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Visit Venice Primavera 2013 by www.venezia.net

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Tutti gli eventi che si svolgono a Venezia fino a giugno 2013: mostre imperdibili, manifestazioni sportive e folkloristiche, musica a palazzo. La Rivista perfetta da portarsi dietro durante la vacanza a Venezia.

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Visit VenicePrimavera 2013

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Arte Pag. 3

Danza, Teatro E Musica Pag. 16

Sport, Feste Popolari, Enogastronomia E Mercatini Pag. 17

Indice:

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ARTE ---Rudolf StingelDal 7 aprile al 31 dicembre 2013Palazzo Grassi – François Pinault Foundation

Curata dall’artista stesso, con il coordina-mento di Elena Geuna, la mostra in aper-tura il 5 aprile 2013 e dedicata a Rudolf Stingel, si svilupperà su tutta la superficie espositiva del palazzo, coinvolgendo atrio, primo e secondo piano. Sarà la prima vol-ta che l’intero spazio del museo viene de-dicato a un unico artista. Rudolf Stingel, nato nel 1956, vive e la-vora tra New York e Merano, sua città natale. La sua opera è stata al centro di mostre personali in molte istituzioni in-ternazionali, tra cui la Secession a Vienna (2012), la Neue Nationalgalerie a Berlino (2010), il Museum of Contemporary Art

a Chicago, il Whitney Museum of Ame-rican Art a New York (2007), il Museum für moderne Kunst di Francoforte (2004) e il Museo d’Arte Moderna e Contempo-ranea di Trento (2001). Il progetto si iscrive nel programma di monografie di grandi artisti contempo-ranei, inaugurato nell’aprile 2012 con Urs Fischer (“Madame Fisscher”), e pre-sentato in alternanza e complementarietà alle esposizioni tematiche della collezione François Pinault Foundation.

---Amalric Walter - La riscoperta della pasta di vetroMuseo del vetro di MuranoFino al 12 maggio 2013Una grandiosa mostra al Museo del Vetro

Eventi:

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di Venezia svela al pubblico i segreti e le innovazioni creative legate a una delle più antiche e singolari tecniche di lavorazio-ne vetraria: la pasta di vetro. L’esposizio-ne è dedicata in particolare alla figura di Amalric Walter (Sèvres, 1870 – Lury-sur-Arnon, 1959) e alla sua produzione arti-stica, con una completezza e una ricchez-za di opere senza precedenti.

Padroneggiata già in epoca antichissima da egizi, fenici, greci e romani, ma co-nosciuta anche dai grandi maestri vetrai muranesi, la particolare tecnica della “pa-sta di vetro” conosce un nuovo impulso nella Francia a cavallo tra Otto e Nove-cento, in un periodo di grande fermento per le arti visive, decorative e plastiche.

In questo contesto opera Amalric Walter che, dopo prove ed esperimenti riuscirà ad ottenere il misterioso “legante”, il cui segreto era gelosamente custodito dai ma-estri.

Sono circa quattrocento gli oggetti esposti in mostra, organizzati cronologicamente, che vanno a coprire l’intero arco di pro-duzione dell’artista francese, mettendone in risalto le diverse tematiche affrontate attraverso questa speciale tecnica.

Si affiancano documenti cartacei, foto originali, pezzi unici e oggetti con sim-bologie religiose, attraverso cui emerge la specialissima alchimia fatta di dolcezza, meditazione, fantasia e colore che con-traddistingue il suo straordinario lavoro.

---Maurizio Galimberti - PAESAG-GIO ITALIAFino al 12 maggio 2013Palazzo Franchetti

Rimane aperta fino alle 12 maggio 2013 a Venezia, presso Palazzo Franchetti, la mo-stra “PAESAGGIO ITALIA“, promossa dall’Istituto Veneto di Scienze Lettere e Arti e dedicata all’opera di Maurizio Galimberti: un lavoro antologico fuo-ri dall’ordinario sul tema del paesaggio italiano, ritratto attraverso tutte le forme espressive sperimentate dall’Instant Artist con le sue Polaroid. La retrospettiva pre-senta più di 150 immagini, tra gli scatti più significativi del grande fotografo ita-liano, una sintesi della sua ricerca, iniziata già dai primi anni 90, attraverso la risco-perta e la narrazione del nostro Paese. Per la prima volta una grande mostra ed un libro documentano l’inedito Grand Tour.

