alle

20

dalle7.45

alle 12

lunedì martedì mercoledì giovedì venerdì sabato

30

25

20

15

10

5

0

Per questo si è convenuto con l’Ulss 4 e il Call Center di attuare per il 2014 un nuovo sistema di prenotazioni per le varie prestazio-ni secondo criteri di “urgenza”, “ur-genza differibile”, ripetizione ricet-te e risposta ai consigli telefonici. Tutta l’attività proposta e le moda-lità di accesso sono documentate con pieghevoli in distribuzione e sul sito aziendale alla voce Medico-di Famiglia /Associazione dei Medici di Famiglia / UTAP

È possibile prenotare visite ambulatoriali e ricette da ritirare nei due giorni successivi, cliccando sul sito www.ulss4.veneto.it/medicodifamiglia/segreteria

- Cardiologica, lettura ECG e referenza ai Colleghi (Dr Salva-dori): 410 assistiti valutati con l’aiuto prezioso dell’Infermiera Alida Turcato - Ambulatorio Cronicità sul diabete, gestito dall’Infermiera Ali-da Turcato: 328 accessi.

- Lavaggi auricolari (Dr Trento): 369 persone sono state sotto-poste a lavaggio auricolare - Medicazioni successive (Dott. Bego, Bernardi Strazzabosco, Zenari )

1%2%

65%

17%

15%

18

Quali vantaggi dall’attività di Consulenza:

Per il Paziente: minori spostamenti, minor attesa, risposta nel territorio per quei casi che possono essere risolti da un I livello specialistico o vocazionale.Per i Medici del Territorio: avere una consulenza vocazionale o specialistica in breve tempo e “vicino al paziente”, lavorare in equipe migliorando le proprie conoscenze, migliorare i rapporti con gli altri Medici del Territorio, migliorare i rapporti con i Me-dici Ospedalieri.Per i Medici Ospedalieri: ottenere una migliore appropriatezza nelle richieste di vi-site ed esami specialistici di II livello, migliorare i tempi di risposta alle liste di attesa.

Progetti sviluppati nell’UTAP:

Progetto epidemiologico: Utap MediconTe e indagine sui bisogni sanitari del Terri-torio attraverso lo stato di salute del cittadino. Progetto diabete: per ciascun assistito presentatosi in studio il sistema informativo del MMG é in grado di rilevare gli stili di vita dei pazienti associandoli a dati clinici oggettivi (valore della PA, ecc.). Progetto prevenzione cardiovascolare: dal 2008 i MMG dell’Utap partecipano al progetto di prevenzione primaria sul rischio cardiovascolare.La sfida dei prossimi anni sarà la gestione della cronicità dei circa 16.000 pazienti che afferiscono all’Utap, di cui:900 sono diabetici;3200 sono ipertesi e altri lo possano essere senza saperlo;240 soffrono di scompenso cardiaco di varia gravità;1200 ca. sono i pazienti affetti da Broncopatia cronica ostruttiva/enfisema e il 2014 sarà l’anno della classificazione sistematica e della successiva presa in carico di questi soggetti;800 sono i pazienti affetti da neoplasie e a questi va la nostra massima attenzione an-che grazie all’integrazione forte con il personale infermieristico dell’ADI, che fornisce risorse umane, farmaci, consulenza al MMG nei casi difficili fino al supporto di cure palliative per una morte “buona e indolore” a domicilio anche con l’auspicabile aiuto a breve dei Colleghi di Continuità Assistenziale che la Centrale Operativa ha formato e che si integreranno con la Medicina Generale.

Conclusioni

Anche grazie a un’inda-gine campionaria sulla soddisfazione percepita dall’utenza (425 assi-stiti interpellati), siamo in grado di confermare i buoni risultati otte-nuti dall’ UTAP, tant’è che l’Ulss 4 nel 2008 ha provveduto ad esten-dere l’esperienza anche

ad alcuni Comuni della fascia pedemon-tana (istituendo l’UTAP “MediValli” di Arsiero) e a Malo con l’istituzione della Medicina di Gruppo Integrata. La nostra esperienza ha fatto da apripista a livello regionale. Le Medicine di Gruppo Inte-grate che stanno sorgendo nella Regio-ne Veneto all’interno delle Aggregazioni Funzionali Territoriali prevedono regole e comportamenti professionali che noi abbiamo ampiamente sperimentato e che confermano la bontà di questo mo-dello di organizzazione del lavoro, anche dal punto di vista costi/benefici.Un ringraziamento speciale ai nostri as-sistiti che nelle fasi iniziali e di rodaggio hanno subito qualche disagio dovuto ad una nuova organizzazione: malgrado ciò ci hanno stimolati ad andare avanti con i loro consigli e l’accettazione del nuovo modo di lavoro.

