Per più di 50 anni, negli Usa, la lobby delle aziende saccarifere ha nascosto la pericolosità del consumo di dolci. Focalizzando l'attenzione sulle problematiche legate all'uso di grassi. I dottori pagati per non parlare. Falsate linee guida delle diete. Adesso raccontano che lo zucchero fa male. Ma anche i grassi, come olio e burro. Entrambi, oltre a fare ingrassare, influirebbero sullo sviluppo di molteplici patologie. Succede negli Stati Uniti dove due giganti dell'impero alimentare si colpevolizzano a vicenda per cercane di salvare il business. "Lo zucchero è il nemico numero uno e va eliminato!", si sente da un lato,"Non è così! Olio, burro e patatine sono la vera minaccia per la salute deiruomo", ribattono altri. A chi credere? Poi va a finire che diamo retta a quegli 'esperti' che ci dicono che sono solo allarmismi e basta non abusarne. Ed ecco che la nostra coscienza è a posto. E andiamo avanti come abbiamo sempre fatto. Ma quando arrivano notizie preoccupanti, con tanto di prove tangibili, l'interesse per l'argomento si risveglia, insieme a paure e angosce. È arrivato il momento di andare a fondo e vedere cosa (e chi) si nasconde dietro allo scontro tra zucchero e grassi. Capire se è tutta una messa in scena un trend salutistico o una vera e propria lotta a suon di accuse tra due colossi dellìndustria del food... I numeri parlano da soli. Basti sapere che l'industria dello zucchero, in America, vale 20 miliandi di dollari e dà lavoro a I42mila persone. Lotterà fino all'ultima goccia di sangue per difendersi dalle accuse messe in atto da coloro che vogliono demolirla Ma andiamo con ordine. Il caso Lo scorso novembre viene pubblicato sd Journal of thè American Medica! Association un articolo che porta la firma della dottoressa Cristin E. Kearns, una dentista americana ben informata sulle proprietà e sugli effetti dello zucchero nell'alimentazione quotidiana, Larticolo denuncia, senza troppi giri di parole, l'industria saccarifera, Secondo la Keams, infatti, avrebbe pagato scienziati per anni per nascondere gli effetti del glucosio su cuore e arterie e spostare l'attenzione sui grassi, espulsi dalle diete americane e non solo. Ber essere più chiari: per oltre 50 anni la lobby dello zucchero ha fatto credere che I lipidi siano il vero nemico della salute degli uomini e non gli zuccheri, Larticolo, rimbalzato immediatamente su tutti i giornali del mondo, segue a un'altra bomba scoppiata qualche mese prima, innescata dal saggio The case against sugar di Gary Taube. Nell'opera, diventata immediatamente un bestseller; il divulgatore scientifico americano paragona il glucosio al tabacco e lo accusa di essere la causa non solo di diabete e obesità, ma anche di Alzheimer; ipertensione, malattie coronarie e cancro, All'Interno di questo panorama, la denuncia della dentista sfonda una porta aperta, Ma soprattutto porta allo scoperto scomode verità. E tristi realtà. Dove tutto ebbe inizio Nel 2007, la dottoressa Cristin E, Kearns,sta lavorando in qualità di capo di un team di dentisti presso il Kaiser Permanente, un grosso gruppo americano della sanità privata. Come racconta in un'intervista rilasciata a// Foglio e pubblicata sabato 21 gennaio:"A un certo punto mi accorsi che in tutta la letteratura scientifica sulle malattie, nessuno toccava il problema dello zucchero. Anzi consigliavano nelle diete per bambini il tè freddo comamer- ciale, pieno di zuccheri aggiunti, mentre nessuno metteva in correlazione alcuna malattia, neanche il diabete, con l'eccessivo consumo di questa sostanza". Appassionata dal l'argomento, intraprende una ricerca privata. Che la porta a imbattersi negli archivi della Great Western Sugar Company una grande azienda dello zucchero chiusa negli anni Settanta, conservati nell'Università del Colorado... Le prove Tra i documenti scopre che, nel 1976, la Sugar Association (l'associazione dei produttori di zucchero) ricevette l'Incudine d'argento - il premio più prestigioso a livello nazionale delle pubbliche relazioni in Usa - per aver contribuito 'a forgiare l'opinione pubblica', Effettivamente l'opinione pubblica era stata forgiata, eccome: un documento del 1954 del presidente del