tribunale civile di brescia sezione fallimentare · europeo, per i produttori locali, risulti...
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Ing. Gabriele Pellerino Via Aquileia n. 3/B Iscriz. Ordine Ingegneri Brescia n. 4294 25126 Brescia C. F. PLLGRL74P04B157V Cell. 339 7572975 P. IVA 02609920984 E-mail: [email protected]
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Relazione di stima dei beni mobili dell’azienda COMLUBE s.r.l. in liquidazione
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TRIBUNALE CIVILE DI BRESCIA
SEZIONE FALLIMENTARE
Relazione peritale di stima
Fallimento n.: 87/2012
G.I.: Dott. Stefano Rosa
Curatore: Rag. Gianpaolo Magnini
Ditta: COMLUBE s.r.l.
1. Premessa
In data 10/04/2012 il Tribunale di Brescia dichiarava il fallimento della società COMLUBE s.r.l.
nominando Giudice Delegato il Dott. Stefano Rosa e Curatore il Rag. Gianpaolo Magnini.
In data 07/05/2012 il Curatore, ai sensi degli artt. 25, 104 bis e 107 L.F., designava il sottoscritto
ing. Gabriele Pellerino stimatore dei beni mobili della società fallita ai fini di identificare il valore
tecnico di cessione in ottica di vendita fallimentare, tenuto conto delle attuali condizioni dei
suddetti beni e delle condizioni di mercato.
Il sottoscritto Ing. Gabriele Pellerino, nato a Brescia il 04/09/1974 con studio in Brescia, via
Aquileia, 3/B, iscritto all’Ordine degli Ingegneri di Brescia al n. A 4294, accettava formalmente
l’incarico propostogli.
Lo scrivente, raccolti i necessari elementi di giudizio, effettuati per quanto possibile gli opportuni
controlli e riscontri, espone di seguito i risultati a cui è pervenuto.
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2. Azienda oggetto di valutazione, cenni storici
La ditta Comlube s.r.l., fondata nel 1972, nasce con la produzione di una gamma completa di
lubrificanti per il settore industriale, commerciale e agricolo, ponendosi tra le migliori aziende
nazionali con lubrificanti di tecnologia avanzata e rispettosi dell'ambiente. Si è poi
immediatamente qualificata, in particolar modo con oli speciali destinati al particolare settore
delle lavorazioni dei metalli come lo stampaggio a caldo e a freddo, la laminazione, la trafilatura, la
pressofusione e lo spoglio nelle lavorazioni meccaniche.
Nel 1990 è stato realizzato un impianto chimico, nell'ambito della politica energetica della
Comunità Europea, avviando la produzione di biodiesel quale combustibile ecologico da biomassa
a basso impatto ambientale, da impiegarsi nei motori ed nelle caldaie in alternativa al gasolio
minerale.
Nel 1994 l'azienda ha attuato una struttura organizzativa ed un Sistema Qualità Aziendale,
coerente con la normativa internazionale UNI-EN-ISO 9002, con l'obiettivo di raggiungere la
completa soddisfazione del Cliente.
La Comlube s.r.l. ha quindi ottenuto dalla Det Norske Veritas, uno dei più qualificati Enti di
certificazione a livello mondiale, accreditato dal Sincert, la certificazione di qualità MR SQ 1635-lT
secondo la normativa citata.
Come prevede la succitata Norma, tutta la struttura aziendale è stata coinvolta in un'opera di
formazione orientata alla qualità e ricerca del miglioramento, per dare ai clienti certezza di
massima collaborazione, disponibilità, assistenza, affidabilità del prodotto e del servizio.
Nel marzo 2006, Comlube s.r.l. entra a far parte del gruppo Bionor Holding, primaria società
spagnola, specializzata nella produzione di biodiesel, partecipata dalla società CIE Automotive.
Contestualmente, Comlube cede il ramo lubrificanti alla società Nova Stilmoil S.p.A. per focalizzarsi
esclusivamente sulla produzione del biodiesel.
In seguito a questa acquisizione, ed alla ferma volontà di imporre Comlube s.r.l. come realtà
italiana nella produzione di biodiesel, sono stati avviati degli investimenti per l'incremento della
capacità produttiva che hanno comportato la costruzione di serbatoi di stoccaggio che
consentissero:
o maggiore flessibilità con l'utilizzo di differenti materie prime;
o possibilità acquisto quantitativi maggiori a miglior prezzo;
o possibilità di acquisto in momenti strategici;
o possibilità di lavorare in momenti di fermo (sciopero autotrasporti, ecc...)
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A fronte degli investimenti effettuati (i più importanti risalgono all’anno 2007), però, la situazione,
da florida che era, comincia a cambiare e, nel giro di pochi anni, l’azienda è costretta al fallimento.
L’impianto, per come appare attualmente, ha funzionato dal 2008 (anno in cui le modifiche
apportate nel 2007 sono entrate effettivamente in funzione) fino a metà circa 2010, per poi
rimanere fermo fino ad oggi.
L’azienda oggetto di valutazione è composta dai seguenti beni materiali ed immateriali, trattasi nel
dettaglio di:
o immobilizzazioni materiali costituite da impianti, macchinari, attrezzature installate
nell’immobile strumentale sito in Castenedolo (BS), via Industriale, 13;
o scorte del magazzino ricambi, presenti presso la sede della fallita alla data di redazione
della presente perizia di stima.
