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XV Rapporto sul Turismo in Calabria
Comitato scientifico Emilio Becheri, Mara Manente, Mariza Righetti, Maurizio Biasi Direttore della ricerca Mariza Righetti Direttore dell'analisi statistica Maurizio Biasi Hanno redatto Emilio Becheri, Maurizio Biasi, Michela Ciccarelli, Sonia Ferrari, Mariza Righetti, Tiziana Nicotera Si ringraziano gli uffici statistici delle UOT Turismo e della Città Metropolitana di Reggio Calabria per la rilevazione e l’inserimento dei dati statistici. Per l’attività di rilevazione dell’Osservatorio Clara Filice, Francesca Citrigno, Maria Victoria Di Chiro Editing Clara Filice
Indice
Presentazione
CAPITOLO I
L’OFFERTA TURISTICA: LE STATISTICHE
1. TURISMO UFFICIALE E HOME SHARING ............................................................... 9
2. IL COMPARTO NON PIÙ “COMPLEMENTARE” ..................................................... 10
3. L’EFFETTO DI AIRBNB SULLA RICETTIVITÀ EXTRALBERGHIERA .................... 11
4. IL SISTEMA RICETTIVO REGIONALE .................................................................... 13
5. IL SISTEMA RICETTIVO PROVINCIALE ................................................................. 21
6. IL SISTEMA RICETTIVO NELLE AREE TERRITORIALI ......................................... 31
ALCUNE CONSIDERAZIONI ...................................................................................... 36
CAPITOLO II
LA DOMANDA TURISTICA: LE STATISTICHE
1. IL MOVIMENTO TURISTICO ................................................................................... 39
2. ANALISI DELLA DOMANDA NEL LUNGO PERIODO ............................................. 42
3. ANALISI DELLA DOMANDA NEL BREVE PERIODO .............................................. 70
ALCUNE CONSIDERAZIONI ....................................................................................... 83
CAPITOLO III
TRASFORMARE I GAP IN OPPORTUNITÀ
PREMESSA .................................................................................................................. 87
1. IL MOVIMENTO TURISTICO SECONDO L’ISTAT .................................................. 87
2. IL TURISMO IN CALABRIA SECONDO ALTRE FONTI STATISTICHE: IL TURISMO CHE NON APPARE. ....................................................................................... 110
3. IL POSIZIONAMENTO FRA LE REGIONI MEDITERRANEE EUROPEE .............. 113
ALCUNE CONSIDERAZIONI ..................................................................................... 114
CAPITOLO IV
IL TURISMO DELLE ORIGINI IN CALABRIA: INDAGINE SULLA DOMANDA E SULL’OFFERTA PER LO SVILUPPO DI STRATEGIE DI DESTINATION MARKETING
PREMESSA ................................................................................................................ 119
1. OBIETTIVI E METODOLOGIA DELLA RICERCA .................................................. 121
2. IL TURISMO DELLE ORIGINI NEL MONDO ......................................................... 122
3. LA RICERCA GENEALOGICA ............................................................................... 126
4. LE MOTIVAZIONI DEL VIAGGIO ........................................................................... 129
5. L’ESPERIENZA VISSUTA DAI TURISTI: DALLE ASPETTATIVE AL GRADO DI SODDISFAZIONE ........................................................................................... 133
6. L’IMMAGINE DELLA CALABRIA ALL’ESTERO COME DESTINAZIONE TURISTICA ........................................................................................................................ 140
7. IL RUOLO DEI TURISTI NELLA PROMOZIONE DELLA DESTINAZIONE............ 142
8. GLI OPERATORI DEL SETTORE: TOUR OPERATOR, AGENZIE INCOMING E GUIDE TURISTICHE ...................................................................................... 144
9. LE ASSOCIAZIONI DI CALABRESI NEL MONDO ................................................ 155
10. LE POLITICHE DEGLI ENTI LOCALI ................................................................... 157
11. OPPORTUNITÀ PER LO SVILUPPO DEL TURISMO DELLE ORIGINI IN CALABRIA: CONCLUSIONI ............................................................................ 166
BIBLIOGRAFIA ........................................................................................................... 169
PROGRAMMAZIONE TURISTICA ................................................................................ 171
PRESENTAZIONE
Abbiamo deciso di pubblicare la quindicesima edizione del Rapporto
sul Turismo della Calabria che contiene i dati ufficiali dell’Istat relativi
all’offerta ricettiva e al movimento turistico calabrese, degli anni 2015,
2016 e 2017. Contiene anche un’importante analisi storica, mai fatta pri-
ma, che analizza gli ultimi undici anni, a partire dal 2007. Il report inoltre
comprende un capitolo che offre un’analisi comparata della Calabria nel
contesto dell’intero Paese a firma del professor Emilio Becheri, uno dei
massimi esperti di turismo a livello internazionale, a cui va la nostra grati-
tudine per la disponibilità e l’entusiasmo con cui ha accettato di parteci-
pare a questo progetto.
Innanzitutto il Rapporto si apre con una puntuale esplorazione di tut-
ta l’offerta ricettiva della nostra regione, alberghiera ed extra alberghiera,
in cui viene descritta la storicità di ogni struttura, il mantenimento,
l’evoluzione o il calo di livello.
Attraverso questo importante strumento conoscitivo siamo in grado
di valutare come è cambiata nel tempo la domanda turistica sia da parte
dei nostri connazionali che degli ospiti stranieri negli ultimi undici anni. La
domanda turistica è un continuo divenire, suscettibile ai livelli economici,
alla sicurezza, all’accessibilità di un target, a mode e tendenze. Oggi poi
il turismo ha assorbito più di altri settori l’avvento della telematica e dei
social, che hanno cambiato totalmente l’approccio al modo di viaggiare,
di cercare una struttura in linea con le esigenze o con le possibilità di chi
si sposta. Questo ha messo in circolo la realtà di B&B, co-living e agritu-
rismi, conseguenza di una ritrovata consapevolezza identitaria, capillari
generatori di lavoro, reddito e quindi sviluppo.
Alla professoressa Sonia Ferrari, che ringraziamo, dobbiamo un ca-
pitolo dedicato al turismo di ritorno, in cui offre un’indagine su chi torna
alla ricerca delle proprie radici. In questo segmento la Calabria ha un ba-
cino con un forte potenziale, che trova una sua ragion d’essere nel desi-
derio di ritrovare le proprie origini da parte dei figli e dei nipoti di chi nel
secolo scorso è stato costretto a scegliere la via dell’emigrazione dalla
propria terra. Nel corso della mia recente visita ai calabresi d’Argentina,
abbiamo messo le basi col governo di quel Paese per avviare dei colle-
gamenti diretti.
Dopo un lungo periodo negativo dal 2008 in poi, che ha toccato il
punto più basso nel 2014, il turismo in Calabria registra un notevole re-
cupero. Dal 2015 è in atto un’inversione sia in relazione agli ospiti italiani
che agli stranieri, fino a registrare il record nel 2017 con oltre nove milioni
di presenze, al netto delle non ufficiali. Pertanto, in base alle indagini di
Banca d’Italia e dell’Istat per stimare il reale movimento in Calabria, que-
sto dato andrebbe moltiplicato per 3. Un’importante novità che ha contri-
buito a questo incremento, è data dalla forte crescita delle presenze di
provenienza estera. Questo risultato non è un caso. Fin dall’inizio abbia-
mo fatto delle scelte chiare innanzitutto nel modo di comunicare la Cala-
bria. Abbiamo eliminato le altisonanti e costosissime campagne mediati-
che affidate a testimonial famosi quanto poco motivati e posto in essere
un meticoloso lavoro individuando opinion leaders, giornalisti, bloggers e
stakeholders in paesi target da cui poi irradiare una immagine della no-
stra regione più aderente alla realtà. Abbiamo, poi, ampliato il panorama
dell’offerta turistica affiancando alle nostre coste le aree interne con i
Parchi Naturali, gli sport che in essi si praticano posizionando quindi la
Calabria tra le mete in cui si può vivere anche la nuova tendenza del
viaggio avventura e degli sport estremi. Abbiamo trasmesso che la Cala-
bria è terra di accoglienza per viaggiatori “slow” in ogni stagione, con
un’intrigante offerta enogastronomica sana, perché la nostra è una delle
regioni con più elevate superfici coltivate a biologico in Italia.
Sono arrivati i risultati che, per quanto ci riguarda, sono solo dei se-
gnali. Segnali che le scelte di percorso fatte sono corrette, e per questo
sono grato allo staff che a queste pensa e lavora ogni giorno. Ora si trat-
ta di proseguire senza tentennamenti per costruire il nuovo, vero archeti-
Presentazione
po di Calabria nell’ immaginario globale, liberato dai luoghi comuni che
tentano di svalutarne lo sforzo che attualmente sta facendo. La Calabria
non è terra di frontiera dove venire a spacciarsi per eroici inviati su un
fronte di guerra per farsi un curriculum. La Calabria è quella regione di
Europa protesa nel Mediterraneo dove c’è una ZES, dislocata in più pun-
ti, forte attrattore d’investimenti. La Calabria è la terra di civile accoglien-
za. La Calabria è la patria della “Dieta Mediterranea” patrimonio immate-
riale dell’UNESCO individuata qui da Ancel Keys nel 1957. È il mare dei
Bronzi di Riace, dei campionati del Mondo di Kitesurf e dei campionati
nazionali di Vela. È i corsi d’acqua del Rafting nelle gole del Pollino. È
quella terra di prodotti agresti, portatori di una genuinità antica che da
millenni genera grandi vini, altrove perduti.
In tale momento del nostro lavoro di rimessa in carreggiata di questa
terra, che abbiamo ereditato in caduta libera verso una ulteriore perdita
di credibilità sia a livello nazionale che europeo, questo Rapporto è una
pietra miliare nel percorso intrapreso per pianificare una strategia sempre
più mirata, per determinare la crescita di un ambito vitale come quello del
turismo.
Questo è un settore in cui i cambiamenti procedono in modo lento. Si
manifestano solo dopo anni di consolidamento della qualità dell’offerta.
Rimasta fuori dalle principali rotte turistiche per molto tempo, isolata in
una sua ostinata inadeguatezza, oggi la Calabria è considerata l’altra Ita-
lia ancora da scoprire e paradossalmente il suo ritardato sviluppo può di-
ventare oggi valore aggiunto.
On.le Gerardo Mario Oliverio
Presidente della Regione Calabria
I L’OFFERTA TURISTICA: LE STATISTICHE
Maurizio Biasi, Mariza Righetti
1. Turismo ufficiale e home sharing
Nella valutazione della ricettività dei vari Paesi, la principale tipologia
esaminata non può non essere quella alberghiera: per tradizione storica,
il fulcro del mercato vacanziero in tutto il mondo, anche se nell’ultimo
mezzo secolo si sono fatte avanti e si sono imposte forme aggiuntive e
concorrenti di alloggio.
Peraltro, gli alberghi rappresentano una categoria omogeneamente
definita in tutti i Paesi del mondo e, perciò confrontabile.
Il modello dell’home sharing lanciato da Airbnb1 non è visto più solo
come una forma di concorrenza da combattere, ma anche come un ser-
vizio aggiuntivo per gli utilizzatori dei servizi alberghieri che cercano una
garanzia di qualità legata a quella di un marchio conosciuto a livello
mondiale per l’elevato livello di ospitalità, valido non solo negli hotel ma
anche negli appartamenti.
Le grandi compagnie alberghiere hanno scoperto una nuova cliente-
la, quella che vuole trascorrere una vacanza all’interno di un ambiente
casalingo e stanno scegliendo i partner con i quali ampliare le offerte e
l’attivazione di «servizi personalizzati con l’obiettivo di fidelizzare il clien-
te».
Le rilevazioni statistiche considerano solo parzialmente il turismo in
appartamento limitatamente alla componente nazionale, mentre manca-
no i dati sul movimento escursionista, nonostante una quantificazione di
1 Quello italiano è comunque un terreno ambitissimo per l'home sharing: secondo Airbnb nello scor-so anno gli arrivi sono stati circa 8 milioni e la classifica delle destinazioni italiane più scelte ha visto in pole position Roma con 1,4 milioni di arrivi, seguita da Firenze con 710 mila, e al terzo posto Mila-no con 600 mila, quindi, Venezia con 470 mila e Napoli con 220 mila. Con il 53% degli ospiti pronti ad affermare di avere speso nelle attività situate nei pressi dell'appartamento quanto è stato rispar-miato sul prezzo dell'alloggio.
10 Capitolo I
tale fenomeno sia estremamente importante per la gestione del territorio
nel suo complesso.
L’offerta “turistica” di appartamenti per vacanze ha un peso numerico
consistente, spesso prevalente e, non può essere sottovalutata per la ri-
levazione dei flussi turistici.
2. Il comparto non più “complementare”
Il comparto extralberghiero o complementare è divenuto ormai il
comparto principale della ricettività nazionale perché identifica il 54,5%
del totale dei letti disponibili e, per la Calabria, il 46,1%.
La maggiore quota di letti extralberghieri presenti nelle regioni è in
prevalenza quella attribuita ai campeggi che nell’anno 2000 vedono il
massimo della loro incidenza in Calabria con una quota del 94,6% del to-
tale extralberghiero e un minimo del 31,0% in Trentino-Alto Adige. Nel
2016, il massimo d’incidenza dei letti campeggistici si verifica ancora in
Calabria con una quota del 75,0% ed il minimo in Umbria con il 18,8%;
quella della Calabria è anche la quota massima di letti dei campeggi
all’interno di una regione.
La parola “complementare”, che ancora oggi è utilizzata per identifi-
care l’intero comparto non alberghiero, è il residuo di un passato oramai
lontano, quando il settore alberghiero era considerato quello principale e
le altre strutture ricettive erano considerate secondarie o complementari.
Le innovazioni dell’ultimo trentennio, nel campo della ricettività, sono
avvenute soprattutto per tipologie come gli agriturismi, i Bed & Breakfast2
e gli Airbnb. È importante tenere in considerazione che in Italia le struttu-
re che potenzialmente sfuggono alle classificazioni ufficiali sono quasi il
doppio di quelle regolarmente censite.
2In realtà, i Bed & Breakfast venivano rilevati per la prima volta nel 2002 e la loro presenza era molto ridotta; stavano vivendo una fase di introduzione al mercato. Considerando in Italia i differenziali di crescita, l’aumento complessivo di posti letto verificatosi fra il 2002 e il 2016 è dovuto per il 62,2% al comparto extralberghiero e per il 37,8% a quello alberghiero. Cfr. XXI Edizione 2016/2017 – Rappor-to sul Turismo italiano -a cura di Emilio Becheri - Roberto Micera - Alfonso Morvillo – Rogiosi Editore
Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 11
3. L’effetto di Airbnb sulla ricettività extralberghiera
Anche il sistema italiano della ricettività è stato scosso dalla rapida
crescita del fenomeno Airbnb divenuto “il modo più facile per trarre profit-
to” per coloro che possiedono “uno spazio in più” nelle proprie abitazioni
e che intendono renderlo disponibile ai turisti.
Nel novembre 2017, Airbnb è presente in più di 65.000 città e 191
Paesi e registra, per l’anno in corso, circa 200 milioni di ospiti in tutto il
Mondo. Si parla di ospiti e non di pernottamenti o presenze, per cui è
possibile che i pernottamenti corrispondano ad almeno il triplo, cioè ad
almeno 600 milioni di notti3.
Nonostante si configuri come un portale per l’erogazione dei servizi
ricettivi, Airbnb è divenuto, oggi, un fenomeno più complesso e articolato,
percepito dal pubblico come nuovo modo di fare ricettività secondo un
modello di condivisione (sharing) sentendosi parte di una comunità e
fruendo dei servizi direttamente dal proprietario dell’appartamento o da
chi per lui e, perciò, a prezzi più bassi. In sostanza, è come se l’airbnb
fosse una nuova categoria di struttura extra-alberghiera in cui confluisco-
no strutture già presenti nelle pieghe delle classificazioni Istat e Ateco
(Bed & Breakfast, affittacamere, agriturismo, etc.).
È opportuno riflettere sul fatto che l’ospite di un airbnb si sente parte
di una comunità verso cui prova un forte senso di appartenenza. In que-
sto diverso approccio sta la forza degli airbnb che si propongono non so-
lo, a parità di altre condizioni, per i più bassi prezzi, ma anche come una
proposta con maggiore autenticità più a diretto contatto con la città e il
vivere locale.
Quella degli airbnb, dunque, non è solo una concorrenza di prezzo
ma anche una concorrenza motivazionale-identitaria. La community di
airbnb si pone come fornitore di “ospitalità autentica” e lo fa non solo at-
traverso l’alloggio ma offrendo anche altri servizi locali.
3www.airbnbcitizen.com
12 Capitolo I
Gli artigiani CNA condividono su Airbnb il “saper fare” italiano con
tutto il mondo. Il “saper fare” è una colonna portante del patrimonio cultu-
rale italiano e orale: tradizioni, segreti e eccellenze artigiane del Made in
Italy troveranno casa su Airbnb grazie ad un accordo siglato con CNA.
La Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media
Impresa rilancia così, su scala globale, i propri associati – oltre 40.000
soggetti rappresentati da CNA nella filiera dell’artigianato legato al turi-
smo – permettendo loro di mantenere radici autentiche e locali.
Sono stati già avviati dei seminari di formazione per far conoscere
agli artigiani italiani le esperienze Airbnb e le opportunità che offrono per
assicurarsi una nuova fonte di entrate e, al tempo stesso, farsi conoscere
dai 300 milioni (7,8 i viaggiatori in Italia lo scorso anno) di membri della
community Airbnb.
La concorrenza agli alberghi e alle altre strutture ricettive è stata fa-
vorita anche dal fatto che, per diversi anni (fino al 2015) non è stata ap-
plicata alcuna imposta di soggiorno. Solo dal 2016, alcuni comuni hanno
adottato l’imposta di soggiorno anche per gli affitti brevi, nei quali rientra-
no gli airbnb.
Il problema è come gli airbnb debbano pagare l’imposta di soggiorno:
questione questa da risolvere a livello nazionale4. Nella realtà, alcune cit-
tà hanno già regolamentato la posizione fiscale degli airbnb con
l’introduzione di una imposta analoga alle altre tipologie ricettive, come
nel caso di Firenze, Torino, Milano, Rimini, Bologna, Genova, Palermo5.
Gli albergatori stanno subendo la concorrenza degli airbnb proprio su
questi punti e le strutture ricettive che più patiscono l’imporsi degli airbnb
sono quelle non localizzate nel centro delle città, ma nei dintorni o nelle
periferie. Questo spiega perché in alcune città vi sia stato un forte au-
mento delle presenze turistiche ma una diminuzione di quelle alberghiere
oppure perché l’aumento del movimento turistico, bene percepito da mol-
4 Per completezza d’informazione si rimanda al sito www.airbnb.it. 5www.airbnbcitizen.com
Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 13
ti altri indicatori, apparentemente non si sia tradotto in un aumento di
presenze nella ricettività ufficiale.
Gli airbnb sono molto penetrati nei viaggi individuali o di piccoli grup-
pi mentre non sono ancora entrati, e difficilmente ci riusciranno, nel mon-
do dei viaggi organizzati di massa che muovono grandi gruppi di perso-
ne. A fine anno 2016, in Italia, erano disponibili su Airbnb circa 210 mila
appartamenti saliti a 230 mila a settembre 2017; nel periodo 2011-2016,
le strutture italiane sul sito Airbnb sono cresciute ad un tasso medio an-
nuo dell’81%: erano10.698 a fine anno 2011 e 209.952 a fine anno 2016.
L’Italia è il terzo Paese al mondo per numero di airbnb, dopo USA e
Francia6. Le analoghe strutture censite dall’Istat a fine 2016, sono solo i
due terzi di quelli censiti da Airbnb. I dati ai quali si fa riferimento sono
stati raccolti dal portale Airbnb e facendo riferimento ad alcune ricerche:
in particolare, a quella che nell’aprile 2017 è stata realizzata da Incipit
srl7 sui portali di prenotazione per conto di Federalberghi.
Quello degli affitti brevi è uno dei trend più forti del momento sul
mercato immobiliare. Dietro il boom di Airbnb c’è internet che facilita
l’incontro tra domanda e offerta in un modo impensabile fino a pochi anni
fa, unito all’aumento di abitazioni sfitte, inutilizzate o in vendita. Il portale
Airbnb, ad esempio, ha visto crescere gli annunci pubblicati dagli 8.126
del 2011 ai 354mila dell’anno scorso; ancora più importante il trend di
crescita rispetto al 2016: +53,9% su base annua.
4. Il sistema ricettivo regionale
La composizione del sistema di ricettività italiana, così come è rileva-
ta dall’Istat, appare assai diversa a seconda che si consideri il numero
6 La ricettività alberghiera ed extralberghiera a cura di Emilio Becheri, Turistica, New Mercury Tou-rism Consulting. cfr. XXI edizione 2016/2017 – Rapporto sul Turismo Italiano - Rogiosi Editore 7 La ricerca Incipit-Federalberghi rivela che i 214.483 alloggi italiani in vendita su Airbnb ad aprile sono concentrati soprattutto al Sud e sulle Isole, con una percentuale del 35,7% rispetto al totale nazionale; per il 35,0% sono concentrati anche nel Centro Italia mentre più diluita appare la presen-za sul portale del Nord Ovest con il 18,6% dell’offerta nazionale, e nel Nord Est con solo il 10,6%:
14 Capitolo I
delle imprese o il numero dei letti a causa della diversa dimensione delle
varie tipologie.
Il sistema ricettivo calabrese nel 2017 è composto da 3.361 esercizi
ricettivi e 193.518 posti letto, registrando un incremento rispetto al 2016
sia per il numero degli esercizi (+7,8%) che dei posti letto (+2,6%). Il fatto
che gli esercizi crescano in maniera proporzionalmente più accentuata
rispetto ai posti letto è diretta conseguenza della dimensione media delle
nuove strutture ricettive che, generalmente, sono piccole strutture. Ri-
spetto al 2006, il numero dei Bed & Breakfast è aumentato del 373%,
contribuendo nello stesso periodo, alla crescita del numero delle strutture
ricettive complessive (+112%) che però non determina un aumento pro-
porzionale dei posti letto che aumentano solo del 1,2%.
La nascita, infatti, di nuove strutture di piccole dimensione sommata
al ridimensionamento medio che si assiste nel resto del comparto extral-
berghiero (soprattutto nei campeggi e villaggi notoriamente strutture di
grandi dimensioni che diminuiscono numericamente ma anche in termini
di dimensione), fa registrare una continua diminuzione della dimensione
media delle strutture ricettive; rispetto al 2015, da 64,1 letti per esercizio
a 57,6 letti per esercizio relativamente al complesso delle strutture.
Nel biennio 2015-2017, la dimensione media del comparto extralber-
ghiero diminuisce del 12,3%: da 40,3 posti letto medi per esercizio a 35,4
posti letto per esercizi. Se facciamo il confronto con il 2006, la dimensio-
ne media delle strutture ricettive diminuisce del 54%, passando da 125
letti medi per esercizio a 57,6 del 2017. Nel comparto extralberghiero,
diminuisce del 74% (da 138 a 35,4 posti letto medi per esercizio).
Nel settore alberghiero, al contrario, la dimensione media delle strut-
ture aumenta del 10,3%: nel periodo 2006-2017 passando da 113 posti
letto medi per esercizio a 124, aumento dovuto soprattutto alle Residen-
ze Turistico Alberghiere (RTA), categoria nella quale si passa da 142 po-
sti letto medi per esercizio a 170 (+19%). L’aumento si registra anche
nelle strutture 1 e 5 stelle ma, rappresentando una quota minima del
comparto, non condiziona in maniera sostanziale la crescita della dimen-
Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 15
sione. Diminuisce, invece, la dimensione dei 4 stelle, da 218 a 197 posti
letto medi per esercizi (-11,8%) e dei 3 stelle (-8,3%) da 100 a 97 posti
letto medi per esercizi.
Tab. 1 Composizione dell’offerta ricettiva per tipologia. Calabria anni 2015-2016–2017
Tipologia ricettiva 2015 2016 2017
Esercizi Letti Esercizi Letti Esercizi Letti
Alb
erg
hi
Alberghi di 1 stella 39 1.037 36 976 37 1.444 Alberghi di 2 stelle 88 3.750 85 3.602 87 3.578
Alberghi di 3 stelle 335 33.158 337 32.879 338 31.069
Alberghi di 4 stelle 218 43.386 220 43.439 240 46.265
Alberghi di 5 stelle 16 1.339 15 1.246 16 1.317
R. T. A. 114 19.538 116 19.957 122 20.661
Totale Alberghi 810 102.208 809 102.099 840 104.334
Co
mp
lem
enta
ri e
B&
B Alloggi agro-turistici 466 6.570 467 6.658 469 6.711
Alloggi in affitto 249 4.076 302 4.697 353 5.465
Campeggi e Villaggi 137 65.470 135 64.802 139 65.736
Case per ferie 17 960 14 872 15 864
Ostelli per la gioventù 11 301 11 317 14 410
Rifugi 7 105 7 105 7 105
Altri esercizi 27 1.519 30 1.685 42 1.794
Bed & breakfast 1.207 6.555 1.342 7.289 1.482 8.099
Totale complementari 2.121 85.556 2.308 86.425 2.521 89.184 Totale 2.931 187.764 3.117 188.524 3.361 193.518
Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria
La differenza di dimensione è ancora evidente considerando i due
comparti alberghiero ed extralberghiero.
Gli alberghi rappresentano il 25% degli esercizi ricettivi e il 53,9% dei
posti letto mentre gli esercizi complementari, il 75% degli esercizi e il
46,1% dei posti letto. In termini di posti letto, le strutture più grandi in
media sono i campeggi e i villaggi con 473 letti in media nel 2017 (nel
2006 la media dei posti letto per esercizio era 600); seguono, gli alberghi
4 stelle con 193 letti medi e le Residenze Turistico Alberghiere (R.T.A.)
con 170 posti letto medi. Le strutture più piccole sono proprio i 1.482 Bed
& Breakfast che in media hanno 5,5 posti letto. Il fenomeno dei Bed &
Breakfast è esploso in Calabria nel 2005 e oggi rappresenta la quota
maggiore di esercizi extralberghieri; si pensi che nel 2004 erano censiti in
Calabria solo 16 Bed & Breakfast.
16 Capitolo I
Tab. 2 Composizione percentuale dell’offerta ricettiva per tipologia. Calabria anni 2015-2016–2017
Tipologia ricettiva 2015 2016 2017
Esercizi Letti Esercizi Letti Esercizi Letti
Alb
erg
hi
Alberghi di 1 stella 4,8 1,0 4,4 1,0 4,4 1,4
Alberghi di 2 stelle 10,9 3,7 10,5 3,5 10,4 3,4
Alberghi di 3 stelle 41,4 32,4 41,7 32,2 40,2 29,8
Alberghi di 4 stelle 26,9 42,4 27,2 42,5 28,6 44,3
Alberghi di 5 stelle 2,0 1,3 1,9 1,2 1,9 1,3
R. T. A. 14,1 19,1 14,3 19,5 14,5 19,8
Totale Alberghi 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
Co
mp
lem
enta
ri e
B&
B
Alloggi agro-turistici 22,0 7,7 20,2 7,7 18,6 7,5
Alloggi in affitto 11,7 4,8 13,1 5,4 14,0 6,1
Campeggi e Villaggi 6,5 76,5 5,8 75,0 5,5 73,7
Case per ferie 0,8 1,1 0,6 1,0 0,6 1,0
Ostelli per la gioventù 0,5 0,4 0,5 0,4 0,6 0,5
Rifugi 0,3 0,1 0,3 0,1 0,3 0,1
Altri esercizi 1,3 1,8 1,3 1,9 1,7 2,0
Bed & breakfast 56,9 7,7 58,1 8,4 58,8 9,1
Totale complementari 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria
La composizione interna degli alberghi evidenzia che nel corso degli
anni si è realizzato un miglioramento qualitativo che ha determinato una
continua riduzione degli esercizi a una e due stelle e un aumento delle
altre categorie: dai tre stelle, che però negli anni diminuiscono in termini
di offerta di posti letto, (dal 2005 al 2017 da 33.000 a 31.000) ai cinque
stelle, che comunque rappresentano una quota minima dell’offerta com-
plessiva (0,5% in termini di esercizi e 0,7% di posti letto).
La categoria del settore turistico regionale che fa registrare
l’incremento più consistente è costituita dagli alberghi di quattro stelle (da
circa 31.500 posti letto del 2006 a circa 50.000 nel 2017), unica tipologia
di ricettività che insieme ai Bed & Breakfast fa registrare un continuo e
consistente aumento sia degli esercizi sia dei posti letto.
Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 17
Tab. 3 Dimensione media (Posti letto su esercizi) dell’offerta ricettiva per tipologia. Calabria anni
2006 - 2016 – 2017 e variazioni percentuali
Tipologia ricettiva Letti/Esercizi variazioni % Letti/Esercizi
2006 2016 2017 2016/2006 2017/2016 2017/2006
Alb
erg
hi
Alberghi di 1 stella 26,1 27,1 39,0 4,0 44,0 49,7 Alberghi di 2 stelle 48,6 42,4 41,1 -12,9 -2,9 -15,4 Alberghi di 3 stelle 100,2 97,6 91,9 -2,6 -5,8 -8,3 Alberghi di 4 stelle 218,5 197,5 192,8 -9,6 -2,4 -11,8 Alberghi di 5 stelle 80,0 83,1 82,3 3,8 -0,9 2,9 R. T. A. 141,8 172,0 169,4 21,4 -1,6 19,5 Totale Alberghi 112,6 126,2 124,2 12,1 -1,6 10,3
Co
mp
lem
enta
ri e
B&
B Alloggi agro-turistici 15,5 14,3 14,3 -7,9 0,4 -7,6
Alloggi in affitto 25,5 15,6 15,5 -39,0 -0,5 -39,2 Campeggi e Villaggi 600,3 480,0 472,9 -20,0 -1,5 -21,2 Case per ferie 66,5 62,3 57,6 -6,3 -7,5 -13,3 Ostelli per la gioventù 24,7 28,8 29,3 16,8 1,6 18,7 Rifugi 17,3 15,0 15,0 -13,5 0,0 -13,5 Altri esercizi 262,3 56,2 42,7 -78,6 -24,0 -83,7 Bed & breakfast 5,1 5,4 5,5 6,5 0,6 7,2 Totale complementari 138,0 37,4 35,4 -72,9 -5,5 -74,4
Totale 125,0 60,5 57,6 -51,6 -4,8 -53,9
Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria
Tab. 4 Composizione dell’offerta ricettiva per tipologia. Calabria anni 2006-2008-2010
Tipologia ricettiva 2006 2008 2010
Esercizi Letti Esercizi Letti Esercizi Letti
Alb
erg
hi
Alberghi di 1 stella 63 1.642 51 1.400 51 1.379 Alberghi di 2 stelle 131 6.372 107 4.636 101 4.526
Alberghi di 3 stelle 333 33.371 361 33.889 352 33.302
Alberghi di 4 stelle 144 31.466 173 37.340 198 40.633
Alberghi di 5 stelle 11 880 13 1.241 16 1.614
R. T. A. 105 14.886 116 20.016 130 22.797
Totale Alberghi 787 88.617 821 98.522 848 104.251
Co
mp
lem
enta
ri e
B&
B Alloggi agro-turistici 140 2.167 451 6.307 482 6.696
Alloggi in affitto 104 2.650 125 2.137 184 3.180
Campeggi e Villaggi 155 93.050 144 84.617 144 73.571
Case per ferie 11 731 18 1.357 20 1.112
Ostelli per la gioventù 9 222 8 228 11 287
Rifugi 3 52 5 70 6 94
Altri esercizi 8 2.098 6 1.414 13 1.223
Bed & breakfast 313 1.596 601 3.182 889 4.727
Totale complementari 743 102.566 1.358 99.312 1.749 90.890 Totale 1.530 191.183 2.179 197.834 2.597 195.141
Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria
18 Capitolo I
Nella composizione interna del comparto alberghiero, il 44,3% dei
posti letto appartiene a strutture di categoria quattro stelle lievemente in
aumento rispetto all’anno 2016, il 32% a strutture di categoria tre stelle
(lieve diminuzione rispetto al 2016), mentre sono poco rappresentati i letti
offerti nelle strutture a una stella (1,4%) e a 5 stelle (1,3%).
Il sistema alberghiero sta vivendo una fase di maturità con la razio-
nalizzazione e il miglioramento qualitativo delle sue strutture.
Il comparto extralberghiero, in termini di esercizi, è rappresentato per
il 59% da Bed & Breakfast, il 19% da esercizi agro-turistici, il 14% da al-
loggi, il 5,5% da campeggi e villaggi e circa il 3% da altre tipologie. Ri-
guardo i posti letto, la quota più consistente è dei Campeggi e Villaggi
(73,7%); seguono, i Bed & Breakfast con il 9,1%, gli esercizi agro-turistici
(7,5%), gli alloggi (6,1%), le altre tipologie (3,6%).
Tab. 5 Variazioni % degli esercizi e dei posti letto per tipologia. Calabria
Tipologia ricettiva 2017/2016 2017/2010 2017/2006
Esercizi Letti Esercizi Letti Esercizi Letti
Alb
erg
hi
Alberghi di 1 stella 2,8 48,0 -27,5 4,7 -41,3 -12,1
Alberghi di 2 stelle 2,4 -0,7 -13,9 -20,9 -33,6 -43,8
Alberghi di 3 stelle 0,3 -5,5 -4,0 -6,7 1,5 -6,9
Alberghi di 4 stelle 9,1 6,5 21,2 13,9 66,7 47,0
Alberghi di 5 stelle 6,7 5,7 0,0 -18,4 45,5 49,7
R. T. A. 5,2 3,5 -6,2 -9,4 16,2 38,8
Totale Alberghi 3,8 2,2 -0,9 0,1 6,7 17,7
Co
mp
lem
enta
ri e
B&
B
Alloggi agro-turistici 0,4 0,8 -2,7 0,2 235,0 209,7
Alloggi in affitto 16,9 16,4 91,8 71,9 239,4 106,2
Campeggi e Villaggi 3,0 1,4 -3,5 -10,6 -10,3 -29,4
Case per ferie 7,1 -0,9 -25,0 -22,3 36,4 18,2
Ostelli per la gioventù 27,3 29,3 27,3 42,9 55,6 84,7
Rifugi 0,0 0,0 16,7 11,7 133,3 101,9
Altri esercizi 40,0 6,5 223,1 46,7 425,0 -14,5
Bed & breakfast 10,4 11,1 66,7 71,3 373,5 407,5
Totale complementari 9,2 3,2 44,1 -1,9 239,3 -13,0 Totale 7,8 2,6 29,4 -0,8 119,7 1,2
Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria
Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 19
Graf. 1 Composizione percentuale dell’offerta ricettiva per tipologia. Esercizi, Calabria
0,2
0,4
0,6
0,5
1,3
0,9
3,0
3,9
4,7
7,4
11,4
8,5
15,9
41,2
0,2
0,4
0,4
0,5
1,2
1,0
2,7
3,7
4,3
7,1
10,8
9,7
15,0
43,1
0,2
0,4
0,4
0,5
1,1
1,2
2,6
3,6
4,1
7,1
10,1
10,5
14,0
44,1
Rifugi
Ostelli per la gioventù
Case per ferie
Alberghi di 5 stelle
Alberghi di 1 stella
Altri esercizi
Alberghi di 2 stelle
R. T. A.
Campeggi e Villaggi
Alberghi di 4 stelle
Alberghi di 3 stelle
Alloggi in affitto
Alloggi agro-turistici
Bed & breakfast
2017
2016
2015
Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria
20 Capitolo I
Graf. 2 Composizione percentuale dell’offerta ricettiva per tipologia. Letti, Calabria
0,1
0,2
0,5
0,7
0,6
0,8
2,0
2,2
3,5
3,5
10,4
17,7
23,1
34,9
0,1
0,2
0,5
0,7
0,5
0,9
1,9
2,5
3,5
3,9
10,6
17,4
23,0
34,4
0,1
0,2
0,4
0,7
0,7
0,9
1,8
2,8
3,5
4,2
10,7
16,1
23,9
34,0
Rifugi
Ostelli per la gioventù
Case per ferie
Alberghi di 5 stelle
Alberghi di 1 stella
Altri esercizi
Alberghi di 2 stelle
Alloggi in affitto
Alloggi agro-turistici
Bed & breakfast
R. T. A.
Alberghi di 3 stelle
Alberghi di 4 stelle
Campeggi e Villaggi
2017
2016
2015
Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria
Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 21
Graf. 3 Composizione dell’offerta ricettiva. Calabria, Anni 2016 e 2017
2017 2016
25,0
53,9
75,0
46,1
0%
20%
40%
60%
80%
100%
Esercizi Letti
Alberghi Extralberghieri e B&B
26,0
54,2
74,0
45,8
0%
20%
40%
60%
80%
100%
Esercizi Letti
Alberghi Extralberghieri e B&B Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria
Il grande peso degli alberghi in Calabria (così come a livello naziona-
le 45,5% del totale dei posti letto ricettivi esistenti nel 2016 ultimo dato
disponibile) deriva dal fatto che sono quelli con la base di riferimento più
alta e la struttura portante del sistema ricettivo incidendo, nel 2017, per il
54,4% del totale dei posti letto ricettivi esistenti, a fronte di una incidenza
dei Bed & Breakfast che è solo del 4,2%; l’incidenza degli agriturismi è il
3,5%, quella degli alloggi in affitto ed altre strutture del 4,5% e quella dei
campeggi del 34%.
5. Il sistema ricettivo provinciale
La provincia di Cosenza, la più grande in termini di estensione, con
1.358 esercizi e 85.554 posti letto detiene la quota maggiore dell’offerta
ricettiva calabrese (il 40,4% degli esercizi e il 44,2% dei posti letto). Al
secondo posto per numero di esercizi, c’è la provincia di Reggio Calabria
(20,6%); seguono, Catanzaro (16,5%), Vibo Valentia (16,3%) e, infine,
Crotone (6,2%). Le strutture della provincia di Vibo Valentia hanno una
dimensione maggiore che la collocano al secondo posto con il 20% dei
posti letto offerti in regione; seguono, Catanzaro (15%), Reggio Calabria
e Crotone col 10% circa rispettivamente. Analizzando la distribuzione
delle categorie ricettive nelle province, in rapporto al totale regionale (per
ogni categoria), si evidenzia che nella provincia di Cosenza si concentra
la quota maggiore di alberghi (39% sia esercizi che letti), di esercizi
22 Capitolo I
(34%) e posti letto (50,8%) relativi alla categoria campeggi e villaggi e di
Bed & Breakfast (esercizi 41,1% e letti 42,3%).
Tab. 6 Offerta ricettiva per provincia. Anno 2017
Cosenza Catanzaro Crotone
Esercizi Letti Esercizi Letti Esercizi Letti
1 stella 20 529 5 162 1 14
2 stelle 40 1.555 16 398 5 188
3 stelle 139 11.023 54 6.390 35 4.492
4 stelle 94 20.084 39 7.522 23 6.796
5 stelle 4 306 3 354 1 26
R. T. A. 31 7.435 13 3.323 1 30
Alberghi 328 40.932 130 18.149 66 11.546
Agriturismo 228 3.006 96 1.556 47 629
Alloggi 101 2.365 36 471 6 272
Campeggi e Vill. 47 33.415 20 7.345 21 7.052
Case 9 619 2 50 1 50
Ostelli 5 141 1 24 1 24
Rifugi 3 51 0 0 0 0
Altri 28 1.599 0 0 0 0
B&B 609 3.426 270 1.370 67 330
Complementari 1.030 44.622 425 10.816 143 8.357
Totale 1.358 85.554 555 28.965 209 19.903
Reggio Calabria Vibo Valentia Totale Calabria
Esercizi Letti Esercizi Letti Esercizi Letti
1 stella 5 122 6 617 37 1.444
2 stelle 13 526 13 911 87 3.578
3 stelle 50 3.316 60 5.848 338 31.069
4 stelle 40 3.605 44 8.258 240 46.265
5 stelle 5 522 3 109 16 1.317
R. T. A. 8 316 69 9.557 122 20.661
Alberghi 121 8.407 195 25.300 840 104.334
Agriturismo 62 970 36 550 469 6.711
Alloggi 98 958 112 1.399 353 5.465
Campeggi e Vill. 20 7.464 31 10.460 139 65.736
Case 3 145 0 0 15 864
Ostelli 7 221 0 0 14 410
Rifugi 2 36 2 18 7 105
Altri 7 58 7 137 42 1.794
B&B 371 2.070 165 903 1.482 8.099
Complementari 570 11.922 353 13.467 2.521 89.184
Totale 691 20.329 548 38.767 3.361 193.518
Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria
La quota maggiore degli esercizi (56,6%) e dei posti letto (46,3%)
Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 23
delle Residenze Turistico Alberghiere è a Vibo Valentia. L’offerta dei 5
stelle è, invece, maggiormente concentrata a Reggio Calabria.
Tab. 7 Offerta ricettiva per provincia distribuzione percentuale secondo la tipologia. Anno 2017
Cosenza Catanzaro Crotone
Esercizi Letti Esercizi Letti Esercizi Letti
1 stella 1,5 0,6 0,9 0,6 0,5 0,1
2 stelle 2,9 1,8 2,9 1,4 2,4 0,9
3 stelle 10,2 12,9 9,7 22,1 16,7 22,6
4 stelle 6,9 23,5 7,0 26,0 11,0 34,1
5 stelle 0,3 0,4 0,5 1,2 0,5 0,1
R. T. A. 2,3 8,7 2,3 11,5 0,5 0,2
Alberghi 24,2 47,8 23,4 62,7 31,6 58,0
Agriturismo 16,8 3,5 17,3 5,4 22,5 3,2
Alloggi 7,4 2,8 6,5 1,6 2,9 1,4
Campeggi e Vill. 3,5 39,1 3,6 25,4 10,0 35,4
Case 0,7 0,7 0,4 0,2 0,5 0,3
Ostelli 0,4 0,2 0,2 0,1 0,5 0,1
Rifugi 0,2 0,1 0,0 0,0 0,0 0,0
Altri 2,1 1,9 0,0 0,0 0,0 0,0
B&B 44,8 4,0 48,6 4,7 32,1 1,7
Complementari 75,8 52,2 76,6 37,3 68,4 42,0
Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
Reggio Calabria Vibo Valentia Totale Calabria
Esercizi Letti Esercizi Letti Esercizi Letti
1 stella 0,7 0,6 1,1 1,6 1,1 0,7
2 stelle 1,9 2,6 2,4 2,3 2,6 1,8
3 stelle 7,2 16,3 10,9 15,1 10,1 16,1
4 stelle 5,8 17,7 8,0 21,3 7,1 23,9
5 stelle 0,7 2,6 0,5 0,3 0,5 0,7
R. T. A. 1,2 1,6 12,6 24,7 3,6 10,7
Alberghi 17,5 41,4 35,6 65,3 25,0 53,9
Agriturismo 9,0 4,8 6,6 1,4 14,0 3,5
Alloggi 14,2 4,7 20,4 3,6 10,5 2,8
Campeggi e Vill. 2,9 36,7 5,7 27,0 4,1 34,0
Case 0,4 0,7 0,0 0,0 0,4 0,4
Ostelli 1,0 1,1 0,0 0,0 0,4 0,2
Rifugi 0,3 0,2 0,4 0,0 0,2 0,1
Altri 1,0 0,3 1,3 0,4 1,2 0,9
B&B 53,7 10,2 30,1 2,3 44,1 4,2
Complementari 82,5 58,6 64,4 34,7 75,0 46,1
Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria
La localizzazione territoriale delle strutture ricettive e dei rispettivi
24 Capitolo I
posti letto (come si vedrà nei prossimi paragrafi) evidenzia l’orientamento
balneare del turismo calabrese.
