touring 20 / 2010 italiano

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Test dei passaggi pedonali A Lugano le strisce più a rischio di tutta Europa 9 Ritratto di René Wittwer Una vita al TCS dedicata all’educazione stradale 37 Test della Suzuki Swift Una cittadina dal completo allestimento interno 14 Notizie e informazioni dalla Sezione Ticino del TCS 35 Test dei gas di scarico Le auto d’oggi sono pulite 4 Elettronica di bordo Un aiuto ormai indispensabile 10 Elisci in British Columbia Su e giù nella neve polverosa 22 9 dicembre 2010 touring 20 www.touring.ch GAA 1214 Vernier Il giornale della mobilità

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Il giornale della mobilità, edizione del 9 dicembre 2010

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Page 1: Touring 20 / 2010 italiano

Test dei passaggi pedonaliA Lugano le strisce piùa rischio di tutta Europa 9

Ritratto di René WittwerUna vita al TCS dedicataall’educazione stradale 37

Test della Suzuki SwiftUna cittadina dal completoallestimento interno 14

Notizie e informazioni dalla Sezione Ticino del TCS 35

Test dei gas di scarico

Le auto d’oggisono pulite 4

Elettronica di bordo

Un aiuto ormaiindispensabile 10

Elisci in British Columbia

Su e giù nellaneve polverosa 22

9 dicembre 2010 touring 20www.touring.ch GAA 1214 Vernier

Il giornale della mobilità

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9 dicembre 2010 | touring 20 | editoriale e sommario 3

Alcuni cantoni svizzeri già lo fanno,mentre altri, come Berna o BasileaCampagna, vorrebbero «ecologizzare»la propria tassazione dei veicoli a moto-re. Si tratta di sgravare le autovettureefficienti dal profilo ecologico e di tas-sare maggiormente quelle inefficienti.In poche parole un sistema di bonus/malus su base ecologica.

Oggi come oggi, chi guida un veicoloibrido dovrebbe essere domiciliato nelcanton Ticino, poiché qui verrebbe pre-miato con il dimezzamento duraturodelle imposte di circolazione. Altriesempi inerenti al caso: il proprietariodi un’ibrida, come la Toyota Prius, nelcanton di Basilea Campagna non pagaalcuna tassa di circolazione, nel cantonGinevra non la paga durante tre anni,mentre nei cantoni di Zurigo, BasileaCittà, Lucerna, Ticino e Grigioni benefi-cia di una riduzione fiscale.

L’intero sistema ha però anche unaaltra faccia della medaglia, perché sesempre più automobilisti salissero abordo di un veicolo ecologico, il sistemadel bonus potrebbe aprire un buco nellecasse statali. Durante il dibattito in attonel canton Berna è stato stimato che ilnuovo modello d’imposizione farebbeaffluire 20 milioni di franchi in meno.Sarà allora interessante vedere comefaranno in futuro i governi a far passarealla cassa gli automobilisti, nonostantei loro veicoli saranno diventati più par-simoniosi.

Felix Maurhofer, caporedattore

Chi guida un’autoibrida dovrebbeabitare in Ticino

primo piano4 Controlli antinquinamento: il TCS ritiene tali verifiche superflue per i veicoli Euro 5.

società e mobilità9 Eurotest: è a Lugano il peggior passaggio pedonale di questo esame a livello europeo.

10 Elettronica a bordo: le auto sono sempre più piene di tecnologia; non tutti apprezzano.

test e tecnica19 Test delle batterie: la qualità di quelle di marca è notevolmente regredita.20 Crossover urbane: look e dimensioni ridotte le rendono le beniamine in città.

viaggi e tempo libero28 Cipro incantevole: una meta invernale dalle miti temperature che offre varie attività.30 Russia insolita: rilassante crociera fluviale da Mosca a San Pietroburgo.

club e soci37 Educazione stradale: i 35 anni di René Wittwer per la sicurezza degli scolari.38 Regali per i soci: se si raccomandano amici e parenti che si affiliano al club.

9 il consulente39 contatti TCS, il punto: Niklaus Lundsgaard-Hansen, presidente centrale TCS41 forum, il concorso, impressum42 l’incontro: Stefan Wiesner, un cuoco creativo

Un adesivo per essere salvati velocementeUn’auto a 70 km/h finisce la sua corsa sul tetto. Questa scena di un film di prevenzione,girato dalla Città di Ginevra con il TCS, mostra l’utilità dell’adesivo sul parabrezzaindicante la presenza della scheda di soccorso (richieste: www.schedadisoccorso.ch).

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Foto di copertinaAutore: Fabian Unternährer

14 Test della Suzuki Swift 1.2 GL TopLa nuova Swift, cresciuta sia nei gruppiottici sia nelle dimensioni, offre unallestimento completo e dalle buonerifiniture. Un’auto agile ideale per la città.

22 Elisci sulle nevi canadesiNella British Columbia gli appassionatidi neve polverosa possono vivere unaesperienza indimenticabile. Un elicotteroli deposita infatti tra paesaggi stupendi.

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4 primo piano | touring 20 | 9 dicembre 2010

Controlli superflui aldi fuori dei collaudiVista l’affidabilità comprovata delle auto moderne, il TCSritiene che si possa rinunciare ai controlli antinquinamentoal di fuori dei collaudi per i modelli della norma Euro 5.

›È un rituale immutabile al quale si sotto-pongono gli automobilisti che possiedonouna vettura con il catalizzatore: ogni dueanni devono sottomettere il loro veicolo altest antinquinamento obbligatorio. E senon lo fanno, rischiano una multa. È sottol’occhio di tutti però che la loro auto superail controllo, rapido ma costoso, senza la mi-nima difficoltà. In seguito all’applicazionesistematica delle misure sui gas di scarico

dal 1983, il TCS non ha solamente costatatoche le emissioni nocive sono sempre mini-me, ma anche che i dispositivi antinquina-mento sono perfettamente affidabili nellungo periodo. È stato provato che, le emis-sioni misurate dopo 100000 km, in un testdi lunga durata, non oltrepassano i valorilimite imposti alle vetture nuove al momen-to dell’omologazione. Forte di questo fatto,il TCS è del parere che si possa rinunciare

Il famoso autoadesivo verde non deve essereobbligatoriamente attaccato sul finestrino.

