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Periodico mensile di economia, politica, tecnica agraria e zootecnica, ambiente Una copia Euro 2,58 Spedizione in A.P. - Tariffa R.O.C.: “Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB di Forlì” Autorizzazione Tribunale di Forlì, N. 642/84 Direttore Responsabile Prof. Mentore Bertazzoni Direzione, redazione e amministrazione: SOCIETÀ EDITORIALE NEPENTHES s.r.l. Poste Succursale n. 1 - 47100 Forlì Tel. 0543.723771 - Fax 0543.795569 ATTENZIONE! In caso di mancato recapito, rinviare all’Ufficio di Forlì-Ferrovia per la restituzione al mittente che si impegna a corrispondere la tariffa dovuta. Giugno/Luglio 2007 N. 6/7 Anno XXIV UN NUOVO ACCORDO FRA IL COLLEGIO NAZIONALE ED IL GRUPPO GENIALLOYD, GARANTISCE CONVENIENZA E QUALITÀ DI SERVIZIO A TUTTI GLI ISCRITTI NELL’ALBO A Torino: tavola rotonda delle professioni intellettuali Agrotecnici e veterinari uniti per il PSR 2007-2013 in Piemonte Al via le Gare Nazionali per gli studenti della Scuola Agraria

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Periodico mensiledi economia,politica,tecnica agraria ezootecnica, ambiente

Una copia Euro 2,58

Spedizione in A.P. - Tariffa R.O.C.: “Poste Italiane s.p.a. -Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003(convertito in Legge 27/02/2004 n. 46)art. 1, comma 1, DCB di Forlì”Autorizzazione Tribunale di Forlì, N. 642/84Direttore Responsabile Prof. Mentore BertazzoniDirezione, redazione e amministrazione:SOCIETÀ EDITORIALE NEPENTHES s.r.l.Poste Succursale n. 1 - 47100 ForlìTel. 0543.723771 - Fax 0543.795569ATTENZIONE! In caso di mancato recapito, rinviareall’Ufficio di Forlì-Ferrovia per la restituzione al mittenteche si impegna a corrispondere la tariffa dovuta.

Giugno/Luglio 2007 N. 6/7 Anno XXIV

UN NUOVO ACCORDO FRAIL COLLEGIO NAZIONALEED IL GRUPPO GENIALLOYD,GARANTISCE CONVENIENZAE QUALITÀ DI SERVIZIOA TUTTI GLI ISCRITTI NELL’ALBO

A Torino: tavola rotonda delleprofessioni intellettuali

Agrotecnici e veterinari uniti peril PSR 2007-2013 in Piemonte

Al via le Gare Nazionali per glistudenti della Scuola Agraria

Sommario

L’aforisma del mese

“Non vi è felicità ove non vi è piacere,ma non ogni piacere da felicità.”

Salvatore Natoli

Per la pubblicitàsu questa rivista:

NEPENTHES S.r.l.Poste succursale n. 1 - 47100 ForlìTel. 0543 723771Fax 0543/795569

Questa rivista è stata chiusa in tipografiail 30 giugno 2007

Periodico mensiledi economia,politica,tecnica agraria ezootecnica, ambiente

Una copia Euro 2,58

Spedizione in A.P. - Tariffa R.O.C.: “Poste Italiane s.p.a. -Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003(convertito in Legge 27/02/2004 n. 46)art. 1, comma 1, DCB di Forlì”Autorizzazione Tribunale di Forlì, N. 642/84Direttore Responsabile Prof. Mentore BertazzoniDirezione, redazione e amministrazione:SOCIETÀ EDITORIALE NEPENTHES s.r.l.Poste Succursale n. 1 - 47100 ForlìTel. 0543.723771 - Fax 0543.795569ATTENZIONE! In caso di mancato recapito, rinviareall’Ufficio di Forlì-Ferrovia per la restituzione al mittenteche si impegna a corrispondere la tariffa dovuta.

Giugno/Luglio 2007 N. 6/7 Anno XXIV

UN NUOVO ACCORDO FRAIL COLLEGIO NAZIONALEED IL GRUPPO GENIALLOYD,GARANTISCE CONVENIENZAE QUALITÀ DI SERVIZIOA TUTTI GLI ISCRITTI NELL’ALBO

A Torino: tavola rotonda delleprofessioni intellettuali

Agrotecnici e veterinari uniti peril PSR 2007-2013 in Piemonte

Al via le Gare Nazionali per glistudenti della Scuola Agraria

Direzione, Redazione e AmministrazioneSOCIETÀ EDITORIALE NEPENTHES SRLPoste succursale n. 1 - 47100 ForlìTel. 0543 723771 - Fax 0543 795569E-mail: [email protected] Tribunale di Forlì24/12/1983, N° 642

IVA assolta dall’editore ai sensi dell’art.74, 1° comma, let-tera C del D.P.R. 633/1972 e art. 1 del D.M. 29/12/1989. Laricevuta di pagamento di conto corrente postale è docu-mento idoneo e sufficiente per ogni effetto contabile e per-tanto non si rilasciano fatture.

Spedizione in A.P. comma 26, art. 2,legge 549/95 - Filiale di Forlì.Fondato da ROBERTO ORLANDIil 4 maggio 1984

Direttore responsabile:MENTORE BERTAZZONI

In Redazione: ANTONELLA FALCO, DAVIDENERI, MARCELLO SALIGHINI, MAURIZIORANUCCI.

Hanno collaborato a questo numero:Pasquale Cafiero; Aldo Maffoni; SandroAlessandria; Roberto Orlandi; Maria LauraCaciacli; Francesco Rinaldi Ceroni; AngeloPasero; Sergio Rizzo; Silvia Ceschini.

Abbonamento annuo:Italia euro 25,82; Estero Euro 41,32.Arretrati: un numero Euro 5,16

Associato all’UnioneStampa Periodica Italiana

Fotocomposizione - Fotolito - Stampa:GRAFICHE MDM S.P.A. - Forlì

Grafica e impaginazione:AQUACALDA S.R.L.AGENZIA DI COMUNICAZIONE FORLÌ

PROFESSIONE AGROTECNICO

PSR 2007-2013: conferenza stam-pa di agrotecnici e veterinari10

PROFESSIONE AGROTECNICO

Al via le Gare Nazionali 200718A Genova la gara per“Operatore Agrituristico”21

Undicesima edizione“Premio Renzo Zini:i giovani e l’agricoltura”

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Idoneità controlloigiene alimenti:gli agrotecniciautomaticamente idonei12

È festa sul CollePersolino26

Gara per “OperatoreAgro-industriale”23

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AGRICOLTURA E LEGISLAZIONE

“Misura A”: aree vulne-rabili da fitofarmaci.Regione Piemonte

ACQUACOLTURA

VITA DEI COLLEGI27

IASMA INFORMA30

DICONO DI NOI31

IL MERCATINO46

CONTRO I RITARDI POSTALILEGGI “L’AGROTECNICO OGGI”ON-LINE NEL SITOWWW.AGROTECNICI.IT

È un successo la “prima volta”del CUP Piemonte4

Idee per migliorare il mare43

Estimi agricoli:ecco gli aggiornamentiin base ai dati PAC

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ATTUALITÀ

La relazione annualedell’Antitrust

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ITÀ « È UN SUCCESSO

“LA PRIMA VOLTA” DEL CUP PIEMONTE »

Cos’è il Mirafiori MotorVillage

Come “prima volta” davvero nonc’è male.

Debbono quindi essere contenti iPresidenti dei CUP del Piemonte (edin particolare Amos Giardino, infati-cabile Presidente del CUP Torino) ed ilPresidente del CUP Piemonte,Giuseppe Geda, per i risultati d’im-magine e di contenuto ottenuti il 18maggio 2007.Ottimo il luogo scelto per ilConvegno, il MotorVillage presso

l’ex stabilimento Mirafiori diTorino ed originali le modalità del-l’iniziativa, che si è svolta in duesessioni, entrambe realizzate con ilcriterio della tavola rotonda, cheorigina un ritmo degli interventimolto più vivace ed interessanteper il pubblico.La tavola rotonda del mattino èstata tenuta dal moderatore LucaPonzi, giornalista della RAI diTorino, che si è incentrata sul ruolo

e sulla responsabilità del professio-nista.Particolarmente interessanti, fra glialtri, l’intervento di Nicolò Eusepi,Presidente di ASSOCONSUMATORIche ha evidenziato, dal punto divista degli utenti dei servizi profes-sionali, di come non sempre losmantellamento delle regole vada aloro vantaggio e dell’Arch.Riccardo Bedrone, responsabile delComitato Tecnico “Formazione

Il primo congresso delle professioni intellettuali del Piemonte raccoglie un successo di presenze e si pone al centro del dibattito politico

Primo centro polivalente di Fiat Auto inaugura-to nel maggio 2006.Ricavato all’interno dello storico stabilimentoMirafiori, la struttura si sviluppa su un’area di70.000 metri quadri, dei quali 30.000 sonocoperti e comprendenti un grande spazio dedi-cato all’esposizione delle vetture (circa 3.000mq).La ristrutturazione è stata curata dalla Facoltà diArchitettura del Politecnico di Torino e harispettato il progetto originale del 1939. Oltre alle zone di esposizione e vendita, pressoil “Mirafiori Motor Village” c'è anche una filialedell’Assicurazione Augusta e una sede dellafinanziaria Sava, che offre la possibilità di stipu-lare contratti e di conoscere soluzioni di finan-ziamento personalizzate. Non ultimo, per definire in maniera completa laprocedura di acquisto, sono a disposizione deiclienti anche un ufficio notarile e un’agenzia dipratiche automobilistiche.Nelle aree esterne è possibile invece provare levetture su strada, grazie ad un parco di ben 50veicoli messi a disposizione per i test drive. Perchi desiderasse verificare le qualità prestazio-nali dell'auto e le proprie capacità al volante, uncircuito interno al MotorVillage ospita nei finesettimana corsi di Guida Sicura della ScuolaInternazionale di Andrea De Adamich.

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Continua” del CUP Piemonte.E’ emerso, in particolare, come ilsistema ordinistico italiano è natoper garantire la tutela della colletti-vità e degli interessi generali, chenon può essere assicurata per sem-pre dalla sola abilitazione del pro-fessionista. Questa, che ora si ottie-ne con un percorso formativo spe-cialistico seguito da un tirocinio nonsempre obbligatorio e da un esamedi stato, deve costituire solo un pas-saggio intermedio del percorso pro-fessionale.L’abilitazione perciò dovrebbe essereobbligatoriamente “riproposta” pertutta la vita professionale attraversola formazione continua, l’aggiorna-mento e il rispetto dei codici deonto-logici: solo così possono essere pro-tetti l’interesse generale e la colletti-vità.L’aggiornamento tecnico-scientificoda parte di chi esercita una profes-sione liberale ha da sempre costitui-to consapevole cura delle diverseorganizzazioni professionali e unaforma di rispetto deontologico daparte del professionista, mosso inol-tre dall’imprescindibile esigenza di

garantire elevati livelli qualitativialle prestazioni da rendere, questoproprio perché l’attività intellettua-le, per sua specificità, non è rivoltaal soddisfacimento di generali emassificate necessità, come quelleindotte ad esempio dai prodotti damarketing, ma deve soddisfarepeculiari e singolari esigenze, lavalidità della risposta alle domandedel committente, pubblico o priva-to, che sia.È questa la motivazione che inducea ritenere inaccettabile la previsionegovernativa di dotare leAssociazioni della potestà di accre-ditamento della capacità professio-nale dei propri aderenti, consenten-do loro di rilasciare attestati di com-petenza attraverso una sperequati-va deroga dal percorso formativoche caratterizza la ben più impe-gnativa iscrizione ad Ordini eCollegi professionali. In questo caso,infatti, l’accesso è subordinato adun percorso formativo adeguato alconseguimento di un titolo di studiospecifico. E si rende opportuno, sem-mai, rendere obbligatorio e adegua-tamente duraturo lo svolgimento di

un periodo di tirocinio, propedeuti-co al superamento di un esame distato. Accorciare questo percorso,disattendendo gli indirizzi dellaDirettiva comunitaria “Zappalà”,significherebbe, fra l’altro, consenti-re l’accesso a soggetti professionalistranieri sprovvisti dei titoli e deirequisiti previsti dalla Direttiva2005/36 CE, senza consentire peral-tro ai cittadini italiani il diritto distabilimento negli altri paesi mem-bri, con gli stessi requisiti richiestiper svolgere le prestazioni intellet-tuali nel nostro paese. Ciò provocherebbe, con il supportodi una legge, un’alterazione delmercato del lavoro, dando vita afigure professionali parallele, con lemedesime competenze ma in pos-sesso di requisiti totalmente diversi:di conseguenza, si aprirebbe unaconcorrenza sleale nel lavoro intel-lettuale, con l’inevitabile effetto didanneggiare soprattutto l’utente.Interessanti, come sempre, gli inter-venti dell’On. Nino Lo Presti (AN),dell’On. Stefano Zappalà(Europarlamentare FI), dell’On.Maria Grazia Siliquini (responsabi-

Un momento della Tavola Rotonda. In piedi, Bruno Vespa. Gli ospiti (da sinistra): Armando Zingales (Chimici-CUP); Giuseppe Cappochin (CUP Veneto); GiuseppeJogna (Presidente EPPI); Michelina Grillo (OUA); Roberto Orlandi (Agrotecnici-Consigliere CNEL).

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le professioni AN) che naturalmentesi è scontrata con l’On. PierluigiMantini (Margherita-relatore inCommissione Giustizia del disegno dilegge di riforma delle professioni).Fra le altre cose emerse, la confuta-zione della tesi che vorrebbe i pro-fessionisti intellettuali arroccati die-tro antichi e consolidati privilegi edifensori strenui dell’assetto ordini-stico esistente; essi, al contrariosono, ad esempio, disponibili allamodifica sostanziale delle normeche nella maggior parte degli odier-ni ordinamenti professionali regola-no il procedimento disciplinarenonché ad altri aspetti di generalenormazione, fondamentali e comu-ni a tutte le categorie professionali.Ma il cloux della giornata è stata lasessione pomeridiana, quando ilmoderatore è stato il giornalista RAIBruno Vespa, che ha dato allaTavola rotonda la stessa scansionedi “Porta a Porta”, con domandedirette agli ospiti, uno alla volta, epoi via via facendo salire sul palcotutti gli altri ospiti.Oltre ai già citati politici, sono inter-venuti, fra gli altri ArmandoZingales (Presidente dei Chimici, chequi però rappresentava il CUPNazionale), Giuseppe Cappochin(Presidente del fortissimo CUP Veneto),Michelina Grillo (Presidente

dell’Organizzazione Unitariadell’Avvocatura), il vulcanicoMaurizio De Tilla (Presidentedell’ADEPP-le casse di previdenza deiprofessionisti), Alessia Guarnaccia(Responsabile Libere Professioni deiVerdi) e Roberto Orlandi (PresidenteNazionale degli Agrotecnici, ma quinella sua veste di Consigliere delCNEL).Al centro del dibattito, e non potevaessere altrimenti, sempre il testo dilegge di riforma del sistema ordini-stico, e qui si è registrato non soloun acceso dibattito sulle responsabi-lità politiche del fallimento dellariforma nella precedente legislatu-ra, quando al Governo c’era la“Casa delle Libertà”, tema questointrodotto da un intervento moltofranco e senza infingimenti diGiuseppe Jogna, Presidente dellaCassa di previdenza dei PeritiIndustriali (al quale ha replicato l’On.Lo Presti), ma poi si è tornati sull’at-tualità, sul disegno di legge delMinistro Mastella, di riforma del set-tore, all’esame del Parlamento.L’On. Mantini, che della riforma èrelatore, ha svolto un interventomolto conciliante e che sicuramenterappresenta una svolta rispetto alladura contrapposizione fino ad oraavuta con il mondo professionale;sul punto l’On. Mantini ha ricono-

sciuto che sono troppe, ed eccessive,le deleghe contenute nel disegno dilegge del Governo, che le professionisaranno ascoltate in specificheaudizioni del Parlamento e che que-sto ultimo diventerà sede di con-fronto e concertazione, per arrivaread una condivisa riforma del siste-ma.Una vera svolta dunque, rispettoalla quale molto scettica si è subitodichiarata l’On. Siliquini.Nel suo intervento Roberto Orlandiha ricordato il “valore” delle profes-sioni in Italia, in particolare ilnumero dei professionisti ordinisticiè passato, dal 1996 al 2005, da1.150.000 a 1.820.000, con unincremento di 670.000 unità, pari a+58,20%, che non ha precedenti innessun altro settore economico econ il risultato che un professionistasu due ha meno di 40 anni di età.Secondo Orlandi l’Italia è il Paeseeuropeo con il maggior numero diprofessionisti esercenti una profes-sione intellettuale, così che è possi-bile affermare, come fa il sociologoGiuseppe De Rita, del CENSIS, GiàPresidente del CNEL: “In realtà il siste-ma professionale vive da tempo instato di liberalizzazione permanente”.Le peculiarità del sistema italiano,inoltre, non configgono con quelledegli altri Paesi Europei, sia in rela-

L’intervento del Presidente Roberto Orlandi, qui singolarmente qualificato come “Onorevole” dalla regia.

