agroecosistema e ecosistema nel suolo · caldissime e inverni freddissimi; il clima a cui si...

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Agroecosistema e ecosistema nel suolo Unità di apprendimento 1 a.s.2013/14 presentazione realizzata da: Casarico Mattia, Negri Veronica, Salvadè Giulia, Siena Lorenzo gruppo « people at work»

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Agroecosistema e ecosistema nel suolo

Unità di apprendimento 1 a.s.2013/14

presentazione realizzata da: Casarico Mattia,

Negri Veronica, Salvadè Giulia, Siena Lorenzo

gruppo « people at work»

Le principali differenze Agroecosistema è un ambiente

artificiale con caratteristiche

determinate dall’uomo. Egli utilizza il

suolo e le piante per ricavare prodotti

alimentare utilizzando la tecnologia.

 

Ecosistema                                          è una porzione di

biosfera delimitata naturalmente, cioè

l'insieme di organismi animali e vegetali

che interagiscono tra loro e con

l'ambiente che li circonda. Esso è

costituito essenzialmente da un biotopo e

da una (o più) biocenosi inserite in un

particolare ambiente climatico.

 

Bando Cariplo a.s.2013/14 u.a.1 " people at work"

Ecosistema naturale Sono ecosistemi naturali gli ambienti in cui gli uomini non hanno causato cambiamenti con il loro

intervento.

Sono esempi di ecosistemi naturali: il bosco, il mare, il fiume,

Gli ecosistemi naturali sono ambienti che si sviluppano in maniera naturale, e da soli raggiungono il loro equilibrio ecologico, definito climax.

L'aggettivo permette di distinguerli dagli ecosistemi artificiali, quali sono definiti quelli

agricoli e urbani, che hanno invece bisogno dell'azione dell'uomo per aumentare la loro

produttività.

Bando Cariplo a.s.2013/14 u.a.1 " people at work"

Ecosistema  naturale Negli ecosistemi naturali esiste un minor grado di specializzazione (presente invece negli

ecosistemi agricoli) e un maggior grado di biodiversità: questo perché la natura tende a

creare un equilibrio basato sulla sopravvivenza del maggior numero di specie possibili,

anche tramite meccanismi specializzati come quello della simbiosi, nel quale diversi

organismi utilizzano la stessa fonte nutritiva per assolvere le loro funzioni biologiche.

Gli ecosistemi naturali possiedono una grande quantità di  residui organici, che le piante presenti utilizzano per nutrirsi.

Bando Cariplo a.s.2013/14 u.a.1 " people at work"

Ecosistema naturale

Bando Cariplo a.s.2013/14 u.a.1 " people at work"

Ecosistema naturale Il concetto di "Ecosistema" comprende numerose definizioni: alcune prendono in considerazione le

componenti BIOTICHE, cioè la parte vivente, definendo l'ecosistema come un insieme di reti

trofiche, altre si concentrano sulle reti trofiche ma tengono conto anche delle componenti

ABIOTICHE, cioè non viventi.

 E. P. Odum  ha definito l’ecosistema come una “unità che include tutti gli organismi di una

data area interagenti con l’ambiente fisico in un modo tale che il flusso di energia porta a

una ben definita struttura trofica, a una diversità biotica e a una ciclizzazione della materia

all’interno del sistema”.

LE RETI TROFICHE

Dal punto di vista energetico l'ecosistema è un sistema aperto in quanto continuamente l'energia

del sole arriva sulla Terra, mentre dal punto di vista dei nutrienti è un sistema chiuso, la materia

continuamente si ricicla, passa dal comparto vivente a quello non vivente. Gli organismi viventi che

muoiono vengono decomposti ad opera dei batteri in sostanza inorganica e riutilizzata dalle piante.

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Ecosistema naturale Si riconoscono all'interno dell'ecosistema:

Gli organismi Produttori: cioè gli Autotrofi (piante) che effettuano la fotosintesi clorofilliana

Gli organismi consumatori: sono tutti gli organismi Eterotrofi e si dividono in primari, cioè quelli che

si nutrono direttamente delle piante (erbivori), e secondari cioè quelli che si nutrono di altri

consumatori (carnivori). L'uomo occupa una posizione particolare all'interno della rete trofica in

quanto organismo onnivoro, si nutre cioè sia di piante sia di animali.

Gli organismi decompositori: decompongono la sostanza organica in sostanza inorganica.

Attraverso la catena alimentare , la materia organica  utilizzata come fonte di energia dagli

organismi eterotrofi entrando così in circolo nell'ecosistema.

I consumatori primari, cioè gli erbivori (insetti ed animali superiori) se ne nutrono, e sfruttano

l'energia chimica immagazzinata nelle sostanze organiche prodotte dai produttori. A loro volta

questi consumatori primari sono a preda dei consumatori secondari, cioè dei carnivori, predatori (ad

esempio grandi felini, rapaci, invertebrati predatori come ragni e scorpioni, pesci, e così via).

