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M O D E L S

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Fotografia di Moda - Fashion - Aspiranti Modelli - Talenti. Impara come modelli professionisti raggiungono l'apice della propria carriera e scopri tu stesso come raggiungere il tuo, leggendo gli articoli e le interviste di Vain Models.

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CAMILLA BARDUAGNIP.9

MY VIRTUAL REALITYP.21

TESTE DA PASSERELLAP.25

DIETRO LE QUINTE DELLA MODAP.19

DIETRO LE QUINTE DIUNA SFILATA

P.31

YOTAM SHWARTZ

P.35

VAIN MODELS “BACKSTAGE”

P.43

VI N

DI

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CAMILLA BARDUAGNILa finalista di Miss Mondo Italy 2014

By Angelica Grittani

L’essere una giovane ragazza di 17 anni, con un viso d’angelo e tante aspirazioni, ha portato la bella Camilla Barduagni di Fano a inseguire il proprio sogno: calcare le passerelle dei

concorsi di bellezza e delle sfilate di moda. Una realtà per lei ancora tutta da scoprire ma che le da’ molte soddisfazioni. E’ da apprezzare la sua dote di perseveranza: frequentare la scuola, impegnarsi nello sport ed essere modella non è facile ma quando ti spinge l’amore per quello che fai viene tutto più naturale.

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Quanti anni hai e a che età hai iniziato a fare la modella?Ho 17 anni e da due anni sfilo e faccio shooting fotografici.Come hai intrapreso questa strada?Ho intrapreso questa strada in maniera piuttosto bizzarra: la mia prof di latino e greco mi ha consigliato di provare ad entrare nel mondo della moda perché mi vedeva adatta a questo mestiere e perché secondo lei ho il fisico e il carattere giusto per vivere queste esperienze. Ricordo ancora l’emozione della mia prima sfilata e di come mi sentivo , ricordo le prove e le mie paure che però sono sparite subito dopo i primi movimenti in passerella. Adesso quando sfilo mi sento più tranquilla e ho imparato davvero tanto grazie a dei veri maestri di portamento che ho avuto la fortuna di conoscere e da cui ho ricevuto preziosi consigli.I tuoi genitori ti sono stati vicini in questa scelta?Si, certo, sono stati sin dall’inizio partecipi e mi hanno supportata dandomi fiducia, sempre con un occhio attento a ciò che decidevo di fare e soprattutto conoscendo prima le persone che mi offrivano lavoro. Parlaci delle tue esperienze con i concorsi di bellezza, in particolare della finale di Miss Mondo Italia: cosa ha significato per te?Ho partecipato a 15 anni al primo concorso che era “Miss Europa in Italy” dove nonostante fossi alle primissime armi, nella finale nazionale sono arrivata quarta ottenendo la fascia di Miss Silhouette. Successivamente, sempre alle finali nazionali de “La Bella D’Italia” ho ottenuto la fascia di Miss Ragazza Moda. Altro concorso nazionale è stato quello di “Miss Blumare”: la particolarità è stata che la finale si è svolta in una settimana di crociera e anche qui ho vinto la fascia di Miss Teenager. L’ultimo e forse il più prestigioso è stato quello di giugno di “Miss Mondo Italia”. Mi sono qualificata prima alla finale regionale ottenendo l’entrata di diritto alla finale nazionale che si è tenuta a Gallipoli dal 31/05 al 13/06. Siamo arrivate in 150 ma dopo tre giorni 100 di noi sono state eliminate.

