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SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA
ENTE
Ente proponente il progetto:
ADOC
Codice di accreditamento:
Albo e classe di iscrizione:
CARATTERISTICHE PROGETTO
Titolo del progetto:
ARCHIMEDE
anziani informati
Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3):
EDUCAZIONE E PROMOZIONE CULTURALE. E6 - EDUCAZIONE AI
DIRITTI DEL CITTADINO
Descrizione dell’area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza
il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori
misurabili; identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto: Il progetto si pone l’obiettivo di promuovere l’elaborazione di strategie partecipate di
programmazione locale dello sviluppo, in grado di valorizzare la difesa dei consumatori
ma anche quella di promuoverne l’autodifesa attraverso l’utilizzo dei mezzi a
disposizione al fine di renderlo un consumatore “consapevole”.
Il contesto territoriale di riferimento è quello del territorio della Provincia di Siracusa. Al
fine di descrivere il contesto territoriale e settoriale sui quali si attiverà il progetto sono
stati presi in considerazione gli inputs originati da tre livelli fondamentali che
rappresentano indici descrittivi e indici di sintesi, in particolare:
un livello normativo e politico istituzionale (relativo alle leggi e ai piani sociali regionali
di riferimento), che costituisce l’indicatore di mezzo
un livello tecnico – professionale (attraverso le indagini statistiche e qualitative del
contesto) e un livello sociale (riferite alle percezioni rilevate con questionari ed
esperienze sul territorio) che rappresentano indicatori di risultato, necessari anche in fase
di monitoraggio .
IL CONTESTO NORMATIVO
I
NZ01079
NAZIONALE
2
I temi sui quali sarà attivato il progetto sono quelli che l’ADOC considera strategici per
la tutela, l’orientamento e la difesa dei consumatori, in riferimento:
Legge 64/2001
Specialmente per ciò che concerne il favorire la realizzazione dei princìpi costituzionali
di solidarietà sociale, la promozione della solidarietà e della cooperazione, a livello
nazionale ed internazionale, con particolare riguardo alla tutela dei diritti sociali, ai
servizi alla persona ed alla educazione alla pace fra i popoli e contribuire alla formazione
civica, sociale, culturale e professionale dei giovani. Obiettivi, che l’Adoc considera
strategici e in cui ha sempre focalizzato la sua storia.
L’idea stessa del progetto ARCHIMEDE Anziani informati rimarca e fonde questi
principi in virtù della formazione dei giovani che acquistando una coscienza sociale e
civica possono essere utili al progresso solidaristico e cooperativo utilizzando la loro
formazione al fine di migliorare e favorire il benessere di quelle categorie sociali (in
special modo anziani) svantaggiate e deboli dal punto di vista informativo e formativo.
Legge 281/1998
È la legge istitutiva del CNCU (Consiglio Nazionale dei Consumatori e degli Utenti) e
sancisce i diritti dei consumatori e degli utenti con la rappresentanza delle associazioni
dei consumatori che abbiano requisiti previsti dalle legge e verificati da un’apposita
commissione ministeriale. Obiettivo della legge è quello di garantire una posizione di
maggior forza al consumatore nel mercato, attraverso le associazioni dei consumatori,
La partecipazione alla vita associativa può garantire, tra l’altro, la vigilanza e anche e
soprattutto con una corretta informazione può evitare di cadere in errore la prima tutela
del consumatore per affermare la correttezza nel mercato di beni e servizi. La stessa legge
sancisce il potere delle associazioni riconosciute ad intervenire anche giudizialmente al
fine di inibire gli atti e i comportamenti ritenuti lesivi per gli interessi dei consumatori.
Decreto legislativo 6 settembre 2005, n. 206 e successive integrazioni e modifiche.
Con il decreto legislativo n. 206 del 6 settembre 2005 è stata riordinata e semplificata la
normativa sulla tutela dei consumatori, in riferimento anche alla legge 281/1998.
La finalità del codice del consumo è quella di favorire l’informazione e la tutela del
consumatore, assicurando la correttezza dei processi negoziali e delle forme contrattuali
da cui discendono le decisioni di acquisto.
Il codice definisce altresì i diritti e gli interessi individuali e collettivi dei consumatori e
degli utenti, promuovendone la tutela in sede transfrontaliera, nazionale e locale, anche in
forma collettiva, prevedendo talune disposizioni in materia di concorrenza, trasparenza e
garanzia nel mercato, nonché di qualità e sicurezza dei prodotti e dei servizi e di
responsabilità del produttore.
Legge 383/2000
La legge istituisce le associazioni di promozione culturale (di cui l’Adoc fa parte) e
sancisce nell’art. 1 le molteplici attività delle associazioni riconosciute come espressione
di partecipazione, solidarietà e pluralismo; ne promuove lo sviluppo in tutte le sue
articolazioni territoriali, nella salvaguardia della sua autonomia, riconoscendone
l’apporto originale al conseguimento di finalità di carattere sociale, civile, culturale e di
ricerca etica e spirituale.
3
Legge 328/2000
La legge si prefigge di disciplinare la realizzazione di un sistema integrato di interventi e
servizi sociali, alle persone e alle famiglie per: garantire la qualità della vita, assicurare le
pari opportunità, rimuovere le discriminazioni, prevenire, eliminare o ridurre le
condizioni di bisogno e di disagio. Questi obiettivi sono posti in essere attraverso la
collaborazione tra Stato Regioni, Enti Locali e Associazioni legate al terzo settore in virtù
del principio di sussidiarietà orizzontale. La legge n. 328/2000 ha costituito e costituisce
ancora una rivoluzione nel modo di concepire il sistema delle politiche sociali da
intendersi non più come sistema facoltativo di natura assistenziale, ma come rete
obbligatoria e universale di servizi tesi al pieno sviluppo della dignità e dell’autonomia
delle persone.
Analisi dell’area di intervento e del contesto:
Si è deciso di intervenire su questo target di popolazione, visti gli enormi disagi vissuti
dagli anziani negli ultimi anni, dovuti all'apertura al mercato libero dei servizi, al
propagarsi del commercio elettronico ed a tutti i nuovi servizi offerti dalla società dei
nostri giorni. Dai 65 anni in poi l'uomo si trova ad affrontare una nuova condizione che lo
porta ad una diversa percezione di sé. Raffiguriamo due tipologie di anziani uno che
proviene da una fase in cui il soggetto deve riorganizzare se stesso affrontando la perdita
di un impegno quotidiano quale il lavoro, che lo definiva come soggetto, attribuendogli
un ruolo ed una condizione di produttività nella società, l'altro la casalinga che diventa
anziana pensionata, abituata a far fronte quotidianamente all'organizzazione familiare ma
non avvezza, quale unico componente della famiglia, a fronteggiare rapporti con uffici di
qualunque natura. I dati statistici dell’Istat evidenziano che il numero di accesso ai servizi
bancari e l'utilizzo delle carte di credito è maggiore negli uomini rispetto alle donne.
Questi passaggi, associati spesso a deficit fisici dovuti appunto all'età, porta i soggetti a
vivere uno stato di spersonalizzazione, d'incapacità nell'organizzare il proprio tempo,
nell'impossibilità di carpire stimoli esterni che permettono di sentirsi ancora membri
attivi della società quindi, ad isolarsi, perdendo così il contatto con la realtà e la società
che li circonda. Questo stato di solitudine/angoscia, induce i soggetti a fidarsi ed
affidarsi con molta facilità, a chiunque presti loro un po' di attenzione.
