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Stampa Alternativa

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  • Stampa Alternativa

  • IMMAGINI A CURA DI: RICCARDO CAVALIERI

    GRAPHIC DESIGNER: DAISY JACUZZI

    SITO DI RIFERIMENTO DEL PROGETTO:www.comune.modena.it/netgarage

    COPYRIGHT RICCARDO CAVALIERI 2008COPYRIGHT STAMPA ALTERNATIVA/NUOVI EQUILIBRI 2008ECCETTO DOVE DIVERSAMENTE SPECIFICATO, LA PRESENTE OPERA RILASCIATA NEI TERMINI DELLA LICENZA CREATIVE COMMONS ATTRIBUZIONE - NON COMMERCIALE - CONDIVIDI ALLO STESSO MODO 2.5 ITALIA, IL CUI TESTO INTEGRALE DISPONIBILE ALLA PAGINA WEBhttp://creativecommons.org/licenses/by-nc-sa/2.5/it/legalcode

    TUTTI I MARCHI E I LOGHI CITATI APPARTENGONO AI RISPETTIVI PROPRIETARI

    ISBN: 978-88-6222-060-6

    NUOVI EQUILIBRICASELLA POSTALE 97 - 01100 VITERBOE-MAIL: [email protected]

    SITO: www.stampalternativa.itE-MAIL: [email protected]

  • UBUNTU PER TUTTI!DALLINSTALLAZIONE

    ALLUTILIZZO DELLA PI DIFFUSADISTRIBUZIONE LINUX

    Riccardo Cavalieri

  • INDICE

    15 PREFAZIONE19 INTRODUZIONE

    1. LINUX23 1.1 Che cos Linux?24 1.2 Le distribuzioni Linux26 1.3 La struttura di un sistema Linux: Kernel, File system,

    Interfaccia utente27 1.4 Il File System Linux29 1.5 Interfacce utente: la Shell e il Desktop

    2. UBUNTU35 2.1 Perch abbiamo scelto Ubuntu36 2.2 Come e dove procurarsi Ubuntu38 2.3 Masterizziamo Ubuntu

    3. UBUNTU LIVE43 3.1 Cos una versione Live?44 3.2 Installiamo Ubuntu in versione Live

    4. WUBI49 4.1 Wubi: installiamo Ubuntu da Windows

    5. INSTALLIAMO UBUNTU53 5.1 La procedura di installazione54 5.2 Prima dellinstallazione56 5.2.1 Salviamo una copia dei nostri dati su Cd o Dvd

  • 57 5.2.2 Facciamo spazio per Ubuntu59 5.2.3 Deframmentiamo lhard disk60 5.2.4 Cambiamo la sequenza di avvio del nostro PC61 5.3 Installazione62 5.3.1 Avvio dellinstallazione63 5.3.2 Impostazioni iniziali64 5.3.3 Modifica manuale delle partizioni66 5.3.4 Preparazione delle partizioni68 5.3.5 Impostazioni finali69 5.3.6 Fine dellinstallazione e riavvio con Grub!

    6. IL DESKTOP DI UBUNTU73 6.1 La prima volta con Ubuntu: scopriamo il Desktop!74 6.2 I menu di Ubuntu: Applicazioni, Risorse e Sistema76 6.3 Personalizziamo il Desktop78 6.4 Nautilus: navighiamo tra file e cartelle79 6.5 Il Terminale: lavorare con la shell81 6.6 Il pannello Aggiungi/Rimuovi applicazioni83 6.7 Synaptic: il Gestore dei pacchetti software85 6.8 Il pannello Utenti e gruppi87 6.9 La prima cartella, il primo file e la gestione dei permessi

    7. CONFIGURIAMO IL NOSTRO SISTEMA 91 7.1 Un sistema completo in pochi minuti!92 7.2 I Repository: le fonti Internet per aggiornamenti

    e applicazioni94 7.3 Aggiorniamo il sistema e le impostazioni di lingua96 7.4 Totem e Rhytmbox: lettori multimediali98 7.5 Installiamo i codec audio e video99 7.6 Installiamo la stampante102 7.7 Usiamo lo scanner con XSane104 7.8 Effetti speciali con Compiz Fusion!

  • 105 7.9 Screenlets: le applicazioni sono sul Desktop107 7.10 Google Gadgets: la barra delle meraviglie!109 7.11 Cairo-Dock: una nuova barra delle applicazioni

    8. INTERNET115 8.1 Limportanza di Internet116 8.2 Configurare la connessione a Internet118 8.3 Mozilla Firefox: il browser web120 8.4 Configuriamo Mozilla Firefox121 8.5 Evolution: gestione della posta elettronica e molto altro!123 8.6 Configuriamo Evolution125 8.7 aMSN e Pidgin: messaggistica istantanea127 8.8 Skype: telefoniamo via Internet!

    9. PROGRAMMI133 9.1 I programmi presenti nel Desktop di Ubuntu134 9.2 OpenOffice.org: la suite per la casa e lufficio136 9.3 Gimp e Inkscape: tutto per la grafica138 9.4 Audacity e tanti altri: facciamo musica!140 9.5 KompoZer: creiamo un sito142 9.6 Brasero: il programma per masterizzare144 9.7 Linux e Windows: programmi a confronto145 9.8 Wine: programmi Windows dentro Linux

    149 10. GLOSSARIO

    157 ARRIVEDERCI ALLA PROSSIMA VERSIONE!

  • 9La promozione della creativit giovanile e dei diversi linguaggiespressivi e comunicativi che caratterizzano levoluzione dellenuove generazioni rientrano sicuramente tra i compiti che anchelAmministrazione Pubblica deve perseguire nelle proprie politi-che rivolte ai giovani. Ecco perch lAssessorato alle Politiche Giovanili del Comune diModena ha da alcuni anni sviluppato una serie di azioni specificheche riguardano questi aspetti con particolare attenzione allinfor-matica, che riveste grande rilievo in questambito. Infatti da alcuni anni, a partire dal 2001, che stata realizzata edimplementata nella nostra citt la Rete Net Garage: sei strutturerivolte ai giovani, diffuse sullintero territorio cittadino, finalizzateallalfabetizzazione informatica e alla navigazione gratuita in internet.I riscontri positivi di questa proposta e il consolidamento della ReteNet Garage hanno consentito, in una fase successiva, di indirizzareil progetto anche su contenuti pi tecnici puntando con una precisascelta alle piattaforme Open Source e ai cosiddetti software liberi. evidente che questa opzione, solo apparentemente tecnica, inrealt una scelta culturale e politica che punta a privilegiare glistrumenti comunicativi che facilitano la condivisione delle idee ela libera diffusione dei contenuti creativi.Non a caso, a fianco al progetto Open Source sono state organiz-zate iniziative per linformazione e la promozione delle licenze liberecome le Creative Commons, applicabili alle diverse forme espressi-ve, dalla scrittura alla grafica, dai video alla musica e altro ancora.Nellauspicio che questo volume possa essere un ulteriore contri-buto allo sviluppo e alla diffusione di una cultura open, vi augu-riamo una buona lettura.

    LAssessore alle Politiche Giovanili del Comune di Modena Giovanni Franco Orlando

  • 10

    Promuovere i diritti umani, la pace e la giustizia sociale; favorire lacrescita culturale e lautonomia delle persone; costruire la convi-venza e la coesione sociale attraverso lesercizio di una cittadinan-za attiva e responsabile. Sono i punti cardinali del progetto del-lArci, il filo conduttore che lega le mille attivit diverse prodotteogni giorno dalle sue associazioni di base, la rete di partecipazionepopolare pi ampia e diffusa nel Paese. Questa solida base di valo-ri condivisi ci che consente di spiegare la complessit di unassociazionismo dalle caratteristiche uniche per la sua capacit ditenere insieme esperienze tanto diverse, dalle tombole alle batta-glie per i diritti civili, dai tornei di briscola alla cooperazione inter-nazionale, dalle feste popolari alla sperimentazione culturale e allenuove tecnologie. Un fenomeno associativo dalle tradizioni centenarie, che affondale sue radici nelle prime esperienze mutualistiche del movimentooperaio. Negli anni 50 del secolo scorso, gli obbiettivi dei fonda-tori dellArci erano la conquista del diritto al tempo libero comespazio di rigenerazione umana, crescita individuale e collettiva deicittadini, e la battaglia per il diritto alla cultura popolare comestrumento di emancipazione dei lavoratori. Quelle idee hannoattraversato mezzo secolo di storia italiana coinvolgendo genera-zioni diverse, intellettuali e gente comune, intrecciandosi col cam-mino delleducazione popolare, della sperimentazione davanguar-dia, della diffusione della cultura di massa, delle battaglie per iconsumi culturali alla portata di tutti, con unazione costante diproposta e di stimolo nei confronti delle politiche pubbliche.Oggi, in un contesto profondamente cambiato, caratterizzatodalla globalizzazione economica e culturale, il nostro obbiettivo difondo non poi cos diverso. In unepoca in cui la legge del mas-simo profitto rischia di diventare lunica bussola delle relazioniumane e sociali, la battaglia per il diritto alla cultura ancora unachiave decisiva dello sviluppo umano. La societ della comunica-

  • 11

    zione, insieme allinedita quantit di informazioni che produce,genera anche parcellizzazione dei saperi, difficolt a rielaborare leinformazioni in sapere critico, in crescita collettiva e senso comu-ne. Sono gli strumenti della conoscenza, il confronto e il dialogoche possono aiutarci a conquistare autonomia di pensiero e liber-t di scelta. dallaccesso ai saperi che passa lalternativa fra unasociet di sudditi o di cittadini liberi. Le nuove tecnologie ci offrono straordinarie opportunit per allar-gare laccesso ai diritti culturali, e al tempo stesso comportano ilrischio di un aumento del divario culturale. LArci ha iniziato ariflettere su questi temi nel 2005 con un seminario dal temaemblematico promuovere cultura, fare societ. Ci siamo posti lo-biettivo di capire cosa significhi, per una associazione autentica-mente popolare, fare cultura nel terzo millennio, imparare adusare anche gli strumenti dellinnovazione tecnologica al serviziodella crescita culturale diffusa. Questo il senso della scommessache abbiamo voluto fare: tenere insieme le bocciofile e Linux. Con questa ambizione abbiamo intrapreso unaltra tappa del cam-mino che ci vede da sempre impegnati a far da ponte tra cultureed esperienze sociali, tenendo ferma la bussola sulla reale esigibili-t di vecchi e nuovi diritti. Non avrebbe avuto senso limitarci adiscutere di brevetti e opere dellingegno allinterno del nodo wto-trips-gats senza provare a mettere in pratica quelle elaborazioninelle nostre attivit quotidiane di promozione culturale. Il movi-mento nato per affermare luso democratico delle nuove tecnolo-gie ci ha offerto loccasione di utilizzare il varco tra i software pro-prietari e quelli liberi per avviare una riflessione sui possibili servi-zi da offrire alle nostre esperienze di base e allesterno dellassocia-zione; ci ha fatto incontrare nuove forme di militanza nellassocia-zionismo della promozione culturale, stringere nuove e proficuecollaborazioni.La realizzazione dei volumi su Linux Ubuntu e sulle licenze Crea-

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    tive Commons un primo significativo risultato. Queste pubbli-cazioni nascono infatti dal lavoro comune dellArci con un entelocale, il Comune di Modena, e un editore, Stampa Alternativa:un modello inedito di cooperazione fra soggetti diversi destinato aprodurre molti buoni frutti. Siamo convinti che questi volumirappresentino, oltre a un utile strumento di servizio, unesperien-za significativa nella ricerca delle possibili alternative al sistemadelle grandi corporation e degli enti di tutela del diritto dautoreche stentano a trovare la propria ragion dessere al di fuori dellalogica del mercato. Nella relazione e nel lavoro comune fra asso-ciazioni, istituzioni e operatori culturali possono crescere spazi eopportunit per affermare una nuova etica dei consumi culturali.

