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1 IL DOCUMENTO DI BIBLIOTECA IN AMBIENTE ELETTRONICO Il modello FRBR Sapienza Università di Roma Anno Accademico 2012 – 2013 Informatica per gli Archivi e le Biblioteche Prof.ssa Linda Giuva Prof. Maurizio Caminito Lezione 4

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Sapienza Università di Roma Anno Accademico 2012 – 2013 Informatica per gli Archivi e le Biblioteche Prof.ssa Linda Giuva Prof. Maurizio Caminito Lezione 4

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Page 1: 4. Il documento di biblioteca in ambiente elettronico. Il modello FRBR

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IL DOCUMENTO DI BIBLIOTECA IN AMBIENTE ELETTRONICO

Il modello FRBR

Sapienza Università di RomaAnno Accademico 2012 – 2013

Informatica per gli Archivi e le BibliotecheProf.ssa Linda Giuva

Prof. Maurizio CaminitoLezione 4

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Il catalogo, i cataloghi 1

La rappresentazione di un documento presente in biblioteca

è unica, ma può essere recuperata in vari modi.

Nell’universo delle schede cartacee questo dava origine a più cataloghi.

Nel catalogo elettronico invece, una sola registrazione può essere individuata attraverso

più opzioni di ricerca.

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Il catalogo, i cataloghi 2

 

A seconda della complessità e della completezza di un record bibliografico, un documento può essere cercato: per titolo, per autore, per soggetto, per classificazione, per collocazione, per numero d’inventario, per casa editrice, per collana, per titolo originale, ecc.

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IL DOCUMENTO E LA SUA DOPPIA IDENTITA’

Ogni documento può essere esaminato sotto due punti di vista: come entità fisica e come entità concettuale

Entità fisica = catalogazione descrittiva

Entità concettuale = catalogazione semanticaSoggettario di Firenze (oggi Nuovo Soggettario)

Classificazione decimale Dewey

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IL DOCUMENTO IN AMBIENTE ELETTRONICO

Inadeguatezza delle attuali regole,per la gestione dei grandi cataloghi

cooperativi elettronici, che non consentono

una accurata descrizione dei vari oggetti della catalogazione

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La catalogazione si adegua

• Produzione e diffusione di nuove tipologie documentarie:a) documenti elettronicib) stesso documento su supporti differenti

• Costi e rallentamento della catalogazione in relazione alla crescita esponenziale del numero delle publicazioni

• Catalogazione condivisa• Catalogazione derivata

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La catalogazione descrittiva e l’ambiente elettronico

LE NOVITA’• ISBD consolidata• REICAT (ex RICA)• Il modello FRBR

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ISBD consolidata

Nel 2003 l’IFLA costituiscelo Study Group on the Future Directions of the ISBDs

con l’obiettivo di armonizzare il testo delle otto ISBD

(l’ISBD generale e le sette ISBD specifiche)e di superare le pur lievi discrasie normative

e soprattutto di ottenere un’ISBD consolidated version,

cioè un testo unico.

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ISBD consolidata: le novità

Nuova Area 0, che presenta un elenco di termini utili per la designazione della forma del contenuto e del tipo di supporto. L’espressione tipo di supporto è stata scelta con l’intenzione di indicare qualsiasi mezzo – cartaceo, elettronico, audio, video, etc. – che veicola il contenuto informativo della risorsa.

Qualificazione delle aree e degli elementi della descrizione con le formule obbligatoria/o, obbligatoria/o se disponibile (per gli elementi anche: obbligatorio se applicabile; obbligatorio se applicabile e disponibile).

Denominazione dell’Area 5, che si modifica da Physical description Area (Area della descrizione fisica) in Material description area (Area della descrizione materiale), per le numerose tipologie di risorse coperte dall’ISBD consolidata.

Testo completo della ISBD consolidata

http://www.iccu.sbn.it/opencms/export/sites/iccu/documenti/2012/ISBD_NOV2012_online.pdf 9

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Dalle RICA alle REICAT

Le nuove REgole Italiane di CATalogazione (REICAT) sostituiscono le RICA

implicano una nuova architettura del catalogo.