Facciamo un esempio specifico, prendiamo la liberalizzazione del mercato dell'energia,
“da relazione dell'autority dell'energia e del gas anno giugno 2006“Come previsto dalla
Direttiva 2003/54/CE, dal mese di luglio del 2007 tutti i clienti, compresi quelli
domestici energia elettrica, saranno liberi di scegliere il proprio fornitore. Ciò rappresenta
un passo fondamentale per il completamento del processo di liberalizzazione del settore,
ma richiede anche la definizione di nuove tutele per i clienti circa la possibilità reale di
rivolgersi a un nuovo fornitore, il quale sia comunque in grado di assicurare tutte le
garanzie per la qualità del servizio”.
Tale processo è stato carpito dalle aziende entrate in questi anni, nel mercato, che
adottano come strategia di vendita, il sistema porta a porta, entrando così nell'intimità
dell'utente, offrendogli empaticamente un apparente sostegno di tipo socio-economico
(propongono risparmio, convenienza) senza però renderlo consapevole di cosa stia
realmente facendo, un esempio è la stipula di contratti di energia, assicurativi e
quant'altro. Questo permette alle aziende di acquisire clienti, giocando sul loro stato di
solitudine ed estraneità a questo nuovo sistema di servizi, promettendo loro sconti
generalizzati ed assistenza continua per qualunque problema ma abbandonandoli a loro
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stessi subito dopo. Tra le problematiche riscontrate, dallo sportello dell'associazione per
la Difesa e l’Orientamento dei Consumatori dal servizio della UILP e della FENEAL
partner cointeressati, sono emerse notevoli difficoltà derivanti dalla gestione dei contratti
per fornitura di servizi, la stipula di contratti attivati con la tecnica del porta a porta,
contratti attivati on-line, fuori dai locali commerciali, attraverso comunicazioni
telefoniche, pagamenti elettronici acquisti via internet.
Questa tecnica nella maggior parte dei casi è origine di problemi di svariata natura, sia ad
un livello socio economico che ad un livello psicologico, i soggetti rendendosi conto di
essere stati ingannati perdono fiducia in se stessi, si sentono incapaci di riconoscere il
mondo e chi lo abita, questo può provocare una percezione negativa di sé abbassando
l'autostima e gravando sull'isolamento sociale spesso presente a quell'età .
Per quanto riguarda il contesto territoriale di riferimento, il progetto “Archimede -
Anziani Informati”- interverrà sul territorio della Provincia di Siracusa fornendo
assistenza e supporto informativo agli anziani.
Dai dati Istat relativi al censimento del 2011 risulta che nella provincia di Siracusa la
popolazione residente d'età compresa da 65 anni in su è pari a 74.756 soggetti su 399.933
abitanti. Essa rappresenta dunque il 18,69% del totale della popolazione residente.
Per l'analisi demografica ci aiutiamo con i dati Istat riportati nelle successive tabelle:
Tav. 1 Popolazione residente
la tabella 1.1 riepiloga la composizione della famiglia media della provincia di Siracusa
da dati ISTAT popolazione residente 2011 e 2012 inizio anno
Tab.1.1 Popolazione residente provincia di Siracusa
Popolazione
residente
provincia di
Siracusa
dati finali
per anno
Maschi
Femmine
Totale
Anno
2011
Anno
2012
Anno
2011
Anno
2012
Anno
2011
Anno
2012
196092 196019 203800 203450 399892 399469
tutte le voci
Stato civile totale
Tipo di edificio tutte le voci
Anno di Censimento 2011
Tipo dato
popolazione residente (valori assoluti) indice di dipendenza indice di vecchiaia
Sesso totale femmine totale
Età 65 anni e più totale 65 anni e più totale 65 anni e più totale
Territorio
Italia 12384972 59433744 20,84 3,75 53,49 148,75 57,57 93,67
Nord-ovest 3504188 15765567 22,23 4 55,86 163,29 58,1 93,58
Nord-est 2485538 11447805 21,71 3,83 55,33 156,1 57,83 94,17
Centro 2556023 11600675 22,03 4,05 54,79 164,87 57,57 92,32
Sud 2567179 13977431 18,37 3,26 49,96 122,85 56,94 94,3
Isole 1272044 6642266 19,15 3,52 50,19 134,21 56,88 94,09
Sicilia 943200 5002904 18,85 3,33 51,04 126,2 56,91 93,6
Siracusa 74756 399933 18,69 3,34 49,65 129,05 55,63 96,16
Dati: Popolazione residente
Età per anno di nascita e anni compiuti
popolazione residente (valori
percentuali)
anziani per un bambino
popolazione residente di 65 anni
e più (valori percentuali)
rapporto di mascolinità
5
Numero famiglie 160112 161650
Numero medio
componenti nucleo
familiare
2,49 2,46
Saldo migratorio 66 -166
Continuando, i dati ISTAT, indagine annuale aspetti della vita quotidiana, evidenziano che
molte famiglie di anziani sono mono-componente e che molte sono donne casalinghe
facilmente reperibili presso le loro abitazioni, considerato anche che molte sono di origine
contadina dove resiste ancora una scolarità medio bassa sopratutto fra i più anziani.
Le tabelle che seguono riportano lo stato civile della popolazione della provincia dove si
evince che il numero delle vedove rapportate a mille è superiore ai maschi, mentre la tav.
1.3 rappresenta la condizione delle forza lavoro nella provincia di Siracusa.
Tab.1.2 Popolazione per stato civile
Tabella 1.3 Forze lavoro
Tavola 1,2 Popolazione per stato civile al 1° gennaio (in migliaia)
Maschi Femmine
Celibi Coniugati Divorziati Vedovi Nubili Coniugate Divorziate Vedove
Sicilia
2008 1.111,4 1.246,4 17,1 55,4 1.008,0 1.263,4 29,1 298,9
2009 1.113,4 1.246,2 18,4 55,6 1.009,4 1.262,8 31,3 300,8
2010 1.115,3 1.245,3 19,6 56,3 1.009,3 1.261,2 33,4 302,6
2011 1.119,0 1.245,8 20,5 36,3 1.009,9 1.262,0 34,9 302,6
2012 1.100,9 1.237,8 22,3 56,3 993,9 1.250,7 34,5 294,6
Province - 2012
Siracusa 88,3 100,9 2,2 4,7 75,2 101,5 3,5 23,8
Ripartizioni - 2012
Sud-Isole 4.585,7 5.085,2 88,0 238,9 4.110,9 5.153,6 145,6 1.199,8
Nord-Centro 8.501,6 9.347,3 397,2 482,7 ### 7.372,9 9.517,5 7.182,7 2.577,1
Italia 13.087,3 14.432,5 485,2 721,6 11.483,8 14.671,1 7.328,3 3.776,9
Italia = 100 8,4 8,6 4,6 7,8 8,7 8,5 0,5 7,8
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La Tav. 2 riporta i redditi medi della popolazione di Siracusa confrontati con i dati
regionali e nazionali su dati del Ministero dell'Economia e delle Finanze relativi alle
dichiarazioni dei redditi presentate nell'anno d'imposta 2012.
Redditi Irpef Provincia di Siracusa -2012
Tav.2 Redditi Irpef Provincia di Siracusa
Nome Dichiaranti Popolazione %pop Reddito Medio Media/Pop
Sicilia 1878961 4999854 37,60% 20996 7890
Italia 30754004 59394207 51,80% 23482 12159
Siracusa 157415 399892 39,40% 20833 8201
Dalla tabella si evince chiaramente come la provincia di Siracusa abbia un reddito pro
capite pari a poco meno della metà di quello medio italiano e di poco superiore al reddito
medio regionale.