    Paolo BeniPresidente Nazionale Arci

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    Ubuntu per tutti e Creative Commons: manuale operativo (StampaAlternativa 2008), la cui pubblicazione stata promossa dallAs-sessorato alle Politiche Giovanili del Comune di Modena, fannoparte di un progetto pi ampio per linformazione, la promozionee la diffusione del software libero e della libera circolazione di ideee contenuti creativi.Sulla preesistente rete Net Garage, sei spazi che dal 2001 consen-tono la navigazione internet gratuita ai giovani, si innesta nel 2006la scelta dellutilizzo di Ubuntu Linux come sistema operativo,avviando la promozione del software open source con corsi, incon-tri, meeting, concorsi, etc.Il progetto si avvale della collaborazione del Dipartimento di Inge-gneria Informatica dellUniversit di Modena e Reggio Emilia edellAssociazione Conoscerelinux, con le quali lAssessorato parte-cipa allorganizzazione del Linux day fin dal 2006.Fra gli ultimi strumenti di informazione e promozione realizzatidalla Rete Net Garage/Net Open Source, figura la distribuzione diun open-CD/DVD, la cui terza edizione, presentata al Linux Day2008, contiene, oltre a una selezione di software libero, una seriedi video lezioni sullinstallazione di Ubuntu Linux (a cura di Ric-cardo Cavalieri) e sulle licenze libere (a cura di Simone Aliprandi),consultabili dal sito www.comune.modena.it/netgarage, prodottedal Comune di Modena e realizzate da Pongo film.Del medesimo progetto fanno parte le iniziative legate alla condi-visione delle idee e alla diffusione dei contenuti creativi.Con il ciclo di incontri Scritture Metropolitane (www.comune.modena.it/biblioteche/holden/scritmet.htm) e con il concorso Hol-den (www.comune.modena.it/biblioteche/holden/concorso.htm) leBiblioteche e le Politiche Giovanili del Comune di Modena si occu-pano da anni di creativit, di comunicazione e di nuove tecnologie.Se il concorso (giunto nel 2008 alla 7 edizione) ha offerto unospazio espressivo attraverso le diverse sezioni di prosa, poesia e

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    grafica, Scritture Metropolitane ha affrontato, tra gli altri, i temilegati alle licenze libere e al diritto dautore, oltre a proporne uncanale di diffusione con lomonima collana di e-book edita dalleBiblioteche comunali (www.comune.modena.it/biblioteche/hol-den/ebook.htm) e rilasciata sotto licenza Creative Commons.

    I responsabili del progettoGiovanni Finali

    per lAssessorato alle Politiche Giovanili

    Walter Martinelliper le Biblioteche del Comune di Modena

    Info:[email protected]

    [email protected]

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    PREFAZIONE

    Linteresse verso la scienza aperta stato storicamente legato almondo accademico e della ricerca degli ultimi tre secoli, dove lapossibilit di condividere risultati e metodologie ha dato unenor-me spinta al continuo miglioramento della scienza e ha acceleratoil progresso tecnologico della societ. Nel caso dellinformatica, lastoria e il successo di Internet dagli anni 60, del sistema operati-vo Unix dagli anni 70 e del Web dagli anni 90 rappresentanoalcuni tra i pi straordinari successi ottenuti proprio grazie al lega-me tra software aperto e metodo collaborativo.Attualmente, il cosiddetto software Open Source, ovvero soft-ware di cui viene reso disponibile il codice sorgente a chiunque lovoglia studiare, migliorare o installare, diventato una realtimportante in tutti i settori dellinformatica ben al di fuori dellostretto ambito accademico.Da un lato, la penetrazione delle tecnologie informatiche in qual-siasi contesto ha aumentato la base di utilizzatori di strumenti soft-ware, dallaltra si assistito alla comparsa di molti pacchetti soft-ware Open Source con elevati livelli qualitativi e con una ricchezzadi funzionalit di livello professionale. Nellambito di molti serviziinformatici innovativi, non si pensa neanche pi alla migrazionedal software chiuso a quello Open in quanto la scelta diretta-mente rivolta al software Open Source. A titolo di esempio, si con-sideri che pi del 60% degli attuali siti Web basato su softwareOpen Source, principalmente Web Server Apache, che il sistemaoperativo Linux largamente preferito nei contesti server, senzacontare che il 97% dei 500 calcolatori pi potenti del mondo sibasa esclusivamente su sistemi operativi Open. Pi recentemente,

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    la disponibilit di software Open Source di cosiddetta produttivitpersonale come browser e strumenti per lautomazione dufficio,fanno intuire che lOpen Source pu essere una alternativa pi chevalida anche in contesti non riservati agli addetti ai lavori.La maturit dellOpen Source stata recepita anche da parte del-lamministrazione pubblica e i legislatori hanno iniziato sia in Italiasia allestero a privilegiare tecnologie Open Source rispetto a solu-zioni proprietarie. In Spagna e in Germania, ladozione di sistemibasati su GNU/Linux e dotati di software Open una realt daalcuni anni e diverse altre aree si sono dotate di progetti pilota. InItalia, le leggi che richiedono la riusabilit di soluzioni softwarehanno favorito lo studio e ladozione di soluzioni Open Source indiverse realt della Pubblica Amministrazione, con lidea che sia pre-feribile destinare il bilancio per linformatica allo sviluppo di nuoveapplicazioni da parte di aziende presenti nel territorio piuttosto cheinvestire in licenze di pacchetti software sviluppati altrove.

    La vera sfida si gioca ora nel campo delle competenze umane nellagestione dei sistemi informatici e quindi mette in primo piano ilmondo delleducazione. Da questo punto di vista, lUniversit diModena e Reggio Emilia ha sempre creduto nellimportanza delletecnologie software Open come metodologia principe per la didat-tica. In sintonia con questi principi, in diversi contesti si utilizzanoda anni come esempi didattici prodotti Open Source quali i WebServer Apache e Tomcat, il kernel Linux, il linguaggio PHP, il data-base MySQL. Questa esperienza, maturata nelle facolt sia di Inge-gneria che di Scienze, ci ha convinti che dare allo studente la pos-sibilit di analizzare software vero adottato in contesti reali, inve-ce che applicazioni molto semplificate, sia un valore aggiunto enor-me per la formazione degli ingegneri e degli informatici del futuro.Esportare questo modello in altri ordini di scuole risulta il natura-le proseguimento di questo cammino. A partire dal successo dei

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    NetGarage, per proseguire verso lorganizzazione congiunta di ciclidi seminari, di conferenze e di premi per i giovani, lUniversit haavuto la fortuna di trovare nel Comune di Modena un interlocu-tore sempre disponibile e stimolante. Lultimo esempio di successoin cui messa a frutto lesperienza maturata nellambito dei corsiuniversitari, la collaborazione del Comune rappresentata dallarealizzazione di un percorso innovativo di tirocinio rivolto a stu-denti delle scuole superiori, con lobiettivo di consentire agli stessistudenti di intervenire sui laboratori didattici delle scuole medie.Oltre allobiettivo materiale di rimodernare i laboratori informati-ci dotandoli di software Open Source, lesperienza ha raggiunto unobiettivo formativo pi importante. Si potuto appurare come lavivacit intellettuale e lo spirito collaborativo che sostengono ilmondo del software Open stato recepito dalla maggior parte deglistudenti che hanno affrontato questo percorso formativo con unentusiasmo al di sopra di ogni aspettativa. questo stesso spirito di vitalit, di collaborazione e di curiositintellettuale, ancor prima delle competenze tecniche, che si auspi-ca di trasmettere con la lettura di questo testo.

    Michele ColajanniProfessore di Informatica e Ingegneria Informatica

    dellUniversit di Modena e Reggio Emilia

  • GUIDA ALLA LETTURA DEI TERMINI TECNICI

    Per facilitare la lettura del manuale si scelto di dare una partico-lare formattazione ai termini tecnici o aventi funzioni specifiche.Talvolta ad esempio sar presente un indirizzo Internet altre voltedovremo scorrere un menu utilizzando il mouse altre semplice-mente digitare una combinazione di tasti da tastiera. Per queste edaltre funzioni, la legenda sotto riportata ci far da guida.

    Voce o percorso di menu Applicazioni > Accessori > Terminaleselezionabile col mouse

    Testo o comando < kompozer >digitato da tastiera(le parentesi acute non vanno digitate)

    Tasto o combinazione [INVIO] oppure [CTRL] + [D] di tasti digitati da tastiera(le parentesi quadre non vanno considerate)

    Comando shell mkdir corsi(in Ubuntu, digitato da Terminale)

    Indirizzo Internet http://it.wikipedia.org/wiki/File

    Termine tecnico Download

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    INTRODUZIONE

    UBUNTU il sistema operativo basato su Linux che rappresenta unadelle pi importanti e affermate novit informatiche degli ultimianni. Nato nel 2004, grazie a un progetto iniziato e interamentefinanziato da Mark Shuttleworth, fondatore della Canonical Ltd, divenuto un sistema straordinariamente stabile e potente, carat-terizzato da unestrema facilit duso.Il nome Ubuntu, derivato da un antico vocabolo africano chesignifica Umanit verso gli altri oppure Io sono ci che sonoper merito di ci che siamo tutti, lemblema dello spirito eticoche suggella lo sviluppo della distribuzione, ed su questa base cheil progetto Ubuntu si fonda e propone il proprio manifesto.Come si pu leggere nel sito italiano della distribuzione1, il teamUbuntu si impegna affinch questo sistema operativo sia total-mente gratuito, ora e nel futuro. Garantisce costanti aggiornamentie versioni localizzate nelle lingue dei vari paesi, e si rende piena-mente disponibile per un uso multipiattaforma: ci significa cheUbuntu pu essere installato indifferentemente su architettureIntel x86 (IBM-PC compatibili), AMD64 e PowerPC (AppleiBook e Powerbook, G4 e G5).Infine, aderendo pienamente ai principi del software Free e OpenSource2, Ubuntu fornisce una vastissima gamma di software libe-ramente fruibile e dal codice aperto.

    1 Il sito italiano ufficiale di Ubuntu: www.ubuntu-it.org2 Per approfondire le tematiche del software Free e Open Source:http://it.wikipedia.org/wiki/Opensource oppure http://it.wikipedia.org/wiki/Free_software

  • 20

    Oltre a tutto questo, specialmente per coloro che si avvicinano atale sistema per la prima volta, bene sapere che lutente Ubuntupu sempre contare su una vasta comunit online che forniscesupporto attraverso forum, guide e siti Internet. E per fugare findal principio qualsiasi dubbio, utile ricordare che il sistema ope-rativo Ubuntu pu essere installato sul proprio computer singo-larmente oppure in modalit dual boot, modalit che consente dimantenere ad esempio sia Ubuntu che Microsoft Windows sulmedesimo PC, per decidere ad ogni avvio, e senza alcunadifficolt, con quale sistema lavorare.Bench questo sia molto, non ancora tutto. Ubuntu Linux,come avremo modo di scoprire nelle prossime pagine, un siste-ma operativo installabile anche in versione Live. Ci significa cheoltre a una installazione effettiva sul proprio hard disk, Ubuntupu essere installato temporaneamente in Ram, questo ad esempiosemplicemente per testare il sistema. Il sistema operativo Ubun-tu, in versione Live, si avvier infatti senza installare alcun file sulcomputer, lasciando allutente la possibilit di decidere se effet-tuare linstallazione vera e propria solo in un secondo momento.Da queste straordinarie basi fatte di totale gratuit e libert di uti-lizzo, stabilit e funzionalit, ricchezza di contenuti, continuit disviluppo ed estrema semplicit duso, Ubuntu lancia la propriasfida. Ed da qui che il nostro manuale ha inizio.

