uttaracanda (settimo ed ultimo libro del ramayana)

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UTTARACANDA

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Gaspare Gorresio, che tradusse in italiano il Ramayana, ritenne di pubblicare a parte quello che la tradizione considerava il settimo ed ultimo libro del grande poema indù, essendo l'Uttaracanda unanimemente considerato aggiunto posteriormente al gruppo di scritti originari del Ramayana.

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UTTARACANDA TORINOEFIRENZE, PRESSOERMANOLOESCHER, LIBRA IO-EDITOR E. UTTARACANDA l' VERSIONEITALIAN A PER GASPAREGORRESIO PARIGI DALLASTAMPERIANAZIONALE MDCCCLXX r", 6 2 ..109 8 li:. ...: 'PREFAZIONE. Un' epopea,quantunque vastonesia il concetto elargoil campocheellapercorre,nonpu tutta-via,siccomegi honotatoaltrove,abbracciarei n ~ tieraunagrandeleggendaepica:alcuneparti d'essa,quellesopratuttochenarranofattiantece-dentiesusseguenti,allagrangestacelebratadall' epopea,debbonodinecessitrimanerneescluse. Perchun'epopeapotessecomprendereeconte-neretuttaintieraunagrandetradizioneepica, converrebbecheellaprocedesseamodostorico, disponendo, cio, e narrando a mano a mano i fatti con quell'ordine che avvennero o, per meglio dire, chediedelorolaleggendaepica;SIcomefece nelSchah-nameh Firdusi,descrivendosuccessiva-mentequelgrancomplessod'eventiedimemorie che si stende dai KayanidiaiSasanidi.Mauna tale composizione nonpu propriamentechiamarsi un' epopea,dovegli eventidebbonol'annodarsi ad un gran fatto principale centro e vincolo d'unit,bensl unvastocomplessodi'leggendeepicheattenenti afattiea cosepiomendifferentie'disgregati. ,\ IIPREFAZIONE. D'altrondepoi il Schah-namehstessononostante il suoprocederedireiquasicronologicononpot neppure abbracciare e descrivere tutte le parti della vastasualeggenda; alcunedovettero pure rimaner fuoridelraccontoepico,lequalivenneropoi pi tardiraccolteenarratedaaltri;talelaleggenda diBahmancheFirdusitoccappenanelSchah-namehevennepoinarratadistesamenteinaltro poemapersianoilBahman-nameh l. Unaparte dellatradizioneepicadelRmyana, eprincipalmentecicheprecedeecichesegue la guerra e la conquista di Lanka (Ceylan),non pot perleragioniaddottealtrovevenircompresaed incorporata dall'epopea e fuquindi raccolta ed es-postapitardinell'Uttaracanda,dicuipubblico orailsecondovolumeechecompielaleggenda epicadelRmyanacherimarrebbesenzaesso imperfetta.Dituttocihoragionatoneivolumi cheprecedono. Neiprimiquarantacapitolidel]' Uttaracanda narratadistesamentelaleggendadeiRacsasiche occupanosgranpartedell' epopeaIndo-Arya.Vi lLeLivredesRois,par Abou'lkasimFirdousi, publi, traduitet com-menteparM.JulesMohl,Paris,Imprimerieimperiale,1866,t.V, prfacc. PREFAZIONE. III siraccontaparticolarmenteeamodomiticocome Rftvanaedalcunisuoipi fidicompagnicherap-presentanolarazzadeineriRacsasi,nemicadella religionee delculto dellestirpiIndo-Arye,andas-sero attorno portando guerra ai Devi del culto Aryo, ad Indra, a Visnu, a Yamanelle proprie loro celesti sedi.Ilqual mito viene a direin linguaggio storico chegliabitatoriChamiti, iRacsasidelle parti me-ridionalidell'Indiafacevanobarbaraguerraagli