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“Famiglia: icona della umanitàil futuro del mondo e della Chiesa

passa attraverso la famiglia”

25 ottobre 2010 Sala Flora, Latiano (BR)

Il VII Meeting della Cittadinanza Pienaed Universale ha dedicato la prima gior-nata di studio e riflessione alla tematicadella famiglia, con un seminario dal titolotratto dalla “Familiaris Consortio” diGiovanni Paolo II: “Famiglia: icona dellaumanità: il futurodel mondo e dellaChiesa passa attra-verso la famiglia”.Lincontro, conside-rata l’assoluta im-portanza della te-matica affrontata, hacoinvolto numerosigenitori e molte as-sociazioni territorialii m p e g n a t enell’ambito delle politiche familiari.Il seminario è stato moderato dall’Avv.Antonio Morleo, Procuratore Generaledella Fondazione Opera Beato BartoloLongo e Presidente Provinciale dellaCompagnia delle Opere.Il Vicesindaco e l’Assessore ai Servizi-Sociali del Comune di Latiano, Avv.Maria Concetta Milone e Dott.ssa AdaDi Viggiano, hanno portato i propri indi-rizzi di saluto, mentre il Senatore Giu-seppe Caforio ha inviato il suo interventosottolineando l’apprezzamenti per le“iniziative mirate al welfare,alla comu-

nicazione giovanile e alle nuove tecno-logie, strumenti questi utili alla crescitaculturale, ma il cui utilizzo presupponespecifici codici etici per evitare che siintraprendano strade pericolose”.Il primo momento di riflessione è statocondotto dall’Avv. Aldo Vangi che, inqualità di referente locale del Forum delleAssociazioni Familiari di Puglia, ha re-lazionato sul tema “la tutela della fami-glia e della vita umana nascente nellepolitiche di welfare comunale”.Il relatore ha sottolineato“la priorità dellafamiglia rispetto alla società e allo Stato

perchè la sua fun-zione ricreativa.L’Avv. Vangi hainoltre riportatol’esperienza positivaattivata dal comunedi Parma, che hadeciso di “investire”sulla famiglia, sot-toscrivendo un do-cumento program-matico (a cui hanno

aderito vari sindaci del territorio nazio-nale) che punta proprio, attraverso poli-tiche concrete, a potenziare, sostenere edincentivare le famiglie.Un’ulteriore inte-ressante proposta contenuta nel documen-to del Forum delle Associazioni Familiariprevede l’istituzione di un’agenzia perla famiglia che operi all’internodell’amministrazione comunale. Nellospecifico, l’agenzia dovrebbe svolgere“un ruolo di interlocuzione e coordina-mento interassessorile per tutti gli am-biti che coinvolgono la famiglia, dallepolitiche di welfare a quelle tariffarie,tributarie, fiscali,

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fiscali, di sostegno alla genitorialità,giovanili, del tempo libero”.In seguito, l’ intervenuto l’Avv. LorenzoMaggi, Presidente Provinciale del Forumdelle Associazioni Familiari di Puglia,che ha invitato ad una riflessione sullenotevoli difficoltà che la famiglia affronta,oggi, nel sistema di welfare e nella so-cietà.La famiglia deve essere tutelata e devonoessere tradotti in realtà i riconoscimentinormativi che il legislatore ha consacratonel testo costituzionale ovvero quellibasati sull’art. 29 della Costituzione ita-liana che rionosce i diritti della famigliacome società naturale fondata sul matri-monio, e quella dell’art. 31 il quale riba-disce che “la Repubblica agevola conmisure economiche e altre provvidenzela formazione della famiglia el'adempimento dei compiti relativi, conparticolare riguardo alle famiglie nume-rose.Non è più rinviabile, quindi, la definizionedi un nuovo modello di welfare, che,investendo sulla famiglia e sulle nuovegenerazioni, sia centrato sulla riformafiscale, sui sostegni al reddito, sulla con-ciliazione tra lavoro e famiglia, sullenuove generazioni e sulla tutela della vitanascente.Nella giornata si sono, poi, susseguiti ipreziosi interventi del Dott. Marino Al-bergo, referente UCIPEM e Responsabile

del Consultorio “Il Focolare” di Taranto,della Dott.ssa Antonella Vacca, Psicologae Coordinatrice del Consultorio FamiliareCattolico gestito dalla Fondazione OperaBeato Bartolo Longo, e dei coniugi Ga-liano e Moraglia, referenti della Consultaper la Pastorale Familiare della Diocesidi Oria, che hanno sottolineato la neces-sità di instillare, nella realtà sociale, unanuova idea per la politica della famiglia,che, in quanto risorsa, deve essere desti-nataria non di elemosine ma di diritti.La giornata si è conclusa con l’interventodi don Franco Galiano, Direttore dellaFondazione Opera Beato Bartolo Longo.La famiglia - ha spiegato don Franco - èil luogo dove Dio ha posto tutte le Suesorgenti, non solo quelle di caratteresacramentale, ma anche quelle di tipoesistenziale ed umano. La sfida dellasocietà è quella di guardare oltre lo smar-rimento e la paura, cercando di mettereal centro, sia sotto líaspetto pastorale chedel welfare, i problemi della famiglia.La formazione di una nuova famiglia èl’antidoto contro la profanazione dellafamiglia stessa, ed è indispensabile pertornare a cantare e danzare alla vita,facendone un inno all’Unico Dio e Padredi tutti.