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ITÀzione alle specifiche Direttive di

armonizzazione che alla recentesoluzione del Parlamento Europeodel 12 ottobre 2006 sul seguito allarelazione sulla concorrenza nei ser-vizi professionali, la quale riconosceespressamente ai Paesi membri “ildiritto di emanare regolamentazionilegate a peculiarità tradizionali, geo-grafiche e demografiche”, purchè lestesse non ostacolino ingiustamentela concorrenza ed il diritto di stabili-mento (quest’ultimo in Italia piena-mente applicato). A fronte del complesso mondo ordi-nistico sta il nascente mondo delleassociazioni professionali, si tratta(come verificabile dai dati INPS sulle P.IVA aperte) di non più di 220.000soggetti, un dato certamente rile-vante e di cui bisogna tener conto,ma molto lontano dai 3.000.000spesso vantati (ma inesistenti).Sul disegno di legge governativoOrlandi ha ribadito le critiche con-tenute in uno dei due documenti diosservazione del CNEL, e precisa-mente:- non è stato svolto alcun confrontosostanziale con le categorie interes-

sate alla riforma, nonostante leespresse richieste di queste ultime diessere consultate; una tale sceltaconfligge con le dichiarazioni diprincipio sulla concertazione e ledegli stessi istituti democratici del nor-male confronto, rendendo enorme-mente più difficile il compiersi delprocesso riformatore.- non si è tenuto in conto alcuno ilrilevantissimo dibattito, politico edaccademico, e le conseguenti elabo-razioni progettuali di riforma chehanno accompagnato il dibattitodegli ultimi dieci anni (peraltro svol-te precisamente sotto l’egida delMinistero della Giustizia), sicchè quel-le proposte, ampiamente condivisedalla maggior parte degli attori delsistema, vengono incomprensibil-mente accantonate proponendouno scenario completamente nuovoe dai confini incerti, senza alcunmomento di confronto con le cate-gorie interessate.- il testo non tiene conto della com-petenza concorrente delle Regioni inmateria di professioni, di cui all’art.117 novellato nella Costituzione;- viene prevista una estesissima

delega “in bianco” da esercitarsisulla base dell’unico (e generico) cri-terio regolatore degli “interessi pub-blici meritevoli di tutela” dove taleprocedura appare palesementeincostituzionale, a mente dell’art.76 della Costituzione, per l’indeter-minata definizione dell’oggettodella delega, mentre la sua estensio-ne sottrae al Parlamento qualunquevalutazione di merito demandatetutte ex-post.Il moderatore Bruno Vespa, comesempre, ha dato sfoggio di grandeprofessionalità, incalzando gli ospi-ti con domande molto pertinenti.Deve essere segnalato che alConvegno era presente una foltadelegazione di Agrotecnici, oltrechètutti i Presidenti dei Collegi provin-ciali del Piemonte, molti Consiglieried iscritti, il Presidente regionaleMario Bonino ed anche ilVicepresidente nazionale Agr.Lorenzo Gallo, astigiano.

Nostro Servizio

Da sinistra: Alessia Guarnaccia (Verdi); l’On. Nino Lo Presti (AN); l’On. Pierluigi Mantini (Margherita); l’On. Maria Grazia Siliquini (AN); Giuseppe Geda (CUPPiemonte).

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ITÀ « LA RELAZIONE ANNUALE

DELL’ANTITRUST »Numerosi i dubbi, le perplessità e gli allarmi lanciati dal Presidente dell’Autorità

garante dell’Economia e del Mercato, Antonio Catricalà.

Nella giornata di martedì 26 giu-gno 2007, Antonio Catricalà,

Presidente dell’ANTITRUST - AutoritàGarante della Concorrenza e delMercato - ha presentato alla Camerala relazione annuale relativa al2006, descrivendo nel contempotutte le perplessità ed i punti versocui la stessa Autorità pone preoccu-pazione.Numerosi, infatti, per l’ANTITRUSTsono gli aspetti problematici dell’at-tuale situazione normativa edamministrativa italiana.Il tema critico messo maggiormentein luce da Catricalà, è stato quellodelle liberalizzazioni, chel’ANTITRUST vede come in unapreoccupante “fase di stallo” dovutaa lobby riorganizzate in base all’ap-poggio dato dai due schieramentipolitici, che al momento si conten-dono la scena.Ciò che manca, per far sì che sisuperi lo stallo è una “necessariaricerca di un più vasto consenso suimotivi delle scelte da compiere e sugliobiettivi finali delle riforme”, inoltre,“occorre chiarire i principi generali edefinire il quadro degli interventi”, chedevono essere “adeguati e proporzio-nati al risultato da raggiungere”.Insomma, Catricalà, con le sueparole ha reso della situazione delleliberalizzazioni un quadro davverosconsolante, confusionario e anchenon orientato a scelte precise, conalcune di esse già avviate, ma che sitrascinano nel loro procedere, anco-ra molto contrastate e non piena-mente accettate dallo Stato.Andando a vedere nel particolare ciòche accade nei singoli mercati,Catricalà ha subito citato la situazio-ne in cui versano le singole attivitàprofessionali, che operano a diversilivelli e in diversi campi a portarebenefici a livello nazionale, maoccorre lavorare ancora molto per“costruire i percorsi di accesso alla pro-fessione sì da assicurare l’adeguata pre-parazione del professionista senza bloc-care l’ingresso di nuovi concorrenti”.E qui è giunta l’affermazione più

forte, quella che da un lato rassicu-ra il mondo delle professioni, e dal-l’altro va contro quelle intenzioniche più volte hanno aleggiato dalleparti del Governo sollevando nume-rose reazioni da parte dei professio-nisti: “Non è necessario abolire gli ordi-ni, ma riformarli”, ha detto Catricalà.Un appoggio importante quello delPresidente dell’ANTITRUST, che pro-viene proprio dall’istituzione chenon ha mai favorito il mondo delleprofessioni, bensì lo ha sempreposto sotto un’attenta lente d’in-grandimento pronta a coglierneeventuali errori e deviazioni. Questavolta la lente, si è spostata versocoloro che avevano proposto di abo-lire gli ordini professionali, comuni-cando loro che questo non è affattonecessario.Ha continuato Catricalà: “Il lorocompito precipuo è la promozione della

qualità delle prestazioni, il continuoaggiornamento dei professionisti, latutela dei clienti prima che degli iscrit-ti”.L’ANTITRUST, vede anche questasituazione in una vera fase difermo, come per le liberalizzazioni,ma qui più che altrove, l’Autoritàattende decisioni che portino ad unsalto di qualità.Altri punti salienti della relazioneesposta da Catricalà, hanno riguar-dato l’annuncio dell’avvio di un’in-dagine conoscitiva dell’ANTITRUSTsugli intrecci tra imprese bancarieed imprese assicurative.Secondo l’Authority, infatti, emergeuna fitta rete di intrecci azionari,partecipazioni e rapporti di finan-ziamento tra le due parti indicate,che potrebbero portare a conflitti diruolo e in alcuni casi anche a gravisituazioni. Secondo l’ANTITRUST,

Antonio Catricalà, Presidente dell’Antitrust.

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Tra gli interventi più significativi condotti dall’ANTITRUST, vi è la segnalazionesulle istruzioni per il riconoscimento degli organismi di consulenza aziendalein relazione all’introduzione della “Misura Y” (aiuti per l’utilizzo dei servizi diconsulenza aziendale) avviata da una segnalazione fatta dal CollegioNazionale degli Agrotecnici e degli Agrotecnici laureati circa il contenuto della“Misura Y” del PSR Piemonte 2000-2006; questo il riassunto dell’interventodell’ANTITRUST:

ISTRUZIONI PER IL RICONOSCIMENTO DEGLI ORGANISMI DI CONSULENZAIN RELAZIONE ALL’INTRODUZIONE DELLA MISURA ‘Y’ (AIUTI PER L’UTILIZZODEI SERVIZI DI CONSULENZA AZIENDALE)

Nel febbraio 2007, l’Autorità ha inviato una segnalazione, ai sensi dell’artico-lo 21 della legge n. 287/90, alla Regione Piemonte in merito agli effetti dis-torsivi della concorrenza derivanti dalla delibera della Giunta Regionale delgiugno 2006, con la quale sono state approvate le istruzioni per il riconosci-mento della qualifica di “Organismi di consulenza aziendale”, ai quali si deb-bono rivolgere gli imprenditori agricoli che intendano usufruire dei finanzia-menti comunitari (Misura Y, Aiuti per l’utilizzo dei servizi di consulenza azien-dale) volti a promuovere il rispetto del Regolamento CE 1782/03, ossia amigliorare il benessere degli animali e le condizioni agronomiche e ambien-tali.La delibera stabiliva, in particolare, un punteggio minimo per conseguire talericonoscimento, le cui modalità di attribuzione facevano sì che esso potesseessere raggiunto solo da soggetti dotati di una vasta struttura organizzativae di una numerosa clientela.Con riferimento al requisito delle “risorse in termini di personale qualificato”,l’Autorità ha osservato che non appariva giustificata da esigenze di caratteregenerale la diversa valutazione in termini di punteggio attribuita al persona-le tecnico non già in relazione all’effettiva capacità ed esperienza possedute,ma unicamente in ragione della tipologia, subordinata o autonoma, di svol-gimento della prestazione del servizio di consulenza.Inoltre, nessun rilievo veniva dato al conseguimento dell’abilitazione e al pra-ticantato professionale, che pure sono significativi nella valutazione dellaqualificazione del personale tecnico. Con riferimento al requisito di “espe-rienza ed affidabilità in materia di consulenza”, la delibera richiedeva, tra l’al-tro, di aver prestato assistenza tecnica a un numero assai elevato di azien-de, pari nell’ultimo anno a trentacinquemila aziende agricole. L’Autorità harilevato che, in questo modo, la delibera individuava preventivamente nellegrandi organizzazioni del settore agricolo i soggetti che avrebbero potutorichiedere ed ottenere il riconoscimento, dal momento che nessuna organiz-zazione di liberi professionisti avrebbe potuto raggiungere una clientela cosìnumerosa. Più in generale, l’Autorità ha affermato che ove esigenze di carat-tere generale impongano di limitare il numero degli organismi di consulen-za che possono essere riconosciuti, tale limitazione dovrebbe essere stabilitaattraverso criteri oggettivi di selezione, quali le caratteristiche tecnico-profes-sionali, i mezzi a disposizione, un numero minimo di domande evase, checonsentano anche ad operatori come i liberi professionisti di ottenere il rico-noscimento come organismi di consulenza e di offrire i propri servizi alleaziende agricole.L’Autorità ha pertanto auspicato una modifica della delibera in conformità aiprincipi della concorrenza e della parità di trattamento tra operatori.

Naturalmente, la Regione Piemonte è inadempiente (e questo la dice lungasu quanto indietro sia il processo di liberalizzazione dei mercati), tanto che ilCollegio Nazionale degli Agrotecnici e degli Agrotecnici laureati, insieme allaFederazione dei Veterinari ed all’Ordine Nazionale dei Dottori Agronomi eDottori Forestali ha promosso numerose iniziative, anche giudiziarie.

Castigata la Regione Piemonte

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infatti, “la convergenza d’interessi traimprese concorrenti, ostacola la com-petizione”, vero motore trainante delmercato.Ed a proposito di Assicurazioni,molti sono le perplessità mostratedall’Authority riguardo agli incassidelle compagnie assicuratrici ero-ganti RCAuto: “i profitti delle compa-gnie assicurative crescono e non scen-dono i premi a carico degli assicurati”.Evidentemente, qualcosa non qua-dra.Molto severo il commento diCatricalà, che afferma: “ad oggi,non si registrano vantaggi per gliassicurati. Costretti ad attenderetempi ancora eccessivi per i risarci-menti e a subire clausole negozialionerosi”.E proprio su questo punto e su altriargomenti (come la pubblicitàingannevole, i costi dei prodottiagroalimentari, ecc) riguardo iquali l’ANTITRUST ha condottoindagini precise e che hanno rileva-to problemi che coinvolgono diret-tamente i consumatori, la stessaAuthority ha deciso di chiedere piùpoteri.Più poteri per potersi porre in unmargine d’azione che ora come orarisulta essere limitato. Catricalà,che si fa voce dell’ANTITRUST affer-ma: “La tutela dei consumatori è ilfine ultimo dell’Antitrust e l’Antitrustdeve avere maggior potere per contra-stare metodi sleali di concorrenza”. E’ stato acceso un segnale d’allarmeanche contro i costi troppo elevati,secondo l’ANTITRUST, della buro-crazia nel nostro Paese, che sonofreno al suo sviluppo, infatti, ognianno questa costa ben 225 miliardidi euro. In merito a ciò, Catricalàha affermato: “E’ con lo sfoltimento enon con l’istituzione di nuovi organi-smi a presidio della libertà dei singolimercati anche locali, che si realizzanorisparmi. La macchina burocratica ègià troppo pesante: i suoi costi direttisuperano per il lavoro i 148 miliardiannui di euro e i 77 miliardi per beni eservizi. Le istituzioni comunitariehanno calcolato che ogni anno perl’Italia questi costi ammontano a oltre61 miliardi di euro e che una riduzionedel 25% comporterebbe una crescitadel Pil dell’1,7%”.Un filo comune lega tutti gli argo-menti esposti da Antonio Catricalà:l’esistenza di un mercato italianoancora molto lontano dalla concor-renza e, anzi, sempre più nemicodei consumatori.

Antonella Falco

Giugno/Luglio 200710

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ICO « PSR 2007-2013: CONFERENZA

STAMPA DI AGROTECNICIE VETERINARI »

Lo scorso 14 giugno, presso la sededella Consulta Regionale degli

Agrotecnici e degli Agrotecnici lau-reati del Piemonte, si è tenuta laConferenza stampa durante laquale i Presidenti dei Collegi provin-ciali degli Agrotecnici e degliAgrotecnici laureati del Piemonte eil rappresentante del CollegioNazionale degli Agrotecnici e degliAgrotecnici Laureati e il rappresen-tante della Federazione NazionaleOrdini Veterinari Italiani, hannoannunciato di aver depositato ricor-so al TAR Piemonte avverso l’appli-cazione della “Misura 114” (ex misu-ra Y) relativa all’istituzione del ser-vizio di “consulenza aziendale” previ-sto dal PSR-Piano di Sviluppo Rurale2007-2013 emanato dalla RegionePiemonte con delibera GR n° 48-5643/2007.

All’incontro sono intervenuti, fragli altri, il Vicepresidente delCollegio Nazionale degliAgrotecnici e degli AgrotecniciLaureati, l’Agr. Lorenzo Gallo e ilDott. Adriano Sarale, Consiglieredella Federazione Nazionale OrdiniVeterinari che hanno ampiamenteillustrato e argomentato i motivi diquesta iniziativa a tutela dei liberiprofessionisti del settore agrario eveterinario.

L’incontro è stato voluto di comuneaccordo tra gli Ordini e Collegi pro-fessionali coinvolti per chiarire tra-mite la Stampa alcuni punti cheforse non erano risultati chiaridurante lo svolgersi della vicendavenutasi a creare con l’Assessoratoall’Agricoltura della RegionePiemonte.

I Presidenti dei Collegi provincialidegli Agrotecnici e degli Agrotecnicilaureati della Regione Piemonte,unitamente al Collegio Nazionale ealla Federazione Nazionale OrdiniVeterinari Italiani, attraverso i pro-pri rappresentanti, hanno comuni-cato di aver depositato al TAR delPiemonte ricorso avverso l’applica-zione della “Misura 114” (ex misuraY) relativa all’istituzione del servi-zio di “consulenza aziendale” previ-sto dal PSR-Piano di Sviluppo Rurale2007-2013 recentemente deliberatodalla Regione Piemonte.Questo intervento, volto a tutelarel’attività dei professionisti operantinel settori agrario, è l’ultimo atto incui è sfociato il contenzioso che giàda alcuni mesi vedeva contrapporsile posizioni dell’Assessoratoall’Agricoltura in merito all’appli-

Nella foto, da sinistra: l’Agr. Enrico Surra, Presidente del Collegio Provinciale degli Agrotecnici e degli Agrotecnici laureati di Cuneo; l’Agr. Lorenzo Gallo,Vicepresidente del Collegio Nazionale degli Agrotecnici; il Dott. Adriano Sarale, Consigliere della Federazione Nazionale degli Ordini dei Veterinari Italianie l’Agr. Luciano Nocera, Presidente del Collegio degli Agrotecnici di Torino-Aosta.