Tab. 8 Distribuzione percentuale delle categorie ricettive nelle province. Anno 2017
CS CS CZ CZ KR KR Esercizi Letti Esercizi Letti Esercizi Letti
1 stella 54,1 36,6 13,5 11,2 2,7 1,0 2 stelle 46,0 43,5 18,4 11,1 5,7 5,3
3 stelle 41,1 35,5 16,0 20,6 10,4 14,5
4 stelle 39,2 43,4 16,3 16,3 9,6 14,7
5 stelle 25,0 23,2 18,8 26,9 6,3 2,0
R. T. A. 25,4 36,0 10,7 16,1 0,8 0,1
Alberghi 39,0 39,2 15,5 17,4 7,9 11,1
Agriturismo 48,6 44,8 20,5 23,2 10,0 9,4
Alloggi 28,6 43,3 10,2 8,6 1,7 5,0
Campeggi e Vill. 33,8 50,8 14,4 11,2 15,1 10,7
Case 60,0 71,6 13,3 5,8 6,7 5,8
Ostelli 35,7 34,4 7,1 5,9 7,1 5,9
Rifugi 42,9 48,6 0,0 0,0 0,0 0,0
Altri 66,7 89,1 0,0 0,0 0,0 0,0
B&B 41,1 42,3 18,2 16,9 4,5 4,1
Complementari 40,9 50,0 16,9 12,1 5,7 9,4
Totale 40,4 44,2 16,5 15,0 6,2 10,3
RC RC VV VV Calabria Calabria Esercizi Letti Esercizi Letti Esercizi Letti
1 stella 13,5 8,4 16,2 42,7 100,0 100,0 2 stelle 14,9 14,7 14,9 25,5 100,0 100,0
3 stelle 14,8 10,7 17,8 18,8 100,0 100,0
4 stelle 16,7 7,8 18,3 17,8 100,0 100,0
5 stelle 31,3 39,6 18,8 8,3 100,0 100,0
R. T. A. 6,6 1,5 56,6 46,3 100,0 100,0
Alberghi 14,4 8,1 23,2 24,2 100,0 100,0
Agriturismo 13,2 14,5 7,7 8,2 100,0 100,0
Alloggi 27,8 17,5 31,7 25,6 100,0 100,0
Campeggi e Vill. 14,4 11,4 22,3 15,9 100,0 100,0
Case 20,0 16,8 0,0 0,0 100,0 100,0
Ostelli 50,0 53,9 0,0 0,0 100,0 100,0
Rifugi 28,6 34,3 28,6 17,1 100,0 100,0
Altri 16,7 3,2 16,7 7,6 100,0 100,0
B&B 25,0 25,6 11,1 11,1 100,0 100,0
Complementari 22,6 13,4 14,0 15,1 100,0 100,0
Totale 20,6 10,5 16,3 20,0 100,0 100,0
Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria
Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 25
5.1 Provincia di Catanzaro
Dalla rilevazione sulla consistenza dell’accoglienza catanzarese, ri-
sulta che il 23,4% sono esercizi alberghieri, composti principalmente da 3
stelle (9,7%) e 4 stelle (7%) e, il 76,6% sono strutture extralberghiere: tra
queste, il 48,6% sono Bed & Breakfast e il 17,3% alloggi agroturistici.
Tab. 9 Composizione dell’offerta ricettiva per tipologia. Catanzaro, anni 2015-2016–2017
Tipologia ricettiva2015 2016 2017
Esercizi Letti Esercizi Letti Esercizi Letti
Alb
erg
hi
Alberghi di 1 stella 5 162 5 162 5 162 Alberghi di 2 stelle 16 419 16 419 16 398 Alberghi di 3 stelle 55 6.735 54 6.794 54 6.390 Alberghi di 4 stelle 37 7.462 37 7.462 39 7.522 Alberghi di 5 stelle 3 354 3 354 3 354 R. T. A. 13 3.006 12 2.981 13 3.323 Totale Alberghi 129 18.138 127 18.172 130 18.149
Co
mp
lem
enta
ri e
B&
B
Alloggi agro-turistici 95 1.502 96 1.556 96 1.556 Alloggi in affitto 28 368 34 442 36 471 Campeggi e Villaggi 18 7.148 18 7.248 20 7.345 Case per ferie 2 50 2 50 2 50 Ostelli per la gioventù 1 30 0 0 1 24 Rifugi 0 0 0 0 0 0 Altri esercizi 0 0 0 0 0 0 Bed & breakfast 251 1.244 250 1.256 270 1.370 Totale complementari 395 10.342 400 10.552 425 10.816
Totale 524 28.480 527 28.724 555 28.965
Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria
Graf. 4 Composizione dell’offerta ricettiva per
macrocategoria. Catanzaro anno 2017
Graf. 5 Composizione dell’offerta ricettiva per
categoria (posti letto). Catanzaro anno 2017
23,4
62,7
76,6
37,3
0%10%20%30%40%50%60%70%80%90%
100%
Esercizi Letti
Alberghi Extralberghieri e B&B 0,0
0,0
0,1
0,2
0,6
1,2
1,4
1,6
4,7
5,4
11,5
22,1
25,4
26,0
Rifugi
Altri
Ostelli
Case
1 stella
5 stelle
2 stelle
Alloggi
B&B
Agriturismo
R. T. A.
3 stelle
Campeggi e Vill.
4 stelle
Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria
26 Capitolo I
Le percentuali della composizione dei posti letto invertono i dati:
62,7% sono posti letto alberghieri e 37,3% extralberghieri a conferma del
fatto che le strutture extralberghiere, anche nella provincia di Catanzaro,
sono perlopiù strutture di piccole dimensioni.
5.2 Provincia di Cosenza
La provincia cosentina è composta per il 24,2% da esercizi alber-
ghieri e per il 75,8% da strutture extralberghiere.
Tab. 10 Composizione dell’offerta ricettiva per tipologia. Cosenza, anni 2015-2016–2017
Tipologia ricettiva 2015 2016 2017
Esercizi Letti Esercizi Letti Esercizi Letti
Alb
erg
hi
Alberghi di 1 stella 21 552 20 529 20 529
Alberghi di 2 stelle 40 1.563 40 1.563 40 1.555
Alberghi di 3 stelle 136 11.017 137 10.971 139 11.023
Alberghi di 4 stelle 92 19.869 94 20.073 94 20.084
Alberghi di 5 stelle 4 306 4 306 4 306
R. T. A. 32 7.607 32 7.727 31 7.435
Totale Alberghi 325 40.914 327 41.169 328 40.932
Co
mp
lem
enta
ri e
B&
B Alloggi agro-turistici 227 2.997 229 3.014 228 3.006
Alloggi in affitto 76 2.074 96 2.298 101 2.365
Campeggi e Villaggi 47 34.379 47 34.379 47 33.415
Case per ferie 9 643 9 643 9 619
Ostelli per la gioventù 4 95 5 141 5 141
Rifugi 3 51 3 51 3 51
Altri esercizi 20 1.371 22 1.535 28 1.599
Bed & breakfast 488 2.776 558 3.158 609 3.426
Totale complementari 874 44.386 969 45.219 1.030 44.622 Totale 1.199 85.300 1.296 86.388 1.358 85.554
Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria
Relativamente ai posti letto, il 47,8% è offerto dall’alberghiero e il
52,2% dall’extralberghiero.
Gli esercizi alberghieri sono soprattutto 3 stelle (10,2%) e 4 stelle
(6,9%) mentre nell'extralberghiero, il 44,8% sono Bed & Breakfast, il
16,8% alloggi agroturistici, il 3,5% Campeggi e villaggi che diventa il
39,1% per posti letto a fronte del 4% di posti letto per i Bed & Breakfast.
Fenomeno quest’ultimo oramai ben noto.
Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 27
Graf. 6 Composizione dell’offerta ricettiva per
macrocategoria. Cosenza anno 2017
Graf. 7 Composizione dell’offerta ricettiva per
categoria (posti letto). Cosenza anno 2017
24,247,8
75,852,2
0%
20%
40%
60%
80%
100%
Esercizi Letti
Alberghi Extralberghieri e B&B0,1
0,2
0,4
0,6
0,7
1,8
1,9
2,8
3,5
4,0
8,7
12,9
23,5
39,1
Rifugi
Ostelli
5 stelle
1 stella
Case
2 stelle
Altri
Alloggi
Agriturismo
B&B
R. T. A.
3 stelle
4 stelle
Campeggi e Vill.
Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria
5.3 Provincia di Crotone
La composizione delle strutture ricettive crotonesi è: 31,6% esercizi
alberghieri e 68,4% extralberghieri mentre i posti letto sono offerti
dall’alberghiero per il 58% e dall’extralberghiero per il 42%.
Tab. 11 Composizione dell’offerta ricettiva per tipologia. Crotone, anni 2015-2016–2017
Tipologia ricettiva 2015 2016 2017
Esercizi Letti Esercizi Letti Esercizi Letti
Alb
erg
hi
Alberghi di 1 stella 1 14 1 14 1 14 Alberghi di 2 stelle 5 188 5 188 5 188 Alberghi di 3 stelle 35 4.795 34 4.693 35 4.492 Alberghi di 4 stelle 20 6.635 20 6.635 23 6.796 Alberghi di 5 stelle 1 26 1 26 1 26 R. T. A. 1 30 1 30 1 30 Totale Alberghi 63 11.688 62 11.586 66 11.546
Co
mp
lem
enta
ri e
B&
B
Alloggi agro-turistici 45 574 46 603 47 629 Alloggi in affitto 2 30 3 34 6 272 Campeggi e Villaggi 21 7.352 21 7.352 21 7.052 Case per ferie 1 50 1 50 1 50 Ostelli per la gioventù 0 0 0 0 1 24 Rifugi 0 0 0 0 0 0 Altri esercizi 0 0 0 0 0 0 Bed & breakfast 23 120 41 192 67 330 Totale complementari 92 8.126 112 8.231 143 8.357
Totale 155 19.814 174 19.817 209 19.903
Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria
Gli esercizi alberghieri sono soprattutto 3 stelle (16,7%) e 4 stelle
(11,0%) che, per posti letto, diventano il 22,6% relativamente agli esercizi
28 Capitolo I
alberghieri a 4 stelle e, il 34,1%, per gli esercizi alberghieri a 3 stelle.
Graf. 8 Composizione dell’offerta ricettiva per
macrocategoria. Crotone anno 2017
Graf. 9 Composizione dell’offerta ricettiva per
categoria (posti letto). Crotone anno 2017
31,6
58,0
68,4
42,0
0%10%20%30%40%50%60%70%80%90%
100%
Esercizi Letti
Alberghi Extralberghieri e B&B0,0
0,0
0,1
0,1
0,1
0,2
0,3
0,9
1,4
1,7
3,2
22,6
34,1
35,4
Rifugi
Altri
1 stella
Ostelli
5 stelle
R. T. A.
Case
2 stelle
Alloggi
B&B
Agriturismo
3 stelle
4 stelle
Campeggi e Vill.
Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria
Le strutture extralberghiere in percentuale sono così suddivise:
22,5% alloggi agroturistici, 32,1% Bed & Breakfast, 10% Campeggi e vil-
laggi turistici, percentuale che sale al 35,4% se osserviamo i posti letto a
fronte del 3,2% di posti letto negli alloggi agroturistici e 1,7% nei Bed &
Breakfast. Relativamente alle altre tipologie, l'offerta è nulla.
5.4 Provincia di Reggio Calabria
L’offerta ricettiva di Reggio Calabria è soprattutto extralberghiera per
numero di esercizi (82,5%) e la percentuale diventa il 58,6% se conside-
riamo i posti letto. Gli alberghi rappresentano solo il 17,5% in termini di
esercizi a fronte del 41,4% dei posti letto. Relativamente grandi, dunque,
le strutture alberghiere e molto piccole le complementari.
Il 53,7% delle strutture extralberghiere sono Bed & Breakfast (con il
10,2% di posti letto) mentre i Campeggi e Villaggi turistici, in termini di
posti letto, rappresentano il 36,7% dell'offerta ricettiva complessiva della
provincia.
Le strutture alberghiere sono soprattutto di categoria 3 stelle (7,2%
gli esercizi e 16,3 i posti letto) e 4 stelle (5,8%) con il 17,7% dei posti let-
to offerti. Anche se nel complesso dell'offerta ricettiva è minima la pre-
Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 29
senza dei 5 stelle, il 2,6% di esercizi è superiore alla media regionale che
si attesta sullo 0,5%; infatti, come si è visto nei grafici precedenti, il
31,3% dei cinque stelle è collocato nella provincia di Reggio Calabria.
Graf. 10 Composizione dell’offerta ricettiva per
macrocategoria. Reggio Calabria anno 2017
Graf. 11 Composizione dell’offerta ricettiva per
categoria (posti letto). Reggio Calabria 2017
17,5
41,4
82,5
58,6
0%10%20%30%40%50%60%70%80%90%
100%
Esercizi Letti
Alberghi Extralberghieri e B&B
0,2
0,3
0,6
0,7
1,1
1,6
2,6
2,6
4,7
4,8
10,2
16,3
17,7
36,7
Rifugi
Altri
1 stella
Case
Ostelli
R. T. A.
5 stelle
2 stelle
Alloggi
Agriturismo
B&B
3 stelle
4 stelle
Campeggi e Vill.
Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria
Tab. 12 Composizione dell’offerta ricettiva per tipologia. Reggio Calabria, anni 2015-2016–2017
Tipologia ricettiva 2015 2016 2017
Esercizi Letti Esercizi Letti Esercizi Letti
Alb
erg
hi
Alberghi di 1 stella 4 104 4 104 5 122
Alberghi di 2 stelle 14 558 12 470 13 526
Alberghi di 3 stelle 48 3.483 49 3.224 50 3.316
Alberghi di 4 stelle 34 3.368 34 3.327 40 3.605
Alberghi di 5 stelle 5 544 5 499 5 522
R. T. A. 5 173 6 288 8 316
Totale Alberghi 110 8.230 110 7.912 121 8.407
Co
mp
lem
enta
ri e
B&
B Alloggi agro-turistici 63 957 62 965 62 970
Alloggi in affitto 77 702 87 840 98 958
Campeggi e Villaggi 19 7.457 19 6.895 20 7.464
Case per ferie 5 217 2 129 3 145
Ostelli per la gioventù 6 176 6 176 7 221
Rifugi 2 36 2 36 2 36
Altri esercizi 1 15 1 15 7 58
Bed & breakfast 320 1.760 346 1.906 371 2.070
Totale complementari 493 11.320 525 10.962 570 11.922 Totale 603 19.550 635 18.874 691 20.329
Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria
30 Capitolo I
5.5 Provincia di Vibo Valentia
La provincia di Vibo Valentia offre soprattutto posti letto nel comparto
alberghiero (65,3%) nonostante rappresenti il 35,6% dell’offerta vibone-
se.
Il 30% delle strutture extralberghiere sono Bed & Breakfast che inci-
dono per il 2,3% dei posti letto complessivi mentre i Campeggi e Villaggi
turistici che, per esercizi sono pari al 5,7%, rappresentano il 27% dei po-
sti letto.
Tab. 13 Composizione dell’offerta ricettiva per tipologia. Vibo Valentia, anni 2015-2016–2017
Tipologia ricettiva 2015 2016 2017
Esercizi Letti Esercizi Letti Esercizi Letti
Alb
erg
hi
Alberghi di 1 stella 8 205 6 167 6 617
Alberghi di 2 stelle 13 1.022 12 962 13 911
Alberghi di 3 stelle 61 7.128 63 7.197 60 5.848
Alberghi di 4 stelle 35 6.052 35 5.942 44 8.258
Alberghi di 5 stelle 3 109 2 61 3 109
R. T. A. 63 8.722 65 8.931 69 9.557
Totale Alberghi 183 23.238 183 23.260 195 25.300
Co
mp
lem
enta
ri e
B&
B Alloggi agro-turistici 36 540 34 520 36 550
Alloggi in affitto 66 902 82 1.083 112 1.399
Campeggi e Villaggi 32 9.134 30 8.928 31 10.460
Case per ferie 0 0 0 0 0 0
Ostelli per la gioventù 0 0 0 0 0 0
Rifugi 2 18 2 18 2 18
Altri esercizi 6 133 7 135 7 137
Bed & breakfast 125 655 147 777 165 903
Totale complementari 267 11.382 302 11.461 353 13.467 Totale 450 34.620 485 34.721 548 38.767
Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria
In questa provincia è molto evidente il fenomeno di polverizzazione
dell’offerta in piccolissime strutture.
Rispetto al comparto alberghiero, è notevole l'offerta censita delle
Residenze Turistico Alberghiere (R.T.A.): 12,6% gli esercizi e 24,7% i
posti letto. Seguono, gli esercizi alberghieri a 3 stelle (10,9%) con il
15,1% di posti letto offerti e i 4 stelle (8%) con il 21,3% di posti letto offer-
ti a livello provinciale.
Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 31
Graf. 12 Composizione dell’offerta ricettiva per
macrocategoria. Vibo Valentia anno 2017
Graf. 13 Composizione dell’offerta ricettiva per
categoria (posti letto). Vibo Valentia anno 2017
35,6
65,3
64,4
34,7
0%10%20%30%40%50%60%70%80%90%
100%
Esercizi Letti
Alberghi Extralberghieri e B&B
0,0
0,0
0,0
0,3
0,4
1,4
1,6
2,3
2,3
3,6
15,1
21,3
24,7
27,0
Case
Ostelli
Rifugi
5 stelle
Altri
Agriturismo
1 stella
B&B
2 stelle
Alloggi
3 stelle
4 stelle
R. T. A.
Campeggi e Vill.
Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria
6. Il sistema ricettivo nelle aree territoriali
La lettura dei dati per “Area” mostra che la quota degli esercizi co-
stieri continua ancora a essere importante (68,2%). Resta comunque in-
teressante lo sviluppo dell’area montagna, dove si è avviato un rafforza-
mento di nuove forme di turismo (non solo mare, ma anche turismo neve,
naturale, parchi, etc).
Graf. 14 Distribuzione percentuale degli esercizi
ricettivi per area. Calabria 2017
Graf. 15 Distribuzione percentuale degli esercizi
ricettivi per area. Provincia di Catanzaro 2017
15,3%
29,0%39,2%
16,6%
Entroterra Ionio Tirreno Montagna
16,6%
51,2%
20,9%
11,4%
Entroterra Ionio Tirreno Montagna
Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria
Nella provincia di Cosenza, questo dato è ancora più evidente con il
32,1% degli esercizi nell’area Montagna anche se resta preponderante
l'offerta costiera con il 51,3% degli esercizi. In provincia di Catanzaro, le
32 Capitolo I
strutture costiere rappresentano il 72% dell'offerta. Estrapolando da que-
sta “categorizzazione” le strutture del centro città di Catanzaro8, la per-
centuale si ridurrebbe, così come l'entroterra cosentino comprende l’area
urbana Cosenza - Rende.
Graf. 16 Distribuzione percentuale degli esercizi
ricettivi per area. Provincia di Cosenza 2017
Graf. 17 Distribuzione percentuale degli esercizi
ricettivi per area. Provincia di Crotone 2017
16,6%
21,6%
29,7%
32,1%
Entroterra Ionio Tirreno Montagna
11,0%
82,3%
6,7%
Entroterra Ionio Montagna
Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria
Graf. 18 Distribuzione percentuale degli esercizi
ricettivi per area. Provincia di Reggio C. 2017
Graf. 19 Distribuzione percentuale degli esercizi
ricettivi per area. Provincia di Vibo V. 2017
9,6%
32,4%53,8%
4,2%
Entroterra Ionio Tirreno Montagna
19,5%
77,7%
2,7%
Entroterra Tirreno Montagna
Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria
È la provincia di Reggio Calabria che mantiene la percentuale mag-
giore di esercizi sulle coste (86,2%) mentre nell’area Montagna si censi-
scono il 4,2% degli esercizi e il 9,6% è censito nell'entroterra. Anche per
8 Il carattere di Comune litoraneo è stato attribuito a tutti i comuni il cui territorio tocca il mare. Il ca-rattere di montanità del comune è stato definito dalla legge 25 luglio 1952, n. 991 e congelato a tale data.
Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 33
la provincia di Crotone, la localizzazione delle strutture ricettive è pretta-
mente “balneare”: 82,3% degli esercizi sulla costa ionica, il 6,7% in mon-
tagna e l’11% nei comuni dell’entroterra.
Graf. 20 Distribuzione percentuale dei posti letto
per area. Calabria. Anno 2017
Graf. 21 Distribuzione percentuale dei posti letto
per area. Provincia di Catanzaro. Anno 2017
5,2%
43,7%43,7%
7,4%
Entroterra Ionio Tirreno Montagna
5,1%
72,9%
17,6% 4,5%
Entroterra Ionio Tirreno Montagna
Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria
Graf. 22 Distribuzione percentuale dei posti letto
per area. Provincia di Cosenza. Anno 2017
Graf. 23 Distribuzione percentuale dei posti letto
per area. Crotone. Anno 2017
5,3%
40,6%
41,2%
12,9%
Entroterra Ionio Tirreno Montagna
1,5%
95,6%
2,9%
Entroterra Ionio Montagna
Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria
Se osserviamo i dati relativi alla distribuzione dei posti letto è eviden-
te come l’accoglienza calabrese sia concentrata sulle coste (87,4% a li-
vello regionale, equidistribuita sulle due coste calabresi). Nella provincia
di Vibo Valentia, la percentuale arriva addirittura al 93,3% e, nella provin-
cia di Crotone, al 95,6%.
La provincia che ha una quota più consistente di offerta nei comuni
classificati “montani”, è la provincia di Cosenza con il 12,9% di posti letto;
nel vibonese, invece, l'offerta montana è quasi nulla, a Reggio supera
appena il 5% e, nelle altre province, è al di sotto del 5%.
34 Capitolo I
Se consideriamo che nel 2005 l’offerta di posti letto balneari era del
93%, è evidente che comunque una tendenza alla riqualificazione e po-
tenziamento delle aree che sono state sempre marginali per il turismo
calabrese, identificato sia nell’immaginario che per l’offerta di posti letto
come “solo mare”, si sia attivata.
Graf. 24 Distribuzione percentuale dei posti letto
per area. Provincia di Reggio Cal. Anno 2017
Graf. 25 Distribuzione percentuale dei posti letto
per area. Provincia di Vibo Valentia. Anno 2017
7,0%
47,8%
39,8%
5,4%
Entroterra Ionio Tirreno Montagna
5,9%
93,3%
0,8%
Entroterra Tirreno Montagna
Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria
Tab. 14 Composizione dell’offerta ricettiva per tipologia. Entroterra, anni 2015-2016–2017
Tipologia ricettiva 2015 2016 2017
Esercizi Letti Esercizi Letti Esercizi Letti
Alb
erg
hi
Alberghi di 1 stella 7 121 6 98 6 98
Alberghi di 2 stelle 8 248 7 232 8 248
Alberghi di 3 stelle 26 1.183 27 1.203 29 1.280
Alberghi di 4 stelle 19 2.741 21 2.952 21 2.861
Alberghi di 5 stelle 1 44 1 44 1 44
R. T. A. 8 1.388 6 1.475 5 1.187
Totale Alberghi 69 5.725 68 6.004 70 5.718
Co
mp
lem
enta
ri e
B&
B Alloggi agro-turistici 122 1.812 124 1.823 124 1.828
Alloggi in affitto 30 623 37 704 38 713
Campeggi e Villaggi 0 0 0 0 0 0
Case per ferie 4 102 4 102 4 102
Ostelli per la gioventù 3 102 2 72 2 72
Rifugi 1 18 1 18 1 18
Altri esercizi 5 126 5 116 8 142
Bed & breakfast 233 1.214 245 1.257 266 1.395
Totale complementari 398 3.997 418 4.092 443 4.270 Totale 467 9.722 486 10.096 513 9.988
Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria
Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 35
Tab. 15 Composizione dell’offerta ricettiva per tipologia. Ionio, anni 2015-2016–2017
Tipologia ricettiva 2015 2016 2017
Esercizi Letti Esercizi Letti Esercizi Letti
Alb
erg
hi
Alberghi di 1 stella 12 352 12 352 13 370 Alberghi di 2 stelle 24 796 23 748 24 797
Alberghi di 3 stelle 103 14.042 101 13.937 103 13.439
Alberghi di 4 stelle 69 19.475 69 19.496 72 19.396
Alberghi di 5 stelle 6 782 6 737 6 760
R. T. A. 18 5.436 20 5.576 22 5.908
Totale Alberghi 232 40.883 231 40.846 240 40.670
Co
mp
lem
enta
ri e
B&
B Alloggi agro-turistici 148 2.294 147 2.376 147 2.397
Alloggi in affitto 34 442 42 597 55 960
Campeggi e Villaggi 72 35.892 72 35.504 73 36.506
Case per ferie 5 153 3 89 3 89
Ostelli per la gioventù 3 59 4 105 7 198
Rifugi 1 18 1 18 1 18
Altri esercizi 11 1.239 14 1.401 17 1.461
Bed & breakfast 372 1.985 400 2.119 431 2.286
Totale complementari 646 42.082 683 42.209 734 43.915 Totale 878 82.965 914 83.055 974 84.585
Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria
Tab. 16 Composizione dell’offerta ricettiva per tipologia. Tirreno, anni 2015-2016–2017
Tipologia ricettiva
2015 2016 2017 Esercizi Letti Esercizi Letti Esercizi Letti
Alb
erg
hi
Alberghi di 1 stella 13 338 11 300 11 750
Alberghi di 2 stelle 40 2.271 39 2.187 41 2.159
Alberghi di 3 stelle 153 14.263 156 14.099 153 12.777
Alberghi di 4 stelle 112 19.898 112 19.719 127 22.616
Alberghi di 5 stelle 7 462 6 414 7 462
R. T. A. 84 12.443 87 12.660 92 13.312
Totale Alberghi 409 49.675 411 49.379 431 52.076
Co
mp
lem
enta
ri e
B&
B Alloggi agro-turistici 60 886 59 876 60 891
Alloggi in affitto 156 2.697 184 2.995 222 3.397
Campeggi e Villaggi 61 25.178 59 24.898 60 24.516
Case per ferie 6 531 5 507 5 491
Ostelli per la gioventù 3 75 3 75 3 75
Rifugi 1 12 1 12 1 12
Altri esercizi 10 146 9 136 14 155
Bed & breakfast 373 2.100 447 2.537 521 2.986
Totale complementari 670 31.625 767 32.036 886 32.523 Totale 1.079 81.300 1.178 81.415 1.317 84.599
Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria
36 Capitolo I
Tab. 17 Composizione dell’offerta ricettiva per tipologia. Montagna, anni 2015-2016–2017
Tipologia ricettiva
2015 2016 2017 Esercizi Letti Esercizi Letti Esercizi Letti
Alb
erg
hi
Alberghi di 1 stella 7 226 7 226 7 226
Alberghi di 2 stelle 16 435 16 435 14 374
Alberghi di 3 stelle 53 3.670 53 3.640 53 3.573
Alberghi di 4 stelle 18 1.272 18 1.272 20 1.392
Alberghi di 5 stelle 2 51 2 51 2 51
R. T. A. 4 271 3 246 3 254
Totale Alberghi 100 5.925 99 5.870 99 5.870
Co
mp
lem
enta
ri e
B&
B Alloggi agro-turistici 136 1.578 137 1.583 138 1.595
Alloggi in affitto 29 314 39 401 38 395
Campeggi e Villaggi 4 4.400 4 4.400 6 4.714
Case per ferie 2 174 2 174 3 182
Ostelli per la gioventù 2 65 2 65 2 65
Rifugi 4 57 4 57 4 57
Altri esercizi 1 8 2 32 3 36
Bed & breakfast 229 1.256 250 1.376 264 1.432
Totale complementari 407 7.852 440 8.088 458 8.476 Totale 507 13.777 539 13.958 557 14.346
Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria
La scelta di differenziare l’offerta di turismo calabrese nasce anche
dalla consapevolezza che, per destagionalizzare il nostro turismo, si de-
ve necessariamente puntare a nuove forme di turismi e, ancor prima, a
un potenziamento dell’offerta ricettiva in nuovi territori.
Alcune considerazioni
Come già detto, oltre agli alberghi, la ricettività cosiddetta “ufficiale”
annovera anche altri tipi di immobili: le Residenze Turistiche Alberghiere,
i Residence e le Case per Vacanza, i Bed & Breakfast, i Campeggi e i
Villaggi Turistici, gli Agriturismi, gli Ostelli, i Rifugi Alpini, le Case per Fe-
rie.
Negli ultimi 15 anni, la ricettività extra-alberghiera si è evoluta in mo-
do molto diverso da quella alberghiera, rimasta sostanzialmente stabile
in quanto molte delle tipologie sopra elencate sono state introdotte nel
sistema turistico nazionale abbastanza recentemente (i Bed & Breakfast,
ad esempio, sono “nati” ufficialmente nel 2002, gli Agriturismi nel 1996)
Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 37
e, quindi, hanno avuto una crescita molto superiore andando di fatto a
sostituire l’offerta alberghiera classica nelle preferenze della clientela,
che sta modificando il suo approccio alla vacanza.
Nell’ambito dell’offerta extra-alberghiera, va analizzato con attenzio-
ne il comparto dei soli alloggi, la cui rilevazione negli anni è risultata par-
ticolarmente mutevole. Ciò non è dovuto a repentine evoluzioni del mer-
cato ma a modifiche legislative a livello regionale che hanno previsto nel
tempo nuove o diverse tipologie ricettive, determinano forti oscillazioni
nel numero di esercizi e posti letto che non corrispondono all’apertura o
chiusura di strutture ma soltanto a un loro diverso inquadramento norma-
tivo9. La richiesta maggiore resta quella di un’ospitalità autentica e re-
sponsabile che è un modello di accoglienza turistica. In questo settore, si
annoverano esperienze di recupero dei centri storici, dei borghi tramite
gli alberghi diffusi ma anche quei Bed & Breakfast e quei piccoli alberghi
che fanno dell’offerta enogastronomica a km zero il loro punto di forza.
Sostenere l’economia locale con le sue produzioni agricole tipiche e
con le forme più tradizionali delle sue produzioni artigianali e culturali, è
davvero quello che può fare la differenza nel turismo anche e, soprattut-
to, nella ricettività. Ci sono destinazioni turistiche dove questa offerta è
diventata una scelta vincente soprattutto nei confronti dei mercati turistici
del Nord Europa; certo, nessun turista rinuncia alla possibilità di un al-
loggio di qualità dove può sentirsi a casa.
L’anno 2017 è stato dichiarato dal Ministero dei Beni e delle Attività
Culturali e del Turismo (MIBACT) come “l’anno dei borghi, patrimonio
9Da un punto di vista storico non si può non ricordare come, fino al 1989, l’offerta e la domanda di alloggi privati sia stata rilevata dall’ISTAT in una misura notevolmente maggiore rispetto alle modali-tà attuali. In termini di offerta, gli alloggi privati iscritti al REC erano circa 20.000, mentre per quelli non iscritti al REC era fornito solo il numero dei posti letto (2.041.531 nel 1989), che supponendo una dimensione media di cinque letti ad appartamento porta a stimare circa 400mila unità residen-ziali turistiche. Praticamente dal 1990 è iniziata una nuova serie storica alla quale facciamo ancora riferimento, ma da allora il movimento delle abitazioni private fu perso e non è mai stato recupera-to.2.A Immobili e turismo: un rapporto indissolubile a cura di Enrico Valdameri, Progetto Turismo - Cfr. XXI Edizione 2016/2017 – Rapporto sul Turismo italiano -a cura di Emilio Becheri - Roberto Mi-cera - Alfonso Morvillo – Rogiosi Editore
38 Capitolo I
straordinario del nostro Paese” (Direttiva 02/12/2016)10.
L’obiettivo è quello di promuove, a livello nazionale e internazionale,
“l’Italia dei piccoli paesi, ricchi di testimonianze del passato ed ancora
custodi della storia, tradizione ed identità del territorio. Località uniche
ma ancora poco conosciute, dove l’ospite può riappropriarsi di una di-
mensione di viaggio a misura d’uomo, lontano dai percorsi turistici con-
venzionali”11.
Nell’anno che il MiBACT ha voluto dedicare alla promozione dei bor-
ghi, anche il colosso Airbnb ha lanciato un piano nazionale “Borghi Italia-
ni” (ItalianVillages)12, per contribuire alla valorizzazione di questi luoghi e
delle loro comunità. Il piano, patrocinato da ANCI (Associazione Nazio-
nale dei Comuni Italiani) e sviluppato in collaborazione con il MiBACT,
prevede la valorizzazione di oltre 40 borghi diffusi in tutto il Paese, attra-
verso un ventaglio di progetti diversi.
Una delle principali iniziative che caratterizzano l’anno dei borghi ita-
liani è anche “Borghi Viaggio Italiano”13, realizzata nell’ambito dei proget-
ti interregionali di sviluppo turistico previsti dal DPR 158/07. L’iniziativa
mira alla valorizzazione di circa 800 borghi, dall’entroterra alla costa, co-
me luoghi del turismo lento, dell’autenticità, della qualità di vita, destina-
zioni simbolo della tradizione italiana e di uno stile di vita unico.
L’obiettivo è il rinnovamento e l’ampliamento dell’offerta turistica, la valo-
rizzazione di nuove mete e la creazione di occupazione14.
10 http://www.beniculturali.it/mibac/ 11 Focus 2.B I borghi italiani: dimensioni e caratteristiche dei flussi turistici a cura di Maria Teresa Santoro e Lorenzo Cavallo, ISTAT, Direzione Centrale per le statistiche Ambientali e Territoriali. Cfr. XXI Edizione 2016/2017 – Rapporto sul Turismo italiano -a cura di Emilio Becheri - Roberto Micera - Alfonso Morvillo – Rogiosi Editore. 12 www.airbnbcitizen.com 13 http://www.viaggio-italiano.it; www.beniculturali.it/BorghiViaggioItaliano 14 Focus 2.B I borghi italiani: dimensioni e caratteristiche dei flussi turistici a cura di Maria Teresa Santoro e Lorenzo Cavallo, ISTAT, Direzione Centrale per le statistiche Ambientali e Territoriali. Cfr. XXI Edizione 2016/2017 – Rapporto sul Turismo italiano -a cura di Emilio Becheri - Roberto Micera - Alfonso Morvillo – Rogiosi Editore
II LA DOMANDA TURISTICA: LE STATISTICHE
Maurizio Biasi, Mariza Righetti
1. Il movimento turisticoi
Il Rapporto sul turismo è arrivato alla sua 15esima edizione ma
l’ultimo volume disponibile è relativo ai dati ufficiali dell’anno 2014.
Il volume che presentiamo contiene l’elaborazione dei dati turistici uf-
ficiali dell’ultimo triennio (2015-2016-2017) e un escursus storico
sull’evoluzione delle rilevazioni sulla domanda turistica in Calabria a par-
tire dal 2007, un’analisi attenta e accurata, quindi, di quanto accaduto ai
flussi turistici ospitati in regione negli ultimi 11 anni.
I dati che si presentano sono appunto le presenze ufficiali registrate
negli esercizi ricettivi della Calabria ma si è consapevoli che esiste una
parte consistente di flussi turistici che sfugge al censimento delle statisti-
che ufficiali: ciò a testimonianza di una parte del fenomeno al limite fra il
mercato e il non mercato, difficile da valutare.
Le principali motivazioni del capitolo sono da un lato quella di evi-
denziare alcuni aspetti congiunturali secondo una chiave storica,
dall’altro quella di prendere atto di come le attività turistiche siano un fe-
nomeno molto complesso che si presta a diverse chiavi di lettura a se-
conda dell’angolo visuale adottato. L’evoluzione quantitativa del fenome-
no del turismo è accompagnata da una parallela evoluzione qualitativa
delle modalità di fare vacanza, con nuove tipologie di ricettività e nuove
combinazioni di soggiorno che poggiano sulla diffusione della sharing
economy.
Il posizionamento competitivo dell’Italia è fortemente supportato dalla
presenza di grandi risorse culturali, per le quali si colloca al quinto posto
nel mondo, e, naturali (dodicesima posizione), nonché dalla presenza di
una buona dotazione ricettiva (undicesima posizione) che esercita un for-
te richiamo per i turisti e di una eccellente professionalità delle risorse
umane che diventano sempre più specializzate.
40 Capitolo II
La congiuntura turistica in atto negli ultimi anni è un buon risultato di
sintesi, dovuto alle capacità più che compensative che alcuni Paesi han-
no avuto rispetto ad altri in difficoltà.
Anche in Paesi in piena crisi economica vi è stata una forte capacità
di reazione da parte delle attività turistiche, con una forte adattabilità del-
la domanda che ha spinto all’incremento dei movimenti turistici.
Se il criterio è di considerare “turista” chi alloggia in strutture ricettive
contro il pagamento di un prezzo, restano fuori dal gruppo dei vacanzieri
tutti coloro che alloggiano presso parenti e amici, soggetti che comunque
partecipano ad un’attività turistica; veri e propri clienti che utilizzano ser-
vizi delle località ove soggiornano.
Analogamente, se un pranzo presso un ristorante, lo shopping nei
negozi di artigianato, l’utilizzo di centri sportivi, la visita a un museo ven-
gono effettuate da un visitatore non residente1, questo diventa un feno-
meno turistico e la spesa effettuata una spesa turistica.
Molti soggetti, inoltre, alloggiano in abitazioni di proprietà o comun-
que privati2 non sempre a loro intestate, svolgendo comunque una vera
e propria attività turistica.
Naturalmente da tutti i diversi approcci derivano diverse valutazioni
con possibili sovrapposizioni e difficoltà nell’interpretazione dei dati.
È certo comunque che del turismo che non appare, anche se in al-
cuni casi non vi è alcun obbligo di rilevarlo, bisogna tenerne conto, altri-
menti si verifica una sottostima del comparto che nuoce alla sua valuta- 1 La stima del numero di escursioni è di 70 milioni e 669 mila (-4,7% rispetto al 2016). La quasi tota-lità avviene in Italia (97,5%), nel 65,0% dei casi per svagarsi, nel 15,1% per far visita a parenti o amici. Cfr. Viaggi e vacanze in Italia e all’estero. Istat (Anno 2017). 2 Gli alloggi privati sono scelti soprattutto durante le vacanze, specie se lunghe (59,1% dei viaggi e 65,5% delle notti). Tra gli alloggi privati, le abitazioni di parenti e amici si confermano la tipologia più utilizzata per le vacanze (35,3% dei viaggi e 40,1% dei pernottamenti). Seguono le vacanze presso alloggi in affitto (15,2%), in aumento rispetto al 2016 (+31,2%). Infine, le vacanze presso abitazioni di proprietà quasi dimezzano la propria quota (5,4% da 9,2%), a causa del forte calo dei soggiorni brevi di vacanza in questo tipo di alloggio (3,4% da 9,5%). Nel 2017, le strutture collettive si confermano le sistemazioni preferite per i viaggi di lavoro (80,6% pari al 70,7% delle notti); nella quasi totalità dei casi si tratta di strutture alberghiere (77,3% dei viaggi e 67,7% delle notti) che sono utilizzate anche in quasi un terzo delle vacanze (32,2%), specie se brevi (36,7%) Viaggi vacanze in Italia e all’estero - Istat (Anno 2017).
Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 41
zione sociale ed economica3.
Queste prime valutazioni sono basate su di una convinzione di fondo
che considera le attività turistiche fra le principali attività produttive non
strumentali del Mondo, in grado di favorire e determinare lo sviluppo di
una località, di una regione e di una nazione.
Per l’Italia, le attività turistiche sono quelle con il maggior grado di ri-
levanza, in grado di fare da traino a tutto il sistema produttivo, in colle-
gamento con altre componenti ed altre attività quali borghi, cultura,
l’enogastronomia ecc. e, anche per la Calabria, il comparto turistico è for-
temente strategico.
Lo sviluppo del turismo sarà ancora inarrestabile nei prossimi anni,
anche se in modo diverso rispetto alle sue segmentazioni, grandi e pic-
cole, di mercato.
Dall’indagine “Viaggi e vacanze in Italia” e all’estero realizzata ogni
anno dall’Istat (Anno 2017) risulta anche che: i viaggi per riposo o diver-
timento sono effettuati soprattutto in estate (66,6%) ma, rispetto al 2016,
la loro incidenza è cresciuta anche nei mesi invernali (da 19,1% a 43,9%)
e primaverili (da 36,8% a 40,3%).
Le bellezze naturali del luogo attraggono di più i turisti in primavera
(23,4%) mentre le visite al patrimonio artistico, monumentale e archeolo-
gico si svolgono più frequentemente in autunno (25,7%).
Le vacanze per trattamenti benessere, shopping, volontariato, hob-
by, fare giri enogastronomici, visitare parchi divertimento o assistere a
eventi sportivi (6,5% delle vacanze di piacere o svago) caratterizzano
maggiormente le vacanze brevi (11,3%, contro 2,5% delle lunghe) e so-
no concentrate nel periodo autunnale (13,4%).
Si desume che differenziare l’offerta in più prodotti turistici presenti
nella nostra regione consentirebbe di destagionalizzare i flussi che, come
vedremo nei paragrafi successivi, sono ancora caratterizzati da
un’elevata stagionalità. 3 Cfr: cap III Trasformare i Gap in opportunità a cura di Emilio Becheri.
42 Capitolo II
62,4 52,4
2. Analisi della domanda nel lungo periodo
Il 2017 ha fatto segnare per il movimento turistico regionale il record
di arrivi e di presenze turistiche, circa 1,800 milioni di arrivi e 9 milioni di
presenze. Il primato storico delle presenze si è registrato anche riguardo
alla componente estera del movimento turistico: 317 mila arrivi per circa
2 milioni di pernottamenti.
I flussi di provenienza nazionale, invece, pur segnando una ripresa
nell’ultimo triennio, non generano performance tanto positive da supera-
re, almeno per le presenze, il valore del 2007 (7,195 milioni) che resta il
record storico. Nel 2017, il valore raggiunto è per gli arrivi 1,482 milioni e
per le presenze 7 milioni.
Graf. 1 Confronto andamento delle presenze secondo la provenienza (base 2007=100). Calabria
2007-2017
100,0 97,6 97,1 95,1 96,0 93,3 88,1 85,4 90,2 92,6 97,3
100,0 95,1 95,3 91,7106,2 106,5
107,7104,8 106,5
119,7130,8
103,3
0
100
2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017
Italiani Stranieri Totale
Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria
Rispetto al 2007, le presenze complessivamente aumentano del
3,3%, 285 mila pernottamenti in più: diminuiscono le presenze di italiani
Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 43
(-2,7%) e aumentano le presenze straniere del 30,8% (l’incremento corri-
sponde a 476 mila presenze se consideriamo il valore assoluto).
