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Fulvio Golob 85 ESPLOSIONEDIPOTENZA Mike Stachura 88 NOVITÀINCAMPO 26 EROID'IRLANDA Tom Callahan 32 FEDEXCUP&RACETODUBAI DulcisinfundoNicola Montanaro 54 10REGOLEPERESSERE UNATLETAGary Player 56 GUERRIEROMODERNO Gary Woodland 48 SIETEATLETICICOMEIPRO? Max Adler 90 INCHIESTA:Lacarica deicinghialiLuca Barassi 14ATTUALITÀEPUNTIDIVISTA 16 INNAMORARASI DIDONNAFUGATA Paolo De Chiesa 18 CASTELLIDISABBIA

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Il Mondo del Golf NOVEMBRE 2011 3

anno 31 numero 241novembre 2011 con Golf Digest e Golf World

IN COPERTINA: Dustin Johnson, uno dei golfisti più 'atletici' del PGA Tour e numero 5 del mondo. Sommario

EDITORIALE

7 LASTAGIONEDELLECOPPE Fulvio Golob 9 QUANDOILLEGNOERADILEGNO Donato Di Ponziano

11 DOMINARESENZAEMOZIONARE Alberto Croze

ILGIORNALEa cura di Carolina Durante

14ATTUALITÀEPUNTIDIVISTA

16 INNAMORARASI DIDONNAFUGATAPaolo De Chiesa

18 CASTELLIDISABBIA

Marco Durante

SERVIZI26 EROID'IRLANDA Tom Callahan32 FEDEXCUP&RACETODUBAI DulcisinfundoNicola Montanaro

90 INCHIESTA:Lacarica deicinghiali Luca Barassi

HCPZERO34 HCPZEROEVARIE Nicola Montanaro

38 VIAGGIARE,VIAGGIARE EANCORAVIAGGIARE Giulia Sergas

42 0/18Barbara Zonchello

TECNICA

SPECIALEFITNESSS

44 SENONVUOIESSERE SUPERATODEVICURARE MOLTOLAPARTEATLETICA Dustin Johnson

48 SIETEATLETICICOMEIPRO? Max Adler

52 ILTIGERCHECIMANCAÈTIGER L'ATLETATom Callahan

54 10REGOLEPERESSERE UNATLETAGary Player56 GUERRIEROMODERNO Gary Woodland

60 ILCHIPPING:RILASCIATE PERMANDARLAPIÙALTA Hank Haney

62 UNOSTOPALTOP Sean Foley

64 ILPUTTCHEROTOLATROPPO INDISCESAButch Harmon

66 PERMANDARLAPIÙLONTANA USATEIPIEDIDavid Leadbetter

71 GIOCARESOTTOI100/90/80 Chris O'Connell

76 REGOLEINCAMPODavide Lantos77 LAFAVOLETTADIRENATINO Filippo Motta

78 ALLIMITEDEL"NOLIMITS" Gabriele Villa

MATERIALIa cura di Luca Barassi

85 ESPLOSIONEDIPOTENZA Mike Stachura

88 NOVITÀINCAMPO

Rory McIlroy, qui ripreso

in Ryder Cup, è uno dei tre 'eroi'

golfistici dell'Irlanda del Nord

(servizio a pagina 26).

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Sommario

/ M A G G I O 2 0 0 9 /

4 NOVEMBRE 2011 Il Mondo del Golf

Sommario

A spasso fra le spiagge e i campi da golf

del Queensland australiano, lo stato che si

affaccia sulla celebre e straordinaria grande

barriera corallina (servizio a pag.100)

è portavoce ufficiale delle seguenti associazioni

le nostre associazionifederazioni e associazioni professionali

AITGAss. Italiana Tecnici Golfisti

EGCOA European Golf Course Owners Association

AIACG Ass.Italiana Architetti di Campi da Golf

Il Mondo del Golf è media partner di:

FIDGFederaz. Italiana Golfisti Disabili

CIPCG Consorzio Italiano Proprietari Campi da Golf

AIPBAssociazioneItalianaPrivateBanking

ACGAssociazione Commercialisti Golfisti

Porsche Green Club

AIMGAssociazione Italiana Medici Golfisti

BusinessOpen

AIAG Associazione Italiana Architetti Golfisti

1 DHOne DigitHandicap

PF GolfAssociazione Italiana Promotori Finanziari

LOGOSLibera Organizzazione Golfisti Seniores

ITINERAAsociazione ItalianaGolfistiItineranti

AEROGOLFAssociazione Italiana Golf Piloti e Gente dell’Aria

LGAItalian LadiesGolf Association

Golf & Classic Car

AssociazioneItaliana Rotariani Golfisti

ANMGAssociazione Nazionale Militari Golfisti

AIGGAssociazione Italiana Giornalisti Golfisti

NGONucleo GinnicoOperativo

VIAGGI&CAMPI98 CHECKINa cura di Veronica Pons

100 AUSTRALIA SullarottadelcapitanoCook Franco Barbagallo112 CASTELCONTURBIA Unquartodisecolospesobene Fulvio Golob

114 CASTELL'ARQUATO QuisifaclubLuca Barassi

115 TERMEDISATURNIA Sarannofamosi

GRANDISPONSOREASSOCIAZIONI

120 PORSCHEGREENCLUB a cura di Luca Barassi

124 LEGAREPIÙBELLE Ospiti dei circoli italiani

RUBRICHE

12DAILETTORI116MONDOVERDE Luca Barassi

154 NONSOLOGOLF Franca Ghetti

155 GAREDICIRCOLO158 DAGOLFISTAAGOLFISTA160 BACKTEE Marco Dal Fior

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i tre eroi dell’irlanda del no rdR

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the

connection

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del no rd By Tom Callahan

Rory McIlroy, Graeme McDowell e Darren Clarke

fotografati insieme a Portrush, con i trofei

dello U.S. Open e del British Open, due giorni dopo

la vittoria di Clarke al Royal St. George’s.

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Nome Golfista

/ L E Z I O N I /

76 NOVEMBRE 2011 Il Mondo del Golf

No. Si possono utilizzare a meno che non sia evidente che non siano confor-

mi; per esempio se volano clamorosamente più lunghe e riuscite a dare effet-

ti maggiori di una pallina normalmente in commercio. In molti casi, le palline

sono marcate come X-OUT solo perché presentano piccole imperfezioni (errori

di stampa ecc…) e non perché le caratteristiche di gioco sono differenti dalle altre

palle. Solitamente anche le palline marcate PRACTICE sono palline conformi ma

destinate al campo pratica.

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BUGIE BIANCHECosa fare quando la vostra palla potrebbe essere fuori limite

Regole

/ L E Z I O N I /

10 euro

Ordinalo ora su www.scode.it Per informazioni: [email protected]

Estratto da:

“Le Regole del Golf - Guida Rapida”Facile da capire, Con oltre 170 illustrazioni,Formato pratico e resistente all’acqua

✹POP QUIZ

LA SITUAZIONE COSA FARE

1Tirate la palla verso un campo pratica. La palla potrebbe essere

fuori limite, ma ci sono talmente tante palline in quella zona che non ne

siete certi ed è inoltre molto pericoloso andare a cercarla.

Sfortunatamente dovete considerare la vostra palla come persa e giocarne

un’altra da un punto il più vicino possibile a quello dal quale avevate giocato la

palla originale. Dovete anche aggiungervi un colpo di penalità. Reg. 27-1

2Tirate un brutto colpo che vola fuori dal campo e colpisce una

casa. Il proprietario esce visibilmente contrariato, vede la vostra palla

nel suo giardino, la alza e la tira in campo.

Se una palla in gioco viene mossa da un agente estraneo, deve essere ripiazzata.

Reg. 18-1. Poiché però il vostro colpo era terminato fuori limite, incorrete in un

colpo di penalità e giocate dal punto in cui avevate effettuato il colpo prece-

dente. Reg. 27-1

3In una gara stroke play (medal), la vostra palla finisce nei pressi

del green, ma nel giardino di qualcuno. L’area attorno è segnata come

fuori limite da paletti bianchi, ma il giardino non è marcato.