    28 luglio 2008Riccardo Cavalieri

  • 1. LINUX

    1.1 Che cos Linux?1.2 Le distribuzioni Linux

    1.3 La struttura di un sistema Linux:Kernel, File system, Interfaccia utente

    1.4 Il File System Linux1.5 Interfacce utente: la Shell e il Desktop

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    1.1 CHE COS LINUX?Ancora oggi molti pensano a Linux come ad un sistema operativodi difficile installazione e utilizzo, un sistema per esperti, proba-bilmente potente e sicuro, ma da cui se possibile bene stare allalarga. Se mai questo stato vero, oggi certamente non lo pi.Attualmente numerose distribuzioni Linux sono sistemi operati-vi estremamente facili da installare e utilizzare, con interfaccecompletamente grafiche e ricche di funzionalit. Sono sistemicompleti, con i quali possibile navigare in Internet avendo unamaggiore sicurezza, scrivere, fare calcoli, giocare, utilizzare appli-cazioni audio/video, strumenti per la grafica e molto altro! Tuttoci insomma che chiediamo ad un sistema operativo moderno edefficiente, adatto per la casa o il lavoro dufficio.

    Sistemi GNU/LinuxQuando diciamo Linux in realt non intendiamo lintero sistemaoperativo. Linux ne per cos dire soltanto una parte, bench fonda-mentale. Linux il Kernel del sistema operativo: il nucleo centraleche controlla il funzionamento delle varie componenti del computer.Oltre alle caratteristiche tecniche che fanno di Linux un sistemaeccellente, due degli aspetti che lo hanno maggiormente contrad-distinto sono il fatto che sia liberamente distribuibile e Open Sour-ce: questultimo termine significa che il codice con cui stato pro-grammato aperto, pertanto liberamente consultabile da chiun-que desideri farlo.Oltre al Kernel, in questo caso Linux, ad un sistema operativocompleto servono diverse applicazioni di contorno. Per Linuxanche queste applicazioni sono state sviluppate sotto una partico-lare licenza per la libera fruizione e sono conosciute come utilitGNU. Sommando le due cose, sar quindi pi corretto definiretali sistemi operativi non soltanto Linux, bens GNU/Linux.

  • 24

    Per approfondire:http://it.wikipedia.org/wiki/GNU/Linuxhttp://it.wikipedia.org/wiki/Linuxhttp://it.wikipedia.org/wiki/GNUhttp://www.kernel.orghttp://www.gnu.org/home.it.html

    1.2 LE DISTRIBUZIONI LINUXChe cos una distribuzione Linux? Linus Torvald, il celebre creatoredi Linux, nel 1991 un giovane studente ventiduenne delluniversitdi Helsinki, quando la prima versione del proprio lavoro fu prontadecise di distribuirla sotto la particolare licenza GNU GPL della FreeSoftware Foundation. Cos facendo imponeva che il codice sorgenteda lui creato fosse aperto e liberamente disponibile a chiunque.Da allora il codice sorgente Linux continua ad essere sviluppato,cos come tutte quelle applicazioni di contorno denominate GNU,affinch il pacchetto GNU/Linux sia continuamente aggiornato,sempre pi efficiente e soprattutto liberamente fruibile.Nel tempo alcune organizzazioni, potendo gestire liberamente ilpacchetto GNU/Linux, hanno deciso di creare personali distribu-zioni di tale sistema, elaborando ad esempio particolari Desktop,aventi proprie caratteristiche grafiche, di funzionalit e di gestio-

    Tux, il pinguino disegnato da Larry Ewing

    nel 1996, mascotte del Kernel Linux.

    Il logo Gnu, simbolo del progetto GNU

    lanciato nel 1983 da Richard Stallman.

  • 25

    ne, o arricchendo il sistema operativo con una propria scelta diapplicazioni. Una distribuzione Linux quindi un sistema ope-rativo che ha come cuore il pacchetto GNU/Linux, ma che sicaratterizza per differenti Desktop, scelte grafiche, di funzionali-t, raccolte di programmi, sistemi di installazione o altro.Alcune di queste distribuzioni infine, conservando lo spirito origi-nario di Linux, sono rimaste completamente gratuite, altre sonodivenute commerciali.Ecco spiegata la nascita delle varie distribuzioni Linux, ed ecco per-ch un utente Linux ha fin dal principio molte pi possibilit discelta rispetto ad utenti di differenti sistemi operativi. Fra le tantedistribuzioni Linux disponibili, per efficienza e semplicit di uti-lizzo, noi abbiamo scelto la distribuzione completamente gratuitaUbuntu, ad oggi la distribuzione Linux pi diffusa nel mondo!

    In ordine sparso, alcune delle pi conosciute distribuzioni Linux: Mandriva, Suse,

    Ubuntu, Debian, Fedora, Gentoo, Slackware, Kubuntu. Vogliamo conoscerne

    altre? Visitiamo il sito www.distrowatch.com ed avremo una panoramica comple-

    ta delle distribuzioni Linux disponibili!

    I Desktop di Ubuntu, Kubuntu e Suse, tre delle migliori e pi diffuse distribuzio-

    ni Linux.

  • 26

    Per approfondire:http://it.wikipedia.org/wiki/GNU_General_Public_Licensehttp://www.gnu.org/licenses/gpl.htmlhttp://www.distrowatch.comhttp://distrowatch.com/table.php?distribution=debianhttp://distrowatch.com/table.php?distribution=ubuntu

    1.3 LA STRUTTURA DI UN SISTEMA LINUX: KERNEL, FILE SYSTEM, INTERFACCIA UTENTESe vero che esistono tante distribuzioni Linux, scegliere una dis-tribuzione piuttosto che unaltra significa dovere imparare ognivolta tutto dallinizio? La risposta certamente no. Se infatti lam-biente di superficie, il Desktop, pu essere differente da una dis-tribuzione allaltra, in realt le fondamenta sono sempre Linux.Ci significa, andando un po pi nello specifico, che tre impor-tanti elementi come il Kernel Linux, il file system e la shell,rispettivamente il cuore del sistema, la modalit di gestione deifile e la possibilit di impartire istruzioni al computer tramiteriga di comando, rimangono simili in ogni distribuzione.Per comprendere la strutturafondamentale di un ambienteLinux possiamo infatti sem-plificare il quadro in questomodo: al livello pi basso c ilKernel Linux, come detto inprecedenza il cuore del sistema.Ad un livello intermedio c ilfile system, elemento tramite ilquale vengono organizzati egestiti file e cartelle; ed al livel-lo pi alto c linterfaccia utente, elemento tramite il quale lu-tente pu gestire il proprio computer. Questultima, linterfaccia

  • 27

    utente, pu essere sostanzialmente di due tipi: una shell, un dis-positivo che consente di impartire ordini al proprio computer tra-mite semplice linea di comando, utilizzando pertanto la tastiera; molto potente e apprezzata soprattutto dagli utenti pi esperti.Oppure pu essere uninterfaccia di tipo grafico, un Desktop, inaltre parole la classica gestione a finestre del tutto simile al model-lo Windows, pertanto di ben pi intuitivo e facile utilizzo. Comprese quali sono alcune delle parti fondamentali di un siste-ma Linux, ora sappiamo perch un utente potr sperimentaresenza paura fra le varie distribuzioni: qualunque sia la scelta, lu-tente sar sempre certo di rimanere in un ambiente avente carat-teristiche ben definite.Alcune distribuzioni Linux saranno pi indicate per utenti esper-ti, altre, aventi una maggiore cura grafica o ricchezza di program-mi o dotate di GUI (interfacce grafiche che consentono di intera-gire con il computer pi facilmente, evitando ad esempio lusodella shell), saranno pi indicate per utenti cosiddetti Desktop.Grazie alla ricchezza di distribuzioni Linux e alla comprensione dialcuni concetti fondamentali che ne caratterizzano la struttura,lutente potr scegliere la distribuzione Linux che riterr pi ido-nea al proprio lavoro ed al proprio divertimento!

    Per approfondire:http://it.wikipedia.org/wiki/Sistema_operativohttp://it.wikipedia.org/wiki/GNU/Linuxhttp://it.wikipedia.org/wiki/File_systemhttp://it.wikipedia.org/wiki/Shell_(informatica)http://it.wikipedia.org/wiki/Interfaccia_grafica

    1.4 IL FILE SYSTEM LINUXBench possa apparire complicato, se vogliamo avvicinarci al

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    mondo Linux dobbiamo cominciare a familiarizzare con quelloche il file system Linux. Il file system una delle componentifondamentali di un sistema operativo moderno: si occupa infattidella gestione dei file, definendone tutti gli aspetti principali, dallastruttura e organizzazione, alle modalit di lettura e scrittura suivari sistemi di archiviazione (Hard disk, Cd-Rom, Floppy, memo-ria, etc). Il file system Linux , per la sua struttura, uno dei piapprezzati. un file system di tipo gerarchico, che ha comepunto dinizio la directory root /. La directory root compren-de sotto di s tutte le altre directory.Fra le varie directory di sistema (o cartelle di sistema), una delleprincipali certamente la cartella Home, allinterno della qualetroviamo la cartella dellutente, contenente tutti i file e le cartelleche lutente stesso ha creato (nel caso di un PC usato da pi uten-ti, la cartella Home ospiter le rispettive cartelle dei vari utenti).Un ultimo elemento piuttosto importante da ricordare che, nelfile system Linux, la struttura fondamentale delle cartelle di siste-ma non pu essere modificata. Lutente potr certamente aggiun-gere o modificare i propri file e le proprie cartelle, ma dovr insostanza mantenere intatta lorganizzazione fondamentale dellecartelle di sistema.

    Scopriamo alcune delle principali directory che compongono il File system Linux / (root) il punto dinizio dellintero file system. /boot: contiene i file di avvio del sistema. In Ubuntu Linux, adesempio, contiene la cartella Grub che gestisce, con il file menu.lst,la schermata di avvio. /home: contiene i file e le cartelle create dallutente. In genera-le, la sola cartella nella quale lutente pu scrivere liberamente.Per quasi tutte le altre cartelle servono permessi di super utente.

  • 29

    Questo un modo per conservare il sistemaintegro e sicuro. /etc: contiene i file per la configurazione delsistema. Molti di questi sono file testuali,modificabili dallutente con un semplice editordi testo, sebbene in modalit di super utente. /dev: contiene i file corrispondenti ai dis-positivi collegati al computer e altri file spe-ciali. Qui abbiamo ad esempio il floppy(/dev/fd0), lhard disk (/dev/hda), etc. /mnt: non tutte le periferiche sono vistecome sempre connesse al sistema, alcunesono per cos dire considerate temporanee evanno montate. In modo automatico, ocon il comando mount, possiamo ad esem-pio collegare una pen drive (chiavetta usb).Questa verr montata e gestita dal sistematramite la directory /mnt. /bin e /usr/bin: la prima contiene programmi di sistema, laseconda contiene programmi usati dallutente. /sbin e /usr/sbin: la prima contiene programmi di amministra-zione del sistema, la seconda contiene programmi usati dalluten-te per lamministrazione del sistema.

    Per approfondire:http://it.wikipedia.org/wiki/File_system

    1.5 INTERFACCE UTENTE: LA SHELL E IL DESKTOPPer gestire il proprio PC necessaria uninterfaccia utente. Linuxoffre sostanzialmente due tipi di interfacce utente: una di tipotestuale e una di tipo grafico, rispettivamente la shell e il Desktop.

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    ShellLinterfaccia di tipo testuale, la shell, un dispositivo che consen-te di impartire istruzioni al proprio computer tramite semplicelinea di comando: molto versatile e apprezzata soprattutto dagliutenti pi esperti. Con un esempio, immaginando di volere visua-lizzare il contenuto della directory boot, in un sistema Linux potre-mo aprire una shell e scrivere ls /boot e in un istante sar visualiz-zato il contenuto della directory richiesta!

