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+ Analisi del contenuto

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Page 1: + Analisi del contenuto. + Overview Definizione e storia del metodo I passaggi che è necessario seguire per ogni analisi del contenuto Diverse tipologie

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Analisi del contenuto

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+Overview Definizione e storia del metodo

I passaggi che è necessario seguire per ogni analisi del contenuto

Diverse tipologie di analisi del contenuto, che si differenziano in relazione all’oggetto di osservazione

Esempi di analisi del contenuto

Esercitazioni in aula

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+Cos’è? Si tratta di una tecnica di analisi dei dati che ha lo

scopo di ridurre la grande varietà di informazioni qualitative presenti in un documento verbale in un insieme più piccolo e interpretabile di informazioni

Ciò si realizza effettuando procedure di codifica che trasformano i dati grezzi attraverso operazioni di selezione e focalizzazione (Miles, Huberman, 1994)

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+Una prima (problematica) definizione Una tecnica di ricerca per la descrizione obiettiva,

sistematica e quantitativa del contenuto manifesto della comunicazione (Berelson, 1952) Problemi:

Tecnica e obiettiva: una tautologia implica esecuzione automatica e standardizzazione, ed esclude la discrezionalità Si contrappone a metodo, ovvero un’operazione che

implica scelte e includono la soggettività Sistematicità: è fondamentale, ma mentre è evidente nel

caso della semplice occorrenza di parole è problematica nel caso di analisi categoriali e di ordine tematico

Descrizione quantitativa: limitante fermarsi al livello della descrizione, interpretazione è necessaria e inevitabile

Contenuto manifesto: contraddittorio se si vuole pervenire a un’interpretazione

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+Definizione Analisi del contenuto

un insieme di metodi orientati al controllo di determinate ipotesi su fatti di comunicazione (emittenti, messaggi, destinatari e loro relazioni)

che a tale scopo utilizzano procedure di scomposizione analitica e di classificazione di testi e altri insiemi simbolici (Rositi, 1988)

Un viaggio dalla parola al numero e ritorno: il dato è qualitativo, le tecniche di analisi possono essere anche

quantitative, la contestualizzazione, interpretazione e

restituzione dei risultati richiede di tornare al qualitativo

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+Definizione Testo: parte di un evento comunicativo espressa nel

linguaggio verbale e fissata nella scrittura

Contesto: insieme delle dimensioni linguistiche e extralinguistiche a cui l'interpretazione dei testi fa riferimento

Corpus è un testo o una collezione di testi assunto come oggetto di analisi, coerenti con lo scopo perseguito dalla ricerca (scelta discrezionale), selezionato e preparato per essere trattato con opportuni metodi allo scopo di fare inferenze sui suoi contenuti.

Ogni corpus può essere suddiviso in subcorpus sulla base di una variabile esterna al corpus che assegna

ogni testo a un gruppo (caratteristiche del parlante, temi trattati, ecc.)

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+Tappe fondamentali dell’analisi del contenuto Definizione del problema Scelta del corpus di dati da analizzare

quali criteri vengono utilizzati per l’acquisizione del materiale?

Definizione dell’unità di analisi parola, frase, elemento della narrazione (personaggi),

paragrafo, intero documento Scomposizione del corpus nelle unità di analisi Messa a punto dello schema di codifica o sviluppo delle

categorie Applicazione dello schema di codifica al testo

classificazione delle unità di analisi in variabili categoriali Tabulazione dei risultati Interpretazione

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+Unità di analisi

L’unità di analisi: la porzione più piccola in cui si suppone essere scomponibile il corpus

dipende dagli scopi della ricerca che stabiliscono la natura dei simboli che si considerano rilevanti

Due principali possibilità: unità testuali elementari (parole, lemmi,

sequenze di parole, ecc): si può fare interamente con un software (analisi quantitativa del contenuto)

categorie concettuali astratte da riconoscere: anche in questo caso il software può aiutare (analisi tematica del contenuto)

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+Tipi di analisi del contenuto

Strutturazione dei concetti analisi del testo sulla base di categorie, ex ante o ex post (AC qualitativa)

Codifica di unità testuali analisi testuale di tipo lessicometrico, basata sull’analisi di unità testuali

elementari (AC quantitativa)

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+Analisi del contenuto quantitativa E’ possibile distinguere due tendenze all’analisi del contenuto

A entrambe corrispondono software specifici.Quantitativo: SPAD.T, T-LabQualitativo: Nud.Ist, Nvivo

Analisi del contenuto quantitativa (frequenziale): Punta al computo dei dati e fornisce un’analisi descrittiva di tipo

inferenziale Si basa sulla misura della ricorrenza all’interno del testo delle unita di

analisi: assume la distribuzione delle frequenze come base per i processi di inferenza

Le unità di analisi stabilite sulla base degli obiettivi del ricercatore sono raggruppate in categorie, definite a loro volta in unità di classificazione.

