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PROGRAMMAZIONE COLLEGIALE
DEL
CONSIGLIO DI CLASSE
ISTITUTO TECNICO ECONOMICO STATALE - ERICEClasse QUINTA sez. D
Indirizzo AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING Articolazione SISTEMI INFORMATIVI AZIENDALI
DOCENTE COORDINATRICE: prof.ssa POMA ELISABETTA
ANNO SCOLASTICO 2014/15
Composizione del Consiglio di Classe
DOCENTI
RELIGIONE prof.ssa Alastra Caterina
ITALIANO prof.ssa Poma Elisabetta
STORIA prof.ssa Poma Elisabetta
INGLESE prof.ssa Bandiera paola
MATEMATICA prof. Mancuso Leonardo
ECONOMIA AZIENDALE prof.ssa Castiglione Pietro
DIRITTO prof. Mistretta Concetta
ECONOMIA POLITICA prof.ssa Mistretta Concetta
INFORMATICA prof. Spezia Giuseppe Rocco
LABORATORIO INFORMATICA GESTIONALE prof. Finazzo Giuseppe
EDUCAZIONE FISICA prof.ssa Alaimo Cristina
SOSTEGNO prof. Volo Gaspare
RAPPRESENTANTI DEI GENITORI
Berti Bianca Maria
Giacalone Piera
RAPPRESENTANTI DEGLI ALUNNI
Citrolo Mario
Di Marco Alberto
INTRODUZIONE
La Programmazione Collegiale del Consiglio di Classe è il documento mediante cui il Consiglio di
Classe formalizza alcune decisioni e modalità concordate di intervento sulla classe.
Per le sue caratteristiche si colloca a metà strada tra la programmazione del Collegio dei Docenti
dell'Istituto (che elabora le linee-guida dell' azione didattica dell'intera scuola) e la progettazione
didattica del singolo docente. Per questa sua collocazione intermedia, la Programmazione
Collegiale non è esauriente rispetto al complesso delle attività didattiche svolte in classe, per le quali
si rinvia alle progettazioni didattiche dei singoli docenti, che per trasparenza sono a costante
disposizione anche della componente genitori e, pertanto, in allegato alla presente.
Tra le diverse funzioni svolte dalla Programmazione Collegiale del Consiglio di Classe, le principali
sono quelle di rendere note all'interno (alunni) e all'esterno (componente genitori) le linee generali
lungo le quali si intende operare; di coordinare gli obiettivi, le metodologie, i contenuti e alcune
modalità di verifica delle diverse materie, nella consapevolezza che tutte le discipline devono
collaborare alla formazione della stessa persona; e, infine, di uniformare alcune modalità di
approccio organizzativo e di intervento sulla classe, per evitare situazioni incompatibili e
contraddittorie.
DATI GENERALI SULLA CLASSE
La classe è composta da venti alunni (16 maschi e 4 femmine) di cui uno proveniente da diversa
scuola.
Per un alunno disabile, con docente di sostegno, si è proposta la programmazione differenziata.
Gli alunni presentano una preparazione di base accettabile e un metodo di studio da consolidare; i
loro atteggiamenti sono abbastanza corretti, prestano attenzione all’ascolto degli argomenti proposti
dai docenti partecipando efficacemente al dialogo educativo ma l’impegno domestico è ,in alcuni
casi, poco adeguato alle necessità formative.
I risultati delle prove disciplinari sia scritte che orali fin qui effettuate evidenziano la situazione di cui
sopra.
Il Consiglio di Classe individua il percorso da seguire attraverso la presente programmazione.
LINEE GENERALI L’indirizzo “Amministrazione, finanza e marketing” persegue lo sviluppo di competenze relative alla
gestione aziendale nel suo insieme e all’interpretazione dei risultati economici, con specifico
riferimento alle funzioni in cui si articola il sistema azienda (amministrazione, pianificazione,
controllo, finanza, marketing, sistema informativo, gestioni speciali).
L’articolazione “Sistemi informativi aziendali” approfondisce competenze relative alla gestione
informatica delle informazioni, alla valutazione, alla scelta e all’adattamento di software applicativi,
alla realizzazione di nuove procedure, con particolare riguardo al sistema di archiviazione, della
comunicazione in rete e della sicurezza informatica.
Nell' ultimo monoennio, i docenti delle varie materie definiscono il percorso dello studente per il
conseguimento dei risultati di apprendimento descritti in termini di competenze, con riferimento alle
conoscenze e alle abilità indicate nelle singole programmazioni.
Le competenze disciplinari (o d’asse) indicate nelle linee guida (art. 8 comma 3 d.P.R. 15/03/2010)
da acquisire al termine del monoennio si identificheranno con i livelli raggiunti (base, intermedio,
avanzato e, nel caso in cui non sia stato raggiunto il livello base, si riporterà l’espressione ‘livello
base non raggiunto).
L’elencazione delle competenze disciplinari si trovano all’interno delle singole progettazioni allegate
alla presente.
Accanto alle competenze disciplinari i docenti terranno in debito conto di favorire l'acquisizione delle
otto competenze di cittadinanza, interdisciplinari a ogni altro apprendimento
Inoltre il Consiglio di Classe ha proceduto alla scelta di competenze trasversali ai vari insegnamenti ,
di cui si allega l'elenco .
Dette competenze sono da ritenersi qualificanti all'interno del profilo culturale e professionale finale.
COMPETENZE TRASVERSALI AGLI ASSI CULTURALI
ASSE DEI LINGUAGGI
Individuare e utilizzare gli strumenti di comunicazione e di team working più appropriati per intervenire nei contesti organizzativi e professionali di riferimento
Utilizzare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana e straniera adeguandolo alle specificità dei diversi contesti comunicativi in ambito professionale
ASSE STORICO-SOCIALE
Riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali dell’ambiente naturale ed antropico, le connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo.
ASSE LOGICO-MATEMATICO
Utilizzare le strategie del pensiero razionale negli aspetti dialettici e algoritmici per affrontare situazioni problematiche,elaborando opportune soluzioni
ASSE TECNICO-SCIENTIFICO
Interpretare i sistemi aziendali nei loro modelli, processi e flussi informativi con riferimento alle differenti tipologie di imprese
Applicare i principi e gli strumenti della programmazione e del controllo di gestione, analizzandone i risultati
Riconoscere i diversi modelli organizzativi aziendali, documentare le procedure e ricercare soluzioni efficaci rispetto a situazioni date
COMPETENZE DI CITTADINANZA- Trasversali a tutti gli assi culturali1. Imparare ad imparare2. Progettare3. Comunicare4. Collaborare e partecipare5. Agire in modo autonomo e responsabile6. Risolvere problemi7. Individuare collegamenti e relazioni8. Acquisire ed interpretare l’informazione
COMPITI ISTITUZIONALI DEI DOCENTI
Il docente illustra programmi, strumenti e metodi, descrive ed interpreta problemi e fenomeni propri
delle sue discipline; illustra in classe le proprie modalità di valutazione, adottate in coerenza con le
linee elaborate dal Collegio dei Docenti; legge , decodifica e commenta testi in classe; cura
l'apprendimento del lessico specifico disciplinare e verifica il livello della produzione orale e scritta;
sollecita quesiti sugli argomenti disciplinari; propone gli argomenti sottolineandone la logica
strutturale; coordina interventi e contributi individuali; controlla la frequenza scolastica e accerta
l'impegno domestico; osserva i comportamenti reciproci degli alunni; suggerisce modalità di
relazione interpersonale; educa alla tolleranza e al rispetto reciproco; spiega le ragioni delle norme
di convivenza sociale.
DOVERI FONDAMENTALI DEGLI ALUNNI
Le alunne e gli alunni si assumono responsabilità in ordine agli impegni scolastici; instaurano
rapporti interpersonali corretti e costruttivi con compagni, docenti e personale scolastico:
comunicano correttamente e tempestivamente ai propri genitori quanto di volta in volta richiesto
dall'istituzione scolastica e dai docenti.
IMPEGNI DEI GENITORI
I genitori si impegnano a prendere conoscenza diretta e completa del Regolamento d'Istituto e degli
indirizzi educativi generali della scuola (contenuti nel P.O.F.), oltre che della presente
programmazione del Consiglio di Classe; a seguire costantemente l'andamento scolastico dei propri
figli attraverso la presenza nelle occasioni di comunicazione scuola-famiglia, compresi gli eventuali
colloqui con i singoli docenti; a sostenere l'azione educativa e il progetto formativo e culturale della
scuola, collaborando nei modi che ritengano più efficaci e opportuni.
VALUTAZIONE E ATTIVITÀ DI RECUPERO
Con riferimento alla C.M. 89 del 18/10/2012 prot. MIURAOODGOS/6751 riguardante la Valutazione
periodica degli apprendimenti nelle classi degli istituti di istruzione secondaria di secondo grado, e in
base a indicazioni del Collegio dei Docenti, si ritiene opportuno negli scrutini intermedi formulare la
valutazione dei risultati raggiunti in alcune discipline con un voto unico, come nello scrutinio finale. Resta comunque inteso, come principio ineludibile, che il voto deve essere espressione di sintesi
valutativa e, pertanto, deve fondarsi su una pluralità di prove di verifica riconducibili a diverse
tipologie, coerenti con le strategie metodologico-didattiche adottate dai docenti, nel rispetto dei
principi definiti dai decreti istitutivi dei nuovi ordinamenti.
Si adotteranno modalità e forme di verifica adeguate e funzionali all’accertamento degli obiettivi e
dei risultati di apprendimento, declinati in competenze, conoscenze e abilità, come previsto dalle
Linee guida per gli Istituti Tecnici e dal D.M. n. 139 del 22 agosto 2007 relativo all’obbligo
d’istruzione.
La valutazione, periodica e finale, costituisce una delle principali responsabilità delle scuole, anche
con riguardo all’efficacia della comunicazione e del dialogo educativo con gli allievi e le loro famiglie
e deve, pertanto, rispondere a criteri di coerenza, motivazione, trasparenza e documentabilità
rispetto a tutti gli elementi di giudizio che, acquisiti attraverso il maggior numero possibile di
verifiche, hanno condotto alla sua formulazione. Si richiama a questo proposito il diritto di ciascun
alunno ad una valutazione trasparente e tempestiva, principio basilare richiamato dall’art. 1 del
regolamento sulla valutazione.
Per quanto attiene al numero delle prove si stabilisce di effettuare non meno di tre prove sommative
scritte e tre orali per quadrimestre e per disciplina; anche per le materie solo orali sono previste tre
prove di cui una propriamente orale, con la facoltà da parte dei docenti di aumentare il numero delle
prove in caso di bisogno di ulteriori riscontri.
Per quanto riguarda la misurazione disciplinare, si rimanda alle progettazioni per materia e alle
griglie di valutazione ivi illustrate. Tutti i docenti mettono in conto di effettuare interventi di recupero
curricolare e in itinere su segmenti di programma da chiarire o rinforzare. Qualora si rendessero
necessarie o venissero richieste attività di recupero in orario pomeridiano, il Consiglio valuterà le
modalità e i tempi di tali interventi e ne informerà tempestivamente la classe e le famiglie per iscritto.
Verranno concordate ed espletate almeno due simulazioni della terza prova prevista per gli Esami di
Stato.
ATTIVITÀ EXTRACURRICULARI E INSERIMENTO IN PROGETTI
D'ISTITUTO
Il Consiglio, per l’elaborazione del piano annuale delle visite guidate, ha ritenuto opportuno proporre
di effettuare le stesse in modo significativo, ossia di evitare, per esempio, visite occasionali in
aziende o unità produttive di un giorno ma dedicando alle stesse, tenendo conto delle esigenze
formative dei ragazzi in questa specifica fascia d’età, anche più di una giornata, evitando che dette
visite diventino semplici occasioni di evasione.
Il Consiglio, inoltre, prevede la partecipazione della classe alle seguenti attività:
Rappresentazioni teatrali
Tornei sportivi d'istituto
Viaggio d'istruzione
Progetti PON
Incontri di Orientamento in uscita
ERICE, 07/12/2014LA COORDINATRICE
Prof.ssa Elisabetta Poma
PROGETTAZIONI DISCIPLINARI ALLEGATE
N. allegato MATERIA DOCENTE
1 RELIGIONE prof.ssa Alastra Caterina
2 ITALIANO prof.ssa Poma Elisabetta
3 STORIA prof.ssa Poma Elisabetta
4 INGLESE prof.ssa Bandiera
5 MATEMATICA prof. Mancuso Leonardo
6 ECONOMIA AZIENDALE prof. Castiglione Pietro
7 INFORMATICA prof. Spezia Giuseppe Rocco
8 DIRITTO prof.ssa Mistretta Concetta
9 ECONOMIA POLITICA prof.ssa Mistretta Concetta
10 EDUCAZIONE FISICA prof.ssa Alaimo Cristina
11 LABORATORIO INFORMATICA GESTIONALE prof. Finazzo Giuseppe
12 SOSTEGNO prof Volo Gaspare
ERICE, 07/12/2014 LA COORDINATRICE
Prof.ssa Elisabetta Poma
ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE STATALE“ SCIASCIA e BUFALINO”
ISTITUTO TECNICO ECONOMICO ERICE (TP)
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE
CLASSE V D Indirizzo: Amministrazione Finanza e Marketing
Articolazione: Sistemi Informativi Aziendali
MATERIA: ITALIANO
INSEGNANTE: Prof.ssa ELISABETTA POMA
Monoennio Competenze disciplinari: COMPETENZA 1 Utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento razionale, critico e responsabile di fronte alla realtà, ai suoi fenomeni, ai suoi problemi anche ai fini dell’apprendimento permanenteABILITA' a) Contestualizzare testi e opere letterarie, artistiche scientifiche di differenti epoche e realtà territoriali in rapporto di fronte alla tradizione culturale italiana e di altri popoli, riconoscendo i tratti peculiari o comuni alle diverse culture nella produzione letteraria, artistica, scientifica e tecnologica contemporanea. b). Individuare i caratteri specifici di un testo letterario, scientifico, tecnico, storico, critico ed artistico, riconoscendone i caratteri stilistici e strutturali di testi letterari, artistici, scientifici e tecnologici e le linee di sviluppo storico-culturale della lingua italiana.(analisi del patrimonio artistico riferita, in particolare, al proprio territorio.) COMPETENZA 2 Produrre testi scritti/orali di diversa tipologia e complessitàABILITA' c) Utilizzare il codice lingua in maniera adeguata al contesto comunicativo, sostenendo con argomentazioni coerenti le proprie affermazioni. d. Produrre un testo coerente alla consegna, rispettando i vincoli formali esplicitati nella prova. e. Organizzare gli argomenti intorno a un’idea di fondo utilizzando opportunamente informazioni e i dati. f. Sviluppare le questioni proposte dimostrando capacità critiche. g. Produrre un testo corretto dal punto di vista ortografico, morfosintattico e nell’uso dell’interpunzione. h. Utilizzare il lessico con proprietà, precisione semantica e ricchezza lessicale.
