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Gravedona Colico
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Morbegno
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Castiglionedelle Stiviere
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Casalmaggiore
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Casalpusterlengo
Mortara
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Seveso Merate
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Malnate
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ConcesioGussago
Luino
Albino
Alzano Lombardo
BagnoloMella
Lonato
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Codogno
Sant’AngeloLodigiano
SeregnoLumezzane
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Cassano Magnago
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Cologno M.
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Bollate
Segrate
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Popolazione Popolazione
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Storia Storia
Territorio Territorio alle pagine 6 - 9
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Cultura locale Cultura locale Cultura locale
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La parola LOMBARDIA deriva da Longobardia, cioè
TERRA OCCUPATA DAI LONGOBARDI .
I Longobardi erano una popolazione barbarica che nel 568 d.C. entrò in Italia e occupò buona parte della penisola.
La regione in numeri
SUPERFICIE23 844 km2
POPOLAZIONE9 545 441 abitanti
PROVINCEMilano (MI): 3 109 690 abitantiBergamo (BG): 1 044 820 abitantiBrescia (BS): 1 195 777 abitantiComo (CO): 572 441 abitantiCremona (CR): 350 368 abitantiLecco (LC): 327 510 abitantiLodi (LO): 215 386 abitantiMantova (ML): 397 533 abitantiMonza e Brianza (MB): 774 791 abitantiPavia (PV): 521 296 abitantiSondrio (SO): 180 429 abitantiVarese (VA): 855 400 abitanti
FIUMI PRINCIPALIPo: 652 kmAdda: 313 kmOglio: 280 kmTicino: 248 kmMincio: 75 km
MONTI PRINCIPALIPizzo Bernina: 4 049 mOrtles: 3 905 mCevedale: 3 764 mMonte Disgrazia: 3 678 mAdamello: 3 554 m 3
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Como
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PaviaLodi
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Cremona
Mantova
Brescia
Bergamo
Lecco
Milano
Osserva la posizione della Lombardia rispetto alle altre regioni d’Italia.
PreistoriaI primi insediamenti umani in Lombardia risalgono al Neolitico(III millennio a.C.). Tra le culture che si svilupparono nell’Età delbronzo e del ferro (II-I millennio a.C.) vi furono quelle dellaVal Camonica e della Valtellina. Nei secoli successivi laregione fu abitata prima da alcune popolazioni etrusche e poidai Celti, chiamati Galli dai Romani. L’invasione dei Galli Cisalpini(cioè stabiliti «al di qua» delle Alpi) mise fine allo sviluppo delle civiltà preistoriche. Nacquero Milano, Lodi e Brescia.
La storiaLa storiaLa storia
4• Per saperne di più sui Longobardi puoi consultare questo sito:www.ilongobardi.it
III secolo a.C.Verso la fine del III secolo a.C. i Romani iniziarono la con-quista della Pianura padana, che durò a lungo a causa delladura opposizione dei Celti. Dopo alcuni decenni di resisten-za, nel 194 a.C. tutta la regione cadde sotto il dominio diRoma. La regione prese il nome di Gallia Cisalpina, cioè«Gallia al di qua delle Alpi». Durante la dominazione roma-na Milano divenne sempre più importante. Sotto Dioclezianofu la capitale della parte nord-occidentale dell’Impero.
Medioevo (dal 476 al 1492)Dopo la caduta dell’Impero romano, la Lombardia fu occupata dai barbari che provenivano dall’Europa centrale e si diri-gevano verso sud. La regione fu invasa dai Visigoti, dagliUnni e dai Goti. Nella seconda metà del VI secolo s’impo-sero i Longobardi e la regione prese il nome diLongobardia. Seguirono il dominio dei Franchi e quello degli impera-tori di Germania. Questi ultimi furono sconfitti nel XII secolo dallacoalizione delle città, organizzate in liberi Comuni.
Con compagni e insegnante aggiorna la linea del tempo
scrivendo quali sono gli episodi più significativi accaduti
in Lombardia negli ultimi anni.
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Oggi
Età moderna (dal 1492 al 1789)Nelle città più importanti alcune famiglie presero il potere ecominciarono la conquista dei territori circostanti fino acostituire nuovi piccoli Stati. A Mantova si affermò la fami-glia dei Gonzaga, a Milano si succedettero le signorie deiVisconti e degli Sforza. In seguito, la Lombardia conobbeuna lunga serie di dominazioni straniere: dalla Spagnaall’Austria, dalla Francia di Napoleone a, nuovamente,l’Austria.
Età contemporanea (dal 1789 al Novecento)Le guerre d’indipendenza misero fine al dominio austria-co. Nel 1859 la Lombardia fu annessa al Regno diSardegna e due anni dopo al Regno d’Italia. A parti-re dalla prima metà del Novecento, la Lombardia diven-ne la regione italiana con il maggior sviluppo economico,grazie al processo di industrializzazione dell’alta pianurae al potenziamento dell’agricoltura nella bassa pianura.La Seconda guerra mondiale sconvolse l’Italia e anche laLombardia. La ricostruzione del primo dopoguerra e ilforte sviluppo industriale degli anni Sessanta delNovecento richiamarono un gran numero di lavoratori dalSud Italia.
41%montagna
47%pianura
12%collina
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Nella zona più settentrionale, al confine con il terri-torio svizzero, si trovano le Alpi Lepontine eRetiche. Il confine tra le Alpi Retiche e le AlpiOrobie è segnato dalla Valtellina, una valle lungae stretta. Tra le Alpi Orobie e la Pianura padana sitrovano numerose valli: la Val Brembana, la ValSeriana, la Val Camonica e la Val Trompia.
I valichi dello Spluga, del Maloja e del Berninacollegano l’Italia rispettivamente con la valle del Renoe con l’Engandina, in Svizzera. Le Prealpi sono menoalte delle Alpi e hanno forme arrotondate. Vi si trova-no numerosi laghi, che occupano le zone dove antica-mente c’erano i ghiacciai.Le colline si dispongono in parte a sud e in partenella regione dei laghi (di Garda, Maggiore, diComo, d’Iseo e di Lugano).