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“La comunicazione giovanile e lenuove tecnologie”

26 ottobre 2010

Scuola “Bilotta-Marone”, Francavilla F.na (BR)

Il 26 ottobre 2010 si è svolta pressol’Auditorium della Scuola Secondariadi Primo Grado”Bilotta-Marone” diFrancavilla Fontana, la seconda giornatadel VII Meeting della Cittadinanza Pienaed Universale, dedicata al rapporto trala comunicazione giovanile e l”uso dellenuove tecnologie.Hanno partecipato alla giornata più di130 studenti, provenienti dalla scuola“Bilotta-Marone”, dal Liceo Scientifico“F. Ribezzo”, dal Liceo Classico “V.Li l la” e dal l ’ Is t i tu to TecnicoCommerciale “G. Calò”, tutti istitutiscolastici di Francavilla Fontana.Nell’incontro hanno relazionato il Dott.Pasquale Laselva , Psicologo-Psicoterapeuta, Ricercatore pressolíIsti tuto di Terapia CognitivoInterpersonale di Roma, ed il Dott.Donato Salfi, Responsabile dell’UnitàOperativa del Servizio d’IntegrazioneSociale e Lavorativa della ASL diTaranto, mentre il moderatore è stato ilDott. Carmelo Ciracì, Dirigente delConsultorio Familiare di FrancavillaFontana.L’apertura dei lavori è stata affidata allaProf.ssa Dora Tamborrino, DirigenteScolastico della scuola ospitante, che hapresentato il tema della giornatainterrogandosi sulla presunta efficaciadei nuovi strumenti comunicativi, esuggerendo ai ragazzi di riattivare ogni

meccanismo atto a far riacquistare ilpiacere di conversare usando le parole,la mimica, il corpo ed il cuore.Sono poi seguiti i saluti di MimmoBungaro, Vicesindaco e Assessore allePolitiche Sociali di Francavilla Fontana,che ha sottolineato l’attenzione postadall’mministrazione comunale per leproblematiche e le emergenze legate almondo dei giovani.Il Dott. Pasquale Laselva, nella suarelazione, ha in primo luogo distinto i“nativi digitali”(ovvero coloro che sonocresciuti con le tecnologie digitali) dagli“immigrati digitali” (che invece inizianoad usare tali tecnologie da adulti).

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Secondo le ricerche curate dall”Eurispese dal telefono Azzurro, un adolescente-nativo digitale ha mediamente vissutocirca 131.400 ore, durante le quali haaccumulato 20.000 ore davanti alla tv,più di 10.000 ore al videogioco o alcomputer, ha inviato più di 220.000 mailo messaggi, ha impegnato 10.000 ore alcellulare, ha visto 500.000 video e spotstelevisivi, ed ha all’attivo soltanto 5.000ore di lettura”.Ciò, naturalmente, implica una vera epropria mutazione morfologica eantropologica del cervello, con unapprendimento non più lineare, ma legatoall’uso dei motori di ricerca, al linguaggiosintetico, allíinterattività; tutte capacitàche portano ad una perdita diconcentrazione e di memoria .Nella seconda relazione, il Dott. DonatoSalfi ha sottolineato come le novetecnologie abbiamo influenzatop o s i t i v a m e n t e i m o d e l l i d i

comunicazione, ed ha presentato, aquesto proposito, un’esperienzaprogettuale attiva nel comune di SanSevero (FG), in merito ad un percorsodi genitorialità e di cittadinanza attiva.Tale percorso educativo ha consentito diinstaurare un dialogo autentico tra gliamministratori e i ragazzi, attraverso lasottoscrizione di un “patto educativo”.prosociale.