2.1 Descrizione processo produttivo
Nello stabilimento della Comlube s.r.l. si produceva metilestere (biodiesel) facendo reagire olio
vegetale (soia, girasole, colza,ecc. ) e alcol metilico.
Nella reazione, che avviene senza sostanziale sviluppo di calore, si produce oltre che metilestere
anche glicerina.
Con riferimento alla planimetria dell’insediamento,allegata alla presente,e allo schema di processo
sotto riportato, le varie fasi di produzione sono le seguenti.
L’olio vegetale viene prelevato dai serbatoi di stoccaggio ed inviato ai reattori 1M e 2M nella
quantità necessaria.
II miscelatore 3M viene riempito con alcol metilico e catalizzatore (metilato di sodio in alcol
metilico al 30%) ed i due reagenti vengono miscelati tra loro.
L'olio vegetale viene riscaldato alla temperatura di reazione, utilizzando olio diatermico da una
caldaia alimentata a metano (emissione E2) e quindi viene aggiunta la soluzione alcol
metilico/sodio metilato.
Avvenuta la reazione, il prodotto intermedio viene inviato ai serbatoi di decantazione (n. 17-22,
25,26) dove, dopo il tempo necessario alla separazione fisica tra parte glicerinosa e la fase
metilestere, la fase inferiore, glicerinosa, viene avviata al recupero dell'alcol metilico.
La fase metilestere viene prelevata in continuo ed avviata al processo di raffinazione: dopo
l’aggiunta di acido acetico, viene eliminato il metanolo in eccesso, attraverso un flash
(evaporazione sotto vuoto) con il successivo recupero dei vapori per condensazione (emissione
E1).
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Viene quindi aggiunta acqua, il prodotto passa poi in una centrifuga, all’uscita della quale viene
asciugato e inviato allo stoccaggio.
Schema del processo produttivo
La Comlube è autorizzata all'attività di recupero di oli commestibili usati (rifiuto non pericoloso)
che vengono utilizzati, come materia prima, nella reazione di transesterificazione.
Nell'impianto sono pertanto effettuate le operazioni di messa in riserva (R13) di 500 m3 di oli e di
recupero (R9) di 6000 t/anno di oli.
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3. Andamento del mercato mondiale del biodiesel
Il biodiesel è un combustibile di origine vegetale, ottenuto da vari tipi di olio di semi (es. girasole,
colza, soia) a seguito di un processo detto di "transesterificazione", che lo rende molto simile al
gasolio di origine minerale.
Il punto a favore di questo biocombustibile (così definito perché deriva da fonte rinnovabile) è
costituito dal fatto che, essendo un combustibile di origine vegetale, rappresenta una forma di
energia "rinnovabile", al contrario dei combustibili fossili, come il petrolio.
Contrariamente al gasolio, esso è biodegradabile e non tossico, e riduce significativamente le
emissioni tossiche quando viene bruciato come combustibile.
Il biodiesel può essere mescolato con il gasolio in ogni proporzione ed impiegato nei moderni
motori diesel, sia per l’ autotrasporto che per il riscaldamento.
Dal punto di vista ambientale, il biodiesel presenta pertanto alcune differenze rispetto al gasolio:
• riduce le emissioni nette di ossido di carbonio (CO) del 50% circa e di biossido di carbonio
del 78,45%, perché il carbonio emesso durante la sua combustione è quello che era già
presente nell'atmosfera e che la pianta ha fissato durante la sua crescita e non, come nel
caso del gasolio, carbonio che era rimasto intrappolato in tempi remoti nella crosta
terrestre. Vanno tuttavia considerati i consumi energetici in fase di coltivazione della
materia prima, della lavorazione e del trasporto.
• praticamente non contiene idrocarburi aromatici le emissioni di idrocarburi aromatici ad
anelli condensati sono ridotti fino al 71%.
• non ha emissioni di diossido di zolfo, dato che non contiene zolfo
• riduce l'emissione di polveri sottili fino al 65%.
La legislazione nazionale prevede l’obbligo, per chi immette in consumo benzina e gasolio per
autotrazione, di immettere in consumo anche biocarburanti nella quota del:
o 4% per l’anno 2011;
o 4,5% per l’anno 2012;
o 5% entro il 2014.
o Obiettivo al 2020: 10%
La percentuale si calcola su tutto il carburante, benzina e gasolio, immesso in consumo nell’anno
solare precedente, calcolata sulla base del tenore energetico.
A fronte degli obiettivi sopra riportati, non vi sono però particolari incentivazioni a livello fiscale.
Attualmente il mercato europeo presenta infatti delle importanti criticità: è in forte crescita la
concorrenza delle importazioni di biodiesel da paesi extra-UE, dove la produzione registra
significative agevolazioni.
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Tale situazione è ben descritta dall’andamento del mercato degli ultimi anni (fonte Assocostieri-
Unione Produttori Biocarburanti):
- anno 2008: 29% di importazioni sui volumi totali immessi al consumo;
- anno 2009: 36% di importazioni sui volumi totali immessi al consumo;
- anno 2010: 51% di importazioni sui volumi totali immessi al consumo;
- anno 2011: si è stimato approssimativamente un 70% di importazioni sui volumi totali
immessi al consumo.