La Lombardia presentapaesaggi diversi: una vastapianura, dolci colline, altemontagne e ghiacciai alpini.
I monti sono distribuiti su due archi quasi paralleli,quello delle Alpi e quello delle Prealpi. La zona pia-neggiante è costituita dalla parte centrale dellaPianura padana. Fra le Prealpi e la Pianura pada-na si estende un’ampia zona collinare di origineglaciale.
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Monti e colline
• Il Pizzo Bernina è la cima più alta della regione e appartiene alle Alpi Retiche.
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Il paesaggioIl paesaggioIl paesaggio
Lago Maggiore e Isole Borromee
Nella zona pianeggiante il clima è caratterizzato da gran-di differenze di temperatura fra le stagioni: invernifreddi e nebbiosi si alternano a estati calde e afose.Più mite è il clima vicino ai laghi, per l’azione mitigatricedell’acqua, e all’interno delle valli alpine, perché i montiproteggono dalle correnti fredde provenienti da nord.
Il climaIl clima
• Oltre ai fiumi la Lombardia dispone
di canali artificiali, chiamati navigli.
La Pianura padana è suddivisa in altae bassa pianura. L’alta pianura èformata da terreno asciutto, ghiaiosoe permeabile, cioè che si lascia attra-versare facilmente dall’acqua. Labassa pianura, invece, è formata daterreno argilloso e impermeabile.L’acqua che penetra nell’alta pianura,risale in superficie nella bassa pianura,formando le sorgenti chiamate fon-tanili o risorgive. La bassa pianura ècaratterizzata da una grande ricchezzad’acqua, che favorisce lo sviluppo del-l’agricoltura.
• Dalle risorgive hanno origine piccoli ruscelli utilizzati per irrigarele marcite, i caratteristici campi del paesaggio lombardo.
Pianura e fiumi
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I fiumi sono numerosi e ricchi d’ac-qua, perché sono alimentati daighiacciai e dai laghi. Il fiume piùimportante è il Po, che percorre lapianura lombarda da ovest a est ericeve le acque di Ticino, Adda,Oglio e Mincio, con i loro affluentiminori.
Sulle Prealpi e le Alpi, dove l’intervento dell’uomo è stato piùlimitato, si può trovare più facilmente una vegetazionespontanea. Nelle fasce più basse s’incontra la tipica vegetazione della bru-ghiera (brugo, robinie e varie piante erbacee). Salendo a un’al-titudine maggiore, si possono vedere pini, abeti, ginepri,mirtilli e rododendri. Sulle montagne sopravvivono, specialmen-
te nelle zone protette, cervi,stambecchi, scoiattoli, lepri,marmotte, aquile e galli ce-droni. Le vipere hanno ripopo-lato le zone montuose abbando-nate dall’uomo; mentre alcunespecie un tempo molto diffuse,come l’orso e l’ermellino, si sonoormai estinte.
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• La Lombardia è la regione che possiede il maggior numero di specie di campanule, un tipo di pianta che deve il nome alla forma dei suoi fiori.
In montagna
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Nel corso degli ultimi secoli l’intervento dell’uomo ha profondamente modificato l’ambiente con conseguenze sulla flora e sulla fauna della regione.
Un tempo la Lombardia era occupata in gran parte da foreste di latifoglie (querce, carpini,olmi). Nei secoli più recenti, la pianura è stata in gran parte diboscata per far spazio allecoltivazioni e alle abitazioni. Le specie vegetali più diffuse attualmente sono perciò quelleutilizzate dall’agricoltura o dall’industria.
La floraLa floraLa florae la faunae la faunae la fauna
• Lepre
• Airone cinerino
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Le rane delle risaieLe rane delle risaieLe rane delle risaie
Un tempo, nelle risaie della Lomellina e del Pavese erano molto dif-fuse le rane, oggi meno frequenti a causa dell’inquinamento. Inpassato, quando le rane erano ampiamente utilizzate nella cuci-na lombarda, erano assai diffusi i ranàt, cioè i pescatori di rane.Oggi questo mestiere è quasi scomparso.
A causa del diboscamento si è for-temente ridotta la fauna naturaledella pianura (lepri, volpi, faine)e le rondini sono meno nu-merose che in passato, per-ché avvelenate dai diserbantiimpiegati in agricoltura.
• I colombi, i merli e le gazze si sono adattati alla vita di città.
Sulle rive dei laghi, dove il clima è più mite, cre-scono specie tipiche della fascia mediterranea:lecci (nella foto a sinistra), oleandri, agrumie olivi. Sono diffuse però anche piante impor-tate da paesi esotici, come azalee, magno-lie e camelie (foto a destra).I fiumi e i laghi un tempo erano ricchi dipesci e di uccelli palustri, oggi so-no meno popolati. Sono ancorapresenti il pesce persico, lacarpa, la tinca, il luccio e latrota; tra gli uccelli sopravvivo-no anatre e trampolieri.
Vicino a fiumi e laghi
In Lombardia è molto diffusa la robinia, una pianta diorigine americana. È stata introdotta per rinforzare i ter-reni diboscati; le sue radici, infatti, mantengono compattoil terreno.
Una pianta americanaUna pianta americana
In pianura e in collina
La leggenda di MediolanumLa leggenda di MediolanumLa leggenda di Mediolanum
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Le città Le città Le città
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La Lombardia è la regione più popolata d’Italia. Per densità demografica è la seconda regione italiana dopo la Campaniae la sua densità media è più del doppio di quella nazionale.
La popolazione si concentra nelle aree industrializzate di Milano, Brescia, Monza, Varese e Como.
Milano sorge nel cuore della Pianura padana.Fu fondata verso il V secolo a.C. dai Galli. Oggiè una città moderna, che sta al centro delle viedi comunicazione stradali e ferroviarie dell’Italiasettentrionale. Qui hanno la loro sede banche,società finanziarie, assicurazioni, case editrici eredazioni di giornali, a cui si aggiungono laBorsa Valori e nu-merose emittentitelevisive e radiofo-niche. Milano èanche il centro dellamoda italiana.