Indo-Aryi,alloroculto,allalorocivilt l. Chesottoil nomediRacsasivenisserorappre-sentatipopolid'originediversadagliIndo-Aryie loronemici,l'hodimostratoinpiluoghidell' o-pera.Eiv' hanellatradizionedell' Indiaun' antica leggendache mette vie pi in chiaro come alnome diRacsasis'attribuisselasignificazionedipopoli distranaorigine, digenti ostili.Narrala leggenda cheManucapodelleschiatteregalidell'Indiaed ilcuinomesiconnettecoiprimordidellacivilt Indo-Arya, possedevauntoromaravigliosocheri-cordailtorodiMinos,ilcuimuggitoaveapos-sanza direspingere i Racsasie gi pi volte li aveva roui e disfatti,-manifesta allusione alla forza vitto-lLeggendedistirpiimmani,digentismisurateefierevissutenei .tempipreistoricisitrovanosparsenelle diverse tradizion,i dei popoli, Il iV PREFAZIONE. riosa con cuigli antichiIndo-Aryi respingevano gli assaltidellerazzenemichechelicircondavano. -PreseroiRacsasialloraadeliberarecomepotesse loro venir fattodi distruggere queltoro;e due loro sacerdoti domestici per nome Kilta ed Akuli si con-sigliaronodicondursidaManu,profferendoglidi fare per luiedinpro dellasuastirpe un sacrificio incuifossevittimail possentetoro.Maallorch venne da loro afferratoil toro,laterribile sua voce risuoninaltraparte edinuovosconfisseiRac-sasi l. IlnomediKiltaoKirtachelaleggendaqui attribuisceadunodeisacerdotideiRacsasi,era ii nomed'unagenteselvaggia,dirazzadiversadalI' Arya e sua nemica, che viveva nelle regioni alpestri situatealsettentrione dell' India. Ei pare manifesto cheinquestaleggendail nomediRacsasivenne pure adoperato a significare genti avverse agli Indo-Aryied'altrarazza101'nemica,affine,eisembra, aquella deiKirati,chelaleggendauniscequicoi Racsasi. 1SivegganellaZeitschriftzur SpracliforschuTl9ecc. vier-ter Band,Berlin,1855,ilbellavorodiAdalbertK uhnchehaperti. tolo:DieSprachver9/eichuTlgunddieUrgeschichtederlndo-germanischen V6/ker. PREFAZIONE. v DopoilcapitoloXLfinoalfine1'Uttaracanda narraildiffondersidellestirpiAryeperquella forzadiespandimentochepropriadellefortie grandischiatte,lafondazionedicittedipiccoli reamiindiverseparti dell' India, scomeavvenne nellaGreciadopola guerradiTroia;raccontaper disteso,comeusanofareipoemiciclici,tradi-zioni,fatti,leggendeemi tichesiriferisconoal Ramayanaedacuiessoalludequaelnelle variesue parti(Kanda)manonnarra per intiero; descrivelaformazioneelaprimapropagazione dellagrandeepopea diRamapermezzodi Kusae LavadiscepolidiValmici,l'originedellarapsodia appellatapoinell' IndiaKausilavyaedeirapsodi dettiquindiKusilavi;finalmenteilritornodei quattroDasarathidi,porzioniumanatedi Visnu, aBapropriaedivina loro sostanza e diSitaalseno dellamadre Terra. L'Uttaracandaadunque un portato,unramo deUaleggendaepica dacui uscilRamayana : ch unavastatradizioneepicasuoIesserecomeuna granceppaiasucuisorgonoes'abbarbicanopi ramiqual piqualmenovigorosi,siccome,aca-gion d'esempio, sorserodal gran ceppodell'antica leggendaepicagermanailcanto diHilebrande VI PREFAZIONE. d'Hadubrand, l' anglo-sassone Beowulf, il poema di WaltereHildegunde,GudruneiNibelungen l. Mav'ha una parte, un canto del Ramayana men-zionatonellatradizioneepicaspostadall' Uttara-canda,ilquales'appellaBhavisyaetravasides-rittonell' Anucramanicaossiaseriedellecoses