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9 dicembre 2010 | touring 20 | primo piano 5

che il catalizzatore è praticamente indi-struttibile. Parallelamente, le componentielettroniche del dispositivo antinquina-mento si sono rivelate anch’esse affidabili.

Processo semplificato | Obbligatoriodal 2001 sulle vetture a benzina e dal 2004sui diesel, il sistema d’esplorazione per ladiagnostica a bordo (EOBD) ha comportatouna semplificazione del controllo antinqui-namento su tali veicoli. Le verifiche preli-minari restano quasi immutate, ma lemisurazioni dei gas di scarico con un appa-recchio specifico sono state soppresse. Algaragista non rimane che esaminare la me-moria EOBD con l’ausilio di un apparecchiodi diagnostica. Se necessario, eliminerà glieventuali errori che influiscono sul rileva-mento dei gas di scarico. Generalmente,fintanto che la spia luminosa non si accen-de, il sistema antinquinamento è in ordine.È bene precisare anche che i fabbricanti diauto sono tenuti a garantire il rispetto deivalori limite per 5 anni o 160000 km.

I progressi tecnici e le esperienze positiveregistrate dal TCS gettano un’ombra didubbio sulla necessità di procedere a deicontrolli separati su auto di norma Euro 5al di fuori dei collaudi. Basterebbe ampia-mente effettuare un test antinquinamentoprima del collaudo ufficiale. La Germaniaha d’altronde introdotto tale pratica all’ini-zio dell’anno. Oltre ad un guadagno di tem-po, l’armonizzazione eviterebbe agli auto-mobilisti che non hanno fatto questo con-trollo entro il termine stabilito, di vedersiinfliggere una multa, tanto più ingiusta sesi pensa che il sistema antinquinamentofunziona perfettamente se la spia luminosanon è attivata.‹ Marc-Olivier Herren

senz’altro ai controlli antinquinamentoobbligatori fissati al di fuori degli appun-tamenti per i collaudi ufficiali. Questa pro-posta concerne tuttavia unicamente i veico-li moderni che rispondono alla norma Euro5 entrata in vigore quest’anno. Questimodelli sono dotati di un dispositivo elet-tronico d’esplorazione per la diagnostica abordo (EOBD) che sorveglia in modo perma-nente il sistema antinquinamento. Il mini-mo malfunzionamento è segnalato con unaspia luminosa.

Quadro iniziale | Ricordiamo che il test èstato introdotto nel 1986 al fine di verifica-re il buon funzionamento del dispositivoantinquinamento e di correggerne gli even-tuali difetti. Ciò allo scopo lodevole di ri-durre il carico inquinante dei veicoli stra-dali. Da allora, le prescrizioni svizzere suigas di scarico sono state rafforzate in cin-que riprese. Il balzo più notevole è statoregistrato con l’introduzione del catalizza-tore (norma FAV 1 istituita nel 1987, vedigrafico alla pagina seguente). Di colpo, leemissioni dei veicoli attuali sono molto de-boli. Infatti, sino a poco tempo fa, le emis-sioni di monossido di carbonio (CO), idro-carburi (HC), ossidi d’azoto (NOx) e particel-le di fuliggine si misuravano in grammi perchilometro, mentre oggi non rappresentanoche dei milligrammi per chilometro. A caldonon sono quasi più quantificabili.

Questi valori sono stati accertati in modoindipendente sui veicoli testati dal TCS.Queste misurazioni hanno permesso di farsparire ogni dubbio iniziale attorno all’ef-ficacia e alla longevità del catalizzatore, al-trimenti materia di polemica nei dibattitipolitici. Infatti, si è avverata la previsione

Il test antinquinamento tradizionale prevedeuna misurazione dei gas di scarico.

Intervalli e multe

Il controllo antinquinamento deve esse-re effettuato ogni due anni sulle vetturea benzina con il catalizzatore e i diesel,e ogni anno su quelle a benzina senzacatalizzatore. I veicoli immatricolatiprima del 1976 ne sono esonerati.

Il garage attesta nella scheda di ma-nutenzione del sistema antinquinamen-to che il controllo è stato superato consuccesso. Da notare che l’adesivo verdeche indica l’anno e il mese del prossimocontrollo non ha alcuna funzione legalee non deve essere obbligatoriamenteapposto su un vetro del veicolo. Perprincipio, conviene associare il control-lo antinquinamento con un servizio dimanutenzione. Il non rispetto del termi-ne prescritto dalla legge è passibile dimulta: 1 mese, 40 fr.; 3 mesi, 100 fr.;6 mesi, 200 fr.; oltre, denuncia. MOH

Con un’auto provvista di un sistema di diagnostica è inutile aprire il cofano.L’esame si fa semplicemente collegando il lettore su una presa specifica.

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9 dicembre 2010 | touring 20 | primo piano 7

E adesso si va avanti così

Erich Schwizer,capo progetto «Tecnica& Economia», TCS Emmen

»A quanto ammonta la percentuale di autoancora molto inquinanti?Erich Schwizer: Di auto senza catalizzatore e vecchieauto con motore diesel senza codice di emissionenella licenza di circolazione ce ne sono ancora circa135 mila, che equivale al 3 percento del parco veicoli.Molte sono vetture d’epoca da collezione, che vengo-no guidate solo raramente.Come sono stati ottenuti tali enormi progressi?La Svizzera è stata, assieme alla Svezia, il primo Pae-se ad aver inasprito le norme sui gas di scarico. Dal1987 sono autorizzate alla circolazione solo autoprovviste di catalizzatore, e il TCS ha precorso i tempi,mettendo in servizio già nel 1984 la prima auto concatalizzatore della Svizzera. All’inizio la benzina sen-za piombo era acquistabile solo nelle taniche sino aquando poi ha riempito anche le pompe delle stazionidi servizio. Con test sistematici e spiegazioni detta-gliate, il TCS ha contribuito all’accettazione della nuo-va tecnologia e all’approvazione di ulteriori inaspri-menti delle prescrizioni sui gas di scarico.È giusto dire che grazie alla riduzione dellatossicità delle emissioni, è diventato impossibilesuicidarsi mediante i gas di scarico?Stando a molte fonti della psichiatria e della medicinalegale, i suicidi mediante intossicazione da CO sonocalati. Il catalizzatore trasforma il tossico CO nel nonvelenoso CO2. Resta comunque possibile la morte acausa di mancanza di ossigeno in un luogo chiuso.Esistono ancora agenti inquinanti problematici,che possono essere eliminati?Negli ultimi tempi ci si concentra sulle particelle di fu-liggine di auto diesel. Da quest’anno con la disposizio-ne sui gas di scarico Euro 5 esiste praticamente unobbligo di filtro. Già negli anni precedenti, più del 90percento di tutti gli acquirenti di auto diesel ha sceltoun modello più caro con filtro antiparticolato.

