una favola per scoprire come ognuno sia speciale · a loro non interessa altro che essere il bruco...

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L’amore autentico è quello che vuole solo la felicità della persona amata e non chiede nulla per sé IL NOSTRO NOSTRO NOSTRO MOTTO MOTTO MOTTO: C : C : COME OME OME ESSERE ESSERE ESSERE MIGLIORI MIGLIORI MIGLIORI OGNI OGNI OGNI GIORNO GIORNO GIORNO giugno 2012 Volume IV n. 22 Una favola per scoprire come ognuno sia speciale La legge dei bruchi spiega che tutti i bruchi sono uguali, ma Cara, vedeva così tante differenze. Ognuno con i suoi colori, le sue for- me, in realtà in tutto il pianeta dei bruchi non esisteva un bruco uguale a un altro. Anche se due bruchi potevano sembrare uguali, quando Cara si con- centrava riusciva a trovare le differenze anche tra due gemelli, perché alla fine delle differenze c‘erano sempre. E allora perché volevano che si vestissero tutti uguali, che si li- sciassero il pelo tutti nello stesso verso, che mangiassero tutti le stesse cose Cara diceva tutto questo alla maestra, la quale rasse- gnata la lasciava parlare senza darle importanza. Uffa! Nessuno le dava mai ascolto o parlava di quello di cui parlano di solito i bruchi o niente, anche gli argo- menti dovevano essere tutti uguali, certo nessuna legge lo specificava, ma era così, visto che nessuno voleva mai parlare di qualcosa di diverso dal nuovo colore di bruco che andava di moda quell‘anno. Che noia… per ammazzare il tempo Cara leggeva storie sulle far- falle. Ah! Le storie sulle farfalle erano le sue preferite, gli altri bruchi la prendevano in giro: „Cara vuole diventare una Farfalla! Cara dove hai lasciato le ali stamattina?“ Ma Cara non gli dava importanza, loro certe cose non le capivano, a loro non interessa altro che essere il bruco più colorato, avere una foglia tutta loro da brucare o avere un bruco con cui bruca- re.

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L’amore autentico è quello che vuole

solo la felicità della persona amata e

non chiede nulla per sé

IIILLL NOSTRONOSTRONOSTRO MOTTOMOTTOMOTTO: C: C: COMEOMEOME ESSEREESSEREESSERE MIGLIORIMIGLIORIMIGLIORI OGNIOGNIOGNI GIORNOGIORNOGIORNO

giugno 2012

Volume IV n. 22

Una favola per scoprire come ognuno sia speciale

La legge dei bruchi spiega che tutti i bruchi sono uguali, ma Cara,

vedeva così tante differenze. Ognuno con i suoi colori, le sue for-

me, in realtà in tutto il pianeta dei bruchi non esisteva un bruco

uguale a un altro.

Anche se due bruchi potevano sembrare uguali, quando Cara si con-

centrava riusciva a trovare le differenze anche tra due gemelli,

perché alla fine delle differenze c‘erano sempre.

E allora perché volevano che si vestissero tutti uguali, che si li-

sciassero il pelo tutti nello stesso verso, che mangiassero tutti le

stesse cose Cara diceva tutto questo alla maestra, la quale rasse-

gnata la lasciava parlare senza darle importanza.

Uffa! Nessuno le dava mai ascolto o parlava di quello di cui parlano di solito i bruchi o niente, anche gli argo-

menti dovevano essere tutti uguali, certo nessuna legge lo specificava, ma era così, visto che nessuno voleva

mai parlare di qualcosa di diverso dal nuovo colore di bruco che andava di moda quell‘anno.

Che noia… per ammazzare il tempo Cara leggeva storie sulle far-

falle. Ah! Le storie sulle farfalle erano le sue preferite, gli altri

bruchi la prendevano in giro: „Cara vuole diventare una Farfalla!

Cara dove hai lasciato le ali stamattina?“

Ma Cara non gli dava importanza, loro certe cose non le capivano,

a loro non interessa altro che essere il bruco più colorato, avere

una foglia tutta loro da brucare o avere un bruco con cui bruca-

re.

Pagina 2

Cara invece sognava di volare, sognava macchie di colori invece che ordinate

righe colorate, in fondo si sentiva anche un po‘ superiore agli altri, le cose

che immaginava lei in pochi minuti, erano molto più divertenti di tutto quello

che facevano di interessante gli altri bruchi per intere settimane.

Una volta in un libro Cara trovò una vecchia leggenda che diceva che un

tempo tutti i bruchi diventavano farfalle, oh non sarebbe meraviglioso se

fosse vero?