Finite la buca con due palline, dichiarando in anticipo quale sia quella che secon-

do voi conterà per il punteggio. Giocate una palla come se l’originale fosse fuori

limite e l’altra come se fosse in campo. Alla fine del giro chiedete una decisione

per stabilire il punteggio. Reg. 3-3

4La vostra palla si trova fuori limite vicino a una recinzione che

delimita il campo. Non potete ovviare senza penalità e l’unico modo

per giocare il colpo è di posizionarsi dall’altra parte della recinzione.

Non preoccupatevi. Potete stare fuori limite per giocare una palla che si trova in

campo ed è anche possibile muovere la palla colpendo la rete di recinzione che

si trova tra il bastone e la palla. Dec. 14-1/5

5State giocando in un campo nuovo dove le aree delle case in co-

struzione sono marcate come fuori limite. Fate un colpo che attra-

versa una di queste case e si ferma sul fairway di un’altra buca.

A meno che non vi sia una regola locale per cui i fairway delle buche che non

state giocando siano fuori limite, la vostra palla è in gioco. In questo caso non c’è

penalità. Def. Fuori Limite

6La vostra palla si trova vicino a un paletto del fuori limite ma

ancora in gioco. Ci sono però diversi rami di un albero che cresce fuori

limite che interferiscono con il vostro movimento.

Anche se non vi piacerà, non potete spostare i rami che vi danno fastidio per fare

meglio il movimento. Il fatto che l’albero sia fuori limite non cambia la regola sul

migliorare l’area del movimento che intendete effettuare. Dec. 13-2/19

TENETELO A MENTE: Se non trovate la tabella degli handicap ma avete necessità di sapere quale sia il vostro handicap

di gioco in quel determinato campo, usate il calcolatore. Moltiplicate il vostro handicap esatto con lo slope rating dei tee che

utilizzerete. Ottenuto un numero dividetelo per lo slope standard di 113. Infine arrotondatelo per difetto (se il decimale è sotto

0,5) o per eccesso (se 0,5 o superiore). Per esempio, un giocatore con un handicap esatto di 15,2 vuole giocare un campo dai

tee che hanno uno slope di 127. Moltiplica quindi 15,2 per 127 ottenendo 1930. Quindi divide 1930 per 113 ottenendo 17,08. Quindi

arrotonda per difetto (essendo ,08 un decimale inferiore a ,5). L’handicap di gioco sarà quindi 17.

113SLOPE RATINGHANDICAP ESATTO HANDICAP DI GIOCO

(arrotondato)X =( )

Violate una regola se giocate una pallina X-OUT o una marcata PRACTICE?

di Davide M. Lantos

Rules Official del Ladies European Tour

Coordinatore e docente “Sezione Direttori e Segretari” della Scuola Nazionale di Golf

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Il Mondo del Golf NOVEMBRE 2011 77

C’era una volta, non tanto tempo fa, un simpatico ragazzino

assolutamente simile ai suoi coetanei. Renato (questo il suo

nome) era spigliato, simpatico, aperto, bello e spensierato.

Viveva in una grande città che conosceva poco e il cui traffico an-

cora non lo spaventava. Così come l’inquinamento o la crisi globale.

Frequentava, con profitto altalenante, una scuola importante, nota

per preparare alla vita adulta i migliori ragazzi del Paese.

I suoi docenti, carismatici e preparati, erano attentissimi anche

alla formazione etica delle proprie scolaresche. Accanto al lati-

no, alla geografia e alle lingue italiana e straniera cercavano an-

che di plasmare, con successi parziali, il carattere un po’ ribelle

delle nuove generazioni forse non abbastanza seguiti fuori dalle

mura scolastiche.