COMPETENZA TRASVERSALE Individuare e utilizzare gli strumenti di comunicazione e di team working più appropriati per intervenire nei contesti organizzativi e professionali di riferimento
UNITÀ TEMATICA N. 1 TITOLO: IL SECONDO OTTOCENTO TEMPI (mesi): settembre - dicembre
COMPETENZE DISCIPLINARI: 1 , 2
Abilità – capacità : a) Contestualizzare testi e opere letterarie, artistiche e scientifiche di differenti epoche e realtà territoriali in rapporto alla tradizione culturale italiana e di altri popoli, riconoscendo i tratti peculiari comuni alle diverse culture nella produzione letteraria, artistica, scientifica e tecnologica contemporaneab) Individuare i caratteri specifici di un testo letterario, scientifico, tecnico, storico, critico ed artistico riconoscendone i caratteristilistici e strutturali di testi letterari, artistici, scientifici e tecnologici e le linee di sviluppo storico-culturale della lingua italiana..(analisi del patrimonio artistico riferita, in particolare, al proprio territorio.)c) Utilizzare il codice lingua in maniera adeguata al contesto comunicativo, sostenendo con argomentazioni coerenti le proprie affermazioni
CONOSCENZE Il Naturalismo Il Verismo e Verga Il Decadentismo: Pascoli- D'Annunzio
UNITÀ TEMATICA N. 2
TITOLO: IL NOVECENTO: Poesia
TEMPI (mesi): dicembre – febbraio
COMPETENZE DISCIPLINARI: 1 , 2
Abilità – capacità: a) Contestualizzare testi e opere letterarie, artistiche e scientifiche di differenti epoche e realtà territoriali in rapporto alla tradizione culturale italiana e di altri popoli, riconoscendo i tratti peculiari comuni alle diverse culture nella produzione letteraria, artistica, scientifica e tecnologica contemporaneab) Individuare i caratteri specifici di un testo letterario, scientifico, tecnico, storico, critico ed artistico riconoscendone i caratteristilistici e strutturali di testi letterari, artistici, scientifici e tecnologici e le linee di sviluppo storico-culturale della lingua italiana..(analisi del patrimonio artistico riferita, in particolare, al proprio territorio.)c) Utilizzare il codice lingua in maniera adeguata al contesto comunicativo, sostenendo con argomentazioni coerenti le proprie affermazioni
CONOSCENZE il Futurismo Ungaretti Saba Montale
UNITÀ TEMATICA N. 3
TITOLO: IL NOVECENTO: Prosa
TEMPI (mesi): marzo – maggio COMPETENZE DISCIPLINARI: 1 , 2 Abilità – capacità a) Contestualizzare testi e opere letterarie, artistiche e scientifiche di differenti epoche e realtà territoriali in rapporto alla tradizione culturale italiana e di altri popoli, riconoscendo i tratti peculiari comuni alle diverse culture nella produzione letteraria, artistica, scientifica e tecnologica contemporaneab) Individuare i caratteri specifici di un testo letterario, scientifico, tecnico, storico, critico ed artistico riconoscendone i caratteristilistici e strutturali di testi letterari, artistici, scientifici e tecnologici e le linee di sviluppo storico-culturale della lingua italiana..(analisi del patrimonio artistico riferita, in particolare, al proprio territorio.)c) Utilizzare il codice lingua in maniera adeguata al contesto comunicativo, sostenendo con argomentazioni coerenti le proprie affermazioni
CONOSCENZE Svevo Pirandello Il Neorealismo
Strumenti Manuale scolastico, materiali da Internet, audiovisivi, testi di diversa tipologia
Tipologia delle rilevazioni Domande flash Interventi, colloqui o relazioni orali
Prove semistrutturate e/o strutturate Correzione di esercizi Questionario Analisi del testo, saggio breve-articolo, tema
UNITÀ TEMATICA N. 4 TITOLO: IMPARIAMO A COMUNICARESviluppo nell’arco dell’anno scolastico COMPETENZA DISCIPLINARE: 2 NOTE ILLUSTRATIVE DEL PERCORSO DIDATTICO La competenza verrà sviluppata attraverso esercitazioni anche secondo le tipologie dell’Esame di Stato.
Strumenti Libro di testo, Giornali, Sussidi audiovisivi, CD-Rom e Internet
Metodologia di lavoro e tipologia delle rilevazioni Relazione scritta o orale; Analisi del testo; Saggio breve – articolo di giornale; tema storico; tema di ordine generale . E' prevista una simulazione della prima prova degli Esami di Stato
METODO DI INSEGNAMENTO (Si riportano le indicazioni generali elaborate dal gruppo disciplinare con opportuni adeguamenti riferiti alla fisionomia della classe e alle scelte del docente nel quadro della libertà di insegnamento). Il metodo di insegnamento sarà improntato alla centralità dell’apprendimento dello studente e al progressivo conseguimento delle competenze, declinate in abilità e conoscenze. L'attività didattica sarà svolta utilizzando i seguenti principi metodologici e le conseguenti tipologie di lezione: Centralità del testo ed approccio ermeneutico Presentazione schematica a cura del docente, soprattutto in occasione dell'introduzione a movimenti ed autori Lezione interattiva, in occasione della lettura diretta dei testi e relative analisi e decodifica Pratica organizzata dell'esposizione orale, della lettura e della produzione scritta Approfondimenti tematici individuali e/o di gruppo Si privilegerà il metodo operativo, che farà dell'alunno il centro attivo della lezione. Si effettueranno una lettura e un’analisi di testi, anche audiovisivi (testi letterari, documenti di vita e di pensiero, brani storico-critici, testi professionalizzanti ), individuale o a gruppi, per pervenire a una sintesi guidata dall'insegnante, del materiale letto e analizzato, per individuare e illustrare i concetti generali. La lezione di tipo tradizionale avrà funzioni quali: introduzione alla lettura, sollecitazione di interesse, commento al testo ove non basti l'apporto guidato degli studenti, integrazione raccordo informativo, aiuto a costruire una sintesi conclusiva dell'unità.
ARTICOLAZIONE DELLE UNITA’ TEMATICHE 1. Il Secondo Ottocento 2. Il Novecento: poesia 3. Il Novecento. prosa4 . Impariamo a comunicare
RECUPEROPer le ore di recupero, si adopereranno le seguenti strategie e metodologie didattiche:
Riproposizione dei contenuti in forma diversificata
Attività guidate a crescente livello di difficoltà Esercitazioni per migliorare il metodo di studio e di lavoro
STRUMENTI DI VERIFICALa verifica ha lo scopo di:
assumere informazioni sul processo di insegnamento-apprendimento in corso per orientarlo o modificarlo secondo le esigenze, controllando l’adeguatezza dei metodi e delle tecniche utilizzate;
accertare il raggiungimento degli obiettivi didattici prefissati; pervenire alla classificazione degli alunni.
La verifica sommativa, effettuata per classificare gli alunni, sarà effettuata al termine di ciascun modulo, attraverso prove orali e verifiche scritte, quali test a risposta aperta e/o a risposta multipla, esercizi di completamento.Le verifiche si fonderanno sul principio della trasparenza quindi gli allievi saranno informati:- degli obiettivi da verificare;- degli elementi di cui di terrà conto ai fini della valutazione,
1. del metro di valutazione adottato ai fini dell’attribuzione del voto.- degli obiettivi da verificare;- degli elementi di cui di terrà conto ai fini della valutazione.- del metro di valutazione adottato ai fini dell’attribuzione del voto.
ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE STATALE“ SCIASCIA e BUFALINO”
ISTITUTO TECNICO ECONOMICO ERICE (TP)
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE
CLASSE V D Indirizzo: Amministrazione Finanza e Marketing
Articolazione: Sistemi Informativi Aziendali
MATERIA: STORIA
INSEGNANTE: Prof.ssa ELISABETTA POMA
Competenze /Abilità disciplinari:
COMPETENZE 1. Riconosce gli aspetti geografici, ecologici, territoriali dell’ambiente naturale ed antropico le connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo, anche correlando la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie e delle tecniche negli specifici campi professionali di riferimento.
ABILITA': a. Restituisce conoscenze adeguate in relazione all’argomento proposto, ricostruendo processi di trasformazione, individuando elementi di persistenza e discontinuità, e i cambiamenti (culturali, scientifico-tecnologici, socio-economici e politico istituzionali). b. Utilizza ed applica categorie, metodi e strumenti della ricerca e/o fonti storiche di diversa tipologia e/o testi di diverso orientamento storiografico per analizzare problematiche del periodo considerato c. Organizza la riflessione coerentemente con l’argomento proposto, utilizzando in modo adeguato gli strumenti espressivi e il lessico specifico (ove previsto dai piani di lavoro, anche in lingua straniera)
UNITÀ TEMATICA N. 1 TITOLO: LA PRIMA GUERRA MONDIALE E I TOTALITARISMI
TEMPI (mesi): Settembre- Dicembre
COMPETENZE DISCIPLINARI: Riconosce gli aspetti geografici, ecologici, territoriali dell’ambiente naturale ed antropico, le connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo, anche correlando la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie e delle tecniche negli specifici campi professionali di riferimento.
ABILITÀ/CAPACITÀa. Restituisce conoscenze adeguate in relazione all’argomento proposto, ricostruendo processi di trasformazione, individuando elementi di persistenza e discontinuità, e i cambiamenti (culturali, scientifico-tecnologici, socio-economici e politico istituzionali). b. Utilizza ed applica categorie, metodi e strumenti della ricerca e/o fonti storiche di diversa tipologia e/o testi di diverso orientamento storiografico per analizzare problematiche del periodo considerato c. Organizza la riflessione coerentemente con l’argomento proposto, utilizzando in modo adeguato gli strumenti espressivi e il lessico specifico (ove previsto dai piani di lavoro, anche in lingua straniera)
CONOSCENZE Conflitti politici e concezioni del potere: La grande guerra- Il primo dopoguerra e la nascita del fascismo in Italia- I totalitarismi Economia e società:La crisi del '29
EVENTUALI NOTE ILLUSTRATIVE DEL PERCORSO DIDATTICO Strumenti Libro di testo, Internet, audiovisivi, fonti di diversa tipologia. Tipologia delle rilevazioni Domande flash Interventi, colloqui o relazioni orali Prove semi strutturate Correzione di esercizi Questionario Produzioni scritte di varia tipologia (tema storico, saggio breve - articolo)
UNITÀ TEMATICA N. 2 TITOLO: IL SECONDO CONFLITTO MONDIALE E IL LUNGO DOPOGUERRA TEMPI (mesi): Gennaio- Marzo
COMPETENZE DISCIPLINARI: 1- Riconosce gli aspetti geografici, ecologici, territoriali dell’ambiente naturale ed antropico, le connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo, anche correlando la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie e delle tecniche negli specifici campi professionali di riferimento.
ABILITÀ/CAPACITÀa. Restituisce conoscenze adeguate in relazione all’argomento proposto, ricostruendo processi di trasformazione, individuando elementi di persistenza e discontinuità, e i cambiamenti (culturali, scientifico-tecnologici, socio-economici e politico istituzionali). b. Utilizza ed applica categorie, metodi e strumenti della ricerca e/o fonti storiche di diversa tipologia e/o testi di diverso orientamento storiografico per analizzare problematiche del periodo consideratoc. Organizza la riflessione coerentemente con l’argomento proposto, utilizzando in modo adeguato gli strumenti espressivi e il lessico specifico (ove previsto dai piani di lavoro, anche in lingua straniera)
CONOSCENZE I conflitti politici e le concezioni del potere: La II Guerra mondiale Il nuovo ordine bipolare e la decolonizzazione La nascita della Repubblica Economia e società: I trena anni gloriosi: dalla ricostruzione al Welfare State
EVENTUALI NOTE ILLUSTRATIVE DEL PERCORSO DIDATTICOStrumenti Libro di testo, Internet, audiovisivi, fonti di diversa tipologia. Tipologia delle rilevazioni Domande flash Interventi, colloqui o relazioni orali Prove semi strutturate Correzione di esercizi Questionario produzioni scritte di varia tipologia (tema storico, saggio breve - articolo)
UNITÀ TEMATICA N. 3 TITOLO: ALLA RICERCA DI UN NUOVO ORDINE MONDIALE TEMPI (mesi): Marzo – maggio.
COMPETENZE DISCIPLINARI: 1- Riconosce gli aspetti geografici, ecologici, territoriali dell’ambiente naturale ed antropico, le connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo, anche correlando la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie e delle tecniche negli specifici campi professionali di riferimento
ABILITÀ/CAPACITÀ
a. Restituisce conoscenze adeguate in relazione all’argomento proposto, ricostruendo processi di trasformazione, individuando elementi di persistenza e discontinuità, e i cambiamenti (culturali, scientifico-tecnologici, socio-economici e politico istituzionali).
b. Utilizza ed applica categorie, metodi e strumenti della ricerca e/o fonti storiche di diversa tipologia e/o testi di diverso orientamento storiografico per analizzare problematiche del periodo considerato c. Organizza la riflessione coerentemente con l’argomento proposto, utilizzando in modo adeguato gli strumenti espressivi e il lessico specifico (ove previsto dai piani di lavoro, anche in lingua straniera)
CONOSCENZE I conflitti politici e concezioni del potere: La crisi dell'ordine bipolare e la fine del comunismo reale; L'Italia e l'Europa verso una nuova identità I conflitti in Medio oriente e il terrorismo Economia e società: L'età globale
EVENTUALI NOTE ILLUSTRATIVE DEL PERCORSO DIDATTICO Strumenti Libro di testo, Internet, audiovisivi, fonti di diversa tipologia. Tipologia delle rilevazioni Domande flash Interventi, colloqui o relazioni orali Prove semi strutturate Correzione di esercizi Questionario Produzioni scritte di varia tipologia (tema storico, saggio breve – articolo)
D. METODO DI INSEGNAMENTO Il metodo di insegnamento sarà improntato sulla centralità dell’apprendimento dello studente e sul progressivo conseguimento delle competenze storiche, declinate in abilità e conoscenze. Si stimolerà lo studente ad avere un ruolo attivo, nella costruzione del sapere storico, inteso come capacità di osservare, valutare e confrontare i fatti storici in una dimensione diacronica e sincronica. In quest’ottica, i contenuti nodali delle unità tematiche saranno presentati come problematiche a cui lo studente, guidato dal docente, dovrà dare risposte desumibili dagli strumenti a sua disposizione. I fenomeni storici verranno affrontati anche a partire dall’analisi di fonti e stimoli di diversa tipologia. In questa fase, essi saranno guidati nell’acquisizione di un metodo di ricerca e di sistematizzazione dei dati raccolti. L’analisi delle problematiche storiche sarà occasione di esercizio del metodo induttivo e di sviluppo delle competenze chiave di cittadinanza.
ARTICOLAZIONE DELLE UNITA’ TEMATICHE 1-La Prima Guerra Mondiale e i Totalitarismi2-Il Secondo conflitto mondiale e il lungo dopoguerra3-Alla ricerca di un nuovo ordine mondiale
RECUPEROPer le ore di recupero, si adopereranno le seguenti strategie e metodologie didattiche:
Riproposizione dei contenuti in forma diversificataAttività guidate a crescente livello di difficoltà Esercitazioni per migliorare il metodo di studio e di lavoro
STRUMENTI DI VERIFICALa verifica ha lo scopo di:
assumere informazioni sul processo di insegnamento-apprendimento in corso per orientarlo o modificarlo secondo le esigenze, controllando l’adeguatezza dei metodi e delle tecniche utilizzate;
accertare il raggiungimento degli obiettivi didattici prefissati; pervenire alla classificazione degli alunni.
La verifica sommativa, effettuata per classificare gli alunni, sarà effettuata al termine di ciascun modulo, attraverso prove orali e verifiche scritte, quali test a risposta aperta e/o a risposta multipla, esercizi di completamento.Le verifiche si fonderanno sul principio della trasparenza quindi gli allievi saranno informati:- degli obiettivi da verificare;- degli elementi di cui di terrà conto ai fini della valutazione,- del metro di valutazione adottato ai fini dell’attribuzione del voto.
VALUTAZIONE PERIODICA E FINALEOltre che ai risultati delle prove sommative, per la valutazione dei discenti, si terrà conto di altri elementi concordati in seno al Consiglio di Classe quali l’impegno, la partecipazione in classe, la progressione rispetto al livello di partenza. Per le valutazioni si fa riferimento alla griglia prevista dal P.O.F. d’Istituto. Si utilizzerà tutta la scala di valori a disposizione (da 1 a 10) in modo da stimolare gli allievi a dare il massimo rendimento anche in considerazione dell’attribuzione del credito formativo.
VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTOIl comportamento degli studenti sarà oggetto di valutazione collegiale da parte del Consiglio di Classe in sede di scrutinio intermedio e finale, sulla base di fattori, inseriti nel POF, quali la partecipazione al dialogo educativo, l’impegno, la diligenza nello studio, necessari per l’attribuzione del voto di condotta.
ISTITUTO D’ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
SCIASCIA E BUFALINO - ERICE
ANNO SCOLASTICO 2014-2015
Classe V Sez. D - SIA
Materia: Economia Aziendale
Insegnante: Prof. Pietro Castiglione
PIANO DI LAVORO
FINALITA' DELL'INSEGNAMENTOIn questa classe si completa la formazione professionale ricomponendo, rispetto a strutture aziendali più complesse, la visione globale d’azienda impostata nel terzo anno.I punti qualificanti riguardano: la struttura e la funzione di alcune aziende tipiche (industriali, bancarie e di
erogazione) che andranno viste anche in relazione al processo di internazionalizzazione in atto;
lo studio approfondito dei bilanci e della normativa fiscale, lo studio delle strategie d’impresa viste come strumento di integrazione e sintesi di
quanto appreso nel corso degli studi.Alla fine dell’anno scolastico l’allievo dovrà essere in grado di:2. riconoscere gli aspetti che caratterizzano la gestione delle diverse aziende con i
rispettivi cicli economici, finanziari, produttivi ed applicarvi le relative tecniche amministrativo-contabili;
3. analizzare ed elaborare piani e programmi, interpretare e redigere bilanci, calcolare e valutare indici relativamente ai vari tipi di impresa e di situazione aziendale;
4. collegare principi e tecniche di revisione dei bilanci alle finalità di controllo.Al raggiungimento degli obiettivi trasversali previsti per questo anno di corso si perverrà accentuando l’autonomia dell’allievo nell’affrontare e risolvere casi di complessità crescente.
