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Manuale Broiler Ross 2009 BROILER

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Manuale Broiler Ross

2009

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Informazioni Generali su questo Manuale L’obiettivo di questo manuale è fornire assistenza ai clienti Aviagen perottimizzare la performance degli animali. La sua finalità non è di fornireinformazioni assolute su ogni aspetto della gestione. Questo manuale,invece, si focalizza su temi importanti che, se non trattati adeguatamente,possono ridurre la performance. Le finalità delle tecniche di gestionedescritte in questa pubblicazione sono (a) ottimizzare la performancegenerale dei broiler sia vivi che alla macellazione (b) garantire il benesseredegli animali e il loro buono stato sanitario.

Aviagen tratta gli sviluppi genetici con un approccio equilibrato che sitraduce in caratteristiche d’importanza commerciale, come il tasso diaccrescimento, la conversione, la resa e la vitalità, migliorandocontinuamente gli aspetti del benessere degli animali, come la condizionedegli arti, la salute cardiovascolare e la robustezza.

Il raggiungimento del potenziale genetico intrinseco degli animali dipendedai seguenti aspetti fondamentali:

• Una gestione che soddisfi le esigenze ambientali degli animali. • Una dieta che somministri l’esatto profilo di sostanze nutritive. • Un programma efficace di biosicurezza e controllo delle malattie.

Quando uno di questi aspetti non é ottimale, la performance dei brioler siriduce. Inoltre, i tre aspetti, ambiente, nutrizione e stato sanitario, sonointerdipendenti tra loro. Di conseguenza, il mancato raggiungimento di unbuon livello in uno di questi punti, ha effetti negativi sugli altri.

Nella pratica, i suggerimenti contenuti in questo manuale nonrappresentano una protezione totale contro le variazioni di performance,che possono avvenire per un’infinità di motivi. Pur assicurando che leinformazioni qui presentate sono della massima accuratezza e rilevanza,Aviagen declina ogni responsabilità per le conseguenze derivate dall’usodi suddette informazioni per la gestione dei capi.

Questo manuale presenta dati provenienti da ricerche interne, dapubblicazioni scientifiche e dall’esperienza del Servizio Tecnico Aviagen.

Servizi Tecnici

Per ulteriori informazioni sulla gestione dei capi Ross, contattare ilDipartimento Tecnico o il Servizio Tecnico locale.

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Newbridge MidlothianEH28 8SZScotland, UKTel: + 44 (0) 131 333 1056Fax: + 44 (0) 131 333 [email protected]

Aviagen ItaliaVia G. Marconi 1427043 – Broni – Pavia ItaliaTel. 0385 569986Fax 0385 [email protected]

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Contenuti06 Introduzione

Sezione 1Gestione dei Pulcini

11 Principi12 Qualità dei Pulcini e Performance dei Broiler13 Arrivo dei Pulcini16 Controllo Ambientale18 Gestione del riscaldamento

Sezione 2Fornitura di Mangime e Acqua

27 Principi27 Somministrazione di Sostanze Nutritive29 Programma Alimentare30 Forma e Qualità Fisica del Mangime30 Alimentazione con Frumento Intero31 Mangime e Stress da Caldo32 Ambiente32 Qualità della Lettiera32 Qualità dell’Acqua34 Sistemi di Abbeveraggio38 Sistemi di Mangiatoie

Sezione 3Stato Sanitario e Biosicurezza

43 Principi43 Biosicurezza45 Vaccinazione46 Indagine su Malattie50 Diagnosi di Malattie

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Come Utilizzare questo ManualeCome cercare un argomento Una serie di alette colorate, sul lato destro di questo manuale, consentonoal lettore l’accesso immediato alle sezioni e argomenti di suo interesse.

Nella sezione Contenuti, si elenca il titolo di ogni sezione e sottosezione.

Alla fine del manuale, vi è un indice analitico che elenca le parole chiavecontenute in questa pubblicazione in ordine alfabetico

Punti Chiave Ove appropriato, è stata inclusa la sezione Punti Chiave, che sottolineaaspetti importanti della gestione. Questi sono evidenziati in rosso.

Obiettivi di PerformanceQuesto manuale è supplementato da opuscoli che descrivono gli obiettividi performance raggiungibili attraverso una buona gestione e adeguaticontrolli ambientali e sanitari.

MANUALE BROILER ROSS: Contenuti

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Sezione 4Capannone e Ambiente

55 Principi57 Sistemi di Ventilazione60 Sistemi di Ventilazione Minima61 Sistemi di Ventilazione di Transizione62 Sistemi di Ventilazione a Tunnel63 Sistemi di Raffreddamento per Evaporazione65 Illuminazione dei Broiler69 Gestione della Lettiera70 Densità

Sezione 5Controllo del Peso Vivo e dell’Uniformità

77 Principi77 Prevedibilità del Peso Vivo78 Uniformità del Gruppo (CV%)80 Allevamento a Sessi Separati

Sezione 6Gestione Prima della Macellazione

85 Principi85 Preparazione per il Carico86 Carico90 Lavorazione

Sezione 7Appendici

95 Appendice 1: Dati di Produzione98 Appendice 2: Tabelle di Conversione

101 Appendice 3: Calcoli di Efficienza102 Appendice 4: Sessaggio all’Ala103 Appendice 5: Classificazione dei Mesi104 Appendice 6: Risoluzione di Problemi106 Appendice 7: Ventilazione e Calcoli

109 Indice Analitico

MANUALE BROILER ROSS: Contenuti

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IntroduzioneAviagen produce una varietà di genotipi per diversi settori del mercato deibroiler. Tutti i prodotti Aviagen sono selezionati in modo tale da garantirela presenza di una gamma equilibrata di caratteristiche sia nei riproduttorisia nei pulcini broiler. L’approccio descritto in questo manuale assicurache tutti i prodotti siano in grado di raggiungere gli standard diperformance più elevati in diversi tipi di ambiente.

La varietà di genotipi Ross consente all’utente di scegliere il prodotto chemeglio soddisfa i propri bisogni. Aviagen tratta lo sviluppo genetico conun approccio equilibrato. Caratteristiche d’importanza commerciale,come il tasso di accrescimento, la conversione, la resa e l’aspettativa divita sono continuamente migliorate, insieme al progresso genetico relativoal benessere degli animali, la robustezza degli arti, la salutecardiovascolare e la rusticitá.

Il raggiungimento del potenziale genetico degli animali dipende daiseguenti aspetti:

• Un ambiente gestito in modo tale da soddisfare tutte le esigenze deglianimali rispetto alla ventilazione, la qualità dell’aria, la temperatura e lospazio.

• La prevenzione, diagnosi e cura delle malattie. • La somministrazione del fabbisogno nutritivo attraverso un’adeguata

formulazione del mangime e una corretta gestione della fornitura dimangime e acqua.

• Particolare attenzione al benessere degli animali, in particolare primadella macellazione.

Tutti questi aspetti sono interdipendenti tra loro. Il mancatoraggiungimento di uno di questi punti, ha conseguenze negative sullaperformance complessiva.

Figura 1: Limitazioni alla Crescita e alla Qualità dei Broiler

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MANUALE BROILER ROSS: Introduzione

Nutrizione

Temperatura

Fornitura di acqua

Stato vaccinale

Stato sanitario

Fornitura di mangime

Luce

Ventilazione

Densità

Nutrition

Temperature

Water supply

Vaccinal status

Health

Feed supply

Lighting

Ventilation

Stocking density

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Luogo Operazione Obiettivo

Allevamentodi riproduttori

Incubatoio

Allevamentodi Broiler

Macello

Gestione dei riproduttori

Raccolta uova

Stoccaggio uova

Trasporto

Incubatoio uova

Incubazione

Lavorazione dei pulcini

Trasporto

Svezzamento

Gestione della crescita

Fine ciclo

Trasporto

Lavorazione

Vendita al dettaglio

Fasi chiavenella gestionedellaproduzione

Produrre pulcini di alta qualitàGarantire la qualità dei pulcini

Sviluppare l’appetitoSviluppare le difese immunitarie

Consentire l’ottimo sviluppo delloscheletro e dell’apparatocardiovascolare

Ottimizzare la qualità della carcassa

Disinfezione

Pulizia finale

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MANUALE BROILER ROSS: Introduzione

Diversi aspetti economici e commerciali incidono da sempre sullagestione dei broiler:

• Una domanda sempre più maggiore di qualità e sicurezza alimentare. • La necessità di specifiche di allevamento sempre più stabili e

predefinite.• Il bisogno di minimizzare la variabilità dei gruppi e di conseguenza, la

variabilità del prodotto finale. • L’esigenza di migliorare il benessere degli animali. • Il totale utilizzo del potenziale genetico disponibile nei capi per quanto

riguarda la conversione, il tasso di accrescimento e la resa. • Riduzione di malattie evitabili, come l’ascite e la debolezza degli arti.

Man mano che i sistemi di produzione di broiler diventano più sofisticati,la loro gestione necessita di risposte sempre piú rapide e di avere accessoad informazioni migliori.

La fase di crescita dei broiler è solo una delle tante parti che costituisconoil processo di produzione di carne. Il processo totale coinvolge allevamentidi riproduttori, incubatoi, allevamenti di broiler, macelli, commercio aldettaglio e consumatori.

Figura 2: Produzione di Carne Broiler di Qualità – Processo Completo

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L’obiettivo del produttore di broiler è raggiungere gli obiettivi diperformance in termini di peso vivo, conversione, uniformità e resa. Leprime due settimane di vita dei pulcini sono critiche e necessitano diparticolare attenzione. La lavorazione dei pulcini, lo svezzamento e lagestione della crescita iniziale sono di vitale importanza. La produzione dibroiler è un processo sequenziale e la performance finale dipende dal fattoche ogni fase sia eseguita con successo. Per ottenere una performanceottimale, è necessario valutare ogni fase in modo critico e implementaremiglioramenti ove necessario.

La complessità della produzione di broiler impone agli allevatori dicomprendere chiaramente quali sono i fattori che influiscono sul processodi produzione totale oltre a quei fattori che hanno un effetto diretto sullagestione degli animali nell’allevamento. Probabilmente, sarà necessarioimplementare delle modifiche in incubatoio, in allevamento, durante iltrasporto o alla macellazione. La produzione di broiler vede diversi fasinello sviluppo degli animali. L’incubatoio si occupa della schiusa delleuova e dei pulcini. L’allevamento si occupa del passaggio da pulcini abroiler e del loro successivo sviluppo. Il macello si occupa dei broiler edelle loro carcasse. La transizione tra queste diverse fasi deve esseregestita in modo da ridurre al minimo lo stress degli animali. Le fasi ditransizione chiave per il produttore di broiler sono le seguenti:

• Nascita dei pulcini. • Schiusa, stoccaggio e trasporto dei pulcini.• Sviluppo dell’appetito. • Passaggio da abbeveratoi e mangiatoie supplementari al sistema

automatico • Carico e trasporto dei broiler a fine ciclo.

Di seguito si elencano i principi che giacciono alla base di questoManuale:

• Considerazione costante del benessere degli animali • Comprensione della catena di produzione e delle fasi di transizione • Attenzione alla qualità del prodotto finale durante la totalità del

processo • Il bisogno di osservare cambiamenti negli animali e nel loro ambiente • Gestione adeguata in risposta alle sempre nuove esigenze degli

animali.

Non esistono due allevamenti di broiler che siano uguali né due gruppi dianimali con identici bisogni. L’allevatore deve capire quali sono leesigenze degli animali e rispondere a queste attraverso una gestioneadeguata, come descritto in questo Manuale, provvedendo a soddisfare ibisogni specifici in modo da assicurare una performance ottimale di ognigruppo.

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MANUALE BROILER ROSS: Introduzione

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Obiettivo

Favorire uno sviluppo precoce stimolando il consumo di mangime e acqua.

Pagine Contenuti

11 Principi 12 Qualità dei Pulcini e Performance dei Broiler 13 Arrivo dei Pulcini 16 Controllo Ambientale 18 Gestione della Temperatura

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GESTIONE DEI PULCINI

Sezione 1:

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Gestione dei Pulcini PrincipiPer ottenere un’ottima performance dei broiler, i pulcini devono essereconsegnati all’allevamento il più presto possibile e devono essere nutritiimmediatamente. Devono anche trovare un ambiente gestito in modo taleda soddisfare le loro esigenze.

Durante i primi dieci giorni di vita, le condizioni ambientali dei pulcinicambiano notevolmente, passando dall’incubatoio alla pulcinaia.Qualsiasi carenza nell’ambiente iniziale provocherà un calo sia nellaperformance attuale che in quella finale del gruppo. Per raggiungere il loromassimo potenziale genetico di crescita, i pulcini dovranno adattarsi alnuovo ambiente e sviluppare una corretta attitudine a mangiare e bere.

Il pulcino affronta una serie di transizioni critiche nei suoi primi 7-10 giornidi vita, tutte quante strettamente collegate a come e da dove ricava ilnutrimento. Questo è il motivo per cui una buona gestione in questoperiodo è essenziale per ottenere un’ottima performance degli animali.

Durante le ultime fasi dell’incubazione, il pulcino riceve tutto il suonutrimento dal tuorlo dell’uovo. Uno volta in allevamento, al pulcino vieneofferto del mangime starter sotto forma di sbriciolato o mini-pelletattraverso il sistema automatizzato di alimentazione o sulla cartasistemata sul pavimento della pulcinaia. Appena il cibo raggiungel’intestino, il tuorlo residuo all’interno del pulcino viene assorbito, e,ammesso che il pulcino sia stato nutrito subito dopo la schiusa, questariserva di nutrimento garantirà un’utile accelerazione della crescita.

Questo tuorlo residuo garantisce al pulcino gli anticorpi e il nutrimentonecessari per i primi tre giorni. L’assorbimento della sacca del tuorloprecede l’inizio della crescita e quindi questa sarà minima fino a quando ilpulcino non inizierà a nutrirsi di mangime. Solitamente l’assorbimento deltuorlo residuo è rapido durante le prime 48 ore e la quantità rimasta ai tregiorni di vita dovrebbe essere inferiore ad 1 grammo. Se alcuni pulcini diun gruppo non iniziano a mangiare dopo uno, due o anche tre giorni, illoro gruppo di appartenenza non sarà uniforme e il peso medio allamacellazione sarà sensibilmente ridotto.

Un pulcino, dopo aver trovato il mangime sulla carta per i primi giorni divita, dovrá trovarlo di nuovo, tra i 4-6 giorni di vita, nella mangiatoia, siaquesta a piatti o a catena. Successivamente, verso i dieci giorni di età, ilpulcino dovrà affrontare un successivo cambiamento dal mangimesbriciolato setacciato o dai mini-pellet al pellet. È importante che questedue transizioni siano rese il più facile possibile affinché la potenzialeperformance del pulcino non ne risenta. Il cibo dovrebbe essere facile daraggiungere nella mangiatoia; per esempio, i vassoi straripantiincoraggeranno il pulcino a nutrirsi. Ai dieci giorni di vita si raccomanda difornire pellet di buona qualità per ridurre l’impatto dovuto al cambiamentodi consistenza del mangime.

Se l’intero gruppo ha superato bene tutte queste transizioni e,presumendo che non ci siano fattori né ambientali né nutrizionali abloccare la crescita, allora il peso a sette giorni dovrà essere 4,5 – 5 voltequello del pulcino alla partenza.

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MANUALE BROILER ROSS: Gestione dei Pulcini

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Di norma, il peso deve essere controllato e monitorato a sette giorni equando non si ottiene l’obiettivo prefissato, si devono prendere deiprovvedimenti. Gli Obiettivi di Performance da raggiungere sono descrittinella pubblicazione Broiler Ross Obiettivi di Performance.

Qualità dei Pulcini e Performance dei BroilerLa performance finale e la redditività dei broiler dipendono dall’attenzioneai dettagli durante l’intero processo di produzione. Questo include unabuona gestione dei riproduttori, buone precedure in incubatoio eun’efficiente consegna di pulcini di ottima qualità e uniformità. La qualitàdei pulcini puó essere condizionata durante qualsiasi fase del processo.

Pianificazione

La qualità dei pulcini deriva dall’interazione tra la gestione, lo statosanitario e la nutrizione dei riproduttori da una parte e dalla gestionedell’incubazione dall’altra. Se a pulcini di buona qualità si fornisceun’adeguata nutrizione e si gestisce bene il loro svezzamento durante iprimi sette giorni, il tasso di mortalità dovrebbe essere inferiore allo 0,7%e l’obiettivo di peso vivo dovrebbe essere raggiunto uniformemente.

• E’ importante pianificare l’accasamento dei gruppi di broiler perminimizzare le differenze di età e/o di stato immunitario del gruppo diorigine. Idealmente, ogni gruppo deve provenire dallo stesso gruppo diorigine. Qualora fosse inevitabile mischiare i gruppi, si raccomanda ditenere insieme i pulcini provenienti da riproduttori di età simili.

• La vaccinazione dei genitori ottimizza nei pulcini la protezione offertadagli anticorpi materni e protegge i broiler contro malattie chepotrebbero compromettere la performance (come la malattia diGumboro, l’anemia aviare e il reovirus).

• Un pulcino di buona qualità deve avere il piumino pulito. Deve starebene in piedi e camminare correttamente, essere sveglio e attivo. Deveanche essere privo di deformità, con il sacco del tuorlo completamenteritratto e l’ombelico cicatrizzato. Deve pigolare con insistenza.

• Quando la qualità dei pulcini é più bassa del desiderato, l’allevatoredeve inviare un rapporto dettagliato all’incubatoio con informazioniaccurate e misurabili, raccolte e presentate in modo sistematico.

• Una gestione inadeguata dello svezzamento puó solo peggiorare unproblema di qualità già presente nei pulcini.

I sistemi di incubazione e trasporto devono garantire i seguenti aspetti:

• che a tutti i pulcini vengano somministrati i vaccini corretti nel giustodosaggio e con la metodica adeguata.

• che dopo il sessaggio e le vaccinazioni, i pulcini rimangano in un ambientebuio e controllato per permettere di mettersi a riposo prima del trasporto.

• che i pulcini siano caricati attraverso un’area di carico ad ambientecontrollato in camion pre-condizionati che li porteranno in allevamento(Tabella 1).

• che l’orario di consegna sia stabilito in anticipo affinché i pulcini possanoessere scaricati e accasati correttamente nel minor tempo possibile.

• che i pulcini siano nutriti ed abbiano accesso ad una fonte d’acqua il piùpresto possibile dopo la schiusa.

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MANUALE BROILER ROSS: Gestione dei Pulcini

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Tabella 1: Condizioni Ottimali - Stoccaggio e Trasporto dei Pulcini

NOTEQueste condizioni nello stoccaggio o nel veicolo dovrebbero garantire ai pulcini temperature tra i 30-35°C eUR del 70-80%. E’ piúimportante cercare di ottenere queste temperature, piuttosto che attenersi alleimpostazioni consigliate l’impianto del camion, visto che i valori potrebbero variare secondo leraccomandazioni del fabbricante. + Le temperature devono essere regolate secondo l’effettiva temperatura dei pulcini. La temperatura

rettale deve essere compresa tra i 39-40°C. ++ Per i trasporti su lunga distanza in climi freddi, qualora il sistema di riscaldamento sia attivo per lunghi

periodi e l’aria sia secca, si raccomanda di umidificare l’ambiente.

Punti Chiave

• Pianificare l’accasamento per minimizzare differenze fisiologiche eimmunitarie tra i pulcini. Se possibile, usare un singolo gruppo diorigine.

• Per lo stoccaggio e il trasporto dei pulcini, assicurare condizioniche prevengano la disidratazione e altri tipi di stress.

• Fornire acqua e cibo ai pulcini il più presto possibile dopo laschiusa.

• Mantenere alti gli standard di igiene e biosicurezza nell’incubatoio edurante il trasporto.

Arrivo dei Pulcini Preparazione dell’Allevamento per il Nuovo Ciclo

Ogni capannone dovrebbe ospitare animali della stessa età (cioè lagestione dovrebbe seguire il principio “tutto pieno-tutto vuoto”). Quandosi gestiscono gruppi multi-etá, i programmi di vaccinazione e sanitaridiventano piú complicati e meno efficaci ed é molto più probabile chesorgano problemi sanitari e che di conseguenza la performance siadiminuita.

Le pulcinaie, le aree circostanti e tutta l’attrezzatura devono essere pulitee disinfettate a fondo prima dell’arrivo del materiale della lettiera e deipulcini (vedi Sezione 3, Stato Sanitario e Biosicurezza). In seguito, lagestione dovrà impedire l’ingresso di agenti patogeni. Veicoli, attrezzaturae persone devono essere disinfettati prima del loro ingresso al capannone.

La lettiera deve essere distribuita uniformemente, con una spessore di 8-10 cm. Se i costi di smaltimento della lettiera rappresentano un problema,si puó ridurre leggermente lo spessore purché la temperatura al suolo siaadeguata (28-30°C). Uno spessore di lettiera non uniforme può ostacolarel’accesso al mangime e all’acqua e puó portare a una perdita di uniformitàdel gruppo.

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MANUALE BROILER ROSS: Gestione dei Pulcini

Condizioni di Stoccaggiodei Pulcini

Temperatura Ambientale 22-24°C +Umidità Relativa (UR) minima 50%Ventilazione 0,71 m3/min ogni 1.000 pulcini

Condizioni di Trasporto

Temperatura Ambientale 22-24° C+Umidità Relativa (UR) minima 50% su grande distanza++Ventilazione 0,71 m3/min ogni 1.000 pulcini

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Punti Chiave

• Fornire ai pulcini un ambiente pulito e con una buona biosicurezza. • Controllare la diffusione di malattie accasando una sola etá (tutto

pieno-tutto vuoto) • Posare la lettiera uniformemente.

Accasamento dei Pulcini

I pulcini non sono in grado di regolare la propria temperature corporea finoai 12-14 giorni di vita. Di conseguenza, questa deve essere raggiuntaattraverso la fornitura di una temperatura ambientale adeguata. Latemperatura del suolo all’accasamento dei pulcini è tanto importantequanto la temperatura dell’aria, quindi è essenziale preriscaldare lapulcinaia. La temperatura e l’umidità devono essere stabilizzate almeno24 ore prima dell’arrivo dei pulcini. Di seguito si elencano i valoriraccomandati:

• Temperatura dell’aria 30°C (misurata all’altezza dei pulcini nell’areadove sono disposti mangime e acqua).

• Temperatura della lettiera 28-30°C. • Umidità relativa 60-70%.

Questi valori dovrebbero essere monitorati regolarmente per garantire unambiente uniforme nell’intera area di svezzamento. In ogni modo, il migliorindicatore della temperatura è indubbiamente il comportamento deipulcini.