Si deduce quindi, mediante una facile interpretazione dei dati sopra riportati, che il mercato
europeo, per i produttori locali, risulti fortemente in crisi e che non vi siano prospettive di
miglioramento.
Ciò è dovuto anche al fatto che il costo della materia prima principale, ovvero l’olio vegetale, è in
costante aumento. A causa delle agevolazioni fiscali e degli incentivi statali, infatti, negli ultimi anni
si è moltiplicato notevolmente il numero degli impianti di produzione di energia elettrica installati,
che utilizzano l’olio vegetale come combustibile: l’aumento della richiesta ha comportato un
notevole aumento del prezzo dell’olio vegetale (soia, colza, palma) su tutti i mercati europei.
Trattandosi di una produzione fortemente legata all’agricoltura, ne consegue che anche la
disponibilità di terreno da coltivare è limitata.
Attualmente ci sono Paesi extraeuropei produttori di biodiesel che hanno disponibilità
infinitamente maggiori rispetto all’Europa, e all’Italia in particolare, e che propongono il biodiesel
ad un prezzo inferiore a quello dell’olio vegetale stesso.
fonte www.assocostieribiodiesel.com
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A livello nazionale è evidente come, a fronte di un consumo praticamente invariato negli ultimi due
anni, le importazioni siano sensibilmente aumentate, a fronte di una considerevole diminuzione
della produzione interna.
Le associazioni di categoria lamentano una inadeguatezza della legislazione in merito, che,a detta
loro, dovrebbe in qualche modo favorire la produzione a livello locale; ma le prospettive non
sembrano portare verso quella direzione e, ad oggi, il mercato europeo e nazionale risulta
fortemente in crisi.
5. Descrizione del lavoro svolto e documentazione di riferimento utilizzata
I lavori peritali hanno avuto inizio con l’esame della documentazione reperita presso la sede legale
della società fallita ed in possesso del curatore fallimentare che qui si ritiene utile richiamare:
o Bilancio dell’esercizio chiuso al 31/12/2006 compreso di nota integrativa;
o Bilancio dell’esercizio chiuso al 31/12/2007 compreso di nota integrativa;
o Bilancio dell’esercizio chiuso al 31/12/2008 compreso di nota integrativa;
o Bilancio dell’esercizio chiuso al 31/12/2009 compreso di nota integrativa;
o Bilancio dell’esercizio chiuso al 31/12/2010 compreso di nota integrativa;
o Fatture fornitori dell’anno 2006;
o Fatture fornitori dell’anno 2007;
o Fatture fornitori dell’anno 2008;
o Fatture fornitori dell’anno 2009;
o Fatture fornitori dell’anno 2010;
o Libro dei cespiti;
o Contratti di manutenzione ordinaria;
o Autorizzazioni e licenze in possesso dell’azienda.
Gli accertamenti compiuti, i dati raccolti e rielaborati, hanno costituito operazioni strumentali
dello svolgimento dell’incarico affidato, volto a determinare il valore economico dell’azienda.
Si specifica che sono allegati alla presente perizia solamente i documenti ritenuti maggiormente
significativi ai fini della valutazione espressa; non risultano per questo motivo allegati i bilanci
d’esercizio 2006/2007/2008/2009/2010 (reperibili presso il Registro delle Imprese o presso il
Curatore fallimentare) e le fatture dei fornitori relative agli stessi anni.
Per quanto afferisce la valutazione delle immobilizzazioni materiali costituite dagli impianti, i
macchinari, le attrezzature utilizzati per l’attività di produzione, la presente stima rimanda ai
paragrafi successivi.
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Si precisa che la valutazione della ditta Comlube s.r.l. in fallimento viene redatta, in prima battuta,
in funzione dell’acquisizione dello stesso da parte di un’impresa già operante o che intenda
operare nel medesimo settore di attività.
Ciò principalmente per i seguenti ordini di fattori:
o gli impianti, i macchinari e le attrezzature sono in gran parte strettamente funzionali
all’attività svolta dalla fallita;
o l’immobile, non di proprietà, è stato modificato ed attrezzato per supplire alla specifica
attività operativa della fallita (vasche di contenimento, impianto antincendio, ecc…);
o il sistema informatico e gestionale SAP è stato implementato, anche se non terminato
completamente, sulla base della struttura organizzativa della fallita;
Oltre ai fattori sopra citati vi è da aggiungere che la riconversione del sito produttivo
comporterebbe un aggravio di costi tale da non rendere in assoluto appetibile l’acquisizione del
complesso aziendale, con la conseguenza che la Comlube s.r.l., intesa come insieme di fattori
produttivi finalizzati alla produzione di valore, dovrebbe essere valutata con parametri del tutto
differenti e, in assoluto, assai penalizzanti.
Verrà comunque poi fatta una valutazione indicativa dei beni mobili ai fini di una vendita separata
delle varie componenti, anche se tale valutazione dovrà considerare l’impossibilità di riutilizzare
alcune componenti dell’impianto che sono specificamente legate al sito in questione (ad esempio
tutta la parte delle tubazioni, gli impianti di protezione antincendio, e altro).