PRINCIPALI QUESTIONI• Insufficienza degli attuali formati bibliografici ad esprimere

un’architettura incentrata sull’opera • Esigenza di trattamento di sottoinsiemi di una stessa edizione• Evidenza delle relazioni che riguardano i singoli esemplari• Gestione di più lingue e scritture• Navigazione in strutture gerarchiche all'interno del catalogo.

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REICAT

Le nuove Regole italiane di catalogazione: Opere e espressioni, Responsabilità

3° Giornata di studio della Commissione RICA (Roma, 30 novembre 2006)

ALBERTO PETRUCCIANIPRESENTAZIONE DELLA STRUTTURA COMPLESSIVA

DELLE NORMEhttp://www.iccu.sbn.it/opencms/export/sites/iccu/

documenti/Petrucciani_testo_rica2006.pdf

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FRBR: al centro l’opera

FRBR interviene sulla prospettiva del catalogo edella catalogazione:

dalla catalogazione incentrata sull'autore si passa alla catalogazione incentrata sull'opera

l’implementazione del modello FRBR passa per la riorganizzazione:a) delle norme di catalogazioneb) delle procedure di catalogazione

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FRBRFRBR, Functional Requirements for Bibliographic

Records edito nel 1998, è studio promosso dall’IFLA

rappresenta la più originale elaborazione teorica in ambito catalografico.

FRBR cerca di delineare in modo chiaro le funzioni svolte dai record.

Studia su basi nuove quali informazioni debba fornire un record e quale sia il suo fine.

Questo modello individua per l’analisi dei record entità e relazioni.

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FRBR: abbandono dell’intestazione principale

Abbandono del concetto di intestazione principale che aveva un obiettivo: raggruppare in uno schedario:

a) tutte le opere di un autoreb) tutte le edizioni di un’opera

In FRBR = ruolo chiave attribuito all’opera identificata per mezzo del titolo, al quale è associato l’autore senza gerarchie nel caso di più opere raggruppate all’interno di una manifestazione

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Il catalogo dopo REICAT ed FRBRPer comprendere la portata dei cambiamenti proposti da REICAT e FRBR, occorre visualizzare il tipo di catalogo che si intende

ottenere.

Quando si esegue una ricerca nei cataloghi attuali, cataloghi collettivi di grosse dimensioni, quello che si ottiene è una gran quantità di record fra i quali è difficile districarsi.

Esempio: cercando Goffredo Parise nel catalogo SBN si ottengono 304 risultati, in ordine di titolo, senza distinzione fra le opere vere e proprie di Parise e opere in cui Parise è autore secondario perché parte del suo materiale è stato usato in saggi di varia natura o perché ha dato un contributo secondario in opere di altri autori. Cercare di capire qual è effettivamente la produzione letteraria di Parise è un’operazione lunga e difficile.

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FRBR – Entità e relazioni

Le entità sono gli oggetti primari d’interesse di chi ricerca i prodotti del lavoro intellettuale o artistico.

La relazioni sono il tipo di associazioni che si possono stabilire fra le entità.

Sono stati individuati 3 gruppi di entità:Gruppo 1: opera, espressione, manifestazione, item

(copia, esemplare, documento)Gruppo 2: persone, entiGruppo 3: concetto, oggetto, evento, luogo.

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I quattro livelli di FRBR Esaminiamo le entità del gruppo 1

che sono quelle meglio sviluppate nel modello.  

OPERA – creazione artistica, intellettuale; entità astratta, priva di oggetto materiale – si realizza nella

ESPRESSIONE – realizzazione intellettuale e artistica di

un’opera. (L’opera esiste solo nella comunanza di contenuto che esiste tra le varie espressioni dell’opera).

L’espressione si materializza nella

MANIFESTAZIONE – realizzazione fisica dell’espressione dell’opera – che è rappresentata da

ITEM – esemplare singolo di una manifestazione.

