un nuovo patto sociale per lo sviluppo e la crescita della produttività: quali condizioni?

83
Un nuovo patto sociale per lo sviluppo e la crescita della produttività: quali condizioni? Leonello Tronti (Università di Roma Tre) Centro Sudi Cisl di Firenze, 30 settembre 2010

Upload: abba

Post on 21-Mar-2016

44 views

Category:

Documents


0 download

DESCRIPTION

Un nuovo patto sociale per lo sviluppo e la crescita della produttività: quali condizioni?. Leonello Tronti (Università di Roma Tre) Centro Sudi Cisl di Firenze, 30 settembre 2010. Argomenti 1. Le condizioni macro. Il modello di politica dei redditi di Tarantelli La “legge di Bowley” - PowerPoint PPT Presentation

TRANSCRIPT

  • Un nuovo patto sociale per lo sviluppo e la crescita della produttivit: quali condizioni?Leonello Tronti (Universit di Roma Tre)

    Centro Sudi Cisl di Firenze, 30 settembre 2010

  • Argomenti 1. Le condizioni macroIl modello di politica dei redditi di TarantelliLa legge di BowleyIl modello contrattuale del luglio 93 Analisi formale del modello Verifica: contrattazione, distribuzione del reddito e crescita economica Il nuovo accordo quadro del 22 gennaio 2009Riprogettazione della contrattazione nazionale

  • Argomenti 2. Le condizioni microQuando cresce la produttivit nellimpresa?Teorie della crescita e organizzazione innovativa dellimpresaConoscenza, apprendimento, competenzeRiorganizzazione dei luoghi di lavoro, potenziamento del lavoro, benessere organizzativoRiassumendo: il nuovo patto sociale, condizioni macro e condizioni micro

  • Il livello macro.Il punto di partenza:Il modello di politica dei redditi di Tarantelli

  • Inflazione e retribuzioni di fatto. Anni 1970-2007 (Tassi annui di variazione percentuale)Fonte: Istat, Conti nazionali

  • Lipotesi di politica dei redditi di TarantelliLa stabilit dei prezzi come bene pubblico,La stabilit delle quote distributive (legge di Bowley),Il recupero del potere dacquisto, dal passato al futuro: la politica salariale danticipo,Il rientro dellinflazione attraverso La programmazione concertata degli scatti di scala mobile e la disciplina di prezzi, tariffe e prezzi amministrati (inflazione programmata).

  • La distribuzione funzionale del reddito:La legge di Bowley

  • La legge di Bowley - 1A seguito degli studi sui redditi in Gran Bretagna (Bowley e Stamp, 1927), Arthur Bowley sugger lipotesi della costanza nel tempo della quota del lavoro nel reddito, principio divenuto in seguito noto come legge di Bowley. La distribuzione funzionale del reddito occupa un ruolo preminente nellambito della teoria economica con il contributo degli economisti post-keynesiani, che la considerano come dipendente dal tasso di crescita del prodotto. Nel breve periodo, un incremento del tasso di crescita delleconomia non viene compensato dalla dinamica salariale e comporta quindi uno spostamento della distribuzione a favore dei redditi da capitale. Gli economisti post-keynesiani forniscono cos uninterpretazione delle variazioni di breve periodo della distribuzione funzionale dei redditi, che si accompagna per con la previsione di una costanza delle quote di reddito nel lungo periodo (legge di Bowley).

  • La legge di Bowley - 2Date le diverse propensioni al risparmio di lavoratori e imprenditori, la manovra della distribuzione funzionale del reddito consente di portare i risparmi ad eguagliare gli investimenti necessari per conseguire: a) il pieno impiego o, b), il tasso di crescita del prodotto desiderato. Di qui limportanza fondamentale della politica dei redditi per la crescita e loccupazione.Per Kaldor (1957) la stabilit nel tempo della distribuzione funzionale del reddito deriva dalla costanza del saggio di profitto, e dalla coincidenza del tasso di crescita del rapporto capitale-lavoro con quello della produttivit del lavoro (che, prescrittivamente, consente un sentiero di balanced growth).

  • La legge di Bowley - 3Al di l del suo valore euristico, la legge di Bowley pu essere assunta come regola aurea della politica dei redditi, perch:in parit di altre condizioni, assicura la massima crescita dei salari (e della domanda interna) compatibile con lassenza di pressioni sul saggio di profitto e, quindi, sui prezzi.Come vedremo in seguito, questa condizione comporta come corollario che le retribuzioni reali crescano nellesatta misura dei guadagni di produttivit del lavoro. Ci non tanto per unimplicita (quanto infondata) identificazione dei lavoratori come unici autori della crescita della produttivit,ma per motivi di carattere macroeconomico, legati agli effetti delle diverse propensioni al consumo di lavoratori e datori di lavoro sui consumi e sulla crescita.

  • Salario, produttivit e legge di BowleySia w il salario di fatto, ND loccupazione dipendente, Q il reddito reale totale e p i prezzi; la quota del lavoro, o quota del lavoro dipendente nel reddito (SL), pu essere definita nel modo seguente:

    da cui, moltiplicando e dividendo per loccupazione totale NT, e sostituendo la produttivit del lavoro al reddito per occupato, abbiamo: dove nD indica lincidenza delloccupazione dipendente sul totale. Da questa equazione si ricava agevolmente la nota condizione di crescita salariale che assicura linvarianza della quota del lavoro:

  • Condizioni della legge di Bowley La legge di Bowley si verifica soltanto se: la crescita del salario reale eguaglia la variazione della produttivit del lavoro, al netto della variazione dellincidenza delloccupazione dipendente sul totale.

  • Il modello contrattuale del Protocollo di luglio 1993

  • Dopo Tarantelli: la riforma della negoziazione delle retribuzioniLa parziale riforma della scala mobile (1986)La disdetta della scala mobile (1991),la sua abolizione (1992), in cambio del riconoscimento della salvaguardia del potere dacquisto delle retribuzioni come obiettivo della politica economica;Un nuovo meccanismo di negoziazione dei salari, previsto dal Protocollo di Luglio 1993, che prevede anche (seconda parte) lammodernamento del sistema produttivo e la riqualificazione del lavoro e delle tecnologie.

  • Il Protocollo di luglio 1993Il nuovo meccanismo di negoziazione dei salari previsto dal Protocollo di Luglio 1993 prevede: Due livelli negoziali, specializzati e non sovrapposti:Importi tabellari previsti dai CCNL e legati allinflazione programmata;Salario di risultato a livello aziendale o territoriale, legato a produttivit, profittabilit e qualit a livello locale. Una forma di politica salariale danticipo (tasso di inflazione programmata e recupero degli scostamenti); altri contenuti di ammodernamento del lavoro e delle imprese (seconda parte).Manca per lesplicito obiettivo della stabilit delle quote distributive.

  • Perch un modello contrattuale squilibrato?Nel 1993 lItalia si trovava nella doppia condizione:Di dover fronteggiare la pi grave crisi occupazionale del dopoguerraE di dover accomodare lultima grande svalutazione della lira (settembre 1992) in vista dellentrata nel Club delleuro al primo turno.

    In realt laccordo prevedeva la sua revisione dopo 5 anni. Questa venne tentata dalla Commissione Giugni (1997), le cui raccomandazioni rimasero per senza esito.

  • Protocollo 93, contrattazione decentrata e legge di BowleyNellinsieme delleconomia italiana, sulla base delle differenze di livello tra retribuzioni di fatto e retribuzioni contrattuali, si pu ipotizzare che il fattore * abbia un valore medio elevato, vicino a 6,5 un valore che conferma la scarsa diffusione della contrattazione di secondo livello.

