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Bilancio

BILANCIO

DELLA CRPM

Bilancio delle attività della CRPM 2011 - 2012 p.1

BILANCIO DELLE ATTIVITÀ

DELLA CRPM 2011 - 2012

Regioni

Conferenza delle regioni periferiche marittime d’Europa

- 1 -

DELLE ATTIVITÀ

Regioni della CRPM

Conferenza delle regioni periferiche marittime d’Europa

www.crpm.org

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Bilancio delle attività della CRPM 2011 - 2012 p.2

Cari Colleghi,

siamo giunti al termine del mio secondo anno di mandato come Presidente della CRPM. Due anni che ci hanno portato a confrontarci con importanti sfide sul futuro dell’Europa. Subito dopo essere stato eletto in ottobre 2010, ho proposto di allineare l’insieme delle nostre azioni concentrandoci sul tema della solidarietà europea. Da quel momento, molti dei nostri partner hanno ripreso questo tema, divenuto cruciale nel dibattito europeo, fino a giungere alle difficili discussioni sul progetto europeo e il futuro della moneta unica.

Oggi ancor più di due anni fa, mentre i negoziati per il prossimo esercizio di bilancio pluriannuale si avvicinano a un momento decisivo, il contesto economico e finanziario, nonché le misure di austerità che pesano sul territorio europeo, meritano tutta la nostra attenzione.

La CRPM ha espresso il proprio parere su tale bilancio europeo e si è pronunciata a favore della prima proposta della Commissione, considerandola una base di partenza per il dialogo. Il vertice straordinario del 22 e 23 novembre prossimi prenderà decisioni importanti riguardo all’avvenire del bilancio europeo, che dovrà mettersi al servizio della crescita e dell’occupazione.

Evoluzioni recenti sulle posizioni di taluni Stati membri mostrano segni positivi in un contesto economico pessimistico. Il “patto di crescita” per riequilibrare le misure d’austerità del “patto di stabilità” e il ruolo rafforzato della BCE col suo ulteriore potere di controllo e d’intervento presso le banche rappresentano la volontà di ridare all’Europa i mezzi strutturali per rafforzare la sua integrazione e far fronte alle tempeste del mondo globalizzato. L’ultima decisione della BCE di offrire la possibilità di acquisto delle obbligazioni di Stato è un altro passo nella giusta direzione verso una maggiore solidarietà europea.

È il momento di riunire tutte le forze socioeconomiche dei nostri territori per favorire una maggiore crescita economica e la creazione di occupazione permanente per i giovani europei, lanciare prospettive d’investimento per le nostre aziende e assicurare il benessere e la prosperità in tutti i territori europei.

A tal fine è di fondamentale importanza che i nostri Stati e le nostre Regioni concentrino i loro sforzi verso una crescita sostenibile, intelligente e inclusiva nell’ambito della Strategia Europa 2020, basata su finanziamenti europei all’altezza delle esigenze e delle ambizioni dell’Europa di domani. Purtroppo il PIL europeo è ancora in calo (- 0,4% quest’anno, invece di - 0,1% previsto) e noi stiamo attraversando la più grande crisi economica e finanziaria che l’Europa abbia mai vissuto. Dobbiamo essere in grado di giocare d’anticipo per preparare l’avvenire e investire sul futuro dei nostri giovani europei e i nostri imprenditori di domani.

Anche quest'anno la CRPM ha formulato proposte pertinenti che discuteremo in occasione della 40a Assemblea Generale che presiederò ancora una volta con grande piacere.

Jean-Yves LE DRIAN Presidente della Conferenza delle Regioni Periferiche Marittime (CRPM)

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Cari lettori,

è con grande piacere che presento la nostra relazione annuale per il 2012 per illustrare il lavoro svolto durante l’anno dalla Conferenza delle regioni periferiche marittime. Sono particolarmente fiera dei successi che abbiamo raggiunto in circostanze tanto eccezionali come quelle che al momento interessano il progetto europeo. I nostri membri, le autorità pubbliche, sono sottoposti a un'enorme pressione a causa di una crisi economica e finanziaria senza precedenti, che intacca severamente il potenziale di crescita europeo. Tale crisi finanziaria crea incertezza e paura nei nostri cittadini, che si rivolgono ai propri leader locali e regionali per trovare soluzioni. Le misure di austerità hanno un effetto negativo sulle regioni d’Europa, in particolare su quelle periferiche che noi rappresentiamo, e durante le campagne politiche, le voci anti-europeiste s’inaspriscono.

In questo contesto, la Commissione europea ha rilanciato la sua Strategia per la crescita con Europa 2020 e ha pubblicato in giugno 2011 la prima proposta per il Quadro finanziario pluriennale europeo (QFP) 2014-2020, a sostegno di tale strategia. La CRPM ha accolto con favore la proposta iniziale della Commissione europea sul QFP, mentre non può che mostrare disappunto per la riduzione di € 5,5 miliardi del bilancio della Politica di Coesione, intervenuta con la revisione della proposta di bilancio di luglio 2012.

Oggi più che mai, gli sforzi dell’Europa dovrebbero concentrarsi nel predisporre tutti i mezzi finanziari e associare tutti gli attori economici, in particolare le nostre regioni, per una rapida ripresa dalla crisi. La politica di Coesione costituisce un ingrediente essenziale per la crescita, l’occupazione e le opportunità d’investimento sul territorio, oltre che un potente catalizzatore per rafforzare lo sviluppo economico in tutta Europa. È necessario un bilancio solido e ambizioso per promuovere e raggiungere gli obiettivi di Europa 2020. La CRPM ha seguito e seguirà in prima linea gli sviluppi in merito, lanciando messaggi forti e carichi di contenuto alle Istituzioni europee e agli Stati membri.

La questione marittima è ai primi posti dell'agenda della CRPM e il progetto “crescita blu” è una prospettiva d’investimento significativa che porta nuove opportunità per la competitività dell’Europa. L’Europa è di fatto un continente marittimo. La protezione dei mari e l’apporto di prosperità alle sue aree costiere sono, quindi, condizioni essenziali per la CRPM. Ci stiamo concentrando su un approccio integrato alle questioni marittime da mare e da terra, e abbiamo preso posizioni chiare riguardo alla futura Politica Marittima Integrata (PMI). I fondi relativi all'esecuzione di tale politica non sono solo settoriali, ma sono disponibili su una base più ampia, grazie all'integrazione delle attività marittime all'interno dell'intero bilancio europeo.

