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Verso una crescita verde Una sintesi per i responsabili politici Maggio 2011

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Verso unacrescita verde Una sintesi per i responsabili politiciMaggio 2011

OECD Green Growth layout [Ita] [2]:Layout 1 10/8/11 19:24 Page 27

Nel giugno del 2009, i Ministri di 34 Paesi hannofirmato la Green Growth Declaration, nella qualedichiaravano il proprio impegno a: “Potenziare glisforzi per la formulazione di nuove strategie dicrescita verde nell’ambito delle risposte governativealla crisi e oltre, riconoscendo che “verde” e“crescita” possono procedere mano nella mano”.

Hanno approvato il conferimento di un mandatoall’OCSE per lo sviluppo di una Strategia di CrescitaVerde che tenga conto dei vari aspetti economici,ambientali, sociali, tecnologici e di sviluppo.

La Strategia è la risposta a tale mandato ed è parteintegrante del contributo dell’OCSE alla ConferenzaRio+20 che si terrà nel giugno del 2012.

Dichiarazione sulla Crescita Verde, adottata il 25 giugno 2009 in

occasione della riunione del Consiglio dell’OCSE a livello ministeriale..

La presente brochure è stata redatta in occasione della riunione del Consiglio

dell'OCSE a livello ministeriale svoltasi a Parigi il 25 e 26 maggio 2011.

OECD Green Growth layout [Ita] [2]:Layout 1 10/8/11 19:19 Page ii

Il presente lavoro è pubblicato sotto la responsabilità del Segretario Generale dell’OCSE. Le

opinioni qui espresse e le argomentazioni qui sostenute non riflettono necessariamente il punto di

vista ufficiale dell’Organizzazione o dei governi dei suoi Paesi membri.

© OCSE 2011

L’OCSE autorizza liberamente l’uso del presente materiale a fini non commerciali. Qualsiasi

richiesta di utilizzo del presente materiale a fini commerciali o di diritti di traduzione dello stesso

dovrà essere indirizzata a [email protected].

Comunicazione del Segretario Generale dell’OCSE 2

Cosa significa crescita verde e perché ne abbiamo bisogno? 4

Fonti di crescita verde 5

La crescita verde in azione 6

Un quadro per le strategie di crescita verde 7

Quali sono gli aspetti essenziali delle strategie di crescita verde? 8

Iniziative per una crescita verde 12

Che impatto avrà la crescita verde sull'occupazione? 15

Affrontare l'impatto sulla distribuzione del reddito 18

Una cooperazione su scala internazionale per la crescita verde 19

Monitoraggio dei progressi effettuati verso una crescita verde 21

Elaborazione di strategie di crescita verde 23

Le prossime tappe della Green Growth Strategy dell'OCSE 24

Principali pubblicazioni dell’OCSE 25

Indice

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La Green Growth Strategy dell’OCSE:una lente attraverso cui guardare lacrescita

L’economia mondiale sta lentamente, e inmodo non uniforme, emergendo dallapeggiore crisi e recessione che la maggiorparte di noi abbia mai conosciuto. Mentre citroviamo ad affrontare problematiche urgentiquali l'elevata disoccupazione, le pressioniinflazionistiche e i deficit fiscali, dobbiamoanche guardare al futuro e formulare nuovestrategie per assicurare che la crescita e ilprogresso che abbiamo dato per scontatiabbiano effettivamente luogo negli anni avenire.

Un ritorno allo "status quo” sarebbe infattiimprudente e, in ultima analisi, insostenibile.Ciò comporterebbe rischi che potrebberogenerare costi umani e ostacoli alla crescitae allo sviluppo economico. Ne potrebberorisultare una maggiore penuria idrica,difficoltà nell'approvvigionamento di risorse,inquinamento atmosferico e idrico,cambiamento climatico e perdita dibiodiversità irreversibili.

Sono necessarie delle strategie volte aperseguire una crescita più verde. Sevogliamo essere sicuri che il miglioramentodel livello di vita a cui abbiamo assistito negliultimi cinquant’anni non subisca una battutad’arresto, dobbiamo trovare nuovi modi diproduzione e consumo, nonché ridefinire lanostra idea di progresso e i nostri criteri permisurarlo. Inoltre, dobbiamo assicurare che inostri cittadini compiano questo viaggioassieme a noi, in particolare per dotarli dellecompetenze necessarie a cogliere le nuoveopportunità di occupazione generate dalcambiamento strutturale.

Tuttavia, non possiamo semplicementeripartire da zero. Modificare gli attuali modellidi crescita, le abitudini dei consumatori, latecnologia e le infrastrutture è un progetto a

lungo termine e le conseguenze delledecisioni prese in passato si faranno sentirea lungo. Tale dipendenza dal percorso disviluppo seguito potrebbe intensificare irischi ambientali sistemici, anche seriuscissimo a mettere in atto delle strategiepolitiche appropriate in tempi relativamentebrevi.

L’economia moderna è stata resa possibiledall’innovazione e di essa si nutre. A suavolta, il sistema economico incoraggia nuovemodalità d'azione e l’invenzione di nuoviprodotti e continuerà a farlo in futuro. Icambiamenti e l’innovazione non tecnologici,come ad esempio i nuovi modellicommerciali, le nuove modalità di lavoro, inuovi piani urbanistici e di trasporto, avrannoun ruolo importante nella promozione dellacrescita verde.

Nessun governo dispone da solo di tutte lerisorse tecnologiche, scientifiche, finanziariee di altra natura necessarie per promuoverela crescita verde. Le sfide sono di ordineglobale. Recentemente siamo stati testimonidi sforzi incoraggianti su scalainternazionale, volti a fronteggiarecollettivamente le questioni ambientali, comenel caso degli innovativi accordi di Cancunper rispondere al cambiamento climatico.

In occasione della riunione del Consigliodell’OCSE a livello ministeriale svoltasi nelgiugno del 2009, i ministri hannoriconosciuto che i termini “verde” e“crescita” possono procedere mano nellamano e hanno chiesto all’OCSE di formulareuna Green Growth Strategy. Da allora,abbiamo lavorato con numerosi partner,tanto a livello governativo quanto dellasocietà civile, per avanzare proposte sucome i Paesi possano perseguire la crescitaeconomica e lo sviluppo e, al contempo,contrastare il cambiamento climatico eprevenire un costoso degrado ambientale el’utilizzo inefficiente delle risorse naturali.

Comunicazione del Segretario Generale dell’OCSE

2 . © OCSE VERSO UNA CRESCITA VERDE: UNA SINTESI PER I RESPONSABILI POLITICI

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New Songdo City (Corea): situata su un’isola artificiale città di 607ettari costruita su un’isola artificiale situata a 64km da Seoul. È stataprogettata per produrre solo un terzo delle emissioni di gas a effettoserra rispetto a una città di dimensioni simili e per divenire il nodocommerciale dell’Asia nordorientale. www.songdo.com

Le pubblicazioni Towards Green Growth eTowards Green Growth - MonitoringProgress: OECD Indicators sintetizzano illavoro compiuto finora. Come una lenteattraverso cui esaminare la crescita, l’analisiivi presentata costituisce un primo passoimportante verso lo sviluppo di strategie dicrescita verde e fornisce un quadrostrategico operativo per i responsabili politicinei Paesi avanzati, emergenti e in via disviluppo.

L'OCSE continuerà a sostenere gli sforziglobali di promozione della crescita verde, inparticolare in vista della conferenza Rio+20.Il prossimo passo sarà l’inclusione dellacrescita verde negli Esami paese dell'OCSEe degli esiti del lavoro futuro dell'OCSE negliindicatori, compendio di strumenti e studi disettore, al fine di accompagnare gli sforzi deiPaesi verso la realizzazione della crescitaverde

Gli obiettivi che ci siamo posti sonoambiziosi, ma sono certo che lavorandoinsieme li raggiungeremo.

Angel GurríaSegretario Generale dell’OCSE

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OCSE2005

AnnoGraveMedioBasso

OCSE2030

BRIC 2005

BRIC 2030 2005 2030

Resto del mondo

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Pacifico

Europa

Nord America

Asia

Brasile

Russia

Cina

Asia meridionale

Resto del mondo

Mondo

1

20002030

Diversità rimanentePerdite dovute all'azotoPerdite dovute alle infrastrutture

Perdite dovute alla frammentazione degli habitat naturaliPerdite dovute al climaPerdite dovute all'agricoltura

0 20 40 60 80 100

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0

Minacce globali alla biodiversità (percentuale)

Milioni di persone che vivono in condizioni di grave stress idrico

Morte prematura per inquinamento atmosferico da PM 10 (milioni)

Fonte: OCSE (2008), OECD Environmental Outlook to 2030 e OCSE (2009), The Economics of Climate Change

Mitigation: Policies and Options for Global Actions beyond 2012.

1. India inclusa.

Cosa significa crescita verde e perché ne abbiamo bisogno?

Principali sfide ambientali

4 . © OCSE VERSO UNA CRESCITA VERDE: UNA SINTESI PER I RESPONSABILI POLITICI

33%: della popolazionemondiale potrebbe esserecolpito da penuria idricaentro il 2025.

Crescita verde significa promuovere la crescitaeconomica e lo sviluppo, assicurando al tempostesso che il patrimonio naturale continui afornirci le risorse e i servizi ambientali sui qualisi basa il nostro benessere. A tale scopo, ènecessario accelerare gli investimenti el'innovazione che rendano possibile la crescitasostenibile e diano vita a nuove opportunitàeconomiche.

Abbiamo bisogno della crescita verde perché losviluppo continua a pesare sul capitale naturale. Senon teniamo la situazione sotto controllo, ciòpotrebbe comportare una maggiore penuria idrica edi risorse, un maggiore inquinamento, cambiamentoclimatico e perdita irrecuperabile di biodiversità.

