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www.wireless4innovation.it marzo | 2012 COVER STORY Banda larga subito e ovunque con il satellite Un’opportunità per il collegamento a Internet ancora poco esplorata dalle aziende italiane Intervista ad Achille de Tommaso, AD di Skylogic OSSERVATORIO Il Mobile Marketing in accelerazione È boom per la pubblicità sul cellulare e le App brandizzate. I nuovi trend nella ricerca della School of Management del Politecnico di Milano EVENTI Mobile World Congress Le novità della fiera di Barcellona, il più importante appuntamento del settore

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Il nuovo numero di Wireless

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marzo | 2012

COVER STORY

Banda larga subito e ovunque con il satellite Un’opportunità per il collegamento a Internet ancora poco esplorata dalle aziende italiane Intervista ad Achille de Tommaso, AD di Skylogic

OSSERVaTORiO

il Mobile Marketing in accelerazioneÈ boom per la pubblicità sul cellulare e le App brandizzate. I nuovi trend nella ricerca della School of Management del Politecnico di Milano

EVENTi

Mobile World CongressLe novità della fiera di Barcellona, il più importante appuntamento del settore

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BETWEEN TECHNOLOGY & BUS INESSB R I D G I N G T H E G A P

Executive

BETWEEN TECHNOLOGY & BUS INESSB R I D G I N G T H E G A P

Event

Prof. Giuliano Noci Ordinario di Marketingpresso il Politecnico di Milano

E V E N T

L’ESPERIENZA DIVENTA MULTICANALEStrategie e strumenti per la creazione di valore

K E Y N O T E S P E A K E R

P A R T N E R

T O

R . S . V . P . | g iu l iano.fa in i@ict4execut ive . i t

A G E N D AD E S C R I P T I O N

ICT4Event, in collaborazione con Oracle, è lieta di invitarla alla tavola rotonda “L’esperienza diventa multicanale: strategie e strumenti per la creazione di valore” che si rivolge ad un numero selezionato di Responsabili Marketing delle maggiori imprese italiane.

La tavola rotonda, presieduta dal Prof. Giuliano Noci della School of Management del Politecnico di Milano, si focalizzerà sui temi del Customer Experience Management e della Multicanalità, la cui valenza strategica si sta sempre più a�ermando all’interno di qualsiasi impresa, grazie all’evoluzione delle esigenze dei clienti, alla di�usione sempre maggiore di dispositivi mobili - Smartphone, Tablet PC, Pad, ecc. - e alla possibilità per l’impresa di sfruttare soluzioni basate sui paradigmi del Web 2.0, che consentono una partecipazione attiva dei propri clienti nel processo di co-creazione del valore.

GIULIANO NOCI è ordinario di Marketing presso il Politecnico di Milano. Dal 2007, è opinionista del TG1, TG2, SkyTg24 e Radio24. L’ultimo suo libro si intitola “Open Marketing: costruire con il cliente un’esperienza multicanale” e si propone di evidenziare i principali cambiamenti indotti nel processo di marketing dalla crescente pervasività delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione e dalla sempre maggiore rilevanza giocata dal cosiddetto fenomeno del Web 2.0.

10.00_ Registrazione e welcome coffee

10.15_ Benvenuto di Oracle

10.30_ L’esperienza diventa multicanale: strategie e strumenti per la creazione di valore Prof. Giuliano Noci, School of Management Politecnico di Milano

11.15_ Dibattito e confronto con i partecipanti

13.00_ Fine dei lavori e light lunch

W H E N W H E R E

08 Marzo 201110:00 – 13:00

Spazio ChiossettoVia Chiossetto 20, Milano

P E R M A G G I O R I I N F O R M A Z I O N I | www.ict4event.it

Event

Organizzazione di diverse tipologie di evento(tavola rotonda a porte chiuse, evento open, smart meeting, webinar, ecc.) in una formula “chiavi in mano”, a supporto delle attività di lead generation.

Progettazione della strategia di comunicazione multicanaleverso un target selezionato da un database di oltre 400.000 contatti.

Ideazione e realizzazione di contenuti a valore(presentazioni, realizzazione di casi di studio, ecc.)grazie ad una partnership con i migliori docenti universitaried analisti delle differenti tematiche.

ICT4EXECUTIVE SUPPORTA I PROPRI CLIENTI NELL’IDEAZIONE E NELL’ORGANIZZAZIONE DI EVENTIA VALORE RIVOLTI AD UN TARGET BUSINESS SELEZIONATO

PER INFORMAZIONI| tel. +39 02 87 06 94 87 | [email protected] | www.ict4executive.it |

Event

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SOMMARIO

Per abbonarsi a Wireless4innovationCollegati al sito www.wireless4innovation.it e clicca su Abbonati.Abbonarsi on line conviene, è veloce e sicuro. Per ulteriori informazioni: [email protected] Tel. +39 (02) 3657 8869

Abbonamento annuale: 49 euro

Comitato ScientificoPresidente: Alessandro Perego (Politecnico di Milano)

Cesare Alippi (Politecnico di Milano), Federico Barilli (Confindustria Digitale), Luigi Battezzati (Politecnico di Milano), Ugo Biader Ceipidor (Università La Sapienza), Massimo Bolchini (Indicod-Ecr), Carlo Alberto Carnevale Maffè (Università Bocconi), Carlo Maria Medaglia (Università La Sapienza), Massimo Merlino (Università di Bergamo), Stefano Novaresi (Gruppo Comifar - Consorzio Dafne), Emilio Paolucci (Politecnico di Torino), Andrea Rangone (Politecnico di Milano), Francesco Sacco (Università dell’Insubria-SDA Bocconi)

Hanno collaborato a questo numeroLuigi Alicante, Romina Arata, Andrea Boaretto, Paola Capoferro Ronchetta, Andrea Ferretti, Luigi Ferro, Alessandro Longo, Angela Malanchini, Mario Maschio, Emanuela Pala, Angela Tumino, Marta Valsecchi, Vincenzo Zaglio

DIRettORe ReSPOnSAbIleManuela [email protected]

PubblICItà[email protected]

[email protected]. +39 (02) 3657 8869

WIReleSS4InnOvAtIOnè una testata di ICT and Strategy S.r.l.Via Schiaffino, 25 - 20158 Milano Rivista trimestrale distribuita in abbonamentoCopyright © 2000.

testi e disegni: riproduzione vietata.

Registrazione presso il Tribunale di Milano.

Autorizzazione N° 55 del 23-01-2008

Iscrizione presso il R.O.C. Registro degli Operatori di Comunicazione al n. 16446

Grafica e impaginazione ADM Studio Sas - Cologno Monzese (MI)

Stampa Arti Grafiche Amilcare Pizzi Spa - Cinisello B. (MI)

Immagini: copyright Thinkstock

Associato a

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eDItORIAle5 INTERNET DELLE COSE, IL FUTURO SI AVVICINA di Manuela Gianni

COveR StORy8 BANDA LARGA SUBITO E OVUNqUE CON IL SATELLITE Intervista ad Achille De Tommaso, AD di Skylogic di Alessandro Longo

APPROfOnDIMentI14 OSSERVATORI Il Mobile Marketing in accelerazione di Filippo Renga, Andrea Boaretto e Marta Valsecchi

22 EVENTI Mobile World Congress 2012 di Andrea Ferretti

28 INTERVISTA Timbuktu: una start up al femminile nel mondo delle Mobile App di Luigi Ferro

32 EVENTI Mob App Awards @ Smau Business Bari

PublIReDAzIOnAlI19 modomodo27 Vidiemme35 Mamadigital

RubRICHe6 Ricerche dal mondo36 Internet of Things40 Mobile Internet & App 44 Mobile Marketing & Service46 Wireless Supply Chain49 Smart Working52 Eventi e formazione56 Brevi dalle aziende62 Cambio di poltrone

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WWW.MINTEOS.COM VIA SAN QUINTINO, 3 – 10121 TORINO ITALY +39 0110200455 [email protected]

                 WE  AIM  TO  GIVE  NATURE  A  VOICE    

 

                 

                                                   THE  INTERNET  OF  NATURE      

   Innovative  Platform  WSN    to  alert  and  predict  natural  disasters  and  

industrial  and  effectively  manage  resources  and  agricultural  production  

 

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editoriale

internet delle cose, il futuro si avvicina

l mondo degli oggetti intelligenti, quello dell’Internet of Things, non è più molto lontano. Il cantiere del futuro è già in piena attività: sono 177 i progetti indi-viduati come significativi e analizzati nel dettaglio dalla School of Management del Politecnico di Milano in una nuova ricerca sulla diffusione di queste tecno-logie in Italia e nel mondo, per un totale di oltre 300 applicazioni. Il nostro Paese in alcuni ambiti risulta perfino all’avan-

guardia: sono già stati installati 34 milioni di con-tatori intelligenti di luce e gas e sono attive 3,9 milioni di Sim che trasmettono solo dati, connesse dunque a oggetti. Il tema è anche sotto i riflettori del mondo politi-co: l’Unione Europea ha già da tempo tracciato una roadmap e di recente anche il nostro ministro Pro-fumo ha definito “strategico” l’obiettivo delle città intelligenti (ne diamo notizia a pagina 36).

L’Internet delle cose è un paradigma tecnologico af-fascinante, che alimenta tante promesse e aspetta-tive. Un mondo dove miliardi di oggetti diventano intelligenti, ovvero sono dotati di identità, possono essere localizzati, hanno capacità di interazione con l’ambiente circostante e di elaborazione dati. E questo grazie a microcalcolatori “embedded” che li rendono capaci di comunicare con il mondo ester-no via radio, creando delle reti wireless che sono a loro volta interconnesse con Internet. I possibili scenari sono limitati solo dalla fanta-sia e dal buon senso, un terreno fertile anche per far crescere start up innovative. Smart City, Smart Home, Smart Energy, Smart Environment, Smart Car, eHealth sono i termini utilizzati per definire gli ambiti applicativi, e per ciascuno di essi sono già molti i progetti in corso. Alcuni esempi semplici di sistemi Internet of Things sono sotto gli occhi di tutti: la black box dell’antifurto satellitare, che registra i dati sulle abitudini al volante e permette di adattare i premi assicurativi; o il sistema di vi-deo sorveglianza, che grazie ai sensori avvisa il pa-drone di casa in caso di emergenza. Altri sono più

futuristici, ma già funzionanti, come il parcheggio che invia una notifica all’automobilista quando si libera o il monumento che parla al turista.

Uno degli ambiti che oggi catalizza maggiormente l’attenzione è quello delle Smart City. Qui, la pro-messa dell’Internet of Things è quella di migliorare la vivibilità delle città, a vantaggio dei cittadini: meno costi e più rispetto dell’ambiente, innovando la gestione dei sistemi di illuminazione e di riscal-damento, monitorando il territorio, per prevenire frane e incendi. Investire nelle tecnologie digita-li significa infatti affrontare problemi gravi per le nostre città, di grande rilevanza sociale, quali in-quinamento, traffico, dispersione energetica, invec-chiamento della popolazione. Di certo, non baste-rà l’ICT a risolvere i problemi, ma l’opportunità di cambiamento è grande. L’hanno ben capito gli am-ministratori di Genova, che hanno presentato tre progetti di Internet of Things all’Unione Europea vincendo tutti e tre i bandi (si veda a pagina 39).

Come fare, dunque, a superare lo stadio embrionale o sperimentale in cui si trova oggi la maggior parte delle applicazioni più “evolute”? Come accelerare il percorso che porta a tutti noi, come cittadini, i vantaggi promessi e i servizi innovativi? La strada suggerita dai ricercatori del Politecnico è a due cor-sie. Da un lato, è indispensabile l’iniziativa priva-ta, in grado di portare innovatività, creatività e, al contempo, focalizzazione sul valore e velocità nella selezione degli ambiti più promettenti. Sull’altra corsia deve invece muoversi il soggetto pubblico, che ha un ruolo chiave per dare visione sistemi-ca, coordinare azioni infrastrutturali e portare un orientamento al lungo termine.

di manuela Gianni

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Ricerche dal mondo

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Mobile Payment, scenario effervescente

Nel 2011 in Italia sono stati effettuati pagamenti trami-

te cellulare per un valore superiore a 700 milioni di euro e il Mobile Payment è arrivato a coinvolgere circa 23 milioni di italia-ni, il 76% dei cittadini tra i 18 e i 54 anni. Tanti sono infatti coloro che hanno effettuato nella loro vita almeno una volta un pa-gamento da cellulare, sia esso una donazione, una

ricarica o l’acquisto di un’App. Qualcosa si sta insomma muovendo nel nostro Pae-se, e le numerose iniziative in corso fanno ben sperare per un futuro decollo dei servizi, come emerge dai dati rilasciati dalla School of Management del Poli-tecnico di Milano in occa-sione del convegno “Mo-bile Payment: se non ora, quando?”Il Mobile Payment nasce

La fotografia del Politecnico di Milano

dall’unione di due mondi differenti: quello più in-novativo della telefonia mobile e quello più tradi-zionale dei pagamenti elet-tronici. Se in Italia il mer-cato della telefonia mobile è particolarmente evoluto – con oltre 21 milioni di utenti di smartphone e cir-ca 16 milioni di navigatori Internet da cellulare – sia-mo il fanalino di coda in Europa per i pagamenti elettronici, dato che oltre il

90% delle transazioni av-viene ancora in contanti. Fra le iniziative più signi-ficative nel nostro Paese spicca la piattaforma di Mobile Remote Payment del consorzio Movincom, in cui il pagamento av-viene tramite la rete cel-lulare per es. inviando un Sms o usando un’App, che ha iniziato ad operare nei mesi scorsi e continua a raccogliere consensi. Ol-tre 15 esercenti hanno già lanciato il servizio di pa-gamento via Mobile per i propri clienti e, anche se è ancora presto per par-lare di risultati in termini di numero di utenti e tran-sazioni effettuate, gli oltre 20.000 biglietti venduti dalla sola ATA Firenze in pochi mesi fanno comun-que ben sperare.Si sono mosse anche le Telco italiane dando vita a MobilePay, una piattafor-ma unica per i pagamenti via Mobile, anche se al mo-mento è un servizio utiliz-zabile per il pagamento di soli beni digitali.Altro ambito importante (vale 270 milioni di euro) è quello dei servizi di Mobile Commerce, ovvero di quei processi di acquisto che si svolgono completamente online – dalla comunica-zione dell’offerta, alla scel-ta del cliente, alla vendita e ai servizi post-vendita - e riguardano principalmen-te abbigliamento, turismo, trasporto e aste, come per esempio vendite a tempo sul modello di Privalia o siti come eBay.Nell’attesa che si diffonda-no i cellulari dotati di tec-nologia NFC e i POS Con-tactless necessari a creare l’adeguata rete di accetta-zione, alcuni player dell’of-ferta stanno sperimentando nuove soluzioni che per-

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La crescita dei servizi di pagamento da cellulare in Italia

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Sms in forte calo

Ècominciato il declino per un business che sembrava intramonta-

bile e che per anni ha assi-curato alti margini di pro-fitto agli operatori mobili: gli sms. I primi sintomi del problema si sono manife-stati con le ultime festività natalizie: gli Sms abitual-mente hanno un’impenna-ta in quel periodo, per via degli auguri; ma stavolta è andata meno bene del soli-to. Il calo è a due cifre per-centuali, rispetto all’anno precedente, per gli operatori europei; il record negativo è in Finlandia (-22 per cento).

I messaggini scalzati dal dilagare del Mobile Internet. Un trend inarrestabile

mettono al mondo Remote e a quello Proximity (basa-to su tecnologie di trasferi-mento a corto raggio come l’NFC) di “avvicinarsi” attraverso l’utilizzo di so-luzioni intermedie come i QRcode (al momento Plain-Pay di Auriga, Up Mobile di Banca Sella e BeMoov del Consorzio Movincom). Il Mobile Proximity Payment vero e proprio, però, si trova ancora in una fase embrionale e si registrano solo alcune spe-rimentazioni, tra cui il pro-getto lanciato dall’azienda dei trasporti ATM di Milano in collaborazione con Tele-com Italia – che permette di pagare l’abbonamento ai trasporti pubblici e quindi di accedervi semplicemente avvicinando il telefono ai tornelli – e la sperimenta-zione avviata a fine anno da Intesa Sanpaolo, chia-mata Move and Pay.

Uno smartphone su quattro venduto nel Q4 2011 è Apple

Nel corso dell’ultimo quadrimestre del 2011, Apple ha venduto nel mondo 37 milioni di iPhone, pari a circa il 25% del totale delle vendite di smartphone, che è stato di 149 milioni, recuperando così la leadership di mercato su Samsung dopo che lo scorso ottobre era avvenuto il sorpasso. Secondo quanto contenuto nell’ultimo report di Juniper Reasearch, il gigante coreano ha visto la sua quota di mercato aumentare di quattro volte nel corso dell’ultimo anno, dal 5% al 22%, obbligando di fatto Apple a tenere sul mercato anche le versioni più vecchie del proprio device per fare fronte ai più eco-nomici modelli del rivale.Apple ha infatti mantenuto in vendita contemporaneamente il nuovo iPhone

4S, il 4 e anche il 3GS ad un prezzo mol-to competitivo, scelta che si è rivelata vincente.Tra i principali produttori, oltre ai già ci-tati, è HTC l’unico che ha visto una cre-scita considerevole anno su anno, ven-dendo 12,1 milioni di dispositivi, mentre RIM si è mantenuto sostanzialmente stabile con una quota di 14,4 milioni, in-feriore di solo 0,7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.Il 2012 sarà inoltre un anno estrema-mente importante per Nokia dato il suo obiettivo di rientrare nei giochi con una serie di lanci di terminali basati su Win-dows Phone 7 per recuperare il terreno perso: la sua quota di mercato è calata del 31% rispetto allo scorso anno.

Crescita fenomenale per Samsung I dati di Juniper Research

Risulta da uno studio Citi-group, che anche spiega il fenomeno: la causa è il suc-cesso di Internet Mobile, de-gli smartphone e delle loro applicazioni, che consento-no di comunicare in modo più ricco e, spesso, anche più economico rispetto agli Sms. In un altro rapporto, la svizzera Swisscom ha se-gnalato un calo del 7,5 per cento sul volume dei mes-saggi, nel periodo natalizio, rispetto all’anno precedente. È presumibile che i ricavi del mercato Sms stiano calando in modo anche più marcato (anche se al momento non è

stato ancora rilevato il busi-ness Sms degli ultimi mesi).Gli operatori mobili infatti stanno cercando di contra-stare il fenomeno tramite tariffe flat, che includono un certo numero di Sms a fronte di una tariffa a for-fait. Quelle più aggressive sono nel Regno Unito e in Francia, dove ci sono offer-te con Sms illimitati verso tutti i numeri di cellulare. Ancora nel 2010 - ultimi dati disponibili - gli opera-tori italiani hanno aumen-tato del 2,8 per cento i ri-cavi da sms (a 2,23 miliardi di euro), secondo Agcom

(Autorità garante delle co-municazioni). Il fenomeno però è inarre-stabile e Citigroup prevede che, inevitabilmente, i ricavi da Sms - ora pari a un ter-zo di quelli di un operato-re mobile - saranno erosi a favore di Internet. Le appli-cazioni che stanno soppian-tando l’uso degli Sms sono i social network e l’instant messaging. Applicazioni come Skype, Whatsapp; ma anche l’uso di Twitter e Facebook su cellulare. Quest’ultimo vanta 7,5 mi-lioni di italiani che lo usano in mobilità, in Italia.

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Le istituzioni e il merca-to stanno superando un antico pregiudizio, che considerava l’accesso ad Internet via satellite co-stosissimo e poco prestan-te. «Ma adesso bisogna che l’Italia ci creda davvero e sfrutti l’opportunità delle reti satellitari avanzate per dare internet veloce

subito ad aziende che soffrono nel digital divide. Per molte aree sottoservite potrebbe essere an-che un trampolino di lancio per l’arrivo, dopo, della fibra otti-ca…», sostiene Achille De Tom-maso, 68 anni, 14 anni passati in Colt Telecom (dal 1997) e, da dicembre 2011 Amministratore Delegato di Skylogic, multina-zionale italiana con sede a Tori-no del gruppo Eutelsat.

Cosa l’ha spinta ad accettare l’in-carico di Amministratore Delega-to di Skylogic?Ho visto che c’era un’opportu-nità importante nel lanciare i servizi di nuova generazione di Skylogic che si avvalgono della potente piattaforma satellitare costituita da KA-SAT, il primo satellite europeo ad alta velocità per la trasmissione dati integra-ta con una rete proprietaria in fibra di 25.000 km, che collega 10 teleporti in tutta Europa.Si stima che ci siano ancora cir-ca 30 milioni di case in Europa del tutto prive di un accesso alla banda larga, o provviste di un accesso limitato. Per queste case e per sostenere la digitalizzazio-ne del Paese, i servizi satellitari come il servizio a banda larga Tooway, fornito da Skylogic,

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Banda larga subito e ovunque

con il satelliteLe connessioni satellitari rappresentano un’alternativa

poco nota ma molto efficace per collegare a Internet le aziende non raggiunte dalla fibra ottica. Ne parliamo

con Achille De tommaso, Amministratore Delegato di skylogic, specializzata in questo ambito

e con migliaia di clienti in Italia

di ALessANDro LoNgo

Banda larga subito e ovunque

con il satellite

costituiscono l’unica soluzione efficiente e disponibile subito. Ma c’è anche un altro aspetto, che viene dall’esperienza fatta nella società Acquarius Logica, da me fondata di recente. Una società di consulenza dedicata allo scouting dell’innovazione in Italia. E ne ho vista tanta, da noi, di innovazione. Ma mista, al solito, a scarsa capacità di portarla sul mercato. Ebbene, ho accettato la carica in Skylogic proprio perché in quest’azienda

ho percepito una forte capacità di innovazione tecnologica, ab-binata, finalmente, a una capa-cità di “fare mercato”.

