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PAGINA 1 Tariffa R.O.C.: “Poste Italiane S.p.A. - Sped. in abb. postale - D.L. 353/2003 (Conv. In - L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB/2004-Arezzo” - Autoriz. Tribunale di Arezzo N° 3 del 27/03/1979 - Iscrizione Reg. Naz. della Stampa n. 5896 - Stampa: CMC Cortona. Redazione, Amm.ne: Giornale L’Etruria Soc. Coop. arl - Via Nazionale, 51 - 52044 Cortona - Tel. (0575) 60.32.06 - Una copia arretrata 4,0. Anno CXXVIII - N° 13 Cortona - Lunedì 20 luglio 2020 www.letruria.it e-mail: [email protected] EUrO 1,80 Abbonamento a L’Etruria: solo carta 12 mesi 35 euro; web 12 mesi 30 euro; carta + web 12 mesi 45 euro - C/C Post. 13391529 - Banca Popolare di Cortona Iban: IT 55 L 05496 25400 000010182236 N on è più tempo di aspet- tare; è necessario inco- minciare a verificare su quali progetti insistere ed iniziare ad operare concretamente. In questi giorni il Presidente del Consiglio Conte sta trattando con la Comunità Europea per verificare quale importo riuscirà a portare a casa tra soldi con tassi di interesse quasi a zero e soldi a fondo perduto. Ovviamente non sono importi che ci vengono dati così, facilmen- te, ma hanno come retroterra un progetto concreto operativo ovve- ro “un fondo investito”. Ciò sta a significare che ogni nostro progetto per il quale chie- diamo euro deve avere come retroterra quattro fasi operative: progettazione, esecuzione, risulta- to e verifica. Questa problematica naziona- le ricade ovviamente e di conse- guenza anche sulla nostra realtà locale. Il nostro sindaco Meoni do- vrà farsi affiancare da tecnici a lui graditi per individuare tutte quelle opere per le quali è necessario presentare in tempi brevi progetti e fasi esecutive per poi chiedere, tramite la Regione, allo Stato i relativi finanziamenti. Dobbiamo dare atto al Sin- daco di essersi ben comportato durante la fase acuta del Covid-19. I suoi comunicati due volte al giorno hanno rassicurato la citta- dinanza e reso più facile il “car- cere” familiare. Qualche volta è uscito un po’ alla “guascona”, ma chi fa può sbagliare, chi non fa sbaglia sem- pre. Bene si è comportato anche nelle problematiche quotidiane; ricordiamo l’asfalto effettuato in varie strade del comune. Bene ha fatto e farà nell’orga- nizzare verso la fine delle settima- ne manifestazioni che portino gente a Cortona, anche se sono manifestazioni che non hanno un richiamo oltre certi confini, ma l’attuale situazione ci induce a dire che è meglio questo che niente. di Enzo Lucente Il Cortona On The Move è partito Se sul quotidiano il nostro sindaco si è ben comportato, ab- biamo qualche dubbio, che vor- remmo fosse smentito, circa la ca- pacità o volontà di preparare pro- getti concreti su problematiche da tempo aperte e senza soluzione. Ci riferiamo alle scale mo- bi li, che nella precedente am- ministrazione, erano definite “scale immobili”. Vorremmo che fossero sempre attive 24 su 24, inconsiderazione che nel parcheg- gio dello Spirito Santo ci sono anche tanti garages ed i loro proprietari hanno giustamente diritto di salire in città in qualun- que ora con le scale mobili che devono velocemente essere co- perte. Vecchio ospedale di Cor- to na, è tornato alla Provincia che vorrebbe riproporne la vendita. Crediamo che l’Amministrazione Comunale debba studiare con la Provincia un progetto concreto che aiuti la crescita del centro storico. Parcheggi dello Spirito Santo e nuovo parcheggio di Porta Co lo nia. Il primo deve essere completato ma esiste già un progetto; il secondo ha un proget- to di massima ma è una necessità oggettiva per equilibrare l’area di sosta nelle due realtà del territo- rio. Fortunatamente molti cortone- si hanno ristrutturato le abitazioni per adibirle a case per tu risti. In questo momento sicuramente il lavoro sarà scarso. Perché non trovare delle soluzioni per le quali, chi affitta queste abitazioni a per- sone che intendono risiedere nel centro storico, ottengono delle agevolazioni fiscali appetibili che li inducano ad un affitto secondo i canoni tradizionali. Ostello della gioventù è sbagliato disfarsene perché i gio- vani sono la nostra forza e locali a loro dedicati sono essenziali. Un progetto ben fatto ed una adeguata richiesta di finanziamenti, ma non D all’11 luglio scorso la città è tornata ad ospita- re il festival internazio- nale di fotografia che da 10 anni porta alto il nome di Cortona nel mondo. 21 in tutto i progetti esposti che trovano spazio anche a Palazzo Capannelli in via Roma e in e- sterna, tra cui nella passeggiata principale del centro storico, ov- vero via Nazionale, ma anche il Parterre e l’ex giardino delle Car- ceri. Il focus di questa edizione è incen- trato su The COVID-19 Visual Project, la piattaforma online nata dal team di Cortona On The Move in collaborazione con Intesa Sanpaolo - main partner del festi- val - con l’obiettivo di creare un archivio e una memoria storica collettiva sulla pandemia. Sono esporti una selezione dei lavori che sono stati commissionati dal festival per formare l’archivio, in- sieme a immagini tratte dalle open call e dagli archivi dell’Esa -Agen- zia Spaziale Europea. Alcuni dei progetti fotografici in mostra a Cortona On The Move 2020 sono stati prodotti nell'am- bito del progetto Cortona Visual Narratives Scholarship. Il progetto rientra nella rete di attività previste da Fotografia Emergente in Italia, il disegno di gemellaggio tra il Comune di Cortona e il Comune di Reggio Emilia finanziato da ANCI e Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della Gio- ventù e del Servizio Civile Nazio- nale nell’ambito del bando Siner- gie, dedicato al sostegno di gemel- laggi fra comuni per lo sviluppo e la diffusione di interventi di inno- vazione sociale giovanile. Il festival si concluderà il 27 set- tembre con una possibile proroga per il mese di ottobre Un’edizione diversa dalle prece- denti, sia per il periodo difficile in cui si svolge sia per la sua struttu- ra con cui quest’anno prende for- ma. L’inaugurazione è stato un evento più in sordina rispetto agli anni scorsi senza i grandi appuntamen- ti di inizio festival in compagnia dei fotografi provenienti da tutto il mondo. Per il momento è tutto posticipato a fine settembre, nell’ultimo weekend di festival. Anche le mostre al momento sa- ranno visitabili solo nel weekend, con la speranza che il flusso turi- stico in città torni a crescere in modo da allargare le maglie. Tra gli sponsor dell’edizione di quest’anno torna Canon Italia e la Banca Popolare di Cortona. Nuovo supporto della Fondazione CR Firenze. Trattoria Etrusca di Primo Ponticelli (37, Via Dardano), Antonio Cherubini forse aspettava per il caffè o vino. (Primavera 1981) Michael Ewert SEGUE A PAGINA 2 E, se due “popolari” s’incontrano...! U n vecchio adagio latino vuole che nomina sunt omina, ossia che il de- stino di un “essere” sembra già trovarsi pre- sente nella stessa etimologica pregnanza del suo nome: ebbene, questa paronomasia “classica” ha trovato puntuale sua conferma in ciò che è stato rappresentato do- menica 5 Luglio u.s. nella Par- rocchia di “Cristo Re” a Camucia e, soprattutto, sul piazzale a lei antistante. Infatti, dopo la S. Messa cele- brata dal Parroco don Aldo Man- zetti alla presenza di Autorità civili e militari, di un folto pubblico di fedeli e dei Confratelli Attivi che operano nella nostra Misericordia “S. Maria delle Grazie” di Camu- cia-Calcinaio, è stata inaugurata con la prescritta benedizione la nuova Ambulanza, donataci dalla Banca Popolare di Cortona. La cerimonia ha visto le dovute - e sentite - parole di ringraziamento da parte del Governatore, Ales- sandro Grazzini ai vertici apicali dell’Istituto di Credito citato, nelle persone del Presidente dr. Giulio Burbi, del Direttore Generale dr. Roberto Calzini, del Consigliere dr. Angelo Farina, oltre che di numerosi altri dirigenti della Banca stessa. Ma, ed è questo lo “spirito” che intende perseguire la presente semplice nota, la manifestazione SEGUE A PAGINA 5 Vecchi mestieri e vecchie botteghe Come sempre nel mese di luglio il giornale esce una volta sola, il giorno venti. Normalmente sono vacanze; quest’anno sicuramente riposo!! Andiamo in vacanza Programmare per tempo in modo concreto Progettazione, esecuzione, risultato e verifica Cortona On The Move racconta la pandemia da Covid-19 Una crescita in quattro fasi Una carrellata delle mostre presenti a Cortona Covid on Scene | Alex Majoli | Italia Alex Majoli ha attraversato l’Italia partendo dalla Sicilia: Roma, Mila- no, fino al confine con la Slovenia. Nel suo stile teatrale, ogni immagi- ne diventa un’icona. Per chi guar- da, il ritorno a un passato-presen- te che non possiamo dimenticare. Un’opera unica in cui spiccano le sfumature, dove restano incredi- bilmente attenzione e ascolto. Im- magini di un momento che diventa storia dell’umanità, con il suo di- sumano dolore. Lost Capital | Simon Norfolk | Uk Una Londra deserta durante il lo- ckdown con l’architettura che d’improvviso risplende una volta tolte dalle strade le scorie della vita quotidiana (auto, camion, persone). Gli edifici assomigliano ai progetti stessi dell'architetto: Tutto accade alle Cinque della Sera in Cortona (a pag. 9)

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Page 1: Una crescita in quattro fasi Il Cortona On The Move è partito D · PAGINA 1 Tariffa R.O.C.: “Poste Italiane S.p.A. - Sped. in abb. pos tale - D.L. 353/2003 (Conv. In - L. 27/02/2004

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Tariffa R.O.C.: “Poste Italiane S.p.A. - Sped. in abb. postale - D.L. 353/2003 (Conv. In - L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB/2004-Arezzo” - Autoriz. Tribunale di Arezzo N° 3 del 27/03/1979 - IscrizioneReg. Naz. della Stampa n. 5896 - Stampa: CMC Cortona. Redazione, Amm.ne: Giornale L’Etruria Soc. Coop. arl - Via Nazionale, 51 - 52044 Cortona - Tel. (0575) 60.32.06 - Una copia arretrata € 4,0.

Anno CXXVIII - N° 13 Cortona - Lunedì 20 luglio 2020 www.letruria.it e-mail: [email protected] EUrO 1,80

Abbonamento a L’Etruria: solo carta 12 mesi 35 euro; web 12 mesi 30 euro; carta + web 12 mesi 45 euro - C/C Post. 13391529 - Banca Popolare di Cortona Iban: IT 55 L 05496 25400 000010182236

Non è più tempo di aspet-tare; è necessario in co -minciare a verificare suquali progetti insistereed iniziare ad operare

concretamente.In questi giorni il Presidente

del Consiglio Conte sta trattandocon la Comunità Europea perverificare quale importo riuscirà aportare a casa tra soldi con tassidi interesse quasi a zero e soldi afondo per duto.

Ovviamente non sono importiche ci vengono dati così, facilmen-te, ma hanno come retroterra unprogetto con creto operativo ovve -ro “un fondo investito”.

Ciò sta a significare che ogninostro progetto per il quale chie -diamo euro deve avere comeretroterra quattro fa si operative:progettazione, esecuzione, risulta-to e verifica.

Questa problematica naziona-le ricade ovviamente e di conse-guenza anche sulla nostra realtàlocale.

Il nostro sindaco Meoni do -vrà farsi affiancare da tecnici a luigraditi per individuare tutte quelleopere per le quali è necessariopresentare in tempi brevi progettie fasi esecutive per poi chiedere,tramite la Regione, allo Stato irelativi fi nanziamenti.

Dobbiamo dare atto al Sin -daco di essersi ben comportatodurante la fase acuta del Covid-19.

I suoi comunicati due volte algiorno hanno rassicurato la citta-dinanza e reso più facile il “car -cere” familiare.

Qualche volta è uscito un po’alla “guascona”, ma chi fa puòsbagliare, chi non fa sbaglia sem -pre.

Bene si è comportato anchenelle problematiche quotidiane;ricordiamo l’asfalto effettuato invarie strade del comune.

Bene ha fatto e farà nell’orga-nizzare verso la fine delle settima-ne manifestazioni che portinogente a Cortona, anche se sonomanifestazioni che non hanno unrichiamo oltre certi confini, mal’attuale situazione ci induce a direche è meglio questo che niente.

di Enzo Lucente

Il Cortona On The Move è partito

Se sul quotidiano il nostrosindaco si è ben comportato, ab -biamo qualche dubbio, che vor -remmo fosse smentito, circa la ca -pacità o volontà di preparare pro -getti concreti su problematiche datempo aperte e senza soluzione.

Ci riferiamo alle scale mo -bi li, che nella precedente am -ministrazione, erano definite“scale im mo bili”. Vorremmo chefossero sem pre attive 24 su 24,inconsiderazione che nel parcheg-gio dello Spirito Santo ci sonoanche tanti garages ed i loroproprietari han no giustamentediritto di salire in città in qualun-que ora con le scale mobili chedevono velocemente essere co -perte.

Vecchio ospedale di Cor -to na, è tornato alla Provincia chevor rebbe riproporne la vendita.Cre dia mo che l’AmministrazioneCo munale debba studiare con laPro vincia un progetto concretoche aiuti la crescita del centrostorico.

Parcheggi dello SpiritoSanto e nuovo parcheggio diPorta Co lo nia. Il primo deveessere completato ma esiste già unprogetto; il se condo ha un proget-to di mas sima ma è una necessitàoggettiva per equilibrare l’area disosta nelle due realtà del territo-rio. Fortunatamente molti cortone-si hanno ristrutturato le abitazioniper adibirle a case per tu risti.In questo momento sicuramente illavoro sarà scarso. Perché nontrovare delle soluzioni per le quali,chi affitta queste abitazioni a per -sone che intendono risiedere nelcentro storico, ottengono delleagevolazioni fiscali appetibili che liinducano ad un affitto secondo icanoni tradizionali.

Ostello della gioventù èsbagliato disfarsene perché i gio -vani sono la nostra forza e locali aloro dedicati sono essenziali. Unprogetto ben fatto ed una adeguatarichiesta di finanziamenti, ma non

Dall’11 luglio scorso lacittà è tornata ad ospita-re il festival internazio-nale di fotografia che da10 anni porta alto il

nome di Cortona nel mondo. 21 in tutto i progetti esposti chetrovano spazio anche a PalazzoCa pannelli in via Roma e in e -sterna, tra cui nella passeggiataprincipale del centro storico, ov -vero via Nazionale, ma anche ilPar terre e l’ex giardino delle Car -ceri.

Il focus di questa edizione è incen-trato su The COVID-19 VisualProject, la piattaforma online natadal team di Cortona On The Movein collaborazione con IntesaSanpaolo - main partner del festi-

val - con l’obiettivo di creare unarchivio e una memoria storicacollettiva sulla pandemia. Sonoesporti una selezione dei lavoriche sono stati commissionati dalfestival per formare l’archivio, in -sieme a immagini tratte dalle opencall e dagli archivi dell’Esa -Agen -zia Spaziale Europea. Alcuni dei progetti fotografici inmostra a Cortona On The Move2020 sono stati prodotti nell'am-bito del progetto Cortona VisualNarratives Scholarship. Il progetto

rientra nella rete di attività previsteda Fotografia Emergente in Italia,il disegno di gemellaggio tra ilComune di Cortona e il Comune diReggio Emilia finanziato da ANCI ePresidenza del Consiglio dei

Ministri - Dipartimento della Gio -ventù e del Servizio Civile Na zio -nale nell’ambito del bando Si ner -gie, dedicato al sostegno di gemel-laggi fra comuni per lo sviluppo ela diffusione di interventi di inno -vazione sociale giovanile. Il festival si concluderà il 27 set -tembre con una possibile prorogaper il mese di ottobreUn’edizione diversa dalle prece-denti, sia per il periodo difficile incui si svolge sia per la sua struttu-ra con cui quest’anno prende for -ma. L’inaugurazione è stato un eventopiù in sordina rispetto agli anni

scorsi senza i grandi appuntamen-ti di inizio festival in compagniadei fotografi provenienti da tutto ilmondo. Per il momento è tutto posticipatoa fine settembre, nell’ultimoweekend di festival. Anche le mostre al momento sa -ranno visitabili solo nel weekend,con la speranza che il flusso tu ri -stico in città torni a crescere inmodo da allargare le maglie. Tra gli sponsor dell’edizione dique st’anno torna Canon Italia e laBanca Popolare di Cortona. Nuovosupporto della Fondazione CRFirenze.

Trattoria Etrusca di Primo Ponticelli (37, Via Dardano), Antonio Cherubini forseaspettava per il caffè o vino. (Primavera 1981)

Michael Ewert

� SEGUEA PAGINA 2

E, se due “popolari” s’incontrano...!

Un vecchio adagio latinovuole che nomina suntomina, ossia che il de -stino di un “essere”sem bra già trovarsi pre -

sente nella stessa etimologicapregnanza del suo nome: ebbene,questa paronomasia “classica” hatrovato puntuale sua conferma inciò che è stato rappresentato do -me nica 5 Luglio u.s. nella Par -rocchia di “Cristo Re” a Camuciae, soprattutto, sul piazzale a leiantistante.

Infatti, dopo la S. Messa ce le -brata dal Parroco don Aldo Man -zetti alla presenza di Autorità civilie militari, di un folto pubblico difedeli e dei Confratelli Attivi cheoperano nella nostra Misericordia“S. Maria delle Grazie” di Camu -cia-Calcinaio, è stata inauguratacon la prescritta benedizione lanuova Ambulanza, donataci dallaBanca Popolare di Cortona. Lacerimonia ha visto le dovute - esen tite - parole di ringraziamentoda parte del Governatore, Ales -

sandro Grazzini ai vertici apicalidell’Istituto di Credito citato, nellepersone del Presidente dr. GiulioBurbi, del Direttore Generale dr.Roberto Calzini, del Consigliere dr.Angelo Farina, oltre che dinumerosi altri dirigenti dellaBanca stessa.

Ma, ed è questo lo “spirito”che intende perseguire la presentesemplice nota, la manifestazione

� SEGUEA PAGINA 5

Vecchi mestieri e vecchie botteghe

Come sempre nel mese di luglio il giornale esce una volta sola, il giornoventi. Normalmente sono vacanze; quest’anno sicuramente riposo!!

Andiamo in vacanza

Programmare per tempo in modo concreto

Progettazione, esecuzione, risultato e verifica

Cortona On The Move racconta la pandemia da Covid-19

Una crescita in quattro fasi

Una carrellata delle mostre presenti a Cortona Covid on Scene | Alex Majoli |ItaliaAlex Majoli ha attraversato l’Italiapartendo dalla Sicilia: Roma, Mila -no, fino al confine con la Slovenia.Nel suo stile teatrale, ogni immagi-ne diventa un’icona. Per chi guar -da, il ritorno a un passato-presen-te che non possiamo dimenticare.Un’opera unica in cui spiccano lesfumature, dove restano incredi-bilmente attenzione e ascolto. Im -magini di un momento che diventa

storia dell’umanità, con il suo di -sumano dolore.Lost Capital | Simon Norfolk | UkUna Londra deserta durante il lo -ckdown con l’architettura ched’im provviso risplende una voltatolte dalle strade le scorie dellavita quotidiana (auto, camion,per sone). Gli edifici assomiglianoai progetti stessi dell'architetto:

Tutto accade alle Cinque della Serain Cortona (a pag. 9)

Page 2: Una crescita in quattro fasi Il Cortona On The Move è partito D · PAGINA 1 Tariffa R.O.C.: “Poste Italiane S.p.A. - Sped. in abb. pos tale - D.L. 353/2003 (Conv. In - L. 27/02/2004

L’ETRURIA N. 13 ATTUALITÀ

PAGINA 2

20 luglio 2020

Quello che è accaduto qualchegiorno fa ha realmente rischiato didanneggiare il nostro territorio,quando su diverse emittenti nazio-nali è stata data notizia di un fo -colaio Covid presente a Cortona,quando invece si trattava soltantodi cinque casi, pienamente sottocontrollo. Come succede dall'ini-zio di questa storia continua uningiustificato terrorismo da partedei media, che utilizzano la vi -cenda del Coronavirus strumenta-lizzandola e in tal caso ne ha fattele spese anche il nostro stesso ter -ritorio. Molte strutture ricettivehan no subito delle cancellazioni,questo a dimostrazione che talevicenda ha realmente influito sul

MB Elettronica S.r.l.Zona ind.le Vallone C.S. Ossaia, 35/35P - 52044 Cortona (AR)- Italy

Internet: www.mbelettronica.com

L’Opinione

a cura di Stefano Duranti Poccetti

flusso turistico diretto a Cortona. Amio parere è stata in questo casopronta la risposta del Sindaco Lu -ciano Meoni, che con un comuni-cato stampa nazionale, dai tonicon vincenti e giustamente seccati,ha fatto chiarezza sul fatto. Il problema è che il danno ormaiè stato fatto, quindi adesso non cire sta che sperare che la vicendapas si in sordina. Bisognerà ora ca pire come agirenei confronti di queste emittenti,andando a fondo sulla cosa, percomprendere chi ha diffuso i datie in che termini. Credo sia fonda-mentale far chiaro, per smasche-rare quale sia stato l'er rore scate-nante agli esordi.

Il Covid e il terrorismo che colpisce Cortona

Heitmann ha visitato diversi enti dibeneficenza per capire come illockdown abbia colpito i più vulne-rabili. La crisi dovuta al coronavi-rus è più severa a livello globale epro babilmente rappresenta solol’inizio di una nuova e più grave cri -si. Locked in Beauty | PaoloWoods & Gabriele Galimberti |ItaliaCome appaiono i musei vuoti edeserti, privi di pubblico? PaoloWoods e Gabriele Galimberti hannoavuto l'opportunità di essere gliunici visitatori ammessi in alcunidei musei più importanti d'Italia.Una ricerca nella bellezza con lafinalità di restituire una nuova lucealle opere d’arte e tirarle fuoridall’oscurità in cui erano immerse.Da nord a sud, dalla collezione egi -zia del Museo Archeologico Na -zionale di Napoli al David di Mi -chelangelo dell’Accademia di Fi ren -ze.The Indispensables | DanielEtter | GermaniaChi sono le persone che fannofunzionare un paese? COVID-19 ciha rivelato l'importanza dei lavora-tori essenziali, di coloro che produ-cono e consegnano il nostro cibo, siprendono cura della nostra salute edei nostri figli, di coloro che ven -gono in nostro soccorso quando cen’è bisogno. La gente di tutto ilmondo, collettivamente, ha applau-dito dai balconi infermieri, cassieri,medici e altri lavoratori essenziali. Silenzio | Edoardo Delille |ItaliaFirenze, immobile e deserta, du -rante il lockdown. Piazze e chieseche sembrano uscite da un libro diStoria dell’Arte, dove, perché losguardo non si distraesse dall’archi-tettura, le persone venivano cancel-late. Nel racconto di Delille un cittàspettrale nella sua rinnovata bellez-za dove sembra di udire il silenzio.Le inquadrature dall’altro ricordanolo sguardo dalla finestra, a cui ci haabi tuato l’isolamento casalingo,

immacolati, definiti. Come in undipinto di De Chirico le linee diven-tano definite e lo skyline brillante-mente illuminato. Negli scatti di Si -mon Norfolk c’è una Londra pura eimmacolata così come non l’aveva-mo mai vista.2METRES: Ritratti mascherati aRidley Road | Gideon Mendel |UKGideon Mendel realizza una serie diritratti fotografici al Ridley RoadFood Market durante il periododella pandemia di coronavirus e dellockdown. A terra le marcature ros -se sulla strada sono state tracciatein seguito alla decisione del consi-glio comunale di Hackney di indica-re i due metri di distanza socialeconsigliati per gli acquirenti. Fotocon un'inquadratura costante checatturando le diverse comunità chesi sovrappongono in questo spazio,spe rando di dare un senso di qual -cosa di unico, locale e globale allostesso tempo.Turni di vita o di morte | An -drea Frazzetta | ItalyNel Nord Italia lacerato dal corona-virus, gli ospedali sono diventati laprima linea di una guerra estenuan-te. Gli ospedali hanno aumentato lacapacità delle terapie intensive,riempito interi reparti di respiratori,stipato nei corridoi letti e bomboled’ossigeno. Dottori, infermieri, pa -ra medici e volontari non hannoavu to altra scelta che lavorare gior -no e notte, concedendosi pochissi-mo riposo. Una serie di ritratti rea -lizzati da Andrea Frazzetta ne resti-tuisce la fatica, l’impegno, la passio-ne e i momenti di sconforto. In unaparola, la quotidianità. Pandemic of Social Inequality |Nanna Heitmann | RussiaDopo sei settimane di lockdown, aMosca la gente è a corto di soldi.Quasi la metà della popolazionenon dispone di risparmi o ha soloquanto basta per sopravvivere perun mese. Le persone che già vivonoin condizioni precarie sono quellepiù colpite dalla pandemia. Nanna

Soc. Agr. “La Calonica” S. R. L. - Sede Legale: C.S. Pietraia, 25 - 52044 CORTONA (AR) Uffici Cantine : Via della Stella, 27 - 53045 VALIANO DI MONTEPULCIANO (SI)Tel e Fax +390578724119 - www.lacalonica.com - E-mail : [email protected]

Il Cortona On The Move è partitoda pag. 1

restituiscono ancora di più il sensostasi e di tempo sospeso.La nuova fine del mondo |Luján Agusti & Nicolás Deluca |ArgentinaIl COVID-19 raggiunge l’estremosud del pianeta provocando conse-guenze anche nelle terre piú incon-taminate. La causa esatta della ma -lattia ancora non è chiara, ma nonc’è dubbio che sia legata alle azionidannose degli umani nei confrontidella natura. Tutto è connesso, eforzare quell’equilibrio è pericolo-so. La natura è il nostro rifugio, e lanostra risorsa più preziosa. “La nuova fine del mondo” è un do -cumentario ibrido che esplora, at -traverso fotografia e video, le traccecreate dalla pandemia nella città piùa sud del mondo. Next stop | Daniele Ratti | ItaliaGli autogrill italiani come cattedralinel deserto, come quei ranch sper -duti nel nulla delle grandi pianureamericane che sembrano aspettarequalcuno che non passa quasi mai,quasi più simili a un rendering chea un luogo reale. Daniele Ratti pernove giorni ha girato le autostradeda sud a nord, da est a ovest, incon-trando pochissime auto e ha foto -grafato una cinquantina di autogrill,questi “non luoghi” che siamo abi -tuati a vedere pieni di gente e che, aitempi del coronavirus, sembranoaver perso il loro senso. Afuera | Luis Cobelo | SpagnaDalla prospettiva di una terrazza cheoffre uno sguardo a 180 gradi sullacittà, Luis Cobelo racconta il lo -ckdown di Barcellona. Un lavorovideo che esplora l’umanità nellesue nuove abitudini e i nuovi luoghidi incontro e socialità a distanza:tetti, balconi, finestre. Alcuni si ba -ciano o si abbracciano, altri si li mi -tano a parlare, molti fanno qualchetipo di esercizio fisico, guardanol’orizzonte, giocano a palla, prendo-no il sole, si fanno selfie. COndiVIDendo 19 | MattiaCrocetti | ItaliaA causa del lockdown alcune fa mi -glie sono riuscite a riunirsi, magaridopo tanto tempo. Altre sono ri ma -ste separate, con membri isolati inluoghi remoti e lontani dagli affetti.Il concetto di convivenza si è cosìmodificato, creando nuovi rapportidi condivisione forzata, con usonuovo degli spazi, nuove abitudini,emozioni e paure. COndiVIDendo19 è un progetto fotografico e so -ciale che racconta, in maniera col -laborativa, la convivenza dei cittadi-ni italiani durante l'emergenza sa -nitaria.Contingency Plans | Mattia Bal -samini | ItaliaSecondo le norme imposte dal Go -verno le attività economiche italianenon essenziali si sono fermatedurante l’emergenza dal COVID-19.Quelle considerate non strategichecon reattività, ingegno e spiritosolidale si sono rese disponibili areinventarsi e appoggiare lo sforzocomune. Mattia Balsamini fotografale eccellenze italiane che hannodeciso riconversioni industrialirepentine, produzioni di emergen-za, turni di lavoratori volontari chehanno accettato il rischio di farvivere fabbriche chiuse per crearegel igienizzanti, mascherine, visiereprotettive, bombole di ossigeno erespiratori.Diario: il libretto sanitario diNew York | Gaia Squarci | USAGaia ritrae uno spaccato di un'espe-rienza intensamente intima dellacrisi sanitaria in giro per Man -hattan, nel Bronx, nel Queens eBro o klyn. Ben consapevole dellacom plessità e vulnerabilità delsistema di welfare negli Stati Uniti, ètestimone in prima persona diquan to le risorse mediche sianocom promesse e di come il tessuto

di una società disuguale subisca leconseguenze di un'emergenza diquesto tipo. Le sue immagini sonoaccompagnate da annotazioni dalsuo diario, che ci avvicinano ai temiaffrontati e ci offrono uno spazio diriflessione su questioni che vanno aldi là dell'attuale crisi sanitaria.