ARTICOLAZIONE DELLA DISCIPLINA
Unità A – Aspetti economico-aziendali delle imprese industrialiIn questa unità esamineremo le principali tipologie delle imprese industriali, iniziando
dalle caratteristiche generali e dai riflessi che queste hanno sulla struttura del patrimonio e dell’organizzazione aziendale. Approfondiremo poi le tematiche, in parte già note, relative alla gestione di queste aziende e al loro sistema informativo contabile, occupandoci, in particolare, della contabilità generale ed esaminando le fondamentali scritture d’esercizio e di assestamento fino alla formazione del bilancio d’esercizio.
Obiettivi di apprendimento Conoscenze i caratteri della produzione industriale le principali classificazioni delle imprese industriali i settori e le scelte operative che caratterizzano la gestione delle imprese industriali la contabilità generale: alcune scritture d’esercizio tipiche delle imprese industriali le scritture di assestamento dei conti a fine esercizio il bilancio d’esercizio
Abilità riconoscere e classificare le imprese industriali individuare, in casi concreti, il tipo di struttura patrimoniale delle imprese
industriali individuare i tipici settori della gestione e i processi che li determinano comporre le tipiche scritture d’esercizio, di assestamento e di chiusura che
caratterizzano la contabilità generale delle imprese industriali redigere il bilancio d’esercizio secondo le norme del Codice Civile
Competenze comprendere l’organizzazione e la gestione strategica delle imprese industriali gestire il sistema delle rilevazioni aziendali riconoscere la funzione informativa del bilancio
Lezioni Le imprese industriali: generalità e classificazioni – la gestione delle imprese
industriali e i suoi processi – i settori e gli aspetti della gestione – la contabilità generale e il Piano dei conti delle imprese industriali – le scritture relative alle immobilizzazioni materiali – i contributi pubblici alle imprese – assestamenti di fine esercizio: completamenti e integrazioni – assestamenti di fine esercizio: rettificazioni e ammortamenti – scritture di fine periodo – il bilancio d’esercizio: funzioni e principi – il sistema informativo di bilancio secondo il Codice Civile – lo Stato patrimoniale – il Conto economico – la Nota integrativa – i criteri di valutazione – la Relazione sulla gestione e l’informativa supplementare – il bilancio in forma abbreviata – la struttura del bilancio secondo i principi contabili IAS/IFRS.
Tempi di attuazione Settembre – Ottobre - Novembre
Unità B – Le analisi di bilancio per indici e per flussi e la revisione legale dei contiPer capire se un’impresa opera in condizioni che ne rendano possibile la sopravvivenza, occorre analizzarne con attenzione i dati di bilancio per cogliere lo “stato di salute” (patrimoniale, finanziario ed economico) della gestione. In questa unità esamineremo la metodologia delle analisi per indici, partendo dalla rielaborazione dello Stato patrimoniale e del Conto economico per proseguire con il calcolo e l’interpretazione dei principali indicatori che se ne possono ricavare. Mediante l’analisi per flussi, poi, vedremo come si redigono i rendiconti finanziari, documenti che fanno percepire in quale misura i fenomeni (reddituali e patrimoniali) che hanno caratterizzato la gestione hanno determinato la variazione complessiva delle
risorse finanziarie dell’azienda. Concluderemo, infine, con alcuni cenni alla normativa sulla revisione legale dei conti.
Obiettivi di apprendimento Conoscenze le funzioni e gli obiettivi delle analisi per indici e per flussi le fasi dei processi di analisi e i criteri di riclassificazione dei bilanci i diversi tipi di indicatori: la classificazione, il calcolo e l’impiego degli stessi il coordinamento degli indici di bilancio e la loro lettura unitaria la metodologia di analisi dei flussi di Ccn e di cassa e la formazione dei relativi
rendiconti finanziari le tipologie di auditing e la funzione dei revisori la revisione legale dei conti: procedure e tipi di giudizio sul bilancio
Abilità riclassificare il bilancio in funzione delle analisi calcolare i principali indici di bilancio coordinare gli indici a sistema e redigere una relazione interpretativa determinare il flusso finanziario prodotto dalla gestione reddituale ricostruire e rappresentare le variazioni finanziarie “patrimoniali” redigere il rendiconto finanziario dei flussi di Ccn e dei flussi di cassa redigere una relazione interpretativa del rendiconto finanziario leggere e interpretare una relazione di revisione del bilancio
Competenze analizzare ed interpretare i dati di bilancio individuare e accedere alla normativa pubblicistica, civilistica e fiscale con
particolare riferimento alle attività aziendali
LezioniL’interpretazione della gestione e le analisi di bilancio – la riclassificazione finanziaria dello Stato patrimoniale – la rielaborazione del Conto economico – l’analisi della situazione patrimoniale – l’analisi della struttura finanziaria – l’analisi della struttura economica – il coordinamento degli indici di bilancio – analisi sequenziali di bilancio: esame di un caso – analisi di bilancio per flussi: generalità – la metodologia dell’analisi dei flussi di capitale circolante netto – il rendiconto delle variazioni di capitale circolante netto – il rendiconto finanziario delle variazioni di liquidità - la revisione della contabilità e del bilancio: norme e procedure.
Tempi di attuazione Dicembre - Gennaio
Unità C – Le imposte sul reddito d’impresaLa disciplina civilistica che regola la redazione del bilancio d’esercizio si discosta, talvolta anche in modo assai significativo, dalla normativa fiscale in materia di determinazione del reddito d’impresa.In questa unità, allora, dopo aver esaminato i fondamentali principi fiscali relativi al reddito d’impresa, analizzeremo le principali norme da cui scaturiscono le variazioni da apportare al reddito di bilancio per trasformarlo nel reddito fiscale. A tal fine ci avvarremo di opportune esemplificazioni concrete e ci soffermeremo, in particolare, sul procedimento di determinazione dell’IRES e dell’IRAP.
Obiettivi di apprendimento Conoscenze il concetto di reddito d’impresa ai fini fiscali i principi fondamentali ai quali si ispirano le norme fiscali sui componenti del
reddito d’impresa la relazione tra il reddito contabile e il reddito fiscale le norme del TUIR relative ai principali componenti del reddito d’impresa e le
conseguenti variazioni fiscali in aumento e in diminuzione le imposte che colpiscono il reddito d’impresa la differenza tra variazioni permanenti e variazioni temporanee: imposte differite e
imposte anticipate la dichiarazione dei redditi d’impresa e i versamenti Ires e Irfef l’Irap: nozioni generali e base imponibile
Abilità individuare i soggetti ai quali imputare i redditi d’impresa cogliere le cause delle divergenze tra reddito di bilancio e reddito fiscale applicare il metodo LIFO a scatti per la valutazione fiscale delle rimanenze calcolare gli ammortamenti fiscalmente deducibili valutare la deducibilità fiscale delle spese di manutenzione, riparazione,
ammodernamento, ecc. individuare e determinare le principali variazioni fiscali in aumento e in
diminuzione del reddito d’impresa calcolare l’Ires dovuta e quella di competenza calcolare l’Irap di una S.p.A. industriale
Competenze determinare le imposte dirette individuare le differenze tra valutazione civilistica e fiscale. calcolare il reddito fiscale d'impresa e le basi imponibili per ciascuna imposta
diretta
LezioniIl reddito fiscale d’impresa: concetto e principi generali – i ricavi, le plusvalenze e le sopravvenienze attive – altri componenti positivi del reddito fiscale d’impresa – la valutazione fiscale delle rimanenze – l’ammortamento delle immobilizzazioni materiali e immateriali – i canoni di leasing e le spese di manutenzione e riparazione – la svalutazione fiscale dei crediti commerciali – il trattamento fiscale degli interessi passivi – altri componenti negativi del reddito d’impresa – la liquidazione e il versamento delle imposte sul reddito: l’Ires – l’Irap e la sua determinazione – imposte differite e imposte anticipate.
Tempi di attuazione Febbraio
Unità D – La pianificazione strategica e il sistema di programmazione e controllo della gestione
In un ambiente dinamico e complesso, la gestione delle imprese deve fondarsi su una razionale attività di previsione, di programmazione e di controllo. In questa unità parleremo della gestione strategica d’impresa, analizzandone le fasi fondamentali, ed esamineremo poi gli strumenti di programmazione e di controllo della gestione, con particolare riferimento alle varie metodologie di calcolo dei costi e al loro impiego nelle scelte gestionali. Affronteremo, inoltre, le tematiche relative all’elaborazione del budget d’esercizio e all’impiego del sistema di reporting per analizzare e valutare i risultati raggiunti. Infine, tratteremo del business plan, esaminandone la funzione, la struttura e i contenuti. Obiettivi di apprendimento Conoscenze il processo di pianificazione strategica e le sue fasi la programmazione e il controllo della gestione l’oggetto della contabilità analitica e le differenze con la contabilità generale le principali classificazioni e la metodologia di calcolo dei costi la break-even analysis i costi standard e il sistema di budgeting il sistema di reporting il business plan
Abilità classificare i costi secondo vari criteri rappresentare graficamente i costi fissi e i costi variabili calcolare i costi di prodotto e di processo secondo configurazioni a costi pieni e a
costi variabili applicare la break-even analysisi a concreti problemi aziendali
risolvere alcuni problemi di scelta redigere i budget settoriali e il budget d’esercizio analizzare gli scostamenti tra dati standard e dati effettivi e individuare interventi
correttivi costruire business plan
Competenze applicare i principi e gli strumenti della programmazione e del controllo di
gestione, analizzandone i risultati
LezioniLa gestione strategica d’impresa – la definizione degli obiettivi e l’analisi dell’ambiente – la formulazione e la realizzazione del piano strategico - il controllo dei costi: la contabilità analitica – i costi delle imprese industriali: classificazioni e configurazioni – la metodologia del calcolo dei costi di prodotto – la contabilità a costi pieni o full costing – la contabilità a costi variabili o direct costing – l’activity based costing – i costi nelle decisioni aziendali – la break-even analysis – il controllo di gestione e i suoi strumenti – il budget annuale e la sua articolazione – la formazione dei budget settoriali – il budget degli investimenti e il budget finanziario – il budget generale d’esercizio – il controllo budgetario e il sistema di reporting – l’analisi degli scostamenti nei costi – l’analisi degli scostamenti nei ricavi e nel risultato industriale – il business plan: parte descrittiva – il business plan: il piano economico-finanziario
Tempi di attuazioneMarzo - Aprile
Unità E – politiche di mercato e piani di marketingQuesta unità è interamente dedicata alla trattazione delle strategie di marketing messe in atto da Apple per i suoi prodotti e aiuta a comprendere il ruolo delle strategie nel creare una “brand image” di particolare successo.
Obiettivi di apprendimento Conoscenze il marketing: concetto, tipologia e funzioni il piano di marketing: concetto, elaborazione, attuazione e verifica gli strumenti di marketing: ciclo di vita del prodotto, politiche di vendita, attività
promozionali
Abilità raccogliere dati, elaborarli e interpretarli per studiare il comportamento dei
consumatori e delle imprese concorrenti collaborare all’elaborazione di piani di marketing in relazione alle politiche di
mercato di un’azienda individuare, in casi ipotizzati, il marketing mix per il lancio di nuovi prodotti
rappresentare graficamente (in casi concreti) gli andamenti delle vendite e individuare le fasi del ciclo di vita di un prodotto
Competenze riconoscere e interpretare le tendenze dei mercati locali, nazionali e globali per
coglierne le ripercussioni in un dato contesto inquadrare l’attività di marketing nel ciclo di vita dell’azienda e realizzare
applicazioni con riferimento a specifici contesti e a diverse politiche di mercato
LezioniLa strategia di marketing – i prodotti del nuovo millennio: iPod e iTunes – l’innovazione di prodotto: l’iPhone, un cellulare rivoluzionario – la scelta controcorrente: l’Apple Store - Smartphone Wars: il confronto tra Apple e samsung – il futuro.
Tempi di attuazioneMaggioMETODI DI INSEGNAMENTOI vari argomenti del programma saranno svolti facendo ricorso a diverse metodologie per sviluppare negli studenti abilità e competenze diverse in funzione degli obiettivi fissati: la lezione frontale nei momenti introduttivi e di raccordo tra le varie unità
didattiche; lo studio dei casi, per sviluppare la capacità di costruzione di modelli ed evitare un
apprendimento meccanicistico e frammentario; la scoperta guidata per sviluppare la creatività; il problem solving per sviluppare le capacità logiche; esercitazioni individuali guidate dal docente ed esercitazioni di gruppo allo scopo di
consolidare le conoscenze acquisite.
STRUMENTI DI LAVOROSaranno utilizzati: il libro di testo, altri testi per argomenti particolari e per approfondimenti, quotidiani economici, riviste specializzate, il Codice civile, il TUIR, manuali tecnici, sussidi multimediali e lavagna interattiva multimediale.
LABORATORIO INFORMATICOL’utilizzo del laboratorio è previsto durante l’intero anno per un’ora settimanale.Le maggiori competenze informatiche acquisite dagli studenti permetteranno una più efficace integrazione interdisciplinare nell'analisi di problemi aziendali scelti per sviluppare la metodologia di lavoro concordata.
ATTIVITA’ INTEGRATIVEL’efficacia dell’insegnamento sarà verificata periodicamente tramite l’analisi dei risultati dell’intera classe.
Qualora detti risultati si ritenessero insoddisfacenti, in riferimento agli obiettivi minimi prefissati, si imposterà un lavoro di recupero generale o personalizzato impiegando metodologie e strumenti diversi da quelli usati in precedenza nello svolgimento delle unità didattiche.