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Le relazioni che possono intercorrere fra queste entità sono:

 

Un’opera si realizza nell’espressione o in più espressioni

Un’espressione è la realizzazione di una sola opera e si materializza in una o più manifestazioni

Una manifestazione può oggettivare una sola espressione ed è rappresentata da uno o più item (o esemplare)

Un item (o esemplare) può esemplificare una e soltanto una manifestazione

 

LE ENTITA’

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Le entità: lo schema

L’albero delle entità

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FRBR. Primo gruppo di entità Il primo gruppo di entità si riferisce agli aspetti sotto i quali può essere vista una

produzione intellettuale e comprende:

Opera (work): una specifica creazione intellettuale.Espressione (expression): una realizzazione (realization) di tale

opera.Manifestazione (manifestation): la materializzazione

(embodiment) di un'espressione.Unità o item (item): un singolo esemplare (exemplar) di una

manifestazione.

Esempio:Opera: The Body in the Library di Agatha ChristieEspressione: la traduzione italiana (C'è un cadavere in biblioteca) di Alberto TedeschiManifestazione: l'edizione di tale opera in tale traduzione nella collana Oscar gialli della casa

editrice A. Mondadori del 1985Unità o item: la copia di tale edizione presente nella Biblioteca comunale di ......(da Wikipedia)

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FRBR: Secondo gruppo di entità

Il secondo gruppo si riferisce alle entità che sono in vario modo coinvolte nella

creazione, realizzazione, distribuzione e gestione delle entità del primo gruppo.

Può trattarsi di una persona (person) o di un ente collettivo (corporate body).

Relazioni tra le entità del primo e del secondo gruppo

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FRBR: Terzo gruppo di entitàIl terzo gruppo si riferisce alle entità che sono soggetti (subjects) delle opere e comprende:

concetti (concepts)oggetti (objects)eventi (events)luoghi (places)

Attività degli utenti Oltre ai tre gruppi di entità e alle loro relazioni, FRBR definisce quattro attività

degli utenti:trova (find)identifica (identify)seleziona (select)ottieni (obtain).

Un quinto, non ufficiale compito è navigare o mettere in relazione (navigate o relate).

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FRBR: il terzo gruppo (2)

Un'opera ha come soggetto un tema, che può essere identificato come il suo tema di base (il tema complessivo o centrale) o come un suo tema particolare.

Il tema è costituito da una o più entità che servono a descriverlo (concetto, oggetto, evento, luogo); ciascuna delle suddette entità è un costituente (componente) del tema.

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Esempio:

 

L’opera di Carlo Collodi “Le avventure di Pinocchio” si realizza nell’espressione manoscritta

Dall’espressione manoscritta derivano le manifestazioni a stampa pubblicate da diversi editori (con titoli diversi)

Le manifestazioni a stampa sono prodotte in molteplici copie o esemplari (item)

 

L’introduzione di FRBR nella costruzione dei cataloghi porta notevoli cambiamenti già in parte recepiti dalla revisione delle RICA (= REICAT).

Per esempio: nel modello FRBR il legame con l’autore di un’opera viene fatto una e una sola volta fra entità opera e entità autore, mentre le diverse edizioni che nel modello vengono indicate come manifestazioni saranno in relazione solo con l’espressione.

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Il risultato con l’applicazione del modello FRBR:

In una ricerca su Goffredo Parise si ottengono solo le sue opere (22 in tutto comprese le raccolte). Una volta avuto l’elenco l’utente potrà scegliere l’espressione che più lo interessa (quella scritta per esempio, in

lingua italiana). Successivamente si ottiene l’elenco delle varie manifestazioni ovvero edizioni dell’opera a stampa in lingua italiana prodotte dai diversi editori. Scelta l’edizione desiderata, l’utente potrà vedere gli Esemplari (o item), ovvero la localizzazione e le particolarità delle diverse copie della manifestazione.