A Torino si fa chiarezza sui provvedimenti presi riguardo alla ex “misura Y”compresa nel nuovo PSR della Regione Piemonte

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cazione a livello regionale di questemisure comunitarie alle ragioni deiCollegi degli Agrotecnici eAgrotecnici Laureati e Ordini nazio-nali dei dottori Agronomi e Forestalie della Federazione Nazionale degliOrdini Veterinari.E’ opportuno ricordare che l’UnioneEuropea ha previsto un sistema arti-colato di misure di intervento tra cuigli aiuti economici diretti alleimprese agricole comunitarie, cheaccompagnano e integrano gli altristrumenti della politica agricolacomune (PAC), contribuendo in talemodo al conseguimento degli obiet-tivi previsti dal Trattato dell’Unione.Si prevede la predisposizione, daparte degli Stati membri, di “Piani diSviluppo Rurale”, vale a dire di pro-grammi che disciplinino l’istituzio-ne e l’erogazione delle suddettemisure di sviluppo rurale, oltre chegli aspetti generali del mercato agri-colo comune e i requisiti minimidelle imprese per operarvi.In particolare, gli aiuti non sono piùlegati al tipo di produzione ma allemodalità (rispetto dell’ambiente,benessere animale, sanità pubblica,utilizzazione dei terreni, rotazione dellecolture, ecc.) con le quali essa vieneottenuta. Pertanto si rende necessa-rio che gli imprenditori agricolisiano aiutati ed assistiti per applica-

re queste innovative modalità ope-rative. L’Unione Europea ha quindi dispo-sto, a partire dal 1° gennaio 2007 efino a tutto il 2013, di rendere obbli-gatorio in ogni Paese membro l’isti-tuzione di un servizio di “consulenzaaziendale” di cui aveva già previstola costituzione in via facoltativa nel2003 (opportunità alla quale l’Italianon aveva aderito).Le disposizioni in oggetto obbliganogli Stati membri a garantire ed offri-re un sistema di consulenza azien-dale ai propri imprenditori agricoli,anche se la partecipazione di questiultimi avverrà su base volontaria. Apartire dal 2010, sulla base di unarelazione della CommissioneEuropea sul funzionamento delsistema e sui risultati ottenuti, ilConsiglio direttivo deciderà se esten-dere l’obbligo della “consulenzaaziendale” a tutti gli agricoltori.Nella seconda metà del 2006 nel-l’ambito delle modifiche apportateal PSR-Piano di Sviluppo Rurale2000-2006, le Regioni Veneto ePiemonte (quest’ultima con deliberan. 49-3253 del 26.6.2006) anticipa-no in via sperimentale l’introduzio-ne della “Misura Y” relativa alla isti-tuzione di un Servizio di consulenzaAgricola nel territorio regionale. Il sistema previsto dall’Assessorato

Regionale all’Agricoltura delPiemonte risultò immediatamentealquanto macchinoso: in sintesi, siprevedeva che i soggetti privati cheavessero voluto erogare assistenzatecnica alle imprese agricole doves-sero obbligatoriamente riunirsi inOrganismi societari od associativiplurimi, i quali poi dovevano richie-dere alla Regione l’accreditamentoper poter operare.La conseguenza immediata di que-sto sistema era che il tecnico agrico-lo libero-professionista, che opera inmodo prevalentemente individuale,veniva di fatto escluso e non potevapiù prestare questo tipo di consulen-za. Secondo quanto previsto da taleprovvedimento, anche le aziendeagricole che intendevano usufruiredell’assistenza fornita dagliOrganismi di Consulenza ricono-sciuti dall’Ente regionale dovevanoa loro volta “farsi autorizzare” dallaRegione per beneficiare di tale assi-stenza.La Regione Piemonte stanziò pertale misura 2.300.000 euro che, con-siderando un contributo di 800euro ad azienda assistita, servivanoa finanziare al massimo 2875aziende agricole.Le regole imposte dalla Regione peril riconoscimento degli “Organismidi consulenza” estromettevano pale-

Piazza Castello a Torino. Sede della Regione Piemonte.

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semente dal mercato dei servizi diconsulenza soggetti professional-mente e tecnicamente tra i più pre-parati quali i liberi professionisti, avantaggio di altre entità caratteriz-zate dal fatto di essere organizzatesu più ampie basi dimensionaliquali sono le OrganizzazioniProfessionali agricole e loro filiazio-ni o organismi similari.La Regione Piemonte aveva, infine,riconosciuto cinque organismi diconsulenza, ciascuno dei quali inmedia poteva quindi assistere circa575 aziende.Tra i molti requisiti previsti per ilriconoscimento vi era quello dell’e-sperienza acquisita in precedenzatale per cui, per poter erogare con-sulenza a 575 aziende nel 2006,l’Organismo di Consulenza dovevadimostrare di avere prestato assi-stenza nell’anno precedente addirit-tura a 35.000 aziende agricoleoppure aver assistito, negli ultimicinque anni, 7.000 aziende all’an-no in maniera consecutiva.Ovviamente numeri così elevatinon sono certo appannaggio deiliberi professionisti né singoli néassociati che si trovano automatica-mente esclusi dal mercato dell’assi-stenza tecnica: il risultato sarebbeparadossalmente simile a quelloche si verrebbe a determinare se sicreasse un Servizio SanitarioNazionale privo di medici.

Vengono così estromessi ingiustifi-catamente numerosi tecnici agrico-li libero-professionisti qualiAgrotecnici ed Agrotecnici Laureati,Agronomi e Forestali, Veterinari aiquali viene preclusa la possibilitàdi poter prestare la propria attivitàindividualmente.I Collegi provinciali degliAgrotecnici e degli AgrotecniciLaureati del Piemonte dopo averinutilmente interpellato l’Assessoreall’Agricoltura Mino Taricco, pre-sentavano, unitamente al CollegioNazionale, ricorso al TAR Piemonteper chiedere la sospensione in viacautelativa del provvedimento inse-rito nella modifica del PSR 2000-2006, in attesa di discutere il merito.Il TAR non accolse la sospensivaritenendo non vi fosse per gliAgrotecnici “un danno grave ed irre-parabile”, sentenza questa forse cor-retta dal punto di vista del dirittoma estremamente penalizzantenella logica competitiva del merca-to. Il merito verrà discusso il prossi-mo 12 luglio.Successivamente anche l’OrdineNazionale dei Dottori Agronomipresentava contro il provvedimentoregionale un autonomo ricorso alTAR. La Presidenza nazionale delCollegio degli Agrotecnici e degliAgrotecnici Laureati propose succes-sivamente denunciaall’ANTITRUST, ovvero l’organismocui la legge demanda il controllo delmercato con il compito di interveni-re per impedire il formarsi di mono-poli.In data 27 febbraio 2007l’ANTITRUST emanava un provve-dimento di segnalazione ai sensidell’art. 21 della legge n. 287/90indirizzato alla Regione Piemonte,nel quale l’Autorità Garante eviden-zia “i possibili effetti distorsivi dellaconcorrenza derivanti dalla deliberadella Giunta Regionale del Piemonte n.49-3253 del 26.06.2006 con la qualesono state approvate le istruzioni per ilriconoscimento degli organismi di con-sulenza…”.In particolare, i requisiti impostidalla Regione circa l’individuazionedelle “risorse in termine di personalequalificato”, apparivano ingiustifi-cati laddove penalizzanti per i liberiprofessionisti rispetto ai dipendentinell’attribuzione di un maggiorpunteggio a vantaggio di quest’ulti-mi, a prescindere dalla effettivacapacità ed esperienza.L’ANTITRUST censurava anche lacircostanza per cui “nessun rilievoviene dato al conseguimento dell’abili-tazione ed al praticantato professiona-le che pure dovrebbe essere considerato

al fine di valutare la qualificazione delpersonale tecnico”.Le disposizioni regionali, quindi,apparivano nel loro complesso dis-torsive delle regole della concorren-za del mercato e si “auspica pertantoche le considerazioni svolte possanocostituire un utile contributo ai finidella modifica della Delibera Regionalein oggetto con l’introduzione di dispo-sizioni per il riconoscimento degliOrganismi di Consulenza Aziendaleispirati a criteri maggiormente rispon-denti ai principi della concorrenza edella parità di trattamento tra operato-ri”. Purtroppo, nonostante il provve-dimento sanzionatorio dell’ANTI-TRUST, la Regione Piemonte nelnuovo PSR 2007-2013 recentementedeliberato ha sostanzialmenteriproposto nella Misura 114 (sostitui-sce l’omologa “misura Y” del vecchioPSR) le disposizioni censurate, conl’accortezza di inserirle direttamenteall’interno dello stesso PSR e nonnelle disposizioni applicative daemanarsi successivamente.A fronte di questa ribadita volontàdi penalizzare le categorie libero-professionali, prevista dalla Regionenel nuovo PSR 2007-2013, è statopredisposto e depositato l’annuncia-to ricorso al TAR, sottoscritto daiCollegi provinciali degli Agrotecnicie degli Agrotecnici Laureati dalCollegio Nazionale e dallaFederazione Nazionale Ordini deiVeterinari Italiani.I professionisti del settore agro-zoo-tecnico rivendicano con questaazione i loro giusti diritti che tutele-ranno nei modi più opportuni, pergarantire che le nuove misure sullaconsulenza tecnica in Piemonte, maanche nel resto d’Italia, siano appli-cate a favore delle aziende agricolee degli imprenditori, con pienalibertà e concorrenza di prestazioni.Per perseguire tale finalità i ConsigliNazionali degli Agrotecnici e degliAgrotecnici Laureati, dei MediciVeterinari e dei Dottori Agronomihanno dato vita alcuni mesi fa adun Comitato di Coordinamentodenominato “Fondazione per i servizidi Consulenza Aziendale” per tutela-re i liberi professionisti facenti partidei tre Albi, con il compito di pro-muovere comuni ed incisive iniziati-ve per la difesa e la valorizzazionedel ruolo e della funzione dei propriiscritti segnatamente nell’ambitodelle disposizioni dei PSR 2007-2013.

Nostro Servizio

Contestato l’Assessore all’Agricoltura della Regione Piemonte,Mino Taricco. Le sue scelte sull’assistenza tecnica escono sgre-tolate dal giudizio dell’ANTITRUST.

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ICO« IDONEITÀ CONTROLLO

IGIENE ALIMENTI:GLI AGROTECNICI

AUTOMATICAMENTE IDONEI »

Con l’abolizione del vecchio“Libretto di idoneità sanitario”,

effettuata in Emilia Romagna conla Legge 24 giugno 2003, n. 11, laRegione ha previsto nuove misureper la prevenzione di malattie tra-smissibili attraverso gli alimenti.Infatti, mentre in passato tutti gliappartenenti alle categorie di ali-mentaristi, che svolgevano mansio-ni di produzione, manipolazione evendita di alimenti, dovevano certi-ficare annualmente sull’appositoLibretto, tramite visita medica, la

propria igiene e salute al fine dioperare nel settore.Ora le cose sono cambiate e, messoda parte il Libretto, i medesimi ope-ratori d’ambito alimentare sonotenuti a frequentare specifici “Corsidi Formazione per Alimentaristi”.Tali corsi prevedono un tipo di for-mazione ‘specifica’, cioè attinentealla mansione svolta dal frequenta-tore del corso e ‘permanente’, cioècon una previsione di aggiorna-menti periodici e ‘documentata’, tra-mite un attestato regionale e un

libretto formativo, sul quale saràregistrata l’idoneità all’attività svol-ta, che devono essere conservati nelposto di lavoro a cura del titolareconduttore dell’impresa alimentareper tutti coloro che vi operano.Questo nuovo metodo è stato consi-derato da parte della RegioneEmilia Romagna quello più efficaceal fine di mantenere una costanteconoscenza e cura delle buonenorme igieniche e di salubrità infatto di alimenti.

Proprio nel caso della RegioneEmilia Romagna, il CollegioNazionale degli Agrotecnici e degliAgrotecnici laureati, ha ricevutospecifiche segnalazione da parte dialcuni Agrotecnici iscritti all’Albo eresidenti nell’ambito regionale, chelamentavano una incongruenzaall’interno della suddetta Leggeregionale n. 11/2003, che descrive lenuove modalità di regolamentazio-ne dell’igiene e la salute in ambitoalimentare.Nell’ambito di questa deliberaregionale (e precisamente al punto 5dell’Allegato1) sono indicati unaserie di titoli di studio il cui conse-guimento assolve il requisito delpossesso dell’attestato di formazio-ne, ma tra questi non è compreso ildiploma di Agrotecnico. Presumibilmente, l’omissione di taletitolo di studio è derivata da unaconoscenza non approfondita delsettore delle professioni intellettualioperanti nell’area agro-ambientale.L’omissione di detto diploma, alivello delle singole AUSL, avrebbeimpedito ai soggetti che ne sono inpossesso di poter svolgere diretta-mente le attività solitamente con-sentite a tutti coloro che erano in

La Regione Emilia Romagna riconosce, dopo un’iniziale esclusione, il diploma di Agrotecnico traquelli che assolvono il requisito del possesso dell’attestato di formazione per alimentaristi

subentrato al posto dell’ex-Libretto di idoneità sanitaria

Immagine tratta dal sito internet www.ausl.bo.it

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possesso dell’ex-libretto di idoneitàsanitaria.

Proprio in seguito a queste segnala-zioni, il Collegio Nazionale degliAgrotecnici e degli Agrotecnici lau-reati, insieme ai Collegi provincialidella Regione interessata, si è atti-vato segnalando all’Amministra-zione della Regione EmiliaRomagna la mancata inclusione deldiploma di Agrotecnico tra quelliche assolvono automaticamente ilrequisito del possesso dell’attestatodi formazione per operare in ambi-to alimentare e chiedendo di poterintegrare il documento con taleparte mancante e di informare leAUSL competenti di tale dato pro-prio per far sì che non ci fossero piùequivoci in merito.

Dalla Regione Emilia Romagna,rappresentata dal Dott. PierluigiMancini, addetto al Servizio SanitàPubblica e dal Dott. GabrieleSquintani, del Servizio Veterinarioe Igiene Alimenti, è giunta unafavorevole risposta di presa in con-siderazione della precisazione daparte del Collegio Nazionale degliAgrotecnici con conseguente comu-nicazione da parte della Regionenei confronti di tutte le AUSL com-petenti.

Già la Regione Abruzzo aveva esclu-so i possessori del diploma di

Agrotecnico dall’obbligo di questotipo di formazione con una comuni-cazione ufficiale fatta a tutte leAUSL competenti (vedi “L’AGROTEC-NICO OGGI”, marzo 2007, pag. 14)ora, il Collegio Nazionale degliAgrotecnici e degli Agrotecnici lau-reati aspetta fiduciosamente cheanche altre Regioni, che ancora nonl’abbiano fatto, operino alla stessamaniera dell’Emilia Romagna edell’Abruzzo, in modo che al titolodi Agrotecnico siano riconosciutetutte le competenze ed idoneitàdovute.

Antonella Falco

Per maggiori informazionisulle nuove norme in fatto diigiene alimentare nell’ambito

della Regione EmiliaRomagna, si può visitare il

sito internet www.saluter.it,a cura del Servizio Sanitario

Regionale, al link:“Formazione alimentaristi:

dove, quando, come”.

L’Agr. Alessandro BIANCONI, Consigliere della gestione previden-ziale degli Agrotecnici e degli Agrotecnici laureati, collega ecletti-co, è stato uno dei primi ad approfittare del nuovo riconosci-mento.

ANTONIO RICCIEdagricoleOLIVE DA MENSAColtivazione, lavorazione, commercializzazione

Si dice olivo e si pensa olio, ma un settore emergente, di grande inte-resse per l’olivicoltura italiana, è quello delle olive da mensa. Non c'èdubbio che il patrimonio olivicolo italiano, caratterizzato da una note-vole biodiversità varietale, abbia tutte le potenzialità per conquistare ilposto che gli spetta sul mercato, grazie alle spiccate caratteristicheorganolettiche del prodotto, aprendo nuove prospettive per gli olivetigià esistenti e quelli in fase di impianto. L'autore riassume nel volume le informazioni utili alla gestione di tuttala filiera, dalla scelta della cultivar, con un occhio di riguardo alla pro-duttività ma anche alla qualità del prodotto, alle novità di coltivazione,alla parte dedicata alla trasformazione e commercializzazione del pro-dotto finito. Vengano approfondite, inoltre, le analisi necessarie peraccertarsi della qualità del prodotto, sia da un punto di vista oggettivoche sensoriale, la normativa europea e nazionale in tema di produzio-ne e commercializzazione e i requisiti tecnici della possibile strutturadi lavorazione con attenzione alle procedure di autocontrollo.