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Ecosistema  naturale FORESTE PLUVIALI EQUATORIALI Le foreste pluviali tropicali si localizzano nella fascia equatoriale. Sono comuni in Asia, Australia,

Africa, Sud America, America Centrale, Messico meridionale e in numerose isole del Pacifico.

Rappresentano il bioma terrestre con la massima biodiversità, dato che ospitano da sole circa una

metà delle specie viventi animali e vegetali terrestri.

Il clima è stabile per tutto l'anno e caratterizzato dall'assenza di variazioni stagionali. La

temperatura media è costante e l'escursione termica annuale si mantiene entro i 2-3 gradi.

Le precipitazioni sono abbondanti. Il suolo è povero di nutrienti dilavati dalle piogge torrenziali, mentre la rapida decomposizione della materia organica da parte dei batteri impedisce l’accumulo di

strati di humus.

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Ecosistema  naturale FORESTE CADUCIFOGLIE TROPICALI Le foreste composte da piante decidue o caducifoglie, caratterizzate da un ciclo

stagionale che prevede la perdita di tutte le foglie all'inizio della stagione fredda e il

rinnovo della chioma all'inizio della stagione calda, sono diffuse nelle regioni umide della

fascia temperata, in cui una stagione calda si alterna a inverni freddi e le precipitazioni,

sia piovose sia nevose, sono presenti durante tutto l'anno.

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Ecosistema  naturale Alberi, arbusti e rampicanti legnosi decidui, sia ai tropici sia alle medie latitudini, perdono

le foglie durante il periodo di siccità, che nella zona temperata corrisponde all'inverno.

Nelle regioni con inverni molto rigidi, in cui il terreno gela, le radici degli alberi non sono in

grado di assorbire l'acqua. In primavera, il suolo della foresta si ricopre di fiori, grazie alla

luce del sole che riesce a penetrare tra i rami di alberi e arbusti, prima che questi si

rivestano nuovamente di foglie, impedendo il riscaldamento del terreno.

Bando  Cariplo  a.s.2013/14  u.a.1  "  people  at  work"  

Ecosistema  naturale SAVANA La savana è un bioma terrestre soprattutto tropicale e subtropicale, caratterizzato da una

vegetazione a prevalenza erbosa, con arbusti e alberi abbastanza distanziati. Questo tipo di

ambiente si trova in molte zone di transizione fra la foresta pluviali e il deserto o la steppa in

Africa centrale, Sudamerica, India, Indocina e Australia.

Per quanto riguarda il clima le savane tropicali e subtropicali sono determinate principalmente dalla

scarsità e mancata stagionalità delle precipitazioni, insufficienti allo sviluppo di alberi e arbusti, e

determinano regioni di sola prateria erbosa, quali si trovano tipicamente ai margini dei deserti

subtropicali.

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Ecosistema  naturale  MACCHIA MEDITERRANEA La macchia è uno dei principali ecosistemi mediterranei.

È una formazione vegetale arbustiva costituita tipicamente da specie sclerofille, cioè con foglie

persistenti poco ampie, coriacee e lucide, di altezza media variabile dai 50 cm ai 4 metri: spesso si

tratta di formazioni di degradazione della foresta mediterranea.

La macchia mediterranea propriamente detta non va confusa con altre formazioni arbustive degli

ambienti mediterranei, in particolare la Gariga, costituita da arbusti in genere di minore taglia, non

sclerofilli, ma spinosi o malacofili. Scientificamente le macchie rientrano nella classe Quercetea

ilicis, mentre le garighe afferiscono ad altre classi, come Rosmarinetea officinalis e Cisto-

Lavanduletea. Dal punto di vista dinamico ed ecologico le garighe rappresentano prodotti di

estrema degradazione delle macchie e crescono su suoli pietrosi.

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Ecosistema  naturale STEPPA  La steppa è un paesaggio naturale, caratteristico delle regioni a clima continentale con inverni

freddi ed estati calde e moderatamente piovose.

La vegetazione è costituita da una prateria composta da erbe, come le graminacee e arbusti. La

fauna è costituita da ungulati, roditori, rettili e insetti. Le vere steppe sono quelle continentali,

ma col nome di steppa si può intendere anche la prateria mediterraneao equivalenti zone aride

subtropicali, che vengono dette più correttamente savane.

Le steppe continentali si trovano in genere in vaste aree lontane dagli oceani, tuttavia ci sono delle eccezioni. Le più importanti sono la grande steppa eurasiatica, la prateria nordamericana e

la Patagonia in Argentina. Steppe di estensione minore si trovano in Ungheria , in Anatolia e nella

Nuova Zelanda centrale.