come parte dell' epopea.Questocanto,come iono-tava nella prefazione al volume del testo, non venne divulgatoepropagatocolrimanentedell' epopea e rimase comecosaarcana,manifestato solamente ai Risci,aiMunie aRama.Checosaeraegliil Bha-visya ~lonondubitopunto d'affermare cheeido-vetteessereuna dottrinasenonprecisamentear-cana, certo non al tutto comuneepopoiare, attenente alcultodi Visnu, e che taledottrinavenneposcia colleconsuetemodificazionierimpastipuranici incorporatapitardinelBhavisyaeBhavisyot-tarapurana;dovesenepu,credo,intravedere qualchevestigionelladescrizionechesitrovain quelPuranadella grandesolennit(Ganmastaml) inonor diVisnu-KrisnaenellastoriacheKrisna quivinarradisestesso 2. lV. Ris. daLied oalachanson popalaireen A llemagne, par Ed. Schur. SiveggaUeberdieKrishnajanmashtaml(Krishna'sGeburtsfest), von A.Weber,p.247esegoBerlin,1868. PREFAZIONE. VII S'incontranonell'Uttaracanda enellaleggenda epica dell'India, come nel Schah-nameh della Persia e nella tradizione epica della personaggi fattimiticideitempiantichi,trasformati in per-sonaggiefattistoricidell' etepica;ma -sebbene alcune particolarit intessute nell' epopea siano ticheosimbolicheel'epopeatrasmutisoventein ,eroied in racconti di fattireali personaggi e narra-zionipuramentemitici,' il complessotuttaviaela sostanzadell' epopea sono essenzialmente storici, ri-traggono,cio,fatti,idee,condizioniecosereali. Laleggenda epicadelRamayanasichiude con mirabilemagnificenzanegliultimicapitolidell' Uttaracanda.Sitadopoaverequagginobilmente adempiuto l'alto ufficiocui fudestinata e faltama-nifesta almondo la sua innocenza, ritorna in modo allaDeaMadhav,alsenodellaMadre Terra d' ond' eravenuta;Rama coitresuoi fratelli, fatte nelmondomirabiliprove,condotta acompi-mentolagrandesuaimpresa liberatriceevenuto al terminedellasuaterrestre peregrinazione fari-torno alle celesti sedi e s'india nella divinasostanza di Visnu. Tale qualiofinquil'esposilasostanzadella veraleggendaepicadacuiuscilRamayana.Ma l ,! , i' I: vnr PREFAZIONE. questaleggenda,scomealtrestorieepichepi omenoantiche,sitrovasottoformediversein altretradizionipopolari.Nell' Attanagalu-Vansa l, librobuddhico,acagiond'esempio,lastoriadi Rama vienriferitaconforma,coloreedimpronta tuttabuddhistica.Nessunamenzionevienquivi fattade)rapimentodiSitaper manodiRavanae dellaguerradiLanka chene fulaconseguenzaed occupaun libro intiero del Ramayana. Sul princi pio diquellaleggendabuddhisticaSitaapparenon come sposa, ma come sorella di Rama.Ii regal esule d'Ayodhya v' rappresentato non come prode guer-rieroconquistatore,macomeprincipemodesto, umile e pio;visi lodano sopratutto lasuamansue-tudineelasua pazienza;sicelebra la sua longani-mit; l' eroe de)Ramayana v' trasformato insomma inunpazienteemiteprincipebuddhistaevisi attribuisconolevirtpi riputate dalBuddhismo. Simili trasformazioni sonocomuni a tutte legrandi leggendeepicheefannocertaedapertatestimo-nianza di lororemotaantichit. lSi vegga ilei Literarisches Centralblattfiir Deutschland herausgegebell VOliFriedrichZarncke.I&hrgang1867.pago804,quellochescrisse A.Weber sopral'operaquicitata:TlteAttanagalu- Vansaorthehistory