Medicaz. successive di abrasioniMedicaz. di ferite superficiali dermoepidermicheMedicaz. di piaghe torpide di natura ischemicaMedicaz. di piaghe torpide di natura flebipaticaMedicaz. di piaghe torpide di natura diabeticaMedicaz. di piaghe torpide di natura ipostaticaMedicaz. di ustione di 1° gradoMedicaz. di ustione di 2° gradoRimozione di zecche e rostri di zeccaRimozione sutura di feriteControllo successivo di trauma sempliceControllo successivo di fratture di piccoli segmenti osseiTrattamento delle celluliti degli arti inferiori da flebostasiMedicaz. successive di ascessi sup. di tessuti molliMedicaz. semplici successive a rimozione punti sutura

Per un totale di 1880 prestazioni erogate

UTAP MEDICONTE prestazioni ambulatorio Medico-Infermieristico

402

41

394

11583

268

162

10

304

456

5119

61

Marino Zenari MMG Utap MediconTe

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Farmaci antibiotici

I farmaci antibiotici, il cui capostipite è la penicillina, sono costituiti da varie famiglie diverse che hanno in comune la capacità di bloccare la crescita e la moltiplicazione dei batteri causa di in-fezione. Nulla può l’antibiotico contro le infezioni da virus. Questo efficacissimo strumento terapeutico di cui l’umanità sta beneficiando da circa 70 anni è, da tempo, utilizzato anche in altri ambiti quali quello veterinario ed agricolo. Le resistenze batteriche L’uso eccessivo e improprio degli antibiotici accelera la comparsa e la diffusione dei batteri resistenti. La situazione generale sta peggio-rando per la comparsa di nuovi ceppi batterici resistenti contemporanea-mente a più antibiotici; in questo caso si parla di batteri “multiresistenti”. Se il problema della resistenza batterica è diffuso in tutto il mon-do, un dato oggettivo è costituito dal fatto che la prevalenza di re-sistenze batteriche nella popola-zione è inferiore in quei Paesi (es. Svezia, Danimarca) dove il consu-mo di farmaci antibiotici è minore. Purtroppo l’Italia si colloca tra le nazioni europee a maggior consu-mo e quindi con elevata prevalen-za di ceppi batterici insensibili a

molti antimicrobici. Anche se con prevalenze variabili, le Ulss della nostra Regione non sono esenti da questo grave problema. Cosa si intende per uso “improprio” degli antibiotici?Un antibiotico viene usato in modo im-proprio quando non serve; ad esem-pio: raffreddore e influenza sono cau-sati da virus contro i quali gli antibiotici NON sono efficaci. Un antibiotico vie-ne usato in modo improprio anche quando viene usato in modo non corretto, cioè accorciando la durata del trattamento, riducendo la dose, non osservando la posologia corretta. La gravità del problemaDa diversi anni l’impegno delle Case Farmaceutiche nella ricerca di nuovi an-tibiotici in grado di superare il problema è andato scemando e ormai da tempo nessun farmaco realmente nuovo è stato brevettato. Secondo gli specialisti internazionali di settore se non si sco-prono nuovi antibiotici nei prossimi 20 anni sarà persa la guerra contro i batteri. Che fare?Diversi studi hanno dimostrato che oltre la metà delle prescrizioni di an-tibiotici è inappropriata. Se il ridotto uso di farmaci antimicrobici in genera-le rallenta e riduce la comparsa di re-sistenze, si è osservato che antibiotici oramai desueti possono, in molti casi, riguadagnare un’efficacia in prece-denza persa perché non più prescritti con elevata frequenza. Quindi un uso appropriato dei farmaci antibiotici può essere un obiettivo, ma per il suo rag-giungimento è richiesta un’attitudine diversa sia da parte di chi prescrive

Franco MarranconiPrimario emerito Reparto Malattie Infettive

che del paziente che riceve la cura. Le raccomandazioni delle Associazio-ni Scientifiche e delle Agenzie interna-zionali e nazionali (AIFA, Ministero del-la Salute, Istituto Superiore di Sanità) si possono sintetizzare come segue:Ai Pazienti:Seguire le indicazioni del medico sull’assunzione degli antibiotici. Se possibile, prevenire le infezioni attra-verso le vaccinazioni. Lavarsi sempre le mani e assicurarsi che anche i bam-bini lo facciano, ad esempio dopo aver starnutito o tossito e prima di toccare cose o persone. Usare solo gli antibio-tici specificamente prescritti dal medi-co e non gli antibiotici rimasti da una terapia precedente oppure ottenuti senza ricetta. Chiedere al farmacista come smaltire i medicinali non utilizzati.Ai Medici:Prescrivere gli antibiotici solo ove ne-cessario attenendosi a linee-guida basate sull’evidenza. Se possibile prescrivere antibiotici specifici contro l’infezione e non “ad ampio spettro”. Spiegare al paziente come alleviare i sintomi di raffreddore e influenza sen-za ricorrere agli antibiotici. Spiegare al paziente l’importanza di una corretta assunzione degli antibiotici prescritti dal medico.

Per evidenziare l’importanza del pro-blema, la giornata del 18 novem-bre è stata dedicata in Europa alla “Consapevolezza nell’uso degli antibiotici”.

Usarli poco per evitare che perdano efficacia

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Inaugurato sabato 8 marzo nella Medicina di Gruppo In-tegrata a Malo, in via Barbè 39, il nuovo servizio di As-sistenza alla Maternità, alla presenza dell’Assessore alla Sanità del Veneto Luca Coletto, il Direttore Generale dell’Ulss 4 Daniela Carraro,

il Direttore dell’Unità Bambino Famiglia dell’Ulss 4 Mauro Ciccarese, il referente della Direzione Professioni Sanitarie Graziano Cosaro e un Medico della Medicina di Gruppo di Malo Augusto Zen, il Sindaco di Malo Antonio Antoniazzi e il Direttore Generale dell’Ulss 6 di Vicenza, ing. Ermanno Angonese."Questo progetto – nota Daniela Carraro – avrà un doppio significato: riconoscere autonomia operativa all’ostetrica nel seguire le gravidanze naturali e ricollocare questo gio-ioso percorso della vita all’interno dell’assistenza primaria, in una realtà già consolidata di Medicina di Gruppo Inte-grata. Verrà presentata l’opportunità offerta con un servi-zio specifico per donare il cordone ombelicale ricco di cel-lule staminali. Sono previsti inoltre incontri dopo il parto”. “Il valore aggiunto di questa iniziativa – precisa Mauro Cic-carese – sta nel fatto che il medico di famiglia conosce lo stato di salute dei propri assistiti e opera già in un team multi professionale e multidisciplinare. Inoltre, c’è un col-legamento con il team multiprofessionale del Consultorio Familiare, con gli specialisti dell’ambulatorio Alto Rischio

8 marzo 2014

Festa della donna, niente retorica: sostegno autentico!