Tab. 1 Serie storica del movimento turistico (Arrivi e Presenze) per provenienza (italiani stranieri e
totale). Calabria 2007-2017
Italiani Stranieri Totale
Anno Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze
2007 1.326.944 7.194.715 243.475 1.544.466 1.570.419 8.739.181
2008 1.297.707 7.025.069 230.112 1.468.736 1.527.819 8.493.805
2009 1.308.506 6.982.621 220.191 1.472.171 1.528.697 8.454.792
2010 1.275.793 6.839.444 212.038 1.416.962 1.487.831 8.256.406
2011 1.280.702 6.908.981 235.519 1.640.023 1.516.221 8.549.004
2012 1.264.836 6.712.913 244.501 1.645.117 1.509.337 8.358.030
2013 1.218.136 6.339.422 254.331 1.663.374 1.472.467 8.002.796
2014 1.161.105 6.144.221 241.268 1.618.690 1.402.373 7.762.911
2015 1.234.733 6.491.154 247.202 1.644.724 1.481.935 8.135.878
2016 1.318.400 6.663.085 284.612 1.848.496 1.603.012 8.511.581
2017 1.482.719 7.003.957 317.153 2.020.623 1.799.872 9.024.580
Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria
Sempre riguardo alle presenze, si è assistito nel decennio a un an-
damento sfavorevole fino al 2014, con un picco negativo del -15% circa
rispetto al 2017 e, dal 2015, la tendenza si inverte innescando una so-
stanziale ripresa che ha portato ai risultati sopra descritti.
Tab. 2 Serie storica della composizione degli arrivi e delle presenze, per provenienza (italiani stra-
nieri e totale). Calabria 2007-2017
Arrivi Presenze
Anno Italiani Stranieri Totale Italiani Stranieri Totale
2007 84,5 15,5 100,0 82,3 17,7 100,0
2008 84,9 15,1 100,0 82,7 17,3 100,0
2009 85,6 14,4 100,0 82,6 17,4 100,0
2010 85,7 14,3 100,0 82,8 17,2 100,0
2011 84,5 15,5 100,0 80,8 19,2 100,0
2012 83,8 16,2 100,0 80,3 19,7 100,0
2013 82,7 17,3 100,0 79,2 20,8 100,0
2014 82,8 17,2 100,0 79,1 20,9 100,0
2015 83,3 16,7 100,0 79,8 20,2 100,0
2016 82,2 17,8 100,0 78,3 21,7 100,0
2017 82,4 17,6 100,0 77,6 22,4 100,0
Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria
44 Capitolo II
Si può, dunque, affermare che a fronte della perdita di mercato na-
zionale, c’è stato un ottimo recupero sul mercato internazionale, che ha
innescato un meccanismo di sostituzione molto positivo, e che lascia in-
travedere la possibilità di risolvere alcuni di quei problemi atavici del set-
tore turistico calabrese legati e, anche, innescati dall’elevata stagionalità
della domanda interna che storicamente è la componente maggioritaria
del movimento turistico destinato in Calabria.
Il grafico 2 evidenzia in maniera inequivocabile le differenze storiche
in termini di valori assoluti fra la domanda domestica e la domanda inter-
nazionale qui rappresentata per le sole presenze.
Nel 2017, la quota delle presenze di stranieri rispetto al totale è del
22,4%: il 4,7% in più di peso rispetto al 2007.
Graf. 2 Serie storica delle presenze. Calabria 2007-2017
0
1.000.000
2.000.000
3.000.000
4.000.000
5.000.000
6.000.000
7.000.000
8.000.000
9.000.000
10.000.000
2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017
ITALIANI STRANIERI Totale
Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria
In riferimento ai due comparti alberghiero ed extralberghiero (o com-
plementare), il primo che occupa la quota maggioritaria della domanda,
l’85,8% degli arrivi e l’81,9% delle presenze, registra un incremento sia in
termini di arrivi (+11,2%) che di presenze (+4,5%) rispetto al 2007; il se-
Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 45
condo che occupa nel 2017 una quota del 14,2% rispetto agli arrivi e il
18,1% relativamente alle presenze, evidenzia un andamento molto posi-
tivo: 74.000 arrivi in più che corrispondono a un incremento percentuale
del 40% e 32.000 presenze in meno che corrispondono al - 1,9%.
Tab. 3 Serie storica del movimento turistico (Arrivi e Presenze) per macrotipologia ricettiva. Calabria
2007-2017
Alberghiero Complementare Totale
Anno Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze
2007 1.388.031 7.072.154 182.388 1.667.027 1.570.419 8.739.181
2008 1.351.408 6.854.911 176.411 1.638.894 1.527.819 8.493.805
2009 1.353.431 6.851.607 175.266 1.603.185 1.528.697 8.454.792
2010 1.307.416 6.669.619 180.415 1.586.787 1.487.831 8.256.406
2011 1.306.476 6.880.281 209.745 1.668.723 1.516.221 8.549.004
2012 1.297.195 6.668.125 212.142 1.689.905 1.509.337 8.358.030
2013 1.261.724 6.406.524 210.743 1.596.272 1.472.467 8.002.796
2014 1.198.822 6.218.744 203.551 1.544.167 1.402.373 7.762.911
2015 1.262.050 6.494.160 219.885 1.641.718 1.481.935 8.135.878
2016 1.364.408 6.895.499 238.604 1.616.082 1.603.012 8.511.581
2017 1.543.408 7.389.896 256.464 1.634.684 1.799.872 9.024.580
Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria
Tab. 4 Serie storica della composizione degli arrivi e delle presenze, per macrotipologia ricettiva.
Calabria 2007-2017
Arrivi Presenze
Anno Alberghiero Complementare Totale Alberghiero Complementare Totale
2007 88,4 11,6 100,0 80,9 19,1 100,0
2008 88,5 11,5 100,0 80,7 19,3 100,0
2009 88,5 11,5 100,0 81,0 19,0 100,0
2010 87,9 12,1 100,0 80,8 19,2 100,0
2011 86,2 13,8 100,0 80,5 19,5 100,0
2012 85,9 14,1 100,0 79,8 20,2 100,0
2013 85,7 14,3 100,0 80,1 19,9 100,0
2014 85,5 14,5 100,0 80,1 19,9 100,0
2015 85,2 14,8 100,0 79,8 20,2 100,0
2016 85,1 14,9 100,0 81,0 19,0 100,0
2017 85,8 14,2 100,0 81,9 18,1 100,0
Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria
Il settore alberghiero cede negli anni quota negli arrivi e guadagna
peso nelle presenze: passa, per i primi, da 88,4% del 2007 a 85,8% del
46 Capitolo II
2017 e, per le presenze, da 80,9% del 2007 a 81,9% del 2017.
Questo diverso andamento nelle quote dei due comparti evidenzia
un differente andamento della permanenza media4, analizzato nei pros-
simi paragrafi.
2.1 Le province
La provincia che occupa la posizione maggioritaria della domanda
turistica regionale è quella di Cosenza con il 38,3% degli arrivi e il 37%
delle presenze. Posizione che si può definire storica, essendo variato di
poco il peso relativo, in termini di arrivi e presenze complessive, rispetto
al 2007 quando i valori erano 37,9% per i primi e 36,7% per le presenze.
Catanzaro e Crotone guadagnano in termini di arrivi e perdono in
presenze, Reggio Calabria diminuisce sia la quota degli arrivi che quella
delle presenze mentre Vibo Valentia assume maggiore importanza ri-
spetto a tutti e due gli indicatori.
Si tratta in tutti i casi, come si può verificare dalla tabella 5 di piccole
variazioni di quota di mercato, fra lo 0,4% e il 3,5%.
Tab. 5 Distribuzione % degli arrivi e delle presenze, per provincia. Calabria 2007-2017
Cosenza Catanzaro Crotone Reggio C. Vibo V. Calabria
Anno Arrivi Pres. Arrivi Pres. Arrivi Pres. Arrivi Pres. Arrivi Pres. Arrivi Pres.
2007 37,9 36,7 17,7 17,8 8,7 10,9 15,8 8,6 19,9 26,1 100,0 100,0
2008 39,4 37,2 17,5 17,8 8,4 10,9 15,5 8,5 19,3 25,6 100,0 100,0
2009 38,0 37,6 19,0 18,8 8,7 11,5 14,5 7,3 19,8 24,7 100,0 100,0
2010 38,7 36,7 18,4 18,0 8,9 12,5 14,4 7,7 19,5 25,1 100,0 100,0
2011 38,7 36,9 18,1 17,0 8,7 12,4 14,7 8,3 19,8 25,4 100,0 100,0
2012 40,2 37,2 17,2 16,3 7,8 12,0 14,9 8,7 19,9 25,8 100,0 100,0
2013 38,3 35,3 17,6 16,7 8,1 12,2 14,6 8,1 21,4 27,7 100,0 100,0
2014 38,1 34,6 17,9 17,2 8,6 12,7 13,9 7,8 21,4 27,7 100,0 100,0
2015 38,3 34,9 17,9 17,1 8,6 12,6 14,1 8,3 21,1 27,1 100,0 100,0
2016 38,4 36,7 18,6 17,4 8,2 10,5 13,6 8,1 21,2 27,3 100,0 100,0
2017 38,3 37,0 18,7 16,3 8,1 10,5 12,3 7,7 22,6 28,5 100,0 100,0
Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria
4 Permanenza media= Presenza/Arrivi
Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 47
Tab. 6 Distribuzione % degli arrivi e delle presenze, per provincia. Italiani, Calabria 2007-2017
Cosenza Catanzaro Crotone Reggio C. Vibo V. Calabria
Anno Arrivi Pres. Arrivi Pres. Arrivi Pres. Arrivi Pres. Arrivi Pres. Arrivi Pres.
2007 40,9 41,0 16,6 15,6 9,6 12,4 16,0 8,8 16,9 22,2 100,0 100,0
2008 42,4 41,5 16,4 15,9 9,2 12,4 16,0 9,1 16,1 21,1 100,0 100,0
2009 40,9 42,0 18,1 17,2 9,6 13,2 15,1 7,8 16,4 19,8 100,0 100,0
2010 41,0 40,5 18,1 17,2 9,9 14,4 14,9 8,2 16,1 19,8 100,0 100,0
2011 41,5 41,0 17,8 16,3 9,7 14,6 15,1 8,9 15,9 19,2 100,0 100,0
2012 43,3 41,6 16,7 15,5 8,8 14,1 15,4 9,5 15,8 19,3 100,0 100,0
2013 42,2 40,7 17,6 16,1 9,2 14,6 15,1 8,8 15,9 19,8 100,0 100,0
2014 41,9 40,2 18,2 17,1 9,6 14,9 14,4 8,4 15,9 19,4 100,0 100,0
2015 41,8 40,1 18,1 17,0 9,6 14,6 14,5 8,5 16,1 19,7 100,0 100,0
2016 41,7 41,7 19,6 18,5 9,0 12,1 14,0 8,2 15,7 19,6 100,0 100,0
2017 41,7 42,4 19,7 17,7 8,8 12,3 12,7 7,6 17,2 20,0 100,0 100,0
Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria
Relativamente agli italiani, la provincia dominante è Cosenza con il
42,4% di quota di presenze che, aumenta, anche se di poco, il proprio
peso negli anni, segue Vibo Valentia con il 20%, in calo rispetto al 2007,
quando rappresentava il 22,2% delle presenze di italiani della regione.
Tab. 7 Distribuzione % degli arrivi e delle presenze, per provincia. Stranieri, Calabria 2007-2017
Cosenza Catanzaro Crotone Reggio C. Vibo V. Calabria
Anno Arrivi Pres. Arrivi Pres. Arrivi Pres. Arrivi Pres. Arrivi Pres. Arrivi Pres.
2007 21,3 16,3 23,9 28,1 3,9 3,7 14,5 7,5 36,5 44,4 100,0 100,0
2008 22,2 16,7 23,8 26,9 3,6 3,7 12,8 5,8 37,6 47,0 100,0 100,0
2009 20,9 16,8 24,3 26,6 3,4 3,5 11,3 5,1 40,0 48,0 100,0 100,0
2010 24,9 18,7 20,5 21,8 3,2 3,2 11,4 5,4 40,0 50,9 100,0 100,0
2011 23,8 19,5 20,0 20,0 3,3 3,3 12,3 5,8 40,6 51,5 100,0 100,0
2012 24,5 19,2 19,7 19,5 2,9 3,5 11,9 5,7 40,9 52,2 100,0 100,0
2013 19,7 14,7 17,9 19,0 2,6 2,9 12,1 5,5 47,6 57,8 100,0 100,0
2014 19,9 13,3 16,8 17,5 3,7 4,3 11,5 5,9 48,0 59,0 100,0 100,0
2015 20,6 14,1 17,0 17,3 3,8 4,5 12,2 7,5 46,5 56,5 100,0 100,0
2016 23,2 18,7 14,3 13,6 4,6 4,9 11,3 7,7 46,7 55,1 100,0 100,0
2017 22,4 18,3 14,2 11,3 4,6 4,4 10,7 7,9 48,1 58,1 100,0 100,0
Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria
Catanzaro occupa la terza posizione con il 17,7% Crotone e Reggio
Calabria, invece, occupano una quota percentuale rispettivamente del
12,3% e del 7,6%. Modifiche sostanziali in termini di rappresentanza si
osservano invece relativamente alla domanda estera: Vibo Valentia pas-
48 Capitolo II
sa da una quota del 44,4% nel 2007 al 58,1% delle presenze nel 2017 a
scapito della provincia di Catanzaro che, invece, passa dal 28,1% del
2007 all’11,3% del 2017.
Tab. 8 Serie storica del movimento turistico (Arrivi e Presenze). Provincia di Cosenza 2007-2017
Italiani Stranieri Totale
Anno Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze
2007 542.951 2.953.387 51.859 251.559 594.810 3.204.946
2008 550.328 2.916.942 51.108 244.616 601.436 3.161.558
2009 534.550 2.934.898 46.097 246.802 580.647 3.181.700
2010 523.374 2.766.811 52.892 264.806 576.266 3.031.617
2011 530.912 2.831.815 56.069 320.038 586.981 3.151.853
2012 547.277 2.792.466 59.980 315.196 607.257 3.107.662
2013 513.459 2.578.206 50.229 243.923 563.688 2.822.129
2014 486.660 2.471.748 48.053 214.946 534.713 2.686.694
2015 516.055 2.604.278 50.804 232.127 566.859 2.836.405
2016 550.322 2.776.002 65.909 346.588 616.231 3.122.590
2017 617.587 2.971.443 71.178 369.926 688.765 3.341.369
Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria
Graf. 3 Confronto andamento delle presenze secondo la provenienza (base 2007=100). Provincia di
Cosenza 2007-2017
100,0 98,8 99,493,7 95,9 94,6
87,3 83,7 88,294,0
100,6
100,0 97,2 98,1105,3
127,2 125,3
97,0
85,492,3
137,8147,1
104,3
0,0
100,0
2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017
Italiani Stranieri Totale
Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria
Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 49
Tab. 9 Serie storica della composizione degli arrivi e delle presenze, per provenienza. Provincia di
Cosenza 2007-2017
Arrivi Presenze
Anno Italiani Stranieri Totale Italiani Stranieri Totale
2007 91,3 8,7 100,0 92,2 7,8 100,0
2008 91,5 8,5 100,0 92,3 7,7 100,0
2009 92,1 7,9 100,0 92,2 7,8 100,0
2010 90,8 9,2 100,0 91,3 8,7 100,0
2011 90,4 9,6 100,0 89,8 10,2 100,0
2012 90,1 9,9 100,0 89,9 10,1 100,0
2013 91,1 8,9 100,0 91,4 8,6 100,0
2014 91,0 9,0 100,0 92,0 8,0 100,0
2015 91,0 9,0 100,0 91,8 8,2 100,0
2016 89,3 10,7 100,0 88,9 11,1 100,0
2017 89,7 10,3 100,0 88,9 11,1 100,0
Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria
Il grafico 3 evidenzia, per la provincia di Cosenza, nel periodo preso
in considerazione, un incremento delle presenze di stranieri del 47,1%
che, in termini assoluti, significa circa 110 mila pernottamenti.
Sempre in riferimento al periodo 2007/2010, l’incremento delle pre-
senze di italiani è dello 0,6% mentre l’aumento dei pernottamenti com-
plessivi (italiani + stranieri) è del 4,3%.
Tab. 10 Serie storica del movimento turistico (Arrivi e Presenze). Provincia di Catanzaro 2007-2017
Italiani Stranieri Totale
Anno Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze
2007 220.582 1.119.392 58.075 434.007 278.657 1.553.399
2008 212.309 1.113.901 54.709 395.778 267.018 1.509.679
2009 237.054 1.197.844 53.491 391.573 290.545 1.589.417
2010 230.899 1.176.070 43.432 309.161 274.331 1.485.231
2011 227.457 1.127.334 47.170 327.300 274.627 1.454.634
2012 211.074 1.039.639 48.077 320.827 259.151 1.360.466
2013 213.893 1.020.963 45.579 316.246 259.472 1.337.209
2014 210.897 1.048.934 40.602 283.886 251.499 1.332.820
2015 223.601 1.104.415 41.961 284.792 265.562 1.389.207
2016 258.024 1.230.870 40.661 250.857 298.685 1.481.727
2017 291.598 1.240.996 45.062 227.956 336.660 1.468.952
Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria
50 Capitolo II
Graf. 4 Confronto andamento delle presenze secondo la provenienza (base 2007=100). Provincia di
Catanzaro 2007-2017
100,0 99,5107,0 105,1 100,7
92,9 91,2 93,7 98,7110,0 110,9
100,091,2 90,2
71,2 75,4 73,9 72,965,4 65,6
57,8 52,5
94,6
0
100
2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017
Italiani Stranieri Totale
Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria
Tab. 11 Serie storica della composizione degli arrivi e delle presenze, per provenienza. Provincia di
Catanzaro 2007-2017
Arrivi Presenze
Anno Italiani Stranieri Totale Italiani Stranieri Totale
2007 79,2 20,8 100,0 72,1 27,9 100,0
2008 79,5 20,5 100,0 73,8 26,2 100,0
2009 81,6 18,4 100,0 75,4 24,6 100,0
2010 84,2 15,8 100,0 79,2 20,8 100,0
2011 82,8 17,2 100,0 77,5 22,5 100,0
2012 81,4 18,6 100,0 76,4 23,6 100,0
2013 82,4 17,6 100,0 76,4 23,6 100,0
2014 83,9 16,1 100,0 78,7 21,3 100,0
2015 84,2 15,8 100,0 79,5 20,5 100,0
2016 86,4 13,6 100,0 83,1 16,9 100,0
2017 86,6 13,4 100,0 84,5 15,5 100,0
Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria
La provincia di Catanzaro, nel periodo di riferimento, registra una
flessione complessiva delle presenze del 5,4% connessa esclusivamente
alla diminuzione della domanda estera (presenze stranieri - 47,5%): la
Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 51
domanda domestica, infatti, rispetto al 2007 aumenta in termini di pre-
senze del 10,9%.
Tab. 12 Serie storica del movimento turistico (Arrivi e Presenze). Provincia di Crotone 2007-2017
Italiani Stranieri Totale
Anno Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze
2007 127.178 892.817 9.455 56.896 136.633 949.713
2008 119.445 869.119 8.280 54.223 127.725 923.342
2009 125.530 920.060 7.515 51.631 133.045 971.691
2010 126.099 983.505 6.740 45.726 132.839 1.029.231
2011 124.513 1.006.923 7.707 53.551 132.220 1.060.474
2012 111.183 946.286 7.200 57.607 118.383 1.003.893
2013 112.215 927.206 6.720 49.025 118.935 976.231
2014 111.840 915.277 9.005 69.375 120.845 984.652
2015 117.945 949.424 9.439 74.829 127.384 1.024.253
2016 118.265 803.063 13.018 89.667 131.283 892.730
2017 130.870 859.087 14.434 89.061 145.304 948.148
Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria
Graf. 5 Confronto andamento delle presenze secondo la provenienza (base 2007=100). Provincia di
Crotone 2007-2017
100,0 97,3103,1
110,2 112,8106,0 103,9
102,5
106,3
89,996,2
100,0 95,3 90,780,4
94,1101,2
86,2
121,9 131,5
157,6
156,5
99,8
0
100
2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017
Italiani Stranieri Totale
Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria
La situazione si inverte considerando gli arrivi complessivi che, inve-
52 Capitolo II
ce, sono condizionati maggiormente dal buon andamento attivato dai
flussi di origine nazionale registrando dunque un incremento del 20,8%
rispetto al 2007.
Gli stranieri in provincia di Catanzaro, in seguito alla diminuzione del-
le presenze, perdono nel periodo di riferimento una porzione corposa di
mercato, passando dal 27,9% al 15,5%.
Tab. 13 Serie storica della composizione degli arrivi e delle presenze, per provenienza. Provincia di
Crotone 2007-2017
Arrivi Presenze
Anno Italiani Stranieri Totale Italiani Stranieri Totale
2007 93,1 6,9 100,0 94,0 6,0 100,0
2008 93,5 6,5 100,0 94,1 5,9 100,0
2009 94,4 5,6 100,0 94,7 5,3 100,0
2010 94,9 5,1 100,0 95,6 4,4 100,0
2011 94,2 5,8 100,0 95,0 5,0 100,0
2012 93,9 6,1 100,0 94,3 5,7 100,0
2013 94,3 5,7 100,0 95,0 5,0 100,0
2014 92,5 7,5 100,0 93,0 7,0 100,0
2015 92,6 7,4 100,0 92,7 7,3 100,0
2016 90,1 9,9 100,0 90,0 10,0 100,0
2017 90,1 9,9 100,0 90,6 9,4 100,0
Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria
Tab. 14 Serie storica del movimento turistico (Arrivi e Presenze). Provincia di Reggio Calabria 2007-
2017
Italiani Stranieri Totale
Anno Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze
2007 212.263 634.885 35.307 116.160 247.570 751.045
2008 207.078 640.900 29.400 84.532 236.478 725.432
2009 197.113 544.509 24.935 75.289 222.048 619.798
2010 190.037 558.149 24.110 75.871 214.147 634.020
2011 193.993 615.037 28.860 94.764 222.853 709.801
2012 195.390 637.938 29.193 93.368 224.583 731.306
2013 184.377 558.362 30.726 92.225 215.103 650.587
2014 167.204 514.541 27.746 94.723 194.950 609.264
2015 178.812 554.816 30.109 124.148 208.921 678.964
2016 185.207 544.713 32.121 142.558 217.328 687.271
2017 188.053 532.261 33.801 160.003 221.854 692.264
Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria
Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 53
La provincia di Crotone, nel complesso, ritorna ai livelli del 2007 con
circa 950 mila presenze e un leggero incremento negli arrivi (+2,9%).
Nel triennio 2010-2012 e, nel 2015, riguardo ai pernottamenti, che
hanno superato quota un milione, si sono registrate performance supe-
riori a quelle del biennio 2017-2015 quando comunque si è verificata una
sostanziale tenuta nonostante le problematiche legate all’aeroporto.
Graf. 6 Confronto andamento delle presenze secondo la provenienza (base 2007=100). Provincia di
Reggio Calabria 2007-2017
100,0 100,9
85,8 87,9
96,9 100,587,9
81,087,4 85,8
83,8
100,0
72,864,8 65,3
81,6 80,4 79,4
81,5
106,9
122,7
137,7
92,2
0
100
2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017
Italiani Stranieri Totale
Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria
La quota di stranieri, nella provincia di Crotone, è inferiore al 10% sia
per gli arrivi che per le presenze nonostante l’aumento nel decennio del
56% rispetto al 2007.
Nel decennio 2007-2017, nella provincia di Reggio Calabria, si è as-
sistito a una diminuzione complessiva della domanda sia in termini di ar-
rivi (-10,4%) che in termini di presenze (-7,8%), con un aumento, per
contro di valore percentuale molto elevato di presenze di stranieri
(+37,7%).
È evidente che queste variazioni sono da attribuire, è il caso anche
54 Capitolo II
della provincia di Crotone, a valori assoluti di partenza bassi.
Il recupero che la componente estera ottiene rispetto alla componen-
te interna della domanda, esaminando le presenze, è comunque impor-
tante: si passa dal 15,5% del 2007 al 23,1% del 2017. È, inoltre, neces-
sario, in questo caso, sottolineare che il valore raggiunto è maggiore, an-
che se di poco, della media regionale che si attesta al 22,4%.
Tab. 15 Serie storica della composizione degli arrivi e delle presenze, per provenienza. Provincia di
Reggio Calabria 2007-2017
Arrivi Presenze
Anno Italiani Stranieri Totale Italiani Stranieri Totale
2007 85,7 14,3 100,0 84,5 15,5 100,0
2008 87,6 12,4 100,0 88,3 11,7 100,0
2009 88,8 11,2 100,0 87,9 12,1 100,0
2010 88,7 11,3 100,0 88,0 12,0 100,0
2011 87,0 13,0 100,0 86,6 13,4 100,0
2012 87,0 13,0 100,0 87,2 12,8 100,0
2013 85,7 14,3 100,0 85,8 14,2 100,0
2014 85,8 14,2 100,0 84,5 15,5 100,0
2015 85,6 14,4 100,0 81,7 18,3 100,0
2016 85,2 14,8 100,0 79,3 20,7 100,0
2017 84,8 15,2 100,0 76,9 23,1 100,0
Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria
Tab. 16 Serie storica del movimento turistico (Arrivi e Presenze). Provincia di Vibo Valentia 2007-
2017
Italiani Stranieri Totale
Anno Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze
2007 223.970 1.594.234 88.779 685.844 312.749 2.280.078
2008 208.547 1.484.207 86.615 689.587 295.162 2.173.794
2009 214.259 1.385.310 88.153 706.876 302.412 2.092.186
2010 205.384 1.354.909 84.864 721.398 290.248 2.076.307
2011 203.827 1.327.872 95.713 844.370 299.540 2.172.242
2012 199.912 1.296.584 100.051 858.119 299.963 2.154.703
2013 194.192 1.254.685 121.077 961.955 315.269 2.216.640
2014 184.504 1.193.721 115.862 955.760 300.366 2.149.481
2015 198.320 1.278.221 114.889 928.828 313.209 2.207.049
2016 206.582 1.308.437 132.903 1.018.826 339.485 2.327.263
2017 254.611 1.400.170 152.678 1.173.677 407.289 2.573.847
Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria
Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 55
Graf. 7 Confronto andamento delle presenze secondo la provenienza (base 2007=100). Provincia di
Vibo Valentia 2007-2017
100,093,1
86,9 85,0 83,3 81,3 78,7 74,9 80,2 82,187,8
100,0 100,5 103,1 105,2
123,1 125,1
140,3 139,4 135,4148,6
171,1
112,9
0
100
2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017
Italiani Stranieri Totale
Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria
Tab. 17 Serie storica della composizione degli arrivi e delle presenze, per provenienza. Provincia di
Vibo Valentia 2007-2017
Arrivi Presenze
Anno Italiani Stranieri Totale Italiani Stranieri Totale
2007 71,6 28,4 100,0 69,9 30,1 100,0
2008 70,7 29,3 100,0 68,3 31,7 100,0
2009 70,9 29,1 100,0 66,2 33,8 100,0
2010 70,8 29,2 100,0 65,3 34,7 100,0
2011 68,0 32,0 100,0 61,1 38,9 100,0
2012 66,6 33,4 100,0 60,2 39,8 100,0
2013 61,6 38,4 100,0 56,6 43,4 100,0
2014 61,4 38,6 100,0 55,5 44,5 100,0
2015 63,3 36,7 100,0 57,9 42,1 100,0
2016 60,9 39,1 100,0 56,2 43,8 100,0
2017 62,5 37,5 100,0 54,4 45,6 100,0
Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria
Nella provincia di Vibo Valentia, si verifica un importante incremento
delle presenze di stranieri rispetto al 2007 (+71,1%) e, in questo caso,
56 Capitolo II
non siamo di fronte a valori assoluti di partenza relativamente bassi.
L’incremento, infatti, sostituisce e recupera la diminuzione del 12,2% del-
le presenze di italiani fra il 2007 e il 2017.
Nel 2007, la quota degli stranieri in termini di presenze era del 30%;
nel 2017 ha raggiunto il 45%, valore molto al di sopra della media regio-
nale (22,4%) e vicino alla media nazionale (49,5% nel 2016).
Analizzando la serie storica della composizione della domanda, si
osserva che fino al 2012 la quota di presenze di stranieri era inferiore al
40%, recupero ottenuto (almeno fino al 2014) anche a causa della dimi-
nuzione delle presenze italiane.
Dal 2015, tuttavia, si osserva una inversione di tendenza anche ri-
spetto alla domanda domestica che, seppure inferiore al picco positivo
del 2007, è nettamente in ripresa segnando dal 2014 al 2017 un incre-
mento del 17,3%.
2.2 Analisi storica per Area
Il movimento turistico nelle strutture ricettive delle località non litorali
e non montane, raffrontato al movimento turistico totale nella regione, ne
rappresenta una minima parte. Il discorso è valido sia relativamente agli
arrivi (12,1% del totale regionale degli arrivi) che alle presenze (5,9%).
Tab. 18 Distribuzione % degli arrivi e delle presenze, per area. Calabria 2007-2017
Entroterra Ionio Tirreno Montagna Calabria
Arrivi Pres Arrivi Pres Arrivi Pres Arrivi Pres Arrivi Pres
2007 9,4 4,6 34,7 41,1 49,8 51,3 6,1 2,9 100,0 100,0
2008 10,2 5,2 34,7 41,6 48,5 49,9 6,6 3,4 100,0 100,0
2009 10,1 5,3 35,6 43,6 47,9 48,0 6,4 3,1 100,0 100,0
2010 11,4 5,8 34,5 43,3 47,6 47,9 6,5 3,0 100,0 100,0
2011 11,4 6,0 34,2 41,9 48,4 49,3 6,1 2,8 100,0 100,0
2012 11,3 5,7 33,0 41,2 48,8 49,9 6,9 3,2 100,0 100,0
2013 12,0 5,4 32,4 41,4 49,1 50,1 6,6 3,0 100,0 100,0
2014 11,7 5,2 32,9 41,8 49,4 50,2 6,1 2,8 100,0 100,0
2015 11,7 5,4 32,9 41,7 49,3 50,0 6,1 2,9 100,0 100,0
2016 12,8 6,6 33,3 40,7 47,8 49,8 6,1 2,9 100,0 100,0
2017 12,1 5,9 33,4 39,8 48,9 51,6 5,6 2,7 100,0 100,0
Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria
Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 57
Tab. 19 Distribuzione % degli arrivi e delle presenze, per area. Italiani, Calabria 2007-2017
Entroterra Ionio Tirreno Montagna Calabria Arrivi Pres Arrivi Pres Arrivi Pres Arrivi Pres Arrivi Pres
2007 9,9 4,9 36,8 44,8 46,5 46,9 6,9 3,4 100,0 100,0 2008 10,6 5,5 36,9 45,2 45,2 45,4 7,4 3,9 100,0 100,0 2009 10,7 5,8 38,0 47,8 44,2 42,8 7,1 3,6 100,0 100,0 2010 11,9 6,2 37,2 48,3 43,6 42,2 7,2 3,3 100,0 100,0 2011 11,7 6,1 37,3 47,6 44,2 43,0 6,7 3,2 100,0 100,0 2012 11,9 6,1 35,9 46,7 44,6 43,6 7,7 3,7 100,0 100,0 2013 13,0 6,1 35,5 47,3 44,0 43,1 7,4 3,4 100,0 100,0 2014 12,6 5,8 36,1 47,7 44,5 43,4 6,8 3,1 100,0 100,0 2015 12,5 5,8 35,9 47,1 44,8 43,9 6,9 3,2 100,0 100,0 2016 13,6 7,0 35,9 45,3 43,6 44,4 6,9 3,3 100,0 100,0 2017 13,0 6,3 36,3 44,7 44,5 45,9 6,3 3,0 100,0 100,0
Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria
La quota più consistente è occupata dal Tirreno: 48,9% degli arrivi e
51,6% delle presenze. Seguono, le località marine ioniche con il 33,4%
arrivi e 39,8% di presenze; le località dell’Entroterra con il 12,1% di arrivi
e il 5,9% di presenze. Infine, le località montane con una quota margina-
le, arrivi 5,6% e presenze 2,7%. Osservando la serie storica del posizio-
namento per area rispetto al totale del movimento turistico, non si identi-
ficano cambiamenti rilevanti nel periodo osservato. Rispetto agli italiani,
si evidenzia un aumento di quota relativamente all’area entroterra: arrivi
dal 9,9% al 13%, presenze dal 4,9% al 6,3% e, così pure per gli stranieri,
si osserva una leggera variazione relativamente all’area entroterra.
Tab. 20 Distribuzione % degli arrivi e delle presenze, per area. Stranieri, Calabria 2007-2017
Entroterra Ionio Tirreno Montagna Calabria Arrivi Pres Arrivi Pres Arrivi Pres Arrivi Pres Arrivi Pres
2007 6,7 3,4 23,0 24,0 68,1 71,7 2,2 0,9 100,0 100,0 2008 7,8 3,4 22,3 24,6 67,6 71,2 2,3 0,9 100,0 100,0 2009 6,1 2,9 21,8 23,5 69,9 72,6 2,1 1,0 100,0 100,0 2010 8,5 3,8 17,8 19,2 71,4 75,7 2,3 1,4 100,0 100,0 2011 9,3 5,5 17,3 17,5 71,0 75,8 2,5 1,2 100,0 100,0 2012 8,6 4,2 18,0 18,7 70,6 75,6 2,9 1,5 100,0 100,0 2013 6,9 3,0 17,1 19,0 73,7 76,7 2,3 1,3 100,0 100,0 2014 7,4 3,2 17,5 19,4 72,6 75,9 2,4 1,5 100,0 100,0 2015 8,0 3,9 18,0 20,1 71,4 74,1 2,5 1,9 100,0 100,0 2016 8,9 4,8 21,0 24,2 67,6 69,3 2,6 1,7 100,0 100,0 2017 7,9 4,4 20,3 22,7 69,3 71,5 2,4 1,4 100,0 100,0
Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria
58 Capitolo II
Tab. 21 Serie storica del movimento turistico (Arrivi e Presenze) per provenienza (italiani e stranieri).
Entroterra 2007-2017
Italiani Stranieri Totale Anno Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze
2007 130.834 353.525 16.318 52.106 147.152 405.631 2008 137.380 388.063 17.914 49.553 155.294 437.616 2009 140.426 406.688 13.458 43.313 153.884 450.001 2010 152.321 426.570 18.000 54.134 170.321 480.704 2011 150.438 422.173 21.870 90.500 172.308 512.673 2012 150.122 408.947 20.946 68.691 171.068 477.638 2013 158.916 386.638 17.491 49.430 176.407 436.068 2014 146.176 354.589 17.962 51.868 164.138 406.457 2015 153.768 375.093 19.845 63.807 173.613 438.900 2016 179.254 469.119 25.236 89.556 204.490 558.675 2017 192.620 441.872 25.114 89.542 217.734 531.414
Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria
Per le grandi aree turistiche Ionio e Tirreno che insieme rappresen-
tano nel 2017 il 91,4% delle presenze, non si percepiscono modifiche ri-
levanti nella composizione né per la componente domestica della do-
manda né per quella estera.
Tab. 22 Serie storica della composizione degli arrivi e delle presenze, per provenienza. Entroterra
2007-2017
Arrivi Presenze
Anno Italiani Stranieri Totale Italiani Stranieri Totale
2007 88,9 11,1 100,0 87,2 12,8 100,0 2008 88,5 11,5 100,0 88,7 11,3 100,0 2009 91,3 8,7 100,0 90,4 9,6 100,0 2010 89,4 10,6 100,0 88,7 11,3 100,0 2011 87,3 12,7 100,0 82,3 17,7 100,0 2012 87,8 12,2 100,0 85,6 14,4 100,0 2013 90,1 9,9 100,0 88,7 11,3 100,0 2014 89,1 10,9 100,0 87,2 12,8 100,0 2015 88,6 11,4 100,0 85,5 14,5 100,0 2016 87,7 12,3 100,0 84,0 16,0 100,0 2017 88,5 11,5 100,0 83,2 16,8 100,0
Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria
Per le località dell’entroterra, nel decennio si evidenzia un incremen-
to del 31% delle presenze complessive, media dell’incremento delle pre-
senze italiane (+25%) ed estere (+71,8%). La quota di arrivi stranieri è
dell’11,5% e delle presenze è del 16,8%, al di sotto,comunque, della me-
Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 59
dia regionale. Il turismo, nel comparto complementare, è minimo con una
quota del 6,9% degli arrivi e 7,1% nelle presenze.
Tab. 23 Serie storica del movimento turistico (Arrivi e Presenze) per tipologia ricettiva. Entroterra
2007-2017
Alberghiero Complementare Totale Anno Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze
2007 141.513 376.872 5.639 28.759 147.152 405.631 2008 150.180 408.962 5.114 28.654 155.294 437.616 2009 147.588 411.126 6.296 38.875 153.884 450.001 2010 161.077 429.837 9.244 50.867 170.321 480.704 2011 160.914 455.807 11.394 56.866 172.308 512.673 2012 158.015 407.369 13.053 70.269 171.068 477.638 2013 163.171 367.884 13.236 68.184 176.407 436.068 2014 153.479 363.439 10.659 43.018 164.138 406.457 2015 162.018 392.681 11.595 46.219 173.613 438.900 2016 189.133 497.905 15.357 60.770 204.490 558.675 2017 202.789 485.333 14.945 46.081 217.734 531.414
Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria
Graf. 8 Confronto andamento delle presenze secondo la provenienza (base 2007=100). Entroterra
2007-2017
100,0 109,8
115,0
120,7
119,4
115,7
109,4 100,3106,1
132,7125,0100,0 95,1
83,1
103,9
173,7
131,8
94,9 99,5
122,5
171,9 171,8
131,0
0
100
2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017
Italiani Stranieri Totale
Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria
60 Capitolo II
Tab. 24 Serie storica della composizione degli arrivi e delle presenze, per macrotipologia ricettiva.
Entroterra 2007-2017
Alberghiero Complementare Totale Anno Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze
2007 96,2 92,9 3,8 7,1 100,0 100,0 2008 96,7 93,5 3,3 6,5 100,0 100,0 2009 95,9 91,4 4,1 8,6 100,0 100,0 2010 94,6 89,4 5,4 10,6 100,0 100,0 2011 93,4 88,9 6,6 11,1 100,0 100,0 2012 92,4 85,3 7,6 14,7 100,0 100,0 2013 92,5 84,4 7,5 15,6 100,0 100,0 2014 93,5 89,4 6,5 10,6 100,0 100,0 2015 93,3 89,5 6,7 10,5 100,0 100,0 2016 92,5 89,1 7,5 10,9 100,0 100,0 2017 93,1 91,3 6,9 8,7 100,0 100,0
Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria
Sul Tirreno, gli stranieri occupano una quota importante sia degli ar-
rivi (25%) sia delle presenze (31%). Rispetto a quello che si è osservato
nel paragrafo relativo alle province è evidente che la quota, superiore alla
media regionale, degli stranieri nell’area Tirreno è dovuta alle strutture
della Costa vibonese, e come è accaduto per la provincia di Vibo si veri-
fica, ovviamente, anche in questo caso un recupero rispetto al 2007
quando gli arrivi rappresentavano il 21,2% e le presenze il 24,7%.
Tab. 25 Serie storica del movimento turistico (Arrivi e Presenze) per provenienza (italiani e stranieri).
Tirreno 2007-2017
Italiani Stranieri Totale
Anno Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze
2007 616.573 3.373.881 165.837 1.107.387 782.410 4.481.268
2008 585.949 3.189.498 155.530 1.045.321 741.479 4.234.819
2009 578.346 2.989.315 153.986 1.068.675 732.332 4.057.990
2010 556.311 2.882.837 151.373 1.072.110 707.684 3.954.947
2011 566.208 2.972.839 167.103 1.242.395 733.311 4.215.234
2012 564.163 2.924.076 172.528 1.244.374 736.691 4.168.450
2013 535.585 2.734.259 187.428 1.275.971 723.013 4.010.230
2014 517.073 2.669.176 175.118 1.227.955 692.191 3.897.131
2015 553.435 2.851.756 176.578 1.217.979 730.013 4.069.735
2016 574.301 2.959.630 192.267 1.281.459 766.568 4.241.089
2017 659.369 3.214.846 219.872 1.444.200 879.241 4.659.046
Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria
Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 61
Tab. 26 Serie storica della composizione degli arrivi e delle presenze, per provenienza. Tirreno
2007-2017
Arrivi Presenze
Anno Italiani Stranieri Totale Italiani Stranieri Totale
2007 78,8 21,2 100,0 75,3 24,7 100,0
2008 79,0 21,0 100,0 75,3 24,7 100,0
2009 79,0 21,0 100,0 73,7 26,3 100,0
2010 78,6 21,4 100,0 72,9 27,1 100,0
2011 77,2 22,8 100,0 70,5 29,5 100,0
2012 76,6 23,4 100,0 70,1 29,9 100,0
2013 74,1 25,9 100,0 68,2 31,8 100,0
2014 74,7 25,3 100,0 68,5 31,5 100,0
2015 75,8 24,2 100,0 70,1 29,9 100,0
2016 74,9 25,1 100,0 69,8 30,2 100,0
2017 75,0 25,0 100,0 69,0 31,0 100,0
Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria
Graf. 9 Confronto andamento delle presenze secondo la provenienza (base 2007=100). Tirreno
2007-2017
100,094,5
88,6 85,4 88,1 86,781,0 79,1
84,5 87,795,3
100,094,4 96,5 96,8
112,2 112,4 115,2 110,9 110,0115,7
130,4
104,0
0
100
2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017
Italiani Stranieri Totale
Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria
Il grafico dell’andamento delle presenze con base 2007=100 mostra
l’andamento di crescita dal 2010 in poi, seppur con qualche incertezza
nel biennio 2014-2015.
62 Capitolo II
Tab. 27 Serie storica del movimento turistico per tipologia ricettiva. Tirreno 2007-2017
Alberghiero Complementare Totale
Anno Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze
2007 699.158 3.720.668 83.252 760.600 782.410 4.481.268
2008 659.134 3.499.580 82.345 735.239 741.479 4.234.819
2009 655.452 3.395.292 76.880 662.698 732.332 4.057.990
2010 625.028 3.314.890 82.656 640.057 707.684 3.954.947
2011 633.189 3.493.170 100.122 722.064 733.311 4.215.234
2012 635.062 3.407.383 101.629 761.067 736.691 4.168.450
2013 625.095 3.319.989 97.918 690.241 723.013 4.010.230
2014 591.811 3.209.900 100.380 687.231 692.191 3.897.131
2015 621.968 3.337.238 108.045 732.497 730.013 4.069.735
2016 646.888 3.480.022 119.680 761.067 766.568 4.241.089
2017 742.726 3.866.014 136.515 793.032 879.241 4.659.046
Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria
Nel 2017, sul Tirreno si raggiungono livelli delle performance per gli
stranieri mai raggiunte prima: arrivi 220 mila, presenze 1,444 milioni. Tali
valori determinano il primato dell’anno 2017 anche relativamente al mo-
vimento complessivo: arrivi 879 mila, presenze 4,659 milioni.
Tab. 28 Serie storica della composizione degli arrivi e delle presenze, per macrotipologia ricettiva
Tirreno. 2007-2017
Arrivi Presenze
Anno Alberghiero Complementare Totale Alberghiero Complementare Totale
2007 89,4 10,6 100,0 83,0 17,0 100,0
2008 88,9 11,1 100,0 82,6 17,4 100,0
2009 89,5 10,5 100,0 83,7 16,3 100,0
2010 88,3 11,7 100,0 83,8 16,2 100,0
2011 86,3 13,7 100,0 82,9 17,1 100,0
2012 86,2 13,8 100,0 81,7 18,3 100,0
2013 86,5 13,5 100,0 82,8 17,2 100,0
2014 85,5 14,5 100,0 82,4 17,6 100,0
2015 85,2 14,8 100,0 82,0 18,0 100,0
2016 84,4 15,6 100,0 82,1 17,9 100,0
2017 84,5 15,5 100,0 83,0 17,0 100,0
Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria
Diversa è la situazione osservando la serie storica della componente
nazionale (tab. 29) che, riguardo alle presenze, presenta il valore mas-
simo nell’anno 2007.
Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 63
La quota maggiore della domanda, sul Tirreno, è attribuita al com-
parto alberghiero che rappresenta nel 2017 per gli arrivi l’84,5% e per le
presenze l’83%. Negli anni, l’unica variazione che si individua è
l’aumento della quota degli arrivi complementari (da 10,6% del 2007 a
15,5% del 2017) e la contestuale diminuzione della quota alberghiera,
(da 89,4% del 2007 a 84,5% del 2017).
Tab. 29 Serie storica del movimento turistico (Arrivi e Presenze) per provenienza (italiani e stranieri).
Ionio 2007-2017
Italiani Stranieri Totale Anno Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze
2007 488.494 3.225.396 56.017 370.693 544.511 3.596.089 2008 478.298 3.173.921 51.292 361.274 529.590 3.535.195 2009 496.711 3.338.552 48.016 345.723 544.727 3.684.275 2010 475.132 3.303.179 37.760 271.514 512.892 3.574.693 2011 477.740 3.291.869 40.664 286.898 518.404 3.578.767 2012 453.646 3.134.501 43.914 307.098 497.560 3.441.599 2013 433.039 3.000.724 43.496 316.122 476.535 3.316.846 2014 418.757 2.929.284 42.335 314.009 461.092 3.243.293 2015 442.846 3.059.491 44.491 331.262 487.337 3.390.753 2016 473.934 3.016.090 59.759 446.680 533.693 3.462.770 2017 537.624 3.134.090 64.418 458.135 602.042 3.592.225
Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria
Tab. 30 Serie storica della composizione degli arrivi e delle presenze, per provenienza. Ionio
Arrivi Presenze
Anno Italiani Stranieri Totale Italiani Stranieri Totale
2007 89,7 10,3 100,0 89,7 10,3 100,0
2008 90,3 9,7 100,0 89,8 10,2 100,0
2009 91,2 8,8 100,0 90,6 9,4 100,0
2010 92,6 7,4 100,0 92,4 7,6 100,0
2011 92,2 7,8 100,0 92,0 8,0 100,0
2012 91,2 8,8 100,0 91,1 8,9 100,0
2013 90,9 9,1 100,0 90,5 9,5 100,0
2014 90,8 9,2 100,0 90,3 9,7 100,0
2015 90,9 9,1 100,0 90,2 9,8 100,0
2016 88,8 11,2 100,0 87,1 12,9 100,0
2017 89,3 10,7 100,0 87,2 12,8 100,0
Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria
Sulla Costa ionica, l’incremento dei turisti stranieri rispetto al 2017
sia per gli arrivi (+ 15%) sia per le presenze (+23,6%), non ha completa-
64 Capitolo II
mente sostituito la diminuzione dei clienti italiani; infatti, sul grafico 10, la
linea che rappresenta le presenze totali resta al di sotto del valore base
dell’anno 2007.
Graf. 10 Confronto andamento delle presenze secondo la provenienza (base 2007=100). Ionio 2007-
2017
100,0 98,4 103,5 102,4 102,1 97,2 93,0 90,8 94,9
93,5 97,2100,0 97,5 93,3
73,2 77,482,8 85,3 84,7 89,4
120,5 123,6
99,9
0
100
2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017
Italiani Stranieri Totale
Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria
Tab. 31 Serie storica del movimento turistico (Arrivi e Presenze) per tipologia ricettiva. Ionio 2007-
2017
Alberghiero Complementare + BB Totale Anno Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze
2007 462.715 2.762.957 81.796 833.132 544.511 3.596.089 2008 450.666 2.693.656 78.924 841.539 529.590 3.535.195 2009 465.655 2.836.034 79.072 848.241 544.727 3.684.275 2010 438.100 2.724.262 74.792 850.431 512.892 3.574.693 2011 436.579 2.744.129 81.825 834.638 518.404 3.578.767 2012 417.388 2.641.172 80.172 800.427 497.560 3.441.599 2013 396.647 2.542.757 79.888 774.089 476.535 3.316.846 2014 384.582 2.487.647 76.510 755.646 461.092 3.243.293 2015 404.673 2.592.260 82.664 798.493 487.337 3.390.753 2016 449.651 2.727.288 84.042 735.482 533.693 3.462.770 2017 509.304 2.827.953 92.738 764.272 602.042 3.592.225
Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria
Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 65
La componente estera, infatti, sulla costa ionica rappresenta una
quota marginale del movimento turistico: il 10,7% degli arrivi e il 12,8%
delle presenze. L’incremento delle presenze del periodo ha consentito un
recupero di solo il 2,5% di quota rispetto alle presenze totali, (da 10,3% a
12,8%).
Tab. 32 Serie storica della composizione degli arrivi e delle presenze, per macrotipologia ricettiva
Ionio. 2007-2017
Arrivi Presenze
Anno AlberghieroComplementare
+ BBTotale Alberghiero
Complementare + BB
Totale
2007 85,0 15,0 100,0 76,8 23,2 100,0 2008 85,1 14,9 100,0 76,2 23,8 100,0 2009 85,5 14,5 100,0 77,0 23,0 100,0 2010 85,4 14,6 100,0 76,2 23,8 100,0 2011 84,2 15,8 100,0 76,7 23,3 100,0 2012 83,9 16,1 100,0 76,7 23,3 100,0 2013 83,2 16,8 100,0 76,7 23,3 100,0 2014 83,4 16,6 100,0 76,7 23,3 100,0 2015 83,0 17,0 100,0 76,5 23,5 100,0 2016 84,3 15,7 100,0 78,8 21,2 100,0 2017 84,6 15,4 100,0 78,7 21,3 100,0
Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria
Tab. 33 Serie storica del movimento turistico (Arrivi e Presenze) per provenienza (italiani stranieri e
totale). Montagna 2007-2017
Italiani Stranieri Totale
Anno Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze
2007 91.043 241.913 5.303 14.280 96.346 256.193
2008 96.080 273.587 5.376 12.588 101.456 286.175
2009 93.023 248.066 4.731 14.460 97.754 262.526
2010 92.029 226.858 4.905 19.204 96.934 246.062
2011 86.316 222.100 5.882 20.230 92.198 242.330
2012 96.905 245.389 7.113 24.954 104.018 270.343
2013 90.596 217.801 5.916 21.851 96.512 239.652
2014 79.099 191.172 5.853 24.858 84.952 216.030
2015 84.684 204.814 6.288 31.676 90.972 236.490
2016 90.911 218.246 7.350 30.801 98.261 249.047
2017 93.106 213.149 7.749 28.746 100.855 241.895
Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria
Ovviamente, così come si verifica nell’intera regione e sul Tirreno,
anche per le località Marine dello Ionio è il comparto alberghiero a dete-
66 Capitolo II
nere la quota maggioritaria del movimento turistico (84,6% arrivi, 78,7%
presenze).
Tab. 34 Serie storica della composizione degli arrivi e delle presenze, per provenienza. Montagna
2007-2017
Arrivi Presenze
Anno Italiani Stranieri Totale Italiani Stranieri Totale
2007 94,5 5,5 100,0 94,4 5,6 100,0
2008 94,7 5,3 100,0 95,6 4,4 100,0
2009 95,2 4,8 100,0 94,5 5,5 100,0
2010 94,9 5,1 100,0 92,2 7,8 100,0
2011 93,6 6,4 100,0 91,7 8,3 100,0
2012 93,2 6,8 100,0 90,8 9,2 100,0
2013 93,9 6,1 100,0 90,9 9,1 100,0
2014 93,1 6,9 100,0 88,5 11,5 100,0
2015 93,1 6,9 100,0 86,6 13,4 100,0
2016 92,5 7,5 100,0 87,6 12,4 100,0
2017 92,3 7,7 100,0 88,1 11,9 100,0
Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria
Graf. 11 Confronto andamento delle presenze secondo la provenienza e totali (base 2007=100).
Montagna 2007-2017
100,0
113,1
102,593,8 91,8
101,490,0
79,0 84,7 90,2 88,1
100,0
88,2
101,3134,5 141,7
174,7
153,0174,1
221,8 215,7201,3
94,4
0
100
200
300
2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017
Italiani Stranieri Totale
Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria
Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 67
Tab. 35 Serie storica del movimento turistico (Arrivi e Presenze) per tipologia ricettiva. Montagna
2007-2017
Alberghiero Complementare Totale
Anno Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze
2007 84.645 211.657 11.701 44.536 96.346 256.193
2008 91.428 252.713 10.028 33.462 101.456 286.175
2009 84.736 209.155 13.018 53.371 97.754 262.526
2010 83.211 200.630 13.723 45.432 96.934 246.062
2011 75.794 187.175 16.404 55.155 92.198 242.330
2012 86.730 212.201 17.288 58.142 104.018 270.343
2013 76.811 175.894 19.701 63.758 96.512 239.652
2014 68.950 157.758 16.002 58.272 84.952 216.030
2015 73.391 171.981 17.581 64.509 90.972 236.490
2016 78.736 190.284 19.525 58.763 98.261 249.047
2017 88.589 210.596 12.266 31.299 100.855 241.895
Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria
Tab. 36 Serie storica della composizione degli arrivi e delle presenze, per macrotipologia ricettiva
Montagna. 2007-2017
Arrivi Presenze
Anno Alberghiero Complementare Totale Alberghiero Complementare Totale
2007 87,9 12,1 100,0 82,6 17,4 100,0
2008 90,1 9,9 100,0 88,3 11,7 100,0
2009 86,7 13,3 100,0 79,7 20,3 100,0
2010 85,8 14,2 100,0 81,5 18,5 100,0
2011 82,2 17,8 100,0 77,2 22,8 100,0
2012 83,4 16,6 100,0 78,5 21,5 100,0
2013 79,6 20,4 100,0 73,4 26,6 100,0
2014 81,2 18,8 100,0 73,0 27,0 100,0
2015 80,7 19,3 100,0 72,7 27,3 100,0
2016 80,1 19,9 100,0 76,4 23,6 100,0
2017 87,8 12,2 100,0 87,1 12,9 100,0
Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria
Dal grafico dell’andamento storico delle presenze base 2007=100,
sembra che il turismo montano si cominci ad affacciare nel mercato este-
ro; la realtà dei valori assoluti evidenzia che le quantità sono veramente
marginali ma i segnali in ogni caso sono positivi.
Le presenze di stranieri, rispetto al 2007, sono raddoppiate da
14.000 a 28.000: la quota delle presenze passa dal 5,6% del 2007
68 Capitolo II
all’11,9% del 2017. Il comparto che raccoglie la maggiore quota di arrivi e
presenze è quello alberghiero, con più dell’87% per entrambi gli indicato-
ri.
2.3 La durata media del soggiorno
La permanenza media dei turisti nelle strutture ricettive regionali nel
2017 è stata di 5 giorni mentre nel 2007 è stata di 5,6 giorni.
Tab. 37 Serie Storica della permanenza media secondo la provenienza e la tipologia ricettiva5. Ca-
labria
Italiani Stranieri Totale PM_A PM_C PM_T PM_A PM_C PM_T PM_A PM_C PM_T
2007 4,9 9,4 5,4 6,2 7,5 6,3 5,1 9,1 5,6 2008 4,9 9,5 5,4 6,2 8,1 6,4 5,1 9,3 5,6 2009 4,8 9,3 5,3 6,6 7,9 6,7 5,1 9,1 5,5 2010 4,9 9,0 5,4 6,5 7,7 6,7 5,1 8,8 5,5 2011 5,0 8,0 5,4 6,9 7,5 7,0 5,3 8,0 5,6 2012 4,9 8,0 5,3 6,6 7,6 6,7 5,1 8,0 5,5 2013 4,8 7,6 5,2 6,4 7,2 6,5 5,1 7,6 5,4 2014 4,9 7,8 5,3 6,7 6,8 6,7 5,2 7,6 5,5 2015 4,8 7,6 5,3 6,6 6,7 6,7 5,1 7,5 5,5 2016 4,7 6,9 5,1 6,5 6,3 6,5 5,1 6,8 5,3 2017 4,4 6,4 4,7 6,4 6,1 6,4 4,8 6,4 5,0
Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria
Tab. 38 Permanenza Media per Area
Anno 2013 2014 2015 2016 2017
Entroterra 2,5 2,5 2,5 2,7 2,4 Ionio 7,0 7,0 7,0 6,5 6,0 Tirreno 5,5 5,6 5,6 5,5 5,3 Montagna 2,5 2,5 2,6 2,5 2,4 Calabria 5,4 5,5 5,5 5,3 5,0
Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria
Rispetto al 2007, dunque, in media, i clienti delle strutture ricettive
della regione, hanno ridotto di più di mezza giornata la durata del loro
soggiorno. Se la permanenza media dei clienti fosse stata nel 2017
5 PM_A:PERMANENZA MEDIA ALBERGHIERA ; PM_C: PERMANENZA MEDIA NEGLI ESERCIZI COMPLEMENTARI + B&B; PM_T: PERMANENZA MEDIA NEL COMPLESSO DEGLI ESERCIZI
Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 69
uguale a quella del 2007, gli arrivi registrati nel 2017 avrebbero generato
circa 10,080 milioni di pernottamenti.
Diminuiscono dunque le notti che ogni cliente, in media, passa nelle
strutture ricettive regionali ma aumentano i clienti registrati.
La diminuzione del soggiorno si verifica soprattutto nelle strutture
complementari dove in media, rispetto al 2007, diminuisce di 2,7 giorni.
La tendenza a fare vacanze più brevi è comunque verificata sia per gli
italiani sia per gli stranieri in tutte le tipologie anche se per gli italiani e
per il comparto complementare la tendenza è più accentuata.
Tab. 39 Permanenza Media per Provincia
Anno 2013 2014 2015 2016 2017
CS 5,0 5,0 5,0 5,1 4,9 CZ 5,2 5,3 5,2 5,0 4,4 KR 8,2 8,1 8,0 6,8 6,5 RC 3,0 3,1 3,2 3,2 3,1 VV 7,0 7,2 7,0 6,9 6,3 Calabria 5,4 5,5 5,5 5,3 5,0
Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria
Tab. 40 Permanenza Media per Tipologia
Tipologia ricettiva 2016 2017
Italiani Stranieri Totale Italiani Stranieri Totale
Alb
erg
hi
1 stella 3,5 2,8 3,4 4,2 5,2 4,3
2 stelle 4,2 2,6 4,0 2,9 4,1 3,1
3 stelle 4,6 6,7 5,0 4,4 5,9 4,6
4 stelle 4,4 6,0 4,7 4,2 5,8 4,5
5 stelle 3,4 3,6 3,4 2,8 3,3 2,9
R. T. A. 7,3 8,8 7,6 6,5 10,4 7,3
Alberghi 4,7 6,5 5,1 4,4 6,4 4,8
Co
mp
lem
enta
ri
e B
&B
Agriturismo 4,0 5,5 4,4 4,2 5,3 4,6
Alloggi 4,6 5,5 4,8 3,0 4,5 3,3
Campeggi e Vill. 9,9 8,2 9,6 9,0 9,0 9,0
Altri 6,5 9,0 6,7 4,7 9,2 5,3
B&B 2,8 3,1 2,8 2,6 2,9 2,7
Complementari 6,9 6,3 6,8 6,4 6,1 6,4
Totale 5,1 6,5 5,3 4,7 6,4 5,0
Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria
Riguardo alle aree, è molto breve la permanenza media negli eserci-
zi ricettivi delle località interne e montane mentre è sopra la media regio-
70 Capitolo II
nale nelle località marine dello Ionio (6 giorni). Le province dove è asso-
lutamente preponderante il turismo “balneare”, come Vibo Valentia e
Crotone, presentano una permanenza media più lunga, rispettivamente
6,3 giorni e 6,5 giorni. Fra le tipologie ricettive, quella che registra una
durata media del soggiorno più lunga è la tipologia “Residenze Turistico
alberghiere”; mentre la tipologia “Bed & Breakfast” registra una durata
media del soggiorno più breve.
3. Analisi della domanda nel breve periodo
Nel 2017, rispetto all’anno precedente, gli arrivi hanno registrato un
aumento complessivo del 12,3%: gli arrivi stranieri dell’11,4% e quelli na-
zionali del 12,5%.
Graf. 12 Variazione % degli arrivi per area. Calabria 2017/2016
7,5
13,
4 14,
8
2,4
12,
5
-0,5
7,8
14,4
5,4
11,4
6,5
12,
8
14,7
2,6
12,
3
-2,0
0,0
2,0
4,0
6,0
8,0
10,0
12,0
14,0
16,0
Entroterra Ionio Tirreno Montagna Calabria
Italiani Stranieri Totale
Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria
Incremento che rispetto agli arrivi si è verificato in tutte le aree territo-
riali e solo nell’entroterra gli stranieri mostrano un’impercettibile flessione.
Nell’analisi dell’andamento delle presenze bisogna tener conto, come si
è detto nei paragrafi precedenti, della riduzione del periodo medio di
Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 71
soggiorno da parte dei clienti nelle strutture ricettive.
Le presenze complessive, infatti, nell’ultimo anno aumentano del 6%
con una intensità, dunque, inferiore a quella registrata negli arrivi, situa-
zione che si spiega con la diminuzione della permanenza media. Si per-
cepiscono differenze nelle proporzioni d’incremento anche analizzando
separatamente la componente nazionale della domanda da quella este-
ra. L’intensità di crescita delle presenze di stranieri (+ 9,3%), infatti, è su-
periore a quella attivata dagli italiani (5,1%).
Graf. 13 Variazione % delle presenze. Per area. Calabria 2017/2016
-5,8
3,9
8,6
-2,3
5,1
0,0
2,6
12,7
-6,7
9,3
-4,9
3,7
9,9
-2,9
6,0
-10,0
-5,0
0,0
5,0
10,0
15,0
Entroterra Ionio Tirreno Montagna Calabria
Italiani Stranieri Totale
Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria
Le performance migliori si registrano sul Tirreno e riguardano sia i tu-
risti domestici (presenze +8,6%) che quelli internazionali (presenze
+12,7%) sebbene bisogna sottolineare che l’intensità di crescita è netta-
mente superiore per gli stranieri. Anche nelle località marine dello Ionio,
le variazioni del movimento dei turisti sono positive (presenze italia-
ni+3,9%; presenze stranieri +2,6%) anche se con una dinamicità più ral-
lentata rispetto al Tirreno soprattutto osservando la componente estera
che cresce a ritmi molto più lenti.
72 Capitolo II
Graf. 14 Variazione % degli arrivi per provincia. Calabria 2017/2016
12,2 13
,0
10,
7
1,5
23,
2
8,0
10,8
10,9
5,2
14,9
11,8 12,
7
10,7
2,1
20,0
0,0
5,0
10,0
15,0
20,0
25,0
Cosenza Catanzaro Crotone Reggio Calabria Vibo Valentia
Italiani Stranieri Totale
Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria
Graf. 15 Variazione % delle presenze per provincia. Calabria 2017/2016
7,0
0,8
7,0
-2,3
7,0
6,7
-9,1
-0,7
12,
2
15,
2
7,0
-0,9
6,2
0,7
10,
6
-15,0
-10,0
-5,0
0,0
5,0
10,0
15,0
20,0
Cosenza Catanzaro Crotone Reggio Calabria Vibo Valentia
Italiani Stranieri Totale
Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria
Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 73
Entroterra e Montagna sono condizionate anche nel breve periodo
dalla diminuzione del periodo di soggiorno e segnano decrementi delle
presenze a fronte, come si è visto, di incrementi degli arrivi. Per le pre-
senze complessive nell’Entroterra, si registra il -4,9% di decremento e
nelle località montane il -2,3%. Ovviamente, considerata la quota occu-
pata dalle due aree rispetto ai flussi, il dato negativo che si registra in tali
aree incide solo marginalmente sul dato regionale.
3.1 La ricettività utilizzata
L’85,8% degli arrivi e l’81,9% delle presenze sono le quote della do-
manda turistica relative al comparto alberghiero.
Graf. 16 Distribuzione % degli arrivi e delle presenze per macrotipologia ricettiva. Calabria
Arrivi Presenze
85,8 85,1 85,2
14,2 14,9 14,8
0%
20%
40%
60%
80%
100%
2017 2016 2015
Alberghieri Extralberghieri e B&B
81,9 81,0 79,8
18,1 19,0 20,2
0%
20%
40%
60%
80%
100%
2017 2016 2015
Alberghieri Extralberghieri e B&B Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria
Rispetto all’analisi dell’andamento congiunturale per tipologia di ricet-
tività, bisogna considerare che la quota del comparto alberghiero per la
domanda turistica supera l’80% (per gli arrivi e per le presenze).
È ovvio, dunque, che l’andamento totale sia in linea con l’andamento
del comparto.
Nel comparto alberghiero, per gli italiani, si ha un incremento degli
arrivi del 13,4% mentre in quello extralberghiero dell’11,7%; per gli stra-
nieri le presenze aumentano del 6,4% e nel comparto extralberghiero del
9,9%. Il 2017 fa segnare una flessione solo nelle categorie costituite da
piccole strutture che, comunque, spesso sfuggono alle rilevazioni.
74 Capitolo II
Graf. 17 Variazioni percentuali degli arrivi negli esercizi ricettivi. Calabria, 2017/2016
108
,7
38,6
2,5
13,6
47,
6
25,8
13,
4
-47,
2
45,
6
21,3
-49
,9
-24
,8
6,9 12
,5
-52,
3
12,3
2,5
17,
3
17,8
11,4
11,
7
2,5 6,2
0,0
-24
,2
44,5
9,9 11,
4
86,9
35,
2
2,5
14,2
42,7
22,4
13,1
-35
,4
36,4
17,4
-47,
5
-12,
4
7,5 12
,3
-80,0
-60,0
-40,0
-20,0
0,0
20,0
40,0
60,0
80,0
100,0
120,0
ITALIANI STRANIERI Totale complessivo
Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria
Graf. 18 Variazioni percentuali delle presenze negli esercizi ricettivi. Calabria, 2017/2016
154
,8
-1,6
-3,2
8,1 2
4,7
13,0
6,4
-45,
0
-4,5
11,
0
-63,
9
-29
,9
0,1 5,1
-12,
4
78,0
-10
,2
12,5
9,3
32,0
9,9
-1,1
-13,
4
9,9
-22,
6
34,
5
6,1
9,3
135,
8
5,0
-4,8
9,1 2
2,0
18,2
7,2
-31,
9
-6,9
10,
8
-58,
7
-17,
3
1,2 6,0
-100,0
-50,0
0,0
50,0
100,0
150,0
200,0
ITALIANI STRANIERI Totale complessivo
Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria
Se consideriamo le due componenti della domanda italiani e stranieri
Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 75
separatamente, le quote restano molto simili.
Tab. 41 Distribuzione % degli arrivi e delle presenze per categoria ricettiva. Calabria, anno 2017
Tipologia ricettiva Arrivi Presenze
Italiani Stranieri Totale Italiani Stranieri Totale
Alb
erg
hi
1 stella 1,1 1,0 0,2 0,2 1,0 0,8
2 stelle 2,5 1,5 1,4 0,9 2,3 1,4
3 stelle 23,3 21,5 22,5 20,8 23,1 21,3
4 stelle 47,4 42,4 46,1 42,0 47,2 42,3
5 stelle 2,2 1,3 1,6 0,8 2,1 1,2
R. T. A. 9,6 13,3 12,4 20,1 10,1 14,8
Alberghi 86,1 81,1 84,2 84,8 85,8 81,9
Co
mp
lem
enta
ri
e B
&B
Agriturismo 0,5 0,5 1,5 1,2 0,7 0,6
Alloggi 3,1 2,0 3,3 2,3 3,1 2,0
Campeggi e Vill. 7,9 15,1 6,8 9,6 7,7 13,8
Altri 0,3 0,3 0,2 0,3 0,3 0,3
B&B 2,1 1,1 4,1 1,8 2,5 1,3
Complementari 13,9 18,9 15,8 15,2 14,2 18,1
Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria
Tab. 42 Composizione della domanda per tipologia ricettiva. Calabria anno 2017
Tipologia ricettiva Italiani Stranieri Totale
Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze
Alb
erg
hi
1 stella 16.668 70.496 597 3.112 17.265 73.608
2 stelle 36.540 107.764 4.331 17.687 40.871 125.451
3 stelle 344.824 1.502.806 71.274 420.087 416.098 1.922.893
4 stelle 702.306 2.969.775 146.350 848.106 848.656 3.817.881
5 stelle 33.106 93.906 5.190 17.125 38.296 111.031
R. T. A. 143.053 932.091 39.169 406.941 182.222 1.339.032
Alberghi 1.276.497 5.676.838 266.911 1.713.058 1.543.408 7.389.896
Co
mp
lem
enta
ri
e B
&B
Agriturismo 7.733 32.302 4.655 24.594 12.388 56.896
Alloggi 46.151 138.396 10.333 46.180 56.484 184.576
Campeggi e Vill. 116.688 1.055.508 21.494 193.099 138.182 1.248.607
Altri 4.426 20.625 703 6.444 5.129 27.069
B&B 31.224 80.288 13.057 37.248 44.281 117.536
Complementari 206.222 1.327.119 50.242 307.565 256.464 1.634.684
Totale 1.482.719 7.003.957 317.153 2.020.623 1.799.872 9.024.580
Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria
Nel dettaglio, le categorie ricettive preferite complessivamente dai tu-
risti sono i 4 stelle che registrano quasi la metà degli arrivi (46,1%) e del-
76 Capitolo II
le presenze (42,3%); seguono, i tre stelle (22,5% arrivi e 21,3% presen-
ze). La scelta della struttura extralberghiera riguarda soprattutto i Cam-
peggi e Villaggi (6,8% arrivi e 13,8% presenze).
Tab. 43 Composizione della domanda per tipologia ricettiva. Calabria anno 2016
Tipologia ricettiva Italiani Stranieri Totale
Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze
Alb
erg
hi
1 stella 7.987 27.663 1.251 3.553 9.238 31.216
2 stelle 26.369 109.494 3.857 9.936 30.226 119.430
3 stelle 336.532 1.552.459 69.503 467.597 406.035 2.020.056
4 stelle 618.485 2.746.960 124.729 753.543 743.214 3.500.503
5 stelle 22.433 75.310 4.404 15.672 26.837 90.982
R. T. A. 113.706 824.953 35.152 308.359 148.858 1.133.312
Alberghi 1.125.512 5.336.839 238.896 1.558.660 1.364.408 6.895.499
Co
mp
lem
enta
-ri
e B
&B
Agriturismo 14.645 58.709 4.541 24.856 19.186 83.565
Alloggi 31.694 144.882 9.729 53.307 41.423 198.189
Campeggi e Vill. 96.197 950.992 21.484 175.660 117.681 1.126.652
Altri 8.837 57.179 927 8.325 9.764 65.504
B&B 41.515 114.484 9.035 27.688 50.550 142.172
Complementari 192.888 1.326.246 45.716 289.836 238.604 1.616.082
Totale 1.318.400 6.663.085 284.612 1.848.496 1.603.012 8.511.581
Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria
Tab. 44 Composizione della domanda per tipologia ricettiva. Calabria anno 2015
Tipologia ricettiva Italiani Stranieri Totale
Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze
Alb
erg
hi
1 stella 9.921 29.646 1.398 3.468 11.319 33.114
2 stelle 29.049 124.441 3.636 10.253 32.685 134.694
3 stelle 320.559 1.532.717 61.515 431.383 382.074 1.964.100
4 stelle 563.771 2.575.376 111.605 693.863 675.376 3.269.239
5 stelle 22.331 70.169 3.121 12.737 25.452 82.906
R. T. A. 104.568 753.705 30.576 256.402 135.144 1.010.107
Alberghi 1.050.199 5.086.054 211.851 1.408.106 1.262.050 6.494.160
Co
mp
lem
enta
-ri
e B
&B
Agriturismo 13.596 48.910 2.878 17.506 16.474 66.416
Alloggi 21.388 112.350 6.128 39.724 27.516 152.074
Campeggi e Vill. 102.972 1.068.534 19.165 150.208 122.137 1.218.742
Altri 8.871 64.493 797 8.033 9.668 72.526
B&B 37.707 110.813 6.383 21.147 44.090 131.960
Complementari 184.534 1.405.100 35.351 236.618 219.885 1.641.718
Totale 1.234.733 6.491.154 247.202 1.644.724 1.481.935 8.135.878
Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria
Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 77
3.2 La provenienza
L’incidenza percentuale dei turisti stranieri, rispetto al peso degli ita-
liani, è relativamente bassa anche se, come evidenziato nel paragrafo
dell’analisi storica, negli ultimi anni si è attivata una consistente crescita
di stranieri nella provincia di Vibo Valentia.
Graf. 19 Distribuzione percentuale degli arrivi
secondo la provenienza. Anno 2017
Graf. 20 Distribuzione percentuale delle presen-
ze secondo la provenienza. Anno 2017
ITALIANI82,4
STRANIERI17,6
ITALIANI77,6
STRANIERI22,4
Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria
Tab. 45 Le principali nazioni, graduatoria delle presenze (2017) per paese d’origine. Calabria
Rank Nazione 2014 2015 2016 2017
1 Germania 472.703 466.639 463.667 590.988
2 Francia 142.765 149.308 214.373 185.435
3 Polonia 64.706 84.332 103.474 134.944
4 Svizzera e Liechtenstein 79.767 95.903 92.444 111.575
5 Repubblica Ceca 100.839 97.147 102.965 102.850
6 Austria 90.702 92.111 98.349 81.523
7 Slovacchia 54.292 67.689 71.391 74.045
8 Russia 150.768 48.310 41.179 70.701
9 Belgio 48.492 59.487 58.586 55.609
10 Stati Uniti America 34.732 33.672 36.398 45.635
11 Svezia 65.650 50.125 61.551 43.791
12 Regno Unito 40.140 59.908 39.539 38.374
13 Canada 21.067 23.310 26.821 29.693
14 Paesi Bassi 32.174 30.695 31.308 26.817
15 Romania 19.295 20.592 19.262 23.885
16 Egitto 10.614 29.509 30.977 23.128
17 Argentina 15.821 19.304 19.038 22.959
18 Australia 12.864 29.993 18.622 19.931
19 Spagna 26.261 19.822 13.564 19.016
20 Slovenia 6.489 6.672 9.153 14.171
Altri Paesi 128.549 160.196 296.433 305.553
Totale Paesi Esteri 1.618.690 1.644.724 1.849.094 2.020.623
Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria
78 Capitolo II
In termini di arrivi, solo il 17,6% dei turisti proviene dall’estero e ge-
nera il 22,4% dei pernottamenti nel complesso delle strutture ricettive.
La nazione da cui hanno origine i flussi esteri più consistenti diretti in
Calabria è la Germania con il 29,2% dei pernottamenti, Paese che
nell’ultimo anno ha fatto registrare un incremento delle presenze del 27%
(124 mila pernottamenti in più rispetto al 2016). Il Paese, invece, che ha
fatto registrare il miglior incremento percentuale è stato la Russia
(+71,7%) che rappresenta la quota del 3,5% delle presenze.
Graf. 21 Le principali nazioni, distribuzione per-
centuale delle presenze per paese d’origine.
Calabria 2017
Graf. 22 Le principali nazioni, variazione % delle
presenze di stranieri per Paese d’origine. Cala-
bria, Anno 2017/2016
15,1
0,7
0,9
1,0
1,1
1,1
1,2
1,3
1,5
1,9
2,2
2,3
2,8
3,5
3,7
4,0
5,1
5,5
6,7
9,2
29,2
Altri Paesi
Slovenia
Spagna
Australia
Argentina
Egitto
Romania
Paesi Bassi
Canada
Regno Unito
Svezia
Stati Uniti America
Belgio
Russia
Slovacchia
Austria
Repubblica Ceca
Svizzera e …
Polonia
Francia
Germania
-28,9
-25,3
-17,1
-14,3
-13,5
-5,1
-2,9
-0,1
3,1
3,7
7,0
10,7
20,6
20,7
24,0
25,4
27,5
30,4
40,2
54,8
71,7
Svezia
Egitto
Austria
Paesi Bassi
Francia
Belgio
Regno Unito
Repubblica Ceca
Altri Paesi
Slovacchia
Australia
Canada
Argentina
Svizzera e …
Romania
Stati Uniti America
Germania
Polonia
Spagna
Slovenia
Russia
Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria
Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 79
La provenienza dei turisti italiani conferma “la prossimità” e il turismo
interno alla regione: Campania (29,3%), Calabria (12,5%), Lazio (12,1%),
Puglia (10,5%). Troviamo, a seguire, la provenienza dalla Lombardia
(8,8%%) che spesso si caratterizza come turismo di “ritorno”.
Tab. 46 Graduatoria delle presenze (2017) per regione d’origine. Calabria. Anno 2014-2017
Rank Regione 2014 2015 2016 2017
1 Campania 1.869.436 1.977.267 1.974.906 2.050.825
2 Calabria 759.729 755.832 792.038 873.599
3 Lazio 751.315 797.276 806.480 849.675
4 Puglia 624.078 679.430 686.077 734.478
5 Lombardia 531.366 561.140 604.587 616.148
6 Sicilia 497.573 518.018 548.401 573.450
7 Piemonte 162.527 181.285 190.252 193.422
8 Toscana 153.520 171.251 177.621 188.832
9 Emilia Romagna 158.991 193.905 188.877 187.340
10 Veneto 137.506 136.117 149.678 163.525
11 Basilicata 139.968 150.713 145.688 145.093
12 Abruzzo 72.795 74.431 79.970 85.387
13 Umbria 62.756 63.671 64.619 66.866
14 Marche 49.987 52.183 64.175 66.285
15 Liguria 43.307 48.969 49.792 49.290
16 Bolzano-Bolzen 26.120 25.743 34.467 38.462
17 Molise 27.211 26.895 26.982 37.795
18 Friuli-Venezia G. 26.795 30.387 27.111 27.965
19 Trento 19.819 19.839 22.622 20.916
20 Sardegna 22.311 17.435 16.925 19.323
21 Valle d’Aosta 7.111 9.367 12.077 15.281
TOTALE ITALIA 6.144.221 6.491.154 6.663.085 7.003.957
Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria
Dall’analisi della provenienza degli italiani emerge, infatti, un dato si-
gnificativo, ossia come nelle strutture ufficiali risiedano soprattutto turisti
“provenienti” dalle regioni del Mezzogiorno.
80 Capitolo II
Graf. 23 distribuzione % delle presenze di italia-
ni per regione d’origine. Calabria, anno 2017
Graf. 24 Variazioni % delle presenze di italiani
per regione d’origine. Calabria, anno 2017/2016
0,2
0,3
0,3
0,4
0,5
0,5
0,7
0,9
1,0
1,2
2,1
2,3
2,7
2,7
2,8
8,2
8,8
10,5
12,1
12,5
29,3
Valle d'Aosta
Sardegna
Trento
Friuli-Venezia Giulia
Molise
Bolzano-Bolzen
Liguria
Marche
Umbria
Abruzzo
Basilicata
Veneto
Emilia Romagna
Toscana
Piemonte
Sicilia
Lombardia
Puglia
Lazio
Calabria
Campania
-7,5
-1,0
-0,8
-0,4
1,7
1,9
3,2
3,3
3,5
3,8
4,6
5,4
6,3
6,8
7,1
9,3
10,3
11,6
14,2
26,5
40,1
Trento
Liguria
Emilia Romagna
Basilicata
Piemonte
Lombardia
Friuli-Venezia Giulia
Marche
Umbria
Campania
Sicilia
Lazio
Toscana
Abruzzo
Puglia
Veneto
Calabria
Bolzano-Bolzen
Sardegna
Valle d'Aosta
Molise
Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria
3.3 La stagionalità
La stagionalità continua ed essere tra le più elevate d’Italia con il
massimo picco nei mesi di luglio e agosto, meno accentuata per gli stra-
nieri che da giugno ad ottobre si distribuiscono in un arco temporale più
ampio. Nel 2017, si ravvisano però segnali positivi rispetto all’anno pre-
cedente: la concentrazione nel mese di agosto passa dal 36% al 33%.
Nel raffronto fra l’anno 2016 e il 2017, la concentrazione delle presenze
degli italiani si attenua, passando, rispettivamente, da circa il 40% al
37%. Nonostante le favorevoli condizioni climatiche presenti quasi tutto
l’anno, non riesce ancora ad affiancarsi al prodotto turistico estivo quello
primaverile ed autunnale che potrebbe, invece, sfruttare le risorse cultu-
Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 81
rali come avviene ad esempio nella Spagna meridionale.
Per migliorare la capacità attrattiva e puntare su un numero elevato e
diversificato di flussi turistici è, inoltre necessario eliminare alcune critici-
tà: la prima, in ordine di importanza, riguarda il rapporto prezzo/qualità
ancora elevato specialmente per i servizi alberghieri ma anche per altri
servizi.
Tab. 47 Distribuzione mensile degli arrivi e delle presenze in Calabria. Valori assoluti Anno 2017
Arrivi Presenze
Mese Italiani Stranieri Totale Italiani Stranieri Totale
gen 55.669 3.892 59.561 119.867 25.744 145.611
feb 56.405 3.722 60.127 116.340 24.399 140.739
mar 58.965 6.269 65.234 125.109 29.075 154.184
apr 76.089 15.531 91.620 161.868 58.142 220.010
mag 87.196 31.950 119.146 195.795 144.714 340.509
giu 179.160 48.766 227.926 724.140 298.163 1.022.303
lug 298.511 66.636 365.147 1.803.350 460.436 2.263.786
ago 347.393 56.365 403.758 2.597.009 419.750 3.016.759
set 140.127 51.581 191.708 723.500 345.965 1.069.465
ott 71.257 23.429 94.686 180.107 154.472 334.579
nov 54.225 5.216 59.441 128.887 35.430 164.317
dic 57.722 3.796 61.518 127.985 24.333 152.318
Anno 1.482.719 317.153 1.799.872 7.003.957 2.020.623 9.024.580
Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria
Graf. 25 Distribuzione percentuale mensile delle presenze in Calabria. Anno 2017
1,6 1,6 1,7 2,43,8
11,3
25,1
33,4
11,9
3,71,8 1,7
0
5
10
15
20
25
30
35
40
GEN FEB MAR APR MAG GIU LUG AGO SET OTT NOV DIC
Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria
82 Capitolo II
Graf. 26 Distribuzione percentuale mensile delle presenze di italiani in Calabria. Anno 2017
1,7 1,7 1,8 2,3 2,8
10,3
25,7
37,1
10,3
2,6 1,8 1,8
0
5
10
15
20
25
30
35
40
GEN FEB MAR APR MAG GIU LUG AGO SET OTT NOV DIC
Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria
Graf. 27 Distribuzione percentuale mensile delle presenze di stranieri in Calabria. Anno 2017
1,3 1,2 1,42,9
7,2
14,8
22,8
20,8
17,1
7,6
1,8 1,2
0
5
10
15
20
25
GEN FEB MAR APR MAG GIU LUG AGO SET OTT NOV DIC
Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria
Gli ingredienti che rendono appetibile la Calabria non sono sempli-
Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 83
cemente “sole e mare”, ma soprattutto l’atmosfera dei luoghi che consen-
te di immergersi nella realtà locale assaporandone tutti gli aspetti. Se si
considera soltanto il prodotto balneare, la Calabria non riesce, infatti, ad
essere competitiva rispetto a Paesi come Spagna e Croazia ma sicura-
mente è in grado di offrire ai turisti un ampio ventaglio di possibilità tra
cui scegliere: arte, cultura, mare, natura, gastronomia, tradizioni.
Alcune considerazioni
Il turismo, pur essendo un fenomeno complesso, si caratterizza per
lo spostamento fisico sul territorio. Il luogo fisico è, però, solo la parte più
evidente di un territorio che può trovare nel turismo il suo strumento di
valorizzazione ma le risorse per poter trasmettere un’emozione al visita-
tore devono essere anche funzionali.
In Calabria abbiamo luoghi esteticamente belli ma non sempre ade-
guati nella qualità e quantità dei servizi offerti. Il collegamento tra bellez-
za e turismo è quindi strettamente connesso al sistema dei servizi, cer-
tamente al sistema ricettivo ma, allo stesso tempo, ai servizi di mobilità e
trasporto che devono essere in grado di connettere territori non necessa-
riamente contigui. Il tema dell’accessibilità non è nuovo, risultando in fu-
turo sempre più un fattore di competitività in quanto determinante nella
scelta della destinazione turistica. L’evoluzione del sistema trasportistico
ha infatti cambiato il concetto di distanza e questo produrrà due impor-
tanti cambiamenti: l’incremento dei day visitors e la maggior frequenza di
viaggi esperienziali effettuati, complice un sistema trasportistico sempre
più veloce ed economico in luoghi non necessariamente contigui6.
Il turismo deve diventare l’elemento che valorizza le infrastrutture di
trasporto e di offerta turistica.
Mobilità e turismo necessitano di conoscere il territorio anche attra-
verso l’individuazione dei punti funzionali alla programmazione degli in-
6 2.4 Turismo e trasporti: un binomio inscindibile A cura di Francesca Palmas, Università degli Studi di Palermo
84 Capitolo II
terventi settoriali ed in particolare delle infrastrutture.
Le infrastrutture sono strutturate ancora secondo una logica pre-
bellica dove la mobilità territoriale, rapida e continua, era considerata an-
cora un elemento eccezionale. Nel corso di questi anni, il progresso tec-
nologico e la maggiore mobilità territoriale delle persone, richiedono un
cambiamento di impostazione che prevede una integrazione completa tra
le infrastrutture di trasporto e, tra queste e quelle digitali.
L’Italia, ad esempio, si caratterizza per essere tra i Paesi con il più
elevato numero di aeroporti ma il numero dei passeggeri su voli aerei per
residente presenta valori più bassi rispetto agli altri principali competitor.
Questo è dovuto anche al fatto che in Italia si continua a viaggiare
soprattutto in automobile: nel 2017 l’auto si conferma il mezzo di traspor-
to più utilizzato per viaggiare (61,4%), mentre seguono, a grande distan-
za, aereo e treno (rispettivamente 18,6% e 9,8%). L’aereo è utilizzato
soprattutto per i viaggi di lavoro (29,0%) e le vacanze lunghe (22,2%),
meno per le vacanze brevi (12,3%); il treno è scelto in oltre un quinto dei
viaggi di affari (21,3%). L’utilizzo del pullman come principale mezzo di
trasporto interessa appena il 5,1% dei viaggi7.
Nelle destinazioni che ambiscono ad essere competitive nel turismo,
la sinergia trasporti-turismo è una priorità e uno dei pre-requisiti per ga-
rantire il suo sviluppo competitivo e sostenibile di lungo periodo (Pri-
deaux, 2000). Lo sviluppo del turismo, pertanto, è condizionato non solo
da idonee strutture ricettive ma anche da un sistema di trasporti adegua-
to alla domanda dei flussi turistici che possa garantire l’accessibilità alle
destinazioni nelle diverse stagioni dell’anno (compresi i periodi di mag-
gior affollamento).
Le statistiche dei servizi, in particolare quelle del trasporto, non forni-
scono importanti indicatori, ad esempio di connettività, che invece con-
sentirebbero di avere un quadro utile in sede di programmazione. Si do-
vrebbe riuscire a pervenire ad un nuovo modello di programmazione ter- 7 Viaggi vacanze in Italia e all’estero- Istat (Anno 2017)
Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 85
ritoriale, in particolare dei servizi, ad esempio utilizzando il tempo neces-
sario per raggiungere i luoghi come indicatore di efficacia (Alampi e Mes-
sina, 2011).