L'analisi della situazione demografico, occupazionale e socio economica evidenzia dunque
una realtà non troppo dissimile da quella regionale, dove ad un basso livello di istruzione si
accompagna oltre che un elevato tasso di disoccupazione anche un reddito pro-capite
alquanto basso, con cui le famiglie, che rispetto alla media nazionale, risultano essere più
numerose, devono fare i conti. La condizione di povertà relativa è sentita soprattutto nei
periodi di crisi, come quello attuale, quando cioè si cercano occasioni di risparmio anche
nei consumi di generi di prima necessità oltre che quelli relativi alle diverse utenze
(elettricità, riscaldamento, acqua, telefono etcc).
Sono proprio queste le occasioni in cui si verificano maggiormente i fenomeni di truffe e/o
raggiri da parte di individui o imprese senza scrupoli, che approfittando del relativo stato di
indigenza di molti individui, soprattutto anziani e pensionati, si propongono come soggetti
in grado di venire incontro alle esigenze di risparmio proponendo contratti, soprattutto sulle
utenze domestiche, che promettono consistenti riduzioni sui costi, salvo poi rivelarsi vere e
proprie truffe.
In questo quadro sono stati chiesti alla Questura di Siracusa i dati attinenti le frodi e le
truffe informatiche e non, che hanno originato una serie di denunce alle autorità giudiziarie
Tavola 3.2 Popolazione di 15 anni e oltre per condizione, provincia e sesso-media anno 2012
Forze di lavoro Tassi percentuali
Occupati Totale
Maschi
Siracusa 69.943 15.864 85.807 49.771 62,9 51,0 18,5
Femmine
Siracusa 36.610 11.251 47.861 87.640 35,0 26,7 23,5
Maschi e femmine
Siracusa 106.553 27.115 133.668 137.411 48,9 45,2 20,3
Fonte: Elaborazione su dati ISTAT
Inattivi15-64 anniIn cerca di
occupazioneAttività 15-
64 aa
Occupa-zione
15-64 aa
Disoccu-pazione
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nell'ambito oggetto del presente progetto.
Dai dati forniti dalla Questura di Siracusa relativi all’ultimo triennio, si evidenzia sul
territorio provinciale siracusano una crescente escalation del numero di denunce per
raggiri, attivazioni di contratti non richiesti, truffe e frodi informatiche, così come
rappresentato nella tabella seguente:
tab.3 Numero di denunce - truffe e frodi informatiche
Anno 2011 Anno 2012 Anno 2013
Siracusa comune
capoluogo
254 356 420
Provincia Siracusa 493 646 789
Dati forniti dalla Questura di Siracusa 05/05/2014 truffe in generale
Confrontiamo i dati Regionali dello stesso periodo e si nota lo stesso trend di crescita dei
fatti negativi. La tabella 3.1 riporta i dati ISTAT regionali
Tab.3.1 truffe e frodi informatiche
Truffe e frodi
informatiche
2010 2011 2012
Sicilia
Totale
7121 +
Delitti informatici
466
7587
7830+
Delitti informatici
620
8450
8453+
Delitti informatici
599
9052
Siracusa
Totale
585
Delitti informatici
25
610
557
Delitti informatici
29
586
698
Delitti informatici
17
715
Si notano dei dati leggermente discordanti ma comunque si rileva un tasso negativo di
crescita costante che necessita di un'azione decisa per limitare queste azioni illecite ed a
volte truffaldine. Tali dati sono confermati anche a livello nazionale, dove secondo fonti
Istat 2012 nel settore Giustizia i Delitti denunciati dalle forze di polizia alle autorità
giudiziarie, sotto la voce truffe e frodi informatiche, hanno evidenziato un trend crescente
(TAB 3.2 e 3.3)
Tab.3.2 Numero di delitti denunciati dalle forze di polizia all’autorità giudiziaria-
Italia
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Tab.3.3 Numero di delitti denunciati delle forze di polizia all’autorità giudiziaria-Sicilia
L'arco temporale delle tabelle sopra riportate, abbraccia la maggiore attività di vendita
porta a porta effettuata sul territorio da parte delle agenzie di venditori e della crescita di
acquisti tramite internet.
Un fenomeno che, legato anche alla crescita delle transazioni commerciali tramite internet,
ci ha convinti che occorre intervenire per cercare di ridurre le azioni illecite o truffaldine di
operatori che si avvalgono di sistemi di vendita scorretti attivando una concorrenza sleale.
E’ stato valutato che una componente negativa dell'organizzazione dei servizi resi al
cittadino rimane la carenza di sportelli informativi dove i cittadini possono recarsi
fisicamente per ottenere chiarimenti e/o informazioni circa le diverse problematiche
relative soprattutto alle utenze domestiche.
Questa esigenza è sentita fortemente soprattutto dalle persone anziane, le quali sentono di
essere maggiormente protette allorquando hanno la possibilità di poter chiedere ed ottenere
informazioni presso uno sportello fisico, per cercare di trovare delle soluzioni ai problemi
in cui volontariamente o involontariamente sono stati coinvolti.
In tutta la provincia, molte aziende, soprattutto quelle fornitrici di utenze telefoniche ed
energia elettrica, non hanno mai aperto sportelli fisici presso i quali i cittadini/utenti
possono recarsi per chiedere chiarimenti circa i consumi o i costi delle bollette. Esse
forniscono il loro servizio informativo prevalentemente attraverso i call-center dove la
comunicazione verbale, molto frequentemente, si presta ad incomprensioni o carenze di
notizie. Ciò è tanto più vero soprattutto se si pensa che molti dei call-center a cui le
aziende si rivolgono sono situati all’estero, in Paesi dove il costo del lavoro è molto più
Territorio Sicilia
Tipo dato numero di delitti denunciati dalle forze di polizia all'autorità giudiziaria
Identità autore nota totale
Periodo del commesso delitto durante l'anno di riferimento
Anno 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012
Tipo di delitto
.. .. .. .. 3251 3825 4568
truffe e frodi informatiche .. .. .. .. 7121 7830 8453delitti informatici .. .. .. .. 466 620 599altri delitti .. .. .. .. 30841 32176 32798
totale .. .. .. .. 191040 201808 207769
rapine
Territorio Italia
Tipo dato numero di delitti denunciati dalle forze di polizia all'autorità giudiziaria
Identità autore nota totale
Periodo del commesso delitto durante l'anno di riferimento
Anno 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012
Tipo di delitto
1585201 1636656 1392544 1318076 1325013 1460205 1520623
50270 51210 45857 35822 33754 40549 42631
estorsioni 5400 6545 6646 6189 5992 6099 6478
truffe e frodi informatiche 109059 120710 104174 99366 96442 105692 116767
delitti informatici 2394 3799 4952 5510 5973 6933 7346altri delitti 363629 388842 415138 420252 409525 403735 410997
totale 2771490 2933146 2709888 2629831 2621019 2763012 2818834
furti
rapine
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basso e quindi conveniente per le aziende fornitrici di servizi, pertanto capita spesso che gli
operatori contattati parlino male l'italiano contribuendo ad aumentare ulteriormente le
incomprensioni e le difficoltà nell’ottenere chiarimenti.
Servizi analoghi.
Non abbiamo rilevato sul territorio la presenza di un servizio informativo dedicato alle
problematiche sopra esposte, né risulta vi siano sportelli di altre associazioni nella
provincia con le stesse finalità che si prefigge la presente proposta progettuale
Anche le altre associazioni dei consumatori, fra cui l'ADOC provinciale, non hanno svolto
ne svolgono attualmente, questo tipo di servizio esteso per tutto il territorio della Provincia
e comunque organizzato per raggiungere le famiglie e gli anziani. Attualmente la maggior
parte dei servizi delle diverse Associazioni di consumatori sono prevalentemente rivolti
agli iscritti che si recano presso lo sportello per cercare una soluzione al problema, ma non
sempre il consumatore ha conoscenza del ruolo e dei compiti dell'associazione e delle
forme di tutela che può attivare a difesa dei suoi diritti.