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6. Metodologia di stima utilizzata
L’obiettivo della presente perizia di stima è quello di determinare il valore dei beni mobili di
proprietà della ditta Comlube s.r.l..
Lo scrivente professionista ritiene possibile effettuare tale valutazione attraverso un metodo di
attualizzazione al 2007 delle spese sostenute per le varie componenti dell’impianto (anno in cui
sono stati sostenuti gli ultimi investimenti più importanti), applicando poi una serie di fattori
correttivi che tengano conto della situazione del mercato globale e di settore, nonché dello stato
di ulteriore usura dei macchinari.
Per ogni componente sono state identificate e valutate le apparecchiature più importanti, che lo
costituiscono, sulla base delle quotazioni di mercato. È stato poi valutato il costo della strumentazione sulla
base delle quotazioni aggiornate degli strumenti e del valvolame di pertinenza.
Sia il costo degli strumenti e delle parti elettriche, che i costi delle tubazioni e delle relative attrezzature
sono stati accorpati con i montaggi, essendo, solitamente, normale la fornitura a corpo.
Come accennato, il valore ottenuto computando le varie voci verrà poi ridotto mediante
coefficienti di stima che tengano conto dello stato di usura dell’impianto (a partire dall’anno
2008), dell’andamento del mercato e della particolare situazione economica mondiale attuale.
Lo stabilimento sarà suddiviso in zone, così come indicato nel seguente elenco:
- area stoccaggio biodiesel
- area stoccaggio di reparto
- servizi esterni
- reparto di produzione zona reazione
- reparto di produzione zona centrifuga
- produzione servizi
- magazzino ricambi
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Stoccaggio biodiesel
ITEM SERVIZIO DIMENSIONI € Anno €
Apparecchiature
45 biodiesel Serbatoio da 200 m³. 56 000 2001
46 biodiesel Serbatoio da 200 m³. 56 000 2001
47 biodiesel Serbatoio da 200 m³. 56 000 2001
48 biodiesel Serbatoio da 200 m³. 56 000 2001
49 biodiesel Serbatoio da 200 m³. 56 000 2001
50 biodiesel Serbatoio da 200 m³. 56 000 2001
51 biodiesel Serbatoio da 200 m³. 56 000 2001
Serbatoi interrati n. 5 da 15 m³ 25 000 1993
Pompe di trasferimento n. 2 3 200 1993
Pompe di servizio n.2 unità 150 m³/h 9 500 2002
Pompa glicerina 1 500 2002
Braccio di carico 1 200 2002
Pesa a ponte (a corpo) 25 000 1994
Totale 457 400
Opere civili
Vasche di contenimento (6,50 x 42,0 x 4) 60 000 2001
(11,80 x 35,0 x 4)
Vasca di contenimento
(10,80 x 17,50 x 4) 80 000 2007
Assistenze murarie 4 000
Totale 144 000
Carpenterie
Scale e passerelle 12 500
Pipe rack 12 000
Totale 24 500
Tubazioni 80 000
Parte elettrica 13 000
TOTALE 718 900
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Stoccaggio di reparto
ITEM SERVIZIO DIMENSIONI € Anno €
Apparecchiature
17 Decantazione biodesel grezzo 50 m³ Acciaio al Carbonio 9 800 1993
18 Decantazione biodesel grezzo 50 m³ Acciaio al Carbonio 9 800 1993
19 Decantazione biodesel grezzo 50 m³ Acciaio al Carbonio 9 800 1993
20 Decantazione biodesel grezzo 50 m³ Acciaio al Carbonio 9 800 1993
21 Decantazione biodesel grezzo 50 m³ Acciaio al Carbonio 9 800 1993
22 Decantazione biodesel grezzo 50 m³ Acciaio al Carbonio 9 800 1993
23 Stoccaggio metanolo 40 m³ AISI 304 13 500 1993
24 Metilestere 65 m³ Acciaio al Carbonio 11 600 1993
25 Decantatore biodiesel grezzo 65 m³ Acciaio al Carbonio 11 600 1994
26 Decantatore biodiesel grezzo 65 m³ Acciaio al Carbonio 11 600 1994
27 Decantatore biodiesel grezzo 65 m³ Acciaio al Carbonio 11 600 1994
28 Serbatoio olio vegetale 65 m³ Acciaio al Carbonio 11 600 1994
29 Serbatoio olio vegetale 65 m³ Acciaio al Carbonio 11 600 1994
30 Glicerine 74 m³ AISI 304 16 800 1995
31 Glicerine 74 m³ AISI 304 16 800 1995
