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Università degli Studi di Cagliari FACOLTÀ DI INGEGNERIA E ARCHITETTURA Corso di Studi in Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio Coordinatore: Prof. Gian Piero Deidda Sede: via Marengo, 2- 09123 CAGLIARI Tel. 070.675. 5172 - email: [email protected], [email protected] http://corsi.unica.it/ambienteeterritorio ITER SEGUITO PER LA REVISIONE DELLOFFERTA FORMATIVA E PER LA MODIFICA DELLORDINAMENTO DEL CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA PER L’AMBIENTE E IL TERRITORIO (CdL IAT) OBIETTIVI A MEDIO-LUNGO TERMINE (3 – 6 anni): Riduzione del numero di abbandoni, con particolare riferimento a quelli registrati nel I° anno; Riduzione dei tempi medi impiegati per il conseguimento della laurea; Incremento del numero di laureati regolari; Incremento del numero di iscritti alla Laurea Magistrale in Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio. AZIONI INTRAPRESE E CONCLUSE AL LUGLIO 2017: Riduzione degli argomenti impartiti nel corso di Analisi matematica 1 a parità di ore di didattica erogata (90 ore) e di CFU (9); Eliminazione del Corso integrato di Matematica e avvio due corsi singoli di “Algebra e Geometria” e di “Analisi matematica 2”; Aumento degli argomenti impartiti nel corso di Analisi matematica 2 (con una parte di quelli prima impartiti in Analisi matematica 1) con un incremento di 30 ore di didattica erogata (da 50 a 80 ore) e di 3 CFU. Riduzione del numero di corsi integrati, da 5 a 2, e, in generale, del numero dei moduli didattici, da 26 a 23; Creazione di un percorso formativo più sostenibile, con carico didattico crescente e meglio strutturato per agevolare gli studenti nell’assimilazione delle conoscenze acquisite; Offerta formativa erogata con una distribuzione temporale degli insegnamenti didatticamente migliore: Fisica 1 segue Analisi matematica 1, rispettivamente al I° e II° semestre del I° anno; Analisi matematica 2 e Fisica 2 vengono erogati al I° semestre del II° anno, in linea con il 50% circa dei Corsi di Laurea in Ingegneria delle Università italiane; Scienza delle Costruzioni prima di Idraulica, Geologia Applicata e Geotecnica, Idraulica prima di Idrologia. Maggiore attenzione alle discipline di base (30 ore in più di didattica e 3 CFU a parità di programmi erogati) e alle discipline ingegneristiche di base e ingegneristiche specifiche (secondo la definizione data nella SUA CdS 2017-2018, quadro A4.b.2). L’iter seguito per la revisione dell’offerta formativa e per la modifica dell’ordinamento del CdL IAT è analiticamente documentato dai Verbali del Consiglio n. 142, 143, 144, 145 e 146 (http://corsi.unica.it/ambienteeterritorio/gestione-del-cds/verbali-ccs/archivio/), i cui punti specifici sono stati estratti e raggruppati qui di seguito.

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Università degli Studi di Cagliari FACOLTÀ DI INGEGNERIA E ARCHITETTURA Corso di Studi in Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio Coordinatore: Prof. Gian Piero Deidda

Sede: via Marengo, 2- 09123 CAGLIARI Tel. 070.675. 5172 - email: [email protected], [email protected] http://corsi.unica.it/ambienteeterritorio

ITER SEGUITO PER LA REVISIONE DELL’OFFERTA FORMATIVA E PER LA

MODIFICA DELL’ORDINAMENTO DEL CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA

PER L’AMBIENTE E IL TERRITORIO (CdL IAT)

OBIETTIVI A MEDIO-LUNGO TERMINE (3 – 6 anni):

• Riduzione del numero di abbandoni, con particolare riferimento a quelli registrati nel I° anno;

• Riduzione dei tempi medi impiegati per il conseguimento della laurea;

• Incremento del numero di laureati regolari;

• Incremento del numero di iscritti alla Laurea Magistrale in Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio.

AZIONI INTRAPRESE E CONCLUSE AL LUGLIO 2017:

• Riduzione degli argomenti impartiti nel corso di Analisi matematica 1 a parità di ore di didattica erogata (90 ore) e di CFU (9);

• Eliminazione del Corso integrato di Matematica e avvio due corsi singoli di “Algebra e Geometria” e di “Analisi matematica 2”;

• Aumento degli argomenti impartiti nel corso di Analisi matematica 2 (con una parte di quelli prima impartiti in Analisi matematica 1) con un incremento di 30 ore di didattica erogata (da 50 a 80 ore) e di 3 CFU.

• Riduzione del numero di corsi integrati, da 5 a 2, e, in generale, del numero dei moduli didattici, da 26 a 23;

• Creazione di un percorso formativo più sostenibile, con carico didattico crescente e meglio strutturato per agevolare gli studenti nell’assimilazione delle conoscenze acquisite;

• Offerta formativa erogata con una distribuzione temporale degli insegnamenti didatticamente migliore: Fisica 1 segue Analisi matematica 1, rispettivamente al I° e II° semestre del I° anno; Analisi matematica 2 e Fisica 2 vengono erogati al I° semestre del II° anno, in linea con il 50% circa dei Corsi di Laurea in Ingegneria delle Università italiane; Scienza delle Costruzioni prima di Idraulica, Geologia Applicata e Geotecnica, Idraulica prima di Idrologia.

• Maggiore attenzione alle discipline di base (30 ore in più di didattica e 3 CFU a parità di programmi erogati) e alle discipline ingegneristiche di base e ingegneristiche specifiche (secondo la definizione data nella SUA CdS 2017-2018, quadro A4.b.2).

L’iter seguito per la revisione dell’offerta formativa e per la modifica dell’ordinamento del CdL IAT è analiticamente documentato dai Verbali del Consiglio n. 142, 143, 144, 145 e 146 (http://corsi.unica.it/ambienteeterritorio/gestione-del-cds/verbali-ccs/archivio/), i cui punti specifici sono stati estratti e raggruppati qui di seguito.

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ESTRATTI DEI VERBALI DEL CONSIGLIO DEL CORSO DI STUDI

a) PUNTO 7 – VERBALE N. 142 DEL 17/06/2016 b) PUNTO 3 – VERBALE N. 143 DEL 06/07/2016 c) PUNTO 1.9 – VERBALE N. 144 DEL 05/10/2016 d) PUNTO 8 – VERBALE N. 144 DEL 05/10/2016 e) PUNTO 1.1 – VERBALE N. 145 DEL 23/11/2016 f) PUNTO 6 - VERBALE N. 145 DEL 23/11/2016 g) PUNTO 7 – VERBALE N. 145 DEL 23/11/2016 h) PUNTO 3 – VERBALE N. 146 DEL 14/12/2016 i) PUNTO 3 – VERBALE N. 146 DEL 14/12/2016 – ALLEGATO 6

a) PUNTO 7 DEL VERBALE N. 142 DEL 17/06/2016

7 – Riorganizzazione del Corso di Laurea: programmi delle Analisi e delle Fisiche; ottimizzazione e coordinamento dei programmi degli insegnamenti del Corso di Laurea; Tesi di laurea; requisiti di accesso alla Laurea Magistrale IAT

Il C. informa il CCS che avranno luogo alcuni incontri tra i docenti delle matematiche e delle fisiche per verificare quali contenuti debbano avere i relativi programmi per formare il laureato in IAT. In particolar il 18 luglio p.v. ci sarà una riunione con il dott. Loi Andrea, direttore del Dipartimento di Matematica.