oflhetempiecf AUanagalla,lranslatedfromthepalibylamesD'Alwis. PREFAZIONE. IX Cos,. per non recarne che un soloesempio,cor-revanofinda tempi antichisulrapimentod'Elena tradizionidifferenti;edunaneriferisceErodoto, uditadaluiinEgitto,secondolaqualelarapita ElenanonfudaAlessandrocondottaaTrojama aMenfinell' Egitto,dovepoilariebbeMenelao l. Potrei,ovefossed'uopo,confermareconaltre prove questo fattostorico deltrasmutarsi che fanno coll' andar del tempo e colmutar di luogo le grandi epi anticheQuantoallacomposizioneoper meglio direalla compilazionedell' Uttaracanda,tuttochilpoema nellaprimasuaparte,valeadirefinoalcapi-toloXLspongafattianterioriallagrangestacele-lErodoto,lib.Il,S 113-118.Erodotoscrivainquestoproposito le seguentinotevoliparole: fLol"cdOfLr)POSTVOyovTOUTOV Gi'oJyp (LolwssTr,V7l"07rollr)veJ7I"pevr,s;JvTo/To/'Tifep stJ lJ.eTij"ea.JTV . PareamecheOmeropurconoscessequestoracconto;maperch cosnoneraacconcioall' epopea come i' altrodicuisi serv,percilo lasciindietro.... 2SivegganellibroDaretisPhrygii ..... debelloTrojanoquantola tradizionedellaguerra di Trojariferitainquellibrodifferiscadallatra- . dizioneseguitatadaOmero. - VeggasiancorasuquestopropositoDie SagevomtrojanischemKriegIJindenBearbeitungendesMittelaltersund ihrenantikenQuellen,vonHermannDunger,Leipzig,1869,pago7e seguenti. I xPREFAZIONE. bratadalRamayana, tuttavia si dee tener per certo che esso posteriore all' epopea di Valmici. Ne sono, lasciandoaltriargomenti,provamanifesta glian-nunzi fatidicichesitrovanoin pi luoghi dell' Ut-taracandadicasifuturichesidescrivononelRa-mayanacomeavvenuti,elefrequentiallusioni chevis'incontranoacosetoccateonarratenell' epopeaValmiceia. Nonprocederqui piinnanzi inqueste inves-tigazioni.Stopreparando idueultimi volumidell' opera,ilXIIIeilXIV,intornoallacuipubblica-zionenonpotreiperoradirnulladicerto.Nel primo dei due verr esponendo il progressivoespli-camento del pensiero edella civiltdeipopoli Aryi nellediversecontradedell' Asiadaloroabantico epiomenlungamenteoccupate.Nelsecondo descriver lo spandersi dellestirpi Arye fuoridelle lorosediprimitiveportandosecoifecondigermi diciviltfuture.Inqueiduevolumitroveranno luogoopportunolequestionireligioseefilosofi-che, storiche efilologicheche s'attengonoallatra-dizioneepicaIndo-Europea. GASPAREGORRESIO. I l i ! l 1JTT ARACANDf\. CAPITOLOI. IIAUNAl'\ZADEIIIISCI. Poich Rma,disfatti iRacsasi,ottenne ilregno,con-venneroquiviad onoraregratulandoilRaghuidc iRisci Kausica,Yavakrita,Veidya.CyavanacKatbafigliodi Medhatithi,iqualihannolorsedenellaregioneorien-tale.VisicondusseroilvenerandoSvastytreya,edi magnanimiMumuuePramuu,iqualioCcllpanola plagameridionale.Trassero pur ,col.coilordiscepolii BisciOsadgll,Kamata,Dhaumyaeilgrande asceta Rau-drsvaiqualifanno101'dimoranellaplagaoccidentale. ViconcorseroeziandioisetteRisciimmacolatiVasistha, Ksyapaed Atri,Gautamae Visvamitra,Gamadagnie Bbaradvga:questisettehanno101'stabilestanzanella plagasettentrionale (Il. Pervenutiallamagion diRama, que'magnanimi,ful-gidicomeilfuoco,dotti deiVediedei Vednghiever-satinellevariedottrine,sifermaronoinnanziacolui chestavaaguardiadellaporta,el'eccelsoepioMuni Agastyacosparlaquelcustodedellaregge:S'an-nunzIalDasarathidechenoiRiscisiamorquigiunti. 