Il percorso espositivo si prefigura come un imponente caleidoscopio di immagi-ni, composto di scatti unici non ripetibili

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per raccontare i percorsi e le divagazioni di Maurizio Galimberti, che trasfigura il mondo attraverso uno sguardo nuovo, in grado di trasmettere allo spettatore l’espe-rienza di trasformazione e rinnovamento maturata dall’artista in questi venti anni di lavoro sul paesaggio.

Le sue polaroid, grazie alle diverse possibi-lità compositive sperimentate, diventano scrigno di infinite visioni, che consentono una rilettura ed una riscoperta dei luoghi del nostro paese assolutamente inaspetta-te. Architetture, città, volti di paesaggio vengono proposte sottoforma di singole polaroid, “mosaici”, manipolazione di po-laroid in versione pop, ready-made di ori-gine duchampiana, ovvero di quelle che rappresentano le modalità tecniche e di espressione privilegiate da sempre dall’ar-tista che, in questa occasione, sperimenta in anteprima mondiale la nuova pellicola Impossible, primo esemplare in bianco e nero.

---Gianni Berengo Gardin - Storie di un fotografoFino al 12 maggio 2013Casa dei tre Oci

Una preziosa mostra antologica, aperta fino al 12 maggio 2013 alla Casa dei Tre Oci di Venezia, ripercorre in 130 scatti la carriera di uno dei più rappresentati-vi fotografi italiani, colui che meglio di chiunque altro sa raccontare, in imma-gini e con straordinaria poesia, la gente qualunque: Gianni Berengo Gardin.

Non è stata scelta a caso Venezia per la mostra “Gianni Berengo Gardin. Storie di un fotografo”. La città lagunare è stata infatti culla della sua attività professio-nale e fonte di continua ispirazione. L’in-dagine fotografica di Berengo Gardin, rigorosamente in bianco e nero, perché “il colore distrae il fotografo e chi guarda”, è anche e soprattutto indagine sociologica:

il grande maestro ha dato vita a meravi-gliosi reportage su Venezia e Milano, sui manicomi e la legge Basaglia, sulla Bien-nale d’arte di Venezia e gli zingari, dentro le case e New York, a Vienna, in Gran Bretagna e per finire con il Touring Club che lo ha spinto a scoprire gli angoli più reconditi del nostro paese, fino alle foto-grafie finora rimaste inedite e presentate

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per la prima volta in questa retrospettiva.

Gianni Berengo Gardin considera questa mostra come la più rappresentativa della sua carriera: in parete oltre 130 stampe analogiche che ripercorrono il suo lavoro di reporter e che sono lo specchio di un autore che ha fatto dell’etica la sua ban-diera. Berengo Gardin ha voluto rivedere tutta la sua produzione, le mostre passate, i libri (oltre 200), le pubblicazioni edito-riali (giornali e magazines) per rileggere il tutto con lo sguardo di oggi, per scegliere le immagini che meglio di altre raccon-tassero la sua storia, una sintesi del suo viaggio da fotografo, dagli esordi all’ulti-ma immagine che ha scattato in digitale, due ragazzi che si baciano per strada.

---I mestieri della moda - Agata Ruiz de la Prada8 marzo - 5 giugnoMuseo Correr

La Fondazione Musei Civici di Venezia e l’Assessorato alla Cittadinanza delledonne e alle Attività Culturali del Co-mune di Venezia festeggiano l’8 marzocon un testimonial d’eccezione, la stili-sta madrilena Agatha Ruiz de la Prada.La mostra, a cura di Agatha Ruiz de la Prada, si realizza nell’ambito della piùampia iniziativa DoVe - Donne a Ve-nezia - Creatività, economia e felicitàpromossa dall’Assessorato alla Cittadi-nanza delle donne e alle Attività Culturalidel Comune di Venezia, in occasio-ne della Festa della Donna 2013.