La presente proposta progettuale è rivolta in modo diretti ai seguenti destinatari:
Tutti gli anziani dai 65 anni in su presenti nel territorio di Siracusa e provincia
I familiari degli anziani
Le aziende erogatrici di servizi commerciali e non che attualmente operano
secondo principi di responsabilità sociale d’impresa e quindi anche a tutela della
concorrenza leale.
Beneficeranno, in modo indiretto, dell’intervento:
Il sistema economico e dei consumi, che negli ultimi anni ha subito una forte
perdita di fiducia da parte dei consumatori;
Il Sistema giudiziario attraverso una riduzione delle controversie risolvibili con
sistemi alternativi come quello dello sportello informativo
Le forze dell'ordine che beneficeranno di una riduzione delle denunce per truffa e/o raggiri.
Obiettivi del progetto:
Il recupero della fiducia interpersonale, messa in crisi anche a causa delle truffe e frodi
informatiche, e il recupero dell’autostima da parte dei consumatori rappresentano un
traguardo che certamente può essere raggiunto dall’implementazione della proposta
progettuale.
La definizione degli obiettivi scaturisce dalle indagini elaborate dall’Adoc e dalla crescente
domanda di informazione da parte dei cittadini rispetto alle problematiche consumieristiche.
Nello specifico si è acquisita la consapevolezza che le possibilità di sviluppo della difesa e
dell’orientamento dei consumatori si basa sempre di più sul paradigma delle “iniziative
locali” per l’informazione e la formazione dei cittadini – consumatori, e sull’innovazione
delle metodologie e degli strumenti implementati.
E’ in questo contesto (ma anche alla luce di quanto si è appreso dalle precedenti leggi a
tutela e sulla base dei suggerimenti del Parlamento Europeo, del Comitato delle Regioni)
che il progetto si pone l’obiettivo generale di promuovere e accrescere la conoscenza dei
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diritti individuali e in modo particolare veicolare l’informazione verso le categorie
svantaggiate, stimolando gli strumenti messi a disposizione dalla società.
Questa finalità può essere opportunamente declinata in una serie di obiettivi specifici, che
contribuiscono ad esplicitare con maggior dettaglio la mission del progetto.
In particolare gli obiettivi sul piano dell’offerta tendono ad affermare i diritti soggettivi
quali:
1. il diritto di chi si trova in certe condizioni di bisogno, all’analisi del caso e
all’accesso ai servizi;
2. il diritto di essere tutelati per il riconoscimento di prestazioni individuali che deve
essere collegata ad una rete di formazione;
3. il diritto soggettivo dell’anziano autosufficiente e non, ad una progettazione con
percorsi di formazione permanente, che orientino le persone anziane a vivere e
comprendere le trasformazioni societarie.
In particolare, per il raggiungimento delle finalità sopra esposte, saranno espletati i seguenti
obiettivi specifici: I° Obiettivo specifico
1. Monitorare sul piano della qualità e della quantità l’effettiva presenza nel territorio
di servizi e prestazioni, legate al bisogno, al fine di offrire una mappatura connessa
alla dimensione quantitativa dei servizi a competenza locale e legata alla
dimensione qualitativa relativa al servizio effettivamente offerto.
2. II° Obiettivo specifico
Realizzare un canale diretto e immediato, facilmente accessibile, anche alle persone a
rischio di marginalizzazione (grazie alla presenza dei mediatori e alla diffusione
territoriale), attraverso gli strumenti informatici, che garantiscano fasce di apertura
predefinite, e risposte rapide.
3. III° Obiettivo specifico
Garantire un’informazione integrata e guidata, su diritti, risorse, servizi e prestazioni,
inerenti il sistema integrato di interventi sociali a sostegno dei consumatori
4. IV° Obiettivo specifico
Contrastare i rischi di emarginazione dei soggetti in condizione di bisogno riscoprendo la
relazione formativa e raggiungendoli direttamente sul territorio (centri di aggregazione, se
nel caso proprio, a domicilio)
5. V° Obiettivo specifico
Offrire una rete di servizi formativi in grado di contribuire alla crescita degli strumenti di
tutela e di orientamento nei consumatori anziani, valorizzando il loro ruolo nell’ambito delle
strategie di empowerment della comunità.
Ricordando il set di indicatori rappresentativi del contesto territoriale e settoriale ex ante,
quelli della situazione in itinere ed ex post costituiranno indicatori di obiettivo:
il numero dei servizi erogati;
il numero delle pratiche svolte;
Le richieste di accesso ai servizi ;
La riduzione del numero di denunce e di controversie;
Il numero di operatori formati ed effettivamente impiegati nell’erogazione dei
servizi;
Il numero di incontri e seminari tematici organizzati;
Il numero di istituzioni contattate e coinvolte al fine di promuovere cultura dei
diritti soggettivi;
Numero di interventi in situazione di maggior criticità e disagio sociale;
I risultati indiretti, si presentano come difficilmente quantificabili saranno esplicitati e
rilevati attraverso l’adozione di un questionario di customer satisfation somministrato, in
totale anonimato, agli utenti, al fine di rilevarne il servizio e la qualità offerte.
Da un punto di vista operativo poi si tratta di costruire dei pilastri di informazione ben
11
definiti in grado di individuare degli standard di “tutela e assistenza” che siano affidabili che
si riferisce ad un’idea di consumatore consapevole, sotto il profilo economico, ambientale,
sociale e culturale, e che deve costituire l’obiettivo primario di ogni processo di
informazione, formazione e tutela
Con il riepilogo riportato in tabella desideriamo descrivere come intendiamo procedere per
raggiungere l'obiettivo specifico.
Obbiettivo generale Obbiettivo specifico Indicatore di
risultato
Misura di
successo
Promuovere e
accrescere la
conoscenza dei diritti
individuali e in modo
particolare veicolare
l’informazione verso
le categorie
svantaggiate,
stimolando gli
strumenti messi a
disposizione dalla
società
I° Obbiettivo
specifico: monitorare
sul piano della qualità
e della quantità
l’effettiva presenza
nel territorio di servizi
e prestazioni erogate
Riduzione delle
pratiche
commerciali
scorrette
riduzione del 20%
di truffe e frodi
informatiche
Riduzione dei
problemi
Censire Problemi
risolti e non risolti
II° Obbiettivo
specifico: realizzare
un canale diretto e
immediato di
comunicazione
Apertura sportello
dedicato
Apertura sportello
telematico
Aumento quantità
e qualità
dell’informazione
III° Obbiettivo
specifico: Garantire
un’informazione
integrata e guidata
Realizzazione
giornate di
informazione
Numerosità
partecipanti
IV° Obbiettivo
specifico: contrastare
i rischi di
emarginazione
Numerosità di azioni
per la tutela e
l’assistenza legale –
consumeristica a
domicilio
Numero di utenti
raggiunti e
quantità di ore
erogate
V° Obbiettivo
specifico: offrire una
rete di servizi
formativi in grado di
contribuire alla
crescita degli
strumenti di tutela e di
orientamento nei
consumatori anziani
Individuazione
opinion leaders
all’interno delle
comunità presenti nel
territorio
Opinion leaders per
ogni comunità
presente nel
territorio
Descrizione del progetto e tipologia dell’intervento che definisca in modo puntuale le
attività previste dal progetto con particolare riferimento a quelle dei volontari in
servizio civile nazionale, nonché le risorse umane dal punto di vista sia qualitativo
che quantitativo:
12
8.1 Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi
Piani di attuazione previsti per il raggiungimento degli obiettivi
L’adozione di metodologie di “lavoro per obiettivi” e di “workflow management” quale
approccio in grado di assicurare l’efficacia dell’intervento e in itinere la sua
riorganizzazione,
Queste attività saranno un sistema di intervento diretto sul territorio, creando una base di
dialogo con gli enti, le istituzioni, che produrranno sistemi di confronto diretto per il
miglioramento dei servizi.