A Malo, l'Assistenza alla Maternità con l'Ostetrica nella Medicina di Gruppo Integrata

TERRITORIO

Ostetrico e del reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’O-spedale Altovicentino diretto da Marcello Scollo e che pre-senta circa duemila parti all’anno”."L'intento – nota il dottor Augusto Zen – è quello di de-me-dicalizzare il più possibile le gravidanze che non presenta-no problemi o complicazioni, per riportare l'evento nascita nel suo giusto alveo naturale. A Malo sarà disponibile per 24 ore a settimana un'Ostetrica dedicata a questo servizio, che assisterà le donne in tutte le loro domande riguardo la gravidanza, il parto e l’accudimento dei neonati". Il servizio assume importanza ancor maggiore se si consi-dera che nell’Aggregazione Funzionale Territoriale di Malo, alla quale afferiscono Malo, Monte di Malo e San Vito di Leguzzano, molte donne appartengono a famiglie con dif-ficoltà economiche, tra queste anche le famiglie extraco-munitarie, spesso prive di mezzi di trasporto autonomi e dunque in difficoltà nel doversi spostare per visite e control-li. Nella AFT si verificano circa 200 parti all'anno e secondo le stime la metà di queste donne potranno essere gestite in loco. "Il Piano Socio-sanitario regionale 2012-2016 trova oggi, attraverso questa iniziativa, un ulteriore tassello nell’ap-plicazione degli indirizzi di programmazione e nei relativi obiettivi – afferma Luca Coletto, Assessore alla Sanità del-la Regione del Veneto –. Il modello organizzativo è quello dell’assistenza che passa anche attraverso le Medicine di gruppo integrate; organizzazioni fondate su team multi professionali e multidisciplinari in grado di garantire conti-nuità assistenziale".

Mauro CiccareseDirettore dipartimentoBambino Famiglia

Inaugurazione del nuovo servizio. Da sinistra: A. Antoniazzi, Sindaco di Malo - L. Coletto, Assessore alla Sanità del Veneto - D. Carraro, Direttore Generale Ulss 4.

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Medicina di gruppo integrata a Piovene

Da lunedì 10 febbraio 2014, i Medici di Famiglia di Piovene Rocchette Fabio Casalini, Paolo Gasparini, Paola Gen-naro, Massimo Grotto, Luigi Stefano Tonti e Giovanni Schiro hanno avviato la loro unica attività ambulatoria-le nella sede del Distretto Socio Sanitario di Piovene Rocchette in piazzale della Vittoria, 3° piano, inaugurando in tal modo a Piovene Rocchette la Medicina di Gruppo Integrata.Il 3° piano della sede distrettuale di Pio-vene è stato completamente ristruttu-rato per trasformare i preesistenti locali in nuovi ambulatori. Il progetto di ristrut-turazione è stato curato dall’Ufficio Tec-nico dell’Ulss 4 in collaborazione con il coordinamento dell’Unità Operativa delle Cure Primarie.I cittadini, che nella nuova sede dalle 8.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 19.00 troveranno sempre un Medico in servi-zio, possono rivolgersi alla Medicina di Gruppo Integrata per avere tutte le pre-stazioni (visite del Medico di Famiglia, ricette, consigli/informazioni cliniche, prescrizione di visite e accertamenti

Mario RigheleDirettore Dipartimento Cure Primarie Ulss4

specialistici, proposte di ricovero ospe-daliero o di cure domiciliari, certificati medici gratuiti di riammissione a scuola, idoneità fisica allo sport non agonistico in ambito scolastico, malattia – per i lavoratori) che di norma sono garantite dai Medici di Medicina Generale. L’accesso alla nuova Medicina di Grup-po Integrata avviene tramite chiamata telefonica al Call Center 848 000 922 con queste modalità:• dalle 8.00 alle 10.00, dal lunedì al ve-nerdì, per prenotare una visita a domi-cilio e visite urgenti di giornata;• dalle 10.00 alle 16.00, dal lunedì al ve-nerdì, per richieste di visite non urgenti, lettura referti e ripetizione ricette;• dalle 16.00 alle 20.00, dal lunedì al venerdì, solo per richieste mediche ur-genti;• il Sabato, dalle 8.00 alle 10.00, per ri-chieste urgenti o indifferibili.È inoltre possibile prenotare visite non urgenti, prescrizioni di farmaci ripetibili e/o di visite o esami di controllo anche dal computer di casa, collegandosi al sito www.ulss4.veneto.it/medicodifa-miglia/segreteriaNella Medicina di Gruppo Integrata di Piovene Rocchette è attivo anche