Fonte: www.edagricole.it

La libreria di Edagricole

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ICO« AGROTECNICI E CATASTO:

SCONCERTANTE SENTENZA DEL CONSIGLIO DI STATO »

Il Consiglio di Stato, con unasorprendente sentenza, riapre la

vicenda delle competenze catastalidegli Agrotecnici e degli Agrotecnicilaureati, che ora tornano ad esserecontestate, riportando indietro neltempo un problema che parevaarchiviato definitivamente.La vicenda del catasto, infatti, piùche attuale è storica. Il Collegiodegli Agrotecnici in base al decreto-legge 27 aprile 1990, n. 90 (il qualeannoverava la categoria fra i soggettiabilitati a convenzionarsi con l’ammi-nistrazione del catasto e per l’esecuzio-ne delle variazioni catastali), ritenevache ciò sancisse l’abilitazione dellacategoria allo svolgimento di questaattività professionale.Per logica avrebbe dovuto esserecosì: infatti che senso mai potevaavere il convenzionarsi “...per l’ese-cuzione delle variazioni nello stato deifabbricati iscritti nel catasto ediliziourbano...” se poi non si fosse potutasvolgere l’attività per la quale quel-la convenzione era stata assunta?Così, quando in seguito gliAgrotecnici non vennero compresifra i soggetti idonei, indicati inCircolari e Decreti specifici sullamateria, decisero di sollevare laquestione innanzi al giudice e poi,in via incidentale, davanti allaCorte Costituzionale.Che si espresse in modo molto pru-dente, ma chiaro; sentenziarono igiudici della Consulta che “non eracostituzionalmente irragionevole” abi-litare alcune professioni a svolgeredeterminate attività negando adaltre questa opportunità, spettavainfatti al Parlamento decidere leattribuzioni professionali specifichee non alla Corte Costituzionale.Dunque, accertato questo, conmolta pazienza gli Agrotecnici sirivolsero al Parlamento il quale(dopo uno sfibrante confronto giocatofra gli Agrotecnici che richiedevano ilriconoscimento delle loro capacità ed

altre categorie professionali, fra cui iGeometri ed i Periti agrari, che voleva-no impedirlo) alla fine approvò unospecifico provvedimento legislativo,l’art. 145, c. 96 della legge23.12.2000, n. 388 che chiariva lacompetenza professionale degliAgrotecnici in materia di catasto.A quel punto lo scontro si trasferìfuori dal Parlamento, dentro gliUffici dell’Agenzia delle Entrate chedoveva applicare la nuova disposi-zione.Infatti Geometri e Periti agrari, usci-ti sconfitti dal confronto parlamen-tare (benché disponessero di risorseinfinitamente superiori a quelle degliAgrotecnici), premevano sull’Agen-zia perché la nuova legge nonvenisse applicata.E per un certo periodo vi riuscirono.Si dovette attendere un pareredell’Avvocatura dello Stato, resosolo nell’ottobre del 2001 (che chiari-va le competenze degli Agrotecnici),perché alla fine, nel febbraio 2002(cioè 14 mesi dopo l’approvazionedella legge), con la Circolare n. 1l’Agenzia del Territorio riconoscesseche “...in materia catastale, è consen-tita agli Agrotecnici la facoltà di redi-gere gli atti di aggiornamento di cuiall’articolo 8 della legge n. 679/69 (tipimappali) e agli articoli 5 e 7 del D.P.R.

n. 650/72 (tipi frazionamento e parti-cellari), ai sensi di quanto stabilito dalcitato comma 96 dell’articolo 145della legge n. 388/2000.”

Ma la storia non finì con quellaCircolare; infatti Geometri e Peritiagrari la impugnarono al TAR conun gesto che pareva di disperazione,come se non si arrendessero di fron-te all’evidenza dei fatti.Nel nostro ordinamento, infatti, lecompetenze professionali sono sta-bilite per legge, la PubblicaAmministrazione non ha marginidiscrezionali per togliere od aggiun-gere dunque, essendo le competenzecatastali degli Agrotecnici ricono-sciute per legge, anche l’eventualeannullamento della Circolare n.1/2002 dell’Agenzia delle Entratenon avrebbe avuto effetto nei con-fronti della legge n. 388/2000, chesarebbe sempre rimasta in vigore.

Il ricorso di Geometri e Periti agraricomunque venne presentato, dis-cusso dal TAR Lazio nel 2003 e,come da logica previsione, respinto;secondo i Giudici amministrativi,infatti doveva:

“.... pertanto, concludersi che allanorma in esame, e in particolare all’in-

La prima norma che abilitava gli Agrotecnici allo svolgimento di pratiche catastaliè il decreto-legge 27 aprile 1990, n. 90, che all’art. 1, c. 7 così disponeva:“Al fine di accelerare il completamento delle procedure di aggiornamento delcatasto, l’amministrazione del catasto e dei servizi tecnici erariali è autorizzata astipulare convenzioni con i consigli nazionali degli ordini e dei collegi professio-nali degli ingegneri, architetti, dottori agronomi, periti agrari e agrotecnici, geo-metri e periti edili, per l’esecuzione delle variazioni nello stato dei fabbricati iscrit-ti nel catasto edilizio urbano...”dunque riconoscendo espressamente le competenze della categoria professio-nale degli Agrotecnici.

Diciassette anni fa...

Il Consiglio di Stato annulla la circolare dell’agenzia del territorio sulle competenze professionalidegli agrotecnici in materia di Catasto, che tornano così ad essere contestate

ciso “resi dai soggetti di cui all’art. 1,comma 7, .... della legge 26.9.1990, n.165” non possa attribuirsi altrosignificato che quello di individua-re i soggetti fra i quali gliAgrotecnici, professionalmentelegittimati a svolgere le attivitàmenzionate....”

cioè quelle catastali, mentre le ecce-zioni di incostituzionalità sollevatedai ricorrenti nei confronti della dis-posizione che abilita gli Agrotecnicial catasto vennero così liquidate:

“.... la questione di costituzionalità sol-levata nei confronti della nuova dispo-sizione è priva di fondamento, inquanto l’individuazione dellanuova competenza in materia cata-stale attribuita agli agrotecniciappare del tutto ragionevole e giu-stificata....”.

I ricorrenti presentarono alloraappello al Consiglio di Stato, l’ulti-mo grado di giudizio possibile.Anche qui le previsioni, basate sulvero fatto che non era la Circolaredell’Agenzia del Territorio a deter-minare le competenze, ma bensì lalegge, erano di rigetto del ricorso.Invece il Consiglio di Stato, congenerale sorpresa, lo ha accolto,annullando la Circolaredell’Agenzia n. 1/2002 con una sen-tenza davvero sconcertante, da qua-lunque parte la si voglia guardare.Infatti, dopo avere esaminato lavicenda nel suo storico svolgersi edescritte le ragioni dei ricorrenti edegli Agrotecnici resistenti, i Giudici

affermano conclusivamente che:

“Quindi, e in definitiva, se è vero chegli agrotecnici sono tra i soggetti men-zionati nell’art. 1, comma 7, D.L.27.04.1990, 90, non è meno vero cheda essi, al contrario degli altri soggettimenzionati dalla stessa norma, gli attid’aggiornamento di cui si discute nonsono stati mai “resi”.”

il che appare davvero, più cheincoerente, incomprensibile comeaffermazione.

Continuano poi i giudici:

“Il che permette di ritenere che taleindicazione (l’art. 145, c. 96 dellalegge n. 388/2000) è stata effettuatanon per ampliare la loro competenzama per implicitamente ribadire la loroesclusione da tali adempimenti, comeappare altresì inevitabile concludereper effetto del richiamo contempora-neo al citato D.M. alla cui segua glistessi aggiornamenti debbono essere“redatti.”

ed è questa, evidentemente, unaaffermazione del tutto irrazionale,perché porta alla (illogica) conclu-sione che il Parlamento si sia riuni-to ed abbia approvato una legge per“implicitamente ribadire” un divieto il

che, a buon senso, non può essere.

Il Parlamento legifera per crearenuovi divieti oppure per rimuovernedi esistenti, ma non si è mai visto(ne mai si vedrà) una legge fatta alsolo scopo di ribadire (fra l’altro“implicitamente”) un divieto perché,semplicemente, non avrebbe alcunsenso.Come è possibile che un organo cosìautorevole, come il Consiglio diStato, possa essere incorso di unerrore così evidente?Non vi è modo certo per saperlo e,del resto, sarebbe inutile. La senten-za è stata pronunciata ed esplica isuoi effetti.

Ciò non toglie che le contraddizionie le incoerenze qui descritte restino,e siano evidenti.

Per gli Agrotecnici l’effetto delladecisione del Consiglio di Stato èquello di riaprire la questione dellecompetenze catastali che, da acqui-site, tornano ad essere negate.

Pasquale Cafiero

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Questo il parere dell’Avvocatura dello Stato

Cosa dice la legge n. 388/2000, art. 145, c. 96

Quando venne approvata la legge n. 388/2000 Periti Agrari e Geometri prote-starono vivacemente nei confronti dell’Agenzia delle Entrate, perché la nuovalegge non venisse applicata.Presa fra due fuochi l’Agenzia si rivolse all’Avvocatura dello Stato per avere con-forto ricevendo questo parere:“Con il comma 96 dell’art. 145 L. 23.12.2000, n. 338, si è disposto che gli attidi aggiornamento geometrico di cui all’art. 8 della L. 679/69 e artt. 5 e 7 delD.P.R. 650/72 e la denuncia di variazione di cui all’art. 27 del T.U. delle impostesui redditi, resi dai soggetti di cui all’art. 1, comma 7 del decreto legge 90/90convertito in L. 165/90, sono redatti in conformità alle disposizioni del decretodel Ministero delle Finanze 701/94. Considerato che le prime norme richiama-te riguardavano le competenze in materia catastale e, che l’art. 1, comma 7 delD.L. 90/90 comprende gli Agrotecnici fra i soggetti abilitati a stipulare conven-zioni con le pubbliche amministrazioni, il Collegio degli Agrotecnici ha afferma-to la propria competenza in materia di pratiche catastali. Tale conclusione èstata contestata dai Collegi Nazionali dei Geometri e dei Periti Agrari con il soste-gno di due pareri proveritate, ai quale ha ribattuto il Collegio degli Agrotecnicicon altro parere proveritate.Ed è su ciò che è chiamata ad esprimersi questa Avvocatura Generale.Ciò premesso, si osserva ..........non hanno pregio le.....osservazioni dei Geometri e dei Periti agrari.......... (in conclusione).....

.....de jure condito si ritiene che allo stato la richiesta degli Agrotecnici di essereammessi a compiere le attività di cui alla normativa richiamata dall’art. 145,comma 96 sia fondata.”

“Gli atti di aggiornamento geome-trico di cui all’art. 8 della legge 1ottobre 1969, n. 679 ed agli artt. 5e 7 del D.P.R. 26 ottobre 1972, n.650 e le denunce di variazione dicui all’art. 27 del testo unico delleimposte sui redditi, approvato conD.P.R. 22 dicembre 1986, n. 917,resi dai soggetti di cui all’art. 1,comma 7, del decreto-legge 27aprile 1990, n. 90, convertito conlegge 26 giugno 1990, n. 165,sono redatti conformemente alledisposizioni di cui al D.M. 19 aprile1994, n. 701.”e fra “i soggetti di cui al decretolegge n. 90/90” vi sono precisa-mente gli Agrotecnici.

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Giudico la sentenza del Consiglio di Stato un infortunio in cuiquell’alto consesso è caduto; rinuncio a chiedermene le ragioni-che sarebbe pura dietrologia- e mi limito a prendere atto del-l’evidenza.A nessuno sfugge, infatti, che l’interpretazione che i giudici dannoall’art. 145, comma 96 della legge n. 388/2000 è, non soloopposta a quella dedotta dal TAR (e, aggiungo, dall’Avvocaturadello Stato) ma completamente illogica.E’ l’articolo qui a fianco bene lo chiarisce. Può infatti sostenersi che il Parlamento faccia una legge per proi-bire ciò che è già proibito?Di più, per proibire in modo “implicito”, cioè neppure evidente?Francamente no, perché non avrebbe senso logico, né ve nesarebbe ragione.Nell’art. 12 delle “preleggi”, che qualunque imberbe studente digiurisprudenza conosce fin già dal primo anno di studi, è scritto:“Nell’applicare la legge non si può ad essa attribuire altrosenso che quello fatto palese dal significato proprio delleparole secondo la connessione di esse e dalla intenzione dellegislatore.”dobbiamo dunque prendere atto che i giudici del Consiglio diStato, nel caso di cui parliamo, hanno dimenticato questa sem-plice ed aurea regola.Non perdiamoci nei “perché lo hanno fatto”: come suol dirsi,avranno avuto le loro buone ragioni.Resta l’effetto della sentenza, che riporta in alto mare le compe-tenze catastali acquisite sette anni fa.Il nostro dovere, oggi, è di restituirle alla categoria.Al momento la nostra prima preoccupazione è quella di “salvare” il molto lavoro fatto in questi anni dagli Agrotecnicie, quindi, assicurare validità piena a tutte le pratiche catastali presentate (definite ed ancora in corso), prima dellasentenza n. 2204/2007.Questo è un obiettivo irrinunciabile.Va poi chiarito che, nel nostro ordinamento, le competenze professionali sono determinate esclusivamente dallalegge, la Pubblica Amministrazione, in proposito, non ha alcun potere autoritativo, nè alcuna discrezionalità.Dunque, se la Circolare n. 1/2002 è stata annullata, resta pienamente in vigore l’art. 145, comma 96 dellalegge n. 388/2000, che abilita gli Agrotecnici allo svolgimento delle attività catastali.Se così è, sotto lo stretto profilo di diritto, la questione esaminata non poteva essere giudicata dal Consiglio di Stato,non rientrando la vicenda nella sfera della sua competenza.Infatti la questione qui non è di diritto amministrativo (sul quale vi è la competenza del Consiglio di Stato) marientra nella sfera dei diritti soggettivi, e pertanto la competenza a giudicare non era del Consiglio di Stato, ma delgiudice ordinario.Il Collegio Nazionale degli Agrotecnici e degli Agrotecnici laureati, pertanto, svolgerà immediatamente nelle oppor-tune sedi le proprie considerazioni per ottenere un corretto giudicato nella giurisdizione sua propria.Confidiamo che, riportando la vicenda nella sua sede naturale, le giuste ragioni degli Agrotecnici e degliAgrotecnici laureati non potranno che essere pienamente riconosciute e, con esse, ripristinate le relative compe-tenze catastali.Nel frattempo alle sentenze, anche a quelle palesemente sbagliate, noi siamo abituati ad obbedire; le contestiamoin ogni sede, ma le rispettiamo.Dunque tutti gli Agrotecnici e gli Agrotecnici laureati, fin quando non sarà ottenuta una diversa pronuncia dellaMagistratura competente, prudentemente si asterranno dal presentare nuove pratiche catastali.E’ un sacrificio non di poco conto ma, ne siamo certi, ci sarà risarcito. Con gli interessi.

Roberto Orlandi

A volte ritornano

Roberto Orlandi Presidente Nazionale degli Agrotecnici

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ICO « AL VIA

LE GARE NAZIONALI 2007 »Sono iniziate le Gare Nazionali per gli studenti degli Istituti Professionali Agrari, che hanno conseguito il diploma di qualificanell’anno scolastico 2005/2006 e per gli studenti degli Istituti Tecnici Agrari, che avranno conseguito l’ammissione al quintoanno di corso negli scrutini conclusivi del corrente anno scolastico 2006/2007. Le Gare sono state indette dal Ministero dellaPubblica Istruzione e godono del patrocinio del Collegio Nazionale degli Agrotecnici e degli Agrotecnici laureati.Di seguito troverete la ‘cronaca’ dello svolgimento delle prime tre Gare: la prima per “Operatore Agroambientale” tenutasi il27 ed il 28 aprile presso l’IPSAA “E. Stefani” di Isola della Scala (VR); la seconda, per “Operatore Agroindustriale”, pressol’IPSIA “V.Dandolo” di Corzano (BS) nelle giornate del 7 e dell’8 maggio; la terza, per “Operatore Agrituristico” presso l’IPSAA“B. Marsano” di Genova l’8 e 9 maggio. L’ultima Gara per l’Indirizzo Agrario “Progetto Cerere”, avrà luogo dal 21 al 23 novembre 2007 presso l’ITAS “G.B. Cerletti”di Conegliano Veneto (TV), che riguarda i diplomati periti agrari (titolo di studio equipollente a quello di agrotecnico).