Renatino, così chiamato dagli amici a causa della sua altezza non

eccessiva, proprio non capiva perché i suoi Professori insistessero

tanto su concetti come correttezza, lealtà e onestà. Dopotutto a

casa, con i suoi fratelli e i suoi genitori, si parlava di tutt’altro.

Papà, un noto professionista della città, seguiva il proprio lavoro

con attenzione spasmodica e certamente giustificata - lo aveva

capito da certe esternazioni a tavola - dai difficili momenti dell’eco-

nomia mondiale. Una volta lo aveva sentito parlare del “Dio Dena-

ro” come se questo fosse davvero una divinità da venerare; e papà

doveva essere un fedele importante dato che, a Renatino e ai suoi

cari, non mancava davvero nulla.

Mamma era una signora bellissima con gli occhi azzurri, degli

splendidi e vaporosi capelli biondi, la pelle sempre abbronzata e

un fisico (Renato iniziava a guardare le sue coetanee con occhi

diversi, ultimamente) temprato dalle ore di palestra e attività fisica.

La settimana di studio di Renato, come giusto, terminava al ve-

nerdì pomeriggio quando, all’uscita di scuola, trovava mamma alla

guida del suo SUV nero già carico dei suoi fratelli.

Pronti? Via: destinazione campagna laddove l’attività della fami-

glia, almeno per un paio di giorni, si concentrava su di uno strano

sport che a Renatino non piaceva poi così tanto. Perché, a dirla

tutta, amava molto di più giocare a pallone con i suoi amici di scuo-

la sotto l’acqua, al sole e persino, a volte, con la neve. Sporchi,

acciaccati, stanchi ma felici. Le trasferte di sabato e domenica, in

campagna, non erano quindi il vero sogno di Renato.

Ma, da bravo figlio, seguiva con rispetto le decisioni dei genitori

e, da anni, si trastullava con IL GOLF, quello strano sport che così

pochi dei suoi compagni praticavano ma che tutti gli amici della

campagna veneravano. Quello sport che, per mamma e papà,

era un metro di paragone: tra loro e i propri amici e tra i coetanei

dei figli e i propri figli.

Tra lezioni continue e faticose, anche Renato seguiva la propria via:

Club dei Giovani, Giocatore Abilitato (che bello il giorno che Loren-

zo, il suo Maestro, gli diede la Carta Verde per andare in campo; e

com’erano felici mamma e papà), Non Classificato e, infine, gioca-

tore vero e proprio con un handicap iniziale di 35. Indimenticabile

la festa di quella domenica sera vittoriosa: tutti felici in casa al pun-

to che anche i nonni gli fecero un regalo in banconote!

Così la vita di Renatino continuava secondo i soliti schemi: scuola,

casa, studio, un po’ di videogiochi, una partita a pallone ogni tanto.

E le gare di golf del fine settimana.

Renato, disattento ai problemi del mondo ma attentissimo agli

umori di casa, si rendeva perfettamente conto di come i suoi ge-

nitori fossero felici quando lui giocava bene e quando, magari

non in giornata felice, sopravanzava comunque i suoi coetanei,

figli di amici di mamma e papà.

Continuava dunque la sua “carriera”; l’handicap scendeva e, all’im-

provviso, il Maestro Lorenzo gli disse che era il momento di fare

gare un po’ più importanti. Quelle gare che servivano per entra-

re nell’“élite” del golf giovanile e per guadagnare un punteggio di

ranking tale da fargli assegnare il Brevetto.

Quante gare disputò, in quei mesi estivi, Renato! Ma i risultati, gio-

cando su percorsi non conosciuti, facevano fatica ad arrivare. Mam-

ma era anche un po’ arrabbiata: lo portava in giro per l’Italia a fare

gare e il Brevetto rimaneva lontana chimera. Mentre invece Luca, suo

compagno di trasferte, lo aveva raggiunto con qualche buon giro.

“Accidenti”, si disse Renato, “devo impegnarmi di più. Non posso

tradire così i desideri di mamma e papà! Alla prossima gara, costi

quel che costi, devo fare punteggio”.

