2005 didattica orientativa

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    La d idat t i ca o r i en t a t i vao or i en t a m e n t o f or m a t i v o

    1

    F lav ia M ar os t ica I RRE Em i l ia Rom agna

    Reggio Emilia, 14 ottobre 2005 Istituto Matilde di Canossa, Via Makall 18

    Forl, 21 ottobre 2005, ITI Marconi, Viale della Libert 14

    Bologna, 28 ottobre 2005, IRRE ER Via Ugo Bassi 7 (al mattino) e Palazzo della Regione Viale Silvani 6 (al pomeriggio)

    PER CAPIRE COSA

    LA DIDATTICA ORIENTATIVA O

    DIDATTICA ORIENTANTE OORIENTAMENTO FORMATIVO

    2

    OCCORRE PARTI RE

    DALL ORI ENTAMENTO OGGI

    ( ORI ENTARSI PI CHE ORI ENTARE)

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    ORI ENTARSI

    lungo tutto larco della v i t anella societ della conoscenza (in cui la conoscenza laprincipale risorsa strategica) e dei continui c a m b i a m e n t i

    s ign i f i ca

    Avere i n f o r m a z i o n i su se stessi, le proprie caratteristiche,attitudini, interessi, propri punti deboli e propri punti forti, sulleconoscenze e competenze acquisite e padroneggiate

    Avere i n f o r m a z i o n i sul mondo del lavoro e delle professioni,

    3

    sulle opportunit formative offerte dal contesto di riferimento Elaborare e m e t t e r e i n r e l a z io n e le informazioni

    Definire una s t r a t e g i a di fronteggiamento efficace, assumeredec is ion i sul piano educativo professionale personale, costruireun p r o g e t t o/piano concreto di realizzazione, t r a d u r l o i np ra t i ca concreta

    per fare tutto ci, per orientarsi

    indispensabile il possesso di

    specifiche c o m p e t e n z e o r i e n t a t i v e

    insieme di caratteristiche, abilit, atteggiamenti e motivazioni

    personali che sono necessari al soggetto per gestire conconsapevolezza ed efficacia la propria esperienza formativa elavorativa superando positivamente i momenti di snodo(Pombeni 2001)

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    compet enze o r i en t a t i ve genera l i

    compet enze o r i en ta t i ve spec i f i che

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    com pe tenze o r ien ta t i ve speci f i che

    f i n a l i z z a t e alla risoluzione di comp i t i de f i n i t i e ci r coscr i t t iche caratterizzano le diverse esperienze personali

    sfera di vita specifica, hanno a che fare con il superamento dicompiti contingenti e progettuali

    si sviluppano e sc lu s i v am e n t e a t t r a v e r s o i n t e r v e n t ii n tenz iona l i gestiti da pro fess iona l i t competen t i,attraverso cio le cosiddette az ion i o r i en ta t i ve

    competenze di m o n i t o r a g g i o

    5

    dellesperienza (formativa e lavorativa)

    competenze di sv i l uppo

    dellesperienza (formativa e lavorativa)

    (Pombeni agosto e novembre 2001).

    compe tenze o r ien ta t i ve gene ra l i

    finalizzate principalmente ad acquisire una cultura ed unmetodo orientativo (orientamento personale): sono

    ,trasferibili da una sfera di vita ad unaltra, propedeu t i che a l l osv i l uppo d i com petenze spec if i che, un patrimonio implicitonella quotidianit la cui efficacia difficilmente valutabile

    si a p p r e n d o n o soprattutto durante let evolutiva (scuola,agenzie formative, famiglia):

    attraverso esp er ien ze sp on t an ee in cui lobiettivo

    6

    consapevole non quello di contribuire al processo diorientamento

    attraverso a zi o n i i n t en z io n a li finalizzate a sviluppare unamentalit o un metodo orientativo (per esempio attraverso ladidattica orientativa)

    (Pombeni)

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    SCUOLA

    contesto organizzato in cui giovani possono impadronirsi di

    strumenti utili per orientarsi nella complessit del presente

    unistituzione dedicata f i na l i zza ta a l l app rend imen to( ques ta l a sua m ission )

    opera in s i tuaz ion i d i g ru ppo (classe) in cui avviene sialapprendimento delle singole persone sia l'arricchimento delvalore aggiunto del gruppo