L’accessibilità è la terza attività chiave della CRPM, di fondamentale importanza per tutte le zone periferiche e le isole penalizzate dalla loro posizione. Insistiamo sul fatto che le regioni periferiche e le isole hanno un enorme potenziale per contribuire a una crescita sostenibile, intelligente e inclusiva: dall’efficienza energetica all’uso sostenibile delle risorse naturali e lo sfruttamento di materie prime a scopo scientifico. Stabilire delle connessioni tra le regioni periferiche e il centro, e tra di loro, consentirà di promuovere il completamento del mercato unico e costituirà uno strumento di sostegno per tutti i territori europei. La coesione territoriale non è un’aggiunta marginale al Trattato, ma un principio fondamentale che completa la coesione sociale ed economica.

La CRPM lotta per un futuro migliore in grado di sfruttare i punti di forza dell’Unione europea. La fiducia, la speranza e la solidarietà tra cittadini e giovani europei, il mantenimento e il rafforzamento dei progressi compiuti in questi anni a favore del progetto europeo sono i punti principali del nostro impegno. Abbiamo accumulato abbastanza esperienza per non lasciarci distogliere da discussioni su come risparmiare anziché su come investire.

Eleni MARIANOU Segretario Generale della Conferenza delle Regioni Periferiche Marittime (CRPM)

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Bilancio delle attività della CRPM 2011 - 2012 p.4

Indice

1. Bilancio europeo e solidarietà – Il Quadro finanziario dell’Unione europea 2014 - 2020 2. Coesione territoriale

2.1 La Politica di Coesione 2014 – 2020 (incluso il Fondo sociale europeo) 2.2 Aiuti di Stato 2.3 Macroregioni

3. Un approccio territoriale nelle politiche settoriali

3.1 Ricerca e innovazione 3.2 Turismo sostenibile 3.3 Energia e cambiamento climatico 3.4 PAC e sviluppo rurale 3.5 Vicinato e sviluppo

4. Affari marittimi 4.1 La Politica Marittima Integrata 4.2 Sicurezza marittima 4.3 Pianificazione dello spazio marittimo e ICZM1 4.4 Ricerca marina e innovazione 4.5 Industria navale e marittima 4.6 Vasco de Gama 4.7 Pesca

5. Accessibilità: Reti trans-europee e trasporto marittimo sostenibile

1 Gestione integrata delle zone costiere

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1. Bilancio europeo e solidarietà

Tenendo presente lo scenario sfavorevole di una crisi economica e finanziara duratura, la Commissione europea ha avviato il dibattito del bilancio UE post-2013 pubblicando, a giugno 2011, le prospettive finanziarie. Il Quadro finanziario pluriannuale ha posto le basi per delle proposte legislative individuali sulle politiche e i programmi europei, che sono state pubblicate successivamente nel corso dello stesso anno. La CRPM ha accolto favorevolmente la proposta di bilancio UE per il periodo 2014 – 2020 così com’era stata proposta dalla Commissione con il documento “Financial Framework 2014 - 2020: a proposed level below which it would be unacceptable to go”, adottato all’Assemblea generale di Aarhus a settembre 2011. La CRPM ha, inoltre, organizzato la propria azione attorno a due temi per la difesa degli interessi delle regioni periferiche e marittime durante i negoziati con il Parlamento e il Consiglio europeo sulla proposta di bilancio. Un budget europeo ambizioso... La prima serie di attività riguardava la reazione alla pressione proveniente da un certo numero di Stati membri per una riduzione sostanziale del budget europeo. A tale scopo, lo scorso aprile 2012, la CRPM ha organizzato e condotto un incontro politico con Hervé Jouanjouan e Walter Deffaa, Direttori Generali della Direzione Generale del Bilancio (DG BUDGET) e della Direzione Generale della Politica Regionale (DG REGIO), per consentire ai Membri dell’Ufficio politico della CRPM di dar prova del valore aggiunto della Politica di coesione come politica d’investimento e dei potenziali rischi a lungo termine derivanti dai drastici tagli al bilancio. ... incentrato sulle regioni La CRPM si è altresì pronunciata contro le pressioni volte ad applicare condizioni a livello macroeconomico ai fondi strutturali, e contro la tendenza generale a collegare ulteriormente le discussioni sul futuro bilancio europeo con gli sforzi di rimettere in ordine le finanze pubbliche nazionali. Sin dalla primissima fase di

negoziato, la CRPM ha affermato chiaramente che vincolare i pagamenti dei fondi strutturali a una serie di condizioni macroeconomiche che devono essere soddisfatte dallo Stato membro (condizionalità macroeconomica) andrebbe contro gli obiettivi principali di tale politica, ovvero investire nelle regioni europee e sostenere lo sviluppo delle regioni più povere. I membri della CRPM, inclusi i membri eletti delle regioni dell’Olanda meridionale, Madeira, Cornovaglia ed Egeo meridionale, hanno avuto l’opportunità di esprimere il proprio punto di vista in occasione di un seminario di alto livello co-organizzato con il Comitato delle Regioni il 10

febbraio 2012, in presenza dei rappresentanti del Parlamento europeo, della Commissione europea e dei Ministri del trio della Presidenza del Consiglio. Ogni rappresentante politico ha così potuto portare esempi di progetti regionali in cui i fondi strutturali hanno avuto un chiaro effetto propulsore. Il Quadro strategico comune Con il documento di sintesi adottato in giugno all’Ufficio politico di Helsinki, la CRPM ha espresso il suo parere in merito alla proposta di un Quadro strategico comune, puntualizzando che tale quadro non dovrebbe lasciare al Consiglio la possibilità di rivedere ed eventualmente riorientare l’erogazione dei fondi

Il Presidente Le Drian con il Commissario László Andor e il Segretario Generale Eleni Marianou al Seminario europeo “La solidarietà europea al servizio dello sviluppo dei territori europei. Quali sfide per la politica di coesione 2014-2020?” 10 febbraio 2012, CdR

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strutturali su base annua, poiché ciò minerebbe la governance multilivello e la legittimità delle autorità di gestione regionali. In presenza dell’ulteriore rischio di un accordo tardivo sul Quadro finanziario che potrebbe ulteriormente penalizzare le regioni, la CRPM intende seguire da vicino la fase finale dei negoziati per accertarsi che gli accordi rispecchino le esigenze delle regioni periferiche marittime.