Quando siamo rimaste in 50 è iniziato il vero e proprio concorso: un’ esperienza indimenticabile sia dal punto di vista umano che “professionale”. Ci sono stati coreografi a livello nazionale a dirigerci per lo spettacolo finale con abiti originali della collezione di Raffaella Carrà, ho conosciuto personaggi del mondo televisivo e dello spettacolo, insomma, sono stata catapultata in soli 10 giorni in un mondo fantastico che non conoscevo e solo standoci a contatto ne ho capito l’unicità. Bellissimo anche il rapporto che si è creato con le altre concorrenti con le quali sono tuttora in contatto. Eccezionale pure il risultato che ho ottenuto, classificandomi tra le prime 15. Come vivi la fase preparatoria prima di una sfilata (trucco, acconciature e preparativi vari)? Prima di una sfilata sono molto meticolosa e precisa: controllo più volte il mio trolley per essere certa di aver preso tutto l’occorrente. Molto raramente mi è capitato di dovermi truccare da sola, ci sono sempre truccatori e parrucchieri, ma in quei pochi casi ho scelto un trucco molto neutro e naturale. Questo è quello che mi è stato insegnato nei vari corsi che mi sono stati fatti dalle agenzie.C’è un aneddoto o un momento divertente che vorresti condividere? Il momento che ricordo sempre con un sorriso sulle labbra è stato quando insieme ai modelli e al coreografo, prima di una sfilata, e ci siamo messi a ballare nel backstage. Eravamo vestiti da sposa e ballavamo certamente in un modo non adatto all’abito che indossavamo. Qual è l’aspetto che ti piace di più e quale di meno del mondo della moda? L’aspetto che mi piace di più del mondo

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della moda è la possibilità di vivere delle esperienze al di fuori del comune (ad esempio non potrò mai dimenticare la mia esperienza alla Fashion Week di Milano per Valeria Marini), e poi indossare abiti da sera stupendi, abiti da sposa, costumi da principesse, avere acconciature particolari e anche farsi truccare da veri professionisti; a volte quando faccio alcune sfilate mi sento proprio dentro un sogno… L’aspetto che mi piace di meno, che ho provato sulla mia pelle, è che non tutte le persone sono sincere, anche se questo non è un problema che riguarda solo il mondo della moda.Come ti prepari a uno shooting o a una sfilata?Innanzitutto mangio, senza mangiare non riuscirei proprio! Poi cerco di essere più naturale possibile. Il più grande complimento che ricevo quando faccio shooting per pubblicità è che sia i fotografi che i clienti mi dicono che ho una gran naturalezza nel cambiare espressioni a seconda del tipo di ambiente di abito o di contesto che si crea. Come curi il tuo aspetto? Fai sport?Curo abbastanza il mio aspetto ma non sono una di quelle ragazze che stanno ore e ore davanti ad uno specchio: mi trucco pochissimo. Pratico da diversi anni pallavolo, che mi piace molto.Cosa fai nel tuo tempo libero? Cosa studi?Di tempo libero non ne ho molto, anche perché tra studio, pallavolo, sfilate e shooting il tempo non è tanto, comunque mi piace spenderlo in compagnia di buoni amici e di qualche buona lettura. Sin da piccola ho viaggiato tanto e questa è diventata davvero una passione. Frequento il 3° anno del liceo classico, scuola tanto impegnativa quanto bella, con buoni risultati.Tre parole per descrivere il tuo carattere?Solare, determinata e curiosa.Dove ti vedi fra 5 anni?Mi vedo come studentessa di Medicina magari a Milano o Roma, città nelle quali avrò la possibilità di poter accettare eventuali proposte interessanti sia nel campo della moda che del cinema.

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PH Wilson Santinelli & Alina StefanescuShooting Realizzato per Vain Magazines

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DIETRO LE QUINTE DELLA MODA

By Cristina Giannini

In quanti si sono chiesti cosa c’è davvero dietro il mondo della moda, chi ci lavora? Quali altri ruoli di spicco esistono oltre le tanto note modelle, stilisti e fotografi?Insomma, quanti curiosi vogliono davvero sapere tutto sui ruoli

