232 241 2ab - zanichelli online per la scuola · e istria brazza curzola lesina meleda cherso...
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Bosnia edAlbania Erzegovina Bulgaria Croazia Macedonia Montenegro Romania Serbia Slovenia
� L’Europa balcanica è costituita da nove paesi situatinel Sud-Est del continente. Il loro territorio, che occupagran parte della penisola balcanica, è dominato dallearee montuose.� Le numerose catene della regione sono geologicamen-te giovani e soggette al rischio di terremoti. Le principalisono: le Alpi Dinariche, alle spalle del litorale adriatico; iCarpazi, in territorio rumeno, che includono le AlpiTransilvaniche; i Balcani veri e propri che, insieme ai monti Rodopi, s’innalzano in di-rezione del Mar Nero. Tutti questi rilievi formano una fasciamontuosa quasi continuae hanno un aspetto impervio, anche se nessuna vetta supera i 3000m di altitudine.� Tra un sistemamontuoso e l’altro si estendono pianure nonmolto grandi, trannel’ampia Valacchia rumena, formate dalle valli dei fiumi. La maggior parte di esse, co-me la Valacchia, fa parte del bacino del Danubio, il fiume più grande che attraversa laregione da ovest a est e sfocia nel Mar Nero. Nel Danubio confluiscono fiumi lunghi ericchi d’acqua come la Sava, la Drava e il Tibisco. Quelli diretti all’Adriatico sono invecebrevi e poveri di acque; qui la costa è alta e rocciosa, molto frastagliata e fronteggiatada oltre 500 isole. Il litorale del Mar Nero è basso e sabbioso, caratterizzato da lagune eramificazioni dei fiumi, come nel caso del delta del Danubio.� Il clima è mediterraneo sulla costa adriatica e continentale all’interno. Ha caratteri-stiche alpine sulle montagne ed è piuttosto mite lungo le sponde del Mar Nero.
232
Sezione14 Unità 47 Lezione 1
Il territorio
� Dove si trova la regione?Qual è la principalecaratteristica del territorio?� Quali sono le maggioricatene montuose? Quali leloro caratteristiche?� Dove si trovano le pianure?Quali fiumi le attraversano?� Com’è il clima?
L’Europabalcanica
Unità
47
Copyright © 2010 Zanichelli editore S.p.A. – Francesco Iarrera, Giorgio Pilotti, Facciamo geografia essenziale, vol. Italia e Europa (per le unità tolte dal volume 1 e 2)
A
Lavora con i graficiOsserva i tre paesi della regio-ne confrontandoli con l’Italiae commenta le differenze.
km2
50 000
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Italia
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Popolazione
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Italia
Romania
Serbia
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sup. 28 748 km2 51209 km2 110 970 km2 56 542 km2 25 713 km2 13 812 Km2 238 391 km2 88 361 km2 20 273 km2
pop. 3 087 000 3 895 000 7 846 000 4 460 000 2 028 000 620 000 21734 000 10 056 000 1997 000
nome Republika Bosna i Republika Republika Republika Crna Gora România Srbija Republikaufficiale e Shqipërisé Hercegovina Balgarija Hrvatska Makedonija Slovenija
densità 107 ab/km2 76 ab/km2 71 ab/km2 79 ab/km2 79 ab/km2 45 ab/Km2 91 ab/km2 114 ab/km2 99 ab/km2
speranza 72/76 anni 71/76 anni 68/75 anni 70/78 anni 71/76 anni 68/75 anni 70/75 anni 72/80 annivita m/flingua albanese bosniaco, bulgaro, turco, croato macedone, serbo rumeno serbocroato, sloveno,
serbocroato greco, romeno, albanese albanese italiano,macedone ungherese
ord. repubblica repubblica repubblica repubblica repubblica repubblica repubblica repubblica repubblicastato federale
capitale Tirana Sarajevo Sofia Zagabria Skopje Podgorica Bucarest Belgrado Lubiana
ISU e pos. 0,781- 65° 0,781- 66° 0,796- 56° 0,830- 48° 0,793-60° 0,778-69° 0,895-27°mondiale
Superficie Popolazione
Copyright © 2010 Zanichelli editore S.p.A. – Francesco Iarrera, Giorgio Pilotti, Facciamo geografia essenziale, vol. Italia e Europa (per le unità tolte dal volume 1 e 2)
B
Lavora con la cartaOsservando la carta, completa gli spazi vuoti nel testo ecancella le ipotesi sbagliate.Il più settentrionale dei paesi balcanici è la Slovenia, che anord confina con l’Austria e a ovest con l’. . . . . . . . . . . . . . . . A suddella Slovenia si trovano prima la . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . e poi laBosnia-. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Al centro della regione balcanicasi estendono il Montenegro e la . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . , mentrela Romania e la . . . . . . . . . . . . . . . si trovano nella zona piùorientale/occidentale della regione. I paesi più meridionalidell’area sono la Macedonia e l’. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . L’unicodegli otto paesi privo di sbocco al mare è la . . . . . . . . . . . . . . ,mentre i due che si affacciano sul Mar Nero sono la. . . . . . . . . . . . . e la . . . . . . . . . . . . . . Gli altri sono bagnati dal MareAdriatico; qui si trova il canale d’Elbasan/Otranto, che se-para l’Albania dall’Italia.