Tali tensioni potrebbero compromettere le futureprospettive di crescita, per almeno due ragioni:

� Sostituire il capitale fisico con il capitale naturalesta diventando sempre più costoso. Ad esempio,se la penuria e l'inquinamento idricoaumenteranno, saranno necessarie piùinfrastrutture per il trasporto e la depurazionedell'acqua.

� I cambiamenti non seguono sempre unatraiettoria omogenea e prevedibile. Ad esempio,alcuni stock ittici hanno subito un’improvvisa eforte riduzione dopo un lento declino durato anni.

Se vogliamo essere sicuri che il miglioramento dellivello di vita avvenuto negli ultimi cinquant’anni nonsubisca una battuta d’arresto, dobbiamo trovarenuovi modi di produzione e consumo e ridefinire lanostra idea di progresso e i nostri criteri permisurarlo.

10%: è la percentuale dibiodiversità che perderemoentro il 2030 in mancanzadi azioni concrete cheinvertano la rotta.

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Fonti di crescita verde

La crescita verde può generare nuove fonti dicrescita attraverso:

� La produttività. Incentivi per una maggioreefficienza nell’uso delle risorse e del patrimonionaturale attraverso un aumento della produttività,una riduzione dei rifiuti e del consumo di energia.

� L’innovazione. Politiche e condizioni cherendano possibile la creazione di valore e lagestione delle problematiche ambientali inmaniera innovativa.

� I nuovi mercati. Incoraggiare la domanda ditecnologie, prodotti e servizi verdi. Creare nuoveopportunità di lavoro.

� La fiducia. Aumentare la fiducia degli investitoritramite una maggiore stabilità e prevedibilità deimodi di gestione delle principali problematicheambientali da parte dei governi.

� La stabilità. Condizioni macroeconomiche piùequilibrate, prezzi delle risorse meno volatili esostegno al consolidamento fiscale tramite, adesempio, il riesame della composizione edell’efficienza della spesa pubblica e l’aumentodelle entrate attraverso l'attribuzione di un prezzoall’inquinamento.

La crescita verde inoltre ridurrà i rischi di:

� Colli di bottiglia che aumentano quando lapenuria di, o la qualità inferiore delle risorserendono gli investimenti più costosi, come nelcaso di infrastrutture ad alta intensità di capitalequando le riserve idriche diventano scarse o laqualità dell'acqua si impoverisce. A tale riguardo,la perdita di capitale naturale può eccedere iguadagni generati dall’attività economica emettere a rischio la capacità di sostenere lacrescita futura.

� Squilibri dei sistemi naturali che aumentano ilrischio di conseguenze inaspettate, dannose epotenzialmente irreversibili. I tentativi di identificarepotenziali soglie suggeriscono che alcune diqueste sono già state oltrepassate (cambiamentoclimatico, cicli globali dell’azoto e perdita dibiodiversità).

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112 bilioni di dollariamericani: è il valore delrisparmio di carburante tra il2020 e il 2050 generato dainvestimenti in sistemienergetici a bassaemissione di carbonio.

153 miliardi di euro:è il valore economicogenerato nel 2005dall’impollinazione,soprattutto ad opera delleapi, delle maggiori coltureche sopperiscono alfabbisogno mondiale dicibo.

Tra 2,1 e 6,3 bilioni didollari americani: è ilpotenziale commerciale chepotrebbe essere generatoentro il 2050 dalle attivitàambientali sostenibili neisettori legati alle risorsenaturali.

1991: anno in cui la Sveziaha introdotto la carbon tax.L’attività economica hacontinuato a crescere e daallora è aumentata del 50%.

Lo sviluppo sostenibilefornisce un contestoimportante per lacrescita verde. LaGreen Growth Strategy

dell'OCSE fa leva sulle analisi e sugli sforzipolitici che hanno seguito il Summit dellaTerra tenutosi a Rio de Janeiro nel 1992. Lastrategia delinea un’agenda chiara e miratavolta alla realizzazione di numerosi obiettivifondamentali della conferenza di Rio.

La crescita verde non è stata concepitacome sostituto allo sviluppo sostenibile,ma piuttosto come un sottoinsieme dellostesso. Essa ha infatti degli obiettivi meno

internazionale. A tale scopo, questestrategie dovrebbero essere applicatecongiuntamente a iniziative sociali a favoredello sviluppo sostenibile.

La Green Growth Strategy dell’OCSEpropone un quadro operativo di politicheabbastanza flessibile da poter essereadattato alle diverse circostanze nazionali eai vari livelli di sviluppo. La crescita verdedell’OCSE è stata progettata percontribuire alla realizzazione degli obiettividi Rio+20, in collaborazione con leiniziative prese in altri forum internazionali,tra cui l’UNEP, l’UNESCAP e la BancaMondiale.

ambiziosi e prevede un’agenda politica eoperativa mirata al raggiungimento di unprogresso concreto e misurabile, in gradodi coniugare le esigenze dell’economia conquelle dell’ambiente. Il suo obiettivocentrale è la promozione delle condizioninecessarie a favorire l’innovazione, gliinvestimenti e la concorrenza, in grado digenerare nuove fonti di crescita economicacompatibili con ecosistemi resilienti.

Le strategie di crescita verde devonotenere particolarmente conto dellenumerose questioni sociali e di equità chepossono derivare da un'economia più“verde”, tanto su scala nazionale quanto

Crescita verde e sviluppo sostenibile

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6 . © OCSE VERSO UNA CRESCITA VERDE: UNA SINTESI PER I RESPONSABILI POLITICI

La crescita verde in azioneCorea, Irlanda, Cina, Ruanda

“Gli effetti positivi di questo processo di adeguamentodell’economia a una crescita verde sono tangibili econsiderevoli; gli strumenti sono accessibili tanto aigoverni quanto al settore privato, e il momento diutilizzarli è adesso”.

Fonte: UNEP, Towards a Green Economy: Pathways to Sustainable Development andPoverty Eradication www.unep.org/greeneconomy

La Strategia nazionale per la Crescita verde e il Pianoquinquennale (2009-2013) della Corea costituisconoun quadro politico completo a favore della crescitaverde. La Strategia mira a: 1) promuovere motori dicrescita rispettosi dell’ambiente, (2) migliorare laqualità di vita delle persone e (3) contribuire alla reteinternazionale contro il cambiamento climatico. Peragevolarne la realizzazione, nel 2009 è stata costituitauna Commissione presidenziale per la Crescita verdee nel 2010 è stata varata una Legge quadro su unacrescita verde a bassa emissione di carbonio. Il Pianoquinquennale rappresenta un modello di interventogovernativo volto all’applicazione della Strategia econtiene indicazioni specifiche di bilancio e incarichiprecisi per ministeri ed enti locali. In base al Piano, lapubblica amministrazione spenderà circa il 2% delPIL annuale per la realizzazione di progetti eprogrammi di crescita verde.

Il Piano di Sviluppo nazionale dell’Irlanda (2007-2013) prevede dotazioni finanziarie indicative perinvestimenti prioritari volti a rafforzare la competitivitàeconomica e assicurare una migliore qualità della vita.Il Piano mira a far convergere diverse politichesettoriali di investimento in un unico quadro formale ea fornire un quadro finanziario all’interno del quale iministeri e le agenzie governative possanoprogrammare ed effettuare gli investimenti pubblici. Ilcapitolo del Piano dedicato all’ambiente tratta ditrasporti, gestione dei rifiuti, cambiamento climatico,ricerca ambientale ed energie sostenibili. Nel 2007, iprogrammi di investimento con un impatto direttosulla promozione della sostenibilità ambientale hannosuperato gli 1,3 miliardi di euro.

La sezione del 12° Piano quinquennale (2011-2015)della Cina dedicata allo “Sviluppo verde” dimostra lavolontà del paese di progredire nella direzione diun’economia più rispettosa dell'ambiente. Il Pianodefinisce la strategia nazionale sulle priorità relativeallo sviluppo socioeconomico futuro della Cina efornisce indicazioni e obiettivi per l’elaborazione delle

politiche, sia a livello settoriale che subnazionale. Iltema “Sviluppo verde” identifica sei pilastri strategici:il cambiamento climatico, l’efficiente gestione dellerisorse, un’economia fondata sulla cultura delriciclaggio, la tutela ambientale, la protezione e ilripristino degli ecosistemi, la gestione delle risorseidriche e la prevenzione dei disastri naturali. Talipilastri comportano nuovi obiettivi vincolanti (come lariduzione, entro il 2015, del 17% delle emissioni dicarbonio per unità di PIL e del 10% delle emissioniatmosferiche di NOx e azoto) che si aggiungono agliobiettivi già previsti dall’11° Piano quinquennale(come la riduzione dell’intensità energetica,dell’inquinamento da SO2 e della domanda chimica diossigeno). Il 12° Piano quinquennale fornisce anchelinee guida dettagliate per la formulazione dellepolitiche; ad esempio, i programmi di dimostrazione edi diffusione di tecnologie capaci di aumentarel’efficienza energetica sono considerati come unostrumento per risparmiare energia e per generarenuove opportunità di crescita.

La Strategia per lo Sviluppo economico e laRiduzione della povertà del Ruanda (2008-2012) è laseconda strategia nazionale di medio termine perrealizzare gli obiettivi di lungo termine stabiliti nellaVision 2020. La Strategia fissa obiettivi di mediotermine e prevede dotazioni finanziarie indicative.L’ambiente è considerato una questione trasversalefondamentale. Diversi altri settori, strettamente legatiall’ambiente e alle risorse naturali, sono staticonsiderati fondamentali per la realizzazione degliobiettivi di sviluppo del Ruanda, considerato il loroimpatto sulla produzione (come il suolo) o sulla salute(come l’approvvigionamento e il risanamento idrico).Per il periodo 2008-2010, un totale di 62 miliardi difranchi ruandesi, ovvero l’1,8% della spesa pubblicatotale, è stato destinato al settore ambiente, suolo esilvicoltura. Per il settore gestione e risanamento dellerisorse idriche sono stati stanziati 146 miliardi difranchi ruandesi, ovvero il 4,2% della spesa pubblicatotale.