  • Protocollo 93 e legge di Bowley - 1Il Protocollo 93 prevede che le retribuzioni fissate dai contratti nazionali restino ancorate per sempre al loro potere dacquisto del 1993.Dunque, per mantenere inalterata la distribuzione funzionale del reddito, richiede che la contrattazione decentrata cresca in misura sufficiente a eguagliare la crescita reale dellintera retribuzione di fatto (comprensiva di primo e secondo livello) a quella della produttivit del lavoro.

  • Protocollo 93 e legge di Bowley - 2Inoltre, poich lunica situazione in cui essa potrebbe ridursi quando la retribuzione di secondo livello dovrebbe contrarsi a seguito di una caduta della produttivit del lavoro,lincidenza della retribuzione decentrata sulla retribuzione di fatto dovrebbe tendenzialmente crescere nel tempo, sino a diventare la principale voce retributiva.

  • Protocollo 93 e legge di Bowley - 3Pertanto, rispetto alloriginario disegno di politica dei redditi di Tarantelli, il Protocollo di luglio 93 affida la possibilit di rispettare la legge di Bowley a due condizioni:che la la contrattazione decentrata (aziendale o territoriale) sia diffusa a tutte le imprese, e quindi sia disponibile per tutti i dipendenti una voce retributiva flessibile, aggiuntiva rispetto alle voci stabilite dal contratto nazionale di categoria;Che il salario di secondo livello cresca in misura tale da eguagliare la dinamica della retribuzione di fatto reale (comprensiva di primo e secondo livello retributivo) alla variazione della produttivit del lavoro.

  • Efficacia della contrattazione decentrata e legge di BowleyLe due condizioni sono in generale poco probabili, in particolare nel sistema produttivo italiano, caratterizzato da un gran numero di imprese piccole e piccolissime, dove la contrattazione collettiva incontra notevoli difficolt a svilupparsi.

  • Se il modello contrattuale non rispetta la legge di Bowley:

  • Effetto macroeconomico combinato atteso dei due livelli negoziali

  • Criticit del funzionamento del modello contrattuale del Protocollo 93In condizioni di normale funzionamento delleconomia, la produttivit del lavoro cresce;E il modello tende ad aumentare la quota dei profitti automaticamente, senza contropartite in termini di investimenti, formazione, riorganizzazione ecc.Paradossalmente, questa tendenza implicita si pu arrestare o riequilibrare solo attraverso una contrazione della produttivit del lavoro.

  • Verifica del modello: contrattazione, distribuzione funzionale del reddito e crescita economica

  • Inflazione, retribuzioni, produttivit e distribuzione funzionale del reddito. Totale economia (Tassi di variazione percentuale medi annui; per i coefficienti, valori assoluti)

  • Conflitto distributivo e produttivitIl modello tende a spostare il conflitto distributivo dalla distribuzione del valore aggiunto alla crescita della produttivit,E, quindi, alla crescita delleconomia,sospingendo lequilibrio del sistema economico in un sentiero di stagnazione.Si tratta di un esito evidentemente indesiderabile, avverso allo sviluppo e alla crescita economica.

  • Legge di Bowley e cooperazione per la crescitaIl Protocollo 93 ha creato un meccanismo che viola la legge di Bowley, alterando automaticamente la stabilit delle quote distributive, e istituisce un sistema di incentivi evidentemente sfavorevole alla crescita economica:Gli imprenditori trovano un equilibrio tra lincentivo ad occupare lavoro a basso costo (e bassa produttivit) e quello ad accrescere la produttivit per spostare automaticamente a loro favore la distribuzione del reddito;I lavoratori sono esposti allazzardo morale di poter riequilibrare la distribuzione del reddito solo frenando la produttivit.

  • Legge di Bowley e cooperazione per la crescitaIn altre parole, il sistema istituzionale di regolazione delle retribuzioni abbatte lincentivo per i partner sociali a cooperare per la crescita.E, di conseguenza, il sistema economico viene sospinto dalle convenienze dei partner sociali a imboccare un sentiero di stagnazione economica.

  • Leconomia italiana: quota del lavoro e crescitaFonte: Istat, Conti nazionali

  • Controprova.Distribuzione funzionale del reddito e crescita economica:La prospettiva comparata

  • La caduta della quota del lavoro in Italia e nei principali paesi avanzati (2005-1992)Fonte: Oecd

    Grafico1

    61.9154551.48132

    66.4387955.65999

    61.9372757.24568

    63.0631457.91043

    63.6628559.95071

    70.3599862.75224

    69.3043663.46833

    75.5293563.75877

    74.725264.06947

    76.6561465.31917

    68.6460465.38597

    68.7493665.47539

    70.8559866.69145

    76.7532666.91307

    69.9219267.39461

    68.640467.9502

    71.5862168.07917

    70.0194968.25184

    71.0044169.02615

    82.2923876.19737

    1992

    2005

    Grafico2

    -11.77058

    -10.7788

    -10.65573

    -10.43413

    -9.84019

    -7.60774

    -5.83603

    -5.15271

    -4.16453

    -3.50704

    -3.27397

    -3.26007

    -2.52731

    -1.97826

    -1.76765

    -0.6902

    Differenze 2005-1992

    Grafico3

    3.9333333333

    7.6454545455

    3.825

    3.0583333333

    1.4666666667

    3.7833333333

    2.2545454545

    1.3166666667

    1.475

    3.0166666667

    3.1916666667

    2.6666666667

    2.1545454545

    2.8333333333

    2.3666666667

    2.2833333333

    4.3545454545

    3.8166666667

    Irlanda

    Italia

    Giappone

    Germania

    Area Euro

    Norvegia

    Spagna

    Polonia

    Grecia

    Danimarca

    Ungheria

    Finlandia

    USA

    Variazione 1992-2005 della quota lavoro

    crescita media annua pil

    Grafico4

    3.3082198397

    1.4322350618

    1.3388774173

    0.974861305

    0.8601745822

    0.8525054127

    0.8179783461

    0.709304797

    0.4973005562

    0.3863149186

    0.358961798

    0.3541816243

    0.334166484

    0.2931086093

    0.2555289676

    0.1490486125

    Elasticit della crescita del Pil all'aumentodella quota dei profitti (1992-2005)

    reg

    OUTPUT RIEPILOGO

    Statistica della regressione

    R multiplo0.2650897707

    R al quadrato0.0702725866

    R al quadrato corretto0.0121646232

    Errore standard1.4464684934

    Osservazioni18

    ANALISI VARIANZA

    gdlSQMQFSignificativit F

    Regressione12.53027801492.53027801491.20934520010.2877334274

    Residuo1633.47633763662.0922711023

    Totale1736.0066156515

    CoefficientiErrore standardStat tValore di significativitInferiore 95%Superiore 95%Inferiore 95.0%Superiore 95.0%

    Intercetta2.61938180540.5401677664.8492005080.00017761191.47427730333.76448630751.47427730333.7644863075

    Variabile X 1-0.09137753120.0830929691-1.09970232340.2877334274-0.26752675550.0847716932-0.26752675550.0847716932

    REG1

    OUTPUT RIEPILOGO

    Statistica della regressione

    R multiplo0.468753888

    R al quadrato0.2197302075

    R al quadrato corretto0.1597094543

    Errore standard1.3980652849

    Osservazioni15

    ANALISI VARIANZA

    gdlSQMQFSignificativit F

    Regressione17.15555341927.15555341923.66090386350.0779817908

    Residuo1325.4096250321.9545865409

    Totale1432.5651784512

    CoefficientiErrore standardStat tValore di significativitInferiore 95%Superiore 95%Inferiore 95.0%Superiore 95.0%

    Intercetta1.79482139330.67635116122.6536827260.01987203320.33365354663.25598923990.33365354663.2559892399