La gara in programma, quel venerdì, era una “giovanile” di presti-

gio. Renato aveva una bella partenza con degli amici ma, cribbio,

quel giorno il gioco non ne voleva sapere di ingranare. Addirittura,

in un colpo da sotto una pianta, aveva fatto un air-shot di cui nes-

suno si era accorto. E lui non lo aveva detto.

Poco dopo un triplo bogey infelice, sbagliando da pochi centimetri

un putt finale, era stato dichiarato, per errore, come un doppio bogey

senza che nessuno obbiettasse. “Ma è così facile?” si chiese Renato.

“Allora è vero che, come dice papà, in queste gare si ‘arrangiano’ un

po’ tutti”. Dopo 8 buche aveva guadagnato qualche colpo su quelli

reali. Continuando così, alla 18, il suo punteggio era di tre colpi sotto

al par del campo. Abbastanza da garantirgli il Brevetto.

Controllò lo score con i suoi compagni e consegnò al tavolo pre-

posto. Felice come non mai, avvertì mamma del punteggio e si

prese una bibita al bar. Rimase quindi di stucco quando, poco do-

po, un Marshall del campo gli chiese di recarsi in Segreteria per

una verifica dei suoi punteggi.

Le sue peggiori paure presero forma: lo avevano visto! E così, pro-

prio così, era: gli arbitri sul percorso avevano fatto dei controlli a

campione e, nella rete, era finito anche Renatino. Che, accusato

da sconosciuti, cercò prima di negare per poi, tra le lacrime, am-

mettere le sue colpe. Gli spiegarono che, essendo quella una gara

giovanile federale, la sua infrazione sarebbe stata giudicata da per-

sone importanti, così gli parve, in Federazione.

Uscì affranto dalla Segreteria e, sotto gli occhi accusatori dei pro-

pri amici, andò da mamma a raccontarle tutto con una paura fe-

roce della sua reazione. Mamma l’ascoltò attenta; lo tranquillizzò

come giusto (“chi non ha fatto errori da ragazzo”) e andò a pagare il

conto del bar. Salita in macchina accese il telefono e chiamò papà

dicendogli, senza perifrasi, “Renato è stato sorpreso a rubare sul

campo da golf; spero vorrai attivarti subito con Antonio per cerca-

re di rimediare a questa incresciosa situazione”.

Antonio, come Renatino sapeva, era un amico di famiglia, famo-

sissimo avvocato. All’arrivo a casa, dopo qualche ora, papà comu-

nicò a un affranto Renato di non preoccuparsi: Antonio si sarebbe

occupato di tutto e tutto sarebbe finito come se niente fosse.

Renato, come giocatore di golf, grazie a Mamma e Papà, è scom-

parso quel giorno!

[email protected]

La favoletta di Renatino

Da 30 anni nell’ambito della Federgolf, è stato

a lungo responsabile del Settore Tecnico Regolamenti

Filippo Motta/

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90 NOVEMBRE 2011 Il Mondo del Golf

/MONDO VERDE – I N C H I E S TA /

LA CARICA DEI

CINGHIALI

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Il Mondo del Golf NOVEMBRE 2011 91

L’espansione dei cinghiali in Italia dal 1911 ad oggi

Rapallo: il fairway della buca 14 devastato

in una sola notte dai cinghiali

Greekeeper all’opera per i lavori

di riparazione sul campo di Rapallo

Il direttore di Rapallo, Fabrizio Pagliettini,

sul tee della buca 4

Piemonte, Liguria, Emilia Romagna,

Toscana, Marche, Abruzzo e in

parte il Lazio sono le regioni princi-

palmente colpite da una vera e propria ca-

lamità, che colpisce campi, coltivazioni e,

di conseguenza, anche molti circoli di golf

collocate nelle zone abitate dai cinghiali.

In generale in Italia, nell’ultimo decennio,

si è assistito ad un notevole incremen-

to delle popolazioni di cinghiali ed una

progressiva colonizzazione di molte aree

collinari e montane, più o meno interne

rispetto ai litorali. Il cinghiale è la specie

dalla quale sono derivate la gran parte del-

le razze di maiali domestici. Per l’Italia so-

no state descritte le sottospecie Sus scrofa

scrofa, Sus scrofa majori (Maremma) e Sus

scrofa meridionalis (Sardegna).