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La creazione di un quadro istituzionale per la crescitaverde ha come scopo principale la messa in opera diincentivi o di istituzioni capaci di aumentare ilbenessere:

� migliorando la gestione delle risorse e aumentandola produttività;

� incoraggiando la nascita di attività economichebenefiche per la società nel lungo termine;

� promuovendo nuove strategie per raggiungerequesti due obiettivi attraverso l'innovazione.

Il percorso di crescita verso un’economia più “verde”dipende dalle strategie politiche, dal quadroistituzionale, dal livello di sviluppo, dalle dotazioni dirisorse e dalle specifiche criticità ambientali. I Paesiavanzati, emergenti e in via di sviluppo affrontano sfidediverse e possono cogliere opportunità diverse nelprocesso di trasformazione della crescita. Lo stessopuò dirsi di Paesi con economie e situazioni politichediverse. Tuttavia, esistono elementi comuni da gestirein qualsiasi contesto. L’azione governativa richiedel’esame di un ampio ventaglio di politiche e nonunicamente di quelle tradizionalmente consideratecome “verdi”.

La crescita verde fornisce una lente attraverso cuiguardare la crescita e identificare gli aspetti dellapolitica economica e ambientale capaci di rafforzarsi avicenda. Essa riconosce il pieno valore del capitalenaturale quale fattore di produzione accanto ad altriprodotti e servizi. L’attenzione è portata a nuovestrategie che siano efficienti sotto il profilo dei costi, ingrado di attenuare le pressioni ambientali e direalizzare una transizione verso nuovi modelli dicrescita che non sorpassino le soglie ambientalicritiche su scala locale, regionale e globale.

Tale strategia riconosce che non tutti i risultatiprefissati potranno essere raggiunti con l’attualetecnologia di produzione e struttura di consumo.Giungerà un momento in cui l’esaurimento delcapitale naturale avrà conseguenze negative per lacrescita. Non sappiamo quando ciò accadrà, masappiamo che la capacità di sostituire il capitaleriproducibile (come le macchine) con il capitalenaturale (esaurito) sarà limitata in assenza diinnovazione.

Le strategie di crescita verde tengono anche contodel fatto che, utilizzando il PIL come misura delprogresso economico, si sottovaluta il contributo delpatrimonio naturale alla ricchezza, alla salute e albenessere. Le strategie devono quindi mirare adampliare il ventaglio di indicatori del progressoincludendo anche la qualità della crescita, le suediverse componenti e il suo impatto sulla ricchezza esul benessere delle persone.

Coordinare le politiche di crescita verde con quelle diriduzione della povertà è importante per poteradattare tali strategie ai Paesi emergenti e in via disviluppo. Crescita verde e riduzione della povertàsono complementari ed entrambi possono contribuireal raggiungimento degli obiettivi di sviluppo delmillennio. Questi includono:

� infrastrutture idriche, energetiche e di trasporto piùefficienti;

� l’attenuazione dei danni sanitari dovuti al degradoambientale

� l’introduzione di tecnologie efficienti capaci diridurre i costi e di aumentare la produttività,alleggerendo al tempo stesso la pressioneambientale.

Data l'importanza del patrimonio naturale nei Paesi abasso reddito, le politiche di crescita verde possonoridurre l’esposizione ai rischi ambientali e garantireuna maggiore sicurezza economica alle persone abasso reddito.

Un quadro per le strategie di crescita verde

© OCSE VERSO UNA CRESCITA VERDE: UNA SINTESI PER I RESPONSABILI POLITICI . 7

"Se non prendiamo cura dell'ambiente il PIL diminuirà,limitando così il nostro potenziale di crescita futura". Inger Anderson, Vicepresidente della divisione Sviluppo sostenibile della BancaMondiale http://web.worldbank.org

22: è il fattore di crescitadella produzioneeconomica nel XX secolo.

30 anni: è l’aumentodell'aspettativa di vita ingran parte del mondograzie al progresso umanoavvenuto negli ultimi 150anni.

1,7 milioni: è il numero didecessi annuali evitabilidovuti all'inquinamentoidrico e che colpisconoprincipalmente i bambinisotto i 5 anni.

6,4 milioni: è il numero deidecessi evitabili dovutiall'inquinamentoatmosferico.

1,3 bilioni di dollariamericani: i beneficimisurabili apportati dall'USClean Air Act alla sanitàpubblica.

50%: una stima dellariduzione dei costi sostenutiper mitigare gli effetti delcambiamento climaticoquando si tiene conto deimiglioramentinell'aspettativa di vita.

Il 25% della ricchezza:dei Paesi a basso redditoè rappresentata dalcapitale naturale.

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Modificare gli attuali modelli di crescita, le abitudini deiconsumatori, la tecnologia e le infrastrutture è unprogetto a lungo termine e per un po’ di tempo citroveremo a convivere con le conseguenze delledecisioni prese in passato. Tale dipendenza dalpercorso di sviluppo seguito potrebbe continuare aesacerbare i rischi ambientali sistemici, anche seadottassimo le giuste politiche in tempi rapidi.

Le strategie per la crescita verde devono quindiessere abbastanza flessibili da poter utilizzare le nuovetecnologie e cogliere nuove opportunità. Taleflessibilità dovrebbe inoltre consentirci di abbandonarerapidamente un approccio iniziale laddove se nepresenti uno migliore.

L’uso e la gestione efficiente delle risorse sono unobiettivo essenziale della politica economica, sebbeneanche molti interventi fiscali e normativi, nongeneralmente associati a un’agenda “verde”, avrannoun ruolo.

Due tipi d’intervento sono essenziali in qualsiasistrategia di crescita verde:

� Il primo comprende politiche quadro di ampiaapplicazione, capaci di rafforzare sia la crescitaeconomica che la conservazione del capitalenaturale. Si tratta di strumenti fiscali e normativi,come le misure di politica fiscale e di concorrenza,che, se ben progettate e portate a termine,permettono una allocazione più efficiente dellerisorse. È questa l’agenda abituale della politicaeconomica, assieme alla consapevolezza diportare beneficio anche all’ambiente. Sarebbeinoltre auspicabile includere le politiche perl’innovazione in questo tipo di interventi.

� Il secondo include politiche capaci di incentivarel’uso efficiente delle risorse naturali e di rendere piùcostoso l’inquinamento. Tali politiche comprendonoun mix di strumenti di mercato, come ad esempiole tasse ambientali, e di strumenti non di mercato,come le normative, le politiche di appoggiotecnologico e gli approcci volontari.

Qualunque sia il contesto nazionale, l'attribuzione diun prezzo all'inquinamento o allo sfruttamentoeccessivo di risorse naturali rare, attraversomeccanismi quali imposte o sistemi di permessinegoziabili, dovrebbe essere un elemento centraledel mix di politiche. I meccanismi di prezzo tendonoa ridurre i costi sostenuti per raggiungere undeterminato obiettivo e forniscono incentivi perincrementare ulteriormente l’efficienza el’innovazione.

Un maggiore uso delle tasse ambientali può giocareun ruolo importante nelle riforme fiscali orientate allacrescita economica, poiché potrebbe aiutare aridurre le distorsioni introdotte sia dalle imposte sulreddito personale e societario sia dai contributisociali. Anche le tasse sui prodotti energetici e sulleemissioni di anidride carbonica possono costituireparte di un più ampio pacchetto di consolidamentofiscale, offrendo un’interessante alternativa a tassepiù elevate sul lavoro o sul reddito societario o atagli della spesa pubblica.

Tuttavia, non tutte le situazioni si prestano a esseregestite con strumenti di mercato. In alcuni casi, unanormativa ben progettata, politiche attive disupporto tecnologico e approcci volontaripotrebbero rivelarsi più appropriati per affiancare talistrumenti. Inoltre, in numerose situazioni, la capacitàdi risposta delle imprese e dei consumatori aisegnali inviati dalla politica dei prezzi può essererafforzata da misure informative che evidenzino leconseguenze dei danni ambientali causati da attivitàspecifiche, nonché la disponibilità di alternative piùpulite. Le decisioni di politica economica prese oggidevono essere più lungimiranti, dal momento che imodelli di crescita e i cambiamenti tecnologicitendono a servirsi gli uni degli altri creando, in talmodo, una dipendenza dal percorso seguito e davincoli tecnologici e istituzionali. Non bisognadimenticare che gli impatti ambientali sonocumulativi e talvolta irreversibili. Agendo sin da oggiper evitare esiti sfavorevoli, irreversibili o addiritturacatastrofici, potremmo pagare un minor prezzo intermini economici domani.

Quali sono gli aspetti essenziali delle strategie dicrescita verde?

8 . © OCSE VERSO UNA CRESCITA VERDE: UNA SINTESI PER I RESPONSABILI POLITICI

1 generazione: è ilperiodo entro cui leemissioni globali di gas aeffetto serra devono esserein fase di declino.

2 generazioni: è il ciclo divita abituale di una centraleelettrica.

Fino a 10 generazioni:ciclo di vita previsto per imodelli di trasporto esviluppo urbano.

5% del PIL: è ilconsolidamento mediofiscale richiesto nei PaesiOCSE entro il 2025.

3% del PIL: è il potenzialeapprossimativo di entrategenerate dalle carbon taxnei Paesi OCSE entro il2020.