Perfino la mamma e il papà quando Cara parlava di diventare

una farfalla e delle antiche leggende non facevano che ridere.

Non lo facevano con cattiveria, solo che per loro parlare di

farfalle era davvero inconcepibile.

La mamma alle volte si preoccupava, perché sua figlia non vo-

leva essere un bruco come tutti quanti? Perché sua figlia era

sempre insoddisfatta?

Alle volte Cara piangeva, quando pensava al fatto che non avrebbe mai volato, mai avuto le ali, si

chiudeva nella sua tana col suo barattolo di foglie essiccate e si abbuffava, e allo-

ra un po‘ di buonumore ritornava.

Chiudeva gli occhi e iniziava a immaginare di muoversi come una farfalla, ma non

era affatto facile strisciare per terra con le movenze di una farfalla. Rotolava, si

dimenava ma era tutto inutile.

Qualche volta Cara tentava di uscire con gli altri bruchi, voleva integrarsi, non

parlare più di farfalle e vedere che effetto faceva.

Ma si sentiva solo una farfalla senza ali che parlava con dei bruchi che non aveva-

no nemmeno idea di cosa sia il volo.

Niente, non c’era niente da fare, poteva solo essere un bruco, e continuare a brucare con tutti gli

altri per tutta la vita.

Solo che l’idea di brucare e basta era senza senso per lei, così piangeva e mangiava

foglie essiccate quando nessuno la vedeva.

Sigh! Alle volte era veramente troppo triste.

Un giorno decise che triste per triste, conveniva rinunciare alla sua foglia sicura e

alla pappa preparata dalla mamma.

Tanto tutto questo non la rendeva comunque felice.

Litigò tanto con i suoi genitori, ma alla fine ottenne il permesso di fare un viaggio.

Cara voleva vedere il pianeta dei bruchi con i suoi occhi, chissà se da qualche parte c’era davvero

un bruco uguale a lei, chissà se da qualche parte i bruchi erano

davvero tutti uguali.

Partì col suo piccolo bagaglio e i risparmi di quello che non aveva

speso dalla sua paghetta e andò un po’ in giro.

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Non tutte le foglie erano comode come quella dei suoi geni-

tori, e alle volte la famiglia le mancava, però imparò tante co-

se, le regole non erano uguali in tutti i paesi dei bruchi.

E andando in giro, alle volte incontrava bruchi che avevano

viaggiato più di lei, bruchi che si interessavano di tante cose,

e qualcuno sognava anche di volare.

In alcuni paesi esistevano musei del volo, e un anziano bruco

incontrato una volta su uno stagno, raccontava di aver visto in

gioventù un gruppo di farfalle volare tutte insieme, ed ognuna

aveva le ali di colore diverso. Cara rimaneva ad ascoltare il

vecchio bruco per ore intere, lei non aveva mai nemmeno pensato che le farfalle potessero avere le

ali di colori tutti diverse tra loro.

Ah… era tutto così affascinante!

Piano piano Cara iniziò a chiedersi come facevano i bruchi delle leggende a diventare farfalle. E

raccogliendo informazioni qua e là iniziò a farsene un’idea.

Chi diceva che un bruco dovesse morire per diventare farfalla, chi diceva che dovesse dormire e

chi concentrarsi …

Chissà se un bruco sa quando diventa farfalla o lo diventa per caso?

Il vecchio bruco diceva che si diventa farfalle solo quando uno sa così tante cose del volo da impa-

rare a volare anche senza avere le ali. E questa soluzione sembrò a Cara la più convincente, iniziò

quindi a studiare, a raccogliere materiale, e ben presto il volo non fu più solo una fantasia ma qual-

cosa che sembrava sempre più concreto. Ora quando imitava il movimento di una farfalla, forse non

riusciva comunque a farlo, ma almeno nella sua testa conosceva le più piccole sfumature dei movi-

menti che c’erano da fare.

Lei ce la metteva tutta per imparare tutto sul volo, e alle volte era veramente

estenuante, era difficile trovare nuove informazioni, e soprattutto difficile

trovare da mangiare, i soldi della paghetta ormai erano finiti, Cara cercava di

non spendere niente, ma era un’impresa quasi impossibile.

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Una sera mentre immaginava di volare Cara si addormen-

tò per terra al freddo, senza una coperta, ma nemmeno

se ne accorse, era troppo presa a volare, quel sogno durò

molto a lungo, e il freddo le indurì le membra. I vecchi

amici che la trovarono in quella situazione ebbero paura,

tentarono di svegliarla, di sbloccarla, e temettero per la

sua vita. Intorno a lei si era creato un bozzolo e tutti

credettero fosse morta.