2UTTAHACANDA. Pcr leparoled'Agastyailcustodedellaportasubitoe festinosicondussedinanzialmagnanimoRghuide,e veggendoRmadisplendorpariapienaluna,pronta-mentegliannunziesserequivigiuntiAgastyainsieme coi Risci. Subito che intese esser col.arrivati que' grandi Munirisplendenticomesolemattutino (2),cosparlil sovranoRmaalcustodedellaregge:" Introdllcilifeli-cemente,ed essientrarono altamente onorati nella reg-giatuttaadornadivariegemme.Vedendogiungerein-nanziasequeiMuni,RmaIevatosiloroincontro atteggiatodireverenzaesalutandoliinehinato, liinvit asedere; eseduti siqueisommi Riscisopraseggiagiati, distintid'oro,nobilmentericopertiesparsialdisopra dipoe,Rmaoffertalorolapateraospitaleel'acqua per laIoziondeipiediedella bocca,lirichiesedella lor salutecon essoiIordiscepolieilloroantiste;equei grandiRisciconoscitorideiVedirisposeroa Rama :Noi siamointuttosanieincolumi,oRghuide grandibrac-ciuto, efortunatamenteveggiampur sanote,distruttor de' tuoinemici.Nonfugravepesoate,oRma,quel RvanosignordeiRcsasi;chtucertamentearmato d'arcovincerestieziandioitremondi.Maeglipure avventuroso,oRma,che tuabbiaspentoquelRvano co' suoifiglieco'suoinepoti:e~ i e t a m e n t enoitiveg-giam qui ora vittorioso, o pio,insieme con Sita ecol fra-telloLacsmanointentoal tuobene,lietitiveggiamqui oggi,o re,colletuemadriecoglialtrituoifratelli.Av-venturosamente,oRma,furonodateconquisiiRc-sasiPrahasta,VikataeVirpksa,Mahodarael' insano Akampana,efudatefelicementeuccisoinbattaglia UTTARACANDA. 3 Kumbbakarnaallacuistaturaimmane nonv'ha quaggi staturachesovreggi.Fortunatamentevenutoasingolar certamecolredeiRcsasi,invincibileaglistessiDei, neottenestituvittoria;tusolo,oeroedallelunghe braccia,eripossente a distruggerRvano.Fu pUI'felice ventura che combattendoa corpo acorpotu abbiatolto divitailRvanide;edavventurosamentefurondate manceppatiallamorteilpossenteAtikya,ilRcsaso Yagnakopa,MattaeYuddhonmattaparialDiodella morte.Felicemente,oeroe,tuatterrastiinbattaglia Kumbba,ilforteNikumbha,GambumlieGhatodara chemenavanostrageattorno;efuronodatemortiin battagliaconletifere saette Devntaka e Narntakasimili aYama.Questi e pi altri Rcsasiparia Rvano eterror dei Munifuronda te felicemente spenti, o Rma. Grande fulanostra maraviglia,odiletto,udendocomedatefu posto amorte quel RvanideIndragit, grande arteficedi ..prestigiinguerraecuinessunacreaturapotevaucci-,dere:avventurosamente, o eroe dalle lunghe braccia, fu da te disfattoquel nemicodeiDevicheassalivacome fa ilDiodella morte, edottenuta da tevittoria. Per questo caro enobi!donodisicurezzache tu n' hai fatto,otra-possenteeroeKkutsthide,tuprosperivittoriosocon sortefortunata.Uditeleparoledique'Riscicontem-planti,Rma entrato ingran maraviglia cospreseadire inattoreverente:Perchnoncurandoquasiilfortis-simoKumbhakarna('l' oltrapossenteRcsasoRvano, celebrate voisovraogni altroilRavanideI ndrag it ? 