Il capoluogo
Il nome Milano deriva dal latino Mediolanum, che ha origini misteriose. Secondo alcu-ni significa «paese in mezzo alla pianura» e secondo altri «lana in mezzo». La secon-da ipotesi si basa su una leggenda secondo la quale alcuni uomini si rivolsero a unindovino per fondare una nuova città. Egli disse loro: – Andate nella pianura. Dove tro-verete una scrofa con ciuffi di pelo in mezzo alla schiena, lì potrete fermarvi. Mediolanum quindi significherebbe «lana in mezzo» alla schiena della scrofa.
MilanoLodi
Lecco
Pavia
ComoBergamo
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Brescia
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VareseMonza
Stazione Centrale
Borsa Valori
Il simbolo di Milano è il Duomo, una stupenda costruzione dimarmo rosato, con una grande quantità di statue, guglie, archie grossi pilastri. In cima alla punta più alta c’è la famosaMadonnina dorata, simbolo della città. I lavori del Duomocominciarono nel 1386, ma proseguirono per molti anni. Perquesto i milanesi chiamano «la fabbrica del domm», cioè lacostruzione del Duomo, tutti i lavori mai finiti.
Il Teatro alla Scala di Milano, conosciutosemplicemente come La Scala, è famoso nelmondo soprattutto per la musica lirica. La stagio-ne teatrale, tuttavia, comprende anche balletti econcerti di musica classica. Il teatro è situato inuna delle piazze più frequentate ed eleganti dellacittà, la piazza della Scala, da cui prende il nome.Fu fondato per volere dell’imperatrice MariaTeresa d’Austria nel Settecento.Nell’Ottocento ogni palco apparteneva a unnobile diverso, che lo arredava con mobili e tes-suti a suo piacimento. I proprietari vi trascorre-vano molto tempo con gli amici, infatti, entrava-no a teatro già alle sei del pomeriggio, anche segli spettacoli iniziavano a mezzanotte. All’epoca,dietro i palchi c’erano le cucine, in cui la servitùpreparava la cena.
A spasso per Milano
Fra le strade circolari di Milano, in fondo al vialeche taglia il Parco Sempione, si alza il CastelloSforzesco. Ciò che vediamo oggi corrispondesoltanto al nucleo principale di un edificio piùcomplesso, che fu la dimora degli Sforza,signori di Milano dal 1277 al 1447.
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Le città Le città Le città
BergamoSorge ai margini della Pianura padana, allosbocco delle valli Seriana e Brembana. Èdivisa in due nuclei: Bergamo Bassa, in pia-nura, e Bergamo Alta, sul fianco del colle.La parte bassa è moderna e attiva. La partealta costituisce il centro storico e conservaedifici di grande valore artistico, come le muracinquecentesche.
ComoSi trova in una conca racchiusa dai monti,all’estremità del ramo occidentale del Lago diComo. È una città di origine romana.Moderno centro industriale e commerciale, èanche una meta turistica molto apprezzata. Findall’Ottocento, Como fu la capitale italianadella seta. Un tempo, l’intera produzionedella seta: dall’allevamento dei bachi alla tessi-tura avveniva in città, oggi il filato è d’importa-zione cinese.
• Como è un importante punto di passaggio per la Svizzera e l’Europa centrale.
Bergamo Alta con la Cappella Colleoni
BresciaSi trova ai piedi delle Prealpi Lombarde, in unaconca a ridosso dei colli dei Ronchi e delCindéo. Fu conquistata dai Romani, quindi nelcentro storico conserva la tipica struttura dellecolonie militari romane con le vie che s’incrocia-no ad angolo retto. Fin dal Quattrocento, aBrescia il centro della vita cittadina è la piazzadella Loggia.Oggi la città è un importante polo industriale. Piazza della Loggia (Brescia)
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CremonaSi trova nella bassa pianura, al centro di un ter-ritorio assai fertile che si estende fra l’Adda ela riva sinistra del Po. È un importante centroagricolo e industriale. La città è famosa per laproduzione artigianale di violini e di altri stru-menti a corda. Piazza del Comune, a Cremona, è unadelle piazze medievali d’Italia più ammirate.
Piazza del Comune (Cremona)
LeccoÈ posta all’estremità sud-orientale del Lago diComo, allo sbocco del fiume Adda. Oggi è unattivo centro industriale e commerciale.Nacque come insediamento celtico, poi fuconquistato dai Romani e in seguito divenne unafortezza bizantina e longobarda.
LodiSorge sull’Adda in un territorio ricco di acqua,in cui abbondano i campi coltivati. L’agricolturasvolge un ruolo molto importante nell’econo-mia del luogo. Lodi fu fondata nel 1158 daFederico I di Svevia, detto il Barbarossa, ma lesue origini risalgono alla distruzione della cittàromana Laus Pompeia. Nelle età successive fudominata da spagnoli, austriaci e francesi.
Piazza della Vittoria (Lodi)
• Da Lecco hanno inizio numerosi percorsi panoramici lungo le sponde del lago.
La Lombardia è la regione italiana cheaccoglie il maggior numero di immigra-ti da ogni parte del mondo: dal Marocco(i più numerosi), dall’Albania, dallaRomania, dalla Cina, dall’Ecuador, dalSenegal, dall’Ucraina, dallo Sri Lanka,dalla Tunisia, dalla Serbia e dalMontenegro. La maggior parte ha trova-to lavoro nelle industrie, nel settore agri-colo oppure in città, come domestici,camerieri o commessi. Non mancanoperò professionisti, medici e ingegneri.
Mantova È circondata dal fiume Mincio, che forma itre laghi su cui la città è edificata: il LagoSuperiore, il Lago di Mezzo e il LagoInferiore. La ricchezza d’acqua è sfruttataper scopi agricoli e per uso turistico.Mantova è una città d’arte, in cui abbonda-no chiese, palazzi, castelli e opere d’arte. Ilperiodo più importante della storia di que-sta zona è stato quello della signoria deiGonzaga, la famiglia aristocratica che lagovernò dal XIV al XVII secolo.