No Place Like Hope | MicheleSpatari | ItaliaAll'inizio di marzo 2020, con i nu -meri incalzanti in Cina e in Europa,il Sudafrica ha scoperto il suo Pa -ziente Zero e la frenesia per conte-nere il panico e la corsa ai riforni-menti sono state affiancate da uninevitabile lockdown. Strade de -serte, acquisti compulsivi, panico ecoprifuoco. Il sibilo dei veicoli dipattuglia dell'esercito sudafricano ele familiari luci blu della poliziahanno riempito le strade di Jo -hannesburg. Ai margini della so -cietà il distanziamento fisico è statoimposto con bastoni e proiettili digomma sparati a distanza ravvicina-ta. I sogni di Roma | Mo Scarpelli |ItaliaI Sogni di Roma esplora la resilien-za della nostra immaginazione neitempi imprevedibili della pandemia,raccontata dai romani attraverso isogni che hanno fatto nell'arco di50 giorni di rigida quarantena. Levoci dei romani in questa serie dicinque cortometraggi ci mostranoun esercizio di sopravvivenza. Isognatori hanno registrato le lorovoci da soli, chiusi in casa loro, inuna posizione simile a quandosognavano, e a volte subito dopo unsogno. Trasmettono i fatti – immagi-ni, suoni e sensazioni - accaduti neiloro sogni più intensi durante illockdown. Urtümliches Bild | Silvia Bigi |ItaliaLe immagini oniriche sono le prota-goniste di Urtümliches Bild. L’au -trice rivolge l’attenzione a questeimmagini interne, partendo dallacreazione di un archivio dei sognifatti durante i mesi di confinamentoe raccontati da persone provenientida ogni parte del pianeta, per poicodificarli attraverso un algoritmodi apprendimento automatico -ad -destrato a produrre immagini sullabase di input testuali. Le immagini,imperfette, surreali, prive di regolefigurative e prospettiche, sono fruttodella combinazione di archivi edatasets del nostro mondo.En ce moment | Serena Vittorini| Belgio“In questo momento, ho paura.Non mi sento sicura. Vorrei sentirtivicina.” È l’incipit con cui inizianoalcuni dialoghi tra Serena Vittorini,protagonista e regista di En cemoment e Ophélie, la giovane don -na francese con cui sceglie di con -dividere il lockdown, mentre traloro inizia una storia d’amore.Realizzando dei video all’interno diun appartamento di Bruxelles, leprotagoniste vivono un’intensa ecomplessa relazione in cui emergo-no paure e diffidenze, retaggio deirispettivi vissuti, trasformando lanarrazione filmica in un’opportunitàdi rileggere le domande esistenzialie i dubbi che le relazioni portano inogni tempo e a ogni età. SEEN FROM SPACE I Earth anddeep spaceIn collaborazione con ESA

Lungo le antiche mura di Via Roma,immagini dei satelliti che osservanola Terra raccontano alcuni aspettidel lockdown: il silenzio della la -guna di Venezia per l’assenza divaporetti, la riduzione della concen-trazione di biossido d’azoto in Indiaed Europa, le flotte di aerei rimasti

in parcheggio. Nelle arcate delTeatro Signorelli, immagini satellita-ri di nebulose e stelle lontane dialo-gano con quelle dei paesaggi terre-stri. Mentre la pandemia da COVID-19 provoca cambiamenti nella no -stra vita quotidiana, l'ESA si staoccupando di come lo spazio puòaiutare a migliorare la vita sullaTerra.

L’ESA è l’Agenzia Spaziale Europeaattiva in ogni settore dell’attività spa -ziale, che mette i benefici derivantidallo spazio a disposizione sia delleaziende sia delle persone nella loroquotidianità. L’ESA sostiene l’esplorazione e l’uti-lizzo dello spazio a scopi pacifici.Istituita nel 1975, da oltre 40 annipromuove gli interessi scientifici eindustriali dell’Europa nello spazio.www.esa.intPremio Canon Giovani FotografiIl silenzioso battito delle loromani | Davide Bertuccio | ItaliaDavide Bertuccio racconta una vitadi oggi, segnata dal passare deltempo e dalle esperienze di unindividuo che potrebbero esserequelle di ognuno di noi, con laparticolarità che Claudio, uomo dispettacolo e circense, necessita de -gli applausi che ora non ci sonopiù. L’arrivo del COVID-19 rende la suaesistenza ancora più fragile e solita-ria, e le immagini messe insiemedal fotografo raccontano proprioquesto vuoto.

Laura Lucente

PRONTA INFORMAZIONEFARMACIA DI TURNO

Turno settimanale e notturnodal 13 al 19 luglio 2020Farmacia Chiarabolli (Montecchio)Domenica 19 luglio 2020Farmacia Chiarabolli (Montecchio)Turno settimanale e notturnodal 20 al 26 luglio 2020

Farmacia Centrale (Cortona)Domenica 26 luglio 2020Farmacia Centrale (Cortona)

Turno settimanale e notturnodal 27 luglio al 2 agosto 2020Farmacia Bianchi (Camucia)

GUARDIA MEDICACamucia, Casa della Salute 0575/30.37.30

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sibilità che le sono proprie. Molte sono state le iniziative

intraprese, sia di carattere interna-zionale, sia di carattere nazionalee territoriale, talune portate avantiin collaborazione con altri clubso istituzioni del territorio, altresingolarmente, ma sempre conattenzione a tutti i risvolti organiz-zativi, con risultati di eccellenza edi massima visibilità, e per lo piùcon il patrocinio del Comune diCortona, che ha visto il nostroSindaco molto presente e gratifi-cante, e a cui doverosamente ilClub rivolge il proprio ringrazia-mento.

L’annata appena conclusa haofferto un vero, grande servizio invari settori, quali la valorizzazionedel territorio, la cultura, l’arte,l’educazione alla salute, l’attenzio-ne ai molteplici bisogni: è stataripercorsa attraverso i vari servi-ces e le varie collaborazioni, fracui va annoverata quella, costantenegli anni, con la Fraternita LaicaDomenicana, con la quale si aprì,il 27 Luglio dello scorso anno,l’annata lionistica 2019-20, isti -tuendo ed inaugurando a Vaglie,con la presenza del Sindaco Lu -ciano Meoni, il Sentiero Pier Gior -gio Frassati, percorso TeverinaBassa-Poggioni, in collaborazionecon la Montagna cortonese.

A seguire, il 3 di Agosto, nel -l’ambito del programma “Lionscampi e scambi giovanili”, furonoaccolti a Cortona, in collaborazio-ne con il Lions Club ValdichianaHost, sessanta ragazzi, di cui trenta

disabili, provenienti da varie partidel mondo, che sfilarono in ViaNazionale ciascuno con la propriabandiera, per assistere poi , inPiazza Signorelli,ad un efferve-scente spettacolo folcloristicoofferto con la consueta bravuradalla Compagnia “Il Cilindro”.Gran di momenti vissuti con ilcoinvolgimento della cittadinanzasi sono ripetuti anche nell’Au -tunno, toccando tematiche dispessore culturale come l’arte, oeducando alla salute, anche attra-verso giornate dedicate interamen-te al servizio, quale il 10 Novem -bre 2019, giornata organizzata inocca sione della settimana Mon -diale di prevenzione sul Diabete,con screening gratuito alla popo -lazione locale.

Preminente è stata l’attenzionerivolta ai giovani, con l’attuazionedei grandi services internazionali,quali l’educazione alla pace, per -seguita mediante la proposta, ri -volta ad alunni di terza media,della realizzazione di un posterche la raffiguri, premiandone poi imigliori, ma anche di altrettanto

importanti services nazionali, qua -li il “Progetto Martina”, che parlaai giovani di tumori e di educazio-ne alla salute mediante un adegua-to tenore di vita.

Non sono mancati momentiforti dedicati all’educazione civica,in ricordo e celebrazione di per -sonaggi della città morti per lacoe renza ai grandi valori, quali ilcarabiniere Domenico Capannini,solennemente ricordato attraversola presentazione del libro di Ma -nola Solfanelli e Sara Fresi, daltitolo “In memoria di DomenicoCapannini decorato di medagliad’argento al valore militare”.

L’improvvisa chiusura, im po -sta dal ben noto diffondersi dellapan demia Covid19, ad ogni mani -fe stazione e contatto, ha visto ilclub non perdersi d’animo, maraccogliersi sotto la guida delGoverna tore dott. Pierluigi Rossi,concentrando, assieme a tutti glialtri clubs della VII Circoscrizione,le proprie energie in servizi divolontariato e donazione di ge -neri alimentari (quantificabili peril nostro club in circa sei quintalida distribuire a famiglie bisognoseattraverso la Caritas “Cristo Re” diCamucia), nonché nella donazio-ne di un ventilatore polmonare,consegnato il 29 Mag gio, con ce -rimonia cui era presente lo stessoGovernatore, all’O spedale San Do -nato di Arez zo.

Molti e di grande rilievo i ser -vices rimasti in sospeso, fra cui lapremiazione dei vincitori nel con -corso di poesia “Molteplici visionid’amore”, o l’incontro con ValdoSpini, per la presentazione dellibro da lui scritto in collaborazio-ne con il padre Giorgio Spini, daltitolo ”Dalla riscoperta di Calvinoal Fronte dell’VIII Armata”, ma il

nuovo Presidente, nel propriodiscorso programmatico, ha pro -messo di consentirne la prosecu-zione alla stessa presidente uscen -te, ed ha manifestato il propriointeresse a proseguire nelle lineeprogrammatiche, ispirate a servi-ces internazionali e nazionali, checaratterizzano ormai costante-mente l’attività del club, ma nellostesso tempo di privilegiare lapromozione della città e del terri-torio, riscoprendo e valorizzandoangoli dimenticati e trascurati,contribuendo al conseguimento dirisultati che sviluppino sempre piùbellezza ed armonia, fattori deter-minanti per una città e per unterritorio che guardano con atten-zione sempre maggiore al loropassato, per creare nuovi interessiartistici e culturali a residenti eturisti.

Un programma, dunque,quanto mai allettante, che lasciaspazio alla collaborazione e allacreatività di ogni singolo socio.Buon’annata a Pierangelo Casini, econ lui a tutto il Club!

Clara Egidi

L’ETRURIA N. 13 CULTURA

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20 luglio 2020

(Prima parte)Giuseppe Pompili nacque il 22marzo 1880 a Metelliano, nellavilla di famiglia, figlio di PompilioPompili ed Emma Becherucci. Ein questo luogo visse tutta la suainfanzia, insieme ai fratelli Maria eFrancesco: un periodo spensieratoche spesso ricorderà nelle suelettere. Compì i primi studi priva-tamente, sotto la guida di DonFrancesco Basanieri divenuto poicanonico della cattedrale di Cor -tona. Le memorie di quegli anni

sono scarse, ma possiamo ipotiz-zare che la guida di Don Fran -cesco abbia avuto un certo pesoper il formarsi della vocazione nelgiovane Pompili, che fu precoce edecisa. Nel 1895 Giuseppe entrònel Seminario Romano come con -vittore e fu ammesso al V Gin -nasio: ma una grave malattia loco strinse a uscire dal convitto ed acontinuare gli studi da esterno.Nel 1901 entrò nel PontificioSeminario Francese poi frequentòl’Università di S. Apollinare. Nel 1902 ricevette il Suddiaconatoe poco dopo il Diaconato: il gior -no 1 aprile 1903 venne ordinatosacerdote nella Basilica di S.Giovanni in Laterano. Nel 1905portò a termine gli studi universi-tari ottenendo la “licenza” inFilosofia e Teologia per poi lau -rearsi in Diritto Canonico. Nel1908 accaddero numerosi fattidestinati a imprimere un indirizzodeterminante nella sua vita: innan-zitutto la morte del padre, nel me -se di aprile, a Metelliano, checostituì per lui l’inizio della fine diquella integrità familiare cosìprofondamente impressa nella suaanima, poi , nel mese di giugno, lachiamata a far parte della famigliaPontificia con il titolo di CameriereSegreto soprannumerario e la

qualifica di Monsignore, infine lapartenza per la Turchia dove rima -se fino alla morte, tranne rari ri -torni in terra natia. Uno di questi ritorni avvenne perla morte della madre, nel 1910:anno terribile che vide anche lamorte della sorella Maria e delcognato Rodolfo. Il 23 agosto diquell’anno era di nuovo a Co stan -tinopoli affranto dai lutti che ave -vano travolto la sua famiglia diorigine che in due anni si erapraticamente azzerata. Possiamoquindi affermare che la vita diMons. Giuseppe Pompili si svolsetutta in Turchia a causa della suamissione religiosa: ed in tempicerto non facili per i fermentipolitici e sociali che proprio inquegli anni attraversavano il Paesedefinito “il grande malato d’Eu ro -pa”. Già nel 1908 il partito deiGio vani Turchi aveva preso inmano la cosa pubblica costringen-do il Sultano Abdul Hamid adabdicare, cosa che avvenne l’annoseguente. Altri pezzi dell’Impero siperdevano: la Bulgaria si dichiara-va indipendente poi, nel 1911l’Italia dichiarava guerra alla Tur -chia e col Trattato di Losanna (Ot -to bre 1912) otteneva la Tripo lita -nia e la Cirenaica. Con la GuerraBalcanica altri parti dell’Impero sismembrarono. Il partito dei Giovani Turchi nonfece pesare discriminazioni sullaChiesa cattolica: il Delegato Apo -sto lico per gli Orientali, Mons.Vincenzo Sardi, giunto a Costan -tinopoli nel 1908, ricevette addirit-tura il loro omaggio. Fu in questo ambiente ribollentedi conflitti che giunse Mons. Pom -pili, nominato Vicario Ge neraledel Vicariato Apostolico e Segre -tario della Delegazione Apostoli -ca. La nomina a Visitatore Apo sto -lico a Smirne giunse solo piùtardi. La scelta di Giuseppe Pom -pili per questi incarichi era capita-ta casualmente , dopo un incontrocon Mons. Vincenzo Sardi avvenu-to in Terra Santa nel 1907: all’altoprelato il giovane Pompili cosìeducato e preparato era piaciutosubito e non aveva esitato a richie-derne la presenza in Turchia.Giuseppe Pompili rimase in Tur -chia per dodici anni e dovettepossedere ed usare tatto, riserva-tezza, fermezza ed autorità perdisbrigarsi in un mondo così diffe-rente e pieno di contraddizioni. Lasua vita fu dunque intensa mapurtroppo di breve durata.(continua)

Piazza Signorelli, 16 - 52044 Cortona (Ar) - Tel./Fax 0575-62.984

Camilli

di Isabella Bietolini

Religiosi cortonesi nel mondo

Entrando nella Basilica di SantaMar gherita e attraversando la na va -ta centrale che ci porta fino all'alta-re maggiore dove si conserva l'Ur -na con il corpo incorrotto dellaSanta patrona, abbiamo incontratole quattro statue di Amalia Duprè(Firenze, 26 novembre 1842 - 23maggio 1928) realizzate tra il 1882ed il 1886. Questa che analizziamoè l'ultima ed è situata nel corridoiosinistro, dopo quella di San LuigiIX, posta davanti a Santa Chiara.

L'opera originale raffigurante SanFrancesco fu realizzata dal maestroGiovanni Duprè, padre di Amalia,nel 1882 per la Cattedrale di Assisinel centenario della nascita delSanto e questa che ammiriamo nel -la Basilica di Santa Margherita aCortona è la copia realizzata daAmalia Duprè tra il 1882 e il 1886e donata alla Chiesa insieme aglialtri tre esemplari. La statua in gesso è alta circa due

metri e raffigura il Santo con la te -sta reclinata verso il basso e lebrac cia incrociate in segno di pre -ghiera. Vestito con il saio france-scano che lo contraddistingue, ilpo verello di Assisi è inserito nell'e-dicola gotica sormontante il ca pi -tello corinzio come possiamo ve -dere anche nelle altre tre operedel la Duprè.Francesco d'Assisi (Assisi, 1181 o1182 - Assisi, 3 ottobre 1226),com patrono d'Italia insieme aSanta Caterina da Siena, è certa-mente il Santo più conosciuto e ve -nerato, colui che con la sua innova-tiva spiritualità ha impresso unasvolta indelebile nella storia dellaChiesa e del cristianesimo occiden-tale. Dopo una vita giovanile in par -te anche dissoluta, la sua conver-sione è contraddistinta dal denu -darsi nella pubblica piazza perrestituire al padre Pietro Bernar -done persino i vestiti di dosso. Ungesto clamoroso che costituisce unpunto di frattura non soltanto nellavita di Francesco, ma anche inquella delle coscienze di tanti uo -mini del tempo, tanto che l'Ordineda lui fondato (la cui Regola fuapprovata oralmente da PapaInnocenzo III nel 1209 ed ufficial-mente da Papa Onorio III nel1223) ebbe sin dagli esordi unincredibile, e forse inatteso, nu -mero di aderenti, disposti a rinun-ciare a tutto in nome di un ideale divita che oggi appare lontano dallanostra esistenza immersa nella so -cietà dell'apparenza e del consu -mo. Eppure ancora oggi, ed è que -sto elemento di ulteriore sorpresa,la famiglia francescana è capace diattirare la vocazione di tanti gio -vani, illuminati dalla luce di quelpic colo uomo (come ce lo rappre-senta Cimabue in un affresco dellaBasilica inferiore di Assisi) chesplende ancora nei nostri cuoripur dopo tanti secoli di distanza.

Uno sguardo ai tesori della nostra terra

di Olimpia Bruni

San Francesco d’Assisi

Mons. Giuseppe Pompili, Visitatore apostolico a SmirneDomenica 5 Luglio, inun’atmosfera di grandesicurezza, all’aperto,con tutte le precauzionipre viste ormai dal co -

pione Covid 19, il Lions Club Cor -tona Corito Clanis ha celebrato ilPassaggio della Campana, e, per laprima volta, vede avvicendarsi unuomo alla guida del Club, nellapersona dell’architetto PierangeloCasini. Una svolta davvero storicaed epocale, dalla quale il clubattingerà sicuramente nuova linfa!Presenti alla conviviale la massimaautorità del Lionismo toscano,

ovvero il Governatore del Di -stretto 108La, dott. Pierluigi Rossied il Presidente di Zona Q, Da -niele Fabiani. E’ stato un annoparticolarissimo quello che si èappena concluso, e che ha visto altimone la dott.ssa Rita Novelli, cheha saputo guidare il club con ladeterminazione, ma anche con laraffinata cultura, gentilezza e sen -

Giotto, S. Francesco, Assisi

S.Francesco di Amalia Duprè

Lions Club Cortona Corito Clanis

Passaggio della Campana

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L’ETRURIA N. 13 CULTURA 20 luglio 2020

Era nato a Cortona il 16ottobre 1935. Come tanticortonesi aveva dovutoemigrare per lavorare.Così si è trovato a Sassari

nel 1956 nell’Arma come Cara -binieri a cavallo. Per motivi disalute aveva dovuto lasciare questa

Fernando Gnozzi “il cortonese” oggi riposa nel Cimitero di Cortona

Sicurezza Ambiente e sul LavoroToscana - Umbria

Sede legale e uffici:Viale Regina Elena, 70

52042 CAMUCIA (Arezzo)Tel. 0575 62192 - 603373 -601788 Fax 0575 603373

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06128 PERUGIATel. e Fax 075 5056007

professione e nel 1960 è entratonell’Ammini stra zio ne Beni Cultu -rali come restauratore, atti vità cheha svolto fino alla sua pen sione. E’stato molto apprezzato per il suolavoro ed ha realizzato numerossi-mi importanti restauri.

Aveva nel sangue la pittura; ilsuo maestro è stato Antonio Man -ca, famoso artista del ‘900 sardo.Ha dipinto con passione e succes-so. Presentiamo due qua dri, Icara binieri a cavallo, la sua pas -sione, e un quadro che ha regala-to all’Ospedale di Cortona. Dasem pre firmava le sue opere conlo pseudonimo “Il cortonese”.

Per sua volontà, dopo lamorte, il figlio ha portato le sueceneri nel cimitero di Cortona.

Ha amato tanto la sua terrada voler esservi sepolto.