In Romania le Alpi . . . . . . . . . . . . . . . . . . culminanonelMoldovea-nu,mentrenelMontenegro ilmonteDurmitor è la vettamag-gioredelleAlpi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . InBulgaria, nelmassicciodeiRodopi, si trova la cimapiù alta della regione, ilmonteMu-sala, con . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . m.Altre vette di una certa im-portanza si ergonoal confine traAlbania eMacedonia/Bulga-ria, con i rilievi del Korab, che raggiungono i 2764m. Il fiumepiù importante è il Danubio, che entra nella regioneprove-nendodanord, dall’Ucraina/Ungheria, e pocodopo riceve dasinistra/destra laDrava e la Sava. Affluente di sinistra/destraè invece il Tibisco, che attraversa la regione serbadella Voj-vodina/Slavonia. Il Danubio riceve poi laMorava/Marizza esegnaun tratto del confine traSerbia eRomania e soprattut-to quello più lungo traRomania e . . . . . . . . . . . . . . . . . . Il Danubiosi dirige infine anordper sfociarenelMarNeroal confine conUcraina/Ungheria. Le isole sononumerosissimenell’Adriati-
Papuk953
2863Tricorno Caravanche
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Durmitor2522
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2543Moldoveanu2507Omu
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MACEDONIA
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ALBANIA
B U L G A R I A
M.ti Bihorului
LUBIANA
Maribor
Capodistria
Spalato
Pola
Fiume(Rijeka)
SARAJEVO
ZAGABRIA
Osijek
Tuzla
SlavonskiBrod
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Karlovac
Dubrovnik(Ragusa)
Mostar
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Novi Sad
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Burgas
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Plovdiv
SOFIA
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DurazzoTIRANA
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MONTENEGRO
N
0 50 100 150 200
chilometri
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234
Sezione14 Unità 47L’Europa balcanica
Lezione 2
I paesaggi regionali
A
� La regione orientale coincide con il territorio di Romania e Bulgaria. È occupatadalle catene montuose dei Carpazi e dei Balcani; questi monti, non molto elevati, macompatti e selvaggi, in alto sono ricoperti da foreste alternate a prati da foraggio, men-tre in basso ospitano frutteti e orti. Ai loro piedi, spesso allo sbocco dei fiumi, si tro-vano alcuni centri importanti, tra cui Sofia, la capitale bulgara. I Carpazi e i Balcanidelimitano un’ampia fascia pianeggiante, attraversata dal Danubio; in Romania essaprende il nome di Valacchia e si presenta come una monotona distesa di steppa erbo-sa destinata alle coltivazioni di cereali e di piante industriali, come cotone, girasole ebarbabietola da zucchero. Qui si trovano le principali città rumene, prima fra tutteBucarest. Lungo la costa del Mar Nero il paesaggio è caratterizzato da spiagge basse esabbiose, con alcuni centri di turismo balneare; più a nord il vasto delta del Danubioforma un ambiente paludoso, con piante acquatiche e canneti.� La regione occidentale è ancora più montuosa; solo nel Nord della Serbia e nellevicine aree della Croazia si trova una fascia pianeggiante piuttosto continua e ampia,attraversata dal Danubio e da alcuni suoi affluenti. Si tratta di un’area agricola cheospita anche diversi centri industriali e, sulle sponde dei fiumi, importanti città comeBelgrado e Zagabria. Per il resto, da nord a sud – dalla Slovenia all’Albania – e da ovesta est – dalla Bosnia alla Macedonia – il territorio è costituito da una larga e ininter-rotta fascia di rilievi. L’ambiente montano è più spoglio e arido rispetto a quello del-la regione orientale, in particolare nelle Alpi Dinariche, costellate da fenomeni carsi-ci. Qui la vita è più difficile e si pratica un’agricoltura povera. I diversi massicci si al-ternano a conche e bacini interni, dove sorgono le maggiori città. I monti giungonofino al Mare Adriatico, perciò la costa è molto frastagliata, con promontori rocciosi eprofonde insenature. Numerosi sono i centri turistici e portuali, in un ambiente do-minato dalla tipica vegetazione della macchia mediterranea.