Da sinistra: i medici della medicina di gruppo S.L. Tonti, F. Casalini, M. Grotto, P. Gasparini, A. Ceri, Coordinatrice Infermieristica, G. Schiro e P. Gennaro

l’Ambulatorio infermieristico e quello delle malattie croniche come diabete e scompenso cardiaco.“I Medici di Famiglia di Piovene hanno dato così vita a una nuova Medicina di Gruppo Integrata – nota Daniela Car-raro, Direttore Generale dell’Ulss 4 – portando a sei queste realtà territoriali, previste dagli atti di programmazione regionali e aziendali. Qui si sta realiz-zando concretamente il potenziamento dei servizi territoriali previsti, in coeren-za con il nuovo Ospedale Altovicentino che richiede sempre più un sistema di assistenza territoriale organizzato e funzionale a soddisfare i bisogni locali, con la garanzia di univocità e uniformità di accesso ai servizi, migliorando i per-corsi assistenziali”."Questa nuova modalità di accesso – afferma il Sindaco di Piovene Rocchet-te Maurizio Colman – in sinergia con le pregresse innovazioni, Call Center e prenotazioni tramite portale web in par-ticolare, testimonia come una positiva collaborazione tra Comune e Azienda Ulss 4 possa essere foriera di impor-tanti ammodernamenti per soddisfare in modo efficiente ed efficace le richie-ste della cittadinanza".

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Kitty

Ventitré giovani, guidati dalle Operatrici del Servi-zio Disabilità del Distretto Socio Sanitario di Schio, hanno lavorato sulla rap-presentazione del gatto e con i loro disegni è stato realizzato il calendario per il 2014.

Ventinove grafici hanno successivamente reinterpre-tato i disegni in altrettante personali creazioni. Tutte le opere sono diventate la singolare mostra “Kitty. Un miao massaggia il cuore”. Il progetto è stato possibile grazie alla collaborazione

Gatti in mostra e calendario per un progetto che mette assieme disabilità e graphic-design

Orianna ZaltronResponsabile del Servizio Disabilità - Distretto di Schio

dell’agenzia di comunicazione Joseph Rossi GraficFir-stAid che con grande generosità ha messo gratuita-mente a disposizione la sua pluridecennale esperien-za nel settore del design.La mostra è un'occasione unica per vivere belle emo-zioni e per apprezzare come, nel linguaggio della creatività e della fantasia, mondi diversi dialogano, ri-ducono le distanze, si con-fondono nelle abilità e nel diletto. “Kitty” ha debuttato a Schio, Lanificio Conte_Shed, dal 21 dicembre 2013 al 12 gennaio 2014, ottenendo un elevato gradimento di pubblico con ben 2270 visi-tatori. La prossima occasione per apprezzare le opere sarà all’Ospedale Altovicentino.

TERRITORIO

Kitty in Mostra al Lanificio Conte_Shed di Schio

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Kitty in Mostra al Lanificio Conte_Shed di Schio

Medicina di gruppo integrata a Schio

Il 20 dicembre 2013 è stata insediata nella “Casa della Salute” di Schio la Medicina di Gruppo Integrata, deno-minata “ASCLEDUM”, composta dai seguenti Medici di Famiglia: G. Bravo, F. Cristiani, P. Di Giacomo, G. Dop-pio, C. Fabris, S. Leggio, M. Napoli, R. Raumer, M. Rossato, G. Saccardo, S. Tancredi, G. Tessari, G. Testolin, G. Zuliani dei Comuni di Schio, Torrebelvi-cino e Santorso. Il modello organizzativo “Medicina di Gruppo Integrata” permette di garan-tire la presenza di uno o più Medici dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 19.00, dal lunedì al venerdì e di due medici il sabato mattina, dalle 8.00 alle 10.00, di cui uno per l’attività ambula-toriale. Oltre all’orario presso questa sede centrale, i Medici presidiano l’attività negli ambulatori periferici, garantendo una copertura coordinata di almeno dieci ore al giorno. Per poter accedere all’ambulatorio medico serve prenotare telefonando al Call Center, numero 848 000 960 (al costo previsto dal proprio gestore

Mario RigheleDirettore Dipartimento Cure Primarie Ulss4

telefonico):• dalle 8.00 alle 10.00 dal lunedì al ve-nerdì, per prenotare una visita a domi-cilio e visite urgenti di giornata;• dalle 10.00 alle 16.00 dal lunedì al ve-nerdì, per richieste di visite non urgenti, lettura referti e ripetizione ricette;• dalle 16.00 alle 20.00 dal lunedì al ve-nerdì, solo richieste mediche urgenti;• il sabato dalle 8.00 alle 10.00, per ri-chieste urgenti o indifferibili, oppure dal computer di casa collegandosi a www.ulss4.veneto.it/medicodifamiglia/se-greteria, per prenotare:• visite non urgenti (appuntamento di-sponibile non prima di 48 ore)• farmaci ripetibili o di impegnative di visite/esami di controllo.I Medici della Medicina di Gruppo assi-

Ingresso "Casa della Salute " di Schio

Il Dr. G. Doppio in attività nella Medicina di Gruppo Integrata

curano inoltre la reperibilità telefonica, dalle 8.00 alle 20.00, sempre tramite il numero 848 000960. È stata anche trasferita (e collocata in una parte attigua della struttura) la sede dell’Assistenza Domiciliare Inte-grata. Questo per creare le condizioni logistiche per arricchire i servizi nella “Casa della Salute”. In essa infatti si prevede l’inserimento di due nuove Medicine di Gruppo Integrate, rispet-tivamente di dieci e otto Medici di Fa-miglia e di un Pediatra di Libera Scelta (con ambulatorio principale nella sede della Medicina di Gruppo Integrata) e, in prospettiva, l’inserimento di altri Pediatri per costituire il gruppo della Medicina di Gruppo Integrata della Pe-diatria.