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Le città Le città Le città
• Il Castello di S. Giorgio (a destra) è stato costruito tra
il 1395 e il 1400, per volere di Francesco I Gonzaga.
MonzaSi trova al limite della Brianza, a circa 15 km dalcapoluogo. È un importante centro industrialee commerciale. In città si trova anche uno deipiù famosi circuiti di automobilismo del mondo.Nel nucleo storico della città sorge il Duomo,che è probabilmente di origine celtica, ma cheacquistò importanza in epoca longobarda.
Una regione multietnicaUna regione multietnicaUna regione multietnica
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• Villa Reale fu fatta edificare da Maria Teresad’Austria nel 1777 come simbolo dellagrandezza della corte asburgica.
PaviaSorge vicino al punto d’incontro fra Ticino e Po, circon-data da colline. In origine fu abitata dai Liguri, poi daiRomani. Del periodo romano, il centro storico di Paviaconserva la tipica struttura delle colonie militari romanecon le vie che s’incrociano ad angolo retto. La città rag-giunse la sua massima potenza sotto i Longobardi chela conquistarono nel 571 e la fecero diventare loro capi-tale. Nel XIV secolo conobbe un florido sviluppo graziealle famiglie dei Visconti prima e degli Sforza dopo.Subì poi il dominio degli Spagnoli e degli Austriaci. Èuna città ricchissima di opere d’arte.
SondrioÈ il capoluogo di provincia più settentriona-le della Lombardia e centro geografico eamministrativo della Valtellina. Cittadinadi tradizioni agricole, punta oggi sul turi-smo. Nella provincia di Sondrio la densitàdi popolazione è molto bassa.
VareseSorge ai piedi delle Prealpi lombarde. Ha origini celtiche,poi fece parte dei domíni longobardi. Ricca di giardini, con-serva ville settecentesche e ottocentesche. La città si è svi-luppata a poco a poco e si è ingrandita intorno al centro ori-ginario, includendo i centri abitati di periferia. È cresciutasoprattutto in direzione dell’autostrada Milano-Varese,importante via di comunicazione. Oggi è una città modernae ricca, grazie alle industrie di calzature, abbiglia-mento ed elettrodomestici.
• La Certosa di Pavia è uno dei monumenti piùimportanti del Rinascimento lombardo (XIV-XVIsecolo). La sua facciata di marmo, ornata da settanta statue, è un capolavoro di scultura. Si trova in aperta campagna.
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L’agricoltura della Lombardia è molto sviluppata, graziealla Pianura padana, fertile e ricca di acqua, e allamodernizzazione delle tecniche. I prodotti più diffusisono riso, frumento, orzo, mais, soia, barbabie-tola da zucchero, ortaggi e patate.Nell’Oltrepò pavese e vicino ai laghicresce la vite. Tipica è, lungo i fiumi, lacoltura dei pioppi, da cui si ricava cel-lulosa, usata per la fabbricazione dellacarta.
AgricolturaAgricoltura
La Lombardia è tra le regioniitaliane è più ricche di Italia.
Il reddito annuo disponibile per abitante è moltoalto: 19 171 euro. Esso è cresciuto grazie allo svi-luppo dell’industria, alla modernizzazione dell’agricol-tura e alla crescita dei servizi.
Importante è l’allevamento, soprattut-to di suini e bovini per carne, salu-mi, latte e derivati. Si producononumerosi formaggi fra i quali spicca-no il gorgonzola (foto a sinistra), iltaleggio, la robiola (foto a destra),il bel paese.
AllevamentoAllevamentoAllevamento
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Le attività Le attività economiche economiche Le attività economiche
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Il settore terziario è in continua espansione, soprattuttonell’area milanese. Una notevole fonte di occupazione ericchezza sono le attività legate alla pubblicità, allaricerca, all’informatica e alle telecomunicazioni,oltre alle attività finanziarie, che comprendono assi-curazioni e banche. È molto sviluppato il commercio,sia quello rivolto ai mercati italiani sia quello conl’Europa; così come il turismo, nelle zone dei laghi enelle località montane, sciistiche e termali.
TerziarioTerziarioTerziario
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La Lombardia è la regione con il maggior numero d’indu-strie d’Italia. Esse si sono potute sviluppare anche graziealla disponibilità di energia elettrica e termoelettrica. I set-tori industriali più importanti sono quello siderurgico,metallurgico, chimico e tessile. Oggi la crisi di questisettori ha favorito la crescita delle medie e piccole aziende:mobilifici (Brianza), calzaturifici (Varese), aziendeelettroniche, alimentarie di strumenti musicali(Cremona). In Lombardia isettori dell’editoria, dellecomunicazioni e dellamoda sono molto impor-tanti.
IndustriaIndustriaIndustria
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La Lombardia, in particolare Milano, è al centro dellarete stradale, autostrale e ferroviaria dell’Italiasettentrionale. Si trova, infatti, sull’asse che collegaTorino a Venezia ed è un nodo tra il Sud dell’Italia e laSvizzera, cui è collegata tramite il passo e la galleriadel San Gottardo.Importante è inoltre il trasporto aereo, che fa capoagli aeroporti di Milano (Linate e Malpensa), e a quel-lo di Orio al Serio (vicino a Bergamo). Il trasportofluviale e sui laghi è, invece, destinato per lo più alturismo.
TrasportiTrasportiTrasporti
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Il folkloreIl folkloreIl folkloreIl folklore
Sagra degli «Oh bei! Oh bei!»Sagra degli «Oh bei! Oh bei!»Sagra degli «Oh bei! Oh bei!»
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Il carnevale di BagolinoIl carnevale di BagolinoIl carnevale di Bagolino
Si svolge a Milano il 7 dicembre, il giorno di Sant’Am bro gio,patrono della città. In questo giorno di festa nel 1510 unincaricato del Papa distribuì ai bambini giochi e dolci. Lostrano nome della festa deriva dalle esclamazioni di gioiache fecero i bambini vedendo i doni.
