1 1 “semel in anno licet insanire” lucio anneo seneca. onda d’urto · altrapsicologia e...

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Onda d’Urto Periodico politico culturale di attualità, curato dagli studenti del Liceo Porporato di Pinerolo. Direttore responsabile Alessandro Albarello. Numero 5 2015-16. 11 febbraio 2016. Indagine sui colloqui scuola-famiglia Lisa Boglione I BC Giovedì 21 gennaio 2016 è stato un giorno glorioso per gli insegnanti del Porporato. Orde di genitori a fare la coda davanti all’entrata della scuola come ragazzine al concerto degli One Direction. Ai professori sarebbero servite delle guardie del corpo, ai genitori degli uomini nerboruti che li trattenessero dallo scagliarsi nelle aule. No carro no party Viaggio tra le righe "Il verbo leggere non sopporta l'imperativo", diceva Rodari, ma spesso si ha bisogno di qualche consiglio di lettura che ci aiuti ad intraprendere un viaggio attraverso fiumi di pagine... è proprio qui che potete trovarlo. “Semel in anno licet insanire” Lucio Anneo Seneca. [Una volta all’anno è lecito uscire da se stessi] Gennaio 1939. Questa storia inizia con un funerale in mezzo alla neve ed il primo furto di una ladra di libri. E' inverno e su una vecchia ferrovia tedesca un treno trasporta due bambini diretti verso la loro nuova vita in una famiglia adottiva. purtroppo però, solo uno di loro arriverà a destinazione. Si tratta della piccola Liesel Meminger, una bambina bionda che coltiva una straordinaria passione per i libri. Lei, insieme ad un bambino dai capelli giallo limone, un uomo col cuore a fisarmonica e la sua esuberante sposa, sono i protagonisti di questo racconto Dopo due ore alcune mamme erano ancora ad aspettare di parlare con la prof di latino, che è andata via alle otto di sera. “Siamo in coda da un’ora e mezza, non ce la faccio più!”, “sono qui da tre ore e ho parlato solo con un professore”, “a un certo punto Ipse dixit “Il mondo è teatro e la terra è scena. E l’uomo è l’istrion ond’ella è piena”. Jacopo Sannazaro Il Carnevale è come i pranzi di famiglia: sembra sempre sul punto di finire, poi arriva un piatto nuovo Francesca Beltramo IAC Caro lettore, so che sei ancora in lutto per la fine delle vacanze, ma consolati perché il Carnevale è come i pranzi di famiglia, si protrae per un tempo che pare senza fine. Continua a pagina 3 il dramma del “dovrò comunque chiedere un colloquio nell’orario di ricevimento” STORIA DI UNA LADRA DI LIBRI Il libro, scritto da Zusak Markus e pubblicato da Frassinelli, racchiude un racconto talmente incredibile da esser diventato un film nel 2013 sotto la regia di Brian Percival. Pickwick €10, 99. nelle scuderie siamo rimasti al buio” e “sono uscito di lì e non ci capivo più niente” sono le frasi che sono state dette durante e dopo i colloqui. E chissà che cosa avranno detto i professori! Perché non una giornata per il biennio e una per il triennio? O dividere per indirizzo? La butto lì. straordinario ambientato nella Germania nazista, dove bastano un gesto sbagliato, un'esitazione o una parola di troppo a mettere in pericolo te e tutta la tua famiglia. Gennaio 1939. Questa storia inizia con un funerale in mezzo alla neve ed il primo furto di una ladra di libri. Come si può, in questa realtà, vivere una vita normale e spensierata? È possibile rimanere uomini in un tempo in cui l' umanità sembra aver cessato di esistere? Ed ultimo: si può avere un segreto? Con l' aiuto di una narratrice d' eccezione, di grande carisma e dallo straordinario senso per i colori, nonché nostra unica certezza nella vita, ci viene presentata una storia di amicizia ed avventura che sa emozionarci e sorprenderci, tra piccoli furti ed immagini di guerra. Alessia Canale 1BC 1 1

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Onda d’Urto Periodico politico culturale di attualità, curato dagli studenti del Liceo Porporato di Pinerolo.

Direttore responsabile Alessandro Albarello. Numero 5 2015-16. 11 febbraio 2016.