Riconosci il paesaggioOsserva le foto e riconosci il tipo di paesaggio raffigurato,con l’aiuto dell’atlante alla fine del libro.
1. regione carpatica
2. regione mediterranea
3. regione montuosa dinarica
� Quali territori fanno partedella regione orientale?Quali sono le suecaratteristiche?� Quali sono gli elementiprincipali della regioneoccidentale? Dove siestende?
a
cb
Copyright © 2010 Zanichelli editore S.p.A. – Francesco Iarrera, Giorgio Pilotti, Facciamo geografia essenziale, vol. Italia e Europa (per le unità tolte dal volume 1 e 2)
Costa presso Dubrovnik.
Il paese di Ston, fra i monti di origine carsica in Croazia.La raccolta del fieno nel distretto di Brasov.
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Sezione14 Unità 47L’Europa balcanica
Lezione 3
La popolazione
A
� La popolazione della regione è di 56 milioni di abitanti; di questi, oltre 21 milionirisiedono in Romania, il paese più popoloso dell’area, seguito da Serbia e Bulgaria. Intutti gli altri se ne contano meno di 5 milioni. La distribuzione della popolazione nonè omogenea a causa della conformazione montuosa del territorio; gli abitanti si con-centrano nelle poche zone di pianura dell’interno e lungo le coste.� La situazione demografica della regione è piuttosto complessa e varia da paese apaese. Le caratteristiche generali sono quelle tipiche dei paesi poveri: la prima è l’e-levata mortalità infantile (con l’eccezione della Slovenia, unico paese membro del-l’UE), dovuta all’arretratezza economica e quindi a un’insufficiente alimentazione e ascarse cure mediche; la seconda è l’emigrazione, particolarmente intensa dall’Albaniae dalla Romania verso l’Italia, la Germania e la Grecia. In Albania e in Macedonia al-l’emigrazione si accompagna un’alta natalità; in altri paesi, come in Romania e inBulgaria, dove le condizioni della popolazione sono peggiorate a causa di cambia-menti economici e politici, si è assistito invece a un calo della natalità, aggiunto a unaumento della mortalità e a una diminuzione della speranza di vita. Questi ultimi duepaesi attraversano quindi una fase di vero e proprio declino demografico.� Nei paesi dell’ex Iugoslavia la situazione demografica è stata inoltre sconvolta daiconflitti combattuti negli anni Novanta, che hanno prodotto non solo vittime, ma an-che moltissimi profughi. La sola guerra in Bosnia Erzegovina (1992-1995) ha avuto co-me conseguenza 300 000 morti e quasi due milioni di profughi. Di questi, solo 20 000sono tornati nei villaggi e nelle città d’origine.
� Come si distribuisce lapopolazione nei diversi stati?� Quali sono lecaratteristiche demografichegenerali?� Quali conseguenze hannoavuto i conflitti nell’exIugoslavia?
Glossario• mortalità infantileNumero di bambini morti nel pri-mo anno di vita su 1000 nati vivi.• profugoChi è costretto ad allontanarsidalla propria patria e cercare rifu-gio altrove a causa di guerre, per-secuzioni o calamità naturali.