La sede dello svolgimento di ogni Gara è scelta in base ad un criterio molto semplice: la Gara si tiene ogni anno presso la sedescolastica dello studente vincitore dell’anno precedente. In questa sede la scuola ospitante partecipa con il suo miglior studente,ma solo per rappresentanza, infatti quest’ultimo non potrà vincere dal momento che già un suo compagno ha vinto l’anno pre-cedente.

« GARA PER OPERATOREAGROAMBIENTALE »

L’Istituto Agrario “E. Stefani” diIsola della Scala ha ospitato la

prima delle quattro Gare Nazionaleper l’anno 2007, quella per

“Operatore Agroambientale”. L’evento si è svolto tra il 27 ed il 28aprile scorsi ed ha visto una foltapartecipazione di studenti.

La Gara si è tenuta tra le due sediscolastiche di Isola della Scala e diLegnago, dove è ospitato L’IstitutoAlberghiero coordinato all’IstitutoAgrario, i cui studenti e docenti sisono dati da fare per preparare ipranzi per le due giornate di Garaper tutti gli studenti, i loro accom-pagnatori e ospiti vari.

L’ottima organizzazione fornita dalpersonale dell’Istituto e soprattuttodalla supervisione della Prof.ssaMaria Pia Fortuna, Direttricedell’Istituto di Legnago, è riuscita afar sì che le due giornate di Gararisultassero per tutti gli intervenuti,sì un momento istituzionale e diimpegno, ma anche di svago, cono-scenza e scambio di pareri tra iragazzi e gli accompagnatori.Ha piacevolmente stupito tutti, laforte presenza di ragazze parteci-panti alla Gara, in un ambito chesolitamente è di prevalenzamaschile.Di grande interesse, infatti è stata lagiornata del 27 aprile, durante lamattinata della quale si è fatto dibuon’ora l’appello e si è dato inizioalla prima prova teorica, che hacimentato i ragazzi in materiequali: Tecnica delle Produzioni,Ecologia Agraria ed Ambientale,

Nella foto a sinistra, il Preside dell’IPSAA “E. Stefani” di Isola della Scala, Luigi Serpillo con accanto l’Agr. Sergio Spada,Presidente del Collegio degli Agrotecnici e degli Agrotecnici laureati di Verona-Trento-Bolzano, intervenuto in rappresen-tanza del Collegio Nazionale degli Agrotecnici, che ha patrocinato la Gara.

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Economia Agraria e una linguastraniera.

Durante il pomeriggio seguentequesta prima mattinata di provetutto il gruppo è stato portato invisita alle Cantine di Soave. Qui,esperti dei processi di lavorazionedella cantina stessa han fatto sì cheragazzi ed accompagnatori godesse-ro di un momento insieme di svagoe molto istruttivo, pienamente atti-nente al corso di studio intrapresodai presenti.

Durante la serata del 27 aprilel’Istituto ha organizzato una riusci-tissima Cena di Gala, alla qualehanno partecipato anche tutte leautorità della zona, tra cui ilSindaco di Legnago, SilvioGandini, l’Assessore all’Istruzionedel Comune di Isola della Scala (VR)e tra gli altri anche il Prof. FrancoPivotti, Presidente della Rete delleScuole Agrarie del Veneto e Presidedell’Istituto Agrario di CastelfrancoVeneto (TV).

Proprio il Prof. Pivotti, durante il suointervento ha voluto ricordare comele Scuole Agrarie del Veneto abbia-no partecipato anche ad altre ini-ziative di aggregazione tra i variIstituti. Prima fra tutte la recenteStaffetta ciclistica, che ha collegatotutte le Scuole, coinvolgendo perciascuna due studenti ed un profes-sore. Altro importante intervenuto èstato l’Assessore Regionale allePolitiche Sociali del Veneto, StefanoValdegamberi, che ha affermato:“La scuola non è un’isola, bensì unente che interagisce con tutta la socie-tà. Questa Gara Nazionale ha avutouna funzione non solo educativa, maanche sociale, instillando nei ragazziun senso di sana competizione.Un’ottima occasione di scambio diesperienze”.L’occasione è stata colta dal Presidedell’Istituto “Stefani”, Luigi Serpillo,per ricordare che a partire dall’annoscolastico 2007/2008, la sedel’Istituto di Legnago si stacca peraccorparsi all’Istituto Tecnico diIsola della Scala diventando auto-noma. Una conquista per l’Istitutoche così conferma il suo ingrandi-mento che l’ha condotto alla pienaautonomia.

Nella giornata di sabato 28 aprile,si è svolta la seconda prova, svolta-si in due fasi: la prima al computere la seconda in laboratorio.

Ecco gli studenti partecipanti della Gara Nazionale per Operatore Agroambientale, durante l’appello cheha preceduto la prima prova teorica.

Nella foto, da sinistra, Silvio Gandini, Sindaco di Legnago; il Prof. Franco Pivotti, Presidente della Rete delle Scuole Agrarie del Veneto e Preside dell’IstitutoAgrario di Castelfranco Veneto (TV) E l’Assessore all’Istruzione del Comune di Isola della Scala.

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Le discipline nelle quali i ragazzi sisono cimentati sono state: GenioRurale, Tecnologie chimico agrarie,Informatica ed in laboratorio un’e-sercitazione di Ecologia applicata

(Entomologia e Fitopatologia).L’emozione nell’affrontare le duegiornate di prove è stata molto sen-tita da parte dei ragazzi partecipan-ti. I volti spavaldi e sicuri dei ragaz-

zi, ma anche silenziosi, dei momen-ti precedenti le prove, all’uscita dellesale in cui si erano cimentati eranoun po’ attoniti….la domanda: “Maavrò fatto bene?”, scorreva chiara eleggibile negli occhi di tutti!E subito il vociare e lo scambio diopinioni.Un’atmosfera molto piacevole, pro-prio di sana competizione e non diuna Gara al migliore.

Antonella Falco

La prova pratica di Entomologia e Fitopatologia.

La visita alla Cantina di Soave è stata molto interessante per ragazzi ed accompagnatori, che nella foto vediamo nel momento in cui ci si è soffermati nella visi-ta del vigneto sperimentale della cantina stessa, nel quale ogni anno viene, appunto, sperimentata la coltura di vitigni provenienti da diverse parti d’Italia.Questo proprio per dar la possibilità alla zona di ampliare il numero di tipologie vitivinicole da produrre annualmente.

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ICO« A GENOVA

LA GARA PER “OPERATOREAGRITURISTICO” »

Indetta dal Ministero dellaPubblica Istruzione, con il quale il

Collegio Nazionale degliAgrotecnici e degli AgrotecniciLaureati ha stipulato una conven-zione, nelle giornate dell’8 e del 9maggio scorsi, presso l'Istituto “B.Marsano” di Genova, si è tenuta laGara Nazionale riferita agli allieviche hanno conseguito il diploma diqualifica negli anni 2005/2006 per“Operatore Agrituristico”.Alla Gara sono intervenuti allieviprovenienti da diverse regioni:Veneto, Lazio, Lombardia.La Gara ha dato la possibilità agliallievi di confrontare la loro prepa-razione in materia a 360° grazie aduna impeccabile organizzazione daparte dell'Istituto ospitante, che incollaborazione con l'Istituto

Un momento della prova pratica in cucina

La giuria della prova pratica del secondo giorno di Gara

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Alberghiero della vicina Lavagna, liha posti di fronte a prove non soloteoriche, ma anche gestionali.La Gara ha avuto inizio il primogiorno presso la sede distaccatadell'Istituto situata a S. Colombanosulle alture di Lavagna, dove gliallievi hanno dovuto cimentarsi inuna prova scritta che prevedeva ladescrizione dei regolamenti e normesulla creazione di un’attività agritu-ristica e sulla descrizione agronomi-ca di una coltura con tutte le pro-blematiche inerenti, oltre ad indica-re ed esaltare un prodotto tipicolocale di loro conoscenza.Il secondo giorno la gara si è spo-stata nell'Istituto Alberghiero diLavagna (dove l'Istituto “Marsano”ha intrapreso in collaborazione con lostesso Istituto un corso sperimentale

per la valorizzazione dei prodotti tipicilocali) che ha visto gli allievi in garacimentarsi con diverse prove, ditipo imprenditoriali come quellariguardante la gestione del persona-le di una cucina (coinvolgendo glialunni della classe del “Marsano” e glistessi Chef dell'Istituto, che si sono pre-stati simpaticamente alla buona riusci-ta della Gara) e quelle di marketing,consistenti nell’ elaborazione alcomputer di un volantino pubblici-tario per la propria ipotetica attività(con relativa traduzione in linguainglese) alla presentazione del piattopreparato ad una ipotetica clientelarappresentata dalla giuria.Questa parte della Gara ha creatotra i partecipanti una sorta di simpa-tica competizione finita con un brin-disi che ha coinvolto tutti i presenti.

I partecipanti hanno svolto le dueprove con serietà e preparazionemostrando che le attività svoltenegli anni precedenti li hanno inte-ressati e formati in maniera com-pleta e di sicuro successo per unfuturo lavorativo ormai non troppolontano. Particolare menzione merita laprova eseguita dal concorrente“fuori Gara” appartenentedell'Istituto “Marsano” organizzato-re, che pur non sentendo il pesodella competizione, si è inserito inmaniera completa nello spiritodella Gara dando prova di esserepreparato e che in altra occasioneavrebbe potuto dare filo da torcereai primi classificati. A lui vanno icomplimenti per la sua preparazio-ne ed un augurio che nella prossi-ma edizione possa avere lo stessorisultato. Estrema soddisfazione per la gestio-ne della gara è stato mostrato daparte degli accompagnatori deiragazzi che durante le prove, e dopole stesse, sono stati accompagnatialla scoperta di una parte delle bel-lezze della Costa Ligure, come ilGolfo del Tigullio che racchiudelocalità di rinomata nomea comeRapallo, Santa Margherita Ligure el'immancabile Portofino, ai quali sisono aggiunte anche attrazionigenovesi come L'Acquario diGenova ed il Porto Antico ristruttu-rato negli ultimi anni.

Agr. Sandro Alessandria

Son passati 125 anni da quando un facoltoso possidente ligure di nomeBernardo Marsano, nel lontano 1882 fondò la “Regia Scuola Pratica diAgricoltura”, che oggi prende il nome di “Istituto Professionale per l'Agricoltura”. Situato sulle alture della delegazione genovese di Nervi, l'Istituto si affaccia sulGolfo di Genova offrendo agli allievi (tra cui importanti nomi come quello del-l'attore Rodolfo Valentino) un grandioso panorama sullo splendido Parco diNervi. Dall'idea di base, ma forse d'altri tempi, del fondatore di creare una scuolache potesse formare abili agricoltori e fattori, l'Istituto ha modificato, in base alledisposizioni ministeriali, tale idea avviando la formazione di validi tecnici chepotessero, oltre che operare nel settore, essere anche di aiuto a chi esegue il durolavoro dell'agricoltore. Dal giorno della sua fondazione ad oggi sono molti gli stu-denti che hanno frequentato questo Istituto e molti di loro hanno intrapreso que-sto lavoro. Purtroppo nella Provincia di Genova l'agricoltura sta lentamente scom-parendo e quindi la scuola ha trasformato l’indirizzo da agricolo a Florovivaisticoed ultimamente ha attivato anche quello Agrituristico.

125° anno della fondazione della scuola agraria“B. Marsano” di Genova

Un concorrente della Gara impegnatonella prova informatica

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ICO« GARA PER OPERATORE

AGRO-INDUSTRIALE »

Anche quest’anno si è svolta laGara Nazionale fra i giovani

qualificati nel settore Agro-indu-striale nell’anno scolastico2005/2006 che si è svolta pressol’Istituto d’Istruzione Superiore “V.Dandolo” di Corzano (BS) essendo ildetentore del titolo 2006.Buona la partecipazione con la pre-senza di numerosi Istituti rappre-sentativi di tutta Italia. La prova si è svolta presso la sedecoordinata “Tenuta Giardino” diOrzivecchi (BS) nei giorni 7 e 8 mag-gio 2007. Durante la prima giorna-ta, si è svolta la prima prova neilaboratori della scuola per valutarele capacità manuali ed organizzati-ve procedendo alle analisi microbio-logiche e chimiche dei principaliprodotti Agro-industriali: latte, vinoe olio. Nel secondo giorno sono state valu-tate le capacità tecnico scientifiche,chiedendo ai canditati la stesura di

una relazione professionale nellaquale analizzare con coerenzascientifica uno o più processi Agro-industriali. In considerazione della provenienzadei partecipanti si è ritenuto oppor-tuno non improntare le prove su ununico prodotto, lasciando ai candi-dati la possibilità di scelta fra alcu-ni dei principali settori rappresenta-ti in tutte le zone agricole dell’Italia.

Cambiamento di rotta nello svolgi-mento della gara voluto dal presi-dente della commissione Prof. PieroMaffeis (Dirigente Scolastico I.I.S.“V. Dandolo”) e che ha trovato illargo appoggio di tutta la commis-sione composta da Dott. GIULIO DEANGELIS (Dirigente del MinisteroPubblica Istruzione), Agr. MAFFONIALDO (rappresentate CollegioProvinciale degli Agrotecnici eAgrotecnici Laureati di Brescia),Prof. Ranieri Ferruccio, Prof. Silini

Innocente e Prof. Vinci Giuseppe(Docenti I.I.S. “V. Dandolo”),abbandonando il metodo scolasticoclassico e improntando sulla risolu-zione di casi pratici dando così rile-vanza alle capacità analitiche deicandidati potendo così valutare lereali competenze tecniche acquisitenel percorso scolastico.

Per gli insegnanti che accompa-gnavano i giovani candidati sonostate organizzate delle visite guidatea luoghi di interesse colturale qualela Rocca di Soncino, l’antica casadegli Stampatori e al caseificio dellascuola durante la lavorazione dellatte per la produzione di GranaPadano.

Interessata la partecipazione deglistudenti che hanno dimostratogrande preparazione ed educazione.

Agr. Aldo Maffoni

L’Istituto d’Istruzione Superiore “V.Dandolo” di Corzano (BS) ha ospitato la gara per operatoreagro-industriale. Grande la partecipazione dei ragazzi

Ecco i ragazzi cimentarsi in una delle prove della Gara per Operatore Agro-industriale.

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ICO « UNDICESIMA EDIZIONE

“PREMIO RENZO ZINI:I GIOVANI PER L’AGRICOLTURA” »

Anche quest’anno l’IstitutoProfessionale di Stato per

l’Agricoltura e l’Ambiente di Pistoia“Barone De Franceschi” è stato teatrodi una manifestazione che ha avutouna certa eco sui quotidiani e sulletelevisioni locali: l’undicesima edi-zione del “Premio Renzo Zini: i giova-ni per l’agricoltura”, indetto per ricor-dare la figura del Preside che allafine degli anni ’60 fondò l’Istitutorimanendone alla guida fino al1991. Durante la cerimonia, svoltasivenerdì 1 giugno nei locali dellascuola, sono stati premiati i miglio-ri lavori di ricerca e di approfondi-mento personale su temi riguardan-ti l’agricoltura e l’ambiente, presen-tati dagli studenti delle classi quinte

agli esami di stato del 2006. Il 1° premio è stato assegnato aManuel Sichi per la tesina dal tito-lo “Come utilizzare la risorsa boscosulla montagna pistoiese”, (relatoreProf. Guido Borselli), con questamotivazione: abitando in monta-gna e vivendo ogni giorno a contat-to con la natura, l’autore ha matu-rato una straordinaria passione peril bosco fin dal tempo in cui dabambino accompagnava il padre allavoro e assisteva al taglio deglialberi (come Manuel stesso raccontanell’introduzione). Da qui l’idea didescrivere in questo elaborato le fasiche portano dalla richiesta di taglioalla vendita del prodotto finale, atti-vità tradizionale delle nostre mon-tagne, che per secoli ha consentito il

sostentamento della popolazione eche ancora oggi viene praticata dadiversi nuclei familiari. Il lavoroanalizza dettagliatamente le speciearboree presenti sul territorio in unasezione corredata da un ricchissimoapparato iconografico. Un’altrasezione interessante è dedicata allamodulistica necessaria per ottenereautorizzazioni a intraprendereopere forestali. Il lavoro è completosotto il profilo dell’attenzioneall’ambiente e all’economia del ter-ritorio e presenta anche la peculiari-tà di offrire nella parte finale unasintesi del tema trattato in linguainglese. Il 2° premio è andato a LucaCaldarone per la tesina dal titolo“La rosa: agenti di malattia e di

Si è tenuta presso l’IPSAA “Barone De Franceschi” di Pistoia la nuova edizione dell’ormai tradizionale “Premio Renzo Zini”: molto interessanti e ben riusciti i

lavori dei ragazzi candidati al ‘concorso’.