    -11.77058-0.20148127450.1053029474-1.91334886090.0779817908-0.4289744610.0260119121-0.4289744610.0260119121

    OUTPUT DATI

    Percentile3.9333333333

    3.33333333331.3166666667

    101.4666666667

    16.66666666671.475

    23.33333333332.1545454545

    302.2545454545

    36.66666666672.2833333333

    43.33333333332.3666666667

    502.6666666667

    56.66666666672.8333333333

    63.33333333333.0166666667

    703.0583333333

    76.66666666673.1916666667

    83.33333333333.7833333333

    903.825

    96.66666666677.6454545455

    REG1

    Percentile campionaria

    3.933333333

    Tracciato della probabilit normale

    Labour Income Share Ratios

    0Unit Labour Costs - Annual Indicators

    Dataset: Unit Labour Costs - Annual Indicators

    SubjectLabour Income Share (Real ULC)

    SectorTotal Economy

    MeasureLevel, ratio or national currency

    FrequencyAnnual

    Time198919901991199219931994199519961997199819992000200120022003200420052006

    Country

    Australia62.8964.3164.5663.6663.0963.1163.6864.0563.2663.2662.8662.8561.5261.1860.2360.2459.95--2.93869

    Austria77.2776.4876.5776.6676.1073.8870.6369.7269.6869.5469.6168.2067.5267.5267.1265.9765.3265.15-11.95197

    Belgium67.2468.1469.8870.0270.8370.1969.3869.7569.4468.8869.8568.8369.9670.2269.4168.3968.25-1.01027

    Canada64.5965.4966.9967.2766.4564.2762.9762.7462.9563.9262.5761.2461.5761.6461.08---

    Czech Republic---52.0652.5153.8155.1756.7657.1455.2355.7556.0056.4858.0559.5959.3858.89-

    Denmark70.6669.8169.1068.6468.4866.2966.5867.3666.9168.9569.0467.1268.4369.4069.6668.9967.9567.92-2.70839

    Finland71.4672.8576.4574.7369.6867.6865.7566.3064.6763.1463.1161.7261.6561.7563.1062.6364.0762.90-7.39412

    France70.1170.5070.7069.9270.1369.1668.8368.8768.1767.3267.7467.4567.4067.6167.5467.3267.39--2.71428

    Germany69.8269.3669.8970.8671.0569.8869.7869.6568.8068.5969.0870.0369.5368.9168.7967.6566.6965.79-3.12745

    Greece57.7859.8156.9756.3555.1956.0358.0057.5659.2159.5460.2959.1158.3459.8859.2658.5157.94-0.15893

    Hungary---75.5374.8669.7866.4764.8062.7661.7559.5160.5061.8061.6562.6863.7663.76-

    Ireland64.0364.0365.2666.4465.6165.8163.3261.8659.5257.5656.3755.0854.2552.4352.7655.0155.66--8.3698

    Italy75.0676.2876.9576.7575.0972.5270.2770.2370.7267.8667.8066.2265.9766.1066.6266.1866.9167.62-8.14477

    Japan63.2563.1463.4163.0663.2263.5563.5762.7662.7763.0662.2361.6861.6360.1759.2358.0157.91--5.33808

    Korea83.5483.5282.1882.2983.7783.0983.7786.0383.6582.0377.7676.9078.2876.8178.0675.7276.20--7.34257

    Luxembourg59.7760.8160.3661.9463.5757.8356.7356.5358.0657.7955.3255.8959.0859.0157.5958.7457.25--2.52713

    Mexico45.5745.4347.4550.0552.2752.9845.9543.5845.6046.3647.1047.2049.3549.0648.6146.74--

    Netherlands66.8867.1867.2968.6569.0067.7767.2567.0466.2966.9566.7965.8766.2466.6466.7866.6165.3963.85-1.49375

    New Zealand51.3351.1050.6050.6449.0849.2848.9349.7749.8149.6348.0046.8346.5147.36----

    Norway63.2661.6161.2461.9260.5060.9460.5358.9558.8263.6561.7953.7954.8857.6456.8854.8151.48--11.77981

    Poland--53.4060.4360.2363.1162.3764.7765.7066.4565.9163.7366.6564.5463.4760.5361.32-

    Portugal66.7668.0071.5874.6273.4271.4069.6170.7770.3870.4470.6972.0171.9871.8572.26---

    Slovak Republic----50.8850.7552.5251.5452.8454.4352.5752.5550.6451.0551.7751.1350.5848.81

    Spain65.8767.3868.4370.3670.4169.0667.7767.5367.4367.3167.1766.6965.8164.9564.4663.6962.7562.42-3.11835

    Sweden70.0271.8472.3271.5968.9067.6865.0367.2566.6866.7265.3867.6269.8569.5368.9468.0968.08--1.93908

    United Kingdom69.3470.5872.0871.0069.4768.0467.7466.5266.7567.5768.2369.2469.9968.8668.6768.0569.03--0.31424

    United States67.9668.4368.7668.7568.7667.9667.4466.7166.2767.3067.4868.6468.2267.7667.3366.3065.48--2.48088

    Euro area68.2068.3868.8369.3069.0267.6966.8866.4465.7365.0765.4065.1164.8064.6464.4563.8463.47--4.72797

    data extracted on 2007/06/01 12:07 from OECD.Stat

    -11.95197

    1.01027

    Time198919901991199219931994199519961997199819992000200120022003200420052006

    Norway63.2661.6161.2461.9260.5060.9460.5358.9558.8263.6561.7953.7954.8857.6456.8854.8151.48--10.43

    Ireland64.0364.0365.2666.4465.6165.8163.3261.8659.5257.5656.3755.0854.2552.4352.7655.0155.66--10.78

    Luxembourg59.7760.8160.3661.9463.5757.8356.7356.5358.0657.7955.3255.8959.0859.0157.5958.7457.25--4.69

    Japan63.2563.1463.4163.0663.2263.5563.5762.7662.7763.0662.2361.6861.6360.1759.2358.0157.91--5.15

    Australia62.8964.3164.5663.6663.0963.1163.6864.0563.2663.2662.8662.8561.5261.1860.2360.2459.95--3.71

    Spain65.8767.3868.4370.3670.4169.0667.7767.5367.4367.3167.1766.6965.8164.9564.4663.6962.7562.42-7.61

    Euro area68.2068.3868.8369.3069.0267.6966.8866.4465.7365.0765.4065.1164.8064.6464.4563.8463.47--5.84

    Hungary---75.5374.8669.7866.4764.8062.7661.7559.5160.5061.8061.6562.6863.7663.76--11.77

    Finland71.4672.8576.4574.7369.6867.6865.7566.3064.6763.1463.1161.7261.6561.7563.1062.6364.0762.90-10.66-13.081.26

    Austria77.2776.4876.5776.6676.1073.8870.6369.7269.6869.5469.6168.2067.5267.5267.1265.9765.3265.15-11.34

    Netherlands66.8867.1867.2968.6569.0067.7767.2567.0466.2966.9566.7965.8766.2466.6466.7866.6165.3963.85-3.26

    United States67.9668.4368.7668.7568.7667.9667.4466.7166.2767.3067.4868.6468.2267.7667.3366.3065.48--3.27

    Germany69.8269.3669.8970.8671.0569.8869.7869.6568.8068.5969.0870.0369.5368.9168.7967.6566.6965.79-4.16

    Italy75.0676.2876.9576.7575.0972.5270.2770.2370.7267.8667.8066.2265.9766.1066.6266.1866.9167.62-9.84

    France70.1170.5070.7069.9270.1369.1668.8368.8768.1767.3267.7467.4567.4067.6167.5467.3267.39--2.53

    Denmark70.6669.8169.1068.6468.4866.2966.5867.3666.9168.9569.0467.1268.4369.4069.6668.9967.9567.92-0.69