L’informazione statistica sul turismo deve quindi saper andare al di là
delle statistiche sul turismo (Antolini, 2014), deve essere trasversale va-
lorizzando la conoscenza della dotazione infrastrutturale ma deve anche
poter disporre di indicatori di accessibilità, di connettività e di prezzo dei
servizi8 (Bronzini etal., 2011).
La capacità di organizzare servizi efficienti sotto il profilo quantitativo
e qualitativo è un aspetto fondamentale per migliorare la competitività dei
territori specialmente in ambito turistico.
Un ruolo di primo piano viene ricoperto anche dalle innovazioni tec-
nologiche; infatti, grande importanza spetta alle promettenti start up del
settore, un nutrito “esercito” di innovatori che si accresce di anno in anno
e alimenta il mercato on line con offerte sempre più specializzate. Per il
business dell’e-commerce è d’altronde fondamentale il settore turistico;
basti pensare che in Italia è il primo comparto, valutato per il solo 2016 in
circa 8,6 milioni di euro, pari al 44% degli acquisti online complessivi9.
Gli strumenti digitali sono entrati nella quotidianità e vi si ricorre
sempre più spesso per promuovere la propria offerta ma anche per “rin-
novarla”, consapevoli che il web è diventato lo strumento prioritario nella
scelta della località da visitare ma soprattutto delle modalità di viaggio e
alloggio da scegliere. Basti pensare che Internet influenza in modo deci-
sivo le decisioni di circa il 40% dei turisti in viaggio in Italia, con informa-
zioni e notizie sui social, offerte promozionali, recensioni sui portali, ecc.,
8 Ad esempio non è superfluo sapere che Londra Gatwick dista 45 chilometri dal centro di Londra e che sono necessari 30 minuti per arrivare in città, con una spesa per il passeggero di 22,5 euro, op-pure che a Francoforte con appena 10 minuti si raggiunge l’aeroporto dal centro, con una spesa di 4,80 euro, mentre a Praga ci vogliono 15 minuti in autobus con un costo di 0,90 euro o, infine, che lo scalo internazionale di Amsterdam Schiphol è raggiungibile in 14 minuti di treno con un costo di 4,20 euro12. Queste sono informazioni molto importanti per comprendere come migliorare la competitività delle destinazioni. 9 Le start up del turismo: una sfida online. Cfr. XXI Rapporto sul turismo italiano 2016-2017 a cura di E. Becheri
86 Capitolo II
in un passaparola che ormai è sempre più virtuale.
Nel corso della vacanza in Italia, 4 turisti (italiani e stranieri) su 10
cercano informazioni tramite il mobile, soprattutto per le esperienze eno-
gastronomiche (72%), per quelle culturali (il 41% ricerca musei e monu-
menti ed il 39% eventi) e di intrattenimento (33%) ma anche per motiva-
zioni di ordine pratico, quali la ricerca delle modalità di trasporto (31,6%)
o di alloggio (21%).
Per mantenere la crescita che si è innescata e diventare sempre più
competitivi in un settore così strategico, per il nostro territorio non resta
che essere “innovi-sti”.
i I dati utilizzati nei capitoli I e II sono stati rilevati nel corso degli anni (dal 2007 al 2017) dal Sistema Informativo turistico della Regione Calabria nell’ambito delle rilevazioni ISTAT sulla “Capacità degli esercizi ricettivi” (codice IST-00138), e sul “Movimento dei clienti negli esercizi ricettivi” (codice IST-00139), in attuazione del Regolamento (UE) n. 692/2011 del Parlamento Europeo e del Consiglio, del 6 luglio 2011, relativo alle statistiche europee sul turismo. Le rilevazioni sono previste dal Programma statistico nazionale, si veda: http://www.istat.it/it/istituto-nazionale-di-statistica/organizzazione/normativa. Per le rilevazioni in oggetto l’Istat si avvale della collaborazione degli Uffici di statistica delle Regioni e delle Province Autonome i quali, a loro volta, possono avvalersi degli uffici competenti in materia di turismo a livello regionale, provinciale o sub provinciale.
III TRASFORMARE I GAP IN OPPORTUNITÀ
Emilio Becheri, Michela Ciccarelli
Premessa
La Calabria è una regione mediana, come evidenziano i suoi para-
metri essenziali di riferimento che la collocano in decima posizione fra
quelle italiane sia per la popolazione presente rispetto al totale nazionale
con una quota del 3,2%, fra un massimo del 16,5% in Lombardia ed un
minimo dello 0,2% in Molise, sia per la dimensione territoriale rispetto
all’intera area del Bel Paese con una quota del 5,0%, fra un massimo
dell’8,6% in Piemonte ed un minimo dell’1,1% in Valle d’Aosta.
Con riferimento alle otto regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Molise,
Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna) la Calabria
identifica il 9,5% della popolazione e il 12,3% del territorio.
Il Mezzogiorno, nel suo complesso, raccoglie il 34,3% della popola-
zione residente in Italia ed ha una dimensione del 41,0% rispetto a quella
totale nazionale.
Considerando il turismo presente nella regione sono possibili varie
letture a seconda della fonte utilizzata ma da tutte emerge la presenza di
molti gap rispetto alle regioni turistiche leader e, quindi, la presenza di
molte opportunità per uno sviluppo turistico sempre atteso ma per lunghi
anni, fino al 2014, mai esplicatosi secondo le potenzialità.
1. Il movimento turistico secondo l’Istat
1.1 Il periodo 2014-2017
Secondo Istat, che è la fonte di riferimento ufficiale che poi confluisce
nelle statistiche Eurostat, le presenze complessive di turisti rilevate nel
2016 (ultimo anno con statistiche definitive) nella regione sono state
8,511.581 milioni, pari al 2,1% del totale nazionale; più precisamente pari
88 Capitolo III
al 3,27% di quelle domestiche, dei residenti in Italia, ed allo 0,93% di
quelle dall’estero.
Nel 2017 le presenze sono aumentate del 6,0% raggiungendo 9,025
milioni; nel frattempo gli arrivi sono passati da 1,603 milioni a 2,800 mi-
lioni con un aumento percentuale 12,3%, più che doppio rispetto a quello
delle presenze.
Tab. 1 Movimento turistico in Calabria ed in Italia nel periodo 2014-2017. Valori assoluti, variazioni
percentuali di anno in anno e 2014-2017; quote di mercato
Italiani Stranieri Totali
Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze
Calabria2014 1.161.105 6.144.221 241.268 1.618.710 1.402.373 7.762.931
2015 1.234.823 6.504.946 247.205 1.646.288 1.482.028 8.151.234
2016 1.318.400 6.663.085 284.612 1.848.496 1.603.012 8.511.581
2017 1.482.719 7.003.957 317.153 2.020.623 1.799.872 9.024.580
Variazioni percentuali
2014 -4,68 -3,08 -5,14 -2,69 -4,76 -3,00
2015 6,35 5,87 2,46 1,70 5,68 5,00
2016 6,77 2,43 15,13 12,28 8,16 4,42
2017 12,46 5,12 11,43 9,31 12,28 6,03
2017/2014 27,70 13,99 31,45 24,83 28,34 16,25
Quote di mercato sul totale nazionale
2014 2,11 3,22 0,47 0,87 1,32 2,05
2015 2,12 3,25 0,45 0,85 1,31 2,07
2016 2,19 3,27 0,50 0,93 1,37 2,11
2017 2,36 3,25 0,53 0,96 1,47 2,11
Italia
2014 54.916.852 190.978.299 51.635.500 186.792.507 106.552.352 377.770.806
2015 58.352.886 200.249.044 55.039.251 192.625.026 113.392.137 392.874.070
2016 60.180.004 203.540.299 56.764.239 199.421.814 116.944.243 402.962.113
2017 62.885.938 215.713.471 59.316.586 211.348.672 122.202.524 427.062.143
Variazioni percentuali
2014 2,46 -0,53 2,73 1,08 2,59 0,26
2015 6,26 4,85 6,59 3,12 6,42 4,00
2016 3,13 1,64 3,13 3,53 3,13 2,57
2017 4,50 5,98 4,50 5,98 4,50 5,98
2017/2014 14,51 12,95 14,88 13,15 14,69 13,05
Fonte: elaborazioni NMTC su dati Istat
A partire dal 2015 la regione sembra avere avviato un percorso posi-
tivo di sviluppo che ha determinato una crescita maggiore di quella rile-
Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 89
vata a livello nazionale con un aumento delle quote di mercato.
L’anno 2014 può essere considerato un punto di minimo per il peso
del turismo della Calabria sul totale nazionale con una incidenza in ter-
mini di arrivi pari all’1,32% del totale nazionale ed in termini di presenze
pari al 2,05%.
Nel triennio successivo gli arrivi aumentano del 28,3% e le presenze
del 16,3%, in misura maggiore di quanto avviene a livello nazionale e
raggiungendo una quota dell’1,47% e del 2,11%.
Si tratta di un incremento notevole tenuto conto del fatto che, gene-
ralmente, in campo turistico i cambiamenti sono molto lenti e si sedimen-
tano e diventano evidenti solo nel corso di più anni.
In particolare, nel triennio 2015-2017 si verifica, in termini relativi, un
forte aumento degli arrivi e delle presenze internazionali con una cresci-
ta, rispetto al 2014, del 31,5% e del 24,8%, senza alcun riscontro nei pe-
riodi precedenti.
Il tasso medio annuo di crescita nel triennio 2015-2017 è dell’8,7%
per gli arrivi e del 5,1% per le presenze, mentre a livello nazionale i ri-
spettivi tassi di crescita sono del 4,7% e del 4,2%.
Anche la Calabria sta godendo del buon andamento generale che il
turismo domestico ha mostrato, con una vera e propria inversione di ten-
denza positiva in atto a partire dal 2015.
Pur se non sono ancora disponibili i dati definitivi, nel 2017 anche le
altre regioni del Mezzogiorno sembrano avere goduto di incrementi simili
a quello della Calabria.
Confrontando i dati delle presenze 2006 con quelli delle presenze
2016 appare evidente che, complessivamente, sono aumentate del 9,9%
ad un tma (tasso medio annuo) dello 0,95%, con un massimo rilevato per
la Puglia, con un aumento del 39,9% ad un tma del 3,41%; segue la
Lombardia con un aumento del 37,6% ad un tma del 3,24%.
Vi sono anche regioni che nel 2016 mostrano un numero minore di
presenze rispetto al 2006, con massimo negativo del -38,0% in Molise,
ad un tma del -4,68%.
90 Capitolo III
Le altre regioni con andamento negativo a causa del cattivo anda-
mento della domanda domestica sono: Abruzzo (-17,9%; tma -1,95%);
Marche (-7,3%; tma -0,75%), Sicilia (-6,0%; tma -0,62%); Umbria (-2,5%;
tma -0,25%); Friuli-Venezia Giulia (-2,1%; tma -0,21%); Lazio (-0,1%;
tma -0,01%).
Graf. 1 Presenze turistiche degli italiani e degli stranieri rilevate in Calabria nel periodo 2008-2017
0
1.000.000
2.000.000
3.000.000
4.000.000
5.000.000
6.000.000
7.000.000
8.000.000
2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017
Stranieri Italiani
Fonte: elaborazione NMTC su dati Istat
La Calabria, nello stesso periodo, mostra un aumento di presenze
del 4,4%, ad un tma dello 0,43%, inferiore alla media nazionale del 9,9%
ad un tma dello 0,95%. È la dodicesima regione nella graduatoria degli
aumenti rilevati.
Le regioni che registrano un aumento maggiore della media naziona-
le sono Puglia (39,9%; tma 3,41%)), Lombardia (37,6%; tma 3,25%), Ba-
silicata (34,5%, tma 3,01), Sardegna (28,1%; tma 2,50%), Piemonte
(26,6%; tma 2,39%), Trentino-Alto Adige (17,7%; tma 1,64) e Veneto
(10,2%; tma 0,97%).
Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 91
Graf. 2 Presenze di italiani, di stranieri e complessive in Calabria e quota di presenze degli stranieri
negli anni dal 2008 al 2017
17,3 17,4 17,2 19,2 19,7 20,7 20,8 20,2 21,7 22,4
0
1.000.000
2.000.000
3.000.000
4.000.000
5.000.000
6.000.000
7.000.000
8.000.000
9.000.000
10.000.000
2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017
Stranieri Italiani
Fonte: elaborazione NMTC su dati Istat
Graf. 3 Presenze indicizzate e linee di tendenza degli italiani, degli stranieri e totali in Calabria;
2008=100,00
80
90
100
110
120
130
140
2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017
Stranieri Italiani
Totale Calabria Lineare (Stranieri)
Lineare (Italiani) Lineare (Totale Calabria)
Fonte: elaborazioni NMTC su dati Istat
Fra le regioni meridionali la Calabria rileva un aumento minore rispet-
92 Capitolo III
to a Puglia, Basilicata, Sardegna, mentre rileva un aumento maggiore ri-
spetto a Campania, Sicilia, Abruzzo e Molise.
Con riferimento alle macroarea, ed all’intero periodo, il Mezzogiorno
aumenta dell’8,6% le proprie presenze a fronte del 4,4% della Calabria.
Graf.4 Variazioni percentuali delle presenze di turisti nelle regioni italiane nel periodo 2006-2016
39,937,634,528,126,6
17,710,2 9,9 8,2 8,1 5,9 4,4 3,8 1,0
-0,1 -2,1 -2,5 -6,0 -7,3
-17,9
-38,0
Fonte: elaborazioni NMTC su dati Istat
Graf. 5 Variazioni percentuali delle presenze di turisti nelle macroaree italiane nel periodo 2006-2016
25,6
9,2
2,4
8,69,9
Nord Ovest Nord Est Centro Mezzogiorno Media italia
Fonte: elaborazioni NMTC su dati Istat
Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 93
Il movimento turistico del Nord Ovest aumenta del 25,6%, quello del
Nord Est del 9,2% e quello del Centro del 2,4%.
Fra le macroaree solo il Nord Ovest presenta una variazione percen-
tuale media superiore alla media nazionale, mentre le altre tre macroaree
presentano una variazione percentuale minore.
Se invece delle variazioni percentuali, che sono un valore relativo,
consideriamo i differenziali, cioè quanto dell’aumento complessivo rileva-
to sul territorio nazionale è attribuibile alle singole macroaree, più dei tre
quarti (76,5%) dell’incremento rilevato nel decennio 2006-2016 è attribui-
bile al Nord: il 39,3% al Nord Ovest e il 37,2% al Nord Est.
Il 17,3% è dovuto alle regioni del Mezzogiorno ed il 6,2% a quelle del
Centro.
Il Nord Est, con una variazione percentuale del 9,2% determina un
differenziale del 37,2%.
Graf. 6 Quota del differenziale di aumento delle macroaree nel periodo 2000-2016
Nord Ovest39%
Nord Est37%
Centro6%
Mezzogiorno18%
Fonte: elaborazione NMTC su dati Istat
Con riferimento alle singole regioni, i differenziali rivelano che la re-
gione che ha visto il maggiore aumento di presenze, in valore assoluto,
nel decennio 2006-2016 è la Lombardia con un aumento di 10,2 milioni
94 Capitolo III
di presenze, pari al 28,15% dell’aumento complessivo che si è verificato
nel periodo.
Nello stesso periodo il Trentino Alto Adige rileva un aumento di 7,3
milioni a fronte di una variazione percentuale del 17,7%.
Può essere interessante rilevare come a fronte della massima per-
centuale relativa, del 39,9%, la Puglia incida per l’11,4% sul differenziale
assoluto.
La Basilicata con una variazione del 34,5%, determina solo l’1,75%
del differenziale totale.
Parallelamente il Molise, con una variazione percentuale negativa
del -38,0%, incide negativamente solo per lo -0,8% sul differenziale.
La Calabria, con una variazione percentuale del 4,4% incide positi-
vamente per l’1,0% sul differenziale.
Con riferimento al periodo 2006-2017 risulta evidente che, per la Ca-
labria, solo negli ultimi due anni il movimento complessivo delle presen-
ze, con 8,512 milioni nel 2016 e 9,025 milioni nel 2017, rivela un valore
assoluto maggiore di quello del 2008 che fu di 8,493 milioni di presenze.
Graf. 7 Differenziale di aumento delle presenze delle macroaree nel periodo 2008-2016. Valori asso-
luti in migliaia
Fonte: elaborazione NMTC su dati Istat
Nel periodo 2008-2014 l’andamento negativo dei nazionali, con una
Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 95
diminuzione del -12,5%, corrispondente ad un tma del -2,2%, per un dif-
ferenziale negativo di -880,490 mila presenze, non è stato compensato
dal forte aumento di quelle straniere che sono aumentate del 10,2% ad
un tma dell’1,63%, per un differenziale di 150,082 mila presenze.
Come conseguenza, il movimento complessivo nella regione nei sei
anni dal 2008 al 2014 è diminuito del -8,6% ad un tma del -1,5%, con un
differenziale negativo di -730.408 pernottamenti.
Dal 2015, come si è visto, è in atto un’inversione di tendenza della
componente domestica che aumenta del 5,9% rispetto all’anno prece-
dente per incrementarsi ancora del 2,4% nel 2016 e del 5,1% nel 2017.
Gli stranieri diminuiscono nel 2014 rispetto all’anno precedente, ri-
prendendo poi un trend positivo.
Dal 2015 gli andamenti positivi della componente estera si sommano
a quelli positivi della componente nazionale.
In seguito ai forti incrementi dell’ultimo triennio, nell’ultimo anno
(2017) la componente nazionale è tornata ai livelli dei pernottamenti di
inizio periodo, con 7,004 milioni a fronte dei 7,025 milioni del 2008.
Le ragioni dell’inversione di tendenza per la componente domestica
sono imputabili, in buona parte, ai cambiamenti delle strategie di scelta
dei clienti, che dopo i gravi fatti esogeni accaduti in alcuni Paesi hanno
aumentato la rilevanza della componente della sicurezza fra le motiva-
zioni di scelta, determinando una maggiore propensione a rimanere entro
i confini nazionali.
1.2 I ritardi storici
A fronte di un andamento di breve periodo (2014-2017) molto positi-
vo della Calabria, tuttavia, permangono alcuni gap strutturali storici della
regione che ne caratterizzano la composizione e ne definiscono l’identità
turistica.
Occorre prenderne atto per impostare un programma in grado di de-
terminare il superamento di tali ritardi con azioni che determinano effetti
di anno in anno per poi solidificarsi nel tempo.
96 Capitolo III
I principali gap strutturali che da sempre caratterizzano la regione
sono:
lo scarso movimento turistico degli stranieri;
la quasi monovalenza della motivazione balneare;
la forte concentrazione di presenze nel periodo estivo di punta (luglio-
agosto);
la forte concentrazione territoriale delle presenze in due province,
Cosenza e Vibo Valentia, che raccolgono circa i due terzi (65,5%)
delle presenze regionali;
una certa obsolescenza delle strutture ricettive e ristorative;
la compresenza di condizioni che, nel loro insieme, determinano un
basso tasso di turisticità della regione.
Se con unico indice di turisticità si tiene contemporaneamente conto
della dimensione territoriale e della popolazione presente, parametrando
tale indice a 100,0 come media nazionale delle presenze turistiche, se-
condo elaborazioni effettuate su dati Istat la Calabria rileva un grado di
turisticità di 53,5, fra un massimo del 474,2 rilevato per il Trentino Alto
Adige ed un minimo del 15,0 e uno del 39,6 rilevati per il Molise e la Ba-
silicata.
Graf. 8 Intensità turistica delle regioni italiane. Media Italia=100. Anno 2016
474,2
245,4 233,8
176,5161,2
127,1110,9 107,4 100,0 90,5 86,3 82,3 80,1 77,1
56,0 54,4 53,5 44,7 40,2 39,615,0
Fonte: elaborazione NMTC sui dati Istat
Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 97
Anche il Piemonte, oltre queste ultime due, presenta un grado di turi-
sticità inferiore a quello della Calabria con una quota del 44,7%.
Graf. 9 Intensità turistica delle regioni italiane rispetto alla popolazione residente e rispetto alla di-
mensione territoriale. Anno 2016
682,6
411,0
200,4 178,0144,6 127,9 122,7 118,3 102,4 101,3 100,0 81,9 69,6 65,1 61,8 55,8 53,4 51,2 48,0 40,7 22,3
Intensità turistica rispetto alla popolazione. Media Italia = 100,0
267,2 265,8
208,3
144,5 139,8126,3
116,8 109,0100,0 96,5
79,7 78,6
55,4 53,042,3 41,9 41,9 41,4 39,8
17,57,7
0,0
50,0
100,0
150,0
200,0
250,0
300,0
Intensità turistica rispetto al territorio. Media Italia = 100,0
Fonte: elaborazione NMTC su dati Istat
Cercheremo di osservare il posizionamento della Calabra turistica
secondo questo duplice approccio, considerando da un lato i ritardi in at-
to e dall’altro le potenzialità del comparto, tenendo conto dei diversi modi
con i quali il turismo può apparire e può essere letto.
Infatti anche per il turismo, come per molti altri comparti, può essere
98 Capitolo III
fatto riferimento ad un mercato immaginario e ad un mercato reale, fra
loro assai diversi.
Il mercato reale è quello degli operatori che ogni giorno devono tene-
re conto dei mutamenti continuamente in atto sul piano della competitivi-
tà e dell’avvento di nuove tipologie di servizi e di prodotti; il mercato im-
maginario è quello percepito dalle istituzioni, spesso assai diverso da
quello reale.
Nel corso degli anni mercato reale e mercato immaginario si sono
avvicinati e allontanati, come ad esempio si è verificato con l’attivazione
dei STL (Sistemi Turistici Locali), creati dalle istituzioni e poi rinnegati,
oppure come si è verificato anche per i parchi letterari, anche questi atti-
vati e poi dimenticati.
Obiettivo delle azioni di governo dovrebbe essere quello di fare sì
che mercato reale e mercato immaginario tendano ad avvicinarsi fra loro.
Per questo motivo, stiamo analizzando prima il mercato così come
appare secondo la fonte Istat con i dati raccolti presso gli esercizi ricetti-
vi, per poi completare le valutazioni con riferimento ad altre fonti quali le
indagini della Banca d’Italia e altre indagini campionarie.
Storicamente, la Calabria è fra le regioni che presentano i maggiori
gap rispetto alla media nazionale per quanto riguarda l’incidenza del mo-
vimento degli stranieri su quello complessivo.
Nel 2016, ultimo anno per il quale è possibile un confronto, solo il
17,6% degli arrivi ed il 21,7% delle presenze rilevati in Calabria è attri-
buibile alla componente estera, a fronte del 48,5% e del 49,5% della me-
dia nazionale.
Considerando tutte le altre regioni con esclusione della Calabria,
l’incidenza media degli stranieri è del 49,0% per gli arrivi e del 50,1% per
le presenze.
Le regioni che presentano una incidenza minore della componente
straniera, in termini di presenze, rispetto alla Calabria sono la Puglia con
il 20,7%, le Marche con il 17,9%, l’Abruzzo con il 14,3%, la Basilicata con
il 10,7% ed il Molise con il 9,8%.
Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 99
La maggiore incidenza della componente estera si verifica per il Ve-
neto, con una quota del 67,2% ed il Lazio con una del 61,0%.
Anche Lombardia (59,9%), Trentino Alto Adige (59,2%), Friuli Vene-
zia Giulia (55,9%), Toscana (64,2%) e Sicilia (50,2%), presentano più
presenze straniere di quelle domestiche. Fra le regioni meridionali la Ca-
labria si colloca in una posizione mediana perché anche Sardegna e
Campania, oltre la Sicilia, presentano una quota di stranieri più rilevante,
mentre per le altre quattro regioni la quota è minore.
Graf. 10 Quota di presenze straniere rispetto a quelle totali nelle regioni italiane nell’anno 2016
67,261,0 59,9 59,2
55,9 54,250,2 49,5 47,7 47,1
41,9 40,1 39,436,2
26,721,7 20,7
17,914,3
10,7 9,8
Fonte: elaborazioni NMTC su dati Istat
Graf. 11 Quota di presenze straniere nelle macroaree italiane. Anno 2016
51,0 54,6
50,7
36,3
49,5
Nord Ovest Nord Est Centro Mezzogiorno Italia
Fonte: elaborazione NMTC su dati Istat
100 Capitolo III
Di fatto le presenze straniere sono molto carenti in tutta la fascia co-
stiera orientale del Mezzogiorno (Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata)
come ben si evince dal grafico 10.
La scarsa presenza di stranieri appare anche a livello di macroarea:
nel Mezzogiorno si identificano solo il 36,3% delle presenze straniere to-
tali, mentre nel Centro il 50,7%; il 51,0% nel Nord Ovest, il 54,6% nel
Nord Est ed il 50,7% nel Centro.
Le presenze straniere in Calabria sono presenti con una diversa in-
cidenza percentuale nei vari mesi dell’anno, con massimi relativi del
44,9% nel mese di maggio e del 42,5% nel mese di ottobre; i minimi rela-
tivi si verificano nel mese di agosto con un’incidenza del 13,9% e nel
mese di febbraio del 13,6%.
Graf.12 Distribuzione delle presenze mensili fra italiani e stranieri all’interno dei singoli mesi. Cala-
bria anno 2016
14,4 13,6 16,922,5
44,9
28,921,0
13,9
31,342,5
21,3 16,9
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
100%
Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic
Calabria: distribuzione delle presenze mensili per provenienza in valori assoluti (2016)
Paesi esteri (Calabria) Italia
Fonte: elaborazione NMTC su dati Istat
Considerando le province della regione nel 2017, l’incidenza delle
presenze straniere sul totale è massima per quella di Vibo Valentia ove
gli stranieri identificano il 45,6% di quelle totali provinciali (nel 2016 erano
il 43,6%); è minima per la provincia di Crotone ove ne identificano il
Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 101
9,4%; mentre a Cosenza la quota di presenze straniere è dell’11,1%.
Nel 2017 assai più della metà delle presenze straniere regionali, il
58,1%, trova la sua collocazione nella provincia di Vibo Valentia, mentre
la minore quota, il 4,4%, si realizza a Crotone. Poche sono le presenze
straniere anche nel reggino, pari a al 7,9%.
Il grafico 13 esplicita la ripartizione delle presenze dei turisti stranieri
fra le province per singolo mese nell’anno 2016.
Tab. 2 Arrivi e presenze di italiani e stranieri nelle province della Calabria nel 2017. Valori assoluti,
quote di mercato degli italiani e degli stranieri, distribuzione fra le province
Italiani Stranieri Totale
Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze
Cosenza 617.587 2.971.443 71.178 369.926 688.765 3.341.369
Catanzaro 291.598 1.240.996 45.062 227.956 336.660 1.468.952
Crotone 130.870 859.087 14.434 89.061 145.304 948.148
Reggio Calabria 188.053 532.261 33.801 160.003 221.854 692.264
Vibo Valentia 254.611 1.400.170 152.678 1.173.677 407.289 2.573.847
Calabria 1.482.719 7.003.957 317.153 2.020.623 1.799.872 9.024.580
Quote di mercato degli italiani e degli stranieri
Cosenza 89,7 88,9 10,3 11,1 100,0 100,0
Catanzaro 86,6 84,5 13,4 15,5 100,0 100,0
Crotone 90,1 90,6 9,9 9,4 100,0 100,0
Reggio Calabria 84,8 76,9 15,2 23,1 100,0 100,0
Vibo Valentia 62,5 54,4 37,5 45,6 100,0 100,0
Calabria 82,4 77,6 17,6 22,4 100,0 100,0
Distribuzione fra le province
Cosenza 41,7 42,4 22,4 18,3 38,3 37,0
Catanzaro 19,7 17,7 14,2 11,3 18,7 16,3
Crotone 8,8 12,3 4,6 4,4 8,1 10,5
Reggio Calabria 12,7 7,6 10,7 7,9 12,3 7,7
Vibo Valentia 17,2 20,0 48,1 58,1 22,6 28,5
Calabria 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
Fonte: elaborazioni su dati Istat
L’eccessiva stagionalità è un altro dei problemi del turismo calabre-
102 Capitolo III
se, così come la quasi esclusiva percezione della destinazione come re-
gione balneare, la cosiddetta monovalenza balneare.
I due problemi sono strettamente interdipendenti in quanto i turismi
del mare del Bel Paese sono, per loro natura, di impronta fortemente
estiva.
La Calabria è la regione italiana che presenta la maggiore concen-
trazione di presenze in agosto e nei due mesi estivi, così come è la re-
gione che presenta una delle maggiori incidenze del turismo delle località
marine rispetto alle altre località.
Graf.13 Ripartizione delle quote mensili di turismo straniero fra le province della Calabria. Anno 2016
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
100%
Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic
Vibo Valentia
Crotone
Reggio diCalabria
Catanzaro
Cosenza
Fonte: elaborazione NMTC su dati Istat
Guardando la stagionalità delle presenze degli stranieri e quella degli
italiani appaiono alcune diversità, il massimo delle presenze si realizza
per i primi nel mese di luglio con una quota del 25,1% delle presenze an-
nuali, mentre per gli italiani si realizza ad agosto con una quota assai più
elevata, del 39,9%.
Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 103
Graf. 14 Presenze assolute degli italiani e degli stranieri nei vari mesi dell’anno e loro distribuzione
percentuale
0
500.000
1.000.000
1.500.000
2.000.000
2.500.000
3.000.000
Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic
Valori assoluti
0
5
10
15
20
25
30
35
40
45
Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic
Distribuzione percentuale
Stranieri Italiani
Fonte: elaborazioni NMTC su dati Istat
Il grafico 14 presenta sia i valori assoluti mensili delle presenze di ita-
104 Capitolo III
liani e di stranieri per mese, sia la loro distribuzione percentuale per me-
se.
Il movimento dei nazionali appare assai più concentrato nei mesi
estivi rispetto a quello degli stranieri.
Graf. 15 Presenze mensili degli stranieri nei vari mesi dell’anno nelle province calabresi. Anno 2016
0
50.000
100.000
150.000
200.000
250.000
300.000
Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic
Cosenza Catanzaro Reggio di Calabria
Crotone Vibo Valentia
Fonte: elaborazioni NMTC su dati Istat
Graf. 16 Presenze mensili degli italiani nei vari mesi dell’anno nelle province calabresi. Anno 2016
0
200.000
400.000
600.000
800.000
1.000.000
1.200.000
Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic
Cosenza Catanzaro Reggio di Calabria
Crotone Vibo Valentia
Fonte: elaborazione NMTC su dati Istat.
Circa i due terzi, il 66,0% delle presenze domestiche è concentrato
nei due mesi estivi di luglio e agosto, mentre negli stessi mesi si concen-
Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 105
trano meno della metà, il 48,3% delle presenze straniere.
Graf. 17 Distribuzione delle presenze fra i vari mesi dell’anno in Calabria e in Italia. Anno 2016
17,7
20,4
25,9
36,2
0,0
5,0
10,0
15,0
20,0
25,0
30,0
35,0
40,0
Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic
Italia - Calabria Calabria
Fonte: elaborazione NMTC su dati Istat
Graf.18 Presenze di turisti nelle regioni del Mezzogiorno. Valori assoluti 2016
0
500.000
1.000.000
1.500.000
2.000.000
2.500.000
3.000.000
3.500.000
4.000.000
4.500.000
5.000.000
Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic
Calabria Abruzzo Campania Puglia
Sicilia Sardegna Basilicata
Fonte: elaborazione NMTC su dati Istat
106 Capitolo III
Graf.19 Stagionalità del movimento turistico delle regioni italiane nel 2016. Quota di presenze an-
nuali nel bimestre luglio-agosto e nel quadrimestre giugno-settembre
22,6
26,3
26,5
34,3
34,3
35,3
35,7
36,9
37,6
38,5
38,6
41,5
45,6
47,3
47,6
49,1
50,9
52,3
54,4
55,6
62,2
Lazio
Lombardia
Piemonte
Trentino A.A.
Umbria
Campania
Valle d'Aosta
Sicilia
Liguria
Toscana
ITALIA
Veneto
Molise
Friuli V.G.
E. Romagna
Basilicata
Marche
Sardegna
Puglia
Abruzzo
Calabria
Stagionalità: quota delle presenze turistiche nei mesi di
Luglio e Agosto (2016)
47,0
51,9
53,8
54,9
56,1
62,6
65,7
68,3
68,7
70,2
70,4
73,2
74,3
77,4
77,8
78,1
78,4
79,9
83,8
88,1
89,7
Valle d'Aosta
Lazio
Piemonte
Lombardia
Trentino A.A.
Umbria
Molise
ITALIA
Campania
Liguria
Toscana
Sicilia
Veneto
Friuli V.G.
Basilicata
Marche
E. Romagna
Abruzzo
Puglia
Calabria
Sardegna
Stagionalità: quota delle presenze turistiche nel periodo
Maggio-Settembre (2016)
Fonte: elaborazione NMTC su dati Istat
La concentrazione delle presenze nei due mesi estivi appare molto
evidente confrontando il dato regionale con quello nazionale, come appa-
re dal grafico 17. Le presenze di turisti a livello nazionale si concentrano
per il 20,4% nel mese di agosto, per il 38,1% nel bimestre luglio-agosto e
per il 60,6% nel quadrimestre giugno-settembre; per la Calabria i valori
corrispondenti sono il 36,2%, il 62,2% e l’88,1%.
Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 107
Fra le regioni italiane, la Calabria è quella che presenta la maggiore
concentrazione, il 62,2% di presenze nei due mesi del periodo estivo se-
guita dall’Abruzzo (55,6%) e dalla Puglia (54,4%); è la seconda regione,
invece, se si assume come riferimento il quadrimestre giugno-settembre
con una quota di presenze annuali dell’88,1% dopo la Sardegna con
l’89,7% e prima della Puglia con l’83,8%.
Le regioni con la minore concentrazione di presenze del periodo
estivo sono la regione Lazio con una quota del 22,6%, la Lombardia
(26,3%), il Piemonte (26,5%) e il Trentino A.A. (34,3%).
Con riferimento al quadrimestre giugno-settembre le regioni con la
minore stagionalità sono la Valle d’Aosta con il 47,0% delle presenze an-
nuali, il Lazio con il 51,9% e il Piemonte con il 53,8%.
Graf.20 Variazione percentuali degli arrivi mensili nelle regioni del Mezzogiorno nell’anno 2016
52,0
107,
2
79,4
16,9
-58,
9
-51,
6
21,0
86,3
57,2
8,5
-64,
2
-32,
4
18,6
20,8
18,7
1,4
-22,
5
-22,
0
15,9
61,6
40,1
13,0
-43,
0
-40,
8
9,8
39,2
26,1
30,7
-43,
5 -28,
7
30,4
4,0 10
,8
13,2
-12,
7
-30,
7
112,
0
65,8
27,6
9,5
-27,
7
-62,
8
Mag Giu Lug Ago Set Ott
Stagionalità: varianza degli arrivi nei mesi estivi delle Regioni del Sud Italia (2016)
Calabria Abruzzo Campania Puglia Basilicata Sicilia Sardegna
Fonte: elaborazione NMTC su dati Istat
108 Capitolo III
Da notare che nel mese di agosto la Puglia rileva il maggior numero
di presenze di turisti fra tutte le regioni del Sud Italia (Mezzogiorno) con
4,412 milioni di pernottamenti, pari al 21,6% di tutto il movimento
dell’area; seguono la Campania con 3,800 milioni e la Sardegna con
3,797 milioni.
La Calabria rileva 3,086 milioni di presenze, più di quelle della Sicilia,
pari a 2,791 milioni.
Un’interessante analisi complementare alle precedenti può essere la
verifica delle variazioni percentuali degli arrivi nei mesi estivi. Appare un
andamento montante fino ad agosto con la Calabria nella posizione di
maggior rilievo.
Appare subito evidente che le regioni con una stagionalità più diluita
sono quelle che si caratterizzano per la presenza di più turismi.
La classificazione adottata dall’Istat delle tipologie di località turisti-
che è molto discutibile, perché considera le tipologie prevalenti nelle de-
stinazioni e risente del periodo in cui fu fatta, più di sessanta anni fa.
Graf. 21 Distribuzione delle presenze dei turisti rilevati in Calabria per tipologia di località
NAC. Non altrimenti
classif icate; 34,2
Storiche e d'arte; 0,0
Montane; 1,5
Marine; 62,5
Termali; 0,7
Collinari e di interesse vario; 1,1
Fonte: elaborazioni NMTC su dati Istat
Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 109
Così per la Calabria non rileva presenze per motivazione d’arte e
storiche e considera che il 34,2% delle presenze ufficialmente rilevate,
più di un terzo, non possa essere attributo ad alcuna tipologia; sono
classificate, infatti, come località NAC, Non Altrimenti Classificate1.
Tenuto conto di queste considerazioni, le presenze marine della re-
gione si identificano con il 62,5% mentre hanno rilevanza minima il turi-
smo montano con l’1,5% delle presenze regionali, quello delle località
collinari con una quota dell’1,1% e quello destinazioni termali con solo lo
0,7%.
Considerando solo le località classificate, con esclusione delle NAC il
peso del movimento turistico balneare raggiunge, in termini di presenze,
il 95,0% del totale e, ovviamente, aumenta anche il peso delle altre tipo-
logie classificate, come appare dai grafici 21 e 22.
Graf.22 Distribuzione delle presenze dei turisti per tipologia di località classificate (al netto delle loca-
lità NAC, Non Altrimenti Classificate)
Storiche e d'arte; 0
Montane; 2,3
Marine; 95,0
Termali; 1,1
Collinari e di interesse vario; 1,7
Fonte: elaborazioni NMTC su dati Istat
1 I Comuni Calabresi NAC sono 191.
110 Capitolo III
Secondo le rilevazioni Istat solo due regioni presentano un tasso di
balnearità maggiore di quello della Calabria pari al 63,5%: la Liguria con
l’83,0%, e l’Abruzzo con il 63,0%.
Se consideriamo solo le località classificate, escludendo quelle NAC,
la balnearità della Calabria sale al 95,0%, quella della Liguria all’84,2% e
quella dell’Abruzzo all’85,2%.
La Calabria è, dunque, la regione che, secondo tali dati, sembra più
caratterizzata da una monovalenza balneare.
In realtà, in Calabria, sono presenti diversi siti archeologici e molte
località storiche ed artistiche; basti pensare al Museo archeologico Na-
zionale di Reggio Calabria, che nel 2017 ha visto più di 215 mila visitato-
ri, alle aree archeologiche di Sibari, Vibo Valentia, Locri e alle altre locali-
tà d’arte.
Sono presenti 18 musei, monumenti e aree archeologiche statali
che, nel 2017, hanno raccolto quasi 500mila visitatori.
In Calabria, peraltro, sono presenti tredici dei borghi storici più belli
del Bel Paese: Altomonte, Fiumefreddo Bruzio, Morano Calabro, Santa
Severina, Bova, Chianalea di Scilla, Gerace, Stilo, Cirò, Aieta, Buonvici-
no, Civita, Oriolo e Rocca Imperiale; corrispondono al 6,6% di tutti i bor-
ghi storici presenti.
Non va dimenticato, inoltre, che con la Calabria si identificava gran
parte della Magna Grecia e che a Crotone ebbe luogo la prestigiosa
Scuola di Pitagora.
Per tutti questi motivi si può stimare che più della metà dei pernotta-
menti turistici NAC della Calabria, possa essere attribuita ad una motiva-
zione d’arte e culturale.
2. Il turismo in Calabria secondo altre fonti statistiche: il turismo che non appare.
Il movimento turistico della Calabria può essere analizzato anche se-
condo la fonte Banca d’Italia, attraverso l’indagine campionaria sul mo-
vimento dei turisti internazionali alle frontiere relativamente ai clienti pro-
Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 111
venienti dall’estero e attraverso l’indagine campionaria sulle vacanze ed i
viaggi degli italiani in Italia e all’estero condotta dalla stessa Istat.
I dati risultanti da queste due indagini, che, rispettivamente, stimano
arrivi e presenze degli stranieri e quelle dei residenti all’interno del Bel
Paese, appaiono assai maggiori di quelli rilevati dall’Istat presso gli eser-
cizi ricettivi perché tengono conto anche del movimento nelle abitazioni
per vacanze in proprietà o in affitto. Per la componente estera il movi-
mento turistico è valutato dall’Istat, attraverso le rilevazioni presso gli
esercizi ricettivi, in 199,422 milioni, mentre dall’indagine campionaria, alle
frontiere della Banca, d’Italia è valutato in 347,271 milioni, con un molti-
plicatore che è pari a 1,74.
Graf. 23 Presenze rilevate presso gli esercizi ricettivi e presenze stimate secondo l’indagine Bankit
alle frontiere, per gli stranieri, e secondo l’indagine sui viaggi e le vacanze degli italiani dell’Istat
6693,485
1819
8512
22.490
3.383
25.873
0
5.000
10.000
15.000
20.000
25.000
30.000
Italiani Stranieiri Totale
Istat Stimate
3,36
3,04
1,83
Fonte: elaborazioni NMTC su dati Istat e Bankit
Per la Calabria a fronte di 1,849 milioni di presenze rilevate dall’Istat,
nel 2016, presso gli esercizi ricettivi, risultano 3,383 milioni quelle rilevate
dalla Banca d’Italia, con un moltiplicatore pari a 1,83.
Applicando lo stesso procedimento all’indagine sui viaggi e le vacan-
ze degli italiani realizzata dall’Istat le presenze domestiche in Italia pas-
112 Capitolo III
sano da 203,540 milioni a 383,477 milioni, per un moltiplicatore di 1,88.
In Calabria il moltiplicatore da applicare alle presenze dei nazionali è
3,36, per un totale di 22,490 milioni di presenze domestiche. Ne conse-
gue che le presenze complessive sono 25,873, con un moltiplicatore di
3,04. Il movimento turistico complessivo della regione è, dunque, pari ad
almeno tre volte quello che appare dalle statistiche ufficiali.
Graf.24 Presenze ufficiali Istat e presenze stimate con riferimento all’indagine campionaria alle fron-
tiere della Banca d’Italia e all’indagine Istat sui viaggi e le vacanze degli italiani
Italiani; 22.490
Stranieri; 3.383
Italiani; 6.693
Stranieri; 1.819
Fonte: elaborazione NMTC su dati Istat e Bankit
Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 113
Tale valore può essere considerato quello minimo attribuibile al turi-
smo che non appare che è ancora maggiore.
Di fatto per ogni presenza turistica rilevata nella regione ve ne sono
altre due non rilevate, che non appaiono dalle statistiche Istat raccolte
presso gli esercizi ricettivi. Non è un fatto di poco conto.
3. Il posizionamento fra le regioni mediterranee europee
Può essere molto interessante in termini di prospettiva e di recupero
delle posizioni valutare il posizionamento della Calabria fra le 37 regioni
mediterranee considerate.
Graf. 25 Differenziale in milioni delle presenze 2006-2016 nelle regioni del Mediterraneo
-1,33-0,95-0,88-0,31-0,02
0,000,240,360,370,480,480,600,730,840,911,001,131,431,531,571,75
2,953,273,924,12
5,756,036,47
7,878,38
10,4610,51
11,6712,29
16,4117,36
38,94
AbruzzoMarche
SiciliaMoliseLazio
MontenegroRegione della Murcia
CALABRIAEmilia-Romagna
Sterea ElladaDytiki Ellada
BasilicataCampania
LiguriaCipro
IpeirosThessalia
TraciaPeloponneso
MaltaAttica
SardegnaToscanaCorsicaPuglia
Isole CicladiVeneto
Isole BaleariMacedonia Centrale
Comunità ValencianaLanguedoc-Roussillon
Isole dell'EgeoCreta
AndalucíaCatalogna
Provenza Costa AzzurraCroazia Adriatica
Fonte: elaborazione NMTC dati su fonte Eurotat
114 Capitolo III
Si tratta di regioni ad alto sviluppo fra le quali la Calabria si colloca
intorno alla trentesima posizione per il differenziale attivato nel periodo
2006-2016.