Ma il problema CO2 è ancora attuale. Come lo siaffronta?Il CO2 non è tossico, è un gas dell’effetto serra. Fintan-to che l’essere umano soddisfa i suoi bisogni di mobi-lità e di calore principalmente con petrolio, gas natu-rale o carbone, una riduzione del CO2 è possibile solomediante un miglioramento dell’efficienza energetica.Consigliamo dunque di prestare molta attenzione alconsumo di carburante nell’acquisto dell’auto. Unamaggiore domanda di auto di cinque, quattro o tre li-tri, è il miglior modo per motivare i costruttori a svi-luppare quei modelli.In quanto organizzazione di protezione deiconsumatori, il TCS da anni si è impegnato nellariduzione degli agenti inquinanti, ad esempio coni test di lunga durata. Quanto è stato investito?Solo i veicoli dei test e le misurazioni sono costate si-nora diversi milioni di franchi. I risultati sono stati uti-lizzati per la consulenza dei soci, per discussioni poli-tiche e per dimostrare che il consumatore ha tutto ildiritto di volere un’auto che nel suo consumo totaleprovoca pochi agenti inquinanti.Quali crede saranno i prossimi passi?Le emissioni di NOx delle auto diesel saranno ancoraridotte nettamente con la norma Euro 6 nel 2014/15.Il tasso di particelle di fuliggine sarà limitato per laprima volta. Se i costruttori di auto applicano una tec-nologia, che anche fuori dai metodi di misurazioneprescritti dalla legge, risulta essere molto efficiente,per i veicoli non sarà più necessaria la norma sulleemissioni Euro 7.« Intervista: hwm

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Buoni risultati dei passaggi pedonali a Lugano, ad eccezione di uno (il peggiore dell’Eurotest).

9 dicembre 2010 | touring 20 | società e mobilità 9

L’autore è giornalista giudiziarioaccreditato presso il Tribunale federale.

Sulle strade svizzere si pressano soven-te le auto che precedono. Ciò di cui nonsi è consapevoli, sono le conseguenze diun tale comportamento. Per i tribunaliè chiaro: non rispettare le distanze è pe-ricoloso, imprudente e va punito in mo-do severo. Chi si macchia di questo fattoè chiamato alla cassa, come è successoal conducente di una Ferrari, che viag-giando a 70 km/h si era mantenuto a 10metri, pari a 0,5 secondi, dall’auto anti-stante. La guida aggressiva, accompa-gnata anche da un sorpasso pericoloso,è stata multata con 12400 fr. (20 ali-quote giornaliere da 620 fr. ciascuna).Inutili le argomentazioni del colpevoleal Tribunale federale, secondo cui la suaauto avrebbe una capacità di reazionesuperiore alla media, per cui la suasarebbe stata una violazione semplicedelle regole stradali punibile con 600 fr.di multa (sentenza 6B_616/2010). L’in-teressato dovrà inoltre rinunciare pertre mesi alla patente, tenuto conto peròche non aveva commesso in precedenzaaltre infrazioni stradali.

Per essere dalla parte della ragione,la regola magica da seguire è la se-guente: il divario minimo dal veicolo cheprecede deve sempre essere di almeno2 secondi o pari ad una distanza dellametà di quanto indicato sul tachimetro.Chi viaggia a 80 km/h deve quindi man-tenere almeno 40 metri di distanza(«mezzo tachimetro»), ciò che corri-sponde per la precisione a un divario di1,8 secondi. Se l’automobilista non ri-spetta questi valori, allora rischia unasanzione per violazione semplice dellenorme sulla circolazione stradale. Unaviolazione grave si manifesta quandol’automobilista non rispetta la propor-zione di 1⁄6 del tachimetro, ossia quandoa 120 km/h viaggia a meno di 20 metridall’auto che lo precede. In questo casodovrà attendersi una multa/sanzionepecuniaria salata e il ritiro della patenteper tre mesi.

il consulenteUrs-Peter Inderbitzin

Distanza: «mezzotachimetro»o due secondi

›Generalmente, la Svizzera è un buon allie-vo in materia d’infrastrutture stradali. Sor-prende dunque ancora di più scoprire che èa Lugano il passaggio pedonale più perico-loso dell’Eurotest 2010 (cfr. p. 35). Situatoin prossimità della stazione ferroviaria,all’incrocio tra via Genzana e via San Got-tardo, non soddisfa praticamente alcun cri-terio di sicurezza ed è assolutamente ina-deguato per le persone ipovedenti e per chiha problemi di udito. Nascosto da una cur-va, mal mantenuto, appena visibile di not-te, dovrebbe essere urgentemente dotato diun’isola spartitraffico per attraversare indue tappe la lunghezza di 27 metri.