    Sweden70.0271.8472.3271.5968.9067.6865.0367.2566.6866.7265.3867.6269.8569.5368.9468.0968.08--3.51

    Belgium67.2468.1469.8870.0270.8370.1969.3869.7569.4468.8869.8568.8369.9670.2269.4168.3968.25--1.77

    United Kingdom69.3470.5872.0871.0069.4768.0467.7466.5266.7567.5768.2369.2469.9968.8668.6768.0569.03--1.98

    Korea83.5483.5282.1882.2983.7783.0983.7786.0383.6582.0377.7676.9078.2876.8178.0675.7276.20--6.10

    2005-1992Media 1995-2005

    Variazione QlCrescita Pil

    Hungary-11.773.930.334166484

    Ireland-10.787.650.709304797

    Finland-10.663.830.358961798

    Norway-10.433.060.2931086093

    Italy-9.841.470.1490486125

    Spain-7.613.780.4973005562

    Euro area-5.842.250.3863149186

    Japan-5.151.320.2555289676

    Germany-4.161.480.3541816243

    Sweden-3.513.020.8601745822

    United States-3.273.190.974861305

    Netherlands-3.262.670.8179783461

    France-2.532.150.8525054127

    United Kingdom-1.982.831.4322350618

    Belgium-1.772.371.3388774173

    Denmark-0.692.283.3082198397

    Poland0.894.35-4.8710196702

    Greece1.593.82-2.4010535278

    Denmark3.31

    United Kingdom1.43

    Belgium1.34

    United States0.97

    Sweden0.86

    France0.85

    Netherlands0.82

    Ireland0.71

    Spain0.50

    Euro area0.39

    Finland0.36

    Germany0.35

    Hungary0.33

    Norway0.29

    Japan0.26

    Italy0.15

    Poland-4.87

    Greece-2.40

    Hungary-11.77

    Ireland-10.78

    Finland-10.66

    Norway-10.43

    Italy-9.84

    Spain-7.61

    Euro area-5.84

    Japan-5.15

    Germany-4.16

    Sweden-3.51

    United States-3.27

    Netherlands-3.26

    France-2.53

    United Kingdom-1.98

    Belgium-1.77

    Denmark-0.69

    Poland0.89

    Greece1.59

    Dataset: Unit Labour Costs - Annual Indicators

    Labour Income Share (Real ULC)

    Australia

    Austria

    Belgium

    Canada

    Czech Republic

    Denmark

    Finland

    France

    Germany

    Greece

    Hungary

    Ireland

    Italy

    Japan

    Korea

    Luxembourg

    Mexico

    Netherlands

    New Zealand

    Norway

    Poland

    Portugal

    Slovak Republic

    Spain

    Sweden

    United Kingdom

    United States

    Euro area

    data extracted on 2007/06/01 12:07 from OECD.Stat

    Australia

    Austria

    Belgium

    Denmark

    Finland

    France

    Germany

    Hungary

    Ireland

    Italy

    Japan

    Korea

    Luxembourg

    Netherlands

    Norway

    Spain

    Sweden

    United Kingdom

    United States

    Euro area

  • Nel mondo: aumento della quota dei profitti e crescita economicaFonte: Oecd, Eurostat.

    Grafico1

    61.9154551.48132

    66.4387955.65999

    61.9372757.24568

    63.0631457.91043

    63.6628559.95071

    70.3599862.75224

    69.3043663.46833

    75.5293563.75877

    74.725264.06947

    76.6561465.31917

    68.6460465.38597

    68.7493665.47539

    70.8559866.69145

    76.7532666.91307

    69.9219267.39461

    68.640467.9502

    71.5862168.07917

    70.0194968.25184

    71.0044169.02615

    82.2923876.19737

    1992

    2005

    Grafico2

    -11.77058

    -10.7788

    -10.65573

    -10.43413

    -9.84019

    -7.60774

    -5.83603

    -5.15271

    -4.16453

    -3.50704

    -3.27397

    -3.26007

    -2.52731

    -1.97826

    -1.76765

    -0.6902

    Differenze 2005-1992

    Grafico3

    3.9333333333

    7.6454545455

    3.825

    3.0583333333

    1.4666666667

    3.7833333333

    2.2545454545

    1.3166666667

    1.475

    3.0166666667

    3.1916666667

    2.6666666667

    2.1545454545

    2.8333333333

    2.3666666667

    2.2833333333

    4.3545454545

    3.8166666667

    Irlanda

    Italia

    Giappone

    Germania

    Area Euro

    Norvegia

    Spagna

    Polonia

    Grecia

    Danimarca

    Ungheria

    Finlandia

    USA

    Variazione 1992-2005 della quota lavoro

    crescita media annua pil

    Grafico4

    3.3082198397

    1.4322350618

    1.3388774173

    0.974861305

    0.8601745822

    0.8525054127

    0.8179783461

    0.709304797

    0.4973005562

    0.3863149186

    0.358961798

    0.3541816243

    0.334166484

    0.2931086093

    0.2555289676

    0.1490486125

    Elasticit della crescita del Pil all'aumentodella quota dei profitti (1992-2005)

    reg

    OUTPUT RIEPILOGO

    Statistica della regressione

    R multiplo0.2650897707

    R al quadrato0.0702725866

    R al quadrato corretto0.0121646232

    Errore standard1.4464684934

    Osservazioni18

    ANALISI VARIANZA

    gdlSQMQFSignificativit F

    Regressione12.53027801492.53027801491.20934520010.2877334274

    Residuo1633.47633763662.0922711023

    Totale1736.0066156515

    CoefficientiErrore standardStat tValore di significativitInferiore 95%Superiore 95%Inferiore 95.0%Superiore 95.0%

    Intercetta2.61938180540.5401677664.8492005080.00017761191.47427730333.76448630751.47427730333.7644863075

    Variabile X 1-0.09137753120.0830929691-1.09970232340.2877334274-0.26752675550.0847716932-0.26752675550.0847716932

    REG1

    OUTPUT RIEPILOGO

    Statistica della regressione

    R multiplo0.468753888

    R al quadrato0.2197302075

    R al quadrato corretto0.1597094543

    Errore standard1.3980652849

    Osservazioni15

    ANALISI VARIANZA

    gdlSQMQFSignificativit F

    Regressione17.15555341927.15555341923.66090386350.0779817908

    Residuo1325.4096250321.9545865409

    Totale1432.5651784512

    CoefficientiErrore standardStat tValore di significativitInferiore 95%Superiore 95%Inferiore 95.0%Superiore 95.0%

    Intercetta1.79482139330.67635116122.6536827260.01987203320.33365354663.25598923990.33365354663.2559892399

    -11.77058-0.20148127450.1053029474-1.91334886090.0779817908-0.4289744610.0260119121-0.4289744610.0260119121

    OUTPUT DATI

    Percentile3.9333333333

    3.33333333331.3166666667

    101.4666666667

    16.66666666671.475

    23.33333333332.1545454545

    302.2545454545

    36.66666666672.2833333333

    43.33333333332.3666666667

    502.6666666667

    56.66666666672.8333333333

    63.33333333333.0166666667

    703.0583333333

    76.66666666673.1916666667

    83.33333333333.7833333333

    903.825

    96.66666666677.6454545455

    REG1

    Percentile campionaria

    3.933333333

    Tracciato della probabilit normale

    Labour Income Share Ratios

    0Unit Labour Costs - Annual Indicators

    Dataset: Unit Labour Costs - Annual Indicators

    SubjectLabour Income Share (Real ULC)

    SectorTotal Economy

    MeasureLevel, ratio or national currency

    FrequencyAnnual

    Time198919901991199219931994199519961997199819992000200120022003200420052006

    Country

    Australia62.8964.3164.5663.6663.0963.1163.6864.0563.2663.2662.8662.8561.5261.1860.2360.2459.95--2.93869