E.L. Cento anni fa

Come tutti sappiamo la GrandeGuerra fu combattuta al confineitaliano nord orientale, con relati-ve distruzioni e devastazioni, mal’onda lunga delle sue disastroseconseguenze riuscì a colpire an -che il territorio cortonese, soprat-tutto il paesaggio, la sua stupendamontagna, perché grande era lanecessità di legname da destinarealle industrie, alla logistica e alletruppe, senza dimenticare chel’Italia dipendeva quasi interamen-te dalle importazioni estere, so -prattutto quelle austriache. Cosìfu rono abbattuti i boschi delle re -gioni limitrofe ai combattimenti edal 1916 anche di quelle più lon -tane come Toscana, Umbria, La -zio, Molise e Calabria. Stessa sortetoccò anche al nostro S. Egidio elo testimonia questo racconto diFarfallino. Dall’Etruria del 25 lu -glio 1920: “Nella notte ancorpro fonda d’un giorno della scor -sa settimana m’incamminai,accompagnato da due baldi gio -vani, verso l’Eremo di S. Egidio.Passando per il luogo dell’infeli-ce pineta, tagliata miseramenteda qualche anno, ebbi un sensoprofondo di sconforto e mesti-zia. Tutto è abbattuto, tutto èdeserto in quel mistico monteche vide ed ospitò per secoli tan -ta spensierata gente che lassù,sot to l’ombra perpetua, ritraevail conforto e la pace per breviore. Arrivai, dopo varie soste, al -l’Eremo proprio nell’istante incui il sole, sorgendo come in untrionfo d’oro, illuminava le vettedei monti dapprima confusi colcielo nel buio solenne. Entrainel sacro recinto chiedendo o -spi talità al primo monaco chein contrai. Nel ritorno, e dopoaver visitato attentamente queiluoghi oltre il monastero, in cuipiangono per sempre i ceppiresinosi degli abeti colossali, eb -bi un nuovo incontro con il mo -naco gentile che dietro le mie la -gnanze per tanta rovina causatadal taglio totale degli abeti, miri spose che egli stesso avevapian tato su quelle alture benquarantamila pianticelle. Pocodopo raggiunsi la Villa Farina,

ma essendo prestissimo non vol -li disturbare i proprietari che sitrovano lassù in villeggiatura. Lavilla grandiosa e nuova, sembraeretta tra i campi a piè d’unmonte prima del suo folto boscodi strutto pur esso in tempo dellaguerra. L’avv. Emilio Farina pe -rò, che tanto gelosamente tenevai suoi pini e tanto a cuore ha ilrimboschimento, ha denunciatochi ordinò il taglio delle piante esperiamo che dopo la sicuravittoria imponga il rimboschi-mento di tutta quella zona e sifacciamo venire le piante, serealmente mancano in Italia,an che dall’Estero. Visitati dun -que quei paraggi graziosi sotto iltruce sguardo di un montanaroche forse prospettava in me tipoinfido benché il mio personalesia abbastanza esile ed il fisicomacilento, passai alla ex villaFerretti. Questo edificio di stilesvizzero, per incuria del pro -prietario, sta rovinando nei ser -ramenti. Le finestre sono guastedai geli e dal caldo, nessuna o -pera umana sembra ripararloda eventuale rovina. Ai piedidel la villa si stende una giovanepineta tra cui serpeggiano ar -tistici viali. Al di sopra, e per lospazio di qualche chilometro,sono piantati da poco i pini checrescendo daranno un nuovomagnifico incanto, fusi nel foltodegli elci e delle ginestre. Al ri -torno, il sole quasi scottante mifece trattene dal Riccio, il quale,con somma premura e gentilez-za, m’invitò a dissetarmi al Ci -sternone e riposare all’ombrad’un forno…”. Mario Parigi

Farfallino in giro

In queste lunghe giornate diinizio estate, in attesa di ria -prire il suo noto albergo-ri -storante Portole, fermato co -me tanti altri dalla pandemia

del Covid-19, Franco Lunghi si èdedicato al restauro e alla puliziadel monumento a don FrancescoChiericoni, parroco di Tornianell’Ottocento e noto poeta dialet-tale con il nome di MarangueloneCerro da Tuorgna.Il monumento, eretto da Franconegli anni della sua gioventù as -semblando due grandi massi del -la nostra pietra serena posti sulmuro di confluenza del bivio perCasale e Tornia, fu benedetto inuna domenica mattina dei primianni 1990 dall’indimenticabiledon Antonio Anderini ed inaugu-rato dall’allora sindaco di CortonaIlio Pasqui.Una folta vegetazione in questiultimi anni aveva nascosto questospartano monumento alla vista deipassanti e Franco ha provveduto aliberarlo e a rinfrescare con ver -nice nuova la scritta “I torniesiriconoscenti posero”.E’ un atto di amore alla nostramontagna cortonese che, in questigiorni di un’estate diversa e sottoscacco per la pandemia sanitariadel coronavirus, segnaliamo vo -lentieri per invitare tutti i cortonesia salire al fresco di Portole, doveFranco, la sua figlia Elisa e il suogenero Daniele li aspettano con ipanini e le bevande del loro ri no -mato bar e alimentari, ma anchecon le letture delle poesie di Ma -ranguelone, che tanto fece per lanostra montagna nella sua attivitàdi sacerdote montagnino ottocen-

tesco.Don Chiericoni, prete di carattereschietto e libertario, di idee pa -triottiche, dalle autorità religiosefu relegato nella parrocchia mon -tana di Tornia, ma da buon rivolu-zionario risorgimentale non rin -negò le sue idee per un’Italialibera ed indipendente e non solosi prodigò nell'elevazione cultura-le dei suoi fedeli , ma si dedicòcon successo alla scrittura dipoesia in vernacolo, identificando-si con il personaggio da lui creato,Maranguelone, Cerro da Tuorgna.I dissidi con le autorità civili corto-nesi di allora lo allontanarono an -che da Tornia e lo fecero morireesiliato a Vernazzano di Tuoro,altro borgo montano sperduto sulLago Trasimeno nella vicina Um -bria.I versi patriottici riportati nellatarga, che sono leggibili anchenella foto di corredo, si traduconocosì: "Fate festa, suonate, accen-dete falò: Leopoldo II (Tenten -none) che dominava a Firenze sene è andato e non tornerà".Insomma, la nostra montagnacortonese non è solo Sant’Egidio,dove lodevolmente oggi l’Ammi -nistrazione comunale sta investen-do risorse e progetti, ma anchetanto altro a partire proprio dallastupenda, storica terrazza di Por -tole.Un grazie di cuore a Franco Lun -ghi per questo suo atto di amorealla nostra storia montagnina e diconcreta, fattiva collaborazione trapubblico e privato. Questa è la sussidiarietà vera incui credere e da diffondere a pie -ne mani. Ivo Camerini Ormai se ne parla da di -

versi mesi certamente iltema è molto importantee riguarda non solo lastazione e il suo eserci-

zio ferroviario, ma anche e soprat-tutto il beneficio commerciale chegenera su tutto il territorio circo-stante una fermata per i treni A.V..

Vediamo di analizzare dal pun -to di vista tecnico l’idea, condivisi-bile, della richiesta a Tre nitalia diuna fermata a Terontola del Frec -ciarossa, Perugia-Milano e vice -ver sa, che transita attualmente allastazione di Terontola-Cortona. Rete Ferroviaria Italiana (GruppoFSI), ha avviato nel 2016 un nuovoprogramma di riqualificazionedelle stazioni sulla base di 3 prin -cipi fondamentali: • adeguamento normativo;• riqualifica funzionale dell’inte-ro complesso di stazione;• consolidamento del brandaziendale.

Se da un lato ha proceduto,co me in passato, ad innalzare imarciapiedi, installare gli ascenso-ri e rifare l’impianto di illumina-zione, dall’altro ha deciso di inse -rire questi interventi all’interno diun programma di riqualificazionedi più ampio respiro: il progetto“Easy Station”, comprendente cir -ca 600 stazioni previste in un arcodi Piano Industriale 2017-2026.

Le stazioni sono tornate adessere un servizio a disposizionenon solo dei passeggeri ma, an -che, della collettività.

In questo “nuovo concetto diriqualificazione” è stata data moltaimportanza all’intermodalità: lesta zioni devono essere Hub Inter -modali di una mobilità integrata:con la riqualifica dei piazzali distazione attraverso la realizzazionedi zone di attesa taxi, aree kiss&ri -de, stalli per l’attesa di bus e/opullman urbani/extraurbani, rea -liz zazione di bici park.

Come accennato in preceden-za, la priorità è stata data all’ade-guamento normativo e alle “Spe -cifiche Tecniche di Intero pera bi -lità per l'accessibilità del sistema

fer roviario dell'Unione Europeaper le persone con disabilità e lepersone a mobilità ridotta” (STI-PRM 2014), con l’innalzamento aquota 55cm dei marciapiedi peragevolare la salita dei passeggeri,la realizzazione di ascensori, nuo -vo impianto di illuminazione aLED ad alta efficienza energeticache permettono il giusto grado diluminanza, l’abbattimento dellebarriere architettoniche, la realiz-zazione di percorsi tattili e l’inseri-mento di mappe e targhe tattili perdisabili visivi, la realizzazione diparcheggi per disabili in corri-spondenza dell’ingresso di stazio-ne, la realizzazione di servizi igie -nici in tutte le stazioni. Oltre aquesti interventi, RFI ha procedutoalla sostituzione della segnaleticafissa e variabile per i passeggeri,alla IaP (Informazioni al pubblico-messaggi sonori e monitor) eall’arredo di stazione secondo leLinee Guida aziendali in vigore.

Dal punto di vista architettoni-co gli interventi, tuttora in corso,riguardano la riqualificazione disottopassi di stazione, pensiline,fabbricati viaggiatori, aree aperteal pubblico attraverso, anche, unariqualifica funzionale (nuovi ac -ces si nei fabbricati viaggiatori).

Nella maggior parte dei casi,trattandosi di fabbricati viaggiatorie/o pensiline con forte valenzastorica-architettonica, si è trattatodi restauro conservativo e recupe-ro con progetti studiati in accordocon le Soprintendenze locali.

Tornando al problema dellarichiesta di una fermata del Frec -ciarossa, ritengo che sia necessa-rio che la stazione di Terontola-Cortona sia inserita, come prio -rità, nel programma sopra descrit-to, “Easy Station” di RFI, allo sco -po di avere una stazione finalmen-te riqualificata in tutti i suoi aspettie soprattutto accessibile anche aquelle persone con disabilità ri -dotta, tutto questo permetterà chele richieste in un prossimo futuropossano essere sicuramente meri -tevoli di attenzione.

Arch. Paolo Mori

La stazione di Terontola-Cortona e la richiesta della fermata del Frecciarossa

restaurato il monumentoa Francesco Chiericoni

L’Eremo di S. Egidio - Le ville Farina e Ferretti

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L’ETRURIA N. 13 TERRITORIO 20 luglio 2020

Settanta anni e tre genera-zioni di agenti immobiliaria servizio della comunitàdi Cortona e non solo. Lasto ria della famiglia Alun -

no ha radici lontane e oggi conti-nua instancabilmente il suo cam -mino di crescita.

A raccontarci tutti i passaggidella storia dell’azienda di famigliaè l’ultimo anello della catena,Giovanni Alunno che porta gelosa-mente il nome del capostipite.

È infatti nonno Giovanni a da -re il via al cammino di casa Alun -no. Era il 1950 quando la sua in -tuizione imprenditoriale lo portònelle piazze a fare da trait d’uniontra compratori e venditori di case.

“L’immobiliare diventa il suopane quotidiano e sempre di piùviene cercato e sfruttato nelle trat -tative”, ci racconta il nipote. “Lasvolta importante arriva negli anni’70 quando la grande societàsvizzera immobiliare Cuendet locontatta perché alla ricerca diimmobili e casolari abbandonati.Erano anni in cui i proprietariterrieri avevano lasciato le campa-gne in favore di un ritorno in cittàe anche nel territorio cortonesec’era un surplus di queste tipolo-gie di abitazioni che oggi invece

sono ricercatissimi”Giovanni Alunno senior ne fa

na scere un business. La suaazienda cresce e si struttura.

Persino Frances Mayes gireràin lungo e in largo per il territoriocortonese insieme a lui per cer -care la casa dei suoi sogni.

“L’affare poi non si concluse -racconta oggi il nipote Giovanni -ma è rimasta una amicizia intensacon la mia famiglia. La scrittrice,

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pIETrAIA70 candeline per l’Agenzia Alunno Immobiliareche tanto ha dato a Cortona, nonmanca di raccontarmi quantoancora si ricordi il dolore dellegambe per aver camminato e vi -sitato con mio nonno tantissimepro prietà. Per lui trovare la casaperfetta era una missione: volevache il compratore si rendessecon to di tutto ciò che poteva of -frire il mercato prima di fare unascelta”.

Accanto al capostipite Gio van -ni Alunno c’è il figlio Paolo chesegue fin da piccolo con attenzio-ne l’attività di famiglia. È lui aportare avanti l’immobiliare allar-gando gli orizzonti già negli anni’70 anche all’edilizia. Sono annid’oro per il mercato e la famigliaAlunno mette in piedi un’attivitàche dà lavoro a tantissime mae -stranze.

Per 30 anni il filone delle co -struzioni è andato di pari passoall’immobiliare.

“È stato del mio babbo il me -rito, nel 1983, di aver ristrutturatoe dato vita all’Hotel San Michele invia Guelfa oggi ancora di nostraproprietà”.

L’immobiliare è nel dna di fa -miglia, nonostante la passione diGio vanni Alunno per il diritto chelo ha portato a studiare legge an -che con ottimi risultati.

Dopo un laurea in giurispru-denza, una specializzazione e lapra tica in un importante studio le -ga le romano, è ritornato su suipas si e ha deciso di dedicarsi ani -ma e corpo all’azienda immobilia-re di famiglia, mentre il fratello Ni -colò si è più dedicato alleproprietà turistiche.

“Dalla città alla mia amataCor tona - sottolinea ancora Gio -vanni - che amo tanto. Mi sonofatto sempre di più coinvolgere dallavoro di agente immobiliare cheoggi ha condizioni ben diverse daprima. È una strada ancora più insalita rispetto agli inizi e doveoccorre sempre di più dimostrare

professionalità, serietà così comefare investimenti in formazione etecniche di vendita”.

Giovanni oggi porta avanti l’a -genzia immobiliare collaborandoanche con colleghi del territorio.“Credo che fare squadra con altriprofessionisti sia fondamentaleper la riuscita di qualsiasi venditae acquisizione”.

Tanti in questi anni i personag-gi più o meno famosi che hannoacquistato con intermediario pro -prio l’agenzia Alunno.

“Con i nostri clienti sono natisempre dei bei rapporti di amici-zia e di stima che abbiamo coltiva-to in questi anni”.

Impossibile in questo partico-lare momento non fare una rifles-sione sul post lock down e suquello che riserva il mercato. “Ioso no ottimista. Ci sono buone con -dizioni per comprare, le banchestanno dando fiducia con tassi

ha voluto rappresentare in con -cre to come due “volontà” popola-ri possano (debbano?) interfac-ciarsi e interagire al fine di unacomune crescita, non miope edegoistica, ma finalizzata ad unameta superiore e più eticamente esocialmente ragguardevole: il be -nessere del territorio su cui le dueEntità descritte operano, in te -grandosi pur nell’espletamentoistituzionale di ruoli e compitidiversi.

Infatti, l’acquisto di questanuova ambulanza, come detto in -tegralmente “coperto” dalla BancaPopolare, permetterà per l’imme-diato alla Confraternita di Mise -ricordia di implementare il suo“servizio” a favore della nostracomunità: servizio resosi, negliultimi tempi, molto difficile perl’obsolescenza delle due vecchieambulanze in nostra dotazione ecariche di una lunga “vita” sullastrada e di altrettanti… chilome-tri! Ma, al contempo, si vuolecredere, che il generoso gesto fi -nanziario ed amministrativo ope -rato dalla Dirigenza della Bancaabbia voluto cogliere, forse, ancheun altro obiettivo, più alto e piùlungimirante, degno in ogni casodella loro “storia” che vedrà nel2021 traguardato il 140° anno divi ta sul territorio cortonese e nonso lo. La Confraternita è ben con -vinta, infatti, che lo “sguardo” cheha accompagnato questo attocontabile e finanziario abbia tro -vato nei vertici della Banca laconsapevolezza che le necessitàdel territorio si siano implementa-te negli ultimi anni, unitamente aduna sempre crescente carenza dirisorse pubbliche: a tali destruttu-razioni del tessuto sociale solo ilTerzo Settore - il Volontariato, ap -punto - può e deve far fronte, im -mettendo sul territorio la sua“fresca” attualità di impegno,dedizione, spirito di vera fratellan-za, non ideologica o di facciata. E,cer tamente negli Statuti che re gi -mano la vita della Confraternita edella Banca Po polare di Cortona è

presente un “sostrato” comune diintenti e di obiettivi: il dedicarsi alterritorio, alle sue esigenze, speciese afferiscono al bene supremodella salute, l’offrire in definitivaun “servizio” che, pur nelle molte-plici sue forme, è uno di spirito eduno di obiettivi.

Allora, davvero due “popolari”- la Banca e la Misericordia - sonodavvero tali, se è vero che la ra -dice stessa del termine sembrarisalire al sanscrito pr-nami (poi

in latino populus) che significhe-rebbe appunto … mettere as -sieme, riunire per!

Allora siamo davvero “popola-ri” entrambi: mettiamo insiemeener gie, risorse, funzioni, obiettivie ci impegniamo al loro raggiungi-mento. Del resto, il nostro Statutorecita all’Art. 4, tra le finalità, che“scopo della Confraternita è l’e -sercizio, per amore di Dio e delProssimo, delle opere di Mi se ri -cordia, corporali e spirituali, delPronto Soccorso e dell’interventonelle pubbliche calamità, sia insede locale che nazionale edinternazionale, anche in colla-borazione con ogni pubblico po -tere.” Del resto, a riprova, unadel le due vecchie Ambulanze ci ta -te è stata donata dalla Con fra -ternita alla comunità senegalese diDjilor, per poter recare anche nelpaese africano testimonianza diquello “stare assieme per…” so -pra citato: ed ora già attraversa gliorizzonti africani a recar sollievoed aiuto alle necessità di quellepopolazioni!

Pertanto, questa Confraternitavuole effettivamente e sentitamenteringraziare la Banca Popolare diCor tona per questo notevole “do -no” che ha voluto generosamenteelargire alla nostra Confraternita etale “sentire” è visibilmente e -spresso sulle fiancate della nuovaAm bulanza che recano il logo“dono della Banca Popolaredi Cortona”!Che Dio ve ne renda merito!

Per la Misericordia di CamuciaIl Magistrato

van taggiosi. La richiesta non man -ca. Cortona centro storico poi haan cora un mercato tutto suo. Èuna città in cui si continuano afare investimenti”.

La storia dell’agenzia immobi-liare Alunno prosegue nel segnodella famiglia e della tradizione.“Non so cosa ci riserva il futuro,forse è bene non fare tanti progetti

a lungo termine. Credo che la vo -rando quotidianamente comeabbiamo sempre fatto con serietà,dedizione e investimento in forma-zione i risultati continuino ad ar ri -vare. Sarà il tempo a dirci se ave -vamo ragione. Siamo sul mercatocon lo stesso cognome da ben 70anni, qualcosa vorrà pure dire”.

Laura Lucente

E, se due “popolari” s’incontrano...!da pag. 1

Si chiama Arenite il nuovonato di casa Baldetti. Labella azienda vitivinicola diPietraia di proprietà di Al -fonso Baldetti che la gesti-

sce con i figli Gianluca e Daniele,ha appena presentato la sua nuovaetichetta frutto di un attento lavorodurato anni e che oggi trova laluce.

“L’idea di questo vino - spiegail padrone di casa Alfonso Baldetti- nasce dal nostro desiderio divoler proseguire in quel percorsodi crescita guidati dalla passioneche ci contraddistingue.

Viene prodotto soltanto nelle

annate particolarmente favorevoli,da uve Syrah selezionate con e -strema cura negli appezzamentiche riteniamo speciali, come lavigna Arenite da cui prende il no -me. Questa vigna, oltre alle carat-teristiche comuni a tutti i nostrivigneti (altitudine tra i 280 e i 300mslm, ventilazione praticamente

costante, micro-clima particolareregolato dalla vicinanza delle col -line e del lago Trasimeno e ter -reno con forte presenza di argillae sabbia) presenta la singolarità diavere il primo strato di rocciasedimentaria (Arenite) già a parti -re da 1 metro di profondità, que -sto garantisce unicità alle uveprodotte. Oltre al lavoro di selezio-ne dei grappoli in vigna e deldiraspato in cantina eseguiamouna fermentazione tradizionale,alternando i classici rimontaggicon délestage giornalieri per tuttala durata della fermentazione alco -lica e a seguire una lunga macera-zione post-fermentativa sulle buc -ce. Il vino, dal mese di dicembre,rimane in barriques per 2 an ni,poi passa i successivi 6 mesi incemento ed infine, l’ultima fase diaffinamento, in bottiglia per altri 2anni”.

Arenite è un IGT nato con l’in -tento di realizzare un Cru di Syrahelegante e dall’identità con un’i -dentità spiccata diverso dalla pro -duzione fatta fino ad ora dall’a-zienda.

Il nome Baldetti, per altro, èsinonimo di garanzia e qualità nelpanorama vitivinicolo di Cortonacredendo e puntando fin dall’avviodella Doc Cortona alle potenzialitàdel Syrah oggi vitigno di riferimen-to indiscusso per tutti i produttoridella zona.

Laura Lucente

L’Azienda Baldetti presenta Arenite

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L’ETRURIA N. 13 TERRITORIO 20 luglio 2020

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Il sole picchiava forte, i tettucci delTuttú e dei suoi amici erano incande-scenti. Anche per quell'estate il caldoera arrivato tutto in una volta. Il Tuttúe i suoi amici bollivano, così deciserodi andare a rinfrescarsi al fiume.Partirono tutti assieme: il Tuttú, Roccoe Amed, Woff e Fulmiraggio, ma lungola strada trovarono Doc e Molla chetornavano mogi mogi, allora si ferma-rono ad aspettarli all'ombra di unagrande quercia, dove c'era un pò piùdi fresco.Doc e Molla arrivarono pian pianotutti accaldati e dissero disperati, "nonc'è più acqua, per un pò di frescodovremo andare in montagna", poisi guardarono negli occhi scorgendosconforto puro, ma alla fine scoppia-rono a ridere.Non sarebbe stata un'estate facile, leprevisioni del tempo davano bello ecaldo per tanti giorni ancora, allora alTuttú venne in mente un'idea meravi-gliosa: sarebbero andati da Greccio, ilpeschereccio, lui un posto fresco lo c -no sceva di sicuro, era il re dei settemari!Così si avviarono verso il piccolo por -ticciolo della cittadina. Greccio ilpeschereccio sarebbe stato sicura-mente là. Da lontano lo videro anco -rato al porto, lo chiamarono e lui ri -spose con un grande sorriso. Il Tuttúsi avvicinò e gli chiese se fosse libero ese avesse un posto fresco e non moltolon tano dove passare le prossimesettimane infuocate. Greccio il pe -schereccio scosse leggermente laprua, purtroppo il gran caldo eraarrivato anche in mare e per trovareun pò di fresco bisognava spostarsimolto più a nord e lui non potevaperchè aveva il motore in revisionenell'officina del porto e avrebbe do -vuto passare l'estate là, ancorato alcaldo. Il Tuttú e i suoi amici rimaserode lusi e dispiaciuti per il loro amico,co sì lo salutarono e ripresero la via dicasa. Non erano molto lontani dalporto e la calura si faceva veramentesentire, ma il Tuttú si fermò di colpo eguardando i suoi amici con un sorrisosmagliante disse, "le rane, il postodel le rane"!

Gli altri si fermarono e ricordarono.Era il posto dove passavano le estatida giovani, ma come avevano fatto anon pensarci? Urlarono di gioia, peròil Tuttú rimase serio e pensieroso, al -

lora gli altri lo guardarono e lui primache parlassero disse "dobbiamo por -tarci anche Greccio, non può re -stare là per tutta l'estate"!. Era unim presa, ma ce l'avrebbero fatta, cosìtornarono indietro e lo dissero aGrec cio che acconsentì di buongrado. Poi il Tuttú e compagnia inizia-rono le operazioni. Per prima cosadovevano alleggerirlo. Così sbarcaro-no le reti da pesca e tutti i vasconi incui veniva riposto il pesce appena pe -scato. Ma fecero di più. Amed smontòil grande argano sul ponte e tuttiassieme lo scesero dalla nave, a quelpun to il più era fatto, ora toccava alTuttú. Il punto era che Greccio, il pe -schereccio andava "rimorchiato" finoal posto delle rane trainandolo lungofiume Effe, andando sull'argine, chesicuramente in dei punti sarebbe statoun pò incasinato. Così partirono:avan ti andarono Molla e Rocco armatidi motoseghe, mentre dietro a loro simise Amed, pronto a caricare i rami ele piante tagliate, mentre Doc rimasecon il Tuttú, in caso di bisogno. Inizialmente tutto andò tranquillo,l'argine era ok, ma salendo la situa-zione peggiorò, qualcuno non avevafatto il suo dovere e l'argine era pienodi piante, alcune cadute pure nelfiume. Ma la cosa non li fermò, co -min ciarono a tagliar piante e anche ilTuttú cominciò a portarle via con ilsuo grosso carrellone. La via per ilposto delle rane era finalmente liberae loro potevano andare. Il posto era bellissimo: un grande sta -gno con tutte piante sopra a fare om -bra e con il fondo di roccia a tenerel'acqua freschissima e di più, c'eranotantissime rane che cantavano in ma -niera incredibile. Erano talmente bra -ve che alcune riuscivano a cantareme odie bellissime e Greccio, il pe -schereccio si voltò per ringraziaresuoi amici di non averlo lasciato alporto, ed erano tutti là, in estasi agodersi il bel fresco. Fu così che il po -sto delle rane divenne il centro di ri -trovo per tutta la cittadina, con rispet-to, perché i posti unici come quelloan davano preservati, soprattutto per -ché i luoghi vissuti da giovani conten-gono sempre un pò di magia che èbel la da rivivere quando si è più gran -di. Così il Tuttú e tutti i suoi amicipassarono un'estate bellissima, senzaandare tanto lontano, ed è quello cheauguro anche a questa meravigliosaredazione e a tutti i lettori, di godersiquesta difficile estate senza andarelontano, ma godendosi i nostri mera -vigliosi luoghi, buon estate a tutti, dalvostro Tut tú. Emanuele Mearini

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Le favole di EmanueleLa storia a puntate

Il Tuttù senza fari e il posto delle rane

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dasi foto) è stata vista crescere,poco a poco, pietra su pietra, contempi dilatati nel giro di questiultimi pochi anni, data in cui sonostati consentiti nuovi corpi difabbrica sempre a monte altezza“Alberone”. Tutti ciechi, tutti conlo sguardo rivolto verso la Val di -chiana mai lato monte; nessunoche abbia mai controllato la con -formità fra il progettato ed ilcostruito? Che nessuno si sia resoconto del macroscopico abuso osortilegio? Signor Sindaco e consi-glieri di maggioranza e minoran-za, si facciano meno elogi, nellesecrete stanze comunali, neiconsigli comunali, ai dipendenti;questi devono compiere il lorodovere, sono retribuiti, anche pergli straordinari, dalla collettività esolo da questa possono essereelogiati e riconosciuti meritevoli diplauso, se compiono bene il lorooperato. Non quando omettono difare il proprio dovere, di esplicarecorrettamente il proprio servizio.Il vostro elogio a certi comporta-menti del personale è solo stru -

mentale e non funzionale al buonandamento amministrativo. Ci sidovrebbe chiedere piuttosto comemai si è giunti a tali soprusi, acomportamenti tipici come da“mafiosetti”. Datevene una rispo-sta, cercate la verità. E la verità va

ricercata anche per quanto riguar-da ciò che è stato consentito in“Vicolo dell’orto della Cera” damutare a breve in “Vicolo C’era”!(Vedasi foto), che Angelo Tafi hadefinito “E’ una via incantevole”.Cosa è stato fatto, o meglio, comemai l’amministrazione si è asservi-ta al privato? Lungo il vicolo, latoValdichiana, su terreno pubblico,a margine, è stata posta una lungasiepe di alto fusto. Chi ha autoriz-zato? Chi ha provveduto alla messaa dimora? Chi ha pagato? Chi cu -rerà la manutenzione? Chi consen-tirà di mantenere libero il traccia-to della strada che porta i segnistorici di un tempo in cui sonoinfissi nelle pietre o roccia, i chio -di su cui venivano messe in bellamostra le candele da essiccare eda vendere e portare a S. Mar -gherita nei giorni della festa?Perché si è consentito che in pro -prietà pubblica, anziché privata,fosse messa la siepe tipo PrunusLauroceraso Rotundifolia, idealeper schermare spazi pubblici eprivati, perché la pianta cresce inaltezza fino a metri 3-3,5? Non sisapeva, e se si sapeva peggio an -cora, che tale siepe avrebbe sot -tratto la vista, l’ampia vista panora-mica, per oltre 180°, della Val di -chiana e ricoperto o incorporatala ringhiera per tutto il troncostradale? Si è voluta garantire laprivacy del privato? Perché mai!Con quale autorità? Con qualesviamento di potere amministrati-vo si è giunti alla sottrazione diuno squarcio panoramico fra i piùricercati di Cortona. Il misfatto gri -da vendetta! Disastro ambientale.Si ripristini lo stato dei luoghi cononeri a carico non dell’ammini-strazione comunale ma di chi haconsentito o dato l’avallo ad unasimile vergognosa, ripugnanteoperazione. Certe porcate sonoinammissibili, gridano vendetta. Icittadini aspettano da mesi e forseda anni pareri delle commissionipaesaggistiche ed ambientali chemai arrivano o arriveranno,mentre da parte di una ammini-strazione si consente lo stupro diuna strada e di un paesaggio chepresto saranno solo un ricordo. Siagisca, e si agisca in fretta; sitrovino i responsabili, o meglio, gliirresponsabili o usurpatori.