I vincitori dell’Edizione 2007 del “Premio Zini”

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danno” (relatore Prof. FrancescoMeleca). Anche questo lavoro è frut-to dell’esperienza diretta dell’auto-re, che ha potuto osservare per annila coltivazione delle rose nel vivaiodel padre. Dopo aver accennato brevementealla storia di questa pianta che,comparsa sulla terra milioni di annifa, ha sempre rappresentato unornamento prezioso dell’arredourbano e una fonte di ispirazioneletteraria, analizza le varie specienelle loro caratteristiche, i sistemi dicoltivazione, e si sofferma soprattut-to sugli agenti patogeni e sulleavversità che posso danneggiare lapianta; infine illustra i sistemi dicura e di lotta biologica. L’apparatoiconografico risulta ampio e pun-tuale, la forma è chiara e scorrevo-le.Il 3° premio è stato consegnato aFabrizio Lombardi per la tesina daltitolo “Tecniche di produzione del viti-gno Cabernet dell’azienda vitivinicola“Fattoria Casalbosco” (relatoreProf.ssa Piera Gonfiantini). Lo stu-dente ha fatto tesoro della sua espe-rienza di stage presso una fattoriadella nostra provincia, conosciutaper la produzione di vini e di olio.La scelta è caduta sulla produzionedel pregiato vitigno Cabernet, di cuisi descrive ogni fase dal momentodell’impianto fino alla vinificazionedelle uve. Lo studente analizza leprincipali patologie, i sistemi dicura, le caratteristiche organoletti-che del vino prodotto denominato“Opus Magnum”. Molto interessante risulta l’accuratadescrizione delle strutture e delleattrezzi presenti nella cantina, conla planimetria della stessa. Infine un premio speciale è andatoDaniele Bellini per la tesina daltitolo “La Querciola” (relatore Prof.

Giovanna Sgueglia). La tesina haun carattere di originalità, in quan-to l’autore che ha svolto lo stagenell’area protetta della Querciola, siè proposto di mettere in rilievo nonsolo gli aspetti naturalistici dellafauna e della flora di questa oasima anche di richiamare l’attenzio-ne sulle peculiarità di un’areadimenticata dagli stessi sui concitta-dini di Quarrata, nel cui comuneessa è compresa. Si sofferma ad esaminare l’istituzio-ne dell’oasi sotto gli aspetti giuridi-ci, ne descrive poi le specie animalie vegetali e racconta come il proget-to di recupero dell’oasi “La Laghina”,porzione del lago Zela, sia partitogià dal 2000, soprattutto per la pas-sione dell’assessore all’ambienteMeoni, che prese a cuore l’idea diimpegnarsi a fare di questa zonaun’oasi protetta. Questo progetto,così minuziosamente descritto dal-l’autore presenta anche un valore dieducazione all’ambiente per adultie ragazzi, che qua possono osserva-re delle specie altrove quasi estinte.

I premi consistevano, oltre che inuna targa celebrativa, in un asse-gno rispettivamente di 600 Euro (1°premio), 500 Euro (2° premio), 400Euro (3° premio) e 300 Euro (premiospeciale). In aggiunta ai premi asse-gnati dalla scuola, la Banca diPistoia ha offerto 100 Euro in depo-sito su un libretto a risparmio aiprimi tre vincitori.

Alla realizzazione della manifesta-zione, come gli anni precedenti,hanno contribuito in qualità disponsor l’ “Azienda VivaisticaInnocenti e Mangoni”, la FederazioneC.I.S.L. Scuola, la “FondazioneAgraria de Franceschi”, il CollegioProvinciale degli Agrotecnici e degli

Agrotecnici laureati di Pistoia, laTipografia Agricom e alcuni istitutidi credito: la Banca di CreditoCooperativo di Masiano, la Cassa diRisparmio di Pistoia, il CreditoCooperativo della MontagnaPistoiese.

Al termine della premiazione sonostate assegnate delle targhe a tutticoloro che a vario titolo hanno con-tribuito negli anni non solo a dareprestigio all’Istituto Agrario, maanche hanno collaborato attiva-mente con il Preside Zini. Una aCristina e Laura Zini, figlie delPreside, in ricordo dell’impegno pro-fuso dal loro padre nel rendere sem-pre più importante e qualificatol’Istituto nell’ambito del territorio.Altre targhe sono andate a EmiFinocchi, segretaria amministrati-va, in memoria del marito, Prof.Carlo Maffuci, indimenticato inse-gnante di materie agrarie; al PresideFranco Bertini, colui che undicianni fa istituì il Premio Renzo Zini;ai prof. Liliana Panerai eAlessandro Parrini e all’attualePreside Carlo Vezzosi. Fra i nomi importanti intervenutiall’evento si ricordano esponenti delCorpo Forestale dello Stato, ilPresidente del Collegio degliAgrotecnici di Pistoia Antonio Pagli,il Preside Arnaldo Teglia e VanninoVannucci, Presidente dell’Associa-zione dei Vivaisti Pistoiesi, al qualela scuola ha dato un riconoscimen-to per il contributo da lui offertoall’istruzione agraria.

Maria Laura CaciacliIPSAA “Barone De Franceschi”

Pistoia

I vincitori del concorso e i professori.

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ICO « È FESTA

SUL COLLE PERSOLINO »

Lo scorso 18 maggio, ha avutoinizio la Festa sul colle

“Persolino” presso l’Istituto Agrario“Caldesi” di Faenza (RA) ed in primopiano è stato messo il RADUNOdegli ex-Alunni, docenti ed amicidell’Istituto. L’evento è stato inau-gurato dal saluto della PresideRaffaella Galassi, del Presidentedella Fondazione “F.C. Caldesi”,Claudio Foschini, e con l’interven-to ricco di memorie storiche delSegretario della Scuola, RomanoFacchini, a cui hanno fatto seguitouna serie di interventi di ex-alunnie dipendenti ed alcuni docenti fracui l’ex-alunno ed attualeVicepreside, Eraldo Tura. Tutto si èconcluso al meglio con la scrupo-losa ed autorevole regia e modera-zione del Prof. Enrico Argnani econ la gradita cena finale. Sabato 19 maggio, come da pro-gramma, ha avuto inizio ilConvegno scelto per questa occasio-ne sui: “Mutamenti climatici e biosfe-re. Come cambiano flora e fauna dei

nostri ambienti”.Ottime e seguite con grande inte-resse le autorevoli relazioni diFausto Ravagli, Aldo Pollini,Sandro Bassi, Roberto RinaldiCeroni e Pietro Fabbri, che hannoben evidenziato come il clima ècambiato negli ultimi anni e rileva-to i significativi riflessi sulle pian-te, sugli insetti e sui fitopatologi ingenere, oltre che sul paesaggioagrario romagnolo.Domenica 20 maggio nella matti-nata, gli studenti si sono propostiper presentare i progetti e le struttu-re della scuola e quindi per la secon-do volta si sono resi protagonisticoloro che lo sono durante tuttol’anno scolastico. Tale iniziativa èrisultata molto sentita e seguita.A far da guide lungo il percorso,l’Agronomo Dr. Daniele De Leo edalla Prof.ssa Romana Selli. Digrande valenza ed interesse per stu-denti, tecnici agricoli, operatori delsettore ed imprenditori agricoli, èrisultata la vera novità di questa

edizione 2007 e cioè “La Mostra dinuove Macchine agricole innovative”,che fanno della tecnologia avanza-ta e del rispetto dell’ambiente i veripunti di forza. Durante tutta la durata della Festasul Colle “Persolino” si sono succedu-te le tradizionali Visite guidate alroseto di rose antiche ed alle variestrutture della Scuola, la visione diMostre fotografiche (storiche) ed unadegustazione dei vini di pregiodella Cantina Didattica dellaScuola, nonché il sempre funzio-nante e graditissimo StandGastronomico. L’Istituto “Caldesi” desidera ringra-ziare tutti i partecipanti ed i varioperatori che hanno lavorato per ilbuon esito della Festa ed infine rin-nova l’invito caloroso a tutti coloroche amano l’AGRICOLTURA el’AMBIENTE per il prossimo maggio2008.

Prof. Rinaldi Ceroni Francesco

Ha riscosso molto successo il raduno degli “Ex” dell’Istituto Agrario “Caldesi” di Faenza.Conferenze e convegni, presentazione di progetti e strutture della scuola, mostra di macchine innova-

tive e come consuetudine degustazione di vini di pregio e visite guidate al roseto di rose antiche.

Un momento della visita guidata al “Roseto Antico” dell’Istituto Agrario di Faenza.

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Sta per giungere a compimento la revisione restrittiva delDecreto del 25 marzo 1985 che stabilisce procedure erequisiti per l’autorizzazione e l’iscrizione dei professionistinegli elenchi abilitati al rilascio delle certificazioni di preven-zione incendi, rendendo sempre necessario frequentare uncorso di formazione e superare un esame.Pertanto, allo stato attuale, gli Agrotecnici con almenodieci anni di iscrizione nell’Albo possono allora iscriver-si direttamente, senza l’obbligo di superare esami né difrequentare corsi obbligatori.La bozza di revisione del Decreto, come detto, prevedeinvece, per poter accedere agli elenchi, l’obbligo di frequen-za di corsi base di specializzazione di prevenzione incendidella durata di 120 ore, con esame finale costituito da unaprova scritta ed una orale.Quando tale revisione andrà in porto (cioè a breve), anchei professionisti con più di 10 anni di iscrizione nell’Albodovranno frequentare e superare un corso base di specia-lizzazione.Si invitano pertanto tutti gli Agrotecnici interessati, che sianonella condizione di anzianità per iscriversi, a valutare l’op-

portunità di presentare domanda immediatamente, primache cambino le più favorevoli norme oggi in vigore.Il fac-simile della domanda di iscrizione:- è scaricabile dal sito internet www.agrotecnici.it, cliccando

dalla pagina principale alla voce “la prevenzione incendi”collocata sulla sinistra sotto al titolo “le principali compe-tenze”;

- è disponibile presso tutti i Collegi provinciali degliAgrotecnici e degli Agrotecnici laureati, a richiesta degliiscritti;

- si può richiedere direttamente all’Ufficio di Presidenza delCollegio Nazionale degli Agrotecnici e degli Agrotecnicilaureati (mail: [email protected]; fax n.0543/795.263; tel. 0543/720.908).

Per ogni ulteriore chiarimento è possibile contattare diretta-mente lo specifico ufficio del Collegio Nazionale degliAgrotecnici e degli Agrotecnici laureati (Dott. Giorgio SAMO-RI’ n. 0543/720.908).

Tecnici di prevenzione incendi fra poco sarà più difficile iscriversi

Si comunica che la convenzione stipulata dal Collegio Nazionale degliAgrotecnici e degli Agrotecnici laureati con la Compagnia AssicurativaGenialloyd è stata allargata a tutti i professionisti iscritti nell’Albo enon più ai soli possessori di Tessera Professionale.La convenzione prevede numerosi sconti sulle tariffe normalmente applicate da Genialloyd:

- il 5% per le coperture RC Auto, Moto e Camper;- il 7% per le coperture RD Auto, Moto e Camper;- il 10% per le coperture Casa e Famiglia, Viaggio e Volo;

Tutte le istruzioni e le informazioni necessarie per usufruire della convenzione si potranno consultare sul sito internet:www.agrotecnici.it.

Convenzione Genialloyd:per tutti gli Agrotecnici iscritti all’Albo

A partire dal 1° giugno 2007, la segreteria del CollegioInterprovinciale degli Agrotecnici e degli Agrotecnici laureati,osserverà i seguenti orari di apertura:

• MERCOLEDÌ: dalle ore 15,00 alle ore 18,00;• GIOVEDÌ: dalle ore 15,00 alle ore 18,00

Recapiti sede:Via Robert Koch, n. 2409121 – CAGLIARITel. 070/523.101Fax. 1782269484E-mail: [email protected]

Nuovi orari collegio degli agrotecnicidi Cagliari Oristano

Dal 6 luglio 2007 gli uffici del CollegioInterprovinciale degli Agrotecnici e degli Agrotecnicilaureati di Verona, Trento e Bolzano sono stati tra-sferiti al seguente indirizzo:

VIALE DEL LAVORO, 5237135 – VERONA

I recapiti telefonici e e-mail rimangono invariati:

Tel. e Fax: 045/597.590

Il collegio degli agrotecnici diVerona ad un nuovo indirizzo

GLI “AGROTECNICI E GLI AGROTECNICI LAUREATI”-TECNICI PROFESSIONISTI-

AL SERVIZIO DEGLI IMPRENDITORI AGRICOLI

I Centri di Assistenza Agricola sono ormai elemento indispensabile per l’intermediazione dei servizi prestati all’agri-coltura. In questi anni, hanno, cambiato in maniera radicale il sistema della gestione dei pagamenti diretti e dellemisure di sostegno a favore dei produttori agricoli.Ogni imprenditore agricolo ha affidato uno specifico mandato al CAA da lui scelto, curando così la tenuta del fasci-colo e la presentazione delle dichiarazioni e delle domande di aiuto (PAC Seminativi, Zootecnia, Piano di svilupporurale, ecc), e dando tutti i servizi burocratici e tecnici a livello Comunitario, Nazionale e Regionale.

Per tutti questi procedimenti burocratici e tecnici dati in questi anni, hanno avuto un ruolo primario Agrotecnico tito-lari di uno sportello CANAPA, in quanto in primo luogo, hanno messo a disposizione degli utenti quelli che sono statii piani di studio di diversi anni, in secondo luogo perché lo sportello del CAA ha aperto un mercato più ampio, unamaggiore e più qualificata offerta più competitiva, favorendo così gli imprenditori agricoli, per le maggiori profes-sionalità e competenze a essi offerte (servizi più veloci, più efficienti, più qualificati).

L’ausilio di uno sportello CAA CANAPA ha risposto pienamente a questi requisiti, soprattutto nella fase delicata eimportante della Riforma della PAC.

Gli Agrotecnici hanno così potuto ricevere il mandato di assistenza dei produttori agricoli tramite il CAA CANAPA,avviando tutte quelle procedure richieste dalla riforma della PAC e principalmente adempiendo a quanto segue:1) Informare continuamente gli imprenditori agricoli;2) Monitoraraggio delle comunicazioni de gli imprenditori agricoli;3) Pianificando gli appuntamenti con gli imprenditori agricoltori;4) Verifica dei fascicoli aziendali;5) Verifica dei dati anagrafici sul Portale intranet (SIAN).

PERCHÈ SCEGLIERE IL CAA DEGLI AGROTECNICI CANAPA- Deontologia, Segreto Professionale, Competenza Professionale (coltivazioni, economia, contabilità aziendale, ecc);- Sportello ERACLE CAA CANAPA, significa solo attività tecnica professionale.

I vantaggi del CAA CANAPA Associazione ERACLEL’Associazione professionale ERACLE, nata nell’anno 2002, per utilizzare appieno tutte le potenzialità previste dalDecreto Legislativo sui Centri Autorizzati di assistenza Agricola, è stata nel corso di questi cinque anni, il riferimentodegli Agrotecnici e degli Agrotecnici Laureati liberi professionisti, riunendo inoltre, i Periti Agrari, Dottori Agronomie Dottori Forestali iscritti nei rispettivi Albi Professionali.

Le principali attività del CAA CANAPA srl- assicurare l’assistenza agli agricoltori nella predisposizione delle denunce di coltivazione e/o di produzione, delledomande di aiuto o di ammissione ai benefici nazionali e regionali;- consultare il Sian, per evitare lo stato delle pratiche afferenti i propri committenti;- accedere alla banca dati dell’anagrafe bovina, per le registrazioni- Tenuta della contabilità Aziendale;- Pratiche UMA.