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MONTENEGRO
da 250.000 a 500.000
da 500.000 a 1.000.000
oltre 1.000.000
città
fino a 250.000
Densità media (ab./km2)oltre 200
da 100 a 200
da 50 a 100
fino a 25da 25 a 50
B
Lavora con la tabellaDopo aver letto i dati della tabella, descrivile differenze per quanto riguarda i tassi dinatalità, mortalità e il saldo naturale tra ivari stati della regione e l’Italia.
N = natalità ‰M = mortalità ‰N-M = saldo naturale(natalità-mortalità) ‰
1. Alpi Transilvaniche
2. Dalmazia
3. Delta del Danubio
4. Valacchia
Lavora conla carta
Osserva la carta che rappre-senta la densità di popolazio-ne dell’area e, con l’aiuto diquella della lezione 1, indicase le regioni elencate a latosono aree molto popolate (M)o scarsamente popolate (S).
Copyright © 2010 Zanichelli editore S.p.A. – Francesco Iarrera, Giorgio Pilotti, Facciamo geografia essenziale, vol. Italia e Europa (per le unità tolte dal volume 1 e 2)
paese N M N-M
Albania +15,2 – 4,8 + 10,4
Bosnia E. + 9,2 – 7,6 + 1,6
Bulgaria + 8,5 – 14,3 – 5,8
Croazia + 9,4 – 11,2 – 1,8
Macedonia +13,4 – 8,9 + 4,5
Romania + 9,6 – 12,3 – 2,7
Serbia M.* +12,4 – 11,2 + 1,2
Slovenia + 8,8 – 9,3 – 0,5
Italia + 9,7 – 9,4 + 0,3
* Dati precedenti alla divisione tra Servia e Montenegro, avve-nuta nel 2006.
Copyright © 2010 Zanichelli editore S.p.A. – Francesco Iarrera, Giorgio Pilotti, Facciamo geografia essenziale, vol. Italia e Europa (per le unità tolte dal volume 1 e 2)
Gli zingari sono un gruppo etnico origina-rio dell’India nord-occidentale. Da qui
cominciarono a emigrare nel IX secolo, dif-fondendosi dapprima nei territori dell’impe-ro arabo e di quello bizantino, poi nel restod’Europa. Noti anche come Bohemiens, Gi-tani e Gipsies, essi preferiscono chiamarsirom, termine che significa «uomo». Oggi so-no concentrati soprattutto nella regione bal-canica e sono particolarmente numerosi inRomania (circa 550 000) eBulgaria (365 000).Gruppi consistenti vivono anche in Russia,Spagna, Francia, Ungheria, Slovacchia e al-tri sono sparsi nel resto del mondo (MedioOriente, Nordafrica, America, Australia). Sicalcola che i rom siano oggi, complessiva-mente, fra i due e i sei milioni; il loro nume-ro non si conosce con esattezza perché al-cuni di essi hanno abbandonato il nomadi-smo, integrandosi nei vari paesi europei. Lamaggior parte dei rom continua però a vive-re in gruppi nomadi, conservando le proprietradizioni e la propria lingua, il romani. Tra ivalori più profondamente sentiti ci sono l’at-taccamento al gruppo e alla famiglia, il ri-spetto degli anziani e la notevole importanzadella donna nella comunità.
I rom si dedicano ad alcuni mestieri tra-dizionali, come la lavorazione del metallo edel legno, il commercio dei cavalli. Inoltresono chiromanti, giocolieri e suonatori am-bulanti, avendo sempre dimostrato un parti-colare talento per la musica. Praticano per-ciò mestieri marginali nelle moderne eco-nomie europee, dai quali traggono redditosempre più difficilmente.
Spesso hanno suscitato avversione e dif-fidenza. Durante l’impero ottomano le co-munità rom furono costrette a risiedere allaperiferia delle città, dando vita a quartieri-ghetto ancora oggi presenti in tutta l’Europaorientale. All’epoca dell’impero austro-un-garico e dei più recenti regimi comunisti irom furono oggetto di una politica di assimi-lazione forzata nella società che mirava a
IL CASO
Gli zingari
236
imporre loro le abitudini, gli usi e i costumidella maggioranza. In alcuni periodi hannoanche subìto vere persecuzioni: durante laSeconda guerra mondiale i nazisti si propo-sero di sterminarli e ne uccisero almenomezzo milione.