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Ecosistema  naturale FAUNA La fauna può contribuire a far prevalere un ambiente di savana sulla foresta o viceversa.

La presenza abbondante di grandi pascolatori come gnu, zebre e bovini può impoverire

significativamente il manto erboso, ostacolando il diffondersi degli incendi stagionali e

favorendo la transizione verso un ambiente di foresta. I brucatori come gli elefanti hanno

un effetto opposto, danneggiando le popolazioni arboree e arbustive a vantaggio del manto

erboso.

Fanno parte della fauna della savana i grandi felini predatori come i leoni.

 

   

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Ecosistema  naturale FORESTE BOREALI DI CONIFERE (TAIGA) La Taiga è uno dei principali biomi terrestri, formato da foreste di conifere che ricoprono quasi totalmente le regioni sub-artiche boreali dell'Eurasia e dell'America e per questo detta anche

foresta boreale, costituendo un terzo della massa forestale mondiale. Sotto il profilo ecologico

essa può definirsi un "paesaggio continentale" e pertanto possiede un' importanza strutturale in

seno alla totalità dell'ecosistema terrestre.

La Taiga si sviluppa su terreni prevalentemente umidi ed ospita, nelle frequenti radure, vaste zone

umide, paludi e torbiere sicché per molti tratti essa si presenta come un mosaico di foreste e

torbiere. La composizione floristica è pressoché omogenea su tutti i continenti quanto meno a

livello di genere e comprende anche una percentuale di latifoglie.

 

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Ecosistema  naturale

TUNDRA La tundra è una tipologia di bioma propria delle regioni subpolari e caratterizzata dalla mancanza

di specie arboree, poiché la crescita degli alberi è ostacolata dalle basse temperature e dalla

breve stagione estiva. Il suo limite settentrionale sono i ghiacci polari perenni, mentre a sud

essa si arresta alle prime formazioni forestali della Taiga.

a Tundra è quindi per estensione la vegetazione tipica delle zone polari artiche, composta

principalmente da muschi, licheni e pochi arbusti. In realtà, almeno sui terreni più elevati e

asciutti, crescono anche arbusti nani sempreverdi.

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Ecosistema  naturale  Le uniche specie arboree sono i salici decidue le betulle.

 Il clima della tundra è freddo, con inverni rigidi e lunghi dove le temperature scendono

anche a -40 -50 gradi, mentre le estati sono fresche con temperature che non superano 10

gradi. Nella tundra le piogge sono concentrate soprattutto in estate.

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Ecosistema  naturale DESERTI Un deserto è un ecosistema che riceve pochissima pioggia.

E’ di solito si pensa che possegga poca vita, ma in molti la vita è abbondante, la vegetazione si è

adattata al basso tasso di umidità e la fauna solitamente si nasconde durante il giorno, il che

significa che un deserto è un ecosistema solitamente arido la sua più grande caratteristica e che

quindi rende difficoltoso, se non talvolta impossibile, l'instaurazione permanente di gruppi sociali.

I deserti costituiscono una delle aree emerse più grandi del pianeta: la sua superficie totale è di

50 milioni di chilometri quadrati, circa un terzo della superficie della Terra. Rappresenta il 30%

delle terre emerse, il 16% è costituito da deserti caldi, il 14% da deserti freddi.

Vi sono piccole zone desertiche del Mediterraneo occidentale in Europa: in Spagna, Francia ed Italia.

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Ecosistema  naturale Deserto freddo, presente nelle regioni temperate più continentali, caratterizzate da

fortissima aridità e da notevolissime escursioni termiche annue di temperatura, con estati

caldissime e inverni freddissimi; il clima a cui si associa tale ambiente è il clima desertico

freddo.

 Deserto polare (deserto bianco), presenti nelle regioni settentrionali e meridionali a margine dei continenti boreali e australi, Groenlandia, Artide e Antartide, caratterizzate

da freddo intenso e perenni distese di neve e ghiaccio; il clima a cui si associa tale

ambiente è il clima glaciale.

Animali tipici dei deserti sono il cammello, in Asia e il dromedario, in Nordafricane nei

deserti dell'Arabia, utilizzati dalle popolazioni locali come animali da soma e come

cavalcatura.

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Agroecosistema La teoria degli ecosistemi ci consente di pensare il campo coltivato come un ecosistema

particolare, l'agroecosistema , come meglio si preferisce. La principale differenza tra

ecosistema e agroecosistema consiste nella complessità: l'ecosistema naturale è

complesso, l'agroecosistema è semplice.

L’agricoltura in Italia occupa circa l`80% della superficie nazionale. L`uomo

nell`agroecosistema ha 3 ruoli che sono:

•  progettista

•  costruttore

•  gestore.