I piani di attuazione previsti al fine del raggiungimento dei servizi sono parte integrante
anche della nota metodologica relativa alle linee guida del progetto stesso.
I -Obiettivo specifico
Monitorare sul piano della qualità e della quantità l’effettiva presenza nel territorio di
servizi e prestazioni, legate al bisogno, al fine di offrire una mappatura connessa alla
dimensione quantitativa dei servizi a competenza locale legata alla dimensione qualitativa
relativa al servizio effettivamente offerto finalizzato ad evitare la crescita di fatti illeciti
rapportato alla crescita degli accessi ai sistemi informatici da parte degli anziani e
raggiungere una riduzione del 20% degli illeciti, delle frodi e truffe informatiche con
inclusione delle vendite porta a porta, vendite telefoniche e televendite.
Piani di attuazione previsti per la realizzazione dell’obiettivo I
Formazione dei volontari (moduli formativi: nozioni di archivistica e metodologia e
tecnica delle scienza sociali)
Pianificazione banca dati
Raccolta dati
Costruzione banca dati
Pubblicizzazione dei dati
II° obiettivo specifico
Realizzare un canale diretto e immediato, facilmente accessibile, anche alle persone a
rischio di marginalizzazione (grazie alla presenza dei mediatori e alla diffusione
territoriale), attraverso gli strumenti informatici, che garantiscano fasce di apertura
predefinite, e risposte rapide.
Piani di attuazione previsti per la realizzazione dell’obiettivo II
13
Formazione specifica volontari (moduli di gestione delle risorse umane e specifici
su argomenti consumeristici)
Creazione sportello dedicato all’accoglienza delle persone anziane e a rischio
marginalizzazione (front – office)
Creazione sportello telematico
Pubblicizzazione dello sportello (front – office e on-line)
III° obiettivo specifico
Garantire un’informazione integrata e guidata, su diritti, risorse, servizi e prestazioni,
inerenti il sistema integrato di interventi sociali a sostegno dei consumatori
Piani di attuazione previsti per la realizzazione dell’obiettivo III
Realizzazione giornate di informazione su temi specifici
Pubblicizzazione eventi formativi e informativi
IV° obiettivo specifico
Contrastare i rischi di emarginazione dei soggetti in condizione di bisogno riscoprendo la
relazione formativa e raggiungendoli direttamente sul territorio (centri di aggregazione, se
nel caso proprio, a domicilio)
Piani di attuazione previsti per la realizzazione dell’obiettivo IV
Avvio di azioni per la tutela e l’assistenza legale – consumeristica a domicilio di
soggetti svantaggiati o per ragioni sanitarie o per difficoltà gravi temporanee o
croniche.
Avviamento di un dialogo permanente con le controparti e le istituzioni;
V° Obiettivo specifico
Offrire una rete di servizi formativi in grado di contribuire alla crescita degli strumenti di
tutela e di orientamento nei consumatori anziani, valorizzando il loro ruolo nell’ambito
delle strategie di empowerment della comunità.
Piani di attuazione previsti per la realizzazione dell’obiettivo V
Individuazione opinion leaders all’interno delle comunità presenti nel territorio.
Formazione opinion learders;
Attività previste per i piani di attuazione obiettivo I
1. Formazione dei volontari (modulo formativo nozioni di archivistica)
Ai volontari sarà impartito un modulo di formazione specifica riguardante
Nozioni di archivistica al fine di recepire tutti i documenti che sono stati
14
prodotti da un ente (pubblico o privato) nel corso della sua attività e un
modulo di metodologia e tecniche della ricerca sociale per il reperimento e
la costruzione degli indici per la costituzione della banca dati.
2. Pianificazione - Raccolta dati
La pianificazione della banca dati sarà supportata da una prima
classificazione delle informazioni da archiviare e da gestire, identificando
fonti e canali attraverso cui reperire le informazioni e suddividerle tra
interne ed esterne. Durante la fase preparatoria attività di supporto sarà
l’analisi di eventuali altre banche dati in modo da poter ricavare dati utili
e/o informazioni che necessitano di aggiornamento. La scelta delle
modalità di archiviazione e classificazione sarà elemento propositivo e
concertato tra le diverse opportunità e necessità della pianificazione. In
questa fase grande risalto sarà dato all’implementazione e
sistematizzazione del questionario atto a rilevare i bisogni della comunità
(allegata al progetto una bozza di questionario da somministrare).
3. Raccolta dati
La raccolta dati sarà effettuata sia consultando on line carte di servizio e di
fruizione dei servizi sia contattando le amministrazioni locali e le
associazioni/aziende che erogano i servizi stessi.
Al fine di garantire non solo una banca dati di servizi erogati, ma anche
una mappatura dei bisogni della comunità e della relativa domanda di
servizi sul territorio, il questionario sarà somministrato nei centri di
aggregazione degli anziani( ad es. centri anziani esistenti sul territorio) e
attraverso le istituzioni presenti.
I dati raccolti saranno sintetizzati e raccolti per territorio di competenza al
fine di offrire ai cittadini una mappatura dei servizi offerti e le possibilità di
fruizione degli stessi, consultabile on-line e presso le strutture delle
associazioni interessate. La banca dati sarà strumento sia del management
complessivo dell’intervento, sia costituirà un digital framework per la
gestione degli interventi e delle risoluzioni da adottare e con riferimento
alla migliore prassi
4. Pubblicizzazione dei dati
La banca dati sarà pubblicizzata attraverso gli sportelli informativi
dell’Adoc, delle associazioni legate a vincoli di partneriato che partecipano
al progetto (UIL-UILP-FENEAL), e degli enti partners del progetto stesso.
15
La pubblicizzazione avverrà anche attraverso i rispettivi siti internet e la
promozione nei centri di aggregazione e istituzionali.
Attività previste per i piani di attuazione obiettivo II
1. Formazione specifica volontari (moduli di: metodologie di comunicazione
e capacità relazionali, metodologie di marketing al fine di potenziare il
coinvolgimento dei cittadini e specifici su argomenti consumeristici)
Ai volontari sarà impartita una formazione specifica che consenta loro di
ottenere capacità per orientare i cittadini verso tutta la gamma di
opportunità offerte dalla rete locale dei servizi. La formazione specifica
consentirà ai volontari di formarsi e/o qualificarsi come figure
professionali in grado di interfacciarsi sia con gli specialisti dei servizi che
con gli utenti, in grado di sostenere tutti i cittadini ma, in particolare quelli
meno attrezzati, deboli o in situazioni di fragilità nella ricerca di risposte ai
loro bisogni le famiglie e gli anziani.
2. Creazione sportello dedicato all’accoglienza delle persone anziane e a
rischio marginalizzazione (front – office)
In tutte le sedi coinvolte nel progetto sarà realizzato uno sportello di
informazione gestito dai volontari con l’ausilio dell’olp e degli esperti
settoriali dell’associazione in cui gli anziani in difficoltà potranno trovare
orientamento, consulenza e tutela.
Lo schema dello sportello rispetterà i seguenti parametri
prima accoglienza informazione;
rilevazione del bisogno;
orientamento/consulenza/
output:
fornire l’informazione richiesta
avviamento pratica tutela
3. Creazione sportello telematico
Lo sportello telematico servirà da supporto ed integrazione dei vari
sportelli territoriali. All’interno dello sportello telematico, creato
all’interno del sito dedicato al progetto ARCHIMEDE ci sarà una parte
dedicata alle richieste di informazioni giunte per e-mail, o comunque non
per canali di front office, e una parte dedicata all’inserimento delle faq
16
frequenti con l’importazione delle buone prassi e migliori pratiche.