2. Coesione territoriale

2.1 La Politica di Coesione 2014 - 2020 A seguito della pubblicazione della proposta della Commissione per una Politica di coesione rivista pubblicata a ottobre 2012, le attività della CRPM in tal senso si sono sforzate principalmente di influenzare i negoziati sul suo futuro per il periodo 2014 – 2020. Il gruppo leader delle attività della CRPM La CRPM ha accolto con favore il pacchetto sulla Politica di coesione in un documento generale adottato dal proprio Ufficio politico di febbraio. Tale pacchetto tiene conto delle linee guida proposte dalla CRPM come ad esempio il principio di una politica che copra tutte le regioni, una categoria di regioni di transizione, una governance multilivello razionale nonché accordi di partenariato con le autorità regionali inquadrati da contratti di partenariato. Condotta dal suo gruppo leader, composto dai responsabili dell’Ufficio politico per la politica regionale, la posizione della CRPM si è concentrata su

determinate questioni riguardanti le proprie regioni, in particolare, la condizionalità e i fondi strutturali, la concentrazione tematica (che amplia la portata del FESR nelle regioni più ricche), la semplificazione e l’uso dei fondi in territori specifici. La CRPM si è configurata come alleata per il Comitato per lo sviluppo regionale del Parlamento europeo e ha predisposto sin dall’inizio del processo incontri con i relatori sulle proposte legislative, gli europarlamentari Jan Olbrycht e Constanze Krehl. L’obiettivo era di presentare i messaggi principali della posizione della Conferenza e arricchire la posizione del Parlamento con esempi provenienti dalle regioni.

Sviluppo e presentazione di modifiche

Prendendo spunto dalle competenze tecniche e dai dati delle Regioni della CRPM, sono state sviluppate delle proposte di modifica al pacchetto legislativo sulla Politica di coesione. Il 26 aprile 2012 è stata organizzata una tavola rotonda per permettere ai rappresentanti delle autorità di gestione dei fondi strutturali (Catalogna, Paesi Baschi, Aquitania e Assemblea regionale BMW) di presentare e dibattere tali modifiche con i negoziatori delle Rappresentanze permanenti degli Stati membri, usando esempi concreti tratti dal periodo corrente. Tali proposte di modifica sono state

diffuse anche presso il Parlamento europeo. La CRPM ha inoltre organizzato con Danuta Huebner, europarlamentare e Presidente del Comitato per lo Sviluppo Regionale del PE,

Il Presidente Le Drian interviene al Comitato per lo Sviluppo Regionale del PE (REGI) dove i rappresentanti delle principali organizzazioni regionali europee sono stati invitati per uno scambio di idee con i parlamentari europei sulla politica di coesione post-2013. 8 maggio 2012, Parlamento europeo

I diplomatici degli Stati membri europei responsabili per la Politica di coesione incontrano gli esperti delle regioni della CRPM che si occupano della gestione dei fondi strutturali, tra cui Kieran Moylan, vice Direttore, Assemblea regionale Border, Midland e Western (IE) e Silvia Vives I Pastor, Responsabile del Coordinamento delle politiche strutturali, Ministero dell’economia e della conoscenza, Catalogna (ES) in occasione di un incontro ospitato da Joan Prat, Delegato del Governo della Catalogna, 26 aprile 2012, Bruxelles

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una sessione straordinaria di tale Comitato l’8 maggio presso il Parlamento europeo, durante la quale il Presidente della CRPM, Jean-Yves Le Drian, è intervenuto di fronte ai membri del Parlamento europeo, per lanciare importanti messaggi sulle condizionalità, la semplificazione e le priorità del FESR per le regioni più ricche. Il Fondo sociale europeo Il Gruppo per l’occupazione e la formazione della CRPM, presieduto dalla regione Aquitania, ha proseguito il proprio lavoro concentrandosi sulla dimensione regionale del Fondo sociale europeo, organizzando incontri con il Presidente del Comitato per l'Occupazione del PE, l’europarlamentare Pervenche Bérès, ed Elisabeth Morin-Chartier, anch’essa europarlamentare e relatrice per il Fondo sociale. Inoltre, è stata indirizzata una lettera al Parlamento europeo per ricordare il ruolo delle Regioni nella gestione e il raggiungimento degli obiettivi del Fondo sociale nel quadro degli attuali negoziati.

La difesa di interessi specifici Durante i negoziati, la CRPM e, in particolare, la Commissione delle Isole hanno rivestito un ruolo fondamentale per la difesa degli interessi di territori specifici, dalle isole ai territori scarsamente popolati. A seguito di un fruttuoso seminario su questo tema, tenutosi presso il Comitato delle Regioni l’8 febbraio 2012 e presieduto da Ugo Cappellacci, Presidente della Regione Sardegna e della Commissione delle Isole della CRPM, la Conferenza ha proposto modifiche specifiche alla proposta per il pacchetto Coesione. Tali specifiche, che sono state presentate da una serie di eurodeputati delle isole e fanno ormai parte della posizione ufficiale del Parlamento, riguardano la necessità di metodi di stanziamento dei fondi strutturali che si adattino ai territori scarsamente popolati e alle loro particolari esigenze. Un altro risultato degno di nota, riguardante il documento di negoziato del Consiglio (lo schema di negoziato) di giugno, è stato l’estensione alle isole dello stanziamento dedicato alle Regioni ultraperiferiche. Su iniziativa della Presidenza del Consiglio di Cipro, la Commissione isole terrà la sua assemblea generale a Nicosia il 5 novembre prossimo, e il suo Presidente parteciperà al Consiglio informale a nome della CRPM insieme al Segretario Generale.