Il palio dell’ocaIl palio dell’ocaIl palio dell’oca
A Mortara (in provincia di Pavia) l’ultima domenica disettembre, gli abitanti della città vestiti in costumetradizionale partecipano a un gioco dell’oca gigante. Ilvincitore conquista uno stendardo con le insegnedella città.
A Bagolino (provincia di Brescia) il carnevale è caratterizzato dai ballerini, vestiti conpantaloni al ginocchio, un lungo scialle di seta e cappelli adornati di gioielli d’oro, e daimaschèr, travestiti da vecchio e vecchia. I ballerini danzano sotto le case di chi ha pre-stato loro i gioielli. I maschèr si divertono a fare dispetti senza mai farsi riconoscere.
Ogni popolo nel corso dei secoli ha sviluppato abitudini e costumi caratteristici che hannoinfluenzato il suo modo di parlare, la sua cucina, i suoi canti e le sue feste. Il folklore èl’insieme delle tradizioni popolari (proverbi, canzoni, musiche, ninnenanne, abitudini ali-mentari...) e delle loro manifestazioni. Lo studio del folklore passa attraverso libri, dischi,spettacoli, sagre paesane e musei etnografici, ma anche attraverso ricerche «sul campo».Così, gli studiosi del folklore raggiungono i paesi più isolati per raccogliere testimonianze,per farsi raccontare dagli anziani storie e leggende locali o per partecipare alle feste pae-sane che si svolgono ancora con gli stessi rituali di molti secoli fa.
La Lombardia attira numerosi turisti grazie alle iniziative culturali e folkloristiche.
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Un Re aveva perduto un anello prezio-so. Mise fuori un bando che se unastrologo gli sapeva dire dove fosse
lo avrebbero reso ricco per tutta la vita. C’eraun contadino senza un soldo, che non sape-va né leggere né scrivere, e si chiamavaGàmbara. «Sarà tanto difficile fare l’astrolo-go?» si disse. E andò dal Re.Il Re lo prese in parola, e lo chiuse a studiarein una stanza con un letto, un tavolo e ungran libraccio d’astrologia. Gàmbara comin-ciò a scartabellare il libro senza capirci nientee a farci dei segni con la penna. Siccome nonsapeva scrivere, venivano fuori dei segni benstrani, e i servi che entravano due volte algiorno a portargli da mangiare si fecero l’ideache fosse un astrologo molto sapiente.Erano stati i servi a rubare l’anello e quelleocchiatacce che Gàmbara rivolgeva loro ognivolta che entravano per darsi aria d’uomod’autorità parevano loro occhiate di sospetto.Gàmbara, che astrologo non era, ma contadi-no, e perciò malizioso, subito aveva pensatoche i servi dovevano saperne qualcosa del-l’anello. E pensò di farli cascare in un ingan-no. Un giorno, all’ora in cui gli portavano ilpranzo, si nascose sotto il letto. Entrò il primo dei servi e non vide nessuno. Di sottoil letto, Gàmbara disse forte: – E uno! Il servo lasciò il piatto e si ritirò spaventato.Entrò il secondo servo, e sentì quella voceche pareva venir di sottoterra: – E due! E scappò via anche lui.Entrò il terzo: – E tre!I servi si consultarono e decisero d’andaredall’astrologo e confessargli il furto: – Noisiamo povera gente. Se dite al Re quel cheavete scoperto siamo perduti. Eccovi questaborsa d’oro: vi preghiamo di non tradirci.Gàmbara prese la borsa e disse: – Io non vi tradirò, però voi fate quel che vi dico.
Prendete l’anello e fatelo inghiottire a queltacchino in cortile. Poi lasciate fare a me.Il giorno dopo Gàmbara disse al Re che il tac-chino aveva inghiottito l’anello. Fu sventratoil tacchino e si trovò l’anello. Il Re colmò diricchezze l’astrologo e diede un pranzo insuo onore. Tra le tante pietanze fu portato intavola un piatto di gamberi. Era la prima voltache se ne vedevano, regalo d’un Re d’unaltro paese.– Tu che sei astrologo – disse il Re al conta-dino – dovresti sapermi dire come si chiama-no questi che sono qui nel piatto.Il poveretto di bestie così non ne aveva maiviste né sentite nominare. E disse tra sé, amezza voce «Ah, Gàmbara, Gàmbara! Seifinito mal».– Bravo! – disse il Re, che non sapeva il veronome del contadino. – Hai indovinato. Quelloè il nome: «gamberi». Sei il più grande astro-logo del mondo.
UNA FIABA MANTOVANA
A metà del Novecento un grande scrittore italiano,Italo Calvino, raccolse in un volume le fiabe popolaridelle varie regioni d’Italia.Quella che riportiamo
proviene dal Mantovano.
Il contadino astrologoIl contadino astrologo
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In tutta Italia le canzoni dialettali, cioè le canzoni il cui testo è in dialetto, sono molto nume-rose. Anche la Lombardia non fa eccezione. Molte canzoni lombarde parlano della guerrae della dura vita del soldato, altre raccontano la tristezza di chi è stato costretto a emi-grare, altre ancora sono canzoni da osteria, che hanno come temi il vino, la compagniadegli amici, le donne. Nei secoli scorsi le osterie erano luoghi in cui bere e mangiare, maanche stare in compagnia.
Cred minga al sant, se non se ved i miracol.Non credere al santo, se non vedi i miracoli.
Tutt ven a taj, anca i ong par pelà l’aj.Tutto serve, anche le unghie per sbucciare l’aglio.
La canzone dialettale
ProverbiProverbiProverbie canzonie canzonie canzoni
Leggi alcuni proverbi lombardi e scopri il loro significato.
In tutta Italia, i proverbi e le canzoni dialettali sono molto numerosi.
Si dice che i proverbi siano la sapienza dei popoli; infatti, dietro queste brevi frasi sinascondono sempre un insegnamento o un invito alla riflessione.
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O mia bela MaduninaO mia bela MaduninaO mia bela MaduninaIl titolo di questa canzone deriva dalla Madonnina dorata che si innalzasul Duomo di Milano e che è considerata la protettrice della città.
