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Osservatorio prov.le per il Turismogianfranco betta Forum Riva del Garda 11 e 12 maggio 2007

Turismo (rurale) di qualità in Trentino


Associazione Città del vinoForum 11 – 12 maggio 2007

Gli Stati Generali del Turismo del Vino e delle Strade del Vino

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Introduzione. Punti affrontati

1. Il turismo in Trentino e la sua competitività nell’arco alpino

2. Turismo rurale. Risultati di alcune indagini

3. Eventi enogastronomici

4. Qualità per competere. Una piattaforma per la qualità rurale

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Vantaggi competitiviAmbiente e montagna: l’elevata percezione che gli italiani

hanno del Trentino come destinazione montanaLa notorietà, il marchio

Un’esperienza promozionale maturata per integrare identità, immagine, percezione della destinazione

(immagine consistente e coerente con la sua identità):Dal marketing turistico al marketing territoriale:

turismo, agricoltura, cultura e artigianato

La posizione geografica

Pluralità di prodotti turistici

Standard di sicurezza anche per i turisti

Prevalente motivazione di vacanza: riposo natura ambiente Moderato interesse vacanza attiva

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Rilassare la mente, lo spirito

Provare un po’di tutto

Vivere l’avventura

Scoprire epraticare sport

Far visita/rivedere persone care

Rigenerare il corpo

Vivere il piacere della natura

Scoprire nuove culture

Stare insieme con tutti i membri della

propria famiglia

“La gente che parte per una vacanza/viaggio ha alcune aspettative/desideri. In generale, secondo lei una vacanza è soprattutto il piacere di…?”

I visitatori del Trentino sono relativamente interessati più a valorizzare la dimensione corporea che quella mentale, in un contesto familiare

MOBILITA’ TURISTICA MONTAGNA TRENTINO

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SOGGIORNI IN TRENTINO

“ Qual è il principale motivo per cui ha scelto questa destinazione…?”

Bellezza paesaggio

Disponibilità/possesso casa

Riposo/relax

Piace il clima

Comoda da raggiungere

Buon “value for money”

Visite culturali

Opportunità divertimento

Piacere di fare il bagno

Adatta ai miei bambini

Motivi enogastronomici

Vacanza benessere

Escursioni/trekking

Vacanza con sport di frequente

Motivi di salute

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(base: soggiorni della durata di almeno 7 giorni)

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ESTATE

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INVERNO

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(base: ciascun target)

Vanta un patrimonio storico,artistico fra i più notevoli

È rinomata per l'artigianato

Regione autentica,che ha saputo conservare le tradiz.

La gente del posto è ospitale e cordiale

Offerta di prodotti tipici molto ricca e ben valorizzata

Si mangia bene

Sembra di essere all'estero/atmosfera non italiana

È l'ideale per lo sci

Le località sono curatissime

Fa pensare a luoghi incontaminati, di rara bellezza

Raggiungere altre mete non montane di interesse

Frequentata da persone mature ed anziani in estate

È un pò spenta in estate

È un pò decaduta nel tempo

Il clima in inverno è molto freddo

Le sue montagne sono impervie, dure

Per niente d’accordo 1 2 3 4 5 Molto d’accordo

MOB. TURISTICA

MONTAGNA

TRENTINO

Trad

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Titolo-Tahoma bold 11pt, Name-Tahoma italic 10pt 00. Mese 0000Custom ResearchGfK EURISKO Novembre 2006Custom Research

INTERESSE VERSO ATTIVITA’ DA SVOLGERE DURANTE LE VACANZE IN MONTAGNA IN INVERNO “Dom.8. Le leggo una serie di attività che si possono fare in montagna in inverno. Per ciascuna mi dica quanto le interessa.”