P. Borrello

Sfregi paesaggistici. Al servizio di potentelli (?) patrimonio allo sfascio

Edifici dismessi, opportunità di recupero e riutilizzo

Gli edifici scolastici di -smes si sono circa tre mi -la, come rilevato dalquo tidiano “Messag ge -ro” del 28 giugno: da an -

ni non sono più usati ed hanno tut -to l’occorrente perché possano es -se re riutilizzati. A questi edifici van -no aggiunti tanti altri ex ospedaligià funzionanti ma che per ragionipolitiche o di funzionalità strategicaterritoriale sono stati messi in disu -so e lasciati marcire da pubblicheamministrazioni poco lungimiranti,inette, sprovvedute o ancorate aduna politica di mediocre cabotag-gio a causa di improvvidi dissestifinanziari. Ora, per calamità delCoronavirus, ed in previsione maleaugurata dai virologi della secondaondata, potrebbero essere utilizzatiper trovare nuovi ambienti didatticiper creare il distanziamento socialenel le classi, dopo ovviamente il lo -ro ripristino a norma e messa in si -cu rezza, come anche tanti ex o spe -dali, da riutilizzare come aree sani -tarie temporanee. E per queste, esolo per queste finalità, sarebberoreperibili i fondi da parte di solerteed efficienti amministrazioni siacomunali che provinciali. Questiedifici potrebbero godere di una

loro riviviscenza e comunque tenutia disposizione delle pubbliche am -mi nistrazioni per circostanze comequelle verificatesi nel trimestremar zo-maggio ultimo scorso, alfine di evitare ulteriori sprechi didenaro pubblico a cui abbiamo as -sistito, anche nella regione toscana,per reperimento/requisizione di al -loggi tipo strutture alberghiere, perla messa in quarantena di soggettipost coronavirus.

Basterebbe pre sen tare richie-sta ai ministeri com petenti ed unprogetto credibile di rimessa inpristino, per ottenere i fondi giàstanziati per interventi sco lastici e,a detta del ministro del la sanità“abbiamo previsto un altro miliar-do di euro per la scuola pertrasformare questa crisi in unaopportunità. Bisogna recuperareciò che di buono c’era in passato eche si è perso negli anni Novanta:un rapporto sistemico tra le scuolee i dipartimenti di prevenzione del -le Asl. Scuola e Sanità devono la vo -ra re insieme”; con i fondi dell’art.4 del DL Cura Italia, si potrebberocreare delle aree sanitarie anchetemporanee, le cui opere ediliziestrettamente necessarie a renderele strutture idonee all’accoglienza e

Da parte di numerosi cit -tadini ci è stato fatto os -servare che il patrimo-nio comunale sembraessere divenuto facile

preda o servizio di riserva di utilitàprivata, a causa dell’acquiescenzadell’amministrazione comunalepassata, e, ritenendo l’attuale ingrado di poter cambiare le cose,per come si è proposta in campa-

gna elettorale, si augura che siarimesso ordine alle malefatte esoprattutto ripristinato al patrimo-nio comunale quanto sottratto inmala fede o quanto di fatto espro-priato per omessa vigilanza, di -spo sto o consentito formalmente otacitamente, volgendo lo sguardoaltrove, lasciando libertà al pri -vato, di fare o disfare, o assecon-darlo chiudendo gli occhi, su ciòche gli tornasse utile, privando lacomunità di parti di terreno pub -blico o i cittadini ed i turisti dellavi sione paesaggistica in punti spet -tacolari. E da giornalisti non pro -fessionisti quali siamo, ma soprat-tutto cittadini amanti del propriopaese, teniamo a segnalare quantonon solo ci è stato riferito maquanto si è potuto constatare difatto e verificare di persona che lecose dette corrispondessero averità, oggettivamente verificabili,documentabili ed inoppugnabili,data la loro delicatezza e per nonledere il diritto di proprietà privatama anche quello di preservarequella pubblica. La prima segnala-zione pervenuta ha riguardatol’ap posizione di un cartello, orarimosso, in proprietà pubblica,ostentato per diverso tempo, e dicui si ripropone l’immagine foto -grafica, tanto per non esseresmen titi, con divieto di accessocon scritta “proprietà privata” econ figura di cane ringhioso,

intimidatorio per chi si fosse av -vicinato, all’altezza dell’Alberone,in viale Passerini, meglio co no -sciu to ai cortonesi come “Par -terre”. E questo alla luce del sole,in zona non poco frequentata oisolata, nel cuore di Cortona, sen -za che ufficio tecnico comunale opolizia municipale si fosse chiestachi avesse apposto il cartello, chiavesse autorizzato tale sottrazionedi patrimonio pubblico per scopiprivati. E il cartello è stato elimina-to su segnalazione o soffiata? Aquesto misfatto si aggiunga quellopiù impensabile e grave che è lacostruzione , su terreno pubblico,stessa area, di una scalinata inpietra ben camuffata da appariredi non recente costruzione; la sca -linata è stata realizzata per accede-re ad una proprietà privata e checomunque il Comune non avrebbemai e poi mai avuto interesse amettere in opera; il manufatto ese -guito, in un greppo di proprietàcomunale, una volta inaccessibile,per conformazione planimetricadel terreno, alla parte superiore

ove a monte si trova un fabbricatodi civile abitazione, sicuramentedovrebbe essere stato eseguitosenza alcun titolo abilitativo o seautorizzato, non certamente perinteresse pubblico e quindi conabuso di potere. La scalinata (ve -

all’assistenza possono essere ese -gui te in deroga alle disposizioni dileg ge previste come il DPR 151/ -2011 o 380/2001. Dunque, per l’exOspedale di Cortona, l’Am mini stra -zio ne Provinciale di Arezzo, pro -prie taria dell’immobile, con ac cor -di da prendere con l’Asl, potrebbefare richiesta per l’utilizzo di dettoimmobile sia per l’una o l’altra fi -nalità, ammesso che ne abbia lavolontà e la capacità di assumersile dovute responsabilità per unsimile ripristino. Ne dubitiamo, masiamo fiduciosi che possano essereintraprese nuove vie come quelleindicate, anziché rimettere in garala vendita dell’edificio a disposizio-ne di privati e per usi a priori nondefinibili. Se la nuova amministra-zione provinciale o comunale vorràdimostrare il cambio di passo, darenuova visione strategica ammini-strativa futura, si diano una mossa;operino in sinergia le istituzionisanitarie ed amministrative comu -na le e provinciale, non perdanotem po alla ricerca di acquirentifasulli come quelli sperimentati inprecedenza: il bene resti in manopub blica e si facciano interessipub blici. L’acquisto se non altrodel l’immobile da parte della Pro -

vincia fu fatto per uno scopo benpreciso: accorpamento delle scuolesuperiori. Il privato diversamente,in caso di acquisto, andrà semprealla ricerca della sponda pubblicaper ottenere certi benefici, beneficieconomici che mai e poi mai po -trebbero essere accordati: in que -sto caso saremo da cittadini vigili,vigilissimi, perché non si arrechinodanni alla comunità e che la strut-tura sia un ritorno di pubblicautilità alla stessa.

L’opinione pubblica è convintache questo sia un momento irripe-tibile per ridare vita a strutture nonancora obsolete ma vitali, per unaripresa post pandemica, che halasciato prostrato il paese e che astento potrà decollare, se non coninterventi mirati ed utili, senzasprechi di denaro pub bli co; giusta-mente certi paesi eu ropei, quellicosiddetti frugali, nu trono diffiden-ze a ragion veduta nei confrontidell’Italia per essere un paeseindebitato e poco virtuoso, per cuisono diffidenti perché ven ga noconcessi finanziamenti co mu nitaria beneficio di spendaccioni o paesipoco inclini nel voler rispettare leregole di bilancio.

Piero Borrello

Alberone scale accesso e pro prietà�

Via dell'Orto della Cera - siepe

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L’ETRURIA N. 13 TERRITORIO 20 luglio 2020

Tuteliamo i nostri risparmiL’investimento è una ottima garanzia per il nostro futuro, ma dobbiamo

conoscere le sue regole per non sbagliare. Proviamo ad aiutarti.

A cura di Daniele Fabiani, Consulente Finanziario

“Valanga” Covid 19 anche sulle pensioni future

Il 25 luglio prossimo sarà unanno che nostro cugino Mar -cello Ca pacci ci ha la sciato,dopo nove mesi di sofferen-ze, in seguito al gra ve inci -

dente di cui era stato vittima. Ilpensiero corre a lui co stan te -mente ma ci tenevamo a ricordar-

lo in questa occasione sul giornaleL’Etruria, che lui leggeva abitual-mente e a cui era legato.

In questo periodo, in cui lapercezione del tempo è stataanche alterata dal lungo lockdowndovuto al Covid 19, prevalgono inchi gli voleva bene ancora le duereazioni iniziali: l’incredulità e ilforte senso di vuoto. Non si riesceinfatti a farsi una ragione dellamorte di una persona ancoragiovane e in salute. Tante volte inque sti mesi ognuno di noi hadovuto frenare l’istinto di prende-re il telefono e fargli una chiamatao mandargli un messaggio. Pro -prio durante la fase più violentadella pandemia di Coronavirus, cisiamo chiesti tutti: “Cosa farebbeMarcello? Cosa mi consiglierebbe?Che parole di conforto avrebbe?”.

Insomma, sebbene siano pas -

Di Tremori Guido & Figlio0575/63.02.91�

Via XXV Aprile, 5 - Camucia - Cortona

“In un momento particolare,una serietà particolare”

Le pensioni future andranno in -contro a consistenti riduzioni, spe -cialmente per i lavoratori che sce -glieranno il pensionamento antici-pato. Oltre al CoronaVirus, i cam -biamenti più importanti sarannodovuti alla revisione dei coefficien-ti per l'applicazione del metodocontributivo stabilito dall'I.N.P.S. invigore dal 1° gennaio 2021. In -somma, addio agevolazioni!! Tral'inoccupazione ed il drastico calodel Prodotto Interno Lordo - or -mai certo per l'anno in corso - lasituazione che si verrà a creare alungo termine non è delle miglio-ri. Il Sole24Ore, prestigioso quoti-diano Economico-Finanziario, hariportato alcune simulazioni diquello che accadrà a quattro fasced'età diverse, dal gennaio delprossimo anno.Per coloro che hanno una retribu-zione lorda di partenza di 15milaeuro annue, è stata consideratauna prima iscrizione I.N.P.S. all'etàdi 25 anni ed un pensionamento a67 con un'ultima retribuzione lor -da pari a 30mila euro, calcolandoquindi un incremento contributivolungo il corso degli anni. Se ve nis -se considerata l'ipotetica pensionepre-Covid 19, in base all'età, lacifra annua lorda sarebbe com -presa tra i 20.305 ai 23.264 euro. In seguito, è stato proiettato il tuttointroducendo i nuovi coefficientidi conversione, considerando uncalo del P.I.L del 10% per l’anno2020 ed una crescita futura di 1%l'anno. Poiché in base alla leggevigente il coefficiente di rivaluta-zione del montante contributivonon può essere inferiore ad uno,sal vo recupero da effettuare sullerivalutazioni successive, la perditadi quest'anno sarà lentamente as -sorbita in quelli successivi. Nellasimulazione, poi, è stato inseritol'effetto di un'eventuale disoccupa-zione di sei mesi: la conseguenza

più rilevante sulla prestazionefinale è stata determinata dalla ri -duzione del P.I.L. che comportaper i lavoratori una riduzione dicirca il 4%. L'impatto del mancatoversamento dei contributi è mi ni -mo (1%), ancora meno la revisio-ne dei coefficienti (0,5%). Unen -do le tre voci, però, si vede che i“po veri” futuri pensionati perde-ranno il 5,5% dell'importo pen -sio nistico, che è il risultato com -plessivo di tutti e tre gli eventi so -pra descritti. Non sono affatto bri -ciole!! La cosa preoccupante è chequesto sistema, nei prossimi anni,dovrà restituire quanto tolto acausa della pandemia, ma facendoinoltre molta attenzione alle ri -sorse disponibili, che purtropponon sono illimitate.La previdenza complementarerappresenta il “secondo pilastro”del sistema pensionistico avendol’obiettivo di integrare la previden-za di base obbligatoria, il cosiddet-to “primo pilastro”. Essa ha come finalità di concorre-re ad assicurare al lavoratore, peril futuro, un livello adeguato ditutela pensionistica, insieme alleprestazioni garantite dal sistemapubblico di base, e sarà semprepiù portata a svolgere un ruolofondamentale. E’ basata su unsistema di forme pensionistiche(fondi pensione e assicurazioni)incaricate di raccogliere il rispar-mio previdenziale mediante ilquale, al termine della vita lavora-tiva, si potrà beneficiare di unapensione integrativa. Insomma, la pandemia ci lascia ineredità l'insegnamento che, anchenel settore previdenziale, la diver-sificazione del rischio ( ottenutadistribuendo gli investimenti instrumenti finanziari diversi traloro) anche in casi come questidiventa fondamentale.

[email protected]

La sera di venerdì 3 luglio,presso l’ospedale di Cittàdi Castello, è venuta aman care Pietrina Serraved. Podda, 77 anni,

ben voluta e stimata nostra adottivacon cittadina. Proveniente sin daglianni ‘60 con la famiglia dalla Sar -degna, nel 1977 aveva rilevato inMercatale la gestione di un bardan dogli l’insegna di “Bar Pie tri -na”, locale in breve tempo fre -quentato da un crescente numerodi persone anche nel consuetoritrovo per una partita a carte neimomenti di riposo e di svago.

Mentre il marito Pietro conti-nuava a svolgere sulle colline delTrasimeno il suo produttivo lavorodi allevatore, lei si faceva semprepiù distinguere nell’ esercizio dibarista e in tutto il paese per leconnaturali e comprovate doti dionestà, bontà e umanità unite arispettosi, gentili rapporti con laclientela e ogni altra persona.Ammirevole l’affettuoso e laborio-so impegno verso la famiglia, dicui facevano parte il marito, lafiglia Mirella, il figlio Antonello e ilfratello Dario, affetto arricchitopiù tardi dalla gioiosa tenerezzadi nonna.

Dopo 32 anni nello stesso lo -cale, il bar fu trasferito in un am -biente poco distante e meglioconfacente alla stessa attività. Daquel momento la Pietrina, purconservando l’insegna a suo no -me, ne passò la titolarità gestiona-le alla figlia Mirella, sposata emadre di una figlia, ma la suacollaborativa presenza, quando

era libera dagli impegni familiari,si vedeva spesso ancora lì dietro ilbancone.

Purtroppo, nell’arco di pocotempo, la Pietrina era stata recen-temente e duramente provata dauna serie di lutti, primo fra tutti,quattro anni fa, quello per la per -dita del marito Pietro. Dopo po -chi mesi, il 3 ottobre 2016, a quelsuo già grande dolore veniva adaggiungersi la crudeltà di unamalattia che la privava del figlioAntonello, deceduto a soli 45 annidi età. Infine, nel suo stessonucleo familiare, era poi mancato

il fratello, a cui lei aveva dedicatocon tutta la generosità del suocuore la necessaria assistenza perun sopravvenuto deficit quasitotale della vista che da decennilo aveva invalidato. Infausti eventifamiliari, ognuno a suo modogravemente doloroso, i quali han -no in ultimo verosimilmente pie -gato la resistenza d’animo e lasalute della Pietrina.Oggi la sua perdita ha commos-

so e rattristato il paese e la valle.Tutti le volevano gran bene e, no -nostante un certo perdurare delledifficoltà del momento, tanta genteè venuta a recarle anche da di -verse altre località l’ultimo salutonella chiesa di Mercatale alleesequie celebrate da don Morganil mattino di lunedì 6 luglio.Noi, con sentimenti di affettuosa

vicinanza, rinnoviamo qui alla fi -glia Mirella e ai suoi congiunti l’e -spressione del nostro profondocor doglio.

Mario Ruggiu

Il 27 giugno scorso Dino Ber -nardini, noto e stimato citta-dino cortonese, residente inVal di Loreto, a novantaseian ni è stato chiamato alla

Casa del Padre.Dino, nato a Castiglion Fiorentinol’11 dicembre 1924 da famigliacontadina, si era trasferito a SanPietro a Cegliolo nel Secondo No -vecento, negli anni successivi allaseconda guerra mondiale.In Val di Loreto, nella sua casa sulfamoso “curvone” della Statale 71,Dino arriva dopo le nozze con An -tonia Lorenzoni e assieme al suolavoro di coltivatore diretto intra-prende una importante attivitàcom merciale sempre legata almondo agricolo.Dal matrimonio con Antonia nasceil figlio Mario, oggi pensionato,ma, come in tanti sappiamo, giàimportante funzionario e dirigen-te dell’Associazione Industriali diArezzo e conosciutissima e stimatapersonalità in Cortona, in Arezzo ein tutta la Valdichiana, dove è statoanche presidente del Lions ClubCortona - Valdichiana Host La notizia della morte di Dino hasu scitato cordoglio e dolore nonsolo nei familiari, ma in tutti i ce -gliolesi e nei tanti cortonesi che lohanno conosciuto e stimato. Nellasua lunga e laboriosa vita Dino in -fatti è stato una persona intra-prendente, attiva e capace. Un cit -tadino esemplare e molto socievo-le, che ha sempre saputo gestirecon passione e successo l’attivitàagricola e quella commerciale.Così oggi, a dieci giorni dalla se -poltura, ce lo ricorda il figlio Ma -rio per i lettori de L’Etruria: “Ilmio babbo, partito improvvisa-mente per il Cielo a fine giugno,ha indubbiamente speso tutta lasua vita per il lavoro e per lafamiglia. Persona buona e genero-sa, ha svolto un ruolo attivo anchenel contesto sociale del territoriopartecipando con disponibilità edentusiasmo alle manifestazionidella nostra Val di Loreto, dove eraconosciutissimo e benvoluto.Sia come fondatore sia come

consigliere, nei decenni del secoloscorso ha svolto, con passione edamore alla sua parrocchia, unruolo attivo e costruttivo nel Con -siglio pastorale e nel Comitatodel la locale Sagra della CiacciaFritta, che, dal 1972, ogni anno siè tenuta l’otto dicembre presso lachiesa parrocchiale di S. Pietro aCegliolo.Babbo Dino teneva molto allaChiesa di San Pietro a Cegliolo edè stato per molti anni animatoredella vita sociale ed ecclesialedella parrocchia retta dal 1970fino a pochi anni fa dal miticoprete contadino don FerruccioLucarini con cui egli ha avuto unrapporto di grande reciprocastima ed amicizia. Senz’altro oralassù si staranno raccontando unmare di cose sulla loro chiesa oggiin grande abbandono, come staavvenendo un po’ dappertutto inItalia e non solo qui a Cortona.La sua vita si è sempre caratteriz-zata per le qualità umane chehanno contraddistinto le sue azio -ni: integrità morale, trasparenza ecorrettezza che sono state la basedel suo modo di essere.I suoi principi e i suoi elevati va -lori morali, la sua umiltà, sonostati sempre una costante di vita,un esempio e un insegnamentoper me e per la mia famiglia”.Questi tratti salienti della persona-lità di Dino sono stati ricordati ecommentati da tutti coloro che,nelle difficoltà di questo tempo delcoronavirus, hanno partecipato alsuo funerale e portato personal-mente le proprie condoglianze alfiglio Mario e alla sua famiglia.Tratto caratteristico della persona-lità di Dino (che anch’ io ho avutoil piacere e l’onore di conoscere econ il quale ho intrattenuto rap -porti di vera amicizia, soprattutto apartire dal 1993 quando donFerruccio accolse la mia propostadi abbinare alla Sagra cegliolese ilmio Premio della Civiltà contadinae della Poesia in Dialetto Chiani -no) sono state senz’altro la suacapacità e la sua facilità di intrec-ciare relazioni personali non solonell’ambito delle comunità dellaVal di Loreto ma anche con nu -merose ed importanti personalitàdella vita pubblica e istituzionalelocale e nazionale. Dino è stato in -fatti nel Novecento un importantepunto di riferimento cortoneseper personaggi pubblici della no -stra vita civile, economica e politi-ca italiana.Al figlio Mario, alla nuora Fosca,alle nipoti Costanza e Daniela e aiparenti tutti le condoglianze cri -stiane del nostro giornale.

I. Camerini

sa ti quasi 365 giorni dal quel terri-bile 25 luglio, ognuno di noi ha lasensazione che Marcello sia an -cora qui e possa tuttora darciconsigli, raccontarci aneddoti osostenerci nei momenti di diffi-coltà.

L’altra dolorosissima sensazio-ne è il terribile senso di vuoto cheha lasciato in tutti noi, a comincia-re dalla sua anziana madre.Chiun que abbiamo incrociato inquesti mesi a Cortona non ha fattoaltro che confermare il nostrostesso pensiero: Marcello mancaper la sua sensibilità, gentilezza edisponibilità che dimostrava atutti, dai clienti della farmacia perla quale lavorava ai suoi parenti edamici. Non crediamo che questamancanza potrà mai essere col -mata in chi lo ha conosciuto e gli

è stato vicino. L’unica piccola con -solazione per noi parenti è quelladi aver legato con persone che glivolevano bene e che non conosce-vamo. In questi mesi ci è capitatodi parlare di Marcello con i suoiamici di infanzia. In alcuni casi ab -biamo instaurato rapporti telefoni-ci con qualcuno di loro e sentirli,parlare di nostro cugino ci facevastare un pò meglio, come avvienesempre nella condivisione di undolore. Una sua amica di lungada ta, a cui abbiamo chiesto unricordo da riportare qui, ci harisposto: “Tante sono le cose chece lo ricordano ma sono scritte inun lungo pezzo di vita che rimanechiuso dentro di noi. Marcello re -sta per noi l’amico vero, un amicoper sempre”.

Ilaria e Giorgia Capacci

MErCATALE Profondo dolore nella nostra comunità

La pietrina ci ha lasciatoMarcello Capacci ad un anno dalla sua scomparsa

Via di Tolletta, 24 (angolo via G. Monaco) - 52100 ArezzoCell. 335 5902719 - email [email protected]

Dott. Daniele Fabiani

Il cinque luglio Graziella Coc -chi Guiducci ha compiutocen to anni. Graziella, figliapri mogenita del cortoneseGu glielmo Cocchi, appassio-

nato pittore, filatelico e numisma-tico, che fu professore di disegnoe bella calligrafia, nonché impie-gato comunale, nacque il 5 luglio1920.A ventidue anni, in piena secondaguerra mondiale, si sposa conAles sandro Guiducci, nato nel1913 e morto nel 1977. Dal matri-monio nascono Paolo e Guido,oggi settantenni cortonesi cono -sciuti e stimati da tutti.“Mamma Graziella - ci dice Paolo- è una vera, sincera amante diCortona dove è sempre vissuta evive. Si è costantemente dedicataalla famiglia, di cui ha fatto il

principale scopo della sua vita eha trasmesso a noi figli questo suogrande amore per la nostra anticae unica città. Il suo modo di viveresi è identificato con quelle abitudi-ni che Cortona ha consentito finopochi decenni fa, quando la vitaera meno frenetica, anzi permette-va tempi da dedicare alle relazioniumane. Relazioni che si vivevanoin modo semplice, trascorrendo iltempo libero nel silenzio parlantedi Rugapiana o negli spazi consue-ti come il bar o il Parterre. In -som ma nella vita semplice, mapie na di valori e di cose d’altritempi. Questa sua vita di relazionicomposte e ricercate è stata lostile di vita della nostra cara mam -ma. Chi ha conosciuto la Graziellala ricorda, infatti, elegante in ognicircostanza: capelli sempre a po -sto, colori sempre in armonia tralo ro, vivace nei modi, ma mai so -pra le righe. Insomma, una corto-nese vera del Novecento il cui e -sempio segnaliamo volentieri, at -tra verso L’Etruria, con amore di fi -gli devoti, non solo ai nostri nipoti,ma a tutti i giovani cortonesi di og -gi”.Il nostro giornale si unisce volen-tieri alla gioia e felicità di Paolo,Guido (e dei nipoti ) ed invia allaloro mamma centenaria un sen -tito: “Tanti auguri, Graziella, per ilsecondo secolo di vita”.

Ivo Camerini

Pietrina con la figlia Mirella

COrTOnA A Cortona centenarii/e crescono

Auguri, Graziella!

vAL DI LOrETO Un’altra figura importante torna alla Casa del Padre

In ricordo di Dino Bernardini

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L’ETRURIA N. 13 ATTUALITÀ 20 luglio 2020

Via Matteotti, 41/43 - Camucia - Cortona (AR) - Tel. 0575 62285Via Roma, 44 - Passignano S/T (PG) - Tel. 075 827061

[email protected]

Non è un sabato qualunque. Ceno nel magnifico loggiato delTeatro Signorelli. Sono appagatadalla genuina e onesta cucina del -la Signora Lilli che gestisce il Ri -storante, felice perché sono incompagnia dei miei amici napole-tani e cortonesi con cui condividoda sempre l’amore per Cortona.Non ci incontravamo da un anno.Siamo un po’ cambiati fuori mamolto dentro!Mi guardo attorno.Gli stemmi dei Capitani in pietraserena del grigio Palazzo Casaliso no alla mia altezza e le loro gra -fiche araldiche mi riportano intem pi lontani. Penso alle donne e iloro bambini, ai vecchi e ai sol -dati, alle dame e ai cavalieri e allepe stilenze che hanno dovuto af -fron tare. I roghi per la peste.Sotto di noi la piazza è affollata digente allegra e vestita a festa, ac -comodata nei tavolini degli altribar e ristoranti. Conversa, si saluta, critica e siammira.