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© OCSE VERSO UNA CRESCITA VERDE: UNA SINTESI PER I RESPONSABILI POLITICI . 9

Strategie di intervento volte a gestire gli ostacoli allacrescita verde

Ostacoli alla crescita verde Strategie di intervento

Infrastrutture inadeguate – Collaborazioni pubblico-privato

– Investimenti pubblici

– Tariffe

– Trasferimenti

Capitale umano e sociale ridotto – Riforma/eliminazione delle sovvenzioni

e scarsa qualità istituzionale – Crescita e stabilizzazione delle entrate

pubbliche

Diritti di proprietà incompleti, – Riesame e riforma, o eliminazione

sovvenzioni

Incertezza normativa – Fissazione di obiettivi

– Creazione di sistemi di governance

indipendenti

Esternalità d’informazione – Etichettatura

e frammentazione degli incentivi – Approcci volontari

– Sovvenzioni

– Norme tecnologiche e di qualità

Esternalità ambientali – Permessi negoziabili

– Sovvenzioni

– Imposte

Bassi rendimenti delle attività – Sovvenzioni alla R&S e incentivi fiscali

di ricerca e sviluppo (R&S) – Puntare sulle tecnologie generiche

Effetti di rete – Rafforzamento della concorrenza nelle

industrie di rete

– Sovvenzioni o garanzie sui prestiti per

nuovi progetti di rete

Barriere alla concorrenza – Riforma della regolamentazione

– Riduzione del monopolio di Stato

Quali sono gli aspetti essenziali delle strategie di crescita verde?

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L'innovazione a vantaggio dellacrescita verde

Le società diventano dipendenti dalle istituzioni edalle tecnologie con le quali sono abituate ainteragire. L’inerzia sociale ed economica puòessere talmente forte che anche un cambiamentosuscettibile di produrre notevoli benefici non ècapace di modificare i comportamenti.L’innovazione gioca un ruolo chiave nel rendere lacrescita “verde”, interrompendo la dipendenza dallemodalità operative convenzionali e contribuendo aslegare la crescita dall’esaurimento del capitalenaturale.

Per ottenere un'innovazione verde, le strategie dicrescita verde devono fronteggiare le seguenti sfide:

� Numerose esternalità ambientali non sono tassateo lo sono in misura insufficiente e potrebberoessere mal comprese. Ad esempio, una tassasull'anidride carbonica può incoraggiarel’innovazione volta a contrastare il cambiamentoclimatico, ma i prezzi attuali dell'anidridecarbonica sono troppo bassi per fornire incentiviadeguati.

� Le nuove tecnologie potrebbero non essere in gradodi competere con le tecnologie esistenti, di farsistrada nel mercato e di crescere, in particolare inmercati come quello dei trasporti e dell'energia, dovele tecnologie esistenti occupano una posizionedominante. In alcuni casi potrebbero rivelarsinecessari investimenti in ricerche pertinenti e unsupporto temporaneo allo sviluppo e allacommercializzazione delle tecnologie verdi. Talesupporto deve favorire la nascita e l’adozione ditecnologie efficienti, riducendo al minimo i rischi divincoli tecnologici, la mancanza di concorrenza ol’esclusione di investimenti privati. È inoltre importanterafforzare i mercati affinché siano capaci di accoglierel'innovazione verde, ad esempio attraverso appaltipubblici ben progettati, requisiti e normative.

� Le barriere al commercio e agli investimenti possonofrenare notevolmente lo sviluppo e la diffusione delletecnologie verdi. Riducendo tali barriere e assicurandouna protezione efficace dei diritti di proprietàintellettuale è possibile incoraggiare lo sviluppo e ladiffusione di tecnologie e agevolare gli investimentiesteri diretti e il rilascio di licenze. Sarà necessaria,inoltre, un'azione multilaterale per agevolare l'accessodei Paesi meno sviluppati alle tecnologie verdi.

Tecnologia verde

17,4%

10,5%

4,9%

7,5%

5,7%3,7%6,6%

4,8%

10,6%

9,5%

14,2%

Scienza dei materiali

Fisica

EnergiaIngegneria

Ingegneria chimica

Chimica

Scienze ambientaliImmunologia e microbiologia

Scienze della terra e dei pianetiBiochimica, genetica e biologia molecolare

Scienze biologiche e dell’agricoltura

Didascalia

Citazioni scientifiche

(1

00% = tutte le citazioni)

Brevetti

Il legame tra scienza e innovazione in alcune tecnologie verdiLegami tra brevetti e scienza tramite le citazioni, 2000-07

Fonte: OECD (2010), Measuring and Monitoring Innovation, basato sui dati Scopus Custom, Elsevier, luglio 2009;

OECD, Patent Database, gennaio 2010 ed EPO, Worldwide Patent Statistical Database, settembre 2009.

10 . © OCSE VERSO UNA CRESCITA VERDE: UNA SINTESI PER I RESPONSABILI POLITICI

Lo sviluppo di tecnologieverdi sta crescendo aritmo più sostenuto inalcune aree. Tra il 1999 eil 2008, il numerod’invenzioni brevettate èaumentato annualmentedel:24% nel settore delleenergie rinnovabili,20% per i veicoli elettricie ibridi,11% per l'efficienzaenergetica nel settoreedilizio edell'illuminazione.

25%: quota totaledestinata negli Stati Unitiagli investimenti venturecapital nelle tecnologieverdi nella prima metàdel 2010.

26%: quota dei bilancistatali destinata alla R&Snel settore dell'efficienzaenergetica e delleenergie rinnovabili. Talequota si assestava al13% nel 1990.

Quali sono gli aspetti essenziali delle strategie di crescita verde?

OECD Green Growth layout [Ita] [2]:Layout 1 10/8/11 19:19 Page 10

Strategie di intervento per la promozione dell’innovazione verde

Problematica da affrontare Strategie di intervento

Domanda insufficiente d’innovazione verde – Interventi dal lato della domanda, come appalti pubblici, modelli e

normative, in mercati e circostanze specifiche

– Strumenti di mercato per attribuire un prezzo alle esternalità e

aumentare gli incentivi

Scarsa capacità d’innovazione – Politiche di ampio respiro volte a promuovere l'innovazione

Blocchi tecnologici e scarsa innovazione radicale – Investimenti in R&S pertinenti, come ricerca tematica e mirata

– Cooperazione internazionale

Pregiudizi verso ricerca e investimenti dovuti alle – Appoggio alla R&S, incentivi fiscali

tecnologie già esistenti – Adozione d’incentivi/sovvenzioni

– Prezzi della tecnologia

Mancanza di finanziamenti – Fondi di co-investimento

– Sviluppo del mercato

Ostacoli normativi alle nuove imprese – Riforma della regolamentazione

– Politica di concorrenza

– Approcci pioneristici

Mancanza di capacità delle PMI di adottare l'innovazione verde – Accesso ai finanziamenti

– Sviluppo delle competenze

– Contatto tra PMI e reti di conoscenza

– Miglioramento della trasmissione delle informazioni

– Riduzione degli oneri normativi

Innovazione non tecnologica – Pianificazione urbana e dei trasporti

– Riforma della regolamentazione

Trasferimento delle tecnologie su scala internazionale – Sviluppo delle capacità

– Politiche per il commercio e gli investimenti

– Protezione e rispetto dei diritti di proprietà intellettuale

– Pool di brevetti volontari e meccanismi collaborativi

© OCSE VERSO UNA CRESCITA VERDE: UNA SINTESI PER I RESPONSABILI POLITICI . 11

OECD Green Growth layout [Ita] [2]:Layout 1 10/8/11 19:19 Page 11

Iniziative per una crescita verde

UNIONE EUROPEA:

monitoraggio dei

progressi effettuati. La

strategia Europa 2020

dell'UE per un'economia

intelligente, sostenibile e

inclusiva effettua il

monitoraggio dei fattori

macroeconomici, delle

riforme che favoriscono la

crescita e delle finanze

pubbliche.

DANIMARCA:

l'agricoltura di domani.

L'accordo danese sulla

crescita verde unisce un

alto livello di protezione

ambientale, naturale e

climatica con

un'agricoltura e delle

industrie alimentari

moderne e competitive.

STATI UNITI: crescita a

lungo termine.

L'American Recovery and

Reinvestment Act (2009)

mira a creare e

salvaguardare posti di

lavoro, dare impulso

all'economia e gettare le

basi per una crescita

economica di lungo

termine.

BRASILE: città

sostenibili. Curitiba

detiene il più alto tasso di

utilizzo di trasporti pubblici

in Brasile e uno dei tassi

più bassi d’inquinamento

urbano atmosferico, grazie

alla pianificazione urbana

integrata.

RUANDA: ripristino

degli ecosistemi.

L'iniziativa del Ruanda di

preservare l'habitat del

gorilla delle montagne ha

dato uno slancio al

turismo, che oggi pesa di

più di altri settori

nell’economia nazionale.

GERMANIA: pioniera

della crescita verde. La

Strategia nazionale per lo

Sviluppo sostenibile (2002)

ha stabilito obiettivi in 21

settori diversi. Nel 2010,

circa il 17% dell’elettricità

erogata proveniva da fonti

rinnovabili, superando così

l'obiettivo del 12,5%.

REGNO UNITO: banca

per gli investimenti

verdi. La Banca sarà

lanciata nel 2012, con 3

miliardi di sterline di fondi

pubblici per finanziare

progetti a bassa emissione

di anidride carbonica che

sarebbero troppo rischiosi

o i cui rendimenti sono

troppo a lungo termine

perché il mercato vi investa.

Nota: Questa mappa ha uno scopo illustrativo e non pregiudica lostato o la sovranità sui territori qui raffigurati.

12 . © OCSE VERSO UNA CRESCITA VERDE: UNA SINTESI PER I RESPONSABILI POLITICI

OECD Green Growth layout [Ita] [2]:Layout 1 10/8/11 19:19 Page 12

GIAPPONE: innovazione

verde. I Progetti Strategici

Nazionali per l'innovazione

verde hanno l’obiettivo di

produrre un fatturato di

circa 50 bilioni di yen nel

settore ambientale e

creare 1,4 milioni di nuovi

posti di lavoro legati

all'ambiente.