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Questo è l’elenco delle opere di Parise che appare su Wikipedia:

nel nuovo modello di catalogo quello che si presenterà all’utente sarà un elenco simile, come semplicità di rappresentazione dell’opera di un autore.

NarrativaIl ragazzo morto e le comete, Venezia, 1951 e Torino 1972; La grande vacanza, Venezia, 1953; Il prete bello , Milano, 1954; Il fidanzamento,Milano, 1956; Amore e fervore (Atti impuri),Milano, 1959; II padrone,Milano, 1965; Premio Viareggio Gli americani a Vicenza,Milano, 1966; L'assoluto naturale,Milano, 1967; Il crematorio di Vienna, Milano, 1969;Premio Campiello Sillabario n. 1, Torino, 1972; Sillabario n. 2, Milano, 1982;Premio Strega Arsenico,Milano,1986;

./.

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L'odore del sangue (1979) pubblicato postumo 1997; I movimenti remoti (1948) pubblicato postumo 2007, con introduzione di Emanuele Trevi.

SaggisticaCara Cina, Milano, 1966; Due, tre cose sul Vietnam, Milano, 1967; Biafra, Milano,1968; Guerre politiche, Torino, 1976; L'eleganza è frigida, 1982 New York, Venezia, 1977.

Opere raccolteSillabari,Milano,1984; Opere, 2 voll., Milano, 1987-1989, a cura di Bruno Gallagher e Mauro Portello.

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La novità e l’originalità di FRBR consistono nel tentativo di elaborare

un modello concettuale che permetta di identificare i requisiti minimi della descrizione che

interessano l’utente quando consulta un record in una bibliografia e in un catalogo

e che definisca teoricamente le finalità della registrazione

e le modalità della sua strutturazione, in relazione alle tipologie dei media

e alle molteplici necessità degli utenti.

Cfr.: Mauro Guerrini, FBBR in sintesi http://www.storia.unina.it/perfez/FRBR_sintesi.htm

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APPLICAZIONE DEL MODELLO FRBR NELLE BIBLIOTECHE

PUNTO DI PARTENZATra le carenze più gravi ed evidenti del catalogo elettronico dei nostri giorni spicca l’incapacità DEL CATALOGO ELETTRONICO di rappresentare ordinatamente, una porzione dell’universo bibliografico più ampia della registrazione relativa a una singola pubblicazione. Qualsiasi elencazione prodotta non rende conto – in modo ordinato né adeguato alle aspettative degli utenti – delle relazioni che sussistono tra le varieentità bibliografiche. (C. Bianchini, FRBR prima di FRBR, JLIS.it. Vol. 1, n. 1 (Giugno/June 2010), p. 11–39)

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IL MODELLO FRBR : ASTRATTO/CONCRETO

ASTRATTO• OPERA = la creazione intellettuale o artistica originale• ESPRESSIONE = realizzazione intellettuale o artistica di un’opera nella forma scritta, musicale, sonora, visiva ecc.

CONCRETO• MANIFESTAZIONE = oggettivazione fisica dell’espressione di un’opera (es. Edizione)• DOCUMENTO = il singolo esemplare di una manifestazione, il singolo documento

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PARTIRE DALLE REICAT

Le REICAT si strutturano in 3 parti:• Norme per la descrizione bibliografica e registrazione delle informazioni sull’esemplare (MANIFESTAZIONI E DOCUMENTI)• Norme per l’assegnazione di titoli uniformi che identificano OPERE e loro ESPRESSIONI• Norme per l’assegnazione delle intestazioni uniformi a persone o enti che hanno responsabilità per OPERE ed ESPRESSIONI, ed eventualmente per PUBBLICAZIONI o loro ESEMPLARI.