'Qual eradunquelapossanza rlicolui,qualeilvigore,qualla forza?EperqualragionesovranzaegliaRvano?lo per 4UTTARACANDA. certoavoinon impongounmiocommido :masesipu damesapertalcosa,secinons' hadavoiatenere occulto,iodesideroudirloconformealvero.Dachi,o grandeSaggio,venneacoluiancorfanciulloconcessa graziaeletta?ComefildacoluivintoIndra?Ecome fu egliprivilegiatoditanto favore? CAPITOLOIl. OHIGINEDIVISHAVAS. UditeleparoledelmagnanimoRaghuide,il preclaro Kumbhayonicosprese a dire:Ascolta or dunque,o re, qualeappuntoelI'eralaforzadicoluie _lasuagrande vigoria;com' eglidistrusseisuoinemicienon poteva daloroesserdistrutto.lotuttotinarrerveracemente, oRama,elastirpeelanascitadiRvanoel'altofa-vorecheglifulargito (3).Und,oRma,nell' et.del Kritav'ebbeun possentefgliodiPragpati,per nome Pulastya,RisciBrahmanico,somiglianteavivofuoco: non sipotrebberodescriverei' altesue doti digiustiziae d'onestocostume;dallenobilisuevirtbensipoteva conoscerecheeglierafigliodiPragpati.Quel!' eccelso Risciitosene,perdevozionealdovere,alromitaggiodi Trinavindusullacostadel monteMeru,col.siposead. abitare.Mentrecoluiquiviattendevaadausterecastiga-zioni,tuttodeditoasacreletture,alcunedonzelleve-nuteaquell' eremogiocondoglisuscitanoostacoli.Si condusseroaquellaregione,tuttescherzantieliete, fanciulledeiPannaghiedeiDevi,figliediRisciregali. UTTARACANDA. 5 e ninfeApsarase;ed usandodi continuo in quel sito dove stavailBrahmanoPulastya,quivisitrastullanoperla gioconditdelluogoquelleincolpabilidonzelle;e can-tandoesuonandoesollazzandosturbano il Muniasceta. -MacommossoasdegnoilpreclaroegrandeMunipro-ferquesteparole:Quellafravoicheancormivenisse innanzi,avraportarenelsuo senoun feto. UditeleparoledelgranMuni,tuttequelledonzelle forteimpauritedacosfattamaledizionbrahmanicase nepartirono dicol,n pi fecerodimorain quella con-trada.MalafigliadelregalsaggioTrinavindunonud alloraquellaminacciaeditaalromitaggiodiPulastya colsidipqrtavasenzatimore.Inquell' oraappuntoil grandeMuni figliodi Pragpati attendeva quivialla sacra lettura,tuttofulgented'ascetismonelsuoaspetto.All' udirlavoce' dicoluicheproferivailVedaevenuto le veduto ilpioasceta,divennecoleismorta intutta la per-sona conmanifestisegnidimorbo (4);veggendoellapoi quel nuovosuoaspetto, rimase tutta sconturbata,e detto nell' accorgersene: Che questo che or qui m'avvenne! ravviossiall'eremopaternoedivisiferm.Manel ve-derlaridottaa talestatocosledisseTrinavindu : Come rechi tu questotuo corpo cosdisforme? E colei compos-tasiin atto di reverenza cos presea dire tutta dolenteall' asceta:Nonconoscolacagione,opadre,ondeiovenni sdisformata;senon cheio~ en'andai poc' anzisolaal romitaggiodiPulastyagrandeBiscicontemplatore,cer-cando le mie amiche:manon ne vidicol venutaalcuna edincoltamiquivitaledeformitd'aspetto,ioquime ne ritornai.:MailregaisaggioTrinavindurisplendente 6UTTARACANDA. diluce ascetica lentratoin meditazione, videcheciera avvenutopermalediziondelMuni,econosciutaquella maledizionedel granRisci,contemplativo,andatosenea luicollasuafiglia,cosparl aPulastya :Ricevi,oRisci venerando,come piodono d'elemosina questamiafiglia cuifannoschiettoornamentolesueproprie virteche persestessadispostaadessertua.Ellasadsempre senzaalcun dubbiotuttaobbedienteate,saldoedaus-teroasceta,domatorede'tuoisensi.Al' pioegrande Riscichesfavellava,risposeilbrahmanoPulasl)'a,ri-cevendolafanciulla:Siacos,cometuparli.Poich' ebbe datainisposaal