Prima della consegna dei pulcini, si deve effettuare un ultimo controllodella disponibilità di mangime e acqua all’interno della pulcinaia. Tutti ipulcini devono essere in grado di bere e mangiare immediatamente dopol’accasamento.

Quanto più a lungo i pulcini rimarranno nelle scatole, tanto maggiore saràil grado di potenziale disidratazione. Questo potrebbe causare mortalitàprematura e crescita ridotta, come indicato dal peso vivo a sette giorni edal peso vivo finale.

I pulcini devono essere accasati velocemente ma con delicatezza e inmodo uniforme sulla carta, all’interno dell’area di svezzamento. Acqua emangime devono essere disponibili liberamente ed immediatamente. Lescatole vuote devono essere rimosse dalla pulcinaia senza indugi.

Lasciar riposare i pulcini per una o due ore per consentire loro difamiliarizzare col nuovo ambiente. Successivamente, é necessarioverificare che tutti abbiano un facile accesso a mangime e acqua. Senecessario, regolare attrezzature e temperatura.

Per i primi sette giorni, al fine di aiutare i pulcini ad adattarsi al nuovoambiente ed incoraggiarli a bere e mangiare, si raccomanda di fornire 23ore di luce con un intensità di 30-40 lux.

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MANUALE BROILER ROSS: Gestione dei Pulcini

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Tutti gli animali dovranno avere sempre a disposizione una fonte di acquafresca e pulita adeguata, con punti d’accesso ad un’altezza appropriata (vediSezione 2, Fornitura di Acqua e Mangime). Nel caso di abbeveratoi a goccia,ne servono uno ogni 12 animali, mentre per gli abbeveratoi a campana, ilrapporto minimo è di sei abbeveratoi ogni 1.000 pulcini. In aggiunta, sidevono disporre di sei mini-drinker o vassoi supplementari ogni 1.000pulcini.

Inizialmente, si deve fornire un mangime sbriciolato senza polvere o del minipellet su mangiatoie manuali (1 ogni 100 pulcini) e sulla carta, fino a coprireun'area di alimentazione pari al 25% (come minimo) dell'area disvezzamento. I pulcini devono essere posati direttamente sulla carta in modoche trovino subito il mangime. Abbeveratoi e mangiatoie automatici devonoessere sistemati nelle vicinanze della carta.

Quando é inevitabile mischiare pulcini provenienti da gruppi di genitoridiversi, i pulcini devono essere raggruppati in base gruppi di provenienza, edogni gruppo dovrà essere svezzato separatamente. I pulcini da riproduttorigiovani (meno di 30 settimane) hanno bisogno di una temperatura maggiore(+1°C della temperatura indicata nel profilo) rispetto ai pulcini da riproduttoripiù vecchi (più di 50 settimane).

Punti chiave

• Pre-riscaldare il capannone e stabilizzare la temperatura e l'umiditàprima dell'arrivo dei pulcini.

• Scaricare i pulcini e accasarli velocemente.• Fornire immediatamente mangime e acqua.• Sistemare l'attrezzatura in modo da permettere ai pulcini di

raggiungere facilmente acqua e mangime.• Posizionare mangiatoie e abbeveratoi supplementari vicino ai

sistemi principali.• Lasciare che i pulcini si riposino per una o due ore e abbiano

possibilità di bere e mangiare.• Controllare mangime, acqua, temperatura e umidità dopo una/due

ore e intervenire se necessario.

Valutazione della Partenza

Quando finalmente i pulcini trovano il mangime per la prima volta, sonopiuttosto affamati e tendono e mangiare fino a riempirsi il gozzo. Siraccomanda di controllare un campione di pulcini tra le 8 e le 24 ore dopoil loro arrivo per assicurarsi che tutti abbiano trovato mangime e acqua. Aquesto proposito, é necessario prendere campioni di 30-40 pulciniprelevati da tre o quattro diverse zone del capannone. Si deve tastaregentilmente il gozzo di ogni pulcino. Un gozzo pieno, soffice earrotondato (Figura 3) indica che il pulcino ha trovato acqua e mangime.Se invece il gozzo è pieno, ma si percepisce ancora la consistenzaoriginale del mangime, l'animale non ha ancora consumato acqua asufficienza. La percentuale ottimale di pulcini con un buon riempimentodel gozzo è del 80% dopo 8 ore dall’arrivo e del 95-100% dopo 24 ore.

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MANUALE BROILER ROSS: Gestione dei Pulcini

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Figura 3: Riempimento del Gozzo dopo 24 ore

Il pulcino a sinistra ha un gozzo pieno e arrotondato, mentre quello adestra ha il gozzo vuoto.

Controllo AmbientaleIntroduzione

Il raggiungimento di temperatura e umidità ottimali è essenziale per lostato sanitario e lo sviluppo dell'appetito. La temperatura e l'umiditàrelativa devono essere controllate in modo frequente e regolare; almenodue volte al giorno per i primi cinque giorni e una volta al giornosuccessivamente. Le sonde ed i sensori per gli impianti automatici devonoessere piazzati all'altezza dei pulcini. Si raccomanda di utilizzaretermometri a mercurio per confermare l'accuratezza dei sensori elettroniciche gestiscono i sistemi automatici.

Durante lo svezzamento è importante ventilare, evitando le correnti d’aria,ai fini di:

• Mantenere la temperatura e l'umidità relativa ai giusti livelli.• Consentire un ricambio d'aria sufficiente a prevenire l'accumulo di gas

nocivi quali il monossido di carbonio (proveniente da cappe a gas),l'anidride carbonica e l'ammoniaca.

Dal primo giorno, è molto utile determinare un livello minimo diventilazione, per assicurare che arrivi aria fresca ai pulcini a intervallifrequenti e regolari (Vedi Sezione 4, Capannone e Ambiente). Si possonoutilizzare degli agitatori per la circolazione interna al fine di mantenere unabuona uniformità della qualità dell'aria e della temperatura all'altezza deipulcini.

Dovendo proprio scegliere, il mantenimento delle una serie di alettecolorate temperature di svezzamento è prioritario rispetto alla ventilazionee al ricambio d'aria. I pulcini giovani sono molto sensibili alle correntid’aria, quindi l'effettiva velocità dell'aria al suolo deve essere inferiore a0,15 metri al secondo o comunque la più bassa possibile.

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MANUALE BROILER ROSS: Gestione dei Pulcini

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Punti Chiave

• Monitorare regolarmente la temperatura e l'umidità.• Ventilare per fornire aria fresca e rimuovere i gas nocivi.• Evitare le correnti d’aria.

Umidità

L'Umidità Relativa (UR) in incubatoio, alla fine del processo diincubazione, é piuttosto alta (circa l’80%). Le pulcinaie con riscaldamentoa tutto capannone, specialmente nel caso si utilizzino abbeveratoi agoccia, possono arrivare a livelli di UR inferiori al 25%. I capannoni dotatidi un'attrezzatura più convenzionale (quali impianti di riscaldamento acappe, che producono umidità come sottoprodotto della combustione, eabbeveratoi a campana, che dispongono di una superficie di acquaaperta) hanno un’UR molto maggiore, di solito superiore al 50%. Perminimizzare l’impatto del loro trasferimento dalle incubatrici, nei primi tregiorni in allevamento, l’umiditá dovrebbe essere del 60-70%.

L'umidità nel capannone deve essere monitorata giornalmente. Se scendesotto il 50%, l'ambiente diventa secco e polveroso, i pulcini cominciano adisidratarsi ed aumenta il rischio di avere problemi respiratori. Per evitareche questo avvenga, con la conseguente diminuzione di performance, èopportuno prendere provvedimenti.

Se il capannone é dotato di nebulizzatori ad alta pressione per ilraffreddamento ad alta temperatura, si raccomanda di usarli peraumentare l'umiditá durante lo svezzamento. Alternativamente l'umiditápuò essere aumentata utilizzando un nebulizzatore a spalla per spruzzareleggermente le pareti.

Man mano che i pulcini crescono, l'umiditá ideale diminuisce. Una umiditáelevata (maggiore del 70%) dai 18 giorni in poi può causare problemi dilettiera bagnata. Man mano che il peso vivo dei broiler aumenta, il livellodell'umiditá può essere controllato attraverso i sistemi di riscaldamento eventilazione.

Interazione tra Temperatura e Umidità

Tutti gli animali disperdono calore nell'ambiente attraverso l'evaporazionedi umidità dal tratto respiratorio e attraverso la pelle. Ad alti livelli di UR,avviene meno dispersione evaporativa e aumenta la temperaturaapparente degli animali. L'effettiva temperatura avvertita dagli animalidipende dalla temperatura a bulbo secco e dall'UR. A parità ditemperatura a bulbo secco, un’umidità relativa elevata aumenta latemperatura apparente, mentre un'UR bassa diminuisce la temperaturaapparente. L’obiettivo di temperatura riportato nella Tabella 2 prevedeun'umiditá compresa tra il 60% e il 70%. La parte destra della Tabella 2elenca le varie temperature a bulbo secco richieste per raggiungerel’obiettivo di temperatura in situazioni dove l'umiditá non si trovinell'intervallo 60-70%.

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MANUALE BROILER ROSS: Gestione dei Pulcini

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Tabella 2: Temperature a Bulbo Secco Richieste per Raggiungerel’Obiettivo di Temperatura Apparente Equivalente al Variare dell'UmiditàRelativa

Fonte: Dott Malcolm Mitchell (Scottish Agricultural College)

La Tabella 2 illustra il rapporto tra l'UR e la temperatura effettiva. Qualoral'UR fosse fuori dall'intervallo ideale, la temperatura del capannone all'altezzadei pulcini dovrà essere regolata secondo le indicazioni riportate nellaTabella 2. Per esempio, se l'UR fosse inferiore al 60%, la temperatura abulbo secco dovrebbe essere aumentata. E’ molto importante monitorare ilcomportamento dei pulcini ad ogni stadio per verificare che siano sottopostiad una temperatura appropriata (vedi Gestione della Temperatura). Se ilcomportamento indicasse che i pulcini hanno freddo o caldo, la temperaturadel capannone dovrà essere modificata di conseguenza.

Punti Chiave

• Raggiungere l'obiettivo di peso vivo ai sette giorni di vita gestendocorrettamente l'ambiente durante lo svezzamento.

• Utilizzare il comportamento dei pulcini per determinare se latemperatura è corretta.

• Utilizzare la temperatura per stimolare l’attività e l’appetito.• Mantenere l'UR tra il 60% e il 70% per i primi tre giorni e sopra al

50% per il rimanente periodo dello svezzamento.• Regolare la temperatura se l'UR dovesse essere superiore al 70%

o inferiore al 60%, sempre rispondendo ad eventuali cambiamentinel comportamento dei pulcini.

Gestione della TemperaturaPer svezzare i pulcini broiler, si utilizzano due sistemi base di controllo dellatemperatura: • Riscaldamento a cappe. La fonte di calore è locale; quindi, i pulcini

possono allontanarsi verso zone più fredde e in questo modo scegliersila temperatura.

• Riscaldamento a tutto capannone. La fonte di calore ha unasuperficie maggiore e viene diffusa più ampiamente; quindi, i pulcinihanno meno libertà di movimento per scegliere una determinatatemperatura. Il termine riscaldamento a tutto capannone si riferisce ai

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Obiettivo Temperatura a bulbo secco a seconda dell’UREtà(giorni) Temperatura UR%

°C 40 50 60 70 80

Un Giorno di Vita 30,0 60-70 36,0 33,2 30,8 29,2 27,0

3 28,0 60-70 33,7 31,2 28,9 27,3 26,06 27,0 60-70 32,5 29,9 27,7 26,0 24,09 26,0 60-70 31,3 28,6 26,7 25,0 23,012 25,0 60-70 30,2 27,8 25,7 24,0 23,015 24,0 60-70 29,0 26,8 24,8 23,0 22,018 23,0 60-70 27,7 25,5 23,6 21,9 21,021 22,0 60-70 26,9 24,7 22,7 21,3 20,024 21,0 60-70 25,7 23,5 21,7 20,2 19,027 20,0 60-70 24,8 22,7 20,7 19,3 18,0

Ideale

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casi in cui l'intero capannone o una parte definita di esso è riscaldatosolo da generatori di aria calda. Lo scopo è raggiungere un’unicatemperatura in tutto il capannone o nell'aria.

In entrambi i casi (riscaldamento a cappe o a tutto capannone), l'obiettivoè stimolare sia l'appetito che l'attività al più presto. E’ molto importanteraggiungere la temperatura ottimale. Nella tabella sottostante sonoriportate le temperature di svezzamento ideali per un'umiditá del 60-70%.

Tabella 3: Temperature di Svezzamento

Riscaldamento a Cappe

La disposizione dello svezzamento per il riscaldamento a cappe è visibilenella Figura 4, che rappresenta la tipica situazione con 1.000 pulcini alprimo giorno. I pulcini vengono posati in un quadrato di 5m per 5m (25m2), con una densità iniziale di 40 pulcini ogni m2. Se la densità venissesuccessivamente aumentata, il numero di abbeveratoi e mangiatoie e lapotenza del riscaldamento dovranno essere aumentati di conseguenza.

Figura 4: Disposizione dello Svezzamento per Riscaldamento a Cappe(1.000 pulcini)

Nel contesto della disposizione illustrata nella Figura 4, la Figura 5 mostrale variazioni di temperatura attorno alle cappe. Queste sono

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2 m 2 m

5 m

Copertura al 60% di Carta Mangiatoie Automatiche a PiattiLinea di Abbeveratoio a Goccia Mini-Drinker

LEGENDA

Areadi

Svezzamento

2 m 2 m

5 m

Copertura al 60% di Carta Mangiatoie Automatiche a PiattiLinea di Abbeveratoio a Goccia Mini-Drinker

LEGENDA

Areadi

Svezzamento

Bordo 2 m dal Bordo della Cappa (A) della Cappa (B)

Un Giorno di Vita 30 32 293 28 30 276 27 28 259 26 27 2512 25 26 2515 24 25 2418 23 24 2421 22 23 2324 21 22 2227 20 20 20

Temperatura per Riscaldamentoa Cappe (°C)

Età Temperatura (giorni) per Riscaldamento

Tutto Capannone(°C)

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I pulcini si ammassano vicino alle cappeI pulcini fanno rumore, richiamando l'attenzione

Questa distribuzione richiede ricercheInfluenzata dalle correnti d’ariaDistribuzione non uniforme della luceRumori esterni

I pulcini sono sparsi uniformementeIl livello di rumore indica benessere

I pulcini non fanno rumoreI pulcini ansimano e tengono basse la testa e le aliI pulcini si allontanano dalle cappe

Temperatura troppo bassa Correnti d’Aria

Temperatura troppo elevata Temperatura corretta

B A A B

Area di Svezzamento

2 m 2 m

A – Bordo della CappaB – 2 m dal Bordo della Cappa

LEGENDA

contrassegnate dalla lettera A (bordo della cappa) e dalla lettera B (2 mdal bordo della cappa). Le rispettive temperature ottimali sono riportatenella Tabella 3.

Figura 5: Riscaldamento a Cappe – Aree con diverse Temperature

Comportamento dei Pulcini con Riscaldamento a Cappe

Il comportamento dei pulcini è il miglior indicatore della correttatemperatura dell'area di svezzamento. Con il riscaldamento a cappe, lacorretta temperatura è indicata da una situazione in cui i pulcini sonosparsi uniformemente su tutta l'area di svezzamento, come mostrato nellaFigura 6. Nel diagramma, la cappa è rappresentata dal cerchio azzurrocentrale.

Figura 6: Distribuzione dei Pulcini Sotto le Cappe

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La figura sottostante mostra un'immagine di pulcini a loro agio conriscaldamento a cappe.

Figura 7: Pulcini Disposti Correttamente con Riscaldamento a Cappe

Riscaldamento a tutto capannone

Con il riscaldamento a tutto capannone, non c'è differenza di temperaturaall'interno del locale, ma possono essere necessarie cappesupplementari. La principale fonte di calore può essere diretta o indiretta(usando aria calda). La figura sottostante mostra un'immagine delladisposizione dei pulcini con riscaldamento a tutto capannone.

Figura 8: Tipica Disposizione dei Pulcini con un Sistema di Riscaldamentoa Tutto Capannone

Nel contesto della disposizione illustrata nella Figura 8, le temperatureottimali sono elencate nella parte sinistra della Tabella 3.

Comportamento dei Pulcini con Riscaldamento a Tutto Capannone

Il comportamento dei pulcini è il miglior indicatore della correttatemperatura. La Figura 9 mostra la distribuzione dei pulcini conriscaldamento a tutto capannone a diverse temperature. Con ilriscaldamento a tutto capannone, la temperatura corretta è indicata dallasituazione in cui i pulcini formano gruppi di 20-30, con frequenti movimentitra i gruppi e una continua attività attorno a mangiatoie e abbeveratoi.

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Copertura al 60% di CartaMangiatoie Automatiche a PiattiLinea di Abbeveratoio a GocciaMini-Drinker

LEGENDA

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Figura 9: Tipico Comportamento dei Pulcini con Riscaldamento a TuttoCapannone a Diverse Temperature

Quando si utilizza il riscaldamento a tutto capannone, bisogna prestareparticolare attenzione al monitoraggio e al controllo della temperatura edell'umidità del capannone (vedi Interazione tra Temperatura e Umidità).

L'immagine sottostante mostra pulcini a loro agio con riscaldamento atutto capannone.

Figura 10: Pulcini Disposti Correttamente con Riscaldamento a TuttoCapannone

Punti Chiave

• La temperatura è di vitale importanza e deve essere mantenutaentro i valori indicati

• La temperatura deve essere controllata manualmente all'altezza deipulcini

• Osservare frequentemente e accuratamente il comportamento deipulcini

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Troppo Elevata Troppo BassaCorretta

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Note

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Note

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Obiettivi

Definire un programma alimentare che offra una varietà di mangimi bilanciati che soddisfino il fabbisogno nutrizionale dei broiler ad ogni stadio del loro sviluppo e che ottimizzi l’efficienza e la redditività senza compromettere la salute degli animali né l’ambiente.

I sistemi di alimentazione ed abbeveraggio utilizzati e la loro gestione influenzano il consumo di acqua e mangime e di conseguenza la performance ed l’efficienza degli animali.

Pagine Contenuti

27 Principi 27 Somministrazione di Sostanze Nutritive 29 Programma Alimentare 30 Forma e Qualità Fisica del Mangime 30 Alimentazione con Frumento Intero 31 Mangime e Stress da Caldo 32 Ambiente 32 Qualità della Lettiera 32 Qualità dell’Acqua 34 Sistemi di Abbeveraggio 38 Sistemi di Alimentazione

FOR

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UR

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FORNITURA DI ACQUA E MANGIME

Sezione 2:

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Fornitura di Acqua e MangimePrincipiIl mangime è uno dei componenti maggiori del costo totale dellaproduzione di broiler. Per raggiungere un’ottima performance, laformulazione del mangime deve offrire il giusto equilibrio di energia,proteine e amminoacidi, minerali, vitamine e acidi grassi essenziali. Lascelta del programma di alimentazione dipenderà dall'obiettivocommerciale, che potrà mirare a ottimizzare la redditività degli animali vivio ad migliorare la resa delle parti della carcassa.

La pubblicazione Ross Broiler Nutrition Supplement descrive i livellinutrizionali raccomandati e i programmi alimentari, oltre ad offrire ulterioriinformazioni sui seguenti aspetti:

• La scelta del programma alimentare per una serie di situazioni diproduzione e di mercato.

• Livelli ottimali di amminoacidi per la crescita, la conversione, la resa ela redditività.

Nel Supplemento di Nutrizione Broiler Ross, gli specialisti in nutrizionepotranno trovare informazioni più dettagliate sui seguenti argomenti:

• Alimentazione separata.• Inclusione di frumento intero nella dieta e quantità consigliata.• Raccomandazioni nutrizionali per lo stress da caldo.• Alimentazione e problemi ambientali.

Somministrazione di Sostanze NutritiveEnergia

I broiler necessitano di energia per la crescita dei tessuti, per ilmantenimento e per l'attività. Le fonti di carboidrati, come il mais e ilfrumento, e i vari grassi e olii presenti nei mangimi per polli sono lemaggiori fonti di energia. I livelli di energia delle diete sono espressi inMegaJoule (MJ/kg) o in kilocalorie (kcal/kg) di Energia Metabolizzabile(EM), giacché essa rappresenta l'energia a disposizione del broiler.

Proteine

Le proteine del mangime, come quelle contenute nei cereali e nei semi disoia, sono composti complessi che vengono scomposti in amminoacididalla digestione. Questi amminoacidi vengono assorbiti e legati performare le proteine del corpo, che sono usate per la costruzione deltessuto corporeo, come i muscoli, i nervi, la pelle e le piume.

Il livello di proteine grezze nella dieta non dá indicazioni sulla qualità delleproteine presenti negli ingredienti del mangime. La qualità delle proteinedella dieta dipende dal livello, dal bilanciamento e dalla digeribilità degliamminoacidi essenziali contenuti nella miscela del mangime.

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I Broiler Ross sono particolarmente sensibili ai livelli di amminoacididigeribili e, in termini di crescita, di conversione e di redditività,rispondono bene alle diete correttamente bilanciate, come raccomandato.Un alto livello di amminoacidi digeribili si è dimostrato essere efficientenell’incrementare la redditività, aumentando la performance e la resa deibroiler. Questo aspetto è particolarmente importante in casi di broilerallevati per produzione di porzioni o disosso.

Minerali

Per ottenere un’ottima performance dai broiler, è fondamentale dosare ebilanciare correttamente i minerali principali, come il calcio, il fosforo, ilsodio, il potassio e il cloro.

Calcio e Fosforo: il calcio nella dieta dei broiler ha effetti sulla crescita,sulla conversione, sullo sviluppo delle ossa, sulla salute degli arti, sullafunzionalità dei nervi e del sistema immunitario. È fondamentale che ilcalcio venga somministrato nei corretti dosaggi e in modo costante. Ilfosforo, come il calcio, è richiesto nella giusta forma e quantità perottimizzare la struttura scheletrica e la crescita.

Sodio, Potassio e Cloro: questi minerali sono necessari per le funzionimetaboliche generali. Carenze di questi minerali possono avere effettinegativi sull'assunzione di mangime, sulla crescita e sul pH del sangue.Livelli eccessivi di questi minerali comportano un aumento del consumodi acqua con una conseguente scarsa qualità della lettiera.

Oligominerali e Vitamine

Gli oligominerali e le vitamine sono necessari per tutte le funzionimetaboliche. Il corretto dosaggio di oligominerali e vitamine dipende dagliingredienti utilizzati per il mangime, dal sistema di lavorazione e da aspettilocali.

Vista la diversità dei livelli di vitamine contenute nei vari cereali, ènecessario regolare i supplementi vitaminici. Conseguentemente, di solitovengono proposte raccomandazioni diverse per alcune vitamine, basatesul tipo di cereali (per esempio frumento oppure mais) utilizzati nelle diete.