del Fashion System?Ebbene, grazie al libro “Dietro le quinte della moda”, tutte le vostre domande troveranno risposta e verrete a conoscenza di professioni essenziali di cui si parla poco.Il testo è il primo volume della collana “I Libri di MARK UP”, edito dal Gruppo 24ORE e scritto da Anna Zinola. Il suo scopo è raccontare alcune tra le figure professionali che operano in questo settore, un’idea utile che vuole far chiarezza sui ruoli, spesso sconosciuti, che tengono in vita il circuito Moda.Entriamo nel dettaglio e vediamo com’è stato strutturato il libro, poiché vengono prese in considerazione nove professioni, tra le più diffuse e ricercate: si parte con il Fashion Buyer, si prosegue con il Fashion Stylist, con il Responsabile delle Pubbliche Relazioni, l’Organizzatore di sfilate, il Giornalista di moda, il Visual Merchandiser, il Modellista, l’Uomo Prodotto, per finire con il Licensing Manager. Tutte occupazioni che, pur operando indirettamente sotto i riflettori, contribuiscono in maniera indispensabile a mandare avanti gli ingranaggi del motore moda.L’originalità del libro sta nel fatto che ciascun campo è analizzato singolarmente e svolto come una “Carta di Identità”, prendendo in considerazione i punti fondamentali e più interessanti, spiegando lo svolgimento lavorativo della professione, le sue mansioni principali, in quali campi specifici lavora ed anche il guadagno, tutto arricchito da importanti testimonianze dirette di chi opera nel settore.Non finisce qui, perché si conclude con un capitolo dedicato alle “dritte” su come muoversi nel mondo del lavoro della moda, riportando opportunità lavorative sia a livello universitario, sia post universitario, per dare maggiori informazioni a chi vuole muovere i primi passi in questo campo ma non sa come orientarsi.Un testo che con uno stile semplice e brillante fa luce su uno dei settori economici più importanti, togliendo dubbi e aprendo prospettive a molti aspiranti lavoratori nel Fashion System.

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MY VIRTUAL REALITY

By Enza Volpe

Vi siete mai chiesti, miei cari lettori, cosa avviene nel backstage di un evento di moda? Cosa accade dietro le quinte e i retroscena che purtroppo (o per fortuna)

non possiamo mai vedere? Sicuramente vi siete chiesti: ma “MY VIRTUAL REALITY” che cos’è?

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Dopodiché si iniziano le prove: bisogna far provare la passerella alle modelle in modo tale che si sentano a loro agio. Poche ore prima che inizi l’evento l’adrenalina sale, le modelle vengono truccate e acconciate in pochi minuti, sotto gli occhi di circa 560 persone. Dietro le quinte si cominciano a preparare le modelle e dopo circa un’ora inizia il lavoro più duro: dirigere la sfilata. Scaletta e microfono alla mano, tenevo a mente ogni stacco di musica a cui la modella doveva uscire, contavo i passi che ognuna di loro doveva fare e nel momento in cui rientrava, veniva mandata immediatamente al camerino per il cambio d’abito. Ogni modella in una sfilata ha all’incirca 1 o 2 minuti per cambiarsi e rifarsi trucco e capelli. Dietro ogni evento c’è una squadra di numerose persone pronte a far in modo che nulla vada storto. Il backstage di un evento non è facile da raccontare e difficile da immaginare finché non ci si trova in prima persona a gestirlo. Alla fine di tutto ci si rende conto del duro lavoro che ci vuole e forse qualcuna, come me, si ritroverà anche con le ginocchia sbucciate a causa di una corsa dietro le quinte per recuperare una modella.

My virtual reality è un progetto ideato da un noto hair stylist, Angelo Zaccaria, che ha lo scopo di presentare e dare visibilità a tutto quello che fa parte del mondo della moda. My virtual reality nasce nella convinzione che la bellezza non abbia né età né tempo ed è un evento che fin dalla sua prima edizione non è mai stato lo stesso, in cui moda, arte ed espressione creativa dei singoli si fondono per dar vita a uno spettacolo più unico che raro. My virtual reality, o MVR, è un backstage live dove viene mostrato in diretta tutto ciò che si nasconde dietro una passerella, dall’acconciatura più veloce al make-up più complesso. Nel corso dell’evento che ogni anno si svolge in location straordinarie del sud Italia, vengono presentate stiliste emergenti provenienti da tutta Italia e vere e proprie performance live di hairstyling e make-up. Quest’anno ho avuto il piacere di parteciparvi come parte integrante dello staff per il quarto anno consecutivo, con un compito molto importante, quello del tecnico di palco. Organizzare il backstage di una sfilata non è mai facile: il lavoro inizia dalla mattina, l’accoglienza delle modelle è una cosa molto importante perché con loro bisognerà passare l’intera giornata. All’arrivo di tutte le stiliste si inizia a fare il fitting, ovvero la prova di abiti e la scelta delle modelle per ogni stilista. Ogni stilista ha all’incirca 20 capi da far uscire e il fitting per ognuna dura dalle 2 alle 3 ore.