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Vacanzieri 18-54 anni

Vacanzieri 18-54 anni propensi ad andare in Trentino

DISCOTECA/VITA SERALE

PARTECIPARE/ASSISTERE AD EVENTI SPORTIVI

ANIMAZIONE PER BAMBINI

ITINERARI ENOGASTRONOMICI

NUOTO/BAGNO IN PISCINA

TRATTAMENTI BELLEZZA/CURA CORPO IN HOTEL

FARE SHOPPING

PASSEGGIATA CON RACCHETTE DA NEVE

SNOWBOARD/FREESTYLE

SCI DI FONDO

SCI DISCESA

VISITE DI INTERESSE ARTISTICO, CULTURALE

ESCURSIONI NATURALISTICHE, CAMMINATE SU NEVE

Valori percentuali

Regione Trentino: le vacanze invernali in montagna

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Importanza ed evoluzione

Quasi 4,5 milioni di arrivi (+24% dal ’95)ca. un terzo alloggi privati e seconde case

Oltre 29 milioni di presenze (+2,2% dal ’95)ca. la metà alloggi privati e seconde case

Alberghi e complementare certificato crescono di più

8% del Pil provinciale il settore ricettivo e ristorazione18% tenuto conto di effetti diretti e indotti (ca. 8% inverno e 10% estate)

Crescente miglioramento saldi valutari per consumi turistici

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Caratteristiche

Alta fedeltà della domanda (dall’83% dei rifugi al 60% hotel benessere)

Prevalente turismo individuale “fai da te” con peso contenuto intermediato (ma in crescita)

Rispetto all’arco alpinoIntensità turistica medio altaDensità ricettiva elevataDimensione media alberghi medio altaBassa apertura internazionale (poco più di un terzo gli stranieri)Bassa performance economica (evoluzione pernottamenti, tasso occupazione strutture, potenziale economico)Alta componente extralberghiera

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Qualità per competere

Qualità dell’impresa → assenza di difetti in produzione e gestione

Qualità del prodotto/servizio → conforme a standard

Qualità per il cliente → soddisfazione di bisogni e aspettative

Qualità di un territorio

Qualità prestazionale e certificataQualità emozionale

Integrazione tra imprese e di prodotti

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Soddisfazione per il personale

Soddisfazione del cliente più elevata:

dove opera personale specializzato (parchi, terme…)

c’è maggiore empatia (rapporto diretto e familiare) (B&B, agritur)

dove non ci sono aspettative elevate (camping, rifugi…)

La struttura familiare sopperisce ad eventuali carenze

Aspettative alte e soddisfazione complessivamente positiva

Per fare qualità la risorsa umana è centrale

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Qualità, fabbisogni formativi e competenze

Formazione: buone risposte per figure esecutive e manageriali(in basso e in alto)

Carenza di offerte per quadri intermedi (assenza Istituti tecnici)

Come il “sistema” si occupa di nuove competenze?Qualità dell’ospitalità, dei servizi, del rispetto ambientale

Integrazione e collaborazioni tra turismo e altri settori per una migliore valorizzazione e comunicazione del territorio

Competenze gestionali e manageriali(non lavorare “solo con il cuore”)

Saper dialogare con l’intermediato

Selezionare e formare il personale

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Conclusioni

Tenuta Trentino turistico

Quantità versus Qualità,aziendale e di territorio

Il personale è il fattore centrale di qualità

Necessario un approccio di sistema alla risorsa umanae non solo alla vacanza e al prodotto turistico

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Agritur, B&B e turismo rurale. Alcune ricerche

Turismo rurale = turismo con l’animaper la domanda: la disponibilità ad un incontro e ad uno

scambio con le persone che vivono e lavorano in un territorio

per l’offerta: la disponibilità a prendere per mano il turista affinché si realizzi questo incontro e scambio

nel turismo rurale intrecciati l’ambiente naturale e agricolo e l’attività, e la cultura, soprattutto materiale, di un territorio, inteso come fattore fondamentale di produzione ma anche per i suoi aspetti culturali e ambientali

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Agritur,B&B e turismo rurale. Alcune ricerche

175 agritur con alloggio, 1.700 posti letto (11 in media)

