tutto lo shopping cool a portata di mano - mark up
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MARK UP Real estate
High Streetgiugno2014
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di Marina Bassi@marinambassigdo
OXFORD STREET
Tutto lo shopping cool a portata di manoÚ Non sarà più il tempo magico della Swinging London, ma da tempo Lon-dra è tornata prepotentemente un riferi-mento per lo shopping e le nuove formu-le distributive, spesso presenti in nuove aree. Ma, in un’agenda che comprenda l’area industriale dei vecchi dock rinno-vata, Camdem Market, i due shopping mall a firma Westfield, il centro com-merciale temporaneo Boxpark e quello classico Blue Water, non può mancare Oxford Street (che ha un sito su di sé!). Parliamo di una delle più famose hi-gh street non solo della Great London, ma sinonimo globale di un approccio al mercato nel quale convivono, in due chi-
Una delle vie più famose al mondo per gli acquisti, il sogno di molti retailer e brand, a conferma di un riconoscimento mondiale
lometri e mezzo, flagship e format tradi-zionali, proposte commerciali innovati-ve e classiche (spesso sotto le stesse in-segne); troviamo il non food e l’alimen-tare, soprattutto in chiave di ristorazio-ne, sia con catene sia come scelta stra-tegica dei department store. Certamente quest’ultima formula trova qui una del-le sue migliori espressioni: ce ne sono ben cinque in senso stretto (Selfridges, Marks&Spencer, proprio uno di fronte all’altro, John Lewis, House of Fraser e Debenhams a distanza di pochi pas-si), cui si aggiungono “megastore” a più piani non solo delle principali insegne di fast fashion, ma anche di firme del-
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PrimarkUn must per la capacità di declinare
ampiezza di offerta, stile, qualità accettabile e prezzo accessibile: tre
piani dagli accessori all’abbigliamento, dalla casa agli animali domestici, in un ambiente dispersivo che non dimentica
l’impulso. Vicino alle casse, dolciumi, calze, smalti ecc., per l’ultimo affare.
selfridgesOffrire esperienza e prodotti (spesso in esclusiva): questa la cifra dell’insegna, sempre alla ricerca di originalità. Come altro definire la mostra sugli skateboard d’autore, il Festival dell’immaginazione
o la settimana dedicata alla Bellezza ora on stage con spazi creati ad hoc?
topshopsul marciapiede opposto a Primark,
topshop, con il suo focus sui nuovi trend della moda e le ultime firme imperdibili.
l’ambiente è rarefatto, le strutture servono a mettere in mostra i capi,
pochi, abbinati con logiche total look per proporre uno stile da ultimo grido.
lo sport, da Asics (che ha aperto il suo flagship tecnologico), ad Adidas, per ar-rivare a Nike che con Nike Town (al mo-mento in fase di ristrutturazione) vuo-le esprimere al massimo i suoi valori di brand. Grandi protagoniste rimangono le insegne fast-fashion, sia con flagship (Uniqlo, presente anche con un secon-do store, Primark, Urban Outfitters), sia con superfici in linea con le tradizio-ni dell’insegna, a volte giocate su gran-di metrature (H&M, TopShop, Forever 21, Next, Zara ecc.), a volte con diver-se insegne di Gruppo (Massimo Dutti, Pull&Bear, Berska) a dimostrare la pro-pria forza d’impatto. Ù
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