2.2 Aiuti di Stato Durante l’elaborazione delle future linee guida sugli aiuti di Stato a finalità regionale, la CRPM ha sottolineato la necessità di riconoscere gli interessi specifici dei territori da essa difesi. Il 17 febbraio 2012, si è tenuta a Bruxelles una riunione tra il Commissario in carica per la Concorrenza, Joaquin Almunia, e una delegazione della Commissione delle Isole della CRPM. Presieduta dal Presidente della Regione Sardegna e della Commissione delle Isole, Ugo Cappellacci, la CRPM ha illustrato la possibilità di un approccio più flessibile nei confronti delle isole nell’ambito delle regole degli aiuti di Stato e, in particolare, le linee guida che riguardano gli aiuti a finalità regionale per il periodo post-2013. A conclusione, su richiesta del Commissario, è stato realizzato un documento che riassume la situazione di tutte le regioni insulari, estendendo il campo di applicazione delle disposizioni relative agli aiuti di Stato a finalità regionale delle isole di meno di 5.000 abitanti (art. 107.3.c del Trattato) a tutte le isole.

2.3 Macroregioni La CRPM ha sostenuto lo sviluppo delle strategie macroregionali sin dal concepimento di questa idea, all’epoca della nascita della Strategia per la regione del Mar Baltico nel 2009. Dopo l’adozione della strategia del Danubio nel 2011, sono state sviluppate altre strategie e le commissioni geografiche della CRPM sono state molto attive a livello del proprio bacino marittimo, come ad esempio la Commissione Arco Atlantico che una ruolo predominante nell’implementazione della strategia atlantica e del proprio piano d’azione.

Ugo Cappellacci, Presidente della regione Sardegna e della Commissione Isole CRPM incontra il Commissario per la Concorrenza Joaquín Almunia 17 febbraio 2012, Commissione europea

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Una “Task Force” esclusiva La CRPM ha colto l’occasione per proporre la creazione di una task force dedicata alle macroregioni, volta a sviluppare un nuovo concetto per le strategie macroregionali, sulla base dell’esperienza di ciascuna delle commissioni geografiche. È stata così creata, in collaborazione con la Commissione europea, una task force guidata dalla Regione Catalogna per stabilire le linee guida generali su cosa dovrebbe costituire una macroregione; tali linee guida saranno presentate all’Assemblea Generale della CRPM di ottobre. L’obiettivo di questo lavoro è di fornire spunti per la prossima Comunicazione della Commissione europea, che sarà pubblicata a giugno 2013, e di predisporre una piattaforma di dialogo costruttivo affinché le regioni della CRPM possano scambiarsi idee sullo sviluppo delle strategie macroregionali. Tra i temi trattati figurano le questioni del finanziamento (parallelamente alla preparazione dei programmi UE per la programmazione 2014 – 2020), la governance, l’estensione di tale concetto e le sinergie con altre politiche europee. Una sessione specifica sulle strategie macroregionali si terrà all'Assemblea Generale di Bialystok il 4 ottobre 2012.

3. Un approccio territoriale nelle politiche settoriali

3.1 Ricerca e innovazione La CRPM continua ad agire nell’ambito dei principi espressi nelle Posizioni politiche sulla ricerca, in particolare sulla nuova iniziativa Orizzonte 2020 e il capitolo ricerca, sviluppo e innovazione della politica di coesione. Gruppo di lavoro sulla ricerca A seguito dell’adozione della Posizione politica sulla proposta della Commissione su Orizzonte 2020 a febbraio 2012, e per condurre l’azione della CRPM in proposito, è stato riorganizzato un gruppo di lavoro guidato da Annika Annerby Jansson, Presidente del Parlamento regionale di Skåne, e sostenuto da diverse regioni per quanto riguarda i vari temi di lavoro specifici (ad esempio Navarra per la “Smart specialisation” e Schleswig-Holstein per la ricerca marina). La CRPM al cuore dei negoziati In questa fase decisiva di negoziato sulle proposte di regolamenti finanziari a sostegno della ricerca e dell’innovazione, la CRPM ha voluto interagire regolarmente con le Istituzioni europee. Rogier van der Sande, vice Governatore della Provincia dell‘Olanda meridionale, ha rappresentato la CRPM in occasione della Conferenza «Regioni attrici del cambiamento economico » tenutasi a maggio 2012; inoltre, la CRPM partecipa attivamente alla piattaforma sulla “smart specialisation”. Ad esempio, la Commissione Arco Atlantico è stata invitata dalla CRPM a partecipare a un seminario d’esame tenuto alle Azzorre da esperti di strategie regionali di specializzazione intelligente; inoltre, in novembre organizzerà un seminario sullo sviluppo delle sue strategie, finanziato dalla Commissione europea, congiuntamente con la Regione Aquitania,.

Ole Christensen, membro del Parlamento europeo e Gunn Marit Helgesen, Presidente della Commission Mare del Nord della

CPMR-Lancio della Strategia per il Mare del Nord 27 marzo 2012, Parlamento europeo

Rogier Van Der Sande, vice Governatore della Provincia dell’Olanda meridionale interviene alla conferenza Regioni per il Cambiamento Economico 15 giugno 2012

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Grazie al sostegno del Segretario generale della CRPM, è stato realizzato un progetto ESPON-AMCER sugli indicatori territoriali del programma Orizzonte 2020. Pilotato dalla regione Toscana, tale progetto ha portato in aprile 2012 a una conferenza volta ad arricchire gli importanti scambi con le Istituzioni europee e i Ministri degli Stati membri che si occupano di tali questioni. Grazie a questi scambi, gli Stati membri hanno scritto alle Istituzioni europee riguardo alla necessità di un approccio inclusivo di eccellenza nel contesto di Orizzonte 2020. In conclusione, la CRPM ha firmato congiuntamente ad altre organizzazioni una proposta di modifica mirata a reintegrare il programma “Regioni della Conoscenza” nell’iniziativa Orizzonte 2020.