VERIFICHE E VALUTAZIONELe verifiche formative per il controllo in itinere del processo di apprendimento saranno effettuate con modalità differenti quali domande orali, dibattiti, esercitazioni individuali o di gruppo, controllo del lavoro svolto a casa.Le verifiche sommative per il controllo del profitto ai fini della valutazione saranno proposte al termine delle varie unità didattiche o alla fine di unità didattiche tra loro collegate. Si utilizzeranno i parametri di valutazione definiti dal Dipartimento disciplinare e concordati con il Consiglio di classe, tenuto conto degli orientamenti del Collegio dei docenti. In particolare, nella valutazione finale, si terrà conto dei livelli di partenza dei singoli alunni e del gruppo classe e dei progressi o regressi constatati.Le verifiche orali e scritte saranno strutturate in modo da considerare la conoscenza, la comprensione, la capacità di applicazione, la capacità di analisi, la capacità di sintesi.Erice, 25/11/2014 L’insegnante
Prof. Pietro Castiglione
ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE STATALE
“ SCIASCIA e BUFALINO”
ISTITUTO TECNICO ECONOMICO
ERICE (TP)
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE
CLASSE 5 D
Indirizzo: Amministrazione Finanza e Marketing
Articolazione: Sistemi Informativi Aziendali
Disciplina: Informaticaprof. Giuseppe Spezia
Competenze disciplinari:
Utilizzare le reti e gli strumenti informatici
Interpretare i sistemi aziendali nei loro modelli, processi e flussi informativi
Utilizzare i sistemi informativi aziendali e gli strumenti di comunicazione integrata d’impresa per gestire il sistema delle rilevazioni aziendali e realizzare attività comunicative
UNITÀ TEMATICA N. 1TITOLO: I sistemi operativi
TEMPI (ore): 15 TEMPI (mesi): settembre - novembre
COMPETENZE DISCIPLINARI: 1, 3ABILITÀ/CAPACITÀ CONOSCENZEa. Comprendere il funzionamento dei sistemi operativi
Classificazione dei sistemi operativiSistemi operativi per ambienti batch,real time e time sharingIl kernel: politiche di scheduling dellaCPU, processi,thread, interrupt econtext switchConcorrenza e multiprogrammazioneMutua esclusioneGerarchie di memoriaMemoria virtuale, tecniche di overlayCenni alla gestione delle perifericheIl file system
UNITÀ TEMATICA N. 2TITOLO: Progettazione database: approfondimenti
TEMPI (ore): 25 TEMPI (mesi): durante tutto l’anno
COMPETENZE DISCIPLINARI: 2,3ABILITÀ/CAPACITÀ CONOSCENZEb. Documentare con metodologie standard le fasi di raccolta, archiviazione e utilizzo deidati
Progettazione Data BaseIl livello concettuale (il modello Entity/Relationship: Entità, Associazioni, Attributi )Il modello logicoIl Linguaggio SQL: approfondimenti
EVENTUALI NOTE ILLUSTRATIVE DEL PERCORSO DIDATTICORevisione e approfondimenti di argomenti dello scorso anno. In particolare l’approfondimento verrà portato avanti partendo dallo svolgimento di esercizi tratti da prove dell’Esame di Stato degli anni passati
UNITÀ TEMATICA N. 3
TITOLO: Applicazioni di rete
TEMPI (ore): 25 TEMPI (mesi): ottobre novembre
COMPETENZE DISCIPLINARI: 1
ABILITÀ/CAPACITÀ CONOSCENZE
c. Progettare, realizzare e pubblicare siInternet pagine web statiche e
Accessibilità, validazione e usabilità di un sitoUtilizzo dei CSSIl web 2.0
dinamiche Script lato serverGenerazione pagine web dinamicheActive Server PagesSQL embedded
UNITÀ TEMATICA N. 4
TITOLO: reti e internet
TEMPI (ore): 35 TEMPI (mesi): gennaio - marzo
COMPETENZE DISCIPLINARI: 1
ABILITÀ/CAPACITÀ CONOSCENZE
d. Organizzare la comunicazione in rete permigliorare i flussi informativi
Introduzione alle reti di computerIl modello client/serverClassificazione per estensioneClassificazione delle LAN per topologiaClassificazione per modalità diApparati di rete (hub, switch, router)La commutazione di circuito e lacommutazione di pacchettoIl modello ISO/OSIInternetStoria e architettura InternetIndirizzi IPProtocollo TCPNomenclatura dei domini (DNS)ISP e indirizzi pubbliciWWW e i serviziWeb server e protocolliPosta elettronica (POP, SMTP, IMAP)Impatti delle applicazioni multimediali
sulle retiLa sicurezza in reteTipologie di attacchiMeccanismi di controllo degli accessiMetodi di prevenzioneBackup e RestoreFirewallCrittografia e firma digitalePosta elettronica certificataScambio sicuro di informazioni via web:protocolli sicuriWireless e mobile computingCenni sui tipi di trasmissioneModulazione del segnalePrincipali standard wirelessProblemi caratteristici delle applicazionimobili e senza fili (interferenze,intercettabilità, roaming)Access point e schede di reteTecniche di sicurezza nelle reti Wireless
METODOLOGIE
Le indicazioni metodologiche sono volte ad individuare delle strategie operative intese a creare
situazioni problematiche dove l’alunno sarà portato prima a formulare un’ipotesi di soluzione, poi a
ricercare la soluzione più idonea.
L’insegnamento per problemi non esclude però che il docente faccia ricorso e alla lezione frontale e
ad esercizi di tipo applicativo allo scopo di consolidare le nozioni apprese dagli allievi e per fare
acquisire loro una sicura padronanza dei procedimenti risolutivi.
Nel predisporre l’itinerario didattico si farà in modo da mettere in luce analogie e connessioni tra
argomenti appartenenti al modulo, allo scopo di realizzare l’integrazione e di facilitare la
comprensione degli stessi da parte degli allievi.
Continui input saranno di stimolo agli alunni per un apprendimento attivo e partecipe, in modo che
essi saranno i veri protagonisti delle attività svolte in classe usufruendo della guida continua del
docente.
L’azione didattica faciliterà l’apprendimento e nello stesso tempo il recupero di alunni che mostrano
difficoltà e carenze.
Per ogni modulo saranno predisposte delle ore per eventuali recuperi o approfondimenti in base ai
risultati ottenuti dalle verifiche formative e sommative. Per quanto riguarda il recupero si effettuerà
un ripasso delle conoscenze fondamentali con mappe concettuali o facendo uso della didattica
breve, lavori di gruppo con leader ecc.
L’attività di approfondimento si attuerà tramite la risoluzione di problematiche interdisciplinari legati
soprattutto a problemi di economia aziendale e matematica.
Inoltre, in sede di consiglio di classe si segnaleranno quegli alunni, se è necessario, per indirizzarli
agli interventi didattici-educativi.
VERIFICHE FORMATIVE E SOMMATIVE, VALUTAZIONE
Per la valutazione di ogni singolo alunno si terrà conto del livello di partenza, della sua
partecipazione al dialogo educativo, del suo impegno, della sua capacità di analisi e di
rielaborazione e del profitto raggiunto. La valutazione, quindi, non si limiterà solamente ad un
controllo dell’abilità nella risoluzione dei problemi ma verterà su tutte le tematiche, tenendo conto se
ogni alunno ha raggiunto pienamente o parzialmente le finalità e gli obiettivi stabiliti.
Durante il corso dell’anno si procederà ad effettuare delle verifiche formative che servono per il
controllo in itinere del processo di apprendimento e sono collocate alla fine di ogni unità didattica. Si
proporranno test, esercizi su traccia interrogazioni breve, lavori di gruppo, laboratorio ecc. Alla fine
di ogni modulo (composto di una o più unità didattiche) si effettueranno le verifiche sommative per il
controllo del profitto e il raggiungimento degli obiettivi prefissati. Tale verifica consisterà nella
risoluzione di esercizi e problemi con difficoltà di diverso livello. Il numero delle verifiche sommative
previste sono almeno due scritte e due orali per ogni quadrimestre. La scala adottata per la
misurazione della valutazione sono i numeri che vanno da uno a dieci. Per assicurare la trasparenza
sarà comunicato il voto e la griglia di valutazione (per i compiti scritti) e commentando il perché del
voto attribuito, cioè quali sono stati gli elementi presi in considerazione.
ISTITUTO D’ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE “Sciascia e Bufalino “- Erice
Anno scolastico 2014/2015
Classe 5 D SIA (Sistemi Informativi Aziendali)Materia: Lingua Inglese
Insegnante: Bandiera PaolaIl docente di “Seconda lingua comunitaria” concorre a far conseguire allo studente, al termine del percorso quinquennale i seguenti risultati di apprendimento relativi al profilo educativo, culturale e professionale:
stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali ed internazionali sia in una prospettiva interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro;
individuare ed utilizzare le moderne forme di comunicazione visiva e multimediale, anche con riferimento alle strategie espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete;
utilizzare i linguaggi settoriali delle lingue straniere previste dai percorsi di studio per interagire in diversi ambiti e contesti di studio e di lavoro;
utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento disciplinare.
La disciplina, nell’ambito della programmazione del Consiglio di Classe, concorre in particolare al raggiungimento dei seguenti risultati di apprendimento, espressi in termini di competenze :· padroneggiare la lingua inglese per scopi comunicativi e utilizzare i linguaggi settoriali relativi ai percorsi di studio, per interagire in diversi ambiti e contesti professionali, al livello B2 del quadro comune europeo di riferimento per le lingue (QCER)· utilizzare e produrre strumenti di comunicazione visiva e multimediale, anche con riferimento alle strategie espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete· redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni professionali· individuare e utilizzare gli strumenti di comunicazione e di team working più appropriati per intervenire nei contesti organizzativi e professionali di riferimento.L’acquisizione progressiva dei linguaggi settoriali è guidata dal docente con opportuni raccordi con le altre discipline, linguistiche e d’indirizzo, con approfondimenti sul lessico specifico e sulle particolarità del discorso tecnico, scientifico, economico, e con leattività svolte con la metodologia Clil. Per realizzare attività comunicative riferite ai diversi contesti di studio e di lavoro sono utilizzati anche gli strumenti della comunicazione multimediale e digitale.
Nell’ambito del quinto anno, come indicato nelle linee guida ministeriali, l’insegnamento della “Lingua inglese” si articola in conoscenze e abilità, riconducibili, in linea generale, al livello B2 del QCER:
CONOSCENZE ABILITA’
Aspetti socio-linguistici e paralinguistici della comunicazione in relazione ai contesti di studio e di lavoro.
Strategie di esposizione orale e d’interazione in contesti di studio e di lavoro.
Strutture morfosintattiche adeguate alle tipologie testuali e ai contesti d’uso.
Principali tipologie testuali, comprese quelle tecnico-professionali, loro caratteristiche e organizzazione del discorso;
Modalità di produzione di testi comunicativi relativamente complessi, scritti e/o orali, continui e non continui, anche con l’ausilio di strumenti multimediali e per la fruizione in rete.
Strategie di comprensione globale e selettiva di testi relativamente complessi, scritti, orali e multimediali, anche in rete, riguardanti argomenti di attualità, di studio e di lavoro.
Lessico e fraseologia convenzionale per affrontare situazioni sociali e di lavoro; varietà di registro e di contesto.
Lessico e fraseologia di settore codificati da organismi internazionali.
Tecniche d’uso dei dizionari, mono e bilingue, anche settoriali, multimediali e in rete.
Modalità e problemi basilari della traduzione di testi tecnici .
Aspetti socio-culturali della lingua e dei Paesi in cui è parlata.
Aspetti socio-culturali inerenti il settore di studio e di lavoro dei Paesi di cui si studia la lingua.
Esprimere e argomentare con relativa spontaneità le proprie opinioni su argomenti generali, di studio o di lavoro nell’interazione con un parlante anche nativo.
Utilizzare strategie nell’interazione e nell’esposizione orale in relazione ai diversi contesti personali, di studio e di lavoro.
Comprendere testi orali in lingua standard, riguardanti argomenti noti d’attualità, di studio e di lavoro, cogliendone idee principali ed elementi di dettaglio.
Comprendere globalmente, utilizzando appropriate strategie, brevi messaggi radio-televisivi e filmati divulgativi riguardanti l’attualità, argomenti di studio e di lavoro.
Comprendere, testi scritti relativamente complessi, continui e non continui, riguardanti argomenti di attualità, di studio e di lavoro, cogliendone le idee principali, dettagli e punto di vista.
Utilizzare le principali tipologie testuali, anche tecnico-professionali, rispettando le costanti che le caratterizzano.
Produrre, in forma scritta e orale, testi generali e tecnico-professionali coerenti e coesi, riguardanti esperienze, processi e situazioni relativi al proprio settore di indirizzo.
Utilizzare il lessico di settore, compresa la nomenclatura internazionale codificata.
Utilizzare i dizionari, compresi quelli settoriali, multimediali e in rete, ai fini di una scelta lessicale appropriata ai diversi contesti.
Trasporre in lingua italiana brevi testi scritti nella lingua comunitaria relativi all’ambito di studio e di lavoro e viceversa.
Riconoscere la dimensione culturale della lingua ai fini della mediazione linguistica e della comunicazione interculturale.
PIANO DI LAVORO
Situazione Di Partenza
La classe V D SIA è formata da 19 alunni, 4 ragazze e 15 ragazzi di cui uno diversamente abile con curriculo differenziato. Si tratta di alunni noti, provenienti dalla IV A Mercurio dell’anno scolastico precedente ad eccezione di un ragazzo proveniente da scuola privata la cui frequenza è discontinua. La classe si presenta sufficientemente disciplinata, sebbene qualcuno abbia la tendenza a polemizzare e disturbare. Riguardo alla preparazione, un gruppo di alunni stenta ad interagire in lingua straniera. Le difficoltà di comprensione ed espressione sono principalmente dovute a un limitato bagaglio lessicale e a carenze nelle quattro abilità di base. D’altro canto non mancano nella classe elementi di spicco per interesse verso la disciplina, motivazione allo studio e preparazione, alcuni di essi hanno partecipato, nei due anni precedenti, al partenariato Comenius “ The World’s 8th Wonder is in Europe , in my Town/Region”. L’alunno Ventimiglia ha anche trascorso tre settimane di ottobre a Londra per lo stage linguistico del nostro Istituto, al termine del quale ha conseguito la certificazione B2.Gli obiettivi generali di apprendimento e le modalità di verifica e valutazione sono specificati nella programmazione didattica del dipartimento di lingue straniere concordata all’inizio dell’anno scolastico.
Libri di testo: In Business - Longman
Obiettivi Specifici di Apprendimento
MODULO UNO BUSINESS COMMUNICATION
Offers and Replies; Orders and RepliesPREREQUISITI
Competenza nelle quattro abilità di base;
Conoscenze generali sull’economia ed il commercio mediate dalle discipline dell’area di indirizzo.
OBIETTIVI DEL MODULOComprendere ed analizzare il contenuto globale e le informazioni dettagliate di lettere
commerciali;
Saper interagire al telefono su argomenti inerenti il modulo;
Comprendere ed utilizzare il lessico e la terminologia settorialì
METODOLOGIAApproccio comunicativo;
Lezione interattiva;
Pair work/ group work;
Skills development.
STRUMENTILibro di testo;
Lavagna interattiva;
Laboratorio multimediale;
VERIFICATests di varia tipologia (true/false, multiple choice, fill in the blanks, odd man out, paragraph reordering, guided writing, translation, ) per le verifiche formative e sommative;
TEMPI settembre-ottobre e febbraio-marzo
MODULO DUE - BUSINESS THEORYInternational Trade; Banking; Green Economy; Globalisation
PREREQUISITI5. Competenza nelle quattro abilità di base;
6. Conoscenze generali sull'economia ed il commercio mediate dalle discipline dell'area di indirizzo.
COMPETENZE 7. Comprendere il senso globale di conversazioni e relazioni inerenti argomenti
economico-commerciali;
8. Comprendere e riferire le informazioni principali di un testo scritto ;
9. Comprendere ed utilizzare lessico e registro specifici;
METODOLOGIA
10. Approccio comunicativo;
11. Lezione interattiva;
12. Pair work/ group work;
13. Skills development.
STRUMENTI14. Libro di testo;
15. Lavagna;
16. Lavagna interattiva;
17. Laboratorio multimediale
VERIFICA
Tests di varia tipologia (true/false, multiple choíce, fill in the blanks, odd man out, paragraph reordering, guided writing, translation) per le verifiche formative e sommative; Esposizione degli argomenti studiati come verifica orale sommativa
TEMPI novembre-dicembre-gennaio
MODULO TRE CULTURAL PROFILES
UK –USA - EU
PREREQUISITI Competenza nelle quattro abilità di base;
Conoscenza dì alcuni aspetti socio-culturali dei principali paesi anglofoni ed Unione Europea.
OBIETTIVI DEL MODULO Descrivere eventi e processi inerenti la sfera economico culturale con chiarezza
logica ed accettabile correttezza formale e lessicale;
Usare la lingua con adeguata consapevolezza dei significati culturali da essa veicolati;
Operare confronti tra la realtà socio-economica di appartenenza e quella dei paesi anglofoni.
METODOLOGIA Approccio comunicativo;
Lezione interattiva;
Pair work/ group work;
Skills development.
STRUMENTI Libro di testo;
Lavagna interattiva;
Laboratorio multimediale;
VERIFICATests di varia tipologia (true/false, multiple choice, fill in the blanks, odd man out, paragraph reordering, guided writing, translation) per le verifiche formative e sommative; Esposizione degli argomenti studiati come verifica orale sommativa
TEMPI aprile-maggio
IL DOCENTE Paola Bandiera
QUADRO PROGETTUALERELATIVO ALL’INSEGNAMENTO
ANNO SCOLASTICO 2014-2015
CLASSE V
SEZIONE D
CORSO SIA
DISCIPLINA MATEMATICA
DOCENTE MANCUSO
SEZIONE 1 - Progettazione dell’attività formativa curricolareA – Moduli e relative unità didattiche
ALBERO DEI MODULI
N° MODULO1(TEMATICA) MESI
1 LE FUNZIONI REALI DI DUE VARIABILI REALI.SettembreOttobreNovembre
2 APPLICAZIONE DELL’ANALISI NELL’ECONOMIA Dicembre
N° MODULO2(TEMATICA) MESI
3 LA RICERCA OPERATIVA.GennaioFebbraio marzo
4 STATISTICAAprile
Maggiogiugno
MODULO N° 1TITOLO LE FUNZIONI REALI DI DUE VARIABILI REALI
PREREQUISITI Limiti. Derivate.
COMPETENZE D’USCITA
Risolvere graficamente semplici disequazioni e sistemi di disequazioni in due variabiliDeterminare e rappresentare graficamente il dominio di funzioni di due variabiliConoscere i concetti di derivata parziale di funzioni di più variabili.Determinare massimi e minimi liberi o vincolati di funzioni di due variabili con le derivate parziali.Calcolare il massimo e il minimo assoluto di una funzione in un insieme.