107 B&B, circa 500 posti letto – 0,1% pl TN

0,4% posti letto e sul totale arrivi gli agritur

0,1% posti letto e sul totale arrivi i B&B

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diverse tipologie di agritur

modalità di gestione differenziate: approcci spontanei e approcci proattivi

orientamento al prodotto o orientamento al mercato? (l’esempio dei siti)

le difficoltà maggiori sono ravvisate nel riuscire a garantire un equilibrio fra lavoro agricolo, lavoro familiare, esigenze dell’ospite, redditività

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target con un buon livello di istruzione (43% degli intervistati possiede un diploma di scuola media superiore e il 30% una laurea). (nei B&B 47% di laureati e un 32% di diplomati)

36% insegnanti o impiegati; 28% imprenditore, lavoratore autonomo, libero professionista; 11% operai

conosce abbastanza bene l’agriturismo (il 48% ha già soggiornato in altri agritur nell’ultimo biennio; per l’82% agritur azienda agricola; 96% è per un confort essenziale)

30% ospiti sono primini (34% nei B&B)

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Agritur,B&B e turismo rurale. Alcune ricerchel’agriturista (o turista rurale) consapevole (informati

sulle caratteristiche e peculiarità di questa proposta), livello di istruzione superiore alla media: 35% degli ospiti intervistati

l’agriturista (o turista rurale) curioso o conquistabile (desiderio di sperimentare una soluzione ricettiva diversa); interessato alla ristorazione tipica e all’acquisto di prodotti tipici e tradizionali): il 10% degli ospiti

l’agriturista (o turista rurale) per caso (sceglie l’offerta agrituristica come ripiego e per costi contenuti): poco più della metà degli ospiti

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scelta vacanza in Trentino: bisogno di natura (44%; B&B 37%). Al secondo posto l’esigenza di riposo e relax (28%, B&B 22%). Altre motivazioni decisamente più contenute: godere di opportunità enogastronomiche, al 7%; conoscere il modo di vivere e le tradizioni di una comunità solo il 6% (il 14% per l’agriturista consapevole)

solo il 35% (l’agriturista consapevole arriva al 39%) assegna una qualche importanza alla partecipazione attiva in azienda: conta l’aspetto emozionale, l’approccio estetizzante, al massimo il vedere, ma molto meno la condivisione e la partecipazione attiva con i locali

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Turismo rurale. Importanza e soddisfazione

indifferenza: partecipazione alla vita aziendale, servizi collaterali

moderata soddisfazione: informazioni

soddisfazione piena: contesto ambientale, edificio ed arredo, degustazioni prodotti aziendali, politiche sostenibili, prezzi

entusiasmo: personale

il 94% consiglierebbe l’agritur a parenti e amici (93% per i B&B, dove la maggiore soddisfazione è espressa per accoglienza e rapporto con l’ospite, con 90% digiudizi ottimi)

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turisti evoluti (la cosiddetta terza generazione), turisti che non si accontentano più di vedere, conoscere, emozionarsi, ma desiderano anche sperimentare in prima persona e condividere esperienze e pratiche di vita dei residenti

le ricerche ci dicono però che l’ospite cerca soprattutto: semplicità, tranquillità, informalità, libertà e flessibilità. Pur apprezzando nel contempo anche le peculiarità e novità di un territorio e la dimensione paese per un rapporto cordiale e amichevole

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Eventi enogastronomici. Obiettivi

1. cogliere la capacità attrattiva di un evento enoagastronomico

2. delineare la figura del turista enogastronomico

3. capire il grado di conoscenza di alcuni prodotti locali

Un campione casuale di 481 partecipanti a 15 eventi enogastronomici dalla primavera al tardo autunno 2005

in Trentino

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Eventi enogastronomici. Partecipanti

1. Quasi 60% tra gli intervistati provenienti da fuori provincia (è attrattivo!)

2. 44% turisti e 15% escursionisti

3. Tra tutti i turisti ed escursionisti

• 25% Turista enogastronomo ed escursionista enogastronomo doc

• 36% Interessato alla gastronomia

• 39% Altro

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Eventi enogastronomici. Preferenze

1. Ai primi posti la possibilità di acquistare e degustare prodotti locali e tipici

2. netta preferenza per la ristorazione di qualità

3. tutti i turisti enogastronomi sono orientati sulla ristorazione oltre che di qualità anche espressione del territorio