Indagine sui

colloqui

scuola-famiglia Lisa Boglione I BC

Giovedì 21 gennaio 2016 è stato un giorno glorioso per gli insegnanti del Porporato. Orde di genitori a fare la coda davanti all’entrata della scuola come ragazzine al concerto degli One Direction. Ai professori sarebbero servite delle guardie del corpo, ai genitori degli uomini nerboruti che li trattenessero dallo scagliarsi nelle aule.

N o c a r r o n o p a r t y

Viaggio tra le righe

"Il verbo leggere non sopporta l'imperativo", diceva Rodari, ma spesso si ha bisogno di qualche consiglio di lettura che ci aiuti ad intraprendere un viaggio attraverso fiumi di pagine... è proprio qui che potete trovarlo.

“Semel in anno licet insanire” Lucio Anneo Seneca.

[Una volta all’anno è lecito uscire da se stessi]

Gennaio 1939. Questa storia inizia con un funerale in mezzo alla neve ed il primo furto di una ladra di libri. E' inverno e su una vecchia ferrovia tedesca un treno trasporta due bambini diretti verso la loro nuova vita in una famiglia adottiva. purtroppo però, solo uno di loro arriverà a destinazione. Si tratta della piccola Liesel Meminger, una bambina bionda che coltiva una straordinaria passione per i libri. Lei, insieme ad un bambino dai capelli giallo limone, un uomo col cuore a fisarmonica e la sua esuberante sposa, sono i protagonisti di questo racconto

Dopo due ore alcune mamme erano ancora ad aspettare di parlare con la prof di latino, che è andata via alle otto di sera. “Siamo in coda da un’ora e mezza, non ce la faccio più!”, “sono qui da tre ore e ho parlato solo con un professore”, “a un certo punto

Ipse dixit

“Il mondo è teatro e la terra è scena. E l’uomo è l’istrion

ond’ella è piena”. Jacopo Sannazaro

Il Carnevale è come i

pranzi di famiglia:

sembra sempre sul

punto di finire, poi

arriva un piatto nuovo Francesca Beltramo IAC

Caro lettore, so che sei ancora in lutto per la fine delle vacanze, ma consolati perché il Carnevale è come i pranzi di famiglia, si protrae per un tempo che pare senza fine. Continua a pagina 3

il dramma del “dovrò

comunque chiedere un

colloquio nell’orario di

ricevimento”

STORIA DI UNA LADRA DI LIBRI Il libro, scritto da Zusak Markus e pubblicato da Frassinelli, racchiude un racconto talmente incredibile da esser diventato un film nel 2013 sotto la regia di Brian Percival.

Pickwick €10, 99.

nelle scuderie siamo rimasti al buio” e “sono uscito di lì e non ci capivo più niente” sono le frasi che sono state dette durante e dopo i colloqui. E chissà che cosa avranno detto i professori!

Perché non una giornata per il biennio e una per il triennio? O dividere per indirizzo? La butto lì.

straordinario ambientato nella Germania nazista, dove bastano un gesto sbagliato, un'esitazione o una parola di troppo a mettere in pericolo te e tutta la tua famiglia.

Gennaio 1939. Questa storia inizia con un funerale in mezzo alla neve ed il primo furto di una ladra di libri. Come si può, in questa realtà, vivere una vita normale e spensierata? È possibile rimanere uomini in un tempo in cui l' umanità sembra aver cessato di esistere? Ed ultimo: si può avere un segreto? Con l' aiuto di una narratrice d' eccezione, di grande carisma e dallo straordinario senso per i colori, nonché nostra unica certezza nella vita, ci viene presentata una storia di amicizia ed avventura che sa emozionarci e sorprenderci, tra piccoli furti ed immagini di guerra.

Alessia Canale 1BC

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L ’ a m o r e è u n d i r i t t o d i t u t t *

C u r i a m o

l ’ o m o f o b i a 1) Di cosa si occupa il gruppo Welcome? E quali

sono i suoi obiettivi? Welcome è nato del 2012, per lottare contro i pregiudizi e le discriminazioni. Facciamo informazione corretta sul mondo lgbt e lottiamo contro l'omotransfobia. Inoltre ci occupiamo della formazione degli insegnanti sul tema ed il nostro scopo è rendere la nostra scuola, ma anche le altre in cui organizziamo gli incontri, un luogo ancora più accogliente. 2) Quali attività avete

curato nella giornata autogestita? Dibattiti?