A diesen la canson la nass a Napulie francament g’han minga tut i tort.Surriento, Margellina tucc’i popolii avran cantà on milion de volt.Mi speri che s’ofenderà nissunse parlom un cicin anca de nui.
O mia bela Madunina che te brilletde lontan / tuta d’oro e piscinina, ti te dominet Milan.Sota a ti se viv la vita, se sta mai coi man in man.Canten tucc «lontan de Napoli se moeur» / ma po’ i vegnen chi a Milan.
Ades ghè la canson de Roma magica,de Nina, er Cupolone e Rugantin.Se sbaten in del Tever, roba tragica;esageren, me par, on cicinin.Sperem che vegna minga la maniade metes a cantà «Milano mia».
O mia bela Madunina…
Sì, vegnì sensa paura, numm ve losongaremm la man.Tucc el mond a l’è paes e semm d’acord / ma Milan, l’è on gran Milan!
Dicono che la canzone nasca a Napoli / efrancamente non hanno mica tutti i torti.Tutti i popoli avranno cantato Sorrento eMargellina un milione di volte. Io spero che non si offenda nessuno separliamo un pochino anche di noi.
O mia bella Madonnina che risplendi fin da lontano / tutta d’oro e piccolina, tu domini Milano.Sotto di te si vive la vita, non si stamai con le mani in mano.Tutti cantano «lontano da Napoli si muore» / ma poi vengono qui a Milano.
Adesso c’è la canzone di Roma magica/ di Nina, del Cupolone e di Rugantino. Si buttano nel Tevere, roba tragica; esa-gerano, mi sembra, un po’. Speriamoche non venga la mania di mettersi acantare «Milano mia».
O mia bella Madonnina…
Sì, venite senza timore, noi vi porgeremo la mano.Tutto il mondo è paese, e siamo d’accordo / ma Milano è una gran Milano!
La polenta si cucina soprattutto con formaggi e burro; inValtellina si prepara utilizzando una farina di mais mista agrano saraceno e si chiama polenta taragna. Il suosapore è deciso e ha un colore scuro.I pizzoccheri della Valtellina (foto in basso) sono un’anti-ca specialità simile alle tagliatelle. Si preparano con unafarina nera che si ricava dai semi del grano saraceno, unapianta diffusa e coltivata nelle valli alpine.La bresaola è un salume preparato con carne di manzosalata e stagionata.Le frittelle, che pren-dono nomi diversi inbase agli ingredienti eal metodo di prepara-zione, sono presenti
in tutta la regione. Il dolce tipicomilanese è il panettone.
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In cucinaIn cucinaIn cucina
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I piatti tipici lombardi sono spesso a base di polenta, riso, burro e lardo.
Lo zafferanoLo zafferanoLo zafferanoLo zafferano si ricava dal pistillo del fiore viola chevedi nella foto: il Crocus sativus Linnaeus. È moltocostoso perché la sua raccolta avviene ancora amano e perché servono tra i 120 000 e i 150 000 fioriper ottenere un chilo di prodotto finito. Nel Medioevolo zafferano era un simbolo di ricchezza e 500 gram-mi valevano quanto un cavallo! In Italia si coltiva inAbruzzo, Sardegna, Toscana e Umbria.
Il risotto allo zafferano è probabilmente il piatto più conosciuto della cucina lom-barda. Come nacque questa ricetta? Racconta una leggenda che nel 1500 il pittoreValerio da Profondovalle stesse utilizzando lo zafferano per colorare le vetrate delDuomo di Milano. Un giorno, al pranzo di nozze per la figlia, per caso lo zafferano glicadde sul risotto. Un po’ sospettoso, il pittoreassaggiò il risotto e lo trovò squisito. La speciali-tà lombarda era nata quel giorno. In breve, lozafferano s’impose poi in tutto il paese egrazie al suo sapore intenso divenne il «redella cucina». In realtà questa spezia eranota già a Egizi, Greci, Romani, Cinesie Indiani, che lo usavano per prepa-rare profumi e colorare tessuti.
Un riso doratoUn riso doratoUn riso dorato
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Le diverse dominazioni di Celti, Romani,Austriaci, Spagnoli e Francesi, che nelcorso dei secoli si sono succedutein questo territorio, hanno influen-zato la cucina regionale. Le sapo-rite polpette di carne cotta che imilanesi chiamano mondeghiliprendono il nome dalle polpettespagnole: le mandonguillas. Lacotoletta alla milanese, impanatae fritta, fu forse un piatto portato in Italiadagli Austriaci nel Settecento. La lügànegaè una salsiccia di origine lucana.
Ricette dal mondoRicette dal mondoRicette dal mondo
Il pan de mej è un dolce rustico, ottenuto impastando tre tipi di farina, burro, zucche-ro, uova, latte e fiori di sambuco. Si formano delle pagnottine che, una volta cotte alforno, si gustano da sole o con la panna. Il nome deriva dall’utilizzo, nella ricetta ori-ginale, della farina di miglio (mej), che fu poi sostituita con quella di mais.
Pane dolce a colazionePane dolce a colazionePane dolce a colazione
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La Cappella Colleoni di Bergamo èuno dei capolavori del Rinascimentolombardo. Fu fatta costruire dal valorosocondottiero Bartolomeo Colleoni comesua tomba. La ricchissima facciata èdecorata da finestre, rosoni, colonnine estatue. Il tutto risalta su uno sfondo dimarmi rosa e bianchi che formano deco-razioni geometriche.
Arte e museiArte e museiArte e museiLa Lombardia è ricca di testimonianze del passato: palazzi e chiese maestosi,antichi castelli e meravigliosi affreschi.
Il Palazzo Ducale di Mantova era unadelle regge più grandiose d’Europa: pensateche è composto da più di 500 stanze! È for-mato da edifici eretti in diverse epoche: laMagna Domus e il Palazzo del Capitano; ilcortile d’onore, attorno al quale sorgono lesale più ricche; il castello di S. Giorgio, con lesue belle torri; il Cortile della Cavallerizza,che serviva per feste, tornei e parate. Ilpalazzo ebbe il suo massimo splendore nelRinascimento quando i Gonzaga, signoridella città, vi ospitarono famosi artisti comeAndrea Mantegna, che affrescò la Cameradegli Sposi.