COREA: programmi

nazionali di crescita

verde. La Strategia

nazionale per la crescita

verde e il Piano

quinquennale (2009-2013)

della Corea forniscono un

quadro strategico completo

per la crescita verde.

Nell'ambito del Piano, il

governo spenderà circa il

2% del PIL annuale per la

realizzazione di programmi

e progetti di crescita verde.

INDONESIA: ridurre le

sovvenzioni.

L’Indonesia intende ridurre

l’insieme delle sovvenzioni

energetiche del 10-15%

all'anno fino al 2014.AUSTRALIA: infrastrutture

efficienti. Le priorità definite

per le infrastrutture in

Australia dovrebbero

apportare vantaggi

economici, sociali e

ambientali, riducendo

significativamente i costi

rispetto a un investimento in

nuove capacità.

CINA: energia

rinnovabile. La Cina

aspira a produrre il 16%

della sua energia primaria

da fonti rinnovabili entro il

2020.

SUDAFRICA: nuovo

piano di crescita. Nel

2011, il Ministero dello

Sviluppo economico ha

affermato che l'Industrial

Development Corporation

ha stanziato 25 miliardi di

rand per investimenti

quinquennali

nell'economia verde del

Sudafrica.

NUOVA ZELANDA:

gruppo consultivo sulla

Crescita verde.

I Ministri delle Finanze, dello

Sviluppo economico e

dell'Ambiente hanno

creato un gruppo

consultivo trasversale di alto

livello nel settore privato allo

scopo di garantire un valore

aggiunto all'industria

dell'esportazione,

assicurare un uso più

intelligente della tecnologia

e dell'innovazione e

accompagnare le piccole e

medie imprese verso una

maggiore efficienza

energetica.

© OCSE VERSO UNA CRESCITA VERDE: UNA SINTESI PER I RESPONSABILI POLITICI . 13

OECD Green Growth layout [Ita] [2]:Layout 1 10/8/11 19:20 Page 13

Programmi di investimenti nelleinfrastrutture

Per promuovere la crescita “verde” sarà anchenecessario costruire, tramite azioniprogrammatiche, una rete d’infrastrutture adattaalle tecnologie della prossima generazione,specialmente in settori quali energia, trasporti,risorse idriche e comunicazioni. Gli investimentinelle infrastrutture verdi possono aiutare ad uscireda modelli di crescita inefficienti; possono inoltrepromuovere la crescita economica e apportarebenefici sociali e sanitari. Nelle economie in via disviluppo sarà possibile passare da modelli obsoletia nuove forme di sviluppo di infrastrutture.

Data l’ampia portata degli investimenti necessarinella maggior parte dei Paesi, sarà necessarioutilizzare abilmente i finanziamenti pubblici eprivati attraverso, ad esempio, collaborazioni trapubblico e privato, una combinazione di dazi etasse, investimenti agevolati da parte deiprincipali partner istituzionali mediante la riformadelle barriere normative e segnali politici forti dilungo termine, così come attraverso l’aiuto allosviluppo. Molti Paesi hanno annunciato unaumento notevole di tali investimenti. Il Sudafrica,ad esempio, investirà 44 miliardi di dollariamericani in infrastrutture idriche, energetiche edi trasporto tra il 2009 e il 2011, ovvero unaumento del 73% rispetto ai livelli del 2007-08.

14 . © OCSE VERSO UNA CRESCITA VERDE: UNA SINTESI PER I RESPONSABILI POLITICI

Quali sono gli aspetti essenziali delle strategie di crescita verde?

Tariffe (oneri per l'utente)

FranciaAustria (WS)

Austria (WW)Moldavia (WW)

MessicoRepubblica Ceca (INV)

GeorgiaCorea

ArmeniaEtiopia

Mozambico (RWS)Egitto-Cairo

0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100%

Sovvenzioni fiscali Trasferimenti APS

Fonte: OECD (2009), Managing Water for All: An OECD Perspective on Pricing and Financing.

L'invecchiamento delle infrastrutture idricheè un problema sempre più impellente neiPaesi sviluppati. Alcune stime mostrano chegli Stati Uniti dovranno investire annualmente23 miliardi di dollari americani per i prossimi20 anni per mantenere le infrastruttureidriche agli attuali livelli di servizio, nel rispettodelle norme sanitarie e ambientali. Il RegnoUnito e il Giappone dovranno aumentare del20-40% la spesa destinata alle infrastruttureidriche per far fronte all'urgente necessità diripristino e ammodernamento delle stesse.Secondo l’Organizzazione Mondiale della

entrate da utilizzare nel finanziamento delleinfrastrutture.

Gli investimenti nelle infrastrutture idrichepossono permettere di ridurre la quota dibilancio pubblico destinata alle spesesanitarie tramite la riduzione dei costi esternigenerati dall'impatto negativo sulla salutecausato da servizi idrici e di risanamentoinsufficienti. I rapporti costi-benefici registratisi elevano fino a 7 a 1 per i servizi idrici e dirisanamento di base nei Paesi in via disviluppo.

Sanità, nei Paesi in via di sviluppo sarannonecessari annualmente 18 miliardi di dollariamericani, ovvero circa il doppio della spesaattuale, per estendere le infrastruttureesistenti e realizzare gli Obiettivi di sviluppodel millennio relativi al settore idrico. Inoltre,saranno necessari ogni anno 54 miliardi didollari americani unicamente per assicurare ilmantenimento del servizio alla popolazioneattualmente rifornita.

Il recupero sostenibile dei costi per i serviziidrici e di risanamento può fornire ai governi

Investimenti nelle infrastrutture idriche

0,012%: è la quotaattuale di obbligazioniverdi nel mercato globaledelle obbligazioni, che haun valore di 91 bilioni didollari americani.

AI = Approvvigionamento idrico. AS = Acqua di scarico.

INV = Solo investimenti. AIR = Approvvigionamento idrico rurale.

Finanziamento dell'approvvigionamento e del risanamento idrico, fonti di entrate, 2005-07

OECD Green Growth layout [Ita] [2]:Layout 1 10/8/11 19:20 Page 14

© OCSE VERSO UNA CRESCITA VERDE: UNA SINTESI PER I RESPONSABILI POLITICI . 15

Una crescita più verde permetterà di creare nuovaoccupazione e richiederà profili specializzati inattività emergenti rispettose dell'ambiente. Tuttavia,alcuni impieghi saranno a rischio e pertanto sarànecessario agevolare il ricollocamento dei lavoratorida settori e aziende in via di contrazione a settori eaziende in via di espansione, come quelli chesostituiscono le attività inquinanti con alternative piùpulite o che forniscono servizi ambientali.

Gli investimenti in attività verdi detengono ilpotenziale per creare nuova occupazione Investendo in attività verdi si creeranno numerosiposti di lavoro e molti governi hanno già sottolineatoil notevole potenziale di crescita occupazionalerappresentato da alcuni dei loro pacchetti diincentivi verdi e dalle più ampie strategie di crescita

1. I settori sono classificati in base all’intensità crescente di emissioni di CO2, definite come il rapporto tra le emissioni di CO2 e il valore aggiunto. Al livello didisaggregazione mostrato in questo grafico, sette settori emergono come maggiormente inquinanti: tre settori dei trasporti, due settori di produzione di energiae due settori di produzione manifatturiera.

Fonte: EU-LFS, GTAP database, KLEMS database.

Che impatto avrà la crescita verde sull'occupazione?

0

20

40

60

80

100

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Industrie più inquinanti

Quota cumulativa di emissioni di CO2 dalla combustione di combustibile fossile (% del totale di emissioni di CO2 dalla combustione di combustibile fossile)

Quota cumulativa di occupazione (% di occupazione totale)

Occupazione settoriale e intensità delle emissioni di CO2

Media non ponderata di 27 Paesi OCSE, 2004 1

Si prevede che i 90miliardi di dollariamericani investiti inenergia pulita nell'ambitodell'US Recovery andInvestment Actsalveranno o creeranno720.000 posti dilavoro/anno entro la finedel 2012.

Si stima che i 50 bilionidi won sudcoreaniinvestiti nell'ambito del“Green New Deal”coreano creeranno 960 000 posti di lavorodal 2009 al 2012.

verde. Oltre ai pacchetti di macrostabilizzazione abreve termine, esiste un ampio potenziale dicreazione occupazionale associato all'espansionedelle energie rinnovabili. Stime recenti mostrano cheentro il 2030 potrebbero essere creati fino a 20milioni di posti di lavoro in tutto il mondo nel settoredella generazione e distribuzione di energierinnovabili.

Le energie rinnovabili cresceranno in misuraconsiderevole, a spese di fonti di energia piùinquinanti, e ciò comporterà una perdita di posti dilavoro. È probabile tuttavia che tale perditainteresserà una quota ridotta della popolazioneattiva totale. Le industrie più inquinanti sonoresponsabili di un'ampia percentuale delle emissionitotali di CO2, ma impiegano solo una piccola

OECD Green Growth layout [Ita] [2]:Layout 1 11/8/11 09:34 Page 15

percentuale della popolazione attiva totale (si vedagrafico). Nel 2004, nei Paesi OCSE per i quali sonodisponibili dati, l'82% in media delle emissioni diCO2 nel settore non agricolo sono state generate datali industrie, mentre le stesse hanno impiegatomeno dell'8% del totale dei lavoratori.

In generale, gran parte degli studi concordano sulfatto che la riconversione del settore energeticoverso un mix di energie più pulite sia in grado digenerare un aumento netto considerevoledell'occupazione. E ciò è vero dal momento che ilsettore dell'energia rinnovabile genera un numeromaggiore di posti di lavoro per megawatt di potenzainstallata, per unità di energia prodotta e per dollaroinvestito, rispetto al settore energetico basato suicombustibili fossili.