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CIRCOLARE ICCU PER L’APPLICAZIONE DELLE REICAT IN SBN (gennaio 2010)

Applicazione graduale

A partire dal trattamento dei documenti nuovi

http://www.biblio.units.it/images/page253/CIRCOLARE_PER_APPLICAZIONE_REICAT_SBN.pdf

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2012. LA NUOVA GUIDA ALLA CATALOGAZIONE IN SBN

Il 12 giugno 2012 l’ICCU ha pubblicato sul suo sito la prima bozza della nuova

Guida alla catalogazione in SBN basata su REICAT e ISBD Consolidated.

http://www.iccu.sbn.it/opencms/export/sites/iccu/documenti/2012/Guida_con_esempi/GUIDA_SBN_giugno.2012.pdf

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Con REICAT si ottiene una catalogazione a livelli per ogni pubblicazione

a) Formulando per ogni opera il titolo uniforme e collegando questo titolo una e una sola volta all’autore

b) Collegando al titolo uniforme i titoli delle diverse espressioni di un’opera

c) Collegando l’espressione alle diverse manifestazioni (o edizioni)

d) Collegando a ogni singola manifestazione, i dati gestionali dell’esemplare che la rappresenta.

Page 35: 4. Il documento di biblioteca in ambiente elettronico. Il modello FRBR

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FRBR: UN CATALOGO PER L’UTENTE

L’utente deve poter:

1) utilizzare i dati di cui dispone per trovare il materiale che corrisponde ai

criteri stabiliti nella ricerca;2) utilizzare i dati ottenuti per identificare

una entità;3) utilizzare i dati per selezionare una

entità che corrisponda alle proprie necessità;

4) utilizzare i dati per ottenere accesso all’entità descritta.

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UN CATALOGO PER L’AMBIENTE ELETTRONICO

Il modello FRBR, basato sulle ENTITA’ e sulle RELAZIONI,

ricalca un modello che ha avuto particolare fortuna nell'ambito della

progettazione di basi di dati. La maggior parte dei software di gestione

di cataloghi elettronici, tra cui i vari gestionali in ambito SBN, sono costruiti su

database relazionali, cioè basati sul modello di analisi entità-

relazione.

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Catalogo e DB relazionali

Il nuovo catalogo (OPAC) adotta quelle tecniche di scomposizione "fisica" e ricomposizione "virtuale" che i database a struttura relazionale con l'articolazione in tabelle, i loro legami, e le loro intersezioni, già da decenni consentono.

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Alcuni termini utili: RECORD - 1

E’ un oggetto di un database strutturato in dati che contiene un insieme di campi o elementi, ciascuno dei quali possiede nome e tipo propri.

• È una struttura dati eterogenea, contenente una combinazione di elementi di diverso tipo. Gli elementi di un record sono detti anche campi, e sono identificati da un nome.

• Solitamente un record è formato nei database dalla riga nella tabella.

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Alcuni termini utili: RECORD - 2

Si può considerare un insieme di due dati: un puntatore e il dato vero. Il puntatore è l'informazione che deve avere il dato. In modo più semplice se avete una tabella-------------------------------------------------------------------PUNTATORE: Nome / CognomeDATO: Mario / Rossi

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Alcuni termini utili: FILE

Un file (Archivio – dal latino Filum) è un contenitore di informazione digitalizzata.

Le informazioni codificate al suo interno sono leggibili solo da software.

Tecnicamente, i dati codificati in un file sono organizzati come una sequenza (di byte), immagazzinati come un solo elemento su una memoria di massa, all'interno del File system (sistema di archivi) esistente su quella data memoria di massa.

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Ciascun archivio elettronico è dotato di un Nome. E’ organizzato in contenitori denominati directory o cartelle in uno spazio di nomi gerarchico.

Il contenuto dei file è conforme ad un particolare formato, e per ciascun formato esistono una o più applicazioni che sono in grado di interpretarne e/o di modificarne il contenuto ("aprire" il file).

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Alcuni termini utili: FILE - 2

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DB gerarchico e relazionale

Il modello gerarchico, basato su strutture ad albero nelle quali ogni dato un solo «padre», è quello che ha conosciuto il maggior utilizzo fino agli anni '80.