Enzimi

Gli enzimi vengono ormai regolarmente utilizzati nei mangimi per pollameper migliorare la digeribilità di altri ingredienti. Di solito, si utilizzano enzimiche agiscono sui carboidrati, sulle proteine e sui minerali di originevegetale.

Punti Chiave

• Usare i livelli raccomandati di amminoacidi digeribili per una resaottimale dei broiler.

• Assicurarsi che vengano utilizzate fonti proteiche di alta qualità.• Dosare equilibratamente i principali minerali. • I supplementi di vitamine e minerali dipendono dagli ingredienti del

mangime, dal sistema di lavorazione e da variabili locali.

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Programma AlimentareI Periodo - Starter

L'obiettivo del periodo di svezzamento (da 0 a 10 giorni di vita) èsviluppare un buon appetito e ottimizzare la crescita iniziale perraggiungere l'obiettivo Ross riferito al peso corporeo a sette giorni. Siraccomanda di utilizzare un mangime starter per i primi 10 giorni. Imangimi starter rappresentano una piccola parte del costo totale delmangime e la scelta della loro formulazione deve essere basataprincipalmente su aspetti come la performance e la redditività piuttostoche meramente sul costo che rappresenta. L’ottimizzazione dellaperformance ha ampliamente dimostrato i vantaggi di migliorare ilconsumo di sostanze nutritive durante la crescita iniziale dei broiler. Lasomministrazione delle sostanze nutritive raccomandate assicurerà unacrescita ottimale durante questo periodo critico nella vita dei broiler.

II Periodo - Crescita

Generalmente, i mangimi per la crescita vengono forniti ai broiler per i 14-16 giorni successivi al mangime starter. La transizione tra i due tipi dimangime implica un cambio nella consistenza del mangime dasbriciolato/mini-pellet a pellet. In base alla dimensione dei pellet, potrebbeessere necessario produrre la prima camionata del II Periodo sotto formadi sbriciolato o mini-pellet.

Anche durante questo periodo, la crescita del broiler è dinamica e necessita,quindi, di essere sostenuta da un adeguato consumo di sostanze nutritive.Per ottenere livelli ottimi di assunzione di mangime, crescita e conversione,è fondamentale che la dieta somministri un’adeguata densità nutritiva, inparticolare per quanto riguarda l’energia e gli amminoacidi.

III Periodo - Finissaggio

Il mangime di finissaggio per broiler costituisce la parte più significativadel costo totale dell’alimentazione. È quindi importante scegliere mangimiche ottimizzino il ritorno finanziario del prodotto.

I mangimi di finissaggio devono essere usati a partire dai 25 giorni di etàfino alla macellazione. Gli animali macellati dopo i 42-43 giorni potrebberoaver bisogno di un diverso tipo di mangime di finissaggio a partire dalgiorno 42.

L'utilizzo di uno o più mangimi di finissaggio dipende dai seguenti fattori:

• Peso desiderato alla macellazione.• Durata del periodo di produzione.• Struttura del programma alimentare.

Eventuali periodi di sospensione da farmaci impongono l'utilizzo di unulteriore periodo di finissaggio (IV Periodo) prima della macellazione e peruna durata sufficiente ad eliminare il rischio di trovare residui di prodottifarmaceutici nella carne. Devono essere rispettati i periodi di sospensioneprescritti per i diversi medicinali, come specificato nelle scheda tecnica diogni prodotto. Non è consigliato effettuare riduzioni estreme dellesostanze nutritive durante il periodo di sospensione.

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MANUALE BROILER ROSS: Fornitura di Acqua e Mangime

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Punti Chiave

• Si raccomanda di fornire un mangime starter per dieci giorni. Lescelta della formulazione deve essere basate sulla performance esulla redditività.

• Il 2 periodo deve assicurare che l’assunzione di sostanze nutritivesostenga la crescita dinamica che caratterizza questo periodo.

• La formulazione del mangime di finissaggio deve ottimizzare ilritorno finanziario e deve essere regolata in base all'etàdell'animale. Non si raccomanda la rimozione estrema di sostanzenutritive.

Forma e Qualità Fisica del MangimeDi norma, la crescita dei broiler e la conversione migliorano se il mangimestarter è sotto forma di sbriciolato o di mini-pellet e i mangimi per lacrescita e di finissaggio sono sotto forma di pellet (Tabella 4). A secondadella dimensione dei pellet utilizzati, potrebbe essere necessario che ilprimo carico di mangime per la crescita sia sbriciolato o in mini-pellet.

Mangimi sbriciolati e pellet di bassa qualità diminuiranno il consumo dimangime e la performance. In allevamento, fare attenzione a non romperegli sbriciolati e i pellet durante la manipolazione.

Tabella 4: Forma del Mangime per Età dei Broiler

Si raccomanda l’uso di mangimi sbriciolati o pellet di buona qualitàpiuttosto che mangimi in farina; tuttavia, in caso si utilizzino questi ultimi,la granulometria deve essere abbastanza grande e uniforme. Per ridurre lapolverosità e aumentare l'omogeneità dei componenti del mangime, sipuò aggiungere del grasso nella formulazione.

Punti Chiave

• Una scarsa qualità fisica del mangime avrà un'influenza negativasulla performance dei broiler.

• Utilizzare mangimi sbriciolati e pellet di alta qualità per unaperformance ottimale.

• Nel caso di mangime in farina, verificare l'uniformità dellagranulometria e che il livello di polveri (<1mm) sia inferiore al 10%.

Alimentazione con Frumento Intero Utilizzare una miscela di mangime e frumento intero puó ridurre il costodel mangime. Tuttavia, questo non deve andare a scapito della resa.

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MANUALE BROILER ROSS: Fornitura di Acqua e Mangime

Età Forma e Misura del Mangime0-10 giorni Sbriciolato setacciato o mini-pellet11-24 giorni Pellet di 2-3,5 mm di diametro

o farina macinata grezza Dai 25 giorni fino Pellet di 3,5 mm di diametro o farina macinataalla macellazione grezza

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La quantità di frumento inclusa nel mangime deve essere molto controllata,giacché potrebbe sbilanciare l’apporto di sostanze nutritive e di energia. Diconseguenza, la performance degli animali in allevamento potrebbe esserecompromessa a causa di questo sbilanciamento. La tabella sottostanteriporta le quantità di frumento consigliate:

Tabella 5: Quantità Consigliata di Frumento da Includere nel Mangime perBroiler

+ Si possono utilizzare anche percentuali maggiori in combinazione con mangimi compound o balancer ad altaconcentrazione.

Il frumento intero dovrà essere rimosso dal mangime due giorni prima delcarico, per evitare problemi di contaminazione durante l’eviscerazione almacello.

Punto Chiave

• Diluire il mangime con frumento intero potrebbe ridurre la performance,qualora la miscela del mangime non sia regolata correttamente.

Mangime e Stress da CaldoLivelli corretti di sostanze nutritive e il loro equilibrio, insieme all'utilizzo diingredienti ad alta digeribilità, aiutano a minimizzare l'effetto dello stressda caldo.

I mangimi sbriciolati e i pellet di alta qualità riducono l’energia usata permangiare e quindi la quantità di calore generata da questa attività. Unmangime dalla forma ottimale sarà anche meglio accettato e aiuterà ilconsumo supplementare di mangime nei periodi più freschi della giornata.

Aumentare la quantità di energia apportata dal mangime attraverso igrassi (piuttosto che carboidrati) durante i periodi caldi si è dimostratoessere di aiuto in alcune situazioni, giacché in questo modo si riducel'incremento di calore dalla dieta.

Durante lo stress da caldo, la sostanza nutritiva più importante è l’acquafresca a bassa salinità.

L'uso strategico di vitamine ed elettroliti, attraverso il mangime o l'acqua,aiuterà l'animale a superare gli stress ambientali.

Punto Chiave

• Fornire i corretti livelli di sostanze nutritive e utilizzare ingredienti piùdigeribili aiutano a minimizzare gli effetti dello stress da caldo

• Una forma fisica del mangime ottimale minimizzerà lo stress dacaldo e aiuterà il consumo supplementare di mangime nei periodipiú freschi della giornata

• Fornire acqua fresca a bassa salinità.• Assicurarsi che il mangime sia a disposizione degli animali durante

il periodo piú fresco della giornata31

MANUALE BROILER ROSS: Fornitura di Acqua e Mangime

Mangime Quantità di FrumentoStarter ZeroCrescita Aumento graduale fino al 10%+

Finissaggio Aumento graduale fino al 15%+

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AmbienteLe emissioni di azoto e ammoniaca possono essere ridotte minimizzandoil livello delle proteine crude in eccesso nel mangime. A questo proposito,le diete devono essere formulate secondo i livelli raccomandati diamminoacidi essenziali digeribili, piuttosto che tentando di minimizzare illivello di proteine crude. Il tasso delle emissioni di fosforo può essereridotto con enzimi di fitasi e una formulazione di mangime che megliorispecchi le esigenze degli animali.

Punti Chiave

• Le formulazioni di mangimi con livelli bilanciati di amminoacidiessenziali digeribili ridurranno al minimo le emissioni di azoto.

• Le emissioni di fosforo possono essere minimizzate attraverso unmangime che meglio rispecchi le esigenze degli animali.

Qualità della LettieraLa qualità della lettiera influenza direttamente lo stato di salute deglianimali. Abbassare il livello di umidità della lettiera diminuisce la quantitàdi ammoniaca nell'aria, che aiuta a ridurre lo stress respiratorio. Inoltre,l’incidenza di dermatite plantare si riduce quando la lettiera è di buonaqualità.

Ammesso che si seguano norme adeguate per quanto riguarda lagestione, lo stato sanitario e l’ambiente, le seguenti strategie nutrizionaliaiuteranno a mantenere alta la qualità della lettiera:

• Evitare livelli eccessivi di proteine nelle diete.• Evitare alti livelli di sale/sodio, dato che questo fa aumentare il

consumo di acqua e quindi anche il rischio di umidità nella lettiera.• Evitare ingredienti a bassa digeribilità o ad alta fibrosità• Fornire grassi/oli di buona qualità, dato che questo aiuta ad evitare

disordini intestinali che portano ad una lettiera bagnata.

Qualità dell'AcquaL'acqua è un ingrediente essenziale per la vita. Ogni riduzione nelconsumo di acqua o aumento della perdita di acqua avrà un effettosignificativo sulla performance finale del pulcino. Informazioni piùdettagliate si possono trovare nella pubblicazione Ross Tech 08/47 –Qualità dell'Acqua.

L'acqua fornita ai broiler non deve contenere una quantità eccessiva diminerali né essere contaminata da batteri. L'acqua potabile per usoumano va benissimo per i broiler mentre l'acqua proveniente da pozzi, dariserve d'acqua aperte o da acquedotti pubblici può causare problemi, sedi bassa qualità.

E’ importante testare la fonte d'acqua per controllare il livello dei sali dicalcio (durezza dell'acqua), della salinità e dei nitrati.

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MANUALE BROILER ROSS: Fornitura di Acqua e Mangime

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Dopo la pulizia del capannone e prima dell'arrivo dei pulcini, è importantecontrollare la contaminazione batterica dell’acqua prelevando campionialla fonte, dal serbatoio e dagli abbeveratoi.

La tabella sottostante mostra la concentrazione massima accettabile diminerali e materia organica nell'acqua.

Tabella 6: Concentrazioni Massime Accettabili di Minerali e MateriaOrganica nell'Acqua

Difficilmente l'acqua proveniente dalla rete pubblica supera i livellipresentati nella Tabella 6.

L'acqua proveniente da pozzi, tuttavia, potrebbe avere livelli eccessivi dinitrati e un'alta carica batterica. Qualora la carica batterica fosse elevata,è fondamentale stabilire la causa e correggere il problema. Lacontaminazione batterica può spesso ridurre la performance inallevamento e al macello.

Spesso, un’acqua pulita fino al punto d'ingresso al capannone viene poicontaminata da batteri presenti all'interno (Figura 11). Una clorazione di3-5 mg/litro a livello degli abbeveratoi ridurrà la carica batterica,specialmente laddove si utilizzino sistemi di abbeveraggio con superficiaperte d'acqua. Anche l'irradiamento di luce UltraVioletta (UV) è efficacenel controllare la contaminazione batterica.

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MANUALE BROILER ROSS: Fornitura di Acqua e Mangime

Concentrazione Materia Accettabile Commenti

(ppm o mg/litro)

Residuo Secco 0-1.000 Livelli maggiori sono causa(TDS) di feci liquide e riducono

la performanceColiformi Fecali 0 Livelli maggiori indicano che

l'acqua è contaminataCloro 250 Se il sodio è maggiore di 50,

le concentrazioni accettabili di cloro sono molto minori (meno di 20)

Sodio 50Sali di Calcio (durezza) 70pH 6,5-8,5 L'acqua acida corrode

l'attrezzatura e altera i risultati degli interventi sanitari

Nitrati tracceSolfati 200-250 Massimo livello

desiderabile. Livelli maggiori aumentano le feci liquide

Potassio 300Magnesio 50-125 Livelli maggiori potenziano

l'influenza dei solfatiFerro 0,30Piombo 0,05Zinco 5,00Manganese 0,05Rame 0,05

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Un’elevata quantità di ferro e di sali di calcio può bloccare le valvole e itubi degli abbeveratoi. I sedimenti possono bloccare anche i tubidell'acqua e, laddove questo sia un problema, si consiglia di filtrarel'acqua con un filtro di 40-50 micron.

Figura 11: Aumento della Carica Batterica in Abbeveratoi con AcquaEsposta all'Aria del Capannone

Punti Chiave

• Fornire libero accesso ad acqua fresca, pulita e di buona qualità.• Controllare regolarmente la fonte d'acqua in cerca di eventuali

agenti contaminanti batteriologici e minerali e compiere ogni azionecorrettiva necessaria.

Sistemi di AbbeveratoiI broiler devono disporre di acqua 24 ore al giorno. Una fonte d'acquainadeguata, nella portata o nel numero di punti di abbeveraggio,comporterà una riduzione del tasso di accrescimento. Per assicurarsi chegli animali ricevano acqua a sufficienza, si deve monitorare giornalmenteil rapporto tra acqua e mangime consumato.

La registrazione del consumo di acqua può essere utilizzato permonitorare sia i guasti agli impianti di acqua e mangime che lo stato disalute degli animali e per valutare la performance.

A 21°C, gli animali consumano acqua a sufficienza quando il rapportovolume d'acqua (litri) / peso del mangime (kg) rimane prossimo a:

• 1,8:1 per abbeveratoi a campana, • 1,6:1 per abbeveratoi a goccia senza tazzina, • 1,7:1 per abbeveratoi a goccia con tazzina.

Il fabbisogno d'acqua varierà a seconda del consumo di mangime.

Gli animali bevono più acqua se la temperatura si alza. Il fabbisogno diacqua aumenta approssimativamente del 6,5% per ogni grado sopra i21°C. Nelle aree tropicali, la persistente alta temperatura raddoppierà ilconsumo giornaliero di acqua.

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MANUALE BROILER ROSS: Fornitura di Acqua e Mangime

Dopo la Pulizia Finale Un Giorno di Vita 5 Giorni di Vita

15,000

10,000

0 0 00 0 0

Conta TotaleS.aureousE.coli

LEGENDA

40,000

Car

ica

Bat

teric

a

40,000

35,000

30,000

25,000

20,000

15,000

10,000

5,000

0

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Se l'acqua è troppo calda o troppo fredda, il consumo diminuirà. Inambienti caldi, è utile svuotare le linee di abbeveratoi a intervalli regolari,per assicurarsi che l'acqua sia il più fresca possibile.

L’allevamento dovrà essere dotato di un appropriato deposito d'acqua, incaso di interruzione della fornitura pubblica. Idealmente, il depositodovrebbe avere un volume sufficiente per fornire 24 ore di acqua almassimo consumo.

E’ importante misurare il consumo di acqua giornaliero attraversocontatori. La Tabella 7 riporta i valori normali di consumo a 21°C. Unariduzione del consumo è un indicatore di potenziali problemi di salute e diproduzione.

I contatori dell'acqua devono rispondere al flusso e alla pressione. Ognicapannone deve avere almeno un contatore come, ma è preferibileinstallarne un numero maggiore per poter dividere il capannone in zone.

Tabella 7: Valori Normali di Consumo Giornaliero di Acqua a 21°C in Litri,ogni 1.000 Animali

M = Maschi, F = Femmine

Abbeveratoi a Goccia

Deve esserci un abbeveratoio a goccia ogni 12 animali. Per i primi tre oquattro giorni, si devono fornire abbeveratoi aggiuntivi (sei ogni 1.000pulcini).

Il numero effettivo di animali per abbeveratoio a goccia dipenderà dalflusso, dall'età di fine ciclo, dal clima e dal modello. Le linee di abbeveratoidevono essere gestite giornalmente durante il ciclo per ottenere unaperformance ottimale.

Una alta pressione nelle linee di abbeveratoi può provocare spreco diacqua e una lettiera bagnata. Bassa pressione nelle linee può causare unariduzione del consumo di acqua e, quindi, una riduzione del consumo dimangime.

L'altezza degli abbeveratoi deve essere bassa all'inizio del ciclo eaumentata al crescere degli animali. Abbeveratoi troppo alti possonoridurre il consumo di acqua, mentre abbeveratoi troppo bassi possonocausare una lettiera bagnata.

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MANUALE BROILER ROSS: Fornitura di Acqua e Mangime

M F MISTI M F MISTI M F MISTI7 62 58 61 66 61 65 70 65 6814 112 101 106 119 107 112 126 113 11921 181 162 171 192 172 182 203 182 19328 251 224 237 267 238 252 283 252 26635 309 278 293 328 296 311 347 313 32942 350 320 336 372 340 357 394 360 37849 376 349 363 400 371 386 423 392 40956 386 365 374 410 388 398 434 410 421

Etàdegli

animali(giorni)

Abbeveratoi a Gocciasenza tazzine

Abbeveratoi a Gocciacon tazzine

Abbeveratoi aCampana

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All’inizio dello svezzamento, gli abbeveratoi a goccia devono esseredisposti all’altezza dei pulcini. Al bere, la schiena del pulcino deve formareun angolo di 35-45° con il suolo. Gli abbeveratoi devono essere alzati alcrescere degli animali affinché la schiena formi un angolo di 75-85° con ilsuolo e l'animale si debba stendere leggermente per raggiungere l'acqua(Figura 12).

Figura 12: Regolazione dell'Altezza degli Abbeveratoi a Goccia

Figura 13: Esempio di Abbeveratoio a Goccia

[

Abbeveratoi a Campana

Al primo giorno di vita, ci devono essere, come minimo, sei abbeveratoi acampana (40 cm di diametro) ogni 1.000 pulcini. Deve anche esseredisponibile una fonte supplementare di acqua nella forma di sei mini-drinkers o vassoi di plastica ogni 1.000 pulcini.

Al crescere dei broiler e all'aumentare dell'area utilizzata del capannone,si deve fornire un minimo di otto abbeveratoi (40 cm di diametro) ogni1.000 pulcini. Questi devono essere disposti uniformemente all'interno delcapannone in modo che nessun broiler rimanga a più di due metridall'acqua. Approssimativamente, fino ai 7-10 giorni, l’acqua deve arrivarea 0,6 cm del bordo dell'abbeveratoio. Dopo i dieci giorni, ci devono essere0,6 cm di acqua sul fondo dell'abbeveratoio.

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MANUALE BROILER ROSS: Fornitura di Acqua e Mangime

35°-45° 75°-85°

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E’ importante rimuovere gradualmente i mini-drinker e i vassoisupplementari utilizzati il primo giorno. Dopo 3-4 giorni tutti i pulcinidevono bere dagli abbeveratoi automatici.

La tabella sottostante riporta le quantità minime di abbeveratoi ogni 1.000pulcini dopo lo svezzamento.

Tabella 8: Quantità Minima di Abbeveratoi ogni 1.000 Animali Dopo loSvezzamento

L'altezza degli abbeveratoi dovrebbe essere controllata giornalmente eregolata in modo che la base di ogni abbeveratoio sia a livello con laschiena dei broiler dal 18esimo giorno in poi (vedi figura sottostante).

Figura 14: Altezza dell'Abbeveratoio a Campana

Punti Chiave

• Gli animali devono avere a disposizione acqua potabile 24 ore algiorno.

• Aggiungere abbeveratoi supplementari per i primi quattro giorni divita.

• Monitorare giornalmente il rapporto mangime/acqua per verificareche gli animali bevano a sufficienza.

• Ad alte temperature, il consumo di acqua aumenterà.• Nei perioodi piú caldi, svuotare le linee di abbeveratoi per avere

l'acqua più fresca possibile.• Regolare l'altezza degli abbeveratoi giornalmente.• Fornire un adeguato spazio abbeveratoio e assicurarsi che gli

abbeveratoi siano accessibili a tutti gli animali.

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MANUALE BROILER ROSS: Fornitura di Acqua e Mangime

Tipo di Quantità di Abbeveratoi ogni 1.000 Animali Abbeveratoio Dopo lo SvezzamentoAbbeveratoi 8 abbeveratoi (40 cm di diametro) ogni 1.000 animalia CampanaAbbeveratoi 83 abbeveratoi ogni 1.000 animali a Goccia (12 animali per abbeveratoio oppure in caso di

broiler >3 kg, 9-10 animali per abbeveratoio)

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Sistemi di Alimentazione

Per i primi dieci giorni di vita, il mangime deve essere sbriciolatosetacciato o mini pellet. Questo deve essere disposto su vassoi piani osulla carta affinché tutti i pulcini possano raggiungerlo facilmente. Almenoil 25% del suolo deve essere coperto di carta.

Il passaggio al sistema di alimentazione automatico deve essere gradualeper i primi due-tre giorni fino a quando i pulcini saranno tutti incuriositi dalnuovo sistema. Laddove si modifichi lo schema e la durata del periodo diluce per stimolare la crescita, si dovrà prestare particolare attenzione allospazio per l'alimentazione a causa della maggiore competizione.

Il tipo di mangime da fornire agli animali dipenderà dal loro peso vivo, dall'etàa fine ciclo, dal clima e anche dal tipo di capannone e dell’attrezzatura.

Se lo spazio di alimentazione è insufficiente, la crescita e l’uniformitàdiminuiranno. Il numero di animali per impianto di alimentazione dipenderàin definitiva dal peso vivo alla macellazione e dalla struttura dell’impianto.

Di seguito si elencano i principali sistemi automatizzati di alimentazioneper broiler:

• Mangiatoie a piatti: 45-80 animali per piatto (il valore minore si riferiscead animali grandi).