    DesktopPer gestire il nostro PC, abbiamo anche la possibilit di utilizzareuninterfaccia di tipo grafico: il classico Desktop. Qui avremo lapi conosciuta gestione a finestre, del tutto simile al modello Win-dows. Ora, volendo nuovamente visualizzare il contenuto delladirectory boot da Desktop ed utilizzando esclusivamente il mouse,supponendo di utilizzare Ubuntu, potremo ad esempio aprire ilprogramma Nautilus cliccando sullicona Computer presente nelmenu Risorse (Nautilus un programma per la gestione di file ecartelle), e con pochi clic saremo in grado di visualizzare il conte-nuto della directory! Unultima cosa che dobbiamo ricordare chepur lavorando in ambiente Desktop, abbiamo comunque e sem-pre la possibilit di operare da shell. Utilizzando Ubuntu questo permesso grazie al Terminale, avviabile dal menu Applicazioni >Accessori > Terminale.

    Desktop Gnome o KDEI sistemi operativi Linux sono cos versatili che offrono perfino lascelta tra vari Desktop. I Desktop differiscono gli uni dagli altriper proprie visualizzazioni di finestre, menu, pulsanti, ma ancheper proprie raccolte di programmi e utility. I due Desktop pi uti-lizzati in ambiente Linux sono senza dubbio Gnome e Kde: cia-scuno avente la propria schiera di sostenitori. In questo manuale

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    tratteremo Ubuntu, sistema operativo con Desktop Gnome. Ma bene sapere che esiste lequivalente di Ubuntu con DesktopKde: il suo nome Kubuntu!

    La shell di Ubuntu Il Desktop Gnome di Ubuntu

    Per approfondire:http://it.wikipedia.org/wiki/Bashhttp://it.wikipedia.org/wiki/GNOMEhttp://it.wikipedia.org/wiki/KDE

  • 2. UBUNTU

    2.1 Perch abbiamo scelto Ubuntu2.2 Come e dove procurarsi Ubuntu

    2.3 Masterizziamo Ubuntu

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    2.1 PERCH ABBIAMO SCELTO UBUNTUUbuntu una giovane distribuzione Linux che in poco pi di dueanni dalla sua nascita, aprile 2004, divenuta la distribuzione piutilizzata a livello mondiale. Ma quali sono le ragioni di questostraordinario successo? Innanzitutto le fondamenta: Ubuntu basagran parte del proprio codice su Debian, una distribuzione Linuxstorica, stabile e molto versatile, che ha sempre goduto di un vastoconsenso. C per qualche altra ragione che ne spiega leccezio-nale ascesa. Ubuntu stata tra le prime distribuzioni a capirequanto fosse importante avvicinare anche utenti non esperti.Pur essendo un sistema Linux e possedendo tutti i vantaggi chene derivano, Ubuntu ha infatti curato la facilit dinstallazione,laspetto grafico del proprio Desktop, lestrema semplicit dusoin ogni sua parte e la ricchezza di programmi disponibili. Tutti iprogrammi inseriti, bene ricordare, sono Free o Open Source,ci significa liberamente utilizzabili, ed ognuno di essi in Ubunturisulta essere facilmente installabile. Oltre a questo, Ubuntu vanta aggiornamenti costanti, ed unanuova versione ogni sei mesi, mantenendosi cos sempre ai mas-simi livelli di innovazione. Infine, se questo ancora non bastasse,per spiegarne il successo non rimane che aggiungere che tutto ci assolutamente gratuito.

    UbuntuIn questo manuale tratteremo nel particolare di Ubuntu 8.04 LTSin edizione Desktop. una versione ideale per la navigazione inInternet, il lavoro dufficio, lo sviluppo di applicazioni, il diverti-mento e tanto altro! La sigla 8.04 indica la data di uscita, aprile2008, LTS indica invece che si tratta di una versione con suppor-to a lungo termine: 3 anni di aggiornamenti costanti per la ver-sione Desktop e 5 anni per la versione Server. Ubuntu 8.04 LTS pertanto una versione altamente affidabile, anche sotto il profilo

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    della sicurezza, e supportata per un lungo periodo dalla casamadre: specialmente per questultima ragione abbiamo deciso diutilizzarla come base per il nostro manuale.

    Requisiti minimi di sistema consigliati per linstallazione di Ubuntu

    Architetture supportate: Personal computer stan-dard (architettura x86); Computer AMD e Intel a64bit; Computer PowerPC e OpenPower/Power5;Computer basati su Sun UltraSPARC.

    Per approfondire:http://www.ubuntu-it.orghttp://www.ubuntu.comhttp://it.wikipedia.org/wiki/Ubuntu_Linux

    2.2 COME E DOVE PROCURARSI UBUNTUPer ottenere una versione di Ubuntu,ad esempio la Ubuntu 8.04 LTS edi-zione Desktop sulla quale si base que-sto manuale, possibile collegarsi al sito www.ubuntu-it.org e sce-gliere larea Ottenere Ubuntu. Da qui sar possibile accedere a

    Tipo RAM Spazio Hard Diskinstallazione necessario

    Desktop 320 3 gigabyte megabyte

    Server 320 3 gigabytemegabyte

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    una pagina che permette di scaricare in modo assolutamente gra-tuito tale versione o la versione di Ubuntu che desideriamo.Ricordiamo che oltre a selezionare la versione adatta al proprio PC(i386 per IBM-PC compatibili, AMD64 o Intel a 64bit), possibi-le selezionare il tipo di installazione che si desidera effettuare. Esisto-no infatti tre fondamentali edizioni: Desktop, Server e Alternate.

    Ubuntu in edizione DesktopLa versione Desktop la versione pi utilizzata ed quella su cui si basa il nostro manuale. Ha uninstalla-zione completamente grafica, facile e veloce da com-

    pletare, e d vita al classico sistema operativo in versione Desktop,ideale per la casa o lufficio.

    Ubuntu in edizione ServerLa versione Server, anche questa di facile installazionebench necessiti in una seconda fase di alcuneconfigurazioni per ottimizzare il sistema alle proprie

    necessit, invece utile se si vuole creare un PC atto a svolgereapplicazioni server quali ad esempio: web server, mail server, fileserver, print server o altro.

    Ubuntu in edizione Alternate disponibile anche un terzo tipo di installazione, la versioneAlternate. Questa versione ha uninstallazione grafico/testuale pispecifica, pi adatta pertanto ad utenti esperti o talvolta necessariaper aggirare problemi in fase di installazione non risolti con le altreversioni.

    Ottenere i Cd di UbuntuOltre ad effettuare il download della versione desiderata, possiamoottenere il Cd di Ubuntu via posta. Per farlo baster collegarsi al

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    sito www.ubuntu-it.org e scegliere ancora una volta larea Ottene-re Ubuntu. Da qui, compilando la richiesta a video, potremo deci-dere di farci inviare i Cd di Ubuntu per posta ordinaria. E tuttoquesto, ancora una volta, gratuitamente!

    Per approfondire:http://www.ubuntu.comhttp://www.ubuntu-it.orghttps://shipit.ubuntu.com

    2.3 MASTERIZZIAMO UBUNTUSe abbiamo scaricato da Internet una versione di Ubuntu, avremomolto probabilmente salvato sul nostro hard disk un file di tipo ISO.Questo file potrebbe chiamarsi ubuntu-8.04-desktop-i386.iso.Attenzione, a questo punto per creare il Cd di Ubuntu avviabile nonbaster masterizzare un semplice Cd Dati con allinterno il file scari-cato, cos facendo il Cd non si avvierebbe! Quello scaricato un fileISO, si dovr pertanto masterizzare questo file come immagine sul Cd!Operando in Microsoft Windows, possiamo fare in questo modo:inseriamo un Cd vergine nel masterizzatore e lanciamo il pro-gramma per masterizzare che normalmente utilizziamo, assicuran-doci che sia in grado di supportare copie ISO. Ora selezioniamolopzione Crea immagine o Masterizza ISO, selezioniamo il fileprecedentemente scaricato ed avviamo la masterizzazione.

    Dal sito www.ubuntu-it.org possibile sca-

    ricare Ubuntu nella versione desiderata.

    Il Cd di Ubuntu ordinabile gra-

    tuitamente via posta.

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    Masterizziamo con InfraRecorderMa se non avessimo un programma per masterizzare o il pro-gramma non fosse in grado di fare copie ISO? Niente paura,potremo usare InfraRecorder, un eccellente programma OpenSource, liberamente scaricabile dal sito http://infrarecorder.sour-ceforge.net. Una volta installato, andiamo nel menu Azioni >Scrivi immagine disco, infine indichiamo il percorso del file ISOprecedentemente scaricato. Al termine della masterizzazione avre-mo un Cd di Ubuntu perfettamente funzionante! Una notaimportante, per impostare la lingua desiderata, operiamo dalmenu Opzioni > Configurazione > Lingua.

    InfraRecorder un programma

    per masterizzare in grado di fare

    copie ISO, quindi ideale per

    masterizzare il file ISO di Ubun-

    tu scaricato dal sito ufficiale!

    Per approfondire:http://wiki.ubuntu-it.org/Hardware/DispositiviPartizioni/Maste-rizzareIsohttp://infrarecorder.sourceforge.net

  • 3. UBUNTU LIVE

    3.1 Cos una versione Live?3.2 Installiamo Ubuntu in versione Live

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    3.1 COS UNA VERSIONE LIVE?Alcune distribuzioniLinux, tra cui Ubuntu,possono essere utilizzateanche in versione Live,ma che cosa significa?La caratteristica fondamentale di un sistema operativo in versioneLive che non viene installato su disco fisso, ma viene eseguitodirettamente da Cd o Dvd e allocato temporaneamente in RAM.Questa modalit ha il vantaggio di non modificare in alcun modo ilcomputer sul quale viene lanciata: non venendo effettivamenteinstallato alcun file, una volta spento e riavviato, il PC non presen-ter infatti alcuna traccia del sistema operativo precedentementeeseguito. Un altro vantaggio immediato di una versione Live chein pochi minuti possibile avere un PC funzionante. Lanciare unaversione Live richiede infatti poco tempo e spesse volte nessuncomando particolare, e nei casi di crash improvvisi pu rappresen-tare una vera e propria salvezza per il recupero dei dati!Per molti aspetti una versione Live del sistema operativo assoluta-mente simile alla versione effettivamente installata su disco fisso: con-sente ad esempio di utilizzare i programmi forniti dal sistema, potre-mo quindi scrivere una lettera, usare un foglio di calcolo, navigare inInternet e molto altro, ad eccezione di alcune limitazioni. La velocitdel sistema operativo in versione Live infatti decisamente inferiorerispetto allo stesso sistema installato su hard disk, non potremo effet-tuare alcuni aggiornamenti da Internet del sistema e non avremo lapossibilit di effettuare particolari operazioni sui file che sarebberoinvece assolutamente consentite nella versione installata. Escluse que-ste limitazioni, la modalit Live un modo veloce e sicuro ad esem-pio per testare temporaneamente il sistema operativo sul propriocomputer prima di una installazione vera e propria o talvolta utileper eseguire alcune operazioni in situazioni di emergenza.

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    Per approfondire:http://it.linux.wikia.com/wiki/Linux_Live

    3.2 INSTALLIAMO UBUNTU IN VERSIONE LIVEVogliamo provare Ubuntu sul nostro computer ma siamo ancoraincerti se effettuare una vera e propria installazione su hard disk?Linstallazione Live quella che fa per noi!Dovendo avviare il nostro sistema operativo da Cd, la prima cosada fare assicurarsi che la sequenza di avvio, o sequenza di Boot,del nostro PC sia corretta. Dobbiamo pertanto accertarci che nel-lelenco delle periferiche di Boot il lettore Cd/Dvd del nostro PCsia elencato come primo dispositivo. Se non sappiamo bene comefare per visualizzare o modificare lordine di Boot, leggiamo ilcapitolo: 5.2.4 Cambiamo la sequenza di avvio del nostro PC.

    Modificata correttamente lasequenza di Boot, riavviamo ilcomputer con inserito il Cd diUbuntu e se tutto andato abuon fine, dopo pochi secondiapparir il menu iniziale.