Nei paesi dell’Europa orientale i rom co-stituiscono oggi le comunità più povere, ca-ratterizzate da elevati tassi di disoccupazio-ne e analfabetismo. Per migliorare le lorocondizioni di vita i governi di questi paesi sistanno attivando mediante programmi na-zionali e internazionali, in gran parte soste-nuti dall’Unione Europea. Proprio l’UE svol-ge un’intensa azione in difesa dei diritti deirom con l’obiettivo di permettere alle comu-nità di conservare la propria identità e altempo stesso di non essere discriminate edemarginate.
La bandieraapprovata dalprimo congressorom del 1971.
Bambini roma Stolipinovo inBulgaria.
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Sezione14 Unità 47L’Europa balcanica
Lezione 4
Le città
A
Copyright © 2010 Zanichelli editore S.p.A. – Francesco Iarrera, Giorgio Pilotti, Facciamo geografia essenziale, vol. Italia e Europa (per le unità tolte dal volume 1 e 2)
� Poco più della metà degli abitanti vive nelle aree urbane, ma in Albania e Bosnia Er-zegovina l’insediamento è in prevalenza rurale. Le città sorgono, in genere, nei pressio lungo i maggiori fiumi, che, per la loro funzione di importanti vie di trasporto e dicomunicazione, hanno favorito lo sviluppo dei centri abitati. Ciò vale soprattutto peril Danubio, sulle rive del quale (o nelle vicine aree pianeggianti) sono sorte molte, im-portanti città. Lo stesso è avvenuto lungo il corso della Sava, della Drava, del Vardar inMacedonia e della Marizza in Bulgaria. A differenza delle altre regioni mediterranee, icentri marittimi situati sull’Adriatico (Fiume e Spalato in Croazia, Durazzo in Albania)non sono molto grandi e hanno meno abitanti delle città costiere del Mar Nero (Varnae Burgas in Bulgaria, Costanza in Romania).� Le città che raggiungono grandi dimensioni sono poche; le tre principali, Bucarestcapitale della Romania, Belgrado della Serbia, Podgorica in Montenegro e Sofia dellaBulgaria, sono le uniche a superare il milione di abitanti. In tutti gli otto paesi le cittàcapitali (oltre alle tre appena citate, sono Lubiana in Slovenia, Zagabria in Croazia,Skopje in Macedonia, Sarajevo in Bosnia Erzegovina e Tirana in Albania) hanno un ruo-lo molto più importante delle altre per numero di abitanti e funzioni svolte. Sarajevo,un tempo fiorente cittàmultietnica, è stata devastata nel recente conflitto balcanico edè diventata la città-simbolo dei drammatici problemi dell’odierna regione balcanica.
� Che importanza hannoavuto i fiumi nello sviluppodelle città?� Quali sono le cittàprincipali? Qual è il ruolodelle città capitali?
Riconosci le immaginiScrivi il nome delle cittàraffigurate nelle foto.
La capitale rumena è la città piùpopolosa e importante di tuttal’area. Nella foto, il centro civico conil palazzo del Parlamento.
2. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
La capitale bulgara è situata sullerive del fiume Iskur, affluente delDanubio. Nella foto, la cattedrale diSant’Alexander Newskij.
1. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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Sezione14 Unità 47L’Europa balcanica
Lezione 5
L’identità degli stati
A
� La regione è caratterizzata da una molteplicità di popoli che hanno culture diver-se e convivono sullo stesso territorio. Tra le etnie prevalgono i popoli slavi, le cui lin-gue principali sono lo sloveno, il serbocroato, il macedone e il bulgaro; una lingua asé è l’albanese, mentre il rumeno è di origine latina. In campo religioso predomina lafede cristiano-ortodossa, professata da rumeni, serbi, macedoni e bulgari; cattolici so-no sloveni e croati, mentre la maggioranza degli albanesi e dei bosniaci professal’islamismo, diffuso da secoli nell’area in seguito alla dominazione turco-ottomana.� La posizione della regione balcanica è di grande interesse strategico, in quanto zo-na di transito verso l’Asia e il Medio Oriente. Questo aspetto, unito alla frammenta-zione politica ed etnica dell’area, ha creato una situazione di perenne instabilità, ca-ratterizzata fin dal Medioevo da feroci conflitti. Proprio a Sarajevo l’attentato di un ir-redentista serbo contro l’erede al trono austriaco scatenò la Prima guerra mondiale,al termine della quale i popoli slavi del Sud diedero vita alla Iugoslavia e la regionesembrò trovare un suo equilibrio. Durante la Seconda guerra mondiale nuovi conflit-ti opposero croati e serbi, ma l’avvento dei regimi comunisti rese nuovamente stabilela situazione dell’area balcanica. All’inizio degli anni Novanta, però, dopo il crollo diquesti regimi, sono riaffiorati i vari nazionalismi, specie nella ex Iugoslavia. A questosi aggiunge una realtà economica molto spesso difficile, alimentata anche da nume-rose attività illecite (traffico di armi e droga). Per favorire lo sviluppo molti paesi, ol-tre alla Slovenia che ne fa già parte, hanno deciso di unirsi all’Unione Europea.
Lavora con la cartaOsserva la carta che rap-presenta la composizioneetnica della regione balca-nica e rispondi.
1. In quale regione dellaSerbia vivono gli albanesi?E gli ungheresi?
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
2. Quali sono le due princi-pali minoranze etniche del-la Romania? E quella dellaBulgaria?
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
3. Qual è lo stato al cui in-terno la situazione etnica èpiù frammentata?
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
� Quali sono lecaratteristiche linguistiche ereligiose della regione?� Da che cosa hanno avutoorigine i conflitti?
Copyright © 2010 Zanichelli editore S.p.A. – Francesco Iarrera, Giorgio Pilotti, Facciamo geografia essenziale, vol. Italia e Europa (per le unità tolte dal volume 1 e 2)
Glossario• irredentistaChi vuole che il proprio popolo sialibero dalla dominazione straniera.• nazionalismoModo di pensare fondato sull’e-saltazione di ciò che appartiene alproprio popolo.
Il termine «balcanizzazione», èusato per indicare una nazionesuddivisa in molti piccoli stati e inuna perpetua condizione di disor-dine interno ed esterno.
Lo sapevi che...
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C R O A Z I A
SLOVENIA
S E R B I A
BOSNIA-ERZEGOVINA
MACEDONIA
R O M A N I A
ALBANIA
B U L G A R I A
LUBIANA
SARAJEVO
ZAGABRIA
BELGRADO BUCAREST
SOFIA
TIRANA
G R E C I A
U N G H E R I AA U S T R I A
S L O V A C C H I A
ITALIA
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SKOPJE
T U R CH
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I T A L I A
Kosovo
Vojvodina
PODGORICA
MONTENEGRO
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Maggiori presenze (+50%)
serbi
slovenicroati
macedonialbanesi
bulgari
rumeni
montenegrini ungheresi
turchi
musulmani
Se
–Cr
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Bu
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greci Grucraini Uc
tedeschi Te
–––
Minoranze
nessuna maggioranza presente, ma più di una minoranza
239
B
Collega le descrizioni alle immaginiAbbina le immagini che rappresentano al-cuni simboli della regione balcanica allefrasi corrispondenti.
1. Le bocche di Cattaro (o Kotor) in Monte-negro sono il tratto più profondo di un tor-tuoso braccio di mare che si addentra nel-l’interno per 30 km. Nella foto il campaniledi San Nicola a Kotor.
2. La città croata di Dubrovnik, sull’Adriati-co, racchiusa tra le duecentesche mura ve-neziane, è stata dichiarata patrimonio del-l’umanità dall’UNESCO.
3. L’essenza di rose, destinata all’industriadei profumi, è tra i principali prodotti dellaBulgaria. La raccolta avviene in maggio egiugno, di prima mattina, quando nei petaliè massima la concentrazione di olii.