Di fatto però, nell’Italia peninsulare, l’i-

dentità genetica del cinghiale è compro-

messa dalle massicce immissioni a scopo

venatorio effettuate, a partire dal secondo

dopoguerra, con soggetti centroeuropei

(di taglia maggiore) o incrociati con il

maiale (più prolifici).

Inoltre il cinghiale è una specie estrema-

mente adattabile, che ha bisogno di am-

bienti ricchi di sottobosco, cibo e acqua

e la cui alimentazione è basata principal-

mente sul consumo di una gran quantità

di vegetali grezzi (frutti, semi, radici, tu-

beri, ecc.).

Campi da golf e terreni agricoli accomunati dal problemaDate le caratteristiche alimentari appena

viste, si capisce come, sia le coltivazioni

agricole che i nostri beneamati percorsi, so-

prattutto se attigui o immersi nel territorio

dell’ungulato, siano oggetto delle scorriban-

de degli animali. I danni prodotti all’agricol-

tura sono dovuti soprattutto all’asportazio-

ne di pannocchie, mais, patate, viti e così

via, per il golf principalmente nello scon-

volgimento del terreno dovuta all’attività

di ‘scavo’ per la ricerca di acqua, radici e

humus. Ecco perché dove si riscontrano i

problemi maggiori sono i fairway, gli avant

green, i collar e i tee di partenza, cioè aree

particolarmente umide e morbide.

“Quello dei cinghiali è un’insidia attualissima,

dannosa e anche estremamente demotivan-

te – ci racconta Fabrizio Pagliettini, direttore

del Golf Rapallo, fra i più colpiti da questo

problema -. Pensate ad una squadra di ope-

rai che con amore, passione e professionalità

prepara il percorso per una gara… e pensate

al loro volto il giorno dopo quando un ‘gioiel-

lo di campo’ si trasforma in un campo di pa-

tate… senza patate. Pensate a cosa significa

rimettere a posto, ripristinare ogni giorno ciò

che si è già sistemato il giorno prima.”

Ovviamente, oltre all’aspetto emotivo, c’è

soprattutto quello economico che interes-

sa i già risicati budget dei golf club. Non è

sempre facile quantificare il danno creato

dalle incursioni, in quanto oltre a quello di-

retto c’è anche quello indiretto. Ci sono le

ore impiegate per risistemare le aree, ma

poi esiste anche il danno al tappeto erbo-

so che ovviamente risulta a chiazze; c’è il

costo delle persone assunte per difendersi

durante la notte dalle incursioni, quello

relativo alla realizzazione di sistemi di

protezione. E poi c’è il mancato guadagno:

“Quanti giocatori – si chiede Cristiano Be-

vilacqua direttore dell’Ugolino - non sono

tornati a giocare e quanti di questi hanno

parlato con altri giocatori sconsigliandoli di

venire da noi a causa dei danni?”. Il disa-

gio che hanno i giocatori approcciando in

LE INCURSIONI NOTTURNE NELLE CAMPAGNE STANNO DIVENTANDO UN PROBLEMA

TRASVERSALE IN DIVERSE REGIONI ITALIANE. GLI UNGULATI SONO I COLPEVOLI, MA LE

ISTITUZIONI SEMBRANO FACCIANO BEN POCO PER AIUTARE AGRICOLTORI E CIRCOLI

di Luca Barassi

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128 NOVEMBRE 2011 Il Mondo del Golf

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È il motto di Vontobel, l’istituzione finanziaria con sede generale a Zurigo, che ha organizzato il suo Invitational al Golf Club Milano, nel Parco Reale di Monza