Una volta maturo il bruco si fissa per mezzo di fili di se-

ta ad un supporto o cerca un rifugio o tesse un bozzolo

di seta e si trasforma in crisalide.

Il baco da seta si nutre di foglie di gelso. Sebbene siano molti

gli insetti che producono bozzoli, solo il filato della larva di

Bombyx mori e di poche altre specie affini, viene utilizzato

dall’industria della seta. Fin dalle sue origini, in Cina, la seta è

stata considerata il filato più nobile e bello.

Invece Cara si risvegliò, ruppe il suo bozzolo e ne uscì fuori più

bella di prima.

Era così felice, adesso aveva un paio di ali coloratissime.

Andò a cercare tutti i suoi amici per salutarli, e raccon-

targli tutto, ma gli altri non la vedevano.

Lei urlava, li chiamava, bussava alla loro porta, ma nessu-

no la sentiva, solo il vecchio bruco disse che gli sembrava

di aver visto qualcosa volare via da casa sua, ma nessuno

gli credette mai.

Cara era felice ma al tempo stesso disperata, era come

se lei non esistesse più. Ora poteva volare certo, ma sa-

rebbe rimasta sola per sempre?

Volò via disperata e sola, ormai si era rassegnata, quando

improvvisamente alcune farfalle le vennero incontro.

No che non era sola, quello era il mondo delle farfalle, purtroppo però i bruchi non riuscivano a ve-

derlo.

Ma chi erano tutte quelle farfalle?

Erano sempre state così o come lei un tempo erano state bruchi?

La portarono dalla farfalla anziana, la vecchia Lepidottera, e a lei Cara

rivolse tutte le sue domande.

Lepidottera le accarezzò la testa e con dolcezza rispose che sempre

meno farfalle venivano dal mondo dei bruchi, perché i bruchi stavano

dimenticando col tempo che cos’era il volo.

Che ogni bruco ha sempre avuto la possibilità di diventare farfalla, ma

spesso si accontentano di brucare la loro foglia e non vogliono altro…

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METAMORFOSI DI UNA

FARFALLA

La farfalla è un insetto che piace a tutti, in particolare, a noi bambini.

Nelle belle giornate di primavera è facile vedere nei prati e nei giardi-

ni farfalle di vario colore: non cerchiamo di prenderle, accontentia-

moci di osservarne l’eleganza e la leggerezza.

La vita di una farfalla, si sa, è breve: può durare un giorno soltanto o

un mese ma…

COME NASCE UNA FARFALLA

Le fasi attraverso le quali la farfalla si sviluppa e si trasforma in in-

setto vengono chiamate metamorfosi

La farfalla come tutti gli altri insetti depone le uova dalle quali, dopo

una decina di giorni

…nascono i bruchi;

Il bruco è molto vorace e mangia ogni genere di foglie od ortaggio che

trova sulla sua strada, facendo gravi danni alle coltivazioni.

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Il bruco si chiude poi in un involucro che lui stesso costruisce e pren-

de il nome di crisalide

Lì dentro a poco a poco si trasforma.

Quando, dopo un po’ di tempo la crisalide si schiude

ecco la farfalla appena nata.;

Ma adesso cosa mangia?

Non è più vorace come quando era bruco: ora succhia il nettare dai

fiori con la sua lunga proboscide e non fa più danni.

Pagina 7

RIFLESSIONI

Volare è uno dei sogni più comuni e che procurano maggiore gioia. Spesso legato a sentimenti di li-

bertà o euforia, riempie il sognatore di gioia e lo mette in contatto con ciò che incredibilmente

riesce a “fare”.

L’intenso realismo di molti di questi sogni fa sì che le emozioni sperimentate in volo si associno

all’incredulità per ciò che sta accadendo : ” Possibile??? Sto volando davvero!!!!” ma si trasformino

ben presto in voglia di sperimentare, e godere di una possibilità da sempre presente nella fantasia

umana.

Volare è simbolicamente legato all’elevarsi al di sopra della realtà quotidiana, sopra il mondo che si

conosce, ma la psiche individuale può indurre quest’azione per ragioni molto diverse:

*Bisogno di evadere dalla pesantezza delle situazioni sperimentate giornalmente, da responsabilità

e problemi di cui ci si fa carico. Il sogno di volo compensa allora, con la facilità e la leggerezza,

tutta la pesantezza della realtà.

*Esistenza di problemi incombenti che il sognatore sta sfuggendo, che non vuole affrontare, il so-

gno indica questa tendenza a “volare via” dalle situazioni sgradevoli.

*Tendenza del sognatore a “svolazzare” anche nella sua vita, a non farsi carico di quanto gli com-

pete o a voler rimanere nel mondo della fantasia.