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TESTE DA PASSERELLA

By Federica Cimetti

Figlio d’arte ed enfant prodige dei capelli (a soli 20 anni si è portato a casa il premio Sergio Valente come miglior hairstylist emergente),

Federico Faragalli è un vero e proprio artista a 360 gradi: oltre a dirigere uno dei saloni più famosi della Capitale, Federico si dedica infatti con grande passione alla sperimentazione nell’arte dell’acconciatura con progetti fotografici d’avanguardia, senza tralasciare mai il suo prestigioso impegno come hairstylist ufficiale Kerastase e L’Oréal Professionnel durante le settimane della Moda a Milano, Roma, Parigi e New York. In attesa di scoprire cosa ha in serbo per noi per la prossima edizione di AltaRoma, lo abbiamo intervistato per approfondire il rapporto che sussiste con gli stilisti e per carpire i segreti del backstage:

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Federico Faragalli: scopriamo i segreti dell’hairstylist

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Fra tutte le sfilate alle quali hai lavorato qual è la tua preferita in assoluto e perché? Decisamente Givenchy, con Riccardo Tisci, che ho seguito per ben quattro stagioni a cavallo tra il 2006 ed il 2007, lavorando nello Staff di Luigi Murenu. Questo lavoro mi ha permesso di vedere molte passerelle ma quelle parigine sono entrate nel mio cuore per il grande rispetto verso il lavoro degli altri, la dedizione e l’altissima professionalità, abbinata ad una creatività esplosiva.Svelaci qualche trucco: qual è il segreto per ottenere acconciature perfette in poco tempo come quelle che realizzi in passerella? Poche mosse semplici, realizzate sapientemente, creano grandi effetti. Parte del “segreto” sta nei prodotti per lo styling che sono sempre fondamentali e nell’uso di alcuni attrezzi quali piastre, ferro e phon. Poi ci sono i giochi del mestiere: un piccolo trucco che posso svelare per creare il “raccolto perfetto” è quello di usare il tubo della lacca; se si appoggia alla base della nuca in verticale e vi si fanno girare i capelli intorno, crea la base perfetta per l’acconciatura “a banana”. Una volta fissata la chioma con forcine e mollette, basta sfilarlo e in un attimo la magia dell’hairstyling sarà compiuta.

Raccontaci dei tuoi backstage. Come nasce l’idea per le acconciature della sfilata? Ti ispiri alla collezione oppure c’è un vero e proprio briefing con lo stilista? La creazione dell’hairstyling e del look per una passerella è un lavoro decisamente particolare. Le modalità di lavoro sono tante e diverse, ogni designer ha una sua personalità, un suo carattere e un proprio modo di lavorare, e in base a queste caratteristiche si sviluppa il lavoro. Tuttavia la capacità di un bravo hairstylist è quella di donare sempre il tocco finale alla collezione. Immagina di avere un bellissimo abito, una modella perfetta, il trucco pronto: se i suoi capelli non si sposano e non fanno da “testa”, l’abito perde d’impatto sulla passerella. E’ per questo che vivo con grande responsabilità la parte legata ai fashion show; nella maggior parte dei casi il designer vuole da me un vero e proprio consiglio e spesso anche se si è fatto un’idea sul Look da presentare, questa poi viene stravolta nel briefing e nelle prove grazie alle mie idee e suggestioni, nonché alle necessità “tecniche”. Qual è il tuo rapporto con lo stilista? Complici o antagonisti? Complici, sempre e comunque. Si lavora per uno stesso obiettivo, ovvero lasciare il parterre senza fiato. Per creare qualcosa di nuovo e vincente, qualcosa di trendy che coinvolga pubblico e critica, bisogna fare un buon lavoro di squadra.