Riscilasuafiglia,senetorn Tri navindualsuoromitaggioequell' ottimacolsirimase adabitare,propiziandosicollepiesuedotiilconsorte; edellevirtdileiedell' onestosuocostumeeralieto oltremodol'eccelsoMun.Maundquelfulgidoasceta cosleparlconamore:Saniograndementesoddis-fatto,onobildonna.dell' eccellenzadelletuevirte lietoticoncedooggiunfigliosimileamestesso,che manterrlastirpedinoidueesinomerPaulastya.E percb,mentr'ioqui.attendevaallasacralettura,fu da teuditoilVeda,perciil figliochenasceraditesar pure appellatdVisravas(audiente);cossarsenzaalcun dubbio.Pertalemodoparlaquellagiovanedonnail Risciconanimolietamentecommosso;edindiapoco tempoellapartorunfigliopernomeVisravas;ilquale fupoinotoaitremondi,costanteneldoveree nella pu-rezza,dignitosoIl eH'aspetto,imparzialeestimatordelle cose,intentoadadempiereipiivoti,infervoratocome il padredivirtasceticacMunieccelso. UTTAnAcANDA. 7 CAPITOLO'III. ELETTAGRAZIACONCESSAAVAISRAVANA. MailfgliodiPulastya,l'eccelsoMunVisravas,si dedicindiapoco,scomeilpadre,alsantoesercizio dell' ascetismo. Egliera veridico, puro edisposto al bene, destro,intentoallasacralezione,amorevoleatutte le creature,eadognicosasempreanteponevaildovere. Conosciutoqualfosseilsuooperare,ilgrandeMuni Bharadvga diedeper mogliea Visravaslabellaenobile sua figlia;e nel riceverecome sposa Iconforme alla legge, lafigliadiBharadvaga fulietooltremodo l'eccelso Muni Visravas.Incoleigenerquelpioun figliovaloroso,ol-treognidir mirabile,dotatod'ogni nobilevirt;del cui nascimentosirallegrilgranGenitoreedinsiemecoi DeviecoiRiscilietogliposeilnome:Stantech,egli disse,costuifigliodiVisravas,equasiunaltroVisra-vasperlasomiglianzasuaconesso;percieisarce-lebrecol nome di Vaisravana.Itocostuipurenella selva ascetica,crebbeardented'igneovigore,comeilfuoco del sacrificio.Stando quel magnanimo nel solitario suo ri-cetta, glinacque questo pensiero: Raffrenando me stesso, porrognimiointentonell' adempiereipiidoveri;ch l'osservanza del doverequaggi laviasuprema.Quindi perpi migliaiad'annieidiedeoperanellagranselva aduremacerazioni;eadognimigliaiod'annichesi compieesirinnova,egliadempiequiviorquestaor quell'operad'ascetismo.Giacendoimmerso nell'acqua, 8 UTTARACANDA. nodrendosid'ariasolacsenzapigliarealcunalimenLoci trapassmigliaiad'anni, come fosserounannosolo.Ma Brahma splendidissimocondottasi tuttolietoalromitag-giodicoluiinsiemecolleschieredeiDeviguidateda Indra,cosglidisse:Sanpienamentesoddisfattodi quest' operatua,ocaro,mantenitorcostantedeltuo voto;eleggioraunagrazia,setu siafelice;perocchio tenegiudicodegno.AlgranGenitorecheglistavain-nanzi,cosrisposeVaisravana:Ovenerando,bramerei l'ufficiodiCustodedelmondoedilgovernodelleric-chezze. EBrahma con tutti gliDeicontentoeconanimo propiziodisseaVaisravana:S'adempia" iltuodeside-rio.losandispostoacreareunquartofraiCustodidel mondo;quell' ufficiostessochehanno Yama,Varunaed Indrac che tudesideri ,t' apparecchiato; vanne,opio, ed abbi la signora delle ricchezze;tu sarai oggiquarto fra i CustodidelmondoYama, Varunaed Indra.Riceviezian-dioperesserportatosovr' essoquestocarrodivinoche s'appellaPuspka,risplendentecomeilsole,esiatu egualeaglialtriDei.Salve!orceneandremnoitutti, come