Gran variabilità | Fortunatamente per lareputazione di Lugano, su 15 attraversa-menti pedonali sottoposti a test nella cittàticinese, 10 ottengono la menzione «buono»,e tra questi diversi si distinguono addirit-tura per un accesso agevolato alle personea mobilità ridotta. Nel suo insieme, Luganoè una città che presenta la più gran varia-bilità di risultati, il migliore accanto alpeggiore. Le altre 17 città europee testateoffrono maggior omogeneità, in particolareTorino, Norimberga e Brema. Bruxelles è alprimo posto ed è interessante il fatto che lacapitale belga fornisce agli utenti una sicu-

rezza ottimale, anche in mancanza di sema-fori per regolare il traffico. Gli ispettori del-l’Eurotest hanno esaminato da vicino l’ac-cessibilità per le persone andicappate, ed èqui che i risultati sono deludenti dato cheil 54% degli attraversamenti non ha soddi-sfatto i criteri richiesti. «Oggigiorno – sot-tolineano gli esperti – è inaccettabile chetanti passaggi pedonali creano problemiagli utenti in sedia a rotelle». Lamentanoanche la mancanza di attenzione accordataai bisogni specifici di chi ha problemi diudito, dovuto ad una quasi assenza di sup-porti visivi per orientarsi, come dei pitto-grammi animati, un conto alla rovescia pri-ma della fase verde o delle indicazioni sulsuolo per indicare da che parte proviene iltraffico. D’altra parte, gli esperti lancianoun appello affinché si proceda ad un’uni-formazione delle legislazioni nazionali. At-tualmente, fanno rilevare, esistono diver-genze a volte importanti tra i Paesi europeie sono fonte di confusione. Infine, evocandola Svizzera, fanno notare che il colore giallodelle strisce pedonali è poco visibile di not-te e in caso di maltempo.‹ jop

Info TouringIl test europeo dei passaggi pedonali è realizzatoda 17 club automobilistici europei, tra cui il TCS.È consultabile al sito www.strada.tcs.ch.

Passaggio pedonalepericoloso a LuganoIl test 2010 dei passaggi pedonali ha rilevato un mucchiodi pecche nelle 18 città europee prese in considerazione.Ad esempio Lugano, che possiede il più pericoloso.

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10 società e mobilità | touring 20 | 9 dicembre 2010

›Il teatro della scena, di questo lunedì amezzogiorno e mezzo, è la pista Test & Trai-ning del Centro di sicurezza stradale delTouring Club Svizzero a Stockental nel-l’Oberland Bernese: il direttore della funi-via dello Stockhorn, Alfred Schwarz, im-mette la sua grande BMW serie 7 in unastretta curva, guidando troppo veloce a 80km/h. Deve frenare di colpo, nel momentosbagliato, appena prima della curva. Lavettura resta in traiettoria, nonostante ilfondo fradicio. Motivo di tanta tenuta: sisono attivati il controllo elettronico di sta-bilità ESP oppure il DSC (controllo di stabi-lità dinamico) e il sistema di frenata anti-bloccaggio ABS.

Incidente inevitabile | Alfred Schwarzsperimenta le funzioni dei sistemi di sicu-rezza della sua autovettura. Il computer di

Un aiuto personale a bordoC’è sempre più elettronica sulle automobili, un incubo per molti conducenti che sispazientiscono: «Non ho bisogno di tutta quella roba. Si rompe e basta». Un pregiudizioche impegna garage, importatori e il TCS con istruzioni e corsi.

bordo elabora in una frazione di secondo idati delle forze di gravità e della fisica e«distribuisce» alle quattro ruote e ai freni irelativi comandi di comportamento più ap-propriati. Un’uscita di strada della vetturaè praticamente impossibile.

Durante il test di guida, il capo istruttoreIwan Isenschmid siede accanto a Schwarz:«Ed ora disattivi i sistemi ed affronti lastessa curva un’altra volta con la medesimavelocità. Nessuna paura: non succede nien-te, c’è spazio a sufficienza sulla pista», diceal conducente incredulo. Ora è tutto diver-so: l’auto devia dalla traiettoria e si giravarie volte su se stessa. Nella realtà la con-seguenza di questa sbandata sarebbe stataun grave incidente.

Secondo Adrian Aeschbach, direttore delcentro TCS di Stockental, oggi l’ESP/DSC el’ABS dovrebbero essere presenti su ogni

nuovo veicolo: «Nel nostro centro di allena-mento di guida i conducenti possono speri-mentare il funzionamento dei sistemi disicurezza delle loro auto senza che accadaqualcosa di spiacevole». È importante chesi sappia «come l’automobile reagisce ecome si deve correggere».

Conoscere il sistema | Ai bordi dellapista, osserva i giri di prova di AlfredSchwarz anche Jürg Freund, comproprieta-rio della Freund & Brönnimann AG di Thun,la concessionaria ufficiale della BMW.Freund collabora con il Centro di sicurezzastradale del TCS: «Qui i nostri clienti pos-sono imparare e sperimentare tutta l’elet-tronica inserita sulla loro automobile».L’importante è: «Chi si sposta in auto devesapere quali sistemi di sicurezza ha a di-sposizione a bordo e quali sono attivati».

Molte auto sono equipaggiate consofisticati mezzi d’aiuto elettroniciche richiedono una certa pratica.

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9 dicembre 2010 | touring 20 | società e mobilità 11

La considerazione di Jürg Freund non vascartata a priori, poiché l’elettronica sulleautomobili diventa sempre più complessa.Vi è una moltitudine di aiuti a disposizione,ad esempio il tempomat con regolazione didistanza e sistema di assistenza direziona-le, che in situazioni di pericolo corregge conuna controsterzata e contrasta attivamenteil cambio di corsia. Anche il cosiddetto «as-sistente dell’angolo cieco» è installato suimoderni veicoli. Esso copre le fiancate e ilposteriore dell’auto. Se in quest’area è pre-sente un altro veicolo mentre si viaggia, ilconducente viene allertato da un segnaleottico. Molti modelli offrono anche l’assi-stente di frenata e un sistema che previenele collisioni. Esso riconosce le situazioni dipericolo sulla base della pressione del pe-dale attivato. Un altro sistema a guida elet-tronica «sorveglia» i dintorni dell’automo-bile e li «interpreta» criticamente.

Sistemi sofisticati | E poi ci sono i nuovisistemi di assistenza basati su una tele-camera che sostengono il conducente, adesempio nella guida su una traiettoria affi-dabile, nel riconoscimento dei segnali divelocità, in certe situazioni di funziona-mento dei fari e nel dare uno sguardo nel-l’oscurità: l’assistente per gli abbaglianti

mette a disposizione la migliore lunghezzadi illuminazione. Cuore del sistema è unatelecamera sul lato interno del parabrezza.Invia nuovi dati ogni 40 millisecondi, gra-zie ai quali viene regolata la lunghezzadell’illuminazione dei fari allo xeno varia-bili. Anche l’assistente della vista notturna,che illumina la carreggiata con un’invisibi-le luce ad infrarossi, ha fatto progredirel’industria automobilistica. Il nonplusultraè l’assistente per i limiti di velocità: unatelecamera individua i segnali stradali einforma il conducente.