Nello straordinario scenario del Salone

del Ballo del Museo Correr in Piazza SanMarco, ambiente dal caratteristico e sontuoso “stile Impero”, progettato daLorenzo Santi a partire dal 1822 e deco-rato da Giuseppe Borsato tra il 1837 e il1838, Agatha Ruiz de la Prada propone i modelli della collezione “Primavera-Estate 2013” presentati durante la sfi-lata retrospettiva della scorsa edizionedella Mercede Benz Fashion week di Madrid ed esposti per l’occasione sumanichini dorati.Si tratta di trentuno abiti che reinterpre-tano le icone care ad Agatha - dall’abito“gabbia” a quello “ombrello”, da “cuore” a “stella” - che l’hanno accompagnatadurante 31 anni di carriera.Abiti che animano una fantasio-sa e colorata “festa danzante”, in cuiprotagoniste sono le forme, le cromie e

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il genio di questa artista, che coniuga inmodo del tutto originale glamour, fashion e design d’avanguardia.

---Berolli Deluigi Santomaso Vedo-va9 marzo - 28 aprileCa’ Pesaro

Nell’anno della Biennale d’Arte Ca’ Pesa-ro propone un ciclo di mostre in Sala 10

incentrate sulla produzione culturale del-la città attraverso alcuni grandi appunta-menti del secondo Novecento a Venezia.

Questa mostra vuole aprire una riflessio-ne su un nucleo fondamentale di opere che nel 1948, proprio in occasione della XXIV Biennale di Venezia, entra a far parte delle collezioni della Galleria. Sono i lavori di Renato Birolli (Verona 1905 – Milano 1959) Trinité-sur-Mer – Porto bretone (1947), Mario Deluigi (Treviso 1901 – Venezia 1978) Omaggio a Sara (1948), Giuseppe Santomaso (Venezia 1907- 1990) Interno (1947) ed Emilio Vedova (Venezia 1919 – 2006) Il guado (1948), che rappresentano per il museo l’inizio della sua storia più recente, oltre

che un arricchimento della sua identi-tà tesa a testimoniare alcuni tra gli esiti più incisivi del secondo dopoguerra, con un’apertura al contempo internazionale, nazionale e al territorio.

---LE STANZE DEL VETROFragile?Fondazione Cini - Isola di San Giorgio13 aprile - 28 luglio 2013

L’8 aprile 2013 apre al pubblico sull’Isola di San Giorgio Maggiore a Venezia Fragi-le? a cura di Mario Codognato.La mostra presenta circa 30 opere di arti-sti internazionali, tra i più interessanti del nostro tempo che hanno utilizzato anche il vetro come medium della loro poetica -  da Marcel Duchamp e Joseph Beuys, fino ad Ai Weiwei, Damien Hirst, Gio-vanni Anselmo e Jannis  Kounellissolo per citarne alcuni - e rientra nel progetto

Le Stanze del Vetro, iniziativa congiunta di Fondazione Giorgio Cini e Pentagram Stiftung, nata con l’obiettivo di valorizza-re l’arte vetraria del Novecento 

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e mostrare le innumerevoli potenzialità e declinazioni di questa materia. L’esposi-zione resterà aperta fino al 28 luglio 2013. Tra gli altri, Fragile? mette in mostra i lavori di: Michael Craig-Martin, Ceal Floyer, Carsten Nicolai, Lawrence Wei-ner, Monica Bonvicini, Keith Sonnier, Giuseppe Penone, Rachel Whiteread, Luciano Fabro, Mona Hatoum, David Hammons, Claire Fontaine, Cyril de Commarque, Barry le Va, Joseph Kosuth. ---POSTWAR. Protagonisti Italiani.Peggy Guggenheim23 febbraio – 15 aprile 2013