    7

    opera a t t rave rso l e d i scip l i ne, usando i saperi formaliriorganizzati in curricoli, anche se indubbiamente esiste unmodo ben diverso di lavorare con le discipline a seconda dell'et dei bambini e dei ragazzi e le diverse poss ib i l i t cogn i t i ve ea f f e t t i v e di cui sono portatori

    p r i m a d i t u t t o e i n n a n zi t u t t o (rischio di schizofrenia)

    DI DATTI CA ORI ENTATI VA O

    DI DATTI CA ORI ENTANTE O

    ORI ENTAMENTO FORMATI VO

    az ion i in tenz iona l i finalizzate a sviluppare una

    mentalit o un metodo orientativo (Pombeni),a costruire/potenziare i pre requ is i t i per lacostruzione/potenziamento delle competenze

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    ,e individuando nelle discipline le risorse pi adatteper do ta re i g iovan i d i r i sorse spend ib i l i ne l l o rop rocesso d i au too r ien t am en to , guidando i giovania imparare CON le discipline e non LE discipline.

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    per essere orientativa

    non basta che sia una buona didattica

    che sia progettata e realizzata

    con lo sco po m i r at o

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    che siano propedeutiche

    alla costruzione delle competenze orientative vere eproprie.

    I L COSADELLA DI DATTI CA ORI ENTATI VA

    qua l i conoscenze/ ab i l i t cos t ru i r e

    a t t r a v e rs o

    l app rend im en to de l l e l e d i sc ip l i ne ?

    10

    e m agar i , se occor re , anche a la te r e conl ar r i c ch im e n to d e l l o f f er t a f o rm a t i v a e/ o c on il abo ra to r i ?

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    I L COSA 1 LE ABI L I T

    sapersi orientare significa essere in possesso di s t r u m e n t icogn i t i v i , emot i v i e re laziona l i idonei per fronteggiare ildisorientamento derivato dalla attuale societ che si connotaper il flusso mutevole di conoscenze (Grimaldi 2003)

    OCCORRE QUI NDI COSTRUI RE

    conoscenze p rocedu ra l i ( ab i l i t cogn i t i ve , l og iche e me todo log iche )

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    ab i l i t me tacogn i t i ve ( consapevo lezza , m on i t o ragg io , p red iz ione ,p roge t t ua l i t , au tova lu taz ione )

    ab i l i t pe rsona l i e soc ia l i ( l i f e sk i l l OMS 1993 , t rasve rsa l i ISFOL1993 - 98 , me taemoz iona l i Go leman 1996 )

    I L COSA 2 LE CONOSCENZE

    ogn i d i scip l i na :

    un campo d i conoscenze (aspetto contenutistico: ci di cui si

    una s t ru t t u ra conce t tua le : linsieme dei concetti che laorganizzano, la sintesi di concetti propri portanti e di concettitrasversali

    conoscenze d ich iara t ive (o know-what, informazioni verbali)( sapere cosa u na cosa) SAPERE

    conoscenze su l lavoro e su l la v i ta e per i l l avoro e per la v i ta

    una s t r u t t u r a s i n t a t t i ca (paradigmi di base per lorganizzazionedellinsieme di rocedure re ole mezzi strumenti fasi o erative: il

    12

    metodo e il linguaggio specifico ovvero le regole che governano leattivit di chi opera nellambito della disciplinaconoscenze d i t i po p rocedu ra le (o know-how, abilit intellettuali)(sape re com e fa re un a cosa) SAPER FARE

    conoscenze operator ie o operaz iona l i o log iche e conoscenze metodolo g iche

    SCHEMI COGNI TI VI

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    se si fruisce a pieno

    di tutte le potenzialit delle discipline

    SI POSSONO COSTRUI RE

    conoscenze d ich ia ra t ive (o know-what, informazioni verbali, concetti)

    conoscenze su l l avo ro e su l la v i t a e pe r i l l a vo ro e pe r la v i t a

    conoscenze procedura l i (o know-how, abilit intellettuali)

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    ab i l i t cogn i t i ve

    s ia d i t i po ope ra to r io o ope raz iona le o log ico

    Sia d i t i po m e todo log ico e conoscenze me todo log iche

    Le d isc ip l ine, d iverse tra loro,

    se analizzate e usate per tutte le risorse che mettono a disposizione

    possono offrire ai giovani loccasione di acqu is izione d i r i sorsepersona l i che contribuiscono p o t e n t e m e n t e a metterli in grado diessere autonomi e di autogovernarsi

    MA

    Sono sufficienti le sole risorse messe a disposizione dalle disciplineper la costruzione di competenze orientative generali ?