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In netto calo gli infortuni sul lavoro nel territorio dell'Ulss 4 Alto Vicentino

Anche nel 2013 ZERO infortuni mortali

Una diminuzione di 230 casi di infortunio sul lavoro nel 2013 ri-spetto all'anno precedente (2119 contro 2349) e nessun infortunio mortale per il secondo anno con-secutivo. Un dato significativo per il territorio dell'Ulss 4 Alto Vicentino, rile-vato dallo Spisal (Servizio Prevenzione Igiene Sicurezza negli Ambienti di La-voro) che con la sua attività contribui-sce a ridurre l'incidenza degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali attraverso interventi diretti a rimuovere i rischi e a promuovere la cultura della sicurezza negli imprenditori e nei lavo-ratori dipendenti. Scendendo più nel dettaglio, nel 2013 si è evidenziato ri-spetto al 2012 un calo di 14 infortuni nell'Edilizia (73 contro 93); di 14 casi per i lavoratori stranieri (598 contro 612); di 13 casi per i titolari di azienda (172 contro 185).I dati evidenziano che si è passati da 5157 infortuni nel 2001 a 4004 casi nel 2008 (diminuzione media

annua del 3,5% dal 2001 al 2008) mentre negli ultimi 4 anni il calo è divenuto molto più consistente passando dai 4004 infortuni sul lavoro del 2008 ai 2119 infortuni del 2013 (diminuzione media an-nua del 9,3%). Al di là della diminu-zione delle ore lavorate a causa della crisi economica che ha colpito molte aziende, soprattutto le imprese edili, si può comunque affermare che in 8 anni (dal 2006 al 2013) gli infortuni si sono ridotti del 50% (da 4209 a 2119) anche per merito della maggior attenzione da parte dei datori di lavoro a proteggere i propri dipendenti."Lo Spisal – nota il Direttore dello Spi-sal dell'Ulss 4, Ivo Dagazzini, che è anche Direttore del Dipartimento di Prevenzione dell'Azienda – ha anche elaborato un software per la reda-zione del Documento di Valutazione dei Rischi Standardizzato e che verrà prossimamente messo a disposizione gratuitamente attraverso il sito internet dell’Azienda Ulss 4. L’obiettivo che si vuol raggiungere è quello di mette-re a disposizione dei datori di lavoro, specialmente delle aziende di piccole dimensioni, uno strumento semplice che li possa guidare nella valutazione dei rischi e nella stesura del relativo do-cumento"."Allo Spisal – aggiunge – esiste un Os-

servatorio sugli infortuni sul lavoro che viene effettuato analizzando tutti i cer-tificati medici di pronto soccorso rela-tivi agli infortuni accaduti nel territorio dell'Ulss 4 Alto Vicentino. Attraverso l’analisi e la selezione settimanale dei referti informatizzati effettuata secon-do criteri prestabiliti (gravità, modalità, settore produttivo), vengono individua-ti i casi da approfondire con indagi-ne oppure i settori e le aziende sulle quali intervenire per rimuovere i rischi e promuovere la cultura della sicurez-za. L'attività assicura una conoscenza approfondita ed aggiornata del feno-meno infortunistico e permette di in-tervenire tempestivamente e quindi più efficacemente nei settori e nelle azien-de più a rischio"."L’andamento degli infortuni nel terri-torio della nostra Ulss ricavato dai dati dell’Osservatorio – nota il Direttore Ge-nerale Daniela Carraro – indica un calo costante degli infortuni sul lavoro negli ultimi 12 anni e quindi non è assoluta-mente da attribuire alla crisi economica e attesta con dati oggettivi che il mon-do economico e produttivo dell'Alto Vicentino è maturo e competitivo in ambito europeo e anche che lo Spisal dell'Azienda partecipa attivamente allo sforzo di semplificazione delle proce-dure di vigilanza che sta tanto a cuore alla Regione e al Presidente Zaia".

Ivo DoganiniDirettore Servizio Prevenzione Igiene e Sicurezza sugli Ambienti di Lavoro

PREVENZIONE

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In provincia di VicenzaPane: più salute usando meno sale

Sono 29 i panifici del territorio dell’Ulss 4 aderenti all'iniziativa: la percentuale più alta del Vicentino

Dal territorio dell'Ulss 4 la più alta ade-sione sul territorio provinciale al proget-to "Pane: stesso sapore, più salu-te", con ben 29 esercizi della Consulta Panificatori di Confartigianato sul cen-tinaio del totale. I panificatori aderenti a questa prima esperienza in Veneto, legata alla campagna ministeriale Gua-dagnare Salute, sottoscrivendo uno specifico disciplinare si impegnano a ridurre la percentuale di sale usata nell’impasto dal 2% al 1,7% in tutto il pane prodotto e a distribuire nel loro punto vendita materiale informativo in cui si spiega il perché di questa impor-tante campagna a favore della salute. I consumatori potranno individuare i panificatori aderenti direttamente dal-le vetrofanie (stickers adesivi) con lo stemma del cuore che ride di Guada-

gnare Salute, oppure consultando il sito dell'Ulss 4 o di Confartigianato di Vicenza."Questo progetto – nota Edoardo Chiesa, Responsabile del Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione del Diparti-mento di Prevenzione dell’UIlss 4 – at-tua in pieno il significativo sottotitolo di Guadagnare Salute, vale a dire rende-re favorevoli le scelte salutari, in quanto mette a disposizione del consumato-re attento un alimento sano che può

contribuire a promuovere la propria salute”.In Italia il consumo medio di sale pro capite è di circa 10-15 grammi gior-nalieri, due/tre volte superiore a quel-lo raccomandato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. La riduzione progressiva di tale condimento ha un effetto positivo sull’organismo: ridu-ce la pressione arteriosa e migliora la funzionalità del cuore e dell’apparato circolatorio.