Lucio Fontana (1899- 1968), Piero Do-razio (1927-2005), Enrico Castellani (n. 1930), Paolo Scheggi (1940-1971), Rodol-fo Aricò (1930-2002), sono i cinque in-discussi interpreti della mostra Postwar. Protagonisti italiani, un percorso esposi-tivo che “rilegge” l’idea di arte italiana a partire dal superamento dell’Informale. Gli artisti presenti, utilizzando il linguag-gio pittorico degli appena nati anni Ses-santa, portarono agli occhi del pubblico internazionale la scena artistica italiana che tramite un nuovo modo di dipin-gere utilizzò la forza cromatica e la sim-bologia del monocromo come elementi visivi e concettuali. L’esposizione, che si sviluppa cronologicamente sala per sala, intende presentare la sperimentazione di ciascun autore, dimostrando come, pro-prio a partire da Fontana, le generazioni successive abbiano raggiunto pienamente

un linguaggio pittorico personale in un momento ben specifico della loro produ-zione, tra gli anni ‘60 e ’70 del XX secolo.

---Manet. Ritorno a VeneziaPalazzo Ducale24 aprile - 18 agosto 2013

“Manet. Ritorno a Venezia” è la straordi-naria esposizione ideata dalla FondazioneMusei Civici di Venezia con la collabora-zione speciale del Musée d’Orsay di Pari-gi, coprodotta con il Sole 24Ore Cultura – commissari Guy Cogeval e Gabriella Belli, curatore Stéphane Guégan, pro-getto allestitivo di Daniela Ferretti - per

indagare l’anima italiana della pittura di Édouard Manet che con audacia sonda le istanze contemporanee e apre la strada all’Impressionismo.I colori, la modernità, lo spirito del grande pittore francese saranno riletti attraversovere e proprie icone della sua produzione alla luce dell’influenza che su dilui esercitarono l’arte italiana della Rina-scenza e in particolare la pitturaveneta, da cui Manet si lasciò suggestio-nare nei due viaggi che lo portarono inlaguna, nel 1853 e nel 1874.

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70 capolavori dell’artista provenienti da numerosi musei internazionalie una decina d’importanti dipinti italiani saranno esposti dal 24 aprile al 18agosto nel luogo simbolo di Venezia, Pa-lazzo Ducale, insieme a inedite e curiosetestimonianze della presenza di Manet in città.Mai la pittura dell’autore dell’Olympia, che eccezionalmente lascia la Franciaper la prima volta, è stata presentata in maniera così significativa e nuova in Ita-lia.

---La Venezia al tempo di Manet nella fotografia dell’epocaPalazzo DucaleDal 24 Aprile al 15 Settembre 2013

Palazzo Ducale, Venezia Appartamento dogale e Sala dello Scru-tinioLa grande mostra dedicata a Edouard Manet, ospitata a Palazzo Ducale, è l’oc-casione per ricostruire la storia e l’atmo-sfera di Venezia di metà Ottocento che il pittore francese respirò durante i suoi due soggiorni lagunari: il primo nel 1852, quando Venezia era ancora austriaca; il secondo nel 1874 quando Venezia era oramai italiana. Durante queste visite il maestro francese rimase affascinato dalla Città e dalla storia dei suoi monumenti e delle sue opere artistiche che influirono sulla sua sensibilità e i cui segni si possono ritrovare come memorie nella sua produ-zione.

Stampe, guide, pubblicazioni, ma special-mente foto d’epoca, tratte dai vasti archivi della Fondazione Musei Civici di Venezia e in particolare dall’Archivio Fotografico Naya, raccolte attorno alle esperienze e ai percorsi che Manet poté fare in una città oramai definitivamente rassegnata a non avere più un ruolo politico ed economico autorevole, ma sempre più rivolta a co-struire il mito del proprio passato storico e artistico.