DESCRITTORI DI COMPETENZE
Sa risolvere graficamente semplici disequazioni e sistemi di disequazioni in due variabiliSa determinare e rappresentare graficamente il dominio di funzioni di due variabiliSa i concetti di derivata parziale di funzioni di più variabili.Sa determinare massimi e minimi liberi o vincolati di funzioni di due variabili con le derivate parziali.Sa calcolare il massimo e il minimo assoluto di una funzione in un insieme.
VERIFICHE SOMMATIVEEsercizi x Colloquio orale x Prova scritta x x
UNITÀ DIDATTICA N° 1
TITOLO IL SISTEMA DI RIFERIMENTO NELLO SPAZIO
OBIETTIVI Conoscere l’espressione analitica di funzione di due o più variabili reali
CONTENUTI
Coordinate cartesiane nello spazio Funzione di due variabili reali.
.
METODI
Lezione frontale x Lavoro di gruppo x Problem
solving
x
STRUMENTILibro di testo x Biblioteca Riviste e Giornali
SPAZIaula x Lab. linguistico Lab. informatica
UNITÀ DIDATTICA N° 2
TITOLO LE FUNZIONI REALI DI DUE VARIABILI REALI
OBIETTIVI Saper risolvere graficamente semplici disequazioni e sistemi di disequazioni in
due variabiliSaper determinare e rappresentare graficamente il dominio di funzioni di due variabiliConoscere i concetti di derivata parziale di funzioni di più variabili.Saper determinare massimi e minimi liberi o vincolati di funzioni di due variabili con le derivate parziali.Sape calcolare il massimo e il minimo assoluto di una funzione in un insieme.
CONTENUTI
Disequazioni di due variabili. Sistemi di disequazioni Dominio di una funzione. Linee di livello. Derivate parziali. Massimi e minimi relativi e vincolati. Massimi e minimi assoluti in un insieme chiuso e limitato.
LABORATORIO
Derivate parziali e ricerca di massimi e minimi con il Derive
METODI Lezione frontale x Lavoro di gruppo x Problem solving x
STRUMENTILibro di testo x Biblioteca Riviste e Giornali
SPAZIaula x Lab. linguistico Lab. informatica
TITOLO APPLICAZIONE DELL’ANALISI A PROBLEMI DI ECONOMIA
PREREQUISITI
Conoscere i concetti fondamentali del calcolo infinitesimale sulle funzioni di più variabiliSaper calcolare massimi e minimi liberi e vincolati di funzioni di due variabili
COMPETENZE D’USCITA Costruire semplici modelli di problemi economici e di risolverli
utilizzando i metodi dell’analisi.
DESCRITTORI DI COMPETENZE
Sa costruire semplici modelli di problemi economici e li risolve utilizzando i metodi dell’analisi.
COLLEGAMENTI INTERDISCIPLINARI
Economia AziendaleEconomia politica
VERIFICHE SOMMATIVE
Esercizi x Colloquio orale x Prova scritta x
UNITÀ DIDATTICA N° 1
TITOLO L’ANALISI E L’ECONOMIA
OBIETTIVIAcquisire la capacità di costruire semplici modelli di problemi economici e di risolverli utilizzando i metodi dell’analisi
CONTENUTI18. Funzioni marginali.19. Profitto di un’impresa.
METODI
Lezione frontale x Lavoro di
gruppo
x Problem
solving
x
STRUMENTILibro di testo x Biblioteca Riviste e Giornali
SPAZIAula x Lab. linguistico Lab. informatica
MODULO N° 2TITOLO LA RICERCA OPERATIVA E PROBLEMI DI SCELTA
PREREQUISITISaper valutare capitali e rendite nel regime di interesse compostoConoscere le variabili casuali con i loro valori di sintesi
COMPETENZE D’USCITA Costruire il modello matematico di un problema di scelta economica. Operare scelte, sia nel continuo, sia nel discreto. Le problematiche sulle scelte in condizioni di incertezza.
DESCRITTORI DI COMPETENZE
Ha la capacità di costruire il modello matematico di un problema di scelta economica.
Sa operare scelte, sia nel continuo, sia nel discreto. Conosce le problematiche sulle scelte in condizioni di incertezza.
COLLEGAMENTI INTERDISCIPLINARI
Economia AziendaleEconomia politica
VERIFICHE SOMMATIVE Colloquio orale x Soluzione di caso x Prova scritta xUNITÀ DIDATTICHE
UNITÀ DIDATTICA N° 1TITOLO LA RICERCA OPERATIVA
OBIETTIVI
Acquisire la capacità di costruire il modello matematico di un problema di scelta economica.
Saper operare scelte in condizioni di certezza e in condizioni di incertezza. Conoscere le problematiche sulle scelte in condizioni di incertezza. Saper risolvere problemi di Programmazione Lineare
CONTENUTI
Scopi e metodi della ricerca operativa. Modelli matematici. Problemi di scelta in condizioni di certezza nel continuo e nel discreto. Problemi di scelta fra due o più alternative. Problemi di scelta con effetti differiti. Problemi di scelta in condizioni di incertezza. Problemi di Programmazione Lineare
METODI
Lezione frontale
x
Lavoro di gruppo
x
Problem solving x
STRUMENTILibro di testo x Biblioteca Riviste e Giornali
SPAZIAula x Lab. linguistico Lab. informatica
TITOLO STATISTICA
PREREQUISITISaper Rappresentare graficamente funzioni elementariConoscere il metodo di ricerca dei massimi e dei minimi di funzioni di due o più variabili
COMPETENZE D’USCITA
Saper rappresentare un insieme di dati statistici Saper utilizzare i principali valori di sintesi Saper calcolare i principali indici di variabilità Individuare e determinare con il metodo dei minimi quadrati la
funzione più rappresentativa.
DESCRITTORI DI COMPETENZE
Sa individuare e determinare con il metodo dei minimi quadrati la funzione più rappresentativa di una funzione bivariata.
Sa costruire la distribuzione di frequenza di una serie di dati statistici. Sa calcolare i vari tipi di media.Sa calcolare lo scarto quadratico medio.
COLLEGAMENTI INTERDISCIPLINARI
Economia aziendale
VERIFICHE SOMMATIVEProva scritta x Colloquio orale x Esercizi x
UNITÀ DIDATTICA N° 1TITOLO STATISTICA
OBIETTIVI
Acquisire la capacità di individuare e determinare con il metodo dei minimi quadrati la funzione più rappresentativa di una funzione bivariata.
Acquisire il concetto di distribuzione di variabile casuale..
CONTENUTI
Metodo dei minimi quadrati. Retta dei minimi quadrati Le fasi di una indagine statistica. Le medie lo scarto quadratico medio.
LABORATORIO Calcolare la retta dei minimi quadrati col Derive
METODI
Lezione frontale x
Lavoro di gruppo
x
Soluzione di
casi
x Verifiche scritte x
STRUMENTI Libro di testo x computer x
SPAZI aula x
ISTITUTO TECNICO STATALE “SCIASCIA e BUFALINO” EriceProgrammazione Disciplinare di Scienze Motorie e Sportive Anno scolastico 2014/2015Docente: Prof.ssa Alaimo Cristina Classe 5 ^ D
Presentazione della classeLa classe è costituita da 20 studenti variamente assidui nella presenza, 16 ragazzi (di cui uno diversamente abile con sostegno per 18 ore e con programmazione differenziata) e 4 ragazze. Quasi tutti gli alunni presentano caratteristiche fisiche adeguate alla loro età e alla fase auxologica che stanno attraversando. Il grado di apprendimento motorio appare più che sufficiente e quasi tutti mostrano disponibilità ad acquisire nuove esperienze motorie.Obiettivi generali
Conoscenza del corpo umano Miglioramento delle qualità fisiche Conoscenza degli sport individuali e di squadra Informazione sulla salute e prevenzione degli infortuni Consolidamento del carattere e del senso civico
Verifiche Osservazioni in itinere Prove pratiche Prove teoriche
MetodologiaLa metodologia varierà secondo le singole unità didattiche e terrà conto delle capacità e delle esigenze dei singoli alunni.I metodi di insegnamento adottati saranno i seguenti:
lezione frontale con dimostrazione del gesto tecnicometodo analiticometodo globale
Criteri di valutazioneNella valutazione si terrà conto oltre che delle verifiche indirizzate per la conoscenza del grado di conseguimento degli obiettivi didattici, anche della partecipazione, dell’impegno e dell’interesse mostrato verso le attività proposte e del risultato riferito alle potenzialità di partenza dell’alunno. La valutazione si arricchirà di verifiche scritte che riguardano gli aspetti teorici della disciplina.
Programma delle attività
Unità di apprendimento 1: TEST D’INGRESSO SULLE QUALITA’ MOTORIE DI BASE
Competenze:-Espressioni motorie fondamentaliContenutI:-Lancio della palla ,salto in lungo da fermi, flessione del busto avanti da seduto, vari tipi di corsa, esercizi in circuito, prove di rapidità, destrezza e coordinazione, prove d’equilibrio Obiettivi:
-Testare la forza degli arti superiori e inferiori-Testare la flessibilità-Testare la coordinazione-Testare l’equilibrio
Unità di apprendimento 2: I PRINCIPI FONDAMENTALI DELLA TEORIA E DELLA METODOLOGIA DELL’ALLENAMENTO
Competenze:-Acquisizione dei metodi di allenamento-Acquisizione della capacità di trasferire le competenze acquisite in realtà ambientali diversificate
Contenuti:
-La preparazione fisica e l’allenamento -I principi dell’allenamento -La periodizzazione dell’allenamento
Obiettivi:-Conoscere le metodologie dell’allenamento-Comprende la procedura di una seduta di allenamento-Comprendere i benefici dell’allenamento
Unità di apprendimento 3: MIGLIORAMENTO DELLE QUALITA’ FISICHE
Competenze:-Varie esperienze motorie in attività di resistenza, forza ,velocità Contenuti:-Attività aerobiche-Attività anaerobiche-Attività di potenziamentoObiettivi:-Miglioramento delle capacità fisiche generali-Miglioramento del gesto motorio-Miglioramento delle risposte agli stimoli
Unità di apprendimento 4: CONOSCENZA DEGLI SPORT
Competenze:-Attività sportive fondamentali-Partecipazione al gioco-Riconoscere la cultura sportivaContenuti:-Fondamentali di gioco nella pallacanestro ,nella pallavolo, nel calcio-Tecnica di gioco
-Regole di gioco -Atletica leggera: tecnica delle varie discipline -Il nuoto(vari stili )Obiettivi:-Conoscere i giochi sportivi di squadra-Conoscere le regole di gioco -Conoscere gli sport individuali
Unità di apprendimento 5: APPARATI E SISTEMI DEL CORPO UMANO-LA CINESIOLOGIA MUSCOLARE
Competenze:-Riconoscere i fondamenti che regolano il movimento-Riconoscere gli effetti del movimento sul corpo umanoContenuti:-Le proprietà del muscolo-L’azione muscolare e i tipi di contrazione-L’energia muscolare-L’attivazione neuro -muscolareObiettivi:-Conoscere apparati e sistemi del corpo umano-Conoscere gli effetti del movimento sull’apparato muscolare e sul sistema nervoso -Conoscere i muscoli che determinano il movimento dei vari segmenti corporei Unità di apprendimento 6 : INFORMAZIONI SULLA SALUTE
Competenze: -Conoscere sane abitudini di vita-Conoscere le controindicazioni delle sostanze dopanti ,dell’alcol e del fumoContenuti:-Educazione alimentare-Le droghe-Il fumo-Il dopingObiettivi :-Saper riconoscere cattive abitudini di vita e saper trasferire il concetto di benessere al proprio modo di essere-Saper discriminare i danni provocati dalle sostanze tossiche
Unità di apprendimento 7 :PREVENZIONE DEGLI INFORTUNI
Competenze:-Conoscere le nozioni di primo soccorso-imparare a prevenire gli infortuni
CONTENUTI-Il primo soccorso-Alterazioni e traumi a carico dei vari apparati-i principali traumi nello sportObiettivi:-Conoscere i principali traumi-Conoscere gli interventi da fare in caso di infortunio-Conoscere le tecniche di primo soccorso
TRAPANI 26/11/2014
L’Insegnante Prof.ssa Cristina Alaimo
ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE STATALE“ SCIASCIA e BUFALINO”
ISTITUTO TECNICO ECONOMICO ERICE (TP)
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE
CLASSE V D Indirizzo: Amministrazione Finanza e Marketing
Articolazione: Sistemi Informativi Aziendali
MATERIA: DIRITTO
INSEGNANTE: Prof.ssa CONCETTA MISTRETTA
ISTITUTO D’ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE “L. SCIASCIA” ISTITUTO TECNICO ECONOMICO STATALE - ERICE
Classe Quarta sez. D Indirizzo AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING
Articolazione SISTEMI INFORMATIVI AZIENDALIPROGRAMMAZIONE COLLEGIALE DEL CONSIGLIO DI CLASSE
1 – PROFILO GENERALE DELLA CLASSELa classe V D è composta attualmente da 20 alunni, di cui 16 maschi e 4 femmine. Tutti sono stati miei alunni lo scorso anno scolastico (e quasi tutti anche dal terzo) ad eccezione di un allievo che si è iscritto quest’anno ma che finora ha frequentato sporadicamente. Della classe fa parte un alunno disabile che segue la programmazione differenziata e sebbene frequenti per diciotto ore e svolga l’attività didattica prevalentemente fuori dall’aula, è bene inserito nel gruppo.In classe il clima è sereno ed improntato al rispetto reciproco.1. - Livelli di partenzaLa classe presenta delle caratteristiche non omogenee in quanto è composta da alunni con diversi stili cognitivi e mostra un atteggiamento non sempre propositivo, almeno in questa fase iniziale. Vi sono elementi sicuramente preparati ed affidabili sul piano dell’impegno, dell’interesse e della partecipazione alle attività didattiche ma nello stesso tempo vi sono alcuni elementi non sempre attenti e pronti al dialogo educativo, soprattutto per l’assenza di un adeguato impegno nello studio domestico. La maggior parte degli alunni, tuttavia, appare sufficientemente motivata ed interessata alle tematiche proposte.1.2 - Fonti di rilevazione dei dati:
Prove oggettive di valutazione (test, questionari, etc.); Prove soggettive di valutazione (temi, relazioni, interrogazioni, etc.); Osservazioni degli studenti impegnati nelle attività didattiche; Colloqui con gli alunni
2 – QUADRO DEI RISULTATI ATTESI DI APPRENDIMENTONel definire le competenze relative allo studio del diritto per il quinto anno è necessario tenere conto del fatto che gli studenti hanno già acquisito un’accettabile padronanza del linguaggio tecnico-giuridico e soprattutto devono sapere costruire, senza eccessive difficoltà, il ragionamento giuridico, partendo dal dato normativo.Pertanto, appare possibile sollecitare l’approfondimento e la riflessione sui vari istituti, puntando ad una comprensione sostanziale dei fenomeni giuridici piuttosto che ad un approccio puramente formalistico allo studio del diritto.Si stimolerà, così, la consapevolezza delle ragioni per cui esistono certe norme, dei problemi da cui sorgono, del significato che esse rivestono concretamente nelle relazioni sociali. Inoltre, partendo dalla premessa che ogni conoscenza non è mai fine a se stessa ma va inserita sempre in un contesto molto più complesso ed articolato, l’obiettivo finale che ci si propone di realizzare, è quello di far comprendere ai discenti l’importanza di disporre di strumenti validi, accurati e flessibili, tali da consentire loro di porsi in una situazione potenzialmente idonea a risolvere un qualsiasi problema ad essi riconducibile nonché di sviluppare negli allievi competenze metodologiche finalizzate ad assumere decisioni davanti a situazioni date.Inoltre, si curerà anche di accompagnare gli studenti nella costruzione progressiva di quelle competenze non solo professionali ma anche personali, indispensabili per scegliere consapevolmente, dopo il diploma, il proprio percorso.Pertanto, si cercherà costantemente di mantenere un clima di serenità e collaborazione al fine di poter più agevolmente stabilire un canale di comunicazione proficuo ed efficace. 2.1 - L’identità degli istituti tecnici e il Quadro di riferimento dell’Unione europeaNel richiamare la Raccomandazione del Parlamento e del Consiglio d’Europa 18 dicembre 2006 sulle “Competenze chiave per l’apprendimento permanente” e la Raccomandazione 23 aprile 2008 sulla costituzione del “Quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente” (EQF), il Regolamento sul riordino degli istituti tecnici esplicita il nesso tra l’identità degli Istituti tecnici e gli indirizzi dell’Ue.