Il C. chiede al CCS di dargli mandato, in collaborazione con la Commissione Didattica, di

• verificare il programma degli insegnamenti dei CL e CLM affinché non contengano sovrapposizioni;

• di coordinare i programmi in funzione degli obiettivi generali del corso di Laurea e del Corso di Laurea Magistrale

Il CCS accoglie all’unanimità la richiesta. Il C. chiede al CCS se ritiene opportuno che come attività di prova finale per il CL sia ancora redatta la tesi o sia il caso si cambiarla con un’attività maggiormente formativa e invita i componenti ad un’attenta riflessione per una prossima discussione.

b) PUNTO 3 DEL VERBALE N. 143 DEL 06/07/2016

3. Riorganizzazione del Corso di Studi in Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio

Il C., ricordando ai componenti del CCS che i documenti relativi alla discussione dell’argomento sono stati resi disponibili nel sito web del CdS da vari giorni, comunica che in quest’ultimo periodo sono avvenute varie riunioni in Facoltà, nei Dipartimenti e con il Magnifico Rettore relativamente all’analisi dei CCdSS in relazione al costo standard per studente. Il valore del costo standard per studente è stato comunicato dal Ministero e per noi presenta alcune criticità. La normativa sul costo standard prevede per la classe L-7 - ingegneria civile e ambientale un n. di studenti in corso teorico pari a 225 ovvero 75 studenti in corso per anno. Il n. di studenti in corso teorico fissato dal Ministero per la classe LM-35

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- ingegneria per l’ambiente e il territorio è 65 e quindi per i due anni 130 studenti. Questi dati suddivisi per classi di laurea e laurea magistrale sono riportati nell’Allegato 1 insieme al costo standard unitario (per studente) calcolato dal Ministero.

Attualmente il 20% dell’FFO assegnato all’Ateneo viene calcolato sulla base del costo standard ma nel giro di pochi anni dipenderà da esso per il 100%.

Per la Facoltà di Ingegneria e Architettura le criticità si hanno nelle lauree magistrali perché il n. di studenti in corso non rispetta la normativa.

Per le lauree, scorporando i numeri che in base alla classe legano il CL in IAT al CL in Ingegneria Civile, si può notare che il CL in IAT è al di sotto del valore previsto dalla normativa. Tuttavia sia per il fatto che il ragionamento viene fatto per classe e che il CL in Ingegneria Civile rispetta i minimi sia per il fatto che il CL Scienza dell’Architettura supera ampiamente i minimi favorendo così tutti i CCdLL della Facoltà, anche il CL in IAT parrebbe non avere problemi.

Il Magnifico Rettore nella riunione del 6 giugno scorso ha messo in evidenza queste criticità (Allegato 2), che comunque diventeranno sempre più importanti quando la quota dell’FFO dipenderà in toto dal costo standard, e ha chiesto per la riunione del 13 luglio p.v. che il Presidente della Facoltà, i Direttori di Dipartimento e i Coordinatori dei CCdSS avanzino proposte per far diventare sostenibile le lauree magistrali, chiedendo la sostenibilità delle classi dei CCdSS a 5 e 10 anni.

Occorre quindi proporre azioni per aumentare il n. degli studenti iscritti in corso alle lauree magistrali.

Per accrescere il n. degli studenti in corso alle magistrali è necessario agire anche sulle lauree.

Nell’Allegato 3 è riportato il n. degli iscritti dal 2010 al 2015.

Se il n. del 2015 (35 per la segreteria studenti della Facoltà di Ingegneria e Architettura) fosse un dato stabile sarebbe positivo. Nelle slide successive si evidenzia il confronto con gli altri Atenei e si può notare che diversi sono al di sotto della soglia di 65 imposta dal Ministero (ad eccezione dei Politecnici di Milano e di Torino, dell’Università di Venezia, di Roma Tre, Parma, La Sapienza a Roma, Firenze, Udine, Federico II a Napoli e Camerino).

Alcune criticità particolarmente importanti evidenziate dalle dott.sse Parzeu e Rundeddu, coordinatrici didattiche della Facoltà di Ingegneria e Architettura sono:

abbandoni al CL, soprattutto al 1° anno;

tempo elevato per conseguire la laurea (circa il doppio della durata legale del percorso formativo);

Altro dato su cui riflettere: il n. dei laureati negli anni solari 2013, 2014 sono stati 25 e 23 rispettivamente (509/99 e 270/04) e sembrerebbe che tutti si siano poi iscritti alla laurea magistrale, nel 2015 si sono laureati in 55 ma un po’ più del 50% ha proseguito alla laurea magistrale a Cagliari e alcuni, i migliori probabilmente, si sono iscritti in altri Atenei.

Relativamente all’occupabilità, dopo circa 6,5 anni di studio pochissimi lavorano. Sarebbe opportuno intervistarli per sapere se sono occupati o no e quali difficoltà hanno avuto nel trovare lavoro.

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Altre criticità al contorno sono poi gli elevati costi per gli studenti fuori sede, il contesto socio-economico, ecc.

Ad ogni modo il C. ritiene che:

il percorso della laurea debba essere riorganizzato per far diminuire il tempo di conseguimento del titolo e il numero di abbandoni, soprattutto al 1° anno,

si debba evitare che i nostri laureati si iscrivano in altri Atenei anche in considerazione del fatto che la maggior parte dei laureati magistrali sono molto soddisfatti del loro percorso di studi;

si debba aumentare il n. dei laureati rispetto al n. degli immatricolati della coorte di riferimento perché così probabilmente aumenterebbe il n. degli iscritti alla laurea magistrale.

Relativamente agli abbandoni, dai dati forniti dalla Presidenza si evidenzia che più del 30% degli iscritti al CL in IAT abbandona dopo il 1° anno, percentuale tra le più elevate dei CCdLL in Ingegneria.

Il C. lascia la parola al referente per la Qualità, la prof.ssa De Gioannis che esporrà i risultati di un’analisi svolta sui CFU maturati per coorte e nel corso degli anni.

De Gioannis: l’analisi per coorte ha messo in evidenza che gli studenti maturano un n. molto basso di CFU al 1° anno contro i 60 che dovrebbero avere (il 51% matura un n. di crediti compreso tra 0 e 15, il 23% tra 16 e 30 CFU): soltanto il 10% degli studenti iscritti alla fine del 1° anno riesce a maturare i 60 CFU previsti, soltanto il 17% riesce a maturare tra 31 e 45 CFU) e la maggior parte degli studenti riesce a maturare solo la metà dei crediti previsti alla fine del 1° anno.