Giochi? Nel nostro incontro parleremo di cosa è per davvero l'identità sessuale e cercheremo di coinvolgere i partecipanti con giochi di gruppo e dibattiti. Il tema della giornata è la salute, quindi proveremo a curare l'omofobia! 3) Avete riscontrato delle

difficoltà

nell'organizzazione del

laboratorio? Nessuna difficoltà! Welcome ha sempre avuto l'appoggio degli studenti, degli insegnati e della presidenza. 4) Pensate che la giornata

autogestita sia un buon

mezzo con cui promuovere

l'attività di Welcome? Durante l'autogestione le attività di Welcome sono sempre molto seguite, soprattutto dagli alunni più giovani che entrano in contatto con noi per la prima volta : e questo è un passo importante per costruire un clima positivo all'interno della scuola. 5) Che cosa direste per convincere qualcuno a

venire a Welcome? Dateci

una frase ad effetto! Il nostro slogan è da sempre questo : "Sii sempre te stess* e nessuno può rimproverarti di farlo nel modo sbagliato!" Francesca Beltramo

Un attimo, una frazione di secondo, un bacio semplice e spontaneo, come solo tra due persone che si amano può essere. Cosa succede però se le due persone in questione sono due studentesse della nostra scuola? Due ragazze innamorate stanche di nascondersi, che scelgono di baciarsi nei corridoi e di dichiarare così il loro amore, causando la disapprovazione dei professori più conservatori.

È così che nel 2012 nasce il gruppo Welcome, fondato da quegli studenti stufi di rimanere con le mani in mano di fronte ad episodi di discriminazione a scuola.

Welcome lotta contro

l'omofobia ed il

bullismo omofobico

I membri del gruppo si riuniscono quasi tutti i lunedì, dibattono e preparano

lezioni da esporre nelle classi per informare e sensibilizzare.

Nel corso degli anni Welcome è cresciuto molto, dal 2014 infatti è coinvolto in un progetto Asl per le scuole, in modo che anche altri istituti possano organizzare incontri nelle loro classi. Nello stesso anno c'è stata la vittoria del Forum del Volontariato per i Giovani con “Il diario di Alice e Francesca”, un romanzo breve scritto proprio dai membri del gruppo. L'hanno scorso i ragazzi hanno partecipato ad una serie di

conferenze dell'iniziativa : “Ma di che gender stiamo parlando?” , organizzate da AltraPsicologia e patrocinate dall'Ordine degli psicologi del Piemonte.

“Sii sempre te stess* e nessuno può rimproverarti di farlo nel modo sbagliato”, questo è lo slogan del gruppo Welcome e dopo tutti questi traguardi i ragazzi del Porporato sanno che non sono gli unici a credere che l'amore è un diritto di tutti. Francesca Beltramo I AC

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Affett i da

Volleyfobia di Clara Baccolo Come si sa, tutti gli anni arriva quel periodo febbrile in cui tutte le classi si rendono conto che devono partecipare al torneo pallavolistico della scuola. Arriva sempre troppo presto e prende gli studenti alla sprovvista tra verifiche, interrogazioni e impegni personali; come ogni anno questo periodo ora è arrivato. Fioccano

le domande: “Ma sarò brava abbastanza per far parte della squadra?” da parte delle studentesse che non si sono allenate, “Tu, vieni a giocare con noi che siamo solo in cinque” affermano i capitani che cercano di reclutare più persone possibili per non perdere a tavolino, oppure: “Ma la riserva è proprio necessaria? Io domani ho la verifica di recupero” pensano alcuni sfortunati. Le solite domande di questo periodo. Quest’anno il regolamento prevede un massimo di quattro persone tra tesserati e maschi per squadra, ovviamente non è obbligatorio arrivare a questo numero, lo si è deciso solamente per rendere equilibrate le partite, poiché non sarebbe corretto che una squadra composta da quattro ragazze che

praticano pallavolo agonisticamente e due maschi giocasse contro una squadra composta da sole ragazze non tesserate. Se un componente della squadra è stato tesserato ma attualmente non lo è più non risulterà nel conteggio. Arbitreranno le partite alunni qualificati e professori di educazione fisica ma nonostante questo ci si aspetta da ogni squadra un atteggiamento sportivo e leale per divertirsi tutti insieme che si vinca o che si perda; anche perché è un’occasione per misurarsi con altre persone dando il meglio di noi stessi, un’occasione per crescere come persone e come gruppo classe, soprattutto da non rovinare con insulti o punti rubati.