DUOMOMilano
CAPPELLA COLLEONIBergamo
PIAZZA DELLA LOGGIABrescia
CERTOSAPavia
DUOMO
Como
PALAZZO DUCALEMantova
Descrivi qui sotto il monumento
che hai ricostruito.
Osserva sulla carta dove sono collocati i principali
monumenti della Lombardia.
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Ritaglia i pezzi del puzzle e scopri qual è il terzo monumento raffigurato.
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Molto spesso i musei espongono talmentetanti reperti che è quasi impossibile osser-vare tutto. Quindi, quando si va a visitareun museo è meglio prepararsi prima, con-sultando un catalogo per scegliere cosa ciinteressa di più.Molti musei propongono esperienze dilaboratorio, che permettono di sperimenta-re, giocare o realizzare piccole opere d’arte.
A spassoA spassoper i museiper i musei
A spassoper i musei
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Secondo gli antichi Greci,
le Muse erano le divinità che proteggevano le arti,la poesia e le scienze.Museo vuol dire
«luogo sacro alle Muse».
Ci sono musei di vario tipo: quelli che rac-colgono scoperte scientifiche, quelli chericostruiscono l’ambiente in cui vivono glianimali, quelli dedicati alle tradizioni popo-lari, al teatro, al cinema… A seconda deltipo, hanno nomi diversi: per esempio, lepinacoteche conservano i dipinti e i museiarcheologici raccolgono testimonianze eoggetti antichi.
Arte e museiArte e museiArte e musei
• Museo archeologicoMilano - Corso Magenta, 15
• Pinacoteca di BreraMilano - Palazzo di BreraVia Brera, 28www.brera.beniculturali.it
• Pinacoteca AmbrosianaMilano - Piazza Pio XI, 2www.ambrosiana.it/ita/pinacoteca.asp
• Galleria d’Arte modernaMilano - Villa Reale - Via Palestro, 16
• Musei del Castello SforzescoMilano - Castello SforzescoPiazza Castellowww.milanocastello.it
• Museo nazionale della Scienza e della Tecnica «Leonardo da Vinci»Milano - Via San Vittore, 21www.museoscienza.org
Questo dipinto, intitolato Sposalizio della Vergine, si trova aMilano, nella Pinacoteca di Brera, ed è opera di Raffaello,un grande pittore del Cinquecento. Nel quadro si vede come,oltre a essere un bravo disegnatore, Raffaello sapesse usarebene le sfumature dei colori. È riuscito anche a rendere la pro-fondità dello spazio, disegnando in prospettiva la decorazione arettangoli del pavimento della piazza.
Questa è la riproduzione di un quadro che potrai ammirarealla Pinacoteca Ambrosianadi Milano. S’intitola Canestra difrutta ed è opera di un grande pittore del Seicento Miche lan -ge lo Merisi detto Caravaggio(1571-1610). Egli era un grandeosservatore della natura, cherappresentava in maniera moltorealistica.
Prova a colorare il quadro e poi vai a vedere quello vero,
per scoprire se tu e l’artista amate gli stessi colori.
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Su un muro del Refettorio di S. Maria delleGrazie, Leonardo ha dipinto L’Ultima Cena(Cenacolo). Raffigura il momento in cui Gesù èriunito con i dodici apostoli e annuncia che qual-
cuno lo tradirà. Le parole di Cristo suscitano scompiglio fra gli apostoli: qualcuno è stupi-to, altri provano dolore, paura e rabbia. Giuda, il quarto da sinistra, si ritrae. Solo Gesù restaimpassibile e dietro di lui la luce del cielo gli crea un’aureola.
Giochi Giochi
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È un gioco da fare a squadre, oppure indivi-dualmente, ma con più avversari. Lo scopo ècostruire una catena di parole riferite alla Lom-bardia, da collegare in questo modo: l’ultimasillaba di una parola deve corrispondere allaprima della parola successiva, come nel-l’esempio.
man to va va re se se rio
Si possono utilizzare nomi di città, fiumi,monti o altri elementi tipici della regionelombarda. Vince chi compone la catena piùlunga.
Questo gioco consiste neldisporre una parola in ver-ticale e utilizzare ogni let-tera di questa come inizia-le di un’altra parola. Osserva l’esempio a lato.
Potete giocare a squadre. Componete unacrostico per una provincia della Lombar-dia a vostra scelta. Vince chi forma l’acro-stico più buffo.
Sai risolvere un rebus?Sostituisci ai disegni le parole che rappre-sentano, e troverai un posto tipico delle gitedei milanesi. I numeri tra parentesi ti indica-no da quante lettere è formata ogni parola.
Completa il cruciverba: nella colonna eviden-ziata scoprirai di quale città lombarda è tipicala torta sbrisolona.
1. Una città lombarda… molto dolce.2. La provincia famosa per le scarpe.3. La capitale della Valtellina.4. Un famoso aeroporto lombardo.5. Il monumento con la Madonnina.6. Vi si trova una nota certosa.7. Il capoluogo della Lombardia.