COORDINATRICE DELLA CLASSE: PROF.SSA POMA ELISABETTA 53/69
ISTITUTO D’ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE “L. SCIASCIA” ISTITUTO TECNICO ECONOMICO STATALE - ERICE
Classe Quarta sez. D Indirizzo AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING
Articolazione SISTEMI INFORMATIVI AZIENDALIPROGRAMMAZIONE COLLEGIALE DEL CONSIGLIO DI CLASSE
Il rinnovamento degli istituti tecnici va inquadrato, quindi, all’interno della cooperazione europea per la costituzione di un sistema condiviso di istruzione e formazione tecnico-professionale (Vocational Education and Training - VET) e, più in generale, in coerenza con gli impegni assunti dal nostro Paese a seguito del Consiglio di Lisbona del 2000.Il Quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente (EQF) consente, in particolare, di mettere in relazione e posizionare, in una struttura a otto livelli, i diversi titoli (qualifiche, diplomi, certificazioni, ecc.) rilasciati nei Paesi membri, basando il confronto sui risultati dell’apprendimento (learning outcomes), piuttosto che sulla durata degli studi, o sulle modalità o sulle situazioni di apprendimento (formale, informale, non-formale). Al centro è posta, quindi, la persona che apprende, indipendentemente dal tipo di percorso seguito per apprendere.2.2 - Il profilo educativo, culturale e professionale (PECUP) Il Regolamento sul Riordino degli Istituti Tecnici, il DPR 15.03.2010 n. 88, nell’Allegato A) sottolinea che l’identità degli Istituti Tecnici è connotata “da una solida base culturale a carattere scientifico e tecnologico in linea con le indicazioni dell’Unione europea, costruita attraverso lo studio, l’approfondimento, l’applicazione di linguaggi e metodologie di carattere generale e specifico, …correlati a settori fondamentali per lo sviluppo economico e produttivo del Paese. Tale base ha l’obiettivo di far acquisire agli studenti sia conoscenze teoriche e applicative spendibili in vari contesti di vita, di studio e di lavoro sia abilità cognitive idonee per risolvere problemi, sapersi gestire autonomamente in ambiti caratterizzati da innovazioni continue, assumere progressivamente anche responsabilità per la valutazione e il miglioramento dei risultati ottenuti”.Agli istituti tecnici, insomma, è affidato il compito di far acquisire agli studenti non solo le competenze necessarie al mondo del lavoro e delle professioni, ma anche le capacità di comprensione e applicazione delle innovazioni che lo sviluppo della scienza e della tecnica continuamente produce.Quindi, in linea con questa premessa l’allegato A) esplicita i risultati di apprendimento comuni a tutti i percorsi dei Tecnici nonché a quelli del Settore economico e di quello Tecnologico.Nell’Allegato B) vengono elencati i risultati di apprendimento degli insegnamenti dell’area di istruzione generale, comuni ai due indirizzi del settore economico e di quella dei singoli indirizzi (AFM e Turismo) e delle singole articolazioni dell’indirizzo AFM, e cioè RIM e SIA. Si tratta nel primo caso delle c.d. competenze professionali comuni e nel secondo caso delle competenze professionali di indirizzo.Infine, in ordine allo specifico ruolo del docente di diritto, le Linee Guida del secondo Biennio e del quinto anno, emanate con le direttiva n. 4 del 16 gennaio 2012 (per gli Istituti tecnici – Settore Economico Indirizzo Amministrazione, Finanza e Marketing Articolazione Sistemi Informativi Aziendali) precisano che questi concorre a far conseguire allo studente al termine del quinquennio, i seguenti risultati di apprendimento:
Agire in base ad un sistema di valori coerenti con i principi della Costituzione, a partire dai quali sapere valutare i fatti e ispirare i propri comportamenti personali e sociali
Riconoscere la varietà e lo sviluppo storico delle forme economiche, sociali e istituzionali attraverso le categorie di sintesi fornite dal diritto
Riconoscere l’interdipendenza tra fenomeni economici, sociali, istituzionali, culturali e la loro dimensione locale/globale
Orientarsi nella normativa pubblicistica, civilistica e fiscale Analizzare i problemi scientifici, etici, giuridici e sociali connessi agli strumenti culturali
acquisiti.2.3 – Competenze, abilità e conoscenze Quindi, tenendo conto dei risultati di apprendimento espressamente indicati negli allegati A) e B) del Regolamento e nelle Linee Guida del secondo Biennio e del quinto anno, nonché dalle competenze trasversali desunte dalla programmazione educativa del Consiglio di classe e di quelli
COORDINATRICE DELLA CLASSE: PROF.SSA POMA ELISABETTA 54/69
ISTITUTO D’ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE “L. SCIASCIA” ISTITUTO TECNICO ECONOMICO STATALE - ERICE
Classe Quarta sez. D Indirizzo AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING
Articolazione SISTEMI INFORMATIVI AZIENDALIPROGRAMMAZIONE COLLEGIALE DEL CONSIGLIO DI CLASSE
concordati, sia a livello di Collegio Docenti che a livello di Dipartimento, si riporta l’articolazione dei risultati di apprendimento attesi, espressi in termini di competenze, abilità e conoscenze.Tali competenze vanno ad aggiungersi alle competenze chiave di cittadinanza che sebbene costituiscano dei punti di arrivo al termine dell’obbligo scolastico, possono costituire dei continui punti di riferimento di ogni progettazione.
COORDINATRICE DELLA CLASSE: PROF.SSA POMA ELISABETTA 55/69
ISTITUTO D’ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE “L. SCIASCIA” ISTITUTO TECNICO ECONOMICO STATALE - ERICE
Classe Quarta sez. D Indirizzo AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING
Articolazione SISTEMI INFORMATIVI AZIENDALIPROGRAMMAZIONE COLLEGIALE DEL CONSIGLIO DI CLASSE
COMPETENZE Analizzare la realtà e i fatti concreti della vita quotidiana ed elaborare generalizzazioni che aiutino a spiegare i
comportamenti individuali e collettivi in chiave giuridico-istituzionale. Riconoscere l’interdipendenza tra fenomeni economici e giuridici nella loro dimensione locale, collocandoli in
un contesto sovra-nazonale e globale. Individuare ed accedere alla normativa pubblicistica, civilistica e fiscale. Analizzare il valore, i limiti e i rischi delle varie soluzioni tecniche per la vita sociale e culturale con particolare
attenzione alla sicurezza dei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio. Individuare e utilizzare gli strumenti di comunicazione e di team working più appropriati per intervenire nei
contesti organizzativi e professionali di riferimento. Utilizzare il linguaggio tecnico-giuridico Comprendere analogie e differenze nonché il nesso di causa ed effetto tra i fenomeni studiati e sapere esprimere
le relazioni corrispondenti, collegando i vari istituti in una visione più ampia e interdisciplinare. Sapere analizzare un problema e proporre congrue ipotesi risolutive utilizzando le conoscenze acquisite. Sviluppare metodologie finalizzate ad assumere decisioni. Valutare le proprie capacità, i propri interessi e le proprie aspirazioni anche nei confronti del proprio lavoro e
di un ruolo professionale specifico.ABILITA’ CONOSCENZE
Descrivere gli elementi costitutivi dello Stato Distinguere i diversi modi di acquisto della
cittadinanza Comprendere che l’attuale configurazione giuridica
dello Stato di diritto costituisce il punto di arrivo di una lunga evoluzione storica.
Definire la nozione e i caratteri della sovranità Comprendere la funzione della Costituzione come
legge fondamentale dello Stato e la distinzione tra Costituzione formale e materiale
Conoscere gli organi costituzionali dal punto di vista della loro formazione, funzione, attività.
Comprendere e analizzare i reciproci rapporti fra gli organi al fine di definire il funzionamento complessivo del sistema costituzionale.
Individuare i principi dell’attività giurisdizionale e la funzione della magistratura.
Collegare funzioni e atti agli organi dell’Unione europea.
Identificare le tappe dell’unione economica e monetaria, cogliendo i problemi e le prospettive ad essa collegati.
Individuare i rapporti tra fonti nazionali e fonti comunitarie.
Comprendere i presupposti e le conseguenze dei principi costituzionali in tema di rapporti internazionali.
Comprendere i caratteri distintivi dell’ordinamento internazionale rispetto a quello statale.
Identificare le funzioni e i limiti dell’azione dell’ONU Individuare la funzione e i principi dell’attività
amministrativa. Differenziare l’attività amministrativa dalle altre
attività pubbliche. Distinguere il ruolo dell’attività amministrativa attiva,
consultiva e di controllo. Classificare gli organi amministrativi in base alle
diverse funzioni svolte. Classificare gli enti pubblici in base alla loro
differente natura Confrontare i modelli dell’accentramento e del
Lo Stato e gli StatiUnità 1Lo Stato: nozione giuridica e politica. Gli elementi costitutivi. I modi di acquisto della cittadinanza italiana. Lo status di cittadino, straniero e apolide. Popolo e nazione. Le funzioni dello Stato. La classificazione degli organi statali. La Costituzione dello Stato. I diversi tipi di Costituzione.Unità 2Il Parlamento:struttura, organizzazione e funzionamento. Lo status dei parlamentari.Il Presidente della Repubblica: requisiti, elezione, supplenza e poteri. Le prerogative e la responsabilità.Il Governo: composizione, formazione e funzioni.La Corte Costituzionale e le garanzie costituzionaliLa magistratura e l’attività giurisdizionaleUnità 3Le cause e le fasi del processo di formazione dell’UE. La composizione, le funzioni e i rapporti tra le istituzioni comunitarie. Le relazioni tra l’UE e gli Stati membri. Le fonti comunitarie. Il collegamento tra il diritto italiano e il diritto comunitario.Unità 4La natura e i soggetti dell’ordinamento giuridico internazionale. Le fonti: la consuetudine e i trattati. La Costituzione e l’ordinamento internazionale.L’ONU: origine storica, struttura, organi e competenze.
TEMPI DI SVOLGIMENTO: Venti orePrincipi e organizzazione della Pubblica
AmministrazioneUnità 1L’attività amministrativa: nozione e caratteri distintivi.L’attività amministrativa attiva, consultiva e di controllo.I principali organi dell’amministrazione diretta o statale: composizione e funzioni.Unità 2L’amministrazione indiretta: nozione e caratteri distintivi. La natura, l’organizzazione e le funzioni delle Regioni.La natura, l’organizzazione e le funzioni degli enti locali.
TEMPI DI SVOLGIMENTO: Venti ore
COORDINATRICE DELLA CLASSE: PROF.SSA POMA ELISABETTA 56/69
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Classe Quarta sez. D Indirizzo AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING
Articolazione SISTEMI INFORMATIVI AZIENDALIPROGRAMMAZIONE COLLEGIALE DEL CONSIGLIO DI CLASSE
decentramento amministrativo Distinguere le diverse funzioni delle Regioni. Illustrare la disciplina degli enti locali. Riconoscere gli elementi di un provvedimento
amministrativo Distinguere i diversi tipi di provvedimenti
amministrativi. Analizzare le diverse fasi di un procedimento
amministrativo. Individuare gli istituti a tutela dei privati nell’ambito
del procedimento amministrativo. Distinguere le figure di invalidità degli atti
amministrativi e i rispettivi effetti giuridici. Ricercare e analizzare la normativa in materia di
contratti della PA. Comprendere la natura e la funzione dell’
espropriazione per pubblica utilità. Riconoscere le interdipendenze tra i sistemi
economici. Individuare le differenze tra globalizzazione
economica e globalizzazione giuridica. Comprendere l’evoluzione storica della
globalizzazione. Analizzare i diversi tipi di incentivi e di ostacoli alla
globalizzazione. Comprendere i motivi e le conseguenze dell’attività
internazionale delle imprese. Individuare i costi, i rischi e i vantaggi delle diverse
modalità di ingresso in un mercato estero.
L’attività amministrativaUnità 1L’attività di diritto pubblico della PA. La classificazione degli atti e dei provvedimenti amministrativi.Il procedimento amministrativo: le fasi e le norme.Unità 2La validità e l’efficacia di un provvedimento amministrativo.I presupposti e gli effetti della nullità e dell’annullabilità di un provvedimento amministrativo.Unità 3L’attività contrattuale della PA. La procedura di formazione dei contratti della PA.La natura, i presupposti e la procedura di espropriazione per pubblica utilità.
TEMPI DI SVOLGIMENTO: Dodici oreLa globalizzazione dei mercati e le imprese
Unità 1La globalizzazione dei mercati e le regole transnazionali. Le fasi del processo di globalizzazione. Gli organismi internazionali di global governante. Gli ostacoli e gli incentivi alla globalizzazione.Unità 2Le imprese e i mercati internazionali: i motivi e gli effetti della scelta di internazionalizzare l’attività aziendale. I criteri di selezione dei mercati esteri. Le forme di internazionalizzazione delle imprese.
TEMPI DI SVOLGIMENTO: Quattro ore
3 - METODOLOGIEPremesso che il processo di insegnamento/apprendimento comporta una modifica relativamente stabile nel modo di pensare, di sentire e di agire del singolo studente, per raggiungere tale scopo è necessario adattare il metodo didattico in funzione delle finalità della disciplina, del percorso didattico da compiere, dei ritmi e degli stili di apprendimento degli allievi. Di conseguenza, alla tradizionale lezione frontale, articolata attraverso le fasi della definizione del tema, dall’esposizione dei contenuti e dall’esercitazione e/o della discussione di casi pratici, si affiancheranno altri metodi come:
20. la lezione interattiva o partecipata, utilizzata per stimolare la partecipazione attiva e l’interesse degli studenti e per facilitarne la comprensione dei concetti teorici;
21. il lavoro di gruppo svolto sotto la supervisione dell’insegnante allo scopo di abituare gli allievi ad interagire tra di loro;
22. il problem solving utilizzato per superare la tradizionale lezione frontale, ponendo l’argomento in chiave problematica e sottolineando proposte di soluzioni. Lo scopo del metodo è di creare negli studenti una forte tensione cognitiva che li coinvolga, li stimoli e li interessi. In questo modo si potenzia la capacità di analizzare i dati, di risolvere problemi, di pervenire al possesso di conoscenze, partendo da situazioni concrete non ancora organizzate né ordinate;
23. l’analisi di casi utilizzata partendo da una situazione concreta su cui bisogna intervenire, per effettuare diagnosi, selezionare i casi ridondanti, elaborare informazioni ed infine dare soluzioni. In questo caso si tenderà a potenziare la capacità creativa degli studenti;
24. la scoperta guidata che consentirà agli allievi di scoprire un argomento gradualmente e per approssimazioni successive potenziando la capacità di apprendere autonomamente e la capacità di astrazione;
25. la simulazione d’impresa che permette di imparare operando ( learnig by doing), simulando le attività di un’impresa si permette agli allievi di agganciare alla pratica gli argomenti teorici appresi;
Si utilizzeranno, altresì, schemi e mappe concettuali.
COORDINATRICE DELLA CLASSE: PROF.SSA POMA ELISABETTA 57/69
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Classe Quarta sez. D Indirizzo AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING
Articolazione SISTEMI INFORMATIVI AZIENDALIPROGRAMMAZIONE COLLEGIALE DEL CONSIGLIO DI CLASSE
In ogni caso sarà sempre indispensabile mantenere sempre viva l’attenzione degli allievi, coinvolgerli creando sempre un clima positivo e stimolante, effettuare riepiloghi all’inizio e alla fine di ogni unità didattica per verificare e consolidare l’apprendimento, favorire la discussione ed il confronto stimolando tutti gli allievi a dare il loro parere su un argomento senza condizionarne il pensiero.
4 - STRUMENTI DIDATTICILibro di Testo: "LA NORMA E LA PRATICA 3 – Moduli di diritto pubblico e diritto internazionale" di Marco CAPILUPPI Edizione “Tramontana” con espansione on line.Fonti normative, sentenze, formulari, ricerche in internet, lim, quotidiani e riviste.
5 – RECUPEROPer le ore di recupero, si adopereranno le seguenti strategie e metodologie didattiche:
26. Riproposizione dei contenuti in forma diversificata27. Attività guidate a crescente livello di difficoltà 28. Esercitazioni per migliorare il metodo di studio e di lavoro
6 - STRUMENTI DI VERIFICALa verifica ha lo scopo di:
assumere informazioni sul processo di insegnamento-apprendimento in corso per orientarlo o modificarlo secondo le esigenze, controllando l’adeguatezza dei metodi e delle tecniche utilizzate;
accertare il raggiungimento degli obiettivi didattici prefissati; pervenire alla classificazione degli alunni.