La performance crea fiducia

Vontobel

L o scorso 13 ottobre sarà ricordato per le perfette condizioni di gioco in quello che abbiamo annotato sul

calendario come l’ultimo giorno caldo di questo anomalo e piacevole autunno.Una cornice davvero fantastica per una giornata trascorsa in uno dei circoli italia-ni più prestigiosi come il Golf Club Milano, dedicata alla Banca Vontobel che ha vo-luto coinvolgere clienti, prospect e propri dirigenti in un evento studiato apposta per

presentare il brand della celebre banca svizzera e, nello stesso tempo, trascorrere ore piacevoli con i propri abituali interlo-cutori. Padrone di casa, per così dire, la filiale italiana di Vontobel Holding AG che van-ta oltre trenta sedi in dodici Paesi e il cui quartier generale si trova a Zurigo, la più importante città svizzera in cui è iniziata la lunga storia di questa istituto bancario internazionale.

Ma rituffiamoci nel verde del Golf Club Mi-lano, dove gli ospiti di Vontobel sono stati coccolati, oltre che da una temperatura insolitamente mite per una giornata di me-tà ottobre, anche da un’organizzazione perfetta che ha pensato proprio a tutto per rendere l’evento estremamente piacevole e raffinato.Dopo un welcome coffee di saluto ed una breve sessione in campo pratica, gli ospiti hanno affrontato la gara, che prevedeva la

continua a pagina 130

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Il Mondo del Golf NOVEMBRE 2011 129

Nella foto di apertura il gruppo dei premiati del primo

Invitational Vontobel in un circolo italiano.

In questa pagina momenti di gioco nel bellissimo

percorso all’interno del Parco Reale di Monza e alcuni

dei numerosi team che hanno preso il via ai diversi tee

shot per la partenza shotgun.

La calda giornata di metà ottobre ha permesso così di

concludere tutti insieme le 18 buche e partecipare alla

premiazione e alla cena al circolo.

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130 NOVEMBRE 2011 Il Mondo del Golf

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13 ottobre, GC Milano

18 buche Stableford, hcp, 2 categorie

Prima categoria (0-22): 1° Stefano

Boccaletti 40, 1° lordo Marco Ruberti 28,

2° Sandro Manildo 36, 3° Gianmatteo

Lugato 36. Seconda categoria (23-

36): 1° Ottavio Corali 36, 2° Vittorio

Meazzini 36,3° Emanuela Benedetti 36.

Premi speciali: 1° lady Marina Cesaris

34, 1° senior Giovanni Miola 35, Nearest

to the pin b.3 Stefano Boccaletti 0,60

mt, Nearest to the pin b.12 Maria Rosa

Fumero 2,34 mt, Driving contest b. 15

Marco Ruberti.

> HANNO VINTO

1 Lo striscione della banca milanese che riporta il motto dell’azienda 2 Una bella

uscita dal bunker durante la gara del 13 ottobre 3 Un momento della premiazione

nella clubhouse del circolo milanese 4 Matteo Villani, Head of Sales Asset

Management 5 Il primo classificato della prima categoria, Stefano Boccaletti, con

il management di Vontobel Milano 6 Il vincitore del 1° lordo e del driving contest

Marco Ruberti, con Stefano Calvi, Matteo Villani e Francesco Tarabini Castellani

3

5

4

6

2

partenza shotgun in contemporanea su tutte le buche, su un campo presentato al meglio dallo staff del Milano con fair-way immacolati e green velocissimi capaci di mettere a dura prova il gioco corto dei par-tecipanti. Al termine della gara, un aperiti-vo conviviale e la cerimonia di premiazio-ne alla presenza dei manager di Vontobel, con bellissimi premi in argento e numerosi omaggi ad estrazione che hanno fatto da preludio alla cena, dove gli ospiti han-

no potuto fare il giro dei più bei cam-pi da golf del mondo dato che i tavoli erano intitolati a Royal County Down, St. Andrews, Royal St.George’s e tanti altri.L’Invitational Vontobel ha chiuso così in bel-lezza e tra i complimenti di tutti i partecipanti la sua prima edizione italiana, dando appun-tamento ai propri ospiti per l’edizione 2012 alla quale certamente nessuno tra i giocatori presenti quest’anno vorrà far mancare la pro-pria entusiastica adesione.