• Mangiatoie a catena: 2,5 cm per animale (40 animali per metro dicatena).

• Mangiatoie a tubo: 38 cm di diametro (70 animali per tubo).

E’ importante regolare gli impianti per evitare che strabocchino e perconsentire il facile accesso agli animali. La base delle mangiatoie o deipiatti deve essere a livello con la schiena degli animali (Figura 15).L'altezza delle mangiatoie a piatti e a tubo deve essere regolataindividualmente. L'altezza delle mangiatoie a catena può essere regolataattraverso un argano.

Figura 15: Altezza delle Mangiatoie

Se le mangiatoie non sono regolate correttamente, il mangime cadrà perterra. In questo caso, le stime di conversione saranno imprecise e ilmangime versato, se mangiato, rappresenterà un rischio dicontaminazione batterica.

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A prescindere dal tipo di mangiatoia, di norma gli animali dovrannoconsumare tutto il mangime disponibile nella catena o nei piatti una voltaal giorno, svuotando le mangiatoie. Questo ridurrà lo spreco di mangimee aumenterà la sua efficienza.

Le mangiatoie a catena consentono di regolare l’altezza del mangimefacilmente, dato che basta regolarne l’altezza generale. Un'attentamanutenzione di questo tipo di mangiatoia minimizzerà l'incidenza dellelesioni agli arti.

Nel caso di impianti a piatti e a tubo, la regolazione deve essere effettuatasu ogni singola mangiatoia.

Questi due tipi di impianto, se riempiti automaticamente, offrono ilvantaggio di caricare tutte le mangiatoie contemporaneamente, rendendoil mangime disponibile agli animali in modo immediato. Infatti, con l’utilizzodi mangiatoie a catena, la distribuzione del mangime è più lenta e ilmangime non è immediatamente disponibile a tutti gli animali.

Se la distribuzione di mangime non è uniforme, la performance potràdiminuire e potranno aumentare le lesioni da graffi a causa dellacompetizione alle mangiatoie.

Punti Chiave

• Integrare il sistema di alimentazione automatico con carta e/o piattiper i primi tre giorni.

• Fornire sufficienti mangiatoie per il numero di animali nelcapannone.

• Aumentare lo spazio di alimentazione per animale se lo schema e ladurata del periodo di luce vengono modificati, a causa dell’aumentodella competizione.

• Regolare l'altezza delle mangiatoie giornalmente in modo che laschiena degli animali sia a livello con la base della mangiatoia.

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MANUALE BROILER ROSS: Fornitura di Acqua e Mangime

Note

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Obiettivo

Ottimizzare la performance dei gruppi riducendo o prevenendo le possibilità di contrarre malattie e infezioni di interesse sanitario pubblico attraverso norme efficienti di gestione, biosicurezza e benessere.

Pagine Contenuti

43 Principi 43 Biosicurezza 45 Vaccinazione 46 Indagine su Malattie 50 Diagnosi di Malattie

STA

TO S

AN

ITA

RIO

E B

IOS

ICU

RE

ZZ

A

STATO SANITARIO E BIOSICUREZZA

Sezione 3:

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Stato Sanitario e Biosicurezza Principi Lo stato sanitario degli animali è di vitale importanza nella produzione dibroiler. Uno scarso stato sanitario dei pulcini inciderà negativamente sututti gli aspetti della produzione e della gestione, incluso sul tasso diaccrescimento, la conversione, gli scarti, la vitalità e la macellazione. Il gruppo iniziale sarà composto da pulcini di un giorno di vita di buonaqualità e in ottimo stato sanitario. Il numero di gruppi di origine deveessere limitato al minimo possibile e avere uno stato sanitario simile.L’ideale è che ci sia solo un gruppo di origine per capannone.

Di seguito si elencano le fasi dei programmi di controllo malattie daimplementare in ogni allevamento:

• Prevenzione. • Identificazione precoce. • Cura della malattia identificata.

Il monitoraggio regolare dei parametri di produzione è essenziale pergarantire l’identificazione precoce delle malattie ed assicurare unintervento mirato. In questo modo si eviterà che la malattia si diffonda aigruppi vicini e successivi.I parametri di produzione, come il numero di animali morti all’arrivo(D.O.A.), il peso a sette giorni, la mortalità giornaliera e settimanale, ilconsumo di acqua, l’incremento di peso giornaliero, la conversione e gliscarti al macello, devono essere esaminati attentamente e confrontati congli obiettivi aziendali. Qualora questo monitoraggio dimostri che gliobiettivi prefissati non siano stati raggiunti, il personale veterinarioqualificato dovrà condurre un’indagine.

La biosicurezza e la vaccinazione sono entrambi essenziali per assicurareuna gestione sanitaria adeguata. Da una parte, la biosicurezza consentedi prevenire l’introduzione di malattie; dall’altra parte, un appropriatoprogramma di vaccinazione fa fronte a malattie endemiche.

BiosicurezzaUn solido programma di biosicurezza è critico per mantenere lo stato disalute del gruppo. La comprensione e la messa in atto delle normestabilite devono essere compito di tutto il personale. A questo propositodiventa essenziale offrire una regolare formazione sull’argomento. La biosicurezza previene l’esposizione dei gruppi ad organismi infettivi. Iprogrammi di biosicurezza devono tenere conto di tre aspettifondamentali:

• Luogo: Gli allevamenti devono essere isolati da altro pollame obestiame. Idealmente ogni capannone dovrebbe ospitare animali dellastessa età per limitare il riciclo di agenti patogeni e ceppi di vaccini vivi.

• Struttura dell’allevamento: E’ necessario che ci sia una recinzioneper impedire accessi non autorizzati. La struttura dei capannoni deveessere tale da minimizzare l’andirivieni, facilitare la pulizia e ladisinfezione e impedire l’acceso ad uccelli e roditori.

43

MANUALE BROILER ROSS: Stato Sanitario e Biosicurezza

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• Procedure operative: Per prevenire l’introduzione e la diffusione dimalattie, ci devono essere procedure che controllino gli spostamenti dipersone, mangime, attrezzature ed animali. Qualora ci fosse uncambiamento nello stato di salute, potrà essere necessario modificarele procedure di routine.

La figura sottostante mostra molte delle potenziali vie di esposizione amalattie.

Figura 16: Esposizione a Malattie.

Punti Chiave

• Limitare l’acceso di visitatori.• Definire i requisiti per ogni visitatore che includano un protocollo per

la valutazione dei rischi relativi a quella persona che dovrà esserecompletato prima del suo ingresso.

• Stipulare protocolli di ingresso in allevamento che includano ilcambio di abbigliamento e calzature sia per il personale che per ivisitatori.

• Fornire un cambio di calzature o di calzari all’ingresso di ognicapannone.

• Pulire e disinfettare tutta l’attrezzatura prima del suo ingresso inallevamento.

• Pulire ogni veicolo prima del suo ingresso in allevamento. • Definire ed implementare procedure chiare per la pulizia e la

disinfezione dei capannoni. • Definire ed implementare procedure chiare per la gestione e lo

smaltimento della lettiera. • Ridurre il riciclo di agenti patogeni lasciando un periodo di fermo

sufficiente per la pulizia dei capannoni. • Definire ed implementare procedure chiare per l’igiene, il trasporto

e la consegna di mangime. • Definire ed implementare procedure chiare per la sanificazione e la

gestione dell’acqua. • Stabilire un programma integrato per il controllo degli insetti. • Stabilire procedure per lo smaltimento di animali morti.

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MANUALE BROILER ROSS: Stato Sanitario e Biosicurezza

Pulcini

Mangime

Capannone

Roditori

Acqua

Uccelliselvatici

Altro pollame, bestiame,animali domestici

Persone

Lettiera

Insetti

Incubatoio

Attrezzi e veicoli

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VaccinazioneLa tabella sottostante elenca alcuni fattori importanti per una buonavaccinazione dei broiler.

Tabella 9: Fattori per un Programma di Vaccinazione Efficace

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MANUALE BROILER ROSS: Stato Sanitario e Biosicurezza

Programma di vaccinazione Somministrazione dei vaccini Efficacia dei vaccini

I programmi devono esserebasati su raccomandazioniveterinarie che tengano contodi problematiche locali eregionali e seguano indaginisanitarie e analisi di laboratorio.

Vaccini singoli o combinatidovranno essere sceltiattentamente in base all’età eallo stato sanitario dei gruppi.

Il programma di vaccinazionescelto dovrà garantire losviluppo di buone difeseimmunitarie, minimizzando ipotenziali effetti collaterali.

I programmi vaccinali deiriproduttori devono fornire unlivello sufficiente e uniforme dianticorpi materni perproteggere i pulcini controdiverse malattie virali durante leprime settimane di vita.

Gli anticorpi materni possonointerferire con la risposta delpulcino a certi ceppi vaccinali. Illivello di anticorpi materni neibroiler diminuisce man manoche il gruppo di origineinvecchia.

Seguire le indicazioni delproduttore per quanto riguardala manipolazione e la metodicadi somministrazione.

Fornire formazione adeguatasulla manipolazione esomministrazione dei vaccini alpersonale incaricato.

Tenere registri di vaccinazione.

Qualora i vaccini sianosomministrati in acqua clorata,aggiungere uno stabilizzatore(come latte scremato in polvereo liquido) prima del vaccino perneutralizzare l’effetto del cloro,dato che questo può ridurre oannullare l’effetto del vaccino.

Consultare un veterinario primadi vaccinare animali ammalati ostressati.

Una buona pulizia finale e la posa di una nuova lettiera riduce la concentrazione diagenti patogeni nell’ambiente.

Un periodo di fermo sufficientetra i gruppi riduce l’accumulodei comuni agenti patogeni chepossono ridurre la performancedel gruppo qualora si riutilizzi lalettiera.

Per controllare i rischi sanitari emigliorare la performance, èdi vitale importanza condurreregolarmente verifiche sullamanipolazione dei vaccini, letecniche di somministrazione ele risposte vaccinali.

La ventilazione e la gestionedevono essere ottimizzate dopola somministrazione di vaccini,in particolare durante periodi direazioni vaccinali.

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Punti Chiave

• La vaccinazione da sola non protegge i gruppi contro tutte lemalattie né contro una scarsa gestione.

• I programmi di vaccinazione devono essere sviluppati incollaborazione con veterinari aviari qualificati.

• La vaccinazione risulta più efficace se combinata con programmi dibiosicurezza e di gestione appositamente creati per ridurre il rischiodi malattie.

• I programmi di vaccinazione devono essere basati sui rischi sanitarilocali e sulla disponibilità dei vaccini.

• Ogni animale deve ricevere la dose stabilita di vaccino.• I programmi di vaccinazione dei pulcini devono tenere in

considerazione i vaccini somministrati ai genitori.

Indagine su malattiePer condurre indagini su malattie, è necessario sapere cosa aspettarsi adogni età e saper identificare una eventuale anomalia nel gruppo.

Qualora si osservino o si sospettino problemi sanitari, è indispensabilerichiedere al piú presto una consulenza veterinaria.

Quando si indaga, è importante essere molto prudenti nell’attribuire ad unbatterio o ad un virus isolato nel gruppo infetto la causa della malattia. Iproblemi di salute derivano da una molteplicitá di cause e interazioni.

Molte volte è possibile isolare batteri e virus non patogeni da broiler sani.

Per riuscire a migliorare continuamente lo stato sanitario dei broiler, ènecessario organizzare una buona raccolta di campioni e registrazione deidati durante tutta la vita dei gruppi e lungo la totalità del processo diproduzione.

E’ utile mantenersi aggiornati sui problemi sanitari locali e regionali peressere preparati ad ogni imprevisto.

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MANUALE BROILER ROSS: Stato Sanitario e Biosicurezza

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E’ utile seguire un metodo sistematico per risolvere i problemi sanitari inallevamento.

Di seguito sono elencati gli aspetti da controllare:

• Mangime: disponibilità, consumo, distribuzione, appetibilitá,contenuto nutrizionale, contaminanti e tossine, sospensione.

• Luce: sufficiente per un’efficiente crescita e sviluppo, esposizione eintensità uniformi.

• Lettiera: livello di umidità, livello di ammoniaca, carica patogena,tossine e agenti contaminanti, spessore, materiale, distribuzione.

• Aria: velocità, contaminanti e tossine, umidità, temperature,disponibilità, barriere.

• Acqua: fonte, contaminanti e tossine, additivi, disponibilità, caricapatogena, consumo.

• Spazio: densità, disponibilità di mangime, disponibilità di acqua,ingombri di ostacoli e attrezzatura.

• Sanificazione: igiene del sito (dentro e fuori il capannone), controllodegli insetti, manutenzione, procedure per la pulizia e disinfezione.

• Sicurezza: rischi relativi alla biosicurezza.

Le tabelle 10 e 11 evidenziano esempi di parametri di mortalitàpossibilmente collegati alla qualità e allo stato sanitario degli animali.Inoltre indicano indagini da condurre utilizzando il metodo di risoluzionedei problemi sanitari descritto in precedenza.

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MANUALE BROILER ROSS: Stato Sanitario e Biosicurezza

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Osservazione Indagine Possibili cause

Scarsa qualità dei pulcini:

Eccessivo numero di animalimorti all’arrivo

Comportamento apatico.

Aspetto generale dei pulcini:

• Ombelico non cicatrizzato

• Zampe/becco arrossati

• Zampe scure

• Ombelico o tuorlo sbiadito omaleodorante

Pulcini troppo piccoli a 1-4giorni.

Pulcini con malassorbimento:

Animali troppo piccoli tra i 4-7giorni.

Mangime, Sanitá, Aria eAcqua.

Stato sanitario e igienico delgruppo di origine.

Raccolta, stoccaggio e trasportodelle uova.

Sanificazione dell’incubatoio,incubazione, gestione.

Lavorazione e trasporto deipulcini.

Mangime, Luce, Aria, Acqua,Spazio:

Riempimento del gozzo a 24 oredall’accasamento.

Disponibilità e accessibilità dimangime e acqua.

Benessere degli animali.

Mangime, Luce, Lettiera, Aria,Acqua, Spazio, Sanitá eBiosicurezza:

Gruppo di origine.

Stato di idratazione dei pulcini.

Condizioni dello svezzamento.

Qualità del mangime eaccessibilità.

Periodi di fermo tra gruppi.

Esposizione a malattie.

Alimentazione inadeguata delgruppo di origine.

Stato sanitario e igienico digruppo di origine, incubatoio eattrezzatura.

Parametri sbagliati distoccaggio uova, umiditàrelativa, temperature e gestioneattrezzatura

Perdita di umidità inadeguatadurante l’incubazione.

Disidratazione causata da unafinestra di schiusa prolungata odalla rimozione ritardata deipulcini dalle schiuse.

Meno del 95% col gozzo pienoa 24 ore dall’accasamento.

Pulcini deboli.

Mangiatoie e abbeveratoiinadeguati.

Livelli insufficienti di mangimeed acqua.

Problemi di manutenzione o diubicazione dell’attrezzatura.

Ambiente e temperatura disvezzamento inadeguata.

Variazioni nel gruppo di origine.

Disidratazione dei pulcini.

Mangime di bassa qualità.

Cattive condizioni disvezzamento.

Periodi di fermo tra gruppitroppo brevi.

Insufficiente pulizia edisinfezione.

Malattie.

Scarse norme igieniche e dibiosicurezza.

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MANUALE BROILER ROSS: Stato Sanitario e Biosicurezza

Tabella 10: Risoluzioni di Problemi Comuni durante la Fase diSvezzamento 0-7 Giorni

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MANUALE BROILER ROSS: Stato Sanitario e Biosicurezza

Tabella 11: Risoluzioni di Problemi Comuni dopo i 7 giorni di Età

Punti Chiave

• Sapere che cosa aspettarsi e reagire alle anomalie. • Osservare...Indagare...Identificare...Agire. • Seguire un metodo sistematico.

Osservazione Indagine Possibili cause

Malattie:

Metaboliche

Batteriche

Virali

Micotiche

Protozoali

Parassitiche

Tossine

Stress

Alto numero di animali mortiall’arrivo al macello

Alto tasso di scarti al macello

Mangime, Luce, Lettiera, Aria,Acqua, Spazio, Sanitá eBiosicurezza:

Igiene dell’allevamento dibroiler

Rischi malattie locali

Vaccinazione e strategie per laprevenzione di malattie

Qualità e fornitura del mangime

Luce e ventilazione

Cause potenziali di stress:Temperatura

Gestione

Disordini immuno soppressori

Mangime, Luce, Lettiera, Aria,Acqua, Spazio, Sanitá eBiosicurezza:

Dati ed informazioni sui gruppi

Stato sanitario del gruppo

Storia del gruppo durante lacrescita (come interruzioni dicorrente elettrica, mangime edacqua)

Attrezzature potenzialmentedannose

Manipolazione degli animali daparte degli addetti al carico e altrasporto

Esperienza e formazione degliaddetti al carico e al trasporto

Condizioni durante il carico e iltrasporto (come condizioniclimatiche e attrezzaturautilizzata)

Scarse condizioni ambientali

Scarsa biosicurezza

Alto rischio malattie

Bassa protezione contro malattie

Implementazione insufficiente oinadeguata di programmi diprevenzione malattie

Bassa qualità del mangime

Fornitura inadeguata di mangime

Luce eccessiva o insufficiente

Ventilazione eccessiva oinsufficiente

Gestione inadeguatadell’allevamento

Attrezzatura inadeguata

Basso livello di benessereanimale

Problemi sanitari durante lacrescita

Gestione di eventi rilevanti per lostato sanitario e benessere deglianimali

Carico e trasporto non eseguiticorrettamente da parte degliaddetti

Condizioni difficili (climatiche orelative all’attrezzatura) durantela manipolazione, il carico o iltrasporto al macello

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MANUALE BROILER ROSS: Stato Sanitario e Biosicurezza

Diagnosi di malattieIl riconoscimento dei problemi sanitari è un processo composto da unaserie di fasi.

Per diagnosticare una malattia e provvedere ad elaborare edimplementare una strategia di controllo, è importante ricordare che quantopiù accurata sarà l’indagine, tanto più precisa sarà la diagnosi e tanto piùefficaci le azioni di controllo.

L’identificazione precoce delle malattie è un elemento di vitale importanza.

La tabella sottostante elenca alcuni modi per riconoscere sintomi dimalattie.

Tabella 12: Identificazione dei Sintomi

Punti chiave

• Osservazione giornaliera. • Registrazione accurata dei dati. • Monitoraggio sistematico delle malattie.

Accertamento giornaliero delcomportamento degli animali

Aspetto degli animali (comepiumaggio, dimensione,uniformità, colore)

Cambiamenti ambientali(come la qualità della lettiera,stress da caldo o da freddo,problemi di ventilazione)

Sintomi clinici di malattia(come rumore o faticarespiratoria, depressione, feci,pigolii)

Uniformità del gruppo

Visite regolari in allevamento

Necroscopia di routine inanimali sani e ammalati

Raccolta di campioni adeguatiper quanto riguarda tipo equantitá. Corretta scelta delleanalisi da richiedere e deiprovvedimenti da prendere aseguito delle necroscopie

Controlli microbiologici diroutine di allevamento,mangime, lettiera, animali ealtro materiale appropriato

Esami diagnostici adeguati.Serologia adeguata

Mortalità giornaliera esettimanale

Assunzione di acqua emangime

Tendenza della temperatura

Animali morti all’arrivo, dopol’accasamento o dopo l’arrivoal macello

Scarti al macello

Osservazioni da parte delpersonale dell’allevamento

Monitoraggio del laboratorio edell’allevamento

Analisi dati e tendenze

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MANUALE BROILER ROSS: Stato Sanitario e Biosicurezza

Note

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Note

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Obiettivo

Fornire un ambiente che consenta il raggiungimento di valori ottimali di crescita, uniformità, conversione e resa, garantendo altresí lo stato sanitario ed il benessere degli animali.

Pagine Contenuti

55 Principi 57 Sistemi di Ventilazione 60 Sistemi di Ventilazione Minima 61 Sistemi di Ventilazione di Transizione 62 Sistemi di Ventilazione a Tunnel 63 Sistemi di Raffreddamento per Evaporazione 65 Illuminazione dei Broiler 69 Gestione della Lettiera 70 Densità

Per informazioni più dettagliate sul controllo ambientale, vedi “Ross publication Environmental Management in the Broiler House, 2009”.

CA

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CAPANNONE E AMBIENTE

Sezione 4:

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Capannone e AmbientePrincipiIl principale mezzo di controllo ambientale è il controllo della ventilazione.È importante fornire un flusso costante e uniforme di aria di buona qualitàall'altezza degli animali. Per permettere agli animali di rimanere in buonasalute e raggiungere il loro pieno potenziale, è necessario fornire ariafresca ad ogni stadio della crescita.

La ventilazione aiuta a mantenere una temperatura confortevole per glianimali all’interno del capannone. Nel primo periodo di produzione, lapreoccupazione primaria è scaldare a sufficienza i pulcini, ma, al cresceredegli animali, l'obiettivo principale diventa quello di mantenere unambiente fresco.I sistemi di ventilazione utilizzati dipendono dal clima ma in tutti i casidevono poter eliminare il calore e l'umidità in eccesso, fornire ossigeno emigliorare la qualità dell'aria, rimuovendo i gas nocivi.

In commercio sono disponibili sensori per monitorare i livelli di ammoniaca,anidride carbonica, umidità relativa e temperatura, che potranno essereutilizzati in combinazione con i sistemi di ventilazione automatizzati.

Durante la loro crescita, i broiler consumano ossigeno e producono gas evapore acqueo. La presenza di cappe a gas aumenta il livello di gas nocivinel capannone. Il sistema di ventilazione deve rimuovere questi gas efornire aria di buona qualità.

Aria

I principali agenti contaminanti dell'aria all'interno del capannone sonopolvere, ammoniaca, anidride carbonica, monossido di carbonio e vaporeacqueo. A livelli eccessivi, questi agenti possono danneggiare il trattorespiratorio, riducendo l'efficienza della respirazione e la performancedegli animali.

Un'esposizione prolungata ad aria contaminata e umida può provocaremalattie (per esempio ascite o malattia cronica respiratoria), influenzare laregolazione della temperatura e contribuire ad una bassa qualità dellalettiera, come mostrato nella tabella sottostante.