32 Glicerine 74 m³ AISI 304 16 800 1995
Vasche di contenimento 28 000 1993
Pompa di scarico metanolo 2 500 1993
Pompa di alim. metanolo 2 000 1993
Pompa di trasf. olio vegetale 2 000 1993
Pompa di trasf. glicerina acquosa
2 500 1995
Pompa di alim. glicerina gr. 2 500 1995
Alim.ne biodiesel a evaporaz. 2 000 1995
Pompa di trasf. glicerina grezza 1 900 1994
Serbatoio interrato glicerine 7 000 1993
59 Serbatoio olio vegetale 500 m3 AISI 304 180 000 2007
60 Serbatoio olio vegetale 800 m3 Acciaio al carbonio 171 000 2007
61 Serbatoio olio vegetale 800 m3 Acciaio al carbonio 121 000 2007
62 Serbatoio olio vegetale 800 m3 Acciaio al carbonio 114 000 2007
63 Serbatoio olio vegetale 800 m3 Acciaio al carbonio 114 000 2007
Totale 959 800
Opere civili 8 000
Tubazioni 80 000
Parte elettrica 15 000
TOTALE 1 062 800
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Reparto di produzione zona reazione
ITEM SERVIZIO DIMENSIONI € Anno €
Apparecchiature
1M Reattore 36 m³ AISI 304 40 000 1993
2M Reattore 36 m³ AISI 304 40 000 1993
3M Miscelatore catalizzatore 10 m³ AISI 304 30 000 1993
Evaporatore 40 m² 14 000 1994
Preriscaldatore 36 m² 11 000 1994
Flash drum 2 500 1994
Raccolta distillato 2 600 1994
Pompa estrazione 2 500 1994
Pompa metanolo 1 900 1994
n. 2 pompe riciclo reattori 4 600 1996
Pompa di trasf. grezzo reaz. 2 600 1994
Pompa di trasf. catalizzatore 1 900 1994
Motore idraulico 2 500 1994
Pompa acido acetico 1 700 1996
Rompisacchi 1 500 1994
Lavaggio fumi 1 500 1994
Pompa per vuoto 8 000 2003
Condensatore sfiati 1 500 1996
Pompa olio vegetale 2 300 1993
Pompa carico metanolo 1 500 1993
n. 4 scambiatori ALFA LAVAL 8 m3/h 4 000 2007
55 Serbatoio interrato a doppia camicia 50 m3 20 000 2006
56 Serbatoio interrato a doppia camicia 50 m3 20 000 2006
57 Serbatoio interrato a doppia camicia 50 m3 20 000 2006
58 Serbatoio interrato a doppia camicia 50 m3 20 000 2006
Condensatore 20 m2 12 000 2007
Sistema controllo PLC (incompleto) 35000 2007
Totale 305 100
Tubazioni 140 000
Strumentazione
Strumenti primari e valvole 69 000
Contatori 18 000
Sistema di polmonazione 18 000
Totale 105 000
Parte elettrica 35 000
Carpenterie 16 000
TOTALE 601 100
Ing. Gabriele Pellerino Via Aquileia n. 3/B Iscriz. Ordine Ingegneri Brescia n. 4294 25126 Brescia C. F. PLLGRL74P04B157V Cell. 339 7572975 P. IVA 02609920984 E-mail: [email protected]
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Reparto di produzione zona centrifuga
ITEM SERVIZIO DIMENSIONI € Anno €
Apparecchiature
Centrifuga chiarificatrice 220 000 2007
Polmoni centrifuga n. 2 da 8 m³ AISI 316 19 000 2003
Raccolta acqua di lavaggio 0,4 m³ AISI 316 1 000 2003
Pompa alimentazione centrifuga 1 900 2003
Pompa alimentazione essiccam. 1 900 2003
Pompa acque reflue 1 400 2003
Riscaldamento essiccatore 7 000 2003
Flash drum 3 500 2003
Pompa per vuoto 11 000 2003
Refrigerante biodiesel 10 000 2003
Reattore 3M 35 000 2004
Condensatore 9 000 2003
Condensatore 9 500 2003
Post condensatore 6 000 2003
Raccolta distillato SV 2 000 2003
Raccolta distillato 2 000 2003
Pompa per vuoto 11 000 2003
Pompa di trasferimento glicerina 2 300 2003
Pompa di trasferimento metanolo 1 900 2003
Stoccaggio metanolo recupero 20 m³ AISI 304 9 000 2003
Stoccaggio metanolo recupero 15 m³ Acciaio al Carbonio
4 000 2003
Pompa di trasferimento metanolo 1 900 2003
Totale 370 300
Tubazioni 120 000
Carpenterie 19 000
Parte elettrica 29 000
Strumentazione 69 000
TOTALE 607 300
Produzione servizi
ITEM SERVIZIO DIMENSIONI € Anno €
Caldaia olio diatermico 2.000.000 kcal/h 36 000 2004
Collettori di distribuzione olio diatermico vasi di espansione et.
60 000
2004
Caldaia riscaldamento lubrificanti 60.000 kcal/h 3 300 1993
Collettori di distribuzione acqua impianto vasi di espansione et.