3.2 Turismo sostenibile Per rispondere al crescente interesse dei membri su tale tematica, il gruppo intercommissione della CRPM sul turismo ha rilanciato le sue attività nel 2011, mobilitandosi in particolare per due obiettivi: il riconoscimento del turismo come settore di attività economiche che merita un’attenzione particolare da parte dell’Unione europea, e l’accesso agli interventi ammissibili nell’ambito della politica di Coesione per il 2014 – 2020. La CRPM lavora, inoltre, in collaborazione con la Commissione affinché il turismo possa rivestire un ruolo chiave tra le priorità d’investimento che saranno associate al concetto di crescita blu nel quadro della politica marittima integrata. Il gruppo intercommissione Turismo ha dunque collaborato strettamente con delle reti di esperti, come ad esempio NECSTouR (Rete delle Regioni europee per un Turismo sostenibile e competitivo) e ha organizzato a Bruxelles il 3 luglio scorso una riunione politica alla quale hanno partecipato il vice Presidente della regione Alentejo, l’assessore regionale al turismo della regione Istria, la Commissione europea e i tecnici delle regioni della CRPM.

3.3 Energia e cambiamento climatico La CRPM ha continuato ad analizzare da vicino la dimensione territoriale delle politiche europee sull’energia e il cambiamento climatico.

Per quanto riguarda il cambiamento climatico, la CRPM ha un ruolo attivo nel Comitato di pilotaggio per l’adattamento, un gruppo di esperti della Commissione europea guidato dalla Direzione Generale Azione per il Clima (DG CLIMA). Dopo l’approvazione a giugno da parte dell’Ufficio politico di Helsinki, la CRPM esaminerà la questione della gestione del rischio dei disastri legati al cambiamento climatico da parte delle compagni assicurative, che fornirà spunti per un Libro Verde della Commissione europea, con l’obiettivo di assicurarsi che i territori particolarmente colpiti da tali rischi possano beneficiare di una serie di garanzie.

Per quanto riguarda l’efficienza energetica, con i commenti forniti dai propri membri sulla proposta inviata a ottobre 2011, la CRPM ha sostenuto l’eurodeputato Claude Turmes, relatore del Parlamento europeo, in occasione della presentazione di una proposta per una direttiva sull’efficienza energetica. Sulle energie rinnovabili, un incontro del gruppo di lavoro della Commissione Arco Atlantico dedicato alle opportunità per i territori si è tenuto in maggio 2012 a Cherbourg.

Per anticipare la pubblicazione del Libro Verde sulle energie rinnovabili marine da parte della Commissione europea prevista per fine anno, la CRPM organizzerà in ottobre un incontro con le regioni interessate e la Commissione stessa.

Jari Sainio, Membro dell’Ufficio politico della CRPM e vice Presidente del Comitato della regione Helsinki-Uusimaa, e Eero Heinäluoma, Presidente del Parlamento finlandese e del Consiglio regionale di Helsinki-Uusimaa, ospitano l’Ufficio politico della CRPM. 8 giugno 2012, Helsinki.

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3.4 PAC e sviluppo rurale Prendendo spunto da una nota tecnica che tracciava le principali linee guida della posizione della CRPM sulla Politica agricola comune (PAC) e lo Sviluppo rurale, adottata in giugno 2011, la CRPM e il suo specifico gruppo di lavoro sul tema, condotto dalla regione Andalusia, hanno sviluppato una risposta globale al pacchetto di proposte per una riforma della Politica agricola comune per il periodo 2014 - 2020, che è stata pubblicata dalla Commissione in ottobre 2011. La CRPM sottolinea che la PAC ha bisogno di riconoscere il ruolo delle regioni, in particolar modo riguardo alla gestione dei fondi per lo sviluppo rurale. Ora più che mai è di fondamentale importanza migliorare il coordinamento delle fonti di finanziamento europee, specialmente nel collegamento tra i Fondi strutturali e i fondi per lo sviluppo rurale. L’accento viene altresì posto sulla necessità di riconoscere le esigenze di territori specifici in seno alla PAC. 3.5 Vicinato e sviluppo Le regioni periferiche marittime sono naturalmente collegate ai paesi vicini dell’UE. Da qui deriva l’impegno di lunga data della CRPM su tale tema. Le regioni e le commissioni geografiche della CRPM sono dunque da tempo naturalmente coinvolte nei progetti e nei partenariati con i loro omologhi del Sud del Mediterraneo, dell’Est del mar Nero e della Russia. Strumento europeo di vicinato Nel corso del 2012, dopo svariate manifestazioni d’interesse e prese di posizione nel corso degli anni precedenti, la CRPM ha voluto rendere più concreto il proprio contributo alla politica di vicinato. L’8 giugno a Helsinki, l’Ufficio politico ha discusso e approvato delle modifiche che la CRPM ha inviato al relatore del PE Eduard Kukan, incaricato del rapporto sul nuovo strumento europeo di vicinato. Oltre a ciò, le Commissioni geografiche della CRPM hanno partecipato ai lavori delle istanze avviate dal Comitato delle Regioni sul partenariato euro-mediterraneo (ARLEM) e orientale (CORLEAP). Verso un riconoscimento del ruolo dei territori La CRPM continuerà a mobilitarsi su questo tema importante per il futuro, con un certo numero di obiettivi. Innanzitutto, intende fare in modo che le regioni siano consultate dalle Istituzioni europee allo stesso titolo delle Organizzazioni della società civile, sia sulle strategie da realizzare che sulle disposizioni di applicazione e sulla governance dei programmi di cooperazione. Dato che i programmi di cooperazione transfrontaliera rappresentano uno dei mezzi privilegiati per coinvolgere le autorità locali e regionali nella politica di vicinato, la CRPM chiede inoltre che la cooperazione transfrontaliera possa beneficiare di maggiore attenzione nel futuro periodo di programmazione. La CRPM sostiene pienamente i programmi “per i bacini marittimi” e proporrà alla Commissione europea delle modalità di miglioramento della loro applicazione. Infine, la dimensione nordica di tale politica dovrà essere oggetto di un’attenzione specifica, nel quadro dell’evoluzione delle relazioni tra l’UE e la Federazione russa, ormai partner a pieno titolo dei programmi di vicinato.

4. Affari marittimi

4.1 La Politica Marittima Integrata La CRPM ha contribuito fortemente a promuovere il rilancio di una visione marittima europea ambiziosa e trasversale, il cui messaggio chiave è racchiuso in una nota tecnica (“Messages relating to the European maritime agenda in view of the future Cypriot presidency of the Council of the European Union2”), presentata in occasione dell’Ufficio politico della CRPM del giugno 2011, e su cui si basa il Progetto di posizione politica adottato dall’Assemblea generale di Aarhus.