Tabella 13: Effetti dei più Comuni Agenti Contaminanti dell'Aria neiCapannoni di Broiler

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MANUALE BROILER ROSS: Capannone e Ambiente

Ammoniaca Può essere fiutata a 20 ppm o più>10 ppm danneggia la superficie dei polmoni >20 ppm aumenta la predisposizione a malattie respiratorie>50 ppm diminuirsce il tasso di accrescimento

Anidride >3500 ppm causa ascite ed ad alti livelli Carbonica è letaleMonossido 100 ppm riducono l’assorbimento di ossigeno ed di Carbonio ad alti livelli è letalePolvere Danni al tratto respiratorio e maggiore

predisposizione a malattieUmidità Gli effetti dipendono dalla temperatura. Se >29°C e

UR >70%, la crescita diminuirà

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Acqua

Gli animali utilizzano una notevole quantità d'acqua, che passaall'ambiente e deve essere rimossa dalla ventilazione (mantenendo latemperatura dell'aria). Un animale di 2,5 kg di peso consuma nella sua vitaall'incirca 7,5 kg di acqua, dei quali circa 5,7 kg finiscono nell'ambiente.Questo indica che per 10.000 animali sono liberate nell'ambiente circa 57tonnellate di acqua, sotto forma di feci o di vapore acqueo espirato. E’compito del sistema di ventilazione rimuovere questo carico di acquadurante la vita del gruppo. Se per un qualsiasi motivo il consumo dovesseaumentare, sarà necessario rimuovere più umidità di quanto appenariferito.

Stress da Caldo

La temperatura corporea normale di un broiler è approssimativamente di41°C. Qualora la temperatura ambientale superi i 35°C, i broiler sono solitisoffrire di stress da caldo.

Quanto più a lungo i broiler sono esposti ad alte temperature, tantomaggiore sarà lo stress ed i suoi effetti. La Figura 17 si riferisce allarelazione tra temperatura ambientale e tempo di esposizione.

Figura 17: Relazione tra Temperatura Ambientale, Tempo di Esposizionee Temperatura Corporea

I broiler regolano la propria temperatura corporea in due modi: dispersionesensibile ed insensibile di calore. Tra i 13°C e i 25°C, la dispersionesensibile di calore avviene per irraggiamento fisico e convezione versol'ambiente più freddo. A temperature maggiori di 30°C, la dispersioneinsensibile di calore avviene attraverso raffreddamento per evaporazionee un aumento della frequenza respiratoria. La Tabella 14 illustra larelazione tra i due tipi di dispersione del calore e la temperaturaambientale.

56

MANUALE BROILER ROSS: Capannone e Ambiente

MorteTemperaturaAmbientale °C

MorteR

esp

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Min

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Tem

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ºC

Ore di Esposizione

LEGENDA

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Tabella 14: Dispersione di Calore nei Broiler

Ansimando, l'animale può controllare la propria temperatura corporeaattraverso l'evaporazione di acqua dalle vie respiratorie e dai sacchi aerei.Questo processo consuma energia ed è meno efficace in condizioni dielevata umidità. Qualora si mantenesse un'alta temperatura o umidità perperiodi prolungati, l’ansimare potrebbe non essere sufficiente a controllarela temperatura corporea e l'animale quindi potrebbe essere soggetto astress da caldo. In queste circostanze, aumentano la temperatura rettale,la frequenza cardiaca e quella metabolica e diminuisce l'ossigenazione delsangue. Lo stress fisiologico indotto da queste reazioni può essere letale.

Qualora gli animali ansimassero, la temperatura generale del capannonepotrebbe essere troppo elevata o la distribuzione dell'aria non essereuniforme.

Per ridurre lo stress da caldo:

• Ridurre la densità.• Assicurarsi che sia sempre disponibile una fonte d'acqua potabile

fresca a bassa salinità.• Fornire il mangime nel momento più fresco della giornata. • Aumentare il flusso d'aria sugli animali fino a due-tre m/sec.• Minimizzare gli effetti del calore irraggiato dal sole.• Ridurre gli effetti di temperature eccessive separando i sessi a densità

minori.

Sistemi di VentilazioneEsistono due tipi principali di sistemi di ventilazione: naturale e forzata.

Naturale (Capannone con Finestre), che può essere:

• Non Assistita Meccanicamente• Assistita Meccanicamente

Forzata (Capannone ad Ambiente Controllato), che può essere:

• Minima • di Transizione• a Tunnel • a Pannelli di Evaporazione • Umidificazione/Nebulizzazione

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MANUALE BROILER ROSS: Capannone e Ambiente

Sensibile (Irraggiamento Insensibilee Convezione) (Evaporazione)

25°C 77 2330°C 74 2635°C 10 90

Dispersione di Calore % TemperaturaAmbientale

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Ventilazione Naturale: Capannone con Finestre

La ventilazione naturale si riferisce ad un capannone aperto confinestre/tende (Figura 18). In questo tipo di ventilazione, l'apertura sul fiancodel capannone permette alle correnti convettive di entrare e scorrere nelcapannone. Quando la temperatura sale, le finestre/tende vengono aperteper permettere all'aria esterna di entrare nel capannone. Quando latemperatura scende, le tende vengono chiuse per diminuire il flusso d'aria.

Figura 18: Esempio di Ventilazione Naturale

La ventilazione a tende richiede una gestione continua sulle 24 ore se sivuole controllare adeguatamente l'ambiente del capannone. Percompensare cambi di temperatura, di umidità e di velocità e direzionedell’aria, è necessario monitorare le condizione ambientali e regolare letende costantemente. Questo tipo di ventilazione non si utilizza quasi più,per via dell’impegno richiesto all’allevatore. Inoltre, il capannone adambiente controllato ha dimostrato di aumentare la vitalità, il tasso diaccrescimento, la conversione e il benessere degli animali.

Quando le tende sono aperte, lasciano entrare un grande volume di ariaesterna, eguagliando le condizioni interne a quelle esterne. Questo tipo diventilazione è ideale solo laddove la temperatura esterna sia vicinaall’obiettivo di temperatura del capannone.

Il ricambio dell'aria dipende dai venti esterni e gli agitatori migliorano lacircolazione dell'aria. Nei giorni medio-caldi con poco vento, gli agitatoriforniscono un buon ambiente. Per aumentare il livello di raffreddamento,si possono utilizzare umidificatori o nebulizzatori in combinazione agliagitatori.

N, l’apertura ridotta delle tende fa entrare l'aria esterna a bassa velocità e,siccome l’aria fredda è pesante, cala immediatamente al suolo. Questofenomeno può raffreddare gli animali e creare una lettiera bagnata. Allostesso tempo, l'aria più calda fuoriescedal capannone, provocando ampieoscillazioni di temperatura. Gli agitatori aiutano a miscelare l'aria esternafredda con l'aria interna calda. In climi freddi, si consiglia l'automazionedelle finestre/tende e l’istallazione di ventilatori a parete che possonoessere comandati sia da timer che da termostati.

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MANUALE BROILER ROSS: Capannone e Ambiente

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Sistemi di Ventilazione Forzata: Capannone ad Ambiente Controllato

La ventilazione forzata o a pressione negativa è il sistema di ventilazionepiù usato per controllare l'ambiente del capannone, poiché forniscecondizioni più uniformi grazie ad un miglior controllo sul ricambio e sulflusso d'aria.

Questi sistemi utilizzano ventilatori ad estrazione per prelevare aria dalcapannone e creare una pressione negativa nel capannone (Figura 19).Questo crea un vuoto parziale (pressione negativa o statica) all'interno,facendo in modo che l'aria esterna entri attraverso aperture controllateposte sulle pareti laterali. La velocità con cui l'aria entra è determinatadalla pressione negativa del capannone, il che, a sua volta, dipende dellacapacità dei ventilatori e della superficie delle prese d’aria.

Figura 19: Esempio di Ventilazione Forzata

Per raggiungere i corretti valori di pressione negativa (o statica), bisognacorrelare il numero di aperture sulle pareti al numero di ventilatori inazione. Le aperture sono controllate automaticamente in base al numerodi ventole in azione. Per monitorare la quantità di pressione negativagenerata, si può utilizzare un barometro a mano o a muro.

Al crescere dei broiler, bisogna aumentare il livello di ventilazione. Ventoleaggiuntive devono essere azionate in automatico quando necessario. Aquesto proposito, é necessario installare al centro del capannone o, sepossibile in più punti, dei termostati o sensori di temperatura all'altezzadegli animali.

La ventilazione a pressione negativa può essere operata in tre diversemodalità, a seconda delle esigenze di ventilazione degli animali:

• Ventilazione Minima• Ventilazione di Transizione• Ventilazione a Tunnel

Qualora si utilizzi una ventilazione ad aria forzata, é indispensabile avereun generatore elettrico di emergenza.

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MANUALE BROILER ROSS: Capannone e Ambiente

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Sistemi di Ventilazione MinimaLa ventilazione minima è utilizzata nelle giornate più fresche e con glianimali giovani.

Lo scopo è far entrare aria fresca sufficiente a rimuovere l'eccesso diumidità e gas nocivi, mantenendo la temperatura richiesta.

Temperatura

Le temperature richieste per pulcini fino ai 21 giorni di età sono riportatenella Sezione 1, Gestione dei Pulcini, di questo Manuale. La temperaturaraccomandata all'altezza dei pulcini scende dai 30°C al primo giorno ai20°C a 27 giorni. Successivamente, si raccomanda di mantenere latemperatura a 20°C fino alla macellazione. La temperatura effettiva varieràsecondo le circostanze e il comportamento dei pulcini, come spiegato inquesta sezione e nella Sezione 1.

Ventilazione

A prescindere della temperatura esterna, il capannone deve essereventilato almeno per un periodo minimo di tempo. La Tabella 15 riporta ilivelli minimi di ventilazione per un capannone da 20.000 animali.

Tabella 15: Livelli Minimi di Ventilazione (Capannone da 20.000 Animali)

Una ventilazione minima efficace deve creare un vuoto parziale (pressionenegativa) tale da risucchiare l'aria esterna da tutte le aperture ad unavelocità sufficiente. Questo permette all'aria esterna di miscelarsi conl'aria calda interna al di sopra degli animali, piuttosto che precipitare alsuolo raffreddandoli. Per avere un flusso d’aria uniforme, la velocitàdell'aria entrante deve essere la stessa in tutte le aperture.

Questo tipo di ventilazione é normalmente controllato da timer, secondo icalcoli mostrati nella pagina seguente. All’aumentare della temperatura, ilcontrollo delle ventole deve passare temporaneamente dal timer altermostato, per fornire una ventilazione adeguata alle necessità deglianimali. Regolare i termostati a scalini di 1°C.

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MANUALE BROILER ROSS: Capannone e Ambiente

Età dell'animale m3 all'ora m3 totali (giorni) per animale all'ora

1 0,16 32008 0,42 840015 0,59 1180022 0,84 1680029 0,93 1860036 1,18 2360043 1,35 2700050 1,52 30400

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Calcolo per le Regolazioni dei Timer delle Ventole per la VentilazioneMinima

Calcolare le impostazioni dei timer delle ventole per una ventilazioneminima seguendo i passaggi sottostanti (di tutti questi passaggi ériproposto un esempio nell'Appendice 7):

• Calcolare il livello minimo di ventilazione come indicato nell'Appendice7. Il livello esatto varierà per ogni singolo capannone e a seconda dellarazza e del sesso. Contattate il fabbricante e il Servizio TecnicoAviagen per informazioni più specifiche. I livelli riportati nell'Appendice7 si riferiscono a temperature comprese tra -1°C e 16°C; pertemperature inferiori o superiori, sarà necessaria una leggeradiminuzione o aumento dei suddetti valori.

• Calcolare la ventilazione totale necessaria per il capannone (metri cubitotali per ora(cmh)) come segue:

ventilazione minima ventilazione minima numero totale di totale per animale animali nel capannone

• Calcolare la percentuale del tempo di funzionamento delle ventolecome segue:

Ventilazione minima totalePercentuale di tempo =

Capacità totale delle ventole usate

• Temporizzare come da risultato.

Punti Chiave

• La ventilazione minima è utilizzata per pulcini giovani, nottetempo ocome ventilazione invernale.

• Ventilare il capannone, a prescindere della temperatura esterna, perfornire aria fresca e rimuovere gas nocivi e umidità in eccesso.

• La ventilazione minima deve essere controllata da timer.

Sistemi di Ventilazione di TransizioneLa ventilazione di transizione si basa su due principi di ventilazione: latemperatura esterna e l’età degli animali. Viene utilizzata in posti conperiodi sia caldi che freddi.

Mentre la ventilazione minima è controllata da timer, la ventilazione ditransizione è controllata dalla temperatura.

La ventilazione di transizione inizia quando il ricambio d'aria necessariosupera il minimo, cioè quando i sensori di temperatura o i termostatiprendono il sopravvento sui timer per mantenere le ventole in azione.

61

MANUALE BROILER ROSS: Capannone e Ambiente

= x

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La ventilazione di transizione funziona allo stesso modo della ventilazioneminima, ma essendo la capacità delle ventole maggiore, anche il ricambiod'aria è superiore. Per rimuovere il calore senza dover passare allaventilazione a tunnel, la ventilazione di transizione richiede che le aperturesulle pareti siano collegate ad un regolatore della pressione statica. Disolito, questo tipo di ventilazione può essere utilizzato quando latemperatura esterna non supera di più di 6°C l’obiettivo di temperatura delcapannone o quando non è inferiore di più di 6°C dell’obiettivo ditemperatura. Se la temperatura esterna dovesse superare i 6°C in più,allora le ventole utilizzate per la ventilazione di transizione non sarebberosufficienti e si dovrebbe utilizzare la ventilazione a tunnel. Se latemperatura esterna dovesse scendere al di sotto dei 6°C in meno, allorale ventole utilizzate per la ventilazione di transizione potrebberoraffreddare eccessivamente gli animali.

Punti Chiave

• La ventilazione di transizione è controllata dalla temperatura,basandosi sulla temperatura esterna e sull'età degli animali.

• La ventilazione di transizione viene utilizzata quando il ricambiod'aria richiesto supera il ricambio minimo.

• In generale, la ventilazione di transizione può essere utilizzataquando la differenza tra la temperatura esterna e quella interna alcapannone non supera in valore assoluto i 6°C.

Sistemi di Ventilazione a TunnelLa ventilazione a tunnel é adatta ai climi caldi ed all’allevamento di pollipesanti grazie all'effetto raffrescante del flusso d'aria ad alta velocità.

La ventilazione a tunnel fornisce il massimo ricambio di aria e genera unvento refrigerante. Nel caso di animali di età inferiore alle quattrosettimane, ogni ventilatore da 122 cm genera un raffreddamento da ventodi 1,4°C. Per animali di età superiore alle quattro settimane, questo valoreprecipita a 0,7°C.

All'aumentare della velocità, la temperatura effettiva percepita daglianimali diminuisce. Per animali giovani, il tasso di diminuzione è il doppiodi quello per animali più vecchi. Quindi, con una temperatura esterna di32°C e una velocità dell'aria di 1 metro al secondo, un animale giovane(quattro settimane di vita) percepisce una temperatura effettiva di circa29°C. Se la velocità dell'aria aumentasse fino a 2,5 metri al secondo, lostesso animale percepirebbe una temperatura effettiva di circa 22°C, unadiminuzione di 7°C. Nel caso di un animale più vecchio (sette settimane),la diminuzione sarebbe all'incirca la metà (circa 4°C).

Osservare il comportamento degli animali è il miglior modo di verificare illoro benessere. Se la struttura del capannone permettesse soltanto laventilazione a tunnel, allora si dovrebbe prestare particolare attenzione aipulcini giovani, che sono sensibili alle correnti d’aria. Per i pulcini giovani,la velocità effettiva dell'aria al suolo deve essere minore di 0,15 metri alsecondo o comunque la più bassa possibile.

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MANUALE BROILER ROSS: Capannone e Ambiente

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Nei capannoni a tunnel, in caso di temperatura molto alta, gli animalitendono a migrare verso le entrate dell’aria. Quando il flusso d'aria ècorretto, la differenza di temperatura tra gli ingressi e le uscite dell’aria noné ampia. Nei capannoni con problemi di migrazione si rischia di perdere ivantaggi della ventilazione a tunnel. Fino ai 21 giorni di età, è possibilerisolvere questo problema istallando recinti di contenimento ogni 30 metri.Si consiglia di evitare i recinti massicci che limitano il flusso d'aria.

Punti Chiave

• La ventilazione a tunnel é adatta ai climi caldi ed all’allevamento dipolli pesanti

• Il raffreddamento è ottenuto grazie ad un flusso d'aria ad altavelocità.

• Osservare il comportamento degli animali per verificare che lecondizioni ambientali siano corrette.

• Prestare attenzione ai pulcini giovani, in quanto sensibili allecorrenti d’aria.

• Considerare l'installazione di recinti di contenimento.

Sistemi di Raffreddamento per EvaporazioneDato che nella ventilazione a tunnel la velocità del flusso d’aria è alta, épossibile aggiungere un sistema di raffreddamento per evaporazione.Questo tipo di raffreddamento migliora le condizioni ambientali durante iperiodi caldi ed aumenta l'efficacia della ventilazione a tunnel utilizzandoil principio dell'evaporazione dell'acqua per diminuire la temperaturaall'interno del capannone.

Il raffreddamento per evaporazione funziona meglio se adibito amantenere una certa temperatura nel capannone, piuttosto che a ridurretemperature già troppo elevate.

I tre fattori che influenzano direttamente il raffreddamento perevaporazione sono:

• Temperatura dell'Aria Esterna• Umidità Relativa (UR) dell'Aria Esterna• Efficienza di Evaporazione

Esistono due tipi principali di sistemi di raffreddamento per evaporazione:raffreddamento a pannelli con ventilazione a tunnel eumidificazione/nebulizzazione.

Raffreddamento a Pannelli con Ventilazione a Tunnel

I sistemi di raffreddamento a pannelli raffreddano l’aria forzandolaattraverso pannelli umidi di cellulosa (vedi Figura 20). Il doppio effetto delraffreddamento a pannelli e della velocità dell'aria permette il controlloambientale del capannone con temperature superiori ai 29°C. Perminimizzare l'eccessiva umidità in aree dove l'umidità ambientale èelevata (maggiore dell'80%), i sistemi di raffreddamento per evaporazione(pannelli o umidificatori) non devono operare a temperature inferiori ai27°C.

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MANUALE BROILER ROSS: Capannone e Ambiente

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Figura 20: Raffreddamento a Pannelli con Ventilazione a Tunnel

Umidificazione

I sistemi di umidificazione raffreddano l'aria in ingresso grazieall'evaporazione creata dal pompaggio di acqua attraverso nebulizzatori.Le linee di umidificazione devono essere vicine agli ingressi dell’aria perottimizzare la velocità di evaporazione e coprire tutto il perimetro delcapannone.

Figura 21: Esempio di Sistema di Umidificazione

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MANUALE BROILER ROSS: Capannone e Ambiente

Flusso d'Aria

Acqua

Aria Calda

Aria Raffreddatain Ingresso

Acqua per il Ricircolo

Pannello Raffreddante

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Esistono tre tipi di sistemi di umidificazione/nebulizzazione:

• Bassa pressione, 7-14 bar; dimensioni delle gocce fino a 30 micron. • Alta pressione, 28-41 bar; dimensioni delle gocce 10-15 micron. • Altissima pressione (nebulizzazione), 48-69 bar; dimensioni delle

gocce 5 micron.

Con sistemi a bassa pressione, le particelle hanno dimensioni maggiori epossono bagnare la lettiera. I sistemi ad alta pressione minimizzanol'umidità residua fornendo un intervallo di umidità più ampio. Le gocce piùridotte non bagnano la lettiera, cosa estremamente importante durante losvezzamento.

Punti Chiave

• Mantenere puliti ventole, umidificatori, evaporatori e ingressidell’aria.

• Il raffreddamento per evaporazione é usato per migliorare laventilazione a tunnel nei climi caldi.

• Esistono due tipi di sistema: raffreddamento a pannelli eumidificazione/nebulizzazione.

• Il raffreddamento a pannelli fa passare l'aria attraverso pannelliumidi di cellulosa e permette il controllo ambientale laddove latemperatura del capannone superi i 29°C.

• I sistemi di umidificazione raffreddano l'aria in ingresso grazieall'evaporazione di acqua pompata attraverso nebulizzatori. Sistemiad alta pressione minimizzano l'umidità residua.

Illuminazione dei Broiler Un programma luce deve essere semplice. I programmi complicati sonodifficili da mettere in pratica. Le specifiche di illuminazione sono soggettealla legislazione locale, che i programmi luce devono rispettare.

La gestione della luce è un'importante tecnica nella produzione di broiler.Vi sono almeno quattro aspetti importanti:

• Lunghezza d'onda (colore) • Intensità • Durata del fotoperiodo • Distribuzione del fotoperiodo (programmi a intermittenza)

La durata e la distribuzione del periodo luce hanno effetti interattivi.

Molti allevatori di broiler forniscono praticamente luce continua. Questosistema consiste in un lungo periodo di luce ininterrotto, seguito da unbreve periodo di buio di 30-60 minuti. Quest’ultimo serve ad abituare glianimali al buio, in caso di guasto all'impianto di illuminazione.

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MANUALE BROILER ROSS: Capannone e Ambiente

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In passato, si pensava erroneamente che la luce continua aiutasse adottimizzare l'incremento di peso vivo giornaliero.

L'esposizione al buio influenza la produttività, lo stato di salute, i profiliormonali, il tasso metabolico, la produzione di calore, il metabolismo, lafisiologia e il comportamento degli animali.

Recenti informazioni indicano che l'esposizione al buio:

• Riduce la crescita iniziale (tuttavia, potrebbe avvenire una successivacrescita compensatoria che permette agli animali di raggiungere l'obiettivodi peso, ma soltanto se la durata del periodo di buio non è eccessiva. Peri broiler leggeri (per esempio <1,6 kg), la crescita compensatoriapotrebbe non avvenire, a causa del poco tempo rimasto).

• Migliora la conversione grazie ad un metabolismo ridotto durante ilbuio e ad un cambiamento nella curva di crescita (cioè una curva piùconcava).

• Migliora lo stato di salute degli animali, riducendo i rischi di sindromeda morte improvvisa, ascite e problemi ossei.

• Influenza la resa della carcassa:- Riducendo la proporzione di filetto. - Aumentando la proporzione di cosce.- Modificando la quantità di grasso addominale (a volte di piú, a volte

meno).

Tutti i programmi luce dovrebbero fornire un periodo di luce di 23 ore eun'ora di buio nei primi stadi della crescita fino ai sette giorni di età.Questo assicura che i pulcini consumino una buona quantità di mangime.Ridurre la durata del giorno troppo presto diminuisce l'attività dialimentazione e fa calare il peso vivo a sette giorni.

Comparando varie lunghezze d'onda di luce monocromatica alla stessaintensità, il tasso di accrescimento dei broiler sembra migliore quandoesposti ad una lunghezza d'onda di 415-560 nm (dal viola al verde),rispetto a quando esposti ad una lunghezze d'onda >635 nm (rosso) o aluce ad ampio spettro (bianca).

L'attività di alimentazione e la crescita miglioreranno con un’intensitàluminosa di 30-40 lux fino ai 7 giorni di età e di 5-10 lux successivamente.L'intensità della luce deve essere distribuita uniformemente per tutto ilcapannone (a questo proposito, si possono istallare riflettori sopra le luci).