    14

    Sicu ramen te danno conoscenze dichiarative e procedurali (abilitlogiche e metodologiche)

    Ma non ab i l it me tacogn i t i ve e pe rsona li / soci a l i

    Occorre quindi andare a vedere, oltre al COSA, anche il COME

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    I L COMEDELLA DI DATTI CA ORI ENTATI VA

    Come si costruiscono le altre abilit

    necessarie per disporre

    15

    di competenze orientative generali

    che costituiscono i prerequisiti per orientarsi ?

    I L COME 1

    St r at eg ie e t ecn ich e d i i nseg n am e n t o

    occorre n v uare que e

    funzionali alla costruzione e al potenziamento

    d el le st r at eg ie d i ap pr en dim e nt o

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    d el le a bi li t p si co - so ci al i

    d el la ab il it m e t aco gn it i ve ( t e m p or al it )

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    Mediaz ione de l docente ( sapere p ro fess iona le )

    t r a l a Di sci pl in a ( s ap er e f or m a le)

    e i Gio v an i ( Sa p ere i n f o rm a le/ n o n f o rm a le)

    tradurre in didatt ico i l sapere disciplinare (Mattozzi 1990),facendo un insieme di operazioni che portano le discipline ad unl i v el lo ch e p ossa esser e af fr on t at o dai giovani con risultatisignificativi (apprendendo le conoscenze e il modo in cui essesono costruite per potersene servire correttamente eautonomamente)

    17

    accompagnare i g iov an i a sp ost ar si g rad at am e nt edallesperienza e dai saperi quotidiani verso un livello crescentedi formalizzazione fino al punto in cui sono in grado di affrontarelo studio della disciplina opportunamente riconfigurata.

    Rel azi on e e du ca t iv a co st r u t t i v a

    il percorso pu essere tanto pi efficace quanto pi attuatocon una grande attenzione alla realizzazione di una re l az ione

    fondamentale di a u t o s t i m a

    Il docente: attiva attenzioni relazionali per ognuno

    lavora per consolidare autostima e condivisione dei

    18

    dimostra che si attendono buoni risultati

    gratifica sempre quando questi sono ottenuti

    sostiene moltissimo all'inizio e d strumenti cognitivi edemotivi perch lo studente impari ad affrontare da solo glistimoli e ad allargare contenuti e capacit

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    Per un a buona m ed iaz ione e una re lazione

    educat iva e f f i cace occor r e : I n d i vi d u al iz za r e

    Assicurare a tutti lacquisizione di conoscenze e di abilitfondamentali attraverso l adozione di una p lu ra l i t d is t ra teg ie didattiche (core cur r i cu lum livelli)

    Flessib i l i t in t e rna in modo da rispondere a diversibisogni formativi in riferimento ai d ive rs i s t i l icognitivi emotivi relazionali

    19

    Garantire a ciascuno la possibilit di raggiungereleccellenza attraverso p e r co r s i/ i n se g n am e n t ie le t t i v i / i n t e g r a t i v i

    Flessib i l i t es te rna (curriculum allargato) conconoscenze e abilit in pi

    I L COME 2 - m o d el l i d i p ro g et t a zi o n e

    l a m e di azi o ne

    per esser e u n a gu a con sap ev o e

    per costruire conoscenze e abilit

    d ev e esse r e su p po r t at ad al la st r u t t u r a zi o ne

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    ( cu r r i co lo e m odu l i )

    senza una strutturazione del percorso lo studente percepisce larealt come frammentaria e di conseguenza come qualcosa diincontrollabile che non lo stimola