---Discovering VedovaMuseo Correr e Ca’ rezzonico18 maggio - 13 ottobre 2013

“Discovering Vedova” esposizione pro-mossa su progetto e con la collaborazione della Fondazione Emilio e Annabianca

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Vedova, a cura di Germano Celant, vedrà alcune magistrali opere del grande mae-stro veneziano confrontarsi con la storia artistica della città in due luoghi culto della museografia lagunare: Ca’Rezzoni-co, con le sue visionarie presenze tiepole-sche, e il Museo Correr con le eccezionali testimonianze pittoriche tra ‘500 e ‘700 ivi conservate.

---SegusoVetri d’arte 1932/1973Museo vetro di Murano18 maggio - 29 settembre 2013

La mostra è il frutto di un lungo lavoro di ricerca da parte dello studioso belga Marc Heiremans, grande esperto di storia del vetro muranese contemporaneo, su una delle eccellenze produttive del XX secolo: la “Seguso Vetri d’Arte”.

Attraverso una carrellata di capolavori viene focalizzata la vicenda di un’impren-ditoria familiare, vera e propria “dinastia” della lavorazione del vetro, che ha contri-buito in modo determinante allo svilup-po di quest’arte durante il Novecento. La fucina di famiglia, in cui lavorano Anto-nio Seguso, il figlio Archimede e i nipoti, diviene azienda nei primi Anni ’30, in un periodo di forte innovazione e grande progettualità manifatturiera.

A questo “nome”, sotto la direzione arti-stica di Flavio Poli, si affianca negli anni quello di eccellenti maestri vetrai, presto riconosciuti artefici di vetri ineccepibili.

Nel corso dei decenni la produzione arti-stica convive insieme ai grandi lavori e ai progetti privati. Il vetro viene utilizzato in ogni sua possibile funzione, dall’arreda-mento all’illuminazione alla decorazione. La Seguso approda anche alla Triennale di Milano, alla Biennale di Venezia e a molte altre importanti fiere e manifesta-zioni Internazionali.

---Anthony CaroMuseo Correr1 giugno - 24 ottobre 2013

Sarà di scena a Venezia e più precisamen-te al Museo Correr (1 giugno/24 ottobre), con il patrocinio del British Council, la prima retrospettiva italiana dedicata a uno dei massimi scultori viventi, Sir “An-thony Caro”, figura cardine nello svilup-po dell’arte plastica del XX secolo: un omaggio promosso in collaborazione con la Fondazione Anthony Caro - commis-sari Nicholas Serota e Gabriella Belli - al quasi novantenne artista britannico che, con i suoi rivoluzionari assemblaggi, è internazionalmente considerato emblema

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del nuovo e della modernità in scultura.

l versatile artista britannico, che ha lascia-to segni indelebili nella storia dell’arte, rivoluziona in modo radicale a partire dagli anni Sessanta la sua arte. Dopo un esordio prettamente figurativo, sotto l’in-fluenza del suo maestro Henry Moore, si allontana infatti dalla tradizione scultorea per creare assemblaggi rivoluzionari, sal-dati e imbullonati, dipinti a colori vivaci e collocati sul pavimento, nello spazio del-lo spettatore: opere astratte ma ricche di contenuto ideale. Un nuovo e affascinan-te linguaggio plastico che consacra Caro come figura cardine nello sviluppo della scultura del XX secolo accanto a David Smith, Mark Di Suvero, Richard Serra.

---Tapies lo sguardo dell’artistaPalazzo Fortuny1 giugno 24 novembre 2013

A Palazzo Fortuny la mostra “Tàpies. Lo sguardo dell’artista” (1 giugno/24 novembre), condurrà i visitatori nel ca-leidoscopico mondo del geniale maestro catalano, interprete dell’informale inter-nazionale, a un anno dalla sua scomparsa.