M o n e t

Un’occasione

im p e r d ib i l e

Vittoria Olivero

Mancano pochissimi giorni alla chiusura della mostra di Monet alla Gam di Torino. Questa esposizione è stata la più visitata dell'anno in Italia, per questo la sua chiusura è stata posticipata al 14 febbraio. Alcuni dei capolavori presenti non sono mai stati esposti nel nostro Paese; questo rende la mostra imperdibile per gli amanti dell'arte. Le 41 opere esposte sono state concesse dal Museè d'Orsay e spaziano dal 1865 al 1904. Tra i dipinti esposti emerge un frammento della "Colazione sull'erba", opera mai terminata

N o c a r r o n o p a r t y

A carnevale

ogni bugia vale!

Finalmente il Carnevale! È in questo periodo che tutti si lasciano tentare da qualche dolce bugia spolverata di candido zucchero a velo. Perciò, per tutti i golosi che seguono "Onda d'urto", ecco qua la ricetta delle bugie più dolci! Occorrono:

• 240 grammi di farina

• 20 grammi di zucchero

• 20 grammi di burro

• 2 uova intere

• 1 pizzico di sale

• la buccia grattugiata di un limone o di un arancio

Fate, con la farina, una piccola montagna e versatevi al centro le uova, lo zucchero, il sale, la buccia scelta ed infine il burro morbido a pezzi. Lavorate il tutto fino ad ottenere un impasto omogeneo e sodo. Nel caso in cui questo non succedesse, aggiungete ancora un po' di farina. Con la pasta fatte una piccola palla e avvolgetela con la pellicola trasparente, lasciandola a riposo per una mezz'oretta a temperatura ambiente. Quando sarà pronta, stendetela sul tavolo con un mattarello fino a renderla molto sottile. Con la rotella dentata tagliate la pasta in pezzi con forma a piacere: rettangoli, quadrati, rombi... quello che preferite, ma assicuratevi di farvi anche un taglio al centro. Friggete le bugie fino a quando assumeranno un bel colore dorato, girandole almeno una volta. Scolatele per eliminare l'olio in eccesso, spolveratele di zucchero e gustatele con chi volete! Alice Astesano

anche a causa dei problemi economici dell'autore, che fu costretto a vendere il dipinto e quando poté riscattare il quadro si accorse che era gravemente danneggiato. Posticipata al 14

febbraio la chiusura

della mostra allestita

alla Gam

L'opera simbolo dalla mostra è la "Donna col parasole girata verso destra" di cui è protagonista la figliastra di Monet. Oltre a queste molte altre sono le opere esposte che permettono di conoscere meglio questo autore, tra i più illustri dell'impressionismo, e i luoghi principali in cui visse e

lavorò. Dunque consiglio vivamente a chi non ha ancora avuto occasione di visitare la mostra di sfruttare questi ultimi giorni di apertura.

www.gamtorino.it

secondo lui è il migliore egli risponde con un giudizio di parte, a noi non resta che goderci la sfilata!

Francesca Beltramo I

AC - Continua da pag. 1

L'ultima sfilata dei carri sarà infatti il 6 marzo a Pinerolo, nonostante le sfilate siano iniziate già da gennaio. I carri sono circa una decina, provenienti da diverse zone del pinerolese, ognuno con un tema specifico. Chi si limita a fare da spettatore non può immaginarsi il lavoro che sta dietro alla preparazione di un carro, di cui abbiamo come testimone Simone Solera ( per gli amici Solly), figurante per “i mat ed Rulei”, carro di Roletto che ha come tema un drago marino. Si parte infatti prima di Natale con la scelta del tema, per poi passare alla realizzazione del carro ( telaio, rivestimento in carta di giornale e colore ) e bisogna incontrarsi un paio di volte per le prove dei balletti, i figuranti devono infatti ballare intorno al carro

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lanciando coriandoli e seminando gioia ed allegria tra la gente. Ovviamente se si chiede a Solly quale carro

Le interviste possibili… La scuola pullula di studenti in arrivo dall’estero per un periodo di studio da noi. Sentiamo a una di loro una

descrizione dell’esperienza fatta con la 3 CSU. Ah, occhio!, l’intervista è nella sua lingua…

F A I Y O G A

E LA VITA GUARISCE Anche a voi sembra che lo Yoga stia contagiando il mondo, silenzioso ma sempre più “virale”? Io me ne sono resa conto la scorsa mattina quando, appena svegliata, ho aperto la finestra di camera mia in tutta la bellezza del mio pigiama e dei miei arruffatissimi capelli che gridavano al mondo: “ Buongiorno! Sì, è mezzogiorno e sì, mi sono appena alzata perché oggi è domenica. No, questo pigiama non me lo tolgo neanche morta.” E cosa vedo all’orizzonte?