2 Messaggi in merito all’Agenda marittima europea in previsione della Presidenza cipriota del Consiglio dell’UE

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Bilancio delle attività della CRPM 2011 - 2012 p.11

Un filo diretto con le Istituzioni europee La CRPM ha voluto privilegiare un'interazione regolare con la Presidenza cipriota, con la Direzione Generale Affari marittimi e Pesca (DG MARE), ad esempio con la presenza della Commissaria Lowri Evans all’Assemblea generale CRPM di settembre 2011, e con il Parlamento europeo, dove la CRPM è stata rappresentata da Henrik Ringbæk Madsen, Consigliere regionale, Presidente degli Affari internazionali per la regione Nordjylland (DK) e Membro dell’Ufficio politico della CRPM, in occasione del dibattito dell’Intergruppo Mari e zone costiere del 27 giugno scorso sulla Politica Marittima Integrata. La CRPM ha contribuito significativamente al rafforzamento dell’istituzionalizzazione della Politica Marittima Integrata (PMI) e ha sostenuto le proposte della Commissione europea relative alla parte PMI del FEAMP (Fondo europeo per gli Affari marittimi e la Pesca) in una posizione politica adottata dall’Ufficio politico in febbraio 2012. In particolare, la CRPM sostiene il mantenimento minimo del budget proposto dalla CE per la PMI all’interno del FEAMP, e ha moltiplicato i contatti con la DG MARE, gli Stati membri e il Parlamento europeo, sollecitando il loro interessamento.

La CRPM continua a sostenere il rafforzamento di un trattamento trasversale delle questioni marittime in seno al PE mediante il sostegno in seno all’intergruppo Mari e zone costiere. Coordinamento delle Commissioni geografiche CRPM sulle questioni marittime Per strutturare la propria azione sugli affari marittimi, è stato costituito un gruppo di lavoro “Core group maritime” finalizzato a riunire le regioni leader dei gruppi marittimi della CRPM. È stata, inoltre, rafforzata la sua interazione con le Commissioni geografiche del settore marittimo, come ad esempio la Commissione inter-mediterranea (CIM), grazie al progetto MAREMED, la Commissione Mar Baltico (dialogo rafforzato con il gruppo Mare della BSC), la Commissione Balcani Mar Nero (dato che il mare è un elemento importante dell’azione dell’UE riguardo a un'eventuale futura macroregione), la Commissione Mare del Nord (con una crescente partecipazione delle regioni della NSC alle attività marittime) e la Commissione Atlantico (grazie alla realizzazione della strategia atlantica).

La CRPM seguirà con particolare attenzione la conferenza interministeriale organizzata l’8 ottobre 2012, che dovrebbe riconfermare il sostegno all’agenda marittima europea e il bilancio della PMI che la Commissione europea pubblicherà prima della fine del 2012. 4.2 Sicurezza marittima La CRPM ha strutturato i propri interventi sulla base di un pacchetto normativo Erika IV sulla sicurezza marittima. Le regioni, soggetti principali della sicurezza marittima

A dicembre 2011 è stato organizzato un primo seminario presso il PE con l’intergruppo Mari e Zone costiere e il progetto Baltic Master II, guidato dalle regioni Blekinge e Skane, prima che venisse costituito un gruppo formale di regioni, con a capo Pierre Karleskind, vice Presidente della regione Bretagna, per avviare una mobilitazione in merito. In questo contesto, sono state sviluppate riflessioni precise su questioni come la compensazione dei danni ambientali, la sorveglianza e la lotta all’inquinamento, l’esecuzione di Erika III e il collegamento tra le questioni sociali e la sicurezza marittima. La CRPM ha anche

recuperato il proprio statuto di osservatrice al FIPOL (Fondo Internazionale di Indennizzo per i danni causati dall'inquinamento da

idrocarburi), ed è stata rappresentata da Pierre Karleskind alle riunioni FIPOL di aprile 2012.

Tre mesi dopo il disastro della Costa Concordia, su invito di Enrico Rossi Presidente della regione Toscana, la CRPM ha organizzato un seminario su come “Conciliare sicurezza marittima e sviluppo del trasporto passeggeri”. 12 e 13 aprile 2012, Isola del Giglio (IT)

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Bilancio delle attività della CRPM 2011 - 2012 p.12

A seguito della catastrofe della Costa Concordia, la CRPM si è mobilitata per la questione delle navi passeggeri e ha organizzato un seminario sul tema, in aprile 2012 all’isola del Giglio. Uno dei risultati di tale seminario è stata una Dichiarazione presentata all’Ufficio politico CRPM di giugno 2012.

La CRPM rafforzerà la propria azione sulla sicurezza marittima, in particolare per quanto riguarda lo sviluppo delle procedure per l’Erika e la Prestige. Nel contesto della Presidenza cipriota dell’UE, la CRPM co-organizzerà dal 9 all’11 ottobre un seminario e degli esercizi di lotta all’inquinamento col progetto Maremed a Cipro, e parteciperà il 22 e 23 novembre al seminario organizzato dalla Fondazione Surfriders Europa a Biarritz. 4.3 Pianificazione dello spazio marittimo e ICZM La CRPM ha rinforzato la propria capacità d’azione e rimane un interlocutore importante delle istituzioni europee. Per coordinare le attività relative a questo soggetto, è stato costituito un gruppo di lavoro presieduto da Joanna Geldhof, vice Governatore della regione dell’Olanda Settentrionale, responsabile della gestione delle acque. Il gruppo preparerà, tra l’altro, la risposta della CRPM al progetto di direttiva sulla PSM e sulla Gestione Integrata delle Zone Costiere (ICZM) annunciata dalla CE e che dovrebbe essere pubblicata prima della fine del 2012, sviluppando di conseguenza la propria azione.