L’ignoto fa paura | La paura della clien-tela per l’elettronica in auto o per i nuovi si-stemi che non conoscono è un problema dicui gli importatori di automobili si devonooccupare, se vogliono mantenere fedeli iloro clienti. Oliver Peter, capo-stampa diMercedes-Benz Svizzera SA, sottolinea cheassieme ad ogni nuovo veicolo viene fornitoun CD dove vengono «spiegati esattamente»gli ultimi sistemi di assistenza. Inoltre, almomento della consegna del veicolo ilcliente viene introdotto ai sistemi da perso-nale di vendita formato e si effettuanoanche giri di prova.

Dal canto suo Donatus Grütter, responsa-bile delle pubbliche relazioni di AMAG,riferisce che «anche i partner Volkswagenspiegano l’insieme dei sistemi al momentodell’acquisto e restano a disposizione perulteriori domande durante tutta l’esistenzadel veicolo». E parlando del futuro aggiun-ge: «In avvenire i veicoli comunicherannoancora di più con l’ambiente e con gli altriveicoli (la cosiddetta comunicazione car-to-car)».

Limiti della fisica | Adrian Aeschbach delTCS chiarisce che «su tutte le innovazionitecniche prevale comunque la capacità diguida e il dominio del conducente». E DiegoTomasini, direttore di Test&Training TCSSA, ritiene che i sistemi di assistenza vannoconsiderati simbolicamente come una cas-setta di sicurezza supplementare: «Non do-vrebbero indurre a velocità elevate e mag-giori rischi». Anche con i migliori sistemi dibordo le leggi fisiche rimangono immutate:«Un’automobile circola su quattro ruote,ognuna delle quali deve garantire una su-perficie di contatto tra l’auto e la carreggia-ta poco più grande di quella di una mano».E tale resta, nonostante tutta l’elettronica:«Ci sono i limiti della fisica».‹ Kurt Venner

Info TouringL’opuscolo del TCS in tre lingue «Mobile senzalimiti» è disponibile gratuitamente su www.tcs.ch(rubrica auto-moto, pubblicazioni). In poche paginesi spiegano le ultime tecniche automobilistiche eil loro funzionamento. Da molto tempo il TCS testai nuovi veicoli e anche le ultime innovazioni deisistemi di assistenza. Panoramica dei test:www.tcs.ch > auto-moto > test > accessorifo

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La differenza salta all’occhio:con (in basso) e senza assistenza

di guida elettronica.

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Anche sulle autostrade del sud della Francia si rischia di rimanere vittima di malfattori che mettono in pratica subdoli trucchi.

12 società e mobilità | touring 20 | 9 dicembre 2010

›«Naturalmente avrei dovuto saperlo,eppure ci sono cascata»: lo dice Trudi M.(cognome noto alla redazione, ndr.), un’ar-zilla pensionata che desidera mettere inguardia i lettori di «Touring» sull’esistenzadi un nuovo trucco utilizzato dai delin-quenti autostradali. È, infatti, risaputo or-mai da parecchio tempo che in molti paesidell’Europa meridionale gli automobilististranieri restano spesso vittima di malfat-tori che usano trucchi «fantasiosi» per de-predare gli ingenui malcapitati dei loroaveri. Adesso a quanto pare ne hanno in-ventato un altro.

Palla in autostrada | Dopo sette ore diviaggio proveniente dalla Svizzera Trudi M.stava circolando sull’autostrada della valledel Rodano, nel sud della Francia, quandodi colpo vide una piccola palla finire sottoil proprio veicolo. «Aveva sbattuto con vio-lenza, mentre contemporaneamente un au-tomobilista che mi stava sorpassando face-

va segno verso di me che qualcosa non an-dava», così descrive l’accaduto l’appassio-nata automobilista svizzera che nel suddella Francia possiede una casa di vacanzae conosce perfettamente la regione. Logica-mente si era subito arrestata sulla corsiad’emergenza, una cosa piuttosto pericolosaquando su quella autostrada passano con-tinuamente anche veicoli pesanti e si è ol-tretutto stressati da un’avaria.

Il passeggero laterale, uno dei tre occu-panti dell’automobile «soccorritrice», si com-portava come se volesse prestare aiuto econtinuava a indicare di guardare sotto lamacchina. In seguito, «il gentiluomo» avevadetto alla signora che adesso avrebbe allar-mato il soccorso stradale tramite la colon-nina SOS e si era allontanato. Quando, però,Trudi M. non aveva scoperto niente di stra-no sotto la sua autovettura e si era rialzatada terra, il trio si era già dileguato. Ma as-sieme a lui erano scomparse anche le borseposate sul sedile del passeggero nell’abita-

Rapina con il truccoI furti sulle autostrade dei paesi del Mediterraneo sono notoriamente all’ordine delgiorno. Di recente una lettrice di «Touring» è rimasta vittima nel sud della Franciadi un’originale trovata da parte di «premurosi» rapinatori.

colo della macchina della donna, compresii soldi e il libretto degli assegni. Trudi M.aveva allora sentito la sua vista annebbiar-si e aveva avvertito la polizia.

L’attenzione è d’obbligo | Ora la nostraprudente automobilista vorrebbe contri-buire a far sì che altri svizzeri non cadanonella stessa trappola nel sud della Francia:«Un’anziana signora, al volante da sola e abordo di un’automobile con targhe svizzeresono, secondo la polizia francese, i tre mag-giori fattori di rischio per diventare predadei malfattori che percorrono le autostra-de», spiega Trudi M.

Col senno del poi, l’anziana automobili-sta rammenta come già il trio la osservasseattentamente mentre era ferma a far rifor-nimento in un distributore di carburantenella valle del Rodano. Morale della favola:attenzione ai segnali con la mano e alleofferte d’aiuto su certe strade straniere!‹

Heinz W.Müller

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9 dicembre 2010 | touring 20 | società e mobilità 13

Giocattoli stimolantiGenitori, parenti e padrini hanno l’imbarazzo della scelta di fronte all’ampia offertadi regali di Natale. «Touring» propone giocattoli che hanno a che fare con la mobilità.