I panifici del territorio dell'Ulss 4 che hanno aderito sono: a Schio Regretti, Gasparini, Facchin, Torrente; a Zugliano Rizzato, Carollo, Gasparella; a Piovene Gasparini, Meda; a Marano Cazzola, Cavedon, Dal Cortivo; a Breganze Vicentini; a Cogollo del Cengio Trentin, Dall'Osto; a Thiene Gasparini; a Zanè Gasparini; a Carrè Facin; a Fara Marchioretto; a Malo Alipan; a Salcedo Poletto; a San Vito di Leguzzano Mascotto; a Santorso Regretti; a Velo D'Astico Valeri.

Edoardo ChiesaResponsabile del Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione

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Lotta attiva ai tumori: compie 10 anni la collaborazione tra Ulss 4 e volontariato

L'Ulss 4 Alto Vicentino rin-nova le convenzioni con tre associazioni di volontariato del territorio nell'ottica di un continuo miglioramento dell'attività di prevenzione per lo screening del colon retto nei cittadini tra i 50 e i 70 anni. Si tratta della Lilt

(Lega italiana per la lotta contro i tumori), delegazioni di Thiene e Arsiero; dell'Avo (Associazione volontari ospe-dalieri) Alto Vicentino; dell'Associazione Raggio di Sole di Marano Vicentino. La convenzione prevede che le associazioni contribuiscano attivamente a diffondere informazioni corrette sulla prevenzione dei tumori e a di-stribuire il materiale per le analisi e gli accertamenti.

L’azienda sanitaria rinnova le convenzioni con tre associazioni di volontariato del territorio per la prevenzione

Renzo GrasselliResponsabile Ufficio Affari Generali

Nella sede di via Rasa a Thiene si sono incontrati il Di-rettore Generale dell’Ulss 4 Daniela Carraro, il presiden-te della Lilt generale Domenico Innecco, la presidente dell’associazione Raggio di Sole Marcella Novella, la pre-sidente dell’Avo Alto Vicentino Katia Manea e altri rap-presentanti delle tre associazioni. L'Ulss 4, dopo la positiva esperienza con gli screening dei tumori femminili, ha avviato nel 2004 lo screening del colon-retto proponendo la ricerca del sangue occulto nelle feci, da eseguirsi ogni due anni per le persone fra i 50 e 70 anni (circa 45.000), progetto che coinvolge, oltre alle tre associazioni, anche le Farmacie che fungono da punti di raccolta dei campioni e svolgono un’importante attività informativa. Per questo servizio è attivo il numero verde 800 800 750 dal lunedì al venerdì dalle 12 alle 13 e dalle 14 alle 16, al quale i cittadini possono chiedere informazioni ed eventuali cambi di data per gli appunta-menti già prefissati.Dal 2004 al 2013 sono stati eseguiti 158.283 test per la ricerca del sangue occulto con un’adesione della popo-lazione che ha superato ogni più rosea previsione: dopo il 76% di adesioni del primo round (novembre 2004 - no-vembre 2006), si è passati al 78% del 2008, superando l’80% nel 2009 ed attestandosi vicino a tale valore negli

PREVENZIONE

Da sinistra: Sergio Borriero e Katia Manea (Avo), Flavio Banovich (Ulss 4), Daniela Carraro (DG), Renzo Grasselli (Ulss 4), Domeni-co Innecco e Francesca Vaccari (Lilt), Marcella Novella e Lorena Ballico (Raggio di Sole).

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anni successivi (78,2% nel 2012 e 78% nel 2013), ben al di sopra della media del Veneto (63,5% nel 2012) e dell’Italia (47% nel 2011).Le persone con test positivo (in media circa 700 all’anno, più maschi che femmine) sono successivamente invitate ad eseguire un esame endoscopico (colonscopia), con un’adesione del 93%. È importante ricordare che un test positivo non è sinonimo di malattia. Ogni 1000 perso-ne esaminate si riscontrano mediamente 50 test positivi: 10-15 di queste persone hanno uno o più polipi, che nel-la quasi totalità vengono tolti subito, ambulatoriamente, e 1-2 hanno un tumore di solito in fase iniziale. In totale per lo Screening colon-retto nel periodo 2004 - 2013 sono stati riscontrati 2051 casi di adenoma avan-zato e 272 di tumore. Fra le persone con diagnosi di tu-more quasi nessuna aveva sintomi sospetti, perchè nella maggior parte dei casi lo screening trova i tumori quan-do sono ancora molto piccoli e non si fanno sentire. Per alcuni tumori non è stato neppure necessario un vero intervento chirurgico, ma è stata sufficiente l’asportazio-ne durante la colonscopia. In qualche caso la malattia è stata scoperta in fase più avanzata, ma anche in queste situazioni è stato possibile intervenire con tempestività, assicurando il miglior trattamento disponibile. Tutti i test e gli approfondimenti diagnostici sono gratuiti.Il tumore del colon-retto rappresenta il terzo tumore più frequente nei maschi, dopo polmone e prostata, ed il se-condo nelle femmine, dopo la mammella. Per quanto ri-guarda la distribuzione della malattia per età, è da notare che 2 casi su 3 si manifestano in persone con più di 65 anni. Negli ultimi dieci anni la sua frequenza è in entrambi i sessi in aumento, mentre vi è una lieve ma significativa riduzione della mortalità in entrambi i sessi. Tuttavia que-sta categoria di tumori rappresenta la seconda causa di morte tra tutti i tumori, sia nei maschi che nelle femmine (9% e 12% rispettivamente sul totale). Si stima che in un anno nell’intera Regione Veneto si manifestino circa 3000 nuovi casi, di cui 114 nell’Ulss 4.Le ricerche scientifiche dimostrano che per prevenire l’in-sorgenza del tumore o limitarne le conseguenze è molto utile: mangiare più frutta, verdura e fibre, meno grassi, specie se animali, e carni rosse; svolgere attività fisica regolare; dopo i 50 anni (anche prima se vi sono sta-ti casi in famiglia) effettuare controlli, quali la ricerca del sangue occulto nelle feci (non visibile a occhio nudo), e la colonscopia.