quivenimmo; abbiamoeffettuato il nostro intento, concedendoate,ocaro,l' altagraziadatechiesta.Ci detto,BrahmainsiemecoiDeviritornallecelestisedi. MaitigliDei magnanimiprecedutidaBrahma,Vaisra-vanafattosignor dellericchezzecospreseadireinchi-nato per modestiaalpadre: O onorando,io hoottenuto testdaBrahmauna graziaeletta; mail Diosignordelle creaturenonm'assegnunastanzaov' iodimori;perci tu,ovenerandomiodonna,faditrovarmiunluogo, doveiopossaabitareedovenessunaviventecreatura

9 abbia a palirnedanno.Cosrichiestodalfigliol' eecelsoe pioMuniVisravas,statoalquantosoprapensiero,gli disse: Ascolta.Sullarivadelmarmeridionalev'haun monteches'appellaTrilnita;sullasommitdiquel montesiedeunacittdilettosaper nomeLanka,ampi;] come lacittdelgrandeIndraecostrutta da Visvakarma perdimoradeiR:1csasi,come Amaravatiper Indra. Poni coltuasede,setusiafelice;tuavraiquiviperenne diletto;chquellacittaggradevole,conportearcate d'oro edilapislazzoli.Ellafilgilllldabbandonata dai .Rcsasesagitatidalterror diVismled oravotad'ogni genteRcsasachetuttisirifuggil'noentroilsenodella terra,ginelleregioniinferne:Lankaoratuttade-serta;nv'hasignorchelaregga.Vannetuadabitar ofiglio.Iltuostanziarcolanonsar macchiatodicolpa;nt'occorrerdidoverdarmorte adalcuno.Uditelegiusteparoledelpadre,il pioVai-sravanafecesches' popoloinLankasopra il verticedelmonte.Indianon moltotempolacittper ordinesuofupienadipimigliaiadiNairitibaldie lieti;edilpiofigliodiVisravasposecolsuasedein Lanka,cui serra difossailmare,lietosignordei Nairiti : ediquandoinquandosalendosulcarroPuspakaeise neandavaconanimomodestoarivedereilpadreela madresua. CelebratodalleschieredeiDcviedeiGandharvi, festeggiatocondanzedalleApsarase,parialsolecinto dallosplendordifillgidiraggi,ilsignordellericchezze senegivadilalcospettodelpadre. IOUTTAHACA;\ D ~ \ . CAPITOLOIV. GRAZIACONCESSAASUKESA. Poich' ebheintesoilraccontofattodaAgastya,venne Ramaingranmaraviglia:LacittdiLankaadunque, cglipcnsava,fugiaabanticosededeiRacsasi.Quindi movendoilcapoediteratamenteguardandoAgastya, cosparlsorridendoRamapariadAgni('orporeato :O venerando,udendodatetestcheLankafugiaantica-mentepossedutadaiRcsasi,nacqueinmegrandestu-pore.NoiabbiamsempreuditodirecheiRcsasidis-cendevanodallastirpediPnlastya,edordateioodo originare altramentelaloroschiatta.Que' Rllcsasi di cui iu favellieranessiforsepipossenti diRvanoe deiRava-nidi,diKumbhakarna,diPrahasta ediVikata?Chi fuil loroprogenitore,oBrahmano?Qualerailsuonome? Equalela forzadiqueiRacsasi?Per qualeoltraggiofat-toglivenneroessicacciatidaVisnu?Narrami,oincol-pabile, tuttocidistesamente;dissipaquestamia curio-sit, scome il sole disperde la tenebra. Udte leparole di Ramaornateebelle,Agastyamaravigliandoalquanto gli rispose:PoichBrahmasignordellecreatureebbeun dcreatoleacque, oRama,produsseesseria custodirle. QuegliesserivenutiinnanzialFattorsupremomodesti inatto:Chefaremnoi,glidissero,amittidaltimor dellafameedellasete?Edil signordellecreatureris-. pose,quasisorridendo,a tutti coloro con queste parole: Custodite,oonoratorideglionorandi,coninLentacura UTTAHACANDA.l l leacque. - Or bene!custodiamo,dissero gliuni:Dis-truggiamo,dissero glialtri.Ed avuta talerispostadaco-lorop