Cortona si sta rianimando. Metto a fuoco un pensiero fugge-vole: una foto vista su Facebook diCortona deserta durante il lock -down. La “caccio” immediata-mente ma mi ricorda la Prudenza.Oramai ho compreso sulla miapelle l’ineluttabile fragilità dellasingola vita di un essere umanomentre è sempre la Storia che

restituisce e consegna al Futuro illavoro speso e la creatività anchedi una sola persona. Pensiamoalle esistenze di Leonardo da Vin -ci, di Luca Signorelli e del BeatoAngelico. Osservo la gioventù chesi sta ritrovando ed in molti sonoveramente attenti alle distanze disicurezza, aiuta molto lo stareall’aperto, il Virus lo schermi sicu -ramente meglio.Oggi ho rivisto la mia amica Ma -ria, bella ed elegante e quando cisiamo salutate con gli occhi, holetto in lei la delusione nel miogesto di un “lontano bacio”. Conla sua calda spontaneità desidera-va abbracciarmi. Mi dispiace chelo possa aver preso per un rifiuto,non lo era nel modo più assoluto. Desidererei che non ci limitassi-mo più a misurare l’amiciziaesclu sivamente con il contattofisico perché allora sarà veramen-te sempre più difficile sconfiggereil Covid 19. Oramai è cosa certa che un “baciodi troppo” potrebbe costare lachiusura definitiva di un negozio odi un albergo di un no stro amico,oppure di una so cietà dove lavoranostro figlio. Rendiamo più forti e profondi inostri sentimenti comprendendocidi più! Ero proprio contenta di es -sere di nuovo a Cortona e trovarlabella e accogliente. Ho anche unpensiero per la mia amica venetaManuela che vive in California eche non riesce a tornare nella suabella casa del Poggio. Domani va -do a fotografare le sue finestre e lespe disco con un cuoricino. Im -magino la sua nostalgia. Ma ce ladobbiamo fare e ce la faremo!Intanto Intorno a noi la gioia an -che degli altri commensali è tangi-bile. Solo una piccola nota sto na -ta, una forte musica diffusa nell’in-tera piazza viene percepita comeun brutto e forte rumore. Non so“chi, come e quando” abbia or ga -nizzato questo sabato in musicama il risultato in Piazza Signorellidisturba le orecchie.Quando invece ci spostiamo dopocena sotto le scale del Comune sisuona musica dal vivo: I Principidel Galles con il loro elettrizzanteCountry-Folk hanno animato Piaz -za della Repubblica dalle 18.00fino alle 24.00 ospitando con laloro bravura tanti spettatori chehanno danzato e partecipato conspontanea allegria ma disciplinati.Rivolgo un grazie agli imprenditoridei bar e ristoranti di Cortona chehanno finanziato questa serata ri -cordando loro che si può sempremigliorare per il bene di tutti!Cortona si sta rianimando ed iosono felice per lei e per noi.

Roberta Ramacciotti blogwww.cortonamore.it®

Cortona si rianima

battere era quello del signor Ro -bert Kirkpatrick di Eureka, Cali -fornia, che nel 1985 è entrato nellibro dei Guinness, con un aglioche pesava 1,19 kg. L’aglione chenoi abbiamo presentato in videori-presa diretta, davanti al NotaioGiuseppe De Stefano di CastiglionFiorentino, che ne ha certificato ledi mensioni, coadiuvato dal l’A gro -no mo, professor Francesco Moz -

za rella, è stato del peso di Kg 1,245, altezza17,2, circonferenza47,5, era stato ripulito di foglie eraschiato di radici, per cui il pesoreale con le sole foglie e senza ra -dici era di kg 1, 890 (come si puòben verificare da foto e video pre -senti sul web). Il signor MauroTu renci ci accusa di non averraggiunto alcun record, visto chesul web una famiglia di Mezzaviaha pubblicato la foto di un aglio -ne, coltivato nell’orto di casa, diun peso di Kg 1,609, su perando,sempre secondo Turen ci, quellocertificato dalla nuova As socia -zione. Abbiamo spiegato la nonve rità e la poca competenza e os -servazione da parte di chi ha datoalle stampe il suo giudizio nonveritiero. Dalla foto si può benvedere che l’aglione della famigliadi Mezzavia ha ancora sia radiciche fogli, tolti invece erano statetolte all’aglione incriminato di“ba ro”. Ci teniamo a sottolineareinoltre che noi non abbiamo perora vinto primati, ma solo aderitoalla sfida, pagando di tasca nostraper l’iscrizione e che la famiglia diMezzavia è ancora libera di parte-cipare e quindi potenziale vincitri-ce. Noi glielo auguriamo. Ancheper noi lo speriamo. La partecipa-zione alla sfida del Guinness deiprimati è stata un’ occasione inpiù per far conoscere questa col -tura antica, il suo utilizzo in cu -cina, le sue qualità organolettiche,nonché i suoi benefici salutari,ma, al tempo stesso, promuoverel’Italia, la Toscana, la Valdichiana eCortona e le sue risorse ed eccel-lenze nel mondo. Da qui la nostraidentità ed il nostro marchio “A -glio ne di Cor tona - Valdichiana-Toscana- Italia- ETS”. Riguardoalle assurde accuse mosse all’As -sociazione di intrallazzamenti conl’Ammini stra zione comunale chia -ria mo: a festeggiare, il 12 giugno2020, il tentativo di record delmaxi aglione della Valdichiana,nella Tenuta dei Fratelli Solfanelli,c’e ra tanta gente: coltivatori, cu -

riosi, giornalisti e una bella rap -pre sentanza dell’Ammi nistrazionecortonese con il sindaco LucianoMeoni, l’assessore all’AgricolturaPaolo Rossi, l’assessore alla Cul -tura e al Turismo Francesco Atte -sti, l’as sessore al Personale e allaPolizia Municipale AlessandroStor chi. il professor Graziano Tre -mori, autore, tra l’atro, insieme alprof. Santiccioli del libro “Aglione

della Valdichiana”, l’assessoreall’Agri col tura del vicino Comunedi Ca stiglion Fiorentino, FrancescaSebastiani e - NOTARE E SOTTOLI-NEARE BENE! - in rappresentanzadell’Associazione per la Tutela e laValorizzazione dell’Aglione dellaValdichiana, il segretario PietroRampi.

La presenza dei rappresen-tanti del Comune era dovuta sola -mente all’interesse per l’iniziativae per l’apprezzamento dato aque sta nuova Associazione chepro muove un prodotto tipico delnostro territorio.

Teniamo nuovamente a pre ci -sare che l’Associa zione-aziendanon ha ricevuto finanziamenti econtributi pubblici, ma solo pub -blico plauso per i risultati già danoi raggiunti.

Fra i nostri Progetti ed iniziati-ve vi era anche una grande “Festadell’Aglione”, da organizzare alivello di tutti i Comuni, in occasio-ne del raccolto annuale, in sin cro -nia con le altre associazioni ecoinvolgendo anche i negozi divendita al dettaglio e le attività ri -storative del territorio, una festaitinerante che vedrebbe estrattasorte, ogni anno, la località ospitee che diventerebbe una occasioneper far conoscere meglio, ad unpubblico più vasto ed ai suoi tu -risti, il territorio della Valdichianaed i suoi prodotti tipici.

La Festa è stata rimandata, so -lo per ora, a causa del Covid.

Questa la nostra risposta aduna critica, con qualche insinua-zione di troppo e senza fondamen-ti veritieri.

Non ci sono stati né illusioni-sti, né maghi, né lucchetti e cre -diamo che nessuno, diciamo nes -suno né del l’Azienda, né fra iconvenuti in que sta occasione in -teressante e costruttiva si sia mac -chiato di ridicolo, o abbia avutofini opportunistici.

La chiarificazione era dovutaper trasparenza e correttezza.

Grazie dell’attenzione offerta.

viva l’aglione, viva l’Italia, viva la Toscana... viva Cortona!...

Siamo qui, per risponderein modo chiaro e precisoalla polemica pretestuosa epoliticizzata, innescata dalsignor Mauro Tu renci, nel -

le pagine de “L’Etruria” del giorno30 giugno 2020 e presente anchenelle pagine e nei siti web di altrigiornali, il cui parere, profonda-mente squalificante, sa di odio even dette personali e quindi lon -tano dalla verità. L’A zienda “A -GLIO NE di CORTONA- VALDICHIA-NA”, di recente istituzione, a Ric -cio di Cortona, è un’azienda PRI -VA TA, che non ha avuto finanzia-menti o incentivi pubblici, costitui-ta dai fratelli ALVARO ED EROSSOL FANELLI ed EDO GIORGIO PE -RUGINI, i quali si sono uniti conl’in tento di coltivare, su 10 ettari diterreno e poi commercializzare evalorizzare l’aglione Valdichiana,mai coltivato in passato in grandequantità e ormai quasi in via diestinzione e la cui produzione,negli ultimi anni, si è cercato direcuperare ed incentivare, tantoche esso è diventato ufficialmenteuno dei prodotti d’eccellenza in -dis solubilmente legati al territoriodella Valdi chiana, nonché espres-sione del patrimonio culturale ita -liano, tanto da essere introdottonell’elenco regionale e nazionaledei prodotti agricoli tradizionali(PAT). L’operazione, come ha sot -tolineato doverosamente Turenci,è stata portata già avanti da alcunianni sia dall’Associazione della“Tutela e valorizzazione dell’A glio -ne, Qualità e Sviluppo Rurale srl”sia dall’Associazione: “Polo d'ec -cel lenza - Comunità del Cibo della

Val dichiana”, con lo scopo di ri -lanciare l'agricoltura del territorioe riunire in un unico progettostrategico produttori, trasformato-ri e commercianti, col supportodelle Associazioni di categoria eprofessionali e delle amministra-zioni comunali della Valdi chiana,compresa Cortona, Asso ciazionicon le quali la neonata Azienda hagià avuto diretti contatti, per po -terne entrare a far parte e creareun’unica Associa zione con finicomuni. La risposta e procedura èstata rimandata, causa il Covid.Come Associazione “Aglione diCor tona - Valdichiana-Toscana-Italia- ETS” si è posta obiettivo diportare avanti un discorso diconoscenza, valorizzazione, com -mer cializzazione dell’aglione dellaValdichiana, insieme ai coltivatoridella vallata intesa nella suainterezza, coinvolgendo anche ine gozi di vendita al dettaglio e leattività ristorative del territorioconcordemente collaborando, perincentivare e creare lavoro, dan -do motivazioni, per incrementareil settore agricolo ed i suoi prodot-ti in grave crisi. Riguardo alla nostra sfida per ilGuin nessWold Record, che il si -gnor Mauro Turenci, critica an co -ra senza conoscenza e quindi an -co ra pretestuosamente, tutto èpar tito per gioco. L’idea di tentareil record del mondo è venuta fuoriinfatti quasi per scherzo, fra dinoi, visto che il nostro aglione sipresentava abbastanza grosso, daspingerci ad accettare la bellacompetizione, a livello nazionaleed internazionale. Il primato da

Viva l’aglione, viva l’Italia, vivala Toscana, viva la Valdichiana …Viva Cortona !...

Alvaro SolfanelliEros Solfanelli

Edo Giorgio Perugini

Risposta ad una polemica pretestuosamente politica

Che ciaràn da ride?!VERNACOLO

C’éte fatto chèso che i governantide tuttje i Paesi del’”Ugnione(?)” (*)quande che se tróveno davantia le riprese pe’ la tilivisione,

un risulino fano tuttje quanti,ch’a me me père de suddisfazione,perché sòn siguri, i puliticanti,de quante che ‘l popolo è coglione.

‘N tutto ‘l mondo ce s’ha la pandimia,e ‘l domèn se farà sempre più duro,ma nòn gn’emporta a lor l’ecunumia

comme virà a finire tul futuro,basta fè promesse, e la “poltronaria”,i pòri cristi posson vire ‘n …..

* EuropeaRolando Bietolini

(Capitolo 31)

Promessa d’AiutoAlcinoo; promette d’aitère Ulisse,

d’arportallo ‘n Patria: dai gagliardi,forti rematori, i megliori che aésse,ora arposarémo; che s’è fatto tardi.

La Rigina Arete: ordéna a le ‘n Celle,de preparè un lètto, sott’al portéchèto,con gintilézza: s’adopronno quelle,e tu l’sofféce giaciglio, vénne ‘n vitèto.

(Continua) B. Gnerucci

"Torre dell'Orologio - foto Ra -mac ciotti"

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L’ETRURIA N. 13 ATTUALITÀ 20 luglio 2020

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L'opera "Le nozze di Figaro" ebbela sua prima assoluta al Bur -gtheater di Vienna nel 1786, trean ni prima della presa della Ba -stiglia da parte dei cittadini france-si, eppure nessuna arringa rivolu-zionaria sarà tagliente quanto laca vatina nella quale Figaro ac ca -rezza l'idea di uno scontro addirit-tura fisico con il suo padrone: "Sevuol ballare, signor contino, il chi -tarrino le suonerò...", dove il servoimmagina di suonarle di santa ra -gione al nobile. Il libro della mu si -cologa Lidia Bramani, "Le nozze diFigaro, Mozart massone e illumi-nista" uscito per Il Saggiatore, ciricostruisce l'imprinting dell'auto-re di questo capolavoro, WolfgangAmadeus Mozart, analizzando larete di relazioni personali cheintrattenne, spesso grazie alla me -diazione preziosa di papà Leo -pold, con gli intellettuali, gli scien-ziati e gli uomini politici più enga -gé del secondo Settecento. Ma sfo -glia anche con la misura pignoladello studioso, tirandoli giù dagliscaffali impolverati, i libri dellabiblioteca privata di Wolfgang, deiquali esiste un inventario parzialema preciso. E spiegandoci come,attraverso la sua opera, Mozaartsalutò l'auspicata vittoria del soleilluminista sulle tenebre: il solemassonico della disponibilità, del -lo sforzo richiesto a ogni cittadinodel mondo per conquistare unamaggiore giustizia e uguaglianza.Un impegno che si differenzia daquello spietato di una Rivoluzionefrancese che ebbe simili premesse

Il cortonese Marco Zappater -reno, con un lungo passatoda giornalista, scrivepoesie, scrive del connubiotra amore e psiche, scrive di

uomini, scrive canzoni... Personaggio poliedrico, ha

un sorriso che ti abbraccia. Nonsorprende che si sia cimentatoin un curioso pamphlet (Menteaperta editore) sull’occupazioneterrena più snervante: trovareparcheggio.

Secondo recenti statistichepassiamo circa sette anni dellanostra vita in auto, due deiquali a cercare un parcheggio.

Ciò vuol dire che da adessoin poi, per tutta la tua esistenza,ti perderai: 2 Natali, 2 Capo dan -ni, 2 Pasque, circa 300 giorni divacanza tra ferie e festività, 30films al cinema, 2 settimanebianche, 50 cene al lume di can -dela e soprattutto almeno 200amplessi.

Già il tempo. Niente ci ripa -ga del tempo perso.

Questo elegante signoredistratto…

Sprecare tempo è il male piùgrande.

Nulla torna e anche unminuto va preservato: è unpasso per scappare o tornare,quella cosa che sintetizzandopossiamo chiamare vivere.

Insomma: liquidare lafaccenda del parcheggio veloce-mente.

Questo libro svela piccolitruc chi, elenca consigli, dà sug -gerimenti relativi a situazioniparticolari.

Infine, dopo una simpaticalista relativa a cosa si dovrebbeavere in auto per trovare parc -heggio più velocemente, l’autorepropone ai lettori un semplicetest dal titolo “Sei bravo a tro -vare parcheggio?”.

Utile e divertente, efficace eanche più profondo dellasemplice caratteristica di ma -nuale: c’è sempre l’uomo in fon -do a fare da protagonista, con lesue ansie, le sue strategie, le sueridicolaggini che fanno com -muo vere.

Non è solo il senso del tempoe la sua crucialità a tenere i filidi queste pagine.

Almeno per me. Marco inmodo traslato ci ricorda quantoè bella la vita e la grazia di es -sere leggeri quando le cammi-niamo attraverso.

Ridere dentro, senza troppior pelli addosso, come si fa conle cose serie: nascere, morire,amare, tuffarsi in acqua, guar -dare un tramonto con tuo pa -dre. Albano Ricci IL FILATELICO

a cura di Mario Gazzini

Questa volta ricordiamo un uomodall'inflessibile morale, cosmopo-lita e dotato di un carisma fuoridel comune: Vittorio Pozzo. La sto ria del calcio italiano devemolto a questo grande allenatore,che condusse la Nazionale Italianaal la conquista dei suoi primitrionfi ai mondiali del 1934 e aquelli del 1938 e che si affermòcome pioniere e simbolo del -l'Italia calcistica.

Vittorio Pozzo nasce a Torino il 2Mar zo 1886, da una famiglia ori -ginaria di Porderano, in provinciadi Biella; cultura del lavoro esenso del dovere sono profonda-mente radicati nel giovane Pozzo,che ben presto inizia a viaggiareper l'Europa per lavorare e conso-

lidare i suoi studi in lingue.Gli anni successivi servono al gio -vane Vittorio per rinvigorire mag -giormente il suo percorso di for -mazione umana e professionale;infatti in Inghilterra in quel pe -riodo il calcio era già ben struttu-rato a livello professionistico cosìin Italia Pozzo porta un grandesviluppo organizzativo.L'emissione di questo francobolloappartiene alla serie tematica "loSport", è ordinario, di tariffa B da -

tato 21 Dicembre 2018. La tiratura è di un milione difrancobolli, a sei colori, formatocarta 40x30, formato stampa36x30, dentellatura 13x13%, sufoglio da cinquanta esemplari.La bozzettista Maria Carmela Per -rini ha fatto il resto.

ma che in poco tempo le tradì neifatti. Per questo la posizione degliillumisti viennesi sarà così insoffe-rente dinanzi alle scellerate violen-ze dei giacobini francesi. Mozart e

gli altri intellettuali, che conviveva-no nella raffinatissima Vienna Giu -seppina, non premeditavano ditagliare le teste ai nobili: intende-vano piuttosto strumentalizzarnela cultura - e magari utilizzarnepure i patrimoni - ai fini collettivi.Per questo il Conte d'Almaviva, ilcontino di Figaro, si riscatta quan -do reclama il perdono della mo -glie, illuminato da una nuovacoscienza sociale, rinnegando laprecedente in cui si sentiva de -spota assoluto. Nuova società chenel finale dell'opera lo assolve, masolo dopo che egli ha compreso ivalori della tolleranza. Mozart nonera un santo, come testimonianole sue lettere, ma era altruista ege neroso, qualità sulle quali sicon centrò il discorso funebremas sonico per la sua morte.

Come ormai da consolida-ta tradizione annuale delRotary da più di 100anni, nel mese di giugnoIl Rotary Club Cortona

Valdichiana ha rinnovato tutte lesue cariche dirigenziali, ivicompresa la figura del Presidente.Nel corso di una breve cerimonia,svoltasi a Cortona il 26 giugno u.s.

in una forma molto sobria e inlinea con le necessarie misure disicurezza dovute al Covid-19, si èsvolto il tradizionale “passaggiodella campana” nel corso delquale il Presidente in carica Fran -cesco Francesco Attesti ha passatoil testimone al nuovo PresidenteFranco Caloni, che quindi dirigeràil Club fino al prossimo giugno2021.

L’annata che si è appenaconclusa è stata caratterizzata, co -me sempre, da importanti iniziati-ve del Rotary, sia a livello interna-zionale e sia a livello locale. Cer -tamente l’emergenza sanitaria chetutti abbiamo dovuto affrontare nel

primo semestre di questo anno haavuto impatti anche per le attivitàdel Club di Cortona. Molte iniziati-ve già pianificate, infatti, sono stateper forza di cose rimandate oannullate, ma certamente l’attivitàdel Rotary non si è fermata, e leazioni si sono subito rivolte alsostegno dei bisogni drammatica-mente emersi con il diffondersi

della pandemia. E’ da più di cento anni infatti

che il Rotary persegue quello cheè uno dei suoi scopi principali, ecioè intervenire con aiuti concretisulle fasce più deboli e sullepopolazioni in difficoltà a causadella povertà, di calamità naturalie di malattie.

E anche in occasione dellapandemia mondiale da Covid-19,il Rotary si è messo in moto conazioni di sostegno in tutti i princi-pali paesi colpiti da questacalamità sanitaria.

Limitandoci a parlare sola -mente delle iniziative a livello ita -liano, è stato subito avviato ilProgetto “Rotary Italia” che, conun investimento di 1.500.000 € ,ha consentito l’acquisto di unità ditriage da donare ai principaliOspedali italiani in prima linea perla lotta al Covid-19. Ogni unità eracomposta da una cabina di triageequipaggiata con sistemi avanzatidi telemedicina, da 2 portali ter -moscanner per l'ingresso deipazienti e degli accompagnatori, eda una barella ad alto grado dibiocontenimento.

A livello toscano ci sono poistati i 63 Rotary Club locali chehanno raccolto fondi per più di640.000 € che sono già stati utiliz-zati in azioni di sostegno di varietipologie, dall’acquisto di dotazio-ni protettive per medici e infer-mieri alla donazione di ventilatoripolmonari e di numerose altreapparecchiature per la diagnosti-ca e la cura dei malati colpiti dalvirus.

Anche in ambito Valdichiana ilRotary Club locale ha avviato unaserie di iniziative per sostenere ilterritorio in questo periodo didifficoltà, e delle quali abbiamogià dato conto su precedentiedizioni del giornale.

Ma il programma degli inter-venti non finisce qua, ed il RotaryClub Cortona Valdichiana, da ventianni attivo sul nostro territorio asostegno di iniziative sociali eculturali, anche in questo mo -mento così delicato saprà far sen -tire la sua presenza ed il suo fat -tivo contributo attraverso nuoveazioni di sostegno. E per quantoso pra un sincero ringraziamentova al Pre sidente uscente FrancescoAttesti, e un caloroso augurio dibuon la vo ro al nuovo PresidenteFranco Caloni.

Utile e divertente manuale di Marco Zappaterreno

“Un libro al mese”A cura di

Riccardo LenziLe nozze di Figaro

100 modi per trovare parcheggio. Guida veloce per trovare il parcheggio desiderato ed evitare le multe

Cambio di vertice

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L’ETRURIA N. 13 ATTUALITÀ 20 luglio 2020

“DALLA PARTE DEL CITTADINO” risponde l’Avvocato

Tra le misure del decreto Rilancioemanate a favore delle attivitàcommerciali e professionali, èprevista la possibilità di usufruiredel credito d’imposta sui canoni dilocazione di botteghe e negozi eper gli affitti di immobili ad usonon abitativo destinati allo svolgi-mento di attività industriali, com -merciali, artigianali ed agricole.Il credito d’imposta sugliaffittiAl fine di contenere gli effettinegativi dell’emergenza COVID-19,ai soggetti esercenti attivitàd’impresa è riconosciuto, perl’anno 2020, un credito d’impostanella misura del 60% (articolo 28del decreto Rilancio) dell’ammon-tare del canone di locazione.Si tratta, quindi, di un’agevolazio-ne che permette di recuperare il60% del canone di locazione per imesi di marzo, aprile emaggio 2020.Il credito è utilizzabile nelladichiarazione dei redditi relativa alperiodo d’imposta di sostenimen-to della spesa ovvero in compen-sazione e può essere ceduto allocatore o al concedente o ad altrisoggetti, compresi istituti dicredito e altri intermediari finan-ziari.La comunicazione va fatta a partiredal prossimo 13 luglio e finoal 31 dicembre 2021.Il modello per il credito d’impostaandrà inviato tramite un’appositafunzionalità nell’area autenticatadel sito dell’Agenzia delle Entrate.I dati da comunicareAll’interno della comunicazionevanno specificati i seguenti dati:• codici fiscali di cedente ecessionari;• tipologia del credito d’impostaceduto;• ammontare del creditomaturato e della quota ceduta,specificando l’importo ceduto aciascun cessionario;• estremi di registrazione delcontratto;• data di cessione del credito.

Ammontare del creditoIl credito d’imposta è stabilito inmisura percentuale pari:• al 60% del canone locazionedegli immobili ad uso nonabitativo, destinati allo svolgi-mento dell’attività industriale,commerciale, artigianale, agricola,di interesse turistico o all’esercizioabituale e professionale dell’atti-vità di lavoro autonomo (rientra-no anche gli uffici dei professioni-sti);• al 30% del canone nei casicontratti di affitto d’azienda,comprensivi di almeno unimmobile ad uso non abitativodestinato allo svolgimento dell’atti-vità industriale, commerciale,artigianale, agricola, di interesseturistico o all’esercizio abituale eprofessionale dell’attività di lavoroautonomo.L’importo da prendere a riferi-mento è quello versato nelperiodo d’imposta 2020 perciascuno dei mesi di marzo,aprile e maggio. È comunquenecessario che il canone sia statocorrisposto.BeneficiariI soggetti beneficiari del creditod’imposta (sia per canoni dilocazione degli immobili ad usonon abitativo e affitto d’azienda)sono quelli che svolgono attivitàd’impresa, arte o professione, conricavi o compensi non superioria 5 milioni di euro nel

periodo d’imposta precedentea quello in corso alla data dientrata in vigore del decretoRilancio.Il credito di imposta è riconosciu-to alle strutture alberghiere eagrituristiche a prescindere dalvolume di ricavi e compensiregistrato nel periodo d’impostaprecedente; così come agli entinon commerciali, compresi glienti del terzo settore e gli entireligiosi civilmente riconosciuti.Non essendo prevista alcunadistinzione tra le attività, devonoritenersi inclusi nell’ambitosoggettivo, fermo restando il limitedei ricavi o compensi nonsuperiori a 5 milioni di euro nelperiodo d’imposta precedente aquello in corso alla data di entratain vigore del decreto, anche isoggetti in regime forfettariodi cui all’articolo 1, commi 54 eseguenti della legge n. 190 del2014; nonché gli imprenditori e leimprese agricole.

RequisitiCondizione necessaria per accede-re all’agevolazione per i locatariesercenti attività economica è ilcalo del fatturato (oltre al nonaver conseguito nell’anno prece-dente flussi reddituali in misurasuperiore a 5 milioni di euro). Inpratica, devono aver subito unadiminuzione del fatturato odei corrispettivi in ciascuno deimesi di marzo, aprile e maggio dialmeno il 50% rispetto allostesso mese del periodo d’impostaprecedente.Il calo del fatturato o dei corri-spettivi deve essere verificato meseper mese; può quindi verificarsi ilcaso che spetti il credito d’impostasolo per uno dei tre mesi.Per gli enti non commerciali,invece, il requisito da rispettare aifini della fruizione del creditod’imposta è che l’immobile, percui viene corrisposto il canone,abbia una destinazione nonabitativa e sia destinato allosvolgimento dell’attività istitu-zionale.La circolare, inoltre, chiarisce cheil credito spetta a prescinderedalla categoria catastale del -l’immobile, rilevando l’effettivoutilizzo dello stesso nelle attività.