    Austria77.2776.4876.5776.6676.1073.8870.6369.7269.6869.5469.6168.2067.5267.5267.1265.9765.3265.15-11.95197

    Belgium67.2468.1469.8870.0270.8370.1969.3869.7569.4468.8869.8568.8369.9670.2269.4168.3968.25-1.01027

    Canada64.5965.4966.9967.2766.4564.2762.9762.7462.9563.9262.5761.2461.5761.6461.08---

    Czech Republic---52.0652.5153.8155.1756.7657.1455.2355.7556.0056.4858.0559.5959.3858.89-

    Denmark70.6669.8169.1068.6468.4866.2966.5867.3666.9168.9569.0467.1268.4369.4069.6668.9967.9567.92-2.70839

    Finland71.4672.8576.4574.7369.6867.6865.7566.3064.6763.1463.1161.7261.6561.7563.1062.6364.0762.90-7.39412

    France70.1170.5070.7069.9270.1369.1668.8368.8768.1767.3267.7467.4567.4067.6167.5467.3267.39--2.71428

    Germany69.8269.3669.8970.8671.0569.8869.7869.6568.8068.5969.0870.0369.5368.9168.7967.6566.6965.79-3.12745

    Greece57.7859.8156.9756.3555.1956.0358.0057.5659.2159.5460.2959.1158.3459.8859.2658.5157.94-0.15893

    Hungary---75.5374.8669.7866.4764.8062.7661.7559.5160.5061.8061.6562.6863.7663.76-

    Ireland64.0364.0365.2666.4465.6165.8163.3261.8659.5257.5656.3755.0854.2552.4352.7655.0155.66--8.3698

    Italy75.0676.2876.9576.7575.0972.5270.2770.2370.7267.8667.8066.2265.9766.1066.6266.1866.9167.62-8.14477

    Japan63.2563.1463.4163.0663.2263.5563.5762.7662.7763.0662.2361.6861.6360.1759.2358.0157.91--5.33808

    Korea83.5483.5282.1882.2983.7783.0983.7786.0383.6582.0377.7676.9078.2876.8178.0675.7276.20--7.34257

    Luxembourg59.7760.8160.3661.9463.5757.8356.7356.5358.0657.7955.3255.8959.0859.0157.5958.7457.25--2.52713

    Mexico45.5745.4347.4550.0552.2752.9845.9543.5845.6046.3647.1047.2049.3549.0648.6146.74--

    Netherlands66.8867.1867.2968.6569.0067.7767.2567.0466.2966.9566.7965.8766.2466.6466.7866.6165.3963.85-1.49375

    New Zealand51.3351.1050.6050.6449.0849.2848.9349.7749.8149.6348.0046.8346.5147.36----

    Norway63.2661.6161.2461.9260.5060.9460.5358.9558.8263.6561.7953.7954.8857.6456.8854.8151.48--11.77981

    Poland--53.4060.4360.2363.1162.3764.7765.7066.4565.9163.7366.6564.5463.4760.5361.32-

    Portugal66.7668.0071.5874.6273.4271.4069.6170.7770.3870.4470.6972.0171.9871.8572.26---

    Slovak Republic----50.8850.7552.5251.5452.8454.4352.5752.5550.6451.0551.7751.1350.5848.81

    Spain65.8767.3868.4370.3670.4169.0667.7767.5367.4367.3167.1766.6965.8164.9564.4663.6962.7562.42-3.11835

    Sweden70.0271.8472.3271.5968.9067.6865.0367.2566.6866.7265.3867.6269.8569.5368.9468.0968.08--1.93908

    United Kingdom69.3470.5872.0871.0069.4768.0467.7466.5266.7567.5768.2369.2469.9968.8668.6768.0569.03--0.31424

    United States67.9668.4368.7668.7568.7667.9667.4466.7166.2767.3067.4868.6468.2267.7667.3366.3065.48--2.48088

    Euro area68.2068.3868.8369.3069.0267.6966.8866.4465.7365.0765.4065.1164.8064.6464.4563.8463.47--4.72797

    data extracted on 2007/06/01 12:07 from OECD.Stat

    -11.95197

    1.01027

    Time198919901991199219931994199519961997199819992000200120022003200420052006

    Norway63.2661.6161.2461.9260.5060.9460.5358.9558.8263.6561.7953.7954.8857.6456.8854.8151.48--10.43

    Ireland64.0364.0365.2666.4465.6165.8163.3261.8659.5257.5656.3755.0854.2552.4352.7655.0155.66--10.78

    Luxembourg59.7760.8160.3661.9463.5757.8356.7356.5358.0657.7955.3255.8959.0859.0157.5958.7457.25--4.69

    Japan63.2563.1463.4163.0663.2263.5563.5762.7662.7763.0662.2361.6861.6360.1759.2358.0157.91--5.15

    Australia62.8964.3164.5663.6663.0963.1163.6864.0563.2663.2662.8662.8561.5261.1860.2360.2459.95--3.71

    Spain65.8767.3868.4370.3670.4169.0667.7767.5367.4367.3167.1766.6965.8164.9564.4663.6962.7562.42-7.61

    Euro area68.2068.3868.8369.3069.0267.6966.8866.4465.7365.0765.4065.1164.8064.6464.4563.8463.47--5.84

    Hungary---75.5374.8669.7866.4764.8062.7661.7559.5160.5061.8061.6562.6863.7663.76--11.77

    Finland71.4672.8576.4574.7369.6867.6865.7566.3064.6763.1463.1161.7261.6561.7563.1062.6364.0762.90-10.66-13.081.26

    Austria77.2776.4876.5776.6676.1073.8870.6369.7269.6869.5469.6168.2067.5267.5267.1265.9765.3265.15-11.34

    Netherlands66.8867.1867.2968.6569.0067.7767.2567.0466.2966.9566.7965.8766.2466.6466.7866.6165.3963.85-3.26

    United States67.9668.4368.7668.7568.7667.9667.4466.7166.2767.3067.4868.6468.2267.7667.3366.3065.48--3.27

    Germany69.8269.3669.8970.8671.0569.8869.7869.6568.8068.5969.0870.0369.5368.9168.7967.6566.6965.79-4.16

    Italy75.0676.2876.9576.7575.0972.5270.2770.2370.7267.8667.8066.2265.9766.1066.6266.1866.9167.62-9.84

    France70.1170.5070.7069.9270.1369.1668.8368.8768.1767.3267.7467.4567.4067.6167.5467.3267.39--2.53

    Denmark70.6669.8169.1068.6468.4866.2966.5867.3666.9168.9569.0467.1268.4369.4069.6668.9967.9567.92-0.69

    Sweden70.0271.8472.3271.5968.9067.6865.0367.2566.6866.7265.3867.6269.8569.5368.9468.0968.08--3.51

    Belgium67.2468.1469.8870.0270.8370.1969.3869.7569.4468.8869.8568.8369.9670.2269.4168.3968.25--1.77

    United Kingdom69.3470.5872.0871.0069.4768.0467.7466.5266.7567.5768.2369.2469.9968.8668.6768.0569.03--1.98

    Korea83.5483.5282.1882.2983.7783.0983.7786.0383.6582.0377.7676.9078.2876.8178.0675.7276.20--6.10