l'associazione suggeriva ad esempio di aumentare il consumo di zucchero sostituendo i grassi. Si legge: "Se prendiamo la dieta deH'americano medio e togliamo il 20% di calorie derivanti dai grassi,e le sostituiamo con lo zucchero, il consumo medio procapite aumenterà di un terzo". Non solo.Tassociazio- ne investirà per convincere persone senza una minima conoscenza di biochimica che lo zucchero è ciò che ci tiene in vita e ci dà l'energia per andare avanti ogni giorno". Gli scritti innalzano l'attenzione della dottoressa ai massimi livelli. La ricerca prosegue, Scopre che un professore dell'Università dell'lllinois, il chimico Roger Adam$,fu anche consulente della lobby dello zucchero. Ma soprattutto che un professore di Harvard, il nutrizionista Mark Hegsted, era anche 'dipendente' dei produttori di zucchero. Peccato che ricopriva contemporaneamente il ruolo di dirigente del ministero deH'Agricoltura. E che, secondo quanto afferma Cristin E. Kearn$:"Non solo ammorbidì uno studio che metteva in guandia dagli effetti dello zucchero sulle arterie, ma contribuì a delineare le linee guida sull'alimentazione nazionale del 1977, che deprecavano una dieta ricca di grassi, mentre tanti zuccheri avrebbero tenuto tutti di buon umore". Ecco perché, negli anni '80, erano ormai pochi gli scienziati a credere che gli zuccheri aggiunti avessero un ruolo significativo nelle malattie cardiache e coronariche: le prime linee guida sull'alimentazione per gli americani, uscite nel I960, si focalizzarono infatti sulla riduzione dei grassi, dei grassi saturi e del colesterolo, per prevenire le malattie cardiache. L'enfasi del pericolo dei grassi ha portato l'industria alimentare a proporre alternative light per i propri prodotti, quando in realtà gli stessi erano pieni di zuccheri aggiunti e carboidrati complessi. Esattamente quegli elementi che oggi sono elencati tra le cause di malattie cardiache, diabete e cancro. LE LINEE GUIDA DELL'OMS Le ultime linee guida deN'Qrganizzazione mondiale della sanità (Oms) sul tema "Assunzione di zuccheri per adulti e bambini', rilasciate nel 2015 a Ginevra, suggeriscono una riduzione del consumo di zuccheri aggiunti (vedi il sito: www.who.int/nu- trition/en). La quantità di zuccheri assunti durante la giornata deve essere al di sotto del 10% dell'apporto energetico quotidiano (vale, a dire, non più di 50 grammi, pari a circa 12 cucchiaini), se possibile arrivando anche alla metà. La stretta, nello specifico, è stata imposta sugli zuccheri semplici, mono e di saccaridi aggiunti agli alimenti. Il limite può sembrare alto, ma in realtà non è così. Ad esempio, una lattina di bibita gassata ne contiene almeno dieci cucchiaini, un succo di frutta può arrivare a cinque, poco meno i cereali da. colazione. Secondo l'Oms, gli zuccheri semplici sono responsabili dei rapidi aumenti d.ei livelli di glicemia e insulina nel sangue. Nessun riferimento, invece, a quelli naturalmente presenti in frutta, verdura, ortaggi, latte e prodotti derivati, per cui la letteratura scientifica non. certifica alcun effetto dannoso - evitando comunque qualsiasi eccesso - per la salute. La delegazione italiana però si era opposta alla stretta indicata daN'Oms a Ginevra. "Siamo contrari a questa proposta: non è con questo tipo di divieti che costruiamo una cultura dell'alimentazione", affermava il ministro della Salute Beatrice Lorenzin, contestando la solidità delle evidenze scientifiche portate a supporto dal l'Organizzazione Mondiale della Sanità. BIO CELIA SEREGNO (MB) Biocelia a Seregno (Mb), è una giovanissima realtà che sorge nel centro storico del paese. Il negozio si presenta, fin dall'esterno, interessante e ben fornito: le vetrine sono ricche di prodotti, ben disposti, e si intravedono i banchi aH'interno pieni di referenze ricercate, delle più svariate tipologie alimentari, biologiche, senza glutine, vegane o senza zuccheri. Lo gestisce una giovane ragazza, Valentina Vi lardo, appassionata e con tanta voglia di fare, "Ho avviato questa attività, meno di un anno fa, il 15 marzo del 2016. L'idea di aprire un negozio dedicato alla vendita di questi prodotti non nasce dall'inseguire una moda, ma dal desiderio di