Utilizzo del creditoIl credito d’imposta è utilizzabilein compensazione, nella dichia-razione dei redditi relativa alperiodo d’imposta di sostenimen-to della spesa o, in alternativa puòessere ceduto.

La compensazione avviene utiliz-zando il modello F24 da presenta-re esclusivamente attraverso iservizi telematici messi a disposi-zione dell’Agenzia delle Entrate eindicando il codice tributo“6920”.In alternativa, si può optare per lacessione del credito che puòavvenire a favore del locatore odel concedente o di altri soggetti,compresi istituti di credito e altriintermediari finanziari, con facoltàdi successiva cessione del creditoper questi ultimi.

Modalità operativeL’Agenzia ha specificato chel’importo da prendere a riferi-mento è quello versato nelperiodo d’imposta 2020 perciascuno dei mesi di marzo, aprilee maggio.È necessario che il canone siastato corrisposto; in caso dimancato pagamento la possibilitàdi utilizzare il credito d’impostaresta sospesa fino al momento delversamento. Se il canone invece è stato versatoin via anticipata, sarà necessarioindividuare le rate relative ai mesidi fruizione del beneficio parame-trandole alla durata complessivadel contratto.Quando le spese condominialisono pattuite come voce unitariaall’interno del canone di locazio-ne e tale circostanza risulti dalcontratto, anche le spese condo-miniali possono concorrere alladeterminazione dell’importo sulquale calcolare il credito d’impo-sta.Come utilizzare i creditiTramite la propria area autentica-ta all’interno del sito dell’Agenzia,i soggetti che hanno ricevuto ilcredito, anche istituti di credito ealtri intermediari finanziari,comunicano l’accettazione. Dal giorno lavorativo successivoalla comunicazione della cessio-ne, possono quindi utilizzare ilcredito in compensazione tramiteF24 o cederlo a loro volta ad altrisoggetti entro il 31 dicembredell’anno in cui è stata comunica-ta la cessione.Oltre questo termine, la quota noncompensata non potrà essereutilizzata negli anni successivi, néessere richiesta a rimborso oulteriormente ceduta.Un successivo provvedimentofornirà le istruzioni per le altredue tipologie di crediti: l’adegua-mento degli ambienti di lavoroe l’acquisto dei dispositivi diprotezione (DPI).

Gentile Avocato, è vero che il go -verno ha previsto che noi, nonnisitter, possiamo essere retribui-ti? Grazie.

(lettera firmata) Strumenti a sostegno della genito-rialità e dei servizi per l’assistenzaai figli durante le ore di lavoro deigenitori erano già intervenuti, so -prattutto in periodo di Covid, al -cuni strumenti. A prevedere alcune modifiche infavore dei soggetti potenziali be -neficiari del c.d. bonus baby-sit -ting è intervenuto il Legislatorecon il c.d. Decreto Rilancio,disponendo con l'art. 72 alcunemodifiche agli artt. 23 e 25 delDecreto-legge 17 marzo 2020, n.18 - c.d. Decreto Cura Italia.Oltre alla modifica relativa all'im-porto concesso per il bonus perservizi di baby-sitting - adesso pariad Euro 1.200 totale - sono statepreviste altre misure tra cui lapossibilità di poter optare intera-mente o solo per una parte di taleimporto così da destinarlo perl'iscrizione ai centri estivi, ai ser -vizi integrativi per l'infanzia, aiservizi socio-educativi territoriali eai centri con funzione educativa ericreativa e ai servizi integrativi oinnovativi per la prima infanzia.I soggetti beneficiari di tali modifi-che sono i lavoratori dipendentidel settore privato, gli iscritti in viaesclusiva alla Gestione separata dicui all'art. 2 co. 26 della L. 335/1995, lavoratori autonomi iscrittiall'INPS e lavoratori autonomi noniscritti all'INPS.La platea dei soggetti ammessi algodimento di tali benefici è com -prensiva, per quanto riguarda sia ibonus per i servizi di baby-sitting,sia per l'iscrizione ai centri estivi eai servizi integrativi per l'infanzia,anche dei lavoratori appartenential settore sanitario sia pubblicoche privato (medici, infermieri,tecnici di laboratorio biomedico,tecnici di radiologia medica eoperatori sociosanitari) e dei lavo -ratori appartenenti al personaledei comparti di sicurezza, difesa esoccorso pubblico impegnato peresigenze relative all'emergenza sa -nitaria in atto.Il periodo di fruizione della pre -stazione, da utilizzare in via alter-nativa rispetto al congedo specifi-co per Covid-19 di cui all'art. 23del D.L. n. 18/2020, a seguito del -la modifica di cui al c.d. DecretoRilancio è stato esteso e copre oral'arco temporale che va dal 5marzo al 31 luglio durante il qualeè possibile richiedere uno più bo -nus per l'acquisto di servizi di ba -by-sitting per l'importo totale di

Euro 1.200. Il bonus o i bonus in questionever ranno sempre re mu nerati at -traverso il libretto famiglia di cuiall'articolo 54-bis del de cre to-legge 24 aprile 2017, n. 50 e,pertanto, il genitore che intendebeneficiarne dovrà registrarsi sullapiattaforma relativa alle prestazio-ni occasionali accessibile tramite ilsito internet www.inps.it.Un'interessante novità a riguardo èquella relativa alla non applicabi-lità del principio di carattere ge ne -rale della presunzione di gratuitàdelle prestazioni di lavoro rese daparte di soggetti all'interno delnucleo familiare. Difatti, purchènon si tratti di familiari conviventicon il soggetto richiedente o dialtro genitore qualora separato odivorziato, l'importo previsto per ilbonus baby-sitting potrà essereassegnato anche ai nonni o altriparenti dei figli dei richiedentisenza che si presumi che tale pre -stazione lavorativa è stata resa inmaniera gratuita.In alternativa, è stata previsto, pro -prio per permettere ai bambini eragazzi finalmente di poter starefuori dalle proprie abitazioni, dioptare in alternativa al bonus ba -by-sitting per la possibilità di ot -tenere direttamente dal soggettori chiedente una parte o tutto del -l'importo spettante di Euro 1.200per la comprovata iscrizione aicentri estivi, ai servizi integrativiper l’infanzia (fermo restando

Bonus baby sitter: anche a favore dei nonniCessioni del credito d’imposta per gli affitti:

le istruzioni delle Entrate

Dalla parte del cittadinoil parere dell’arch. Stefano Bistarelli

l'incompatibilità con il bonus asilonido che per le mensilità di giugnoe luglio qualora già prenotate nonsaranno rimborsate, essendo lapre stazione emergenziale in og -getto più favorevole per il richie-dente), ai servizi socio-educativiterritoriali, ai centri con funzioneeducativa e ricreativa e ai serviziintegrativi o innovativi per la primainfanzia. In tale caso, l'importo spettanteverrà direttamente accreditato sulconto associato all'IBAN delsoggetto beneficiario o, in alterna-tiva, tramite bonifico domi ciliatopresso Poste Italiane qualo ra l'im -porto non sia superiore ad Eu ro1.000. Qualora il genitore richie-dente dovesse optare per il bonusrelativo all’iscrizione al centroestivo o ai servizi integrativi perl’infanzia, questi dovrà allegarealla d o man da la documentazionenecessaria per attestare l’iscrizio-ne ai centri suddetti e dovrànecessariamente indicare anche iperiodi di iscrizione del minore(minimo per una settimana) el’importo della spesa necessaria.In ogni caso, il periodo di iscrizio-ne suscettibile di fruizione delbeneficio in que stione non potràsuperare la data del 31 luglio.Per maggiori chiarimenti e dettaglisulla fruizione dei suddetti beneficisi veda la circolare INPS n. 73 del17 giugno 2020.

Avv. Monia Tarquini [email protected]

Nella giornata di domenica 5 luglio 2020 hanno festeggiato in unnoto locale di Montanare di Cortona i loro 50 anni di matrimonio inallegria e serenità assieme agli affetti più cari Gioia Faltoni e PieroMartini.

Felice 50° anniversario. Siete un esempio da imitare, congratulazionie auguri!

Nozze d’oro

Piero Martini - Gioia Faltoni

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L’ETRURIA N. 13 ATTUALITÀ 20 luglio 2020

Non avrei mai immagina-to di trovarmi qui, ora aricordare e raccontare,sicuramente in manieraincompleta, la figura di

Enzo.Si può dire che conosco Enzo

da sempre, anche se fino ad uncer to punto della nostra vita nonci siamo frequentati.

Ci siamo personalmente rin -con trati ai tempi in cui era a Bru -xelles, nello studio di mio marito,ma si è avvicinato a noi del Co-mi-tato tutela di Cortona nel 2009,all’inizio della campagna di con-trasto all’apertura delle centrali abiomasse di Renaia.

Il suo avvicinamento avvennein maniera del tutto spontanea,frutto di una sua personale valuta-zione dei problemi che questeavrebbero comportato e delleazioni da intraprendere.

Si può dire che questo era ilsuo modo di sposare una causa:valutazione obbiettiva della situa-zione, assenza di condizionamentiesterni o considerazioni opportu-nistiche.

Una sera si presentò sponta-neamente ad una nostra riunionee da allora nacque quella che sisarebbe rivelata una delle piùimportanti, solide, disinteressateed entusiasmanti amicizie, nonsolo con me ma con tutti i parteci-panti a quella che sarebbe stata laprima e forse più importantebattaglia ambientalista mai affron-tata nel nostro territorio.

Entrò a far parte di un sodali-zio eterogeneo, dalle simpatie eappartenenze politiche più varie-gate senza che questo abbia mai, eripeto mai, rappresentato un ele -mento di disturbo o scontro.

Perché lui era così : sposava lacausa, indifferentemente da chi nefosse il promotore o l’avversario.Si potrebbe riassumere con: nonguardava in faccia a nessuno.

Non si è mai risparmiato nel de -dicare tempo ai problemi deglialtri e, soprattutto dopo il suopensionamento, era diventato ilcatalizzatore e paziente referentedi tutte le problematiche ambien-tali, e non solo, che ci venivanosegnalate.

Insieme abbiamo percorsotan ta strada, in senso letterale: ab -biamo dedicato giornate intereper visite a uffici provinciali, regio-nali, ministeri, avvocati, urbanisti,

realtà imprenditoriali sostenibilida riproporre localmente.

Ovunque ci recassimo suscita-va immediata simpatia e, dove eragià passato, avevano di lui unostraordinario ricordo e una gran -de stima.

Abbiamo elaborato strategie,digerito e resistito ad avversità,minacce e contrasti; trascorso oree ore (lui che amava fare le orepiccole) a discutere del presente edel futuro di Cortona e della Val -dichiana tutta.

Era un vulcano di idee, unpozzo di saggezza, una enciclope-dica risorsa di esperienze ammini-strative.

Aveva l’entusiasmo di un ra -gazzo, il disincanto di un uomo dimondo, l’atteggiamento ironico escanzonato di chi nella vita ne haviste tante ma non si è mai fattotravolgere da niente e da nessu no.Non posso dimenticare il suoentusiasmo durante le elezioni

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Tel. e fax 0575.630600 - [email protected]

am ministrative del 2014.Un’idea maturata con l’intento

di dare una svolta sostenibile allepolitiche locali: favorire il raggiun-gimento di un equilibrio tra pro -duzione e rispetto dell’ambiente,armonizzazione tra presente epas sato in materia urbanistica, ri -du zione e corretta gestione dei ri -fiuti e tante altre di idee che scatu-rivano dai nostri lunghi incontriserali. Lui era sempre il piùentusiasta, e non si limitava solo a

parlarne ma si informava, si muo -veva, viaggiava, scriveva, contattavale tante risorse umane che avevaincontrato nella sua vita professio-nale. E in tutte le discussioni lapolitica, intesa come appartenenzaai vari schieramenti, non trovavaspazio perché ciò che contavaerano i problemi e le soluzionipos sibili, senza pregiudizi, senzacompromessi, senza calcoli.

Non è sempre stato facile ma,tutti insieme, di fronte ad un pro -blema da risolvere, siamo riuscitia non farci strumentalizzare e atrovare convergenze quasi con tut -ti.

Ultimamente aveva portato acompimento il grande progettoCORTONATURA per la valorizza-zione del nostro olio EVO, per ilquale avevamo ottenuto l’IGPCOR TONA (una cosa burocratica-mente laboriosa e rara), e chevoleva estendere ad altri prodottidell’agricoltura locale per esporta-

re nel mondo le nostre eccellenzeagroalimentari a integrazione esostegno del grande patrimonioche Cortona può offrire. Un pro -getto grandioso, frutto di tanteidee, ma che camminava con lesue sole gambe.

Per le strane coincidenze chela vita ti riserva proprio giovediscorso di questo si è ragionato allaCamera di Commercio di Arezzo:un progetto sul buon cibo chevedrà coinvolti tutti e 16 i comunidella Valdichiana, due province,Arezzo e Siena, (80.000 ettari diterreno coltivabile per 200.000abi tanti), agricoltori e tutte le as -sociazioni agricole, commerciali eGDO. Era il suo sogno e il nostro:spero che da lassù ci aiuti affinchèsi realizzi.

Era un trascinatore che amavail territorio, la vita, la sua vita ma,soprattutto quella con le sue Don -ne, che non mancava mai di nomi -nare, raccontare. E nel farlo sipercepiva la sua soddisfazione dimarito, di padre e, più di recente,di nonno di Viola.

La sua scomparsa ci ha gettatinello sconforto. La sua scomparsain questo periodo ha aggiunto in -giustizia a ingiustizia: lui che avevadato tanto agli altri non ha avuto,per cause a tutti note, le necessa-rie attenzioni, le pronte cure che,forse, in un altro momento nonsarebbero mancate.

Abbiamo così perso una gran -de persona, un grande amico, unagrande risorsa per il territorio,che lascia un vuoto difficilmentecolmabile.

Speriamo che si riesca inqual che modo a rendere il giustotributo alla sua memoria e che lacomunità, per la quale tanto si èspeso, lo possa degnamente ricor-dare, magari con un simbolo di ri -conoscenza che vada oltre il ri -cordo di chi lo ha conosciuto

Loretta Carola Lazzeri

Nel pomeriggio di sabato11 luglio 2020, all’om-bra dei grandi cipressi epini del Campo sportivodi Borgo Ossaia una

gran de comunità di parenti e diamici si è stretta attorno a Mirella,Erica, Laura, Lucia e Silvia perpre gare e ricordare Enzo Moretti,tornato improvvisamente alla Casadel Padre il 25 marzo scorso inpieno lockdown.

La Santa Messa in memoria esuf fragio è stata celebrata dalparroco di Ossaia e vicario di zonadon Luca Lazzeri, che all’omeliaha invitato tutti a vedere oggi Enzo(babbo, sposo, amico e concitta-dino impegnato attivamente nellacivitas cortonese e aretina) comeil cristiano che vive nella Geru sa -lem me celeste, nella luce e nellagioia di Dio.

Come l’acqua che viene in ter -ra compie il suo compito e poitor na in cielo e poi nuovamenteri torna, anche Enzo, seppur chia -mato in Cielo in maniera improv-visa e così dolorosa, nel piccolocampetto da calcio di Borgo Os -saia in questo assolato pomeriggiodi luglio è tornato con la sua ani -ma e con le buone azioni della suaintensa e positiva vita tra i tantissi-mi amici cortonesi (e non) ac -corsi, nel rispetto delle regole didistanza fisica imposte dal corona-virus, per stringersi attorno allasua famiglia e per rendergli quel

pubblico saluto che l’emergenzasanitaria del marzo scorso impedì.Al termine della Santa Messa lafigura e l’azione civile di Enzo Mo -retti sono state infatti ricordate daAndrea Laurenzi, che ha ricordatola sua passione per la musica e lasua attività per la comunicazionelocale (Radio Foxes di cui fu ilfon datore, l’animatore toto cordee Radio Incontri) oltre che l’ami-cizia e l’amore per Cortona e perla Valdichiana.

L’amore , il servizio civile e po -litico al bene generale della co -munità locale e degli uffici in cuiha svolto il suo lavoro sono stati iltema centrale del discorso ufficia-le di commemorazione tenuto daLoretta Carola Lazzeri, portavocedel Comitato tutela di Cortona edella Valdichiana di cui Enzo eraun attivo componente e leader.Pubblichiamo a parte, sempre og -gi, il testo integrale del discorsopro nunciato da Loretta Carola Laz -zeri.

Commozione e tante lacrimesono scese sui volti dei presentiquando la figlia Lucia, anche anome delle sorelle Erica, Laura eSilvia, ha letto la sua lettera ababbo Enzo, che pubblichiamointegralmente sempre oggi.

Al termine della semplice, magenuina, sincera e sentita seratacristiana di preghiera e memoriaper un cortonese vero ed innamo-rato della prpria città, la moglieMirella ha ringraziato i presentiper questo pomeriggio di amiciziae di saluto pubblico al suo Enzo.

Anche L’Etruria, che sa beneche nel pomeriggio di sabato 11luglio 2020 all’ombra dei cipressidi Borgo Ossaia il dolore dellamoglie, delle figlie e dei parentitutti, non era “men duro”, seppurconfortato dal pianto degli amici,si stringe ancora una volta in unabbraccio virtuale a Mirella, Erica,Laura, Lucia e Silvia. Ivo C.

Ieri sera ho cercato di im -maginarmi cosa potesse pia -cere al mio babbo che noidicessimo per il suo funera-le…molto probabilmente

avrebbe ironizzato su questo miodesiderio.

Quindi non è facile trovare leparole adatte sia per esprimerequello che abbiamo provato, siaper ricordare una persona con uncarattere complesso come il suo.Sono stati dei mesi molto difficiliper tante persone e il mio babbose ne è andato esattamente in unamaniera tanto improvvisa quantoscioccante e traumatica per tuttele persone che gli volevano bene.

Il nostro babbo era un padreparticolare, aveva dei pregi e deidifetti, come tutti.

Ma di lui oggi voglio ricordarele cose belle che ha fatto per tanti

Un libro sugli anni dellavita in esilio di reUmberto II di Savoiaverrà presentato aCor tona il prossimo 8

agosto 2020, alle 18,30, presso ilTeatro all’aperto del Parterre.

Si tratta di un 'importantedocumento storico visto con gliocchi di chi aveva perso le ele -zioni e la corona.

L'iniziativa è promossa dalCircolo culturale Gino Severinidi Cortona che nonostante leristrettezze causate dal COVID19 si è ugualmente impegnatoper organizzare la serata. Illibro è intitolato: "La solitudinedel Re" ed è stato curato da LiaBron zi, critica d'arte dello stessoCircolo Severini e critica lettera-ria.

L'iniziativa ha il patrociniodel Comune di Cortona e dell'Ac -ca demia Etrusca.

A fare gli onori di casa cisaranno il Sindaco LucianoMeo ni e il vice sindaco Fran ce -sco Attesti, interverranno inoltreil vice lucumone dell'accademiaEtrusca, Paolo Bruschetti; EnricoTaddei, Presidente dell'associa-zione Giglio blu di Firenze eLilly Magi, Pre si dente del circoloSeverini, presenterà l'opera.

Alla presentazione seguiràun'intervista al marcheseAlfredo Lu cifero, che ha fornitoil materiale per la stesura del

volume. La pubblicazione si basa

sulla raccolta delle molte lettereintercorse tra il Re d’Italia inesilio e Falcone Lucifero, zio diAlfredo, e rappresentante inItalia della Real Casa.

Interessantissimo è il profilodell’ex Re d’Italia quale trasparedalle lettere, la sua capacità diesprimere per scritto sentimenti,considerazioni, pensieri.

Alcune affermazioni, inoltre,appaiono estremamente signifi-cative, come la ferma volontà diportare con sé nella tomba isigilli reali (cosa dav veroaccaduta) gesto che la di celunga sulla discendenza reale.

Tra le righe vergate da ReUm berto traspare anche laprofonda nostalgia di un uomoin esilio, lontano per sempredalla propria patria pur seaccolto da un Paese amico edospitale.

Il marchese Lucifero narrerài suoi ricordi strettamente colle-gati agli ultimi giorni vissuti inItalia dal “Re di Maggio”: untestimone diretto, pur se moltopiccolo all’epoca, che viveva ne -gli ambienti del Quirinale e cheoggi potrà narrare anche episodisconosciuti e privati accaduti inquei giorni difficili e determi-nanti per la storia del nostroPaese.

L. Magi

Gli ultimi anni di vita dell’ex Re d’Italia in un libro che sarà presentato a Cortona

La solitudine del redi noi e soprattutto per la mia fa -miglia. Un uomo di cui non mi ri -cordo il nome dice che una fa -miglia armoniosa è alla base diuna società pacifica e lui ha de -dicato la vita a questo, non traden-do mai i suoi ideali di uomo ap -passionato, controcorrente, creati-vo e giusto.

Avevo un rapporto complicatocon lui, tante sono state le volte

che ci ho litigato, ma lui ha de di -cato la vita a questo, per questoper me, per noi, rimarrà per sem -pre un uomo dai principi nobili econ un grande cuore.

Era un uomo dallo spirito gio -vane, eternamente attivo nella co -munità e disposto a dare una ma -no a chi era in difficoltà.

Ci arrabbiavamo spesso per -ché lasciava le chiavi di notte in

macchina, una Panda, un veroscassone, e lui rispondeva che, sequalcuno l’avesse rubata, alloravoleva dire che ne aveva veramen-te bisogno e quindi era giusto la -sciargliela. Diffidava dell’ipocrisiae del buonismo, delle buone ma -niere e delle convenzioni.

Si è anche adattato a tutto que -sto, come tutti, ma non ha mai ab -bandonato nel profondo la sua na -tura vitale che lo renderà vivo nel -le nostre vite e nel nostro futuro.

Di lui mi va di ricordare la suapassione per la musica, il vedere illato positivo delle cose, la sua for -za, la sua tenacia, la sua gioia di

vivere.Nei momenti più difficili tro -

vava le parole incoraggianti per glialtri; forse ha pensato troppo pocoa sé stesso. Ma forse era proprioin questo darsi agli altri che tro -vava sé stesso. Chissà.

Mi mancherà la sua presenzafisica, il rapporto che aveva conVio la, sua nipote, quando andavanell’orto e ritornava con quei ve -sti ti tutti sporchi, quando suonavala batteria.

Avrebbe fatto qualsiasi cosaper noi quattro, avrebbe preso unaereo per andare a New York, aVe nezia, a Bologna o a Roma sesapeva che una di noi quattroaveva bisogno del suo aiuto.

Amava mia madre, nonostantele tante difficoltà che ogni coppiasi trova ad affrontare dopo tantianni di convivenza.

Ci ha dato tanto amore, nelsuo modo assurdo di chiudersinelle sue emozioni, ha fatto azionipiene di amore per noi.

E io lo voglio ricordare nellamia infanzia, nelle nostre infanzie,quando ci abbracciava, quando cipor tava a giocare al Parterre,quan do ci aiutava se avevamo bi -so gno, quando ci rassicurava, vo -glio ricordarlo tutte le volte che ciha esortate ad essere noi stesse,nonostante l’esterno, a seguire inostri sogni, voglio ricordarlo nelsuo modo di amarci in manierauguale, stando attento a chi di noiaveva più bisogno.

Lucia Moretti

Un babbo, un nonno, "un uomo dai principi nobili e con un grande cuore"Il testo integrale del discorso tenuto dalla figlia Lucia nella commemorazione del padre Enzo Moretti svoltasi sabato 11 luglio

Borgo Ossaia commemora Enzo MorettiUn ambientalista vero, un innamorato di Cortona e della valdichianaLa famiglia e gli amici si sono ritrovati al Campetto di calcio per una manifestazione

cristiana e civile di preghiera e di memoria per il nostro concittadino

Testo integrale del discorso tenuto da Loretta Carola Lazzeri per la commemorazione di Enzo Moretti svoltasi sabato 11 luglio

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L’ETRURIA N. 13 ATTUALITÀ 20 luglio 2020

sente a tutte le commemorazioni, equando Ivo Camerini lo ha invitato aparlare, si è mosso con passo agileed è stato accolto da un applauso ca -loroso e spontaneo.Gino Massetti ricorda i soldati men -tre rastrellano gli uomini, che ven -gono radunati nella casa che sorgevadi fronte al monumento attuale. Lui èmagro e scattante e cerca più volte difuggire, ma viene sempre ripreso.Vede gli uomini che portano sullespalle casse di dinamite come fosse -

ro zaini, quindi la casa viene sbarra-ta e fatta esplodere.In mezzo al fumo e all’odore acre sisveglia quando sente dei passi:chiede aiuto, non ce la fa più a respi-rare, sono passate ormai nove ore.Lo tirano fuori: è salvo grazie ad unatrave caduta su di lui che lo ha co -perto. Avrà bisogno di un anno pertornare in salute.Gino Massetti farà il carabiniere: unavita, la sua, dedicata a far rispettarela legge, mentre della strage si par -lerà solo molti anni dopo.Come afferma Mario Parigi, sonostati scritti dei libri sul passaggiodell’esercito tedesco, ma raccolgonopoche testimonianze: era come se ilvelo dell’oblio fosse sceso a coprirela violenza della guerra.“…Per un anno fui curato per leustioni e negli anni successivi avevosempre mal di schiena.-RaccontaGino Massetti ne Il falegname diOttobrunn, il libro che narra le fasidel processo a Monaco di Baviera-Fui anche ricoverato all’ospedale diPesaro e per un mese intero portaiun busto, poi un corsetto che inseguito dovetti portare saltuariamen-te. Mia moglie doveva aiutarmi a cal -zare le scarpe. La mia salvezza è statala contadina che cercava il suo canee che ha sentito i miei lamenti. Vivo

costantemente con l’orrore della sce -na dell’esplosione davanti agli occhi.Per diverso tempo venivo preso dalterrore quando sentivo parlare te de -sco...”Massetti parla, ed è come una libera-zione. E’ come se avesse aspettatoquesto momento per affermare diavercela fatta, di essere sopravvissutoper continuare a vivere, farsi unafamiglia e vedere crescere i nipoti,quello che è stato negato alle vittimedella strage, che hanno lasciatomoglie e figli a cercare faticosamentedi andare avanti. Coma ha affermato Mario Parigi, si ètrattato di guerra civile, dove tuttiavevano un avversario interno, fossecostituito dai tedeschi o da unadiversa fazione di partigiani, una lottain cui la chiesa diede un grandecontributo in termini di vite umane.A MittenWald è stato costruito unmonumento con le pietre della casafatta esplodere a Falzano, che nericorda la strage. La commemorazione è stata conclu-sa dal Sindaco Luciano Meoni, cheha affermato che non bisogna maiodiare il prossimo; si può fare politi-ca e discutere ma mai arrivare all’o-dio. Noi abbiamo attraversato lapandemia sapendo che sarebbe

finita, ma quando c’è la guerra nonsi sa quando avrà termine. La vita ètroppo bella per sprecarla a odiare ea fare la guerra.E’ stata una chiusura toccante, cheha riportato ciascuno alle proprieresponsabilità, a quello che indivi-dualmente possiamo fare per il benecomune e per gli altri.Ci sono stati applausi commossi: eracome aver attraversato il dolore del27 giugno di tanti anni fa e averlosuperato insieme, nelle parole di Gi -no Massetti e nel ricordo di don

Franco Casucci.Mentre veniva deposta una corona difiori al monumento dei caduti, gliinsegnanti della Scuola comunale dimusica si sono preparati per esegui-re alcuni brani.Quindi i militari del Panther Club diCortona, che hanno fatto il picchettod’onore con la divisa delle truppeinglesi, sono risaliti nei loro mezzid’epoca, jeep e una moto Guzzi, e sisono allontanati salutando.L’11 agosto 2009 il tribunale di Mo -na co di Baviera ha condannato al -l’er gastolo il comandante della ICompagnia dei cacciatori di monta-

gna, Josef Scheungraber, per averordinato l’assassinio di 14 persone aFalzano; ecco i loro nomi:Ghezzi AntonioLescai AngioloCascini LucaDonati LorenzoPaludini AgostinoPetrini AgostinoTrasenni DomenicoTrasenni GuidoSassini DomenicoZampagni Edoardo, caduti fra lemacerie.Cannicci FerdinandoLescai SantiBistarelli Francesca ved.CasucciDonati Angiolo, caduti nei boschivicini.