La maggior parte degli studenti non riesce a maturare neanche 10 CFU (studenti inattivi).

Collegando il n. dei CFU maturati alla fine del 1° anno con il n. degli abbandoni si comprende che è proprio l’organizzazione del 1° anno che rappresenta un grande problema. Il CL in IAT risente di questa criticità più degli altri CL.

Il C. ritiene che si possa intervenire nella preparazione in ingresso e la Facoltà propone di pianificare attività di raccordo con le scuole, organizzare la scuola estiva di preparazione al test (in analogia a quanto fatto dalla Facoltà di Medicina e Ingegneria).

L’idea di un possibile anno zero non è da prendere in considerazione perché non ridurrebbe gli abbandoni a fronte di un n. di iscritti iniziale già basso ed inoltre convincerebbe gli studenti ad iscriversi in Facoltà che non lo prevedono.

Deidda R.: le scuole medie superiori affrontano da circa 20 anni il problema del basso n. di studenti iscritti che oggi noi dobbiamo affrontare e ciò le ha portate ad essere in forte competizione. I loro insegnanti si quotano per pagare le tasse di iscrizione degli studenti perché le classi possono essere costituite solo con un n. minimo di studenti.

Ciò deriva da un sistema che basa tutto sul n. di studenti e non sulla qualità degli stessi. Ed è un sistema sbagliato.

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Il C. afferma che i forti abbandoni al 1° anno sono legati soprattutto ai corsi del 1° anno, in particolare ad Analisi 1 poiché è propedeutico a tutti gli altri esami; inoltre, se lo studente ha obblighi formativi che non è riuscito a colmare, lo deve sostenere come primo esame.

Pertanto se non riesce a superare questo esame al 1° anno spesso lo risegue quando è iscritto al 2° causando un ritardo anche negli altri esami.

Nell’incontro con i docenti di matematica e di fisica si rivedranno i programmi delle analisi per verificare la loro adeguatezza, verificare il rapporto tra teoria ed esercitazione, codificare le prove d’esame per tutti i CdS. Come conseguenza dovranno essere migliorati anche i programmi delle altre discipline perché nella maggior parte dei casi i singoli programmi non vengono costruiti pensando agli obiettivi formativi del CL ma come se le discipline fossero entità a sé stanti. Un mezzo utile per svolgere questa verifica sono i registri delle lezioni ma questi sono compilati solo dal 50% dei docenti e per alcuni di quelli compilati è presente solo il titolo della lezione ma non compare alcuna descrizione.

Zoppi: la compilazione del registro delle lezioni è obbligatoria ma se non viene messo in essere un meccanismo sanzionatoria per chi non adempie all’obbligo, nulla si può fare.

Grosso: se la compilazione del registro non ha alcun seguito, il docente non ne vede la necessità ma in questo caso lo è senza dubbio perché è la premessa per poter verificare l’adeguatezza del programma svolto.

C: occorre la collaborazione di tutti anche se un primo lavoro di scrematura potrebbe farlo lo stesso coordinatore di CdS semplicemente visionando i registri se tutti fossero compilati.

Deidda R.: spesso le procedure informatiche e quindi anche quella utilizzata per la compilazione del registro delle lezioni, sono complicate da utilizzare e danno problemi.

C: la compilazione del registro delle lezioni è uno dei doveri del docente.

Serci: le motivazioni che hanno portato alla pianificazione di un programma non sono mai state quelle di contribuire a dare allo studente mirate competenze.

C: ha fatto un confronto tra il CL in IAT di Cagliari e i CCdLL in IAT del Politecnico di Torino, Politecnico di Milano, Salerno, Roma La Sapienza (ha due CL in IAI), Bologna, Padova, Trento (ha due CL in IAI), Napoli (ha due CL in IAI).

Relativamente al carico didattico per gli studenti, il CL in IAT di Cagliari ha un n. di discipline (26) più elevato degli altri Atenei.

Inoltre il n. di CFU totali dei primi due anni rispetto al n. di discipline degli stessi anni nel CL in IAT di Cagliari è 6,2 ed è il più basso rispetto agli altri Atenei e ciò vuol dire che nel nostro CL ci sono tanti esami che consentono di maturare pochi CFU ma che richiedono comunque da parte dello studente la preparazione di un esame.

Nel biennio della laurea ante 509/99, in cui c’erano 9 discipline di circa 100 ore ciascuna, lo studente doveva seguire circa 900 ore di lezione frontale, nel CL di oggi invece ne deve seguire 1080 quindi un carico maggiore rispetto al passato; non considerando Disegno la situazione diventa: 800 ore di prima contro le 1030 ore attuali.

Oggi si sta facendo studiare molto di più rispetto alla laurea quinquennale.

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Non da sottovalutare è anche la compressione in breve tempo di un carico didattico notevole.

Altra considerazione: nel nostro CL in IAT al 2° anno ci sono 5 discipline sia al primo sia al secondo semestre, si devono sostenere i relativi esami in due mesi e considerando il tempo della preparazione degli esami non c’è il tempo materiale per essere in corso.

Occorre confrontarsi con i CCdLL degli altri Atenei che non hanno questi problemi e si vedrebbe che il n. di discipline è minore con un maggior n. di CFU associati senza che ciò comporti l’aumento dei programmi. Inoltre alcune discipline che sono è nel CL potrebbero essere spostate nella magistrale perché più pertinenti come argomenti.

Il C. mette a disposizione dei componenti il CCS il file di confronto con gli altri Atenei.

Grosso: in seno alla Commissione didattica ci si era proposti di analizzare i programmi delle matematiche e constatare se potessero essere semplificati per renderli più idonei al contesto dell’IAT ma la discussione si è poi estesa a comprendere le motivazioni per le quali, a fronte di una media di circa 90 studenti che si iscrivono al CL, solo 1/3 proseguono nel CLM.

Si è constatato che i laureati non proseguono nella magistrale perché in qualche modo sono scoraggiati per il tempo impiegato per conseguire la laurea quindi occorrerebbe far laureare la maggior parte degli iscritti e in tempi brevi.

Per far ciò si potrebbe essere meno esigenti nel superamento degli esami ma ciò cozza con il fornire una preparazione adeguata agli studenti.

Sono state individuate tre possibili linee di azione:

1- agire sulle materie di base: le matematiche e le fisiche. Gli studenti, pur superando gli esami delle analisi e delle fisiche, dimenticano spesso i concetti acquisiti. Allora occorrerebbe che essi capissero come e dove le nozioni apprese trovano applicazione nell’ingegneria in modo tale da fissare anche i concetti astratti;

2- agire sulla distribuzione temporale delle analisi (e forse anche delle fisiche): le 90 ore di Analisi 1 non più distribuite su circa due mesi di lezione ma su base semestrale e quindi a giugno, dopo che i concetti sono stati capiti e assimilati, sostenere l’esame; e di conseguenza ridistribuire anche le altre discipline;

3- agire sulla preparazione iniziale degli studenti: l’anno zero, se fatto adeguatamente, molto probabilmente colmerebbe molte lacune. Rimarrebbe però il problema che ufficialmente il CL diventerebbe di quattro anni.