    2005-1992Media 1995-2005

    Variazione QlCrescita Pil

    Hungary-11.773.930.334166484

    Ireland-10.787.650.709304797

    Finland-10.663.830.358961798

    Norway-10.433.060.2931086093

    Italy-9.841.470.1490486125

    Spain-7.613.780.4973005562

    Euro area-5.842.250.3863149186

    Japan-5.151.320.2555289676

    Germany-4.161.480.3541816243

    Sweden-3.513.020.8601745822

    United States-3.273.190.974861305

    Netherlands-3.262.670.8179783461

    France-2.532.150.8525054127

    United Kingdom-1.982.831.4322350618

    Belgium-1.772.371.3388774173

    Denmark-0.692.283.3082198397

    Poland0.894.35-4.8710196702

    Greece1.593.82-2.4010535278

    Denmark3.31

    United Kingdom1.43

    Belgium1.34

    United States0.97

    Sweden0.86

    France0.85

    Netherlands0.82

    Ireland0.71

    Spain0.50

    Euro area0.39

    Finland0.36

    Germany0.35

    Hungary0.33

    Norway0.29

    Japan0.26

    Italy0.15

    Poland-4.87

    Greece-2.40

    Hungary-11.77

    Ireland-10.78

    Finland-10.66

    Norway-10.43

    Italy-9.84

    Spain-7.61

    Euro area-5.84

    Japan-5.15

    Germany-4.16

    Sweden-3.51

    United States-3.27

    Netherlands-3.26

    France-2.53

    United Kingdom-1.98

    Belgium-1.77

    Denmark-0.69

    Poland0.89

    Greece1.59

    Dataset: Unit Labour Costs - Annual Indicators

    Labour Income Share (Real ULC)

    Australia

    Austria

    Belgium

    Canada

    Czech Republic

    Denmark

    Finland

    France

    Germany

    Greece

    Hungary

    Ireland

    Italy

    Japan

    Korea

    Luxembourg

    Mexico

    Netherlands

    New Zealand

    Norway

    Poland

    Portugal

    Slovak Republic

    Spain

    Sweden

    United Kingdom

    United States

    Euro area

    data extracted on 2007/06/01 12:07 from OECD.Stat

    Australia

    Austria

    Belgium

    Denmark

    Finland

    France

    Germany

    Hungary

    Ireland

    Italy

    Japan

    Korea

    Luxembourg

    Netherlands

    Norway

    Spain

    Sweden

    United Kingdom

    United States

    Euro area

  • Laccordo quadro del 22 gennaio 2009

  • Conferma del doppio livello contrattuale.Durata triennale dei contratti.Indice previsionale al posto dellinflazione programmata (Ipca depurata dal prezzo dellenergia importata).Base di calcolo degli incrementi di primo livello.Recupero degli scostamenti indice previsionale-inflazione effettiva entro il triennio.Il nuovo modello contrattuale Punti salienti 1

  • Ruolo guida del contratto nazionale.Contrattazione in deroga. Richiesta di incentivazione fiscale-retributiva del contratto decentrato.Elemento di garanzia retributiva.

    Il nuovo modello contrattuale Punti salienti 2

  • Struttura del salarioIl risultato economico complessivo per il lavoratore deriva da:

  • Lelemento di garanzia retributiva - 1Nella misura e alle condizioni concordate dai contratti nazionali,e con particolare riguardo per le situazioni di difficolt economico-produttiva,legr andr corrisposto ai dipendenti da aziende in cui non si esercita il 2 livello contrattuale,e che non percepiscono altri trattamenti, individuali o collettivi, oltre a quelli previsti dal contratto nazionale.

  • Lelemento di garanzia retributiva 2 (Linee guida Industria)Il beneficio determinato con riferimento alla situazione rilevata nellultimo quadriennio.La verifica degli aventi diritto e lerogazione stessa dell egr avranno luogo al termine della vigenza del contratto nazionale.

  • Quanto grande devessere legr per salvaguardare la legge di Bowley?

  • Il coefficiente Lequazione (10) mostra che, al fine di preservare la distribuzione del reddito ai fattori, le retribuzioni di primo livello devono crescere non solo con i prezzi, ma anche in rapporto con la produttivit.

  • Come varia Il coefficiente , che lega la crescita dei salari nazionali a quella della produttivit, pu raggiungere lunit soltanto se le retribuzioni di primo livello coincidono con le retribuzioni totali. Esso inoltre varia: inversamente rispetto al valore del moltiplicatore della produttivit sul secondo livello (), e direttamente con la quota del primo livello sulla retribuzione complessiva ().

  • Il valore di In accordo con i dati presentati nella tavola 2 pi sopra, il valore medio del coefficiente nel periodo 1993-2008 di 0,4. In altri termini, nelle condizioni strutturali delleconomia italiana dellultimo quindicennio, il potere dacquisto delle retribuzioni di base sarebbero dovuto crescere di un importo pari al 40 per cento della crescita della produttivit, ovvero dello 0,4 per cento lanno invece del dato storico dello 0,1. Questo accorgimento avrebbe assicurato la stabilit delle quote distributive e, quindi, concorso ad evitare che leconomia imboccasse un sentiero di stagnazione attraverso un equo sistema di incentivi alla crescita per entrambi i partner sociali.

  • Coefficiente e egrNel quadro della logica dellaccordo del 22 gennaio, si dovrebbe prevedere che il contratto nazionale definisca legr comparto per comparto, sulla base del valore del coefficiente ,distribuendone limporto tra i lavoratori privi di contrattazione integrativa.In questo modo la contrattazione nazionale potrebbe agire in termini: sia di supplenza della contrattazione di secondo livello ( tanto maggiore quanto minore 1-), sia di stimolo rispetto alla forza della contrattazione integrativa ( tanto minore quanto maggiore ).

  • Il livello micro:quando cresce la produttivit nellimpresa?

  • Fattori esterni e fattori interni allimpresa - 1Quando esperti, politici e rappresentanti delle parti sociali parlano di crisi di produttivit, la intendono quasi sempre come un problema che nasce fuori dai cancelli delle fabbriche e dagli uffici, a causa di:deficienza di infrastrutture, carenza di qualit dellistruzione,inefficienza della P.A., regole poco flessibili nel mercato del lavoro.

  • Fattori esterni e fattori interni allimpresa - 2Questi fattori esterni sono indubbiamente importanti ai fini del livello della produttivit di un sistema economico; ma la letteratura scientifica internazionale (e, in misura crescente, anche nazionale) segnala che la crescita della produttivit:si concentra nelle imprese innovative,e scaturisce da una reingegnerizzazione degli ambienti di lavoro (BPR), mentre linfluenza dei fattori esterni scarsa.

  • Cosa spiega la crescita della produttivit?Ad esempio, un importante studio apparso sulla prestigiosa rivista inglese Economic Journal documenta che: la crescita annua dell1.6% nella produttivit totale dei fattori riconducibile nella misura pari all1.4% (equivalente all89%): alla riorganizzazione degli ambienti di lavoro alle nuove tecnologiee alle nuove pratiche di lavoro adottate dalle imprese innovative.

  • Crescita delle produttivit totale dei fattori nelle imprese americaneFonte: Black e Lynch, 2004.

  • Teorie della crescitae organizzazione innovativa dellimpresa

  • Nuovi modelli di crescita e impresa innovativa Dalla teoria originaria del capitale umano (Knight, Abramovitz) alla crescita endogena (Romer ecc.)

    Le learning organisations (Lundvall) e la knowledge economy (UE, Lisbona 2000). La teoria evolutiva dellimpresa (Marshall, Penrose, Nelson e Winter), e il benchmarking come strumento di apprendimento organizzativo.Reti sociali, capitale sociale e beni relazionali. Dalle qualifiche alle competenze.

  • I paradigmi organizzativi dellorganizzazione innovativaIl paradigma fondamentale per lorganizzazione di dimensioni medio-grandi: la produzione snella.

  • La logica della produzione snella

  • Altri paradigmi organizzativi innovativiLa specializzazione flessibile.La qualit totale, o Total Quality Management (TQM).Limpresa-rete:i modelli centro-periferia, i distretti industriali, i consorzi di qualit.