Appunto: l’agenda digitale ita-liana sta per entrare nella fase del fare. Per risolvere, tra l’altro, i ritardi nelle infrastrutture a ban-da larga. Che ruolo può avere il satellite?Diciamolo chiaro e tondo: i soldi per i grandi obiettivi dell’agen-da digitale europea 2020 non ci

sono. In Italia come in molti Pa-esi d’Europa. Ma allora uno de-gli obiettivi primari è quello di sfruttare, subito, quello che già c’è, per la banda larga. Eutelsat ha investito 500 milioni di euro, senza alcun aiuto pubblico, per una rete satellitare integrata ad una in fibra, per servire tutta l’Europa e il bacino del Medi-terraneo. Quindi, direi: vediamo per prima cosa se nuova fibra e Adsl sono necessari dappertut-to. Facciamo una pianificazione del territorio. Scopriremmo che in alcune aree è possibile dare banda larga adeguata, subito, con il wireless o con il satelli-te…

In quali zone?Ci sono distretti industriali, molti nel Nord, dove le aziende

eutelsat ha investito 500 milioni di euro per una rete satellitare, integrata ad una in fibra, per l’europa e il Mediterraneo

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se ne vanno per la mancanza della banda larga. Magari sono pure coperte da Adsl, che però lì viaggia a qualità infima. Al-lora dico: diamo subito connes-sioni satellitari a queste zone. Ossigeno alle aziende. Il nostro servizio Tooway può essere un cavallo di troia per far svilup-pare lì la domanda di banda larga e quindi creare le con-dizioni di mercato per mettere poi la fibra. Solo quando ser-ve, però, senza sprecare i soldi. Ovviamente nelle aree rurali il satellite è l’ideale, rappre-senta la soluzione principe. Il punto da ricordare è che oggi il satellite ha ragione d’essere anche per aree “sottoservite” dall’Adsl; come gran parte delle aree suburbane. L’idea del sa-tellite proponibile solo per “casi disperati” è un’idea vecchia, che valeva solo fin quando il satellite costava tanto. Ora non è più così.

Ma allora quale potrebbe essere il ruolo dello Stato, in ottica di agenda digitale, per dare il sa-tellite alle aziende e agli utenti?Per prima cosa, c’è una que-stione di giustizia: in sede di normativa europea, il satellite è già considerato tra le tecnolo-gie per banda larga proponibili per le sovvenzioni pubbliche. In Italia però ci sono ancora Regioni che fanno bandi, per la copertura digitale, senza in-cluderlo tra le possibilità. Se-condo punto: a noi i terminali satellitari costano 350 euro e al momento non li facciamo pa-gare all’utente, quindi sovven-zioniamo noi la spesa. In futuro forse non vorremo più finan-ziarlo completamente e allora potrà essere utile che lo Stato in qualche modo ne finanzi il costo all’utente. Il governo del Regno Unito l’ha fatto, nelle zone rurali.

Achille De Tommaso Amministratore Delegato di Skylogic

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Il satellite si sta già diffondendo, comunque, in Italia.Sì: OpenSky, il nostro principa-le rivenditore, ha già migliaia di clienti che crescono a ritmo costante. Questi sono principal-mente in zone di digital divi-de, ma sono distribuiti in modo quasi omogeneo sul territorio. Solo circa il 18 per cento dei nostri clienti è in aree rurali. Le aziende per che cosa usano la connessione satellitare?Le aziende ordinarie sempli-cemente per navigare e per la posta elettronica. Per chi fa scambio di file e back up pos-siamo dare più banda in upload (le connessioni satellitari sono molto flessibili). Un’azienda nostra cliente, per esempio, riceve film nelle proprie sale cinematografiche via satelli-te. Altri ci fanno anche video conferenze. Ma anche le appli-cazioni cloud computing pos-sono avere un’ottima sinergia con il satellite. Il cloud richiede infatti copertura di tutti i siti dell’azienda, per funzionare E il satellite potrebbe dare la sicu-rezza che il 100% dei siti pos-sono essere coperti, immedia-tamente. A parte l’accesso ad internet, offriamo anche servizi aziendali via satellite verticali, come la telemetria e la video sorveglianza. Per molte appli-cazioni di questo tipo non ven-diamo più a tranche di megabit, ma tariffiamo per la banda che viene usata. Sono 300 le azien-de in Italia che sfruttano queste applicazioni (molte grandi uti-lity).

C’è da dire che i prezzi restano più alti rispetto all’Adsl (con cui i 20 Megabit nominali costano un po’ meno di 30 euro al mese, senza canoni per la linea telefo-nica). Inoltre, le offerte satellita-ri limitano la banda raggiungibile

Le caratteristiche di Tooway Il servizio Tooway usa la banda di frequenza Ka, specializzata per Internet, con 83 spot beam europei, che concentrano il segnale in specifiche aree. Inoltre, una rete europea in fibra ottica collega dieci teleporti dalla Finlandia a Cipro: tre proprietari (a Cagliari, Torino e a Rambouillet vicino a Parigi); altri in hou-sing. Così la rete si collega con i maggiori peering point europei. Così il satellite è 35 volte più potente di quelli tradizionali (progettati per la tv) e dotato di sistemi adattativi in caso di pioggia. Le velocità delle offerte commerciali arrivano a 10 Mbps e verranno ampliate a 12, 18 e 20 Megabit al secondo. E la velocità reale è molto simile a quella nominale, a differenza dell’Adsl.Il canone è di 49,90 euro al mese per i 10 mega, senza costi aggiuntivi per la linea telefonica.Per poter usufruire del servizio Tooway, sono sufficienti una piccola antenna parabolica satellitare e un modem collegato al PC via Ethernet. Il sistema è compatto, a basso costo, e permette un’alta velocità di trasmissione dei dati. Gli utenti possono scegliere l’auto installazione o che l’installazione sia eseguita da un tecnico specializzato. Il sistema non richiede alcun cavo o linea telefonica, dato che tutti i dati vengono inviati e ricevuti via satellite.

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Nel circuito Microcinema i film viaggiano sul satelliteGrazie a Eutelsat/Skylogic, qualche anno fa è stato avviato un progetto che, di fatto, ha dato vita al circuito Microcinema: film e contenuti live trasmessi in differita, acquistati secondo un palinsesto concordato tra esercente e di-stributore, vengono inviati via satellite in formato digitale HD e distribuiti ai server installati nel network di sale. I contenuti gestiti all’interno del Datacenter Microcinema sono distribuiti attraverso il collegamento punto-punto terrestre fornito da Colt-Telecom sino al teleporto SkyPark di Skylogic, e da qui verso le sale cinematografiche. Le sale, attualmente oltre 100 quelle che nel solo terri-torio torinese sono collegate in banda larga bidirezionale servite dal teleporto di Skylogic, sono tutte dotate dell’hardware necessario per ricevere i contenuti, essere monitorate in tempo reale e proiettare i film (Workstation HP, software player con gestione del DRM, proiettore digitale DLP cinema). L’infrastruttu-ra satellitare bidirezionale consente di verificare in tempo reale dal centro di controllo le informazioni di ritorno come il numero di spettatori, gli incassi, l’avvenuta proiezione dei contenuti o il consumo delle lampade dei proiettori. Una marcia in più agli strumenti di comunicazione, marketing e help desk. Tale infrastruttura consente di ampliare notevolmente i circuiti nazionali portando il servizio di distribuzione di film digitali anche in quelle zone dove le infrastrut-ture terrestri sono scarse o assenti.

Tooway porta Internet veloce in emilia romagnaOpensky, distributore leader in Italia del servizio, e la società Lepida SpA della Regione Emilia-Romagna, hanno siglato un accordo, rinnovato nel 2011, che si pone l’obiettivo di favorire la diffusione dell’accesso alla banda larga in Emi-lia Romagna anche nelle zone in digital divide. Open Sky mette a disposizione dei residenti in Emilia-Romagna l’accesso alla banda larga con vantaggiose condizioni economiche, mentre Lepida SpA promuo-ve e appoggia questa soluzione satellitare presso gli Enti locali dell’Emilia-Romagna. Molte zone del nostro Paese non ricevono ancora la connessione via cavo, si tratta soprattutto di aree rurali montane o in pianura, piccoli centri o borghi situati in zone pe-riferiche, colpiti da un grave deficit infrastrutturale che ne limita lo sviluppo e che richiede un intervento immediato e degli sforzi coordinati di tutti i soggetti interessati, pubblici e privati. L’accesso alla larga banda e ai servizi informatizzati è oggi riconosciuto come un bisogno primario che consente uno sviluppo sociale, economico e sostenibile di un territorio. L’infrastruttura di KA-SAT rappresenta uno strumento affidabile e flessibile in grado di fornire servizi a banda larga e di affrontare la sfida per raggiungere un’economia digitale che unisca tutti i cittadini e le aziende. Oltre che nelle zone prive di collegamenti wired o wireless, Tooway si è dimostrato di grande utilità nelle periferie, nelle microzone in digital divide o in aree circoscritte all’interno di zone servite. «Distribuire Tooway al fianco di Lepida SpA e Skylogic, a disposizione di tutti i residenti in Emilia-Romagna, è un ottimo risultato per tutto il nostro team, a partire dagli installatori dislocati sul territorio - commenta Walter Munarini, Direttore di Open Sky -. La ricerca di soluzioni innovative espressa dalla Regione Emilia-Romagna dovrebbe ora essere replicata anche da altre regioni italiane a favore delle aree in digital divide».

dall’utente dopo una certa quan-tità di GB trasferiti nel mese.Stiamo studiando di togliere queste limitazioni, tanto quasi nessuno arriva a quella soglia, la cui sola presenza nell’offerta però ha limitato le vendite.

Quali saranno i prossimi passi strategici?Se tutto va bene, potremmo in-vestire su altri satelliti, magari anche solo per back up. Poten-zieremo gli accordi di distri-buzione. Ne abbiamo appena firmati in Russia, Nord Africa, Turchia. Ne stiamo finalizzan-do altri con alcuni operatori di telecomunicazione europei. Il piano però è di avere massimo due-tre distributori per Paese. Ci interessa anche l’area retail: l’offerta satellitare ormai la si può vendere pure a scaffale. Lo fa OpenSky, tramite accordo con Computer Discount. Puntia-mo inoltre a migliorare ancora la qualità del servizio. L’availa-bility (disponibilità del servizio) garantita da contratto ora è pari al 99,5 per cento del tempo (ma nella realtà arriva al 99,8 per cento). Alle aziende diamo già SLA (Service level agreement) su interventi e riparazioni.

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l 2011 può essere con-siderato l’anno della piena presa di consa-pevolezza del Mobile da parte delle aziende italiane, che sembrano aver finalmente com-preso il valore del nuo-vo canale di relazione con i consumatori, de-terminando un trend di

crescita del settore più che po-sitivo. La ricerca 2011 dell’Os-servatorio Mobile Marketing & Service della School of Manage-ment del Politecnico di Milano, mostra, infatti, che il mercato del Mobile Advertising vale or-mai 56 milioni di euro ed è cre-sciuto nell’ultimo anno del 50%, arrivando a costituire il 5% del totale degli investimenti in Digi-tal Marketing. In prospettiva, da qui ai prossimi due anni, il Mo-bile Advertising potrebbe supe-rare il 10% del totale degli inve-stimenti pubblicitari su Internet.

Il 2011 è stato inoltre l’anno del boom delle applicazioni Mo-bile: i 100 Top Spender in ad-vertising hanno rilasciato 133 applicazioni, con un trend di crescita sull’anno precedente del +129%. Tra queste Applicazioni il 60% punta a creare un mag-gior engagement con la marca (ovvero cerca di far trascorrere all’utente più tempo a contatto con il brand, ad esempio tramite i giochi), quasi il 50% intende aumentare il livello del servizio con servizi di pre o post vendita, oltre il 30% ha obiettivi di lead generation, mentre solo il 9%

Imira al puro branding.Ma non si tratta di una pratica che riguarda solo i big spender. Secondo un’indagine condotta su oltre 250 marketer di azien-de italiane di diversi settori e dimensioni, quasi la metà, nel-la propria realtà, ha introdotto o sta introducendo una propria Mobile Application o un Mobile site.

Focalizzando l’attenzione sul Mobile Advertising, tra i setto-ri che investono maggiormente in Mobile Advertising (escluse le aziende che vendono servizi e contenuti digitali per cellu-lari), guadagna la prima posi-zione l’automotive (in crescita dell’81% rispetto all’anno pre-cedente) che scalza dal podio il settore banche-finanza e assi-curazioni, storico comparto le-ader (in crescita del 22%). L’in-trattenimento-editoria-media resta costante al terzo posto pur crescendo meno della media di mercato, seguito da elettronica e informatica, che, con un tas-so di crescita di quasi il 150%, guadagna due posizioni rispetto al 2010. Al quinto posto il turismo (+55%) che perde una posizio-ne, mentre il largo consumo (+246%) sale dal decimo al sesto posto. A chiudere la classifica: retail (+129%), abbigliamento e accessori (+80%), istituzioni e istruzioni (+64%) e Telecomuni-cazioni (+62%).Tra i formati pubblicitari, i pre-feriti dalle aziende italiane sono i banner all’interno di applica-

il Mobile Marketing in accelerazioneil Mobile Marketing in accelerazione

zioni e Mobile site (Display Ad-vertising) e quelli legati a speci-fiche parole chiave sui motori di ricerca (Keyword Advertising), che crescono complessivamente a 3 cifre rispetto all’anno prece-dente.Il Display Advertising, in parti-colare, risulta una scelta adotta-

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il 2011 è stato in italia un anno di svolta nell’uso del Mobile come canale di relazione con i consumatori. La nuova ricerca della school of Management del Politecnico di Milano mette in luce una crescita della pubblicità su cellulare pari al 50% e un boom di app brandizzate

il profilo dei Mobile Surfer italiani: una ricerca di DoxaIn Italia sono sempre di più gli utenti che possiedono uno smartphone e che navigano in Internet da cellulare. Di loro, il 50% lo fa tutti i giorni per una media di 45 minuti; oltre il 50% lo fa principalmente da casa (in crescita vertiginosa rispetto al dato del 31% del 2010) e il 16% da scuola o dall’ufficio; solo il 17% in mobilità. Il 44% usa prevalentemente reti Wi-fi, percentuale che sale al 63% se si considerano solo i giovanissimi (16-24 anni) e il 56% dichiara di dare il consenso a servizi di geolocalizzazione (pre-valentemente tramite motori di ricerca, mappe, servizi meteo e social network).Questo quanto è emerso dall’indagine sui Mobile Surfer italiani realizzata dall’Osservatorio in collaborazione con Doxa e presen-tata in occasione del convegno “Mobile Marketing & Service: finalmente un’accelerazione” organizzato dalla School of Mana-gement del Politecnico di Milano.Aumenta la componente di donne tra i Mobile Surfer, che passa dal 38% del 2010 al 43% del 2011. Anche per quanto riguarda le fasce d’età, se nel 2010 la maggioranza degli user (il 36%) aveva un’età compresa tra i 25 e i 34 anni, nel 2011 si è assistito ad una ridistribuzione della composizione del campione, con una buona crescita delle fasce d’età più adulte (over 45), segno di un’utenza che si sta allargando sotto tutti gli aspetti.Tra le principali attività di navigazione svolte dagli utenti, quelle più frequenti sono consultare motori di ricerca, news, mappe e itinerari, video, meteo e ricercare informazioni di servizio, oltre che accedere ai social network.

ta per spingere gli utenti a sca-ricare la propria App aziendale oppure promuovere il proprio Mobile Site. I fattori che gioca-no a suo favore sono una bassa soglia di investimento - grazie a logiche di acquisto a perfor-mance (cost per click, cost per download, ecc.) - e la possibilità

di fiLiPPo renga, anDrea boaretto e Marta vaLsecchischool of Management del Politecnico di Milano

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di misurare in maniera efficace i risultati ottenuti anche in assen-za di un canale fisico di ritorno (come il call center o il punto vendita). Tra i formati più “tradiziona-li”, l’invio di Sms promozionali continua a crescere ma con ve-locità inferiore al mercato e in ogni caso non rappresenta più la quota prevalente degli investi-menti come nel passato. Nono-stante abbia perso d’appeal e in parte di efficacia per via di alcu-ni fenomeni come la saturazione dell’attenzione del consumato-re e tassi di risposta più bassi, l’Sms rimane comunque uno strumento con elevate potenzia-lità, in particolare per target che non accedono a Internet.

A fianco dei formati standard, si sono invece affacciati i nuo-vi formati “Rich Media”: ovvero formati non convenzionali e ad alto impatto di visibilità verso l’utente (come ad esempio video e banner a tutto schermo) che avranno l’importante compito di attrarre verso il mezzo gli inve-stitori più conservatori.

Le 5 linee guida per progettare un’app aziendale di successo

Un’App aziendale ben progettata è un punto di contatto impor-tante tra azienda ed utenti e può contribuire al business in sva-riati modi: creando awareness, facendo passare più tempo con la marca, consentendo di innal-zare il livello del servizio offer-to. Tuttavia, se viene realizzata senza cogliere le specificità del canale Mobile, con scarso valore per l’utente, anzi deludendone le aspettative, può trasformarsi in un boomerang e generare l’ef-fetto opposto. Ecco l’elenco delle 5 linee guida da seguire per non sbagliare, stilato dai ricercatori

Feltrinelli: 30mila download al mese per la nuova AppLa customer experience va oltre lo spazio fisico

Feltrinelli, nota catena che opera nella distribu-zione di libri e altri prodotti culturali, punta tut-to sulla multicanalità nella relazione col cliente. Obiettivo dell’azienda, in altre parole, è raggiun-gere il cliente attraverso tutti i mezzi a dispo-sizione: il contatto diretto nel punto vendita, il web e il Mobile. A partire dallo scorso ottobre, in particolare, l’azienda ha lanciato un’App per dispositivi Android e Apple, tablet e smartphone, che permette di sfogliare il catalogo dei prodotti arricchendo l’esperienza con filmati, podcast, tra-me, recensioni e commenti scritti da altri utenti. Tramite l’App è inoltre possibile acquistare ebook da fruire direttamente sul proprio tablet Android, mentre per iPad (date le limitazioni imposte dallo store Apple) sarà necessario utilizzare la versione ottimizzata per Mobile del sito web.

I risultati ottenuti sul fronte del Mobile sono estremamente positivi: 30.000 download al mese per le applicazioni Apple e Android ed una me-dia di 2,5 visite la settimana per ciascun clien-te. Rispetto ai valori che si ottengono sul canale web tradizionale, su Mobile gli utenti spendono un tempo medio che è pari al 70% di quello del web, mentre il conversion rate è pari al 30% di quello che si registra sul canale internet. Feltrinel-li mira a raggiungere il cliente in ogni momento della sua relazione con esso: nella fase che pre-cede l’ingresso nello Store, fisico o virtuale che sia, attraverso l’attivazione, la sollecitazione e la stimolazione all’acquisto tramite comunicazione e avvisi personalizzati; una volta al suo interno, riconoscendo il cliente e il suo storico e fornendo informazioni rilevanti rispetto a prodotti e servizi,

dell’Osservatorio Mobile Marke-ting & Service della School of Management del Politecnico di Milano:

1. Definizione degli obiettivi 2. Progettazione dei contenuti 3. Promozione dell’App 4. Misura delle performance 5. Processi e logiche di gestione

degli Application store

1. Definizione degli obiettivi Occorre avere ben chiari gli obiettivi per cui si sviluppa un’App, tenendo in considera-

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zione che quelli che maggior-mente valorizzano le peculiarità del Mobile sono la creazione di engagement e l’aumento del li-vello di servizio al cliente.

2. Progettazione dei contenuti Occorre tenere in considerazione alcuni elementi peculiari nella progettazione delle App:

• uno degli errori più comuni è quello di interpretare l’App come una pura trasposizione Mobile del sito Web, mentre occorre valorizzarne l’inte-grazione con le funziona-lità a valore aggiunto dello Smartphone, come l’accelero-metro, il GPS, la condivisione di foto, l’interazione con i so-cial network, ecc.;

• poiché l’utente fa un utilizzo frequente solo di poche Ap-plicazioni, occorre che offra-

no un reale valore aggiunto e che abbiano contenuti di elevata qualità e coerenti con i valori della marca. In caso contrario l’App rischia di rimanere inutilizzata o, addirittura, di creare un “ef-fetto boomerang” sul valore e l’immagine del brand in caso di rating e giudizi degli utenti molto negativi;

• occorre aggiornarla (anche con release successive al lancio) e, in molti casi, svi-lupparla per più piattaforme/Application store.

3. Promozione dell’App

Non basta sviluppare l’App ma occorre renderla visibile in quanto le applicazioni svi-luppate da Brand pubblicitari sono solo una minima parte in termini numerici rispetto al to-tale delle App disponibili negli

Store, né sono facilmente rin-tracciabili in una specifica ca-tegoria, e competono quindi in termini di visibilità e usabilità con le altre centinaia di miglia-ia di App presenti.Più in dettaglio:

• occorre farla rintracciare da-gli utenti all’interno dello Store. La promozione diretta può sicuramente aiutare, ma occorre agire anche sui mec-canismi di ricerca dell’utente all’interno degli Application Store;

• occorre adottare iniziative di promozione specifica (con costi superiori, in molti casi anche di molto, a quelli di sviluppo), ad esempio tra-mite formati di Mobile Ad-vertising, legati a specifiche parole chiave sui motori di ricerca (Keyword Adverti-sing) o tramite banner da inserire in altre App o siti Mobile (Display Adverti-sing). Altri canali di promo-zione sono i blog di settore (sia specializzati nella re-censione di Applicazioni sia legati al settore di apparte-nenza dell’azienda), i propri di vendita e quelli più tradi-zionalmente pubblicitari e di relazione con il consumatore (sia Web che offline).

4. Misura delle

performance È fondamentale monitorare il comportamento del consuma-tore rispetto alle proprie appli-cazioni con opportuni sistemi di Mobile Analytics e identificando i corretti indicatori di prestazio-ne. Il numero di download non è un parametro sufficiente a mi-surare i risultati, ma occorrono anche indicatori di reale utilizzo, viralità, reputation e di impatto sulle prestazioni di business. Nelle (poche) aziende più evo-lute sul Mobile questo già acca-de, ad esempio con un account aziendale (e non del fornitore) registrato allo Store e/o con il monitoraggio diretto delle per-formance attraverso strumenti di Analytics specifici.

suggerimenti d’acquisto e promozioni ad hoc; una volta che la visita si è conclusa, mantenendo il contatto tramite social network e fornendo servizi post-vendita e promozioni dedicate. Nella vision della società tutte le fasi della “store experience” possono essere supportate e facilitate da stru-menti digitali su dispositivi mobili, e l’obiettivo è quello di fornire una continuità dell’esperien-za tra i diversi canali web, smartphone e tablet. «Nonostante quello che si potrebbe pensare - ha commentato Fernando Mantovani, direttore della Business Unit Online di Feltrinelli - non abbia-mo alcun problema di cannibalizzazione tra ca-nali. I formati digitali sono per noi un mezzo per completare l’offerta di prodotti e di servizi e per portare le persone sul canale attraverso il luogo fisico, e viceversa».