C: relativamente alla prima linea d’azione gli studenti non conoscono il significato fisico dei vari operatori matematici, per es. della derivata e ciò emerge proprio dai registri delle lezioni.

Deidda R.: è favorevole all’anno zero perché gli studenti potrebbero non solo colmare le lacune ma anche imparare un metodo di studio. È favorevole a diluire le analisi in più tempo.

Grosso B.: il problema delle analisi deve essere affrontato su diverse linee poiché il mancato superamento degli esami è solo uno degli ostacoli; spesso benché gli esami vengano superati, gli studenti non comprendono e non assimilano le nozioni ed è quindi fondamentale associare alle analisi i concetti fisici.

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C.: il programma di Analisi 1 è aumentato rispetto a quello del corso quinquennale ante D.M. 509/99 (ci sono in più le equazioni differenziali), inoltre in Analisi 2 sono fatti studi ad n variabili e la maggior parte degli studenti non comprende il motivo di dovere studiare questi argomenti se la realtà è su tre dimensioni.

Zoppi C.: non ritiene che il problema sia la concentrazione delle ore di lezione frontale delle analisi e delle fisiche ad ogni modo se è un problema che potrà essere affrontato a livello di facoltà se anche gli altro CCdLL riterranno opportuno diluire queste materie sul 1° e 2° anno.

La diluzione delle analisi risolve il problema del carico didattico oneroso per gli studenti medi che comprendono e assimilano le nozioni delle analisi dopo avere superato i relativi esami ma per non lo risolve per coloro che, pur avendo superato le prove di verifiche, non assimilano niente.

L’anno zero non è sostenibile economicamente e non dà alcuna garanzia sulle conoscenze che saranno apprese alla fine. Inoltre probabilmente molti studenti, sapendo che potranno conseguire la laurea almeno dopo quattro anni, non si iscriverebbero.

Lo studente che si iscrive in Ingegneria, come quello che si iscrive in Medina e Chirurgia o in Studi umanistici, ha il dovere di conoscere le conoscenze iniziali richieste e fare in modo di averle prima dell’iscrizione.

Madeddu: ritiene ottima l’idea di lasciare lo stesso programma per le analisi e di diluire nel tempo le lezioni frontali. Ha l’esperienza personale di avere frequentato nel 2012 con sei mesi di ritardo i corsi poiché aveva debiti formativi e nei primi sei mesi dovevano essere frequentati i corsi di recupero e si aveva la possibilità di sostenere solo l’esame di Chimica.

Nei corsi di recupero venivano insegnati concetti molto banali che già si conoscevano e che sono stati inutili per gli anni successivi e alla fine si doveva superare un test che era altrettanto banale e non paragonabile al test iniziale di valutazione della preparazione iniziale con il quale si assegnavano i debiti formativi.

Tropeano G.: gli studenti che si iscrivono in IAT pensano che IAT sia più semplice degli altri CL in Ingegneria quindi occorre migliorare la percezione che essi hanno del CL tramite l’orientamento in ingresso.

C.: questo problema si può risolvere presentando il CLM in IAT già al primo e sin dal giorno in cui si presenta il CL alle matricole. Solo così si punta al CLM.

Chiede al CCS se si vuole puntare al CLM?

Se sì allora, in linea con ciò che ha affermato il Magnifico Rettore, si deve riorganizzare il CL in modo tale che lo studente veda la magistrale come il naturale proseguimento della laurea. Per far ciò occorre rafforzare le materie di base e spostare alcuni corsi, quelli di maggiore attinenza con la magistrale, al CLM.

Se invece non si vuole puntare sulla magistrale e si vuole creare un CL maggiormente professionalizzante nel giro di poco tempo la laurea magistrale dovrà essere soppressa.

Gli altri Atenei in generale offrono sia il percorso professionalizzante sia generalista e riservano alla prova finale solo 3 CFU contro i nostri 4 (il Politecnico di Milano assegna 1 CFU alla prova finale).

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Naitza S.: con il percorso generalista il laureato in IAT si discosterebbe di poco dal laureato in Ingegneria Civile.

Deidda R.: condivide la proposta di rafforzare le materie di base perché ciò è un ottimo presupposto poi per apprendere altre nozioni. Il CL professionalizzante ha senso solo se c’è anche quello generalista (il cosiddetto percorso a Y).

Concorda inoltre con il rappresentante al CUN dell’area 08 nell’affermare che con la riforma universitaria sono nati diversi corsi di cui però non si conoscono nello specifico i contenuti e ciò ha generato molta confusione; inoltre diverse Facoltà hanno scelto di ritornare alle lauree quinquennali, allora perché, in accordo con Ingegneria Civile, non proporre una laurea generalista che consenta l’accesso a più lauree magistrali professionalizzanti?

Careddu N.: la laurea non può dare solo una formazione di base ma devono essere presenti anche discipline che facciano comprendere agli studenti che cosa è l’Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio.

Zoppi C.: propone di dare mandato al C. per fare una sintesi della discussione odierna nella riunione del 13 luglio p.v. nella riunione con il Magnifico Rettore, ovvero che Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio rafforzerà le lauree magistrali e ricalibrerà la laurea nell’ottica di un percorso generalista e metodologica (anche con la supervisione dei programmi, eliminando le sovrapposizioni e argomenti poco utili) ma che non è d’accordo con l’anno zero.

Il CCS accoglie all’unanimità la proposta.

c) PUNTO 1.9 DEL VERBALE N. 144 DEL 05/10/2016

1. Comunicazioni

Il C. comunica che: omissis

1.9. il 28 settembre scorso si è riunito il Comitato di Indirizzo del CdS in IAT (Verbale n. 4 del 28/09/2016) per un confronto sulla “Riorganizzazione del Corso di Studi in Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio” e in particolare valutare le due opzioni:

• Laurea (triennale) professionalizzante

• Laurea (triennale) con solide basi che preveda uno sbocco prevalente (sostanzialmente univoco) nella Laurea Magistrale

• riflettendo sulle:

• Competenze attualmente richieste dalle Parti Interessate ad un Ingegnere per l’Ambiente e il Territorio

• Attività da mettere in atto per rilanciare la figura professionale dei nostri laureati

• Azioni che si possono mettere in atto per contrastare il calo delle iscrizioni al Corso di Studi in Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio

Premettendo che la situazione ideale sarebbe quella costituire un percorso a Y ma che non può essere realizzata per mancanza dei requisiti numerici sulla numerosità degli studenti, in sintesi è emersa la preferenza per una Laurea (triennale) con solide basi che preveda uno sbocco prevalente (sostanzialmente univoco) nella Laurea Magistrale in