Associazione ERACLESede Nazionale Via Pompeo Randi n° 147100 ForlìTel. 0543-72.08.84Fax 0543-79.52.63

C.A.A. CANAPA S.r.l.Centro Autorizzato Nazionale Assistenza Produttori Agricoli S.r.l.Via Rovigo n° 1400161 ROMATelefono 06-44.16.181Fax 06-44.16.18.33

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12 classi e 220 studenti si sono sfidati in varie prove agronomiche in campagna e neilaboratori

E’ la sesta “esse” del corso per enotecnici ad aggiudicarsi il trofeo dei “Giochi di Agraria”, competizione riservata a tutte le clas-si quarte, quinte e sesta dell’Istituto Agrario di San Michele all’Adige che quest’anno ha inaugurato la sua prima edizione. La premiazione si è svolta recentemente, in Aula Magna, alla presenza dei 220 studenti delle 12 classi partecipanti. Grazie airisultati conseguiti con la prova di potatura della vite e la prova di botanica la classe dell’Istituto Tecnico Agrario ha totalizzato ilmiglior punteggio e ha ricevuto dal Direttore generale Alessandro Dini e dal responsabile del Centro Scolastico, Marco Dal Rì,l’ambito trofeo sponsorizzato da Melinda.Per quanto riguarda la classifica delle diverse gare, la prova di potatura del melo è stata vinta dalla 5A dell’Istituto Tecnico Agrario,mentre la prova di fitopatologia ha visto primeggiare la 4A dell’Istituto Tecnico Agrario; ad aggiudicarsi il primo posto nella provadi valutazione morfologica zootecnica è stata la 4° classe della Scuola per imprenditori agricoli, mentre nella prova di dendro-metria ha vinto la 5B dell’Istituto Professionale per l’Agricoltura e l’Ambiente. I ragazzi si sono sfidati nell’individuare entro un tempo stabilito il nome di una pianta, nel riconoscere le malattie che possonocolpire le sue foglie, ma anche stimando le dimensioni di un albero, e ancora, riuscendo entro un tempo massimo di mezz’o-ra ad eseguire una potatura di vite o di melo a regola d’arte. L’iniziativa è stata ideata per valorizzare la parte pratica delle discipline agronomiche, di fondamentale importanza nella forma-zione dei futuri tecnici. Le prove si sono svolte in campagna e nei laboratori e hanno contato sulla presenza di due insegnanticon funzione di giudici di gara, riguardano gli aspetti pratici della potatura, il riconoscimento di piante e delle loro malattie, lavalutazione morfologica zootecnica (osservazione delle vacche di una determinata razza e assegnazione dei punteggi in basea parametri prestabili) e la dendrometria cioè la stima delle dimensioni delle piante forestali.

GIOCHI DI AGRARIA,grande successo per la prima edizione

Foto di gruppi delle classi partecipanti ai “Giochi di Agraria”, davanti i vincitori con i premi.

ISTITUTO AGRARIODI SAN MICHELE ALL’ADIGE

Per conoscere megliol’Istituto trentino

visitate il sito internet:

www.iasma.it

a cura di Silvia Ceschini

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Norme e tributi

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4 Maggio 2007

LA TESSERA PROFESSIONALE DELL’AGROTECNICOVale anche come documento di identità

Presentata per la prima volta al XIII Congresso Nazionale di Stresa, riscontrando subito il gradimento deipresenti, la TESSERA PROFESSIONALE è da tempo a disposizione di tutti gli iscritti nell’Albo degliAgrotecnici e degli Agrotecnici laureati.In relazione alla indelebilità della foto e dei datidel titolare, impressi con processo termografico, essa èvalida anche come documento d’identità personale.Nel retro della Tessera, una banda magnetica contiene tutti i dati identificativi del titolare, che potrà cosìessere “riconosciuto” da specifici lettori magnetici.

Come si riceve la Tessera Professionale?

Il costo per il rilascio della Tessera Professionale è di 50,00 Euro e chi desidera riceverla deve compilareuno specifico “Modulo”, che si può richiedere:

• Tramite posta cartacea al seguente indirizzo:Collegio Nazionale degli Agrotecnici e degli Agrotecnici laureatiUfficio di Presidenza Poste Succursale n.147100 FORLÌ FC

• Via Fax:al numero 0543.795.263

• Via e-mail alla casella:[email protected]

Nella richiesta bisogna semplicemente indicare che “SI DESIDERA L’INVIO DEL MODULO PER IL RILASCIODELLA TESSERA PROFESSIONALE”, specificando il proprio nome, cognome, indirizzo e numero telefonico.Si ricorda, infine, che nel sito internet www.agrotecnici.it, nella sezione “Novità”, è possibile compilareuno specifico form, per richiedere in automatico la spedizione del modulo per il rilascio della Tessera.

Le convenzioni riservate ai Titolari di Tessera Professionale

Si ricorda che la Tessera Professionale, consente di accedere a specifiche convenzioni, che il CollegioNazionale degli Agrotecnici e degli Agrotecnici laureati ha stipulato nel tempo con catene di abbiglia-mento, hotels, autonoleggi, etc.L’elenco delle convenzioni, sarà inizialmente comunicato a ciascun titolare della Tessera Professionale,mentre in seguito, sarà sempre consultabile nel sito www.agrotecnici.it , all’interno di una specifica “AreaRiservata” per i titolari, dove saranno indicate tutte le convenzioni man mano sottoscritte.

ROSSI MARIO

C.SO GARIBALDI, 21

20121 MILANO

Nato il 01/01/1950 a MILANO (MI)

Rilasciata il 05/07/2006

Ecco come si presenta la “Tessera Professionale”,realizzata su un supporto ad alta resistenza, condati e foto indelebilmente termografati; nel retro,una banda magnetica reca i dati identificativi deltitolare.

I NOSTRI PARTNERS (Convenzioni già operanti)SCONTI E CONDIZIONI DI FAVORE PER I TITOLARI DI TESSERA PROFESSIONALE

HOTEL GALLESA Roma. Fornito di una piccolama funzionale sala riunioniarredata in stile inglese.

HOTEL MADISONL’Hotel Madison è il luogo idealesia per il viaggiatore d’affari cheper il turista a Roma, grazie allafacilità con cui si possono raggiun-gere i principali luoghi d’interessedella città.

HB BETTOIA HOTELSPrestigiosa catena alberghiera con treHotel accanto alla Stazione ferroviariadi Roma Termini.

NAXOS HOTEL – GIARDINO DEIGRECIA Giardini Naxos (ME), un hotel dicharme, inaugurato nel 2004, in unoscenario affascinante: la baia di Capo-Taormina.

BALDISSERRI HOTELS FORLÌIn posizione strategica, a pochimetri dall’uscita del caselloautostradale A14.

A soli 55 km da Bologna con uscita diretta in fiera.Per informazioni visitare il sito www.baldisserrihotels.it .

HOTEL PRINCE GALLESL'ospitalità e l 'eleganzadell'Hotel Galles, a pochiminuti dal Centro Storico eda Via Veneto a Roma.

HOTEL DIPLOMAT PALACESituato nel viale principale di Rimini, èun Hotel di prima categoria che offreprezzi di assoluto favore.

AMBASCIATORIAlbergo a 4 stelle immersotra il verde delle collinetoscane, a Chianciano Terme(SI).

TIZIANOPrestigioso Hotel situato nel centralissi-mo Corso Vittorio Emanuele, in pienoCentro a Roma, a pochi metri da ViaArenula ed anche dall’ufficio del CollegioNazionale degli Agrotecnici e degliAgrotecnici laureati.

BOSCOLO HOTELSPrestigiosa catena alberghiera, con hotelsnelle città italiane di Roma, Firenze, Venezia,Bologna, Treviso, Vicenza, Trento, IndunoOlona (VA).

HOTEL IL SOLEA Trebbo di Reno, Castelmaggiore (BO).Con possibilità di gustare l’eccellentecucina nel Ristorante “Il Sole” accantoall’albergo.

ENCORENuovissimo e moderno Hotel aForlì. A 400 mt. dall’Ufficio diPresidenza del CollegioNazionale degli Agrotecnici edegli Agrotecnici laureati diForlì.

PRIM HOTELBologna. A soli 10 km dalla zona Fiera.

HOTEL INTERPORTODi recente costruzione, è situa-to in posizione strategicaall’uscita Interporto SITO dellaTangenziale Sud di Torino.

SHERATON GOLF PARCO deMEDICIL’unico resort di Roma, conpalestre, piscine, campi da golfe Centro Congressi.

RESIDENCE HOTEL RECORDSituato sul lungomare della Baia diS. Giuliano di Rimini con ingressoprivato alla spiaggia.

ZANHOTELCinque Hotel di prestigio, di cui quattroin Centro a Bologna ed uno nella vicinaBentivoglio.

ZEFIROMilano. Situato nel quartiere univer-sitario “Città Studi”.

Primario istituto di credito nazionale, con sportelli nelle principali città italiane, ha un frut-tuoso rapporto convenzionale con il Collegio Nazionale degli Agrotecnici e degliAgrotecnici laureati da molti anni; la Convenzione è tra le migliori del mercato ed ilCollegio Nazionale ne sorveglia costantemente l’applicazione, intervenendo a raccoglieretutte le situazioni anomale di cui venga a conoscenza. Per aderire alla convenzione è suf-

ficiente essere iscritti nell’Albo professionale degli Agrotecnici e degli Agrotecnici laureati. Il testo completo dell’arti-colo e della condizione è pubblicato nel sito www.agrotecnici.it e comunque disponibile presso ciascun Collegioprovinciale degli Agrotecnici.

M e C Consulting snc. È una società che si occupa difornire assistenza in campo amministrativo e fiscale,nonché nella ricerca di finanziamenti personali e dimutui. A tutti coloro che presenteranno o indicherannola Tessera Professionale di Agrotecnico, sarà applicatouno sconto del 15% su tutte le tariffe (al netto dell’IVA).Fra i servizi forniti, in particolare, si ricorda: la gestionee consulenza contabile, la predisposizione del modelloUNICO, le dichiarazioni ICI, ecc.

I titolari di tessera profes-sionale possono usufruiredei seguenti sconti sulle tar-iffe normalmente applicatedalla Compagnia assicurativa

Genialloyd:- 5% per le coperture RC Auto, Moto e Camper;- 7% per le coperture RD Auto, Moto e Camper;- 10% per le coperture Casa e famiglia, Viaggio e Volo.Le istruzioni per usufruire degli sconti sono pubblicatenella “Area riservata” ai possessori di Tessera profes-sionale, nel sito www.agrotecnici.it .

AEC BROKER Il CollegioNazionale degli Agrotecnici edegli Agrotecnici laureati, dopouna approfondita ricerca dimercato tra le maggiori com-pagnie italiane ed internazion-ali ha concluso una

Convenzione che permette a tutti gli Agrotecnici liberiprofessionisti iscritti nell’Albo professionale di stipularea condizioni di favore una copertura assicurativa diResponsabilità Professionale con i Lloyd’s di Londra.La polizza Lloyd’s - CNAL è formulata con lo schema ditipo “All Risks”, già collaudato con altre importanti asso-ciazioni del settore (OICE, SNILPI-InarSind,FederGeometri, Consiglio Nazionale Geologi, ecc), sec-ondo il quale tutte le tipologie di sinistro sono comp-rese salvo quelle esplicitamente escluse, e prevede, adifferenza delle polizze normalmente reperibili sul mer-cato, anche la garanzia dei danni “patrimoniali o indi-retti”. Infine la garanzia è prestata per tutte le attivitàrientranti nelle competenze professionali, senza quei

riferimenti a leggi e regolamenti che (normalmenterichiamati sui testi italiani) modificandosi e aggiornan-dosi continuamente, possono fornire una coperturaincompleta ovvero motivo di contenzioso.

Per informazioni AEC SpaPiazza delle Muse 7 - 00197 Roma199.199.626 - [email protected]

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di auto e furgoni, con e senza autista, offre agliAgrotecnici titolari di tessera professionale un ampioventaglio di prodotti e servizi.I titolari di Tessera Professionale Agrotecnici, all’attodella prenotazione, debbono comunicare il numero dicontract che li identifica.

VISA diffusionemodaCatena di magazzinicon prezzi daingrosso, conabbigliamento dimarca ed accessoriservato solo aisoggetti in possessodi una specialetessera (che vienerilasciata gratuita-mente ai titolari diTessera profession-ale degliAgrotecnici). I maga-zzini attualmenteaperti sono a Milanoed a Roma.

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ISTITUTI DI CREDITO

ASSISTENZA AMMINISTRATIVA

COMPAGNIE ASSICURATIVE

ABBIGLIAMENTO

CAR RENTAL

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NE « “MISURA A”: AREE

VULNERABILI DA FITOFARMACI.REGIONE PIEMONTE »

Il territorio della RegionePiemonte, ed in particolare della

Provincia di Cuneo, è caratterizzatoda numerosi insediamenti zootecni-ci e soprattutto da allevamentiBovini e Suinicoli.Mentre i primi prevalentementeproducono reflui di tipo solido epalabile, che possono essere facil-mente utilizzati a fini agronomicisenza problematiche, i secondi pro-ducono reflui di tipo liquido, più dif-ficilmente trattabili a causa delnotevole quantitativo prodotto.In funzione di ridurre le problemati-che relative a tale produzione, laRegione Piemonte aveva adottato,ai sensi della “Misura A” del Piano diSviluppo Rurale 2000-2006, conDGR n. 42-14758 del 14/02/2005,un programma straordinario afavore di:a) Aziende agricole ricadenti nellezone vulnerabili da nitrati di origineagricola e che intendevano realizza-

re investimenti strutturali allo scopodi adeguarsi alle norme vigenti;b) Aziende agricole ricadenti in altrezone che intendevano effettuareinvestimenti per migliorare lagestione dei reflui zootecnici.La Provincia di Cuneo, in attuazio-ne al programma regionale, haemanato un proprio bando per ilproseguimento del programmastraordinario per la tutela ed ilmiglioramento dell’ambiente natu-rale, delle condizioni di igiene ebenessere animale.Gli investimenti ammissibli, riguar-dano i comparti produttivi bovini esuini e sono relativi ad impianti ditrattamento aziendale degli effluen-ti zootecnici per la separazione soli-do-liquido, ed all’acquisto di mac-chine ed impianti innovativi quali:sistemi di determinazione direttadel tenore di azoto nei liquami,macchine per la distribuzione dellafrazione separata solida, carri-botte

omologati con sistemi di interra-mento o distribuzione rasoterra deiliquidi.Provvede altresì a promuovere lacopertura di vasche di stoccaggiodegli effluenti.Le domande di contributo, completedella documentazione richiesta,dovranno essere trasmesse entro leore 12.00 del 29/06/2007.Hanno diritto a presentare talidomande i titolari di aziende agri-cole singole, condotte da imprendi-tori agricoli professionali, o i rap-presentanti di azienda condotta informa societaria, aventi la qualificadi Imprenditori agricoli professiona-li.I limiti di spesa minimi e massimiammessi dal bando si attestano daEuro 10.000,00 ad Euro 100.000,00per le strutture fondiarie e da10.000,00 a 30.000,00 per le struttu-re agrarie.Sulla spesa ammessa, viene conces-so un contributo in conto capitalenella percentuale massima del 40%per gli investimenti di tipo fondia-rio, e nella percentuale massima del30% per gli investimenti agrari.La Provincia ha inoltre stabilito deicriteri di priorità nell’ambito dell’i-struttoria delle domande, privile-giando le aziende ricadenti nellezone vulnerabili, ed aventi pro-grammi di trattamento dei refluiatti alla separazione dei medesimied all’utilizzo della parte solida otte-nuta.Gli ambiti di applicazione delProgramma Provinciale consentonouna migliore utilizzazione economi-ca dei reflui, per la fertilizzazionedei terreni, salvaguardando nel con-tempo l’ambiente.