    Premiamo il tasto [F2] e selezio-niamo la lingua Italiana, dopo diche selezioniamo la voce ProvaUbuntu senza modificare ilcomputer e premiamo [INVIO].In pochi minuti e senza dovere

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    effettuare altre operazioni, avremo un PC funzionante, con instal-lata la versione di Ubuntu in modalit Live!

    Nella prima immagine, il menu iniziale di Ubuntu tramite il qualeaccedere alla modalit Live scegliendo la voce Prova Ubuntu senzamodificare il computer. Nella seconda immagine, il Desktop diUbuntu in modalit Live.

    Per approfondire:http://it.linux.wikia.com/wiki/Linux_Live

  • 4. WUBI

    4.1 Wubi: installiamo Ubuntu da Windows

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    4.1 WUBI: INSTALLIAMO UBUNTU DA WINDOWSOltre alla installazione Live e alla installazione classica che vedre-mo in seguito, Ubuntu pu essere installato sul proprio PC tra-mite Wubi: un installer recente e rivoluzionario, ora supportatoufficialmente dal progetto Ubuntu. Wubi consente di installareUbuntu direttamente da Microsoft Windows e come un qualsia-si altro programma! Non sar necessario masterizzare alcun Cd,fare partizioni o preoccuparsi di salvare dati: prima di eseguire lin-stallazione sar sufficiente seguire alcuni semplici consigli pratici.

    Alcuni consigli prima di installare WubiPrima di procedere con linstallazione di Ubuntu tramite Wubi consigliabile effettuare alcune semplici operazioni. Innanzitutto necessario verificare che lunit disco sulla quale si effettuer lin-stallazione non sia compressa. Per verificarlo, andiamo sulliconaEsplora risorse (Windows XP) o Computer (Windows Vista) efacciamo clic con il tasto destro del mouse sullunit in cui si effet-tuer linstallazione. Clicchiamo ora su Propriet e, in caso sia pre-sente, rimuoviamo il segno di spunta dalla voce Comprimi unitper risparmiare spazio su disco. Fatto questo, agendo nella sche-da Strumenti, eseguiamo uno Scan Disk e successivamente unaDeframmentazione del disco sul quale si intender eseguire lin-stallazione. Queste operazioni sono necessarie per evitare proble-mi durante la successiva installazione di Wubi.

    Procurarsi Wubi e installarloChe cosa bisogna fare allora peravere Ubuntu Linux sul proprio PCtramite Wubi? Baster collegarsi alsito http://wubi-installer.org e scaricare Wubi cliccando sul botto-ne Download. Dopo pochi secondi sul nostro computer avremoun file chiamato, ad esempio, Wubi-8.04.1.exe. Bene, ora tutto

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    quello che rimane da fare un doppio clic sul file scari-cato per lanciare Wubi,inserire il nome e la passwordche vorremo utilizzare inUbuntu, indicare la letteradel disco sul quale effettuarelinstallazione e, come cisuggerisce il sito stesso diWubi, andare a prenderci un caff, perch al nostro ritorno Ubun-tu sar gi installato! Al riavvio del PC, troveremo infatti Ubuntu tralelenco dei sistemi operativi disponibili!

    Differenze tra Wubi e installazione classicaSe vero che Wubi ha diverse caratteristiche estremamente positi-ve tra cui la facilit dinstallazione e disinstallazione (potremoinfatti rimuovere Ubuntu come un qualunque altro programmaWindows!), c per una nota da rilevare. bene sapere che, conWubi, Ubuntu si installer sul file system di Microsoft Windows(FAT32 o NTFS), non utilizzando pertanto il proprio file systemLinux (ad esempio EXT3) con una penalizzazione in termini diprestazioni.

    Per approfondire:http://wubi-installer.orghttp://wiki.ubuntu-it.org/Installazione/Wubi

  • 5. INSTALLIAMO UBUNTU

    5.1 La procedura di installazione5.2 Prima dellinstallazione

    5.2.1 Salviamo una copia dei nostri dati su Cd o Dvd5.2.2 Facciamo spazio per Ubuntu

    5.2.3 Deframmentiamo lhard disk5.2.4 Cambiamo la sequenza di avvio del nostro PC

    5.3 Installazione5.3.1 Avvio dellinstallazione

    5.3.2 Impostazioni iniziali5.3.3 Modifica manuale delle partizioni

    5.3.4 Preparazione delle partizioni5.3.5 Impostazioni finali

    5.3.6 Fine dellinstallazione e riavvio con Grub!

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    5.1 LA PROCEDURA DI INSTALLAZIONEOra si comincia a fare sul serio: in questo capitolo vedremo final-mente come installare Ubuntu sul nostro PC! Lintera proceduranon complessa, ma necessario seguire alcune precauzioni primadi cominciare linstallazione vera e propria.Innanzitutto bene sapere che esistono infiniti tipi di installazio-ni: questo dipende sia dal PC sul quale viene effettuata linstalla-zione sia dalle personali scelte dellutente. Per queste ragioni, non possibile scrivere un manuale che ne ricopra lintera casistica, ma certamente possibile indicare una linea guida che si riferisca a uncaso pi o meno specifico. Ed ci che andremo a fare.Supponiamo che il nostro PC abbia un solo hard disk e che talehard disk ospiti Microsoft Windows. Potremo ugualmente instal-lare Ubuntu, avendo cos a disposizione entrambe i sistemi opera-tivi per decidere ad ogni avvio con quale sistema operativo lavora-re? La risposta s, ed proprio questo il caso che tratteremo.Per tutti coloro invece che possiedono un secondo hard disk oppu-re dispongono di un hard disk gi partizionato, o semplicementeintendono installare sul proprio PC unicamente Ubuntu, esclu-dendo pertanto Microsoft Windows o altri sistemi operativi, laprocedura dinstallazione ancora pi semplice e le pagine seguen-ti, pur non essendo specifiche, risultano facilmente adattabili.

    Dual boot con GRUB!Com possibile installare due sistemi operativi sullo stesso PC? Ecome fare ad avviarli? Con il termine dual boot (letteralmente: doppio avvio) si indica lapossibilit di scegliere, al momento dellavvio (boot), tra due o pisistemi operativi. Per poter scegliere quale sistema operativo avvia-re per necessario un boot loader. Fortunamente, Ubuntu stesso,nel caso sul nostro PC fosse gi presente un sistema operativo,provveder ad installare automaticamente il boot loader GRUB,

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    cosicch al momento del riavvio avremo un semplice menu testua-le che ci permetter la scelta tra i vari sistemi operativi installati!

    Per approfondire:http://it.wikipedia.org/wiki/Dual_boothttp://it.wikipedia.org/wiki/GRUB

    5.2 PRIMA DELLINSTALLAZIONENelle pagine che seguono abbiamo dedicato alcuni passaggi alla fasedi preinstallazione, nella quale eseguiremo sostanzialmente quattrooperazioni. Ipotizzando, come detto, di avere un PC con MicrosoftWindows, faremo innanzitutto una copia di tutti i nostri dati, met-tendoci cos al riparo da eventuali errori in fase di installazione.Successivamente, verificheremo quanto spazio sia disponibile sulnostro hard disk per la successiva installazione di Ubuntu e, sesar necessario, elimineremo qualche file.Come terza operazione, deframmenteremo lhard disk, predispo-nendolo alla futura partizione che faremo durante linstallazionedi Ubuntu.

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    Come quarta e ultima operazione, ci assicureremo infine che lasequenza di avvio del nostro PC abbia come prima unit il Cd o Dvd.Completate queste quattro operazioni di preinstallazione, passere-mo allinstallazione vera e propria.

    Pronti per iniziare?Come vedremo nelle pagine che seguono, una installazione di Ubun-tu in edizione Desktop si effettua in pochi passaggi e in appena mez-zora di tempo. Dopo di che, sul nostro PC avremo installato unsistema operativo completo ed efficiente! La sola parte in cui sarrichiesta una particolare attenzione relativa alleventuale partiziona-mento dellhard disk. Come detto in precedenza, noi abbiamo scel-to un caso specifico nel quale vi soltanto un hard disk sul quale gi installato Microsoft Windows: in questo caso il partizionamentodellhard disk indispensabile. Per molti altri casi, decisamente pisemplici da gestire, quanto scritto risulter facilmente adattabile, esar lutente stesso a scegliere la via migliore per le proprie necessit.

    Per approfondire:http://wiki.ubuntu-it.org/Installazione

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    5.2.1 SALVIAMO UNA COPIA DEI NOSTRI DATI SU CD O DVDSupponiamo di avere un computer nel quale sia presente un solo harddisk, non partizionato, in cui installato Microsoft Windows. In que-sto stesso hard disk, pur mantenendo Microsoft Windows, vogliamoinstallare Ubuntu. Cosa dobbiamo fare per cominciare? La prima cosada fare una copia di tutti i dati presenti nel nostro PC. Alcune ope-razioni che andremo a fare durante la successiva fase di installazione diUbuntu sono delicate, bene pertanto premunirsi al meglio.Esistono molti programmi per effettuare una copia dei propri datilavorando in Microsoft Windows, fra i tanti disponibili un eccel-lente programma per masterizzare InfraRecorder.InfraRecorder un programma Open Source, ed liberamentescaricabile dal sito http://infrarecorder.sourceforge.net.

    Masterizziamo i nostri dati con InfraRecorderUna volta scaricato e avviato, InfraRecorder si apre mostrandociimmediatamente la finestra di masterizzazione. La parte superioredella finestra mostra i file e le cartelle presenti sul nostro PC. Nellaparte inferiore della finestra invece raffigurato il Cd da masterizzare.Ora, operando con il mouse, trasciniamo dalla finestra superiore aquella inferiore tutti i file o le cartelle che desideriamo copiare,facendo attenzione a non superare lo spazio disponibile sul Cd. Terminata questa procedura, avviamo la masterizzazione dal menuAzioni > Scrivi la compila-tion > crea un CD, e atten-diamo la fine del processo!

    Con InfraRecorder possibilemasterizzare i nostri dati e met-terli al sicuro su Cd o Dvd!

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    Copie perfette dellhard diskE se volessimo creare copie perfette di interi dischi fissi o di sin-gole partizioni per ripristinare lintero sistema in caso di crash omal funzionamenti? DriveImage XML il software che fa per noi! assolutamente gratuito, semplice da utilizzare ed efficiente. Peraverlo: www.runtime.org.

    Per approfondire:http://it.wikipedia.org/wiki/Backuphttp://infrarecorder.sourceforge.nethttp://www.runtime.org

    5.2.2 FACCIAMO SPAZIO PER UBUNTUSe vogliamo installare Ubuntu, sempre ipotizzando di avere unsolo hard disk non partizionato nel quale sia gi installato Micro-soft Windows, dobbiamo essere certi di avere abbastanza spazio.Pur non richiedendo molte risorse, una installazione di Ubuntu,che comprenda anche un po di spazio di lavoro, richiede almeno5 GB di spazio libero sullhard disk.Andiamo allora in Esplora risorse (Windows XP) o Computer(Windows Vista), entrambi avviabili anche da tastiera con la com-binazione di tasti [Windows] + [E], selezioniamo con il tastodestro del mouse lunit nella quale installeremo Ubuntu, nelnostro caso C:, e selezioniamo la voce Propriet.In questa finestra possiamo renderci conto di quanto spazio siaoccupato e quanto invece sia lo spazio ancora disponibile. Nel casoin cui lo spazio disponibile sia poco, ad esempio inferiore ai 7 GB,saremo costretti ad eliminare qualche file. Attenzione natural-mente a non eliminare file di sistema o file che non conosciamo.Agiamo esclusivamente sui file e le cartelle che conosciamo benee delle quali possibilmente abbiamo gi fatto una copia. Per eli-

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    minare un file da Esplora risorse o Computer, baster selezionarlopremendo il tasto destro del mouse e successivamente selezionarela voce Elimina. Infine, cliccando sullicona del cestino con il tastodestro del mouse, potremo selezionare la voce Svuota cestino.