8 000
2004
Parte elettrica 6 000 2004
Compressore aria 4 000 2004
Linee aria 3 000 2004
TOTALE 120 300
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Magazzino ricambi
ITEM SERVIZIO DIMENSIONI € Anno €
Apparecchiature stoccate
n. 31 pompe centrifughe nuove 62 000 2007
pompa dosatrice doppia testa 2 400 2008
centrifuga Alfa Laval BD80 220 600 2007
condensatore Varisco 2 200 2007
n. 13 misuratori di livello 13 000 2007
n. 13 misuratori di livello a fune guidata 13 000 2007
n. 17 valvole spirax sarco 40 000 2007
n. 4 valvole DN100 14 000 2007
n. 2 misuratore vortex Endress Hauser 2700 2007
n. 2 misuratori massici Endress Hauser 50 000 2007
n. 4 termometri Endress Hauser 8 500 2008
n. 15 misuratori di livello Endress Hauser 15 000 2007
totalizzatore certificato ufficio metrico 1 000 2008
schermo video Endress Hausser 1 000 2008
n. 31 valvole OMAL 18 000 2007
TOTALE 449 400
Servizi esterni
ITEM SERVIZIO DIMENSIONI € Anno €
Apparecchi
Serbatoio Acqua antincendio 213 m³ AISI 304 56 000 2000
Serbatoi Acqua antincendio n. 2 45 m³ Acciaio al Carbonio
12 000 2000
Gruppo di pompaggio antincendio 16 000 2000
Idranti 2 000 2000
Impianto a schiuma media e alta esp. (compreso di tutte le componenti)
140 000
Monitore antincendio 1 000
Totale 227 000
Parte elettrica 7 000
Rete antincendio perimetrale 17 000
Apparecchi
n. 2 Torri di raffreddamento 2.000.000 kcal/h 15 000 2000
n. 1 torre di raffreddamento 800.000 kcal/h 6 000 2000
n. 5 pompe acqua di raffred. 8 500 2000
Totale 29 500
Tubazioni a e da reparto 32 000
Parte elettrica 10 000
Carpenterie 9 000
Vasche raccolta acqua piovana 32 000
TOTALE 363 500
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Attrezzatura impianto lubrificanti per biodiesel (ferme dal 2006)
ITEM SERVIZIO DIMENSIONI € Anno €
Reattori da 4000 litri n. 3 28 000 1996
Celle di carico 6 000 1996
Reattore 12000 litri n. 2 AISI 316 16 000 1996
miscelatore 18 000 1996
Impianto elettrico 6 000
TOTALE 74 000
Valore totale
IMPIANTO VALORE €
Stoccaggio biodiesel 718 900
Stoccaggio di reparto 1 062 800
Servizi esterni 363 500
Reparto di produzione zona reazione 601 100
Reparto di produzione zona centrifuga 607 300
Produzione servizi 120 300
Attrezzatura impianto lubrificanti per biodiesel 74 000
Magazzino ricambi 449 400
TOTALE 3 633 800
Il valore complessivo, stimato alla fine del 2007, dei beni presenti all’interno dello stabilimento,
ammonta a € 3 633 800,00.
Tale cifra, a cui verrà sottratto il valore dei beni presenti nel magazzino ricambi che verranno
trattati a parte in quanto mai utilizzati, rappresenta il punto di partenza per la determinazione del
valore attuale di mercato, e dovrà essere oggetto di valutazioni: come accennato, sarà moltiplicata
per dei coefficienti correttivi che tengano conto dell’usura nel periodo in cui l’impianto ha
funzionato, dell’ultimo periodo in cui l’impianto è rimasto fermo e della situazione del mercato
attuale.
Il valore depurato della componente del valore dei beni stoccati presso il magazzino ricambi è
pertanto pari a € 3 184 400,00.
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7. Valutazione dell’impianto
7.1 Ipotesi di continuazione dell’attività nel sito di via Industriale, 13 in Castenedolo
Considerando quanto scritto nei paragrafi 4 e 6 della presente perizia, si può concludere che il
valore calcolato al paragrafo 6 delle attrezzature e degli impianti vada ridimensionato in funzione
dell’usura delle componenti dell’impianto e nel rispetto del corrispondente mercato.
Si precisa che, a seguito di analisi dei contratti di manutenzione e dei relativi registri, le
attrezzature e le componenti dell’impianto sono sempre state sottoposte a regolare
manutenzione ordinaria.
Vengono, di seguito, specificati i vari passaggi.
Svalutazione dovuta all’usura delle componenti dell’impianto
Per tener conto dell’usura dell’impianto, e delle sue componenti, il valore determinato in
precedenza verrà moltiplicato per dei coefficienti riduttivi (che saranno maggiori per il periodo di
fermo impianto).
Lo scrivente, considerando la tipologia e la specificità delle componenti dell’impianto, ritiene
opportuno procedere nel seguente modo:
- riduzione del valore dovuto all’usura dovuta al funzionamento dell’impianto durante l’anno
2008: 10% rispetto al valore di partenza (valutato a fine 2007);
- riduzione del valore dovuto all’usura dovuta al funzionamento dell’impianto durante l’anno
2009 (e primi mesi del 2010): 10% rispetto al valore sopra determinato;
- riduzione del valore dovuta al fermo impianto anno 2010-2011: 20%;
- riduzione del valore dovuta al fermo impianto anno 2011-2012: 20%.
Le considerazioni di cui sopra sono riassunte nella seguente tabella.