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5. Processi e logiche di gestione degli Application store

A differenza dei siti Web e Mo-bile, le applicazioni non sono gestibili in maniera totalmen-te autonoma e indipendente, in quanto sono ospitate su una o più piattaforme di proprietà di terze parti e quindi soggette alle “regole” degli Application Store. In particolare, due sono gli aspetti più critici che le aziende devono tenere in considerazione:

• i tempi di pubblicazione del-la propria applicazione sullo Store o dei relativi aggior-namenti possono non esse-re direttamente controllabili dalle aziende e questo può rappresentare un elemento di criticità nel momento in cui tali tempistiche costituisca-no un elemento sensibile (ad esempio se la pubblicazione dell’Applicazione è legata a eventi, conferenze stampa, ecc.);

• l’Application store consente agli utenti di esprimere giu-dizi e valutare l’applicazione: se da un lato questa è un’op-portunità molto importan-te per generare download e innescare fenomeni virali, dall’altro l’azienda non ha possibilità di fornire una ri-

sposta in caso di critiche o giudizi negativi, come accade, invece, nei social network clas-sici. Per ovviare a

questa critici-tà, diventa ancora più r i levante predispor-re attività

ed iniziative strutturate di pubbliche re-

lazioni per la costruzione e il

consolidamen-to della repu-tation dell’App,

utilizzando i so-cial network per dialogare coi con-

sumatori e coinvolgendo opi-nion leader di rilievo.

il Digital Marketing di Poltrona Frausuccesso per le app Mobile dell’azienda leader mondiale nel settore dell’arredamento

Poltrona Frau Group, leader mondiale nel settore dell’arredamento di alta gam-ma, ha lanciato lo scorso anno le App per iPhone e iPad dei propri Brand Pol-trona Frau, Cassina e Cappellini, registrando un ottimo riscontro: una media di circa 3.000 download al mese, provenienti da tutto il mondo.«Le App si sono rivelate un ottimo strumento a supporto del processo di vendi-ta, sia per il potenziale cliente, sia per la rete commerciale che per i professio-nisti del settore, incontrando da subito il favore degli utenti», ha commentato Roberto Boselli, CIO di Poltrona Frau.Il lancio delle App è arrivato al culmine di una strategia di Marketing avviata nell’aprile del 2010, quando l’azienda, con l’obiettivo di costruire un’identità digitale di Brand e di gruppo, realizza una piattaforma web che mira a fornire in pochi click tutte le informazioni fondamentali per gli utilizzatori: clienti finali, architetti ed investitori.Particolarità del progetto è stata la funzionalità che permette di compiere una “visita virtuale” alle fabbriche, svelando come i prodotti vengono effettiva-mente costruiti. L’utenza ha reagito bene e nel corso dell’ultimo anno i siti web del gruppo hanno registrato un incremento delle visite superiore al 35%, totalizzando oltre 2 milioni di visite.Nel 2011 sono state inoltre aperte le pagine ufficiali sui principali Social Media ed è stato inaugurato un canale Youtube dedicato in cui trovare le interviste agli architetti e designer che collaborano con il gruppo.Ad aprile del 2011, a fronte di una richiesta proveniente sia dalla clientela – che sempre più accede al sito da terminali smartphone – che della rete com-merciale - che chiedeva di poter disporre di un sistema mobile a supporto delle vendite - sono state lanciate le App per iPhone e iPad. Grazie alle App, l’intero catalogo prodotti è navigabile in modo semplice ed intuitivo, e ciascuno di essi è corredato di una scheda prodotto e fotografie ambientate di alta qualità che permettono l’esplorazione dei partico-lari. Ulteriori funzionalità prevedono la visualizzazione di brochure sfogliabili interattive, lo Store Locator che consente di identificare il punto vendita più vicino grazie alla geolocalizzazione, una “wish-list” con pos-sibilità di condivisione coi propri amici sui Social Network e il “tour virtuale” degli stabilimenti.Le funzionalità più innovative sono la con-figurazione dei prodotti in 3D su diversi scenari e il posizionamento virtuale degli oggetti di arredamento all’interno di casa propria grazie alla realtà aumentata e l’uti-lizzo della fotocamera.«Siamo molto soddisfatti del lavoro svolto fino ad ora in ottica di relazione col cliente - ha affermato Boselli - in particolare relativamente alla fase precedente l’acquisto, per cui crediamo di aver fornito degli strumenti utili. Guardando al futuro ritengo che dovremo ora concentrare i nostri sforzi per lavorare sulla fase successiva del mantenimento della relazione, compito difficile data la natura del nostro business ma su cui concen-treremo i nostri sforzi».

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modomodo protagonista della strategia multicanale

di Marcopolo Expert Con MyMarcopolo l’insegna inaugura la sua strategia mobile con un’App per tutti i tipi di smartphone

er tutte le tipo-logie di azienda e in particolare per il mondo del Retail, il canale mobile

sta diventan-do sempre più un importante tassello per una

strategia multicanale che punta a rafforzare la relazio-ne con il consumatore. Per questo motivo Marcopolo Expert, una delle realtà ita-liane più importanti nel set-tore dell’elettronica di con-sumo, ha scelto di interagire con i propri clienti grazie alla piattaforma applicativa di modomodo, innovativa realtà italiana che continua ad ottenere importanti ri-conoscimenti dal mercato e dagli analisti. La piattafor-ma applicativa di modomo-do permette una presenza estesa e immediata su tutti i Mobile Application Store in modo da raggiungere l’intero target di riferimento, aspet-to fondamentale quando si parla di gestione della rela-zione con il consumatore. Le numerose funzionalità (store locator, programmi loyalty, couponing, wishlist, check in, solo per citarne alcune) rese disponibili dalla piattaforma, permettono di mantenere una forte rela-zione con l’utente finale e generare nuove opportunità di business. Inoltre, l’azien-da che decide di comunica-re con i propri consumatori

L’app MyMarcopoloMyMarcopolo contiene nu-merose funzionalità che rispecchiano in pieno la fi-losofia di un’insegna inno-vativa e multicanale come Marcopolo Expert, tra cui la possibilità di condividere i propri prodotti preferiti sui principali social network, ricevere coupon da redime-re in store, dematerializzare la propria carta fedeltà e visualizzare il saldo punti, effettuare check-in all’in-terno dei punti vendita per partecipare a promozioni esclusive, cercare il punto vendita più vicino o leggere i QR code per accedere a con-tenuti multimediali speciali. MyMarcopolo diventa quin-di un vero e proprio ponte

attraverso la piattaforma modomodo ha a disposizio-ne, grazie ad un esclusivo sistema di reportistica all’in-terno della piattaforma stes-sa, diverse analisi, articolate per frequenza temporale, profilo utente, area geogra-fica, dispositivo, contenuti e molto altro. Questo insieme di dati sono totalmente in-tegrabili al CRM aziendale, una risorsa intelligente per la definizione di un vero e proprio one-to-one marke-ting. Questo è un elemen-to fondamentale quando si parla di mobile, dove spesso l’unico dato in possesso del Responsabile Marketing, che ha commissionato l’appli-cazione, è solo il numero di download.

tra l’esperienza online e l’e-sperienza sul punto vendita. L’applicazione creata da modomodo valorizza infatti l’esperienza del consumato-re in prossimità e all’interno del punto vendita, in quan-to quest’ultimo rappresenta sempre di più un fondamen-tale luogo di marca, non solo in ottica delle transazioni ma anche delle informazioni che possono essere veicolate e dell’influenza che può es-sere esercitata su gran parte degli acquisti.La prima release di MyMar-copolo è già disponibile gratuitamente su AppSto-re e Android Market e sarà presto disponibile anche su tutti gli altri Mobile Appli-cation Store.

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lmeno 60mila i visitatori, 3mila i giornalisti e circa 10mila gli sviluppatori Mobile che hanno ani-mato il denso program-ma del Mobile World Congress 2012. All’even-to hanno partecipato tutti i più importanti guru del settore e i rappresentanti delle principali aziende

che lo compongono, tra cui Eric Schmidt, Executive Chairman di Google, John Chambers, CEO di Cisco, Hans Vestberg, Presidente di Ericsson, Bret Taylor, CTO di Facebook, Franco Bernabè, AD di Telecom Italia e molti altri.Le novità presentate nel corso della kermesse riguardano in particolar modo il mercato degli smartphone, in cui si sono sus-

Anche quest’anno Barcellona ha ospitato il più importante

appuntamento del Mobile, che riunisce ogni anno a

febbraio i principali attori del mercato per presentare in anteprima le tecnologie, i servizi e i dispositivi che

caratterizzeranno il prossimo futuro dell’industria

A seguiti diversi annunci di device innovativi dalle prestazioni de-gne di un personal computer.

Le novità del mercato smartphone Nel 2011 sono stati 427 milioni i cellulari venduti nel mondo (dati IDC) e il trend di crescita non sembra destinato ad invertirsi. Nokia, attuale numero uno in termini di unità vendute e allea-to di Microsoft, una partnership che sembra iniziare a dare buoni

MobileMobile World Congress 2012

frutti, ha presentato diversi nuo-vi modelli di smartphone Lu-mia, tra cui l’808 Pure View che monta un sensore fotografico da 41 megapixel, una risoluzione senza precedenti. Hanno inol-tre attratto l’attenzione i nuovi LG, come l’Optimus 3D Max, e i diversi smartphone dotati di processore quad-core (come i top di gamma di HTC, Samsung e Huawei). Significativa la pre-senza di terminali di fascia alta che supportano la tecnologia

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di AndreA Ferretti

le più importanti Telco a livello mondiale, ovvero Telecom Italia, China Mobile, Vodafone e AT&t. hanno preso parte ad un panel di discussione.“Non voglio dire che la nostra sia un’industria in difficoltà – ha affermato Franco Bernabè, AD di Telecom Italia nel corso del-la sua presentazione –: stiamo crescendo e le opportunità all’o-rizzonte sono allettanti, ma si pongono di fronte a noi alcune sfide che vanno affrontate con attenzione”.Al presidente di Telecom Italia sono seguiti Li Yue, presidente di China Mobile, Vittorio Colao, AD di Vodafone e Ralph de la Vega, AD della divisione Mobile di AT&T. Tutti hanno delineato una situazione in cui si prospet-ta una riduzione dei ricavi, un aumento dell’attività di regola-mentazione e degli investimenti richiesti, e una sempre più pres-sante competizione degli attori over-the-top che offrono conte-nuti a mezzo delle infrastrutture fornite dalle Telco.Non sono mancate le rimostran-ze nei confronti delle stringenti regolamentazioni del settore. “La rigida regolamentazione è un problema per il nostro settore in Europa così come in diverse parti del mondo, – ha affermato Colao – tassazioni elevate e nor-me svantaggiose per la nostra industria rischiano di rallentare il suo sviluppo”.De La Vega, di AT&T, ha di-chiarato che il primo step per la crescita del settore è “liberare un maggior spettro di frequen-za per le connessioni wireless, materia prima assolutamente necessaria in un momento in cui sempre più device sono connessi alla rete e sempre di più lo sa-ranno, insieme a una maggiore razionalizzazione del consumo di banda di ciascun dispositvo e applicazione.”Anche Li Yue di China Mobile ha evidenziato la necessità di coo-perare per permettere lo sviluppo del nuovo lifestyle indotto dalle

LTE per la connessione alla rete in banda larga.In occasione dell’evento cata-lano si sono inoltre aggiunti due nuovi player importanti. Il primo è Panasonic, che ritorna sul mercato della telefonia con l’obiettivo di vendere 1,5 milio-ni di telefoni in Europa entro la chiusura del prossimo anno fiscale, e il secondo è Sony, al debutto senza Ericsson. La casa giapponese ha infatti chiuso la partnership con l’azienda

svedese e, a partire dai nuovi Experia, il marchio Sony-Erics-son non comparirà più sugli smartphone.Numerosi anche i nuovi tablet basati su piattaforma Android, come l’originale prodotto lan-ciato da Asus che racchiude tre dispositivi in uno: smartphone, tablet e netbook. Equipaggia-to con un processore dual-core all’avanguardia, lo smartphone si può abbinare al tablet PadFo-ne Station da 10.1 pollici, e quest’ultimo diventa un vero e proprio netbook se collegato alla PadFone Station Dock.Secondo i dati IDC, il mercato dei tablet continua ad essere do-minato da Apple, grande assente dell’evento ma che non ha man-cato di occupare la scena con l’annuncio del lancio del nuovo iPad3. Nel corso del Q4 del 2011 l’azienda ha venduto 15 milioni di iPad contro i soli 12 milioni di tablet su piattaforma Google venduti nel corso degli ultimi due anni.

Le Telco chiedono maggiore cooperazione In un momento in cui il merca-to delle Tlc risente in maniera particolare della pressione della competizione e delle regolamen-tazioni, le Telco si trovano con-cordi nell’affermare la necessità di una maggiore cooperazione. È quanto è emerso nel corso della prima giornata del Mobile World Congress, dove alcune fra

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tecnologie Mobile, oltre a sotto-lineare l’importanza di lavorare in stretta sinergia con sviluppa-tori e Vendor per rispondere al meglio alle sfide cui il mercato sottopone.Bernabè ha inoltre evidenziato come, a dispetto di una regola-mentazione sempre più rigida nei confronti del settore, nel giro

dei prossimi quattro anni l’indu-stria del Wireless investirà circa 800 miliardi di dollari a livello globale, contribuendo con inve-stimenti nel settore pubblico per 2,3 trilioni di dollari.Il futuro delle infrastrutture di telecomunicazione sembra in-somma destinato a viaggiare sempre più veloce e il Mobile

World Congress è anche stato il palco che ha ospitato i princi-pali fornitori a livello mondiale. Presenti alla fiera con le dimo-strazioni dei propri apparati per l’LTE erano infatti Ericsson, ZTE, Huawei, Samsung, Nokia Siemens Network e Alcatel-Lu-cent, che in collaborazione con Telefonica ha inoltre installato nell’area della fiera e in altre zone strategiche della città la prima rete LTE operativa nella banda di frequenza di 2,6Ghz, che permette prestazioni fino a 100Mbps in download e circa 50Mbps in upload.Entro il 2016 saranno più di 10 miliardi i dispositivi con-nessi alla rete, e 2,3 miliardi il numero di connessioni M2M. Il 25% degli utenti di telefo-nia nel mondo possiede uno Smartphone e il traffico sul web è destinato ad aumentare esponenzialmente. Se nel 2011 il volume dei dati scambiati era 8 volte l’intera estensione nel Web nel 2001, nel futuro la curva di crescita si impennerà ulteriormente, e nel 2016 au-menterà di altre 16 volte.Il panel si è inoltre sofferma-to sui vantaggi che l’industria del Wireless porta alla società su diversi fronti: Colao ha evi-denziato come sia dimostrato che una penetrazione maggiore della connettività porti un’eco-nomia ad essere più efficiente e produttiva e come le tecnologie Mobile possano essere determi-nanti in un ambito come quello medico, presentando alcune ini-ziative lanciate da Vodafone nei paesi emergenti, tra cui uno in Tanzania.“La Mobile Health, ovvero l’ap-plicazione delle tecnologie mo-bile al servizio della salute delle persone – ha affermato Bernabè in chiusura del convegno – è la migliore dimostrazione di come il Mobile possa avere un effet-to positivo per raggiungere gli obiettivi più alti per l’umanità, come l’assicurazione di un ser-vizio sanitario migliore”.

L’esperienza d’acquisto nel retail rivoluzionata dal Mobile: il caso di Best Buy ed eBayQualcosa si sta iniziando a muovere nel mondo del Mobile Payment e il Mobile World Congress è anche stato l’occasione di due importanti annunci. Vittorio Colao, AD di Vodafone ha dato notizia dell’imminente lancio di un servizio in collaborazione con Visa e ha evidenziato come standard aperti e condivisi e alleanze tra i principali player di settore siano una premessa fondamentale affinchè servizi fortemente innovativi come i pagamenti via Mobile possano finalmente decollare.Mastercard ha invece annunciato l’avvio di una joint venture con Telefonica per il lancio di Wanda, un nuovo servizio che permetterà agli oltre 87 milioni di clienti Movistar in America Latina di usufruire di soluzioni di pagamento Mobi-le, e una partnership con Boku - una piattaforma di pagamenti via Mobile - che permetterà di usufruire di particolari sconti, fare pagamenti e ricevere proposte esclusive tramite il proprio telefono presso gli esercenti del circuito Mastercard.A un panel dedicato al futuro del Mobile Payment hanno invece preso parte gli amministratori delegati di due importanti aziende retail, Brian Dunn e John Donahoe, rispettivamente di Best Buy (colosso americano dell’elettronica di consumo) ed eBay.Entrambe le aziende chiedono agli operatori una maggiore apertura e traspa-renza per incentivare l’utilizzo dei device e quindi lo sviluppo dell’intero settore: auspicano cioè che venga abolita la pratica di bloccare i dispositivi legandoli a specifici network, e che vengano varati piani tariffari più semplici e conve-nienti.Mentre alcuni esperti hanno pronosticato che la nuova esperienza d’acquisto resa possibile dal Mobile (e in particolare da App e servizi web che permettono di confrontare i prezzi online) “uccideranno” il punto vendita fisico e l’espe-rienza correlata, entrambi gli AD hanno smentito categoricamente. Dunn ha affermato come, nella sua azienda, “I ricavi provenienti dai negozi fisici, dal ca-nale web e da quello Mobile sono tutti cresciuti nel corso dell’ultimo anno: non notiamo cannibalizzazioni né temiamo questo fenomeno. Vedo il Mobile come una grande opportunità per rivoluzionare l’esperienza d’acquisto del consuma-tore nel luogo fisico, attraverso la fornitura di elementi interattivi e informativi aggiuntivi per esempio tramite QrCode apposti nelle vicinanze dei prodotti.”Riguardo i pagamenti via Mobile abilitati dalla tecnologia NFC (Near Field Communication) Donoah ha espresso perplessità: “Serviranno ancora diversi anni prima che i pagamenti con NFC si affermino come una realtà presso i retailer. Il più grosso problema è la standardizzazione: i punti vendita non si attrezzeranno per supportare diverse piattaforme, come per esempio Google Wallet o i sistemi lanciati da singoli operatori telefonici, ma preferiranno sup-portare standard già consolidati nei pagamenti elettronici, come PayPal, che permette tramite l’inserimento di un singolo PIN di effettuare una transazione”.

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ntro il 2016 nel mondo ci saranno 5 miliardi di uten-ti Mobile e 50 mi-liardi di dispositivi connessi alla rete. Questa la previsio-ne con cui Hans Vestberg, ammini-stratore delegato della svedese Erics-

son, ha aperto il suo keynote nel corso del Mobile World Congress di Barcellona.«Io stesso – ha continuato Vest-berg – possiedo due telefoni smartphone, un tablet, un laptop, una TV, un sistema di sorveglian-za e una bilancia da bagno con-nessi alla rete, a cui potrebbero presto aggiungersi la mia auto-mobile, il mio frigorifero, i miei occhiali e il mio orologio».Ad oggi, solo il 10% degli uten-ti a livello globale possiede uno smartphone, il che lascia un am-pio margine di opportunità di business sia per i produttori di dispositivi, che per le telco e gli altri service provider.La domanda di connettività dati è in continua crescita: le persone utilizzano sempre meno il telefo-no per parlare e sempre più per navigare su Internet.Secondo Eric Schmidt, chairman di Google, anche lui presente all’evento di Barcellona, «Fra 12 anni i telefoni che oggi costano 400 dollari ne costeranno 20 e se Google fa la cosa giusta, si vedrà un dispositivo Android in ogni tasca». Il sistema operativo di Go-ogle viaggia già oggi a un ritmo

di 850 mila attivazioni al giorno.Schmidt spiega che la rivoluzione Mobile riguarderà tutti, seppure non perdendone di vista i limi-ti. Il digital divide infatti esiste e continuerà a crescere, ma la cosa importante, nella visione del CEO, è che nel corso dei prossimi anni la tecnologia agirà a tutti i livel-li: ci sarà chi accederà al web per la prima volta mentre nel mon-do più sviluppato si assisterà alle prime proiezioni olografiche e all’avvento delle auto driverless (su cui Google sta lavorando). In-ternet sarà veramente ubiquo e la penetrazione sulla popolazione si avvicinerà al 100%.Fornire una risposta a questo bi-sogno in termini di infrastrutture costituisce sicuramente una sfida, ma quello che la rende ancora più dura da affrontare è la crescente urbanizzazione. Fra cinque anni il 30% della popolazione vivrà in centri urbani, generando il 60%

La vision sul futuro del web dei CeO di Google ed ericsson, intervenuti al Mobile World Congress di Barcellona

NEdel traffico dati nel mondo. E non è ancora tutto: l’80% di loro ac-cederà alla rete da luoghi chiusi, dove è più difficile raggiungerli con le tecnologie wireless.«È chiaro che per rispondere a questa sfida – ha continuato Vestberg – è necessario che Erics-son e le altre aziende del settore inizino a cooperare, insieme e con l’appoggio dei legislatori”.Schmidt si è inoltre soffermato sul ruolo sociale della rete, per esem-pio nei moti della Primavera Ara-ba: «Le élites non scompariranno, ma la tecnologia agirà come un livellatore: chi è debole diventerà più forte, mentre chi non ha nulla otterrà qualcosa».Ciònonostante, i governi tente-ranno sempre di porre un freno controllando la Rete: oggi sono 40 i paesi nel mondo che regola-mentano la sua diffusione, men-tre i servizi di Google sono bloc-cati in 20 paesi.

verso un mondo tecnologico e interconnesso

di AndreA Ferretti

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Business App, empowerment per gli informatori scientifici

Per ulteriori informazioni inquadra il Qr code con il tuo smartphone

Il tablet è un’alleato vincente prima, durante e dopo l’incontro con il medico

formatore potrà avvalersi di applicazioni Visual per presentare efficacemente e in maniera coinvolgente le caratteristiche del farmaco, grazie a contenuti multimedia-li, dettagli di grafici e tabelle ingrandibili, evidenziatore, web link e approfondimenti pdf che si aprono all’interno della applica-zione. Inoltre - navigando la presentazione con l’utilizzo di mappe concettuali, indice o link interni tra slide - sarà possibile costru-ire un flusso espositivo che si adatta agli interessi dell’interlocutore e all’andamento dell’incontro. Concluso l’appuntamento l’informatore potrà usare la soluzione per la compilazione di una scheda guidata post incontro, risparmiando tempo e assicuran-do l’omogeneità nelle informazioni raccol-te. Potrà inserire dettagli e note in sezioni - a scelta multipla o a risposta aperta - e sincronizzare il brief con i sistemi di CRM.

idiemme Consulting collabora da anni con le aziende del settore farmaceutico, di cui co-nosce necessità e pro-blematiche, e propone - attraverso un approc-cio consulenziale a 360 gradi - soluzioni mobile che vanno dalle App de-dicate agli informatori

scientifici alle applicazioni di Business In-telligence e Salesforce Automation.Soprattutto nel primo ambito, è evidente come l’introduzione del tablet a suppor-to della Field Force aziendale rappresenti un’importante occasione di empowerment dell’informatore, che può godere oggi di un