Lo “sguardo” di Antoni Tàpies: ovvero il suo sentire le cose, il suo guardare attorno a sé senza limiti di tempo e di spazio alla ricerca di risposte sull’universo, la natura umana, l’arte, il mistero della vita. A un anno dalla scomparsa del geniale artista catalano (Barcellona 1923-2012), figura chiave dell’informale internazionale, la

Fondazione Musei Civici di Venezia e la Vervoordt Foundation gli rendo-no omaggio con un’af-f a s c i n a nt e mostra, che mira a sve-lare l’essenza dell’arte di questo indi-scusso prota-

gonista del Novecento, attraverso il “suo sguardo” e dunque quei riferimenti cultu-rali, artistici, emozionali che egli scorgeva in una pluralità di espressioni o oggetti d’arte – tra i più vari – raccolti nella sua collezione privata. Uno sguardo al tempo stesso esteriore e interiore.

---Nel segno di Ileana Sonnabenddal 1 giugno 2013Ca’ Pesaro

La collezione della Galleria Internaziona-le di Arte Moderna di Venezia - Ca’ Pe-saro viene arricchita dal 1 di giugno 2013 con “Nel segno di Ileana Sonnabend”. Nell’ambito di un rinnovato percorso permanente a Ca’ Pesaro e di un rilancio dell’identità di questo importantissimo museo, la mostra ricorderà, a partire dal 1 giugno, quella che fu forse la più grande scopritrice di talenti artistici della secon-da metà del XX secolo insieme a Peggy

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G u g g e n -heim.

30 eccezio-nali capo-lavori della Sonnabend C o l l e c -tion di New York – Jasper Johns, Ro-bert Rau-schenberg, A n d y

Warhol, Richard Serra, Jeff Koons, Roy Lichtenstein, ecc.- arricchiranno il per-corso museale, concessi in deposito a lun-go termine alla Fondazione Musei Civici di Venezia, dopo essere stati esposti al Madre di Napoli, insieme al grande Rau-schenberg “Interior”, giunto direttamente da New York: una ricchezza d’inestima-bile valore culturale per la città lagunare.

---Bestiario ContemporaneoMuseo di storia naturale1 giugno - 24 ottobre

Nell’intento di far dialogare linguaggi di-versi aprirà dal 1 giugno 2013 al Museo di Storia naturale di Venezia la curiosa mo-stra “Bestiario Contemporaneo. Fra arte e scienze, artisti italiani della collezione ACACIA” costruita e pensata da Giorgio Verzotti e Gemma De Angelis Testa per il Museo di Storia Naturale di Venezia e la sua collezione permanente (1 giugno/24

ottobre), con l’intento di far dialogare -con la collaborazione di Luca Mizzan e Mauro Bon - il mondo scientifico e lacultura naturalistica con le più avanzate espressioni dell’arte contemporanea:da Maurizio Cattelan a Francesco Vezzo-li, Nico Vascellari, Vanessa Beecroft etanti altri.

---BIENNALE DI VENEZIA55. Esposizione Internazionale d’ArteIl Palazzo Enciclopedico1 giugno - 24 novembre 2013

La kermesse si svolgerà dal 1° giugno al 24 novembre 2013 ai Giardini e all’Arse-nale (vernice 29, 30 e 31 maggio 2013), nonché in vari luoghi di Venezia e avrà come titolo “Il palazzo enciclopedico”, dal progetto di Marino Auriti del 1955 che brevettò un museo immaginario con-tenente tutto il sapere dell’umanità, colle-zionando le più grandi scoperte del genere umano, dalla ruota al satellite.

Come ha spiegato il neo curatore del Settore arte della Biennale, Massimilia-no Gioni, “oggi, alle prese con il diluvio dell’informazione, i tentativi di struttu-rare la conoscenza in sistemi omnicom-prensivi ci appaiono ancora più necessari e ancor più disperati. La 55. Esposizione Internazionale d’Arte indagherà queste fughe dell’immaginazione in una mostra che – come il Palazzo Enciclopedico di Auriti – combinerà opere d’arte contem-poranea e reperti storici, oggetti trovati e

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artefatti.”

“Come nei teatri della memoria progetta-ti nel Cinquecento dal veneziano Giulio Camillo – cattedrali interiori in cui or-dinare il sapere in immagini – l’esposi-zione “Il Palazzo Enciclopedico” cercherà di delineare la cartografia di un’imma-gine-mondo, componendo un bestiario dell’immaginazione.”