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cui lo studente acquisirà la professionalizzazione necessaria per essere inserito nel mondo lavorativo;

omissis

d) PUNTO 8 DEL VERBALE N. 144 DEL 05/10/2016

8. Riorganizzazione dei corsi di Analisi Matematica 1 e del corso integrato di Matematica (Geometria e Algebra + Analisi 2)

Nel mese di luglio si sono svolti presso la Presidenza di Ingegneria e Architettura due incontri di lavoro per definire le politiche didattiche atte a migliorare l’efficacia della didattica dei percorsi formativi delle lauree di base di Ingegneria e Architettura (Allegato 7). Dopo un’ampia ed analitica discussione, si è convenuto sulla seguente ipotesi di lavoro:

1. scorporare il corso integrato di Matematica;

2. ridistribuire le analisi e la geometria su tre semestri;

3. ridurre il programma di analisi 1 (corrispondente ad un carico di 30 ore, 3 crediti) mantenendo i 9 crediti attuali;

4. aumentare il programma di analisi 2 (con la parte di programma tolta da analisi 1) con un incremento di 3 crediti (da 5 a 8) e, cioè, con un incremento di 30 ore (da 50 a 80)

a cui corrisponde la seguente proposta di riorganizzazione dei Corsi di Matematica di tutti i Corsi di Laurea di base di Ingegneria:

1. Primo semestre del I anno: Corso di Analisi Matematica 1, 90 ore, 9 crediti (eventualmente articolato in dodici settimane invece che in dieci, con due settimane aggiuntive a gennaio), programma ridotto a circa due terzi dell’attuale;

2. Secondo semestre del I anno: Corso di Geometria e Algebra, 70 ore, 7 crediti, programma come l'attuale;

3. Primo semestre del II anno: Corso di Analisi Matematica 2, 80 ore, 8 crediti, programma che completa il programma attuale di Analisi 1 ed Analisi 2, al netto del programma del Corso di Analisi Matematica 1.

Affinché ciò si realizzi presuppone che i CCS, e successivamente i Dipartimenti, discutano e deliberino su come:

• recuperare 3 crediti da attribuire al nuovo corso di Analisi 2;

• modificare l’offerta formativa per trovare una contromisura al superamento del limite di legge riguardo al numero dei corsi dovuto alla separazione del corso integrato di Matematica;

• modificare la tempistica dell’erogazione dei corsi del secondo e terzo anno per tener conto della nuova distribuzione dei corsi di matematica (analisi 1, analisi 2, geometria e algebra) sui primi tre semestri.

Si è inoltre svolto presso la Presidenza della Facoltà di Ingegneria e Architettura un altro incontro tra i rappresentanti del Dipartimento di Fisica, i Direttori dei Dipartimenti di Ingegneria, il Presidente della Facoltà di Ingegneria e Architettura e i Coordinatori dei CdS in Ingegneria e Architettura per discutere alcune possibili azioni da intraprendere al fine di

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migliorare l’efficacia della didattica del primo anno dei corsi di laurea. In particolare, si è discusso:

• sulla possibilità di spostare i corsi di Fisica 1 dal primo al secondo semestre del primo anno e Fisica 2 dal secondo semestre del primo anno al primo semestre del secondo anno;

• sulla possibilità di differenziare i programmi (e i crediti) delle Fisiche per i diversi Corsi di Laurea;

• sulla possibilità di modificare le modalità d’esame da prevalente prova scritta a prova orale;

• sull’utilizzo ottimale delle ore di tutorato. Al momento, a parte l’ampia disponibilità data dai docenti di Fisica agli spostamenti di semestre e/o anno dei loro corsi, la discussione non ha prodotto nessuna ipotesi di lavoro concreta. Entro ottobre, gli argomenti saranno ripresi in seno alla Commissione nominata dal Consiglio di Facoltà del 23 settembre.

Il C. mette in votazione la proposta di:

1. scorporare il corso integrato di Matematica;

2. ridistribuire le analisi e la geometria su tre semestri;

3. ridurre il programma di analisi 1 (corrispondente ad un carico di 30 ore, 3 crediti) mantenendo i 9 crediti attuali;

4. aumentare il programma di analisi 2 (con la parte di programma tolta da analisi 1) con un incremento di 3 crediti (da 5 a 8) e, cioè, con un incremento di 30 ore (da 50 a 80);

e di conseguenza:

• recuperare 3 crediti da attribuire al nuovo corso di Analisi 2;

• modificare l’offerta formativa per trovare una contromisura al superamento del limite di legge riguardo al numero dei corsi dovuto alla separazione del corso integrato di Matematica;

• modificare la tempistica dell’erogazione dei corsi del secondo e terzo anno per tener conto della nuova distribuzione dei corsi di matematica (analisi 1, analisi 2, geometria e algebra) sui primi tre semestri.

La proposta viene accettata con un solo astenuto.

e) PUNTO 1.1 – VERBALE N. 145 DEL 23/11/2016

1. Comunicazioni

Il C. comunica che: 1) il 10 ottobre scorso a Napoli ha partecipato all’incontro per il coordinamento dei Corsi di

Studio in Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio organizzato dal prof. Francesco Pirozzi, Coordinatore IAT dell’Università di Napoli “Federico II” (Allegato 2). Il n. dei Corsi di Laurea della Classe L-7 attivati negli Atenei italiani sono 60. Dall’A.A. 11/12 all’A.A. 14/15:

• globalmente nella classe L-7 è stata registrata una diminuzione delle immatricolazioni con una variazione di circa il 40%; nel CL in IAT è stata

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registrata una diminuzione delle immatricolazioni con una variazione di circa il 20%; nel CL in Ingegneria Civile è stata registrata una diminuzione delle immatricolazioni con una variazione di circa il 10%. Si è quindi riscontrato una maggiore diminuzione degli immatricolati quando i CCdLL in IAT e Ingegneria Civile si uniscono.

• nella classe LM-35, dopo un primo incremento, il n. degli immatricolati si è mantenuto pressoché costante.