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Il Mondo del Golf NOVEMBRE 2011 131

Vontobel Holding AG è la Capogruppo, con sede a Zurigo, dell’omonima istituzione finanziaria che vanta oltre trenta sedi in dodici paesi di quattro continenti, nelle quali si erogano servizi finanziari d’eccellenza per clientela privata ed istituzionale di tutto il mondo

Una lunga storia di finanza

Vontobel

Una storia di successo iniziata nel 1924 grazie allo spirito imprendi-toriale del finanziere Jacob Von-

tobel che nel 1936 trasforma la propria agenzia di cambio nella struttura banca-ria che oggi è diventata una multinaziona-le della finanza. Nel 1943 il figlio Hans en-tra a far parte della compagine aziendale ed ancora oggi, all’età di 95 anni e con il titolo di presidente onorario del Gruppo, risulta essere il più ascoltato ed autorevo-le, oltre che il decano dei grandi banchie-ri svizzeri.Questa è dunque la fotografia di una real-tà, forse ancora poco nota al grande pub-blico dei risparmiatori italiani, ma sicura-mente in piena evidenza tra gli addetti ai lavori che considerano competenza, auto-revolezza e discrezione elementi distintivi imprescindibili.Ulteriore aspetto di sicuro interesse per

Vontobel è costituito dal fatto di appar-tenere al ristretto novero delle storiche istituzioni finanziarie svizzere, saldamen-te ancorata ai valori trasmessi dalla fami-glia, giunta oggi alla quarta generazione, ma nel contempo di rappresentare una moderna e dinamica realtà, quotata dal 1986 alla borsa di Zurigo e guidata da un management giovane ed indipendente.

In ItaliaVontobel si presenta alla ribalta del mer-cato finanziario domestico alla fine degli anni ’90 quando inizia l’attività di col-locamento della Sicav Lussemburghe-se, composta da oltre quaranta diverse strategie d’investimento. Nel 2003 viene costituita l’omonima SGR e stabilita la se-de a Milano, in via Galilei. Nel 2004 vie-ne affiancata alla distribuzione dei fondi anche l’attività di gestione patrimoniale,

attraverso la creazione di un team locale, mentre nel 2006 avviene la fusione della SGR nella holding lussemburghese del Gruppo, che fa assumere alla filiale italia-na l’attuale fisionomia organizzativa.Nel 2008 Vontobel raddoppia le attività italiane, creando accanto alla struttura di Asset Management anche quella del Priva-te Banking, già elemento distintivo della banca in numerosi paesi, dalla Svizzera alla Germania sino all’Estremo Oriente.Oggi nella nuova prestigiosa sede di Piaz-za degli Affari a Milano operano oltre tren-ta persone, coordinate dal branch mana-ger Francesco Tarabini Castellani, mentre Matteo Villani e Stefano Calvi sono a capo delle due divisioni commerciali di Asset Management e Private Banking.Le attività di Vontobel legate al mondo degli investimenti sono oggi più che mai in espansione nonostante i tempi non cer-to favorevoli. I fondi d’investimento sono disponibili sulle principali piattaforme e vengono distribuiti attraverso oltre venti istituzioni finanziarie che operano nella logica dell’architettura aperta, mentre il Private Banking, attraverso un team in continua crescita e costituito oggi da otto Bankers, offre ogni soluzione d’investi-mento, in gestione ed in consulenza.Molte le strategie di Vontobel che vantano riconoscimenti internazionali in termini di qualità ed efficienza. Non per nulla, il motto della Casa recita: “Performance

creates Trust”. Ovvero, la prestazione, quando eccellente, crea la fiducia.

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Contatti

Vontobel Europe S.A. Milan Branch

Piazza degli Affari, 3 - 20123 Milano

Tel. +39 02 63673411

Fax +39 02 63673422

www.vontobel.com - [email protected]

La sede della branch italiana in piazza Affari a Milano.

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