4. un coinvolgimento misurato per partecipazione attiva alla vita aziendale o alla partecipazione a laboratori

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Eventi enogastronomici. Preferenze

1. interessati ad abbinare opportunità di natura culturale

2. possibilità di praticare una moderata attività sportiva

3. Quello che accomuna il turista enogastronomo alle altre categorie di turisti è la ricerca di riposo e relax in un ambiente naturale

4. Le opportunità enogastronomiche come motivo di frequentazione del Trentino raccolgono quasi il 30% di risposte (contro il 54% di riposo e relax), la percentuale più elevata tra i tanti segmenti di vacanzieri (ad esempio 4% vacanzieri estivi, 12% vacanzieri natura; 13% agrituristi; 5% rifugisti…solo0,4% i curisti termali)

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Eventi enogastronomici. Profilo

1. privilegia gli short break

2. si muove preferibilmente in coppia

3. non è più giovanissimo (43 anni di media)

4. Poco meno della metà sono laureati

5. Soggiornano di preferenza negli alberghi

6. tendenzialmente meno fedele

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Eventi enogastronomici.Conoscenza prodotti

1. Carni e salumi: speck, lucanica, mortandela

2. Formaggi: puzzone, trentingrana, tosela

3. Vini: teroldego, marzemino, mueller thurgau

4. Ortofrutta: mela, piccoli frutti, patate

5. Piatti della cucina trentina: canederli, polenta, strangolapreti

Mancata menzione dello spumante metodo classico Trento doc

(ma anche del pinot grigio…)

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Eventi enogastronomici. Conclusioni1. Gli eventi enogastronomici permettono di intercettare

un pubblico di appassionati

2. Funzionano da catalizzatori di interesse ma soprattutto da complemento rispetto alla complessiva offerta turistica di un territorio come il Trentino

3. Chi frequenta la montagna (viene soprattutto da NO e NE) è più attento della media degli italiani all’enogastronomia; e gli enogastronomi della montagna hanno titolo di studio e reddito ancora più alti della media già alta dei vacanzieri montani

4. Importanza di ristoranti e strutture ricettive come veicoli di informazioni sui prodotti del territorio

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Linee Guida politica turistica

Linee guida per lapolitica turistica provinciale

1. Cultura turisticaParole chiave: 2. Autenticità

3. Qualità4. Integrazione

5. Sostenibilità

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Coordinamento Provinciale Turismo• accoglienza calorosa e professionale, non improvvisata

• cura e attenzione per l’ospite• tipicità, autenticità, tranquillità, originalità, atmosfera e

personalizzazione delle strutture • flessibilità, informalità, libertà, benessere e confort per il

turista• informazione e formazione attiva per l’ospite, servizi all’ospite

• contatto ed ascolto costante con il cliente attraverso un continuo monitoraggio del suo grado di soddisfazione

(principio di miglioramento continuo della qualità) • rete fra gestori e con altri operatori economici

• sostenibilità economica, ecologica e socioculturale• degustazione e utilizzo di prodotti tipici ed enogastronomici di

qualità• formazione sia dei gestori e dei dipendenti per un turismo

rurale di qualità

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I B&B di qualità

Creazione di un Club di prodottoClub di prodotto con la Carta dell’Ospitalità Familiare

Adesione volontaria

Impegni gestionali e strutturali

da aprile 2005 Associazione B&B di qualità in Trentino

57aderenti (maggio 2007)

Marchio

www.trentinobedandbreakfast.it/

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Q Ospitalità rurale e familiare

• Q come qualità delle strutture ricettive, interna, esterna e dei servizi erogati

• Q come qualità dei gestori

Strutture coinvolte: Agritur, B&B di qualità, affittacamere, piccoli alberghi, rifugi escursionistici

Requisiti fondamentali: gestione familiare, contesto naturale/rurale, piccola dimensione

Area intervento: accoglienza e attenzione al cliente, personalizzazione struttura, servizi, sostenibilità (diversamente

declinata), formazione continua, Ict

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