Si è cercato di risalire alle cause e sono state indicate diverse criticità, alcune delle quali esulano dal mondo universitario: il calo generalizzato delle iscrizioni all’Università (anche se lo scorso anno, dopo alcuni anni, c’è stata un’inversione di tendenza); il decremento delle nascite, i cui effetti non li avvertiamo ancora; l’aumento degli altri CdS di Ingegneria (dal confronto tra il 2007-2008 al 2013/2014, risulta che Ingegneria industriale + 20,2 % e Ingegneria dell’informazione + 13 %); l’introduzione del Costo standard e, quindi, alle ripercussioni sulle assegnazioni del FFO. Sono state inoltre proposte azioni per invertire questa tendenza sia di carattere generale sia specifiche per IAT: revisione della denominazione (almeno alla triennale); predisposizione di materiale informativo, di facile e rapida diffusione, che possa raggiungere gli studenti (ad es., filmati sulla figura e sul ruolo degli ingegneri); introduzione o rafforzamento della presenza di insegnamenti inerenti agli aspetti energetici, alla scala territoriale ma anche alla scala dell’edificio; di insegnamenti inerenti alla sicurezza; di insegnamenti inerenti le procedure ambientali; dare maggiore visibilità a tematiche ambientali di ampia scala (ad es., cambiamenti climatici, gas serra, …). Questi devono essere per noi spunti di riflessione e analisi critica sull’attuale situazione del nostro CL.

omissis

f) PUNTO 6 DEL VERBALE N. 145 DEL 23/11/2016

6. Riorganizzazione dei corsi di Matematica e Fisica – Proposte della commissione di Facoltà

Il C. informa il CCS sulle conclusioni della seduta del 26/10/2016 della Commissione istruttoria di Facoltà per la modifica dell'offerta formativa dei Corsi di Studio in Ingegneria (Allegato 7). Le proposte possono essere così riassunte:

a) Suddivisione delle Matematiche in tre insegnamenti distinti e distribuiti su tre semestri (Analisi Matematica 1, 9 CFU al primo semestre del primo anno,

Geometria e Algebra da 7 CFU al secondo semestre del primo anno e Analisi Matematica 2 da 8 CFU al primo semestre del secondo anno). b) Traslazione dell'insegnamento di Fisica 1 al secondo semestre del primo anno e

dell'insegnamento di Fisica 2 al primo semestre del secondo anno.

La prima proposta ha l’appoggio di tutti i CdS in Ingegneria ad eccezione del CL in Ingegneria Biomedica (che comunque potrebbe cambiare).

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La seconda proposta ha l’appoggio di IAT e Ing. Civile; i CCdLL in Ing. Meccanica e Chimica hanno difficoltà nel coordinamento degli spostamenti con gli altri insegnamenti; il CL in Ingegneria Elettrica, Elettronica ed Informatica ritiene che gli studenti debbano avere già svolto Fisica 2 all’inizio del II anno quando iniziano le lezioni di Elettrotecnica e con un programma specifico. La disomogeneità dei programmi delle fisiche potrebbe essere un problema per gli studenti che presentano istanza di passaggio di corso. Quest’anno le istanze di passaggio sono state del 6% quindi molto poche.

Zoppi C.: aspetto positivo dell’assumere una decisione che accomuna tutti i CCdLL è la programmazione dell’erogazione della didattica: facilità e flessibilità di accorpamento delle lezioni per più CCdLL.

Il C. ha svolto un’indagine sulla erogazione delle Matematiche e delle Fisiche nei Corsi di Laurea in Ingegneria degli Atenei italiani (Allegato 8):

sono stati analizzati 183 Corsi di Studio in Ingegneria di 31 Atenei italiani. Per omogeneità con i corsi di studio attivi nell’Università di Cagliari, sono stati analizzati i corsi di studio in:

• Ingegneria Civile

• Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio

• Ingegneria Meccanica

• Ingegneria Chimica

• Ingegneria Elettrica

• Ingegneria Elettronica

• Ingegneria Informatica

• Ingegneria Biomedica

Alcuni di essi non sono corsi di studio monotematici ma prevedono diversi curricula. Per esempio, in alcuni casi è possibile avere un CdS in Ingegneria civile e ambientale che prevede almeno un curriculum in Civile e uno in Ambientale. In altri casi sono stati considerati CdS in Ingegneria Industriale con curricula simili a quelli di Cagliari. Infine, per elettronica, informatica e biomedica, in alcuni casi, questi non sono altro che curricula di CdS in Ingegneria Elettronica e Informatica o Informatica e delle Comunicazioni o similari.

Sono stati individuati 31 CdS in Ingegneria Civile, 26 CdS in IAT, 29 in Ingegneria Meccanica, 14 in Ingegneria Chimica, 11 in Ingegneria Elettrica, 28 in Ingegneria Elettronica, 28 in Ingegneria Informatica e 16 in Ingegneria Biomedica.

Relativamente ad Analisi 1:

è erogato al primo anno nella totalità dei casi. Nella maggioranza dei casi è un corso erogato al primo semestre ma in 19 casi è annuale (indicazione “1+2” nell’allegato). In altri casi viene sostituito da un insegnamento di Analisi Matematica, contenente i programmi di Analisi 1 e Analisi 2, che viene erogato annualmente o nel primo semestre.

Relativamente a Geometria e Algebra:

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non è erogato in tutti i CdS. In alcuni casi viene erogato al primo semestre, il altri al secondo semestre. Qualche volta costituisce un modulo di un corso integrato, o con Analisi Matematica 1 o con Analisi Matematica 2.

Relativamente a Fisica 1:

è erogato in tutti i CdS. In alcuni casi costituisce un modulo di un corso di Fisica Generale (usualmente un corso annuale). I contenuti del programma di Fisica 1 (usualmente Meccanica e Termodinamica) sono sempre presenti. Per 72 CdS (39.3%) dei 183 analizzati, il corso viene erogato nel primo semestre, in parallelo con Analisi 1. Per i restanti 111 (60.7%) viene erogato nel secondo semestre a valle del corso di Analisi 1.

In 16 casi Fisica 1 viene erogato come corso annuale (Civile Unisa; IAT Unisa; Meccanica Unisa; Chimica Unisa; Elettronica Unisa; Civile Unibas; IAT Unibas; Meccanica Unibas; Civile Unipi; Elettronica Unipi; Informatica Unipi; Informatica Unina2; Biomedica Unina2; Elettronica Unina2; Meccanica Unina2; Meccanica Unipg)

Relativamente ad Analisi 2:

Il corso di Analisi 2 (o i contenuti del corso di Analisi 2) è erogato in 181 CdS. I CdS che non erogano Analisi 2 sono: Elettronica (Unical); Informatica (Uniroma3). In alcuni casi costituisce un modulo di un corso di Analisi Matematica, in altri fa parte di Corso Integrato con Geometria e Algebra. Per 90 CdS (pari a 49.7% dei 181 che erogano il corso) i contenuti di Analisi 2 sono erogati al secondo semestre del primo anno; per gli altri 80 (44.2% dei 181) sono erogati al terzo semestre (17 Civile, 13 IAT, 12 Meccanica, 6 Chimica, 3 Elettrica, 11 Elettronica, 13 Informatica, 5 Biomedica). Infine, 11 CdS lo erogano al primo semestre: Chimica, Elettrica, Elettronica e Biomedica dell’Università degli Studi di Palermo; Civile, IAT, Meccanica, Elettrica, Elettronica, Informatica e Biomedica del Politecnico di Bari.