4. Pubblicizzazione dello sportello (front – office e on-line)
Gli sportelli saranno adeguatamente pubblicizzati attraverso le campagne
di sensibilizzazione e promozione del progetto stesso. Attraverso il sito
dell’ADOC e delle associazioni legate a vincoli di partnerariato (UIL-
UILP-FENEAL). Le attività previste dagli sportelli sarnno supportate da
comunicati stampa diffusi attraverso le mail-list tradizionali delle
associazioni.
Gli sportelli saranno altresì pubblicizzati attraverso campagne mirate nei
centri di aggregazione e le istituzioni.
Attività previste - piani di attuazione obiettivo III
1. Realizzazione giornate di informazione su temi specifici
Le giornate di formazione saranno dedicati a temi specifici, quali le
procedure di conciliazione, la sicurezza alimentare, le agevolazioni previste
per la terza e quarta età, i servizi offerti e fruibili presenti nel territorio.
Le giornate di formazione saranno rivolte principalmente agli stakeholder
presenti sul territorio.
La mappatura degli stekeholder da coinvolgere verterà su criteri generali,
quali: gruppi di pressione (sindacati, associazioni di categoria, partiti e
movimenti politici, mass media), associazioni del territorio (associazioni
culturali, ambientali, sociali, gruppi ricreativi, centri anziani ecc.)
Principalmente gli stakeholder destinatari dell’intervento rappresenteranno
gruppi di pressione o da opinion leader influenti nel territorio e nella
comunità. Le giornate di formazione saranno anche l’occasione per
favorire un’empowerment di comunità attraverso l’adozione per la
comunicazione esterna di un linguaggio comune e condiviso.
2. Pubblicizzazione eventi formativi e informativi
I destinatari dell’intervento saranno informati sulle giornate di formazione
e sulle modalità di fruizione delle stesse tramite appositi depliant e/o inviti.
Attività previste per la realizzazione dei piani di attuazione obiettivo IV
Avvio di sperimentazioni per la tutela e l’assistenza legale –
consumeristica a domicilio di soggetti svantaggiati o per ragioni sanitarie
17
o per difficoltà gravi temporanee o croniche.
L’avvio di questa sperimentazione consentirà agli anziani che hanno
difficoltà a recarsi negli sportelli informativi di richiedere l’assistenza dei
volontari presso il proprio domicilio. Dopo un primo colloquio telefonico,
per definire la natura del bisogno l’anziano potrà richiedere l’assistenza per
l’avvio di una pratica o per la consulenza relativamente alle tematiche
consumeristiche direttamente al proprio domicilio. Durante il colloquio
telefonico i volontari utilizzeranno, con la supervisione degli OLP e delle
esperti della materia trattata e/o consulenti legali, dei moduli predisposti
per segnalazioni della domanda/bisogno in senso specifico o generale,
questionari di valutazione dei servizi usufruiti, moduli di reclamo
La stessa sperimentazione sarà avviata nei centri anziani contattando i
responsabili delle strutture e stabilendo giorni e orari in cui lo sportello sarà
presente nel centro per soddisfare le richieste dei fruitori dei centri di
aggregazione.
Avviamento di un dialogo permanente con le controparti e le istituzioni
Saranno realizzati attraverso le informazioni raccolte ed elaborate, accordi
di partenariato con gli enti pubblici e le strutture di servizio per informare
al concetto di miglioramento continuo le prestazioni in favore dei
consumatori, con particolare riferimento ai cittadini anziani.
Attività previste per la realizzazione dei piani di attuazione obiettivo V
1. Individuazione opinion leaders all’interno delle comunità presenti nel territorio.
Gli opinion leaders saranno individuati tra le Istituzioni (attraverso gli
assessorati delle politiche sociali), le Amministrazioni locali (ASL, Comunità
montane, ecc.), le associazioni di categoria e gruppi di pressione, come
associazioni di volontariato a sostegno degli anziani, ordini professionali,
sindacati, consorzi, propri aderenti.
2. Formazione opinion learders
Sarà realizzata una brochure informativa sui principali temi legati al
consumerismo e alle agevolazioni previste per gli anziani, oltre a guide sui
servizi presenti sul territorio. Incontri regolari con gli opinion leader di settore
saranno di supporto all’azione di informazione e formazione, oltre che di
18
veicolazione delle attività progettuali poste in essere.
8.3 Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto
I volontari del servizio civile, in particolare, saranno impiegati per l'informazione e la
tutela dei consumatori e, ove possibile, anche per la consulenza legale, sotto la
supervisione di avvocati ed esperti in materie consumeristiche. Altre attività accessorie
saranno comunque collegate all'oggetto sociale indicato negli statuti delle associazioni,
nel pieno rispetto dell'art.1 della l. 64/2001. In particolare, i volontari potranno essere
coinvolti nei progetti e nelle campagne di informazione promosse dalle associazioni da un
punto di vista organizzativo, gestionale, esecutivo, e nelle attività esterne alle sedi,
connesse alla normale attività dell’associazione.
L’assistenza e l’orientamento prestato dall’Adoc, specie per i cittadini anziani grazie a
convenzioni locali, sarà riferita non solo a temi specificamente consumeristici, ma anche
previdenziali, fiscali, assistenziali di carattere non professionale.
I volontari affiancati dagli operatori locali e dai legali e/o dagli operatori locali di
progetto, dopo essere stati formati, daranno informazioni, assistenza e tutela ai cittadini –
consumatori che si rivolgeranno ai nostri sportelli, realizzando azioni specifiche in favore
dei consumatori anziani e degli altri soggetti deboli.
In rapporto al timing del progetto si definiscono i piani rispetto alle risorse umane : 1° mese: ai volontari sarà impartita la formazione generale e, affiancati dall’operatore di
progetto, saranno addestrati ad intervenire e dare supporto a quanti chiederanno
l’intervento della rete Archimede, a standardizzare il contenuto informativo dei rapporti e
le informazioni provenienti dall’unità centrale e a verificare la corrispondenza dei dati
nella realtà locale in cui operano e testarne la validità nel proprio contesto socio –
economico.
2° mese: i volontari, sul piano dell’organizzazione progettuale, saranno impiegati secondo
le proprie capacità gestionali in diversi compiti. Principalmente si tratterà di effettuare
attività di servizio e supporto ai consumatori-obiettivo del progetto. Sotto la supervisione
dell’operatore locale acquisiranno le informazioni e si integreranno con la rete già
operante. Parteciperanno alle attività di raccolta ed elaborazione dei dati e alle campagne
di sensibilizzazione per ottenere il miglioramento continuo dei servizi. In questo mese
sarà completata la prima fase di formazione e si avvierà l'affiancamento on the job e i
richiami formativi previsti per tutto il corso del progetto.
3° – 12° mese i volontari saranno impiegati allo sportello centrale o mobile per fornire
assistenza e tutela ai cittadini che si rivolgeranno agli sportelli della rete ARCHIMEDE.
Verrà inoltre somministrato ad ogni assistito un questionario, che verrà utilizzato per
analizzare e per migliorare il contesto di riferimento, nonché per misurare il gradimento
della stessa rete di assistenza. Questi dati e le informazioni raccolte saranno necessarie per
il miglioramento delle buone prassi e per la soluzione delle eventuali controversie che li
dovessero riguardare. L’elaborazione dei dati sarà svolta a livello centrale cosicché la
consistenza dei dati avrà sufficiente rilevanza. Verrà fotografata in questo modo la realtà
immersa nel contesto socio – economico di riferimento. Questo output
L’analisi della situazione condotta a livello locale servirà sia ad incentivare e promuovere
scelte e orientamenti delle problematiche degli anziani e soprattutto permetterà alle
associazioni di proporre strumenti e iniziative laddove le politiche di settore siano carenti.