La 55. Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia si presenterà an-cora una volta in forma duale. Dopo 116 anni di vita della Biennale, la Forma della Mostra attuale è quella definita in modo compiuto nel 1999 e confermata e perfe-zionata negli anni successivi: una grande Mostra Internazionale diretta da un cu-ratore scelto a tal fine e le Partecipazioni nazionali. Come di consueto, le Parteci-pazioni nazionali avranno proprie mostre negli storici Padiglioni ai Giardini, oltre che nel centro storico di Venezia.

MUSICA & DANZA---LE MUSICHE DEI GRIMANIPalazzo GrimaniFino a giugno 2013

A Palazzo Grimani (Venezia, Campo Santa Maria Formosa) è partita a genna-io di quest’anno e durerà fino a giugno 2013, un’interessante Rassegna di con-certi di musica rinascimentale e barocca, curati dalla Scuola di Musica Antica di Venezia, dal titolo LE MUSICHE DEI GRIMANI.

Palazzo Grimani non è solo uno spazio particolarmente adatto alla musica dal punto di vista architettonico ed acusti-co, ma è anche un luogo che ha svolto un ruolo di cruciale importanza per la storia della musica in generale e di quella a Ve-nezia in particolare.

La famiglia Grimani fu tra le prime, nel Seicento, a dedicare un teatro all’opera pubblica, il San Giovanni e Paolo; costru-irono poi il più sontuoso dei teatri vene-ziani, il San Giovanni Grisostomo; nel Settecento dedicarono al melodramma anche il loro teatro di San Samuele. Fu-rono dunque in contatto con tanti celebri musicisti (da Monteverdi e Cavalli, fino a Haendel, Hasse e Galuppi).

I dodici programmi musicali, della dura-ta di un’ora circa ciascuno, sono corredati da una ricerca storica sull’ambiente musi-cale dei Grimani e sulla sua connessione rispetto ai diversi repertori, che sarà pre-sentata come introduzione al concerto. L’esecuzione dei brani è affidata agli in-segnanti della Scuola di Musica Antica di

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Venezia e a musicisti ospiti e sarà eseguita su strumenti originali o copie esatte, suo-nati secondo le prassi esecutive storiche. Ingresso col biglietto del museo.Per informazioni sul programma telefo-no: 0415231461 - 3207232837

---LE SALON ROMANTIQUEPalazzetto Bru ZaneFino al 14 marzo 2013

Palazzetto Bru Zane, Centre de musique romantique française, centro di musica che ha aperto le sue porte a Venezia nel 2009 e ha come obiettivo la riscoperta e la valorizzazione del patrimonio musica-le francese del XIX secolo, propone per i prossimi mesi un ciclo di concerti dal titolo Le salon romantique. Le salon ro-mantique è un’incursione nella musica da camera. Protagonisti saranno i com-positori e la storia della musica del XIX secolo che hanno eletto i salotti a veri e propri collettori di cultura, mondi di spe-rimentazione e di riflessione su emozioni profonde.

Oltre alla programmazione dei concerti a pagamento sarà inoltre possibile assistere ad una serie di conferenze con musicologi e storici dell’arte, concerti straordinari in occasione del Carnevale e della manife-stazione Donne a Venezia, tutti eventi a entrata libera.Per informazioni telefono: 041 52 11 005

FOLKLORE & SPORT ---MARATONA: 35. SU E ZO PER I PONTI 8 aprile 2013La “Su e Zo per i Ponti di Venezia” è una passeggiata a Venezia che coinvolge tutti - giovani e meno giovani, famiglie, scuole, gruppi sportivi e non - in una camminata attraverso le calli della città, uniti dall’i-dea di stare insieme in amicizia e solida-rietà.