Le unità di analisi e unità di classificazione sono analizzate tramite diverse tipologie di analisi quantitativa:

l’analisi delle frequenze l’analisi delle contingenze l’analisi delle corrispondenze lessicali

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+Esempi di analisi quantitativa del contenuto Lasswell, analisi delle tecniche di propaganda mass-mediatica durante la

Seconda guerra mondiale Content analysis di carattere quantitativo su media Le analisi erano relative a:

frequenza di comparsa di determinati argomenti quantità di spazio dedicato alle notizia dimensione e lunghezza dei titoli

Frequenze con cui compaiono i nomi dei leader dei partiti politici negli editoriali dei principali quotidiani italiani in un certo periodo per verificare il fenomeno della personalizzazione della politica

Frequenze di valutazioni positivo/negativo espresse su determinati oggetto di atteggiamento

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+Analisi del contenuto qualitativa È un'analisi tematica/categoriale: assume la presenza o assenza degli attributi

come base per i processi di inferenza

È una strutturazione dei testi in categorie concettuali. Le categorie sono il centro dell’analisi: le unità di analisi, in base agli obiettivi di ricerca, sono ricondotte in categorie

Analisi delle unità di senso = l’obiettivo è individuare i temi presenti nel testo analizzato e come possono essere codificati in categorie

Viene utilizzata uno schema di codifica categoriale (griglia di categorie) o aree tematiche

Il sistema di codifica può essere: Definito a priori: la scelta delle variabili e delle sue modalità ha un

ruolo centrale poiché è il processo di costruzione di un concetto Definita a posteriori

Lascia spazio al momento interpretativo, genera e verifica ipotesi interpretative a partire dai dati

Può essere favorita dall’uso di software che aiutano la navigazione dei testi, la loro codifica e il recupero delle categorie per eventuali successive rielaborazioni. (es: Nudist, Nvivo)

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1. Processi di strutturazione ex ante, deduttiva la griglia concettuale viene operazionalizzata prima della

lettura dei testi

2. Processi di strutturazione ex post, induttiva la griglia concettuale scaturisce dalla lettura del corpus

Analisi del contenuto qualitativa

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+Strutturazione ex ante Categorie di analisi stabilite a priori (preesistente alla lettura del corpus )

La costruzione della griglia discende da teorie già presenti in letteratura che forniscono una griglia di categorie concettuali per la lettura dei testi

L’analisi del contenuto consiste nella navigazione del corpus per ricondurre le unità di analisi alle categorie concettuali della griglia.

La matrice dati ha in riga le unità di analisi e in colonna le modalità delle variabili della griglia concettuale. Le modalità della variabile sono l’insieme delle accezioni in cui si

articolano le categorie.

La distribuzione di frequenza di una variabile può servire a stabilire per ciascuna modalità quante sono le unità di analisi del corpus che presentano quella caratteristica. Alle variabili contenute nella griglia di codifica si possono aggiungere

anche variabili esterne al corpus, utili ad organizzare il materiale secondo criteri scelti dal ricercatore

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+ Strutturazione ex ante: modello di applicazione deduttiva delle categorie

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+Strutturazione ex ante

Per capire in quali casi un passaggio del testo (unità di analisi) può essere associato ad una specifica categoria è necessario stabilire:

definizioni esplicite di ciascuna categoria esempi (passaggi prototipici che aiutino nella

codifica) regole per la codifica e per distinguere tra le

categorie

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+Strutturazione ex ante

Quando si usa:

quando si vogliono comparare i risultati con quelli di altre ricerche

quando le teorie sul tema sono largamente consolidate e vogliamo verificarle

quando si hanno obiettivi specifici Quando la ricerca è finalizzata allo studio di un

aspetto particolare di un fenomeno all’interno dei testi

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+Limiti strutturazione ex ante

la buona riuscita dello studio dipende dalla capacità della griglia concettuale di soddisfare le aspettative della ricerca

rischia di riprodurre i percorsi (e gli stereotipi) delle teorie vigenti

non è una metodologia utile a fine esplorativi, adatta allo studio di realtà nuove o che evolvono rapidamente

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+Esempi ex ante (1)