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    Il docente:

    seleziona gli stimoli

    attiva in modo mirato le operazioni mentali

    controlla che le risposte siano adeguate e non derivatedall'impulsivit

    scompone ciascuna difficolt in tante piccole difficoltsuperabili

    evita la noia della ripetizione

    pone sfide sempre nuove, ma effettivamente accessibili

    21

    in modo da costruire il processo di apprendimento

    attiva l'osservazione delle operazioni compiute

    In altre parole:

    una progettazione efficace

    oltre a dichiarare conoscenze abilit competenze in uscita

    occorre che preveda

    gli STRUMENTI MATERI ALI , i testi, le fonti prec ise espec i f i che per lapprendimento (risorse difficolt)

    gli esercizi attivit ESPERI ENZE DI APPRENDI MENTO

    che servano ad e labora te le informazioni, a i nnes ta r l e sui

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    , , ,c o n n e t t e r l e in una t r a m a co m p l e ss iv a ( CON TI N UI T )

    che siano esp l ic i t am ente m i ra t i a l l a cos t ru z ione delleconoscenze dichiarative, delle abilit logiche e metodologiche,metacognitive e psico-sociali e delle competenze

    (imparare a fare da soli imparare a decidere).

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    I N F I N E

    i l p r i m o o b i e t t i v o c h e i m p a r i n o perch altrimenti se nonsperimentano e attraversano la disciplina non possono capire sepiace o meno, se risulta facile o meno, se appassiona o meno

    I NOLTRE

    se si m i ra i n ten z iona lmen t e a l la cost r uz ione d ic o m p e t e n z e (orientative e non)

    insieme di conoscenze procedurali e dichiarative, di sapere e di saper

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    are ma anc e saper essere e a re a r sorse , c e unapersona non solo possiede ma effettivamente usa per uno scopo,combinandole in modo appropriato ma anche personale, perfronteggiare una situazione concreta; un sapere che viene utilizzatoconcretamente e si traduce in azione/comportamento, un sapere(abilit e conoscenze) usato in modo mirato originale e responsabile insituazione, un saper fare non a caso o per prove ed errori, ma basatosul padroneggiamento di capacit apprese ed esercitate

    poich le compe tenze

    n on so n o se m p li ce m en t e u n a gg r eg at o d i co n osce nze

    ma comprendono anche un insieme di a lt r i f at t o r i

    che rendono il soggetto capace di mobilitare in modosoddisfacente e flessibile, tutte le sue risorse (attitudini,conoscenze e capacit) nei compiti e nei ruoli che gli vengonoaffidati (Lucio Guasti)

    c a r a t t e r i s t i c h e p e r s o n a l i p r o f o n d e i n t e r n e d e l s o g g e t t o :insieme di disposizioni che il soggetto ha nei confronti di unacerta situazione/ambiente e che comprendono attitudini(mentali, fisiche e sensoriali), motivazioni, valori,rappresentazioni ed atteggiamenti e fattori strettamente

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    conness a en persona e, a a s ma e a mmag ne s

    questo percorso lunico che costruisce lecondizioni per rendere al t am en t e p r obab i lelacquisizione di conoscenze dichiarative eprocedurali, di abilit e di competenze

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    PUNTI DI RI FERI MENTO NORMATI VI DELLADI DATTI CA ORI ENTATI VA I N VERTI CALE

    -. L o r ien tam en to ne l le scuo le e ne l le un ive rs i t

    le attivit didattiche devono essere progettate in base ai contenuti ealle caratteristiche epistemologiche delle d isc ip l ine , ma anche in basealla prospettiva dello r i e n t a m e n t o , i n t e so c o m e a t t i v i t f o r m a t i v ache m i ra a l po tenz iam en to d i capac i t (progettuali/comunicative,relazionali, di gestione di situazioni complesse ecc...) che favo r i scono

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    l avo ro .