ViRoche, il Private Enterprise Application Store di RocheRoche è stata tra le prime aziende in Italia a dotare i propri informa-tori scientifici di dispositivi iPad e di un Private Enterprise Appli-cation Store per la distribuzione riservata delle applicazioni azien-dali, con un progetto partito nel settembre 2010.Lo store “iRoche” si presenta come una piattaforma sicura per i dati dell’azienda e di facile utilizzo per l’utente. L’informatore, abilitato ad accedere al portale, potrà vi-sualizzare le applicazioni e il ma-teriale informativo a lui dedicato e scaricarli sul suo iPad.Vidiemme, fin dal 2010, ha sup-portato Roche in tutte le fasi del progetto: dalla fornitura dei de-vice al training, dall’ideazione e sviluppo di applicazioni alla crea-zione di un App Store privato.Da allora iRoche è cresciuto fino

a contare tutte le business units e linee, per un totale di circa 50 applicazioni.«Gli ottimi risultati registrati da iRoche, in questo periodo di spe-rimentazione sul campo, hanno spinto l’azienda ad ufficializza-re l’utilizzo dell’iPad a scopo di business» afferma Luca La Porta, Responsabile degli Information Managers di Roche. «La strategia e le soluzioni enterprise adottate, in collaborazione con Vidiemme, hanno permesso di offrire al no-stro team un supporto vincente in termini di efficacia e time saving. Ma il risultato principale, per Ro-che, è stato quello di aver fornito ai nostri informatori uno stru-mento riconosciuto come utile al-leato nelle proprie attività e che, rispetto ai materiali cartacei, ci fa guadagnare in forza espressiva».

alleato vincente non solo nell’in-contro con il medico, ma anche nelle fasi che precedono o seguono l’appuntamento.Attraverso applicazioni Vidiemme come iLibrary, l’informatore scienti-fico dispone di una libreria completa di tutti i documenti della sua Busi-ness Unit: potrà scaricare articoli, sfogliarli, evidenziare le parti più in-teressanti e inserire bookmark e note.Durante l’incontro con il medico, l’in-

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Iintervista

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an Francisco se la sono goduta poco. Perché nella baia Elena e Fran-cesca tutto avevano in mente meno il turismo. A pochi chilometri dalla

Silicon valley si stanno giocan-do un pezzo di futuro, un salto di qualità per la loro idea che accoglie consensi e premi. Timbuktu, la pubblicazione per bambini da sfogliare sull’i-Pad, dopo avere vinto il mese di incubazione a Frisco grazie a Mind the bridge, nella valle dell’innovazione ha vinto l’Ita-lian innovation day ed è stata eletta Best italian startup. Un successo dopo l’altro per le due ragazze venute da Milano che hanno messo a un punto un progetto che, come racconta Elena Favilli, 29 anni fondatrice

Due ragazze milanesi non ancora trentenni trasformano in impresa un’idea creativa: un magazine per iPad che racconta il mondo ai più piccoli, portando i metodi più avanzati dell’educazione nel mondo dell’editoria digitale

Una start up al femminile nel mondo delle Mobile app

e CEO della società, «Vuole es-sere un nuovo modo di pensare ai prodotti digitali per bambini. Volevamo fare una rivista dove i bambini potessero trovare il meglio della ricerca sull’imma-gine e sui contenuti e il meglio delle potenzialità di interazione offerte dai tablet. E volevamo farne un posto in cui potessero coltivare la loro curiosità e la loro incredibile forza. Credia-mo che la sfida per l’educazione del futuro passi proprio dalla capacità di incrociare codici e dispositivi diversi e dal corag-gio di creare oggetti in grado di salvaguardare il rigore dei me-

todi d’insegnamento classici e i nuovi orizzonti di co-costruzio-ne delle competenze offerti dal digitale. Abbiamo scelto di par-tire dall’iPad quando un gior-no – in Italia era appena uscito – ci siamo ritrovati incanta-ti a guardare un bambino che ci giocava. La facilità con cui quell’oggetto si attivava al suo tocco ci ha chiarito definitiva-mente che l’accesso alla tecno-logia per le nuove generazioni sarebbe passato da strumenti di quel tipo. A quel punto bastava solo cominciare». Non trasferire la carta sugli strumenti digitali come troppo

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«volevamo fare una rivista dove i bambini potessero trovare il meglio della ricerca sull’immagine e sui contenuti e il meglio delle potenzialità di interazione offerte dai tablet»

Elena Favilli, CEO (a destra),

e Francesca Cavallo, Creative

Director and Cofounder

di lUigi ferro

spesso è stato fatto in passato, ma ripensare interamente un prodotto editoriale per bambini con il linguaggio della rivolu-zione digitale dimenticando completamente il mondo car-taceo. È questo l’approccio di Elena e Francesca Cavallo, 25 anni co-founder e creative di-rector di Timbuktu, che hanno messo in piedi un piccolo team con Samuele Motta, art director e Alberto Sarullo il programma-tore. «La base del team – prose-gue Elena - è a Milano ma i no-stri collaboratori sono in tutto il mondo. Abbiamo una rete di illustratori, scrittori, fotografi e designer sparsi tra New Delhi e San Francisco. E un adviso-ry board fantastico, che ci sta aiutando a definire la strategia di business nel lungo periodo». Il primo numero di Timbuktu – The Ice Issue – è stato realizzato grazie al finanziamento ottenuto con il premio Working Capital di Telecom Italia nel 2010. È usci-to ad aprile 2011 ed è già sta-to scaricato da quasi ventimila persone. Ora è appena uscito il secondo. Ma cos’è Timbuktu? «È una rivi-sta digitale - spiega Elena - che mette le notizie di ogni giorno al centro dei suoi contenuti. Le notizie di solito sono considera-te qualcosa che appartiene solo agli adulti, qualcosa di troppo serio perché possa interessare ai bambini. Noi pensiamo inve-ce che quello che succede ogni giorno nel mondo sia estrema-mente importante per loro e ab-bia un enorme potenziale come strumento di crescita e compren-sione delle cose. I bambini non amano soltanto le principesse e i draghi. Amano soprattutto esercitare la loro immaginazione per capire e conoscere meglio il mondo che li circonda». Un pen-siero che nel primo numero si è tradotto, per esempio, in una storia che raccontava attraver-so un’illustrazione il censimen-to in India, concluso proprio in quei giorni. E un’altra raccon-

tava i problemi che un gruppo di trichechi devono affrontare a causa del riscaldamento glo-bale. “Timbuktu è uno spazio coraggioso, che non ha paura di raccontare le cose ai bambini e li vuole rendere partecipi del racconto del mondo».Negli Stati Uniti, dove i legami familiari sono anche più deboli di quanto non lo siano in Italia,

il prodotto va a toccare un argo-mento molto delicato e vivo, che è quello della relazione. Il secon-do numero è dedicato alle mera-viglie della notte con la presen-za di vampiri molto romantici, missili molto ribelli, giochi sotto le stelle per i più coraggiosi e una guida per dormire come un sasso. Tutte le storie sono state realizzate in collaborazione con

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alcuni dei migliori illustratori del mondo. Tra questi, Emilia-no Ponzi, Andrew Kolb, Olimpia Zagnoli, Blanca Gomez, La Tigre e Philip Giordano. E una di que-sta ha visto la partecipazione at-tiva dei bambini delle scuole di Reggio Emilia, il centro da cui è nato il Reggio Emilia Approach.Molte delle storie di Timbuktu Magazine prendono spunto da notizie realmente accadute e già raccontate sui giornali per adul-ti. “Victory”, per esempio, rac-conta come funziona il cricket prendendo spunto dalla notizia della vittoria dell’India della Coppa del Mondo di Cricket del 2011.

“The Dark Side of the Sun” rac-conta la storia dei meravigliosi giochi notturni di un campo estivo dello stato di New York creato per bambini affetti da Xeroderma Pigmentosum, una patologia che rende allergici ai raggi ultravioletti. “Out and About” è un coloratissimo elen-co di cose da fare (film, libri, mostre, concerti, giochi) per tut-ta la famiglia, in tutti gli angoli del mondo.«Tutti i nostri prodotti sono te-stati dai nostri consulenti pe-dagogici e sono divertenti sia per i bambini sia per gli adulti. Aiutare i bambini a far sentire la loro voce e i grandi a con-tinuare a crescere è la nostra

passione e ci fa sentire molto speciali».Un luogo pensato per rafforzare il legame tra bambini e adulti. Questo vuole essere Timbuktu, «perché crediamo che il futuro possa essere costruito solo con l’aiuto delle persone a cui ap-partiene più autenticamente».La nuova vita di Elena e Fran-cesca prende spunto dalle espe-rienze precedenti. Elena, fino a poco tempo fa giornalista al Post di Luca Sofri, ha alle spalle gli studi di semiotica a Bologna con Umberto Eco e new media a Berkeley. Francesca, invece,

è laureata in comunicazione e diplomata all’Accademia d’Ar-te Drammatica Paolo Grassi di Milano, e si è specializzata in creative learning strategies e so-cial design. «Abbiamo entrambe meno di 30 anni ma abbiamo già fatto esperienze di lavoro di altissimo livello sia in Italia sia all’estero - spiega Elena -. Io ho lavorato con McSweeney’s a San Francisco, la Rai a New York, Fabrica, La Repubblica, Topipittori. Francesca ha lavo-rato con Familie Floz, Raffaella Giordano, la Folkwang Hocshu-le e ha fondato un festival in Puglia, “Sferracavalli - Festival d’Immaginazione Sostenibile”, grazie al premio ottenuto con Principi Attivi”.Adesso, le due ragazze, che sen-za timori dicono di voler ridi-segnare l’editoria per bambini, sono in cerca di soldi. Il loro sogno ha bisogno di finanzia-menti, da 500.000 a un milione di euro. Negli States cercano qualche angel, mentre in Ita-lia qualche casa editrice si era già fatta avanti. Ma adesso ci vuole coraggio, vision capacità di investire nel futuro e in un progetto che nasce per essere internazionale. Forse l’Italia è già troppo piccola per Elena e Francesca.

Cosa fa Mind the BridgeLa Fondazione Mind the Bridge è un’iniziativa non-profit ideata da Marco Marinucci con Alberto Onetti, professore universitario con un’approfondita conoscenza dell’ecosistema Silicon Valley che riveste la qualifica di chairman. La Fondazione seleziona start up da portare in Silicon Valley per approfondire, sviluppare i modelli di business e cercare finanzia-menti. «Cosa serve all’Italia per diventare la prossima Israele? Un numero crescente di nuove imprese di qualità - spiega Onetti -. Mind the Bridge sta lavorando in questa direzione e stiamo progressiva-mente raccogliendo i primi risultati che testimoniano la bontà del lavoro fatto. Delle 20 start up passate attraverso il nostro programma negli ultimi due anni più della metà hanno fatto un salto di qualità significativo. Registriamo infatti 2 exit, 3 affer-mazioni in contesti internazionali (Le Web, SeedCamp e Micro-soft Bizspark) e 6 round di finanziamento da Venture Capital e seed fund».

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Eeventi

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Mobile App

opo il successo della tappa di Milano dello scorso ottobre, è con-tinuata anche in occa-sione dello Smau Bu-siness di Bari lo scorso febbraio l’avventura dei Mob App Awards, l’ini-ziativa promossa dagli Osservatori della Scho-ol of Management del

Politecnico di Milano in colla-borazione con Smau che si pone l’obiettivo di premiare le migliori App in ambito business e con-sumer per dispositivi mobili di

Premiati a Bari i vincitori del concorso che ad ogni tappa del roadshow Smau premia le migliori App per tablet e smartphone sviluppate in italia

DMob App Awards @ Smau Business Bari

Store allo scorso dicembre. In Ita-lia esistono numerose esperienze di successo in ambito Mobile e sono diverse le realtà che hanno maturato una competenza molto forte su questi temi. Esiste quin-di un’opportunità concreta per le aziende italiane che sapranno ca-valcarne l’onda.

I prossimi appuntamenti con il Mob App Award

ROMA, 22 marzoPADOVA, 19 aprile

www.smau.it/invite/smaumobapp

nuova generazione. Il Mob App Awards è volto a sostenere la cultura dell’innovazione in am-bito Mobile e si pone l’obiettivo di creare un meccanismo virtuoso di condivisione delle esperienze di eccellenza tra sviluppatori, im-prese, pubbliche amministrazioni, operatori del settore e utilizzatori.Quello delle App è un mercato dalla crescita inarrestabile: dal suo lancio avvenuto nel 2008 sono state quasi 25 miliardi le App scaricate sull’App store di Apple, mentre sono 10 miliardi i download registrati sull’Android

Finalisti categoria BusinessT&T - App: GeAReF

L’App fa parte del Sistema GeAReF (Gestione delle Ano-malie della Rete Ferroviaria), una piattaforma che ge-stisce le anomalie riscontrate sulle tratte di RFI (Rete Ferroviaria Italiana) durante l’attività di accertamento di percorribilità. L’App, per smartphone, ottimizza il processo di gestione delle anomalie rilevate sulla rete, dall’acquisizione delle segnalazioni di avaria, allo smi-stamento fino all’assegnazione ai tecnici delle richieste d’intervento. Il sistema apporta inoltre importanti mi-gliorie nella gestione dello stato degli avvisi e conduce il tecnico dotato di un dispositivo smartphone fino al punto dell’intervento attraverso un sistema di naviga-zione GPS realizzato ad hoc. Al termine, l’App comunica inoltre con il sistema SAP aziendale aggiornandolo con luogo e tipo dell’attività effettuata. L’applicazione ha permesso una consistente riduzione dei tempi d’inter-vento e di disservizio e dei relativi costi. L’integrazione con i sistemi informativi aziendali consente di aggior-nare in tempo reale le informazioni raccolte relative alle anomalie riscontrate, garantendo la memorizzazione dello stato puntuale degli interventi realizzati e in corso.

KStudio - App: iBLeonessa

L’applicazione, per iPad, è stata sviluppata dal Pastificio Artigianale Leonessa con l’obiettivo di dotare la forza vendita di uno strumento per il supporto al lavoro in mobilità. La soluzione consente di semplificare la rac-colta degli ordini e di presentare i prodotti in modo dinamico ed efficace, riducendo i costi di stampa ed agevolando gli agenti sul territorio con aggiornamenti in tempo reale. L’App permette una completa gestione dei clienti e la compilazione ed invio in tempo reale de-gli ordini, consentendo inoltre di operare in assenza di connettività. La sincronizzazione in Cloud permette poi all’azienda di aggiornare tutti i contenuti oltre a garan-tire una comunicazione istantanea con i singoli agenti. L’applicazione è divisa per “aree”: oltre all’area Clienti, è presente l’area Ordini, con ricerca per cliente e per intervallo di date, e l’Area Carrello, che permette la vi-sualizzazione di tutti i prodotti (con quantità, sconti, prezzi e note aggiuntive) oltre all’invio finale dell’or-dine. Il Catalogo infine permette la visualizzazione di tutti i prodotti suddivisi per categorie, accompagnati da scheda tecnica e fotogallery.

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Mob App Awards @ Smau Business Bari

Geocollaboration è un’applicazione per la gestione delle risorse e il monitoraggio della sicurezza nelle aree di lavoro, come i cantieri. Le risorse (aree, per-sone, mezzi, sensori) sono rappresentate da livelli so-vrapposti a mappe georeferenziate che danno la pos-sibilità, mediante zoom più potenti rispetto a quelli forniti dalle normali applicazioni di geolocalizzazio-ne, di visualizzare zone anche di estensione ridotta con un livello di dettaglio discreto. L’utente accede al sistema inquadrando un QrCode e digitando un PIN numerico; dopo l’accesso l’App trasmette la propria posizione GPS ad un server e riceve quella degli altri dispositivi connessi. Gli utenti sono raffigurati da punti sulla mappa di co-lore diverso a seconda del ruolo ricoperto e, tramite l’App, è possibile ottenere informazioni su di essi e ac-cedere a funzionalità di messaggistica e VoIP. Tutte le entità (persone, mezzi e aree) sono definibili mediante

il sistema ed è quindi possibile stabilire po-litiche di accesso per la gestione della sicu-rezza nelle aree mo-nitorate, impostando inoltre la ricezione di allarmi geolocalizzati e di notifiche di ac-cessi non autorizzati nelle aree di lavoro.

MobinextApp: AppsGratis

AppsGratis è un’applicazione che permette di scaricare gratuitamente o con un forte sconto App a pagamento. Il servizio si occupa infatti di monitorare tutte le variazioni di prezzo di una selezione delle migliori App in commercio e di segnalare quando queste diventano gratuite o vengo-no messe in promozione. Tutte le applicazioni segnalate vengono prima sottoposte ad un test, in modo da proporre solo quelle realmente utili e ben realizzate. È anche possi-bile abilitare delle notifiche push in modo da ricevere un messaggio giornaliero che avvisa della presenza di nuove segnalazioni. Secondo i dati dichiarati dall’azienda, l’App fa risparmiare in media più di 70.000 euro al giorno agli utenti. Dal momento del suo lancio, avvenuto lo scorso dicembre, sono state quasi 900.000 le installazioni totali e oltre 500.000 gli update. 200.000 utenti si sono inol-tre iscritti al servizio di notifica push e si registrano dai 50.000 agli 80.000 click al giorno verso le App segnalate. AppsGratis è disponibile solo per lo Store di Apple da dove

si può scaricare gratui-tamente. L’applicazione è stata selezionata tra le finaliste per l’innovati-vo modello di business e per il valore aggiun-to fornito all’utente. I risultati ottenuti nei download e nell’utiliz-zo, inoltre, ne mostrano già chiaramente il gran-de potenziale.

vIncIToRE cATEGoRIA BUSInESS vIncIToRE cATEGoRIA conSUMER

Luigi Dipace di Exprivia

Daniele Leone di Mobinext

ExpriviaApp:

Geocollaboration

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COSA OFFRE

I candidati che supereranno il processo di valutazione:

• saranno supportati – dal team degli Osservatori – nella messa a punto del progetto imprenditoriale,

con l’obiettivo di accelerarne lo sviluppo e il raggiungimento degli obiettivi di business;

• avranno la possibilità di frequentare gratuitamente un percorso di alta formazione presso il MIP – la Business

School del Politecnico di Milano – �nalizzato ad accrescere le competenze e l’empowerment del gruppo imprenditoriale;

• saranno supportati del team degli Osservatori nella ricerca dei capitali di rischio necessari.

MISSIONE

Giocare un ruolo sempre più attivo nello stimolare la nascita e lo sviluppo di nuove avventure imprenditoriali basate sull’innovazione: è questo l’obiettivo che gli Osservatori ICT & Management si pongono nella convinzione che ciò rappresenti un ingre-diente fondamentale per il rilancio della nostra economia.

Per questo motivo nasce il progetto Start-up Boosting che, attraverso il succedersi di una serie di Call for Ideas collegate ai diversi Osservatori, intende identi�care le idee di business e i progetti imprenditoriali più innovativi, che saranno supportati e seguiti nel loro sviluppo dalla School of Management del Politecnico di Milano.

CHI PUÒ PARTECIPARE

Alla Call 4 Ideas possono partecipare:• persone �siche (singole o in gruppo) in

possesso di un’idea di business fortemente innovativa;

• aziende in fase di start-up e con elevato potenziale di crescita;

• imprese anche già avviate che abbiano sviluppato innovative idee di business.

AMBITI DELLE CALL 4 IDEAS

Start-up Boosting

S S E R V A T O R I . N E Tict & management

www.osservatori.net

MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE

• La partecipazione è gratuita.• Per iscriversi compilare il Form di registrazione

sul sito www.startupboosting.comche include una breve descrizione

del progetto imprenditoriale, in cui vengonomessi in evidenza: prodotti/serviziinnovativi erogati, mercato target,

principali concorrenti, fatturatoprevisto e investimenti stimati

(anche solo in modo approssimato).• Ogni mese vengono valutate le proposte pervenute.

FA C E B O O K E C O S Y S T E M

C L O U D C O M P U T I N G & I C T A S A S E R V I C E

E - C O M M E R C E B 2 C

E N T E R P R I S E 2 . 0 A U G M E N T E D R E A L I T Y

E - G O V E R N M E N T D I G I TA L M A R K E T I N G

S E M A N T I C W E B I N T E R N E T O F T H I N G S

B U S I N E S S I N T E L L I G E N C E A N D A N A L Y T I C S

FAT T U R A Z I O N E E L E T T R O N I C A E D E M AT E R I A L I Z Z A Z I O N E

S O C I A L M E D I A & W E B 2 . 0

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D I G I TA L M E D I A & T V

G I O C O O N L I N E M O B I L E B U S I N E S S

M O B I L E A P P S

M O B I L E M A R K E T I N G & S E R V I C E

N F C & M O B I L E PAY M E N T

I C T S E C U R I T Y

E - P R O C U R E M E N T & E - S U P P LY C H A I N

U N I F I E D C O M M U N I C AT I O N & C O L L A B O R AT I O N

I migliori progetti imprenditoriali basati su

Facebook Ecosystem saranno premiati a SMAU Milano

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Il Search Marketing next generation secondo MamadigitalUniversal Optimization più Keyword Advertising: l’approccio ideato dalla New Media Agency in risposta al Search Engine Marketing che cambia

in molteplici ambiti: dal SEO in sen-so stretto, con interventi strutturali, all’ottimizzazione delle pagine già esi-stenti; dalla promozione web del Brand e la cura dell’immagine, alla creazione di nuovi contenuti e nuovi strumenti editoriali.

La seconda chiave di accesso al SEM di nuova generazione è nell’evoluzione del Keyword Advertising, che consente di raggiungere un target altamente pro-filato in base agli interessi.

«Il Search Engine Marketing – conclude Cappai - è oggi un insieme complesso di attività che parte dall’ottimizzazione classica del sito internet per arrivare ai Social Media attraverso azioni di Digital Pr. Tutto ciò per ottenere un doppio effetto: migliorare la propria presenza sui Motori di Ricerca ed entrare in contatto diretto con il proprio target.»

niversal Optimi-zation e Keyword Advertising: sono i due ingredienti che possono fornire la risposta adeguata all’esigenza di visi-bilità dei Brand sul web quando si parla del canale più effica-ce di promozione su

internet: i Motori di ricerca.Il termine Universal Optimization è stato coniato dalla New Media Agency Ma-madigital, che può vantare un manage-ment con una lunga esperienza nel set-tore SEO (Search Engine Optimization), SEM (Search Engine Marketing), Digital PR e Social Media Marketing.