La regione mantiene la stessa posizione anche nel 2016 e nel 2017.
Come si è detto, nel campo del turismo i cambiamenti sono di lunga
deriva e si sedimentano nel corso di anni.
Negli ultimi tre anni, 2015-2017, la Calabria ha mostrato una forte vi-
talità e potrebbe avere avviato un processo di sviluppo che ha consentito
di raggiungere un record di presenze nel 2017.
Sicuramente d’ora in avanti potrà essere considerata fra le regioni
che trainano lo sviluppo turistico del Bel Paese e in particolare quello del
Mezzogiorno.
Alcune considerazioni
Dal complesso delle valutazioni effettuate emerge che il turismo della
Calabria è molto stagionalizzato e che l’11,9% delle presenze annuali si
distribuisce fra otto mesi, da gennaio a maggio e da ottobre a novembre.
Emerge anche che il rapporto fra mese con il massimo numero di
presenze e quello con il minimo è di 30,8, il più alto fra le regioni italiane
dopo quello della Sardegna pari a 48,8; segue la Puglia con 23,0.
Le regioni con il rapporto minore sono Lazio con 2,4, Lombardia con
2,4 e Piemonte con 2,7.
Come conseguenza molti servizi turistici non sono utilizzati per buo-
na parte dell’anno e quindi risultano sottoutilizzati.
Fra le regioni italiane la Calabria è quella che presenta il minore tas-
so di utilizzazione lorda degli esercizi alberghieri, pari al 18,5%, migliore
solo del Molise, con un tasso di utilizzazione del 13,3%.
Il maggiore tasso di utilizzazione appare per la Liguria con il 41,3%,
seguita dal Veneto (41,3%) e dalla Lombardia (39,6%).
Si ricorda che il tasso di utilizzazione lorda fa riferimento alle struttu-
re esistenti a prescindere dal loro periodo di apertura, mentre il tasso di
utilizzazione netta ne tiene conto e risulta, quindi, necessariamente mag-
Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 115
giore. Un parametro positivo della regione è rappresentato dalla sua
permanenza media, la più alta fra tutte le regioni italiane, con 5,3 pernot-
tamenti ad arrivo a fronte di una media nazionale di 3,4 mentre la per-
manenza minima rilevata per la Lombardia con 2,4 pernottamenti ad arri-
vo e per l’Umbria con 2,5 pernottamenti.
Graf. 26 Tasso di utilizzazione lordo e netto degli alberghi nelle regioni italiane nel 2016
13,3
18,5
21,9
22,9
25,1
25,7
26,3
26,4
27,7
28
28,9
30,3
31,9
32,5
32,6
35,8
36,2
39,5
39,6
41,3
43
Molise
CALABRIA
Abruzzo
Basilicata
Sardegna
Sicilia
Puglia
Marche
Friuli-Venezia …
Emilia-Romagna
Piemonte
Umbria
Valle d'Aosta
Media italia
Toscana
Campania
Lazio
Trentino Alto …
Lombardia
Veneto
Liguria
Tasso di utilizzazione lorda
27,0
32,9
33
34,4
34,7
35,4
36,1
37,5
37,6
39,5
39,5
40,7
42
43,7
44,4
45,1
46
46,3
48,2
55,4
58,8
CALABRIA
Abruzzo
Umbria
Friuli-Venezia …
Puglia
Basilicata
Molise
Lazio
Marche
Campania
Sicilia
Toscana
Piemonte
Media Italia
Lombardia
Liguria
Valle d'Aosta
Sardegna
Emilia-Romagna
Veneto
Trentino Alto Adige
Tasso di utilizzazione netta
Fonte: elaborazione NMTC su dati Istat
La Calabria pur essendo, per la composizione della sua dimensione
territoriale, prevalentemente un’area collinare e montana, in una misura
valutata intorno al 90% è percepita, a livello di opinione pubblica e dai
potenziali clienti, quasi esclusivamente balneare.
È come un contenitore ribaltato, percepito più per le sue pareti di ac-
qua che per quello che sta al suo interno.
Va comunque tenuto conto del fatto che in alcuni casi le colline arri-
vano fino al mare. Per fare un raffronto significativo, la Calabria ha una
estensione costiera di circa 800 km dei quali 716 balneabili.
116 Capitolo III
Graf. 27 Permanenza media delle regioni italiane. Anno 2016
2,4
2,5
2,8
2,9
2,9
3,1
3,3
3,3
3,4
3,4
3,5
3,6
3,6
3,7
3,7
3,9
4,0
4,4
4,7
5,1
5,3
Lombardia
Umbria
Lazio
Valle dAosta
Piemonte
Sicilia
Basilicata
Liguria
Molise
MEDIA ITALIA
Toscana
Friuli V.G.
Campania
Veneto
E. Romagna
Puglia
Abruzzo
Trentino A.A.
Sardegna
Marche
Calabria
Fonte: elaborazione NMTC dati su fonte Istat
Fra le regioni continentali la Puglia ha una estensione costiera di 865
km, dei quali 703 balneabili.
Per avere una prima idea delle potenzialità della regione basti pen-
sare che l’Emilia-Romagna, con 135 km di costa, dei quali 108 balneabili
ha rilevato, nel 2016, quasi 25 milioni di presenze nelle località marine.
Applicando gli stessi parametri dell’Emilia-Romagna alla Calabria, le
presenze balneari di quest’ultima regione sarebbero state circa 35,3 mi-
lioni, cioè 6,6 volte il valore ufficiale rilevato che risulta pari a circa 5,320
milioni. A fronte di questi dati, nell’ultimo triennio 2014-2017 la regione ha
iniziato un nuovo percorso di sviluppo che ha visto un aumento della do-
manda ad un tma di circa il 5,1%, superiore alla media nazionale del
3,2%.
Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 117
È un piccolo differenziale ma può essere l’inizio di un percorso che
non va interrotto anzi, al contrario, deve essere promosso.
Peraltro sono in atto già rilevanti iniziative per promuovere la desti-
nazione Calabria, fra queste una delle più significative ci sembra il fatto
che la Calabria sia stata identificata, fra la generale sorpresa, come una
delle 52 destinazioni imperdibili per l’anno 2017 da parte del New York
Times, con un articolo apparso il 4 gennaio dello scorso anno: 52 Places
to Go in 2017.
Tale articolo collega l’attrattività della regione alla forza della sua ga-
stronomia ed ha una grande valenza perché nasce autonomamente dalla
pancia, senza alcuna sollecitazione.
Altri fatti rilevanti degli ultimi anni sono la sempre maggior rilevanza
della Film commission, i contributi previsti per la ristrutturazione e
l’ammodernamento degli esercizi ricettivi e ristorativi, nonché quelli pos-
sibili, pur nei vincoli posti dall’Unione Europea, per il trasporto aereo.
Sono da valutare in modo migliore, rispetto al passato, i tentativi di
valorizzazione della regione presso alcuni mercati esteri, magari predi-
sponendo strumenti utili per una verifica dell’efficacia degli interventi.
Sembra sia da recuperare e valorizzare la regione anche per la sua
storia a cominciare dal fatto che è il luogo ove ha operato il famoso ma-
tematico Pitagora qualche secolo prima della nascita di Cristo.
Una maggiore valorizzazione del turismo culturale può essere il
mezzo per superare quell’immagine della regione come destinazione
balneare che, di fatto, ha nascosto quella dei monti, dell’ambiente, delle
tradizioni locali e anche della tradizionale ospitalità delle genti calabresi.
Lo sviluppo degli ultimi tre anni mostra che l’orientamento al turismo
può favorire lo sviluppo economico e sociale di tutta la regione.
Perché ciò possa avvenire la condizione essenziale è crederci!
Occorre favorire lo sviluppo del turismo e delle attività ad esso ricon-
ducibili con una collaborazione mirata, attraverso la realizzazione di un
vero e proprio Patto fra operatori e istituzioni, in grado di superare retori-
che e vincoli del passato e di cogliere le opportunità presenti nel Piano
118 Capitolo III
Strategico Nazionale per il Turismo 2017-2022, approvato dal Governo,
ma non ancora pienamente operativo.
In questo senso il mercato immaginario delle istituzioni può avvici-
narsi sempre di più al mercato reale degli operatori ed i ritardi della re-
gione, evidenziati nelle precedenti pagine possono essere trasformati in
opportunità, con una scelta di fondo a favore di forme di slow tourism
fondata sull’autenticità della regione, delle sue tradizioni territoriali e su
una valorizzazione rispettosa dell’ambiente.
IV IL TURISMO DELLE ORIGINI IN CALABRIA: INDAGINE SULLA DOMANDA E SULL’OFFERTA PER LO SVILUPPO DI STRATEGIE DI DESTINATION MARKETING
Sonia Ferrari, Tiziana Nicotera
Premessa1
Il turismo delle origini è una forma di turismo importante per il nostro
Paese, segnato da flussi migratori molto consistenti. Gli iscritti all’A.I.R.E.
(Registro Anagrafe Italiani Residenti all’Estero) a gennaio 2017 sono
4.973.942 (Fondazione Migrantes, 2017). I discendenti di immigrati ita-
liani nel mondo oggi sono stimati tra 60 e 80 milioni (www.fiei.org). Essi
rappresentano un enorme potenziale in termini di domanda turistica.
Quello che è stato un fenomeno che ha determinato spopolamento, uni-
tamente a sentimenti di tristezza e sconforto, può divenire ora una gran-
de risorsa. È un fenomeno, tra l’altro, che continua ad alimentarsi, in
quanto secondo l’ISTAT, benché in Italia il saldo migratorio netto con
l’estero sia positivo, le emigrazioni sono in crescita (+7% nel 2016). Dal
2006 al 2017 la mobilità italiana è aumentata del 60,1%, passando da
poco più di 3 milioni a quasi 5 milioni di iscritti all’AIRE (Fondazione Mi-
grantes, 2017). Secondo il Dossier Statistico Immigrazione 2017 elabora-
to dal Centro Studi e Ricerche Idos e Confronti, gli emigrati italiani sono
oggi tanti quanti erano nell’immediato dopoguerra, ossia oltre 250.000
ogni anno.
Nonostante moltissimi emigrati e/o loro discendenti si rechino in Italia
1Si ringraziano tutti gli intervistati per aver dato il proprio contributo alla ricerca: i viaggiatori di origine calabrese, i rappresentanti di tour operator, di agenzie di viaggio, di associazioni di calabresi nel mondo e di amministrazioni comunali ed enti pubblici, le guide turistiche, i dirigenti e funzionari della Regione Calabria, l'Università della Calabria e in particolare il prof. Luciano Romito, Saverio Pagliu-so, Virgilio Palermo, Arianna Cabello, Josephine Gregoire, le guide Teresa Reda, Domenico Boì, Noemi Guzzo e Antonella Prosperati.
120 Capitolo IV
per conoscere o rivedere i luoghi di origine, non si è compreso appieno il
grande potenziale turistico di questi flussi. Le popolazioni della diaspora
possono, infatti, favorire l’apertura di nuovi mercati per destinazioni turi-
stiche poco note e beni prodotti e associati alla cultura dei paesi di origi-
ne.
Il cosiddetto turismo delle radici o delle origini è stato raramente og-
getto di ricerca scientifica e non è stato incoraggiato dalle istituzioni at-
traverso vere e proprie politiche volte a favorire il turismo di ritorno, come
dimostrano i pochi studi sul tema, l’assenza quasi totale di statistiche uf-
ficiali e di una strategia di marketing coordinata per stimolare e soddisfa-
re la domanda di “ricerca identitaria”. In Italia, a differenza di altre nazio-
ni, il fenomeno si è sviluppato perlopiù spontaneamente, in maniera non
strutturata e organizzata. Spesso si tratta di percorsi intrapresi indivi-
dualmente e autonomamente, mancando un’offerta adeguata alle esi-
genze dei turisti genealogici2, con prodotti specificamente riservati a essi.
Per quanto riguarda la Calabria, la popolazione residente all’estero
partita dalla nostra regione a gennaio 2017 è stata pari a 400.064 unità e
le partenze da gennaio a dicembre 2016 sono state 5.221(Fondazione
Migrantes, 2017). Visionando la composizione della Consulta Regionale
dei Calabresi all’Estero, si comprende che si può parlare di una vera e
propria disseminazione di emigrati nel mondo. I paesi di residenza dei
calabresi emigrati sono numerosissimi: Germania, Francia, Belgio, Sviz-
zera, Gran Bretagna, Australia, Argentina, Brasile, Uruguay, Cile, Vene-
zuela, Canada, Stati Uniti, Colombia, finanche Giappone.
Con la consapevolezza di dover cogliere le opportunità turistiche de-
rivanti dal turismo delle radici e di doverlo considerare una risorsa su cui
2I turisti genealogici sono “genealogisti dilettanti che viaggiano verso destinazioni che offrono risorse per supportare la propria ricerca genealogica”(Santos &Yan, 2010: 56). Internet ha dato una forte spinta all’interesse per gli studi genealogici e il turismo ad essi legato, facilitandoli notevolmente (Jo-siam&Frazier, 2008).
Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 121
investire adottando adeguate strategie di destination marketing - sia a li-
vello nazionale che a livello regionale - abbiamo condotto una ricerca in-
tervistando diversi stakeholders: turisti delle origini, operatori del settore
(agenzie, tour operator, guide professionali), amministratori locali e asso-
ciazioni di calabresi all’estero.
1. Obiettivi e metodologia della ricerca
Il turismo delle radici non è stato finora studiato con una ricerca di questo
tipo, analizzandone diversi aspetti da differenti punti di vista.
Gli obiettivi della nostra ricerca sono quelli di indagare:
motivazioni, aspettative, esperienza di viaggio e grado di
soddisfazione dei turisti che hanno un legame di ascendenza
con la Calabria e che hanno effettuato almeno un viaggio nel-
la regione;
immagine della Calabria così come è percepita dai turisti ma
anche dalle comunità negli Stati di residenza;
stato attuale dei servizi offerti dagli operatori del settore viag-
gi e ospitalità ai turisti delle radici;
ruolo delle associazioni dei calabresi nel mondo;
iniziative ed interventi delle istituzioni e degli enti locali finaliz-
zati a sostenere ed accrescere il turismo delle origini.
L’analisi dei risultati dell’indagine ha permesso di individuare i punti
di forza e di debolezza dell’attuale offerta e di tracciare delle linee guida
per costruire e rafforzare l’immagine e l’attrattività della Calabria come
meta di un viaggio alla scoperta delle origini.
L’approccio metodologico della ricerca è di tipo qualitativo, in quanto
l’interesse principale è la comprensione di specifiche dinamiche (atteg-
giamenti, aspettative, livelli di soddisfazione, preferenze e così via) piut-
tosto che la loro misurazione. Tale metodo risulta più indicato perché
maggiormente interattivo e approfondito. L’indagine è stata condotta at-
traverso delle interviste in profondità somministrate tra la fine dell’anno
2017 e l’inizio dell’anno 2018 a soggetti che a vario titolo hanno a che fa-
122 Capitolo IV
re con il ciclo dell’esperienza turistica. Le interviste sono state per la
maggior parte personali, tuttavia una minoranza di esse è stata effettuata
telefonicamente e via skype e, in numero molto ridotto, anche via e-mail.
Per quanto riguarda i turisti, le interviste sono state effettuate durante il
viaggio in Calabria o al suo termine. Si è trattato di interviste semi struttu-
rate con una traccia di intervista non rigida, con contenuti differenti per
ciascuna categoria di intervistati. Le interviste sono state effettuate in di-
verse lingue (italiano, inglese o spagnolo).
La ricerca pone le basi di un auspicabile percorso virtuoso per la de-
finizione di politiche di branding centrate sul turismo delle origini in grado
di rafforzare l’identità regionale a livello internazionale.
2. Il turismo delle origini nel mondo
Il turismo delle origini è conosciuto anche come turismo delle radici,
turismo genealogico o turismo di ritorno (equivalenti inglesi: roots tou-
rism, genealogy tourism, ancestral tourism). Molto significativa è la de-
nominazione di turismo della nostalgia. Secondo alcuni autori è una nic-
chia del segmento del turismo culturale (Novelli, 2005). Come emerge
anche dalla nostra indagine, infatti, a volte l’esperienza di viaggio di que-
sti turisti prevede, oltre alla permanenza nel paese d’origine, la visita alle
principali città d’arte come Roma, Venezia, Firenze. Tuttavia, riteniamo
che questa tipologia di turismo meriti una trattazione a sé stante, perché
diversa è la motivazione principale del comportamento d’acquisto.
Il turismo delle origini, che sembra occupare uno spazio intermedio
tra turismo internazionale e turismo domestico, non è altro che “quel turi-
smo generato dai migranti che si recano in vacanza nel Paese di origine
spesso dopo esserne stati lontano per lungo tempo o dai loro discenden-
ti, che vogliono visitare e conoscere la terra di origine della loro famiglia.
Il viaggio e il relativo soggiorno nella terra natale costituiscono
un’esperienza ad alto contenuto emotivo: per i primi rappresentano infatti
l’occasione per rivedere i propri cari e soprattutto ritrovare i luoghi che
hanno segnato la propria vita prima di partire; per i secondi, diventa un
Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 123
modo per ricercare le proprie radici e scoprire i luoghi in cui hanno vissu-
to gli avi, specialmente per coloro che hanno perso in parte o totalmente
il legame con la terra di origine” (De Marchi e Mingotto, 2016: 589). I
viaggi di ritorno al paese di origine, da sempre, costituiscono per i mi-
granti un momento importante nella scoperta della propria identità indivi-
duale e familiare. Oltre alla visita a luoghi legati alla storia familiare, essi
in genere comprendono anche momenti dedicati alla ricerca e all’incontro
con lontani parenti di rami familiari rimasti nel paese d’origine: la scoper-
ta di “nuovi cugini” è identificata come una delle massime aspirazioni e
soddisfazioni del viaggio (Vietti, 2012).
Nella nostra indagine abbiamo intervistato, come vedremo più avanti,
sia la prima generazione che effettivamente “ritorna” per una vacanza nel
paese natale, sia i discendenti degli emigrati (seconde e terze genera-
zioni), desiderosi di dare concretezza a tanti racconti familiari e di raffor-
zare la propria identità.
Mantenere un legame con l’Italia è oggi molto più semplice che in
passato. Viviamo in un mondo globalizzato in cui le distanze, grazie ai
voli low-cost e all’avvento di Internet, si sono accorciate (Gabrieli, 2014).
Tuttavia l’Italia è ancora agli albori per quanto riguarda lo sviluppo del tu-
rismo delle origini. Alcuni paesi, in primo luogo l’Irlanda e la Scozia, han-
no puntato sul turismo delle radici, considerandolo una vera e propria
forma di turismo e realizzando significativi investimenti per il suo svilup-
po; altri, come Germania, Polonia, Grecia, Scandinavia e Olanda hanno
sfruttato i fondi europei destinati all’implementazione di questo segmento
turistico, avviando iniziative specifiche, come il progetto “Routes to the
Roots”. In Irlanda sono nate moltissime agenzie specializzate. In Scozia
nel 1999 è stata lanciata una campagna promozionale sulla cultura ge-
nealogica rivolta agli emigrati, con l’invito a celebrare l’avvento del nuovo
millennio nella patria d’origine, riscoprendo le proprie radici. Nel 2001 è
stato ideato un portale web, collegato al portale governativo, dedicato
all’emigrazione (www.scotaldspeople.gov.uk). VisitScotland così come
anche FáilteIreland dedicano una pagina del proprio portale web ai viaggi
124 Capitolo IV
alla ricerca delle radici, con indicazioni su centri di genealogia e archivi
online, itinerari e molto altro. La Scozia ha dichiarato il 2009 l’anno del
ritorno a casa e ha organizzato una serie di eventi per celebrarlo.
In Italia tra le iniziative a sostegno del turismo delle origini si segnala
“Parco nel Mondo”, un progetto promosso del Parco Nazionale
dell’Appennino Tosco-Emiliano gestito dall’Unione dei Comuni Garfa-
gnana (www.parconelmondo.it). Il CISET (Centro Internazionale di Studi
sull’Economia Turistica dell’Università Ca’Foscari di Venezia), nell’ambito
di un progetto dedicato allo sviluppo di nuove imprese, ha supportato nel
2015 la nascita di Dondolo (www.dondolomemories.it), un’agenzia spe-
cializzata nel turismo delle origini, con servizi che spaziano dalla ricerca
genealogica alla progettazione di itinerari turistici personalizzati.
Proprio partendo da queste best practices, l’espansione di questo
segmento turistico potrebbe e dovrebbe diventare una priorità per il go-
verno nazionale e da qui, in linea con la politica nazionale, le varie regio-
ni dovrebbero porre al centro della propria agenda di sviluppo turistico-
territoriale il turismo delle radici, promuovendo il proprio territorio per tar-
get mirati. Nella competizione sempre più agguerrita tra le destinazioni
turistiche, il turismo delle radici può rappresentare, infatti, una grandissi-
ma occasione di vantaggio competitivo per l’Italia e in particolare per le
regioni, come la nostra, in cui i fenomeni migratori sono stati più significa-
tivi. Le popolazioni della diaspora possono aiutare ad aprire mercati per
nuove destinazioni turistiche e per beni locali, associati alla cultura dei
paesi di origine (Newland & Taylor, 2010).
La forma di turismo in esame ha delle caratteristiche che potrebbero
determinare rilevanti effetti positivi sul tessuto economico e sociale della
destinazione interessata, vale a dire:
Soggiorni più lunghi, in contrapposizione all’attuale trend dei
soggiorni “city break”;
Minore stagionalità dei flussi;
Maggiore propensione all’acquisto di prodotti tipici locali (pro-
dotti gastronomici ma anche artigianali e artistici) non solo in
Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 125
loco ma anche successivamente, con un conseguente au-
mento dell’export. Il mercato dei beni nostalgici può tra l’altro
offrire una misura di protezione dei piccoli produttori artigia-
nali minacciati dalla standardizzazione della produzione su
larga scala per il mercato globale;
Interesse verso le destinazioni minori, i borghi, gli eventi (so-
prattutto religiosi), la cultura popolare, il folclore, le tradizioni.
I turisti delle radici raggiungono siti meno visitati rispetto ad
altri turisti internazionali, viaggiando per incontrare amici e
parenti, partecipare a eventi e così via.
Borghi, folklore e tradizione, ma anche gastronomia e prodotti arti-
gianali tipici sono proprio i caratteri distintivi della nostra regione, una ter-
ra “slow” per vocazione, lontana dai ritmi frenetici delle grandi città, dove
è possibile assaporare con tempi “lenti” atmosfere dimenticate, stile di vi-
ta e tradizioni locali, ossia ciò che il turista delle radici apprezza di più.
Gli investimenti nel turismo delle radici non dovrebbero essere mirati
soltanto all’incremento delle visite nella nostra regione o dell’export dei
nostri prodotti, ma anche all’attivazione di un passaparola positivo, che
consentirebbe un miglioramento dell’immagine e della notorietà della Ca-
labria e una conseguente maggiore capacità di attrazione della nostra
terra come destinazione turistica.
Completa il quadro introduttivo lo studio delle caratteristiche socio-
demografiche del segmento dei “turisti delle radici” interessati al ritorno in
Calabria. I turisti intervistati nella nostra indagine risiedono prevalente-
mente in Argentina, Brasile, Australia, Canada e Austria. Ma alcuni am-
ministratori locali parlano di arrivo di emigrati nel proprio comune di origi-
ne anche da Francia, Germania, Belgio e USA. Le associazioni di cala-
bresi nel mondo sono anche in Svizzera, Gran Bretagna, Uruguay, Cile,
Venezuela, Colombia, Giappone. Per quanto riguarda l’età, in linea di
massima, risulta che l’afflusso maggiore è costituito da soggetti nati in
Calabria che da bambini hanno lasciato la terra natale insieme ai genitori
costretti ad emigrare. L’età media è piuttosto alta (60-70 anni). Ci sono
126 Capitolo IV
però anche le nuove generazioni, che vogliono effettuare ricerche. L’età
dipende dal paese di provenienza, dal periodo di emigrazione e cambia
se si tratta di prime, seconde o terze generazioni o anche oltre. Sono per
lo più persone in pensione, che hanno discreta o elevata disponibilità
economica e tempo per viaggiare, professionalmente affermate, con cul-
tura medio-alta, come ci confermano tour operator, associazioni di cala-
bresi nel mondo e guide turistiche che li hanno accompagnati nei tour. Le
nuove generazioni viaggiano con la famiglia di origine o da sole quando
iniziano ad avere la possibilità economica, o ancora se ci sono delle ini-
ziative legate a corsi di studio, come quella portata avanti dall’Università
della Calabria, di cui si parlerà più avanti, il cui gruppo di studenti prove-
nienti da vari paesi come Australia, Argentina e Brasile è stato intervista-
to. In questo caso l’età media scende, per questo gruppo in particolare è
intorno ai 22 anni, perché si tratta di studenti universitari. Il target delle
seconde e terze generazioni è interessante per non disperdere il patri-
monio ereditario calabrese e perché i giovani sono in grado di promuove-
re la destinazione attraverso i canali digitali molto più capillarmente.
3. La ricerca genealogica
La ricerca di identità, alla base del turismo delle radici avviene spes-
so attraverso la costruzione di un albero genealogico, attività che Internet
ha decisamente rivoluzionato. Internet è diventato un’importante “zona di
contatto” dove i membri di una comunità dispersa e informale si incontra-
no per scambiare fra loro storie, esperienze e opinioni. Pertanto, oggi In-
ternet costituisce uno strumento fondamentale per le ricerche genealogi-
che (Basu, 2005), che iniziano prevalentemente sul web. Basti pensare
al portale statunitense Ancestry.com (in Italia rintracciabile sul sito
www.ancestry.it), che commercializza software per creare alberi genea-
logici e mappe delle migrazioni, molto utilizzato per ricostruire le storie
familiari. I tre portali più visitati per questo tipo di ricerche sono Roo-
tsweb.com, USGenWeb.com e Ancestry.com (Josiam & Frazier, 2008).
Il portale www.antenati.san.beniculturali.it, merita una menzione par-
Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 127
ticolare, si tratta di un prezioso archivio digitale per la ricerca anagrafica
e genealogica nato grazie all’accordo fra Family Search e la Direzione
Generale per gli Archivi. Si legge sul portale che sono attualmente pre-
senti 71.472.960 immagini provenienti da 52 Archivi di Stato. Con riferi-
mento alla Calabria, per effettuare ricerche per nominativo è disponibile
la documentazione dell’Archivio di Stato di Reggio Calabria; per le im-
magini degli atti di stato civile è possibile far riferimento, oltre a quello di
Reggio Calabria, anche all’archivio di Catanzaro.
Come riportano gli autori del capitolo sul turismo delle origini del XX
Rapporto sul Turismo Italiano (De Marchi e Mingotto, 2016), uno studio
di VisitScotland (VisitScotland, 2012) evidenzia che la ricerca genealogi-
ca è un processo lungo, molto spesso dispendioso in termini di tempo
ma anche di costi, che inizia generalmente da una ricerca online dopo
aver parlato con i propri genitori e parenti più stretti. La ricerca online av-
viene inserendo parole chiave, come il cognome della famiglia e il luogo
di origine, ricercando su Facebook e altri social network utenti con lo
stesso cognome e provenienza, contattando sempre sui social network
parrocchie e uffici comunali locali, e così via. A seconda degli esiti della
ricerca online, che alle volte possono essere del tutto inaspettati e vanifi-
care o accrescere le speranze di trovare dei riferimenti utili, il processo
prosegue con la ricerca in loco presso archivi e uffici preposti, diretta-
mente o avvalendosi di consulenti (ad esempio, genealogisti).
Appare chiaro, come dimostrano le esperienze di altri Paesi che
hanno adottano strategie vincenti legate al turismo delle origini e come
confermano anche i risultati della nostra indagine sul campo, che è fon-
damentale considerare la ricerca genealogica come parte integrante del-
la forma di esperienza turistica in esame. Soltanto una parte degli intervi-
stati ha realizzato ricerche approfondite sulla propria famiglia, costruendo
un albero genealogico; comunque, quasi tutti hanno fatto qualche tipo di
ricerca prima di partire, su famiglia e paese natale, principalmente su In-
ternet. Come afferma un referente di un’Associazione di calabresi nel
mondo del Belgio: “Le prime generazioni non hanno bisogno di fare ri-
128 Capitolo IV
cerche di questo genere, sono ben informate e coscienti di quelle che
erano le loro origini e le loro famiglie”.
In taluni casi è richiesto un supporto in loco per le ricerche e per ot-
tenere documenti relativi ai propri nonni o altri familiari, come estratto di
nascita, certificato di matrimonio e così via. Un intervistato, ad esempio,
ha dato incarico ad un’agenzia, che ha contattato l’Archivio di Stato di
Cosenza e alcune chiese, per richiedere dei documenti che poi ha ritirato
al suo arrivo. Un tour operator canadese asserisce che negli USA sono
molto più avanti con questo tipo di ricerca rispetto al Canada e ancor di
più rispetto all’Italia. I suoi clienti canadesi effettuano delle ricerche prima
di partire e si rivolgono a società specializzate in ricerche genealogiche.
Per i tour operator può essere molto vantaggioso instaurare collabora-
zioni con società specializzate e anche con i Comuni per la ricerca dei
documenti. Una delle lacune segnalate dalle guide che accompagnano i
gruppi riguarda proprio la mancata assistenza da parte di un ufficio pre-
posto in loco, che possa offrire supporto ai turisti delle origini nella ricerca
di documenti.
Schematizzando, la ricerca di informazioni avviene in momenti diver-
si e utilizzando fonti differenti:
ricerca online su siti specializzati in alberi genealogici, archivi
digitali;
ricerca di persone per parole chiave tramite social network;
ricerca di contatto via web con chiese ed uffici comunali;
ricerca on line di siti del comune di origine (anche amatoriali,
non istituzionali);
ricerche affidate ad agenzie specializzate;
ricerche off line attraverso documenti, biblioteche;
ricerche attraverso racconti diretti di familiari;
ricerca in loco presso le amministrazioni comunali, le parroc-
chie e gli archivi di stato;
ricerca informale tramite domande agli abitanti del posto.
Sulla ricerca genealogica l’opinione espressa da un tour operator ca-
Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 129
labrese che si occupa di incoming è che si tratta di un lavoro che non
sempre dà i risultati sperati per insufficienza delle informazioni disponibili.
Si pensi che partendo dal cognome si devono cercare similarità con altri
cognomi, poiché frequentemente sono stati trascritti erroneamente.
4. Le motivazioni del viaggio
Per arrivare a comprendere le motivazioni del viaggio occorre cono-
scere il sentimento che lega questa tipologia speciale di turisti alla terra
di origine. Cosa dà impulso alla ricerca, che a sua volta stimola il viaggio
alla scoperta delle proprie radici? Alla base di tutto viene avvertita una
perdita di continuità con il passato. Ecco che la prima domanda che po-
niamo nella nostra intervista è proprio quella che riguarda il legame con
la “calabresità”, che appare più scontato per gli emigrati ma meno per i
loro discendenti di seconda e terza generazione.
La quasi totalità degli intervistati ha dichiarato di avere un legame
forte con la Calabria. Questo ci dicono due intervistati (seconda e terza
generazioni di emigrati calabresi), parlando del proprio legame con la
Calabria: “Sento che lo porto nel DNA”, “Sento che è un tipo di casa”.
Carica di significato appare la dichiarazione di un’intervistata australiana:
“In Australia la mia generazione insieme e quella precedente (la prima)
ha sofferto e alcuni stanno ancora facendo i conti con il loro senso di
identità. Ho lottato per la mia identità e ho finalmente trovato pace e ac-
cettazione, anche riguardo agli attributi incredibilmente positivi che il mio
patrimonio calabrese mi ha dato”. E ancora: “È difficile da spiegare, ma
già a 5 anni vivevo la difficoltà di crescere calabrese e italiana in Austra-
lia. Mentre ero in Italia, ero felice. Potevo essere me stessa”.
Lo stimolo principale dei turisti delle radici è, anche secondo alcuni
referenti delle associazioni di calabresi nel mondo, “il loro legame ance-
strale con la Calabria e il desiderio di vivere più da vicino la cultura di
questa regione”, così come “il voler vedere i luoghi e gli ambienti che i lo-
ro avi hanno raccontato, perché i soli racconti degli anziani non bastano”.
Spesso tali racconti non sono molto esaustivi, perché generano tristezza
130 Capitolo IV
e nostalgia, come afferma una guida turistica.
Emerge che nel proprio paese di residenza le persone di origine ca-
labrese si riconoscono fra loro e sono riconosciute dagli altri come una
comunità con specifiche caratteristiche e immagine. Un intervistato af-
ferma in merito: “Essere di origini calabresi è una cosa che porto con me
anche quando sto con gli amici”. Un altro ci spiega: “In Australia quando
si incontra una persona e si scopre di essere entrambi italiani e calabresi
nasce un’amicizia, perché abbiamo la stessa cultura e lo stesso modo di
intendere la famiglia”. Caratteristiche come la grande forza d’animo sono
riconosciute come proprie della gente calabrese, come afferma
un’intervistata riferendosi a sua nonna materna. Le seconde generazioni
di emigrati calabresi ritengono di aver ereditato alcuni aspetti della pro-
pria personalità dalle origini calabresi: “Ho imparato che ho molte cose
da calabrese. Mi hanno detto che siamo testardi e che manteniamo la
parola data”.
Le tradizioni mantenute, soprattutto nelle festività, nel nuovo luogo di
residenza attraverso diverse generazioni, sono indice del profondo lega-
me con la terra d’origine. In alcune famiglie si preparano nel periodo na-
talizio dolci tipici calabresi (ad esempio, i “turdilli”). In certi casi, quando si
hanno discendenti italiani da parte di madre e di padre, ma di altra regio-
ne, identificare l’origine di alcune tradizioni in maniera chiara non è facile.
Inoltre, alcune abitudini sono italiane in generale, non tipicamente cala-
bresi, come afferma un intervistato australiano: “Il nostro pasto è tipica-
mente italiano: non abbiamo un piatto unico, ma un primo, un secondo,
molte volte abbiamo la pasta”. In taluni casi determinate tradizioni non
sono conosciute e tramandate in famiglia a causa di altre discendenze e
di origini diverse di uno dei due genitori, come ci racconta uno dei turisti
ascoltati: “Poiché la mia discendenza non è solo italiana, ma combinata
con quella portoghese sul lato paterno, e spagnola sul lato materno, nella
mia infanzia ha prevalso la conservazione dei valori di discendenza ma-
terna”.
Rinsaldare i rapporti con la propria storia familiare è sicuramente la
Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 131
principale motivazione e anche la maggiore fonte di emozioni durante
l’esperienza di vacanza. E i legami con questa terra si rafforzano molto
dopo l’esperienza di vacanza, come vedremo nel paragrafo dedicato al
soggiorno in Calabria e all’esperienza vissuta.
Sul piano delle motivazioni che spingono le persone a ricercare la
storia della propria famiglia e a intraprendere un viaggio verso la terra
natale, i risultati di uno studio condotto da Lambert nel 1996 possono
considerarsi ancora attuali:
conoscere le proprie radici;
conoscere i propri antenati e creare un qualcosa per le gene-
razioni a venire;
preservare la famiglia e le tradizioni culturali;
avere delle informazioni sulla storia medica della propria fa-
miglia;
soddisfare la curiosità sul luogo di provenienza della propria
famiglia;
avere un libro sulla storia della propria famiglia.
Con riferimento alla nostra indagine, i risultati relativi alle principali
motivazioni della scelta della Calabria come destinazione della propria
vacanza possono essere sintetizzati nelle seguenti motivazioni, alcune
da considerare congiuntamente:
conoscere luoghi di cui si è sempre sentito parlare in casa;
imparare la lingua;
approfondire la conoscenza della cultura locale;
fare ricerche sulla propria famiglia;
incontrare parenti che vivono in Calabria;
trasmettere la cultura calabrese alle generazioni successive;
mantenere una promessa fatta ai propri familiari.
Gli elementi che determinano la decisione di effettuare questo tipo di
esperienza di vacanza sono curiosità e desiderio di conoscere le proprie
radici, anche per avvicinare un luogo noto solo attraverso i racconti di
132 Capitolo IV
famiglia e dare ad esso concretezza. Come ci dice un intervistato: “La
Calabria mi sembrava un posto lontano e ora è vicina. Non è più un luo-
go solo nella mia mente ma esiste veramente”. Un altro dei visitatori ci
spiega che è venuto qui grazie ai racconti dei propri familiari: “I miei non-
ni sono morti da molti anni ma quando erano in vita per me era molto in-
teressante sentire le storie sulla loro casa e il loro paese”. Il forte senso
di appartenenza alla comunità e l’importanza dei legami familiari sono
molto sentiti e si desidera perpetuarli, trasmettendoli alle future genera-
zioni. Anche questa è una delle motivazioni principali del viaggio. Come
ci dice un intervistato: “Penso che sia molto importante continuare questa
cultura e questo modo di vivere”. Secondo il Consultore del Western Au-
stralia che abbiamo intervistato, in alcuni casi si tratta di ritorni legati a
tradizioni, principalmente religiose, come confermano anche alcune in-
terviste ad amministratori comunali.
Per quanto riguarda la motivazione legata all’apprendimento della
lingua italiana, le nuove generazioni solo in rari casi parlano italiano, per-
ché a casa si parla o si parlava il dialetto. Molti vogliono impararlo e al-
cuni hanno studiato un po’ di italiano facendo dei corsi. La conoscenza
della lingua italiana dipende dalla generazione a cui si appartiene. Un in-
tervistato dice “Se sono partiti quando erano molto giovani, capiscono
quando i genitori parlano in italiano ma rispondono in inglese”. Una guida
spiega che la maggior parte di queste persone è emigrata (in West Virgi-
nia e Utah) per creare opportunità ai figli e quindi ha voluto che essi si in-
tegrassero completamente, vietando loro di imparare l’italiano e impo-
nendo di parlare solo inglese. A tal proposito l’Università della Calabria,
come illustreremo più avanti, è promotrice di un progetto destinato a stu-
denti di università straniere, discendenti di emigrati calabresi, che vengo-
no in Calabria per frequentare un corso di lingua italiana presso l’ateneo.
Ciò che è interessante è che questi turisti non si identificano come
tali, come emerge da una ricerca condotta dall’Ente del Turismo Scozze-
se. Della risposta ad un questionario somministrato ad un emigrato ca-
nadese si riporta: “Il vostro questionario è il primo che mi ha dato la pos-
Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 133
sibilità di spiegare cosa provo senza essere etichettato come turista. Io
non sono e mai sarò un turista in Scozia” (Basu, 2005). Anche un mem-
bro di una associazione di calabresi afferma che il viaggio viene effettua-
to “per incontrare i parenti, raramente come veri e propri turisti”.
5. L’esperienza vissuta dai turisti: dalle aspettative al grado di soddisfazione
Scopo di questa parte dell’indagine è capire se e su cosa, prima di
partire, viene effettuata una ricerca, oltre a quella genealogica, con rife-
rimento a luoghi, tradizioni, gastronomia e così via, oltre a comprendere
le dinamiche dell’organizzazione del viaggio, le attese sulla vacanza in
Calabria, quali elementi dell’esperienza sono più soddisfacenti e quali più
deludenti.
5.1 Ricerca prima del viaggio
Internet ha offerto enormi vantaggi ai turisti per informarsi prima del
viaggio sui luoghi d’origine e per prenotare viaggi e servizi per raggiunge-
re tali luoghi, come dichiarano diversi intervistati. Secondo alcune intervi-
ste, sulla gastronomia e sulle tradizioni anche le generazioni successive
alla prima hanno ricevuto informazioni in famiglia, mentre informazioni
sulle località turistiche sono ricercate su internet.
5.2 Organizzazione del viaggio
In genere questi turisti viaggiano da soli, più di rado in gruppi. Un
tour operator ci spiega che molti dei suoi clienti canadesi prendono il volo
aereo e noleggiano l’auto da soli per viaggiare senza tempi prestabiliti. Ci
sono però dei gruppi organizzati, formati da persone che vogliono condi-
videre l’esperienza con altri.
5.3 Le attese
I turisti delle radici spesso hanno aspettative differenti rispetto agli al-
tri viaggiatori. Ci racconta un intervistato: “La visita in Calabria non è sta-
134 Capitolo IV
ta quella di un pacchetto turistico convenzionale. È stato un momento di
riscatto dalle mie origini e, in quel senso, è stato indimenticabile”. Ag-
giunge: “Mi sono immerso in questi luoghi da un nuovo punto di vista,
quello del ricercatore della storia della mia famiglia” .
Le attese raramente sono deluse. Anzi, in genere ci si aspetta una
Calabria di altri tempi, arretrata, e si rimane colpiti favorevolmente. Alcuni
pensavano che l’accoglienza loro riservata sarebbe stata più fredda di
quella riservata ai loro ascendenti, mentre è stata ugualmente calorosa.
Un turista intervistato ci racconta: “Io pensavo che adesso non sarebbe
più stato come 20 anni fa, invece è ancora così: sento l’amore, sento la
famiglia, c’è un forte senso di comunità”.
5.4 L’esperienza vissuta
Spesso l’ultima tappa della vacanza in Italia è rappresentata dalla
terra natale, per approfondire la ricerca, vedere con i propri occhi i luoghi
di origine e se possibile incontrare i parenti rimasti. Il processo di ricerca
genealogica raggiunge quindi il suo apice nel viaggio. A tal proposito
rende molto l’idea il termine journey home: verso la patria ancestrale
(Basu, 2005).
Grazie al viaggio viene recuperato il sentimento di appartenenza ad
un luogo diverso da quello di residenza, un posto con cui si ha un forte
legame. Si aspira a tale connessione spaziale, temporale e sociale.
Sempre nella ricerca condotta in Scozia, un neozelandese di quarta ge-
nerazione afferma “(...) oserei dire quasi un senso di appartenenza a un
luogo diverso da quello della mia nascita”; un australiano dice: “È difficile
da descrivere ma non c’era nessuna profondità nella mia esistenza, ora
sento che c’è”.
È importante capire quali esperienze i viaggiatori desiderano vivere e
quali servizi richiedono:
visita ai luoghi delle origini;
visita a siti storico-culturali e alle principali località turistiche;
partecipazione ad eventi di tradizione (sagre, manifestazioni,
Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 135
riti religiosi);
partecipazione ad attività esperienziali (produzioni tipiche, ar-
tigianali);
interazione con la gente del posto;
incontro con parenti/amici;
documenti degli ascendenti;
ricerche di approfondimento in loco;
ristorazione locale;
servizio transfer;
servizio guida.
Molti dei roots tourists chiedono ai tour operator di visitare i paesi
d’origine. Altri richiedono supporto quando sono sul posto. Abbiamo avu-
to un riscontro positivo presso i punti di informazione turistica del Comu-
ne di Cosenza, dove alcuni turisti si sono recati per chiedere di essere
accompagnati nei propri luoghi di origine. È stato il caso, ad esempio, di
due turisti argentini di origine calabrese (terza generazione), che sono
stati accompagnati nel luogo di nascita di una loro nonna a Marano Mar-
chesato (CS); o di due turisti statunitensi, di cui uno sempre di origini ca-
labresi, che hanno prenotato oltre al transfer una guida in lingua inglese
per visitare il comune di Carolei (CS).
