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NEWSLETTER DICEMBRE 2016 editoriale VOLLE VENIRE COLUI CHE SI POTEVA ACCONTENTARE DI AIUTARCI Voi che giacete nella polvere, svegliatevi e lodate, poiché viene il medico per i malati, il redentore per coloro che sono in schiavitù, la via per coloro che si erano perduti, la vita per i morti. Viene Colui che getterà nel profondo del mare tutti i nostri peccati, che risanerà tutte le nostre malattie, che sulle Sue spalle ci riporterà all’origine della nostra dignità. Grande è questa potenza, ma ancora più mirabile è la misericordia, poiché così volle venire Colui che si poteva accontentare di aiutarci. San Bernardo di Chiaravalle

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Page 1: VOLLE VENIRE COLUI CHE SI POTEVA ACCONTENTARE DI … · vita per i morti. Viene Colui che getterà nel profondo del mare tutti i nostri peccati, che risanerà tutte le nostre malattie,

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VOLLE VENIRECOLUI CHE SI POTEVA ACCONTENTARE DI AIUTARCI

Voi che giacete nella polvere, svegliatevi e lodate, poiché viene il medico per i malati,

il redentore per coloro che sono in schiavitù, la via per coloro che si erano perduti, la

vita per i morti. Viene Colui che getterà nel profondo del mare tutti i nostri peccati,

che risanerà tutte le nostre malattie, che sulle Sue spalle ci riporterà all’origine della

nostra dignità. Grande è questa potenza, ma ancora più mirabile è la misericordia,

poiché così volle venire Colui che si poteva accontentare di aiutarci.

San Bernardo di Chiaravalle

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UNA SETTIMANAINDIMENTICABILEEccoci qui, dopo tanti giorni di attesa, è arrivato anche per noi ragazzi di quinta

della scuola primaria San Gaspare il momento tanto atteso: quello della famosissima

settimana - studio a Londra!

Gli ultimi giorni prima della partenza sono stati un po’ frenetici ed emozionanti per

l’agitazione dei preparativi, per non parlare delle innumerevoli raccomandazioni dei

genitori e delle maestre… È vero. È stata per noi una gita di tanti giorni, in un paese

lontano e con una lingua diversa e, soprattutto, senza genitori!

Tanta emozione e curiosità animava i nostri cuori, ma anche un po’ di paura e timo-

re per chi non si era mai allontanato dalla famiglia. Se da una parte ci sentivamo

responsabilizzati e capivamo l’importanza dell’esperienza, dall’altra invece tutto è

stato semplicemente… A very fantastic week! E così il giorno tanto atteso è giunto e

noi ragazzi, con i nostri bagagli, siamo partiti, pronti a vivere l’avventura londinese.

Il college che ci ha ospitato è davvero grazioso, pulito e ben organizzato. Il signor

Leonardo, responsabile della struttura ospitante, è una persona davvero speciale,

attenta a tutto, sa organizzare bene i gruppi; basti dire che ci ha responsabilizzato

sulla gestione delle camere dando anche il premio finale ai ragazzi della camera più

ordinata! E come ci siamo impegnati per non sfigurare! Ogni mattina avevamo lezio-

ne - studio con due insegnanti inglesi e noi eravamo divisi in due gruppi di lavoro;

poi, dopo un pranzo gustosissimo, il pomeriggio, viaaaaa!!! Guidati dalle nostre in-

segnanti alla scoperta dei monumenti di Londra: London Bridge, Buckingam palace,

History museum. Per noi una vera full immersion nella lingua inglese, dalla signora

incontrata sulla metropolitana che ci salutava e ci chiedeva da dove venivamo alla

commessa che ci porgeva il souvenir appena comprato. Dire che è stata una espe-

rienza fantastica, è dire poco: abbiamo visitato molti monumenti, musei, i ponti, ne-

gozi, abbiamo parlato e ascoltato l’inglese davvero. E tutto questo accompagnato

dalla bella sensazione di stare insieme in una esperienza bella e speciale che ci ha

ancor più legato nella nostra amicizia.

Anche i ragazzi della scuola San Giuseppe hanno commentato la settimana trascorsa

a Londra:

“La maggior parte di noi aveva paura dell’aereo però dopo è stato bellissimo, per me

è stata la prima volta che sono salta su un aereo”

”Questa esperienza a Londra mi ha fatto imparare molte cose, per esempio a parlare

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in e

vide

nza sempre in inglese”

“Londra è stata un’esperienza SPETTACOLARE!”