›Al giorno d’oggi, i bambini devono con-frontarsi anche nel mondo dei balocchi conapparecchi, macchine e veicoli virtuali esnervanti. Nell’epoca di Internet, che offregiochi pazzeschi, affascinanti e godibilianche con il proiettore sulla parete di casa,per gli adulti è molto difficile scegliere il re-galo giusto da donare a Natale. Si dimenticaspesso che ci sono anche dei giocattoli chenon sono provvisti di pirotecnici effettispeciali, ma che lasciano perciò spazio allacreatività dei più piccoli.

«Per i bambini il fascino di un gioco stanel poter decidere in piena autonomia e nonsulla base di criteri e di aspettative degliadulti», afferma l’autore di libri per bambi-ni Tomi Ungerer. Il fatto che l’industria delgiocattolo non sia orientata unicamentesu prodotti usa e getta, è dimostrato dallafiera dei giocattoli «Swiss Toy» a Berna: si

Mini elicottero «Nine Eagle Solo»Un elicottero manovrabile, rispettoso dell’ambiente, grazie allebatterie ricaricabili. Utilizzabile anche indoor. Da 14 anni (o prima).Da 84 fr. nei negozi di modellismo o Internet.

Set iniziale del sistema RokenbokCostruzione modulabile combinata con veicoli radio-controllati.Si possono muovere contemporaneamente i veicoli grazie agliinfrarossi. Da 3 a 14 anni. 199 fr. www.discovery-zone.ch

Pacchetto iniziale «Mein Start mit Märklin»Set con locomotiva delle Deutsche Bahn (DB) con tender, vagoni merci aperti,carro-frigorifero, telecomando digitale (senza cavi) a infrarossi ecc. Da 6 anni.Circa 150 franchi. www.maerklin.ch.

Camion dei pompieri di legnoVeicolo robusto e tradizionale, dimensioni 45�16�22 cm,scala estraibile. A partire dai 3 anni. 94.40 franchi. Neinegozi di giocattoli o direttamente al sito www.spielba.ch.

constata un certo ritorno a giocattoli piùessenziali e più solidi. Una tendenza validaanche per quanto riguarda i giocattoli chehanno a che fare con la mobilità, sui qualisi è concentrata l’attenzione di «Touring»:stanno tornando in auge automobiline,camion, trenini e altro ancora, con formetradizionali e spesso di legno. Dall’altraparte ci sono giocattoli futuristici che rap-presentano una sfida per i bambini.‹

Heinz W.MüllerPS: Gli adulti, preoccupati di far quadrareil bilancio familiare alla fine dell’anno,spesso si dimenticano che in molte «borsedei giocattoli» si possono comperare artico-li a buon mercato. Inoltre, le cosiddette «lu-doteche» sono spesso una soluzione ancoramigliore dal punto di vista economico, datoche ci si può semplicemente scambiare igiochi usati.

Quattro proposte che possono far felici i bambini

Giochi che sollecitano la creatività del bimbo.

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14 test e tecnica | touring 20 | 9 dicembre 2010

Strumentazione principale ben visibile.

continua a pagina 17

+–Più o meno

Ottimo rapporto prezzo/prestazioni,ampio equipaggiamento di comfort,design e interni piacevoli, telaio bencalibrato con un comportamento agile,sterzo preciso, freni al top, sistemaecologico start/stop automatico.

Volume del vano bagagli modesto, mo-dularità insufficiente, scarsa ripresa,sedili anteriori con imbottitura troppomorbida, retromarcia a volte dura dainserire, sibilo/rumorosa in autostra-da, scarso volume del serbatoio.

› La Swift è il vero bestseller per il costrut-tore Suzuki. Sul mercato dal 1984, ne sonogià state vendute ben 4 milioni di unità. InSvizzera questo modello figura tra i 30 piùvenduti. I designer sono consapevoli chequando si tratta di rivisitare modelli digran successo, occorre la massima pruden-za, poiché si rischia un flop. Ma non è ciòche è capitato con l’auto testata, una SuzukiSwift 1.2 GL Top, cresciuta sia otticamentesia in dimensioni. Dunque non sono stateadottate modifiche significative in meritoall’aspetto puramente esteriore. L’unicacosa che balza all’occhio sono alcuni mo-derni arrotondamenti delle linee e il para-brezza dominante. All’interno colpisce ilbuon allestimento.

Le nuove dimensioni della Swift sono3,85 metri di lunghezza e 1,7 di larghezza.L’abitabilità è così garantita sui sedili an-teriori, oltre a un sufficiente spazio per latesta. Dietro due persone possono sederecomodamente, soprattutto se non sono distatura troppo elevata. Con queste misureè tuttavia normale che i passeggeri poste-riori abbiano una libertà di movimento perle gambe che si situa vicino ai limiti mini-mi. Il bagagliaio, di dimensioni modesteanche per una piccola auto, con i suoi soli211 litri, non è certo adatto per far i grandiacquisti. Con i sedili posteriori ribaltati, ilvolume sale a 528 litri, ma creando uno sca-lino fastidioso. E non sono ideali nemmenol’alto vano di carico e la poca profondità delbagagliaio. La modularità non è una carat-teristica della Suzuki Swift, nei confrontidel modello precedente avrebbe anche po-tuto proporre qualcosa di più elaborato.

Interni semplici | Per la categoria di prez-zo in cui si muove la Swift, gli interni sonobuoni e in linea con le attese. Nel cockpitconcepito appositamente, gli strumenti diforma rotonda sono ottimamente leggibili etutti i comandi sono ordinati in modo logicoe funzionale. Un tantino complicato e mac-

chinoso da utilizzare il computer di bordo.Peccato inoltre che il volante multifunzio-nale sia regolabile solo in parte. La visibi-lità periferica è buona e consente di rispar-miare l’assistente di parcheggio. Soltantodietro, il poderoso montante riduce par-zialmente la visibilità posteriore. Anche isedili sono allestiti in modo confacente allacategoria. La tenuta laterale è corretta, an-che se l’imbottitura è un po’ troppo morbi-da e anche la lunghezza della seduta per lepersone di statura elevata è un po’ corta.