L'impatto generale di lungo terminesull'occupazione La transizione verso la crescita verde richiede moltopiù di una semplice sostituzione delle fonti diproduzione energetica. Essa implica cambiamentieconomici sistemici che possono essere ottenutiunicamente ricorrendo a modelli globali che mirino aun equilibrio generale. In tale contesto, un numerocrescente di studiosi ha applicato i modelli diequilibrio generale (EG) all'analisi dell'impattoeconomico delle politiche ambientali, incluso quellosui mercati del lavoro. Poiché le politiche e leistituzioni per il mercato del lavoro varianoconsiderevolmente da un paese all'altro einteragiscono in maniera complessa con le politichedi altri settori, includere in modo appropriato ilmercato del lavoro nei modelli di EG rimane unasfida. Per fare maggiore chiarezza su tali questioni,l'OCSE ha anche condotto delle simulazioniillustrative volte a valutare le implicazioni dellepolitiche climatiche, utilizzando il suo modello diequilibrio generale multisettoriale applicabile aidiversi Paesi: l'OECD ENV linkages.Le simulazioni suggeriscono, tra l'altro, che possonoessere ottenute delle riduzioni significative delleemissioni di gas a effetto serra con un impattominimo sul ritmo della crescita occupazionale. Irisultati del mercato del lavoro possono migliorare sele entrate generate dalla fissazione del prezzodell'anidride carbonica sono impiegate perpromuovere la domanda di lavoro. Ad esempio,

utilizzando ipotesi ragionevoli sui modelli diadeguamento del mercato del lavoro, l'occupazionenei Paesi OCSE aumenterebbe di oltre il 7,5% nelperiodo 2013-2030, rispetto al 6,5% in assenza diinterventi mitigatori, e ciò senza alcuna perdita dipotere d'acquisto da parte dei lavoratori. Inoltre, talistime non tengono conto dell'impatto positivosull'occupazione derivante dalla crescitapotenzialmente più sostenuta generatadall'innovazione verde.

Le politiche in materia di mercato del lavoro edi competenzeLe politiche in materia di mercato del lavoro e diformazione possono svolgere un ruolo importante

16 . © OCSE VERSO UNA CRESCITA VERDE: UNA SINTESI PER I RESPONSABILI POLITICI

Che impatto avrà la crescita verde sull'occupazione?

OECD Green Growth layout [Ita] [2]:Layout 1 10/8/11 19:20 Page 16

nell'ambito del quadro orientativo generale per lacrescita verde. Le politiche per il mercato del lavorodevono assicurare che i lavoratori e le imprese sianoin grado di adeguarsi rapidamente ai cambiamentiintrodotti dal processo di trasformazionedell'economia e di cogliere le nuove opportunità.Accompagnando i lavoratori nel passaggio dasettori in via di contrazione a settori in via diespansione, tali politiche potranno ugualmentecontribuire ad assicurare una giusta condivisione deicosti di adeguamento legati alla transizione.Saranno necessarie nuove competenze e ciòrichiederà politiche d'istruzione e di formazioneadeguate. Molte competenze esistenticontinueranno a essere richieste, mentre altre

potrebbero non corrispondere più alle nuoveesigenze e altre ancora dovranno essere create. Iprogrammi di formazione e di "ri-formazione"svolgeranno un ruolo importantenell'accompagnamento dei lavoratori alla pienapartecipazione all'economia verde emergente.

La Reassessed Jobs Strategy (Riesame dellaStrategia per l'occupazione) dell'OCSE fornisce unquadro utile per individuare le politiche capaci diriconciliare il vigoroso processo di “distruzionecreativa” necessario per realizzare la crescita verdecon un alto livello di occupazione e prosperitàgenerale. Tre aree politiche dovrebbero essereconsiderate prioritarie nella promozione di unatransizione agevole ed equa:

� Dal lato dell'offerta di manodopera, per rafforzarela capacità di adattamento dei mercati del lavorosono necessari un valido sistema di sviluppo dicompetenze e programmi attivi capaci diagevolare un rapido ricollocamento dei richiedentilavoro.

� Dal lato della domanda, sono necessarie unaprotezione moderata dell'occupazione e una forteconcorrenza sul mercato dei prodotti a supportodi una vigorosa creazione di posti di lavoro,mentre le politiche ambientali e l'ecoinnovazionecreano nuove nicchie verdi competitive.

� Le politiche volte ad aumentare la capacità diadattamento dei mercati del lavoro devono essereaccompagnate da misure di sostegno,assicurazioni di disoccupazione e prestazionicollegate all'esercizio di un'attività lavorativa,capaci di assicurare che un’economia piùdinamica non sia creata a spese della stabilità edell’uguaglianza sociale.

Che impatto avrà la crescita verde sull'occupazione?

© OCSE VERSO UNA CRESCITA VERDE: UNA SINTESI PER I RESPONSABILI POLITICI . 17

“La perdita di biodiversità e il degrado dell’ecosistemacontinuano ad aumentare, mettendo a repentaglio ilbuon funzionamento dell’economia, ma se riusciamo agestire tali perdite in modo adeguato, potrebberotrasformarsi in nuove opportunità”.Björn Stigson, Presidente del World Business Council for Sustainable Development.http://www.wbcsd.org/

OECD Green Growth layout [Ita] [2]:Layout 1 10/8/11 19:20 Page 17

18 . © OCSE VERSO UNA CRESCITA VERDE: UNA SINTESI PER I RESPONSABILI POLITICI

RussiaPaesi esportatori di petrolio1

Paesi dell'Europa occidentale non-UE2

India Cina Resto delmondo

-1

0

1

2

3

4,19%

1. La regione include Medio

Oriente, Algeria-Libia-Egitto,

Indonesia e Venezuela.

2. Questa regione include

Armenia, Azerbaigian,

Bielorussia, Croazia, Georgia,

Kazakistan, Kirghizistan,

Moldavia, Tagikistan,

Turkmenistan, Ucraina e

Uzbekistan.

Emissioni Gas a effetto serra (GES) in caso di soppressione di sussidi ai carburanti fossiliScostamento in % rispetto allo scenario di riferimento

Affrontare l'impatto sulla distribuzione del reddito

-40-35-30-25-20-15-10-505

Rus

sia

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¹

Can

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UE

2

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NZ

Impatto sul reddito reale di una soppressione unilaterale dei sussidi ai combustibili fossiliScostamento in % rispetto allo scenario di riferimento

È opinione diffusa che le politiche per la crescitaverde saranno svantaggiose per alcune persone.Sebbene ciò non sia vero, se tali preoccupazioni nontrovano risposta, alcune politiche potrebbero esseremesse in discussione.

I gruppi interessati devono prendere parte alprocesso decisionale sin dall'inizio. Tale processodeve essere trasparente e illustrare chiaramente leragioni della riforma. Le preoccupazioni delle aziendecirca i cambiamenti in materia di competitività cheavranno luogo durante la transizione dovrebberoessere affrontate mediante un coordinamentomultilaterale delle politiche. I regimi compensativipossono essere giustificati, ma anch'essicomportano dei costi. Qualsiasi impatto negativosulle famiglie meno abbienti deve essere compensatocon programmi ben mirati che tengano conto dellastruttura globale del sistema fiscale e di trasferimento.

Il 10% di riduzione: delleemissioni globali di gas aeffetto serra sarà ottenutoentro il 2050 conl'eliminazione dellesovvenzioni ai combustibilifossili.

2%-4%: sono i potenzialiguadagni in termini direddito reale derivantidall'eliminazione dellesovvenzioni ai combustibilifossili.

Fonte: Modello OECD ENV-Linkages basato sui dati complementari forniti dall’Agenzia Internazionale dell'Energia (AIE).

Ad esempio, la progressiva eliminazione dellesovvenzioni al combustibile avrà un impatto positivosull’ambiente e sull’economia in generale, mapotrebbe avere conseguenze negative per alcuniPaesi o per gruppi di popolazione nel breve termine.Sorge così un tipico dilemma di economia politica. Leperdite causate dai prezzi più elevati del combustibilesaranno notevoli e percepibili nell'immediato peralcune persone, ma nel lungo termine i vantaggieconomici e ambientali saranno manifesti eraggiungeranno una fetta più ampia della popolazione.Sarà necessario introdurre misure compensativemirate, in particolare nei mercati emergenti dovealcune popolazioni sono più vulnerabili ai costitemporanei associati al processo di transizione versouna crescita verde. Ad esempio, nel rispettodell'impegno preso per la riduzione delle sovvenzionial combustibile fossile, l'India e l'Indonesia stannocompiendo importanti passi in tal senso.

OECD Green Growth layout [Ita] [2]:Layout 1 10/8/11 19:20 Page 18

Nota: Questa mappa ha uno scopo

illustrativo e non pregiudica lo stato

dei territori qui raffigurati o la

sovranità sugli stessi. La mappa

mostra la frequenza di

cooperazione tra gli investitori di

diversi Paesi per lo sviluppo di

tecnologie brevettate. In base ai

dati estratti dall’EPO/OECD

Worldwide Patent Statistical

Database (PATSTAT) utilizzando

algoritmi di ricerca elaborati

dall’OCSE e dall’EPO.

Fonte: Hascic, I., N. Johnstone, F.

Watson e C. Kaminker (2010),

“Climate Policy and Technological

Innovation and Transfer: An

Overview of Trends and Recent

Empirical Results”. OCSE, Parigi.

Cooperazione internazionale per la tecnologia quale mezzo di sviluppo delle capacitàIl caso delle tecnologie solari fotovoltaiche

© OCSE VERSO UNA CRESCITA VERDE: UNA SINTESI PER I RESPONSABILI POLITICI . 19

Per creare una struttura globale in grado dipromuovere la crescita verde sarà necessaria unamaggiore cooperazione su scala internazionale. Lachiave per la risoluzione dei problemi legati alcoordinamento e all'incentivazione è ilpotenziamento dei meccanismi di gestione deibeni pubblici mondiali, in particolare labiodiversità e il clima. Gli accordi raggiunti nel2010 in occasione del vertice di Cancun sulcambiamento climatico danno ragione di credereche il progresso possa essere ottenuto, ma sononecessari maggiori sforzi. In particolare, i flussifinanziari devono fungere tanto da motore di crescitae sviluppo quanto da incentivo al mantenimentodella qualità del patrimonio mondiale comune.

