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Visitando la Città - Ferrara
Date: dal 22 al 26 Maggio 201 7
Sede: Via Monsignor Maverna,4 - Ferrara
W.R.I.T.E: Work, Research and Innovation for the Tomorrow's
Entrepreneurs
KA2 : Strategic Partnerships for youth N. Progetto 2015 - 1 - IT03 - K A205 - 005764
Applicant Organi z ation
IFOR - Istituto di Formazione Orientamento e Ricerca s.a.s di Selva Verzica Maria & C - Matera Italy
Partner
CFI - Consorzio Ferrara Innovazione - Ferrara Italy
EDUcentrum o.s. – Dobřichovice Czech Republic
EI LD - European Institute for Local Development –
Thessaloniki Greece
PEDAL Consulting – Martin Slovakia
NGO MY WORLD ASSOCIATION – H armanli Bulgaria
Durata Progetto : 24 Mesi
Benvenuti a Ferrara, città del Rinascimento Patrimonio UNESCO
Il Consorzio Ferrara Innovazione è lieto di ospitarvi in una delle città simbolo della storia Medievale e Rinascimentale italiana.
Avete cinque giorni per guardarvi intorno ed innamorarvi della città estense.
Ecco quello che non potete proprio perdere!!
Ferrara è stata un importante centro medioevale e una delle corti più sfarzose del Rinascimento. Nasce di qui la sua fisionomia del tutto particolare: dalla somma, armoniosa e inimitabile, dell'intrigo di strade ombrose e irregolari dei suoi quartieri medievali e degli spazi ariosi, luminosi e geometrici, dell'età rinascimentale. Gli uni e gli altri costellati di splendidi palazzi, case, chiese, piazze, strade, giardini e di opere d'arte conservate nei suoi innumerevoli musei, che costituiscono una delle sue maggiori attrattive. Ferrara è una città silenziosa, a misura d'uomo, dove si passeggia tranquillamente, a piedi o in bicicletta, di giorno e di notte, senza timore alcuno, rivivendo ad ogni passo magiche atmosfere del passato. Ferrara città d'arte e di cultura tra i maggiori d'Italia, grazie in primo luogo al suo Palazzo dei Diamanti, sede di mostre prestigiose, e dalle stagioni di altissima qualità del suo Teatro Comunale. Ferrara è sede anche di manifestazioni storico-rievocative di grande richiamo come il Palio di San Giorgio, il più antico d'Italia, di avvenimenti musicali come il Ferrara Buskers Festival e di una grande kermesse dedicata al mondo delle mongolfiere, il Ferrara Balloons Festival. Ferrara, città del Rinascimento e il suo Delta del Po nella Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO. Il riconoscimento Unesco alla città e al suo territorio ha attestato autorevolmente il valore di un paesaggio urbano e naturalistico unico al mondo.
Scopri il territorio
Castello Estense
Apertura: 9.30-17.30. La biglietteria chiude alle 16.45. Chiuso il lunedì.
E' il maestoso simbolo di Ferrara con le sue quattro torri circondate dal fossato, i rossi mattoni di
cotto, le eleganti balaustre bianche, le prigioni e le sale per i giochi e il diletto di corte. A Ferrara nel
1385, una pericolosa rivolta convinse Niccolò II d’Este della necessità di erigere una poderosa difesa
per sé e la sua famiglia sorse così il Castello di San Michele, fortezza che ricorda il Castello di S. Giorgio
a Mantova - realizzato anch'esso da Bartolino da Novara. A quel periodo risalgono la massiccia
imponenza, il fossato, i ponti levatoi, le torri austere. Un passaggio coperto, ancora esistente, univa
l’edificio militare al palazzo dei marchesi, oggi Palazzo Municipale. Passarono i secoli e i pericoli di
sommosse cessarono. Allora il castello fu abbellito e slanciato per divenire la magnifica residenza della
corte: venne arricchito dalle altane sopra le torri, dai balconi di marmo, dal cortile d'onore di linee
cinquecentesche e dai fastosi appartamenti affrescati, ancor oggi visitabili all'interno del percorso
museale. Le imponenti torri, poste ai quattro angoli del Castello svettano ancora oggi sulla città,
simbolo indelebile della grandezza e magnificenza della Famiglia D'Este: a sud-est la Torre
Marchesana e a sud-ovest la Torre di San Paolo, a nord-ovest la Torre di Santa Caterina, a nord-est la
splendida Torre dei Leoni, punto panoramico da cui ammirare la città.
Duomo
Aperture: giorni lavorativi: 7.30-12.00 / 15.30-18.30. Domeniche e festivi: 7.30-12.30 / 15.30-19.00.
Ingresso gratuito.