    Quanto spazio libero lasciare nellhard disk di Microsoft Windows?A prescindere dallo spazio che si deciso di dedicare ad Ubunturicordiamo che, affinch Windows rimanga efficiente, buonanorma lasciare almeno il 10% di spazio libero sullhard disk. Que-sto significa che, supponendo di avere un hard disk da 20 GB e con-siderando di dedicare 5 GB ad Ubuntu, sar bene non riempire lanostra partizione di hard disk dedicata a Windows oltre i 13 GB.

    E se avessimo un secondo hard disk?Se oltre a C: avessimo un secondo hard disk o comunque il nostrohard disk fosse gi partizionato in pi unit, ad esempio C: e D:?Allora sarebbe tutto pi facile! Basterebbe lasciare C: a MicrosoftWindows e ad esempio liberare completamente lo spazio su D:,unit nella quale si andrebbe ad installare Ubuntu, senza pi lanecessit di successivi partizionamenti!

    Esplora risorse: leccellente programma La finestra per verificare lo spazio

    per la gestione dei file in Windows XP. disponibile sul nostro hard disk.

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    Per approfondire:http://it.wikipedia.org/wiki/Hard_disk

    5.2.3 DEFRAMMENTIAMO LHARD DISKDopo avere fatto una copia dei dati presenti sul nostro PC ed esser-ci assicurati che vi sia abbastanza spazio disponibile per la futurainstallazione di Ubuntu, lultima operazione che eseguiamo allin-terno di Microsoft Windows la deframmentazione. Con questaoperazione si elimina la frammentazione dei file sullhard disk: inaltre parole, i file o porzioni di questi vengono fisicamente spo-stati sullhard disk e sistemati con maggiore ordine e metodo.Questa operazione assolutamente necessaria: oltre a migliorarele prestazioni di Microsoft Windows, ci utile per il successivopartizionamento dellhard disk.Per avviare la deframmentazione, andiamo in Esplora risorse (Win-dows XP) o Computer (Windows Vista), selezioniamo con il tastodestro del mouse lunit nella quale installeremo Ubuntu, nel nostrocaso C:, e selezioniamo la voce Propriet. Ora selezioniamo lafinestra Strumenti e premiamo il bottone Esegui Defrag. Cliccandoinfine sullopzione Deframmenta, il processo di deframmentazioneavr inizio. bene ricordare che fino a che la deframmentazione attiva assolutamente consigliato non eseguire altre operazioni.

    Deframmentare al meglio con JkDefrag GUIVogliamo un software specifico per la deframmentazione? JkDe-frag GUI un software gratuito, semplice da usare e straordina-riamente efficiente. Pu funzionare in background, quindi mentrelutente lavora; e oltre alla funzione di deframmentazione ingrado di cancellare file temporanei, ottimizzare il registro, elimi-nare la cache di Internet Explorer e molto altro!

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    Per approfondire:http://it.wikipedia.org/wiki/Deframmentazionehttp://en.wikipedia.org/wiki/JkDefrag

    5.2.4 CAMBIAMO LA SEQUENZA DI AVVIO DEL NOSTRO PCLinstallazione classica di Ubuntu si avvia da Cd. Non tutti i com-puter sono per predi-sposti per effettuare ilBoot, cio la sequenza diavvio, da Cd. Molti PCsono infatti impostati peravviare il sistema operati-vo direttamente dallharddisk, cosicch se noi inse-rissimo il Cd di Ubuntu e riavviassimo il PC, si avvierebbecomunque il sistema operativo gi presente, senza che il Cd diUbuntu da noi inserito venga tenuto in considerazione.

    Strumenti per la gestione dellhard disk

    in Microsoft Windows: ScanDisk,

    Deframmentazione e Backup.

    Il pannello per avviare la deframmenta-

    zione. Durante la procedura di defram-

    mentazione bene non eseguire altre

    operazioni.

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    Per modificare le impostazioni di avvio del nostro PC, o imposta-zioni di Boot, dovremo pertanto effettuare una piccola procedura.Riavviamo il PC e premiamo ripetutamente il tasto [CANC]oppure [F2] (in alcuni casi i tasti sono altri ed elencati a video osul manuale della scheda madre). Questa operazione ci consente diaccedere al BIOS del computer. Scorrendo le varie schermate delBIOS, cerchiamo quella in cui compaiono le opzioni di Boot.Generalmente troveremo scritte come Boot sequence o Bootoptions. Ora assicuriamoci semplicemente che nellordine diavvio Boot sequence il Cd/Dvd, nel quale al riavvio inserire-mo il Cd di Ubuntu, venga prima dellhard disk. Terminate leeventuali modifiche, salviamo le impostazioni e usciamo!

    Per approfondire:http://it.wikipedia.org/wiki/BIOShttp://it.wikipedia.org/wiki/Boot

    5.3 INSTALLAZIONESe abbiamo letto le parti riguardanti le fasi precedenti linstalla-zione di Ubuntu, e abbiamo impostato correttamente la sequenzadi Boot del nostro PC assicurandoci che il Cd/Dvd sia la prima

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    periferica dellelenco ad avviarsi, siamo davvero pronti per comin-ciare a installare Ubuntu Linux!

    5.3.1 AVVIO DELLINSTALLAZIONEInseriamo il Cd di Ubun-tu e riavviamo il PC.

    Dopo pochi secondi appa-rir un menu che elencaalcune voci: premiamo iltasto [F2] e selezioniamo lalingua Italiana. Ora sele-zioniamo lopzione InstallaUbuntu, quindi premiamoil tasto [INVIO]. Se tutto andato a buon fine, dopopochi secondi linstallazio-ne avr inizio!

    Le altre opzioni presenti nel menu iniziale sono decisamente menoutilizzate. Escludendo la prima opzione, Prova Ubuntu senzamodificare il computer, relativa allinstallazione Live gi trattata neicapitoli precedenti, lopzione Controlla difetti sul CD semplice-mente verifica che il Cd inserito non sia difettoso. La voce Test dellamemoria utilizzata per verificare se la Ram sia interamente rico-nosciuta dal sistema o se vi siano dei blocchi danneggiati: il tipo ditest effettuato il Mem86. Infine, lopzione Boot dal primo discorigido non tiene conto del Cd inserito e avvia il PC da hard disk.

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    Per approfondire:http://wiki.ubuntu-it.org/Installazione

    5.3.2 IMPOSTAZIONI INIZIALILinstallazione di Ubuntu, per essere completata, richiede davveropochi passaggi. Di seguito le prime tre finestre che ci si presenta-no e le relative impostazioni.

    BenvenutiNella finestra di benvenu-to, selezioniamo la linguaitaliana e premiamo Avan-ti. Di norma, le imposta-zioni preselezionate inquesta schermata risulta-no essere corrette, poichtengono conto della sceltadi lingua compiuta allav-vio dellinstallazione.

    UbicazioneOra impostiamo citt eorario e premiamo Avan-ti. Anche in questa scher-mata, di norma, le impo-stazioni preselezionaterisultano essere corrette.

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    Disposizione della tastieraSelezioniamo infine latastiera italiana e premia-mo Avanti. Anche in que-sta schermata, di norma, leimpostazioni preseleziona-te risultano essere corrette.

    5.3.3 MODIFICA MANUALE DELLE PARTIZIONIA seguito delle semplici scelte iniziali viste in precedenza, ora ha ini-zio la parte dinstallazione che richiede pi attenzione. Dobbiamoinfatti organizzare lo spazio su disco sul quale installare Ubuntu.Per fare ci, potremo utilizzare il Partizionamento Guidato, una viasemplice e sicura che strutturer in modo pressoch autonomo lospazio su disco nel quale installare Ubuntu. Nel caso fosse presenteun altro sistema operativo, ma avessimo un unico hard disk nonpartizionato, con un semplice cursore avremo la possibilit di deci-dere quanto spazio riservare al sistema operativo gi installato equanto ad Ubuntu, ed il gioco sarebbe fatto!Ma se volessimo un con-trollo ancora maggioresul partizionamento del-lhard disk? Scegliamoallora lopzione prepara-zione dello spazio sudisco Manuale, e pre-miamo Avanti!

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    Come detto in precedenza, esistono varie possibili installazioni. Inparte dipende dal computer sul quale si sta effettuando linstalla-zione, in parte dipende dalle personali scelte dellutente. Per que-ste ragioni, non possibile scrivere un manuale che ricopra linte-ra casistica.In queste pagine, immaginiamo uno dei casi pi frequenti. Suppo-niamo di avere un computer in cui sia presente un solo hard disk,non partizionato, in cui installato Microsoft Windows. Supponia-mo che lattuale file system sia NTFS, che il nostro hard disk sia di80Gb e che vi siano almeno 40Gb di spazio non utilizzato.Volendo comunque mantenere Microsoft Windows, dovremoridimensionare la partizione Windows esistente e nello spazio libe-rato creare le partizioni per Ubuntu. Nello specifico andremo adorganizzare il nostro spazio in questo modo:

    Partizione primaria con Windows XP, file system NTFS, di 40 GB Partizione primaria per Ubuntu di / (root), di 20 GB, (ospite-r il sistema operativo Ubuntu) Partizione logica per Ubuntu di swap, di 2GB, (memoria virtuale) Partizione logica per Ubuntu di /home, di 18 GB, (ospiter idati dellutente)

    Altre possibili configurazioni?Le configurazioni possibili non hanno limite. Vogliamo vedernealtre? Dalla configurazione precedentemente descritta potremo adesempio eliminare la partizione di /home, che verr cos gestitaallinterno della partizione di /root. E se volessimo una configura-zione pi complessa? Eccola! Oltre alla partizione primaria per Win-dows XP, creiamo una partizione primaria di /boot (della grandezzamassima di 512 MB) che conterr i file di avvio del sistema. Infinecreiamo una partizione estesa, allinterno della quale gestire le trepartizioni logiche: di / (root), di /home e di swap.

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    Per approfondire:http://wiki.ubuntu-it.org/PartizioniUbuntuhttp://it.wikipedia.org/wiki/Partizione_(informatica)http://it.wikipedia.org/wiki/File_system

    5.3.4 PREPARAZIONE DELLE PARTIZIONIPrima di procedere con la modifica effettiva delle partizioni beneessere certi di avere fatto, in precedenza, una copia di sicurezza deidati presenti sul nostro PC. Se siamo sicuri di quanto fatto in pre-cedenza, procediamo oltre! Nel nostro caso, disponendo di unasola unit disco non partizionata nella quale presente MicrosoftWindows, dovremo per prima cosa fare spazio ad Ubuntu. Perfarlo andiamo allora a ridimensionare la partizione Windows!

    Ridimensioniamo la partizione WindowsSelezioniamo la partizio-ne NTFS con il tastodestro del mouse e pre-miamo Modifica parti-zione. Ora digitiamo lanuova dimensione chevogliamo attribuire allapartizione Windows epremiamo OK. Lhard disk verr suddiviso in due parti: unarimarr dedicata a Windows, laltra sar spazio libero. In questospazio andremo a creare le partizioni per Ubuntu!

    Creiamo la partizione di / (root)Selezioniamo ora lo spazio libero con il tasto destro del mouse epremiamo Nuova partizione. Nella finestra relativa alla nuova par-tizione selezioniamo Primaria, decidiamo la dimensione, ad esem-

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    pio 20 GB, scegliamo EXT3 comefile system, indichiamo / (root)come punto di mount, infine pre-miamo OK. In pochi secondi laprima partizione sar definita!

    Creiamo la partizione di swapSelezioniamo nuovamente lo spaziolibero con il tasto destro del mouse epremiamo ancora una volta Nuovapartizione. Ora selezioniamo Logi-ca, impostiamo la dimensione a2GB e scegliamo lopzione Area diswap. Per questa opzione non necessario definire alcun punto dimount. Premiamo OK e anche questa partizione verr definita.