L'Aiuto Pubblico allo Sviluppo (APS) puòcontinuare a svolgere un ruolo importante nellacreazione di condizioni che rendano possibile lacrescita verde, puntando su aree in cui gli incentiviagli investimenti privati sono limitati e gli investimentisono ridotti. Rientrano tra queste le infrastrutturefondamentali e il rafforzamento delle capacitàumane e istituzionali. Il contributo dell'APS allacrescita verde nei Paesi in via di sviluppo può essereulteriormente potenziato assicurando che gliinvestimenti pubblici avvengano in un'ottica diclimate proofing e di riduzione dei rischi dicatastrofe. Allo stesso modo, gli aiuti per la

riduzione della povertà devono promuovere mezzi disostentamento sicuri e resilienti al degradoambientale.

Sarà necessaria una maggiore concertazione performulare approcci capaci di favorire unacooperazione più solida nei settori della scienza edella tecnologia, in modo da accelerare lo sviluppo ela diffusione della tecnologia e rafforzare la capacitàdi ricerca nei Paesi in via di sviluppo. Perpromuovere la diffusione di tecnologie e processiverdi sono necessari l'utilizzo di strumenti mirati e didurata limitata, come le garanzie di prestiti e leassicurazioni, altre forme di condivisione dei rischi eun impegno a condurre una politica economica eambientale solida e prevedibile.

Inoltre, maggiori sforzi volti a stimolare ilcommercio globale e i flussi di investimentipotrebbero contribuire a favorire una crescitasostenuta e la diffusione di tecnologie verdi. Bisognaanche fare in modo che le prospettive di sviluppodei Paesi a basso reddito non siano messe arepentaglio dalle ripercussioni potenziali cheavrebbero il commercio interno e le misured’investimento.

Alcuni Paesi hanno manifestato la propriapreoccupazione circa il fatto che il prevalere di

Una cooperazione su scala internazionale per lacrescita verde

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Aiuti destinati ad affrontare le sfide ambientaliClassificati in base alle Convenzioni di Rio, milioni di dollari americani 1

Biodiversità

Cambiamento climatico

Desertificazione

0

2000

4000

6000

8000

10000USD milioni

1998-99 2000-01 2002-03 2004-05 2006-07 2008-09

interessi protezionisti nell'agenda politica per lacrescita verde potrebbe nuocere al commercio e agliinvestimenti. Tuttavia, finora il protezionismo negliinvestimenti associato alle politiche di crescita verdenon si è rivelato un problema di notevole portata. Atale riguardo sarebbe opportuno promuovere unacontinua vigilanza. La tavola rotonda sulla libertàdegli investimenti ospitata dall'OCSE continuerà amonitorare le misure d’investimento per assicurareche non mascherino un approccio protezionista. Siincoraggiano i governi a continuare a monitorare leloro pratiche d’investimento convenzionali alla lucedegli obiettivi ambientali.

In vista della Conferenza di Rio+20 indettaper il 2012, i recenti sforzi destinati apromuovere la crescita verde sono statisostenuti da iniziative sempre piùnumerose.

La cosiddetta Green Economy Initiative(GEI) avviata nel 2008 nell’ambito delProgramma delle Nazioni Unite perl’ambiente (UNEP) ha riunito più di 20agenzie delle Nazioni Unite per favorire gliinvestimenti in settori (più) “verdi”. Dal2010, la GEI ha fornito servizi diconsulenza a numerosi governi, con unapresenza attiva in quindici Paesi. Nelfebbraio del 2011, l’UNEP ha pubblicato ilsuo rapporto Green Economy: Pathwaysto Sustainable Development and PovertyEradication, nel quale si sostiene chel’economia verde non è un orientamentoche interessa solo le economie piùsviluppate ma che può altresì contribuirealla crescita e all’eliminazione della povertànei Paesi in via di sviluppo.

Nell’ambito degli sforzi volti a sostenere iPaesi nella valutazione dei progressicompiuti verso la crescita verde, l’OCSE el’UNEP lavorano in stretta collaborazione,assieme ad altre organizzazioni tra cui il

sviluppata congiuntamente da BancaMondiale, OCSE e UNEP. La piattaformariunisce i promotori dello svilupposostenibile per promuovere e attuarepolitiche favorevoli alla crescita verdeattraverso lo scambio di conoscenze,informazioni ed esperienze. Le treorganizzazioni fanno confluire i propri sforziper fornire contributi coordinati in previsionedella Conferenza di Rio+20 che segneràuna tappa essenziale a favore dellatrasformazione economica verde globale.

Altre nuove istituzioni, come l’Istituto per laCrescita verde globale (GGGI - GlobalGreen Growth Institute), svolgono un ruolosempre maggiore nella creazione diun’architettura globale atta a pilotare unacrescita più verde. Il GGGI, con la suaazione di promozione di una politica distretto partenariato e di condivisione delleconoscenze fra vari gruppi diorganizzazioni internazionali e regionali,nonché tra governi, fornisce il suosostegno alla creazione e alla diffusione diuna crescita verde volta alla riduzione dellapovertà, alla creazione di opportunità e auno sviluppo sociale con obiettivi disostenibilità ambientale, resilienza climaticae sicurezza energetica.

Dipartimento Statistico delle Nazioni Unite,altre agenzie delle Nazioni Unite, la BancaMondiale, EUROSTAT e l’Agenzia Europeaper l’Ambiente (EEA), al fine di sviluppareuna serie comune di indicatori di base perl’economia verde.

Le iniziative internazionali che analizzanogli effetti della crescita verde a livellosettoriale includono il progetto della FAO“Greening the Economy with Agriculture”(Rendere l’economia più verde conl’agricoltura) che verte sullo svilupposostenibile, sulla sicurezza alimentare esulla riduzione della povertà attraverso lamobilitazione del settore dei prodottialimentari e dell’agricoltura. Una riunionecongiunta di esperti internazionali dellaFAO e dell’OCSE è stata indetta persettembre 2011.

L’AIE e l’OCSE stanno elaborando unrapporto congiunto sulla crescita verde nelsettore energetico che sarà pubblicato nelgiugno del 2011.

Nel marzo del 2011 la Banca Mondiale hainvitato i governi e le agenzie di sviluppo apartecipare a una nuova piattaformaglobale di conoscenza sulla crescita verde,

Iniziative internazionali e cooperazione in materia di crescita verde

1. Membri del Comitato di Assistenza allo Sviluppo dell’OCSE (DAC), medie su due anni, impegni, prezzicostanti 2008.Fonte : OCSE-DAC banca dati CRS sulle attività di Assistenza allo sviluppo

Una cooperazione su scala internazionale per la crescita verde

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Il passaggio verso una crescita verde richiedeinformazioni adeguate e dati comparabili per potersupportare l'analisi delle politiche e monitorare iprogressi avvenuti e ciò anche su scalainternazionale. Il quadro dell'OCSE attraverso cuiverificare i progressi effettuati in direzione dellacrescita verde prevede quattro gruppi d’indicatoricorrelati, relativi a:

� Produttività ambientale e delle risorse, pervalutare la necessità di un uso efficiente delcapitale naturale e gli aspetti della produzioneraramente quantificati in modelli economici equadri contabili;

� Risorse economiche e ambientali, permostrare che il declino delle risorse presentarischi per la crescita e che una crescita sostenutarichiede delle risorse per rimanere solida.

� Qualità della vita sotto il profilo ambientale,per valutare gli impatti diretti dell'ambiente sullavita delle persone, tramite, ad esempio, l'accessoalle risorse idriche o gli effetti dannosidell'inquinamento atmosferico.

Monitoraggio dei progressi effettuati verso unacrescita verde

150

140

130

120

110

100

901990 1992 1994 1996 1998 2000 2002 2004 2006 2008 2010

160PIL

Approvvigionamento energetico

Emissioni di gas a effetto serra

Produzione di rifiuti urbani

Consumo di materiale non energetico

Trends di disaccoppiamentoIndice 1990 = 100

Fonte: Dati OCSE e AIE sull'ambiente

� Opportunità economiche e rispostestrategiche, che possono essere utilizzate percontribuire a valutare l'efficacia delle politiche nellarealizzazione della crescita verde e dove gli effettisono più evidenti.

Per ogni gruppo, è proposta una lista d’indicatorisulla base del lavoro compiuto fin qui dall'OCSE edelle esperienze acquisite. La lista è in corso dielaborazione e sarà ulteriormente rivista man manoche nuovi dati saranno disponibili e che i concettievolveranno. Essa è accompagnata da indicatori sulcontesto socioeconomico e sulle caratteristichedella crescita.

Il lavoro fin qui compiuto mostra che sebbene visiano differenze significative tra i Paesi esaminati, itassi di crescita del PIL e altre misure di produttivitàtendono a eccedere i tassi di crescita dei contributiambientali in seno al sistema di produzione. In altreparole, la produttività dell'ambiente e delle risorse èaumentata. Tuttavia, una migliore produttivitàambientale non è necessariamente accompagnatada riduzioni assolute della pressione ambientale odall'utilizzo sostenibile di alcune risorse naturali.