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Nuovo stile comunicativo per Guadagnare Salute

Un nuovo biglietto da visita e un nuovo vestito per il pro-gramma Guadagnare Salu-te. L’Azienda Ulss 4 Alto Vicentino migliora lo stile comunicativo per i cittadini e i portatori di interessi dei 7 comuni già aderenti con l’ambizione di poter presto

coinvolgere tutte e 32 le amministrazioni del territorio di competenza. I 4 stili di vita sono riportati in altrettanti mes-saggi guida improntati alla positività su tematiche quali fumo, attività fisica, alimentazione e alcol.I messaggi positivi tendono a dare maggiore forza a chi li coglie rispetto ai messaggi shock. Ne è un esempio il sim-bolo del fumo, tradotto in chiave positiva “La bellezza della tua vita inizia dal respiro”, oppure sull’attività fisica il mes-saggio che “Il benessere è alla tua portata. Muoviti.” L’ali-mentazione sana viene vista con “Vivi di qualità. Premiati di gusto”, mentre si riprende l’atteggiamento di fermezza per l’alcol con “il piacere ha un prezzo, non pagare di più”.Per questa elaborazione l’Azienda Ulss 4 ha avuto il sup-

porto della GRAPHIX LINE di Maurizio Miotto, azienda specializzata in comunicazione di Sarcedo. I messaggi ridonderanno nel territorio con diversi veicoli: striscioni, banner, video, manifesti e materiali per corrispondenze cartacee e digitali e bustine con igienizzante mani in gel. In particolare le bustine saranno un veicolo utile alle spon-sorizzazioni della campagna di comunicazione, che si fi-nanzierà autonomamente. Sarà quindi possibile pubbliciz-zare da un lato uno stile di vita, e dall’altro la propria azien-da, sia in chia-ve territoriale che comunale. Un incontro tra portatori di interessi per il bene della co-munità dell’Al-to Vicentino.

PREVENZIONE

Fabrizia PoloResponsabile Progetti Distrettuali di Prevenzione

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La motivazione a cambiare comporta-mento è molto importante e inizia con piccoli passi che ci aiutano a prende-re coraggio e fiducia in noi stessi. Per cominciare, impariamo a stimolarci in maniera positiva, partiamo dalle pic-cole cose. Ad esempio, perché non sostituire il “dovrei” con il “posso” o, ancor meglio, con il “mi piace”? Per-ché non sostituire la parola “sforzo” con “impegno”? E quando iniziare a volersi bene? ORA! ADESSO! E come posso volermi bene in questo momento? Prima di tutto ascoltando cosa mi dice il corpo e la sintonia tra il corpo e la mia mente, per non parlare delle relazioni con gli altri, della natura o dello Spirito. Le occasioni poi sono tantissime, alcune ci chiederanno un impegno economico, qualche altra un impegno di tempo, ma la salute è la nostra e alla fine conviene a noi e alle persone che ci vogliono bene o a cui vogliamo bene.

La Promozione della salute è questo, uno stimolare le forze che sono in noi come individui e comunità che l’Ulss 4 porta avanti con dei servizi dedicati come l’Unità operativa “Progetti Di-strettuali di Prevenzione” diretta dalla Dr.ssa Polo Fabrizia. Questo servizio gestisce i laboratori multimediali su fumo, alcol e alimen-tazione di Villa Ca’ Dotta a Sarcedo e l’attività nei comuni di Guadagnare Salute. È un’attività in continua evolu-zione che sta vedendo in questi gior-ni la realizzazione dei corsi di Cucina

Sana gestiti dagli animatori di cucina, ovvero cooking leaders, con l’obietti-vo ambizioso di formare nei prossimi anni almeno una persona per famiglia alla cucina sana.La Promozione della Salute è un la-voro culturale in cui è fondamentale la domanda individuale sul proprio benessere, che si moltiplica in modo formidabile quando sono in tanti a chiedersela. Il cambiamento culturale avviene quando diventa normale per me e per tanti mangiare meno sale, meno gras-si, meno carne, più frutta e verdura, non fumare, non bere alcolici, fare at-tività fisica nelle sue varie forme. Non si tratta di ossessionarsi con un sa-lutismo fanatico. Sono piccole scelte facili e progressive. Guadagnare Sa-lute ci aiuta a mettere in moto questa attenzione.Se abito a Marano posso aggregarmi ad un gruppo di cammino; se abito a Sarcedo potrei uscire con i gruppi di Nordic Walking; se sono a Valli del Pasubio, Sarcedo, Malo, Velo D’Asti-co posso partecipare ai corsi di cuci-na sana. È una possibilità, e io posso!

Dovrei dovrei dovrei: posso! Come rendere facili le scelte salutari.