4. I diversi stili architettonici dei suoi edifi-ci, per esempio romani, testimoniano lastoria della città bulgara di Plovdiv: nei se-coli è stata soggetta anche al dominio digoti, bizantini, greci, ottomani e russi.
5. I laghi e il parco di Plitvice in Croazia. Sitratta di sedici laghetti situati a diversi li-velli e collegati da suggestive cascate inuna zona ricca di foreste e di fenomenicarsici.
6. Il castello di Dracula si trova a pochi kilo-metri di distanza dalla città di Brasov, inTransilvania. La storia narra che il principeVlad II, detto Dracul (il diavolo), nel Quat-trocento combatté contro i turchi e abitò inquesto castello. Secondo la leggenda, inve-ce, il castello fu la spaventosa sede di unfamoso vampiro, il conte Dracula.
7. Il ponte ottomano e le moschee di Mo-star testimoniano una forte presenza mu-sulmana nell’area balcanica.
8. La strettoia delle Porte di Ferro, tra Ser-bia e Romania; il grande lago si è formatoin seguito alla costruzione di una diga de-stinata ad agevolare la navigazione del Da-nubio in questo tratto.
Copyright © 2010 Zanichelli editore S.p.A. – Francesco Iarrera, Giorgio Pilotti, Facciamo geografia essenziale, vol. Italia e Europa (per le unità tolte dal volume 1 e 2)
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Sezione14 Unità 47L’Europa balcanica
Lezione 6
L’economia
A
� L’economia dei paesi balcanici è, fatta eccezione per la Slovenia, arretrata e povera.Le ragioni sono da ricercare nella presenza di sistemi produttivi poco redditizi, nel-l’insufficienza delle infrastrutture e nell’elevata disoccupazione. Sull’economia diquesti paesi pesano inoltre l’incertezza politica, i disordini sociali e i problemi etnici.� Nel settore primario, caratterizzato da un grande numero di addetti (in Albania lametà dei lavoratori), lameccanizzazione è scarsa e la specializzazione delle colture ri-dotta. Del resto, a causa della montuosità del territorio le aree coltivate sono modeste,tranne che in Romania, dove sono più diffuse le pianure. Le produzioni principali so-no quelle di cereali (frumento e mais), foraggi, barbabietola da zucchero, girasole e ta-bacco e, in Bulgaria, della rosa da essenza, per uso cosmetico. Nelle zone di montagnal’attività prevalente è quella dell’allevamento ovino.� L’industria ha un peso ridotto sulle economie nazionali. Ciò è dovuto agli impian-ti tradizionali, superati tecnologicamente, e alla scarsità di risorse minerarie. I prin-cipali settori industriali sono quelli della siderurgia e della chimica in Romania, del-la meccanica in Serbia e Slovenia. Un po’ ovunque sono diffusi gli stabilimenti tessilie dell’abbigliamento, spesso di proprietà di aziende dell’Europa occidentale, che han-no trasferito i propri impianti in quest’area per il basso costo della manodopera.� Nel settore terziario, tuttora poco efficiente, è il turismo balneare la grande risor-sa dei paesi affacciati sull’Adriatico e che dispongono di buone attrezzature, come Slo-venia e Croazia. È invece molto diminuita l’importanza del litorale del Mar Nero, lecui località rappresentano un’attrattiva solo a livello nazionale.
Lavora con la cartaOsserva la carta che rappresenta le attivitàeconomiche dei paesi balcanici e rispondialle domande.
1. Quali sono le vie di comunicazione terre-stri con l’Italia? Quali paesi e città della re-gione collegano?2. Quali sono i due paesi poco coinvolti neicollegamenti e negli scambi della regione?3. Intorno a quali città della Romania sitrovano le aree industriali?4. Quali sono le principali località turisti-che del Mar Nero? E del Mediterraneo?5. Quali sono le due regioni industrialidella Serbia?
� Qual è la situazioneeconomica dei paesibalcanici?� Quali sono i principali limitidell’agricoltura?� Quali sono le caratteristichedell’industria?� Dov’è diffuso il turismo?