«La premessa è che i motori di ricerca sono in continua evoluzione. – dichia-ra Emiliano Cappai, Co-founder e CEO Mamadigital – Si adattano alle nuove modalità di fruizione della rete, ai nuovi contenuti in essa presenti e alle mutate esigenze e competenze dell’utente me-dio della rete.L’Universal Optimization è la nostra ri-sposta a questa evoluzione costante: si tratta di un ampliamento consistente all’approccio del SEO classico, perché si parte dall’ottimizzazione dei siti per arrivare in testa ai risultati naturali dei motori di ricerca. In tale ambito si agi-sce anche sulla produzione di conte-nuti editoriali non solo testuali e l’ot-timizzazione della presenza dei clienti sui Social Media».

La strategia di Universal Optimization ha il suo cuore nella tendenza dei motori a indicizzare qualsiasi tipo di contenuto multimediale presente nella rete: i con-

Utenuti, le immagini, i video presenti non solo sul proprio sito, ma anche sulle altre piattaforme sociali.

Per un Brand, fornire visibilità attraverso interventi SEO a tali contenuti, significa moltiplicare le porte d’accesso al proprio sito o al proprio e-commerce.

«L’ottimizzazione vecchia scuola per i motori di ricerca non basta più – conti-nua Cappai –. I motori di ricerca stanno evolvendo le proprie “capacità cogniti-ve” e sono in grado di restituire all’u-tente contenuti sempre più di qualità, distinguendo i contenuti interessanti e rilevanti da quelli creati col mero fine di posizionarsi. L’algoritmo Google Pan-da ha portato a forti penalizzazioni e a perdite di posizionamento per chi non ha saputo interpretare questo cambia-mento.»Per questo la Universal Optimization presuppone interventi specialistici

Mamadigital è una New Media Agency che poggia le sue fondamenta sull’espe-rienza ultradecennale del proprio management nel settore online. Offre servizi di SEM, SEO, Social Media Management, Editorial Management, Brand Monitoring e Keyword Advertising di ultima generazione.Il team di Mamadigital è formato da 18 professionisti provenienti dalle più si-gnificative realtà del Search Marketing e dell’Advertising online italiano.L’operatività di Mamadigital ha guadagnato la fiducia di realtà di rilievo quali: Bauli, Boing Tv, CartaSi, Inaz, IULM, La Sapienza, LUISS, Mellin, Meridiana, Mi-lupa, Pinko, Prada, Suzuki, Veratour e molte altre.

Per maggiori informazioni: [email protected] - Tel. 06 70614560

Mamadigital

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Le azioni del Governo per promuovere le Smart City

Il ministero per la Ri-cerca guarda con at-tenzione al programma

dell’Unione europea sulle Smart City.L’obiettivo è di rafforzare le capacità tecnologiche delle imprese, università

L’Internet of Things fra Europa e Giappone

Continua il cammino europeo sulla via dell’innovazione tecnologica e questa volta gli accordi presi tra diverse univer-sità europee e laboratori giapponesi ri-guardano l’Internet of Things, la tecnolo-gia che mira a mettere in comunicazione gli oggetti della vita quotidiana, lavorati-va o domestica attraverso la connessione ad Internet per migliorare la comunica-zione tra gli oggetti stessi e tra oggetti ed esseri umani.L’intesa riguarda lo sviluppo delle tec-nologie IOT ed è stata firmata dal Cattid dell’Università della Sapienza di Roma, dall’Ubiquitous Networking Laboratory di Tokio e da alcuni laboratori universi-tari di Finlandia (VTT Technical Research Centre), Francia (European Technology Platform on Smart Systems Integration, Bassi Consulting), Belgio (Brussels Direct) e Regno Unito (Smart identification As-sociation).Il Cattid era già stato promotore e mem-bro fondatore dell’associazione no-profit chiamata European Internet Of Things

Alliance che ha come obbiettivo lo svi-luppo e la diffusione delle tecnologie Internet of Things attraverso la ricerca nei laboratori dei paesi che fanno parte dell’alleanza.Da sottolineare il fatto che tutti gli ac-cordi intrapresi per la diffusione dell’In-ternet of Things avranno come sogget-to partecipante il principale laboratorio giapponese per lo sviluppo dei dispositivi digitali integrati negli oggetti. L’Ubiqui-tous Networking Laboratory è infatti gui-dato da Ken Sakamura, guru riconosciuto dell’Internet of Things. Le prospettiveEntro il 2014 si prevede che l’economia generata da Internet raggiungerà il 5,8% del PIL, cifra equivalente a circa 800 mi-liardi di euro. Di conseguenza sarà deci-sivo investire in questo settore a livello europeo affinché le imprese e i centri di ricerca possano sviluppare al meglio la tecnologia IOT che può essere utilizzata negli ambiti industriali più svariati.

e il coordinamento degli sforzi di tutti gli attori che partecipano al processo».«Da un lato, quindi, l’a-zione si ispira alla volontà di affrontare problemi di grande rilevanza socia-le, quali la riduzione delle emissioni attraverso le tec-nologie pulite, infrastruttu-re intelligenti per la mobili-tà, realizzazione di modelli urbani e di abitazione più sostenibili, una sanità più efficiente, un welfare equo e tecnologico per la socie-tà che invecchia e per le persone in condizioni di disagio. Dall’altro, la stessa si ispira alla volontà di ca-pitalizzare gli sforzi neces-sari al miglioramento della vita dei cittadini attraverso l’aumento delle capacità tecnologiche, della compe-titività e del potenziale di crescita delle imprese ita-

ed enti di ricerca su alcuni temi specifici. Lo ha detto il ministro Francesco Pro-fumo in un’audizione in Commissione Cultura della Camera durante la quale ha illustrato le azioni stra-tegiche per i prossimi mesi.

Il ministro Profumo si muove sul solco delle iniziative della UE

Cinque laboratori di ricerca europei stringono un accordo con l’Ubiquitous Networking Laboratory di Tokyo

Profumo ha parlato di un sistema di interventi , «co-ordinato e finalizzato at-traverso l’individuazione di un obiettivo strategico, le città intelligenti, che assume il ruolo di punto focale per l’organizzazione

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E la serra si gestisce in remoto tramite smartphone

Si è appena conclusa l’implementazione della prima “Smart Farm” sudcoreana, un sistema per il monitoraggio e la gestione in remoto delle

condizioni climatiche all’interno di serre.La soluzione, sviluppata da Telit in collaborazione con Disys, designer sudcoreano di applicazioni mo-bile, e SK Telecom ha permesso di ridurre il carico di lavoro dei vivaisti, riducendo nel contempo i consu-mi di acqua ed energia nonché la quantità di raccolto perso.Diversi agricoltori devono infatti guidare per più di un’ora per raggiungere le proprie coltivazioni: tale dispersione sul territorio comporta diverse difficol-tà di gestione, soprattutto durante l’inverno, quando con l’abbassarsi delle temperature c’è il rischio che le piante, se non adeguatamente protette dal freddo, gelino, con conseguente perdita del raccolto.Col nuovo sistema gli agricoltori possono invece controllare lo stato delle proprie coltivazioni da casa, tramite smartphone, azionando da remoto la coper-tura o apertura delle serre a seconda delle condizioni meteo, azione altrimenti svolta manualmente.Visto il successo della sperimentazione le aziende intendono sviluppare delle funzionalità aggiuntive, come il monitoraggio di temperatura e umidità tra-mite sensori ambientali che possono aumentare la produttività delle coltivazioni. Si prevede inoltre l’installazione di telecamere di sor-veglianza per prevenire eventuali furti e consentire un controllo visivo delle piante e l’estensione del si-stema ad altre coltivazioni quali angurie, fragole e pomodori.Il sistema è attualmente in uso in alcune coltivazioni di meloni orientali, dove è stato testato all’interno di un preciso piano di sperimentazione, ed ora, visto l’esito positivo del pilota, se ne prevede l’estensione nel corso del 2012 ad oltre 1.000 serre nella contea di Seoungju, la più grande area coltivata a meloni in Sud Corea, con più di 60.000 serre.

liane». Per realizzare que-sto “disegno, concentrando gli sforzi sui settori e sulle applicazioni più rilevanti, il Governo – dice il titolare di viale Trastevere – inten-de utilizzare la piattaforma ideale della Smart City e la visione di sviluppo ad essa sottesa come punto focale per il coordinamento delle azioni di governo orien-tate allo sviluppo, nonché come metafora narrativa del percorso lungo il quale l’azione di governo inten-de coinvolgere cittadini, imprese, ricercatori ed am-ministrazioni».Il ministro ha aggiunto che «La piattaforma progettua-le di Smart City è una col-lezione di problemi di scala urbana e metropolitana da affrontare e di idee per ri-solverli, un insieme di tec-nologie, applicazioni, mo-

delli di inclusione, regole di relazione tra sistema pubblico e privato, nuo-va strumentazione finan-ziaria, innovazione nella pubblica amministrazione, procedure di procurement, azioni di semplificazione e trasparenza, regolamen-tazione, su cui la pubblica amministrazione sappia formulare promesse credi-bili nel medio periodo».Intanto a Torino è nato il portale torinosmartcity.it. Realizzato da Csi Piemon-te, vuole accompagnare e promuovere il progetto di Torino Smart City, in cui l’amministrazione è im-pegnata da tempo e per il quale ha già ottenuto la qualifica di coordinatrice delle città italiane coinvol-te nello stesso progetto.

Luigi Ferro

I risultati di un progetto di “Smart Farm” nella Corea del Sud

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L’importanza delle Smart Grid per il risparmio energetico

Smart Grid per il ri-sparmio energetico e la sostenibilità am-

bientale: è questo uno dei temi degli ultimi anni sui quali spingono le istitu-zioni, Comunità Europea in primis, gli organismi nazionali e internaziona-li e il mondo accademico stesso, ma non solo.Tale interesse è confer-mato dall’OECD (Orga-nization for Economic Co-operation and Deve-lopment) che in un recen-te report affronta il tema delle Smart Grid e delle sue implicazioni in termi-ni di opportunità e policy. Cosa sono le Smart GridLa European Technology Platform for the Electrici-ty Networks of the Future definisce la “Smart Grid” come una “rete elettrica in grado di integrare, in modo intelligente, il com-portamento e le azioni di

grazione della generazione distribuita, spesso da fonti rinnovabili, la possibilità di gestire dinamicamen-te i prezzi sulla base del consumo e l’adozione di nuovi modelli di demand management, permette di livellare i picchi della rete con conseguente risparmio di risorse.Inoltre la maggiore capaci-tà di monitoraggio e con-trollo permette di ridurre le perdite lungo la rete. L’integrazione di infor-mazione e sistemi di co-municazione comporta inoltre la nascita di nuovi business model, come ad esempio i “virtual power plants” tramite l’aggrega-zione di risorse produttive distribuite.L’OECD pone infine l’at-tenzione sul ruolo del legislatore, dando rilievo all’importanza di stabilire ed implementare policy efficaci in termini di con-vergenza tra energia e ser-vizi di telecomunicazione e di requisiti per garantire un’adeguata connettività, favorendo l’innovazione e lo sviluppo di azioni di coordinamento tra IT e settore energia, assicu-rando l’interoperabilità ed allo stesso tempo la sicu-rezza di infrastrutture cri-tiche e la privacy dei dati.

Angela TuminoSchool of Management

Politecnico di Milano

tutti gli utenti ad essa col-legati, siano essi genera-tori, consumatori o utenti in grado allo stesso tempo di generare e di consuma-re, allo scopo di realizza-re, in modo efficiente, un approvvigionamento elet-trico sostenibile, sicuro ed economico”.Definizione simile viene data anche dall’IEA (Inter-national Energy Agency) che pone inoltre l’accento sull’efficienza del sistema, la minimizzazione dei co-sti e dell’impatto ambien-tale, massimizzando nel contempo l’affidabilità e la stabilità della rete.Nell’analizzare le Smart Grid, l’OECD pone l’accen-to su due fattori: obiettivi e componenti, identifi-cando una serie di sfide cui le Smart Grid tenta-no di rispondere quali la diffusione delle energie rinnovabili e mitigazione dei cambiamenti climatici tramite la riduzione di gas

serra, per citarne alcuni, ed elencando una serie di componenti quali reti di comunicazione, sistemi di monitoraggio e control-lo, “smart” devices (Smart Meter in primis) ed inter-facce utente.Ulteriore fattore abilitante è Internet, in quanto tali obiettivi possono essere raggiunti proprio grazie all’interconnessione dei diversi componenti (og-getti) all’interno di una rete “smart”.Secondo l’OECD i princi-pali impatti derivanti dal-lo sviluppo di Smart Grid riguardano lo sviluppo e l’integrazione di energie rinnovabili, la diffusio-ne di veicoli elettrici e la possibilità di indurre cam-biamenti strutturali nelle abitudini di consumo. Lo Smart Meter e l’eccellenza italianaIn quest’ultimo caso, la chiave di volta delle appli-cazioni è lo Smart Meter, vero e proprio strumento a disposizione per ridurre la tradizionale asimmetria informativa tra produt-tori e consumatori e per stimolare comportamenti consapevoli.Parlando di Smart Meter l’Italia rappresenta un’ec-cellenza non solo in Euro-pa, ma nel mondo. La ri-duzione dei consumi, unita ad altre azioni quali l’inte-

Un report dell’OECD evidenzia le opportunità e gli impatti

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Smart City, Genova si aggiudica tre bandi europei

Genova vince tre bandi europei per i progetti Smart

City e porta a casa quasi sei milioni di euro. I bandi riguardavano “pianifica-zione strategica sosteni-bile delle città”, “riscalda-mento e raffreddamento”, “efficientamento energe-tico degli edifici”.

Pianificazione sostenibileIl primo progetto, deno-minato Transform, pre-vede la partecipazione oltre che del Comune, di Enel Distribuzione, e Are (Agenzia Regiona-le per l’Energia) oltre a comprendere la collabo-razione dell’Università e l’Ufficio della Regione a Bruxelles.Il progetto punta a indivi-duare una metodologia di trasformazione delle città in Smart City, partendo dai percorsi di pianifica-zione strategica e dalle esperienze concrete, per arrivare ad un manua-le delle Città Intelligenti, con indicazioni strategi-che e riferimenti concreti a casi specifici. Le risorse disponibili ammontano a 674.000 euro.

Tele-riscaldamento e raffreddamentoIl secondo progetto, Cel-sius, porterà alla città 2.425.000 euro. Coor-dinato da Goteborg, si propone di condividere le esperienze nell’ambi-to delle reti di riscalda-mento o raffreddamento distrettuali, che sfruttino

per temi trattati e valore. Proprio in queste settima-ne ce ne siamo aggiudica-ti tre di valore superiore, che solo formalmente non rientravano nella strate-gia Smart City».Si tratta di 9 milioni di euro da utilizzare per lo sviluppo di una mobilità commerciale sostenibile, creare un incubatore di imprese nell’ambito della green economy, e per il ta-glio delle emissioni di Co2. «Inoltre, a marzo scade la call per il bando Move One, sempre per il traspor-to pulito delle merci: sarà l’occasione per candida-re il nostro modello, che comunque realizzeremo a prescindere». Luigi Ferro

i cascami energetici per migliorare la performance complessiva dei sistemi. Genova progetterà e rea-lizzerà una rete energetica locale alle Gavette, a Sta-glieno, con il recupero del salto di pressione disponi-bile presso la stazione di arrivo del metano nell’im-pianto gestito da Genova Reti Gas in Val Bisagno. Saranno realizzati un impianto di turbo-espan-sione e una centrale di cogenerazione nel sito dell’Officina delle Gavet-te. Con la centrale sarà realizzata una nuova rete di tele-riscaldamento e tele-raffreddamento che dovrebbe servire le utenze industriali, commerciali e residenziali della zona.

Riqualificazione energeticaR2Cities è invece il proget-to che prevede la riquali-ficazione energetica della diga di Begato. L’obiettivo è di sviluppare una serie di strategie e soluzioni innovative per l’edilizia residenziale, finalizzate al raggiungimento di real-tà distrettuali ad energia netta zero e realizzabili in contesti diversi dal punto di vista climatico, sociale e culturale. È previsto il rifacimento dell’impianto

energetico dell’edificio, la riqualificazione dei per-corsi e il cambiamento dei sistemi di consumo. La ricaduta sarà una ri-qualificazione del social housing, sia dal punto di vista dell’ottimizzazione nell’uso delle risorse, sia da quello della qualità della vita. Il budget è di 2.486.000 euro.A bocca asciutta è rima-sta Torino che secondo l’assessore all’Ambiente avrebbe avuto bisogno di più tempo per sviluppare i progetti. Ma l’assessore Enzo Lavolta alla Stampa precisa che «i tre bandi che Genova si è aggiudi-cata hanno un’importanza simbolica, perché sono i primi, ma sono marginali

Un finanziamento di quasi 6 milioni di euro per la pianificazione sostenibile della città, il tele-riscaldamento e l’edilizia residenziale. Anche Torino ottiene fondi UE per progetti di mobilità sostenibile e di riduzione delle emissioni di CO2

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Sempre più difficile orientarsi nel mare magnum di Appa

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La crescita vertiginosa dei risultati genera-ti dagli Application

Store ha richiamato un grandissimo numero di sviluppatori, desiderosi di giocare la propria parti-ta in campo mobile. Uno scenario dove, a fronte di un’iniezione continua di creatività difficilmente riscontrabile in altre aree di business, il numero di applicazioni presenti ha ormai superato il milione di unità, con un livello di saturazione del mercato che appare ancora lonta-nissimo.Per aiutare gli utenti a orientarsi in questo “mare” di applicazioni, oltre l’80% delle quali concentrate all’interno di App Store e Android Market, hanno provato a intervenire in-nanzitutto gli owner stessi degli Store: inizialmente introducendo nuove ca-tegorie ad hoc (“primo piano”, “editors’ choice”) e successivamente inte-grando meccanismi di recommendation (Apple “Genius”). I device manu-facturer si sono mossi a loro volta nella stessa di-rezione, introducendo dei veri e propri Store paral-leli a quello ufficiale, con una propria selezione di App (Amazon, Samsung). La stessa Apple ha recen-temente acquisito Chomp, un motore di ricerca per applicazioni, con lo sco-

po di migliorare il proprio motore di ricerca interno.Ci sono soluzioni prove-nienti anche dagli stessi sviluppatori: stanno infatti proliferando, sia a livello internazionale che locale, una serie di startup che propongono applicazioni espressamente concepite

Distimo, società olandese tra le più attive nell’ambito delle ricerche di mercato in ambito Mobile, ha rilasciato un’interessante analisi che aiuta a comprendere meglio alcuni dei meccanismi che portano a scalare le classifiche di App Store e Android Market. La metodologia utilizzata in questa ricerca ha previsto il tracciamento du-rante il quarto trimestre 2011 degli spostamenti delle principali 100 applicazioni presenti nelle classifiche a pagamento e redditizie.Il primo aspetto considerato dall’azienda di Utrecht è la promozione dell’App all’in-terno della sezione “editors’ choice” e l’incremento è valutato in termini di posizioni in classifica scalate a tre giorni dalla segnalazione dell’App. È Android Market a dare i risultati più rilevanti: vengono infatti scalate mediamente 41 posizioni in classifi-ca, mentre per iPhone e iPad sono rispettivamente 15 e 27.La seconda variabile analizzata è legata alle politiche di pricing e in particolare a quelle promozionali: in seguito alla decisione di abbassare il prezzo della propria App per un periodo l’effetto generato è un incremento delle vendite durante il pri-mo giorno di promozione, pari al 41% per iPhone e al 52% su iPad. Molto più mo-desto l’incremento per Android, pari a solo il 7%, evidenziando quindi una minore elasticità al prezzo da parte degli utenti dello Store di Google. Sul medio termine, considerando cioè l’intero periodo promozionale, questi dati vengono ribaltati: su iPhone il fatturato complessivo è migliorato del 22%, su iPad del 19% e su Android del 29%, come a suggerire un’utenza Apple più rapida e impulsiva nel cogliere una promozione, con una massimizzazione del profitto al day one.

Ecco cosa aiuta a scalare le classifiche degli Store

per supportare gli uten-ti nelle loro scelte. Tra gli esempi attivi in Italia possiamo citare: Free App Magic dell’inglese Magic Solver, che distribuisce ad esempio tre applicazioni gratuite al giorno normal-mente a pagamento, grazie ad un modello basato su

Si moltiplicano gli strumenti che aiutano nella scelta delle applicazioni

Individuati i meccanismi che spingono le App nei primi posti dello Store di Apple e nell’Android Market

partnership e “App Gratis” (fresca vincitrice di Mob App Award Smau Bari 2012, si veda pag.33) di Daniele Leone, che segnala automaticamente quando un’App pay diventa free, integrando il servizio con test e recensione di ogni App segnalata.

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È boom di traffico Mobile Fra le cause c’è Skype

Secondo le stime del-la società di ricerca Arieso, società che

lavora per conto di carrier europei e americani non-ché aziende di networking, l’1% degli utenti mobi-leigenera più del 50% del traffico dati globale. Nel 2009, il 3% degli Heavy

Il lancio del nuovo si-stema operativo di Mi-crosoft per smartphone

è tra le principali novità annunciate nel 2012. Il colosso statunitense sem-bra pronto a introdurre sul mercato la nuova versione del proprio sistema opera-tivo denominato Windows Phone 8, al fine di ridurre il gap che lo separa dagli attuali leader del mercato: iOS di Apple e Android. Come tappa intermedia Microsoft introdurrà Tan-go, che sarà con ogni pro-babilità l’ultima release di Windows Phone 7, e avrà l’obiettivo di abilitare le successive evoluzioni. In-fatti, soltanto con la prima versione di Windows Phone

Users generava il 40% del traffico dati mobile, men-tre oggi la medesima per-centuale di utenti produce il 70% del traffico com-plessivo.Lo studio “Cisco Visual Networking Index”, inve-ce, prevede che il traffico dati generato su reti mobili

8, denominata Apollo, ver-ranno apportate modifiche sostanziali che prevedono innanzitutto l’integrazione di nuovi interessanti stru-menti come Skype - dopo l’acquisizione dell’azienda da parte di Microsoft - ma anche una riduzione della RAM richiesta e il supporto a quattro differenti risolu-zioni dello schermo. Per-metterà inoltre agli utenti di apprezzare interessanti novità legate al supporto di nuove tecnologie come l’NFC, che abilita i paga-menti in prossimità, alla possibilità di utilizzare le schede di memorie Micro SD e ad un nuovo proces-sore Multi-core che mi-gliorerà sensibilmente le

Ora l’attesa è per Windows Phone 8

alla fine del 2016 – quan-do i dispositivi connessi a Internet supereranno ad-dirittura la popolazione mondiale – sarà aumen-tato di 18 volte rispetto a quello attuale. Dall’analisi condotta emerge che l’incidenza del Cloud sarà rilevan-

Cresce a due cifre l’utilizzo del sistema gratuito, mentre la fonia internazionale cala

Pronto il lancio del nuovo sistema operativo mobile di Microsoft, che lancia la sfida a iOS e Android

prestazioni dei device che utilizzeranno questo siste-ma operativo. Da ultimo, gli sviluppatori saranno incentivati da una forte in-tegrazione con Windows 8, il nuovo sistema operativo a marchio Microsoft per Pc, che agevolerà la com-patibilità tra le applicazio-ni per Mobile e per Pc.Secondo le ultime indiscre-zioni, il sistema operativo dovrebbe essere pronto nel 2013; per tale data, l’a-zienda mira ad aumentare il numero di Applicazioni disponibili sul proprio Sto-re di riferimento (Windows Phone Marketplace), pun-tando al raggiungimento delle 100.000 App pubbli-cate.

te: i servizi nella nuvola cresceranno addirittura di 28 volte dal 2011 al 2016, registrando un CAGR del 95%.La motivazione di questa forte impennata di traffico deriva da una parte dalla proliferazione di dispositi-vi predisposti per navigare tramite reti mobili, dall’al-tra dall’aumento delle at-tività di streaming per la fruizione dei contenuti digitali. L’aumento del traffico deriva anche dal sempre maggior uso del VoIP, in particolare di Skype. Que-sto a discapito del traffico telefonico internazionale, che registra segnali di ral-lentamento.