Durante il 2012, le interazioni con le Istituzioni europee sul tema della pianificazione dello spazio marittimo sono state numerose, e hanno visto ad esempio la partecipazione di Anders Carlberg (regione Västra-Götaland) alla conferenza presieduta dalla Commissaria Damanaki del 26 marzo 2012, o ancora quella di Eleni Marianou alla sessione plenaria della Giornata europea del Mare sulla PSM del 20 maggio 2012. La CRPM partecipa inoltre attivamente agli scambi organizzati in seno al gruppo di esperti della Commissione europea e in particolare al “Joint Eoinet and Member-States workshops on MSP and ICZM” che si terrà l’11 e

il 12 settembre a Copenhagen e che tratterrà in dettaglio i progetti della Commissione in quest’ambito.

In questo contesto, sono ampiamente coinvolte anche le Commissioni geografiche della CRPM, come la Commissione Mar Baltico, mediante la Commissione Helsinki (HELCOM) o dei progetti, come la candidatura sviluppata dalla Commissione Arco Atlantico e la CRPM con riferimento a un appello lanciato dalla DG MARE nell’ambito del programma di sostegno alla PMI 2011 – 2012.

4.4 Ricerca marina e innovazione La CRPM sostiene attivamente la dimensione marina e marittima trasversale dell’iniziativa Orizzonte 2020 e il capitolo ricerca, sviluppo e innovazione della politica regionale, due tematiche che sono state sviluppate nella posizione politica di febbraio 2012, nel contesto del gruppo ricerca e innovazione della CRPM. Tale posizione presenta due proposte di modifica sulla dimensione marina trasversale, predisposte e difese in collaborazione con le organizzazioni europee di ricerca. Influenza presso il Parlamento europeo Sono state intraprese numerose iniziative presso il PE, ad esempio la co-organizzazione di un seminario sulla ricerca marina e Orizzonte 2020, tenutosi il 7 dicembre 2011, a cui sono state invitate a partecipare varie regioni della CRPM (Azzorre, Schleswig Holstein e Paesi della Loira), e anche la partecipazione di Eleni Marianou a un dibattito con i parlamentari europei sulla dimensione marina trasversale di Orizzonte 2020, del 30 maggio al PE.

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Bilancio delle attività della CRPM 2011 - 2012 p.13

Infrastrutture di ricerca In vista dei negoziati dei programmi operativi 2014 – 2020, la CRPM favorisce gli scambi tra le regioni, la Commissione europea e gli scienziati coinvolti nelle infrastrutture di ricerca europee (infrastrutture ESFRI). Una prima riunione si è tenuta a marzo 2012 sul tema dell’infrastruttura EMBRC, e altre potrebbero avere luogo nei prossimi mesi. Attraverso le proprie posizioni politiche e le iniziative presso le Istituzioni europee, la CRPM sostiene altresì l’idea della costituzione di una Comunità della Conoscenza e dell’Innovazione (KIC) nel settore marino, in seno all’Istituto europeo di Tecnologia.

4.5 Industria navale e marittima La CRPM è parte attiva dei dibattiti europei in corso a livello europeo su questo tema. L’iniziativa “Industrie per una crescita blu”, gestita da Christophe Clergeau, primo vice-Presidente della regione Paesi della Loira, si è strutturata come gruppo di lavoro della CRPM e ha permesso di sviluppare un dialogo importante con le Istituzioni europee. Per una politica industriale europea Il 2 febbraio 2012, un dibattito organizzato con l’intergruppo Mari ha costituito l’occasione per pubblicare un memorandum che esprime le idee principali alla base dell’iniziativa, in particolare quella di sviluppare una politica industriale per rilanciare le industrie marittime, avente come base portante i cantieri navali, e quella di gestire la diversificazione dei cantieri navali su nuovi mercati in espansione. La CRPM partecipa ufficialmente ai lavori della Commissione europea nell’ambito del processo LeaderShip. L’azione così intrapresa si trova ora in una fase orientata principalmente ai lavori di LeaderShip, il cui rapporto finale sarà presentato a inizio 2013, e al rafforzamento dei legami col PE e gli Stati membri.

4.6 Vasco de Gama La CRPM prosegue i suoi lavori sull’iniziativa Vasco de Gama, progetto pilota voluto dall’Assemblea generale del 2010 ad Aberdeen, volto a organizzare, grazie all’azione delle regioni, gli scambi tra i giovani nel settore dell'economia marittima e a contribuire così a migliorare l’attrattiva delle professioni marittime in Europa. Un’iniziativa della CRPM Presieduto dalla regione Mecklenburg-Vorpommern e sostenuto dal Segretariato generale della CRPM, Vasco de Gama è un progetto transnazionale e trans-settoriale che la CRPM intende mettere al servizio della Politica marittima integrata e della “crescita blu”. Una quindicina di regioni della CRPM si sono dette pronte a impegnarsi in una fase di concretizzazione dopo aver ricevuto il sostegno economico europeo. I contatti con le Direzioni Generali coinvolte della CE (DG MARE, EAC, MOVE e Impresa) e con i gabinetti dei Commissari Damanaki e Tajani sono stati molto frequenti. Saranno preparate delle candidature attraverso bandi per progetti pertinenti, come il progetto pilota sulle professioni marittime nel quadro del piano d’azione 2011 – 2013 della PMI o di Leonardo.

4.7 Pesca La CRPM ha partecipato attivamente al dibattito politico sulla riforma della Politica Comune della Pesca (PCP). Il gruppo di lavoro dedicato a questo tema, il gruppo intercommissione pesca, presieduto dalla regione Shetland, a febbraio 2012 ha risposto con una posizione politica alla proposta della Commissione sul futuro Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, il FEAMP.

Seminario “Think different: new horizons for the maritime industries” presieduto da Corine Lepage, con la partecipazione di Cristophe Clergeau, 1o vice Presidente della regione Paesi della Loira (FR)

2 febbraio 2012, PE

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Bilancio delle attività della CRPM 2011 - 2012 p.14

Su questi temi fondamentali, il gruppo ha anche sviluppato delle proposte di modifica alla proposta della Commissione per la PCP e all’organizzazione comune dei mercati per meglio difendere gli interessi delle regioni periferiche marittime nell’attuale fase di negoziato.

Progetto MAREMED Il progetto MAREMED, per il quale il segretariato generale della CRPM fornisce un’importante assistenza tecnica, ha permesso di assicurare un’interazione continua con le Istituzioni europee nel settore della pesca.