Per il raggiungimento dei primi due scopi si ritiene indispensabile ricorrere alla verifica formativa, che avverrà al termine di ciascuna unità didattica compresa nel modulo o dopo lo svolgimento di una parte significativa dello stesso.La verifica sommativa, effettuata per classificare gli alunni, sarà effettuata al termine di ciascun modulo, attraverso prove orali e verifiche scritte, quali test a risposta aperta e/o a risposta multipla, esercizi di completamento.Le verifiche si fonderanno sul principio della trasparenza quindi gli allievi saranno informati:- degli obiettivi da verificare;- degli elementi di cui di terrà conto ai fini della valutazione,- del metro di valutazione adottato ai fini dell’attribuzione del voto.
7 – VALUTAZIONE PERIODICA E FINALEOltre che ai risultati delle prove sommative, per la valutazione dei discenti, si terrà conto di altri elementi concordati in seno al Consiglio di Classe quali l’impegno, la partecipazione in classe, la progressione rispetto al livello di partenza. Per le valutazioni si fa riferimento alla griglia prevista dal P:O:F. d’Istituto. Si utilizzerà tutta la scala di valori a disposizione ( da 1 a 10 ) in modo da stimolare gli allievi a dare il massimo rendimento anche in considerazione dell’attribuzione del credito formativo.
8 – VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTOIl comportamento degli studenti sarà oggetto di valutazione collegiale da parte del Consiglio di Classe in sede di scrutinio intermedio e finale, sulla base di fattori, inseriti nel POF, quali la partecipazione al dialogo educativo, l’impegno, la diligenza nello studio, necessari per l’attribuzione del voto di condotta.
ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE STATALE“ SCIASCIA e BUFALINO”
ISTITUTO TECNICO ECONOMICO ERICE (TP)
COORDINATRICE DELLA CLASSE: PROF.SSA POMA ELISABETTA 58/69
ISTITUTO D’ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE “L. SCIASCIA” ISTITUTO TECNICO ECONOMICO STATALE - ERICE
Classe Quarta sez. D Indirizzo AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING
Articolazione SISTEMI INFORMATIVI AZIENDALIPROGRAMMAZIONE COLLEGIALE DEL CONSIGLIO DI CLASSE
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE
CLASSE V D Indirizzo: Amministrazione Finanza e Marketing
Articolazione: Sistemi Informativi Aziendali
MATERIA: ECONOMIA POLITICA
INSEGNANTE: Prof.ssa CONCETTA MISTRETTA
COORDINATRICE DELLA CLASSE: PROF.SSA POMA ELISABETTA 59/69
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Classe Quarta sez. D Indirizzo AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING
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1 – PROFILO GENERALE DELLA CLASSELa classe V D è composta attualmente da 20 alunni, di cui 16 maschi e 4 femmine. Tutti sono stati miei alunni lo scorso anno scolastico (e quasi tutti anche dal terzo) ad eccezione di un allievo che si è iscritto quest’anno ma che finora ha frequentato sporadicamente. Della classe fa parte un alunno disabile che segue la programmazione differenziata e sebbene frequenti per diciotto ore e svolga l’attività didattica prevalentemente fuori dall’aula, è bene inserito nel gruppo.In classe il clima è sereno ed improntato al rispetto reciproco.1. - Livelli di partenzaEmergono, come già l’anno scorso, alcuni allievi molto motivati con capacità e conoscenze adeguate, poi un gruppo che mostra interesse e metodo di lavoro foriero di miglioramenti nei risultati, a condizione, tuttavia, che sia intensificato l’impegno nel lavoro domestico e infine si notano altri alunni, che invece manifestano diverse incertezze e non sembrano partecipare con molto interesse alle attività didattiche. La maggior parte degli alunni, tuttavia, allorquando si sottopongono casi pratici e problematiche tratte dalla realtà, appare sufficientemente motivata verso le tematiche proposte.1.2 - Fonti di rilevazione dei dati:
29. Prove oggettive di valutazione (test, questionari, etc.);30. Prove soggettive di valutazione (temi, relazioni, interrogazioni, etc.);31. Osservazioni degli studenti impegnati nelle attività didattiche;32. Colloqui con gli alunni
2 – QUADRO DEI RISULTATI ATTESI DI APPRENDIMENTOL’insegnamento dell’economia politica per il quinto anno è diretto alla formazione di un valido profilo professionale attraverso uno stretto collegamento tra lo studio e la realtà finanziaria, tributaria e sociale, tenuto conto della crescente importanza che viene attribuita alle scienze sociali in generale, come strumenti interpretativi della società.La finalità sarà quindi quella di fornire anzitutto solide basi teoriche di riferimento, indispensabili per la risoluzione autonoma da parte dei discenti delle problematiche pratiche che, come dimostra la realtà finanziaria, variano a ritmo vertiginoso. L’analisi teorica non potrà prescindere da una indagine storica che servirà meglio a motivare le tesi contrastanti e a fare capire il diverso ruolo che lo Stato nei vari periodi ha avuto nel sistema economico. Inoltre, partendo dalla premessa che ogni conoscenza non è mai fine a se stessa ma va inserita sempre in un contesto molto più complesso ed articolato, l’obiettivo finale che ci si propone di realizzare, è quello di far comprendere ai discenti l’importanza di disporre di strumenti validi, accurati e flessibili, tali da consentire loro di porsi in una situazione potenzialmente idonea a risolvere un qualsiasi problema ad essi riconducibile nonché di sviluppare negli allievi competenze metodologiche finalizzate ad assumere decisioni davanti a situazioni date.Inoltre, si curerà anche di accompagnare gli studenti nella costruzione progressiva di quelle competenze non solo professionali ma anche personali, indispensabili per scegliere consapevolmente, dopo il diploma, il proprio percorso.Pertanto, si cercherà costantemente di mantenere un clima di serenità e collaborazione al fine di poter più agevolmente stabilire un canale di comunicazione proficuo ed efficace. 2.1 - L’identità degli istituti tecnici e il Quadro di riferimento dell’Unione europeaNel richiamare la Raccomandazione del Parlamento e del Consiglio d’Europa 18 dicembre 2006 sulle “Competenze chiave per l’apprendimento permanente” e la Raccomandazione 23 aprile 2008 sulla costituzione del “Quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente” (EQF), il Regolamento sul riordino degli istituti tecnici esplicita il nesso tra l’identità degli Istituti tecnici e gli indirizzi dell’Ue. Il rinnovamento degli istituti tecnici va inquadrato, quindi, all’interno della cooperazione europea per la costituzione di un sistema condiviso di istruzione e formazione tecnico-professionale
COORDINATRICE DELLA CLASSE: PROF.SSA POMA ELISABETTA 60/69
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(Vocational Education and Training - VET) e, più in generale, in coerenza con gli impegni assunti dal nostro Paese a seguito del Consiglio di Lisbona del 2000.Il Quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente (EQF) consente, in particolare, di mettere in relazione e posizionare, in una struttura a otto livelli, i diversi titoli (qualifiche, diplomi, certificazioni, ecc.) rilasciati nei Paesi membri, basando il confronto sui risultati dell’apprendimento (learning outcomes), piuttosto che sulla durata degli studi, o sulle modalità o sulle situazioni di apprendimento (formale, informale, non-formale). Al centro è posta, quindi, la persona che apprende, indipendentemente dal tipo di percorso seguito per apprendere.2.2 - Il profilo educativo, culturale e professionale (PECUP) Il Regolamento sul Riordino degli Istituti Tecnici, il DPR 15.03.2010 n. 88, nell’Allegato A) sottolinea che l’identità degli Istituti Tecnici è connotata “da una solida base culturale a carattere scientifico e tecnologico in linea con le indicazioni dell’Unione europea, costruita attraverso lo studio, l’approfondimento, l’applicazione di linguaggi e metodologie di carattere generale e specifico, …correlati a settori fondamentali per lo sviluppo economico e produttivo del Paese. Tale base ha l’obiettivo di far acquisire agli studenti sia conoscenze teoriche e applicative spendibili in vari contesti di vita, di studio e di lavoro sia abilità cognitive idonee per risolvere problemi, sapersi gestire autonomamente in ambiti caratterizzati da innovazioni continue, assumere progressivamente anche responsabilità per la valutazione e il miglioramento dei risultati ottenuti”.Agli istituti tecnici, insomma, è affidato il compito di far acquisire agli studenti non solo le competenze necessarie al mondo del lavoro e delle professioni, ma anche le capacità di comprensione e applicazione delle innovazioni che lo sviluppo della scienza e della tecnica continuamente produce.Quindi, in linea con questa premessa l’allegato A) esplicita i risultati di apprendimento comuni a tutti i percorsi dei Tecnici nonché a quelli del Settore economico e di quello Tecnologico.Nell’Allegato B) vengono elencati i risultati di apprendimento degli insegnamenti dell’area di istruzione generale, comuni ai due indirizzi del settore economico e di quella dei singoli indirizzi (AFM e Turismo) e delle singole articolazioni dell’indirizzo AFM, e cioè RIM e SIA. Si tratta nel primo caso delle c.d. competenze professionali comuni e nel secondo caso delle competenze professionali di indirizzo.Infine, in ordine allo specifico ruolo del docente di economia politica, le Linee Guida del secondo Biennio e del quinto anno, emanate con le direttiva n. 4 del 16 gennaio 2012 (per gli Istituti tecnici – Settore Economico Indirizzo Amministrazione, Finanza e Marketing Articolazione Sistemi Informativi Aziendali) precisano che questi concorre a far conseguire allo studente al termine del quinquennio, i seguenti risultati di apprendimento:
analizzare la realtà e i fatti concreti della vita quotidiana ed elaborare generalizzazioni che aiutino a spiegare i comportamenti individuali e collettivi in chiave economica;
riconoscere la varietà e lo sviluppo storico delle forme economiche, sociali e istituzionali attraverso le categorie di sintesi fornite dall’economia e dal diritto;
riconoscere l’interdipendenza tra fenomeni economici, sociali, istituzionali, culturali e la loro dimensione locale/globale;
analizzare, con l’ausilio di strumenti matematici e informatici, i fenomeni economici e sociali;
analizzare i problemi scientifici, etici, giuridici e sociali connessi agli strumenti culturali acquisiti;
utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento disciplinare.
2.3 – Competenze, abilità e conoscenze Quindi, tenendo conto dei risultati di apprendimento espressamente indicati negli allegati A) e B) del Regolamento e nelle Linee Guida del secondo Biennio e del quinto anno, nonché dalle competenze trasversali desunte dalla programmazione educativa del Consiglio di classe e di quelli
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concordati, sia a livello di Collegio Docenti che a livello di Dipartimento, si riporta l’articolazione dei risultati di apprendimento attesi, espressi in termini di competenze, abilità e conoscenze.Tali competenze vanno ad aggiungersi alle competenze chiave di cittadinanza che sebbene costituiscano dei punti di arrivo al termine dell’obbligo scolastico, possono costituire dei continui punti di riferimento di ogni progettazione.
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COMPETENZE Riconoscere e interpretare:le tendenze dei mercati locali, nazionali e globali anche per coglierne le ripercussioni in un dato contestoi macrofenomeni economici nazionali e internazionali per connetterli alla specificità di un’aziendai cambiamenti dei sistemi economici nella dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche storiche e nella
dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culture diverse Riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali dell’ambiente naturale ed antropico, le connessioni con
le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo; Identificare e applicare le metodologie e le tecniche della gestione per progetti Redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni professionali Utilizzare il linguaggio tecnico, specifico della disciplina Comprendere analogie e differenze nonché il nesso di causa ed effetto tra i fenomeni studiati e sapere esprimere
le relazioni corrispondenti, collegando i vari istituti in una visione più ampia e interdisciplinare. Sapere analizzare un problema e proporre congrue ipotesi risolutive utilizzando le conoscenze acquisite. Sviluppare metodologie finalizzate ad assumere decisioni. Valutare le proprie capacità, i propri interessi e le proprie aspirazioni anche nei confronti del proprio lavoro e
di un ruolo professionale specifico.ABILITA’ CONOSCENZE
Analizzare e interpretare dati relativi all’attività economica pubblica.
Riconoscere le differenze tra l’attività pubblica e l’attività del mercato.
Riconoscere i termini del dibattito tra le diverse scuole di pensiero economico riguardo alle funzioni e agli strumenti dell’intervento pubblico.
Riconoscere le ragioni dell’intervento pubblico. Analizzare le situazioni che possono rendere
inefficace l’intervento pubblico. Individuare le differenze tra gli strumenti e gli organi
della politica fiscale e di quella monetaria. Capire che gli obiettivi dell’intervento pubblico
possono essere realizzati mediante l’appartenenza dei beni e l’esercizio di attività produttive.
Capire le ragioni della attuale tendenza alla dismissione dei beni e alla privatizzazione delle imprese.
Conoscere il regime giuridico dei beni e le forme organizzative delle imprese appartenenti allo Stato e agli enti pubblici.
Analizzare le ragioni dell’intervento pubblico nell’offerta dei beni pubblici puri da parte dello Stato.
Riconoscere gli effetti delle politiche fiscali e della regolazione nel settore dei beni che generano esternalità.
Analizzare il concetto di bene di merito sotto il profilo del benessere individuale e dell’utilità sociale.
Analizzare le ragioni dell’intervento pubblico ai fini della redistribuzione e ai fini dello sviluppo.
Riconoscere le condizioni dell’equilibrio economico e le cause degli squilibri congiunturali.
Individuare i termini del dibattito tra le diverse scuole economiche in ordine all’opportunità e agli effetti delle politiche di redistribuzione e alle politiche di stabilizzazione.
Inquadrare il ruolo dello Stato e della politica economica nazionale nel contesto dell’integrazione europea.
Conoscere le condizioni per l’appartenenza e la
Strumenti e funzioni della politica economicaUnità 1I caratteri dell’attività economica pubblica.La PA come operatore del sistema economico. L’evoluzione storica del ruolo economico dello Stato.La funzione dell’intervento pubblico nello Stato contemporaneo.
Unità 2Gli strumenti e le scelte della politica fiscale. Gli strumenti e gli organi della politica monetaria. La better regulation. Le imprese pubbliche e le privatizzazioni. I beni dello Stato.Unità 3Il concetto di allocazione delle risorse e di fallimento del mercato. Le caratteristiche dei beni pubblici puri. La nozione di esternalità e le misure correttive delle esternalità positive e negative. I beni di merito e gli strumenti di intervento per assicurarne la diffusione. Le modalità dell’intervento pubblico nei casi di monopolio naturale e di oligopolio.Unità 4La politica di redistribuzione. Funzione, strumenti, giustificazione ed effetti. Gli squilibri congiunturali dell’economia. La politica di stabilizzazione. Teorie classiche, keynesiana e neoliberiste. La politica di sviluppo. Interventi strutturali. Modalità di finanziamento.Unità 5I principi che regolano le competenze dell’UE. I fondi per il finanziamento delle politiche comunitarie. L’Unione monetaria e i criteri di convergenza. Gli organi e gli obiettivi della politica monetaria europea. La politica fiscale nazionale: vincoli e coordinamento.
TEMPI DI SVOLGIMENTO: Tredici oreLa finanza pubblica come strumento di politica
economicaUnità 1I soggetti dell’attività finanziaria: gli aggregati e i criteri di aggregazione. I caratteri e la rilevanza del conto consolidato delle Amministrazioni pubbliche
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permanenza nell’Unione monetaria. Individuare i diversi livelli del governo del territorio e
dell’attività economico-finanziaria pubblica. Riconoscere il differente ruolo degli enti territoriali e
degli enti istituzionali. Evidenziare la funzione del conto consolidato delle
Amministrazioni pubbliche. Individuare la funzione della spesa pubblica come
strumento di politica economica Conoscere gli effetti economici dell’incremento della
spesa pubblica Distinguere i diversi tipi di spese e i loro effetti in
relazione agli obiettivi dell’intervento pubblico Individuare le difficoltà delle politiche di
contenimento della spesa. Distinguere il sistema della spending review dal
sistema dei tagli lineari. Saper distinguere le diverse forme di entrata in
relazione alla fonte e ai caratteri Individuare gli effetti economici della pressione
tributaria. Capire le ragioni politico-sociali e le ragioni
economiche del decentramento Capire la differenza fra un sistema centralizzato e un
sistema di federalismo fiscale. Individuare gli aspetti essenziali delle norme
costituzionali sulle autonomie territoriali. Conoscere la funzione, i caratteri e gli strumenti di
finanziamento della spesa per la sicurezza sociale Valutare le ragioni della tendenza attuale al
ridimensionamento del sistema di protezione sociale Distinguere la funzione del bilancio come strumento
di autorizzazione e vincolo giuridico e come strumento di politica economica.