Peer educator con insegnante a Cà Dotta

Ca' Dotta a Sarcedo

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RICONOSCERE LAPERDITA DI UDITOUn calo uditivo di solito si manifesta in modo graduale ed indolore, ma ci sono segnali inequivocabili che ci indicano un problema: la percezione poco chiara delle parole, la difficoltà a sostenere conversazioni spesso anche in ambienti non eccessivamente rumorosi e la scarsa capacità di distinguere alcuni suoni o la loro provenienza.

COSA FAREAppena si avvertono le difficoltà

precedentemente indicate, la cosa migliore è quella di eseguire untest gratuito dellafunzione uditiva.Se l’ipoacusia è

confermata e le caratteristiche lo permettono, la soluzione migliore è quella di procedere con la protesizzazione acustica presso un centro specializzato.

In Italia circa 7 milioni di persone soffrono di ipoacusia (perdita uditiva).Da ricerche internazionali risulta che circa il 60% delle perdite uditive riguarda individui di età inferiore ai 65 anni.Spesso negata, la perdita di udito crea barriere sociali ed emotive che limitano la vita sociale delle persone che ne soffrono e delle loro famiglie con conseguenze negative anche di carattere psicologico.Le persone che soffrono diproblemi uditivi e non ricorrono ad una protesizzazione acusticaopportuna, tendono ad isolarsiincosciamente peggiorando in questo modo la loro qualità di vita.

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Prima esperienza in Regione Veneto

Aperto il 7 aprile all'Ospedale Altovicentino un ufficio di Stato Civile in Convenzione Quadro con otto Comuni dell’Ulss 4

È stato inaugurato il 7 aprile 2014 dal Prefetto di Vicenza Eugenio Soldà il nuovo ufficio separato di Stato Civile all'Ospedale Altovicentino. Con Soldà c’erano il Direttore Generale dell’Ulss 4 Daniela Carraro e i Sindaci (o loro delegati) degli otto Comuni interessati: Pietro Menegoz-zo per Santorso; Luigi Dalla Via per Schio; Piera Moro per Marano; Giorgio Calli per Torrebelvicino; Armando Cunegato per Valli del Pasubio; Andrea Cecchellero per Posina; Antonio Dalle Rive per San Vito di Leguzzano; Giuseppe Ciscato, delegato, per Monte di Malo.Nel 2013, 1718 sono stati i nati e 669 i morti nell’Ospe-dale Altovicentino. Il nuovo servizio, che consentirà di ef-fettuare direttamente nell’Ospedale le denunce di nascita e di morte, è il frutto della collaborazione tra gli otto Co-

muni convenzionati per una gestione associata di servizi fondamentali. Lo sportello “Qui Stato Civile Alto Vicentino” sarà aperto dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 12.30. La denuncia di nascita potrà essere fatta da tutti i citta-dini, indipendentemente dal Comune di residenza della famiglia. Sarà poi il nuovo ufficio a trasmettere la docu-mentazione necessaria alla successiva iscrizione del ne-onato all'anagrafe del Comune di residenza. Si ricorda che la denuncia può essere effettuata all'ospedale entro tre giorni dalla nascita: in alternativa i genitori possono farla presso il Comune di residenza entro 10 giorni dalla nascita. Per informare i neogenitori di questa opportunità saranno distribuiti dei volantini in diverse lingue.

INTERISTITUZIONALE

Taglio del nastro del nuovo Ufficio di Stato Civile. Al centro con i Sindaci, il Direttore Generale dell'Ulss 4 e il Prefetto di Vicenza, Dott. Eugenio Soldà

P. Menegozzo, Sindaco di Santorso e i Sindaci o Delegati dei Comuni convenzionati. Al centro il Prefetto, Dott. Euge-nio Soldà

Don P. Pace benedice il nuovo Ufficio

Personale e ospiti presenti alla cerimonia di inaugurazione.

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RICONOSCERE LAPERDITA DI UDITOUn calo uditivo di solito si manifesta in modo graduale ed indolore, ma ci sono segnali inequivocabili che ci indicano un problema: la percezione poco chiara delle parole, la difficoltà a sostenere conversazioni spesso anche in ambienti non eccessivamente rumorosi e la scarsa capacità di distinguere alcuni suoni o la loro provenienza.

COSA FAREAppena si avvertono le difficoltà

precedentemente indicate, la cosa migliore è quella di eseguire untest gratuito dellafunzione uditiva.Se l’ipoacusia è

confermata e le caratteristiche lo permettono, la soluzione migliore è quella di procedere con la protesizzazione acustica presso un centro specializzato.

In Italia circa 7 milioni di persone soffrono di ipoacusia (perdita uditiva).Da ricerche internazionali risulta che circa il 60% delle perdite uditive riguarda individui di età inferiore ai 65 anni.Spesso negata, la perdita di udito crea barriere sociali ed emotive che limitano la vita sociale delle persone che ne soffrono e delle loro famiglie con conseguenze negative anche di carattere psicologico.Le persone che soffrono diproblemi uditivi e non ricorrono ad una protesizzazione acusticaopportuna, tendono ad isolarsiincosciamente peggiorando in questo modo la loro qualità di vita.

L’ultima soluzione per aiutarvi a sentire bene è piccola. Molto piccola. Praticamente invisibile. Il nuovo apparecchio acustico con tecnologia IIC (invisibile nel condotto) è di dimensioni talmente ridotte che può essere collocato al di la della seconda curva del canale uditivo. Ciò significa che non può essere visto.Questo dispositivo garantisce ottime prestazioni ed è inoltre molto comodo da indossare, essendo realizzato su misura.

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