    Creiamo la partizione di /homeSelezioniamo infine lo spazio liberorimasto con il tasto destro del mousee premiamo per unultima voltaNuova partizione. Nella finestrarelativa alla nuova partizione selezio-niamo Logica, lasciamo la dimensio-ne proposta per utilizzare lintero spazio libero rimasto, scegliamoEXT3 come file system, indichiamo /home come punto di mounte premiamo OK. Anche lultima partizione stata definita!

    Situazione al termine delle operazioni:/dev/sda1 ntfs /media/sda1 :Windows/dev/sda2 ext3 / : Ubuntu (/)/dev/sda5 ext3 /home : Ubuntu (/home)/dev/sda6 swap : area di swap

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    Se tutto corretto, non ci resta che premere Avanti e passare allavideata successiva!

    5.3.5 IMPOSTAZIONI FINALISe siamo a questo punto dellinstallazione allora non ci resta chedefinire le ultime impostazioni. Procediamo!

    Informazioni personaliIn questa schermata sce-gliamo alcuni dei dati fon-damentali che utilizzere-mo successivamente inUbuntu. Per prima cosascriviamo il nostro nome esuccessivamente digitiamologin e password: questidati ci serviranno per acce-dere al nostro Desktop. Infine, diamo un nome al nostro PC. Quan-do abbiamo compilato tutti i campi richiesti, premiamo Avanti.

    Importare documenti e impostazioniTramite questa schermataabbiamo la possibilit diimportare documenti,bookmark, sfondi ed altro,da un sistema operativo gipresente sul nostro PC. Senon desideriamo importa-re nulla non selezioniamoalcun elemento e premiamo semplicemente Avanti.

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    Pronti per dare il via allinstallazione!Lultima schermata unriepilogo di quanto fattoin precedenza. Non cirimane altro da fare chepremere Installa e linstal-lazione effettiva del siste-ma avr finalmente inizio!

    5.3.6 FINE DELLINSTALLAZIONE E RIAVVIO CON GRUB!Riavviamo!Terminata linstallazione,premiamo Riavvia ora.Attendiamo che il compu-ter esegua alcune operazio-ni e quando appare la scrit-ta Please remove the discand press ENTER, estraia-mo il Cd dal lettore e pre-miamo il tasto [INVIO].Ubuntu installato e il PC pronto ad essere riavviato!

    Grub: il menu di avvioCompletata linstallazionee riavviato il sistema, ilnostro PC si ferma su unanuova schermata: checos? Quando installiamosullo stesso computerMicrosoft Windows e Ubuntu, il Boot loader predefinito diventa

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    Grub, ovvero il Boot loader di Ubuntu. Grazie a Grub potremo sce-gliere quale sistema operativo avviare, agendo semplicemente con lefrecce da tastiera ed il tasto [INVIO] per confermare la scelta! Peravviare Ubuntu selezioniamo la prima opzione e premiamo [INVIO]!

    Modifica Grub con qGrubeditorE se volessimo modificare qualche opzione del menu Grub, adesempio impostare come predefinito un certo sistema operativo,cambiarne il nome o inserire una password allavvio? Bench nonsia da consigliare agli utenti meno esperti, quando si sar presa piconfidenza con il sistema potremo usare il programma qGrubedi-tor e personalizzare il menu di avvio come meglio crediamo!

    Per approfondire:http://wiki.ubuntu-it.org/Grubhttp://en.wikipedia.org/wiki/GNU_GRUB

  • 6. IL DESKTOP DI UBUNTU

    6.1 La prima volta con Ubuntu: scopriamo il Desktop!6.2 I menu di Ubuntu: Applicazioni, Risorse e Sistema

    6.3 Personalizziamo il Desktop6.4 Nautilus: navighiamo tra file e cartelle

    6.5 Il Terminale: lavorare con la shell6.6 Il pannello Aggiungi/Rimuovi applicazioni6.7 Synaptic: il Gestore dei pacchetti software

    6.8 Il pannello Utenti e gruppi6.9 La prima cartella, il primo file e la gestione dei permessi

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    6.1 LA PRIMA VOLTA CON UBUNTU: SCOPRIAMO IL DESKTOP!Digitati nome utente e password siamo finalmente entrati nel Desk-top di Ubuntu! Il Desktop Gnome ha come caratteristica duebarre di sistema: una nella parte alta e una alla base dello schermo.La barra superiore ospita i menu Applicazioni (qui possiamo tro-vare alcuni dei programmi installati), Risorse (per accedere adocumenti e cartelle personali o di sistema) e Sistema (qui abbia-mo molte utility che ci consentono di personalizzare o ammini-strare il nostro sistema). Rimanendo nella barra superiore, trovia-mo licona del browser web Firefox, licona del client di posta Evo-lution, e licona della Guida di Ubuntu: una guida di semplice eveloce consultazione. Spostandoci allestrema destra della barrasuperiore, abbiamo larea di notifica. Qui verr ad esempio segna-lata la presenza di aggiornamenti di sistema o la presenza di retiwifi. Rimanendo in questarea, abbiamo licona per il controllo del

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    Volume, il Calendario, leventuale icona di Connessione a Inter-net ed infine il pulsante di Termina sessione.Nella barra inferiore, iniziando dallestrema sinistra, abbiamo lico-na che minimizza le eventuali finestre aperte mostrando immedia-tamente il Desktop. Passando invece allestrema destra abbiamo ledue icone che ci consentono di passare da un Desktop allaltro (inUbuntu un singolo utente pu lavorare contemporaneamente supi Desktop!) ed infine licona del Cestino. La barra inferiore, inol-tre, ospita di volta in volta le schede delle applicazioni aperte.

    Per approfondire:http://help.ubuntu-it.org/http://help.ubuntu-it.org/ubuntu804.html

    6.2 I MENU DI UBUNTU: APPLICAZIONI, RISORSE E SISTEMAIl menu del Desktop di Ubuntu, collocato nella barra superiore, suddiviso in tre categorie principali: Applicazioni, Risorse, Siste-ma. Ognuna di queste categorie ospita a sua volta altri menu eprogrammi: vediamoli!

    Il menu ApplicazioniIl menu Applicazioni mostra iprogrammi installati nel Desk-top. In questo menu abbiamole voci Accessori, Audio eVideo, Giochi, Grafica, Inter-net e Ufficio. da questomenu che possiamo avviareprogrammi per fare grafica,ascoltare musica o lavorare conapplicazioni per lufficio: le

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    applicazioni di OpenOffice.org ad esempio le troviamo nel menuUfficio. Lultima voce presente nel menu Applicazioni Aggiun-gi/Rimuovi: questa aprir un pannello grazie al quale potremo instal-lare o disinstallare con un semplice clic molto altro software!

    Il menu RisorseIl menu Risorse ci offre tutto quanto possa servire per la gestionedi file e cartelle, in locale o in rete. Le prime voci Cartella home,Scrivania, Documenti, Musica, Immagini, Video sono in real-t semplici cartelle alle quali si accede tramite il programma Nau-tilus. Scorrendo il menu, troviamo la voce Rete, utile allorch sidebbano gestire file in rete. La voce Connetti al server sar utileinvece per creare connessioni Ftp, SSH ed altre. Infine, abbiamole voci Cerca file e Documenti recenti, spesso indispensabili nellagestione quotidiana dei file.

    Il menu SistemaIl menu Sistema si divide fondamentalmente in due voci distinte:Preferenze e Amministrazione. Il menu Preferenze ricco di stru-menti per personalizzare il nostro sistema. Scorrendo alcune voci,abbiamo la possibilit di cambiare la Risoluzione schermo, impo-stare un nuovo Tema per il Desktop, abilitare nuove scorciatoie datastiera con la voce Tastiera e molto altro. Il menu Amministrazio-ne offre invece strumenti pi dediti alla gestione e amministrazionedel sistema: da qui ad esempio potremo installare software con ilGestore pacchetti Synaptic, creare e definire i permessi per unnuovo utente con Utenti e gruppi, verificare la funzionalit dellanostra rete con Strumenti di rete, avere un quadro completo delnostro sistema con Monitor di sistema e moltissime altre opzioni.

    Personalizzare i menu bene sapere che ognuno di questi menu personalizzabile. Se

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    infatti andiamo in Sistema > Pre-ferenze > Menu principale, avre-mo la possibilit di abilitare o di-sabilitare le voci che desideriamo,modificando la struttura dei menu.

    Per approfondire:http://help.ubuntu-it.org/8.04/ubuntu/user-guide/it/menubar.html

    6.3 PERSONALIZZIAMO IL DESKTOPUna delle caratteristiche pi sorprendenti del Desktop di Ubuntu la facilit con la quale pu essere personalizzato. Di seguito tresemplici operazioni per cominciare a prendere confidenza con ilsistema operativo, trasformando il nostro Desktop!

    Cambiamo lo sfondo del DesktopVogliamo cambiare lo sfondo delDesktop? Niente di pi facile!Premiamo semplicemente con iltasto destro del mouse sul Desk-top e selezioniamo Imposta sfon-do scrivania. Ora scegliamo lim-magine che desideriamo e in unistante avremo un nuovo fondale!Vogliamo come sfondo una nostra immagine? Premiamo il botto-ne Aggiungi e avremo la possibilit di inserire una immagine pre-levandola dal computer. La stessa operazione possibile eseguirlada Sistema > Preferenze > Aspetto > Sfondo.

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    Cambiamo il tema del DesktopVogliamo personalizzare icone,finestre e menu del nostro Desk-top? Andiamo in Sistema > Prefe-renze > Aspetto > Tema. Da quipotremo scegliere uno dei temi di-sponibili o creare un nuovo temacompletamente personalizzato! Irisultati sono stupefacenti ed evi-denziano la cura grafica riservata a ogni particolare. E se volessimoaltri temi? Non si pu che visitare www.gnome-look.org, una fontericchissima di temi, grafica ed effetti per il nostro Desktop!

    Trasciniamo alcune icone sul DesktopSe usiamo spesso unapplicazioneconverr portarne licona sul Desk-top. Dal menu relativo, selezionia-mo licona che desideriamo tenen-do premuto il pulsante sinistro delmouse e trasciniamola sul Desktopo su una delle due barre ai marginidello schermo. Tre applicazioni spesso utilizzate sono certamenteComputer presente nel menu Risorse, tramite il quale possiamonavigare tra file e cartelle; Terminale, la shell Linux, e infine Moni-tor di sistema, per vedere informazioni relative al nostro sistema,queste ultime due presenti nel menu Applicazioni > Accessori.

    Per approfondire:http://help.ubuntu-it.org/8.04/ubuntu/config-desktop/it/index.html

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    6.4 NAUTILUS: NAVIGHIAMO TRA FILE E CARTELLEPer navigare tra file e cartelle, Ubuntu ci offre un pro-gramma estremamente efficiente: Nautilus. Con Nau-tilus potremo vedere il contenuto del nostro hard disk,esaminare il contenuto di un Cd/Dvd, leggere e prele-vare file dalla nostra chiavetta usb e tanto altro! bene ricordare che gli ambienti Linux si fondano sulla sicurez-za, ed per questo che per molte delle cartelle o dei file che vedia-mo non abbiamo in realt limmediata possibilit di modifica.Spesso questo un privilegio riservato allamministratore del siste-ma. Argomento che al momento non trattiamo.

    NautilusPer avviare Nautilus andiamo inRisorse > Computer. Ora clicchia-mo due volte sullunit File system(una struttura ben organizzata dicartelle la maggior parte delle qualicontenenti specifici file di sistema).Ora clicchiamo due volte su Home:questa la cartella riservata agliutenti (se il PC fosse condiviso da due o pi utenti, nella cartellaHome avremmo due o pi cartelle, ciascuna nominata con ilnome del rispettivo utente).Clicchiamo infine sulla nostra cartella, nel nostro caso Utente.Bene! Questo il nostro spazio di lavoro. Ed qui, o sul Desktop,che andremo di volta in volta a salvare i nostri file e le nostre car-telle. Avremo le cartelle Documenti, Immagini, Musica e diversealtre! Ricordiamo infine che dal menu Risorse potremo accedere aNautilus anche cliccando su Cartella home, Scrivania, Documen-ti e via di seguito, semplicemente cartelle differenti da cui iniziarela navigazione.