Secondo i dati di TeleGe-ography, infatti, il traffico telefonico internazionale è cresciuto nel 2011 del 4% (arrivando a 438 miliardi di minuti), ben al di sotto della crescita annua me-dia del settore pari al 13%. Dati opposti sono quelli di Skype: secondo la società, le chiamate internazionali Skype-to-Skype – com-prese le chiamate video – sono cresciute del 48% nel 2011, raggiungendo i 145 miliardi di minuti.«Considerato l’enorme volume di traffico gene-rato da Skype è difficile non concludere che al-meno parte della crescita di Skype non avvenga ai danni dei carrier tradizio-nali – commenta Stephan Beckert, analista di Tele-Geography –. Se tutto il traffico generato in rete da Skype fosse stato veicolato dalle compagnie telefo-niche, il traffico globale a lunga distanza sarebbe cresciuto del 13% nel 2011, in linea con gli incrementi del passato».

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Verso il broadband Mobile Appello dell’Europa per le nuove frequenze

Durante il primo Radio Spectrum Policy Programme

- approvato dal Parla-mento europeo il 15 feb-braio - l’Europa ha spinto ulteriormente sulla banda larga mobile, mettendo fretta agli Stati per libera-re nuove frequenze a fa-vore delle comunicazioni mobili. Sulla base dell’ac-cordo, dal primo gennaio 2013 la banda a 800 MHz, attualmente utilizzata per la TV, dovrà essere libera-ta in tutti gli Stati membri a favore dei servizi a Ban-da Larga Mobile. Entro il 2015 dovranno essere ri-allocati complessivamen-te alle telecomunicazioni mobili almeno altri 1.200 MHz di spettro: un’eleva-ta quantità, considerando che l’asta italiana LTE che si è svolta a settembre ha messo in palio “solamen-te” 255 MHz complessiva-mente, per le bande a 800,

Dal canto loro, Telecom Italia e Vodafone si stan-no già muovendo, avvian-do le prime sperimenta-zioni in campo LTE aperte al pubblico, dopo aver investito oltre 1,2 miliardi di euro a testa per acquisi-re le frequenze necessarie. La prima ha avviato a To-rino i primi test aperti al pubblico dei propri servizi mobili Ultra-Broadband, mettendo a disposizione – dal 16 al 22 febbraio – una serie di chiavette LTE,

presso un punto vendita Tim. La seconda, invece, ha confermato l’avvio dei primi test pubblici a inizio marzo; anch’essa ha scel-to come prima città Tori-no, dove proporrà i propri trial nel nuovo stadio del-la Juventus, per coinvol-gere poi i maggiori im-pianti italiani: il servizio sarà testato durante tutti i principali eventi calcistici della stagione da gruppi selezionati di clienti ai quali verrà data la possi-bilità di accedere gratui-tamente alla connessione super veloce.

1.800, 2.000 e 2.600 MHz.Per guidare l’Agenda Di-gitale in l’Italia, l’Agcom ha proposto l’istituzione di una cabina di regia gestita dal ministro del-lo Sviluppo economico, che coordini e renda tra-sparente l’azione dei vari attori coinvolti (Governo, Regioni, Enti locali, Au-torità); ha inoltre indivi-duato una serie di azioni e interventi, tra i quali: valorizzazione delle fre-quenze, liberalizzazione di più risorse per la Banda Larga, promozione del-le reti TLC di nuova ge-nerazione, incentivi alla circolazione dei contenuti digitali.

Partono in Italia le prime reti LTE, mentre l’UE chiede di liberare nuove porzioni dello spettro utilizzate dalle TV

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I l DATABASE

• Oltre 120.000 contatti profilati

I R ISULTATI

Nel corso dell’ultimo anno le attività di promozioneper i nostri clienti hanno ottenuto mediamentei seguenti risultati:

• Tasso medio di apertura 18%

56%

End-user

44%

Offertae canale ICT

La segmentazione dei contatti End-user:

FUNZIONE

ICT, Sistemi Informativi | 32%

Commerciale,

Business Development | 14%

Marketing, Comunicazione | 12%

Amministrazione, Finanza,

Controllo | 10%

Ricerca e Sviluppo, Design | 6%

Acquisti | 5%

Logistica Supply Chain | 5%

Produzione, Operations | 3%

Risorse umane,

Organizzazione | 2%

Altro | 11%

DIMENSIONE IMPRESE (n. addetti)

< 50 | 59%

Da 51 a 250 | 17%

> 250 | 24%

IDEAZIONE E PROGETTAZIONE DI CAMPAGNE DI DIRECT EMAIL MARKETING SU UN TARGETSELEZIONATO DI ICT E BUSINESS DECISION MAKER

DEM

PER INFORMAZIONI| tel. +39 02 36 57 88 71 | [email protected] | www.ict4executive.it |

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L’App Esselunga avvisa delle promozioni attive nei supermercati

Esselunga ha rilasciato lo scorso ottobre la prima App ufficiale

per iPhone, iPad, smartpho-ne e tablet Android. Il ri-lascio dell’App va a con-solidare la presenza sul digitale del retailer lombar-do affiancandosi a servizi come l’eCommerce (“Clicca il pomodoro”), l’Esselun-ga Music Store e il recente “Esselungajob”, per cerca-re opportunità di lavoro in azienda.«I risultati – ha raccontato Luca Sorichetti, Responsa-bile Progetti Internet di Es-selunga - sono stati da su-bito entusiasmanti: ad oggi abbiamo totalizzato 46.000 download totali, principal-mente per iPhone, e l’App si trova al quinto posto dell’App Store e al setti-mo dell’Android Market. Nei primi 3 mesi dal lancio abbiamo registrato un nu-mero di nuove registrazio-ni doppio rispetto a quello normalmente osservato su Web. Possiamo insomma dirci pienamente soddisfatti e continueremo a sviluppa-re nuove funzionalità e a investire in questo mezzo di relazione dalle grandi po-tenzialità».L’App permette di visualiz-zare la versione digitale dei volantini promozionali, di “navigare” tra i reparti del punto vendita completi di tutti gli articoli in offerta e di filtrarli secondo la cate-goria di promozione oppure cercandoli direttamente.Anche per via del rilascio

dell’App, la produzione e di-stribuzione dei tradizionali volantini promozionali car-tacei è stata notevolmente diminuita e in alcune zone completamente interrotta.Tramite lo Store Locator è inoltre possibile cercare i vari punti vendita o far-si guidare verso quello più vicino. Grazie al sistema di no-

Il QR Code nei videogames conquista il pubblicoUn codice sulla scatola dei prodotti Ubisoft permette di partecipare a un concorso Ubisoft, gruppo mondiale leader nella produzione, pubblicazione e distribuzione di software d’intrattenimento interattivo, ha deciso di realizzare una campagna Mobile basata sull’utilizzo dei codici QR per il lancio del nuovo videogioco “Call of Juarez: The Cartel”. Leggendo il codice QR apposto sulla scatola del videogioco tramite la fotocamera integrata di uno smartphone, gli utenti possono accedere ad un video di presentazione e quindi decidere se procede-re all’acquisto. Visualizzando il video gli uten-ti hanno inoltre la possibilità di partecipare al concorso “Driver San Francisco” che mette in palio la vincita di una Fiat 500 “Driver Edition”.Alberto Coco, direttore Marketing di Ubi-soft Italia, ha dichiarato che «la redemption dell’iniziativa è stata superiore al 60% e ci ha permesso di conoscere a fondo il nostro tar-get. Il nostro acquirente medio possiede uno smartphone di ultima generazione e vive prin-cipalmente in Lombardia, Lazio, Emilia Roma-gna, Triveneto. Tramite la geolocalizzazione l’iniziativa ha inoltre permesso di determina-re il momento e il luogo in cui l’acquirente sceglie i nostri prodotti, ovvero durante il week end e previlegiando i megastore che espongono il prodotto».

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Oltre 46.000 i download nei primi 3 mesi

tifiche personalizzabili, l’utente può richiedere di essere avvisato in modo puntuale sulle promozioni tramite mail e Sms, sce-gliendo le categorie di pro-prio interesse, le aperture straordinarie e l’uscita di nuovi volantini.L’App permette inoltre di consultare il saldo punti della propria carta Fìdaty

sempre aggiornato e, nei prossimi rilasci, sarà possi-bile visualizzare il Catalogo Fìdaty e prenotare i premi.Il lancio dell’App è stato ac-compagnato da una campa-gna promozionale su Web e Mobile, i cui costi sono stati relativamente contenuti grazie ad un modello di pa-gamento a performance per download effettuato.

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Alfa Romeo punta sul Mobile Marketing

Alfa Romeo ha intra-preso diverse ini-ziative Mobile con

l’obiettivo di fornire servizi a valore aggiunto ai clienti, creare engagement con la marca e offrire informazio-ni sui prodotti. «La nostra strategia Mobile è impron-tata all’amplificazione della user experience, facendo leva sulle specificità del ca-nale - ha dichiarato Gian-franco Agnusdei, Digital Manager di Alfa Romeo -. Cerchiamo di raggiungere il target attraverso appro-fondimenti su prodotti e servizi che offrano un vero valore aggiunto, al fine di creare engagement con la marca. Altrettanta impor-tanza rivestono poi la co-municazione delle iniziative intraprese agli utenti, su tutti i canali disponibili, an-che offline, e la definizione di KPI e metriche precise e omogenee per valutare il ROI delle singole iniziative, sia internamente rispetto alle altre attività Mobile, sia riferiti alle sinergie con gli altri canali». Nello specifico, l’azienda ha realizzato due differenti versioni di Mobile Site, una per smartphone e una per tablet in procinto di essere rilasciata, che fan-no leva sulle caratteristiche specifiche dei mezzi per ga-rantire una user experience il più coinvolgente ed emo-zionante possibile.In ambito App, l’azienda ne ha recentemente rilasciate tre, con obiettivi differenti. Alfa Romeo Infomobile è un’applicazione di servi-zio che offre la possibilità di prenotare una prova su

strada, di consultare il li-bretto di uso e manutenzio-ne dei veicoli e di sfruttare la geolocalizzazione per in-dividuare le concessionarie e officine autorizzate più vicine. MiTo Remix è invece un’App rilasciata con obiet-tivo di creare engagement e presenta una serie di fun-zioni ludiche per intrattene-re gli utenti e fare in modo che passino più tempo a contatto con la marca. 4C concept è poi un’applicazio-ne di prodotto relativa alla nuova “4C”, una innovativa concept car in fase di svi-luppo.L’azienda utilizza inoltre il Mobile Advertising come

soluzione tattica per attività di lead generation, speri-mentando diversi formati. I risultati ottenuti cambiano quindi di molto a seconda della campagna realizza-ta e dei formati scelti. Una recente iniziativa di Mobile Display dedicata al modello Giulietta ha previsto l’inser-zione di banner sull’Msite di Repubblica e ha fatto registrare, su un totale di 281.000 impression, un CTR

A Vicenza il biglietto dell’autobus si paga leggendo un QR CodeBasta inquadrare il codice o inviare un Sms perricevere un messaggio valido come titolo di viaggioAnche a Vicenza, dalla scorso gennaio, per acquistare il biglietto per una corsa sui mezzi pubblici è sufficiente inviare un Sms dal proprio telefonino o inqua-drare il codice QR esposto sulla pensili-na o alla fermata del bus con il proprio smartphone.Continua insomma a crescere il nume-ro di esercenti e enti che aderiscono al circuito Beemov di Movincom, la più importante realtà italiana di servizi di Mobile Payment: infatti, la piattaforma permette oggi di acquistare via cellulare il biglietto dell’autobus anche a Padova e Firenze, pagare il taxi a Torino e il par-cheggio in 33 città italiane, mentre sarà a breve implementato anche per i servizi

di trasporto di Forlì, Cesena, Cesenatico, Rimini e Ravenna.Una volta effettuata l’iscrizione al servi-zio e associato il numero di cellulare allo strumento di pagamento preferito (ad esempio la carta di credito), il viaggiato-re dovrà semplicemente inviare un Sms o inquadrare il QR Code esposto utiliz-zando l’App BUYBeemov (disponibile per Apple, Android e Blackberry) per ricevere il biglietto elettronico valido come titolo di viaggio.Nei prossimi mesi AIM, l’azienda dei tra-sporti di Vicenza, intende estendere il pagamento tramite Mobile anche ad al-tri servizi del gruppo, come i parcheggi e il pagamento delle bollette energetiche.

Una strategia ben strutturata che sfrutta appieno le peculiarità del mezzo

(Click-to-rate) del 2,3% e un Click-to-call (una chiamata per prenotare un test drive o ricevere maggiori infor-mazioni) dell’1,2%.Un’altra campagna di Di-splay Advertising sempre relativa all’Alfa Giulietta ma veicolata tramite l’ap-plicazione di Repubblica ha riportato risultati an-cora migliori, con un CTR del 4,83% su una base di 252.581 impression.

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Efficienza e produttività nelle consegne per Exapaq

Per ridurre al minimo il tempo di inattività durante i viaggi e per aumentare la propria produttività, la so-cietà francese Exapaq, che si occupa di spedizioni e

consegne a livello europeo, ha dotato i propri 2.100 auti-sti di computer mobili di Honeywell. In tal modo, ciascun operatore mobile grazie al nuovo computer coadiuvato da funzionalità wireless ad alta velocità, imaging e lettura di codici a barre è ora in grado tempestivamente di elaborare, tracciare e consegnare un numero maggiore di pacchi con una riduzione dei tempi impiegati. Infatti, il nuovo terminale integrato con tecnologia wireless avanzata consente agli operatori di rimanere sempre con-

Tatò Paride introduce il Voice Picking

Il gruppo Tatò Paride - azienda di Barletta pre-sente dal 1903 sul mer-

cato della distribuzione - ha realizzato un progetto di Voice Picking che prevede l’espletamento delle norma-li procedure di magazzino relative alla preparazione degli ordini attraverso un sistema di riconoscimento vocale con lo scopo di snel-lire i processi logistici del nuovo centro distribuzione situato nella zona indu-striale di Molfetta che copre una superficie totale di oltre 30 mila metri quadrati ser-vendo circa 260 supermer-cati tra diretti ed affiliati. Nella piattaforma logistica unica per grocery e freschi, gli operatori sono dotati di un terminale vocale con microfono e cuffie in col-legamento costante con il sistema gestionale centrale grazie ad un software text-

to-speech per velocizzare le operazioni di prelievo del settore generi vari, salumi e latticini, riducendo le possi-bilità di errore. Ora l’ordine di un determinato super-mercato in arrivo all’ERP aziendale è suddiviso in au-tomatico tra i preparatori di magazzino.

Giovanni Arcamone, Re-sponsabile IT, racconta che «in base al piano di evasio-ne del singolo ordine, l’ad-detto di magazzino - previa identificazione vocale - è in grado di cominciare la mis-sione eseguendo di volta in volta le informazioni vocali che riceve a sistema trami-te le cuffie con l’indicazio-ne del numero di corsia e della locazione della merce

L’azienda di Barletta ottimizza il processo di evasione degli ordini

Oltre 2mila autisti utilizzano computer mobili con funzionalità avanzate

inerente allo specifico pre-lievo. Raggiunta la posta-zione indicata, l’operatore procede con la lettura del numero per convalidare la sua esatta posizione e di seguito riceve il numero di colli da prelevare che con-ferma in caso di corrispon-denza della giacenza conti-nuando tale procedura fino alla chiusura dell’ordine». Il sistema traccia le operazio-ni di ciascun operatore e la raccolta di tali dati consente di generare in automatico valutazioni statistiche utili a misurare le performance del magazzino mirate all’intro-duzione di sistemi d’incen-tivazione. Arcamone sottolinea che «il nuovo progetto permet-te a un’ottimizzazione della

gestione del processo per la preparazione degli ordini in spedizione in termini di ef-ficienza per un totale di ol-tre 15 milioni di colli evasi in modalità vocale all’anno nel solo comparto grocery con un aumento della pro-duttività media del processo di prelievo superiore ai 160 colli all’ora». Attualmente i 30 operatori dotati di dispositivi vocali sono in grado di control-lare le giacenze in tem-po reale con possibilità di svolgere la propria attività con una maggior libertà di movimento, concentrandosi unicamente sulle istruzioni vocali che riceve senza po-tenziali distrazioni per un miglioramento della prepa-razione del singolo ordine a garanzia di una riduzione degli errori per una media di errori rilevata pari a 4 colli ogni mille prelevati.

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Efficienza e produttività nelle consegne per Exapaq

nessi per una comunicazione voce e dati in tempo reale a garanzia di un incremento dell’efficienza nell’acquisizione delle informazioni e di una migliore tracciabilità durante gli spostamenti. Grazie al nuovo terminale, l’operatore può passare dalla lettura di codici a barre lineari e 2D all’acqui-sizione di immagini con la possibilità di operare anche in condizioni diverse - ad esempio - con illuminazione diretta, al buio e in presenza di lampade a fluorescenza, riuscen-do ad eseguire un crescente numero di operazioni in minor tempo. Grazie a un’autonomia di oltre 16 ore, l’attuale di-spositivo permette al singolo addetto una copertura di turni prolungati comprese le eventuali ore di straordinario senza la necessità di munirsi di batterie di ricambio o della dota-zione di appositi caricatori presenti sui veicoli di consegna a garanzia di un miglior e più rapido servizio di spedizione e consegna al cliente.

La radio frequenza assicura la tracciabilità di filiera ad Antinori

Vincitrice del premio Leonardo, la casa vinicola to-scana Antinori ha intrapreso il progetto pilota Wine Traceability che punta a garantire la tracciabilità delle bottiglie sui vari mercati grazie all’impiego della tec-nologia di radio frequenza. Partito nel 2010, in collaborazione con Indicod-Ecr, l’associazione che si occupa della diffusione degli standard adottati a livello mondiale e in particola-re del codice a barre, e con il consorzio Tuscania, il progetto coinvolge attualmente anche le case vinicole Barone Ricasoli, Le Macchiole, Ceretto e due distri-butori di Hong Kong, Watson wine cellar e Summer-gate. Wine Traceability prevede l’applicazione di tag sulle etichette delle bottiglie, le cosiddette etichette intelligenti, che consentono un’identificazione sicura del prodotto con la possibilità di poter effettuare in qualsiasi momento un controllo a distanza. In questo modo, il consumatore finale tramite uno smartphone può assicurarsi dell’originalità dell’e-tichetta, mentre il produttore può ricostruire a ri-troso il percorso effettuato dalle pregiate bottiglie destinate all’export per un monitoraggio puntuale del prodotto a garanzia di una completa tracciabilità del-la filiera, contrastando così il fenomeno del mercato

grigio. Inoltre, grazie ai chip piazzati sui pallet è pos-sibile la verifica durante il viaggio della temperatura delle bottiglie per un riscontro costante circa even-tuali sbalzi termici. La scelta della tecnologia RIFd per la salvaguardia delle bottiglie si è estesa anche in Veneto. Infatti, la nuova Asolo Docg Prosecco supe-riore, marchio di garanzia per una produzione d’elite dei colli asolani, ha lanciato l’iniziativa che preve-de l’adozione di un microchip applicato alle bottiglie che assicura grazie al semplice avvicinamento a uno smartphone la lettura di una serie di informazioni dettagliate circa il territorio di produzione, il singolo produttore e il prodotto.

Tag RFId sulle etichette delle bottiglie della casa vinicola

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Migliora la gestione del magazzino di Puma

Per la gestione del magazzino di Sa-lisburgo, la mul-

tinazionale del settore dell’abbigliamento spor-tivo Puma ha adottato i palmari PDA Datalogic. La filiale austriaca, che con i suoi 500 operatori ser-ve attualmente i mercati dell’Europa dell’Est, Afri-ca e Medio Oriente, ora è in grado grazie ai nuovi palmari di migliorare in termini di efficienza la movimentazione di una quantità considerevole di prodotti. Il sistema Green Spot per-mette di confermare an-che visivamente la scan-sione del prodotto. In tal modo, il segnale acustico nel processo di rilevazio-ne del singolo prodotto è affiancato da quello visi-vo del palmare. Il singolo operatore è sup-portato cosi oltre che dal segnale acustico anche

dalla possibilità di visio-nare il prodotto selezio-nato. Inoltre, visto il nu-mero elevato di persone che lavorano nello stesso

Un progetto UE per la sorveglianza delle acque marine protette

Circa mille scansioni al giorno per ogni operatore grazie a nuovi terminali

Si chiama Underwater Acoustic Network ed è coordinato dall’Italia

È volto alla realizzazione di una rete wireless per controllare robot sotto-marini l’ambizioso progetto europeo UAN (Underwater Acoustic Network) intrapreso da un gruppo di studiosi del Centro specializzato in robotica ”Piag-gio” dell’Università di Pisa, coordinato dall’Italia.Grazie al progetto i ricercatori hanno lavorato con lo scopo di ottenere dei sistemi per la sorveglianza di siti su-bacquei ad accesso limitato in ambito civile e militare, come quelli delle aree marine protette o di interesse archeo-logico, delle infrastrutture industriali, portuali o logistiche in zone costiere.I primi esperimenti del progetto sono

stati condotti nell’isola di Pianosa nel 2010 e sono proseguiti anche in Por-togallo e a Genova, mentre la prova conclusiva si è svolta nei fiordi del-la Norvegia, dove è stato utilizzato il robot Folaga, lungo 2 metri e con un diametro di 12 centimetri e pesante 30 chilogrammi, al quale era stato ap-plicato un sensore di temperatura.I ricercatori hanno potuto verificare che il robot, navigando nella traffi-cata zona portuale del fiordo, sapeva lavorare in autonomia, rispondere ai comandi inviati dalla stazione centrale e, nel caso simulato di perdita della rete, era in grado di reinserirsi nella rete autonomamente.

ambiente, il solo segnale acustico può non essere sufficiente generando tal-volta confusione, mentre l’ausilio del segnale visivo

riduce i margini di errore umano, garantendo circa 1.000 scansioni medie giornaliere fatte da ogni dipendente.