MJP

La commemorazione dellastra ge ha sempre richiama-to a Falzano tante persone;quest’anno,per i noti motivilegati alla pandemia, la ce -

le brazione eucaristica, organizzatada Annamaria Andiloro con il soste-gno del comune di Cortona, si èsvol ta all’aperto, davanti alla casa chefu fatta esplodere 76 anni fa, con al -l’interno le vittime.A officiare la messa l’arcivescovo Ita -lo Castellani, che ha letto i loro nomi,e ha espresso la propria commozio-ne davanti a questi fatti così dolorosi.Ha chiamato in causa gli alberi etutte le creature che li abitano perchéun luogo così bello deve ispiraregioia, non certo il dolore e la guerranon ci deve essere più, mai più.Ma per questo è necessario pregaree operare affinchè non si ripeta l’as -surdità della guerra, che è violenzafra fratelli, perché il genere umano èuno e indivisibile.Terminata la celebrazione, Ivo Came -rini ha parlato della vita in montagnae di come questa abbia subito, nelcorso di pochi anni, un processo diabbandono, per cui i campi coltivatisono stati ricoperti dall’erba, le casesono rimaste disabitate, e le chiesesono in sofferenza perché nessunsacerdote sale più la montagna perincontrare i fedeli, così sono in statodi totale abbandono. Ha preso quindi la parola MarcoCasucci, consigliere regionale, chevive in montagna, e che ha avuto unatrisavola uccisa nella strage.Lui ha parlato di una persona che èri masta nel cuore a chi lo ha co no -sciuto come sacerdote: don FrancoCa succi, nel trentennale della scom -parsa.I ricordi del consigliere si sono in -tegrati con quelli di mons. Castellani,unito a don Franco da una fraternaamicizia sin dai tempi del seminario.Don Franco aveva capito bene l’im -portanza delle feste e dei momentiche riunivano la comunità ed era unorganizzatore infaticabile, al puntoda trascurare la salute per offriremomenti di convivialità ai parroc-chiani delle frazioni montanine.Era molto legato al santuario del Ca -noscio, dove andava a confessare;nel 1953 fu ordinato sacerdote diuna parrocchia distrutta,tutta darimettere in piedi, quella di S.Pietro aDame. Fra le vittime della strage,Francesca Bistarelli vedova Casucci,era sua nonna.Don Franco, toscano verace, sapevaridere e scherzare ma aveva salda lafede e teneva ai principi validi per

Riflessioni di padre Samuele Duranti

I cieli della fede

L’amore verso Dio

tutte le persone, che possono essereriassunti nell’amore per il propriolavoro, nel rispetto reciproco, nellaricerca del rapporto umano,che lohanno portato ad essere così amatotra gli abitanti della montagna corto-nese.Quindi Mario Parigi, direttore dellaScuola comunale di musica, ha ri -cordato l’eremo di S.Egidio, dovetan ti cortonesi, da ragazzini, hannotrascorso le vacanze: ancora oggil’alta di S.Egidio è il luogo in cui si

può ascoltare il “canto degli abeti”,che rilassa e restituisce a ciascuno lapienezza del valore della vita, ed unluogo come Falzano, immerso nelverde, non farebbe mai pensare aduna cosa tanto distruttiva come laguerra, eppure così è avvenuto..Ha poi disegnato il quadro storico incui si è svolta la vicenda, nel 1944.Con l’8 settembre ’43 l’esercito te -desco occupò militarmente l’Italia: ilmeridione era sotto il comandodelle forze alleate, mentre il nord erasotto il comando della repubblica diSalò. L’Italia aveva cambiato alleanzee questo aveva di fatto trasformatol’esercito tedesco in nemico dacombattere, ma nemmeno questopuò giustificare quello che è avvenu-to nella marcia verso il nord: Fal -zano, S.Anna di Stazzema e altrestragi che sono tornate alla luce solotanti anni dopo. L’obiettivo dichiaratoerano i partigiani e ogni mezzo fuimpiegato per cercarli e distruggerli;in questo l’esercito tedesco andòben oltre, perché aveva la garanziache nessun soldato sarebbe statopunito anche se avesse ucciso deicivili.Dalla strage di Falzano si salvò soloGino Massetti, che allora aveva 15anni. Con la moglie, è sempre stato pre -

Commemorazione dell’eccidio di Falzano

Prima parteAllora si accostò a Gesù uno degliscribi e gli domandò: Qual è ilprimo di tutti i comandamenti?Gesù rispose: Il primo è: Ascolta,Israele, il Signore Dio nostro èl'unico Signore; amerai dunque ilSignore tuo Dio con tutto il tuocuore, con tutta la tua mente econ tutta la tua forza. E il secondoè questo: Amerai il prossimo tuoco me te stesso. Non c'è altro co -mandamento più importante diquesto. Allora lo scriba gli disse:Hai detto bene, maestro, e se con -do verità: che egli è unico e nonve n'è altri all'infuori di lui; amar -lo con tutto il cuore e con tutta lamente e con tutta la forza e amareil prossimo come se stesso valepiù di tutti gli olocausti e i sacrifici(Marco 12, 28-33). L'amore verso Dio Padre è il pri -mo e il massimo dei comanda-menti. Può sorprenderei che ci venga co -mandato di amare. L'amore nonsi comanda. L'amore è per defini-zione libertà, spontaneità. E ilcomandamento è autorità. Tutto ilcontrario. Come si conciliano?Qua le padre oserà comandare asua figlia: Ti ordino di amare iltale?! Nessuno può pretendere didare ad un altro l'ordine di amar -lo. Al più può farne la proposta,rivolgergli l'invito. Dio invece cicomanda di amarlo. Perché hamesso in noi la capacità di amare.Perché egli è sommamente ama -bile. Posso rifiutare di amarlo; nonesiste amore che non sia libero. Ma non posso far sì che io non siafatto per amare. L'amore è la legge di gravitazionedi ogni essere. L'amore è la vitadel mondo. L'amore è il costituti-vo della nostra persona. Sono fattoper amare; non posso trovarealtrove la felicità. Posso restituireil biglietto, secondo l'espressionedi Ivan Karamazov, ma non possocambiare il programma dello

spettacolo. Il comandamentodell'amore ci indica il cammino eil traguardo; poiché siamo pro -grammati per una comunionefelice / eterna con Dio, in Dio. Certo, le nostre relazioni con Diopossono avere forme diverse / op -poste: Indifferenza o disprezzo: Dio? maivisto! Rifiuto: Vietato l'ingresso a Dio!Scetticismo: Dio? a che serve?! Freddezza: Ne faccio a meno; iosono libero da Dio. Oppure sipossono allacciare relazionid'amore: Dio mio, mio tutto! Tiamo! Ci sono uomini che hannopaura di Dio; altri che lo dimenti-cano ... ; ma ci sono ancheuomini e donne che lo prendonosul serio e desiderano amarlo, evogliono amarlo più di se stessi, aldi sopra di ogni altra cosa. Non è difficile amare Dio, se sipensa che Dio è amore. Tra parentesi: amore è la parolapiù sacra e la più sconsacrata, lapiù santa e la più infangata.Esprime il sentimento più grandee più nobile e spesso anche unsentimento saturo di egoismo ed'interesse. Ma allora, ovviamente,non è amore. Amore è per defini-zione altruismo. Dono di sé. Ciòdetto, affermiamo: l’amore è ilpeso di ogni essere; esprime tuttala vita Dio è amore. E’ senz’altrola definizione più bella di Dio. Checos’è l’amore? E’ Dio! Che cos’èDio? E’ amore.E tutto quanto esiste e vive èmanifestazione dell’amore di Dio.Esplosione d’amore è la creazio-neanifestazione dell'amore di Dio.Esplosione d'amore è la creazio-ne: mondi infiniti scagliati nell'u-niverso sconfinato, a distanzefavolose, che ruotano in giri vorti-cosi. Apertura d'amore fu lacreazione degli angeli; così lachia ma il nostro Dante: s’apersein nuovi amor l’eterno Amore.(Paradiso XXIX, 17)(Continua)

27 giugno 1944 - 27 giugno 2020

All’ombra di maestosi ti -gli, tra svettanti cipressiche vigilano silenziosi sulmo numento funebre diFal zano, sabato 27 giu -

gno si è svolta la consueta celebra-zione di commemorazione dell’ec-cidio nazi-fascista perpretato il 27giugno del 1944.

Una cerimonia resa ancorapiù intensa da un impeccabile pal -coscenico naturale visto il neces-sario distanziamento fisico che haimpedito lo svolgimento dell’even-to all’interno della chiesa di SantaMaria di Falzano: la messa di suf -fragio si è svolta integralmenteall’aperto di fronte alla croce sortasul luogo della strage e davanti airesti della casa contadina - oggitrasformati in un' edicola votiva al -la Madonna - dove furono rinchiu-si i civili rastrellati dai tedeschi epoi fatta brutalmente esplodere.Tra i sinuosi profili della monta-gna cortonese “Terra di silenzio edi lavoro” come ricordato daMon signore Castellani nel corsodella sua omelia, si sono sussegui-

ti momenti di rara intensità esuggestione: dal richiamo all’a-scolto delle laboriose api chedanzavano tra i fiori dei tigli sovra-stanti i partecipanti, al raccontotoccante dell’unico superstite an -cora vivente salvatosi sotto le ma -cerie della strage, fino al ricordocommosso dello storico parroco‘montagnino’ Don Franco Casuccinel trentennale della scomparsada parte del nipote Marco Casucciche - sospese le vesti di consigliereregionale - ha ricordato calorosa-

mente la storia, il carisma e gliinsegnamenti trasmessi dallo zio,personaggio grato agli abitanti e alterritorio della montagna cortone-se.

La cerimonia ha accolto,inoltre, gli interessanti interventi ditaglio storico e sociale a cura delnoto giornalista e saggista prof. IvoCa merini e dello storico prof. Ma -rio Parigi, raggiungendo la mas -sima intensità al momento delladeposizione della corona funebreda parte del sindaco Luciano Meo -

ni, sempre presente agli eventi ealle iniziative nella montagna cor -tonese, attorniato dai rappresen-tanti della sua maggioranza maan che da esponenti dell’opposizio-ne, in un civico abbraccio solidaleper i morti della Patria.

Al termine delle toccanti notemusicali di un assolo di tromba esotto il vigile presidio del gonfalo-ne comunale, tutti i partecipanti inun corale silenzioso raccoglimen-to hanno reso infine omaggio aicaduti della strage prima di unoscrosciante applauso celebrativo.

La giornata si è suggellata inun alto spirito civico con un pre -zioso interludio musicale a curadel quartetto d’archi dell’As socia -zione degli Amici della Musica,ringraziati dal presente assessoredella Cultura e Turismo FrancescoAt testi, a coronamento di un po -meriggio pregno di storia, di me -moria e di umanità, per ricordareancora una volta insieme un pas -sato da non dimenticare. Viva laLi bertà!

Caterina Cittadini

All’ombra di maestosi tigli e cipressi, ancora insieme per la libertà!Il commento di Caterina Cittadini sulla manifestazione di Falzano del 27 giugno scorso

Da sinistra: Parigi, Massetti, Meoni e Camerini

Casucci, a sedere mons. Castellani

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L’ETRURIA N. 13 ATTUALITÀ POLITICHE 20 luglio 2020

TARIFFE PER I NECROLOGI: 30 Euro

NECROLOGIO

Negli anni Novanta, grazie a unintervento ai giardini pubblici diMercatale, si predispone un’areaper la realizzazione di una struttu-ra polivalente.Le condizioni per la realizzazionedi un progetto condiviso con lapopolazione e le associazioni,rispondente alle esigenze dellafrazione e dell’intera val di Pierle,si sono realizzate soltanto con

l’Amministrazione di FrancescaBasanieri. Il progetto è approvatoe finanziato, al punto che si arriva(2019) all’affido dell’appalto alladitta esecutrice dei lavori. Mancasolo la firma definitiva, che deveessere apposta dalla nuovaAmministrazione.Con l’elezione di Luciano Meoni(giugno 2019) cambia tutto: ilnuovo Sindaco indice un’assem-blea pubblica in cui, manifestandole sue perplessità sul progettoBasanieri, promette di migliorarloe rassicura la popolazione che

ogni variazione sarà condivisa. Sicontraddice pochi mesi dopo,quando una delibera di Giuntaannulla l’intero progetto (dicem-bre 2019) e se ne illustra allapopolazione uno nuovo (gennaio2020), completamente diverso enon rispondente più alle esigenzedel territorio e dei cittadini,nonché dalla superficie dimezzata(205 metri quadrati invece dei434 del progetto precedente). Ipresenti all’assemblea fannopresente che una struttura diquesto tipo esiste già a LiscianoNiccone ed è quindi superflua.Alla luce di quanto accaduto,viene indetta una nuova assembleapresieduta dai due consiglierimercatalesi – l’uno di minoranzae l’altro di maggioranza – perchiarire quale progetto sarebbestato realizzato. Tra i numerosi partecipanti, unalarghissima maggioranza ritienepreferibile il progetto Basanieri, inquanto quello presentato daMeoni è più piccolo e sovrapponi-bile, per dimensioni e funzioni,all’altra Sala Polivalente della Valdi Pierle, quella di LiscianoNiccone. Il consigliere di maggio-ranza, pur avendo ascoltato tutti

gli interventi, afferma in conclu-sione di essere a conoscenza di“alcune persone” che apprezzanoil progetto Meoni. Nei mesi successivi – in pienaemergenza sanitaria, cala sullaquestione il silenzio più assoluto.A maggio, ancora all’insaputa deicittadini di Mercatale, viene affida-to l’incarico alla progettazionestrutturale della nuova struttura,perfettamente identico al progettoillustrato da Meoni.In altri termini, la struttura cheverrà edificata non è stata condivi-

sa con i cittadini, nonostante lerassicurazioni del Sindaco. Verràconcessa dall’alto, con un mododi fare che indigna e preoccupa,umiliando l’intera popolazionedella frazione. Un grave errore peruna struttura che verrà realizzatanel punto più sensibile diMercatale, la zona dei Giardini. Ècerto che una volta realizzato unodei due progetti in futuro non cisarà modo di modificarlo. Ilnostro progetto veniva da lontanoera stato fatto insieme ai residenticercando di soddisfare tutte leesigenze, questo invece butta all’a-ria tutto e non riesce a soddisfar-ne nessuna.È opportuno che il Sindaco, cui cirivolgiamo a nome dell’interapopolazione mercatalese, rispon-da a queste domande: perché si èdeciso di rivedere un progetto giàappaltato? Perché si è deciso difare un nuovo progetto non condi-viso dalla popolazione? Perché sisono fatti tutti i passaggi tecnici eburocratici senza dire niente anessuno?

Andrea BernardiniGino Cavalli

Consiglieri Comunale “PDInsieme per Cortona”

È stato pubblicato il nuovo proget-to per la Sala Polivalente diMercatale, dimezzata nelle dimen-sioni e funzioni e soprattutto senzaalcuna condivisione con lapopolazione del territorio, maprepotentemente imposta dall’al-to.È opportuno riepilogare latormentata storia di questa struttu-ra, partendo dall’inizio.

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Un progetto per CamuciaAl via l’elaborazione di un progettopreliminare per garantire il miglio-ramento urbanistico di Camucia edel suo tessuto economico. Lo se -gna la il sindaco di Cortona, Lu -ciano Meoni, che ha anche la de -lega ai lavori pubblici. I lavori saranno eseguiti nel 2021e, come anticipato dall’attualemag gioranza nel suo programmaelettorale, prevedono, in primoluogo, la completa riqualificazionedelle aree adibite a parcheg-gio. La disponibilità dei posti autosarà, infatti, accresciuta grazie allapredisposizione degli spazi a liscadi pesce. Il progetto attribuisce, inoltre,un’attenzione particolare al de co -ro urbano e, in questo senso,uno degli obiettivi dell’attuale am -mi nistrazione riguarderà l’istituzio-ne di un’area pedonale, di ampiedi mensioni, vicina alla zona cen -

trale del paese. Prevista, nella stes -sa zona, anche la creazione diuna serie di spazi da destinareallo svolgimento di attivitàcul turali, musicali e ricreative,ol treché sociali. L’investimentosarà consistente e lungimirante.«Lo studio riguardante l’assettoidraulico di Camucia - dichiara ilsin daco Luciano Meoni - è statoconcluso e ha denotato variecriticità. Il primo punto è quellodi risolverle per evitare il ripeter-si di possibili allagamenti. Nel programma dell’attuale am -

mi nistrazione, Camucia diven-terà un paese moderno e funzio-nale, sia attraverso nuovi colle-gamenti, per esempio nell’areadella ex Maialina, sia con la ri -qualificazione delle aree verdi divia XXV aprile. L’amministrazione comunaleprov vederà anche a incentivarele attività commerciali che, perle conseguenze della crisi, eco -nomica e sanitaria, stanno su -bendo danni abnormi. Riporteremo al centro del paeselo svolgimento di una serie dieventi, non solo culturali, graziealla riqualificazione della zonacon lavori di urbanizzazione,senza escludere l’ipotesi di crea -re un piccolo anfiteatro. Precisoche tutto il progetto, prima dellasua attuazione, sarà illustrato econdiviso con gli abitanti diCamucia».

Meoni conclude ricordando altriinterventi previsti sul territorio. «A breve, partiranno i lavori al -l’incrocio stradale di Pietraia,con l’installazione di un im -pianto semaforico, e saranno ri -qualificate le strade in localitàMontecchio del Loto. E’ un dovere da parte dell’ammi-nistrazione supportare le attivitàeconomiche di Camucia e di tut -to il comune e, appunto per que -sto, il nostro impegno sarà mas -simo».

L.T.

Nuovo affronto a Mercatale: struttura polivalente progettata senza condivisione con i cittadini. Fermatevi!

Una proposta concreta

Maggiori controlli sul territorio

Nei giorni scorsi Cortona PatriaNostra ha segnalato la situazioneimbarazzante dei nostri siti ar -cheologi in stato di abbandono edinvasi dalle erbacce.Siamo riusciti a documentare laparticolare situazione della Tanelladi Pitagora che, almeno fino al 20giugno, era impraticabile e soffo-cata dall’erba alta.Questa incresciosa situazione simanifesta all’inizio della stagioneestiva, proprio mentre alcune gui -de turistiche promuovono la loroattività anche sui social con visiteguidate ai nostri monumenti dimaggior rilievo.Dopo le segnalazioni di CortonaPatria Nostra, che ha dato vocealla gente ed in maniera moltocircostanziata ha sollecitato inter-venti urgenti di manutenzione e dipulitura, sono arrivate puntuali lerepliche dei sostenitori del Sin da -co che hanno assolto l’Am mi ni -strazione da qualunque responsa-bilità, attribuendo alla grave emer -genza sanitaria l’impossibilità diprovvedere in maniera adeguata.Il nostro è un territorio moltogran de e complicato, dove diventadifficile, perfino in condizioni nor -mali, garantire il decoro dei siti ela manutenzione programmata.

Ci vengono in mente le mura etru -sche di Cortona, i cimiteri dellenostre frazioni, gli spazi verdi per ibam bini, i fossi e le strade co -munali da tenere in ordine.Vogliamo dare un suggerimento alsindaco, formulando una propostaconcreta, perché non è giustomuovere solamente critiche senon si è in grado di prospettareso luzioni.Un decreto del Ministero del La vo -ro, pubblicato nella Gazzetta Uf fi -ciale dell’8 gennaio 2020, prevedeche i percettori del rdc siano te -nuti a svolgere lavori utili ed a ti -tolo gratuito presso il Comune do -ve risiedono. Devono dare la loro disponibilità,per almeno 8 ore settimanali, asvolgere attività non retribuite inal cuni ambiti: dall’assistenza do -mi ciliare alle persone anziane allamanutenzione del verde pubblico.Saranno i Comuni ad individuarele necessità specifiche e, qualora ilpercettore del rdc non si rendadisponibile, perderà il diritto alsus sidio.Con l’attuazione della fase 2 del

Reddito di cittadinanza, i progettida portare a termine sarannostret tamente connessi ai bisogni ealle esigenze evidenziate dalle Am -mi nistrazioni Comunali.I lavori verranno svolti in ambitoculturale, sociale, artistico ed an -che ambientale, oltre che di tuteladei beni comuni.I beneficiari, mentre assicurano leprestazioni sociali presso gli EntiLocali, dovranno continuare a cer -care un’attività lavorativa avvalen-dosi dei Centri Regionali per l’im -piego.E’ indispensabile, però, che il Co -mu ne elabori specifici progetti neiquali vengano indicate le tempisti-che, le risorse da impiegare e lepersone da coinvolgere. Le prestazioni devono essere svol -te a titolo gratuito e non possonoes sere assimilate ad un lavorosubordinato o autonomo. I percettori del reddito di cittadi-nanza non possono svolgere man -sioni in sostituzione di personaledipendente del Comune.Chiediamo al Sindaco se sono infase di elaborazione progetti perutilizzare chi percepisce il redditodi cittadinanza.In caso negativo chiediamo al -l’Am ministrazione Comunale dipre disporli, avvalendosi della con -sulenza e delle indicazioni degli 8saggi nominati nel luglio delloscor so anno dalla Giunta Muni -cipale.Il reddito di cittadinanza, per ga -ran tire condizioni di vita decorosea chi non ha un’occupazione eversa in difficoltà economiche, inlinea di principio è una conquistaimportante per molti italiani.La sua attuazione, però, fa ancorai conti con i gravi limiti dei CentriRegionali per l’Impiego, incapacidi fornire indicazioni puntali perfavorire l’inserimento nel mondodel lavoro.Gli Enti Locali devono fare la loroparte perché gli strumenti norma-tivi ci sono.Si tratta soltanto di mettere a pun -to progetti nell’interesse della cit -ta dinanza.I percettori del reddito di cittadi-nanza, qualora le condizioni per -sonali e famigliari lo consentano,devono contribuire con il loro la -vo ro al bene comune e svolgereun lavoro socialmente utile nelproprio territorio.Crediamo di poter dare questosug gerimento all’AmministrazioneComunale di Cortona specialmen-te ora che il nostro Paese sta vi -vendo la più grande crisi econo-mica dal dopoguerra. Le battaglie si vincono anche pun -tando sulle risorse che ci vengonoconcesse. Sono molti i Comuni, tra cui quel -lo di Roma, che hanno dato pienaattuazione e con esito soddisfacen-te al decreto del Ministero del La -voro.L’alternativa è quella di stare a ca -sa ad attendere il sussidio ma que -sto appare mortificante per chi èin grado di dare una mano.

Mauro Turenci

Silvano Stanganini, dopo una lungamalattia sopportata con forza edeterminazione, aiutato con amoredai figli e dai generi, ha concluso lasua vita terrena il 12 giugno 2020.Era nato il 2 dicembre 1931, avevasempre lavorato con impegno nellaFerroviaria fino al 1991.Si è sempre impagnato in attivitàsociali esprimendo la sua passionenel sindacato della Cisl e nella DCcortonese.Sempre sorridente è stato amico di

12 giugno 2020

Silvano Stanganini

tutti. Nonostante non lo si vedesse per strada da tanto tempo al suo fu -nerale tanti amici gli hanno voluto dare l’ultimo saluto. Il giornaleL’Etruria lo ricorda con affetto e porge le condoglianze alla famiglia.

Nella serata di lunedì, 6luglio, si è verificato un nuovoepisodio di violenza nel centro diCamucia, la frazione più popolosadel comune di Cortona. I protago-nisti sono stati extracomunitariche - sembrerebbe per un regola-mento di conti - hanno dato vitaad un’escalation di violenza. Al dilà di chi si sia cimentato in questoepisodio, ciò che fa riflettere - eallarma i cittadini - è che la micro-criminalità c'è e deve essere limi -tata. Chi è preposto a gestire lasicurezza ha il dovere di effettuaremaggiori controlli, soprattutto inquelle aree del territorio più

esposte a pratiche malavitose. Unringraziamento, poi, va alle forzedell'ordine che, con il loro inter-vento, hanno evitato che l'episodiosfociasse in qualcosa di peggiore.Purtroppo, resta la paura per chirimane coinvolto in certi episodio, semplicemente, in quel mo -mento si trova lì per caso. Mag -giori controlli e più collaborazio-ne con le forze dell'ordine pos -sono, se non risolvere del tutto ilproblema, almeno aiutare a limi -tare certi episodi o, quantomeno,tentare di prevenirli.