Il modello relazionale organizza i dati in tabelle, basandosi sulle relazioni fra essi.I database di tipo relazionale sono oggi di gran lunga i più diffusi.

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Page 43: 4. Il documento di biblioteca in ambiente elettronico. Il modello FRBR

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Alcuni termini utili: Data Base Relazionale

Data Base: Archivio elettronico di dati strutturati e correlati in

modo da rendere possibile il reperimento delle informazioni volute.

Data Base Relazionale: Data Base strutturato logicamente in un insieme di

tabelle correlate mediante relazioni tra campi.

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DB Relazionale: come funziona?

Il DB relazionale è un archivio di dati organizzati in modo tale da essere reperibili facilmente e rapidamente.In un DB R i dati sono contenuti in diversi file separati, correlati l’uno all’altro attraverso codici univoci. I diversi tipi di oggetti sono raccolti in apposite librerie (raccolte di modelli di oggetti), ciascuna delle quali fa capo ad una base di dati relazionata con le altre.

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DB Relazionale: Entità e Relazioni

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Data Base Management System

DBMS: prodotti software in grado di gestire i database

1- capacità di gestire grandi quantità di dati2- condivisione dei dati fra più utenti e applicazioni3- utilizzo di sistemi di protezione e autorizzazione per l'accesso ai dati stessi

Diversi tipi di database, in base alla loro struttura logica:database gerarchicidatabase reticolaridatabase relazionalidatabase ad oggetti

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RDBMS

RDBMS presenti sul mercato: IBM DB2, Oracle, Microsoft SQL Server, Sybase, Filemaker Pro, Microsoft Access, Informix, PostgreSQL, SQLite, oltre a MySql, sviluppato dalla compagnia svedese MySQL AB. Alcuni di questi sono software proprietari, mentre altri fanno parte della categoria open source: questi ultimi, fra quelli citati, sono MySql, PostgreSQL ed SQLite.

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SQL (Structured Query Language)

In informatica SQL (Structured Query Language) è un linguaggio standardizzato per database basati sul modello relazionale (RDBMS) progettato per:•creare e modificare schemi di database (DDL - Data Definition Language);•inserire, modificare e gestire dati memorizzati (DML - Data Manipulation Language);•interrogare i dati memorizzati (DQL - Data Query Language);•creare e gestire strumenti di controllo ed accesso ai dati (DCL - Data Control Language).

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SQL: leggere, modificare e cancellare dati

La prima versione fu sviluppata da IBM all'inizio degli anni settanta. Chiamata originariamente SEQUEL era progettata per manipolare dati memorizzati nel database relazionale ideato e brevettato da IBM. Nel 1986 viene standardizzato con la sigla SQL-86. Negli anni successivi sono state rilasciate altre versioni, riconosciute anche dall'ISO. La maggior parte dei sistemi per la gestione di database usano questi standard ed aggiungono funzionalità proprietarie. Con SQL si leggono, modificano, cancellano dati e si esercitano funzioni gestionali ed amministrative sul sistema dei database. SQL è un linguaggio per interrogare e gestire basi di dati mediante l'utilizzo di righe di programmazione denominate QUERY.

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La query SQLUna semplice ed esemplificativa query SQL di selezione:

SELECT * FROM STATI Una query di selezione inizia con il comando select, che apre una stringa di interrogazione sul database; * sta per all, ovvero tutti (i campi della tabella); from dichiara l'origine dei dati, ovvero, nell'esempio, STATI.

Si possono aggiungere criteri restrittivi di selezione introdotti dal comando WHERE:

SELECT * FROM STATI WHERE CONTINENTE = "Europa" In questo caso la query restituirà, tra tutti i record, solo quelli che avranno nel campo CONTINENTE il valore "Europa". Se al posto dell'operatore logico = si usa <> verranno selezionati i record diversi dal valore immesso.Si possono inoltre combinare più filtri di ricerca, uniti dall'operatore and e or, ottenendo una condizione per la quale una query deve essere valida, oppure combinare più query insieme (tramite la funzione Join).

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