  • Lorganizzazione innovativa

  • Impresa innovativa, comunit che apprende, HPWOComunit = luogo dellorganizzazione delle risorse produttive (competenze):impresa o mercato? impresa o territorio?Comunit = specificit e competitivit dellimpresa.Comunit = impresa che apprende e condivide gli apprendimenti. Comunit = high-performance work organisation (HPWO).In Italia, lesperienza storica esemplare dellOlivetti di Adriano Olivetti.

  • Conoscenza, apprendimento, competenze

  • Competenza, volont, miglioramento continuoCompetenza = capacit di svolgere compiti lavorativi in modo desiderabile, in accordo con il principio del miglioramento continuo.Principali elementi costitutivi della competenza: a) conoscenza, b) abilit produttive (skills), c) esperienza, e d) abilit relazionali (networking abilities).

    Ma la competenza emerge soltanto in presenza della volont e del desiderio di usarla.

    Per questo lorganizzaizone innovativa deve creare un ambiente di lavoro (condizioni e relazioni di lavoro, sistemi premiali ecc.) che incoraggi e sostenga la volont dei lavoratori di usare le proprie competenze per il miglioramento continuo di processi e prodotti.

  • Conoscenza, competenze umane e competenze organizzativeOgni organizzazione ha bisogno di accedere alla conoscenza non meno che alle risorse finanziarie o alle altre risorse produttive.

    Conoscenza concreta (saper fare) = competenze: a) umane, b) organizzative,

    competenze umane = abilit sia individuali che collettive (capacit di risolvere i problemi collaborando con i colleghi o i clienti), competenze organizzative = conoscenze incorporate in sistemi, attrezzature, software, network, procedure, cultura ecc., a disposizione dellorganizzazione.

    La conoscenza concreta deriva dalla complementarit tra competenze umane, competenze organizzative e tecnologie.

  • Complementarit tra tecnologia, organizzazione e rapporti di lavoroLa letteratura internazionale documenta come il driver della performance dimpresa sia costituito non tanto dalla tecnologia in s (dal momento che essa alla portata di ogni impresa in ogni paese) quanto dalla complementarit tra:le moderne tecnologie, le nuove configurazioni dei posti e dei luoghi di lavoro e le pratiche lavorative innovative.

    La complementarit, definita da Milgrom e Roberts (1995) come quella condizione secondo cui laumento dellimpiego di un elemento aumenta il rendimento marginale di altri elementi, indica che la presenza di una nuova organizzazione del lavoro e di nuove pratiche di lavoro (che qualcuno sintetizza anche con i termini di capitale organizzativo o capitale intangibile) rende moltiplicativa la produttivit degli investimenti in Ict. Per converso, i mancati investimenti in capitale organizzativo costituiscono una barriera al rendimento di ulteriori investimenti in Ict.

  • Produzione snella, nuove tecnologie e controllo dellimpresaUna delle grandi caratteristiche della configurazione organizzativa della produzione snella quella della riduzione dei livelli gerarchici, con un conseguente decentramento delle responsabilit e aumento della discrezionalit ai livelli medio-bassi della struttura occupazionale. Tale caratteristica ben si integra con i moderni sistemi informatici di gestione integrata dellimpresa (i cosiddetti Erp), che sono in grado di offrire ai manager centrali lesercizio delle funzioni di controllo e di coordinamento a costi pi contenuti rispetto alla situazione caratterizzata da unaccentuata gerarchizzazione. Quindi la complementarit tra Ict, disegni organizzativi decentralizzanti e pratiche innovative di gestione delle risorse umane in grado di mantenere salda la governance dellimpresa, se con questultimo termine si intende lesercizio di autorit, direzione e controllo di ultima istanza.

  • Retroazione delle innovazioniIn termini operativi la complementarit prende propriamente corpo nel medio periodo, quando i nessi di causalit si cumulano (positivamente) agli effetti di retroazione tra le variabili in gioco: le innovazioni organizzative, combinate con le nuove pratiche di lavoro e con le tecnologie telematiche e dellinformazione stimolano la produttivit e la performance, le quali a loro volta esercitano un effetto di retroazione positivo sulladozione e sulla diffusione dei cambiamenti, dal momento che i costi dei cambiamenti tendono ad essere finanziati con fondi interni. I cambiamenti tendono a loro volta a generare una maggior capacit cognitiva dellimpresa, in quanto i nuovi tratti organizzativi stimolano lo sviluppo delle competenze dei singoli lavoratori e del collettivo, consentendo allimpresa una maggior propensione allinnovazione di prodotti e processi, da cui deriva una maggior performance.

  • Complementarit e innovazioni a grappoloLe verifiche empiriche della teoria della complementarit hanno messo in evidenza alcune importanti qualificazioni.

    Anzitutto, la spinta alla produttivit risulta condizionata al fatto che tanto i nuovi disegni organizzativi (organizzazione orizzontale, processi e ruoli) quanto le cosiddette nuove pratiche di lavoro ad alta performance (lavoro in gruppo, suggerimenti dal basso, rotazione della manodopera, coinvolgimenti dei singoli lavoratori e dei loro rappresentanti sindacali, incentivi economici volti a stimolare lapprendimento, formazione di tipo cognitivo), siano adottati a grappolo: pi estesi sono i grappoli adottati, e pi intensi essi sono al loro interno (in termini di lavoratori coinvolti), maggiore la performance aziendale. Le singole adozioni (o i parziali ammodernamenti) non pagano, cos come gli investimenti in nuove tecnologie inseriti in una vecchia organizzazione dimpresa.

  • Capitale organizzativo e HPWOInoltre, solo incrementi significativi di produttivit sono in grado di far incamminare limpresa, e il sistema industriale nel suo complesso, lungo la strada del contenimento dei costi, dellaumento della competitivit e contemporaneamente di una crescita dei salari reali (da qui lacronimo Hpwo: High Performance Work Organization, sinonimo anche di via alta allo sviluppo), in quanto si tratta di incrementi che si dimostrano tendenzialmente duraturi perch derivano da un patrimonio (il capitale organizzativo) difficilmente imitabile dai concorrenti, quantomeno nel breve-medio periodo.

    Il grave problema di produttivit che affligge il nostro apparato produttivo il risultato non solo di infrastrutture esterne ai luoghi di lavoro inefficienti, ma anche, e soprattutto, di una trappola culturale, che vede nella tecnologia il principale o lunico marchingegno della performance: Ma le macchine, per quanto sofisticate, non possono sostituire la volont, le conoscenze e le competenze di chi le utilizza.

  • Il ciclo competenze umane nuove tecnologie competenze organizzative competenze umaneCompetenze umane (individuali e collettive) + competenze organizzative = capitale intellettuale, il potenziale di competenze dellorganizzazione.Lo sviluppo delle competenze umane pu essere sostenuto dalle competenze organizzative - e viceversa.Il lavoro intellettuale e le nuove tecnologie consentono laccumulazione di competenze organizzative che, a sua volta, facilita il trasferimento di competenze ai nuovi dipendenti e linnovazione di processo e di prodotto.Con la costruzione di procedure e sistemi Ict user-friendly, che incorporano competenze organizzative, si agevolano lapprendimento, il miglioramento continuo e lo sviluppo delle competenze umane.

  • Lo sviluppo delle competenzePer sviluppare le competenze di unorganizzazione necessario che lorganizzazione crei: un ambiente di lavoro favorevole allapprendimento e al miglioramento continuo, perch questa la base sulla quale le competenze possono accumularsi, diffondersi e svilupparsi.

    La parte principale del processo di sviluppo delle competenze avviene durante il lavoro quotidiano (everyday learning) e non nei corsi di formazione.