La Cattedrale di Ferrara, costruita a partire dal XII sec., porta i segni di tutte le epoche storiche
attraversate dalla città. La grandiosa facciata, dalla particolarissima struttura a tre cuspidi, fu iniziata
in stile romanico, ancora prevalente nella parte inferiore: da notare il San Giorgio e le scene del Nuovo
Testamento sopra la porta centrale, opera dello scultore Nicholaus (1135).
La parte superiore, di qualche decennio più tarda, è in stile gotico e presenta, oltre alle numerose
arcatelle e ai finestroni strombati, un magnifico Giudizio Universale scolpito da ignoto, sopra la loggia
centrale. Sotto queste sculture si trova un’elegante loggia gotica contenente una statua, anticamente
dorata, della Vergine e il Bambino, opera della prima metà del Quattrocento attribuita a Michele da
Firenze. Nella parte bassa della facciata, a sinistra, una lapide ricorda il passaggio di Ferrara dal potere
estense a quello del papa Clemente VIII. A destra, entro una nicchia, è posta invece la statua del
marchese Alberto d’Este, fondatore dell’Università (1391).
La fiancata posta lungo la piazza Trento e Trieste è decorata da due logge con colonnette scolpite. In
basso corre la Loggia dei Merciai, occupata da negozi fin dai tempi del Medioevo.
Al centro della fiancata si notano le strutture superstiti dell’antica Porta dei Mesi, distrutta nel XVIII
secolo, le cui sculture sono in parte conservate nel Museo della Cattedrale. L’imponente campanile
rinascimentale, in marmo bianco erosa, è opera incompiuta attribuita a Leon Battista Alberti.
L’abside in laterizio è opera del massimo architetto e urbanista ferrarese, Biagio Rossetti.
Palazzo Municipale
Aperture: giorni lavorativi: 9.00 - 13.00; Martedì e Giovedì: 9.00-13.00; 15.00-17.00.
La parte di facciata che si trova di fronte al Duomo è un rifacimento in stile medievale degli anni 1925-
28. In quell'occasione si costruì anche la Torre della Vittoria, sotto la quale si trova la scultura La
Vittoria del Piave (1918) di Arrigo Minerbi. Originale è il Volto del Cavallo, il grande arco che porta alla
Piazzetta Municipale: è fiancheggiato dai due monumenti di Nicolò III d'Este a cavallo e del Duca Borso
in faldistorio. Sono originali anche la colonna e l'arco, attribuito a Leon Battista Alberti, che li
sorreggono, mentre le statue sono copie che hanno sostituito gli originali distrutti durante
l'occupazione napoleonica. Entrando nella Piazzetta, si vede di fronte un loggiato rinascimentale. Il
lato destro presenta ancora le finestre marmoree dell'appartamento estense. La Piazza, opera
quattrocentesca di Pietro Benvenuto degli Ordini, è dominata dal bellissimo Scalone d'Onore dello
stesso architetto. All'interno si possono visitare il Camerino delle Duchesse, un piccolo ambiente
concepito forse per Eleonora e Lucrezia d'Este, splendidamente decorato nella seconda metà del
'500, e la Sala dell'Arengo, affrescata tra il 1934 e il 1938 da Achille Funi.
Palazzo dei Diamanti
Aperture: Galleria Nazionale 9.00-14.00. Giovedì: 9.00-19.00. Le visite sono possibili durante gli orari
di aperture della Galleria Nazionale e della Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea.
Più di 8000 bugne, a forma di piramide o di “diamante”, in marmo bianco e rosa, ne coprono le due
facciate, dandogli il nome. L’architetto Biagio Rossetti ne fece un capolavoro urbanistico, soprattutto
ponendo la decorazione principale sull’angolo: un artificio destinato a sottolineare l’importanza
dell’incrocio e a fare dell’edificio un’opera del tutto originale, creata per la veduta prospettica anziché
di facciata. L’angolo, infatti, è impreziosito da splendide candelabre scolpite da Gabriele Frisoni e da
un grazioso balconcino, di poco posteriore, che accentua la direttrice visiva verso la vicina Piazza
Ariostea. La struttura interna si sviluppa su tre ali, con una pianta ad U originariamente simmetrica,
ma alterata dai rifacimenti successivi. Il palazzo è oggi sede di musei: - ospita al piano nobile la
Pinacoteca Nazionale e al piano terra lo Spazio espositivo, in cui si tengono le rinomate mostre del
Palazzo dei Diamanti organizzate da Ferrara Arte.
Palazzo Paradiso – Biblioteca Ariostra
Aperture: Dal Lun. al Ven.: 9.00-19-30. Sab.: 9.00-13.00. Giorni di Chiusura: Domenica e Festivi.