Nello spirito di accoglienza riservato a tutti, ma soprattutto a questi
turisti “nostalgici”, per diventare una meta competitiva è necessario fare
in modo che essi possano visitare i luoghi delle proprie origini con facilità.
Per essi tale visita rappresenta un’esperienza irripetibile, che conferisce il
maggior valore al soggiorno nella terra natale propria o dei propri avi.
Senza questa visita verrebbe meno la motivazione principale del viaggio
e con essa quell’emozione che lega indissolubilmente questi particolari
viaggiatori al paese delle origini.
Alcuni turisti che abbiamo intervistato presso un ufficio informazioni
turistiche preferiscono esplorare da soli i luoghi. Sovente la visita com-
prende solo in parte siti storici, musei, monumenti e chiese, per concen-
trarsi su vicoli, case, gente, insomma posti e persone oggetto di ricordi o
136 Capitolo IV
racconti. Un’intervistata brasiliana ci dice di essere interessata a vedere
un vecchio acquedotto dove sua madre faceva dei pic-nic insieme alla
gente del posto. Ci racconta di essere stata a vedere dall’esterno la casa
di origine di sua madre e di aver individuato l’edificio grazie ad una vec-
chia cartolina (con difficoltà certamente dovute al cambiamento dei nu-
meri civici nel corso del tempo). Alcuni oggetti acquisiscono un significato
simbolico, a cui i turisti si aggrappano anche durante il viaggio. È singola-
re, ad esempio, come questa turista brasiliana abbia portato con sé la
cartolina. Altri turisti argentini invece, benché originari calabresi (di terza
generazione), sono interessati a visite itineranti della Calabria, facendo
ad esempio tappa a Cosenza e Morano Calabro (CS), attratti da eventi
religiosi, di tradizione, folcloristici come la Festa della Bandiera a Morano
Calabro. Ci raccontano che nel loro paese si celebrano eventi per perpe-
tuare le feste di alcuni santi, come accadeva in Calabria.
La visita consente di conoscere meglio la propria storia familiare e di
divenirne anche un narratore. Con grande commozione un’intervistata
riferisce l’esperienza della visita ai luoghi di origine: “Mi sembrava come
se lei (mia nonna) fosse con me, perché guardavo la chiesa di cui lei mi
parlava”.
Il ritrovarsi con parenti e amici, esperienza anch’essa indicata tra le
motivazioni principali del viaggio, è un aspetto molto importante. Alcuni
(la prima generazione) hanno mantenuto un contatto diretto con i propri
familiari rimasti in Calabria, mentre le seconde e terze generazioni crea-
no legami e contatti tramite i social network. Molti degli intervistati desi-
deravano conoscere i propri familiari ancora residenti in Calabria e lo
hanno fatto. Uno dei quesiti posti ha riguardato l’utilizzo dei social net-
work, strumenti molto usati sia per condividere l’esperienza mentre la si
sta vivendo (per mostrare i luoghi e rendere partecipi gli amici e i parenti
a casa della propria esperienza postando video, foto e documenti) sia
come canale per mantenere contatti con persone del posto successiva-
mente. Alcuni ci raccontano di aver fatto storytelling, creando storie sulle
esperienze vissute: “Su instagram ho fatto la storia scrivendo: volete im-
Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 137
parare come fare il formaggio? Allora guardate!”.
Anche l’entrare in possesso di documenti gioca un ruolo importante
nell’esperienza ed è un elemento ricercato mentre si è sul posto, come ci
dice una delle intervistate: “Per quanto incredibile possa sembrare, mi
sono riconosciuta come calabrese quando ho preso in mano alcuni do-
cumenti dei miei bisnonni. Avere gli estratti dei certificati di nascita dei
miei bisnonni e del matrimonio dei miei nonni è stato il momento più
emozionante del viaggio”. Non sono solo i documenti dei propri avi a es-
sere ricercati, ma anche, se si è fortunati, oggetti appartenuti agli stessi,
come ad esempio la macchina da cucire della nonna di una delle intervi-
state, nota sarta di abiti da sposa nel suo paese, custodita a casa di una
zia.
La ricerca di informazioni continua anche durante il soggiorno, su in-
ternet e attraverso libri, per approfondire alcuni aspetti che hanno incu-
riosito i viaggiatori, come la cucina tipica.
I turisti delle origini apprezzano molto i tour esperienziali, soprattutto
legati alla gastronomia e alle tradizioni. Una guida racconta che cercano
ospitalità in casa e sono interessati a lezioni di cucina casalinga; inoltre,
desiderano consumare i pasti con la gente del posto e nei ristoranti loca-
li, scartando tutto quello che è tipicamente turistico. Un’esperienza che è
piaciuta molto a Tropea, ad esempio, è stata il giro in barca con il pesca-
tore, che ha poi cucinato il pesce per gli ospiti. Sono molto richieste
esperienze legate alle tipicità, come assistere alle produzioni dal vivo di
formaggi o dolci, o ancora calarsi nelle tradizioni folcloristiche, come im-
parare a ballare la tarantella.
Secondo un’associazione di calabresi australiana, solitamente questi
turisti visitano le principali attrazioni turistiche, ma desiderano soprattutto
essere parte attiva del sistema locale e godere di quanto è offerto nel ri-
stretto ambito territoriale di origine. Amano interloquire con la gente circa
i propri famigliari e poi approcciarsi, dove disponibili, con i documenti
anagrafici.
138 Capitolo IV
5.5 Il grado di soddisfazione
L’esperienza complessiva è giudicata positivamente. Tutti gli intervi-
stati hanno trovato una Calabria più bella di quella che si aspettavano.
Secondo la totalità dei turisti ascoltati è la gente del posto il primo aspet-
to positivo dell’esperienza di viaggio, l’accoglienza che offrono ed il loro
calore, la disponibilità e la capacità di farli sentire a casa e non turisti
stranieri. Un’intervistata argentina ci dice: “Qui sono più aperti, da noi la
gente non ha più fiducia, qui ti puoi fidare”. Uno degli ascoltati ci spiega
addirittura che: “È stata la prima volta che ho potuto interagire in modo
così ricco con persone nate nei luoghi che ho visitato”. La popolazione
locale, soprattutto nei luoghi delle origini, è considerata molto disponibile
a dare informazioni ed accompagnare. Un’intervistata racconta che du-
rante la visita presso il comune di origine della nonna materna le persone
del posto con cui ha parlato, data la sua discendenza, l’ha considerata
come una di loro, aiutandola a trovare una zia che non sapeva del suo
arrivo.
Ma si mostra soddisfazione per tutti gli aspetti della vacanza: oltre al-
la gente, sono molto apprezzati anche i luoghi, i borghi, la cucina, la cul-
tura e l’arte, il paesaggio, le tradizioni, le risorse naturalistiche (mare,
montagna, Sila), il clima, la ricerca familiare, il contatto con i familiari.
Per quanto concerne la partecipazione ad eventi, soprattutto religio-
si, l’interesse dipende dai turisti e dal loro paese di provenienza.
L’esperienza di una guida intervistata la porta ad affermare che le perso-
ne di paesi latino-americani sono molto più legate al discorso religioso
tradizionale; per i nord-americani la situazione cambia, essi sono più in-
teressati all’aspetto culturale, molti di loro non sono più neanche cattolici.
5.6 I prodotti acquistati
I nuclei familiari dei migranti sono consumatori regolari di beni nazio-
nali, in particolare di prodotti alimentari, e il commercio di tali beni genera
entrate significative per le comunità di origine. I beni nostalgia tendono
ad essere ad alto valore aggiunto e, spesso, artigianali. È più probabile
Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 139
che i turisti della diaspora abbiano collegamenti con l’economia locale,
alloggino in abitazioni di proprietà o con parenti, mangino nei ristoranti
locali, acquistino merci prodotte in loco e vendute dai venditori del posto
e così via (Newland & Taylor, 2010).
Tra i prodotti acquistati da portare nel proprio Paese sono citati per lo
più prodotti alimentari tipici, come ’nduja, soppressata, fichi, etc. A pro-
posito di shopping tourism, è singolare come si cerchi di mantenere il le-
game con la Calabria e rafforzare il senso di appartenenza attraverso
l’acquisto di prodotti come bandiere della Calabria, oltre che dell’Italia.
Oltre all’enogastronomia si porta un po’ di Calabria nel proprio Paese an-
che attraverso i libri (letteratura, arte, cucina). Dalle interviste risulta che i
turisti spesso fanno ordini di vino o prodotti tipici da spedire a casa. Il vi-
no risulta essere una sorpresa, perché in genere i turisti non si aspettano
che in Calabria ci sia una produzione di qualità. Alcuni acquistano pro-
dotti insoliti, magari difficili da trovare nel loro paese. Ad esempio, un ca-
nadese ha comprato dei semi di finocchio da portare alla madre rimasta
in Canada, per fare i taralli come si facevano una volta.
Per quanto riguarda gli aspetti negativi, uno dei motivi di insoddisfa-
zione più rilevante segnalato riguarda i servizi di trasporto, di cui si evi-
denziano notevoli inefficienze, che in alcuni casi limitano la visita ai co-
muni di origine. Uno degli intervistati lamenta sporcizia. Tra gli aspetti
non soddisfacenti viene segnalata anche la scarsità di informazioni sul
web sulla Calabria, in particolare sui luoghi da visitare in periodi che non
sia l’estate, un aspetto dunque che non riguarda solo il soggiorno ma an-
che la fase del pre-viaggio. In proposito un intervistato australiano dice:
“Su internet non c’è molto e pensavo che non avrei trovato molte cose da
vedere e da fare (...) l’informazione che ho trovato è su Tropea, le spiag-
ge. Questa informazione è interessante, ma d’inverno cos’altro c’è?”. Al-
cuni lamentano servizi insufficienti ed inefficienti, difficoltà per arrivare in
Calabria, poca cura del territorio, strutture ricettive inadeguate, insuffi-
ciente segnaletica, la non conoscenza delle lingue straniere.
In Uruguay, ci dicono, si raccontano sgradevoli aneddoti su guide,
140 Capitolo IV
alberghi e ristoranti calabresi.
Secondo alcuni intervistati le persone più anziane apprezzano la cu-
cina, le bellezze naturali ed artistiche, ma sono assai critiche sugli aspetti
sociali e sui servizi, mentre i giovani riescono ad adeguarsi ai ritmi del
posto e a considerare il tutto come un diverso stile di vita, che alla fine li
affascina e spesso li spinge a ritornare.
5.7 Fidelizzazione e passaparola
I livelli di soddisfazione sono complessivamente molto alti e tutti di-
chiarano di voler tornare, affermando che parleranno bene della Calabria
con i propri amici e parenti.
Chiediamo anche della frequenza di ritorno in Calabria o
dell’intenzione di ritornare. Alcuni ritornano annualmente, altri ogni 2-3
anni. Alcuni ci terrebbero a portare con sé dei parenti. Una parte sarebbe
anche felice di vivere in Calabria (anche alcuni intervistati delle terze ge-
nerazioni), altri ancora vorrebbero soggiornare per lunghi periodi ma non
sarebbero disposti a lasciare il paese attuale di residenza. Alcuni hanno
acquistato una casa nei propri luoghi di origine o vorrebbero farlo.
Possiamo senz’altro affermare, comunque, che il legame con la Ca-
labria si rafforza in maniera significativa dopo il viaggio in questa terra,
come dichiara un’intervistata: “A mia madre ho detto: io non so se sono
più italiana-calabrese o argentina”.
6. L’immagine della Calabria all’estero come destinazione turistica
Un aspetto che abbiamo voluto fortemente indagare è come la Cala-
bria è vista non solo dagli intervistati ma anche dalle comunità dei paesi
da cui essi provengono, qual è l’immagine percepita della regione e se è
considerata una destinazione turistica attraente. Le risposte sono etero-
genee. La regione è sicuramente una meta turistica importante per i
roots tourists: “Immagino che molti discendenti di calabresi vorrebbero
conoscere i luoghi da cui sono partiti i loro antenati, avere la possibilità di
incontrare i parenti e provare la stessa emozione che ho sentito io quan-
Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 141
do l’ho visitata” afferma una delle intervistate.
Tutti i turisti dichiarano di conoscere la cultura calabrese e di sapere
qualcosa sulla regione solo grazie alle proprie origini. Tuttavia la Calabria
non è conosciuta nei paesi di origine degli intervistati e non è considerata
una meta turistica attrattiva, o almeno non ancora. In molti non sanno
neanche dove sia. Quando si pensa all’Italia, il pensiero va alle destina-
zioni più note e alle città d’arte, come Venezia, Roma, Firenze e Milano.
Secondo alcuni solo ora la Calabria sta iniziando ad essere una me-
ta turistica di una certa importanza. L’opinione di un tour operator è che
fino a 5 anni fa il sud d’Italia da Amalfi in giù non esisteva e si passava
poi direttamente a Palermo, mentre adesso i tour operator canadesi e
degli USA propongono Matera e la Puglia. Chiediamo cosa viene in men-
te subito della Calabria: Tropea è la località con cui la si identifica. I
Bronzi di Riace cominciano ad essere noti. Ad essere conosciuta è la
storia della Calabria più che le singole località.
Chiediamo anche se ci sono pregiudizi che impattano negativamente
sull’immagine della nostra regione. La Calabria, accumunata a Campania
e Sicilia, evoca sovente stereotipi negativi e il conseguente timore che
non sia un luogo sicuro. “In realtà è più sicuro stare qui che in alcune
aree di Toronto” dice un intervistato. Molti sentono parlare del divario
Nord-Sud: “Prima di partire ho sempre sentito parlare di due Italie: una
del nord e una del sud, una ricca e una povera, una industriale e l’altra
agricola. Le regioni Calabria e Basilicata, dove il mio bisnonno era vissu-
to, mi erano totalmente sconosciute, sebbene cercando su Internet abbia
visto immagini di borghi e spiagge meravigliose”, ci sentiamo raccontare.
Esistono, secondo l’opinione della guida che ha accompagnato dei turisti
di origine calabrese, due immagini della Calabria: “Quella dei ricordi e
della memoria, una Calabria rurale, di pastorizia, basata sulla piccole co-
se semplici e genuine, la Calabria vera, fatta dal quotidiano, con forte
senso della famiglia, del duro lavoro, del sacrificio che hanno ereditato
dai nonni che sono partiti con nulla e sono riusciti a creare il tutto; e poi
un’altra immagine della Calabria che è l’immagine dei media, schiacciata
142 Capitolo IV
dalla ’ndrangheta”. Soltanto alcuni, in particolare gli intervistati che vivo-
no in Australia, affiancano alla Calabria l’idea della mafia e della ’ndran-
gheta.
Il rappresentante di una associazione di calabresi in Belgio dichiara
che, nonostante l’attaccamento alla loro terra, queste persone di origini
calabresi si sentono abbandonate e si rendono conto che le altre regioni
italiane fanno di più per i propri corregionali. Il rappresentante di un’altra,
associazione di calabresi con sede in Australia afferma che: “in Calabria
vi sono i presupposti per richiamare visitatori dall’Australia e dal momen-
to che gli australiani sono fra i maggiori frequentatori del Bel Paese ba-
sterebbe poco per farne una meta di tutto rispetto”. Secondo il rappre-
sentante di un’associazione statunitense la Calabria è vista come la terra
dei due mari, della dieta mediterranea e della bellezza. Il responsabile di
un’associazione belga asserisce che da qualche tempo l’associazione ha
cominciato a ricevere richieste di informazioni sulla regione e alcuni ope-
ratori turistici stranieri iniziano ad interessarsi a questa destinazione.
7. Il ruolo dei turisti nella promozione della destinazione
Prima di passare al ruolo che gli operatori e le istituzioni possono
svolgere nella promozione del turismo delle radici, è importante conside-
rare che gli stessi turisti possono dare un grande contributo in questa di-
rezione, come è confermato dalla letteratura sul tema: “I membri delle
diaspore possono svolgere una varietà di ruoli diretti e indiretti legati al
turismo e allo sviluppo. Oltre ad essere turisti, i viaggiatori della diaspora
possono allo stesso tempo (o in seguito) diventare investitori diretti, rela-
tori, filantropi, volontari, studenti, promotori e/o ambasciatori informali”
(Newland & Taylor, 2010).
Alcuni dati confermano l’aspettativa che i migranti promuoveranno il
turismo nei loro paesi di residenza. Uno studio della Banca Mondiale
(World Bank, 2010) ha rilevato che i migranti danno effettivamente con-
sigli agli altri sulle vacanze nei loro paesi di provenienza. I migranti si im-
pegnano in questo tipo di promozione turistica molto più frequentemente
Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 143
dei non migranti. È il caso in particolar modo di uno degli intervistati. Ad
esempio, una giovane argentina, che ha da poco creato un’associazione
di calabresi, dopo il viaggio dice di avere molte idee da portare agli asso-
ciati e ne ha preso nota durante il soggiorno per non dimenticare nulla.
Afferma: “Nella mia città sento che devo essere io a trasmettere questo
amore per la Calabria”. In un altro passaggio dichiara “Io mi sento benis-
simo e voglio condividere questo con tutti. Io ho lavorato come professo-
ressa, non so se sono stata una brava professoressa ma sono sicura di
aver trasmesso e contagiato i miei studenti con il mio interesse per la Ca-
labria. Alcuni miei studenti poi sono venuti in Calabria, quando io non
c’ero ancora stata”. Acquisisce così il ruolo di ambasciatrice volontaria
della nostra terra in grado di attirare nuovi turisti non necessariamente di
origini calabresi, attivando un passaparola positivo.
La promozione turistica come atto spontaneo da parte dei migranti
può spingersi fino al desiderio di realizzare delle attività economiche.
Molti investitori privati sono migranti ritornati o famiglie emigrate di resi-
denti locali. Ma sovente lo scopo principale non è tanto legato al busi-
ness quanto alla volontà di attirare in Calabria persone di origini calabre-
si, creando le giuste opportunità e condizioni per chi è a sua volta emi-
grato o discendente di emigrati. È esemplare la storia di una signora au-
straliana, figlia di due calabresi emigrati in Australia nel 1956, che duran-
te l’intervista, nella duplice veste di discendente di seconda generazione
e di potenziale investitore sul nostro territorio come operatore turistico, ci
racconta del suo sogno nel cassetto: il progetto, in corso di definizione, di
organizzare dei tour enogastronomici in Calabria per gruppi di persone
provenienti dall’Australia per sperimentare il patrimonio ereditario,
“l’heritage” come lei stessa definisce la Calabria. L’intervistata è ritornata
più volte in Calabria e il target principale a cui intende rivolgersi sono “i
figli degli emigrati calabresi” in cui si riconosce. Dell’attività di tour opera-
tor enogastronomico che intende portare avanti parleremo meglio nel pa-
ragrafo successivo. Quel che conta sottolineare è lo spirito di questa idea
imprenditoriale: “(...) credo profondamente che i miei genitori siano emi-
144 Capitolo IV
grati dalla Calabria per necessità (...). Credo che sia importante che il
popolo calabrese crei opportunità imprenditoriali e promuova la bellezza
unica e la ricca cultura della regione. Mi piacerebbe contribuire a questo
sviluppo, in modo che nessuno abbia la necessità di emigrare”.
8. Gli operatori del settore: tour operator, agenzie incoming e gui-de turistiche
In considerazione del fatto che in Italia ed anche in Calabria attual-
mente il turismo delle radici è un fenomeno spontaneo, spesso individua-
le e scarsamente organizzato, è auspicabile che gli operatori del settore,
in primis tour operator e agenti di viaggio che effettuano incoming in Ca-
labria ma anche quelli che si occupano di outgoing verso il nostro paese
e la nostra regione all’estero, colgano questa grande opportunità col-
mando un gap nel mercato tra domanda e offerta.
Le tradizionali agenzie di viaggio, che vivono una fase di crisi dovuta
al processo di disintermediazione in atto da anni nel settore turistico, po-
trebbero differenziare la propria offerta e specializzarsi in questa nicchia
di mercato, rivolgendosi ai turisti delle origini e offrendo loro soggiorni e
viaggi ma anche servizi mirati in loco (come transfer per i luoghi di origi-
ne, assistenza per la ricerca genealogica e così via).
Secondo il CISET, che ha svolto una ricerca sul turismo delle origini
nel 2015, gli operatori possono offrire diverse categorie di servizi ai visi-
tatori genealogici:
servizio di ricerca genealogica (con la predisposizione di una
pubblicazione che è inviata direttamente al cliente) e, in ag-
giunta, di ricerca di parenti;
servizio di organizzazione di un itinerario personalizzato ba-
sato sulla ricerca precedentemente condotta e orientato
all’approfondimento delle origini genealogiche del cliente;
servizio di accompagnamento da parte di guide professioni-
ste, finalizzato a fornire un pratico supporto nel momento in
cui il cliente desidera l’itinerario organizzato.
Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 145
La nostra indagine ha coinvolto un tour operator canadese “Volare
Group Inc” (con sede, oltre a Toronto, anche a Miami e Cuba), che ha
deciso nell’anno 2017 di investire in Calabria attraverso la promozione e
vendita, a partire da fine agosto 2018, di soggiorni destinati principalmen-
te a persone di origini calabresi ma anche ad altri potenziali clienti inte-
ressati a trascorrere una vacanza nella nostra regione. Non è un caso
che il titolare sia di origini calabresi (è nato e ha vissuto in Calabria fino
all’età di circa 10 anni). L’intervista a questo operatore ha messo in luce
molti aspetti interessanti in merito all’offerta di proposte di viaggio.
L’incontro ha avuto inizio parlando della decisione di mettere in catalogo
viaggi in Calabria accanto ad altre destinazioni “collaudate” che il tour
operator propone da anni. Il rappresentante del tour operator ci racconta
di aver già tentato anni fa di iniziare un’attività di questo tipo, mosso dal
legame con la sua terra natale e dalla bellezza dei nostri luoghi, ma di
aver riscontrato molte difficoltà, al punto di decidere di rinunciare: “10-15
anni fa avevo l’idea di fare quello che sto facendo adesso ma era tutto
bloccato, cioè nessuno era interessato. Non c’era un’organizzazione
pronta a supportarmi. Adesso le cose sono cambiate”, ci dice, riferendosi
soprattutto alle strutture ricettive, ai servizi ma anche alla disponibilità
delle istituzioni. Aggiunge: “La Calabria si è sviluppata rispetto a 10 anni
fa. Ora ci sono infrastrutture del livello delle isole dei Caraibi. Prima era
difficile trovare alberghi buoni ed altro”. Il tour operator che ha a Cosenza
un suo braccio operativo appena costituito (“Volare Group Italy”), ritiene
indispensabile un contatto diretto con i fornitori dei servizi per conoscere
il territorio e anche per effettuare un monitoraggio dell’intera esperienza
sul posto dei gruppi che verranno con la programmazione 2018. Dopo
aver trascorso un periodo in Calabria a novembre del 2017 per “toccare
con mano” in prima persona la professionalità degli operatori locali, il re-
sponsabile del tour operator canadese ha programmato un educational
tour e parallelamente ha progettato i pacchetti di viaggio per i propri
clienti. L’educational tour si è svolto a fine aprile 2018 e ha coinvolto, ol-
tre al Tour Operator Volare Group, alcuni agenti di viaggio, imprenditori,
146 Capitolo IV
fotografi e giornalisti di media canadesi, come l’emittente televisiva “Te-
lelatino”, la rivista “Lo Specchio” e l’emittente radiofonica “Chin”, al fine di
dare visibilità al territorio calabrese in vista della commercializzazione dei
pacchetti turistici; tale commercializzazione è già stata avviata con suc-
cesso prevedendo l’arrivo di gruppi di 25-40 turisti per volta da fine ago-
sto 2018 fino a fine settembre. Durante l’educational tour il gruppo ha vo-
luto vedere quella stessa Calabria che vedranno i turisti, soggiornando
nelle medesime strutture, pranzando nei medesimi ristoranti e soprattutto
visitando i luoghi ed i siti inseriti nelle escursioni giornaliere, conoscendo
le persone con cui i viaggiatori si interfacceranno, come le guide turisti-
che, vivendo quelle esperienze autentiche che rappresentano l’elemento
di maggior valore nella valutazione della vacanza: assistere alla lavora-
zione manuale dei prodotti caseari, vedere come si fanno in casa i nostri
tipici fusilli al ferretto con la possibilità anche di realizzarli e degustarli, fi-
no ad arrivare alle produzioni artigianali tessili. Il programma ha toccato
mete come Reggio Calabria, Scilla, Tropea, Pizzo, Cosenza, la Sila
Grande, Amantea. Le destinazioni per i turisti saranno anche altre a se-
conda della durata dei soggiorni medi (Locri, Gerace, Stilo, Paola, Dia-
mante, Altomonte, le Terme Luigiane di Acquappesa etc.). L’esito
dell’educational tour è stato assolutamente positivo per tutto il gruppo
con riferimento a ciascun aspetto della vacanza, dai luoghi al cibo, alla
gente, ai servizi, all’accoglienza da parte delle istituzioni. Abbiamo rac-
colto alcune testimonianze in proposito. Uno degli agenti di viaggio di
Miami riguardo al Parco Nazionale della Sila ha commentato: “Avete un
tesoro”. Il titolare del tour operator, a proposito di una guida del parco
che al termine del tour ha deliziato gli ospiti con un dolce tipico di San
Giovanni in Fiore, si mostra molto colpito da questo gesto affermando:
“Pensare che questa persona abbia fatto preparare appositamente que-
sto dolce da sua madre per noi è una cosa che ci ha sorpresi ed emozio-
nati. I nostri turisti saranno contenti di ricevere questo trattamento”. Uno
degli imprenditori chiede: “Quanto tempo è stato necessario per organiz-
zare tutto questo? Ha funzionato tutto perfettamente”. In definitiva, le re-
Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 147
more iniziali su organizzazione efficiente dei servizi e delle attività e su
sicurezza dei luoghi generate, come ci dicono, da un’informazione incen-
trata in Canada solo su fatti di cronaca negativi, sono totalmente supera-
te.
Riguardo alla progettazione dei pacchetti turistici, questi sono stati
definiti: attraverso accordi per i voli charter con la compagnia Air Transat;
in collaborazione con Volare Group Italy per l’aspetto relativo al pernot-
tamento; con il supporto di un’agenzia locale di consulenza ed organiz-
zazione di tour in Calabria (“VisitCosenza”) per le visite guidate e le attivi-
tà esperienziali. A proposito dei voli aerei, si lamenta l’assenza di voli di-
retti Toronto-Lamezia Terme in periodi diversi da quello estivo. E questo
costituisce un grosso limite per quanto riguarda la possibilità di vendere
pacchetti tutto l’anno. Anche per chi desidera venire dagli USA sussiste
lo stesso problema, ci dice il tour operator, che assicura che questo tipo
di turisti viaggerebbe nel corso dell’intero anno se ce ne fosse la possibi-
lità. L’esperienza maturata nel corso di tantissimi anni nelle proposte di
destinazioni turistiche lo spinge a dichiarare con molta determinazione:
“Con il clima che c’è in Calabria, quasi come quello della Florida
d’inverno, molti canadesi di origine calabrese potrebbero venire qui anzi-
ché andare lì e lo preferirebbero, perché le strutture sono più economi-
che e perché conoscono l’ambiente”. Il tour operator richiede allora che
ci si impegni a livello istituzionale per garantire questa possibilità, con-
sentendo lo sviluppo del tanto desiderato turismo destagionalizzato, di
grande importanza per una regione come la nostra che mostra altissimi
livelli di stagionalità turistica ed è in grado di offrire risorse attraent inel
corso dell’intero anno.
Certamente negli ultimi anni l’offerta è cresciuta e, in particolare
quest’anno, è evidente che lo sforzo fatto dalla Regione in questa dire-
zione sta dando importanti risultati. Quindi, gli investimenti di questo tipo
vanno continuati e intensificati. Tanto più che, alla nostra domanda sulle
risorse che i canadesi preferiscono, emerge che “(...) Il mare interessa
ma per quello possono andare ai Caraibi, vogliono vivere un’altra espe-
148 Capitolo IV
rienza: vedere la Calabria che non hanno mai visto, luoghi che non co-
noscono, buon cibo, vogliono provare sapori nuovi e cibo che non trova-
no abitualmente, vogliono assaggiare la roba che non è esportata. Vo-
gliono incontrare i produttori dei prodotti gastronomici, vogliono conosce-
re il vero stile di vita del luogo, impossessarsene”. Ecco perché nelle
proposte di viaggio sono stati inseriti non solo i classici tour culturali ma
molti “laboratori esperienziali”, attività fatte di autenticità ad alto contenu-
to emotivo.
L’intenzione del tour operator è di coinvolgere altri tour operator per
la destinazione Calabria. “I tour operator stranieri devono lavorare ancora
molto per fare conoscere la regione” dichiara il titolare. Ma aggiunge che
è importante coinvolgere anche la stampa e le associazioni, ritenendo
molto importanti passaparola e pubblicità, anche per superare alcuni
pregiudizi sulla Calabria che è difficile ma sicuramente possibile scalza-
re. Con riferimento alle associazioni, l’idea del referente del tour operator
a Cosenza è quella di effettuare un lavoro certosino visitando personal-
mente, ad una ad una, tutte le molteplici associazioni di calabresi in Ca-
nada, per siglare degli accordi e organizzare delle iniziative per portare
sempre più persone a riscoprire le proprie origini calabresi attraverso una
piacevole e sorprendente vacanza. Lo scambio tra i due paesi e le due
culture viene pensato dal tour operator anche al di là dei viaggi proposti
ai turisti, prevedendo attività di internazionalizzazione di eventi, un vero e
proprio import/export di spettacoli dal vivo. A questa sua idea aggiungia-
mo anche quella di una possibile co-produzione di spettacoli con tour in
Calabria e Canada per rinsaldare il legame tra i due paesi.
I target dei tour operator sono sostanzialmente gli emigrati intorno ai
60 anni di età e i discendenti (nuove generazioni) che sono interessati a
viaggiare per conto proprio, non con la famiglia, e a scoprire le origini dei
propri familiari. Il tour operator australiano specializzato in tour enoga-
stronomici, a cui si è accennato precedentemente, precisa: “Questo sa-
rebbe un segmento di turisti completamente diverso con bisogni e inte-
ressi un po’ differenti. Sarebbe un lavoro molto soddisfacente, grazie a
Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 149
cui i giovani potrebbero connettersi con il proprio patrimonio e contribuire
all’espressione positiva della Calabria una volta tornati a casa”. Il tour
operator in questione sta progettando itinerari di viaggio di circa 10 gior-
ni, in modo sostenibile ed etico, per australiani ed altri turisti di lingua in-
glese, che diano risalto al vino e al cibo calabrese, attraverso la collabo-
razione con l’università, in particolare gli studenti dei corsi di laurea in
scienze turistiche e in valorizzazione dei sistemi turistico-culturali
dell’Università della Calabria. La referente ci racconta dell’idea di pro-
muovere la liquirizia calabrese, il bergamotto, il pecorino, il vino, di inseri-
re nei programmi cantine e agriturismi che producono il cibo, lezioni di
cucina, tradizioni alimentari e anche la tarantella. “Come si è fatto in
Francia”, ci dice, “anche in Calabria bisogna puntare sul terroir, unico e
straordinario”.
Un tour operator calabrese (Le Vie della Perla), che, in collaborazio-
ne con Italy Routing Consulting, propone tra i propri tour quello legato al
turismo delle origini, presenta sia tour individuali completamente perso-
nalizzati sia tour di gruppi di persone provenienti dalla stessa area geo-
grafica. L’offerta include servizi di assistenza nella ricerca genealogica
sia prima che durante il viaggio e un memory book, contenente i docu-
menti raccolti ed informazioni sul luogo d’origine. I clienti sono per lo più
di seconda e terza generazione, età media 60-70 anni, sono stati in Italia
altre volte ma per la prima volta in Calabria; per essi la nostra regione è
una meta principalmente per la scoperta delle origini e solo secondaria-
mente per visitare i siti più caratteristici (per i turisti che rimangono più
giorni). Molti non hanno familiari ancora viventi nel luogo d’origine e non
parlano l’italiano. La titolare intervistata ci dice: “Spesso vengono con
delle vecchie foto di portoni di case appartenenti ai nonni, vogliono cer-
care queste case per poter fare una foto nello stesso punto”. Inoltre ci
spiega che la maggior parte dei turisti crede di poter arrivare nel paese di
origine, andare al Comune e con l’aiuto della guida riuscire a trovare do-
cumenti importanti sulla propria famiglia, incontrare i propri parenti anco-
ra in vita, ma non sempre questo è fattibile se non è progettato per tem-
150 Capitolo IV
po. I servizi richiesti sempre sono un accompagnatore che parli la loro
lingua e un’auto con autista per tutti gli spostamenti. Il giudizio
sull’esperienza complessiva è sempre molto positivo, con particolare ap-
prezzamento, oltre che naturalmente per la visita al luogo d’origine, an-
che per il cibo e l’accoglienza.
In un articolo de Il Sole 24 Ore sul turismo delle origini si menziona
una delle poche strutture calabresi che opera nel segmento in esame: il
B&B Cedro di Catanzaro, che eroga un “servizio di ricerca genealogica
per i clienti interessati a riscoprire le proprie origini calabresi”, in cui sono
dunque i proprietari di una struttura extra-alberghiera a offrire escursioni
nei luoghi di famiglia, organizzare incontri con autorità locali e contattare i
parenti più prossimi dei visitatori delle origini.
Da una ricerca on line risulta che ad occuparsi di turismo genealogi-
co sono per la Calabria altre due aziende, che offrono servizi di ricerche
genealogiche, ancestry tours nei paesi di origine e soggiorni personaliz-
zati: My Bella Vita Travel e Southern Italy Travel. Quest’ultima in realtà
offre itinerari di viaggio personalizzati in tutta Italia, non solo la Calabria,
mentre l’altra opera solo al sud d’Italia. La prima agenzia offre un “tour
heritage” per privati e per gruppi con visita al Municipio, passeggiata nel
borgo, conversazioni con la gente del posto, visita a palazzi e chiese,
degustazioni delle tipicità gastronomiche. La seconda propone anche la
ricerca e l’incontro con i parenti e un servizio singolare, ossia la visita ai
campi di battaglia italiani dove fu combattuta la Seconda Guerra Mondia-
le. La visibilità di queste realtà è assicurata strategicamente da siti web in
lingua inglese con parole chiave potenzialmente utilizzabili dai turisti del-
le origini.
L’indagine dal lato dell’offerta ha coinvolto anche guide ed accompa-
gnatori che hanno avuto esperienza nell’accoglienza di turisti delle origini
in Calabria. Una di queste figure opera su due fronti, ovvero quando i tu-
risti sono in loco (tramite “Visitcosenza”, una società che si occupa di
servizi turistici), ma molto più spesso nella fase precedente al viaggio (at-
traverso un tour operator specializzato, My Bella Vita Travel).
Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 151
L’intervistato ci racconta la sua esperienza professionale: in genere i tour
sono individuali e comprendono da 1 a 4 persone in media (per lo più si
tratta di famiglie), di provenienza statunitense per la maggior parte, di
seconda generazione, con età media intorno ai 60 anni. Ci conferma la
tendenza a richiedere frequentemente una ricerca genealogica. I clienti a
distanza, tramite il tour operator, inviano i dati in proprio possesso sugli
antenati, comprese eventuali fotografie, che la guida poi utilizza sul posto
per cercare informazioni presso i residenti. Si tratta di un lavoro che ri-
chiede molto tempo e più sopralluoghi nel comune calabrese di origine.
In pratica la guida raccoglie tutte le informazioni sul posto, interfaccian-
dosi con gli uffici dello Stato Civile delle amministrazioni comunali per
prendere visione e fare copia se possibile dei documenti. Il suo lavoro di
ricerca prosegue poi nelle chiese, per raccogliere dati da registri battesi-
mali e matrimoniali, ma anche nei cimiteri e tra le strade del paese per
porre domande soprattutto alle persone più anziane, che attraverso i
propri ricordi possono contribuire a ricostruire la storia familiare. La ricer-
ca genealogica in genere è un completamento rispetto a quella effettuata
già dal cliente on line, a volte però è una vera e propria ricostruzione
completa. Ovviamente la ricerca genealogica non si può fare se i turisti
richiedono questo servizio quando sono già arrivati in Calabria, specie il
recupero di tutta la documentazione connessa all’albero genealogico.
I servizi richiesti sono, dunque, in primo luogo una ricerca genealogi-
ca, poi l’organizzazione della visita al comune di origine e in taluni casi di
tour alla scoperta di altri luoghi della Calabria (che alcuni decidono di
esplorare autonomamente), nonché l’eventuale transfer. Secondo la gui-
da, il viaggio in genere prevede delle tappe in altre regioni italiane e poi
3-4 giorni in Calabria, di cui uno dedicato al paese natale dei propri ante-
nati. La giornata del tour presso il luogo di origine prevede la visita pres-
so il Comune, la Chiesa matrice o altra Chiesa in cui per esempio sono
stati battezzati o si sono sposati i propri cari e le vie del paese; se possi-
bile, visita alla casa in cui hanno vissuto gli avi; eventuali incontri con pa-
renti e conoscenti; tappa al cimitero in cui sono sepolti i congiunti. A tal
152 Capitolo IV
proposito, in letteratura il turismo genealogico è anche conosciuto come
turismo cimiteriale per la tendenza dei visitatori a cercare i luoghi di ripo-
so dei propri antenati. Un’altra guida ci racconta in proposito che alcune
turiste hanno portato con sé le ceneri dei nonni nati a Cosenza e del pa-
dre che non era neppure nato in Calabria. Forse per una promessa, han-
no poi disperso le ceneri nella località di origine degli avi.
Durante la giornata è molto facile incontrare persone del posto con
cui conversare e ricordare persone, luoghi, episodi. Quel che accade è
che le persone del posto mentre nei confronti dei turisti in generale non
mostrano particolare interesse, si pongono in maniera completamente
diversa quando scoprono che il viaggiatore è un discendente di un com-
paesano. Aprono letteralmente le porte di casa propria, come ci riferisce
la guida, per accogliere quell’ospite speciale, un “amico ritrovato”, offren-
do per esempio del vino di produzione propria o qualunque cosa possa
conquistarlo.
L’intervistato-guida riferisce che durante la giornata i turisti delle ra-
dici effettuano molti scatti fotografici, anche su particolari che per altri
non sarebbero d’interesse: “Molto spesso fotografano il segnale di in-
gresso al paese, piuttosto che un citofono dove compare il proprio co-
gnome”. La capacità di soddisfare desideri che sorgono anche al mo-
mento è molto importante per questi visitatori. Lo sa bene l’intervistato,
che ci racconta che nell’accompagnare due turisti americani a Carolei
(Cs), paese d’origine materna, è risalito all’origine anche di una nonna e
ha così portato i suoi ospiti a visitare Mendicino (CS), pur non avendolo
programmato. Tutti i turisti, ci dice, infine, sono molto soddisfatti
dell’esperienza, soprattutto rispetto alle aspettative per la ricerca genea-
logica.
Un’altra guida turistica, che nel corso degli anni ha accompagnato tu-
risti delle radici provenienti dagli Stati Uniti e dall’Argentina, ci spiega che
spesso i viaggi sono pianificati 1-2 anni prima. Nel suo caso il contatto
avviene tramite un’associazione statunitense e per il tramite di
un’agenzia di Salerno o l’associazione Mariano Turano, che ogni anno
Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 153
organizza viaggi e accompagna gruppi calabro-statunitensi per un lungo
soggiorno in Calabria (circa 15 giorni). I gruppi si affidano quasi sempre
ad associazioni, ma non sempre desiderano andare nei luoghi di origine.
Poi ci sono i singoli, facilitati dal contatto diretto tramite internet. Per i
singoli, la motivazione principale del viaggio, molto forte, è la visita del
luogo delle origini, un viaggio emozionale in cui, dopo la giornata dedica-
ta alla visita al borgo natale dei propri antenati, si è propensi a conoscere
altri luoghi della Calabria, con “la volontà precisa di andare indietro nel
tempo a partenze che sono avvenute nella fase emigratoria” come affer-
ma l’intervistata. Per i gruppi, invece, la motivazione è più quella della
vacanza, spesso aggiungendo altre mete italiane come Roma o Venezia;
in questi casi in Calabria si va al mare, si fanno escursioni. La vacanza è
comunque più appagante se si riesce a visitare il posto da cui sono partiti
i propri antenati, richiedendo servizi privati di macchina con autista, even-
tuale interprete o guida.
Quel che è certo è che chi visita il comune di origine dei propri ante-
nati si emoziona molto. La guida racconta molte delle loro curiosità, alcu-
ne di carattere emotivo “chissà se mio nonno ha camminato per questa
strada” altre informative “chissà se è partito con il treno da questa stazio-
ne ferroviaria”. Il ruolo delle guide diventa essenziale per sciogliere quei
nodi che da soli i turisti non riuscirebbero ad affrontare, spiegando ad
esempio che nell’Ottocento non c’erano treni, o fornendo altre notizie sto-
riche. La maggior parte dei turisti nostalgici non conosce la causa del fe-
nomeno migratorio e, durante il tour nella terra natale degli avi, la guida
dedica del tempo a “spiegare le cause sociologiche, antropologiche, gli
squilibri, l’estrema povertà” che hanno determinato l’esodo. Chi viene nel
luogo di origine pur sapendo che non c’è più alcun parente vuole percor-
rere ogni strada per chiedere tramite la guida alla gente del posto se ri-
corda una persona, se ci sono altre persone con quel cognome che abi-
tano in quel comune, insomma conduce delle vere e proprie indagini in-
formali. La guida intervistata racconta che spesso “Si aspettano di trova-
re nei tratti delle persone che incontrano qualcosa di familiare”. In genere
154 Capitolo IV
la guida li accompagna per 2-3 giorni, un giorno nel comune di origine e
poi in altre destinazioni come Cosenza, la Sila, Tropea, Pizzo, Paola,
Rossano, Corigliano; i turisti apprezzano molto l’aspetto culturale e stori-
co dell’offerta.
La guida aggiunge altri elementi che ci aiutano nella conoscenza del-
le abitudini di questi turisti, dichiarando che molti dei clienti sono stati in
precedenza in Italia ma non hanno avvertito prima il desiderio di venire in
Calabria; poi, o perché accade qualche evento in famiglia (come la morte
di un congiunto) o perché matura una sensibilità diversa negli anni, o per
la possibilità di risalire alle origini tramite la rete, decidono di venire in
Calabria. I discendenti degli emigrati pensano che sicuramente i propri
nonni o bisnonni partendo hanno sofferto e lo pensano ancora di più tro-
vando un paesaggio molto bello, vario, con tanto verde, colline, monta-
gne, mare. L’intervistata individua come elemento di soddisfazione per i
roots tourists il fatto di essere stati nel luogo di origine e di averne calpe-
stato il suolo, ristabilendo il legame che cercavano con questa terra.
Questo aspetto del “calpestare il suolo” e di una “promessa” ce lo con-
ferma anche un’altra guida nella descrizione del profilo dei roots tourists:
“Sono persone che ricordano e che devono esaudire i desideri dei propri
nonni che, prima di morire, hanno chiesto loro di tornare fisicamente sulla
terra natia e di calpestarla (...), di vedere di persona dove loro sono cre-
sciuti”.
Tutto il resto fa da completamento all’esperienza. Quando chiediamo
alla guida se ha percepito nelle persone che ha accompagnato il deside-
rio di ritornare, ci risponde che “anche se il desiderio c’è è difficile e che
spesso è un viaggio unico, che non si ripeterà”. Non serve necessaria-
mente il ritorno, gli emigrati calabresi nel mondo sono tantissimi, baste-
rebbe il passaparola per far arrivare almeno una volta chi non è mai stato
in Calabria.