Relativamente a Fisica 2:

Fisica 2, o i contenuti di Fisica 2, sono erogati da 172 CdS. Undici CdS non erogano i contenuti di Fisica 2:

• 5 CdS di Ingegneria Civile (Unina, Unina2, Unina3, Units, Univpm)

• 5 CdS IAT (Unina, Unina2, Unina3, Units, Univpm)

• 1 CdS di Ingegneria Meccanica (Unina2) Per 93 CdS (pari a 54.1% dei 172 che erogano il corso) l’insegnamento è erogato al terzo semestre (primo semestre del secondo anno); 73 CdS (42.4% dei 172) lo erogano al secondo semestre del primo anno; 5 CdS (2.9% dei 172) al quarto semestre; solo 1 CdS lo erogano al primo semestre del primo anno (Ingegneria Chimica del Polimi). Dei 98 CdS che erogano Fisica 2 nel terzo o quarto semestre, 59 erogano al terzo semestre anche Analisi 2.

Nella maggioranza dei casi, Fisica 2 viene erogata contemporaneamente o a valle di Analisi 2. Su 181 CdS fanno eccezione a questa regola i seguenti 17 CdS:

• Ingegneria Civile (Unige, Unipi, Unical, Unipg)

• Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio (Unige, Unical)

• Ingegneria Meccanica (Uniroma3, Unige, Unical)

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• Ingegneria Chimica (Polimi, Unige, Unical)

• Ingegneria Elettrica (Unige)

• Ingegneria Elettronica (Unimore – Corso unico annuale)

• Ingegneria Informatica (Polimi, Uniroma1, Unimore – Sono corsi unici di fisica annuali o erogati in un semestre)

Il C. lascia ora la parola ai membri del CCS per discutere delle due proposte. Querzoli G.: i docenti delle fisiche, interpellati relativamente ad eventuali programmi disomogenei, non hanno alcun problema a gestire la materia per più CCdLL. Osservano negli studenti la costante difficoltà a padroneggiare gli stati fisico-matematici.

Massacci: da vari anni molti docenti sono poco esigenti nelle prove di verifica perché ritengono che esserlo implichi un forte rallentamento del percorso di studi degli studenti. Questo non è detto soprattutto se all’essere esigenti segue una maggiora conoscenza degli argomenti e quindi una migliore preparazione nel seguire gli altri corsi.

Si dichiara favorevole ad entrambe le proposte.

Zoppi C.: si dichiara favorevole ad entrambe le proposte anche se non dovessero essere accolte da tutti i CCdLL in Ingegneria. Ritiene che debba esserci uno stretto coordinamento tra i docenti di Analisi 2 e Fisica 2 in modo che gli studenti che seguono Fisica 2 conoscano già gli argomenti di Analisi 2 utili allo scopo.

Un altro aspetto positivo delle due proposte è rendere meno difficoltoso per lo studente il passaggio dalle scuole medie superiori all’Università e quindi a ridurre il tasso degli abbandoni, soprattutto al 1° anno, con un percorso formativo progettato a difficoltà crescente che prevede lo spostamento di semestre e di anno di alcuni corsi e la rimodulazione dei programmi degli insegnamenti.

C.: l’erogazione dei programmi di Analisi 2 e Fisica 2 sarà concordata con i docenti in modo tale che gli argomenti di Analisi 2 utili per l’insegnamento di Fisica 2 siano erogati il prima possibile.

Ricorda infine che l’organizzazione dell’erogazione della didattica deve essere l’aspetto prioritario da considerare anche perché avrà dirette ripercussioni sul tasso degli abbandoni e sulla regolarità della carriera universitaria degli studenti. È su questi aspetti che saremo valutati.

Il C. mette in votazione contemporaneamente entrambe le proposte a) e b).

Il CCS approva all’unanimità le proposte a) e b).

g) PUNTO 7 DEL VERBALE N. 145 DEL 23/11/2016

7 - Proposta di Nuovo Manifesto degli Studi per il Corso di Laurea in IAT

C: la suddivisione delle Matematiche in tre insegnamenti distinti e l’aumento dei crediti di Analisi matematica 2 (da 5 a 8 CFU) presuppone che il CdS:

- modifichi l’offerta formativa per trovare una contromisura al superamento del limite di legge riguardo al numero dei corsi dovuto alla separazione del corso integrato di Matematica,

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- recuperi 3 crediti da attribuire al nuovo corso di Analisi 2.

Prima di descrivere la proposta del nuovo percorso formativo il C. ritiene importante presentare i risultati di un’ulteriore indagine volta a verificare se il n. dei moduli dei nostri CCdLL è in linea con quello degli altri CCdLL di Ingegneria degli Atenei italiani (Allegato 9).

Tutti i CCdLL di Ingegneria del nostro Ateneo hanno un n. di moduli maggiore alla media italiana ad eccezione di Ingegneria Chimica che ha esattamente 20 esami e che è al di sotto della media nazionale.

Il C. espone quindi la proposta già approvata dalla Commissione Didattica (verbale n. 2 del 28/10/2016) e qui riportata nell’Allegato 10.

Come già anticipato dal prof. Zoppi nel punto precedente la proposta prevede un percorso formativo progettato a carico didattico crescente che prevede lo spostamento di semestre e di anno di alcuni corsi e la rimodulazione dei programmi degli insegnamenti.

Al primo semestre del I anno sono previsti: un solo esame di matematica (Analisi 1), l’attività Ingegneria per l'Ambiente e il Territorio con 1 CFU di tipo F che dovrebbe essere svolta da docenti del CLM per far comprendere agli studenti che cosa potranno studiare nel percorso magistrale, Chimica e Fondamenti di informatica 1;

al secondo semestre del I anno sono previsti: Fisica 1, Geometria e Algebra, Litologia e Geologia (non è più un corso integrato con Geologia applicata ed è stato spostato al I anno) e il Laboratorio di Disegno;

al primo semestre del II anno sono previsti: Fisica 2, Analisi 2, Termodinamica e Macchine e il Modulo di Scienza delle Costruzioni del C.I. Scienza delle Costruzioni e Tecnica delle Costruzioni;

al secondo semestre del II anno sono previsti: Modulo di Tecnica delle Costruzioni del C.I. Scienza delle Costruzioni e Tecnica delle Costruzioni, Fenomeni di trasporto in sistemi ambientali, Idraulica e il Laboratorio di Elettrotecnica;

al primo semestre del III anno sono previsti: Topografia e Cartografia, Geologia applicata, Idrologia e Sicurezza del lavoro e difesa ambientale;

al secondo semestre del III anno sono previsti: Ingegneria Sanitaria Ambientale, Modulo di Geotecnica del C.I. Geotecnica e Sismica applicata, Modulo di Sismica applicata del C.I. Geotecnica e Sismica applicata e Pianificazione territoriale.

Sono inoltre previste: la prova di lingua inglese, le attività a scelta libera e la prova finale.

Rispetto all’attuale percorso formativo mancano i corsi di “Economia applicata all’ingegneria” (da 5 CFU), “Principi di trattamento dei solidi” (da 6 CFU) e la “Statistica” (da 4 CFU), le attività a scelta libera passano da 13 a 12 CFU quindi devono essere ridistribuiti 16 crediti tra le altre attività.