Cercasi temperamento | Il modello te-stato è dotato di un motore 1,2 litri a ben-zina che eroga 94 CV. Lo stesso è ottenibile,con identica motorizzazione, anche in ver-sione 4�4. Le prestazioni sono accettabilise si mantengono i giri elevati. Come con-suetudine su queste cilindrate, si avverte lamancanza di una certa vivacità sotto i 4000giri. In salita e nelle manovre di sorpasso èd’obbligo cambiare spesso, anche se i rap-porti sono facili da inserire per cui ciò noncausa problemi. Il motore risulta quindi so-

La Swift dal buonallestimentoLa nuova Swift è un’auto cittadina agile, attrattivae ben rifinita. L’allestimento della vettura è moltocompleto. Test della Suzuki Swift 1.2 GL Top.

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9 dicembre 2010 | touring 20 | test e tecnica 15

La nuova Suzuki Swift ha un gran parabrezza e dettagli arrotondati rispetto al modello precedente.

tabellacomparativa

Suzuki Citroën Ford MazdaSwift C3 Fiesta 21.2 GL Top 1.4 VTi Chic 1.2 Titanium 1.3 Exclusive

Prezzo (fr.) 21990.– 21290.– 22650.– 20700.–Cilindrata (cc) 1242 1397 1242 1349Potenza (kW/CV) 69/94 70/95 60/82 63/86Coppia massima (Nm/min) 118/4800 135/4000 114/4200 122/3500Consumo (l/100 km) 5,0 A2 5,81 C2 5,71 C2 5,11 A2

Rumore int. 120 km/h (dBA) 72 715 736 —Costi al chilometro (fr./km)3 –.55 –.56 –.57 –.55Costi di manutenzione4 11113 11113 11333 11133

Test «Touring» 20/2010 7/20105 20/20086 —

1 dati secondo l’importatore 2 efficienza energetica secondo l’importatore 3 costi di manutenzione per km(15000 km/anno) 4 su 180000 km (15000 km/anno) 5 Citroën C3 1.6 VTi 6 Ford Fiesta 1.4 16V

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brio e nel test fa registrare consumi di 6 l/100 km, valore reso possibile soprattuttograzie al peso di 1000 kg. Per l’economicitàgioca un ruolo anche il sistema start/stop,di cui è dotata la versione Top.

Comportamento scattante | Il peso di1085 kg (incluso il conducente) della nuovaSwift le permette di muoversi sulla stradain modo agile e leggero. Lo sterzo preciso eil telaio rigido ma ben calibrato la fannosentire a proprio agio sia in città sia suipercorsi più movimentati. La piccola vettu-ra subisce unicamente le irregolarità piùimportanti del fondo stradale. Molto effica-ci sono i freni con uno spazio di frenata disoli 35,5 metri. Dal punto di vista dell’equi-paggiamento, la Swift poi lascia insoddi-

sfatti davvero pochi desideri. Per nessunaltro modello la lista delle opzioni è cosìcorta come per una Suzuki. Già il modellodi base a tre porte è dotato di serie di ESP,sette airbag, sistema audio e computer dibordo. Le poche opzioni, però sono relati-vamente care, occorrono 1350 fr. per l’assi-stente di parcheggio anteriore e posterioree tra 1950 e 2400 fr. per il pacchetto cuoio.

La nuova Swift, all’interno della sua ca-tegoria di auto di statura ridotta, rivela uneccezionale rapporto qualità/prezzo. Con lesue dimensioni, l’aspetto e la maneggevo-lezza, gioca le sue carte migliori nei tragittimedio-corti così come in città. Nel test,l’auto ha evidenziato anche la sua modestiain fatto di consumi, cosa che l’avvantaggianon solo da un punto di vista economico mapure ecologico. Un’auto cittadina ben rifi-nita e solida.‹ Felix Maurhofer

continua da pagina 14

Suzuki Swift 1.2 GL Top in dettaglioABITACOLO 11123 Paragonati al prezzo, imateriali impiegati e la lavorazione sono buoni.I comandi e le strumentazioni sono comodi eleggibili. Spaziosità sufficiente davanti, dietroun po’ meno. Bagagliaio e modularità non sonotra i punti di forza. Il sedile posteriore ribaltatoforma inoltre un gradino fastidioso nel vano.

EQUIPAGGIAMENTO 11111 Equipaggiamen-to vasto con climatizzatore automatico, tempo-mat, sedili riscaldabili, impianto radio/CD, siste-ma start/stop.

COMFORT 11113 Sospensioni piuttosto rigi-de, ma buone proprietà di assorbimento e com-fort. Se messo a dura prova, motore rumoroso.Sedili anteriori troppo morbidi.

SICUREZZA 11113 Con 7 airbag (compresoquello per le ginocchia), la dotazione di sicurezzaè completa. Freni efficaci e potenti. L’ESP è di se-rie. Tutti gli appoggiatesta son ben regolabili.

PRESTAZIONI 11133 Il motore da 1,2 litri gi-ra bene ed è reattivo. Le prestazioni di guidasono accettabili a condizione che i giri sianomantenuti elevati. La calibratura delle marce èadeguata, anche se è necessario cambiare spes-so rapporto, cosa che avviene comunque congran facilità.

COMPORTAMENTO 11113 Il telaio conservaun buon margine di riserva. L’auto curva in modospontaneo e permette una gestione agile. Losterzo è preciso e offre buone risposte.

Oltre al pulsante d’accensione, la Suzuki dispone del sistema start/stop. Il design della parteposteriore è piacevole. Con i sedili posteriori ribaltati, nel baule si crea un gradino fastidioso.

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Scheda tecnica

VEICOLO PROVATOSuzuki Swift, 1.2 GL Top, 5 porte, 5 posti;21990 fr. (auto test: 22580 fr.)

Gamma: dalla Suzuki Swift 1.2 GA(16990 fr.) alla Suzuki Swift 1.2 GLTop 4�4 (23990 fr.)

Opzioni: vernice metallizzata (590 fr.),assistente di parcheggio (1350 fr.)