Due diverse partenze (da Piazza San Mar-co e dalla Stazione FS S. Lucia), percorsi differenziati per tutte le fasce d’età, ri-stori lungo il percorso, esibizioni e sfilata di gruppi folk, per una giornata da tra-scorrere insieme nella splendida cornice di Venezia.

A tutti i partecipanti sarà consegnata la medaglia ricordo della 35° “Su e Zo per i Ponti”. A tutti i gruppi con un minimo di 20 iscritti sarà inoltre consegnata una

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targa. Oltre alla medaglia e alla targa, create appositamente per la manifestazio-ne, premi speciali vengono istituiti per le scuole, per i gruppi più numerosi per i gruppi più numerosi e per i gruppi folk.

Dopo oltre trent’anni, pur mantenen-do intatto lo spirito delle origini, la Su e Zo continua ad essere ancora oggi una giornata di festa e di allegria che si rin-nova anno dopo anno. Vi prendono par-te mediamente tra i 10.000 e i 12.000 partecipanti, oltre naturalmente ai 500 volontari che prestano servizio ai ristori e lungo i percorsi.

---Festa della Sensa11 e 12 maggio 2013Nei secoli scorsi la festa della Sensa ha giocato un ruolo importantissimonella vita sociale e politica di Venezia, risultando una delle celebrazioni più im-portanti e sfarzose, in cui si intrecciano leggenda, mito e storia della città. La fa-mosa Festa, in cui il Doge, sulla Bucinto-

ro, lanciava un anello a largo delle acque di S.Pietro di Castello, il famoso Sposa-lizio col mare, si celebra tuttora da parte delle autorità cittadine. Storicamente la Sensa è il frutto di una sovrapposizione nel tempo di riti e manifestazioni civili e religiose, oggi le si preferisce attribuire il significato di festa del Mare e quindi di festa della città che trae dal suo rapporto col mare, ragione di vita.Grazie all’attività del Comitato Festa del-la Sensa, dal 1965 Venezia è tornata a ce-lebrare l’evento, con un programma che oggi va ben oltre la semplice rievocazione: la festa è l’occasione per la consegna del “Premio Osella d’Oro della Sensa” asse-gnato ad Enti, Istituzioni e privati cittadi-ni che, con la loro attività nel settore della cultura, dell’artigianato e del commercio, hanno dato lustro alla città.Ad accompagnare la rievocazione ci sono oggi il Mercatino della Sensa presso la chiesa di San Nicolò di Lido, le competi-zioni di voga alla veneta, il corteo acqueo delle Associazioni Remiere e numerose al tre manifestazioni, a conferma che la

Sensa è oggi un momen-to di grande aggregazione, di presa di coscienza della storia e delle tradizioni ve-neziane: la festa della città e del suo rapporto con il mare.

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---Vogalonga19 maggio 2013

La Vogalonga è un atto d’amore per Ve-nezia e l’acqua che la circonda, per la sua laguna e le sue isole, per la voga e le sue barche e mantiene nel tempo il fine per

cui è nata: diffondere la conoscenza e il consapevole rispetto della natura e della cultura di Venezia.La Vogalonga, nata 34 anni fa su inizia-tiva di un gruppo di tenaci veneziani, è la famosa regata che dal 1974 si svolge a Venezia in una domenica di maggio. L’in-tento dell’iniziativa è sempre protestare contro il crescere del traffico acqueo nel Canal Grande e la necessità di preserva-re la città dal moto ondoso dovuto alle barche a motore(fenomeno che provoca l’erosione delle fondamenta dei Palazzi più belli) ormai ha perduto il carattere contestativo ed è diventata una suggestiva manifestazione sportiva. Fin dal mattino si raduna in Bacino San Marco un gran numero di barche multicolori. Da qui ha inizio la regata di 32 km a remi che arrivaa toccare perfinole Isole della Laguna Nord per poi ritornare di nuovo lungo

il Canal Grande. Tutti, seduti anche a mangiare in lunghe tavolate sistemate in strada lungo i canali, fanno il tifo e salu-tano i partecipantiche ultimamente sono di qualsiasi nazionalità e appartenenza.

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