Il ruolo di progettista consiste nella capacità di prevedere la quantità di prodotto che

otterrà`, il periodo della raccolta, ecc. Il ruolo di costruttore consiste nel effettuare le

lavorazioni colturali, nelle irrigazioni, nella protezione delle piante, ecc. Infine il ruolo di

gestore consiste nel organizzare gli scambi delle merci con gli altri uomini.

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Agroecosistema L’agroecosistema si identifica come un azienda agraria , che e` il terreno dove l`uomo proggetta,

costruisce e gestisce. I fattori della produzione sono:

•  Capitale

•  terreno

•  lavoro.

Il biotopo dell`agroecosistema è costituito dal terreno agrario e dai fattori fisici ed atmosferici

che caratterizzano l’ambiente in cui si trovano. Il terreno agrario è il risultato degli interventi

dell’ uomo che hanno modificato profondamente la fertilita` del terreno naturale formatosi con la

disgregazione della roccia madre sotto l’influenza dei fattori pedogenetici che sono:

                    azioni fisico meccaniche

                    azioni chimiche

                    azioni biologiche

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Agroecosistema A questi agenti naturali si aggiunge l’ azione dell`uomo che con le lavorazioni, le concimazioni,

le irrigazioni ha modificato il terreno naturale in terreno agrario. Il terreno agrario quindi

ha come fattore generale l’ uomo, che con i suoi interventi modifica la fertilità del terreno.

Il terreno agrario e costituito da due strati che sono:

•  lo strato attivo e lo strato inerte.

Lo strato attivo è quello strato dove avvengono le lavorazioni.

Lo strato inerte è sotto lo strato attivo e può essere definito come substrato

pedogenetico. I fattori fisici ed atmosferici che caratterizzano l’ agroecosistema sono gli

stessi del sistema naturale. Però nell’ agroecosistema l’uomo, con la sua azione regolatrice

riesce a modificare le condizioni climatiche mediante interventi come:

                   l’irrigazione di soccorso per scongiurare la siccita`

                     l’irrigazione antibrina, per evitare o ridurre i danni delle gelate

               le barriere antivento e  le reti ombreggianti

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Agroecosistema Nell’ agroecosistema l’ uomo modifica il biotopo e le conseguenti biocenosi intervenendo:

                    sugli elementi del clima modificandone la combinazione;

                    sul terreno, trasformandolo in terreno agrario;

                    sulle piante coltivate adattandolo al clima ed al terreno agrario.

Le categorie di organismi della biocenosi sono: le piante coltivate, organismi detritivori e

compositori e gli animali.

Le piante coltivate che sono quelle piante che l`uomo ha seminato allo scopo di ottenere un

prodotto. Queste piante prendono il nome di piante agrarie.

Queste piante possono essere coltivate in:

 COLTURA PURA: cioè che nello stesso campo vi e` solo una specie coltivata, tutte le altre

sono considerate infestanti.

CONSOCIAZIONE: cioe` che nello stesso campo sono coltivate, contemporaneamente due o piu` specie agrarie secondo precise finalita`.

SUCCESSIONE TEMPORALE: cioe` che nello stesso campo, in mometi diversi si susseguono

coltivazioni pure o consociazioni.

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Agroecosistema Organismi detritivori e decompositori

Gli organismi detritivori e decompositori costituiscono la catena del detrito. Essi hanno il compito di

trasformare la materia organica in materia minerale. Nell`ecosistema naturale c’è una grande

presenza di detritivori e decompositori che e` ricca di specie in quanto e` molto grande e varia la

quantita` di materia da decomporre. Nell’agroecosistema invece le tecniche colturali sono

sfavorevoli alla vita degli organismi che costituiscono la catena del detrito e quindi nel terreno

agrario troveremo un piu` limitato numero di specie. Questi componenti sono considerati elementi

non equilibrio che l’uomo tende ad eliminare o controllare con interventi di protezione. La mancanza

degli interventi di protezione comporterebbe, pertanto forti perdite di prodotto. Ogni attivita`

diretta o indiretta che l’uomo svolge verso il sistema agricolo può essere considerata energia

ausiliaria.

Le forme più evidenti di energia ausiliaria sono:

                    i concimi minerali

                    la meccanizzazione

                    l`utilizzazione di piante ed animali selezionati

                    il controllo delle avversita` Bando Cariplo a.s.2013/14 u.a.1 " people at work"

Agroecosistema Animali

Gli animali allevati sono quegli animali che hanno attitudini produttive specifiche: carne, uova,

latte, ecc. Sono allevati in spazi confinanti detti genericamente stalle. La presenza di animali e

non da origine a tre tipi di aziende agrarie:

  AZIENDE MISTE: Sono aziende in cui si allevano animali e si coltivano piante agrarie.

AZIENDE ZOOTECNICHE SENZA TERRA: Sono aziende in cui si allevano solamente animali.

AZIENDE A SOLA PRODUZIONE VEGETALE: Sono aziende in cui non si allevano animali.

 

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