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Ariston Thermo Group - azienda internazionale ope-

rante nel settore del riscal-damento degli ambienti e dell’acqua con i marchi Ariston, Elco e Chaffote-aux - ha scelto di intro-durre i dispositivi tablet per gli agenti di vendita e un’applicazione per smartphone per gli instal-latori, con la convinzione che l’innovazione passi innanzitutto per il metodo di lavoro e per la valo-rizzazione delle risorse umane. Il Gruppo, che nel 2010 ha raggiunto un fat-turato di 1,2 miliardi di Euro e ha prodotto 6,4 milioni di unità, in ambito ricerca e sviluppo investe nello studio costante di soluzioni non solo per il suo core business, ma an-che per il miglioramento e l’ottimizzazione dei pro-

ciclo di vita fino alla fase dell’ordine. Inserita in un più ampio progetto di CRM - che co-involge la stessa Ariston Thermo e che si rivolge agli installatori – è par-tita anche una seconda iniziativa che prevede di rilasciare, per i circa 5.000 installatori iscritti al pro-gramma di fidelizzazione di Ariston, un’applicazione per smartphone che per-mette di leggere il codice apposto sulle caldaie al momento della loro prima installazione. Il codice rilevato as-segna dei punti premio all’installatore, il quale può in ogni momento verificare online il proprio saldo e scegliere il premio desiderato all’interno di un catalogo che include dispositivi smartphone e tablet.

cessi lavorativi interni. Ha così deciso di fornire i tablet agli agenti e al per-sonale interno di vendita di Elco Italia, la società di Ariston Thermo che distri-buisce i propri prodotti a marchio Elco ed Ecoflam, sviluppando un applica-tivo che gestisce i conte-nuti di ogni prodotto in catalogo. Attraverso il tablet la co-municazione della value proposition dei prodotti, delle modalità di instal-lazione e delle funzional-ità avviene in modo più efficace e veloce rispetto al passato. Nei prossimi mesi sarà anche rilasciata una nuova applicazione per tablet basata su SAP e con interfaccia web che consentirà agli agenti di configurare un sistema di riscaldamento, di creare l’offerta e di gestirne il

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Smart Working

Tablet per gli agenti di vendita di Ariston Thermo

Sviluppata anche un’App

per gli installatori

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Lavorare in mobilità è più semplice per i venditori di TNT Express Italy

TNT Express Italy, provider del Gruppo TNT che opera nel

business della distribuzi-one espressa, ha deciso di intraprendere alcune iniziative in ambito tablet per fornire applicazioni ad hoc alle diverse figure professionali che operano in azienda.Il provider italiano dis-pone oggi del più grande network nazionale - con 121 Filiali, 11 Hub, ol-tre 1.200 TNT Point, una flotta di 3.900 mezzi e 6 aerei – e può garantire la copertura del territorio nazionale in 24 ore, se-guire i clienti nella loro realtà locale con soluzioni personalizzate e offrire collegamenti in ogni parte del mondo. Vista la natura stessa del business, i venditori sono caratterizzati da estrema mobilità e, quindi, rap-presentano dei candi-dati ideali per l’utilizzo di dispositivi tablet per lo svolgimento di molte-plici attività sul campo. In quest’ottica è partito un trial orientato al supporto, tramite questi nuovi de-vice, dei “field seller”, agenti che svolgono circa cinque visite giornaliere e che necessitano pertanto

di strumenti altamente portatili.Le funzionalità rese dis-ponibili per gli agenti includono la possibil-ità di utilizzare la posta elettronica, l’accesso al Data Warehouse per l’analisi dei dati relativi ai clienti e la gestione del workflow commer-ciale, fino al caricamento dei contratti sul sistema informativo aziendale. Il device, grazie al supporto applicativo, risulta quindi

Telemonitoraggio all’Ospedale Molinette I pazienti affetti da pato-logie croniche dell’Ospe-dale Molinette di Torino possono usufruire di un servizio di teleassistenza domiciliare per il monito-raggio da casa dei propri parametri fisiologici con il telefono cellulare, che ne migliora la qualità della vita e ottimizza i costi del sistema sanitario. Il servi-zio – denominato Nuvola It Home Doctor, sviluppato da Telecom Italia in ambi-to cloud – dopo un’iniziale fase di sperimentazione è stato reso disponibile per i pazienti, ricoverati presso

190 agenti saranno gradualmente dotati di device di ultima generazione

la Geriatria e in regime di Ospedalizzazione a Domici-lio, affetti da patologie cro-niche (diabete, bronchite, cardiopatie, ecc.) e, in ge-nerale, a coloro che hanno l’esigenza di tenere costan-temente sotto controllo alcuni parametri biologici (peso, pressione diastolica e sistolica, frequenza cardia-ca, glicemia, ecc.). Nuvola It Home Doctor, avvalendo-si dei tradizionali disposi-tivi elettromedicali e di un telefono cellulare fornito dall’ospedale, permette ai pazienti dimessi di inviare i propri parametri biologici

essere completamente in-tegrato in un’ottica di dig-italizzazione dell’intero processo commerciale. A tendere TNT intende fornire i tablet a 190 agenti della forza vendita. Per il futuro si prevede inoltre l’utilizzo dei tab-let anche per la sicurezza, con un’applicazione che consenta l’auto attivazi-one dei dispositivi in caso di emergenza in una delle sedi o a bordo di un mez-zo in viaggio.

ad una piattaforma dispo-nibile presso i Data Center di Telecom Italia attraverso la rete mobile. La soluzione può utilizzare anche le reti ADSL, Wi-Fi e satellitare, rendendo di fatto fruibile il servizio ovunque sia di-sponibile una connessione dati. I medici di riferimento possono così accedere via web alla piattaforma per monitorare l’andamento della terapia e attivare in qualsiasi momento even-tuali azioni correttive, in-viandone la comunicazione al paziente. Possono anche definire soglie personaliz-

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Tablet al posto dei notebook nei Laboratoires Boiron

ness e IT, attraverso la condivisione di esigenze e opportunità tecnologiche. L’obiettivo finale, a ten-dere, è quello di sostituire, per diverse figure profes-sionali, i notebook con i dispositivi tablet, eventu-almente affiancandoli a dei thin client desktop.L’attività degli informa-tori medico scientifici sarà quindi supportata da ma-teriale multimediale, doc-umenti e presentazioni. Come per gli agenti, anche per queste figure profes-sionali portabilità, legger-ezza, usabilità, interattiv-ità e semplicità d’impiego del device utilizzato sono caratteristiche utili, che permettono di ottenere benefici tangibili, oltre che un maggior grado di soddisfazione di utenti e clienti.Quasi tutte le applicazioni sono web-based, quindi accessibili da diverse pi-

attaforme, distribuite gra-zie a un Enterprise Ap-plication Store basato su un’architettura centraliz-zata e totalmente virtu-alizzata e su una soluzi-one di Private Cloud. L’Enterprise Application Store consente anche la creazione di diversi profili per gli utenti, per rendere visibili solo le applica-zioni dedicate alle speci-fiche figure professionali, consentendo di gestire in modo efficace la policy di accesso alle applicazioni stesse.In futuro l’azienda non esclude anche la dis-tribuzione di applicazioni specificatamente realiz-zate per una sola piatta-forma: infatti, per sfrut-tare a pieno alcune fun-zionalità complesse dei nuovi dispositivi, questa sembra essere, secondo la società, una scelta obbli-gata.

ILaboratoires Boiron, azienda familiare fran-cese attiva nel settore

dell’omeopatia nata nel 1932, hanno avviato un progetto volto a intro-durre i tablet a supporto dell’attività degli informa-tori medico scientifici, che promuovono i prodotti presso gli studi medici. Il gruppo - che conta oggi 4.000 dipendenti e pro-duce e distribuisce prodot-ti omeopatici in 50 Paesi del mondo – ha sviluppato il progetto per favorire l’allineamento tra Busi-

Avviato un progetto che coinvolge diverse figure professionali tra cui gli informatori scientifici

zate, al superamento delle quali la piattaforma inoltra messaggi di alert via Sms o via web, chiedere un con-sulto ad uno specialista che può effettuare refertazioni su ECG o su misure di os-simetria, firmarle digital-mente e renderle disponibili sempre via web in piatta-forma. In modo analogo il personale infermieristico, durante le visite a domici-lio dei pazienti, può invia-re informazioni cliniche al medico curante del reparto ricevendo immediata refer-tazione e rapide istruzioni, accelerando in tal modo i

I medici possono controllare la salute dei pazienti a casa

grazie al cellulare

tempi diagnostici e di in-tervento.Gli obiettivi prioritari del progetto sono quindi mi-gliorare la qualità di vita dei pazienti, offrire ai medici le informazioni necessarie per tenere sotto controllo la loro salute senza necessa-riamente dover impiegare tempo per una visita dedi-cata, supportare l’assisten-za ospedaliera e domiciliare attraverso l’utilizzo di tec-nologie biomedicali, con-tribuire a ridurre i costi con ospedalizzazioni più brevi e cambiamenti di terapia far-macologica mirati.

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L’Osservatorio ICT in Sanità presenta i risultati della ricerca 2012 il 17 aprile al Politecnico di Milano

Il 17 aprile a Milano si terrà la quinta edi-zione del Convegno di

presentazione dei risul-tati dell’Osservatorio ICT in Sanità della School of Management del Politec-nico di Milano, realizzato con il contributo dell’ICT Institute e in collaborazio-

Generali, Amministrativi e Sanitari delle strutture sanitarie italiane, e a un campione statisticamente significativo di Medici di Medicina Generale e di Cittadini. Anche quest’anno l’Os-servatorio ha promosso il “Premio Innovazione ICT in Sanità”, un’iniziativa nata per sostenere la cul-tura dell’innovazione ICT nel mondo della Sanità italiana. Le aziende sani-tarie, pubbliche e private, che hanno migliorato il proprio business attra-verso l’utilizzo delle ICT riceveranno il giorno del Convegno un premio per essersi distinte nella capa-cità di utilizzare le moder-ne tecnologie come leva per migliorare l’efficienza e l’efficacia dei processi clinico-sanitari e ammini-strativi.A valle del Convegno si terranno alcune Sessioni Verticali di Approfondi-mento focalizzate su alcu-ni ambiti specifici, tra cui Cartella Clinica Elettroni-ca, Dematerializzazione, Telemedicina, Servizi Di-gitali al Cittadino, Busi-ness Intelligence e Sistemi di Reporting, ecc.Per maggiori informazioni visitare il sito www.osservatori.net

24 maggioConvegno dell’Osservatorio Fatturazione Elettronica e DematerializzazioneL’Osservatorio Fatturazione Elettroni-ca e Dematerializzazione della Scho-ol of Management del Politecnico di Milano, quest’anno alla sesta edizione, presenterà il 24 maggio i risultati del-la ricerca, che ha posto sotto la lente d’ingrandimento il valore della Fattu-razione Elettronica quale tassello im-portante di un mosaico evidentemente più ampio, costituito dai progetti di Dematerializzazione dei documenti e Digitalizzazione dei processi. Nello specifico, la ricerca 2011-2012 si è posta l’obiettivo di: comprendere in modo critico e approfondito i di-versi aspetti della Fatturazione Elet-tronica in Italia, quale punto di snodo per procedere verso l’integrazione e la dematerializzazione del Ciclo dell’Or-dine; comprendere appieno il valore della digitalizzazione, analizzando le modifiche di processo, gli strumenti tecnici e organizzativi per digitalizzare il ciclo dell’ordine, identificare e valo-rizzare i benefici ottenibili, analizzarne l’ordine di grandezza e la variabilità;

approfondire il valore dei progetti di dematerializzazione e digitalizzazione dei processi in azienda, estendendo l’analisi oltre il Ciclo dell’Ordine, in termini di nuovi processi impattati e nuovi ambiti di applicazione (es. sup-porto ai processi logistici di trasporto, processi bancari, gestione contratti, sanità); analizzare il processo decisio-nale delle aziende utenti, con partico-lare attenzione agli attori della deci-sione, ai benefici attesi e al modello decisionale utilizzato, alle criticità di adozione per le aziende, al livello di conoscenza e alle barriere all’adozione per le aziende che non stanno utiliz-zando o stanno utilizzando in modo marginale queste soluzioni; monitora-re e conoscere le nuove soluzioni e le tecnologie abilitanti, in termini di mo-dalità di trasmissione dei documenti, di formati di conservazione, di sup-porti di memorizzazione, di dispositivi di firma, di gestione del workflow ecc.Per maggiori informazioni visitare il sito www.osservatori.net

ne con Senaf/Exposanità.La ricerca 2012, in conti-nuità con il lavoro svol-to negli anni preceden-ti, analizza le tematiche connesse ai budget e agli investimenti ICT, con l’o-biettivo di stimare le ri-sorse destinate all’ICT nel settore sanitario, ponendo

particolare attenzione agli investimenti in gioco nei diversi ambiti applicativi. In particolare, la ricer-ca approfondisce temi di frontiera tra cui il Virtual and Mobile Health, attra-verso questionari rivolti ai Responsabili Sistemi Informativi e ai Direttori

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Continua lo Smau Business Roadshow

Dopo le prime due tap-pe di Bari e Roma, continua il Ro-

adshow itinerante di Smau Business a Padova (18 e 19 aprile) e Bologna (6 e 7 giugno), prima dell’annuale edizione di Smau Milano che si terrà il 17 e 19 otto-bre. Gli eventi ideati congiunta-mente agli operatori dell’E-cosistema ICT (vendor, ca-nale, università e business school, stampa specializ-zata) e alle Associazioni dell’Industria e del Com-mercio (territoriali di Con-findustria e Ascom locali) consentono alle aziende del comparto dell’Information & Communication Techno-

Cloud & ICT as a Service a giugno al Politecnico di MilanoL’Osservatorio Cloud & ICT as a Service, promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano, presenterà a giugno i risultati del suo secondo anno di attività.Per rispondere al profondo processo di trasformazione dei modelli di offerta ICT e supportare le aziende nell’analisi e valutazione degli impatti organizzativi e architetturali, la ricerca 2012si occupa di definire un quadro del-lo stato di diffusione e maturità delle iniziative Cloud in aziende e Pubbliche Amministrazioni operanti in Italia. In particolare l’Osservatorio si propone di monitorare l’adozione dei modelli as a Service; analizzare l’ampiezza attuale del mercato monitorandone diffusione,

maturità e investimenti associati, stu-diare l’impatto delle tecnologie Cloud sulle PMI, sulle grandi aziende e sulle PA e identificare i potenziali modelli di business correlati.La attività dell’Osservatorio prevedono una survey estesa ad aziende italiane appartenenti a tutti i settori merceo-logici, una survey destinata a enti della Pubblica Amministrazione e della Sani-tà, casi di studio di imprese che hanno adottato soluzioni di Cloud & ICT as a Service con l’obiettivo di mettere in evidenza i principali benefici di busi-ness derivanti dall’adozione.

Per maggiori informazioni visitare il sito www.osservatori.net

logy di generare nuove op-portunità di business con le imprese e le pubbliche amministrazioni locali; in-contrare i partner ICT locali e reclutare nuovi operatori trade per ampliare il proprio network diretto e indiret-to. Lato domanda, invece, ciascun visitatore, attraver-so un articolato sistema di profilazione online, può co-struire la propria agenda di visita ad ogni evento sulla base delle proprie esigenze di business, individuando i momenti formativi e infor-mativi di proprio interesse, i casi di successo di imprese italiane utenti nei bacini di riferimento. Per informazio-ni: www.smau.it)

Pierantonio MacolaAmministratore Delegato Smau

Mob App Awards e Mob App Camp@ Smau Padova 19 aprile

Dopo l’edizione di Roma, si terranno anche il prossimo

19 aprile in occasione del-lo Smau di Padova il Mob App Awards e il Mob App Camp, le due iniziative le-gate al mondo del Mobile promosse dagli Osservatori della School of Manage-

ment del Politecnico di Milano in collaborazione con Smau.Il Mob App Awards è un contest itinerante che si pone l’obiettivo di pre-miare le migliori App per smartphone e tablet in ambito business e consu-mer. Il progetto ha avuto inizio lo scorso ottobre in occasione di Smau Mila-no, quando più di 200 tra software house e svilup-patori indipendenti hanno inoltrato oltre 260 candi-dature. Il Mob App Camp è inve-ce un’iniziativa nata per creare una community di confronto sui temi più attuali legati allo svilup-po di App e ai dispositivi mobili di nuova genera-zione. La partecipazione all’incontro è gratuita. Inoltrando la propria can-didatura entro il 5 aprile si avrà l’opportunità di partecipare come speaker a fianco di esperti del set-tore in sessioni dedicate ad una platea di manager, sviluppatori, consulenti e imprenditori interessati ai temi Mobile.Per informazioni e iscri-zioni www.smau.it/invite/smaumobapp

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L’8 maggio la decima edizione dell’evento dedicato al Mobile Internet, Content & Apps

20 e 21 giugno, Corso MIP Technology-Enabled Business Models

Torna al Politecnico di Milano, il prossimo 8 maggio, il Conve-

gno organizzato dall’Os-servatorio Mobile Inter-net, Content & Apps, che taglia il traguardo della decima edizione. L’even-to, promosso dalla School of Management del Poli-tecnico di Milano in col-laborazione con i princi-pali attori della filiera, è da anni un vero e proprio punto di riferimento per la Mobile Community. Come sempre, la ricerca condot-ta dall’Osservatorio punta a quantificare in maniera puntuale il mercato Mobi-le Internet, Content e Ap-plication nelle sue diverse articolazioni, comprese le componenti più innovative legate ai nuovi paradigmi del Mobile Internet e degli

Il 20 e 21 giugno avrà luogo il Corso Breve “Technology-Enabled

Business Models” organiz-zato dal MIP Politecnico di Milano per fornire ai par-tecipanti gli strumenti in-

Application Store. Tali di-namiche, vengono, inoltre, inquadrate nelle evoluzioni strategiche complessive in atto nel settore delle Tele-comunicazioni mobili che saranno oggetto di con-fronto durante l’evento tra

i Vertici delle Telco Mobili italiane. Da ultimo, la ri-cerca si pone l’obiettivo di analizzare l’approccio degli utenti italiani al Mo-bile Internet e alle Mobile Application, di comprende-re il ruolo e le strategie dei

New Media & New Internet: opportunità e rischi, MIP Politecnico di Milano 14 e 15 maggioIl 14 e 15 maggio i Manager di Me-dia Company e i Content Provider sono chiamati a partecipare al Corso Breve “New Media & New Internet: opportunità e rischi” offerto da MIP Politecnico di Milano e CEFRIEL, che fornirà loro le competenze per com-prendere criticamente le opportunità e le minacce aperte dalla rivoluzione spinta dalle tecnologie digitali nel mondo media. Sotto la guida dei suoi tre direttori – Gabriele Faggioli, An-drea Rangone, Vincenzo Russi – si cer-

cherà di comprendere criticamente le opportunità e le minacce aperte dalla “rivoluzione” spinta dalle tecnologie digitali nel mondo dei media, le ca-ratteristiche del “nuovo Internet” ba-sato su più multi-device (tablet, PC, Tv), le strategie e i modelli di business dei diversi attori in gioco, le molteplici tecnologie alla base dei new media e infine fornire un quadro dello scenario legale di riferimento.Per maggiori informazioni visitare il sito www.mip.polimi.it

diversi attori operanti nel-la filiera e di tratteggiare i principali trend in atto e i possibili scenari evolutivi del mercato.Per maggiori informazioni visitare il sito www.osservatori.net

dispensabili per approfon-dire gli aspetti concettuali dei modelli di business e acquisire le skills necessa-rie per crearne di nuovi.Con i due direttori del corso – Filippo Passe-

rini, CIO worldwide di Procter&Gamble, e An-drea Rangone, professore del Politecnico di Milano e fondatore degli Osser-vatori ICT & Management della School of Manage-ment –, si analizzeranno le forze economiche, de-mografiche, tecnologiche che stanno avendo un impatto sul mondo “mega trends”; si approfondiran-no gli aspetti concettuali dei modelli di business, gli elementi che aumentano le probabilità di successo e gli errori da evitare; si acquisiranno attraverso numerosi casi di studio le conoscenze e le “skills” necessarie per creare nuo-vi modelli di business, si analizzeranno le concrete opportunità imprendito-riali abilitate dalle tecno-logie e i fattori critici di successo alla base di start-up hi-tech.

Per maggiori informazioni visitare il sito www.mip.polimi.it

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RIM lancia il nuovo BlackBerry Curve 9380 in Italia RIM (Research In Motion) ha an-nunciato a gennaio la disponibi-lità in Italia del nuovo BlackBer-ry Curve 9380 presso i partner autorizzati. Il nuovo smartphone è il primo dotato di display touch di grandi dimensioni e si propone con un design sottile e rinnovato. Il dispositivo è dotato del nuovo sistema operativo BlackBerry 7, che offre una esperienza utente più veloce e ricca, unita alle fun-zionalità innate di comunicazio-ne Mobile e Social Networking. Nel nuovo SO si introduce inoltre la possibilità di gestire in manie-ra separata i contenuti personali e di lavoro e un browser avanza-

Cresce Lync, la comunicazione unificata targata MicrosoftA poco più di un anno dal lancio, Mi-crosoft Lync, la soluzione di Unified Communications & Collaboration di Microsoft, si conferma come una leva strategica in grado di ottimizzare la comunicazione aziendale rendendola più efficiente ed efficace, come dimo-stra l’esperienza di migliaia di aziende a livello globale. Ad oggi, infatti, sono milioni gli utenti che utilizzano i ser-vizi voce, conferencing e messaggisti-ca di Lync, il cui fatturato ha registra-to un incremento di oltre il 30% anno su anno, con un particolare successo delle adozioni di telefonia, cresciute di circa il 250% dal 2010 al 2011. Se-condo gli studi di Forrester Research, Microsoft Lync offre un ROI del 337% e un tempo di recupero del capitale pari a 12 mesi.“La nostra suite include servizi di audio e videoconferenza, condivisione delle applicazioni e desktop, messaggistica istantanea e telefonia – ha dichiara-to Vieri Chiti, Direttore della Divisione Office di Microsoft Italia - e integra-ta alle soluzioni Office consente alle

organizzazioni pubbliche e private di semplificare la collaborazione e la condivisione di informazioni strategi-che e operative nel rispetto costante degli standard di sicurezza, a tutto vantaggio della flessibilità dei pro-fessionisti, che possono così scegliere i migliori strumenti di comunicazione in funzione dello scenario lavorativo”.

to che permette una navigazione sul web significativamente più veloce e performance HTML5 ot-timizzate.Tra le caratteristiche, spicca il supporto all’NFC, che abilita il te-lefono a utilizzi innovativi quali i pagamenti in mobilità, l’asso-ciazione - o pairing - dei dispo-sitivi e la possibilità di leggere i tag SmartPoster con un sempli-ce “tap” (avvicinandolo) dello smartphone.