All'interno dell'Unione Europea, i requisiti di luce sono regolati dallaDirettiva UE 2007/43/EC. Questa stabilisce che ad ogni età deve esserefornita un'intensità luminosa minima di 20 lux durante il periodo diurno.

Durante il periodo di buio, l'intensità luminosa deve essere inferiore a 0,4lux. Si deve prestare attenzione ad evitare infiltrazioni di luce attraverso gliingressi dell'aria, gli alloggiamenti delle ventole e gli stipiti delle porte. Sideve controllare regolarmente l'isolamento dalla luce esterna.

Appena le luci vengono accese, tutti gli animali devono avere accessolibero, uguale e ad libitum ad acqua e mangime nutrizionalmenteadeguato (vedi Sezione 2, Fornitura di Acqua e Mangime).

66

MANUALE BROILER ROSS: Capannone e Ambiente

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Quando viene ridotta la durata del giorno, i broiler modificano il lorocomportamento alimentare. Per esempio, un cambiamento da 24 a 12 oredi luce provoca una diminuzione nel consumo di mangime del 30-40% neiprimi tre giorni. Tuttavia, dopo otto giorni, questa riduzione può essereinferiore al 10%. Durante il periodo di luce, i broiler modificano il loroschema alimentare riempiendosi il gozzo in previsione del periodo di buio.Quando torna la luce, ripetono lo stesso comportamento. Gli animalidestinati a pesi leggeri hanno meno tempo per adattare il lorocomportamento al periodo di buio rispetto agli animali piú pesanti. Quindi,l'effetto dell'esposizione al buio sulla performance in allevamento è piùpronunciato nei broiler leggeri.

La tabella sottostante fornisce consigli per i programmi luce basatisull'obiettivo di peso alla macellazione.

Tabella 16: Raccomandazioni Base di Intensità Luminosa e Periodo Luceper Ottimizzare la Performance in Allevamento

NOTE+ almeno per gli ultimi tre giorni prima della macellazione: 23 ore luce/1 ora buio.++ La direttiva UE per i broiler richiede un totale di sei ore di buio, di cui almeno 4 consecutive.

Aviagen non raccomanda la fornitura di luce continua per tutta la vita delgruppo. Si deve fornire un minimo di quattro ore di buio dopo i sette giornidi vita. In caso contrario, si verrà incontro ai seguenti problemi:

• Un comportamento alimentare anormale, dovuto alla privazione disonno.

• Una performance biologica non ottimale.• Un ridotto benessere degli animali.

In climi caldi e in allevamenti senza controllo ambientale, è importantecalcolare correttamente il momento ideale per il periodo di buio al fine diottimizzare il benessere degli animali. Per esempio, nei capannoni apertisenza controllo ambientale, il mangime viene spesso rimosso durante laparte più calda del giorno e viene fornita luce continua di notte perpermettere agli animali di nutrirsi quando la temperatura è più bassa.

I broiler traggono vantaggio da uno schema preciso di luce e buio (giornoe notte), avendo periodi di tempo differenziati per il riposo e per l'attività.Alcuni importanti processi fisiologici, come la mineralizzazione ossea e ladigestione, di norma seguono ritmi diurni. Quindi, cicli precisi di luce ebuio permettono ai broiler di seguire schemi naturali di crescita e sviluppo.

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MANUALE BROILER ROSS: Capannone e Ambiente

Peso Vivo Età Intensità Durata del Giornoalla Macellazione (giorni) (lux) (ore)Meno di 2,5 kg 0-7 30-40 23 luce 1 buio

8-3 giorni prima 5-10 20 luce 4 buio++

della macellazione+

Più di 2,5 kg 0-7 30-40 23 luce 1 buio8-3 giorni prima 5-10 18 luce 6 buio

della macellazione+

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Nei broiler, il mangime impiega di solito quattro ore per arrivare all'intestino.Quindi, un'esposizione al buio di più di sei ore consecutive può provocareun comportamento eccessivamente aggressivo al ritorno della luce. Questopotrebbe causare un aumento dei graffi, con il conseguente aumento degliscarti ed il calo della categoria della carcassa al macello.

Inoltre, un'esposizione al buio superiore alle quattro ore:

• Riduce la resa del petto.• Aumenta la resa delle cosce.

Questo è un fenomeno importante nella produzione di broiler per ildisosso.

Inoltre, è anche possibile modificare la distribuzione del periodo luce; ci siriferisce, allora, ad un programma ad intermittenza. Questi programmiconsistono di blocchi di periodi di luce e di buio, ripetuti durante le 24 ore.Il vantaggio è che, con pasti ridotti (cioè brevi periodi di alimentazione)seguiti da periodi per la digestione (cioè periodi di buio), la conversionemigliora. Si ritiene che la maggiore attività causata da questo schemaregolare di luce e buio migliori la salute degli arti e la qualità dellacarcassa, diminuendo, per esempio, l’incidenza di necrosi e vesciche alpetto. La struttura dei programmi luce ad intermittenza deve essere il piùsemplice possibile per facilitare la sua implementazione.

La portata degli effetti che il programma luce ha sulla produzione di broilerè influenzata dai seguenti fattori:

• Il momento di applicazione del programma (prima lo si applica, piùvantaggioso sarà per lo stato di salute degli animali).

• L'età alla macellazione (gli animali più vecchi sono soliti trarre piùvantaggio dall'esposizione al buio).

• L'ambiente (una prolungata esposizioni al buio peggiora gli effetti diun'alta densità).

• L'alimentazione (una prolungata esposizioni al buio peggiora gli effettidi uno spazio mangiatoia limitato).

• Il tasso di accrescimento degli animali (la luce avrà un impattomaggiore sullo stato di salute di animali in rapida crescita piuttosto chesullo stato di salute di animali con una dieta nutrizionalmente frenata).

Si possono utilizzare diversi tipi di fonte di luce per i broiler. I tipi piùcomuni sono a incandescenza e a fluorescenza. Le luci a incandescenzaforniscono un buono spettro, ma non sono efficienti in termini di energia.Tuttavia, se hanno un’elevata emissione di lumen per watt, aiuteranno aridurre i costi di gestione. Le luci a fluorescenza producono dalle tre allecinque volte la quantità di luce per watt delle luci a incandescenza.Tuttavia, perdono di intensità nel tempo e devono essere sostituite primadell'effettivo guasto. Queste luci garantiscono un risparmio significativosul costo dell'elettricità, una volta ammortizzato il costo di installazione.

Non vi sono differenze tra queste due fonti di luce per quanto riguarda laperformance dei broiler. Le lampade ed i riflettori devono essere pulitiregolarmente per avere la massima efficacia.

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MANUALE BROILER ROSS: Capannone e Ambiente

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Punti Chiave

• Programmi semplici• La luce continua o quasi continua non è ottimale.• Fino ai sette giorni, i pulcini devono ricevere 23 ore di luce (30-40

lux) e un'ora di buio.• Dopo i sette giorni di età, un periodo di buio di quattro o più ore (ma

mai più di sei ore) è solito portare benefici.• La quantità di ore di buio dipenderà dalle circostanze e dalla

richiesta di mercato.• Molti aspetti della gestione della produzione interagiscono con il

programma luce e modificano gli effetti che questo ha sullaperformance degli animali.

Gestione della Lettiera La scelta del materiale utilizzato per la lettiera dipenderà dai costi locali e dalladisponibilità di materie prime. La lettiera deve soddisfare i seguenti requisiti:• buon assorbimento dell'umidità• biodegradabile • confortevole per gli animali • poca polvere • esente da agenti contaminanti• sempre disponibile e biosicura

E’ importante distribuire uniformemente i trucioli di legno fino ad unospessore di 8-10 cm. Se lo smaltimento della lettiera rappresenta unproblema, la profondità potrà essere minore purché la temperatura sia di28-30C. Si preferisce un suolo in cemento rispetto ad uno in terra battuta,dato che è lavabile e permette di gestire la lettiera in modo più efficace.La tabella sottostante elenca le caratteristiche di alcuni materiali.

Tabella 17: Caratteristiche di Alcuni Comuni Materiali da Lettiera

69

MANUALE BROILER ROSS: Capannone e Ambiente

Materiale CaratteristicheTrucioli di Legno Buon assorbimento e fermentazione

Possibile contaminazione da insetticidi tossici e altri composti chimici (generazione di muffe)

Paglia Trinciata Meglio la paglia di frumentoPossibile contaminazione da prodotti chimici agricoli, funghi e micotossineFermentazione lentaMeglio se utilizzato al 50% con trucioli di legno

Carta Sminuzzata La gestione può essere difficile in condizioni umideLa carta lucida non è adatta

Pula e Gluma Non molto assorbenteMeglio se mischiato con altri materialiPotrebbe essere ingerito

Segatura Non adattaPolverosa e potrebbe essere ingerita

Pellet di Paglia Trattati Chimicamente Utilizzare secondo le raccomandazioni del fabbricanteSabbia Può essere utilizzata in zone aride su pavimento

Se troppo spessa, può impedire il movimentoNecessita di una buona gestione

Sfagno (muffa della torba) Può essere utilizzato con successo

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È importante che la lettiera rimanga asciutta e areata per tutta la vita delgruppo. Qualora la lettiera si compatti o si bagni, aumenteràsignificativamente l’incidenza di scarti delle carcasse.

La figura sottostante elenca le principali cause di lettiera di bassa qualità.

Figura 22: Cause di Bassa Qualità della Lettiera

Punti Chiave

• Proteggere i broiler da lesioni e fornire un riparo asciutto e caldo alsuolo, utilizzando un buon materiale in quantità sufficiente.

• Evitare diete che favoriscano la lettiera bagnata.• Garantire un'adeguata ventilazione ed evitare eccessi di umidità.• Scegliere un materiale assorbente, non polveroso e pulito.• Scegliere un materiale facilmente disponibile a basso prezzo da un

fornitore affidabile.• Sostituire la lettiera ad ogni ciclo per evitare il riciclo di agenti

patogeni.• Proteggere il deposito del materiale da lettiera dagli agenti climatici

e dall'accesso a parassiti e uccelli selvatici.

Densità di allevamentoLa scelta della densità è sostanzialmente legata a questioni economichee di legislazione locale.

La densità influenza il benessere degli animali, la loro performance,l'uniformità e la qualità del prodotto.

Una densità eccessiva, aumentando la pressione ambientale esercitatasui broiler, compromette il loro benessere e, in definitiva, la redditività.

70

MANUALE BROILER ROSS: Capannone e Ambiente

Tipo e regolazionedegli abbeveratoi

Ventilazione insufficiente

Mangimi ad alta salinità ead alto contenuto proteico

Elevata umidità

Enterite dovuta a malattie

Grassi di bassa qualità

Bassa qualità del materiale oaltezza insufficiente

Scarsa qualità della lettiera

Alta densità di allevamento

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La densità ottimale dipende dalla qualità del capannone e dal sistema dicontrollo ambientale. Se si aumenta la densitá é necessario regolare diconseguenza la ventilazione, lo spazio di alimentazione e la disponibilitàdi abbeveratoi.

La densitá dipende dalle seguenti variabili:

• L’obiettivo di peso vivo e di età alla macellazione.• Il clima e la stagione. • Il tipo di capannone e di impianti, in particolar modo della ventilazione.• La legislazione locale.• I certificati di qualità richiesti.

In certe regioni del mondo, la legislazione sulla densità è basatasemplicemente sui kg/m2. Un esempio è la legislazione dell'UnioneEuropea.

All'interno dell'Unione Europea, la densità si basa sulla Direttiva UE per iBroiler:

• 33 kg/m2

• in presenza di impianti capaci di garantire un ottimo livello di benessereanimale é possibile arrivare fino a 42 kg/m2

Gli standard di benessere stabiliscono un’adeguata fornitura di mangimee acqua, buone condizioni climatiche interne e una minima incidenza didermatite plantare.

Altre raccomandazioni si basano sulla gestione degli animali e tengono inconsiderazione il numero di animali e la massa per metro quadrato. Unesempio sono le raccomandazioni USA elencate nella tabella sottostante.

Tabella 18: Guida alle Densità Secondo il Numero di Animali e il Peso Vivo(raccomandazioni USA)

71

MANUALE BROILER ROSS: Capannone e Ambiente

Peso Vivo Animali Peso degli Animali degli Animali (kg) per m2 (kg) per m2

1,36 21,5 29,21,82 15,4 28,02,27 12,7 28,82,73 12,0 32,73,18 10,8 34,33,63 9,4 34,1

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Densità in Climi Caldi

In condizioni di caldo, la scelta della densità dipenderà dalla temperaturaambientale e dall'umidità. Altri elementi determinanti sono il tipo dicapannone e la capacità degli impianti.

Di seguito sono elencati alcuni esempi di densità in condizioni di caldo:

• In capannoni ad ambiente controllato:- Massimo 30 kg per metro quadrato.

• In capannoni aperti, con poco controllo ambientale:- Massimo 20-25 kg per metro quadrato.- Nei periodi più caldi dell'anno, massimo 16-18 kg per metro

quadrato.• In capannoni aperti, senza controllo ambientale:

- Non è consigliato allevare animali con peso vivo maggiore di 3 kg.

Punti Chiave

• Regolare la densità secondo l'età ed il peso alla macellazione.• Regolare la densità in base al tipo di capannone ed al sistema di

controllo ambientale.• Ridurre la densità se il clima o la stagione non consentono di

raggiungere l'obiettivo di temperatura del capannone. • Regolare la ventilazione e lo spazio di alimentazione se si aumenta

la densità.• Rispettare la legislazione locale e i requisiti stabiliti per i certificati di

qualità richiesti dal compratore del prodotto.

72

MANUALE BROILER ROSS: Capannone e Ambiente

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MANUALE BROILER ROSS: Capannone e Ambiente

Note

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MANUALE BROILER ROSS: Capannone e Ambiente

Note

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CONTROLLO DEL PESO VIVO E DELL’UNIFORMITÀ

Sezione 5:

Obiettivo

Confrontare la performance del gruppo in allevamento con gli obiettivi standard al fine di soddisfare le specifiche del prodotto finale.

Pagine Contenuti

77 Principi 77 Prevedibilità del Peso Vivo 78 Uniformità del Gruppo (CV%) 80 Allevamento a Sessi Separati

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Controllo del Peso Vivo edell’Uniformità PrincipiLa redditività dipende dal numero di animali che soddisfa le specifiche erichiede pertanto una crescita uniforme e prevedibile.

Per gestire adeguatamente la crescita è fondamentale conoscere qual èstata la performance di crescita in passato, la performance attuale eprevedere come potrà essere in futuro. Per acquisire questa conoscenza,e le azioni da essa derivanti, le misurazioni della crescita devono essereprecise.

Prevedibilità del Peso VivoPer pianificare l'età appropriata per la macellazione e per garantire che ilmassimo numero di animali raggiunga alla macellazione la fascia di pesodesiderata, è essenziale avere informazioni accurate sul peso vivo e sulcoefficiente di variazione (CV%) di ogni gruppo.

All'aumentare del tasso di accrescimento e all'anticipare dell'età dimacellazione, la previsione di incremento di peso vivo su più di due-tregiorni diventa sempre meno accurata. Per effettuare una stima precisa delpeso vivo alla macellazione, è necessario campionare ripetutamente ungrande numero di animali (più di 100) vicini all'età di macellazione (dai dueai tre giorni prima).

La tabella sottostante mostra il numero di animali da campionare peravere una stima di peso vivo affidabile e accurata a seconda del CV% delgruppo.

Tabella 19: Numero di Animali per Campione per una Stima di Peso Vivoa seconda dell'Uniformità del Gruppo

NOTE+ secondo il Coefficiente di Variazione (CV%; cioè deviazione standard/peso medio*100), quanto maggiore

é il numero, tanto più variabile é il peso corporeo del gruppo.++ la stima di peso vivo sarà compresa tra +/-2% del peso vivo effettivo con un’accuratezza del 95%.

Per pesare gli animali, si possono utilizzare bilance automatiche omanuali. Cambiamenti improvvisi nel peso vivo possono indicare unguasto o un malfunzionamento della bilancia. Si consiglia di controllareregolarmente l'accuratezza e l'affidabilità degli istrumenti.

77

MANUALE BROILER ROSS: Controllo del Peso Vivo e dell’Uniformità

Uniforme (CV% = 8) 61Moderatamente Uniforme (CV% = 10) 96Poco Uniforme (CV% = 12) 138

Numero di Animali da pesare++

Uniformità del Gruppo+

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Quando si utilizzano bilance manuali, é necessario pesare gli animalialmeno tre volte a settimana. Ogni volta si devono prelevare campionidella stessa dimensione da almeno due zone di ogni capannone.

I sistemi di pesa automatici devono essere installati dove si raduna ungrande numero di animali e dove i singoli animali restano abbastanza alungo da consentire la registrazione del peso.

Tendenzialmente, i maschi più vecchi e pesanti salgono di meno sullebilance automatiche, influenzando negativamente le media del gruppo. Siraccomanda di controllare regolarmente i dati delle bilance automaticheriferiti al tasso di utilizzazione (numero di pesate effettuate al giorno) e diconfrontare la media di peso vivo con valori provenienti da una pesatamanuale almeno una volta a settimana. Se il numero campionato saràridotto, le stime saranno inesatte.

Punti Chiave

• Pesare un numero sufficiente di animali. • Gli animali pesati devono essere rappresentativi dell'intero gruppo.• Le bilance utilizzate devono essere precise.• Si deve pesare gli animali frequentemente e accuratamente per

garatire la precisione della stima del peso vivo alla macellazione.

Uniformità del Gruppo (CV%) Il peso vivo dei broiler segue una distribuzione normale. La variabilità di ungruppo è descritta dal coefficiente di variazione (CV%), che è ladeviazione standard della popolazione espressa come percentuale dellamedia.

Gruppi variabili avranno un CV% elevato; gruppi uniformi avranno unCV% minore.

Ciascun sesso ha una propria distribuzione normale del peso vivo. Ungruppo non sessato avrà un CV% maggiore di un gruppo sessato. (Vedila Figura 23, riferita ad un gruppo alla fine della crescita).

78

MANUALE BROILER ROSS: Controllo del Peso Vivo e dell’Uniformità

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Figura 23: Distribuzione del Peso Vivo in un Gruppo di Broiler NonSessato

La Figura 24 mostra la distribuzione di peso a seconda del livello diuniformità (CV%) per tre gruppi sessati che hanno raggiunto l'obiettivo dipeso vivo di 1.900 g. Si può notare come le distribuzioni di peso sianodifferenti tra loro.

Quanto minore è il CV%, e quindi quanto meno variabile è il gruppo, tantomaggiore è il numero di animali che raggiunge l'obiettivo di peso.

Figura 24: Effetto del CV% sulle Fasce di Peso Vivo in un Gruppo Sessato

Il numero di animali che raggiunge l'obiettivo di peso è collegatoall'ampiezza della fascia stabilita come obiettivo e alla variabilità delgruppo. Quindi, se si stabilisce una fascia di peso di 1.800-2.000 g,perfino con un CV% di 8, solo il 58% degli animali raggiungerà il peso vivorichiesto (vedi Figura 25).

79

MANUALE BROILER ROSS: Controllo del Peso Vivo e dell’Uniformità

1,200 1,400 1,600 1,800 2,000 2,200 2,400 2,600 2,800

FemminaMaschioSesso Misto

Peso Vivo (grammi)

%d

elG

rup

po

adun

Det

erm

inat

oP

eso

Viv

o

LEGENDA

1,200 1,400 1,600 1,800 2,000 2,200 2,400 2,600 2,800

FemminaMaschioSesso Misto

Peso Vivo (grammi)

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rup

po

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Viv

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LEGENDA

1,300 1,500 1,700 1,900 2,100 2,300 2,500 2,700

CV% = 8CV% = 10CV% = 12

Peso Vivo (grammi)

%d

elG

rup

po

nella

Fasc

iad

iPes

oV

ivo

LEGENDA

Dettagli del gruppo:- Gruppo sessato

(maschi o femmine)- Media di peso vivo 1.900 g1,300 1,500 1,700 1,900 2,100 2,300 2,500 2,700

CV% = 8CV% = 10CV% = 12

Peso Vivo (grammi)

%d

elG

rup

po

nella

Fasc

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iPes

oV

ivo

LEGENDA

Dettagli del gruppo:- Gruppo sessato

(maschi o femmine)- Media di peso vivo 1.900 g

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MANUALE BROILER ROSS: Controllo del Peso Vivo e dell’Uniformità

La comprensione di questi principi di variabilità biologica è alla base diuna pianificazione efficace.

Figura 25: Effetto del CV% sul Numero di Animali nella Fascia Obiettivo diPeso Vivo

Punti Chiave

• Gli animali di gruppi uniformi raggiungono piú facilmente l'obiettivodi peso.

• La variabilità della performance aumenta il CV% del gruppo, cheinfluenza sia la redditività che l'efficienza dello stabilimento.

• Monitorare e gestire l'uniformità del gruppo per minimizzare lavariabilità.

• La performance dei gruppi uniformi (a basso CV%) è più facilmenteprevedibile della performance dei gruppi poco uniformi.

Allevamento a Sessi SeparatiDal CV% del gruppo si può stimare il numero di animali che raggiungerà,o quasi, la media di peso vivo. Ne segue che si possono otteneremiglioramenti nell'uniformità con gruppi sessati già dall'accasamento. Peridentificare il sesso di un animale si può utilizzare la tecnica del sessaggioall'ala descritta nell'Appendice 4.

Il vantaggio di separare i sessi é massimo quando maschi e femminevengono accasati in capannoni diversi. Entrambi i sessi possono esseregestiti più efficientemente per quanto riguarda l'alimentazione,l'illuminazione e la densità.

I maschi crescono più in fretta, necessitano di più mangime e hannomeno grasso nella carcassa rispetto alle femmine. Si possono utilizzareprogrammi nutrizionali differenti per i diversi sessi. Il metodo più praticoconsiste nell'utilizzare lo stesso mangime per entrambi i sessi, maanticipando l'introduzione del mangime di Finissaggio per le femmine(cioè prima dei 25 giorni di età). Si raccomanda di mantenere inalterate laquantità e la durata del mangime Starter, per garantire un adeguato primo

1,800-2,000 g 1,700-2,100 g 1,600-2,200 g

CV% = 8CV% = 10CV% = 12

58

49

41

76

67

97

91

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Fascia Obiettivo di Peso Vivo

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LEGENDA

1,800-2,000 g 1,700-2,100 g 1,600-2,200 g

CV% = 8CV% = 10CV% = 12

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Fascia Obiettivo di Peso Vivo

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LEGENDA

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sviluppo. Per maggiori informazioni sull'alimentazione separata,consultare il Nutrizionista Aviagen locale.