IMPIANTO VALORE PROGRESSIVO IN €
Valore impianto stimato a fine 2007 3 184 400,00
Valore a seguito della svalutazione del 10% dovuta all’usura, anno 2008
2 865 960,00
Valore a seguito della svalutazione del 10% dovuta all’usura, anno 2008
2 579 364,00
Valore a seguito della svalutazione del 40% dovuta ai due anni di fermo impianto
1 528 512,00
TOTALE 1 528 512,00
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Svalutazione dovuta alla particolare situazione del mercato
Come accennato, a fronte di un mercato esistente e con prospettive anche per il futuro, che
presenta la necessità di utilizzare quantitativi sempre maggiori di biodiesel, si contrappone il
fenomeno della concorrenza da parte del materiale importato da Paesi extraeuropei, avvantaggiati
dalla maggiore quantità di materia prima (olio vegetale) a disposizione. Si aggiunge a ciò la
particolare situazione di crisi dei mercati internazionali
La particolarità dell’attività esercitata e delle attrezzature installate, strettamente funzionali
all’attività stessa, rende il valore dell’intero impianto fortemente legato all’andamento del
mercato del settore. A fronte di investimenti effettuati, anche ingenti, purtroppo oggigiorno la
situazione rende tale impianto poco appetibile anche agli addetti di settore.
Lo scrivente ritiene pertanto opportuno applicare un coefficiente pari a 0,65 che rappresenta una
ulteriore componente riduttiva (peraltro la più importante) del valore dell’impianto, da applicare
al valore determinato al paragrafo precedente.
In tal modo si ottiene un valore attuale dell’impianto, stimato, pari a € 534 979,20.
Valutazione beni stoccati nel magazzino ricambi
Analogamente a quanto detto per le attrezzature e le componenti dell’impianto, anche le
attrezzature stoccate nel magazzino ricambi sono strettamente funzionali all’attività della
Comlube s.r.l..
Considerando che tali beni, ad oggi, risultano ancora imballati, e pertanto mai utilizzati, il loro
valore va commisurato al potenziale mercato di riferimento, senza considerare la potenziale usura.
Considerando anche che i beni sono fermi da almeno 5 anni, pertanto non in linea con il mercato
del nuovo, lo scrivente ritiene opportuno applicare un coefficiente riduttivo pari a 0,6.
In tal modo si ottiene un valore attuale dei beni stoccati nel magazzino ricambi, stimato, pari a
€ 179 760,00.
Tale valore è da considerarsi indipendente rispetto al valore dell’impianto, calcolato in
precedenza, in quanto trattasi per lo più di materiale ancora imballato e pertanto sicuramente
rivendibile separatamente.
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7.2 Ipotesi di vendita separata dei beni mobili di proprietà della ditta Comlube s.r.l.
In questo caso, il valore dei beni si riduce notevolmente. Come accennato in precedenza, infatti, la
maggior parte delle attrezzature sono specifiche dell’attività e del sito e pertanto, non trovando un
mercato di riferimento, verrebbero considerate come rottame (ad esempio le tubazioni).
Inoltre alcune componenti, per essere rimosse e trasferite in altra sede, necessiterebbero di
interventi tali da rendere le operazioni non convenienti.
I serbatoi fuori terra più grandi (ma lo stesso discorso vale per quelli interrati), per esempio, che
vengono solitamente assemblati direttamente sul luogo di installazione dovrebbero essere tagliati
in varie componenti, trasferiti ad altra sede e ri-saldati in opera; il costo di un’operazione di questo
genere rende molto più conveniente l’acquisto materiale nuovo (considerando soprattutto la
garanzia di tenuta a lavoro finito).
Lo stesso discorso vale per il riutilizzo di tutte le componenti legate alla specificità del sito.
Stanti queste ipotesi introduttive, lo scrivente ritiene opportuno applicare un coefficiente, di forte
riduzione del valore calcolato in precedenza, pari ad almeno 0,85.
In tal modo si ottiene un valore attuale dei beni venduti some realtà separate, stimato, pari a
€ 80 246,88.
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8. Verifica dell’esistenza della documentazione autorizzativa
Per poter esercitare la propria attività nel sito di via Industriale n. 13 nel comune di Castenedolo
(BS), la ditta Comlube s.r.l. è in possesso di una serie di autorizzazioni e licenze che vengono di
seguito elencate.
Ad oggi, risultano tutte in essere ed ancora utilizzabili qualora si decidesse di continuare l’attività
(previa eventuale volturazione a nuova ragione sociale, laddove necessario).
Dal punto di vista fiscale la ditta Comlube s.r.l., per il sito di cui sopra, è in possesso delle seguenti
autorizzazioni rilasciate dalla Agenzia delle Dogane, in conformità al D.Lgs n. 504 del 26/10/1995
(Testo Unico delle disposizioni legislative concernente le imposte sulle produzioni e sui consumi e
relative sanzioni penali e amministrative):
- licenza n. 2011A7600 con codice ditta IT00BSX00440D per l’esercizio di utilizzatore alcoli
metilico, propilico, isopropilico;
- licenza n. 2011A7601 con codice ditta IT00BSB00001U per l’esercizio di
- deposito commerciale – bitumi, oli lubrificanti
- opificio di trasformazione o elaborazione – bitumi, oli lubrificanti
- acquirente da paesi U.E. – bitumi, oli lubrificanti
- licenza n. 2011A45263 con codice ditta IT00BSO00002M per l’esercizio di un deposito
fiscale (potenzialità 70000 t/anno):
- altri impianti di produzione – oli minerali comma 1
- opificio di trasformazione o elaborazione – oli minerali comma 1
Dal punto di vista ambientale, ai sensi del D.Lgs 152/2006, il sito di cui sopra, è identificato come
esercente attività IPPC, (come da D. Lgs n. 59 del 18 febbraio 2005, con codice 4.1 b): impianti
chimici per la fabbricazione di prodotti chimici organici di base come: idrocarburi ossigenati,
segnatamente alcoli, aldeidi, chetoni, acidi carbossilici, esteri, acetati, eteri, perossidi, resine,
epossidi) e pertanto soggetto ad Autorizzazione Integrata Ambientale.