In tutte queste attività è previsto il coinvolgimento diretto dei volontari che acquisiranno
per questa via anche le competenze organizzative e gestionali necessarie per collaborare a
progetti complessi di reti di grandi dimensioni.
L’affiancamento della formazione e delle attività progettuali nei primi mesi del servizio
civile, sarà utile per gestire attività di problem solving su questioni comuni, per
confrontarsi e scambiarsi esperienze, per elaborare strategie condivise in risposta ai rapidi
19
cambiamenti del contesto territoriale.
Numero dei volontari da impiegare nel progetto:
Numero posti con vitto e alloggio:
Numero posti senza vitto e alloggio:
Numero posti con solo vitto:
Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo:
Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) :
N. Sede di attuazione del
progetto Comune Indirizzo
Cod. ident.
sede
N. vol.
per sede
1 ADOC SIRACUSA VIA ARSENALE 38 68191 4
Criteri e modalità di selezione dei volontari:
Vedi sistema di selezione accreditato ADOC NZ01079
Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli
richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64:
Cultura media; buone conoscenze informatiche; buone capacità relazionali.
E’ titolo di maggior gradimento:
diploma di scuola media superiore;
pregressa esperienza nel settore specifico del progetto;
pregressa esperienza presso organizzazioni di volontariato;
spiccata disposizione alle relazioni interpersonali e di gruppo
capacità relazionali e dialogiche
studi universitari attinenti
4
0
4
0
1400
5
20
CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI
Eventuali crediti formativi riconosciuti:
NO
Eventuali tirocini riconosciuti :
NO
Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l’espletamento del
servizio, certificabili e validi ai fini del curriculum vitae:
Durante l’espletamento del servizio, i volontari che parteciperanno alla realizzazione di
questo progetto acquisiranno le seguenti competenze utili alla propria crescita professionale:
competenze tecniche o specifiche dell’esperienza vissuta nel progetto, acquisite in particolare
attraverso il learning by doing accanto agli Olp e al personale dell’ente
coinvolto;
competenze cognitive o funzionali ad una maggiore efficienza lavorativa e organizzativa, quali:
capacità di analisi, ampliamento delle conoscenze, capacità decisionale e di
iniziativa nella soluzione dei problemi (problem solving);
competenze sociali e di sviluppo o utili alla promozione dell’organizzazione che realizza il progetto ma anche
di se stessi, quali: capacità nella ricerca di relazioni sinergiche e
propositive, creazione di reti di rapporti all’esterno, lavoro all’interno di un
gruppo, capacità di mirare e mantenere gli obiettivi con una buona dose di
creatività;
competenze dinamiche o importanti per muoversi verso il miglioramento e l’accrescimento della
propria professionalità, quali: competitività come forza di stimolo al saper
fare di più e meglio, gestione e valorizzazione del tempo di lavoro,
ottimizzazione delle proprie risorse.
Le competenze e le professionalità acquisibili dai volontari durante l’espletamento del
Servizio saranno validate e, nel rispetto delle normative e delle differenti procedure
regionali, certificate dall’ Ente no-profit di formazione OPES Formazione (C.F.
01579310507) ai fini dell’arricchimento curriculum vitae. (Si veda accordo allegato)
Formazione generale dei volontari
Sede di realizzazione:
Sede di realizzazione del progetto e/o sede territoriale ADOC
Modalità di attuazione:
21
In proprio, presso le sedi indicate al precedente punto 29, con formatori ADOC.
La formazione sarà realizzata attraverso i formatori dell’Ente. I formatori locali, per
l’affiancamento dei volontari, saranno istruiti con lezioni frontali del servizio di formazione
dell’Adoc, specificatamente costituito per la gestione e il potenziamento del progetto.
L’intero progetto formativo sarà basato su materiale didattico, dispense e formatori forniti
dall’Adoc Nazionale.
Role-play e simulazioni saranno gestiti da formatori esperti in comunicazione.
Le aule saranno fornite di postazioni didattiche, un tavolo per lavoro di gruppo, una
lavagna, un personal computer con schermo per proiezione di slide e, ove disponibile, di un
video-proiettore.
Si prevede la raccolta di singoli moduli formativi su supporti audio-video e l’invio degli
stessi presso le sedi di attuazione del progetto per utilizzarli come materiale didattico e
autodidattico di supporto.
ADOC si riserva di avvalersi anche di esperti che affianchino i propri formatori, secondo
quanto contemplato dal paragrafo 2 delle “Linee guida per la formazione generale dei
giovani in servizio civile nazionale” emanate il 19 luglio 2013.
Tecniche e metodologie di realizzazione previste:
ADOC sostiene la necessità di mettere in campo, sul piano metodologico, risorse formative
centrate sull’attivazione dei volontari, in grado di assicurare loro una corresponsabilità nelle
modalità e nelle forme del proprio apprendimento, all’interno di ambienti e approcci
didattici volti appunto a fare leva sul personale contributo di ogni volontario.
La formazione sarà di tipo blended, che alterni i differenti setting formativi messi a
disposizione nelle “Linee guida per la formazione generale dei giovani in servizio civile
nazionale”.
Nello specifico si utilizzerà:
formazione in aula, eventualmente avvalendosi di esperti delle varie materie
trattate per 13 ore complessive;
formazione dinamica in role playing, outdoor training, wrap around su:
team building, team work, problem solving, comunicazione attiva e per le
attività collaborative per 18 ore complessive;
e-learning per 14 ore complessive.
Contenuti della formazione:
I contenuti della formazione erogata sono suddivisi in 14 moduli formativi sui seguenti
argomenti:
1. valori e identità del SCN: identità del gruppo in formazione;
2. dall'obiezione di coscienza al servizio civile nazionale evoluzione storica, affinità e
differenze tra le due realtà. Approfondimento su Don Lorenzo Milani;
3. il dovere di difesa della patria;
4. la difesa civile non armata e non violenta;
5. normativa vigente e carta di impegno etico del SCN;
6. formazione civica e forme di cittadinanza;
7. la protezione civile;
8. la rappresentanza dei volontari in Servizio Civile Nazionale;
9. presentazione dell’ente e delle associazioni dei consumatori;
10. lavoro per progetti;
11. l’organizzazione del servizio civile e le sue figure;
22
12. disciplina dei rapporti tra enti e volontari del servizio civile nazionale;
13. comunicazione interpersonale e gestione dei conflitti;
Durata:
45 ore (Tutte le ore di formazione saranno erogate entro il 180° giorno dall’avvio del
progetto)
Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari
Sede di realizzazione:
Sede di realizzazione del progetto e/o sede territoriale ADOC
Modalità di attuazione:
In proprio, presso l’ente con formatori propri o messi a disposizione da ADOC
Tecniche e metodologie di realizzazione previste:
L’impianto metodologico è, anche nel caso del corso di formazione specifica, “blended”.
Come già esplicitato al punto 32, per formazione blended ADOC intende una modalità
“mista” di allestimento didattico: parte delle attività vengono svolte in presenza, parte a
distanza all’interno di un ambiente dedicato (le cosiddette piattaforme), con entrambi i
momenti funzionali al perseguimento di obiettivi formativi coerenti con la più generale
impostazione costruttivista.