“Londra è stata un’esperienza stupenda dove abbiamo imparato tanto mentre ci di-

vertivamo”.

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IL VALORE DI PARTECIPAREOpen day significa scuola aperta. Un’abitudine che abbiamo importato dal model-

lo anglosassone ma che una volta tanto non è moda “subita” ma un sensato impe-

gno di conoscenza. I genitori hanno l’occasione di entrare e verificare gli spazi in cui

i loro figli potrebbero trovarsi a vivere e studiare, conoscere gli insegnanti con cui

interagiranno e che si prenderanno cura di loro, e soprattutto possono percepire il

tessuto in cui gli studenti si trovano a vivere. Quella trama di rapporti, di emozioni,

di partecipazione empatica ed emotiva che non si può spiegare a parole ma solo

cogliere vivendola. L’atmosfera di una scuola va ben oltre i programmi scolastici se-

gnati su carta o il curriculum degli insegnanti. È fatta di cuore, di attenzione, di coo-

perazione tra colleghi e intesa tra tutti coloro che partecipano alla vita degli alunni:

dai dirigenti al personale di servizio, da chi cucina i pasti agli insegnanti. È un legame

che i bambini imparano a respirare e che trasmette loro il senso di partecipazione, di

impegno collettivo, di comunità. Qualcosa che si può cogliere solo entrando in con-

tatto fisicamente con le persone, stringendo mani, ascoltando voci e guardandosi

negli occhi. In un tempo interconnesso e fortemente razionale come il nostro, affer-

miamo con forza il valore della presenza, del conoscersi, del fare cose insieme. Per

questo vi invitiamo con calore a partecipare ai nostri open day – ma anche a quelli

degli altri! Perché siamo certi che la differenza e la qualità siano reali e percepibili

meglio parlando e magari facendo attività insieme, piuttosto che semplicemente

leggendo una lista di caratteristiche. Veniteci a trovare: saremo sempre e comunque

felici di stringervi la mano.

Per gli open day in corso nelle scuole della rete liberi di educare consulta il portale

liberidieducare.it oppure la nostra pagina facebook.

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Sul finire degli anni ’50 a Gilead, cittadina dello Iowa, l’ormai anziano pastore Ames inizia a scrivere una lunga lettera-testamento al figlioletto di sette anni, che non ve-drà crescere, per raccontargli e trasmettergli la propria storia e i propri ricordi, in particolare quelli legati alla figura del padre e del nonno, entrambi pastori ma con personalità molto diverse. Il presente ed il passato si intrecciano così nel racconto, a volte pacato e riflessivo, a volte pieno di domande, di dubbi ma anche di risposte, certe, su Dio e il destino. “Secondo me l’esistenza è la cosa più straordinaria che si possa immaginare”. Un libro da Pulizer, vinto nel 2005.Disponibile in ebook

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I CERCATORIDELLE PAGINE PERDUTE

Ballerini L., La signorina Euforbia

Robinson M., Gilead

D’Allance M., Papà, decoriamo l’albero di Natale?

San Paolo, 2014 € 12,50 pp. 128 ill.

Einaudi, 2008 € 17,50 pp. 256

IBabalibri, 2007 € 12,00 pp. 27 ill.

ADULTI

RAGAZZI

BAMBINI

Stanno per cominciare le vacanze estive e Marta si imbatte casualmente nel negozio della signorina Euforbia, una stravagante pasticcera che fa solo pasticcini…su mi-sura. Nonostante le reticenze della nonna, che si occupa di lei dopo la morte della mamma, Marta convincerà il padre ad iscriverla ad un corso intensivo di pasticceria e rimarrà conquistata da Euforbia e da Matteo, un ragazzo nel quale quasi immedia-tamente riconosce un alunno del padre, scavezzacollo e ripetente, che si iscriverà allo stesso corso. Il corso di pasticceria si rivelerà per Marta un luogo interessan-tissimo per imparare a conoscere le persone e quello che fa per loro ed anche per scoprire qualcosa di sé…Età di lettura: dai 10/11 anni

Piccolo Pelo è un orsetto imbranato che vorrebbe aiutare il babbo a fare l’albero di Natale ma ora prova a mettere una ghirlanda e non ci arriva, ora tenta di mettere una candela e rompe una pallina, ora si mette a sedere…proprio sulla scatola delle palline…Età di lettura: dai 3 anni.

«Non leggete come fanno i bambini, per divertirvi, o, come gli ambiziosi,per istruirvi. No, leggete per vivere.» Gustave Flaubert