I maschi potrebbero trarre vantaggio da un programma luce modificato,se macellati a pesi maggiori rispetto alle femmine. Quindi, laddove gruppisessati vengano sistemati in uno stesso capannone diviso, con ambientee mangime in comune, si deve prestare particolare attenzione adottimizzare la gestione della crescita di ciascun sesso senza limitare l'altro.

Punti Chiave

• Minimizzare la variabilità del gruppo monitorando e gestendol'uniformità del gruppo.

• Allevare a sessi separatamente per ridurre la variabilità.

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MANUALE BROILER ROSS: Controllo del Peso Vivo e dell’Uniformità

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MANUALE BROILER ROSS: Controllo del Peso Vivo e dell’Uniformità

Note

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Obiettivo

Gestire la fase finale del processo di produzione per consentire di trasferire i broiler al macello in condizioni ottimali, assicurandosi di soddisfare i requisiti della macellazione e di mantenere alto il livello di benessere degli animali.

Pagine Contenuti

85 Principi 85 Preparazione al Carico 86 Carico 90 Macellazione

GE

STI

ON

E P

RIM

A D

ELL

A M

AC

ELL

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GESTIONE PRIMA DELLA MACELLAZIONE

Sezione 6:

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Gestione prima della MacellazionePrincipiLe procedure di gestione in vigore verso la fine del periodo di crescita,durante il carico e lungo il trasporto influiscono considerevolmente sullaqualità del prodotto finale.

La cura degli aspetti relativi al benessere degli animali durantequest’ultima fase produce benefici non soltanto per i soggetti, ma ancheper la conseguente qualità organolettica.

Le condizioni durante la crescita influiscono sulla resa della carcassa esull’incidenza degli scarti sanitari, mentre una cattiva gestione dellarimozione del mangime aumenterà il rischio di contaminazione fecale emicrobiotica delle carcasse al macello. Una carico senza una supervisioneadeguata potrebbe infliggere vari danni agli animali come contusioni,rottura delle ali ed emorragie interne nelle cosce.

Di conseguenza, è molto vantaggioso mantenere l’alta qualità raggiuntafino a questo momento. A questo proposito, è importante curare lagestione dell’ambiente e il benessere degli animali sia durante le fasi dimanipolazione verso il sistema di trasporto e di carico, sia lungo iltrasporto e al macello.

Inevitabilmente, prima della macellazione i soggetti perderanno peso inseguito alla perdita del contenuto intestinale dal momento in cui rimangonosenza mangime. Per minimizzare la perdita di peso della carcassa, occorreverificare che il periodo senza mangime non risulti eccessivo.

Quando i soggetti si trovano senza mangime per più di dieci ore, inizianoa disidratarsi, il loro benessere é compromesso e la resa della carcassadiminuisce. Di norma, i soggetti perdono fino allo 0,5% del loro pesocorporeo per ogni ora senza mangime durante le prime 12 ore (conrimozione dell’acqua solo se assolutamente necessario). Quando ilperiodo senza mangime supera le 12 ore, la perdita di peso aumenta finoallo 0,75-1,0% del peso corporeo per ogni ora. Non é possibile recuperareil peso perduto.

Preparazione al CaricoLuce

Qualora durante la crescita sia stato usato un programma luce, sarànecessario tornare alle 23 ore di luce (5-10 lux). In questo modo, i soggettisaranno tranquilli durante il carico. La Direttiva UE per i Broiler stabiliscedi fornire 20 lux almeno per tre giorni prima del carico.

Mangime

Si raccomanda di utilizzare un mangime di sospensione (IV periodo) perun tempo sufficiente prima della macellazione per evitare il rischio diresidui farmaceutici nella carne. Devono essere rispettati i periodi disospensione prescritti per il coccidiostatico e per i diversi medicinalispecificati nelle scheda tecnica di ogni prodotto. Qualora si seguanoprogrammi di sfoltimento, potrà essere necessario fornire agli animali unIV periodo per un tempo più lungo prima della macellazione.

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Il mangime dovrà essere rimosso tra le otto e le dieci ore prima delmomento stabilito per la macellazione per ridurre la contaminazione fecaleal macello. Questo periodo dovrebbe includere il tempo utilizzato per ilcarico, il trasporto e lo stoccaggio. Qualora il tempo senza mangime siaprolungato, l’acqua assorbita dai tessuti si accumulerà nel trattodigerente, riducendo in questo modo la resa. Potrebbe anche aumentarela contaminazione fecale.

La presenza di feci acquose in un gruppo di broiler in attesa dimacellazione indica che gli animali sono stati senza mangime per unperiodo eccessivo. Altre indicazioni sono la presenza di un fluido acquosodi colore giallo nell’intestino tenue e la presenza di lettiera nel gozzo enello stomaco muscolare.

Qualora la dieta includesse frumento intero, questo dovrà essere rimossodue giorni prima della macellazione per escludere la sua presenzanell’intestino.

Acqua

Si raccomanda di offrire accesso illimitato all’acqua per tutto il tempopossibile e di rimuoverla solo se assolutamente necessario.

L’accesso all’acqua puó essere prolungato nei seguenti modi:

• Utilizzando diverse linee di abbeveratoi. • Separando gli animali in box. • Rimuovendo progressivamente i singoli abbeveratoi.

Punti Chiave

• Utilizzare un mangime di sospensione (senza coccidiostatico) perevitare residui nella carne.

• Fornire piena luce per tre giorni (23 ore di luce e una di buio) perevitare problemi durante il carico.

• Seguire un programma appropriato di rimozione del mangime perconsentire agli animali di avere l’apparato digerente vuoto primadella macellazione, limitando in questo modo la contaminazionefecale durante il trasporto.

• Rimuovere il frumento intero dalla dieta due giorni prima dellamacellazione.

• Ritardare il piú possibile la rimozione degli abbeveratoi.

CaricoIl carico e la manipolazione provocano stress ai broiler. La maggior partedegli scarti sanitari alla macellazione sono causati durante il carico e lamanipolazione. E’ importante programmare il carico con sufficienteanticipo e supervisionare ogni fase attentamente. Soltanto personalecompetente, adeguatamente istruito, deve manipolare gli animali edoperare macchine come i carica-polli e i muletti. Per evitare contusioni,graffi o altre lesioni, è importante ridurre al minimo l’attività degli animali.

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La mortalità durante il carico e il trasporto non deve superare lo 0,1%.

Prima del Carico

E’ molto importante calcolare il tempo che sarà impiegato nelle operazionidi carico e trasporto. L’inizio del carico deve tenere conto del momentostabilito per la macellazione.

Bisogna calcolare la quantità di gabbie e carrelli necessari per trasportaregli animali prima che il processo abbia inizio.

E’ indispensabile controllare che tutta l’attrezzatura da utilizzare (inclusi iveicoli, le gabbie, i recinti e le reti) sia pulita, disinfettata e integra. Gabbierotte o danneggiate possono provocare lesioni agli animali.

Riparare, compattare e spianare il suolo all’ingresso del capannone (equalsiasi altra strada secondaria che arrivi al capannone) faciliterà l’uscitadei mezzi, evitando in questo modo le probabilità di contusioni e di alidanneggiate.

Qualora la lettiera del capannone fosse umida, sarà necessario sostituirlaper non ostacolare il carico.

Alzare le mangiatoie oltre i due metri o rimuoverle dal capannone per nonostacolare gli animali o il personale.

Separare gli animali in box per evitare gli ammucchiamenti e lasciarel’acqua in tutti i box che non sono immediatamento sotto carico.

Qualora fosse possibile, bisognerà abbassare l’intensità della luce duranteil carico per ridurre lo stress. In caso di carico notturno, che rappresental’opzione migliore, l’intensità luminosa del capannone deve essereabbassata al minimo. Qualora il carico sia effettuato di giorno, l’intensitàluminosa dovrà essere ridotta tanto quanto sia possibile. In ogni caso, laluce dovrà essere sufficiente per consentire un carico sicuro e attento. Laluce blu si è dimostrata molto efficace per questo fine. Per ottimizzare irisultati, è importante aspettare che gli animali si mettano a riposo unavolta abbassata la luce.

Qualora il carico sia effettuato di giorno, può essere utile mettere tendealle porte di ingresso del capannone.

In ambienti controllati, l’apertura delle porte e la rimozione degli animaliinfluirà sulla ventilazione. E’ importante monitorare e regolareattentamente il sistema di ventilazione lungo tutto il processo di carico perridurre lo stress causato ai broiler ed evitare l’accumulo di caloreall’interno del capannone.

Carico

I broiler vanno afferrati da entrambe le zampe (mai dalle cosce) perminimizzare sia lo stress sia le lesioni e le ferite, che possono prodursi segli animali battono le ali per divincolarsi.

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I soggetti devono essere sistemati accuratamente in gabbie o modulidall’alto verso il baso. I moduli si sono dimostrati più efficaci nel ridurre lostress e le lesioni rispetto alle gabbie convenzionali.

Non bisogna mai sovraccaricare le gabbie o i moduli, giacché questopotrebbe non solo produrre surriscaldamento e stress ma ancheaumentare la mortalità. Qualora la temperatura fosse alta, bisogneràdiminuire la quantità di broiler per gabbia o modulo.

L’uso inappropriato dell’attrezzatura per il carico può produrre stress elesioni ai broiler. Gli strumenti meccanici usati per questa operazione(come illustra la Figura 26) devono essere operati a velocità moderata.Non bisogna mai ammucchiare gli animali né forzarli ad entrare in questemacchine. Lo scarico del carica-polli deve essere allineato con l’aperturadelle gabbie o dei moduli.

Figura 26: Esempio di carica-polli

Trasporto

L’orario del trasporto deve rispettare la legislazione o le normative locali invigore.

Fino all’arrivo al macello, è molto importante assicurare un’adeguataprotezione contro gli agenti atmosferici. Qualora fosse necessario,saranno utilizzati sistemi di ventilazione o si provvederà ad aggiungere deisistemi di riscaldamento o raffreddamento. I veicoli utilizzati devonoessere concepiti per proteggere gli animali dagli agenti atmosferici e dareun minimo di ventilazione, se necessario.

Nei climi caldi, si consiglia di utilizzare ventole durante il carico deglianimali per consentire all’aria di circolare nelle gabbie o moduli presentisul camion. E’ importante lasciare uno spazio minimo di dieci centimetritra le file di gabbie. Utilizzare dei ventilatori o nebulizzatori per rinfrescaregli animali che attendono la macellazione.

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In caso di sosta del veicolo, il caldo aumenterà rapidamente, in particolarenei climi caldi o in caso non ci sia un sistema di ventilazione nel veicolo. Ilpiano di viaggio dovrà consentire al veicolo di partire dall’allevamentoappena finito il carico e le pause nell’itinerario dovranno essere brevi.

Lo scarico allo stoccaggio polli dovrà procedere senza ritardi. Qualora cifossero dei ritardi, sarà necessario fare ricorso a un sistema di ventilazioneaggiuntivo.

In climi freddi, il carico dovrà essere coperto per proteggerlo dal vento.Sarà opportuno accertarsi frequentemente del benessere degli animali.

Consegna

Una volta al macello, i camion dovranno parcheggiare al coperto. Qualoraci fossero dei teli, questi saranno rimossi per evitare che riducano laventilazione.

Per garantire il benessere degli animali, è essenziale che il macello abbiaun appropriato stoccaggio polli adeguatamente ventilato.

Questa zona deve avere luci, ventole e nebulizzatori. Questi ultimi devonoessere utilizzati quando la temperatura è molto alta se l’umidità relativa èinferiore al 70%. Nelle giornate più calde è possibile nebulizzare acquasulle ventole per migliorare l’evaporazione. Durante l’estate èindispensabile verificare che tutti i nebulizzatori e le ventole presenti nellostoccaggio polli siano funzionanti.

Punti Chiave

• Operare adeguatamente i carica-polli. • Mantenere un buon livello di ventilazione durante il carico

meccanico per ridurre lo stress. • Supervisionare attentamente i metodi di carico e manipolazione per

minimizzare lesioni agli animali.• Rimuovere o alzare qualsiasi tipo di ostacolo, come mangiatoie o

abbeveratoi, prima che l’operazione di carico abbia inizio edutilizzare divisori nei capannoni per evitare ammucchiamenti.

• Diminuire l’intensità luminosa prima del carico per calmare glianimali.

• Calcolare quanti animali sistemare per gabbia o modulo tenendoconto del peso corporeo dei soggetti e della temperatureambientale.

• Programmare il trasporto e l’arrivo degli animali.• Monitorare continuamente il benessere dei soggetti.

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LavorazioneUna buona produzione di carcasse di alta qualità e resa dipende dal modoin cui sono state integrate le operazioni di allevamento, carico elavorazione.

Un’attenta programmazione e una buona comunicazione tra l’allevamentoe il macello consentiranno un’ottima lavorazione. La gestioneall’allevamento può influire sui processi di macellazione, spiumatura edeviscerazione.

Per ridurre la contaminazione fecale, le lesioni alle carcasse e iconseguenti scarti sanitari, bisogna curare attentamente i seguentiaspetti:

• Qualità della lettiera• Densità • Programma di rimozione mangime• Metodi utilizzati per il carico• Programmazione del trasporto• Stoccaggio

Punti Chiave

• Portare soggetti puliti al macello. • Mantenere alta la qualità della lettiera, in quanto a spessore e

condizione, per minimizzare abrasioni e altri problemi di qualitàdella carcassa.

• Le lesioni da graffi aumentano quando la densità è alta o quando lospazio per mangiatoie e abbeveratoi è insufficiente, in particolarequando si utilizzano programmi di controllo mangime o luce.

• Mantenere alto il livello di benessere dei soggetti al macello. • Ridurre al minimo la durata del trasporto e dell’attesa per

minimizzare lo stress e la disidratazione.

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Note

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Note

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Pagina Contenuti

95 Appendice 1: Dati di Produzione 98 Appendice 2: Tabelle di Conversione 101 Appendice 3: Calcoli di Efficienza 102 Appendice 4: Sessaggio all’Ala 103 Appendice 5: Classificazione dei Mesi 104 Appendice 6: Risoluzione di Problemi 106 Appendice 7: Ventilazione e Calcoli

AP

PE

ND

ICI

APPENDICISezione 7:

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MANUALE BROILER ROSS: Appendici

Appendice 1. Dati di ProduzioneLa registrazione e l’analisi dei dati sono essenziali nel determinare glieffetti delle modifiche apportate a nutrizione, gestione, ambiente e statosanitario. L’accuratezza dei dati ha una grandissima importanza perl’efficacia della gestione, per la valutazione dei rischi, per il controllo delsistema e per rispondere tempestivamente ai problemi che possonosorgere.

L’analisi e l’interpretazione dei dati di produzione (peso vivo, conversionee mortalità) sono molto importanti per migliorare la performance.

E’ fondamentale monitorare anche lo stato igienico e sanitario.

Risulta utile definire protocolli operativi standard (SOP – StandardOperating Protocols) per tutti i processi relativi alla gestione dei broiler.Questi devono includere la documentazione delle procedure stabilite, dati,analisi dei dati e sistemi di monitoraggio.

Nella pagina successiva sono elencati i dati necessari nella produzione dibroiler.

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Evento Registri Commento

Numero di pulciniGruppo di origine ed età delgruppoData e ora di arrivoQualità dei pulcini

GiornalieraSettimanaleCumulativa

DataQuantitàNumero di lotto

Data di vaccinazoneTipo di vaccinoNumero di lottoData di scadenza

Peso vivo medio settimaleUniformità settimanale (CV%)

Data di consegnaQuantitàData di inizio del mangime di sospensioneTipo di mangime

Peso vivo, uniformità e numerodi animali morti all’arrivo

Registrare per sesso, sepossibileRegistrare scarti e motiviseparatamente Dati delle necroscopie permortalità eccessivaUna valutazione delle lesioni dacoccidiosi darà indicazione sullivello di rischio di campo

Secondo indicazioni veterinarie

Registrare ogni reazionevaccinale fuori dalla norma

Misurazioni più frequenti in casodi previsione del peso allamacellazione o di modifiche allacrescita attraverso programmiluce.

Un’accurata misurazione delmangime consumato consentedi valutare la conversione edeterminare la resadell’allevamento

Accasamento dei pulcini

Mortalità

Medicinali

Vaccinazioni

Peso vivo

Mangime

Tabella 20: Dati necessari nella produzione di broiler

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MANUALE BROILER ROSS: Appendici

Evento Registri Commento

Consumo giornaliero

Rapporto acqua/mangime

Qualità dell’acquaLivello di cloro

Temperatura:• Minima giornaliera• Massima giornaliera• Durante lo svezzamento, 4 a

5 volte al giorno• Lettiera durante lo

svezzamento• Temperatura esterna

giornalieraUmidità relativa giornalieraQualità dell’aria

Qualità della lettiera

Numero di animali rimossiOra e data della rimozione

Qualità delle carcasseIspezione sanitariaComposizione delle carcasseTipo e percentuale di scarti

Conta batterica totale

Registrare l’ora dei controlligiornalieri

Riportare il consumo giornalierosu un grafico, preferibilmenteper capannoneLa variazione improvvisa nelconsumo di acqua è unindicatore precoce di problemi,in particolare quando siutilizzano serbatoi aperti obacini di raccolta

Controllare più zone, inparticolare l’area dei pulcini Ogni giorno eseguire controlliincrociati dei sistemi automaticicon sistemi manuali

Se possibile tenere registri dellivello di polvere, CO2 e NH3 o,come minimo, registrare il livellodi polvere e NH3

Dopo la disinfezione, monitorarela presenza di salmonella,stafilococco o E.coli senecessario

Acqua

Ambiente

Fine ciclo

Informazioni dal Macello

Pulizia finale

Ispezione del capannone

Tabella 20 (continuazione): Registri necessari nella produzione di broiler

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Appendice 2. Tabelle di conversione

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MANUALE BROILER ROSS: Appendici

Lunghezza 1 metro (m) = 3,281 piedi (ft)1 piede (ft) = 0,305 metri (m)1 centimetro (cm) = 0,394 pollici (in)1 pollice (in) = 2,54 centimetri (cm)

Superficie1 metro quadrato (m2) = 10,76 piedi quadrati (ft2)1 piede quadrato (ft2) = 0,093 metri quadrati (m2)

Volume1 litro (l) = 0,22 galloni imperiali (gal) o 0,264 US galloni (gal US)1 gallone imperiale (gal) = 4,54 litri (l)1 US gallone (gal US) = 3,79 litri (l)1 gallone imperiale (gal) = 1,2 US galloni (gal US)1 metro cubo (m3) = 35,31 piedi cubi (ft3)1 piede cubo (ft3) = 0,028 metri cubi (m3)

Peso1 chilogrammo (kg) = 2,205 libbre (lb)1 libbra (lb) = 0,454 chilogrammi (kg)1 grammo (g) = 0,035 once (oz)1 oncia (oz) = 28,35 grammi (g)

Energia1 caloria (cal) = 4,184 Joules (J)1 Joule (J) = 0,239 calorie (cal)1 chilocalorie per chilogrammo (kcal/kg) = 4,184 Megajoules per chilogrammo (MJ/kg)1 Megajoule per chilogrammo (MJ/kg) = 108 calorie per libbra (cal/lb)1 Joule (J) = 0,735 piede-libbra (ft-lb)1 piede-libbra (ft-lb) = 1,36 Joules (J)1 Joule (J) = 0,00095 Unità Termiche Britanniche (BTU)1 Unità Termica Britannica (BTU) = 1055 Joules (J)1 chilowatt-ora (kW-h) = 3412,1 Unità Termiche Britanniche (BTU)1 Unità Termica Britannica (BTU) = 0,00029 chilowatt-ora (kW-h)

Pressione1 libbra per pollice quadrato (psi) = 6895 Newton per metro quadrato (N/m2) o Pascal (Pa)1 libbra per pollice quadrato (psi) = 0,06895 bar1 bar = 14,504 libbre per pollice quadrato (psi)1 bar = 105 Newton per metro quadrato (N/m2)

o Pascal (Pa) = 100 chiloPascal (kPa)

1 Newton per metro quadrato (N/m2) = 0,000145 libbre per pollice quadrato (lb/in2)o Pascal (Pa)

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MANUALE BROILER ROSS: Appendici

Densità1 piede quadrato per soggetto (ft2/soggetto) = 10,76 soggetti per metro quadrato (soggetti/m2)10 soggetti per metro quadrato (soggetti/m2) = 1,08 piedi quadrati per soggetto (ft2/soggetto)15 soggetti per metro quadrato (soggetti/m2) = 0,72 piedi quadrati per soggetto (ft2/soggetto)20 soggetti per metro quadrato (soggetti/m2) = 0,54 piedi quadrati per soggetto (ft2/soggetto)1 chilogrammo per metro quadrato (kg/m2) = 0,205 libbre per piede quadrato (lb/ft2)15 chilogrammi per metro quadrato (kg/m2) = 3,08 libbre per piede quadrato (lb/ft2)34,2 chilogrammi per metro quadrato (kg/m2) = 7,01 libbre per piede quadrato (lb/ft2)40 chilogrammi per metro quadrato (kg/m2) = 8,20 libbre per piede quadrato (lb/ft2)

TemperaturaTemperatura (°C) = 5/9 (Temperatura °F - 32)Temperatura (°F) = 32 + 9/5 (Temperatura °C)

Tabella 21: Conversione di Temperatura

Temperatura Operativa

La temperatura operativa viene definita come la temperatura minima delcapannone più 2/3 della differenza tra la temperatura massima e latemperatura minima del capannone. Si tratta di un valore moltoimportante quando vi sono oscillazioni significative delle temperaturediurne.

Esempio: Temperatura minima del capannone 16°C. Temperatura massima del capannone 28°C.

Temperatura Operativa = [(28-16) x 2/3] + 16 = 24°C

°C °F0 32,02 35,64 39,26 42,88 46,410 50,012 53,614 57,216 60,818 64,420 68,0

°C °F22 71,624 75,226 78,828 82,430 86,032 89,634 93,236 96,838 100,440 104,0

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Isolamento

Il valore U descrive la capacità di un materiale di condurre il calore e vienemisurato in Watt per chilometro quadrato per grado Centigrado(W/km2/°C)

Il valore R misura le proprietà isolanti dei materiali: quanto più alto è ilvalore R tanto migliore sarà l’isolamento. Questo valore è misurato inkm2/W (o ft2/°F/BTU).

Luce

La formula specificata di seguito può essere utilizzata per calcolarefacilmente la quantità di lampade necessarie in un capannone:

Superficie (m2) x lux massimi necessariNumero di lampade+ =

Wattaggio per lampada x fattore K

NOTA + Questa formula si riferisce a lampade a incandescenza sistemate ad una altezza di due metri sopra il

livello degli animali. Le luci a fluorescenza producono da tre a cinque volte la quantità di lux per Watt dellelampade a incandescenza.