Ho sognato di di volare come un uccello non riuscendo, a volte, a scendere, cosa vorrà dire? Forse che si ha un forte desiderio di evasione dal quotidiano? Voglia di liberarsi dei problemi, per essere poi così leggero da volare? Ho pensato a questa come interpretazione, che ne dici? (A.- Ariccia)

Questo sogno, di una ragazzina, sembra indicare sia il desiderio di evasione, che il volere rimanere

nel mondo della fantasia di cui parlavo prima, che la tendenza a non “tenere i piedi a terra”, e mo-

stra quindi il bisogno di tararsi rispetto alla realtà.

*Desiderio del sognatore di sentirsi o voler essere un po’ superiore agli altri, giudicarsi “migliore”,

cercare di emergere a tutti i costi. Il sogno realizza il suo desiderio di stare in una “posizione più

alta” rispetto agli altri.

*Necessità di distaccarsi dalla vita materiale per andare verso l’”alto”, per ricercare e trovare una

dimensione spirituale.

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Sognare di volare è associato al simbolismo della salita, della discesa ed anche della caduta,

con tutte le implicazioni psicologiche che queste situazioni possono suggerire, e va sempre con-

siderato per le emozioni che suscita. Possono essere tra le più piacevoli mai sperimentate, pos-

sono riempire cuore e mente di felicità e di libertà, ma possono anche provocare ansia, timore

di non riuscire a mantenersi in volo, paura di precipitare e di non saper affrontare la situazio-

ne.

Questo è ben illustrato dal pensiero di Freud, che vedeva nel volo onirico l’espressione di un

desiderio fisico non soddisfatto nella realtà.

Volare nei sogni è un’azione frequentissima nei sogni lucidi naturali o indotti. Il sognatore luci-

do spesso mette alla prova questa lucidità (capacità di rimanere nel sogno essendo cosciente di

stare sognando) proprio provando ad innalzarsi in volo. Oppure fuggendo dai nemici o dai per-

sonaggi spaventosi, attraverso l’azione del volare. Vediamo allora come in questo caso volare

tenti di compensare e soddisfare le insoddisfazioni e mancanze diurne.

C’è una saggezza nelle avventure di “C’è una saggezza nelle avventure di “C’è una saggezza nelle avventure di “CaraCaraCara” del sogno di una farfalla” del sogno di una farfalla” del sogno di una farfalla La spinta ideale a ricercare con coraggio la verità della nostra vita. La spinta ideale a ricercare con coraggio la verità della nostra vita. La spinta ideale a ricercare con coraggio la verità della nostra vita. Cara Cara Cara non si accontenta del non si accontenta del non si accontenta del

trantran quotidiano, del mangiare come unico scopo della vita, non riesce a condividere il modo trantran quotidiano, del mangiare come unico scopo della vita, non riesce a condividere il modo trantran quotidiano, del mangiare come unico scopo della vita, non riesce a condividere il modo

di vivere senza uno scopo dei suoi amici. di vivere senza uno scopo dei suoi amici. di vivere senza uno scopo dei suoi amici. CaraCaraCara avverte la tristezza di una esistenza senza ideali avverte la tristezza di una esistenza senza ideali avverte la tristezza di una esistenza senza ideali

fino a piangerne e con grande coraggio ne discute con i suoi genitori, e si avventura nel mondo fino a piangerne e con grande coraggio ne discute con i suoi genitori, e si avventura nel mondo fino a piangerne e con grande coraggio ne discute con i suoi genitori, e si avventura nel mondo

con la fede sulle proprie capacità.con la fede sulle proprie capacità.con la fede sulle proprie capacità.

La nostra vita, il suo presente come il suo futuro, sono nelle nostre mani; tocca a noi sapere La nostra vita, il suo presente come il suo futuro, sono nelle nostre mani; tocca a noi sapere La nostra vita, il suo presente come il suo futuro, sono nelle nostre mani; tocca a noi sapere

cosa farne; come costruire il domani vicino e lontano senza perdersi dietro le chimere, ma cu-cosa farne; come costruire il domani vicino e lontano senza perdersi dietro le chimere, ma cu-cosa farne; come costruire il domani vicino e lontano senza perdersi dietro le chimere, ma cu-

rando la crescita delle virtù.rando la crescita delle virtù.rando la crescita delle virtù.