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Gruppi di indicatori proposti e argomenti trattati

Produttività economicaambientale e delle risorse

• Emissioni totali di CO2 e produttività energetica• Produttività delle risorse: materiali, alimenti,

acqua • Produttività multifattoriale

• Stock rinnovabili: acqua, foreste, risorse ittiche• Stock non rinnovabili: risorse minerali• Biodiversità ed ecosistemi

• Salute e rischi ambientali • Servizi e amenità ambientali

• Tecnologia e innovazione• Prodotti e servizi ambientali• Flussi finanziari internazionali• Prezzi e trasferimenti• Competenze e formazione• Normative e approcci di gestione

• Crescita economica e struttura• Produttività e commercio• Mercati del lavoro, istruzione e reddito• Modelli socio-demografici

1

Risorse naturali2

La dimensione ambientaledella qualità della vita3

Opportunità economiche erisposte politiche 4

Contesto socioeconomico ecaratteristiche della crescita

Attrazioni, salute e sicurezza

Inquinanti, rifiuti

Energia e materiali grezziaqua, suolo, biomassa, aria

Funzioni di assorbimento

Funzioni di fornitura di servizi

Funzioni di produzione delle risorse naturali

Risorse naturali

Attività economiche

Consumi Produzione

Investimenti Produttività multifattoriale

FamiglieGoverni

RiciclaggioRiuso

RilavorazioneSostituzione

InputOutput

RedditoProdotti e

servizi

Residui Risorse

ManodoperaCapitale

13

2

4

Politiche, misure,

opportunità

Monitoraggio dei progressi effettuati verso una crescita verde

Diagnosi della crescita verde

Gli indicatori che misurano l' "economia verde"devono essere interpretati con cautela. A giudicaresemplicemente dalle dimensioni delle industriecoinvolte nella produzione di prodotti e serviziambientali, l'economia verde attuale è di portatarelativamente ridotta. Tuttavia, le opportunitàeconomiche, l'imprenditoria e l'innovazione in uncontesto di crescita verde possono aumentare inogni settore. Così, una valutazione basataunicamente sulle industrie verdi sottovalutal'importanza economica delle attività legateall'ambiente.

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Elaborazione di strategie di crescita verde

Bassi profitti economici

Inerzia

Bassi profitti sulla R&S

Effetti di rete

Barriere alla concorrenza

Diritti di proprietà incompleti, sovvenzioni perverse e preferenze

per operatori storici

Norme e abitudini

Bassi profitti sociali Insufficienza di governo Insufficienza del mercato

Bassa appropriabilità dei profitti

Infrastrutture inadeguate

Capitale umano ridotto

Capitale sociale basso e qualità istituzionale

insufficiente

Imprevedibilità delle politiche e incertezza

normativa

Esternalità d'informazione e incentivi separati

Esternalità negative

Bassi profitti nelle attività, innovazione e

investimenti "verdi"

Diagnosi della crescita verde

La crescita verde dovrebbe essere consideratacome una strategia complementare alle esistentipriorità politiche in campo economico e ambientale.Se i governi desiderano rendere il percorso dicrescita delle proprie economie "verde", devonoporre le sfide politiche al centro delle loro strategieeconomiche. Ciò implica un ruolo motore per leagenzie finanziarie, economiche e ambientali.

Per agevolare lo sviluppo di strategie di crescitaverde e l'identificazione di priorità politiche, ilrapporto Towards Green Growth include un quadrodiagnostico che permette di individuare i principaliostacoli alla crescita verde e le possibili rispostepolitiche. Il kit di strumenti proposto, Tools forDelivering on Green Growth, è stato elaborato allostesso fine.

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Esempi di lavori compiuti dall'OCSE sulla crescita verde, 2011-2012

Il successo della Green Growth Strategy dipenderàdalla misura in cui le strategie di crescita verdesaranno incluse nelle politiche pubbliche.

L'OCSE è la sede meglio indicata per contribuire atale processo, grazie alla sua lunga esperienza nellaraccolta di dati, nell’elaborazione di strumenti peranalizzarli e nell’integrazione delle competenzeproprie a diversi settori politici in un unico approcciocoerente.

La pubblicazione della Green Growth Strategynel maggio 2011 è stata il punto di partenzadell'agenda di più lungo termine dell'OCSEelaborata a sostegno della transizione versouna crescita più verde, su scala tantonazionale quanto internazionale.

Man mano che si procederà, sarà possibile adattareil quadro e gli orientamenti politici del rapporto allecircostanze specifiche di ogni paese e fornireindicazioni per svolgere un'analisi permanente informa di Esami paese. Tale lavoro può permettereuna valutazione approfondita del modo in cui lepolitiche stanno contribuendo (o no) a promuovereuna crescita più verde. Lo sviluppo e ilperfezionamento dei compendi di strumentielaborati nell'ambito della strategia di crescita verde

Le prossime tappe della Green Growth Strategy dell'OCSE

Maggio 2011

� Towards Green Growth – Rapporto di sintesi sulla Green Growth

Strategy

� Towards Green Growth – Monitoring Progress: OECD Indicators

� Tools for Delivering on Green Growth

2011-2012

� A Green Growth Strategy for Food and Agriculture: preliminary

report

� Studio congiunto AIE/OCSE sulla crescita verde in materia di

energia

� Lavoro di monitoraggio della crescita verde:

– Indicatori di crescita verde

– La crescita verde presente negli Esami paese e nei rapporti

sulla performance ambientale

– Rapporti sulla crescita verde nelle economie emergenti

– Monitoraggio delle problematiche relative al protezionismo in

materia di investimenti verdi

� Rapporto sulla crescita verde e sui Paesi in via di sviluppo

� Rapporto sull'innovazione verde

� Piattaforma per le politiche di innovazione

� Crescita verde e biodiversità

� Crescita verde e risorse idriche

� Programma Città verdi

� Energia rinnovabile e sviluppo rurale

� Progetto sui finanziamenti verdi

� Normative ambientali e crescita

� Entrate fiscali verdi

� Potenziale di occupazione generato dalla transizione verso

un'economia a basse emissioni di anidride carnonica

� Rapporto sulla transizione locale verso un'economia verde

possono fornire un maggiore supportoall'applicazione delle politiche su scala nazionale.

L'esperienza maturata sia con gli Esami paese checon le valutazioni di politica generale può condurreallo sviluppo di uno strumento analitico capace diindividuare le priorità strategiche specifiche per ognipaese, sulla base di un'analisi incrociata e dellebuone pratiche individuate. Tale strumento trarrebbevantaggio dall'ulteriore lavoro compiuto sugliindicatori della crescita verde e sui criteri dimisurazione. Dal confronto degli indicatori con i datidisponibili e comparabili su scala internazionalenasce un'importante agenda di valutazione. L'OCSEporterà avanti questa agenda negli anni a venire inmodo da migliorare il monitoraggio della transizioneverso una crescita verde in seno all'OCSE e ad altreeconomie.

È altresì necessario condurre un'ulteriore analisi deicosti e dei benefici di vari strumenti programmatici.Inoltre, studi relativi a settori o questioni specificheforniranno un'idea più concreta delle implicazionidella crescita verde in un vasto numero di aree. Lepriorità più urgenti includono il settore alimentare eagricolo, il settore energetico, idrico, la biodiversità ela cooperazione allo sviluppo, così come le politicheper il governo delle città e dello sviluppo rurale.

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A Framework for Assessing GreenGrowth Policies, OECD EconomicsDepartment Working Paper, no 685 (2010)

Better Policies to Support Eco-innovation (2011)

Cities and Climate Change (2010)

Eco-Innovation in Industry: EnablingGreen Growth (2010)

Economic Policy Reforms 2010: Goingfor Growth (2010)

“Employment Impacts of ClimateChange Mitigation Policies in OECD: AGeneral-Equilibrium Perspective”,OECD Environment Working Papers, No.32 (2011, di imminente pubblicazione).

Energy Technology Perspectives 2010:Scenarios and Strategies to 2050, IEA(2010)

Environmental Outlook to 2030 (2008)

Globalisation, Transport and theEnvironment (2010)

Greener and Smarter: ICTs, theEnvironment and Climate Change(2010)

Greening Household Behaviour: theRole of Public Policy (2011)

Greening Jobs and Skills: LabourMarket Implications of Addressing ClimateChange, OECD Local Economic andEmployment Development (LEED) WorkingPaper Series (2010)

Linkages between AgriculturalPolicies and Environmental Effects:Using the OECD Stylised Agri-environmental Policy Impact Model (2010)

OECD Green Growth Studies: Energy(2011, di imminente pubblicazione)

OECD Green Growth Studies: Food andAgriculture (2011, di imminentepubblicazione rapporto preliminare)

Paying for Biodiversity: Enhancing theCost-Effectiveness of Payments forEcosystem Services (2010)

Subsidy Reform and SustainableDevelopment: Political EconomyAspects, OECD Sustainable DevelopmentStudies (2007)

Taxation, Innovation and theEnvironment (2010)

The Economics of Adapting Fisheriesto Climate Change (2011)

The Economics of Climate ChangeMitigation: Policies and Options forGlobal Action beyond 2012 (2009)

The OECD Innovation Strategy: Gettinga Head Start on Tomorrow

Transition to a Low-Carbon Economy:Public Goals and Corporate Practices(2010)

World Energy Outlook 2010, AgenziaInternazionale dell’Energia (AIE) (2010)

Principali pubblicazioni dell'OCSE

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Dialogo internazionale sulla Crescita verde

Per rafforzare il coordinamento su scala internazionale, i Paesi membri

dell'OCSE hanno lanciato l'International Green Growth Dialogue (IGGD),

con la partecipazione dei Paesi emergenti e in via di sviluppo, degli

organismi internazionali, del settore privato e delle ONG. Tale piattaforma

di dialogo agevolerà le discussioni in materia di crescita verde e darà

l'opportunità di condividere gli insegnamenti tratti e le buone pratiche.

È possibile prendere parte alla discussione sul sito Internet protetto:

https://community.oecd.org/community/greengrowth.

Per registrarsi, si prega di inviare una e-mail con i propri dati a:

[email protected]. Gli utenti registrati riceveranno una newsletter a

cadenza regolare sulle questioni legate alla crescita verde.

Per maggiori informazioni, visitare il sito:

www.oecd.org/greengrowth

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