Il palazzo Paradiso è sede della biblioteca storica di Ferrara. Esso venne fatto erigere nel 1391 da
Alberto V d'Este in occasione del suo matrimonio con Giovanna de Roberti e venne decorato, come
Schifanoia e Belfiore, con scene della vita di corte e motivi tratti dai romanzi cavallereschi. Il nome è
in sintonia con quelli suggestivi delle altre delizie estensi. L'impianto originario del palazzo è costituito
da quattro corpi di fabbrica intorno ad una corte rettangolare su cui si affacciavano tre logge, oggi ne
rimane una sola. Nel 1437-1438, ospitò i partecipanti alla prima sessione del Concilio Ecumenico, che
ebbe luogo a Ferrara; l'imperatore di Costantinopoli, Giovanni Paleologo e il Papa Eugenio IV
soggiornarono qui. Il pittore ferrarese Antonio Alberti eseguì per l'occasione un grande affresco, oggi
perduto, che aveva come tema il Paradiso, in armonia col nome del palazzo. All'epoca del duca Borso,
il complesso venne innalzato di un piano. Nel 1567 divenne poi sede delle varie facoltà universitarie
e la struttura fu in seguito rivista da Giovan Battista Aleotti che spostò la facciata su via delle Scienze,
dove si trova attualmente, e aggiunse la torretta con l'orologio e il grande portale in pietra bianca.
Casa Romei
Aperture: Da Domenica a Mercoledì 8.30-14.00; Giovedì, Venerdì, Sabato 14.00-19.30.
Magnifico esempio di residenza signorile fra Medioevo e Rinascimento, la casa presenta un cortile
d'onore particolarmente suggestivo. L'architetto, probabilmente Pietrobono Brasavola, vi usò
elementi tipicamente medievali accanto ad altri pienamente rinascimentali senza sforzo di fusione.
Casa Romei fu costruita dal mercante Giovanni Romei circa alla metà del XV secolo, e abbellita in
occasione delle sue nozze con Polissena d'Este. Il cortile dai modi tardogotici e le decorazioni fiorite,
la Sala delle Sibille e dei Profeti e lo "Studiolo" costituiscono un corpus artistico unico a Ferrara.
Posteriori le grottesche che ornano le Sale al primo piano (XVI secolo), quando la casa faceva parte
del complesso conventuale del Corpus Domini. Acquisita al demanio dello Stato nel 1898, Casa Romei
divenne un vero e proprio Museo nel 1953, accogliendo raccolte di affreschi staccati, statue e lapidari
provenienti da edifici cittadini.
Palazzo Schifanoia
Aperture: 9.30 - 18.00. Giorno di Chiusura: Lunedì
Palazzo Schifanoia è l'emblema della riconquista da parte di Ferrara di una porzione importante della propria storia.Quando nel 1820, come d'incanto, riemersero dalle imbiancature delle pareti le sontuose decorazioni del Salone dei Mesi, apparve subito chiaro che con esse riaffiorava una testimonianza di eccelso valore artistico della Ferrara rinascimentale. La riscoperta delle pitture murali del Salone generò grande entusiasmo anche al di fuori dei confini nazionali, ponendo Schifanoia al centro di dibattiti storico-artistici che alimentano ancora oggi studi e ricerche.
Non perdetevi lo splendido giardino interno, un’oasi in piena città!
Museo Archeologico Nazionale
Aperture: dalle 9.30 alle 17.00 (La biglietteria chiude alle 16.30).
Il museo archeologico si trova al piano nobile di Palazzo Costabili, detto di Ludovico il Moro, dove si
apre un ampio salone affrescato con carte geografiche che aiutano a visualizzare il territorio nelle
diverse epoche storiche. Il museo ospita i reperti di altissima fattura della città etrusca di Spina,
emporio commerciale di primaria importanza, fiorita dal VI al III secolo a.C. L'abbondanza di corredi
da simposio di provenienza ateniese e attica testimonia i legami culturali che la città intratteneva con
la Grecia, tali che gli stessi Greci annoveravano gli Spineti fra i propri connazionali. Gli oggetti sono
suddivisi per corredo, ovvero raggruppati a seconda della sepoltura di provenienza. Di particolare
fascino sono i grandi vasi attici da simposio, sui quali si possono leggere scene di vita quotidiana,
racconti mitologici o legati alla guerra di Troia. Compaiono opere dei più abili artigiani del tempo e,
accanto ad oggetti di grande ricchezza, come i diademi in oro, ve ne sono altri di uso più comune, tra
i quali piatti, ciotole, contenitori per l’olio, dadi in osso e pietra. Di produzione etrusca sono invece
altri reperti, soprattutto in bronzo, tra cui candelabri e bellissime cimase, tripodi, sostegni. Da notare
le ceramiche alto adriatiche, prodotte localmente quando cessarono i commerci con la Grecia.