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Si ringrazia il fotografo Federico Faragalli per le fotografie concesse

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DIETRO LE QUINTE DI UNA SFILATA

Una sfilata di moda è un evento in cui lo stilista presenta tutta o parte della sua collezione e, nello stesso tempo, è un’occasione per mostrare il concetto che sta dietro al suo

brand. Il tempo di una sfilata può variare dagli otto ai venti minuti in base a quanti sono i capi da presentare e per quanto possa sembrare breve il tempo dell’uscita degli abiti in scena, l’organizzazione di una sfilata è un processo complesso, messo in moto da diverse figure. Il periodo di tempo che richiede la progettazione e realizzazione di una sfilata di moda può variare dai quattro ai sei mesi, periodo in cui le figure coinvolte lavorano in sinergia mettendo a disposizione le proprie competenze. La maggior parte delle volte una sfilata viene costruita intorno a un tema principale che può essere legato alla collezione o alle tendenze del momento per ottenere maggiore consenso da parte del pubblico e dei media. È fondamentale, quindi, studiare attentamente il messaggio che si vuole trasmettere con la sfilata e per questo affiancarsi a delle persone con le giuste capacità e competenze che possano permetterci di raggiungere al meglio l’obiettivo prefissato. Esistono vari passaggi che bisogna tenere in considerazione nella progettazione e realizzazione di una sfilata, primo fra tutti quello di scegliere gli abiti da presentare e stabilirne l’ordine di uscita sulla passerella. La scaletta deve essere pensata in modo da far scoprire gradualmente i pezzi forti della collezione. Allo stesso modo diviene importante selezionare i modelli attraverso un model casting, con largo anticipo rispetto alla sfilata. È vitale stabilire per tempo una prova abiti e decidere quali abiti fare indossare ad ogni modello o modella e fare eventuali modifiche se necessario.

By Rossella Scalzo

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Un passaggio da non sottovalutare è quello di scegliere e stabilire il trucco e le acconciature da realizzare durante la sfilata con dei professionisti del settore. È essenziale confrontarsi con hair stylist e make up artist sia sul tema della sfilata che sul messaggio che si vuole trasmettere. Entrambi ricoprono un ruolo fondamentale nella presentazione degli abiti, entrambi devono essere affini allo stile della sfilata e devono essere in grado di presentare al meglio la collezione. Un adeguato sottofondo musicale diviene altrettanto importante per la presentazione degli abiti. Anche questo, infatti, deve corrispondere al mood generale della sfilata, ma in genere si predilige una musica non troppo energica, che possa accompagnare il ritmo della camminata delle modelle in modo elegante. Se si ha la possibilità di scegliere anche la location della sfilata può essere accattivante realizzare una scenografia che possa accompagnare il tema della sfilata, come ad esempio istallazioni artistiche, performance e giochi di luce che possano esaltare la presentazione degli abiti. Un aspetto fondamentale da non sottovalutare è quello dei media. Contattare le persone giuste che siano in grado di fornire un’ottima e positiva visione dell’evento è di vitale importanza non solo per la riuscita della sfilata ma anche per la visibilità del brand o dello stilista che ha realizzato gli abiti. Non si devono tenere in considerazione solo giornalisti e professionisti del settore, ma anche blogger e personaggi influenti nel mondo della moda che sono in grado di fornire un opinione più immediata e diretta. Ultimo, ma non meno importante, è necessario scegliere con cura i fotografi ufficiali della sfilata, che siano in grado di cogliere gli attimi salienti dell’evento, esaltare gli abiti durante la passerella e scattare foto durante il backstage in modo da immortalare i vari momenti che hanno contribuito alla realizzazione della sfilata.

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YOTAM SHWARTZ

Selena Magni

By Emanuela Amy Rossi

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Sei molto giovane e ancora hai tanti anni di lavoro davanti a te, ma quando non avrai più l’ età per fare il modello, cosa farai? Ci hai pensato?Sì, ci penso spesso. Ho qualche idea ma niente di deciso. Come ho detto prima, forse viaggiando per il mondo mi innamorerò di un posto e il mio modo di pensare cambierà. Vivo il momento e quando capirò che è arrivato quel capitolo della mia vita, saprò che sarà giusto così. Ogni giorno tanti casting. Quali sono i consigli che puoi dare ai giovani aspiranti modelli? E tu, come ti prepari ad un casting?Faccio i compiti: prima dei casting cerco informazioni sui brand, guardo i loro ultimi lavori e le loro idee e cerco di prepararmi e adattarmi come meglio posso. Quando sono dentro, cerco di esserci anima e corpo, di sentire l’atmosfera e dimostrare che posso fare tutto con sicurezza.Qual è il tuo stilista preferito e perchè?Onestamente, non conosco molti nomi di stilisti ma mi piace lo stile italiano. I completi sono i capi con cui preferisco sfilare, sono decisamente la mia area di lavoro.Chiudi gli occhi e sogna il tuo prossimo lavoro. Cosa ti piacerebbe fare?Sogno e spero di poter figurare in qualche grossa campagna pubblicitaria per un grande marchio italiano.