Sezione Fratelli d’Italia“Giorgio Almirante" Cortona

è allenamento e sacrificio,saranno queste le giuste opzioniper le vostre promozioni.Cari giovani in verità

lo dice uno che già lo sa,perciò tirate avanti con dedizionenessun pregiudizio per la mansione.Rispettano il regolamentoapplicandolo sempre al momento,e ognun di voi sia propensoapplicare la “Diciottesima” il buonsenso…!

Danilo Sestini

Questa è una gran passionecampo, fischietto ed un pallone,anche se piove ed è buferaragazzi, questa è cosa seria.Non è facile semplificare ci son regole da rispettarese mal le applichi in veritàrischi la tua incolumità.Tanti rischi a profusione,

ma voi imperterriti, non è illusionesempre pronti a verificare che sia tutto regolare.Purtroppo il vostro ufficio

“Cosa vuol dire arbitrare”della poesia

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L’ETRURIA N. 13 SPORT 20 luglio 2020

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I l giorno 27 giugno ha lascia-to questo mondo MarioBianchi, amico speciale. Pertanti anni come tesserato hafatto parte del nostro sodali-

zio delle due ruote. A Mario interessava poco il

pe dalare, ma nella nostra squadrasvolgeva un ruolo tutto particola-re. Era la nostra staffetta ufficialedurante le nostre escursioni cicli-stiche. Si assumeva la responsabi-lità di seguirci in cicloraduni,uscite domenicali e soprattutto ingran fondo di 200 chilometri.

Col suo scooterone-vespa, for -nito ovviamente di tutto e soprat-tutto per le emergenze di qualsiasibisogno aveva il suo baulettoportaoggetti fornito di camere d’a -ria di riserva, piccolo compresso-re per il gonfiaggio immediatodelle ruote e altri attrezzi vari, inpiù, quando dovevamo affrontare

lunghi percorsi, nel suo zainettoc’erano rifornimenti specifici perrecuperare le nostre energie.

Nelle uscite domenicali, Marioarrivava sempre per primo adattenderci alla partenza, stabilitasempre al bar Cristallo in Camu -cia. Ricordo bene che dopo lapartenza, percorsi pochi chilome-tri, la nostra speciale staffettarisaliva tutta la fila facendo laconta dei ciclisti quindi, ritornavada me e mi diceva: “Danilo, sta -mani 47 pezzi” Ed io, a mo’ di bat -tuta rispondevo, sì di m…a!...! Egiù risate.

Un altro aneddoto peculiare:quando facemmo la gita in bici aSan Marino, durante il percorso,fummo fermati dalla Stradale, chenonostante cartelli con avvisi dipericolo per gruppo di ciclisti intransito, la pattuglia ci volle fareper forza una multa. Accanto a mec’era Mario, che volle pagare lamulta lui stesso: Di seguito quan -do eravamo al ristorante volevo in

tutti modi restituirgli i soldi, luiassolutamente non volle il rimbor-so. Un’altra dimostrazione di af -fetto la ricevevo quando dovevoaffrontare salite abbastanza dure.Con la mia eccedenza ponderale ei miei 105 chili, producevo unosforzo immane. La nostra staffettaalcune volte mi veniva incontro emi dava delle spinte; io, quasi lìper lì, le rifiutavo, ma in queimomenti di grande fatica risultava-no salutari.

Ricordo anche le sue partitecon carte toscane da quaranta,per il solito girone a due coppiecon tressette e scopa. Queste sfideerano veramente battaglie all’ulti-mo sangue impreziosite da ge -stac ci, urla e rimproveri tra com -pagni. Tutto questo si svolgevagior nalmente al Centro anziani diCa mucia e, siccome vedere questiquat tro campioni era un vero tea -

trino, almeno una decina di per -sone di solito facevano circolo aquesto tavolo.

Mario tra i contendenti ap -pariva senza meno il me no litigio-so e, se per caso sbagliava, candi-damente lo ammetteva.

Questo era l’amico MarioBian chi, generoso e propenso ain tervenire in qualsiasi caso dibiso gno.

Adesso il nostro Mario non c’èpiù, tra l’altro prima di abi tare aCamucia, lo avevo co no sciutonella mia città di Arezzo presso lasua rinomata bottega da barbiere,in via Leone Leoni e fu subitaneaamicizia.

Ora tutti i tesserati del nostro“Pedale”, come il resto degli ami -ci, restiamo affranti e costernatiper la sua dipartita e porgiamo lepiù sentite condoglianze al figlioAndrea e agli altri familiari.

Tutti assieme diciamo, grazieMario.

Danilo Sestini

Con la consapevolezzadel la propria forza e delnon porsi limiti e valuta-re la realtà del propriopercorso per quello che

è Leonardo ha programmato l'ini-zio della sua stagione 2020 sullasuperficie della terra rossa.

"Ognuno ha la sua schiena persopportare il peso di ogni scelta, ilpeso di ogni passo, il peso delcoraggio ... e ho capito che nonesiste azione senza conseguenza...", sono alcune frasi di un branodi Fiorella Mannoia dal titolo "IIPeso del Coraggio", che ben siadattano a questa scelta.

L'obbiettivo dichiarato erasforzarsi di affrontare i tornei concaratteristiche di gioco non sue ecioè non come "un attaccante dafondo" ma bensì come "regolari-sta" a tutto campo attraverso unacostruzione paziente del punto,ciò al fine di adattarsi mentalmen-te alla gara dopo un periodo diintenso allenamento e acquisirefiducia nel proprio gioco; concoraggio facendo fronte agliincontri con propensione e ten -denza di gioco opposta a quelladominante.

Così certe volte si migliora e cisi rafforza, se di ciò ne abbiamocoscienza.

Si è iscritto pertanto al primotorneo stagionale, l'Open BNLPrequali di Firenze, al quale perònon ha preso parte a causa di unpiccolo fastidio muscolare. Hapreferito tutelarsi in vista dell'ob-biettivo stagionale, ovvero quellodella partecipazione ai tornei ITF15.000' $.

E' importante ricordare che la

programmazione è sempre untasto fondamentale nel percorsodi crescita agonistico di un gioca-tore, fin dalla giovane età bisognasempre procedere con prudenza,circospezione e cautela nellescelte da assumere.

La settimana successiva hapartecipato come dicevamo alprimo torneo ITF 15.000 $ adAntalya in Turchia dove è riuscito,da testa di serie n. 9, a superaredue turni di qualificazione controrispettivamente il turco Can Aydine l'islandese Egill Sigurdsson perarrendersi al terzo turno, quellodecisivo per l'ammissione al tabel-lone principale, al cospetto del -l'ar gentino Juan Ignacio Alcal de.Sono trascorsi oltre tre mesi dalritorno alle gare dunque non

bisogna preoccuparsi più di tantose nelle tre partite disputate lamancanza di continuità è stata lacaratteristica predominante nelgioco di Leonardo: è fisiologicoche le sensazioni dal punto di vistamentale che aveva prima dellapausa invernale tornino a presen-tarsi perché questo aspetto possia-mo allenarlo solo ed esclusiva-mente nella gara. Occorre dunqueesperienza, da assorbire emetabolizzare rapidamente dentroe fuori dal campo (quella che haalle spalle a questo livello è ancoralimitata), e giocare in questomomento più partite possibili.

Bisogna essere consapevoli diquesto e dunque di affrontare lagara come un allenamento, noncon l'obbiettivo del risultato adogni costo, ma con l'intento dicercare il migliore approccio e lamigliore gestione della partita persfruttare velocemente ogni oppor-tunità che si presenta, pensare acome voler interpretare l'incontro,mettendo tutto in campo nellaconsapevolezza che, se lo faccia-mo, crescono le nostre possibilitàdi ottenere punti.

Nel secondo ITF disputatosempre ad Antalya, nella gara con -tro il quotato cinese 23 enneRigele Te testa di serie n. 6 (ungiocatore di assoluto livello perquesta categoria di tornei, ex n.395 del mondo con esperienze nelrecente passato nelle quali delMaster 1000 di Shanghai e dipartite comunque sofferte conavversari primi 100 del mondocome Radu Albot e Martin Kliza),c'è stata già un'inversione dimarcia, una crescita nel gioco,

anche se Leonardo è stato sconfit-to, dopo un confronto disputatoalla pari e terminato al terzo set.Queste partite dovranno divenirenel tempo ordinarie e non straor-dinarie.

Mentre nel terzo torneo pro -grammato, a seguito della improv-visa decisione dell'InternationalTennis Federation di cancellarequalsiasi competizione in pro -gramma fino al 27 aprile, terminepoi prorogato fino al 7 giugno esuccessivamente fino al 13 luglio2020 al fine di limitare la possibi-lità di contagio da Coronavirus,non riusciva a scendere in campo.

La data del 1 aprile 2020 ri -mar rà ben impressa nella mentedi tutti gli appassionati perché haufficializzato la cancellazione del

“Se ne è andata la nostra staffetta”

Leonardo Catani cresce, ma si deve ancora esprimere al meglio

torneo di Wimbledon, sempre acausa della pandemia per il coro -na virus. Il torneo più importantee più vecchio della storia del ten -nis in passato s'era dovuto fer ma -re solamente davanti alla Prima(1915-1918) e alla Secondaguerra mondiale (1940-1945).

Condizioni difficili possonoaiu tare a ritrovare equilibrio psi -cologico e motivazioni nella vitacome nello sport che pratichiamo,pertanto dobbiamo "leggere" glieventi negativi come momentaneiper ripartire con vigore e slancio.In inglese c'è questo modo di dire:"mai sprecare una crisi, perchéun momento di difficoltà racchiu-de un'opportunità".

Mai come oggi la nostra vitasembra metaforicamente una par -tita di tennis che richiede di trarrerapidamente spunto dai momentidifficili per tradurli in forza positi-va, reagire a un set andato stortoe così magari vincere la partita.

Superata dunque la "scossa" o"shock emotivo" per il Covid-19,lo sport è ripartito e così anchel'attività agonistica di Leonardo. Laprima partita del post Covid-19 èstata disputata presso il TennisClub Todi 1971: è stato un privile-gio per Leonardo poter partecipa-re alle qualificazioni dei Cam pio -nati Italiani assoluti, storia e pre -stigiosa manifestazione, non di -spu tati oramai da 16 anni.

La partita giocata contro Ric -cardo Di Nocera ATP 1566 è statacaratterizzata da grandi difficoltà alivello di gestione della gara e datante occasioni non sfruttate.L’incontro è terminato a favore delnapoletano Di Nocera dopo un’o -ra e cinquanta minuti di gioco conil punteggio di 6/26/3. In questomomento Leo nardo sta esploran-do un territorio sconosciuto, nonsa nemmeno bene cosa aspettarsida se stesso. E’ giocatore a cuipiace co man dare, con un tennisbrillante, propositivo, moderno.Ora la crescita che deve fare èquella di riuscire a trovare lacontinuità perché più il tennis èfantasioso, difficile e basato sulrischio, più ovviamente richiede

continuità altrimenti ci sono esse -re tanti errori, diventa difficileanche dal punto di vista psicologi-co rimanere dentro la partita, sifinisce magari per essere vittimadei propri sbagli.

Iscritto anche al torneo di Pe -rugia a partecipazione stranieradella settimana successiva è ri ma -sto escluso dalle qualificazioni diso li sei posti. Ad oggi, dopo chel'ATP il15 maggio scorso avevaesteso la sospensione del tour pertutto il mese di luglio, la ripartenzaufficiale dei tornei internazionali èstata fissata al 17 giugno poi al 17agosto 2020.

Prossimo impegno sarà ilCam pionato Nazionale a squadredi Serie "B" che Leonardo dispu-terà per la prima volta in carrieracon il Circolo Tennis Albinea inprovincia di Reggio Emilia.

Lutto nel “Pedale lento” La sua stagione 2020 sulla “terra rossa”

Al cinemacon ... giudizio

a cura di Francesca PellegriniI film consigliati da Francesca, sa rannonelle sale cinemagrafiche quan do sa -ranno riaperte al pubblico

UnderwarterUn gruppo di scienziati sta lavorando infondo all’oceano quando vengonotravolti da un’esplosione. I sopravvissutidovranno fare delle scelte estreme perrestare vivi. Tra i film da recuperarequest’estate all’aperto, c’è sicuramente ilfanta-horror subacqueo diretto daWilliam Eubank (The Signal) con prota-gonisti Kristen Stewart e Vincent Cassel.

A metà tra The Abyss di James Cameron e Alien di Ridley Scott, Underwater viterrà col fiato sospeso. I capelli rasati dell’ex Bella Swan di Twilight sono statisuggeriti dall’attrice stessa per conferire credibilità al suo personaggio. Il castindossa mute subacquee tra i 29 e i 45 kg.Giudizio: Buono

Leonardo in azione al Tennis Club Todi

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Direttore Responsabile: Vincenzo LucenteVice direttori: Isabella Bietolini e Ivo CameriniResponsabile redazione online: Laura LucenteCollaboratori: Antonio Aceti, Rolando Bie tolini, Stefano Bi sta relli, Piero Borrello, Olimpia Bruni, AlvaroCec carelli, Mara Jogna Prat, Ma rio Gaz zini, Ivan La n di, Emanuele Mearini, Prisca Mencacci, Mario Pa ri gi,Fran ce sca Pel le grini, Roberta Ramacciotti, Al bano Ricci, Fabio Romanello, Ma rio Rug giu, Da ni lo Se sti ni,Mo nia Tarquini, Elena Valli, A les sandro Ven turi, Ga briele Zampagni.CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONEPresidente: Ferruccio FabilliConsiglieri: Vin cen zo Lucente, Riccardo Fiorenzuoli

L’ETRURIA Soc. Coop. a.r.l. Fondato nel 1892

Il giornale, chiuso in Redazione martedì 14 è in tipografia mercoledì 15 luglio 2020Gli articoli sono pubblicati sotto la personale responsabilità dell’autore

L’ETRURIA N. 13 SPORT 20 luglio 2020

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Asd Cortona VolleyAsd Cortona Camucia Calcio

Se quello appena termina-to è stato un campionatodifficile e complicato si -curamente quello che an -drà ad iniziare nel pros -

simo autunno sarà verosimil-mente molto più impegnativoda gestire e da giocare conside-rata la situazione anomala de -terminata dalla pandemia.

Per la squadra di serie C ma -schile si può dire comunque chesia stato un anno di crescita e diesperienza.

Il connubio tra giovani egiovani con esperienza è risulta-to molto promettente e, se purecon la classifica avulsa, la squa -dra è alla fine è risultata a metàclassifica.

La squadra e la società nelprossimo campionato si trove-ranno nella difficoltà di gestiregli spazi e la pallavolo in mododiverso: ci saranno problemi dalpunto di vista economico dagestire certo non facili e fondipiù difficili da reperire.

Ma venendo alle certezze lasquadra ripartirà dalla serie Cdove verrà iscritta e alla sua gui -da ci sarà Marcello Pareti.

Allenatore in seconda saràMaurizio Calzini; scout Men sa -rà Marco Segantini; dirigente sa -rà Bottacin. L’ossatura dellacompagine dovrebbe essere inso stanza quella di quest’anno.

La società poi cercherà di re -perire da realtà limitrofe gioca-tori interessanti e che non tro -veranno spazio in società cheprobabilmente non potrannoiscriversi per i noti problemi.

Confermati i giovani giàpresenti in rosa e altri da “fuo -ri” co me Marco Cocci prove-niente da Monte San Savino.

Inoltre la società sta valu -ando in questi giorni chi affian-care a Mar cello Pareti per ilsettore ma schile come allenatoredelle giovanili.

Di certo la squadra, con lacre scita dei giovani in questianni sarà pronta dal punto divi sta tecnico a disputare unbuon campionato. Restano lein cognite logistiche ed economi-che.

Nel femminile la società hapoi approfittato di questa anna -ta per ristrutturarsi e migliorareulteriormente. Oltre a LuciaBian cucci come direttore tecni -co e allenatrice del l’under 15 e17, la società ha deciso di chia -mare Giorgio Peruzzi allenatoredi lungo corso che avrà in cura

Si “programma”il prossimo campionato

Un anno da affrontare con coraggio

Se quello appena trascorsopuò essere parso un cam -pionato difficile e contro-verso quello che attendenel prossimo futuro la

squa dra arancione crediamo losarà ancora di più…

Da una parte il campionatopas sato era iniziato con l’allenato-re Andrea Laurenzi, e continuatocon Giulio Peruzzi poi alla finetutto è stato bloccato.

Adesso, con molti dubbi epoche certezze, la società si ap -presta a programmare il campio-nato della prossima annata tra

molte difficoltà.Partendo dai punti saldi e

sicuri, si può dire che la societàancora una volta non potrà pre -scindere dal vivaio.

Un vivaio che mai come que -st’anno è stato valorizzato e hadato ottimi risultati.

Molte delle squadre iscritte airispettivi campionati si sono com -portate benissimo ed erano nelleprime posizioni a poche giornatedalla fine.

I Giovanissimi poi avevano giàstravinto il loro campionato e sipossono considerare il fiore al -l’occhiello di questa società.

Un vanto e un orgoglio per laprogrammazione fatta in questianni e da seguire come esempio.

L’organizzazione delle squa -dre, lo staff degli allenatori e lacura con cui dirigenti e i coordi-natori hanno portato avanti l’anna-ta, comunque difficile, è da lo da -re. In questo frangente più chemai la programmazione per quan -to possibile è importante e deveessere tempestiva.

Si è partiti dalle squadre giova-nili ovviamente; consolidare eristrutturare quello che era possi-bile per migliorare un settore chediventerà più nevralgico che mainegli anni a seguire e per ognisocietà.

Molte conferme, qualche no -vità tra i tecnici ma un metodo eun programma comune a comin-ciare dalle squadre dei più piccolifino a salire alla Juniores, perfacilitare l’ingresso dei giovani inprima squadra, come obiettivoprincipe.

I vari direttori sportivi e presi-denti sono consapevoli delle diffi-coltà che andranno ad affrontare esiamo certi che sapranno farlosfruttando al massimo i punti difor za e minimizzando i punti de -boli.

Importante ancora una volta,se non fondamentale, sarà la ge -stione del conto economico; il re -perimento delle risorse e l’ottimiz-zazione del loro utilizzo.

Si dovrà essere bravi a conte-nere le spese al minimo e utilizza-re per questo al massimo i giovanidel vivaio valorizzandoli e pro -

grammandone la crescita con at -tenzione.

Per la prima squadra è statoscelto un allenatore di comprovataesperienza, Mirko Baroncini, chenegli ultimi anni ha allenato l’Al -beroro. Lui stesso come giocatoreha esordito proprio allo sta dioSanti Tiezzi. Prima ancora a Mon -tecchio, Lucignano, Arezzo, SanGiustino Valdarno, la Fratta einfine Alberoro.

Con questa squadra l’allenato-re quest’anno si stava avviandoverso una storica promozionequan do poi il Covid ha fermatotut to.

Il nuovo allenatore ha giàcominciato il suo lavoro i primi diluglio con l’appoggio del presi-dente Accioli, del vicepresidenteMammoli e dei vari direttorisportivi a cominciare da NarioMeacci.

Per adesso la certezza è che cisarà un grosso ricambio nella rosaperlomeno tra i giocatori conespe rienza.

Il campionato quest’annodovrebbe cominciare nella primametà di ottobre slittando quindi diun mese e dovrebbe essere a 14squadre; i primi di ottobre ci saràla coppa.

La preparazione cominceràverso la fine di agosto con lo staffche Baroncini stesso ha creato.

Il vice allenatore sarà Santoni:poi Michele Falomi che darà unamano, il preparatore atletico è ilgiovane Sinatti ed il preparatoredei portieri è Maccarini.

La parola d’ordine è collabo-razione e energia.

Ancora troppo presto perdare anticipazioni sul mercato.Natu ralmente l’importante ècoordinare tutta la rosa. Sicercherà co munque di metterenel gruppo il maggior numero digiovani possibili del vivaio perricreare quel l’entusiasmo chespesso è man cato negli ultimi annie che do vrebbe essere la forzatrainante di questa nuova stagio-

ne. C’è molta voglia da parte delnuovo allenatore di mettersi allapro va e di stare con i ragazzi:iniziare questa nuova avventuracon entusiasmo e determinazione.

La passione deve essere laforza trainante e così la collabora-zione con l’obbiettivo di riavvicina-re quanto più possibile la squadraai suoi tifosi.

Riccardo Fiorenzuoli

le ragazze della squadra maggio-re e Under 19.

Questa figura va a completa-re uno staff già ben organizzatoche nella scorsa stagione assie -me a quello maschile ha già datoil meglio di sé.

Inoltre oltre a Lucia Bian -cucci ci sarà anche Dario Paga -no, figura importante nello svi -luppo dei giovani e per qualitàdi allenamento. Gestirà le Under12 e 13.

Coordinazione, qualità te -cni che e intesa sono le doti mi -gliori finora emerse.

Inoltre, a completare il grup -po degli allenatori, ci sarà an -cora Jacopo Brocchi, jolly pre -ziosissimo.

Nelle intenzioni della societàc’è la volontà di portare inprima squadra atlete sempre piùgiovani anche per eliminare alcuni deiproblemi che hanno condizio-nato la resa della prima squadranegli ultimi anni.

Inoltre sarà fondamentaleun metodo di allenamento uni -voco a cominciare dalle più pic -cole e via a salire.

In questo modo, arrivandoin prima squadra, che resteràl’obiettivo principe, le giocatricisaranno già pronte per moduloe tecnica di gioco.

Del resto anche la squadrafemminile quest’anno stavacrescendo molto e l’interruzionenel girone di ritorno ha condi-zionato un recupero che la ve -deva tra le protagoniste.

Il congelamento comunqueconsente di ripartire ancoradalla serie D e nelle intenzionidella società c’è la certezza dipotersela giocare ad armi paricon le pretendenti almeno allasalvezza.

Quindi un lavoro moltoimpegnativo spetta anche lasocietà nel prossimo campiona-to a cominciare dalla program-mazione, non solo a livello te -cnico, ma anche a livello eco no -mico, con il rispetto dei budget:questa sarà una delle sfi de piùimportanti. Una delle difficoltàmaggiori sarà quella di reperireancora fondi sufficienti perdisputare il campionato e re -stare nelle spese programmatain bilancio pur con le nuovedisposizioni in tema di restri-zioni per il Covid .

Spese queste che sono an co -ra in gran parte da valutareappieno. R. Fiorenzuoli

Cari colleghi, tutti sapetequanto io voglia bene al -la Mia Sezione; questavolta, però mi permettodi fare un po’ il bastian

contrario. Non ce l’ho assoluta-mente con alcuno, anzi dico, che,per quello che realizzate nell’am-bito arbitrale, riuscite a far trionfa-re sempre l’etica sportiva.

Detto questo, resto sempre piùsorpreso dall’interpretazione, dinuove regole o da come si dice,nuovi protocolli; non lo so e nem -meno voglio saperlo, perché or -mai da vecchio conto poco e nonpercepisco certe motivazioni. Ricordo bene quel lontano ottobredel ’58, quando iniziai il corso perarbitri con il mio primo maestroGino Donnini, ma altri poi neseguirono per l’insegnamentodelle 17 regole: Nanni Buona gu -relli, Lamberto Piccoletti e infine ilgrande Luciano Giunti, uominitutti di un pezzo, che ricordo conil massimo rispetto e grande no -stalgia.Riferendomi ha quello che oggive do in TV, con grande mia sor -presa viene stravolta una delleprincipali regole del nostro van -gelo, cioè la n° 12, falli e scorret-tezze. Cerco di spiegarmi facendodegli esempi: ai miei tempi perquanto riguardava le spinte, eranotollerate quelle, spalla controspalla, vale a dire che tra dueavversari, che entrambi spingeva-no, il tutto era regolare; oggi in -vece si vedono, anche a livellonazionale e internazionale, spalla-te violente contro l’avversario incorsa e che nemmeno è in contat-to con l’altro, addirittura i D.G.con braccio teso, fanno prosegui-re il gioco. Ricordo bene, nel corso di questastagione calcistica la gara Inter-Udinese. In piena area di rigoreospite, il difensore centrale sielevò per respingere di testa, inquello stesso momento il centra-vanti locale e con tutte due lemani, spinse da tergo l’avversario,che naturalmente sbilanciato, non

poté respingere di testa. L’at -taccante, rimasto libero, tranquil-lamente calciò la palla in rete.Questa im magine fu fatta rivederepiù volte. Non c’era ombra di dub -bio che ci fosse un fallo, purtrop-po fu sancita la regolarità del gol(sic). Naturalmente avvennerodel le vibrate proteste da parte U -dinese, ma i quattro ufficiali digara più il VAR fecero, diciamocosì finta di niente. Lo dico con franchezza, questomodo di giocare per forza, si dicecosì, per abbellire lo spettacolo,non lo capisco rimanendo deltutto esterrefatto!Rivolgendomi in particolar modoai giovani, dico loro di non se -guire questa, per me, stupida mo -da di arbitrare all’inglese. Tra l’al -tro, rivolgendomi alle direzioni deinostri arbitri Internazionali, chehanno spiccate personalità, vorreiinvitarli a perdere il vi zio, di noninterrompere il gioco davanti afalli anche di una certa violenza.Ne vediamo tanti. Inoltre non sop -porto la concessione dei rigori,as segnata quando ci sono le maniche toccano il pallone nella mas -sima involontarietà. Noi vecchi sa -pevamo, da coloro che c’insegna-vano, di calcolare sempre se eral’ar to, braccio o mano, che an -dava a cercare la palla oppure, lacosa se la cosa era viceversa. Mi domando, perché è cambiataquesta regola? è naturale che idifensori in area non si possonoamputare gli arti superiori. E pen -sare che la nostra Associazione,senza meno, dispone della miglio-re scuola arbitrale nel mondo. Concludo, dicendo che a mio mo -desto parere non vorrei intralcia-re assolutamente le carriere deimie amati ragazzi aretini e, nem -meno di passare come saputelloin questa occasione. Ricordate giovani colleghi che ilmi gliore arbitro è quello che sba -glia meno, chi purtroppo fa sba -glia, mai nessuno ve lo farà pe sa -re, se lo avete fatto in buona fede.

Danilo Sestini

Lettera aperta agli arbitri aretini

“Errare humanum est, perseverare...”