Krippendorff (1983) l’analisi della violenza in tv Obiettivo: studiare gli stereotipi relativi al personaggio principale Corpus: registrazioni di programmi tv Unità di analisi: le azioni violente Variabili:

rapporto dei personaggi con la legge. Modalità: dalla parte della legge/ senza rapporto con la legge/ criminale

ruolo del personaggio. Modalità: buono/neutrale/cattivo

Risultati: il personaggio principale è prevalentemente senza rapporto con la legge = cittadino qualunque; e buono = violento solo se costretto. Incrociando le due dimensioni: i criminali sono cattivi (ma talvolta

buoni!); i buoni sono tendenzialmente dalla parte della legge

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Domanda di ricerca: usare i voti per la valutazione scolastica influenza l’apprendimento e le relazioni interne alla scuola? (da Kvale, 2007)

Il sistema di codifica viene costruito prima di iniziare le interviste.

Il Costrutto “Relazioni con l’insegnante” è stato definito mediante 8 categorie, tratte in parte dalla letteratura, in parte dalle interviste pilota:1)Bleffare = studente si sforza di dare l’impressione di sapere di più di quanto sappia;2)Sedurre = studente si sforza di conquistare la simpatia dell’insegnante per ottenere voti migliori3)…….

Metodo di analisi = giudici indipendenti leggono i testi, identificano la presenza della categorie. Le codifiche indipendenti vengono confrontate.

Esempi ex ante (2)

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Esempi ex ante (3)

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Esempi ex ante (4)

Un esempio nell’ambito della psicologia delle organizzazioni e dei consumi

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+ Strutturazione ex post

Categorie di analisi costruite a posteriori ricercandole nel testo analizzato: si affida ai testi del corpus il compito di definire i concetti utili a descrivere il fenomeno indagato

È necessario partire dalla letteratura e dalle domande di ricerca per orientarsi nei testi e per determinare il criterio che stabilisce quali aspetti del testo verranno presi in considerazione. Seguendo questo criterio le categorie emergono passo passo.

Una lettura attenta del corpus consente di individuare tutti i temi presenti, che costituiscono unità di analisi di natura linguistica, dotate di particolare rilevanza semantica (Gianturco, 2005)

Per definire i temi bisogna pensare agli argomenti in relazione agli obiettivi della ricerca

Quando il fenomeno è poco esplorato, quando c’è una conoscenza frammentata su di esso, per sviluppare teorie o nuove concettualizzazione

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+ Strutturazione ex post

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+Costruzione delle categorie

Criteri relativi alla costruzione delle categorie: esaustività: nessun caso resta fuori mutua esclusività: una caso non può essere attribuito a

più di una modalità unicità del fondamentum divisionis: esiste una regola di

assegnazione dei casi alle modalità pertinenza: le modalità utilizzate sono quelle ritenute a

priori utili omogeneità: casi con caratteristiche diverse non

rientrano nella stessa modalità obiettività: analisti diversi pervengono a scelte di codifica

uguali

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+Limiti strutturazione ex post

1. sono sempre presenti modalità residuali

2. presenza di numerosi dati mancanti

3. effetto codificatore

4. costi in termini di tempo e di risorse umane

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+Esempio ex post (1) Ricerca sulla Lega Nord

per es: che cos’è per lei la Lega?

Definizione dei temi e delle modalità in cui i temi si possono declinare:

La lega è (definizione generica) Movimento Partito Altro

La lega si può definire (definizione specifica) un movimento di protesta un partito di governo altro

Emotivamente la lega è (definizione emotiva) una speranza una fede un amore altro

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+Esempio ex post (1) La griglia concettuale ha la forma di un

questionario strutturato

Le unità testuali sono le unità di analisi le domande del questionario sono i

temi/argomenti emersi che costituiscono le categorie della griglia prodotta

le alternative di risposta alle domande sono i diversi punti di vista espressi (le modalità in cui si possono declinare i temi individuati)

La matrice di dati ha le unità testuali in riga e le variabili/modalità in colonna.