Ciao Yotam, da anni fai il lavoro di modello ed indossatore, qual è la cosa che ami di più del tuo lavoro?La cosa che mi piace di più del lavoro di modello è il fatto di non sapere dove potrei essere tra qualche mese, è una grande opportunità per esplorare il mondo e viaggiare lavorando.Qual è la parte del tuo corpo che curi di più e quella che più ami?Ricevo molti complimenti per i miei occhi e i miei addominali, direi che concordo.Sei di Tel Aviv, a che età ti sei trasferito a Milano per inseguire il tuo sogno e qual è la prima cosa che hai fatto appena arrivato?Mi sono trasferito a Milano all’inizio di Maggio e la prima cosa che ho fatto è stata prendermi un bel gelato italiano, il mio preferito in assoluto.Qual è stata l’ esperienza lavorativa più entusiasmante e quale quella che vorresti fare?Direi lavorare con Dolce: è stata un’esperienza meravigliosa venire da Israele e lavorare a stretto contatto con lui in uno show, bellissimo. Mi piacerebbe presentare un grande marchio italiano e l’esperienza con lui è stata molto motivante.Yotam e i servizi fotografici: parlaci del tuo rapporto con la macchina fotografica ed i fotografi.Per me gli shooting non sono semplicemente lavoro, perché mi piace molto il lato artistico. Mi piace il fatto di essere parte di un processo artistico e mi piace sentire il fotografo e cercare di metterci a nostro agio a vicenda. Con il tempo ho imparato che cosa mi fa sembrare più bello, le angolazioni migliori e come posare in modo naturale. Sono anche più sicuro di me stesso e mi consulto con i fotografi con cui lavoro. Raccontaci le emozioni che si vivono durante una sfilata importante e qual è la più prestigiosa nella quale hai lavorato?Anche se ho fatto almeno un centinaio di sfilate in Israele, sono sempre eccitato e intrigato da ogni show a cui partecipo, non importa che ci siano cento persone a guardare o mille, è sempre una sensazione stupenda. Fin ora lo show più importante che ho fatto è stato quello per Dolce&Gabbana l’estate scorsa. Mi sono divertito moltissimo.

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Si ringrazia il fotografo Victor Santiago

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VAIN MODELS “BACKSTAGE”

La Mazzini Eventi opera da 10 anni nel mondo della realizzazione di presentazioni di moda e sfilate a livello internazionale. Alessandro Mazzini, il titolare, ci racconta

il lavoro che c’è dietro ad una sfilata, il backstage e quanto sia importante avere un team di lavoro determinato e tenace per la realizzazione di uno spettacolo.

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L’ intervista ad Alessandro Mazzini di Mazzini Eventi

By Emanuela Amy Rossi

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Alessandro, sin da piccolo hai vissuto il mondo dello spettacolo. Grazie alla figura di tuo zio, personaggio influente nel mondo del teatro, hai visto nascere tantissimi show. Spinto dalla passione di fare quel mestiere, nel 1996 hai aperto la Mazzini Eventi. Qual era il tuo principale scopo?Avevo tantissimi sogni, desideravo rimanere nel mondo dello spettacolo, curare la costruzione e realizzazione di eventi e sfilate. Ambivo ad una brillante carriera, così mi diedi un tempo per capire dove potessi arrivare. Piano piano mi sono dedicato allo studio di tutti gli elementi che compongono uno spettacolo o una sfilata: la regia, la scenografia, le luci, la colonna sonora. Ho sempre avuto come principale obiettivo quello di vedere lo spettacolo nella sua totalità.Quali sono gli elementi determinanti per la riuscita di una sfilata?Capire esattamente cosa vuole il cliente. È fondamentale! Interpretare il significato della sua collezione, decifrare il messaggio che lo stilista o l’azienda vuole trasmettere e concretizzare tutto questo in un défilé.Hai fatto tantissime sfilate, anche di alta moda. Raccontaci cosa accade nel backstage.Accade di tutto. C’è sempre una grande frenesia, la tranquillità non esiste, lo stilista è sempre sotto pressione perché sa che quello è il suo momento e vuole che tutto vada alla perfezione. Noi dello staff dobbiamo cercare di trasmettergli tranquillità e non creare panico; non è facile perché in quello spazio di backstage si muovono tantissime persone: modelli, truccatrici, assistenti.Quali sono le prime cose che fai quando ti chiedono di organizzare una sfilata?Prima di accettare il lavoro voglio vedere bene la location. Se ci sono le condizioni per potere farci una sfilata, allora inizio a stendere due o tre progetti. Inizio a immaginarmela nella mia mente come se fosse un film. Dopo avere elaborato i progetti, li espongo al cliente per un confronto.