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“Tra speranza e profezia: la miglioresalute possibile”

27 ottobre 2010

Sala Flora, Latiano (BR)

La giornata conclusiva del VII Meetingdella Cittadinanza Piena ed Universale,tenutasi presso la Sala Flora del Comunedi Latiano, Ë stata dedicata al tema dellariabilitazione in ambito psichiatrico,finalizzata alla promozione della miglioresalute possibile per ognuno di noi.La giornata di studio ha visto ilcoinvolgimento di numerosi referentidella sanità pubblica e privata, deglistudenti del Liceo Socio-psico-pedagogico “Palumbo” di Brindisi(sezione di Latiano) e di unarappresentanza ecclesiale impegnata sultema.All’incontro hanno preso parte la Dott.ssaGraziella Di Bella, Direttore delDipartimento di Salute Mentale dellaASL BR/1, il Dott. Paolo Giannini,Direttore Sanitario delle ComunitàPsichiatriche della Fondazione BeatoBartolo Longo, la Dott.ssa SimonaNegro, Psicologa delle ComunitàPsichiatriche della Fondazione BeatoBartolo Longo, ed il Dott. IlioPalmariggi, Psichiatra, Direttore delCSM di Squinzano.Líincontro, moderato dall’Avv. AntonioMorleo, Procuratore generale dellaFondazione Opera Beato Bartolo Longoe Presidente Provinciale della Compagniadelle Opere, si è aperto con l’interventodella dott.ssa Di Bella che ha illustratoil percorso che il DSM sta tracciando inambi to r iabi l i ta t ivo , puntando

allíintegrazione con le Amministrazionilocali, il Privato Sociale, ed ilVolontariato.“Coltivare posizioni di privilegio,ritenersi i depositari di una scienza -ha sottolineato la dott.ssa Di Bella - sonotutte circostanze che portano ad unaspaccatura; coltivare buone prassi edefinire possibili linee guida comuni,invece, sono processi che permettonodi costruire un progetto unico condivisotra pubblico e privato”.Il dibattito è proseguito con il contributodel dott. Giannini, che ha descrittolíimportanza delle Reti Sociali comestrumento d’intervento necessario perprogrammare processi riabilitativi,educativi e terapeutici efficaci.In questo contesto, infatti, il lavorod’equipe è il momento d’incontrodestinato alla raccolta delle osservazionidi tutte le professionalità,attraverso laricerca di un linguaggio comune el’abbandono di personalismi eprotagonismi infruttuosi.La riabilitazione non deve, perciò, esserevista come il tentativo di ricondurre tuttoad una norma, ma come la possibilità diricostruire i nessi affettivi, cognitivi,emotivi e sociali per consentire

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“la migliore salute possibile”attraversola ricerca di un linguaggio comune el’abbandono di personalismi eprotagonismi infruttuosi.La riabilitazione non deve, perciò, esserevista come il tentativo di ricondurre tuttoad una norma, ma come la possibilità diricostruire i nessi affettivi, cognitivi,emotivi e sociali per consentire “lamigliore salute possibile” - cosi come hasottolineato la dott.ssa Negro, che haproseguito spiegando perchè, parlandodi riabilitazione e di processi riabilitavi,risulta indispensabile riflettere sul ruolodell’operatore che agisce in situazionid’aiuto. Se è vero che i progettiriabilitativi possono, in alcuni casi,diventare molto lunghi e porsi in unalogica di “progetto quasi interminabile”,E’anche vero che non possono rimanereinvariate le modalità della cura, perchènel tempo cambiano i bisognifondamentali necessari per la crescitaLagiornata è proseguita, poi, con i contributidel dott. Palmariggi che ha sottolineatol’importanza della famiglia come parteintegrante del processo di cura eriabilitazione, di Mons. Pietro Chirico,Direttore della Caritas della Diocesi diOria e di Don Teodoro Tripaldi,

Direttore della Pastorale della Sanità dellaDiocesi di Oria che hanno evidenziatoquanto sia importante promuovereiniziative nel campo della salute mentaleperchè rappresentano “una speranza,un incentivo, una forza a nondemordere di fronte a questo grandemistero della vita che è il mistero dichi vive una solitudine nella propriadimensione psichiatrica”.L’incontro si è concluso con il messaggiodi Don Franco Galiano, che harichiamato tematiche di forte attualità,come l’eutanasia, intesa come gestoultimo di coloro che hanno portato avantila ricerca spasmodica di una “saluteperfettaDon Franco ha poi ripercorso le tappeprincipali che, dal 1974, hanno vistol’affermarsi di una moderna concezionedella salute mentale e di una rivoluzionesociale che ha restituito a tutti lapossibilità di vivere la propria fragilitàpsichica al pari di ogni altro individuo.E’tra Speranza e Profezia - ha conclusoDon Franco - che l’uomo devecollocarsi, perchè è lì che Dio simanifesta e s’incarna”.

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Mostra fotografica ed artistica itinerante in occasione del “30° della Beatificazione di Beato Bartolo Longo e dell’Istituzione della

sua Opera nella Sua Terra”

INIZIATIVE SOCIO-CULTURALI