aiutare coloro che soffrono di intolleranze o disturbi alimentari'', spiega. "Il problema mi riguardava in prima persona: qualche anno fa mi sono resa conto che dovevo cambiare tipologia di alimentazione per poter ritrovare il mio equilibrio fisico. Mi si è aperto un mondo nuovo, Che ho accolto a braccia aperte".Valentina ha quindi seguito un percorso interessante. Oltre a studiare e ad informarsi, ha scelto di guardare da vicino le abitudini alimentari di amiche e conoscenti che soffrivano di celiachia o che seguivano una dieta vegana o più semplice- mente biologica, Attraverso internet e i social ha capito quali erano le referenze più ricercate da queste persone e soprattutto i marchi maggiormente utilizzati, A scaffale troviamo un'ampia gamma di referenze (dal dolce al salato, dagli alimenti di prima necessità agli snack, fino ai surgelati), di vari brand, più o meno conosciuti, tra cui Baule Volante, Probios, Felicia Bio e Ecor con la linea Più Bene. "Oltre a vendere prodotti specifici per ritrovare il benessere fisico e risolvere problematiche alimentari, amo interagire con i clienti: chiedere di cosa hanno bisogno, dare consigli e condividere le mie conoscenze rappresenta un valore aggiunto che garantisco a tutte le persone che entrano in questo punto vendita". Biocelia accetta i buoni e le tessere Asl riservate alle persone celiache. "Offro una buona scelta di prodotti acquistabili con le tessere Asl, ma non è abbastanza. Oggi il numero di fornitori che riescono ad avere l'eroga bilità è ancora troppo limitata. Mi auguro che la situazione si sblocchi in tempi brevi". LA BUONA TERRA ALBESE CON CASSANO (CO) Ad Albese con Cassano, in provincia di Como, La Buona Terra è un negozio specializzato nella vendita di prodotti alimentari sani e biologici, integratori, cosmetici e articoli per l'igiene. E Maria Luisa Cai legano l'anima di questa attività che, con la collaborazione della sorella, gestisce il negozio da 26 anni con semplicità e tanta passione. "Mangiar sano non deve essere una moda ma uno stile di vita: questo è il mio motto fin da quando ho avviato l'attività", spiega Luisa. "Diffondere la cultura della corretta alimentazione e della prevenzione, basata sulla filosofìa del benessere, è la missione che contraddistingue il mio lavoro". Al bando quindi diete fai da te o last minute. Da La Buona Terra è possibile trovare tutto ciò di cui si ha bisogno: prodotti alimentari da agricoltura biologica certificata, scelti personalmente da Luisa, di importanti aziende del settore, coltivati o prodotti secondo le più rigide norme a livello comunitario. La stessa attenzione vale anche per il settore della cosmetica. E possibile trovare le linee di Helan, Naturò e Berna che Luisa considera tra i migliori marchi presenti sul mercato, perché non hanno ingredienti chimici e non sono testati sugli animali. "Altro aspetto importante che caratterizza La Buona Terra è la capacità di ascolto e l'offerta di consulenza in merito a terapie olisti che di sostegno , prestate da accreditati esperti di diverse discipline". Specializzazione, serietà, coerenza, motivazione e qualità rappresentano quindi il valore aggiunto de La buona Terra e rendono il centro un valido punto di riferimento della zona, ANNO DI NASCITA: 1990 SUPERFICIE: 250 mq NUMERO DI VETRI NE: 250 Marchi proposti (Alimentare): La finestra sul cielo, Probic per citarne alcuni. Marchi proposti (Cosmetici): Helan, Naturò, Berna Bio. Email: info@labuonaterra.info Sito web: https://labuonaterra.info ANNO DI NASCITA: 2016 SUPERFICIE: 70 mq NUMERO DI VETRI NE: 3 Marchi proposti (Alimentare): Baule Volante, Probios, Felicia Bio, Nutrì Free, Ecor Più Bene. Email: biocelia,seregno@gmail.com Sito web: www.facebook.com/BioceliaSeregno/

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Bio e consumi

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1 febbraio 2017

BIO CELlASEREGNO (MB)

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ter rtrnvare I me equi bro fa cc. Msi è aper o un mondo n neo Che hoaccnl cia brace a \/alent na sane ad negotu ai oe un su ltd essane Oltre stsd re e ad infoim -s, ha

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