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PH GAUTHIER GALLET

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A Novembre aprirai il Real Campus, che cos’è?E’ un campus della durata di 10 giorni che si terrà a Novembre a Roma dove tutti i ragazzi appassionati possono imparare a creare un evento o una sfilata sia a livello teorico ma soprattutto a livello pratico. Da qui il nome “Real” perché veramente lavoreranno e vedranno da vicino questo mondo con gli esperti dei vari settori: registi, stilisti, direttori di marketing. Sarà la prima volta che un corso di questo genere si allontana di dalla sola teoricità delle università.

Sul nostro sito ci sono tutte le informazioni per partecipare HYPERLINK “http://www.mazzinieventi.it/”www.mazzinieventi.it

La sfilata che ricordi con più soddisfazione.Senza dubbio quella che abbiamo creato nel 2002. Era la sfilata della collezione di Gay Mattiolo in una location unica: il ponte di Castel Sant’ Angelo a Roma. Per la prima volta, abbiamo trasmesso il concetto di sfilata-spettacolo, la spettacolarizzazione della moda che, finalmente, non veniva rappresentata solo nei classici luoghi al chiuso a Milano, ma in spazi aperti e meravigliosi. Abbiamo inaugurato questo nuovo modo di presentare le collezioni, avvalendoci di scenografie naturali come il Campidoglio, la Piazza del Popolo, il Tempio di Adriano, il Colosseo. Certo, sono sfilate di assai difficile realizzazione ma noi della Mazzini Eventi ci siamo sempre riusciti!Come si organizza un backstage?Per prima cosa bisogna studiare lo spazio a disposizione, prendere le misure e dividere gli spazi al meglio. Bisogna collocare subito l’occorrente come tavoli e specchi alti. L’organizzazione del backstage è di massima importanza per la riuscita di una sfilata. Importantissimo!Parliamo dei casting. Li eseguite voi o il cliente?Per il 70% eseguo i casting con il cliente e, assieme, scegliamo le modelle o i modelli più adatti alla collezione. A volte, invece, ci chiedono di curare totalmente il casting, ma quando il cliente è molto grosso, sceglie quasi tutto lui e noi diamo solo consigli.A cosa stai lavorando ora?Alla Fashion Week Xian. Un evento mediatico e televisivo molto famoso in Cina. Saranno presenti quattro tra gli stilisti più importanti dell’alta moda cinese. La Mazzini Eventi coordinerà e organizzerà lo spettacolo e le varie sfilate: dalla progettazione delle luci alla regia, dalla colonna sonora alla costruzione totale della sfilata.

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“Il compito attuale dell’arte è di introdurre il caos nell’ordine”

Theodor Adorno

L’ordine che regna durante una sfilata di moda è preceduto dal caos del backstage. Nelle poche ore, spesso minuti, che precedono l’entrata in scena sulla passerella è un susseguirsi di azioni volte alla perfetta riuscita della sfilata. Le modelle passano dalle mani sapienti dei makeup artist a quelle degli acconciatori, o viceversa, che spesso le renderanno uguali per distinguersi solo una volta indossati gli abiti. Poi gli ultimi ritocchi, l’ultimo sguardo dello stilista per sistemare il capo o l’accessorio alla perfezione, in posa per i fotografi di backstage e finalmente si può andare in scena.

Curiosità e indiscrezioni dal backstage. Cosa succede nei retroscena dove le modelle si

preparano, prima di uscire sul palcoscenico. Un viaggio dietro

le quinte dell’affascinante e meraviglioso mondo della moda.

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