Agr. Angelo Pasero

Programma di interventi per l’adeguamento delle strutture delle aziende agricole alle normein materia di utilizzo agronomico degli effluenti zootecnici. Provincia di Cuneo

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NE« ESTIMI AGRICOLI:

ECCO GLI AGGIORNAMENTI INBASE AI DATI PAC »

In conseguenza della pubblicazio-ne sulla Gazzetta Ufficiale n. 77

del 2 aprile 2007 (Supplemento ordi-nario n. 93) è stata comunicata lanecessità di correggere gli erroriderivanti dalle variazioni d’ufficiodegli estimi catastali e per questomotivo l’Agenzia del Territorio hamesso a disposizione dei contri-buenti, sul proprio sito internetwww.agenziaterritorio.gov.it, una trac-cia per la domanda di autotutelaper coloro che sono stati colpiti daerrori compiuti in sede di aggiorna-mento delle variazioni colturali.Il tutto per porre rimedio alla confu-sione della revisione degli estimicatastali. Il provvedimento è stato fatto inseguito alle numerose proteste chele organizzazioni agricole hannosollevato, denunciando errori esuper-valutazioni, a causa dei qualihanno ritenuto legittimo chiedere laproroga al 2008 per rendere operati-ve le rendite aggiornate.L’AGEA -Agenzia per le erogazioni inagricoltura- ha fornito all’Agenziadel Territorio i dati relativi per ledomande per la richiesta dei contri-buti comunitari in base ai qualisono stati fissati i nuovi, e contesta-

ti, valori dei terreni agricoli.Con la nuova Finanziaria, ilGoverno si era già assunto l’impe-gno di far emergere, passando dallarevisione degli estimi con controlliincrociati da parte di AGEA eAgenzia del Territorio, situazioni dievasione ed elusione legate anchead immobili rurali non più utilizza-ti per attività propriamente agricole(vedi “L’AGROTECNICOGGI”, n.04/2007, pag. 12).Per far chiarezza sulla situazione eper calmare anche gli animi degliimprenditori agricoli abbastanzaalterati per questi provvedimenti etimorosi di nuovi incrementi delletasse, l’Agenzia del Territorio è inter-venuta diffondendo il modello didomanda di istanza autotutela giàcitato. Un’opportunità offerta ai proprieta-ri di terreni agricoli per chiedereinnanzitutto la correzione di even-tuali errori e che non chiude la stra-da per eventuali e più complessiricorsi.Sul sito internet dell’Agenzia è pos-sibile trovare il fac-simile per lasegnalazione, da fare in carta liberaagli uffici del Territorio e che riguar-deranno le incongruenze riscontrate

nei dati riguardanti la qualità dellacoltura iscritta in catasto.L’Agenzia del Territorio giustifica glierrori segnalati precisando che sonoavvenuti a causa dell’aggiornamen-to automatico delle colture, in basealle denunce contributive presenta-te all’AGEA, che ha dovuto far rien-trare 700 specie colturali dichiaratein sole 100 qualità conosciute dalsistema catastale dei terreni.L’istanza di autotutela deve esserepresentata dal proprietario del terre-no o da un altro soggetto che siatitolare di un diritto reale su di esso.Ad esempio, nel caso di terreni affit-tati, la domanda deve essere compi-lata raccogliendo le informazioniutili presso l’affittuario, soggetto cheha effettuato le variazioni colturalie che ha presentato la denunciacontributiva PAC. Ma anche per iterreni affittati, la domanda diautotutela deve essere fatta dal pro-prietario, che è il diretto interessatoper quel che riguarda gli effetti chele maggiori rendite delle colture pro-vocano per il pagamento dell’Irpef edell’Ici dovute dallo stesso.

Nostro servizio

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Le nuove norme in fatto diestimi catastali prevedono:

- Collegato Fiscale: l’Agenzia del Territorioadegua i valori dei terreni sulla base deidati contenuti nelle domande per i premiPAC inviate all’Agea e comunica le nuoverendite;

- Finanziaria: l’Agenzia del Territorio rendenoto il completamento delle operazionidi adeguamento per ogni Comune sullaGazzetta Ufficiale.

Supplemento ordinario alla“Gazzetta Ufficiale” n. 77 del2 aprile 2007 - Serie generale

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A« IDEE PER MIGLIORAREIL MARE »

Le acque costiere poco profondesono l’ecosistema marino più

importante sia in campo ecologicoche economico. La loro gestionerazionale può risultare ai nonaddetti ai lavori un argomentoalquanto astratto e nell’immagina-rio comune può essere ricondottoesclusivamente alle aree marineprotette.Troppo spesso assistiamo a fenome-ni di eutrofizzazione che causano ladiminuzione di trasparenza delleacque, la fioritura eccessiva dellealghe, l’accumulo di muco e lamancanza di ossigeno a tutto que-sto si aggiunge uno sforzo di pescaeccessivo operato oggigiorno neinostri mari e dimostrato anche dalcrescente aumento di prodotti di

esportazione.Gli interventi di gestione da attuareper il recupero, la protezione e ilripopolamento dell’ambiente mari-no ed in particolare delle areecostiere degradate, sarebbero molte-plici e non si possono limitare allesole aree naturali protette madovrebbero abbracciare ancheaspetti poco conosciuti come: le bar-riere artificiali.Va messo in evidenza che l’impian-to di substrati duri, sommersi sufondali incoerenti, sabbiosi, fangosio detritici, produce effetti positivisull’ambiente circostante per via deiseguenti esiti biologici (Relini,1992):• riduzione della mortalità di uova e

di giovani esemplari (nurseryarea);

• creazione di tane e rifugi per le

specie stanziali;• attrazione di specie pelagiche che

trovano abbondanza di prede;• promuove la biodiversità dei fon-

dali;• riciclaggio energetico con produ-

zione di biomassa edule (bivalvi);• disponibilità di substrati duri su

fondi incoerenti o sottoposti adinfangamento;

• protezione delle biocenosi naturali.

Numerosi sono gli esempi di struttu-re, che utizzano blocchi di cemento,esistenti Italia. Su di esse a distanzadi anni sono stati condotti numero-si censimenti della fauna e tuttiregistrano un aumento non soloquantitativo ma anche qualitativodella comunità ittica.

Il ripopolamento dei mari, che oggirappresenta una necessità, potrebbedisegnare una nuova ed interessan-te alternativa di reddito per il setto-re della Pesca. Infatti, operando conla costruzione di piccole strutture diripopolamento si potrebbero, inparte, ridisegnare i nostri fondalisempre più costretti a subire unosforzo di pesca eccessivo. Limitare ifenomeni erosivi. Oltre che, divenireun’importante ed interessante moti-vo di richiamo per un settore turisti-co come quello della subacquea, ingrande crescita negl’ultimi anni.Inoltre, il turista subacqueo è carat-terizzato dal fatto che desidera ese-guire il proprio sport in tranquillitàquindi ben si presta alla destagio-nalizzazione turistica.Un esempio di reef artificiale ascopo riproduttivo e di ripopola-

mento ittico marino è rappresentatodalla barriera di Loano consideratala prima vera e consistente iniziati-

va del genere realizzata in MarLigure e Alto Tirreno. La progetta-zione ambientale è stata curata dalprof. Giulio Relini dell’Università diGenova ed è stata realizzata con ilsupporto economico della CEE e delMinistero della Marina Mercantile.A dieci anni dalla realizzazionedella barriera di Loano, i periodicicontrolli effettuati sull’area marinainteressata, fanno rilevare unampio processo di sviluppo dellaflora e della fauna marina. Inoltrele misure di protezione hanno resopossibile un ripopolamento dellafauna ittica del tutto identico aquello di ambienti marini naturali(parchi marini).Pesci, cefalopodi e crostacei sonostati censiti attraverso osservazionidirette da parte di subacquei.L’elenco comprende 76 diverse spe-

Agr. Sergio Rizzo

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cie. Nell’elenco compaiono alcunespecie di un certo interesse commer-ciale quali: l’orata sparus aurata, ilbranzino.Il Professor Michael Stachowitschdell’Istituto di Zoologiadell’Università di Vienna ritiene chenon è sufficiente lottare contro i sin-tomi principali dell’eutrofizzazionema bisogna utilizzare le capacitànaturali che gli organismi marinihanno di filtrare l’acqua per l’elimi-nazione delle sostanze (nutrienti edaltri inquinanti) presenti in sospen-sione.Lo stesso ha realizzato un progettotecnologicamente molto semplice diposizionatura di scogliere marineartificiali nel Golfo di Trieste. Quisono state posate e sperimentatedelle “stazioni biologiche di filtrag-gio” in miniatura che presentanumerosi vantaggi, primo tra tutti ilcosto, rispetto alle strutture stan-dard di scogliere marine artificiali.Questi organismi nell'Adriaticosono rappresentati da ascidie, damolluschi, dalle spugne e dalle

Sedentarie operano come rallenta-tori naturali dell’eutrofizzazione.Queste “stazioni biologiche di fil-traggio” risultano essere parte diuna strategia che può migliorare laqualità dell’ambiente marino.Contribuendo direttamente al rin-novamento degli organismi e all'at-tività della comunità bentonica ori-ginaria.Nelle Strategia Regionale d’AzioneAmbientale per lo SviluppoSostenibile 2005-2010 della RegioneMarche è stato auspicato un incre-mento delle risorse ittiche attraversola creazione di reef artificiali a scopiriproduttivi e di ripopolamento itti-co marino.Nel gennaio 2004 ho partecipato adun workshop riguardante appuntola costruzione di strutture artificiali,con un metodo innovativo, chiama-to Biorock™, finalizzate al ripopo-lamento ittico e del corallo. Il works-hop si è tenuto a Bali in Indonesiaed era sponsorizzato dalla GlobalCoral Reef Alliance una organizza-zione senza scopo di lucro dedita

all’accrescimento alla protezione eal controllo di tutti gli ecosistemimarini.Il processo Biorock™ un metodosemplice ed economico, per lacostruzione di barriere artificialisommerse. Il processo è simile aquello utilizzato, in natura, per l’ac-crescimento degli animali conguscio calcareo come ad esempiogasteropodi o bivalvi. Utilizza elet-tricità a bassa tensione per svilup-pare in mare delle strutture solidefatte di calcare. La corrente elettrica(bassa tensione) genera la deposi-zione dei minerali che sono normal-mente disciolti in mare su di unastruttura di metallo. Il risultato è uncomposto di calcare e di brucite conresistenza meccanica simile al cal-cestruzzo.Inventato dall’architetto WolfHilbertz per gli scopi costruttivi, l’ac-crescimento minerale è stato appli-cato a ripristino delle barriere coral-line da Hilbertz e dallo scienziato,Tom Goreau.Tali strutture hanno la prerogativadi poter essere sviluppate in molte-plici forme. Altro aspetto che vaposto l’accento è che possono esseremaneggiate senza alcun minimorischio, in quanto si utilizza corren-te a bassa tensione. Aumenta iltasso d’accrescimento dei coralli,dando loro l’energia supplementareche gli permette di sopravvivere incondizioni sfavorevoli.Le barriere artificiali trovano la lorofinalità nell’incremento della faunaalieutica, attraverso la creazione di

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tane e ripari e l’innesco di nuovecatene alimentari, e concorronoalla protezione di determinate areenei riguardi dello strascico illegale eda fenomeni erosivi.Per costruire con il metodoBiorock™, si utilizza il metodo dellagabbia galvanica in cui una struttu-ra elettricamente conduttiva, solita-mente costituita da dei ferri dacostruzione (tipo tondino) o retemetallica saldati insieme, funge dacatodo ed un anodo costituito dauna maglia di titanio speciale. Altrimateriali necessari sono cavi elettri-ci e del sigillante (silicone o resinaepossidica) utile per proteggere i col-legamenti elettrici. Ad essa si appli-ca una corrente continua a bassatensione (diverse possono essere lefonti come ad esempio: carica batte-rie, generatori eolici e pannelli sola-ri) che innesca la reazione elettroli-tica generando la deposizione sullastruttura di cristalli di sali minerali,

carbonato di calcio ed idrossido dimagnesio, contenuti in mare. Laquantità di deposito sulle strutture,varia dai 2 ai 5 cm/anno.Numerosissime potrebbero essere leapplicazioni di tale tecnologia utilicome ho in precedenza illustrato. Lebarriere cosi fatte vengono a diven-tare delle vere e proprie oasi di vitarigogliosa così come lo sono i relitticolonizzati.Da non trascurare il carattere edu-cativo che potrebbe avere una talecostruzione. Si potrebbero coinvol-gere alunni e cittadini al fine dicreare eventi, legati alla diffusioneealla sensibilizzazione verso temati-che ambientali.Interessantissimo potrebbe esserel’abbinamento della produzioned’energia eolica su impianti off-shore con la creazione di strutturesommerse. Abbinando, la produzio-ne di energia rinnovabile e tuteladell’ambiente marino, garantendo-

ne una più facile gestione e tutelaessendo avvicinabili solo con l’usodi imbarcazioni.Potrebbe essere auspicabile che lagestione di tali aree possa essereaffidata ai pescatori e a personalespecializzato. Queste ben si preste-rebbero ad allevare mitili andandocosì a creare un’altra entrata econo-mica.Io ho altre numerose idee a riguar-do e sarei ben lieto di avere una pos-sibilità per poterle mettere in prati-ca, prima o poi.

Agr. Dott. Rizzo Sergio

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La redazione de “L’AGROTECNICO OGGI” invitatutti i suoi lettori ad inviare contributi scritti cheraccontino la professione di Agrotecnico da loro, oda altri, svolta in settori particolarmente significati-vi. Lo scopo di questa iniziativa è far conoscere lafigura professionale dell’Agrotecnico, sia nei setto-ri tradizionali di impiego che in quelli innovativi.Sarà gradito ricevere a corredo dei contributi scrit-ti, relative foto a colori. Il materiale potrà essereinviato per e-mail o tramite posta tradizionale susupporto informatico (cd-rom), solo eccezional-mente ed in seguito ad accordi intercorsi con laredazione si potrà inviare contributi dattiloscritti.

Di seguito, i recapiti a cui inviareil materiale:

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CORSO DI FORMAZIONEPER GIOVANI AGRICOLTORI

Il Collegio Nazionale degli Agrotecnici e degli Agrotecnici laureati, con il patrocinio ed il contributo delMinistero delle Politiche Agricole e Forestali - Osservatorio per l’Imprenditorialità Giovanile, organizza un corsodi formazione di carattere residenziale finalizzato alla diffusione ed alla valorizzazione dell’imprenditoria giovani-le in agricoltura, che si svolgerà nella Regione Calabria.Al corso, con durata complessiva di 170 ore, saranno ammessi 20 allievi che godranno di vitto e alloggio gratuito.Possono presentare domanda di partecipazione i cittadini italiani con età compresa fra 18 e 40 anni, in possesso didiploma di scuola secondaria superiore, diploma universitario o diploma di laurea di primo o di secondo livello.I requisiti debbono essere posseduti alla data di scadenza del presente bando.Ai fini dell’ammissione sarà data preferenza ai possessori di diploma di Agrotecnico, di Perito agrario, ai diplomiuniversitari ad indirizzo agrario o veterinario, ai diplomi di laurea ad indirizzo agrario e veterinario nonché ai tito-li per legge equipollenti a quelli indicati.Sarà inoltre data preferenza:- ai giovani agricoltori che si sono insediati da non più di due anni;- ai giovani che hanno presentato domanda per l’ottenimento di aiuti per il miglioramento delle strutture azien-dali;- ai giovani che hanno presentato domanda di premio di primo insediamento nell’ultimo biennio.Analoghe priorità saranno riconosciute anche alle società di cui all’art. 2 della legge n. 441/98.La selezione dei corsisti sarà eseguita da una apposita Commissione che stilerà una graduatoria di merito ed avràfacoltà di ammettere i classificati ad una ulteriore verifica, tramite colloquio.La domanda di ammissione, redatta sotto forma di autodichiarazione, deve contenere l’attestazione resa dal con-corrente dei seguenti elementi:a) titolo di studio e voto riportato (per le equipollenze vanno indicati gli estremi di legge);b) possesso di cittadinanza italiana;c) elenco documentato di altri titoli posseduti;d) elenco documentato delle esperienze nel settore agricolo e dei corsi di formazione svolti;e) ogni altro elemento ritenuto utile ai fini della valutazione.

Prima dell’inizio del corso ai candidati potrà essere richiesta la certificazione originale attestante i titoli, i requisi-ti, e le esperienze possedute.Il Collegio Nazionale degli Agrotecnici e degli Agrotecnici laureati si riserva la facoltà di definire una diversaRegione di svolgimento dei corsi, a proprio insindacabile giudizio.Il fac-simile della domanda di partecipazione è scaricabile dal sito internet www.agrotecnici.it (sezione NEWS)oppure richiedibile per fax ai numeri 06/6813.5409 - 0543/795.263.La domanda di ammissione deve essere inoltrata a mezzo di raccomandata ovvero direttamente al:COLLEGIO NAZIONALE DEGLI AGROTECNICI E DEGLI AGROTECNICI LAUREATIUFFICIO DI PRESIDENZA - POSTE SUCCURSALE N. 1 - 47100 FORLI’entro il 20 ottobre 2007.Per eventuali informazioni gli interessati possono rivolgersi all’Ufficio di Rappresentanza del Collegio Nazionaletel. 06/6813.4383 (Rag. Sabrina Conti) ovvero all’Ufficio di Presidenza tel. 0543/720.908 (Dott. Giorgio Samorì)e-mail [email protected].

Roma, 30 giugno 2007IL PRESIDENTE

(Roberto Orlandi)

Osservatorio per l’Imprenditorialità Giovanile in Agricoltura