Nella nostra formazione blended riteniamo centrale la riconfigurazione del ruolo e della
responsabilità del docente: la natura comunicativa dell’allestimento didattico, garantita
dall’intervento di costruzione del patto formativo in presenza, dai thread del forum, dalle
sessioni in chat, dallo scambio di risorse ipermediali e di materiali didattici, dagli
approfondimenti in gruppo in aula, favorisce una relazionalità più orizzontale, tra pari,
rispetto alla tradizionale relazione verticale tra docente e allievo.
Il docente non si colloca più al centro dell’azione di insegnamento, ma ai bordi del processo
di apprendimento, in cui l’attore principale diventa la comunità dei partecipanti che lo
alimentano e gli danno vita. In tal senso, la valorizzazione dello scambio comunicativo nella
fase “a distanza” non gioca un ruolo fattivo solo sul piano cognitivo, ma anche su quello
relazionale.
A dispetto di molti pregiudizi, infatti, il non verbale e il paraverbale nell’e-learning, lungi
dall’essere assenti, sono sublimati nello spasmodico ricorso ai messaggi di esplicitazione
delle dinamiche relazionali presenti nella comunità di apprendimento, alla complicità
affettiva che accompagna le attività di lavoro, all’uso cognitivamente ed emotivamente
intrigante degli emoticons: la presunta freddezza della formazione a distanza viene
sconfessata in Rete dal moltiplicarsi di fenomeni di apertura comunicativa intima, basati
sull’espressione e dichiarazione delle proprie emozioni. È come se l’assenza del linguaggio
corporeo producesse un innalzamento del livello di ascolto interno delle emozioni e una loro
relativa attività di cosciente esplicitazione verbale. Siamo in tal senso convinti che la
possibilità del “fare significato” assuma dignità e senso alla luce della forza relazionale del
gruppo in apprendimento.
L’emozione condivisa di cercare un canale comunicativo profondo che sia efficace
nonostante la mediazione del medium PC, la volontà di lavorare insieme per un obiettivo
chiaro e accomunante, la ricerca di difficili equilibri tra le differenze individuali, emergenti
nel gruppo, pongono inevitabilmente il focus sul terreno dell’attitudine alla costruzione
23
condivisa della relazione, prima ancora che su quello della costruzione condivisa della
conoscenza. In questo senso parliamo di “apprendimento significativo” e di promozione
della motivazione quale leva virtuosa di questo processo ricorsivo.
La formazione specifica sarà erogata in modalità blended per 75 ore complessive, di cui 20
in presenza e 55 in e-learning.
Per ciò che riguarda la parte in presenza, il docente terrà un primo approfondimento
all’inizio della formazione specifica (prima dell’inizio del corso e-learning), dedicato ai
contenuti specifici caratterizzanti il progetto. Successivamente, durante lo svolgimento del
corso e-learning e alla fine dello stesso, il docente terrà due sessioni - informativa e
formativa specifica - inerenti la salute e sicurezza sul lavoro.
La piattaforma scelta da ADOC per l’erogazione dei corsi è MOODLE, la scelta è dovuta
sia a ragioni tecniche (MOODLE consente di fruire dei contenuti dei corsi in maniera
flessibile e adattabile al singolo volontario, personalizzandone l’apprendimento, ma allo
stesso tempo permette agli utenti di comunicare e collaborare in uno spazio comune e
condiviso) che a ragioni etiche (la scelta del software libero è una conseguenza diretta dei
valori di condivisione del sapere e della conoscenza impliciti nell’idea di volontariato).
Ad ogni volontario verrà fornito un nome utente e una password che gli permetterà di
accedere alla piattaforma e di: consultare i contenuti del corso (potrà anche scaricarli sul
proprio computer o stamparli, in questo modo non dovrà per forza essere collegato per poter
fruire del corso), realizzare gli esercizi previsti (questionari per l'auto-valutazione degli
apprendimenti e brevi riflessioni su temi specifichi), usare gli strumenti di interazione
presenti nella piattaforma (chat, forum, wiki, eccetera).
Le attività svolte sulla piattaforma dall’utente verranno regolarmente registrate, i dati di
accesso (log) sono a disposizione dell’utente stesso ma anche dei formatore/tutor, che potrà
così intervenire tempestivamente in caso di ritardi consistenti rispetto al percorso di
formazione previsto. I log, dei singoli utenti e delle classi, verranno poi utilizzati per una
valutazione complessiva del percorso di formazione realizzato online.
Alle più moderne tecnologie informatiche e alla qualità dei contenuti, si affiancano le più
efficaci metodologie dell’apprendimento: i materiali formativi sono strutturati e suddivisi in
maniera tale da promuovere l’apprendimento rispettando i principi dell’ergonomia cognitiva
e della personalizzazione di formazione ad elevata qualità.
Per ADOC, l’idea stessa di formazione di un volontario si lega inscindibilmente con l’idea
di metacompetenza, in quanto “capacità, propria di ogni individuo, di adattarsi e riadattarsi
alle dinamiche evolutive del suo sistema ambientale e relazionale di riferimento”.
Parallelamente alle attività di autoistruzione realizzate tramite piattaforma i Volontari
parteciperanno a discussioni di gruppo tramite gli strumenti di interazione della piattaforma.
Scopo dell’e-learning infatti non è solo quello di raggiungere gli obiettivi formativi indicati
nei Moduli didattici ma anche di creare una comunità di apprendimento che si confronti e
discuta sui temi del percorso formativo proposto e sugli obiettivi previsti dal progetto in cui
sono inseriti i Volontari.
Contenuti della formazione:
Argomenti della formazione specifica:
In aula:
I APPROFONDIMENTO:
Modulo I: Gestire uno sportello informativo: il back-office e il front-office; Durata 20 ore
Modulo II: L’informazione ai cittadini: attività di orientamento e di ricerca; Durata 20 ore
II APPROFONDIMENTO:
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Modulo III: Informazione ai volontari (conforme al D.Lgs 81/08 art. 36). Durata: 5 ore–
Rischi per la salute e sicurezza sul lavoro
Procedure di primo soccorso, lotta antincendio, procedure di emergenza
Organigramma della sicurezza
Misure di prevenzione adottate
Modulo IV: Formazione sui rischi specifici (conforme al D.Lgs 81/08 art. 37, comma 1,
lett.b e accordo Stato/Regioni del 21 Dicembre 2011). Durata: 5 ore
Rischi derivanti dall’ambiente di lavoro
Rischi meccanici ed elettrici generali
Rischio biologico, chimico e fisico
Rischio videoterminale
Movimentazione manuale dei carichi
Altri Rischi
Dispositivi di Protezione Individuale
Stress lavoro correlato
Segnaletica di emergenza
Incidenti ed infortuni mancati
Corso e-learning:
Diritti dei consumatori
• Com-sumo il ruolo del consumatore nella società della comunicazione
• Il mercato e la tutela del consumatore
• I diritti dei consumatori dalle leggi all’effettività
Comunicazione interpersonale
• Comunicazione interpersonale
• Ascolto attivo
• Feed back
• Empatia
• Stili di comunicazione
• Tecniche dell’assertività
• Regole di comportamento
Piani di comunicazione
• Analisi del contesto.
• Definizione degli obiettivi.
• Definizione del target di riferimento.
• Scelta delle strategie. Scelta dei contenuti.
• Scelta delle attività e degli strumenti.
• Comunicazione on-line e diretta
• comunicazione e organizzazione pubblica
Contenuti della metaformazione:
Il modello formativo proposto, caratterizzato da un approccio didattico di tipo costruttivista
in cui il discente “costruisce” il proprio sapere, permette di acquisire un set di meta-
competenze quali:
capacità di analisi e sintesi
abilità comunicative legate alla comunicazione on line
abitudine al confronto e alla discussione