Il 16 e 17 gennaio 2012 è stato organizzato un colloquio ad Ajaccio sul futuro del finanziamento europeo alla pesca nel Mediterraneo; il 1° febbraio 2012 si è svolto un seminario presso il PE con la collaborazione di Alain Cadec, eurodeputato, sul futuro della PCP; il 3 e 4 aprile 2012 à Heraklion è stata la volta di un colloquio sulla gestione delle politiche marittime europee (con una sessione dedicata alle sfide della PCP nel Mediterraneo); infine si è tenuto un seminario sulla pesca nel Mediterraneo il 22 giugno 2012 ad Ancona.

La CRPM continuerà a condurre azioni sul futuro della PCP e sul FEAMP durante l’ultima fase di negoziato tra il Parlamento europeo e il Consiglio per far valere gli interessi delle regioni periferiche marittime.

5. Accessibilità

Una delle priorità strategiche a medio termine della CRPM è il miglioramento dell’accessibilità delle regioni periferiche e marittime. Due progetti sono stati scelti, in particolare, per portare l’impegno della nostra organizzazione in quest’ambito: la revisione della Rete di Trasporto Transeuropea (TEN-T), quale strumento comunitario che orienta i finanziamenti europei dedicati alle infrastrutture, e la promozione del trasporto marino sostenibile.

Revisione del progetto TEN-T Il gruppo di lavoro intercommissione della CRPM dedicato a TEN-T e animato dalla regione Aragona, ha portato avanti la propria missione di preparazione delle proposte nel quadro della revisione corrente delle linee direttrici della Rete.

La CRPM ha organizzato un seminario sul "Futuro Settore europeo della Pesca" al Parlamento europeo su invito dell’eurodeputato Alain Cadec, e con la partecipazione di Lowri Evans, Direttore Generale della DG MARE, Commissione europea - 2 febbraio 2012, PE

Su iniziativa di Luisa Fernanda Rudi, Presidente della regione Aragona, il gruppo di lavoro dell’Inter-Commissione TEN-T CPMR si è riunito a Saragozza per studiare le proposte pubblicate il 19 ottobre 2011 dalla CE sulla revisione della Rete di Trasporto Trans-Europea e il Meccanismo per collegare l’Europa (CEF) - 9 novembre 2011, Saragozza, Aragona (ES)

Seminario sulle “Professioni marittime e crescita blu” ospitato da Jan Kozlowski, eurodeputato, con la partecipazione di Lowri Evans, Direttore Generale della DG MARE alla Commissione europea - 11 ottobre 2011, Parlamento europeo

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Sviluppo di modifiche Prendendo spunto dalle opzioni stabilite durante l’AG di Aarhus di settembre 2011, sono state preparate delle proposte di modifica alle proposte pubblicate dalla Commissione europea in ottobre 2011, sia sulla definizione della Rete TEN-T stessa, sia sul suo strumento di finanziamento: il CEF (Meccanismo per collegare l’Europa). Tali proposte di modifica sono state approvate dall’Ufficio politico della CRPM a febbraio 2012 e da allora sono state diffuse e promosse presso le Istituzioni interessate: la Commissione europea (DG MOVE), in particolare in occasione delle riunioni del gruppo di lavoro TEN-T di novembre 2011 e giugno 2012, il Parlamento europeo, in occasione delle audizioni organizzate dalla Commissione TRAN e il Comitato delle Regioni, in occasione di un seminario organizzato il 6 marzo scorso. Per una maggiore attenzione al trasporto marittimo nella rete TEN-T La CRPM propone una nuova visione del trasporto marittimo, con un dispositivo europeo che incoraggi i servizi di trasporto marittimo in maniera sostenibile, in particolar modo nelle zone in cui verranno applicate forti restrizioni sul contenuto di zolfo nei carburanti (direttiva sulla riduzione del contenuto di zolfo, in corso di negoziato, applicazione rigida nelle zone di controllo delle emissioni di zolfo, “SECAs”). La CRPM chiede anche un tasso di cofinanziamento delle infrastrutture portuali proveniente dal CEF più alto rispetto a quello proposto dalla Commissione (40% invece del 20%), nonché un miglioramento delle mappe delle infrastrutture prioritarie per evitare che le regioni periferiche rischino di essere svantaggiate. Grazie al sostegno delle commissioni geografiche, l’Ufficio politico ha proposto una serie di aggiunte (cartografate) agli investimenti, che la Commissione intende integrare nella rete centrale, e delle riorganizzazioni nei dieci corridoi multimodali prioritari. La CRPM ritiene che il livello di concentrazione dei crediti proposto per il CEF sui dieci corridoi (80%) e sulla rete centrale sia troppo elevato. Bisogna infatti rispettare un equilibrio territoriale nell’assegnazione dei fondi per evitare che le regioni periferiche si ritrovino svantaggiate. Per un trasporto marittimo sostenibile Il secondo asse di lavoro è la promozione del trasporto marittimo sostenibile. Un seminario di riflessione è stato organizzato a maggio 2012 a Göteborg su questo importante tema, nel contesto della giornata marittima europea, che ha consentito di associare alle riflessioni delle regioni quelle di altri soggetti quali, ad esempio, i responsabili portuali, gli armatori e le ONG ambientaliste. Il 29 giugno 2012, il gruppo di lavoro TEN-T ha dato seguito a tali riflessioni organizzando uno scambio tra i rappresentanti delle commissioni geografiche della CRPM e i servizi della DG MOVE per puntualizzare il “panorama” di sostegno europeo al trasporto marittimo a medio termine. La CRPM continuerà a ricordare l’importante ruolo mediatore svolto dalle regioni tra la competitività e la sostenibilità. La CRPM infine condurrà una riflessione volta a proporre migliorie all'insieme degli strumenti messi a disposizione dalla Commissione per preparare la prossima direttiva sullo zolfo nei carburanti marittimi.

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Conferenza delle regioni periferiche marittime d’Europa

6, rue Saint-Martin, 35700 Rennes (FR) Tel: + 33 (0)2 99 35 40 50 – Fax : + 33 (0)2 99 35 09 19

14, Rond-Point Schuman, 1040 Bruxelles (B)

Tel: + 32 (0)2 612 17 00

[email protected] www.crpm.org