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    Per approfondire:http://it.wikipedia.org/wiki/Nautilus_(programma)

    6.5 IL TERMINALE: LAVORARE CON LA SHELLOltre alle possibilit offerte dai menu grafici presentinel Desktop, i sistemi Linux sono conosciuti e apprez-zati per uno strumento potente ed estremamente ver-satile: la shell. La shell un ambiente di lavoro deriva-to dai sistemi Unix, questo significa oltre 30 anni di continuo svi-luppo, nella quale sono disponibili centinaia di comandi, specifici,veloci, funzionali e facilmente accessibili, tramite i quali lutentepu impartire ordini al computer in modalit testuale.

    Il TerminalePer accedere alla shell, in Ubuntuil Terminale, andiamo nel menuApplicazioni > Accessori > Ter-minale. Unalternativa premere[ALT] + [F2], e digitare gnome-terminal. Per ambienti Linux cisono tanti tipi di shell. In molti

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    sistemi, e Ubuntu fra questi, la shell impostata di default la shellBash: probabilmente la shell pi potente e versatile. Impariamo subito che ogni comando della shell ha una guida: baste-r infatti scrivere man nomedelcomando e premere [INVIO], perottenere immediatamente la descrizione del comando!

    La shell: funzioni di baseScopriamo alcune funzioniper lavorare al meglio allin-terno della shell! Innanzituttola shell case sensitive, cisignifica che interpreta diver-samente comandi scritti inmaiuscolo o minuscolo. Se ad esempio vogliamo la lista dei filepresenti sul Desktop digitiamo ls Scrivania, e non ls scrivania.Lavorando nella shell disponibile inoltre la modalit commandhistory. Ci significa che baster premere i tasti [Freccia in su] o[Freccia in gi] per avere i comandi scritti in precedenza, ed even-tualmente eseguirli nuovamente premendo il tasto [INVIO]. Infine, disponibile la funzione di autocompletamento. Ci significa chebaster scrivere la prima parte di un comando, premere il tasto[TAB], e il comando si autocompleter. Nel caso siano disponibilidiverse opzioni e pur premendo il tasto [TAB] non si ottengonorisultati, baster premere il tasto [TAB] due volte.

    Digitiamo i primi comandi!Accediamo al Terminale, Applicazioni > Accessori > Terminale, edigitiamo alcuni semplici comandi. Al termine di ogni comandopremiamo [INVIO].

    pwd (print working directory) Ci mostra la directory in cui siamo.

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    ls (list) Ci elenca file e cartelle della directory in cui siamo.

    cd Scrivania (change directory) Ci spostiamo nella directory Scrivania.

    mkdir corsi (make directory) Crea una directory di nome corsi.

    ls > lista Lelenco di file e cartelle viene scrittoallinterno del file lista.

    cp lista corsi/lista.copia (copy) Crea una copia di lista in Corsi, chiamata lista.copia.

    Per approfondire:http://it.wikipedia.org/wiki/Bashhttp://wiki.ubuntu-it.org/ComandiBasehttp://help.ubuntu-it.org/8.04/ubuntu/basic-commands/it/index.html

    6.6 IL PANNELLO AGGIUNGI/RIMUOVI APPLICAZIONIUbuntu un sistema operativo apprezzato da moltissimi utenti.Fra le ragioni del successo, vi certamente la ricchezza di softwa-re che Ubuntu mette a disposizione nel proprio Desktop, ma pro-babilmente ancora pi apprezzata la facilit con la quale possi-bile installarne altro!

    Il pannello Aggiungi/RimuoviUbuntu ci offre un pannello grazie al quale effettuare nuove instal-lazioni sar davvero semplicissimo. Per scoprirlo andiamo nelmenu Applicazioni > Aggiungi/Rimuovi.Il pannello Aggiungi/Rimuovi ci mostra una lista di applicazioniselezionate dal team di Ubuntu. Potremo scegliere programmi perfare grafica, per creare musica, per lufficio e molti altri! Supponiamodi volere installare un programma per masterizzare? Niente di pi

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    facile! Selezioniamo il menu Audio eVideo, spostiamoci nella colonna didestra e cerchiamo K3b, quindi spuntia-mo il piccolo quadrato corrispondente alprogramma. Ora clicchiamo Applicamodifiche e, quando richiesta, digitiamola nostra password. Dopo pochi istanti il sistema inizier a scaricare ilpacchetto da Internet e successivamente lo installer. Infine, potremoritrovare il programma installato nel menu suggerito: in questo casoApplicazioni > Audio e video > K3b! In modo analogo, avremmopotuto cercare il programma utilizzando la funzione Cerca.Ma se avessimo voluto disinstallare un programma? Dal pannelloAggiungi/Rimuovi cerchiamo il programma nella lista delle appli-cazioni e togliamo il segno di spunta dal quadrato corrisponden-te. Clicchiamo Applica modifiche e in pochi istanti lapplicazioneverr disinstallata!

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    I RepositoryUn aspetto importante del pannelloAggiungi/Rimuovi al quale spesso lu-tente meno esperto non fa caso la voceMostra. Questo breve menu si riferisceai repository di Ubuntu, le fonti in rete dalle quali prelevare soft-ware. Selezionando la voce Visualizzare tutte le applicazioni dis-ponibili, ci assicuriamo che sia visibile tutto il software prelevabi-le dai repository di Ubuntu.

    Per approfondire:http://help.ubuntu-it.org/8.04/ubuntu/add-applications/it/index.html

    6.7 SYNAPTIC: IL GESTORE DEI PACCHETTI SOFTWAREOltre al pannello Aggiungi/Rimuovi, per installare nuovi pro-grammi Ubuntu ci mette a disposizione il Gestore pacchettiSynaptic. Tramite Synaptic potremo cercare, installare o rimuove-re tutto il software che desideriamo. un applicativo estrema-mente efficiente, implementato in genere sulle distribuzioni deri-vate da Debian.

    Il gestore di pacchetti SynapticAndiamo nel menu Sistema > Amministrazione > Gestore pacchettiSynaptic, digitiamo la nostra password ed entriamo in Synaptic.Per installare nuovi programmi, clicchiamo su Cerca e scriviamo unaparola corrispondenteallapplicazione che sidesidera installare.Vogliamo installare ungioco di Golf? Scrivia-mo semplicemente

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    < golf >. Dallelenco comparso selezioniamo lapplicazione corretta,nel nostro caso Kolf, e facciamo clic su Marca per linstallazione. SeSynaptic ci informa che necessaria qualche libreria aggiuntiva clic-chiamo nuovamente Marca, ed infine clicchiamo Applica per avviarela procedura di installazione. Bene, in pochi secondi abbiamo effet-tuato la nostra prima installazione! Ora, non ci resta che andare nelmenu Applicazioni > Giochi e lanciare il nostro nuovo minigolf: Kolf!Ricordiamo che se non dovessimo trovare un software di cui sap-piamo per certa lesistenza, probabilmente dovremo abilitare i cor-retti repository da Sistema > Amministrazione > Sorgenti soft-ware. E per rimuovere unapplicazione installata? Da Synaptic,dopo averla cercata, baster selezionarla e fare clic su Marca per larimozione quindi applicare le modifiche!

    Installazioni da Terminale con apt-get install bene sapere che possiamo installare un programmaanche da shell. Questa modalit spesso la pi apprez-zata dagli utenti pi esperti. Apriamo il Terminale,Applicazioni > Accessori > Terminale, quindi, supponendo di vole-re installare un gioco di golf di cui per non ricordiamo il nome,

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    digitiamo quanto segue: apt-cache search golf, e premiamo[INVIO]. Dallelenco comparso, annotiamo il nome del gioco checi interessa. Ora per installarlo scriviamo: sudo apt-get install kolf epremiamo [INVIO]. (Sudo, superuser do, il comando che ci con-ferisce privilegi di super utente relativamente allazione che andiamoa compiere). Digitata la nostra password, il gioco verr scaricato daInternet, dopo di che avr inizio linstallazione! E se in futuro voles-simo rimuoverlo? Da Terminale, baster scrivere: sudo apt-getremove kolf, e il gioco verr disinstallato!

    Per approfondire:http://help.ubuntu-it.org/8.04/ubuntu/add-applications/it/index.html

    6.8 IL PANNELLO UTENTI E GRUPPIUna delle riconosciute potenzialit dei sistemi Linux la possibi-lit di gestire in modo ottimale il lavoro di pi utenti che condi-vidono lo stesso computer. Questo significa che ciascun utenteavr la possibilit di avere un proprio Desktop con una propriaconfigurazione e una propria gestione di file e cartelle, senza chequesto interferisca in alcun modo con il lavoro degli altri utenti.Fra i molti vantaggi che un ambiente Linux offre rispetto ad altrisistemi operativi, due sono assolutamente rilevanti: nonostantevengano creati pi utenti e quindi pi configurazioni Desktop, ilsistema operativo non subisce rallentamenti, le prestazioni riman-gono ai massimi livelli. Laltro aspetto significativo che un ipote-tico amministratore potrebbe assegnare differenti permessi ai diver-si utenti, permessi che gli utenti stessi potranno a loro volta attri-buire ai propri file e alle proprie cartelle, decidendo ad esempio seconsentirne o impedirne la lettura/scrittura ad altri.

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    Utenti e gruppiAndiamo in Sistema> Amministrazione >Utente e gruppi,quindi clicchiamo sulbottone Sblocca edinseriamo la nostrapassword. Ora possia-mo creare nuovi utenti!Supponiamo di avere un solo PC utilizzato da due persone: Mariae Riccardo. Lutente Maria gi stato creato al momento dellin-stallazione. Apprestiamoci allora a creare lutente Riccardo. Clic-chiamo sul bottone Aggiungi utente e nella scheda Account com-pletiamo i tre campi Nome utente, Password utente e Conferma pas-sword, quindi clicchiamo OK. In un istante lutente verr creato.Se abbiamo eseguito tutto correttamente, possiamo andare inRisorse > Computer, cliccare su File system ed entrare nella car-tella Home: qui vedremo le cartelle dei diversi utenti! Questosignifica che dora in avanti ogni utente avr la possibilit di effet-tuare il Login al sistema con il proprio nome utente e la propriapassword, e potr lavorare in un proprio personale Desktop!

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    Per approfondire:http://help.ubuntu-it.org/8.04/ubuntu/administrative/it/sudoers.html

    6.9 LA PRIMA CARTELLA, IL PRIMO FILE E LA GESTIONE DEI PERMESSISono varie le necessit di un utente che sta esplorando un nuovosistema operativo. Tra queste almeno tre sono piuttosto comuni:creare una propria cartella di lavoro, salvare un proprio file con qual-che nota scritta e se possibile rendere i propri documenti privati. Sequeste sono le nostre necessit, scopriamo come soddisfarle!

    La nostra prima CartellaPer creare una cartella che ospiti i nostri documenti,andiamo sul Desktop e premiamo con il tasto destrodel mouse: dallelenco che appare selezioniamo la voce Crea car-tella. In un istante, sul Desktop verr creata una cartella che potre-mo nominare e successivamente personalizzare. Premendo infatticon il tasto destro sulla cartella appena creata sar possibile sele-zionare Ridimensiona icona e agendo sui piccoli quadrati apparsipotremo modificarne le dimensioni! Vogliamo aggiungere un sim-bolo grafico che ne espliciti il contenuto? Ancora una volta tastodestro sulla cartella e selezioniamo Propriet > Simboli. Ora nonci resta che scegliere il simbolo grafico desiderato!

    Il nostro primo fileVogliamo scrivere qualche nota e salvare il nostroprimo file? Premiamo con il tasto destro del mousesul Desktop, o allinterno della cartella precedente-mente creata, e selezioniamo Crea documento > Fil