Alla guida i turisti delle origini chiedono di cercare notizie sulla fami-
glia, richiedono certificati, ma manca un ufficio che dia assistenza presso
le amministrazioni comunali. Tuttavia ciò che chiedono soprattutto, se-
Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 155
condo l’intervistata, è “quello che loro non hanno e che noi abbiamo: il
tempo, perché loro corrono”. Questi turisti, ci racconta la guida, vogliono
venire in Calabria, ma all’idea di visitare l’Italia quella che dovrebbe esse-
re la prima tappa comincia ad essere una tappa subalterna; dunque, ab-
binano il viaggio in Calabria al viaggio a Paestum, a Pompei, a Roma,
talvolta in Sicilia. La guida ci parla infine di una tappa importante nei suoi
tour: la Nave della Sila, il Museo Narrante dell’Emigrazione a Spezzano
della Sila (Cs), che racconta l’emigrazione italiana in un’ottica non solo
regionale ma di più ampio respiro.
9. Le Associazioni di Calabresi nel mondo
“La Regione riconosce le associazioni di calabresi nel mondo che
svolgono attività culturale, ricreativa ed assistenziale con carattere di
continuità e senza fini di lucro. Le associazioni e federazioni dei Calabre-
si nel mondo costituiscono forme di presidio, per lo più spontaneo, dei di-
ritti e del bisogno di salvaguardia dell’identità delle comunità dei corre-
gionali sparse nelle varie regioni del mondo. Si tratta di un numeroso
gruppo di associazioni (oltre 150), alcune riunite anche in federazioni
(10), che svolgono un’attività preziosa, spesso su base strettamente vo-
lontaristica, ricorrendo a forme di autofinanziamento” (tratto da priorità P2
del “Piano annuale degli interventi in materia di relazioni tra la Regione
Calabria e le comunità calabresi nel mondo”).
Oggetto delle nostre interviste alle Associazioni di comunità calabresi
è il comprendere come gli emigrati vengono in contatto con questi orga-
nismi, cosa esse offrono e cosa cercano le persone di origini calabrese
attraverso questi soggetti. Alcuni degli intervistati, ma non tutti, fanno
parte di associazioni di calabresi e riconoscono a tali associazioni il ruolo
di conservare costumi e tradizioni (specie le festività). Altri, pur non fa-
cendone parte, le frequentano occasionalmente. In alcune comunità non
ci sono associazioni ma comunque gli italiani e i calabresi si frequentano
assiduamente, rafforzando ricordi e abitudini tradizionali.
Da un’intervista a un Amministratore locale calabrese emerge il ruolo
156 Capitolo IV
di promo-commercializzazione dei viaggi nella regione che svolgono al-
cune associazioni di calabresi. Ci si riferisce a un’associazione con sede
a Toronto formata da persone di origine della Valle del Savuto, che si sta
attivando per far arrivare in Calabria un crescente numero di turisti delle
radici, grazie ad un volo charter. Un intervistato di origine calabrese, che
è anche operatore del settore viaggi in Canada, riferisce che di associa-
zioni di questo tipo ce ne sono molte anche in Ontario; esse organizzano
attività culturali ed eventi per mantenere vive le tradizioni (canzoni, co-
stumi). Qualcuna organizza viaggi in Italia. Il consultore per il Western
Australia fornisce diversi spunti interessanti. Conferma che il target di chi
effettua viaggi di turismo del ritorno, che sono tutti viaggi individuali, è
costituito principalmente da persone anziane in visita ai parenti, solo oc-
casionalmente accompagnate da familiari più giovani. Le nuove genera-
zioni generalmente visitano la Calabria per brevi periodi, dopo aver tra-
scorso la maggior parte delle proprie vacanze in altre località europee ed
italiane. Mentre le prime generazioni sono state altre volte in Calabria, le
nuove generazioni vengono per la prima volta.
Per quanto riguarda la Western Australia, i gruppi organizzati da as-
sociazioni calabresi sono rari. Ci è stata segnalata una lacuna nell’offerta
strutturata di informazioni sul posto, e in questo senso secondo il Con-
sultore della Western Australia “una parte attiva potrebbe essere svolta
proprio dall’universo associativo calabrese”. Uno dei pochi casi di orga-
nizzazione tramite associazioni di calabresi nel mondo di viaggi di gruppi
per emigrati calabresi, di età media 55-60 anni, si ha negli USA (Illinois).
In Uruguay, invece, ci riferisce un rappresentante di un’associazione,
quando si vuole viaggiare in Italia si preferiscono le mete classiche come
Roma, Firenze, Venezia e pochi sono quelli che scelgono la Calabria, le-
gati alla regione per discendenza. Secondo un operatore di
un’associazione in Uruguay, che offre corsi di lingua italiana, un coro,
cene mensili settimanali, il canale per un contatto con qualche parente è
il programma radiofonico “La Voce dei Calabresi”, che potrebbe promuo-
vere la Calabria come destinazione turistica. Infine, un rappresentante di
Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 157
un’associazione di calabresi in Belgio riporta che anche nella loro nazio-
ne prevalgono i viaggi individuali e specifica che gli emigrati calabresi si
recano quasi regolarmente in Calabria (annualmente), almeno i turisti
della terza età, mentre le nuove generazioni lo fanno più di rado. Da lì ci
informano, inoltre, che l’immagine della Calabria sta migliorando e che ci
sono più richieste di viaggi nella regione.
10. Le politiche degli enti locali
Abbiamo già detto quanto sia determinante che l’Italia punti, come al-
tre nazioni, al turismo delle radici, adottando adeguate strategie e pro-
grammi. Un contributo sul piano istituzionale potrebbe essere fornito an-
che per facilitare i viaggi degli emigranti e dei loro discendenti. Diversi
paesi, tra cui il Vietnam e l’India, hanno disposizioni che consentono ai
propri cittadini allontanatisi a causa di diaspore di effettuare una visita
senza visto. I canadesi filippini non sono tenuti a ottenere visti per visita-
re le Filippine se viaggiano con un passaporto canadese (Newland &
Taylor, 2010).
Oltre al governo nazionale, anche il governo locale dovrebbe elabo-
rare programmi ad hoc per il turismo delle radici, insieme a programmi
educativi e di scambio. Su quest’ultimo aspetto una menzione particolare
merita l’Università della Calabria, in particolare il Dipartimento di Lingue e
Scienze dell’Educazione che ha attivato, grazie ad una convenzione sti-
pulata con l’Ufficio Emigrazione del Dipartimento di Presidenza della Re-
gione Calabria, sia nell’anno 2017 che nell’anno 2018 un corso di lingua
e cultura italiana destinato a studenti discendenti di emigrati calabresi re-
sidenti all’estero (provenienti dall’Australia, dall’Argentina, dal Brasile, dal
Canada, dalla Colombia e dal Venezuela). Lo scopo è quello di favorire
il mantenimento e il recupero dell’identità culturale. Nel corso
dell’iniziativa i partecipanti hanno la possibilità di conoscere la Calabria
anche dal punto di vista storico-artistico e culturale grazie a visite guidate
e tour (a Cosenza, in Sila, a San Giovanni in Fiore, a Rossano e così
via).
158 Capitolo IV
Nella nostra ricerca abbiamo intervistato rappresentanti di alcune
amministrazioni comunali calabresi (sindaci, assessori al turismo, etc.)
per raccogliere informazioni sulle persone di origine calabrese che risie-
dono all’estero e che vengono in vacanza in Calabria ed anche per com-
prendere le eventuali attività poste in essere per attirare ed accogliere
questa tipologia di turisti. Siamo partiti dal Comune di Cosenza con
l’Assessorato alla Comunicazione, Turismo e Marketing Territoriale, rac-
cogliendo dati ed effettuando interviste ai turisti direttamente presso i due
punti di informazione turistica del Comune gestiti dall’Associazione di
Promozione Turistica “Città di Cosenza”. Dall’indagine è risultato che sul
fronte del turismo delle origini si iniziano ad intraprendere delle iniziative,
anche se non esiste un programma specifico dedicato a questo segmen-
to. L’apertura verso questa forma di turismo c’è stata grazie alla disponi-
bilità del Comune verso il tour operator “Volare Group Inc” di cui si è par-
lato, sia nella fase preliminare che ha portato alla decisione del tour ope-
rator di investire in Calabria, prevedendo i pernottamenti a Cosenza
(mediamente di 5 giorni), sia nella fase successiva di ospitalità ed acco-
glienza del gruppo nell’educational tour. Il Gruppo è stato anche ricevuto
da rappresentanti dell’Amministrazione Provinciale di Cosenza e del Par-
co Nazionale della Sila, che hanno manifestato la propria sensibilità ri-
spetto al progetto turistico, e dell’Amministrazione del Comune di Rende,
per future collaborazioni che possano coinvolgere anche il centro storico.
Il Comune di Cosenza dispone di due uffici di informazioni turistiche
in città, presso i quali siamo riusciti ad incontrare ed intervistare alcuni
turisti delle origini. Si è trattato sempre di turisti individuali che viaggiano
in coppia (coppie di marito e moglie, cugini, amici, di cui entrambi o uno
dei due è di origine calabrese). Questo ci fa comprendere come questo
turismo, per quanto diffuso, sia ancora un fenomeno non strutturato, or-
ganizzato in modo indipendente dai diretti interessati. Mentre dai dati sul
registro presenze dei punti informativi e sui tour guidati si evince che per
altre forme di turismo spesso i visitatori viaggiano in gruppo, per il turi-
smo delle origini non è così. Alcuni di questi turisti richiedono servizi le-
Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 159
gati alla visita presso i luoghi d’origine (come risulta da intervista a due
statunitensi e a due argentini), altri si muovono autonomamente alla sco-
perta dei luoghi (come risulta da intervista fatta a due turiste brasiliane e
a una coppia di argentini), con auto a noleggio o mezzi pubblici di tra-
sporto, richiedendo solo un supporto informativo (mappe della città, gui-
de descrittive, consigli su ristorazione etc.).
Questi turisti, al di là dell’intervista, sono molto più propensi di altri a
soffermarsi a chiacchierare con gli addetti agli uffici turistici, a raccontare
la loro storia e i ricordi dell’infanzia propria o dei familiari, cercando
un’affinità con i vari interlocutori. Sono persone alla ricerca di un senso di
accoglienza differente, più forte e più coinvolgente, per essere identifica-
te come calabresi e non come turisti. La maggior parte ama parlare in ita-
liano, anche se si tratta di un italiano stentato e cerca di imparare alcuni
termini per recuperare le origini anche attraverso la lingua. Per i roots
tourists è importante soprattutto che il personale dei punti informativi mo-
stri empatia e capacità di farli sentire “a casa”, che sia estremamente di-
sponibile a soddisfare richieste relative a visite presso il paese d’origine e
che abbia una memoria storica su come erano un tempo i luoghi in cui
sono tornati dopo tanti anni o che hanno conosciuto attraverso i racconti
dei propri avi.
Si riporta poi il caso del Comune di San Marco Argentano (CS), il cui
impegno sul turismo delle origini è portato avanti da uno studio appas-
sionato di storia e cultura che, dopo aver effettuato uno studio sulle fami-
glie sanmarchesi dall’Ottocento ad oggi, da qualche anno si è dedicato a
questo progetto del fenomeno diasporico, creando il sito web
www.sanmarcoargentano.it per tutti gli emigrati originari di San Marco
Argentano nel mondo, anche di seconda e terza generazione. Nel sito è
possibile acquisire informazioni su storia e genealogia di oltre 500 fami-
glie ed accedere ad un archivio storico di atti di nascita, di matrimonio e
di morte. Si può anche fare richiesta per specifiche informazioni o docu-
menti. Le visite e i contatti al sito sono cresciuti moltissimo e alcuni degli
emigrati hanno deciso di ritornare nel comune di origine grazie al fatto di
160 Capitolo IV
essere “atterrati” sul sito in seguito ad una ricerca on line e grazie alla ri-
sposta ottenuta in termini di ricerca genealogica.
Questa esperienza ci dimostra quanto importanti siano iniziative in
merito legate ad attività di volontariato e filantropiche. I volontari spesso
partecipano direttamente ed attivamente all’offerta turistica, sviluppando
tecnologie informatiche piuttosto che materiali promozionali e anche or-
ganizzando eventi nei paesi ospitanti e di origine. L’Assessore al Turismo
del Comune di San Marco Argentano ci racconta che “quel che più sor-
prende è che queste persone non siano interessate ad andare al mare o
a visitare attrazioni turistiche importanti ma vogliano visitare la casa dei
propri antenati e le vie del borgo dove essi vivevano”. In occasione del
loro soggiorno il Comune organizza sempre un incontro istituzionale e li
omaggia di un atto di nascita del loro avo. Questo gesto li riempie di or-
goglio identitario. Ovviamente non si tratta di attività turistiche program-
mate in modo sistematico né da parte del Comune né dal volontario ge-
store del sito. I turisti che decidono di effettuare il viaggio nel comune di
San Marco A. richiedono semplicemente un contatto, un supporto ma
non viene loro fornita attività di proposta e commercializzazione di pac-
chetti di viaggio, pertanto i turisti si organizzano autonomamente.
Altro comune del cosentino che non ha programmi specifici per il tu-
rismo delle origini ma sta iniziando a recepire l’importanza di questo fe-
nomeno e mostra una volontà a investire in questa direzione è
l’Amministrazione di Mendicino, paese dal quale sono emigrate molte
persone; una parte dei migranti ritorna abitualmente (circa una decina
annualmente), soggiornando presso i propri parenti in loco per un perio-
do medio di 1-2 settimane all’anno, provenendo per lo più da Canada e
USA. I numeri attuali sono contenuti ma l’idea è di attivarsi per far ritorna-
re nel paese di origine tutti coloro che lo hanno fatto almeno una volta
(che sono centinaia, e per un piccolo comune è un dato interessante) o
non sono mai tornati (le seconde e terze generazioni),offrendo tour gior-
nalieri in Sila o al mare. La motivazione prevalente di questi turisti a
Mendicino sembra essere il rivedere parenti e amici. Anche l’integrazione
Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 161
con la gente del posto, specie quella appartenente alla medesima gene-
razione, è molto importante. Secondo l’opinione del primo cittadino, il loro
legame con la Calabria è fortissimo, ma “la trovano ancora troppo indie-
tro dal punto di vista del decoro, delle infrastrutture e della pulizia”. Ri-
guardo all’esperienza vissuta durante la vacanza, indaghiamo sugli ele-
menti di maggior soddisfazione; ci vengono indicati i luoghi che ricordano
l’infanzia, gli affetti ritrovati e la cucina locale. Nel complesso i turisti delle
radici sono soddisfatti ma sembrano un po’ annoiati. Questo ci invita a
ripensare ai modelli di consumo dell’esperienza di questi turisti. Se è ve-
ro che amano soggiornare nel comune di origine, tuttavia andrebbero
stimolati con l’organizzazione di tour di gruppo o di attività esperienziali
che ne innalzerebbero il livello di soddisfazione. In effetti, ciò che richie-
dono con maggior interesse sono eventi ed iniziative durante il periodo
del loro soggiorno. A tal proposito, il Sindaco di Mendicino ci spiega che
nel suo comune non è stato ancora programmato un evento dedicato agli
emigrati che tornano in visita, poiché le loro presenze sono distribuite
nell’arco dell’anno. Tuttavia, poiché stanno valutando questa possibilità,
afferma: “Dobbiamo trovare il modo di contattarli tutti per farli tornare in
una data precisa in cui organizzare un evento dedicato a loro”.
A cogliere l’opportunità di creare ed organizzare una manifestazione
dedicata agli emigrati è il Comune di Mangone (CS). Il Sindaco ci raccon-
ta che i numeri dell’emigrazione nel suo comune sono elevatissimi e che
negli anni ’50 il paese si è letteralmente svuotato con trasferimenti in Ca-
nada, Belgio, Francia, Germania, USA, Argentina, oltre che nord d’Italia.
Gran parte degli emigrati è ritornata in visita nel paese natale. Alcuni so-
no ritornati dopo tanti anni e solo occasionalmente, ma in linea generale
c’è un ritorno periodico (annuo) di persone (circa un centinaio) nei mesi
estivi, soprattutto in occasione della festività patronale che ricorre la se-
conda domenica di settembre. Questi visitatori fanno coincidere il ritorno
con questa festa perché, come ci spiega l’intervistato: “C’è un legame
profondo con il paese e con la Patrona, quando queste persone sono
partite, per lo più negli anni ’50 e ’60, c’era l’abitudine di raccomandarsi
162 Capitolo IV
alla Patrona per il percorso di allontanamento forzato dalla terra natia”. Il
legame per gli emigrati è dunque molto forte, meno per le generazioni
successive che sono nate in altri luoghi. Le prime generazioni che ritor-
nano (spesso accompagnate dai figli) hanno un’età media di 50-60 anni
e sono in numero più consistente; le altre sono un minor numero e viag-
giano mosse da curiosità più che da un sentimento profondo di attacca-
mento e di appartenenza. Il Sindaco ci racconta di un emigrato che ave-
va 12 anni quando lasciò il paese, che è ritornato dopo 25 anni mante-
nendo integro il ricordo del borgo, ricordando con nitidezza ogni casa,
ogni vicolo, ogni persona. La maggior parte di loro ha nel comune di ori-
gine parenti e amici, qualcuno ha una casa di proprietà, la maggior parte
alloggia nelle tre strutture ricettive della zona, con cui sono state effettua-
te delle convenzioni per l’ospitalità di questi turisti delle origini in occasio-
ne della manifestazione organizzata a settembre. Gli emigrati si integra-
no molto bene con la popolazione locale. Si riporta uno stralcio
dell’intervista: “Le persone ricordano e si crea un legame molto forte,
immediato(...). L’emigrazione è una ferita aperta per l’emigrato e anche
per chi è stato “abbandonato”. I nostri paesi vivono situazioni di calo de-
mografico, senso dell’abbandono, desolazione, e quando gli emigrati ri-
tornano tutti i paesi dell’entroterra rivivono momenti di armonia”. Interes-
sante è la durata dei soggiorni, mediamente di 30 giorni, in cui il comune
di origine resta il punto di riferimento ma i turisti partono poi alla volta dei
luoghi più belli della Calabria, alcuni organizzandosi da sé, altri aggre-
gandosi a tour organizzati. Una delle domande ricorrenti nelle nostre in-
terviste riguarda la conoscenza della lingua italiana. In questo caso gli
emigrati parlano italiano, anche se non fluente, misto al dialetto. Sulla
percezione della immagine della Calabria da parte dei turisti il giudizio è
straordinariamente positivo, migliore di quello delle persone che sono ri-
maste. Secondo il Sindaco le motivazioni principali che spingono le per-
sone a ritornare sono ritrovare parenti e amici ma anche visitare una ter-
ra che è considerata una delle più belle al mondo. Nel periodo di perma-
nenza nel luogo di origine i turisti della nostalgia sono interessati alla cu-
Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 163
cina tipica e al clima mite, mentre al di fuori del comune sono attratti dalla
Sila e dal mare. Tra le informazioni raccolte è utile sapere che manten-
gono tradizioni calabresi nel Paese dove risiedono, come ad esempio le
tradizioni culinarie. È ancora diffusa l’arte della cucina del maiale, consi-
derato un momento di vita collettiva. “Hanno lasciato una comunità molto
più solidale, un tempo c’era un legame molto più intenso di quello che vi-
vono sia loro lì che noi qui oggi”. Della vacanza sono molto soddisfatti,
l’elemento emozionale gioca un ruolo fondamentale. I turisti “arrivano con
le lacrime e ripartono con le lacrime”, ci viene detto. Le aspettative non
sono disattese. Alcune volte essi mantengono il ricordo fermo a dei luo-
ghi degli anni ’50, constatando con dispiacere che alcuni posti sono
cambiati o alcune persone non ci sono più. Ciò che lamentano in Cala-
bria sono i trasporti pubblici, la scarsa possibilità di muoversi senza
l’auto. Con riferimento agli acquisti, l’intervistato asserisce che questi tu-
risti “sono una risorsa sia da un punto di vista sociale che economico im-
portante per la regione”, con capacità di spesa e propensione all’acquisto
spesso elevati, attirati dal made in Italy. Poiché l’Amministrazione Comu-
nale di Mangone ritiene che questa forma di turismo sia una risorsa im-
portante per il rilancio del proprio paese, ha realizzato una manifestazio-
ne chiamata “Ricogliteve”, che significa “ritornate”, rivolta a tutte quelle
persone che hanno abbandonato la terra natia e che ha la funzione pro-
prio di farle ritornare. Quella del 2017 è stata la prima edizione, ripropo-
sta anche per il 2018. Si tratta di una “due giorni”, agganciata alla festa
patronale, di attività ludiche, con stand gastronomici, artisti di strada,
trekking urbano, che permette a un centinaio di persone di rivedersi dopo
tanti anni. Mentre nel passato questi turisti ritornavano in momenti diffe-
renti dell’anno (giugno, luglio, agosto, etc.), stabilendo un appuntamento
fisso si è data la possibilità alle persone che vivono all’estero non solo di
rivedere la gente del posto ma anche di rivedersi fra loro, creando un
momento davvero emozionante e unico. Chiediamo in che modo gli emi-
grati sono in contatto con il comune e in che modo sono informati
sull’evento e ci viene risposto che la campagna di comunicazione è con-
164 Capitolo IV
dotta utilizzando il sito web del comune e i social network (la pagina fa-
cebook dell’amministrazione comunale e una pagina dedicata alla mani-
festazione).
Le politiche regionali in tema di emigrazione e turismo delle origini
nel corso del 2017 e del 2018 hanno previsto un programma di interventi
piuttosto impegnativo. La Consulta Regionale dei Calabresi nel Mondo si
riunisce annualmente, propone e approva una serie di attività, che spa-
ziano dall’organizzazione di corsi formativi, ad attività di ricerca, alla pro-
duzione di eventi, il cui scopo è quello di mantenere sempre vivo e pre-
servare il contatto, lo scambio, le relazioni tra emigrati all’estero e Cala-
bria, di preservare tra gli emigrati e i discendenti il valore della propria
identità sociale e culturale. A disciplinare le relazioni tra Regione Cala-
bria e comunità di calabresi nel mondo è stata dapprima la Legge n.
54/2012, che è stata recentemente abrogata dalla Legge regionale
n.8/2018. Tra le finalità della Legge vi è quella di “diffondere la cono-
scenza della cultura italiana, con particolare riferimento a quella calabre-
se, quale strumento per la conservazione dell’identità culturale della terra
d’origine”. L’art. 7 in particolare evidenzia il collegamento con il turismo
specificando che la Regione mira a “a) promuovere l’offerta turistica e
quella dei prodotti tipici calabresi fra le collettività dei calabresi nel mon-
do, nonché a stimolare l’interesse degli operatori economici stranieri per
investimenti produttivi in Calabria; b) favorire, con il coinvolgimento attivo
delle associazioni, un rinnovato interesse, in particolare, da parte delle
nuove generazioni, per la scoperta del patrimonio turistico, culturale, arti-
stico e naturale della terra d’origine”. Tra i compiti della Consulta Regio-
nale dei Calabresi nel Mondo, appena ricostituita dalla nuova legge, vi è
quello di promuovere studi e ricerche su materie riguardanti le comunità
di calabresi nel mondo ed esprimere parere sulla istituzione di assegni e
borse di studio. Il piano annuale degli interventi in materia di relazioni tra
la Regione Calabria e le comunità calabresi nel mondo ha previsto delle
azioni a valore strategico e propulsivo come la collaborazione tra univer-
sità regionali e università estere con presenza di calabresi, incoraggian-
Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 165
do la mobilità di studenti e la realizzazione di progetti di carattere cultura-
le. Come sopra esposto, la Regione ha indetto sia nel 2017 che nel 2018
una procedura di selezione di concerto con l’Università della Calabria di
Rende e con l’Università per stranieri Dante Alighieri di Reggio Calabria
per permettere a studenti stranieri di età compresa tra i 18 e i 32 anni di
seguire nei due atenei un corso di lingua e un corso di cultura e tradizioni
calabresi. Un’iniziativa molto interessante, questa, per la conservazione
dell’identità culturale della terra d’origine. Nel corso del 2018 è stata
pubblicata una manifestazione di interesse indirizzata ai Dipartimenti del-
le università calabresi per la realizzazione di una ricerca, a carattere
scientifico, sull’esperienza dei calabresi all’estero (esperienze di vita e
percorsi professionali), con un confronto tra almeno due differenti gene-
razioni in merito al tipo di emigrazione vissuta. Tra le priorità del piano
2018 è riportato il sostegno alle attività delle singole associazioni dei ca-
labresi nel mondo e alla cooperazione tra associazioni e federazioni nella
realizzazione di progetti comuni in grado di avere un impatto ed una riso-
nanza su una più ampia dimensione territoriale. Quest’ultimo intervento
sarà oggetto di un prossimo avviso per la selezione di progetti proposti
da reti di associazioni. Imminente sarà anche l’avvio dei corsi di forma-
zione su cucina tradizionale calabrese e dieta Mediterranea.
È importante compiere uno sforzo per raggiungere gli emigranti e i
loro discendenti, nonché i soggetti che forniscono servizi di viaggio nelle
loro comunità, che mantengono vive le tradizioni, attivandosi per instau-
rare forme di collaborazione istituzionale nei paesi di residenza dei cala-
bresi all’estero. Tra le azioni riconducibili a tale obiettivo di promozione
del territorio regionale all’estero, si menziona la recente missione di cin-
que giorni in Argentina (quella calabrese è la più grande ed importante
comunità italiana presente in Argentina), in cui il Presidente della Regio-
ne Calabria, Gerardo Mario Oliverio, ha incontrato le comunità di cala-
bresi, le autorità argentine, i presidenti di ben 70 associazioni, i dirigenti
della F.A.C.A, operatori turistici e imprenditori. Il momento più toccante
della missione è stato l’intervento davanti a migliaia di persone in occa-
166 Capitolo IV
sione della festa degli emigrati “Italia celebra Calabria”. L’intento è quello
di mettere in campo iniziative di interesse comune ai due Paesi, con par-
ticolare riguardo proprio ad un progetto sul turismo di ritorno ed è stata
avanzata la proposta di istituire un volo diretto tra l’Argentina e la Cala-
bria.
11. Opportunità per lo sviluppo del turismo delle origini in Cala-bria: conclusioni
Anche se le conclusioni della ricerca non possono essere generaliz-
zate con riferimento all’intero universo dei turisti di origine calabrese, tut-
tavia sono interessanti e utili per gli scopi della nostra indagine.
Se la Calabria non ha un’immagine ancora ben definita come desti-
nazione turistica in generale, certamente è una destinazione turistica per
il roots tourism e, proprio partendo da questo filone, potrebbe divenire
una meta interessante anche per chi non ha origini calabresi, anche gra-
zie al racconto degli emigrati e dei loro discendenti. Dalle interviste
emerge che la Calabria ha delle potenzialità turistiche non ancora pie-
namente sfruttate e che i calabresi nel mondo possono essere gli amba-
sciatori di una terra ricca di cultura, tradizioni, accoglienza, calore. Gli
stessi intervistati sentono di avere il dovere di trasmettere l’amore per
questa regione, al di là dell’emozione legata alle proprie origini, che pur
rappresenta certamente un aspetto importantissimo.
La Regione Calabria, attraverso lo strumento della Consulta che fun-
ge da ponte tra regione e comunità calabresi all’estero, sta operando nel-
la direzione di un auspicabile rilancio e sviluppo del turismo delle origini.
Per consentire che sempre più calabresi ritornino in Calabria e che questi
a loro volta promuovano il territorio e i suoi prodotti tipici, il governo re-
gionale dovrebbe intensificare gli sforzi per attirare i turisti delle origini.
Un piano strategico per far divenire la Calabria una destinazione turistica
per questo segmento di mercato dovrebbe contemplare un crescente
numero di interventi a favore di una maggiore mobilità, iniziative per
mantenere vivo il sentimento identitario di appartenenza, eventi per pro-
Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 167
muovere all’estero i luoghi e i siti turistici, le produzioni tipiche, le tradi-
zioni folcloristiche, artigianali, enogastronomiche. Occorrerebbe, inoltre,
potenziare il supporto a missioni che favoriscano la conoscenza e il mi-
glioramento dell’immagine della Calabria, incoraggiare attività di studio e
di ricerca per i giovani residenti all’estero, stimolare la nascita e lo svilup-
po nella regione di attività di incoming e di servizi fortemente mirati a
questo specifico segmento. Educational tour e press tour come azioni in-
tegrate tra istituzioni, operatori, associazioni, volontari, etc. potrebbero
fare da volano alla promozione della Calabria come destinazione turistica
delle radici.
L’impegno dovrebbe estendersi a tutti i soggetti che a vario titolo po-
trebbero contribuire allo sviluppo di questa forma di turismo, in particola-
re gli operatori che dovrebbero tener conto delle diverse esigenze di
questo target ridisegnando prodotti e servizi dedicati. Ma anche le ammi-
nistrazioni comunali dovrebbero essere più attive nel mantenere contatti
con i vari stati di residenza degli emigrati ed essere propositive
nell’organizzare manifestazioni che possano richiamare in gruppo i turisti
interessati a ritornare. È importante programmare un ciclo di azioni con-
giunte attraverso la mobilitazione di tutti gli stakeholders, soprattutto
coinvolgendo le nuove generazioni per ravvivare quel legame che inevi-
tabilmente con il tempo rischia di affievolirsi facendo perdere una grande
opportunità di sviluppo.
Ripercorrendo il ciclo dell’esperienza turistica, il primo passo dovreb-
be essere quello di puntare sulla ricerca genealogica, anche attraverso
accordi di cooperazione con i paesi di provenienza per le ricerche di ar-
chivio, indirizzando i laureati, ad esempio in archivistica o in beni culturali
delle università calabresi, verso lo svolgimento di attività connesse alle
ricerche genealogiche, per poi passare alla offerta turistica vera e pro-
pria, in cui giochi un ruolo importante la comunicazione del pacchetto
come “viaggio esperienziale alla scoperta delle origini”. Determinante è
l’esistenza e il coinvolgimento di tour operator con offerte ad hoc e di
agenzie specializzate in servizi dedicati a questo segmento di mercato,
168 Capitolo IV
attraverso le proposte di itinerari che contemplino non solo siti culturali di
interesse generale ma soprattutto luoghi legati alle storie familiari.
Bisognerà poi partire dall’analisi critica degli aspetti ritenuti meno
soddisfacenti, in primis migliorare i servizi di trasporto per rendere più fa-
cilmente raggiungibile la Calabria e i vari comuni, specie le aree interne,
rendendo più accessibili i luoghi d’origine ed anche i luoghi d’interesse ai
fini turistici. Ma soprattutto bisognerà lavorare molto sulla comunicazione
on line, per soddisfare le richieste informative nella fase del pre-viaggio.
È anche importante coinvolgere la comunità locale. Le visite di ritor-
no degli emigrati e delle loro famiglie impattano anche sull’identità dei re-
sidenti, che si confrontano, dialogano con i turisti genealogici e sono ma-
gari in grado di trasmettere loro l’orgoglio di appartenenza. E d’altro can-
to con la loro accoglienza sono coloro che possono davvero far sentire i
turisti parte della regione visitata, dei luoghi di origine, parte insomma
della comunità che non li “ospita” ma li fa sentire “a casa”.
L’obiettivo è quello di suscitare negli emigrati e nei loro discendenti il
desiderio di visitare i luoghi di origine nella fase del pre-viaggio e di ac-
coglierli ed emozionarli durante il soggiorno in modo da accrescere
l’orgoglio identitario di appartenenza, che porteranno con sé nel paese di
residenza, trasmettendolo ad altri. Il turismo delle radici, che in Calabria
si indirizza verso centri minori poco conosciuti, potrebbe valorizzare an-
che borghi dell’entroterra (molti oggi spopolati e afflitti dalla disoccupa-
zione) configurandosi come una forma di turismo sostenibile.
La fase del post-viaggio è una fase da non trascurare, che va sa-
pientemente curata come quella della promozione iniziale, non soltanto
per un eventuale “ritorno” ma anche per il ruolo che questi turisti delle
origini hanno in qualità di “ambasciatori” spontanei verso altri emigrati,
ma anche verso altri potenziali turisti che, pur non avendo un legame con
la nostra terra, possono rimanere affascinati dai racconti diretti delle
esperienze vissute, dei luoghi, della gente, delle tradizioni. Fondamentale
è mantenere e rafforzare negli anni successivi al viaggio il legame con la
terra di origine, legame che può favorire oltre al turismo l’attrazione di in-
Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 169
vestimenti, l’export dei nostri prodotti e attività filantropiche e di volonta-
riato in favore della Calabria e dei calabresi.
Il progetto di ricerca presentato è molto ampio e complesso e merite-
rebbe una trattazione ancora più approfondita. Inoltre si tratta di un filone
di indagine che dovrà essere portato avanti con continuità nel tempo per
analizzare il fenomeno e la sua evoluzione, ma anche per valutarne
l’impatto sul tessuto socio-economico e culturale della nostra regione ol-
tre che per individuare i risultati che nel corso degli anni le varie iniziative
oggi in atto potranno generare.
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PROGRAMMAZIONE TURISTICA
Sonia Tallarico Dirigente Generale Dipartimento Turismo
Il Dipartimento Turismo e Beni Culturali, Istruzione e Cultura della
Regione Calabria, grazie ad una intensa attività di promozione del territo-
rio, è riuscito a proporre un’offerta diversificata, integrando il prodotto
balneare a quello sportivo, naturalistico, esperienziale, enogastronomico
esaltandone così le eccellenze. Il tutto, è stato reso possibile attraverso
la partecipazione alle manifestazioni fieristiche più importanti nazionali ed
internazionali sul turismo e non solo (Berlino, Milano, New York, Shan-
gai, Mosca, Parigi, Londra, Paestum) e con una campagna di comunica-
zione mirata ad intercettare nuovi mercati stranieri.
Le manifestazioni hanno visto chef calabresi cimentarsi in un cooking
show molto apprezzato dai visitatori e la presenza nello stand della Re-
gione Calabria di Lidia Bastianich, ambasciatrice dell’enogastronomia ca-
labrese.
Le maggiori testate giornalistiche nazionali e internazionali hanno
parlato ampiamente della Calabria e il New York Times la colloca tra le
52 mete turistiche imperdibili per l'anno 2017.
Il dato interessante che emerge nel 2017 è rappresentato dal fatto
che la Calabria è stata scelta nella sua complessità di patrimonio natura-
listico, quindi non solo per gli 800 km di coste e per il mare, che rimane il
primo prodotto in termini di offerta, ma anche per i suoi borghi caratteri-
stici, per la montagna con i tre parchi nazionali del Pollino,
dell’Aspromonte, della Sila, con il parco naturale regionale delle Serre e
la riserva naturale delle Valli Cupe, per i siti archeologici, i musei (oltre
4.000 presenze la prima domenica di settembre al MARC, Museo Ar-
cheologico Nazionale di Reggio Calabria).
Un’esplorazione completa che ha fatto apprezzare della Calabria
l’enogastronomia, l’arte, il mare, la montagna, l’aria e ne ha fatto com-
prendere l’enorme potenziale di sviluppo.
172 Programmazione turistica
A dare un’immagine diversa da quella stereotipata ha fortemente
contribuito l’incisiva attività promossa dalla Fondazione Calabria Film
Commission che, con i suoi corto e lungo metraggi, realizzati interamente
in Calabria, premiati a Cannes e a Venezia e con la candidatura all’Oscar
del film “A Ciambra”, ha dato un’immagine positiva ed innovativa della
Calabria, promuovendo il territorio e le bellezze della Regione.
Tra le attività più importanti promosse dal Dipartimento nel 2017 rien-
tra senza dubbio il restyling del portale TurisCalabria, strumento impor-
tantissimo per dare la giusta visibilità al territorio, al patrimonio culturale e
naturale, alle località turistiche e alle strutture ricettive locali.
Diviso nelle macrosezioni “cosa fare, dove andare, lasciati guidare”,
il portale consente ai turisti e ai visitatori di avere una visione ampia della
Calabria e delle sue peculiarità.
Uno degli aspetti più innovativi è rappresentato dalla voce “eventi”
che include tutti gli appuntamenti turistico-culturali che si svolgono nelle
varie località calabresi. I contenuti vengono caricati nella sezione quoti-
dianamente e richiamati sulla corrispondente pagina facebook “Turisca-
labria” che funge anche da attrattore di nuovi followers.
Nella voce “news” si possono consultare le notizie di rilievo riguar-
danti il territorio (es. la candidatura del Parco Nazionale della Sila e della
Alpi del Mediterraneo come patrimonio dell’Unesco). L’indirizzo di posta
elettronica [email protected] consente, tra l’altro, di se-
gnalare eventi a cui si vuol dare visibilità. Il Portale punta alla semplifica-
zione e alla cooperazione di Comuni, enti, tour operator e artisti che inse-
rendo contenuti raggiungono in sinergia l’obiettivo di massima divulga-
zione delle meraviglie, delle tradizioni e delle eccellenze della Calabria.
A sostegno delle piccole e medie imprese turistiche, il Dipartimento
ha stanziato 18 milioni di euro con l’obiettivo di riqualificare le strutture
ricettive (alberghi, camping, villaggi turistici) ma anche gli stabilimenti
termali esistenti al fine di offrire servizi qualitativamente migliori. I fondi
sono inoltre finalizzati a sostenere la nascita di nuovi servizi turistici, mi-
gliorare la mobilità interna, la fruizione delle risorse naturali e culturali,
Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 173
aumentare le attrazioni ludiche e sportive ed altro.
Al fine di intercettare nuovi flussi turistici verso la destinazione “Cala-
bria” e di promuovere il territorio regionale calabrese nei mercati naziona-
li ed internazionali, è stato pubblicato un Avviso di 12 milioni di euro per
l’acquisto di servizi di promozione e di comunicazioni per la campagna di
“Advertising” per la durata di tre anni. All’avviso hanno partecipato diver-
se compagnie aeree in partenariato con importanti agenzie di comunica-
zioni.
Il turismo, inoltre, più di altri comparti, è un settore in continua evolu-
zione e necessita anche di innovazione normativa. Per tale ragione, è
all’esame del Consiglio Regionale la proposta di legge “Incentivazione
dell’incoming turistico attraverso i trasporti aerei, ferroviari, su gomma e
via mare, a sostegno della destagionalizzazione”. La finalità è riorganiz-
zare il sistema di concessione dei contributi alle organizzazioni di viag-
gio, anche differenziati per ambiti di interventi. Obiettivo strategico prima-
rio della Giunta regionale è quello di stimolare l’adeguamento dell’offerta
in termini di distribuzione delle presenze soprattutto nei mesi non estivi,
destagionalizzando l’offerta.
La Regione Calabria è stata la prima regione italiana ad avere otte-
nuto il prestigioso riconoscimento della certificazione “Welcome Chine-
se” per avviare un progetto di incoming dalla Cina, sia da un punto di vi-
sta turistico che economico e commerciale.
Ha presentato la propria offerta turistica all’ITB China a Shangai, la
più importante fiera del turismo cinese. E’ seguito a giugno un fam trip di
operatori del settore accompagnati da giornalisti e bloggers cinesi che ha
permesso di conoscere le bellezze del territorio e ad avere contatti con
gli operatori calabresi.
La promozione ha riguardato non solo le destinazioni ma anche i
prodotti turistici calabresi. Nel 2017 si è continuato a valorizzare il prodot-
to naturalistico sia da neve sia outdoor. Oltre alla partecipazione degli
eventi tematici Sky pass e Children’s tour & outdoor e alla pubblicazione,
in collaborazione con ANSA Viaggiart, di un nuovo itinerario “Calabria tra
174 Programmazione turistica
natura e divertimento puro. All’avventura per sentieri, parchi e percorsi
eco esperienziali”, si sono altresì organizzate una serie di competizioni
sportive presso i Parchi nazionali. Si è inteso porre al centro la natura
che ha rappresentato l’asset ospitante con gli eventi sportivi che hanno
costituito la rassegna dal titolo “Calabria: palestra a cielo aperto”; in tal
senso, si è voluto valorizzare la destinazione naturalistica quale luogo di
benessere psicofisico da vivere in maniera attiva praticando innumerevoli
sport, quali canoa, rafting e bike.
Nella programmazione turistica regionale ampio spazio è stato dedi-
cato al turismo accessibile attraverso l’individuazione di itinerari per le
varie categorie di disabilità, un’informazione puntuale ai viaggiatori e me-
diante l’organizzazione di eventi con il coinvolgimento di associazioni di
disabili. Gli spot pubblicitari di sensibilizzazione realizzati confermano
che il turismo accessibile in Calabria è reale oltre che possibile.
Altro importante prodotto che si è inteso valorizzare, in continuità con
le iniziative targate Mibact nell’anno 2016, è il turismo lento – Slow Tou-
rism per gli anglofoni - un turismo capace di esaltare le tipicità dei luoghi
in particolare attraverso i Cammini, itinerari in chiave slow. Attraverso un
avviso pubblico sono stati concessi contributi alle associazioni che prati-
cano e fanno praticare ai turisti Cammini in Calabria. Il Cammino di San
Francesco di Paola e il Sentiero del Brigante tra l’Aspromonte e le Serre
figurano con orgoglio tra i Cammini presenti nell’Atlante digitale dei
Cammini d’Italia, un contenitore di percorsi e vie pensato e realizzato sul-
le linee guida indicate dalla Direttiva ministeriale e dal regolamento
nell’ambito del Comitato dei Cammini.
Con Direttiva del 2 dicembre 2016, il Ministero dei Beni e delle Attivi-
tà Culturali e del Turismo ha proclamato il 2017 “Anno dei Borghi di Ita-
lia”. La Calabria, in compartecipazione con le altre Regioni del Sud Italia,
ha realizzato iniziative mirate: in particolare, uno spot andato in onda sul-
le TV della metropolitana di Roma e una mostra presso il Museo delle
Terme di Diocleziano. L’esposizione delle principali maestranze artigia-
nali locali e le esibizioni di gruppi folkloristici e cantastorie, testimoni delle
Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 175
minoranze linguistiche regionali, hanno dato il giusto impulso ai visitatori
per scegliere la Calabria e ritrovare quei luoghi custodi di storia e tradi-
zioni.
L’attività del Dipartimento tesa a promuovere il prodotto “Cultura e
Beni Culturali” prosegue attraverso la pubblicazione dell’Avviso Pubblico
sugli Eventi Culturali. Il Governo Regionale ha messo a disposizione in-
genti risorse finanziarie per sostenere progetti legati alla valorizzazione
dei beni culturali (castelli, siti archeologici, edifici di pregio etc.) in grado
di generare interesse e nuovi flussi di visitatori e turisti, permettendo così
anche di allungare la stagione turistica.
I dati delle presenze registrati nel 2017 dimostrano che il settore Tu-
rismo, nella sua più ampia accezione, è per la Calabria un importante
motore di sviluppo e di crescita economica nonostante le criticità
sull’accessibilità e sulla percorribilità del territorio calabrese, dovuti alla
scarsità di infrastrutture e collegamenti dei trasporti pubblici nelle zone
extraurbane.
I risultati raggiunti confermano l’importanza di promuovere attività si-
nergiche e di cooperazione tra gli operatori del settore e le azioni del Di-
partimento e, in generale, del Governo regionale sono protese a far sì
che la Calabria emerga definitivamente nel panorama dell’offerta turistica
nazionale.