La mia vicina, simpatica donna nella fascia degli “anta” già da qualche

Interview with

Georgia Lilley Int. = Interviewer GL = Georgia Lilley Int.: Hi Georgia! Nice to meet you. Can you tell us a bit about yourself and what you are doing in Italy? GL: Hi! I’m from Melbourne in Australia and I am 16 years old. I arrived in Italy on the 1st of September and am staying with a family in Pinerolo for 5 months on an exchange program. I am studying at Liceo Porporato in class 3C Scienze Umane. Int.: Great! What have been your favourite things about

decennio, si stava

contorcendo allegramente in non so quale posizione sul balcone di casa, ascoltando melodie orientali. Yoga. E’ arrivato anche qui. Quindi, se la mia vicina sfida il gelo e la tentazione del “divano della domenica” per praticare Yoga, io direi che tutti abbiamo il dovere di dargli una chance. Magari ridendo. E’ questa la possibilità che ci ha offerto uno dei gruppi della giornata autogestita di quest’anno: lo “Yoga della risata” , che ha riscosso grande successo e contato numerosissimi iscritti. Vittoria Olivero ha sperimentato al di fuori della scuola questa tipologia di Yoga, in un corso chiamato “Puoi Guarire la tua Vita” e con quest’intervista ci racconta quella

che è stata la sua esperienza personale. Vio: Che genere di esperienza è

stata? C’è qualcosa che ti è piaciuto particolarmente? Vicky: E’ stata un’esperienza nel complesso molto speciale, profonda ed appassionante. Inoltre è stato molto coinvolgente fare disegni, giochi ed esercizi di meditazione guidata che permettono di andare a lavorare sulla parte più profonda di noi, sentendosi più leggeri e comprendendo che basta poco per essere felici. Dunque l’aspetto che più mi è piaciuto è stato aver dedicato del tempo esclusivamente a me stessa ed essere così riuscita a “conoscermi meglio”. Vio: Secondo te c’è una fascia d’età per la quale lo “Yoga della risata” è

più indicato? Vicky: E’ un corso che viene “modellato” a seconda dell’età dei partecipanti, a partire dall’adolescenza in avanti. Inoltre quello che ho seguito io è particolarmente dedicato ai teenagers, quindi più adatto a noi ragazzi; l’importante è avere voglia di mettersi in gioco, concentrarsi su se stessi è accogliere con serenità i cambiamenti.

Italy? What do you miss about Australia? GL: I am really impressed by the rich history and culture in Italy. Australia is a very young country compared to Europe so I’ve enjoyed exploring all the old cities and building as well as trying all your traditional dishes. A highlight of my exchange was experiencing an Italian Christmas and spending the holidays with my host family in the snow at Sestriere. The thing I miss most about Australia is probably living so close to the beach and the city but I really like living near the mountains in Italy! Int.: That all sounds fantastic! What do you think

about Liceo Porporato? GL: Liceo Porporato is very different from my school in Australia! For example, my school has only girls! I really like how school finishes at 1:15 and we can go home for lunch but I

don’t like coming to school on Saturday…6 days is too many! I enjoy all the different subjects I am studying here and Maths is probably my favourite lesson because it is Universal.

Vio:Lo rifaresti? Vicky:Direi proprio di sì, anche perché è un’esperienza che non si ripete mai uguale a se stessa, ogni volta sarà sempre diversa dalla precedente e ci saranno sempre nuovi lati di noi che farà emergere. Mi interesserebbe provare a “stare dall’altra parte” ed essere io la conduttrice, per sperimentare una nuova prospettiva. Vio: Qual è l’insegnamento più bello

che ti ha lasciato? Vicky:Sicuramente ho imparato che tutto nella nostra vita ha dei lati positivi, anche quando sembra il contrario. Vio: Ci potresti descrivere lo“Yoga

della risata” in una parola? Vicky: Io direi “evoluzione”. Penso che l’evoluzione sia una parte importantissima della nostra vita, soprattutto a livello spirituale: questa esperienza è il primo degli infiniti passi per metterla in atto e penso che partire con una risata sia un modo bellissimo per cominciare!

Viola Malanetto

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