Il fattore K dipende dal wattaggio, come si elenca di seguito.

Tabella 22: Wattaggio e Fattore K

100

MANUALE BROILER ROSS: Appendici

Ventilazione1 piede cubo per minuto (ft3/min) = 1,699 metri cubi per ora (m3/ora1 metro cubo per ora (m3/ora) = 0,589 piedi cubi per minuto (ft3/min)

Luce1 candela-piede = 10,76 lux1 lux = 0,093 candele piede

Isolamento 1 piede quadrato per grado Fahrenheit per Unità Termica Britannica (ft2/°F/BTU) = 0,176 chilometri quadrati per Watt (km2/W)1 chilometro quadrato per Watt (km2/W) = 5,674 piedi quadrati per grado Fahrenheit per

Unità Termica Britannica (ft2/°F/BTU)

15 3,825 4,240 4,660 5,0100 6,0

Potenza(Watt)

Fattore K

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Appendice 3. Calcoli di Efficienza

Fattore Efficienza Produttiva (PEF)+

Vitalità x Peso vivo x 100

Età in giorni x FCR

esempioEtà 42 giorni , peso vivo 2.652 g Mortalità 2,80%, FCR 1,75

97,20 x 2,652 x 100 = 351

42 x 1,75

esempioEtà 46 giorni, peso vivo 3.006 g Mortalità 3,10%, FCR 1,83

96,90 x 3.006 x 100 = 346

46 x 1,83

NOTE Quanto più alto è il valore ottenuto tanto migliore sarà la performance tecnica.

Questo calcolo è notevolmente influenzato dall’incremento di peso giornaliero. Qualora si confrontasserodiversi ambienti, le età alla macellazione utilizzate per il confronto dovrebbero essere simili.

+ Conosciuto anche come Fattore Europeo di Efficienza (EEF)

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MANUALE BROILER ROSS: Appendici

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Appendice 4. Sessaggio all’alaIn incubatoio, è molto facile identificare maschi e femmine già dal primogiorno di vita, dato che la maggiore parte delle varietà di Broiler Ross èsessabile all’ala. Alle femmine le piume crescono più in fretta che aimaschi. Bisogna osservare il rapporto tra le penne coprenti (stratosuperiore) e le penne primarie (strato inferiore) che si trovano nella parteesterna dell’ala.

Nei maschi, le penne primarie sono della stessa lunghezza o più cortedelle penne coprenti, come illustra la figura sottostante.

Figura 27: Piume dell’ala in un Broiler Ross maschio

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MANUALE BROILER ROSS: Appendici

Primarie di uguale lunghezza alle penne coprenti

Primarie più corte

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Appendice 5. Classificazione dei Mesi

Tabella 23: Classificazione dei Mesi rispetto all’Emisfero Nord eall’Emisfero Sud

NOTAE. N. – Emisfero nord

E. S. – Emisfero sud

103

MANUALE BROILER ROSS: Appendici

Nelle femmine, le primarie sono più lunghe delle penne coprenti, comeillustrato nella figura sottostante.

Figura 28: Piume dell’Ala in un Broiler Ross Femmina

Primarie più lunghe

E. N. E. S. E. N. E. S. E. N. E. S. E. N. E. S.Marzo Settembre Giugno Dicembre Settembre Marzo Dicembre GiugnoAprile Ottobre Luglio Gennaio Ottobre Aprile Gennaio Luglio

Maggio Novembre Agosto Febbraio Novembre Maggio Febbraio Agosto

Primavera Estate Autunno Inverno

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Appendice 6. Risoluzione di Problemi

Tabella 24: Risoluzione di Problemi

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MANUALE BROILER ROSS: Appendici

Problema Possibili Cause Azione

Alta Mortalità Precoce(>1% nella primasettimana)

Alta Mortalità (dopo 7 giorni)

Scarsa Crescita Iniziale e Uniformità

Scarsa CrescitaSuccessiva e Uniformità

Bassa qualità dei pulcini

Svezzamento inadeguatoMalattieAppetito

Malattie metaboliche (ascite,sindrome da morte improvvisa)

Malattie infettive

Problemi agli arti

Nutrizione

Qualità dei pulcini

Condizioni ambientali

Appetito

Basso consumo di sostanzenutritive

Malattie infettiveCondizioni ambientali

Controllare le norme operative in incubatoio e l’igiene delle uovaControllare il trasporto dei pulcini Adattare l’altezza delle cappeNecroscopia, consultare il veterinario Misurare il riempimento del gozzo e raggiungerei livelli stabiliti Controllare il livello di ventilazioneControllare la formulazione del mangimeEvitare una crescita iniziale eccessiva Controllare la ventilazione in incubatoioStabilire la causa (post mortem)Consultare il veterinario su medicinali evaccinazioni Controllare il consumo di acquaControllare i livelli di calcio, fosforo e vitaminaD3 Utilizzare programmi luce per aumentarel’attività degli animali Controllare il mangime starter Disponibilità, qualità fisica e nutritiva Controllare la fornitura d’acqua, disponibilità equalità Controllare le procedure in incubatoio: igienedelle uova, stoccaggio, condizionidell’incubazione, tempi di incubazione, tempi econdizioni del trasporto Controllare i profili di temperature e umiditàControllare la durata del giornoControllare la qualità dell’aria, CO2, polvere,livello minimo di ventilazione Controllare che la stimolazione dell’appetito nonsia insufficiente – scarso numero di soggetti conun riempimento del gozzo ottimale Controllare la formulazione e la qualità nutritiva e fisica del mangimeControllare il consumo di mangime el’accessibilità SottoalimentazioneProgramma luce troppo restrittivo Vedi Alta MortalitàControllare il livello di ventilazioneControllare la densitàControllare la temperatura del capannoneControllare la disponibilità di acqua e mangime

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Tabella 24 (continuazione): Risoluzione di Problemi

Problema Possibili Cause Azione

Scarsa Qualità dellaLettiera

Bassa Conversione

Impiumamento Scarso

Scarti Sanitari AlMacello

Nutrizione

Ambiente

Malattie infettiveScarsa crescita

Alta mortalità (in particolare versola fine)Spreco di mangime

Ambiente

Nutrizione

Ambiente

Nutrizione

AsciteVesciche ed abrasioni (necrosi)

Contusioni e fratture

Graffi

Malattia di Oregon (conosciutaanche come Miopatia MuscolareProfonda o Malattia del MuscoloVerde) Grasso eccessivo

Grassi di bassa qualità nel mangimeEccesso di sale Eccesso di proteine Lettiera poco profonda Materiale inadeguato per la lettieraTipo e regolazione degli abbeveratoi (perdite)Umidità troppo elevataDensità troppo elevataVentilazione insufficienteCausa di enterite, consultare il veterinarioVedi Scarsa Crescita Iniziale, Scarsa CrescitaSuccessiva

Vedi Alta Mortalità

Controllare le regolazione delle mangiatoieConsentire ai soggetti di svuotare le mangiatoiedue volte al giorno Controllare che la temperatura del capannonenon sia troppo bassaControllare la qualità e formulazione delmangimeControllare che la temperatura del capannonenon sia troppo elevataControllare che il mangime sia equilibrato inquanto a contenuto di metionina e cistina Vedi Alta MortalitàControllare la densità Controllare la lettieraAumentare l’attività degli animali (ad esempioattraverso i programmi luce o l’alimentazione)Controllare le procedure di manipolazionedurante il carico e la pesatura Troppa luceControllare l’accesso a mangime e acqua eprocedure di caricoSoggetti troppo disturbati durante la crescita, ad esempio allo sfoltimento, pesatura, ecc. Distribuzione del mangime inadeguata

Controllare l’equilibrio nutritivo della dieta Controllare che la temperature del capannonenon sia troppo elevata

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MANUALE BROILER ROSS: Appendici

Appendice 7. Livelli di Ventilazione e Calcoli

Tabella 25: Livelli di Ventilazione (per Animale) per Temperature tra -1 e 16°C

NOTEPer ulteriori spiegazioni, Vedi la Sezione 4, Capannone e AmbienteIl livello minimo di ventilazione è la quantità di aria necessaria per ora per fornire sufficiente ossigeno aisoggetti e mantenere la qualità dell’aria.Il livello massimo di ventilazione per i capannoni ad ambiente controllato in climi temperati è la quantità diaria necessaria all’ora per rimuovere il calore prodotto dagli animali in modo tale che la temperatura internasia mantenuta a non più di 3°C al di sopra della temperatura esterna. I livelli di ventilazione massimaaumenteranno qualora sia utilizzata la perdita convettiva di calore per raffreddare i soggetti, ad esempio nellaventilazione a tunnel.

Fonte: Servizio di Consulenza e Sviluppo per l’Agricoltura - UK

Peso Vivo Livello Minimo Livello Massimo(kg) di Ventilazione (m3/ora) di Ventilazione (m3/ora)

0,050 0,074 0,7610,100 0,125 1,2800,200 0,210 2,1530,300 0,285 2,9190,400 0,353 3,6210,500 0,417 4,2810,600 0,479 4,9080,700 0,537 5,5100,800 0,594 6,0900,900 0,649 6,6531,000 0,702 7,2001,200 0,805 8,2551,400 0,904 9,2671,600 0,999 10,2431,800 1,091 11,1892,000 1,181 12,1092,200 1,268 13,0062,400 1,354 13,8832,600 1,437 14,4202,800 1,520 15,5853,000 1,600 16,4123,200 1,680 17,2263,400 1,758 18,0283,600 1,835 18,8173,800 1,911 19,5964,000 1,986 20,3654,200 2,060 21,1244,400 2,133 21,874

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MANUALE BROILER ROSS: Appendici

Calcolo per l’Impostazione dei Timer delle Ventole per una Ventilazione Minima

Con l’obiettivo di determinare come impostare gli intervalli dei timer delle ventole per ottenere una ventilazione minima, utilizzare il seguente procedimento: Cercare il livello minimo di ventilazione raccomandato nella Tabella 25. Il livello esatto varierà a seconda della razza e del sesso e per ogni capannone specifico. Per informazioni più specifiche, consultare il fabbricante e il Servizio Tecnico Aviagen. I valori specificati nella Tabella 25 si riferiscono a temperature tra -1 e 16°C; per temperature inferiori o superiori, sarà necessario un leggero aumento o diminuzione dei suddetti valori rispettivamente.

Calcolare il livello totale di ventilazione richiesto per il capannone (metri cubi totali per ora (cmh) come segue:

Ventilazione minima totale = livello minimo quantità per animale x di animali Calcolare la percentuale di tempo di funzionamento delle ventole come segue:

Percentuale di tempo = Ventilazione minima totale

Capacità totale delle ventole usate

Temporizzare coma da risultato.

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MANUALE BROILER ROSS: Appendici

Calcolo per l’Impostazione dei Timer delle Ventole

Fase 1: Calcolare il livello totale di ventilazione per il capannone (metri cubi totali per ora (cmh))

Ventilazione minima totale = livello minimo quantità per animale x di animali Esempio: Un capannone con 30.000 broiler che pesano 800 g ai 20 giorni di vita. Il livello minimo di ventilazione è 0,594 cmh per animale (vedi Tabella 25). La ventilazione totale necessaria è 0,594 cmh x 30,000 animali = 17,820 cmh.

Fase 2: Calcolare la percentuale di tempo per il funzionamento delle ventole

Presumendo una combinazione normale di ventole per una ventilazione minima, cioè tre ventole di 91 cm con una capacità di 16,978 cmh l’una, deve essere calcolata la percentuale di tempo durante il quale le ventole devono essere in funzione per raggiungere la ventilazione totale necessaria.

Percentuale di tempo = Ventilazione minima totale

Capacità totale delle ventole in uso

Esempio:Presumendo che ci siano in uso tre ventole di 91 cm con una capacità di 16,978 cmh l’una. Capacità totale = 16,978 cmh x 3 = 50,934 cmh. Percentuale di tempo = 17,820 cmh ÷ 50,934 cmh = 0,35 = 35%. Di conseguenza, le tre ventole di 91 cm dovranno funzionare per il 35% del tempo.

Fase 3: Presumendo che si utilizzi un timer con intervalli di cinque minuti, il tempo di funzionamento è calcolato moltiplicando la percentuale di tempo per il ciclo totale di cinque minuti (300 secondi).

Esempio: Se si utilizzano tre ventole di 91cm. 35% di cinque minuti (300 secondi) = 1,75 minuti o 105 secondi. Le ventole saranno in funzione per 105 secondi per ogni ciclo di cinque minuti.

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Indice Analiticoabbeveratoi a goccia 15, 17, 19, 21, 36, 37

abbeveratoi, sistemi 14, 15, 17, 19, 33, 34, 35, 36, 37, 48, 70, 71, 86, 89, 90

accasamento 14, 96

acqua 14, 15, 32, 34, 44, 48, 49, 56, 97

acqua, contaminazione 32, 34

acqua, durezza, qualità 33

acqua, flusso 35

acqua, livello 36, 48

acqua, misuratori 35

acqua, nelle feci 56, 86

acqua, perdita 32

acqua, pozzi 33

acqua, pressione 35

acqua, rimozione 86

acqua, sistemi 34, 35

acqua/mangime, rapporto 34

alimentazione, area, spazio 15, 38, 49, 71, 90

alimentazione, attività 66

alimentazione, sistemi 11, 14, 15, 19, 21, 38, 49, 87, 89

ambiente 14, 17, 49, 55, 97, 105, 106

ambiente controllato 12, 59

ambienti termostaticamente controllati 59, 61

amminoacidi 27, 32

amminoacidi essenziali, ingredienti 31, 32

ammoniaca 16, 32, 55

anidrida carbonica 16, 55

animali morti all’arrivo 48, 49

ansimare 56, 57

anticorpi 12, 45

aria, correnti 16, 17

aria, qualità 16, 18, 48, 49, 55, 60

aria, scambio, flusso 13, 16, 58, 60, 62, 63

ascite 55, 66, 104, 105

automatica, alimentazione, pesa, ventilazione 38, 55, 58

azoto, nitrati 32, 33

benessere 49, 67, 85, 89, 90

benessere, zona di 49, 55, 62, 69, 89

biosicurezza 43, 46, 48, 49

calcio 28, 34

caldo da irraggiamento 56, 57

caldo, stress da 49, 50, 56, 57, 86, 88

calore, incremento 31

calore, perdita 56

campionamento, per pesa 77

capannone aperto 58, 67

capannone, ispezione 97

capannone, sistema 55, 57, 106

carbonio, monossido 16, 55

carcasse, qualità, lesioni, resa 66, 68, 85, 90

carico 49, 86, 87, 89, 90

carico, attrezzatura 86, 89

carico, formazione addetti 49

carico, preparazione 87

carrelli 87, 88

carta 11, 14, 15, 19, 21, 38, 69

cisterne, acqua 33

clima caldo 31, 37

cloro 28, 33, 45

coccidiostatico 85

competizione alimentare 38

comportamento 18, 20, 22, 50, 62, 67

condizioni ambientali, modifiche, controllo 16, 50,63, 104

contaminazione batterica 32, 33, 38, 46, 49

contaminazione fecale 86, 90

contaminazione, aria, lettiera, mangime 55, 69, 85

conversione 29, 38, 105

coprenti, penne 105

correnti d’aria, velocità 16, 58, 62, 89

cosce 66

crescita 29, 66, 104

crescita iniziale 29, 104

crescita, gestione 77, 105

CV 78

deboli, pulcini 48

densità 19, 57, 70, 90

densità nutrizionale 29

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MANUALE BROILER ROSS: Indice Analitico

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MANUALE BROILER ROSS: Indice Analitico

Indice Analiticodermatite plantare 32, 71

deviazione standard, uniformità del peso vivo 78

diagnosi di malattie 50

dimensione, mangime 30

disidratazione 14, 17, 48, 85

disinfezione dell’ambiente 13, 44, 48

disosso 28, 68

distribuzione normale, uniformità del peso 78

durata, giorno, buio 65, 66, 67, 68, 69

energia 27

enterite 32

enzimi 28

evaporazione, raffreddamento 56, 57, 63, 64, 89

eviscerazione 90

fasce di peso, distribuzione 77, 80

Fattore di Efficienza Produttiva 101

Fattore Europeo di Efficienza 101

femmine 80

ferro 33, 34

fibre 32

fine ciclo 85, 97

fitasi 32

fluorescenza, luce 68

fosforo 28, 32

frumento 30, 86

gas 16, 55, 60

gas nocivi 55

genetico, potenziale 11

gozzo, riempimento del gozzo 15, 48

graffi 105

grassi/oli 31, 32, 70

grasso al macello 105

gruppo di origine 12, 15

gruppo, uniformità, variabilità 50, 80

igiene 48, 95

incandescenza, luce 68

incubatoi 12, 48

incubazione 12

indagine su malattie 46

insetti, controllo 43

isolamento 100

isolamento, biosicurezza 43

lesioni agli arti 39, 48, 104

lesioni, carico, macellazione 86, 87, 105

lettiera 13, 44, 47, 48, 49, 69, 86, 90

lettiera bagnata 17, 35, 58, 65, 70

lettiera, materiale 69

lettiera, nel gozzo, nello stomaco muscolare 86

lettiera, qualità 32, 55, 105

luce, carico 85, 86, 87, 89

luce, lux 14, 48, 49, 65, 66, 67, 68,69, 100

luce, periodo 38, 68

lumen 68

lunghezza d’onda 65, 66

macellazione 77, 87, 89, 97

macello 49, 85, 90

magnesio 33

malattia di Oregon 105

malattie 14, 43, 46, 50, 70, 95, 104, 105

malattie metaboliche 49

malattie micotiche 49

malattie parassitiche 49

malattie protozoali 49

malattie virali 46, 49

manganese 33

mangiatoie a piatto 11, 21, 38

mangime 14, 15, 48, 49, 85, 96

mangime, altezza 38

mangime, consumo, appetito 18, 29, 31, 48, 50, 67, 104

mangime, costo 29

mangime, distribuzione 39

mangime, formulazione 31

mangime, igiene 44

mangime, qualità 30

mangime, rimozione 90

mangime, spreco 39

mangime, tipo, forma 11, 29, 30, 31, 38

mangime/acqua, rapporto 37

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MANUALE BROILER ROSS: Indice Analitico

Indice Analiticomanipolazione 49, 85, 86

materia organica nell’acqua 33

medicinali 85, 96

microbiologico, esame 50

migrazione, recinti 63

minerali 28, 32

mini-drinker 15, 21

miopatia muscolare 105

misti, pulcini 15

moduli 88

mono-età 43

mortalità 12, 14, 50, 88, 96, 104

multi-età 13

nebulizzatori 17, 57, 58, 63, 64, 88, 89

nebulizzazione 65

necrosi 48, 90

nutritive, sostanze, assunzione 104

nutrizione 104, 105

ombelico, non cicatrizzato 48

origine, gruppo di 43, 48

ossei, problemi 66

ossigeno 55

pannelli di raffreddamento 63, 64, 65

parassiti, controllo 70

penne coprenti 102

perdita convettiva di calore 56, 58

perdita di calore sensibile 56

periodo di buio 65, 66, 67, 68, 69

pesatura, frequenza 77

pesatura, manuale, automatica 78

peso vivo 77, 79, 96

peso vivo, requisiti 79

peso, perdita 85

pH, acqua 33

pigolii 50

piombo 33

polveri 30, 55, 69

potassio 28

pressione 59

primarie, penne 12

problemi, risoluzione 104

produzione, dati, registri 95

proteine 27, 70

proteine crude 32

pulcini, accasamento 12

pulcini, qualità 12, 104

pulizia, disinfezione 43, 45, 48, 97

raffreddamenteo 58, 60, 62

rame 33

refrigerare 17, 50, 62, 65, 88

registri, performance 46, 50, 95

resa 30

residui, nel mangime 29, 86

respirazione 17, 50, 56

riflettori, luce 66

riscaldamento 17

riscaldamento a cappe 17, 18, 20

riserve, acqua 32

roditori, parassiti 43

sale, sodio 32, 57, 70

sanificazione, ambientale 44, 48, 49

scarti al macello 49

scarti sanitari 85, 90, 105

sedimenti, nell’’acqua 34

sessaggio all’ala 102

sesso, gestione, sessi separati 78, 80, 102

sicurezza, biosicurezza 48, 49

sindrome da morte improvvisa 66, 104

sistemi di ventilazione 55, 57, 60, 62, 87

smaltimento 44

sodio 28, 33

solfati 33

sospensione, medicinali nel mangime 29, 85

spazio, disponibile per animale 47, 48, 49, 71

spiumatura 90

spreco di mangime 105

spreco, mangime 38

stato immunitario 12, 45

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MANUALE BROILER ROSS: Indice Analitico

Indice Analiticostato sanitario 43, 45, 68

stoccaggio, area 13, 86, 89, 90

stress da caldo 31, 50, 56, 57, 89

suolo, area, kg/m2 14, 69, 71

surriscaldamento 88

svezzamento, condizioni 14, 15, 18, 19, 20,21, 22, 48, 104

temperatura 14, 15, 16, 17, 18, 19, 22, 37, 48, 50, 55, 58, 60, 62, 72, 89

temperatura corporea 57

temperatura effettiva 62

temperatura, lettiera 14

temperatura, regolazione 55

temperatura, sensori 59, 61

temperatura, svezzamento 14

tempo di fermo 48

tende laterali 58, 59

termostaticamente controllati, ambienti 87

tossine, malattie 49

trasportatori 49

trasporto 12, 13, 44, 85, 87, 88, 90

tuorlo 11, 48

tutto pieno-tutto vuoto 13

Ultra Violetto (UV), radiazione 33

Umidificatori vedi nebulizzatori

umidità 14, 15, 16, 22, 48, 55, 57, 58, 63, 65, 69, 70, 72,

umidità, nel ambiene 48, 55, 60

umidità, perdita durante l’incubazione 48

uniformità (CV) 77, 78, 79

vaccinazione 12, 43, 46, 49, 96

valore R 100

vapore acqueo, evaporazione 55, 63

variabilià, peso corporeo 78, 79

vassoi, mangiatoie 15, 38

veicoli vedi trasporto

ventilazione 16, 17, 49, 50, 55, 56, 57, 88

ventilazione minima 61

ventilazione, controllo 70

ventilazione, ingressi 59, 60, 62, 63, 64, 66

ventilazione, livello 59, 61, 106, 107, 108

ventilazione, naturale 57

ventilazione, sistemi a tunnel 62, 63, 64

ventilazione, sistemi di transizione 61, 62

vento, lesioni 85, 87

ventole, uso 16, 59, 61, 65, 66, 88, 107, 108

visitatori 44

vitamine 28

vuoto, ventilazione 59

zinco 33

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