Le mura cittadine
Le antiche mura di Ferrara circondano il centro storico per nove chilometri pressoché ininterrotti,
costituendo uno dei sistemi difensivi più imponenti del Medioevo e del Rinascimento. Vi si
riconoscono tutte le tecniche difensive del '400 e del '500: porte storiche, baluardi, torrioni, fuciliere
e cannoniere. Le mura a nord, elevate tra il 1493 e il 1505 nell'ambito dell'Addizione Erculea, sono
contraddistinte da bassi torrioni a pianta semicircolare, dal lungo "cammino di ronda" delle sentinelle,
dagli ampi terrapieni alberati e dalla Porta degli Angeli, in fondo al corso Ercole I d'Este. Le mura
rinascimentali sono infatti un miracoloso connubio di bellezza monumentale e funzionalità bellica e
non si può mancare di percepire forti emozioni nel camminare sulla sommità dei terrapieni o al di
sotto di essi, ai piedi delle pareti vertiginose. Il tratto di mura ad oriente fu concepito da Alfonso I
d'Este all'inizio del '500, mentre quelle meridionali si caratterizzano per quattro imponenti baluardi
ad "asso di picche", costruiti per volere di Alfonso II fra il 1575 e il 1585. All'ingresso meridionale delle
mura è collocata la Porta Paola, costruita dopo la Devoluzione di Ferrara allo Stato pontificio; ad ovest
si incontrano due bastioni che facevano parte di una grandiosa Fortezza pentagonale, demolita a
partire dall'epoca napoleonica. Oggi le mura costituiscono un luogo d'incontro, un tranquillo giardino
con comodi percorsi attrezzati e ciclabili che consentono di passeggiare tra il rosso delle pietre e il
verde delle essenze locali.
Piazza Ariostea
L'intento urbanistico era di dotare la città nuova (la cosiddetta Addizione Erculea) di un suo punto di
aggregazione autonomo, che potesse prendere vita come "nuova piazza del mercato". In realtà lo
spazio più utilizzato per il mercato rimase sempre quella lungo il fianco della Cattedrale.
La piazza, incorniciata da due palazzi rossettiani con loggiato, veniva anticamente chiamata Piazza
Nuova, mentre ora prende il nome dal poeta Ludovico Ariosto, la cui statua è posta al centro su di
una colonna.
Cosa vedere
L'ARTE PER L'ARTE. Da Previati a Mentessi, da Boldini a De Pisis
Aperture: 9.30 - 17.30 (la biglietteria chiude 45 minuti).
Fino al 27 dicembre 2017 al Castello Estense sono visibili capolavori ferraresi d'arte moderna. Le opere di Giovanni Boldini, Gaetano Previati, Giuseppe Mentessi e di altri artisti attivi tra Otto e Novecento si affiancano al percorso dedicato a Filippo de Pisis, nella sontuosa cornice del monumento simbolo di Ferrara. E' questa un'ulteriore occasione per ammirare il patrimonio delle Gallerie d'Arte Moderna e Contemporanea di Palazzo Massari, rimasto celato in seguito al terremoto del 2012. L'intento degli organizzatori è quello di continuare a tenere vivi i musei, nonostante la chiusura della loro sede per restauro, e offrire una nuova opportunità per visitare il Castello Estense. L'esposizione si apre con uno scorcio sull'arte italiana tra Ottocento e Novecento, focalizzando l'attenzione sul contributo degli artisti ferraresi. Nelle sale fastosamente decorate dell'appartamento di rappresentanza al piano nobile del Castello Estense si sviluppa l'allestimento La libertà dell'arte, tra verità e immaginazione che presenta un breve ma interessante viaggio tra alcuni dei diversi orientamenti che, sul finire dell'Ottocento, fecero a gara per rinnovare i convenzionali linguaggi artistici: dalle poetiche del vero all'arte di idee, dalla pittura di macchia al divisionismo, dalla rappresentazione della vita moderna alle suggestioni decorative del Liberty.
Il Palio di Ferrara 2017
Durante il mese di maggio, si dispiegano numerosi appuntamenti che vanno dal maestoso corteo storico
composto da 1.500 figuranti alle competizioni. Il Palio venne ufficializzato nel 1279 e rapidamente si
trasformò nel simbolo di un Rinascimento glorioso e affascinante. Da allora rituali e scadenze sono solo
leggermente cambiate, la celebrazione della città è rimasta immutata. Un mese di festeggiamenti, parate,
gare e competizioni tra le otto Contrade per aggiudicarsi il prezioso drappo dedicato a San Giorgio, patrono
di Ferrara. Un maggio già tiepido accoglie i figuranti in costume originale in sfilata per le vie del Centro e le
acrobatiche gare degli sbandieratori nella Piazza del Municipio ci accompagnano alla spettacolare corsa dei
cavalli a Piazza Ariostea.
Vi auguriamo una buona permanenza in città!