Ayno: la videoconferenza si fa più realistica grazie alla telepresenza immersiva Ayno Videoconferenze, Gold Partner di Polycom specializzato

nella videoconferenza e nelle so-luzioni di telepresenza, progetta e realizza sin dal 2000 soluzioni di collaborazione video e ha re-centemente introdotto in Italia la tecnologia di “telepresenza im-mersiva”.“La telepresenza è una realtà nuova che rappresenta un passo successivo rispetto alla videocon-ferenza classica. – ha commen-tato Luciano Zoccoli, Managing Director di AYNO Videoconfe-renze - Attraverso l’uso di più monitor, luci e arredi, questa tec-nologia permette una comunica-zione Vis-à-Vis a grandezza na-turale tra le persone. Partecipare a un video meeting oggi vuol dire dunque letteralmente guardarsi negli occhi e parlare con totale naturalezza sia con i partecipanti presenti fisicamente al meeting che con quelli connessi da remo-to, proprio come se si fosse seduti allo stesso tavolo”Nei suoi showroom di Milano e di Roma, AYNO ha realizzato due sale di telepresenza per permette-re alla stampa e ai propri clien-ti, distribuiti su tutto il territorio nazionale, di vederne da vicino il funzionamento e di apprezzarne i vantaggi.

Veeam Software: fatturato record nel 2011, +124% Veeam Software, innovativo for-nitore di soluzioni per la prote-zione dei dati, il disaster recovery e la gestione di ambienti e data-center virtualizzati, ha chiuso a marzo l’anno fiscale 2011 con un fatturato in crescita del 124% ed un giro d’affari relativo alle nuo-ve licenze aumentato del 116%.“Il 2011 è stato un anno di grandi soddisfazioni per Veeam Softwa-re Italy. Dopo lo start up del 2010, la struttura si è consolidata è ha ottenuto un successo che non ri-chiede commenti, grazie alla pas-sione e alla dedizione delle risor-se Veeam e alla forte partnership con distributori e rivenditori” dichiara Fabio Alghisi, Italy Sa-les Manager di Veeam Software.

Vieri ChitiDirettore della Divisione Office

di Microsoft Italia

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“L’ottima gestione del canale e la puntualità del supporto tecnico sono state le chiavi per il succes-so, che si è esteso anche ai grandi clienti, e continueranno ad esser-lo per i prossimi anni”L’azienda conta oggi circa 1500 clienti sul territorio italiano e l’obiettivo per il 2012 è quello di mantenere il forte trend di cre-scita continuando nello sviluppo della sede italiana.

Il Cloud di Telecom Italia fa passi da giganteIl business della Nuvola di Tele-com Italia cresce a passi da gi-gante. Alla fine del 2011, cioè nel primo anno completo di vita dal lancio del servizio, l’utilizzo dei server si è moltiplicato di 3,5 volte e quello dei servizi di sto-rage di 4,5 volte rispetto all’anno precedente e un analogo trend di crescita è previsto per la fine del 2012. Fra i servizi più richiesti c’è quello della “mobilizzazione del-le applicazioni aziendali” legato alla diffusione dei tablet, degli smartphone e dei PC portatili do-tati di chiavette. Stefano Nocentini responsabile marketing Top clients and public sector di Telecom Italia e mem-bro dell’Osservatorio sul Cloud Computing di ANFoV spiega che - a differenza dei servizi offerti anche dai maggiori competitori, come Google, Amazon, Apple - i servizi di Telecom Italia garan-tiscono livelli di qualità fissati contrattualmente e relativi sia alle componenti informatiche del servizio che a quelle di rete. «Te-lecom Italia è l’unico operatore in grado di offrire servizi di elevato livello professionale e di garan-tire la qualità dei servizi di rete che, rispetto a quelli informatici, in generale rappresentano il vero elemento critico per l’affidabilità dell’offerta». Un altro vantaggio distintivo di Telecom Italia è che tutti i suoi data center sono in Italia e rispettano rigorosamente le norme sulla sicurezza e sulla privacy.

Cisco partner tecnologico di Expo Milano 2015Cisco Italia è partner tecnologico di Expo Milano 2015 e si occuperà di sviluppare un modello per la Digital Smart City del futuro a basso impatto ambientale, più vivibile ed in grado di svilupparsi in modo sostenibile per l’economia e la società.La proposta formulata da Cisco defi-nisce una infrastruttura di rete IP di nuova generazione con relative ap-plicazioni e servizi in grado di offrire un’esperienza utente unica. Nel corso dell’esposizione sarà infatti possibile interagire con pannelli di comunica-zione digitale tramite smartphone e tablet e scoprire i padiglioni dei paesi partecipanti grazie a video e conte-nuti multimediali personalizzati in base al proprio profilo e alla propria posizione. «La città del futuro, nel suo insieme, sarà una comunità intelligente e in-terconnessa, basata su forme di co-municazione e collaborazione digitale in grado di trasformare radicalmente il modo in cui si crea, si sviluppa, si abita un ambiente urbano, mettendo al centro la persona - ha dichiara-to David Bevilacqua, Amministratore Delegato di Cisco Italia e Vice Presi-

dent Cisco Corporate - . Expo 2015 è un palcoscenico eccezionale per le tecnologie che permettono di creare modelli urbanistici innovativi, e no-stro obiettivo è far si che attraverso l’esperienza della visita alla manife-stazione si possano comprendere pie-namente le potenzialità di soluzioni e strumenti che sono già stati applicati, con il nostro contributo, in metropo-li e grandi manifestazioni di tutto il mondo».

Innovazione in chiave social con il software IbmUn’indagine di McKinsey sforna solo notizie positive per l’area del social business. Crescita del 15% delle revenue, +20% per il tas-so di innovazione, salto del 30% dell’internal expertise e riduzione del 20% del time to market. Al di là dei numeri, i benefici esistono visto che limitandosi all’ambi-to casalingo sette dei primi dieci gruppi finanziari utilizzano la su-ite di Ibm per gestire l’area della collaboration aziendale. Il 15% del fatturato del software in Italia di Big Blue arriva ormai da questo tipo di soluzioni. La suite Connec-

tion di Ibm, recentemente rinno-vata, coniuga funzioni avanzate di social networking, gestione dei contenuti e social analytics. Wiki, blog, flussi di attività, email sono integrati in modo da permette-re la collaborazione istantanea costruendo comunità interne o esterne all’organizzazione.Tra le esperienze più significative c’è Electrolux che, con l’obiet-tivo di consentire ai dipendenti l’accesso a contenuti e strumenti di collaborazione in qualunque momento e luogo, si è lanciata nell’utilizzo del social software collegando così il personale di-stribuito in sessanta paesi. L’obiettivo è di favorire l’innova-

David BevilacquaAmministratore Delegato di Cisco Italia e Vice President Cisco Corporate

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zione grazie all’utilizzo di oltre cento portali di informazioni, e 1.100 spazi di collaborazione con 8.500 membri. Il microblogging è uno degli strumenti più utilizzati, mentre è possibile accedere anche a una dashboard di collaborazio-ne sociale. Email e messaggisti-ca sono integrate e i dipendenti possono trascinare un messaggio di posta elettronica all’interno di Connection, la soluzione di social business di Big Blue, per discuter-ne con i colleghi in una finestra specifica. Td bank, un istituto di credito canadese, ha pensato invece di utilizzare l’ambito social per coin-volgere i dipendenti nella scelta di aprire gli sportelli anche la dome-nica. Sbarcata negli Stati Uniti, la banca ha cercato di differenziarsi con l’apertura domenicale, ma per questo ha dovuto coinvolgere nel-la discussione il personale proba-bilmente non entusiasta dell’idea. Basf, invece, ha cercato di stimo-lare l’innovazione massimizzando le conoscenze Internet. Un proces-so che ha coinvolto circa 700 per-sone nell’area aperta a tutti, e più di un paio di migliaia nelle altre due aree soggette a moderazione e ad accesso ristretto. I prodotti innovativi sembra siano arrivati.

Dimension Data gestisce la Mobility nelle impreseDimension Data, multinaziona-le sud africana presente in Italia dal 2002 con le sedi di Milano, Padova e Roma, propone un tool pratico e concreto che consente alle aziende di valutare la pro-pria competenza e la capacità in ambito mobility, oltre che lo stato dell’infrastruttura wireless rispet-

to a una serie di criteri operativi e strategici. Denominato Enterpri-se Mobility Development Model (EMDM), aiuta le organizzazione a comprendere meglio lo sta-to attuale in termini di sviluppo, prestazioni, pratiche operative e strategie esecutive e consente loro di sviluppare una roadmap azien-dale per la mobility in linea con le aspirazioni e gli obiettivi futuri dell’azienda. Questo perché molte aziende rico-noscono i benefici che la mobilità aziendale è in grado di apportare al proprio business ma poche san-no da che parte cominciare: quali tecnologie offrono il maggior va-lore, a quali dipendenti indirizzare queste tecnologie, ecc.

Gulliver, premiata la Mobility “Made in Italy”La soluzione MDC (Mobile Data Collection) progettata dalla sof-tware house italiana Gulliver si è aggiudicata il premio “Most Useful Enterprise Application” nel corso dell’ultimo BlackBerry Developer Challenge. Il DevCon è l’appuntamento annuale dedi-cato esclusivamente ai prodotti RIM che premia le aziende che maggiormente si sono contraddi-stinte nello sviluppo di soluzioni per questa piattaforma. L’edizio-

ne di quest’anno si è tenuta ad Amsterdam a febbraio e ha visto la partecipazione di oltre 2mila sviluppatori. MDC è l’innovativa soluzione di Gulliver che consente alle azien-de di creare, in completa autono-mia, la propria applicazione Mo-bile in ambito Enterprise usando come strumento finale per l’inse-rimento, la raccolta e la consul-tazione dei dati telefoni cellulari, smartphone e tablet. Le possibili applicazioni vanno dalla forza vendita/CRM ai ma-nutentori, ai trasportatori e agli assistenti sanitari sul territorio, dagli ordini ai rapporti di lavoro, dalla lettura di codici a barre alla localizzazione GPS, dalle foto-grafie all’acquisizione della firma digitale.

Google Enterprise conquista le aziende italianeLe Google Apps for Business, le applicazioni Cloud della divisio-ne Enterprise del colosso statuni-tense, sono attualmente utilizzate da oltre 4 milioni di aziende nel mondo e negli ultimi mesi hanno convinto anche moltissime orga-nizzazioni italiane del settore pri-vato e pubblico.Tra loro, Yamamay, Salmoiraghi & Viganò, Sirti, Comune di Cese-na, Istituto Auxologico Italiano e anche Lux Vide, la casa di produ-zione della popolare fiction RAI “Don Matteo”, nonché decine di altre realtà di ogni comparto.Risultati che confermano come il paradigma del Cloud Computing consenta alle aziende di rispar-miare sui costi dell’IT e realizzare applicazioni a supporto delle at-

Con l’obiettivo di favorire l’innovazione, Electrolux utilizza il software di Social Business di Ibm per le comunicazioni del personale distribuito in sessanta paesi. Oltre 1000 gli spazi di collaborazione

La soluzione MDC (Mobile Data Collection) progettata dalla software house italiana Gulliver si è aggiudicata il premio “Most Useful Enterprise Application” di Rim

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tività quotidiane a una frazione dei tempi e dei costi dei modelli tradizionali. Infatti, al successo contribuisce la spinta al rispar-mio e all’incremento dell’effi-cienza, del fare di più con meno risorse, che ha toccato un po’ tutti i comparti in questa difficile congiuntura.

Arbor specialista nella difesa da attacchi informatici DDoSArbor, azienda specializzata nel-la fornitura di soluzioni di difesa dagli attacchi informatici, DDoS ha annunciato la formalizzazio-ne dell’accordo di distribuzione esclusiva dei propri prodotti per l’area europea con Exclusive Net-works. La società è presente sul mercato con soluzioni apposita-

mente studiate per la prevenzione e la difesa da attacchi DDoS, (Di-stribuited Denial of Service), che consistono nel cercare di mettere in sovraccarico di richieste una macchina fino a rendere impos-sibile l’erogazione dei servizi, con danni anche molto gravi per busi-ness che operano prevalentemen-te o esclusivamente online o che devono rispondere di precisi livelli di servizio ai propri clienti.Secondo quanto reso noto dall’a-zienda, nello scorso anno il 91% dei datacenter da essa gestiti nel mondo ha subito almeno un at-tacco DDoS al mese, mentre il 44% ne ha subiti 10 o più, regi-strando un aumento significativo rispetto all’anno precedente.L’azienda protegge oltre il 70% delle reti di fornitori di servizi a li-vello mondiale e ha di conseguen-

za una visibilità di oltre l’80% del traffico internet globale; asset che può utilizzare per analizzare e rilevare le minacce emergenti su vasta scala.

Da Infor un ERP per l’innovazione delle aziende manifatturiere “Alla ricerca dell’eccellenza ope-rativa: accelerare il cambiamento con un sistema ERP di nuova ge-nerazione”: è questo il titolo del white paper di IDC Manufactoring Insights sponsorizzato da Infor, azienda nota nella fornitura di applicazioni e servizi enterprise. L’analisi, condotta su un panel di oltre 350 aziende di varie dimen-sioni nei principali Paesi di EMEA, Asia/Pacifico e Americhe, ha evi-denziato come le aziende inve-stano in innovazione di prodotti

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L’evoluzione della comunicazione aziendale secondo Alcatel-Lucent EnterpriseMarco Pasculli ha assunto da gen-naio l’incarico di Central Mediter-ranean Countries Regional Direc-tor di Alcatel-Lucent Enterprise, la business unit della società franco-americana che sviluppa e commer-cializza le soluzioni di comunicazio-ne e data networking per il mondo aziendale. L’impegno di Pasculli è di mettere in pratica, in Italia e negli altri Paesi della Regione di cui è re-sponsabile, una strategia che si arti-cola in tre direzioni. In primo luogo, Alcatel-Lucent guarda alle tante aziende già clienti, di ogni dimen-sione e in ogni settore, dall’alber-ghiero a PA, alla Sanità fino all’in-dustria. «Vogliamo capitalizzare la base installata di clienti, offrendo soluzioni per l’evoluzione verso Uni-fied Communication, multimedia e reti dati più performanti e sicure», afferma il manager, che continua: «Con la suite OpenTouch, un sof-tware multipiattaforma, le aziende possono fare un balzo in avanti nella comunicazione, utilizzato in modo integrato video, app multimediali e device mobili. Le soluzioni multime-diali sono basate su SIP, che è oggi lo standard di riferimento ma che molte aziende ancora non hanno adottato». Sul fronte della mobility, inoltre, Alcatel-Lucent intende aiu-tare i clienti a gestire l’esplosione dei dispositivi personali in azienda e la loro necessaria integrazione, con il potenziamento delle reti wireless in azienda. Altra priorità è crescere in nuovi segmenti e in particolare nei data center, proponendo tecnologie di networking di nuova generazione

con connettività a 10-40-100 Gi-gabit al secondo che uniscono alle prestazioni consumi energetici e costi competitivi. Il terzo ambito su cui si focalizzerà il team di Pasculli guarda al futuro, alle soluzioni innovative destinate ad affermarsi nei prossimi anni: il Cloud e le App in modalità pay per use, che trasformano i costi da fissi a variabili. È stata messa a punto una specifica offerta per i fornitori di servizi.Per raggiungere questi obiettivi, è sta-ta rivista l’organizzazione commercia-le, che vende interamente attraverso il canale, puntando a incrementare le opportunità di dialogo con gli utenti finali. Pasculli ha infine commenta-to che la divisione Enterprise non fa parte del piano di ristrutturazione annunciato dall’azienda, che prevede tagli di 1800 dipendenti, di cui 490 nel polo di Vimercate.

M.G.

Marco PasculliCentral Mediterranean Countries

Regional Director di Alcatel-Lucent Enterprise

e servizi a valore aggiunto per favorire la crescita, pur non tra-lasciando il contenimento dei co-sti. Per le aziende manifatturiere il punto di snodo è la sostituzio-

ne degli obsoleti ERP puramen-te “finanziari” a favore di quelli più propriamente “operativi”, che racchiudono processi come la gestione degli ordini clienti e

delle operazioni produttive in un ambiente compatto, integrato e coordinato basato sui concetti di mobilità, tecnologie sociali, big data e cloud computing, ovvero le cosiddette “Quattro forze IT”. Proprio in quest’ottica si colloca Infor10, il nuovo software enter-prise proposto da Infor, che forni-sce un’esperienza utente di livello consumer, applicazioni software specifiche e la tecnologia Infor10 ION Suite, per controllare la com-plessità eliminando le complica-zioni.

System X, i server Ibm si vestono con un po’ di software Formalmente si tratta di un an-nuncio hardware, ma nella so-stanza la grande novità dei nuovi System X di Ibm è che la scelta dei server sta diventando sempre più una decisione software. Addio alle prestazioni del processore fine a se stesse. Meglio capire come la componente server possa far bene a una infrastruttura sempre più virtuale e lontana, nel cloud. E così, accanto alle imprese che tra-dizionalmente scelgono i server in base a valutazione tecniche di ca-rico e poi li integrano nel sistema informativo, si affacciano aziende che valutano con interesse le ap-pliance e la modalità di fruizione cloud: si perde forse qualcosa in personalizzazione, ma con enormi vantaggi di costi e di agilità nel deployment.Gli ultimi annunci di IBM in am-bito x86 (i System X) ricalcano un po’ questo approccio: «i clien-ti – spiega Alessandro De Bartolo, manager della SystemX Business Unit - scelgono il building block che serve loro, un mix di har-dware, middleware e funziona-lità software che potranno poi a loro volta integrare internamente oppure far personalizzare dal sy-stem integrator». Questi building block, coprono le aree del virtual desktop, delle business analitycs, dello storage, fino all’ERP e alle soluzioni Cloud. Niente male, per un semplice server.

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Cambio di poltrone

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Nuove nomine in Sap Italia

Sap Italia, ha annuncia-to le nomine di Clara Covini (foto) a Chief

Operating Officer (COO) e di Massimiliano Ortalli a nuovo Ecosystem & Chan-nel Director per la filiale italiana. Nel suo nuovo in-carico Clara Covini avrà la responsabilità di coordinare l’esecuzione delle strategie, sviluppare e organizzare le competenze in funzione di queste, ottimizzare i pro-

cessi operativi, gestire la vendita dei servizi di manu-tenzione e supporto, oltre a gestire e sviluppare il canale della televendita. Prosegue, così, il suo percorso profes-sionale all’interno di Sap, dove è approdata nel 2007 come Direttore Piccola e Media Impresa per l’Italia, diventando successivamen-te Ecosystem & Channel Director Sap Italy & South Europe. Laureata in Scien-ze dell’Informazione pres-so l’Università di Milano, è stata a lungo in Oracle Italia, ricoprendo l’incarico di Direttore Marketing, di responsabile della struttura Alliances & Channels e, nel 2005, alla guida delle stra-

tegie di vendita della nuo-va Business Unit Small and Midsize Enterprises.

A lei subentra, nel ruolo di Ecosystem & Channel Di-rector Sap Italia, Massimi-liano Ortalli, che avrà piena responsabilità del business PMI, oltre al compito di co-ordinare le partnership di Sap Italia.Ortalli inizia il suo percorso professionale all’inizio degli anni ‘90 come Sales Execu-tive nel mercato IT presso alcune realtà aziendali na-zionali, tra cui proprio Sap (1999). Nel 2007 diventa Sales Manager in ambito PMI, ruolo che ha rivestito fino alla nuova nomina.

Il nuovo team di Nokia South Europe

Nell’ambito della riorganizzazione annunciata da Nokia nei mesi scor-si, Greig Williams (foto) – già Am-ministratore Delegato di Nokia Ita-lia dallo scorso luglio – ha assunto la direzione dell’area South Euro-pe che comprende, oltre all’Italia, Spagna, Portogallo, Grecia, Israele e Cipro. Williams guida un nuovo team composto, fra gli altri, da Valerio Tavazzi, Responsabile della divisione Business, da Daniela Ber-tuzzi, Responsabile Risorse Umane,

e da Paola Cavallero, Sales Director di Nokia Italia.Valerio Tavazzi nel nuovo ruolo si occupa della defini-zione delle linee strategiche e della pianificazione degli obiettivi di vendita B2B. Dal suo ingresso in Nokia nel 2000 ha ricoperto vari ruoli nell’area commerciale, di-ventando Responsabile della divisione Enterprise per il mercato italiano. Daniela Bertuzzi, si occupa della gestione e della for-mazione del personale. In Nokia dal 1994, ha ricoperto diversi ruoli nella divisione Risorse Umane. Paola Cavallero, dall’ottobre del 2010 ha ricoperto il ruolo di Marketing Director di Nokia Italia. Dal 2002 al 2007 è in Coca-Cola HBC, dal 1999 al 2001 all’interno del Gruppo Gilette e precedentemente era stata Pro-duct Manager Endoscopic Surgery del Gruppo Johnson & Johnson.

Massimiliano Ferrini Country Manager di Citrix Italia

Citrix Systems Inc. ha annunciato che Mas-similiano Ferrini, già

Sales Manager, è stato no-minato Country Manager di Citrix Italia, azienda nota per la sua offerta di solu-zioni di virtual computing. Visto il suo grande com-mitment nei confronti della società, Ferrini è chiamato a guidare l’espansione del business sul territorio na-zionale.Toscano di nascita, si è lau-reato in Scienze Politiche Economiche a Firenze e vanta una vasta esperienza sviluppata a livello interna-zionale sia in ambito mar-keting che commerciale. Entrato in Citrix Italia nel 2008 come Corporate Ac-

count Manager, Massi-miliano ha in precedenza ricoperto ruoli dirigenziali in Sun Microsystems e in Santa Cruz Operation, fra cui Country Manager per l’Italia e i paesi del Medi-terraneo della Divisione di SCO Tarantella.

Clara Covini, COO di Sap

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