Catene di parole
L’acrostico
Il rebus
Il cruciverba
P SUL
GLIO
(5,3,8)
LODI
avoranogniomenicansieme
la L
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3
2
4
5
6
7
Traforo delM. Bianco
Colle delMonginevro
Passo delSempione
Traforo delFréjus
Colle delMoncenisio
Colle di Tenda
Passodello Stelvio
Passo del Brennero
Passo delTonale
Passodei Giovi
Colle diCadibona Passo
dell’AbetonePasso
della Futa
Passodella Cisa
I
Ischia
Isole Egadi
I s o l e E o l i e
Arc i p
el a
go
To s c a n o
Pantelleria
VerrèsCourmayeur
Alba
Marostica
Murano
Chioggia
Asiago
Burano
Brunico
Riva delGarda Aquileia
S. Danieledel Friuli
Comacchio
PortofinoFaenza
Volterra
S. Benedettodel Tronto
Fabriano
Orvieto
Gubbio
Todi
Assisi
Narni
Foligno
Tarquinia
Cassino
CerveteriCivitavecchia
Marino
Fiuggi
Gaeta
Cocullo Termoli
Jesi
Pietrabbondante
Amalfi
ErcolanoPompei
PaestumSorrento
GiffoniAlberobello
Otranto
ViesteManfredonia
S. Mariadi Leuca
Gioia delColle
Melfi
Maratea
Metaponto
Eraclea
Gioia Tauro
Sibari
Tropea
LocriVillaS. Giovanni
Soverato
Cefalù
Taormina
Mazaradel Vallo
Marsala
Noto
Augusta
Bomarzo
Alghero
Barùmini
PortoTorres
Orosei
Cortinad’Ampezzo Tolmezzo
Palmanova
Riace
Arbatax
Latina
Frosinone
TeramoPescara
Chieti
Isernia
CasertaAvellino
Salerno
Benevento
Foggia
Asti
Cuneo
Vercelli
Biella
Alessandria
Novara
Verbania
LeccoBergamo
Brescia
Pavia Cremona
Varese
Lodi
Como
Mantova
Sondrio
Belluno
Padova
Rovigo
Treviso
VeronaVicenza
Bolzano
Gorizia
Pordenone
Udine
Imperia
SavonaLa Spezia
Rimini
Ferrara
Ravenna
Forlì
Modena
ReggioEmiliaParma
Piacenza
Cesena
Prato
Massa
Lucca
Pistoia
PisaLivorno Arezzo
Siena
CarraraPesaro
Macerata
Urbino
Fermo
Monza
Grosseto
AscoliPiceno
Terni
Viterbo Rieti
Nuoro
Oristano
Sassari
Carbonia
Iglesias
TempioPausania Olbia
Sanluri
TortolíLanusei
Taranto
Brindisi
Lecce
Andria
BarlettaTrani
Matera
Cosenza
Reggiodi Calabria
Vibo Valentia
Trapani
Messina
Caltanissetta
Agrigento
EnnaCatania
Siracusa
Ragusa
Crotone
AOSTA
TORINO
MILANOVENEZIA
TRENTO
TRIESTE
GENOVA
BOLOGNA
FIRENZEANCONA
PERUGIA
ROMA
L’AQUILA
CAGLIARI
CAMPOBASSO
NAPOLI
BARI
POTENZA
CATANZARO
PALERMO
M A RM E D I T E R R
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Alcantara
Autostradeitaliane
Scala 1 : 7 000 000
0 50 100 150 Km
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Principali vie di comunicazione stradali
Nelle prossime pagine ti proponiamo un itinerario nei luoghi caratteristici della tua regionee di quelle confinanti: colora in rosso sulla carta dell’Italia che trovi in questa pagina le stra-de percorse.
L’itinerario inizia daCourmayeur: qui unafunivia porta in alto suighiacciai delMonte Bianco.
Ad Aosta si svolge la
Fiera diSant’Orso, ungrande mercato
dell’artigianato
locale. Per tradizio-
ne un oggetto com-
prato alla fiera porta for-
tuna tutto l’anno.
Passo delSempione
Traforo delM. Bianco
Courmayeur
PoAlba
Asti
Bo
rmid
a
P.N. Val G
Vercelli
Biella
Verrès
Tana
ro
P. N. delGran Paradiso
Colle delMoncenisio
Traforodel Fréjus
Colle delMonginevro
Cuneo
Prima di lasciare la regione è d’obbligo la visitaa uno degli oltre 100 castelli,per esempio quello di Verrès.
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4Entrati in Piemonte si visitaTorino. Simbolo della città èla Mole antonelliana, cheospita il Museo delCinema. I primi stabilimenticinematografici italiani nac-quero proprio qui a inizioNovecento!
Aosta
Torino
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viaggio! In In viaggio!
A spasso per Lombardia e...Questo viaggio ti propone un breve itinerario fra alcune delle localitàpiù note, caratteristiche o curiose della tua regione e di alcune diquelle confinanti. Altre mete interessanti potrai scoprirle tu, con lacuriosità di un vero viaggiatore, e proporle ai tuoi compagni.
Si prosegue per la Villa Reale diMonza. Poco lontano si trova l’au-todromo, una delle prime pisteautomobilistiche realizzate al mondo(nel 1922).
La prima tappa della Lombardia è la Certosa diPavia, costruita dai duchi di Milano per ospitare leloro tombe. Fino al 1800, infatti, i defunti eranosepolti nelle chiese: più la chiesa era ricca, mag-giore era il prestigio della famiglia.
Si giunge infine al Lago di Garda,sulle cui rive si alternano splendidipaesaggi, paesi pittoreschi e parchidi divertimento.
Alessandria
Passodei Giovi
Scrivia
Sesia
Ticino
Pavia
LodiAdda
Cremona
Po
Po
Mantova
Mincio
Brescia Sirmione
L. diGarda
L. d’Iseo
L. diComo
L. Maggiore della rande
Serio
Sondrio
Passodello Stelvio
LeccoComo
Monza Bergamo
Verbania
Varese
Oglio
Novara
Si scende ad Alba, famosa per i tartufi, lenocciole e il Palio degli asini, nato persbeffeggiare il più rinomato Palio di Asti,città vicina e rivale.
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Milano
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Si parte! Leggi le didascalie e segui con ordine la numerazione delle diverse «tappe», in Lombardia, Piemonte e Valle d’Aosta; poi colora
in rosso, sul disegno qui sotto e sulla carta a p. 29, le strade da percorrere.
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lalaLombardiaLombardia laLombardia
• Scrivi il nome del capoluogo di regione e dei capoluoghi di provincia.• Scrivi la sigla automobilistica all’interno di ciascuna area provinciale.• Distingui e denomina alcuni elementi geografici: i monti e i laghi principali e il fiume Po.• Segna il confine tra l’alta e la bassa pianura.