L'autorizzazione integrata ambientale (AIA) é il provvedimento che autorizza l'esercizio di un
impianto o di parte di esso a determinate condizioni, che devono garantire la conformità ai
requisiti di cui alla parte seconda del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, come modificato dal
decreto legislativo 29 giugno 2010, n. 128, che costituisce l’attuale recepimento della direttiva
comunitaria 2008/1/CEdel Parlamento Europeo e del Consiglio del 15 gennaio 2008 sulla
prevenzione e la riduzione integrate dell’inquinamento (IPPC).
Ai sensi di quanto previsto dall'articolo 29-quattuordecies del citato D.Lgs. 152/06, tale
autorizzazione é necessaria per poter esercire le attività specificate nell'allegato VIII alla parte
seconda dello stesso decreto.
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È stata verificata l’esistenza di tale autorizzazione, rilasciata dalla Regione Lombardia, Direzione
Generale Qualità dell’Ambiente, con Decreto n. 12606 del 25/10/2007, che risulta in scadenza alla
data 25/10/2012.
Questa tipologia di autorizzazione richiama al proprio interno, l’autorizzazione alle emissioni in
atmosfera (si ricorda la presenza dei punti di emissione E1 ed E2), ai sensi dell’art. 17 del D.P.R.
203/88; estremi del provvedimento: 727701 del 13/06/2005.
Viene richiamata l’autorizzazione comunale allo scarico delle acque meteoriche, civili e industriali,
ai sensi del D. Lgs 152/2006; estremi del provvedimento: 727701 del 13/06/2005.
Viene richiamata, infine, l’autorizzazione, rilasciata dalla Provincia, all’attività di recupero di oli
commestibili usati (rifiuto non pericoloso) che possono essere utilizzati come materia prima, nella
reazione di trans esterificazione; estremi del provvedimento: 2510 del 28/07/2004.
Viene infatti citato il rifiuto avente codice CER 200125: Oli e grassi commestibili per il quale la ditta
è autorizzata ad effettuare le operazioni di messa in riserva (R13) per una quantità pari a 500 m3 e
di recupero (R13) per una quantità di 6000 t/anno.
Per quanto riguarda la sicurezza antincendio, la ditta è in possesso del Certificato di Prevenzione
Incendi, valido fino al 07/04/2014, pratica n. 35875, e comprendente tutte le attività soggette al
controllo dei Vigili del Fuoco presenti all’interno dello stabilimento.
Non è stata reperita la copia del suddetto certificato, si allega però una stampa
dell’aggiornamento autorizzativo della ditta estratta dal sito www.vigilfuoco.it nella sezione di
consultazione online delle pratiche. Qualora non si trovasse l’originale sarà sufficiente chiederne
una copia al Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Brescia.
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9. Valutazione conclusiva
La presente perizia ha avuto come oggetto la valutazione dei beni mobili dell’azienda Comlube
s.r.l., fallita, ai fini di identificare il valore tecnico di cessione in ottica di vendita fallimentare,
tenuto conto delle attuali condizioni dei suddetti beni e delle condizioni di mercato.
Sulla base di quanto riportato nei paragrafi precedenti, i risultati ottenuti sono i seguenti.
Nel caso l’attività venga rilevata, e si continui ad esercitarla presso l’insediamento di via
Industriale, 13 in Castenedolo (BS), il valore complessivo dei beni mobili, inteso come la totalità
dell’impianto (comprensiva degli impianti accessori di sicurezza, attrezzature, strumentazione,
ecc.), arrotondato in eccesso, è pari a € 715 000,00 (calcolato come somma del valore
dell’impianto stimato al paragrafo 7.1 e del valore dei beni stoccati nel magazzino ricambi).
Nel caso, invece in cui le varie componenti dell’impianto vengano vendute separatamente, il
valore complessivo dei beni mobili, arrotondato in difetto, è pari a € 260 000,00 (calcolato come
somma del valore dell’impianto stimato al paragrafo 7.2 e del valore dei beni stoccati nel
magazzino ricambi).
Soprattutto considerando la complessità e la specificità dell’impianto nel suo insieme, risulta
evidente che il valore dei beni è ampiamente maggiore nella prima ipotesi rispetto alla seconda.
Brescia 21 giugno 2012
L’estensore
Ing. Gabriele Pellerino
Ing. Gabriele Pellerino Via Aquileia n. 3/B Iscriz. Ordine Ingegneri Brescia n. 4294 25126 Brescia C. F. PLLGRL74P04B157V Cell. 339 7572975 P. IVA 02609920984 E-mail: [email protected]
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ALLEGATO 1 – COPIA DELLE LICENZE E DELLE AUTORIZZAZIONI
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ALLEGATO 2 – COPIA DEL VERBALE DI GIURAMENTO
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ALLEGATO 3 – PLANIMETRIA GENERALE DELL’IMPIANTO
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