Il cambiamento del n. di crediti riguarda i seguenti insegnamenti:

Analisi 2 passa da 5 a 8 CFU, il Modulo di Scienza delle costruzioni passa da 6 a 8 CFU, il Modulo di Tecnica delle costruzioni passa da 6 a 8 CFU, Idrologia passa da 6 a 8 CFU, Geologia applicata passa da 5 a 6 CFU, Sicurezza del lavoro e difesa ambientale passa da 6 a 8 CFU, Ingegneria Sanitaria Ambientale passa da 7 a 8 CFU, il Modulo di Sismica applicata passa da 5 a 6 CFU.

Inoltre si ricordi che al primo semestre del I anno è stata introdotta l’attività Ingegneria per l'Ambiente e il Territorio di 1 CFU.

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Il corso di Fenomeni di Trasporto in Sistemi Ambientali, attualmente caratterizzante (CFU tipologia B), diventerà un corso affine e integrativo (CFU di tipologia C) per rispettare il n. minimo di CFU C che è pari a 18.

Il C. ora lascia la parola ai membri del consiglio.

Carucci A.: concorda sulla diminuzione del n. dei corsi integrati e quindi dei moduli ma è poco convinta sulla diminuzione dei crediti della prova finale perché ritiene che sia un momento importante per lo studente per acquisire quelle competenze trasversali proprie dell’articolazione e stesura di una relazione. Sarebbe anzi favorevole all’aumento degli attuali 4 CFU della prova finale anche a discapito della didattica frontale.

Si chiede quale impatto avrà sul percorso del CLM.

C: lo spostamento di semestre di Idraulica porterà allo spostamento di semestre di Idraulica ambientale del CLM. Attualmente è presente il corso di Calcolo numerico e Matematica applicata da 8 CFU tenuta dal prof. Seatzu, docente in quiescenza. La normativa prevede che un docente in quiescenza non possa tenere un corso per più di 5 anni e quindi si dovrà pensare ad una soluzione sia per Calcolo numerico e Matematica applicata del CLM sia per Geologia applicata del CL, tenuto attualmente da prof. Barrocu (anch’esso in quiescenza da vari anni).

Considerando che i Meccanici attualmente hanno la Matematica applicata nel CL ma che pensano di spostarla al CLM per condividere la proposta delle fisiche del corso di laurea, una possibile soluzione potrebbe essere quella di mutuarla da loro.

Inoltre fra 4 anni andranno in quiescenza i proff. Balia e Manca.

Si deve quindi rivedere anche l’offerta formativa del CLM tenendo conto, laddove possibile, di ciò che capiterà nel breve-medio futuro.

Brun: il primo semestre del II anno sembra molto impegnativo per lo studente.

Querzoli: è favorevole allo spostamento di semestre di Idraulica e alla sua anticipazione rispetto ad Idrologia. Chiaramente andrà gestito adeguatamente il periodo di transizione in cui potrà essere prevista l’erogazione di un corso per due volte nel corso dell’altro (in semestri differenti).

Il C. mette in votazione la proposta.

La proposta viene approvata con un solo astenuto.

Il C. ricorda che l’approvazione della proposta porterà ad una modifica di ordinamento che dovrà essere approvato entro il prossimo 20 gennaio nelle sedi opportune.

h) PUNTO 3 DEL VERBALE N. 146 DEL 14/12/2016

3. Approvazione Ordinamento didattico della Laurea in Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio

Il C. illustra le modifiche da apportare all’ordinamento didattico del CL per l’A.A. 2017/18 sulla base di quanto deliberato nella seduta del 23/11/2016 (Allegato 6).

Il CCS approva all’unanimità.

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i) Punto 3 del Verbale n. 146 del 14/12/2016 – Allegato 6

Tipologia Attività

formativaAmbito disciplinare SSD

CFU

attuali

CFU

proposti

minimo

da D.M.

Totale

CFU

ING-INF/05 Sistemi di elaborazione delle

informazioni

MAT/03 Geometria

MAT/05 Analisi matematica

MAT/08 Analisi numerica

MAT/09 Ricerca operativa

CHIM/07 Fondamenti chimici delle tecnologie

FIS/01 Fisica sperimentale

ICAR/06 Topografia e cartografia

ICAR/08 Scienza delle costruzioni

ICAR/09 Tecnica delle costruzioni

GEO/05 Geologia applicata

GEO/11 Geofisica applicata

ICAR/01 Idraulica

ICAR/03 Ingegneria sanitaria - ambientale

ICAR/20 Tecnica e pianificazione urbanistica

ING-IND/24 Principi di ingegneria chimica

ING-IND/25 Impianti chimici

ING-IND/29 Ingegneria delle materie prime

ING-IND/30 Idrocarburi e fluidi del sottosuolo

ICAR/02 Costruzioni idrauliche e marittime e

idrologia

ICAR/07 Geotecnica

ING-IND/11 Fisica tecnica ambientale

ING-IND/28 Ingegneria e sicurezza degli scavi

GEO/09 - Georisorse minerarie e applicazioni

mineralogico-petrografiche per l'ambiente e i beni

culturali

ICAR/22 - Estimo

ING-IND/09 - Sistemi per l'energia e l'ambiente

ING-IND/13 - Meccanica applicata alle macchine

ING-IND/22 - Scienza e tecnologia dei materiali

ING-IND/35 - Ingegneria economico-gestionale

SECS-S/02 - Statistica per la ricerca sperimentale e

tecnologica

ING-IND/24 Principi di ingegneria chimica

12-18 12-18

Per la prova finale 4-4 3-5

Per la conoscenza di almeno una lingua straniera 3-3 3-3

7 -

Ulteriori conoscenze linguistiche - -

Abilità informatiche e telematiche - -

Tirocini formativi e di orientamento - -

Altre conoscenze utili per l'inserimento nel mondo

del lavoro- -

8 8

- -

152-211

A scelta dello studente

Minimo di crediti riservati dall'ateneo alle Attività art. 10, comma 5 lett. d

Minimo di crediti riservati dall'ateneo alle Attività art. 10, comma 5 lett. c

Ulteriori attività

formative (art. 10,

comma 5, lettera d)

TOTALE CFU

Per stages e tirocini presso imprese, enti pubblici o privati, ordini professionali

Ingegneria ambientale e

del territorio

Ingegneria della sicurezza

e protezione civile,

ambientale e del

territorio

35-45

15-25 15-25

35-45

45

1818-26 18-26

18-25

AffiniAttività formative affini o

integrative

Altre attività

Ingegneria civile

Caratterizzanti

Per la prova finale e la

lingua straniera (art. 10,

comma 5, lettera c)

40-56

18-24 18-24

36

11-18

Matematica, informatica

e statistica

Fisica e chimica

22-32 22-32

Di base

68-95

18-26

26-34