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Esempio di scheda usata per una ricerca su “Televisione e costruzione della realtà sociale nella fiction televisiva” Obiettivo: rilevare e descrivere le rappresentazioni delle

differenze sociali, in particolare delle differenze di ceto, e dell'antagonismo sociale proposte esplicitamente o implicitamente dalla fiction attraverso una triplice strategia di analisi

Tre schede di analisi, una per ogni tipo di unità: una scheda sul programma: linee generali di tale rappresentazione

da un esame dei programmi, ciascuno considerato nella sua globalità

una scheda sui personaggi: rilevazione di determinate caratteristiche dei personaggi principali, dopo aver attribuito ciascun personaggio a un determinato ceto in base a un insieme di indicatori riferiti alla dimensione economica, del prestigio, della considerazione sociale, dell'esercizio del potere, …

una scheda sulle interazioni diadiche tra personaggi di ceto diverso: le modalità specifiche di interazione tra personaggi di ceto diverso, da utilizzare come indicatori di supremazia o di subordinazione dei personaggi di un determinato ceto rispetto a quelli di un altro ceto

Esempio ex post (2)

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+Esempio ex post (3)

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+ Esempio ex post (4)

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+Interpretazione

La griglia concettuale rappresenta la base per l’interpretazione

Possibilità di comparare agevolmente i contenuti e di cogliere le diverse modalità di costruzione dei discorsi intorno a ogni tema

Tale comparazione rappresenta “un confronto tra contesti, cioè un confronto del complesso delle considerazioni emerse su un dato argomento e sui collegamenti con altri argomenti” (Gangemi, 2001, p. 86-87).

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+Interpretazione

La griglia consente di differenziare contenuti trasversali alle unità di contesto (ad esempio, interviste) e specifici a determinati contesti

Disponendo della griglia è possibile infatti ricondurre le diverse modalità di articolazione dei contenuti a caratteristiche specifiche, ad esempio, dell’intervistato e del contesto in cui opera Ciò permette al ricercatore di conseguire una visione del contesto

completa e funzionale alla realizzazione dello specifico obiettivo conoscitivo dell’indagine

Al fine di assicurare la verificabilità dell’analisi, ossia poter garantire che altri ricercatori giungano a medesimi risultati in base ai documenti a disposizione e ai dati grezzi, più ricercatori sono generalmente coinvolti sia nella fase di codifica, sia nella fase di interpretazione (Zammuner, 2003 p. 241)

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+ L’uso dei software per l’analisi del contenuto

I software oggi disponibili aiutano nel codificare contenuto di testi anche molto ampi

Analisi del contenuto aiutata da computer è un tipo di analisi dei testi che si avvale di programmi a fini essenzialmente esplorativi. Aiuta nel navigare attraverso il materiale, scrivere note, definire categorie, raccogliere unità di analisi

I software aiutano nella codifica del materiale ma non nell’interpretazione

Alcuni software per l’analisi del contenuto: N-vivo o Nud.Ist per analisi tematica e categoriale (qualitativa) Alceste o T-lab per analisi lessicale e frequenziale (quantitativa)

L’unità di analisi è tipicamente la parola (ma anche il lemma) in quanto unità minima di senso ottenibile dalla massima disgregazione dei testi

Calcolo di concordanze, co-occorrenze, frasi tipiche Problema dell’ambiguità della parola rende necessaria una verifica e un

miglioramento delle attribuzioni categoriali effettuate dal software

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+ Quando l’analisi del contenuto non è appropriata

Se le domande di ricerca sono ampie, esplorative, variabili e lavorare con categorie risulterebbe restrittivo

Se si vuole utilizzare un approccio olistico, e non un’analisi che procede per tappe pianificate

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+Analisi del contenuto e IPA

IPA non produce analisi quantitative di categorie discrete a partire da dati qualitativi

IPA non parte mai da griglie di categorie precostituite, né da un modello teorico, né da un’ipotesi (ad esempio, le domande di un’intervista) ma ricostruisce la struttura argomentativa del testo

Nel caso dell’analisi qualitativa del contenuto, l’obiettivo non è necessariamente l’esperienza dei pazienti e il metodo presuppone l’individuazione sistematica di categorie mutualmente esclusive

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+Bibliografia

Gangemi G. (2001) Analisi delle interviste mediante strutturazione ex-post. Un’esperienza didattica. in A. Tuzzi (a cura di) Dall’intervista alla notizia. Padova: Sapere

Krippendorff K. (1983) Analisi del contenuto. Introduzione metodologica. Torino: ERI

Miles M. B., Huberman A. M. (1994). Qualitative data analysis. Thousand Oaks, CA: Sage

Smith C.P. (2000) Content analysis and narrative analysis. in H.T.Reis, C.M. Judd (a cura di) Handbook of research methods in social and personality psychology. Cambridge: Cambridge Universsity Press

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+Bibliografia

Tipaldo G. (2007) L’analisi del contenuto nella ricerca sociale. Spunti per una riflessione multidisciplinare, Torino: Edizioni Libreria Stampatori

Tuzzi A. (2003) L’analisi del contenuto, Roma: Carocci

Zammuner V. L. (2003) I focus group. Bologna: Il Mulino