    2 . Di r et t iv a 4 87 / 1 99 7 p er scu ol e d i o gn i o rd in e e g rad oOr ien tam en to de l le s tuden tesse e deg l i s tu den t i

    p rocesso che accompagna tutto il percorso di prima formazione poilungo tutto lar co d el la v it alor ien tam en to cost it u isce p ar te in teg ran te de i cu rr ico l i d i

    . . .dellinfanzia serve non soltanto a scegliere il successivo percorso formativo e/olavorativo, ma anche ad acquisire la capacit di analizzare se stessi (le

    proprie risorse, aspirazioni, sentimenti, emozioni...): l o bi et t iv o i m p ar a re a d o r ie nt a r si i n u n a s oci et co m p le ssa

    o r ien tam en to fo r m at iv o o d i d at t i c a o r i en t a t i v a in base al qualenon esistono materie i im ortanti delle altre ma tutte le disci line

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    possono fornire strumenti e occasioni per individuare le proprieattitudine e potenziare le proprie abilit, interagendo con le conoscenzeformali, in modo da acquisire un apprendimento significativo. a t t i v it ag giu nt iv e ( d i g ru pp o- ed ucat iv e) svolte in parte daesperti (docenti orientatori e orientatori di altri sistemi) in tempi espazi diversi dalla classe/aula, ma oggetto di lavoro di tutti gliinsegnanti che le integrano con i curricoli disciplinari

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    3 . Re g o l am e n t o d e l l a u t o n o m i a D PR 2 7 5 / 1 9 9 9

    Com pi t i de l la scuo la : 1.1.le scuole provvedono alla definizione e allarealizzazione dello f f e r t a f o r m a t i v a

    Or ien tamen t o ne l l e d i sc ip l ine : 8.4. la de te rm inaz ione de lcu r r i co lo t i ene con to delle diverse esigenze formative degli alunniconcretamente rilevate, de l la necessi t d i garant i re e f f icac i az ion id i c o n t i n u i t e d i o r i e n t a m e n t o

    Scuo la e te r r i t o r i o : 3.2. tenendo conto della programmazionet e r r i t o r i a l e dellofferta formativa 7.6. n e l l a m b i t o d e l le reti di

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    ,a l l o r i en tamen t o sco las t i co e p ro fess iona le 4.4. assicuranocomunque la realizzazione di iniziative .di o r i e n t a m e n t o scolastico eprofessionale, coordinandosi con le iniziative eventualmente assuntedagli EELL in materia di interventi integrati (art.139 del decretolegislativo 112/1998) 4.5. necessit di f avo r i r e l i n teg raz ione trasistemi formativi, di agevolare le uscite e i rientri tra scuola,formazione professionale e mondo del lavoro

    4 . Mem oran dum su l l i s t r uz ione e la f orm az ione perm anent ed e l 3 0 o t t o b r e 2 0 0 0

    LOr ien tamen t o l ungo tu t t o l ar co del l a v i t a

    come risposta ad un bisogno permanente

    inserito tra le

    le sfide poste dalla societ della conoscenza

    I s t r u z i on e e f o r m a z i o n e lungo tutto larco della vita

    Apprendimento f o r m a l e , n o n f o r m a l e, i n f o r m a l e complementarie nuovi metodi di apprendimento

    28

    Nuovi metodi di insegnamento nei prossimi decenni insegnantie formatori diventeranno consu len t i , t u t o r i e m ed ia to r i

    Valutazione e r i c on o s ci m e n t o / c er t i f i c az i on e della formazioneacquisita

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    5 . Le no rm e d i r i o rd ino de l s i stem a sco las t i co

    L eg g e 5 3 d el 2 8 m a rz o 2 0 03

    D e le g a a l g o v e r n o p e r l a d e f i ni z io n e d e l le n o r m e g e n e r al i s u l l i st r u z i o n e e d e i l i v el l i e s s e nz i al i d e l le prestazion i in m ater ia di i st r uzione e for m azione pro fessionale

    D ec r et o l e gi sl a ti v o 5 9 d e l 1 9 f eb b r ai o 2 0 0 4

    Def i n i zi one d e l l e norm e g enera l i r e l a t i ve a l l a scuo l a de l l i n f anz i a e a l p r i m o c i c lo de l l is t r uz i one, a norm a del l ar t icolo 1 del la legge 28 m arzo 200 3, n.53