Copyright © 2010 Zanichelli editore S.p.A. – Francesco Iarrera, Giorgio Pilotti, Facciamo geografia essenziale, vol. Italia e Europa (per le unità tolte dal volume 1 e 2)
In Serbia Montenegro le monetein circolazione sono due: il nuovodinaro iugoslavo in Serbia, l’euroin Montenegro e nella regioneserba del Kosovo.
Lo sapevi che...
M a r
T i r r e n o
LUBIANA
MuraDrava
ZAGABRIAFiume
VegliaCherso
PagoMa
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Isola Lunga
BrazzaLesina
CurzolaMeleda
Sava
Subotica Mures‚
Danubio Tibisco
Cluj-Napoca
Iasi‚
Prut
Siret
Galati‚
Delta delDanubio
CostanzaBUCAREST
Olt
Danubio
Varna
M a r
N e r oBurgas
Marizza
Plovdiv
SOFIA
Vardar
SKOPJE
TIRANA
Mar Ionio
DrinPODGORICA
SARAJEVO
BELGRADO
Morava
pascoli e foreste
economia montana, territori improduttivi
colture e allevamenti
principali aree industriali
metropoli nazionale
metropoli regionali
altre viedi comunicazione
grandi direttricicentri importanti
porti principali
aeroporti
turismo balneare
Durazzo
Spalato
Timisoara
Cattaro
Craiova
B
Lavora con il graficoOsserva l’istogramma e descrivi le diffe-renze nel reddito annuo per abitante neidue paesi balcanici, il più ricco e il più po-vero, rispetto all’Italia. euro
2000
Slovenia
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Reddito procapite annuo
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Verifiche
Sezione14 Unità 47L’Europa balcanica
Copyright © 2010 Zanichelli editore S.p.A. – Francesco Iarrera, Giorgio Pilotti, Facciamo geografia essenziale, vol. Italia e Europa (per le unità tolte dal volume 1 e 2)
Indica se queste frasi sono vere o false
1. I principali corsi d’acqua sono diretti alMediterraneo.
2. La maggior parte dei paesi balcanici fa giàparte dell’UE.
3. La Bulgaria si affaccia sul mare.
4. Lungo i fiumi sorgono i maggiori centriurbani.
5. Gli zingari sono originari dell’Africa setten-trionale.
6. La Romania è il primo paese balcanico pernumero di abitanti.
7. La presenza dell’Islam nell’area è recente.
8. Le lingue prevalenti sono quelle slave.
9. Il rumeno è una lingua di origine latina.
10. L’agricoltura è l’attività prevalente in Albania.
11. L’industria è un settore in forte espansione.
12. Le montagne raggiungono spesso altitudinisuperiori ai 3000 m.
13. La regione è soggetta al rischio di terremoti.
3
Indica l’affermazione correttaLa regione balcanica è importante per:
�a la presenza di ricchi giacimenti minerari�b il numero di stati che la compongono�c la sua posizione di transito verso l’Asia�d la presenza di molte città con popolazione superiore
al milione di abitanti
Indica l’affermazione errataDal punto di vista demografico la regione ècaratterizzata da:
�a elevata mortalità infantile, tranne in Slovenia�b declino demografico in alcuni paesi come Bulgaria
e Romania�c una recente immigrazione proveniente dai paesi
musulmani�d un elevato numero di emigrati nei paesi europei
più ricchi
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V F
Le relazioni geografiche: collega le espressionidelle due colonne
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a. canneti e pianteacquatiche
b. costa alta e rocciosac. costa bassa e sabbiosad. fenomeni carsicie. paesaggio aspro
e forestef. steppa erbosa
Lavora con la cartaInserisci nella carta muta della regione balcanica, oltre ainomi dei nove paesi e delle capitali, i seguenti elementigeografici: Valacchia, Alpi Dinariche, Danubio, Balcani,Carpazi, Alpi Transilvaniche, costa adriatica, Mar Nero.
5
1. Alpi Dinariche
2. Carpazi e Balcani
3. Costa adriatica
4. Costa del Mar Nero
5. Delta del Danubio
6. Valacchia
Ripassa i concettiPuoi ripassare i concetti principali dell’unità rispondendoalle domande in azzurro che trovi all’inizio di ogni lezione.
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