  • Liceberg dellapprendimentoFonte: Statistics Sweden, 2007

  • Costruire unorganizzazione che apprendePer costruire unorganizzazione learning necessario:Organizzare i processi di lavoro avendo a mente lapprendimento tanto quanto la performance produttiva; Individuare e rafforzare le conoscenze desiderate e quelle necessarie per il continuo sviluppo delle competenze;Migliorare la capacit di tutti i dipendenti di assolvere ai propri compiti e di risolvere i problemi di lavoro (to do the right things in the right way);Creare significative opportunit di trasferire conoscenze nel corso del lavoro quotidiano;Rendere ciascun dipendente cosciente dello sviluppo delle sue competenze nella sua situazione di lavoro quotidiano.

  • Riorganizzazione dellambiente di lavoro, potenziamento del lavoro:I principi

  • Riorganizzazione dellambiente di lavoro e HPWO - 1Organizzazione per processi e non pi per funzioni (BPR, orientamento al cliente); Ridurre i livelli gerarchici (impresa piatta, produzione snella); Costruire ruoli di polivalenza e policompetenza attraverso la rotazione delle mansioni; Sviluppare le carriere in diagonale (e non pi in verticale);

  • Riorganizzazione dellambiente di lavoro e HPWO - 2Lavorare in team (con poteri effettivi alla squadra); Creare gruppi di lavoro (squadre) interfunzionali, capaci di assicurare il controllo e la responsabilizzazione su uno o pi processi; Assicurare la condivisione di informazioni, apprendimenti e conoscenze attraverso specifici strumenti organizzativi knowledge-friendly: Ad es. rotazione delle mansioni, affiancamento, tutoring, mentoring, circoli di qualit, ecc.;

  • Riorganizzazione dellambiente di lavoro e HPWO - 3Raccogliere sistematicamente suggerimenti dal basso sul miglioramento di processi, prodotti e organizzazione; Valutare frequentemente la performance dei dipendenti, con attribuzione di premi (o no); Coinvolgere e consultare ricorrentemente i lavoratori, sulla qualit della propria collocazione, del proprio lavoro e del workplace, della dirigenza;

  • Riorganizzazione dellambiente di lavoro e HPWO - 4Creare un sistema di incentivi economici di breve periodo, mirati a premiare lapprendimento, il miglioramento continuo e lo sviluppo delle competenze;Buone relazioni industriali (non necessariamente non conflittuali), orientate ad evidenziare i vantaggi del miglioramento continuo (partnership) e allo sviluppo della HPWO e della soddisfazione dei lavoratori per il proprio lavoro.

  • RisultatiLe organizzazioni innovative sono quelle:con la dinamica della produttivit pi sostenuta,che pagano meglio i propri dipendenti,i cui dipendenti sono pi soddisfatti del lavoro che svolgono.

  • Riassumendo:I lineamenti del nuovo patto sociale

  • Un nuovo patto socialeLa questione produttivit ormai tale da richiamare la necessit di un impegno forte, diffuso, generale. Il problema talmente grave che non se ne esce soltanto con misure di politica economica, di incentivazione fiscale di comportamenti virtuosi. necessario un grande sforzo collettivo, chiamare energie collettive alla mobilitazione. La chiamata, come stato negli episodi salienti della storia del nostro sviluppo economico e sociale (la ricostruzione, il rientro dallinflazione, lentrata nel club delleuro), pu avvenire soltanto attraverso un nuovo patto sociale.

  • Prima condizione, macro: assicurare la stabilit della quota del lavoroRiformare il meccanismo negoziale in modo da arrestare e invertire la caduta della quota del lavoro.Oltre ad essere un costo per limpresa, infatti: il salario non soltanto la principale componente della domanda aggregata; anche il principale incentivo allaumento della produttivit dei lavoratori,e il principale pungolo alle imprese per linnovazione tecnologica e organizzativa (Marshall, Keynes, Tarantelli, Sylos Labini).

  • A questo fine: ruolo di supplenza e di stimolo del contratto nazionale Negoziare sul primo livello gli incrementi di produttivit che non si riescono a distribuire attraverso il secondo;fino a quando e nella misura in cui il secondo livello negoziale (impresa/ territorio) diffuso in modo insufficiente. Si tratta di un incentivo a imprese e rappresentanze sindacali locali a sviluppare il secondo livello negoziale.

  • Seconda condizione, micro: Riorganizzare i luoghi e i rapporti di lavoroEsplicitare il nuovo scambio politico, chiedendo alle imprese, in cambio della mutata distribuzione del reddito, di accelerare la crescita della produttivit e dei salari: adottando nuove tecnologie, modelli innovativi e learning di organizzazione dei luoghi di lavoro e di gestione delle risorse umane, investendo in misura adeguata in ricerca e innovazione,monitorando e disseminando a tutto il tessuto produttivo i modelli organizzativi, le pratiche di lavoro e gli accordi di eccellenza.

  • Cosa proponeva il Manifesto per un nuovo patto sociale sulla produttivit e la crescitaA livello nazionale i tre attori siglano un protocollo in cui: le parti sociali si impegnino a riorganizzare i luoghi e i rapporti di lavoro secondo i principi dellimpresa innovativa; e il governo si impegna: a sostenere finanziariamente le riorganizzazioni;e ad applicare gli stessi principi nel pubblico impiego.A livello aziendale, di categoria o territorialele imprese e le RSU sottoscrivono progetti di riorganizzazione delle imprese secondo i principi del protocollo;le imprese possono accedere (a stato di avanzamento) alle risorse pubbliche;i lavoratori migliorano la qualit, la soddisfazione, la produttivit e la remunerazione del loro lavoro.

  • In conclusioneManca ancora un nuovo scambio politico equoper ristabilire lequilibrio tra mercato del lavoro e mercato del prodotto, tra salari e prezzi,per stabilire precise contropartite allo spostamento della distribuzione dei redditi a favore dei redditi non da lavoro.

    C un nuovo modello contrattualema improbabile che elimini lautomatismo nella remunerazione del capitale al crescere della produttivite ristabilisca la convenienza per i partner sociali a cooperare per la crescita (legge di Bowley).Mancano precisi incentivi per diffondere la contrattazione decentratae riorganizzare i luoghi e i rapporti di lavoro.La preoccupazione primaria la salvaguardia dei singoli posti di lavoro, non lammodernamento del sistema produttivo.

  • Patto per la qualita' del lavoro, la produttivita' e la crescita

  • Riferimenti bibliografici minimiTronti L., 2006, The July Protocol and Economic Growth: The Chance Missed, in: Acocella N., Leoni R. (eds.), Social Pacts, Employment and Growth. A Reappraisal of Ezio Tarantellis Thought, Physika-Verlag, Heidelberg-New York. -, 2007, Distribuzione del reddito, produttivit del lavoro e crescita: il ruolo della contrattazione decentrata, Rivista italiana di economia, demografia e statistica, vol. LXI, nn. 3-4.-, 2008, Produttivit del lavoro e crescita: il ruolo della distribuzione del reddito e del sistema contrattuale, paper presentato alla 49a Riunione annuale della SIE, http://www.sie.univpm.it/incontri/rsa49/libere/lavori/tronti.pdf-, 2009, La crisi di produttivit delleconomia italiana: scambio politico ed estensione del mercato, Economia & lavoro, n. 2.

    Sulla proposta di produttivit programmata:Ciccarone G., 2009, Equit distributiva e produttivit programmata, Economia & lavoro, n. 2.Fadda S., 2009, La riforma della contrattazione: un rischio e una proposta circa il secondo livello, Nel merito, 19 giugno, http://www.nelmerito.com:80/index.php?option=com_content&task=view&id=759&Itemid=135