    Ci r co la re 2 9 d el 5 m a rz o 2 0 04

    Decreto legislat ivo 19 febb raio 200 4, n.59 I ndicazioni e ist ruzion i

    Prof i lo educat ivo , cul turale e professionale del lo studen te al la f ine del pr im o cic lo di i st ruzione ( 6-14 an ni )

    I ndicazioni nazion al i per i piani personal izzat i del le at t iv i t educat ive nel le scuole del l infanzia

    29

    I ndicazioni n azional i per i piani d i studio per sonal izzat i nel la scuola pr im ar ia

    I ndicazioni n azional i per i piani di stu dio person al izzat i nel la scuola secondar ia d i pr im o grado

    Raccom andazion i per l at tuazione del le indicazioni nazional i per i piani personal izzat i del le at t iv i t educat ivenel le scuole del l infanzia

    Raccom andaz i on i per l a t t uaz i one de l l e i nd i caz i on i naz i ona l i per i p i an i d i s t ud i o persona l i zza t i ne l l a scuo l a pr im ar ia

    La d id at t i ca o r i en t at i va n el la r i f or m a

    La scelta del percorso superiore viene effettuata

    a circa 1 3 an n i d i et ( per a lcu n i a 1 2 )

    Nella scuola primaria e nella scuola secondaria di primo grado

    vengono insegnate/apprese: d iscip lin e (10 materie tradizionali, singolarmente e nonallinterno di aree)

    30

    , , , ,alimentare, affettivit).

    In riferimento ad entrambe queste aree previstalorganizzazione di attivit educative e didattiche che aiutino iragazzi a trasformare in competenze personali le...conoscenze e abilit individuate per ciascuna disciplina(Indicazioni).

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    16

    Per tutti i bambini e le bambine, i ragazzi e le ragazzesono previsti:

    a cco g li en za e co n t i nu i t d i da t t i ca

    i n d i v id u a li zz az io n e/ p e r so n a li zz az io n e d e l p e r co r s o

    m e d ia zi o n e d i d at t i ca

    31

    p or t f o li o d el le co m p et e nze d eg li a lu n n i

    I p un t i ch e in t er essan o in p ar t ico lar e

    l a d id at t i ca o r ien t a t iv a:

    la scuola secondaria di primo grado si articola in un biennio ein un terzo anno che completa prioritariamente il percorso

    d i sc ip l i na re ed assicura lo r i e n t a m e n t o e il raccordo con ilsecondo ciclo (Leg ge a rt . 2 ) (D ecr et o l eg isl at i v o a rt . 4 )(Circolare)

    32

    lallievo at t r av er so le d iscip l in e d i st ud io sv i lu p p ap r og r essiv am en te le co m p et en ze e le cap aci t d i scel t acorrispondenti alle proprie attitudini e vocazioni, strumentiadeguati alla prosecuzione della attivit di istruzione e diformazione (Legge art.2) (Decreto legislativo art.4)

  • 7/31/2019 2005 Didattica Orientativa

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    alla fine del primo ciclo le conoscenze d i sc ip l i na r i einterdisciplinari (il sapere) e le abilit operative (il fare) appreseed esercitate nel sistema formale (la scuola), non formale (lealtre istituzioni formative e informale la vita sociale nel suocomplesso) dovrebbero essere diventate competenzepersonali di ciascuno; in particolare il profilo terminale siarticola in 3 aree:

    o co n osce nz a d i s

    o r el azi on e co n g l i a lt r i

    o o r i e n t a m e n t o il ra azzo in rado di ensare al

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    proprio futuro, dal punto di vista umano, sociale eprofessionale. Per questo, elabora, esprime e argomenta unproprio progetto di vita che tiene conto del percorso svoltoe si integra nel mondo reale in modo dinamico edevolutivo) (Profilo)

    Lo r i e n t a m e n t o presente

    in modo esplicito

    solo in riferimento alla scuola m e d i a

    tra gli obiettivi generali del processo formativo e

    le caratteristiche educative

    (Indicazioni)

    la scuola media viene definita anche come:

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    s cu o l a o r i en t a t i v a

    s cu o la d el la m o t i v az io n e e d el si gn i fi ca t o

    s cu o la d el la p r ev en zi on e d ei d is ag i

    e d el r ecu p er o d eg li sv an t ag g i