Nella ricerca della verità sul proprio futuro, Nella ricerca della verità sul proprio futuro, Nella ricerca della verità sul proprio futuro, CaraCaraCara segue diverse vie tutte molto importanti:segue diverse vie tutte molto importanti:segue diverse vie tutte molto importanti:

A)A)A) Interroga gli anziani perché la loro esperienza e saggezza costituiscono una guida prezio-Interroga gli anziani perché la loro esperienza e saggezza costituiscono una guida prezio-Interroga gli anziani perché la loro esperienza e saggezza costituiscono una guida prezio-

sa per i giovani.sa per i giovani.sa per i giovani.

B)B)B) Non si cura delle derisioni dei suoi amici e coetanei che conducono una vita priva di ogni Non si cura delle derisioni dei suoi amici e coetanei che conducono una vita priva di ogni Non si cura delle derisioni dei suoi amici e coetanei che conducono una vita priva di ogni

ideale e dimostra come sia necessario coraggio e fermezza per superare le difficoltà pic-ideale e dimostra come sia necessario coraggio e fermezza per superare le difficoltà pic-ideale e dimostra come sia necessario coraggio e fermezza per superare le difficoltà pic-

cole e grandi che possiamo incontrare nella vita di ogni giorno.cole e grandi che possiamo incontrare nella vita di ogni giorno.cole e grandi che possiamo incontrare nella vita di ogni giorno. La fedeltà alla propria vocazione è il messaggio più importante di La fedeltà alla propria vocazione è il messaggio più importante di La fedeltà alla propria vocazione è il messaggio più importante di CaraCaraCara. La vocazione è una voce . La vocazione è una voce . La vocazione è una voce

nel nostro cuore che ci chiama a compiere una determinata missione; fare tutte le nostre nel nostro cuore che ci chiama a compiere una determinata missione; fare tutte le nostre nel nostro cuore che ci chiama a compiere una determinata missione; fare tutte le nostre scelte per rimanere coerenti con la nostra vocazione è il segreto principale perché la nostra scelte per rimanere coerenti con la nostra vocazione è il segreto principale perché la nostra scelte per rimanere coerenti con la nostra vocazione è il segreto principale perché la nostra

vita sia serena e soddisfacente. vita sia serena e soddisfacente. vita sia serena e soddisfacente. CaraCaraCara è rimasta costantemente legata al suo sogno di volare è rimasta costantemente legata al suo sogno di volare è rimasta costantemente legata al suo sogno di volare

finché non si è realizzato. Se non ci è già chiara la nostra vocazione è di grandissima importan-finché non si è realizzato. Se non ci è già chiara la nostra vocazione è di grandissima importan-finché non si è realizzato. Se non ci è già chiara la nostra vocazione è di grandissima importan-

za coltivare la nostra vita interiore, con l’aiuto dei genitori e dei maestri, con delle buone let-za coltivare la nostra vita interiore, con l’aiuto dei genitori e dei maestri, con delle buone let-za coltivare la nostra vita interiore, con l’aiuto dei genitori e dei maestri, con delle buone let-ture, con l’apertura alle realtà spirituali fino a quando non sarà maturata anche la nostra voca-ture, con l’apertura alle realtà spirituali fino a quando non sarà maturata anche la nostra voca-ture, con l’apertura alle realtà spirituali fino a quando non sarà maturata anche la nostra voca-

zione fondamentale.zione fondamentale.zione fondamentale.

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Barzellette

INDOVINELLI

1. Gira la terra un paio di volte l’anno 2. Più è capace più riceve rifiuti

Soluzioni a pag. 10

Conigli r

ussi!

- Cosa m

angiano i conigli

della steppa?

- L

'insalata russa...

Cani pigri Due signori si incontrano e uno dice all'altro: "Ho un cane talmente pi-gro che, se vuole andare a fare la sua passeggiata, invece del guinzaglio mi porta le chiavi della mac-china!".

Siamo su internet

www.foliacardiologica..it

Hanno collaborato a questo numero:

Elisa Del Boca

Matilde Rossi

Paolo Rossi

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Soluzione Indovinelli

1. L’aratro

2. Il bidone

Oggi abbiamo imparato qualche parola nuova

Abbuffarsi mangiare tanto e velocemente fino ad essere comple-

tamente sazi

Affascinante si dice di qualcosa che attira la nostra attenzione e

che in qualche modo ci fa venire voglia di conoscerlo e ammirarlo

Concreto si dice di qualche cosa di materiale, fatto di azioni e non

solo di parole o pensieri

Bozzolo è la “casa” che si costruisce il bruco e dentro cui si tra-

sforma in farfalla

Crisalide è la fase intermedia che c’è tra il bruco e la farfalla

Lepidottero sono lepidotteri tutti quegli insetti che subiscono una

metamorfosi ossia che passano dallo stadio iniziale di larve a quel-

lo finale di farfalle.