6 brucellosi
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BRUCELLOSI
febbre ondulante o
febbre maltese
AGENTE PATOGENOLa brucellosi, detta anche
febbre ondulante o febbre maltese, è una malattia infettiva propria dell'uomo e di alcune specie animali (antropozoonosi) provocata da batteri del
genere Brucella. Le Brucelle sono microrganismi di formacoccoide asporigeniimmobili, aerobi, Gramnegativi.
SPECIE PATOLOGICHE
Le specie patologiche per l’uomo sono :
Brucella melitensis, che si contrae per
ingestione di latte e
di latticini provenienti da bestiame infetto e
ha focolai endemici nel bacino del Mediterraneo,
AGENTE PATOGENOBrucella abortus bovis,
Brucella abortus ovis,
Brucella abortus suis
che provocano l’aborto in tali animali e possono
essere trasmesse da essi all'uomo per diretto
contatto tra le secrezioni ed escrezioni di animali
infetti e piccole lesione
della cute o delle
mucose.
AGENTE PATOGENO
Le Brucelle sono distrutte:
dal calore (55 °C per 1h, 60 °C in 10-15 ’,
72 °C in 10’’),
dai disinfettanti (fenolo 1% in 15’).
Possono resistere a lungo negli alimenti veicoli
dell’infezione (formaggi, latte) o
nell’ambiente (polvere, letame).
PATOGENESIle brucelle penetrate attraverso piccole lesione
della cute o delle mucose raggiungono per via linfatica il sangue e si diffondono nell’organismo localizzandosi nelle cellule del sistema reticolo-endoteliale ed in particolare nei linfonodi, dove si moltiplicano e poi nel torrente circolatorio raggiungono e si localizzano nella milza, nel midollo osseo, nel fegato e rene. La lisi delle brucelle dovuta alla reazione antigene anticorpo provoca la liberazione di una endotossinaresponsabile della risposta febbrile
CENNI CLINICI
Incubazione da 5 a 20 gg. I primi sintomi sono:
cefalea, mialgia, artralgia, astenia e febbre.
Durante il periodo di localizzazione delle
brucelle a livello dei vari organi compare
febbre alta ( 40 °C ) con brividi e sudorazione
ed epatosplenomegalia. La febbre ha un
andamento tipicamente ondulante ed è
accompagnata da dolori muscolari ed
articolari.
EPIDEMIOLOGIAla Brucellosi è una zoonosi presente in tutte le zone in cui
esiste bestiame, a maggior Incidenza nei paesi a clima
subtropicale e temperato ha focolai endemici nel bacino del Mediterraneo, e colpisce prevalentemente gli adulti con predilezione per il periodo primaverile
La sorgente di infezione è rappresentata essenzialmente da animali ammalati o portatori, anche se l’uomo è in grado di eliminare l’agente infettante attraverso le urina, feci e sudore. L’uomo si infetta per via transcutanea per contatto con gli animali oppure mediante il consumo di alimenti che contengono brucelle o, più raramente, per inalazione di
polveri contaminate.
EPIDEMIOLOGIA
Brucellosi caprina anno 98
Casi di Brucellosi 1976 - 2000
PROFILASSI
Accertamento
nell’uomo
Emocultura
Per la ricerca degli
anticorpi specifici
(seconda fase
malattia manifesta)
Nella cronicizzazione
della
malattia
Nella prima fase della
malattia
Quando si ha il sospetto
(epidemia)
e la malattia non si è
ancora manifestata
Sierodiagnosi di Wrigth
Sternomielocultura
PROFILASSI
Accertamento
nell’animale
Isolamento
non obbligatorio
Delle feci, urine, sudore e
degli oggetti contaminatida essi
ricerca del patogeno
nel latte
Denuncia
Obbligatoria
Disinfezione
Continua e
Terminale
MISURE PREVENTIVENella popolazione non esposta
professionalmente, evitare il consumo di
alimenti a rischio quali carni infette ma soprattutto latte e i suoi derivati non sottoposti a risanamento.
IMMUNIZZAZIONE ATTIVAPer la popolazione esposta professionalmente,
pastori, allevatori, veterinari ecc. è consigliabile la
vaccinazione con vaccino preparato con una
variante viva attenuata dello stipite B. Abortus il
BUCK19 (BUCK19BA).
Esso viene applicato in un’unica somministrazione
per via sottocutanea, seguita da rivaccinazioni.