Individuare la funzione dei diversi tipi di strumenti contabili
Individuare in che modo i caratteri e la struttura del bilancio sono connessi alle sue diverse funzioni.
Analizzare i risultati differenziali risultanti dal quadro riassuntivo del bilancio di previsione.
Riconoscere la complessità del problema dell’equilibrio dei conti pubblici con particolare riferimento alla situazione nazionale ed europea.
Capire le teorie e gli indirizzi della politica del bilancio
Conoscere gli strumenti per il finanziamento del deficit di bilancio e capire gli effetti economici dell’indebitamento.
Riconoscere la sequenza delle fasi in cui si articola il semestre europeo.
Individuare la funzione degli atti politici e legislativi su cui è fondata la programmazione di bilancio.
Inquadrare il procedimento di formazione ed approvazione del bilancio nel contesto istituzionale dello Stato.
Individuare in che modo l’autonomia finanziaria e contabile si inserisce nell’unità del sistema generale della contabilità e finanza pubblica.
Riconoscere gli elementi dell’obbligazione tributaria. Individuare le differenze tra i vari tipi di imposta.
Unità 2La struttura della spesa pubblica: distinzioni delle spese secondo il criterio economico e secondo il criterio amministrativo. Le dimensioni della spesa pubblica: variazioni quantitative, criteri di misurazione, effetti economici sull’equilibrio del sistema economico (il moltiplicatore e l’acceleratore della spesa pubblica), effetti negativi di un’eccessiva espansione della spesa pubblica, politiche di contenimento.Unità 3Le diverse forme di entrata: funzioni, fonti e classificazioni delle entrate pubbliche. La pressione tributaria. Gli effetti economici del prelievo tributarioUnità 4L’autonomia degli enti territoriali e i sistemi di finanziamento delle spese locali. Il federalismo fiscale. L’evoluzione del rapporto tra finanza statale e finanza locale in ItaliaUnità 5La spesa per la sicurezza sociale: forme di protezione, effetti economici. Assistenza e Previdenza. Fonti di finanziamento. La crisi dei sistemi di sicurezza sociale.
TEMPI DI SVOLGIMENTO: Tredici ore
Il bilancio dello StatoUnità 1Il bilancio dello Stato: nozione e funzioni. La normativa sul bilancio. I conti pubblici e la contabilità nazionale. I periodi della gestione finanziaria, i caratteri e i principi del bilancio. La struttura del bilancio. I risultati differenziali. Unità 2Il problema del pareggio e la politica di bilancio. Le diverse teorie. Le conseguenze del disavanzo sulla finanza pubblica e sul sistema economico nazionale. Il debito pubblico e l’incidenza economica e finanziaria della spesa per gli interessi. Le misure adottate a livello europeo per limitare la creazione di disavanzi. Il concetto di equilibrio del bilancio nei trattati europei e nella Costituzione italiana.Unità 3Il ciclo dei documenti in base ai quali vengono impostate le previsioni di bilancio. Il procedimento di formazione ed approvazione del bilancio. Gli strumenti di flessibilità, le variazioni e l’assestamento del bilancio. I controlli sull’esecuzione del bilancio e sulla gestione economico-finanziaria. La struttura e l’approvazione del rendiconto.Unità 4L’autonomia di bilancio degli enti territoriali. Il coordinamento della finanza pubblica e l’armonizzazione dei bilanci. I caratteri e la struttura dei bilanci degli enti territoriali. I principi e le norme sull’equilibrio dei conti degli enti territoriali.TEMPI DI SVOLGIMENTO: Tredici ore
Il sistema tributario e i principi generali dell’imposizione fiscale
Unità 1L’imposta : caratteri e funzioni, classificazioni. Il sistema tributario: concetto e principi fondamentali.Unità 2La distribuzione del carico tributario: i principi giuridici
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Comprendere la ragione per cui i sistemi tributari sono costituiti da una pluralità di imposte.
Stabilire la correlazione tra il principio di eguaglianza e i principi di universalità e uniformità dell’imposta
Valutare se e fino a che punto i diversi tipi di imposta corrispondono al principio di equità.
Individuare il ruolo del contribuente e degli uffici fiscali nell’applicazione dell’imposta.
Valutare gli aspetti negativi e positivi delle diverse modalità di accertamento.
Riconoscere e valutare in che misura i diversi tipi di imposta corrispondono ai principi di certezza, semplicità ed efficacia.
Distinguere gli effetti macroeconomici e microeconomici del prelievo fiscale.
Individuare la differenza tra evasione ed elusione. Confrontare i diversi tipi di imposta con riferimento
agli effetti economici e agli obiettivi di politica economica
Conoscere i requisiti fondamentali dei sistemi tributari moderni e capire fino a che punto è possibile l’adeguamento a tali requisiti
Conoscere i principi costituzionali e i vincoli europei ai quali deve uniformarsi il sistema tributario italiano
Conoscere l’evoluzione del sistema tributario italiano e capire le ragioni delle successive revisioni.
Conoscere i lineamenti essenziali del sistema tributario vigente.
Interpretare i caratteri alfanumerici del codice fiscale. Individuare i principali problemi di scelta in ordine
all’imposizione personale sul reddito delle persone fisiche.
Individuare quale concetto economico di reddito corrisponde al presupposto dell’Irpef.
Conoscere i caratteri, i presupposti e la struttura dell’Irpef .
Riferire a casi concreti il procedimento per l’applicazione dell’Irpef.
dell’imposta, legalità ed equità distributiva. Gli indicatori della capacità contributiva. L’analisi dei diversi tipi di imposta sotto il profilo dell’equità.Unità 3L’applicazione delle imposte: i principi amministrativi dell’imposta, chiarezza e semplicità amministrativa. Metodi di accertamento e metodi di riscossioneUnità 4Gli effetti economici dell’imposta: macroeconomici e microeconomici. Le modalità e gli effetti dell’evasione e dell’elusione.
TEMPI DI SVOLGIMENTO: Dieci ore
Il sistema tributario italianoUnità 1Evoluzione del sistema tributario italiano dalla riforma tributaria del 1971 ai nostri giorni. Quadro sintetico del sistema vigente. I principi costituzionali del sistema tributario italiano. I vincoli derivanti dall’integrazione europea. Le norme a tutela del contribuente. L’organizzazione dell’amministrazione delle finanze e l’anagrafe tributaria.Unità 2L’imposizione sul reddito delle persone fisiche: profili economici. Presupposto, soggetti passivi e base imponibile dell’Irpef. Le regole per l’imputazione dei redditi e per la determinazione dell’imponibile. La determinazione dell’imposta lorda e netta. Le regole per la determinazione dell’importo da versare.
TEMPI DI SVOLGIMENTO: Dieci ore
3 - METODOLOGIEPremesso che il processo di insegnamento/apprendimento comporta una modifica relativamente stabile nel modo di pensare, di sentire e di agire del singolo studente, per raggiungere tale scopo è necessario adattare il metodo didattico in funzione delle finalità della disciplina, del percorso didattico da compiere, dei ritmi e degli stili di apprendimento degli allievi. Di conseguenza, alla tradizionale lezione frontale, articolata attraverso le fasi della definizione del tema, dall’esposizione dei contenuti e dall’esercitazione e/o della discussione di casi pratici, si affiancheranno altri metodi come:
la lezione interattiva o partecipata, utilizzata per stimolare la partecipazione attiva e l’interesse degli studenti e per facilitarne la comprensione dei concetti teorici;
il lavoro di gruppo svolto sotto la supervisione dell’insegnante allo scopo di abituare gli allievi ad interagire tra di loro;
il problem solving utilizzato per superare la tradizionale lezione frontale, ponendo l’argomento in chiave problematica e sottolineando proposte di soluzioni. Lo scopo del metodo è di creare negli studenti una forte tensione cognitiva che li coinvolga, li stimoli e li interessi. In questo modo si potenzia la capacità di analizzare i dati, di risolvere problemi, di
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pervenire al possesso di conoscenze, partendo da situazioni concrete non ancora organizzate né ordinate;
l’analisi di casi utilizzata partendo da una situazione concreta su cui bisogna intervenire, per effettuare diagnosi, selezionare i casi ridondanti, elaborare informazioni ed infine dare soluzioni. In questo caso si tenderà a potenziare la capacità creativa degli studenti;
la scoperta guidata che consentirà agli allievi di scoprire un argomento gradualmente e per approssimazioni successive potenziando la capacità di apprendere autonomamente e la capacità di astrazione;
la simulazione d’impresa che permette di imparare operando ( learnig by doing), simulando le attività di un’impresa si permette agli allievi di agganciare alla pratica gli argomenti teorici appresi;
Si utilizzeranno, altresì, schemi e mappe concettuali.In ogni caso sarà sempre indispensabile mantenere sempre viva l’attenzione degli allievi, coinvolgerli creando sempre un clima positivo e stimolante, effettuare riepiloghi all’inizio e alla fine di ogni unità didattica per verificare e consolidare l’apprendimento, favorire la discussione ed il confronto stimolando tutti gli allievi a dare il loro parere su un argomento senza condizionarne il pensiero.
4 - STRUMENTI DIDATTICILibro di Testo: "ECONOMIA E FINANZA PUBBLICA – Corso di economia politica per il quinto anno" di R.M. VINCI ORLANDO Edizione “Tramontana” con espansione on line.Fonti normative, formulari, ricerche in internet, lim, quotidiani e riviste.
5 – RECUPEROPer le ore di recupero, si adopereranno le seguenti strategie e metodologie didattiche:
Riproposizione dei contenuti in forma diversificata Attività guidate a crescente livello di difficoltà Esercitazioni per migliorare il metodo di studio e di lavoro
6 - STRUMENTI DI VERIFICALa verifica ha lo scopo di:
assumere informazioni sul processo di insegnamento-apprendimento in corso per orientarlo o modificarlo secondo le esigenze, controllando l’adeguatezza dei metodi e delle tecniche utilizzate;
accertare il raggiungimento degli obiettivi didattici prefissati; pervenire alla classificazione degli alunni.
Per il raggiungimento dei primi due scopi si ritiene indispensabile ricorrere alla verifica formativa, che avverrà al termine di ciascuna unità didattica compresa nel modulo o dopo lo svolgimento di una parte significativa dello stesso.La verifica sommativa, effettuata per classificare gli alunni, sarà effettuata al termine di ciascun modulo, attraverso prove orali e verifiche scritte, quali test a risposta aperta e/o a risposta multipla, esercizi di completamento.Le verifiche si fonderanno sul principio della trasparenza quindi gli allievi saranno informati:- degli obiettivi da verificare;- degli elementi di cui di terrà conto ai fini della valutazione,- del metro di valutazione adottato ai fini dell’attribuzione del voto.
7 – VALUTAZIONE PERIODICA E FINALEOltre che ai risultati delle prove sommative, per la valutazione dei discenti, si terrà conto di altri elementi concordati in seno al Consiglio di Classe quali l’impegno, la partecipazione in classe, la
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progressione rispetto al livello di partenza. Per le valutazioni si fa riferimento alla griglia prevista dal P:O:F. d’Istituto. Si utilizzerà tutta la scala di valori a disposizione ( da 1 a 10 ) in modo da stimolare gli allievi a dare il massimo rendimento anche in considerazione dell’attribuzione del credito formativo.
8 – VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTOIl comportamento degli studenti sarà oggetto di valutazione collegiale da parte del Consiglio di Classe in sede di scrutinio intermedio e finale, sulla base di fattori, inseriti nel POF, quali la partecipazione al dialogo educativo, l’impegno, la diligenza nello studio, necessari per l’attribuzione del voto di condotta.
L’insegnanteProf.ssa Concetta Mistretta
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I.I.S.S. “SCIASCIA E BUFALINO” ERICEA.S. 2014/15 Classe 5a ERICE/VALDERICE-Materia: RELIGIONE CATTOLICA Docente: prof. Alastra Caterina
1modulo 2 modulo 3 modulo 4 modulo 5 modulo 6 moduloTITOLO Chiamati a
vivere nel mondo.
Gli uomini cittadini del mondo
Gli uomini chiamati a realizzarsi nel lavoro
La dottrina sociale della Chiesa
La partecipazione dell’uomo nella società.
Il mondo chiamato alla salvezza
Obiettivi Prendere coscienza che è necessario realizzare se stessi nella comunità umana.
Imparare a superare l’etnocentrismo culturale attraverso la scoperta dei valori e dei legami profondi che uniscono gli uomini e i popoli.
Scoprire il lavoro come vocazione e realtà entro la quale maturare e realizzarsi.
Introdurre il giovane alla conoscenza di una visione di Chiesa non estranea all’uomo ma vicina anche a tutto ciò che empiricamente lo riguarda.
Scoprire che ciascun uomo è chiamato a costruire la città per l’uomo in un ordine sociale e civile rispettoso dell’uomo stesso, senza mai strumentalizzare il potere.
Saper vagliare che fra tutte le svariate forme di felicità offerte all’uomo quella di Cristo è l’unica per i cristiani che garantisce la salvezza.
Contenuto L’uomo e la società, i mali che affliggono l’umanità: fama, malattie, violenza, guerre,i mezzi di comunicazione.
L’etnocentrismo; le culture e gli umanesimi; le cause del sottosviluppo e il superamento di esso; colonialismo e neocolonialismo; emigrazione e immigrazione;i movimenti di liberazione oggi nel mondo;tolleranza e pluralismo;cooperazione,solidarietà e volontariato.
L’occupazione; il lavoro e i lavori; l’ambiente di lavoro; i beni appartengono all’uomo; dignità dell’uomo soggetto del lavoro e non schiavo di ciò che produce; lavoro e bene comune.
Grandi fenomeni economici, sociali e politici: rivoluzione industriale, le diverse ideologie; Tradizione della Chiesa ;Dottrina sociale: dalla Rerum Novarum alla Centesimus Annus.
La politica: valore e coinvolgimento; impegno di tutti per il bene comune; i cittadini e le pari opportunità;situazione politica attuale.
I mali del mondo: male e peccato; la salvezza del mondo; l’unione a Cristo;Cristo, Verità sulla vita dell’uomo; Cristo vera Vita; Conversione e fede nel Vangelo.
Competenze (saper essere)L’alunno sarà in grado di:
Discutere sulla necessità di criteri etici per l’azione politica.
Rilevare il valore del modello politico ispirato ai valori cristiani.
Sensibilizzarsi verso la situazione di povertà di vaste aree del mondo.
Rilevare il valore del contributo dell’insegnamento sociale della chiesa.
Discutere e riconoscere la necessità di uno stile di vita differente.
Essere consapevole dei propri atteggiamenti non ispirati a solidarietà ed equità.
Tempi di svolgimento
Ottobre Novembre Dicembre-Gennaio
Febbraio Marzo-Aprile Maggio
Criteri di valutazione a) Conoscenza degli argomenti; b) capacità di analisi e sintesi; c) capacità di rielaborazione personale.
Strumenti divalutazioneVerificatradizionale,que-stionari,interventi,nteresse epartecipazio
al dialogo
Metodologia didattica e strumenti utilizzati Lezione frontale, metodo induttivo e deduttivo, libro di testo, riviste, documenti sacri e profani, audiovisivi.
Difficoltà incontrate ed azioni per il recupero Si ovvierà alla mancanza d’interesse, d’impegno e alla scarsa partecipazione al dialogo scolastico per mezzo di visione di filmati e ricerche interattive
Note Gli alunni con disabilità seguiranno la stessa programmazione della classe per obiettivi minimi.
COORDINATRICE DELLA CLASSE: PROF.SSA POMA ELISABETTA 68/69
ISTITUTO D’ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE “L. SCIASCIA” ISTITUTO TECNICO ECONOMICO STATALE - ERICE
Classe Quarta sez. D Indirizzo AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING
Articolazione SISTEMI INFORMATIVI AZIENDALIPROGRAMMAZIONE COLLEGIALE DEL CONSIGLIO DI CLASSE
L’insegnante, aderirà ai progetti o alle attività promossi dalla Diocesi che si possa ritenere abbiano una ricaduta positiva sui discenti.
Alastra Caterinal docente:
prof. Alastra Caterina
COORDINATRICE DELLA CLASSE: PROF.SSA POMA ELISABETTA 69/69