Garanzia: 3 anni/100000 km fabbrica,3 anni/100000 km mobilità; garanziaantiruggine: 12 anni (condizioni)

Importatore: Suzuki Automobile SchweizAG, Industriestrasse, 5745 Safenwil,www.suzuki.ch

DATI TECNICIMotore: 4 cilindri a benzina 1.2 l, 94 CV,trazione anteriore, cambio a 5 marce

Peso: 1085 kg (auto del test), totale ammis-sibile 1480 kg, carico rimorchiabile 1000 kg

Check-up TCSDINAMICA DI COMPORTAMENTOPrestazioni (0–100 km/h): 11,7 s

Elasticità:60–100 km/h (in 4a) 12,7 s80–120 km/h (in 4a) 13,4 s

Diametro di sterzata: 11,0 m

Insonorizzazione:60 km/h: 62 dBA 11133

120 km/h: 72 dBA 11133

SICUREZZAFrenata (100–0 km/h): 35,5 m 11111

Equipaggiamento 11111

COSTI DEI SERVIZImanutenzione (km/mese) ore mano d’opera (fr.)

15000/12 1,1 160.–30000/24 2,4 348.–

Manutenzione per 180000 km:15000 km/anno 19,8 4282.–

COSTI D’ESERCIZIOkm/anno ct./km fr./mese

fissi variabili

15000 55 433.– 251.–30000 37 433.– 501.–Tariffa oraria per il calcolo TCS: 145 fr. (UFS), agenzieSuzuki da 80 a 168 franchi

CONSUMO AL BANCO DI PROVA(ciclo UE 80/1268)

urbano extra urbano misto

TCS 6,1 4,4 5,0fabbrica 5,8 4,4 4,9

Emissioni di CO2: 116 g/km

Media svizzera di CO2: 167 g/km

etichettaEnergia (A–G): A

CONSUMO DEL TEST 11113

6,0 l/100 km autonomia 700 km

serbatoio: 42 litri

TCS Tecnica ed economia: Robert Emmenegger

larg. int: ant. 136cm, post. 134cmbagagliaio: 211–528 litripneumatici: 185/55R16, min. 175/65R15

107cm

15

1cm

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�86–108cm

93cm

� 56–81cm

passo 243cm� �

lungh. 385cm (larg. 170cm)� �

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preziosito dal brio del V6 diesel di origine Re-nault, che avvicina la Latitude ad un’auto d’altagammaeuropea. Dalla buona abitabilità, questaberlina di quasi 5metri offre un equipaggiamen-to ben oltre la norma (climatizzatore automati-co trizona, ionizzatore per purificare l’aria e se-dile del conducente conmassaggio). E annunciaevidentemente ambizioni commerciali mode-ste. Tuttavia non significa che Renault abbiadetto la sua ultima parola nel settore d’altagamma. Anziché misurarsi con l’imbattibileconcorrenza tedesca, la casa francese punteràinfatti su una Espace più raffinata... anche sebisognerà attendere qualche anno. MOH

Tecnica: berlina a tre volumi; lunghezza: 4,90 m;bagagliaio: 477 l Motori: diesel 173/240 CV; cambioautomatico a 6 rapporti Prezzo: da ca. 47000 fr.;lancio a marzo.

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Tribolazioni francesi nell’alta gammaRenault Latitude I costruttori francesi sonosempre alla ricerca della formula ideale per l’al-ta gamma.Assente da questo segmento lussuo-so dall’uscita di scena della Vel Satis, Renaultvi fa ora discretamente ritorno con la Latitude,che avrà come obiettivo, essenzialmente, di po-sizionare lamarca su scalamondiale suimercativoraci di opulente berline classiche. Più che unavera offensiva, tale scelta è voluta per cogliereun’opportunità. La tre volumi prodotta in Coreanon è infatti altro che una riconfigurazione dellaSamsung SM5, uscita dalla filiale Renault.Questa operazione va tuttavia al di là del sem-

plice badging. Oltre ad un frontale ridisegnato,la Latitude adotta infatti interni che propongo-no una qualità percepita di caratura europea,quindi accattivante. Le sospensioni ultramorbi-de alla coreana lasciano spazio a un retrotreno Renault Latitude o il classicismo alla coreana.

con sospensione a bracci multipli ereditato daNissan: e qui siamo di fronte alla globalizzazio-ne. Ha perciò un comportamento stabile, pur ri-manendo molto confortevole. Tutto questo im-

›Il magro bilancio del test comparativopromosso dal TCS e dai club automobilisti-ci partner si scontra con i buoni risultati ot-tenuti nelle edizioni 2002, 2004 e 2007. Susette batterie di capacità tra 70 e 74 ampè-re/ora (Ah) testate, soltanto una ha ottenutola menzione «molto consigliato» e un’altra«consigliato». Un dato imbarazzante con-cerne il test dei modelli Banner Power Bull,Exide Premium e Patrouille TCS che è statointerrotto (v. a lato) poiché il potenziale dicapacità e accensione a freddo non corri-spondeva ai valori indicati sulle batterie. Iltest era in particolare centrato sulla capa-cità, che costituisce il dato più importanteper conoscere la quantità di energia imma-gazzinabile nella batteria. Un potenzialedirettamente legato alla quantità di piom-

bo presente. In caso di sostituzione dellabatteria, si consiglia di acquistare un mo-dello di capacità equivalente. Le batterie abuon mercato possono andar bene per vei-coli la cui durata di vita è limitata.‹ tg

Batterie in fase di declinoLa qualità delle batterie di marca è notevolmente calata. Solo due modelli esaminati inun test comparativo del TCS hanno dato risultati positivi, mentre tre sono stati scartati.

Marca e modello Arktis Arktis Bosch Moll M3High Tech batteria di qualità Silver S4 Plus K2

Capacità/avviamento a freddo 70 Ah/640 A 72 Ah/640 A 72 Ah/680 A 71 Ah/590 AGaranzia 2 anni 2 anni 2 anni 2 anniPrezzo indicativo in fr. 192.– 172.– 273.– 340.–Capacità 38% 52% 70% 76%Avviamento a freddo 32% 32% 38% 46%Durata 14% 16% 30% 82%Test tecnico 76% 80% 84% 76%Valutazione TCS 11333 11333 11133 11113

Visto che i valori indicati per «capacità/avviamento a freddo» non sono stati raggiunti, il test è stato interrotto per le seguentibatterie: «Banner Power Bull 74 Ah/680 A», «Exide Premium 72 Ah/720 A» e «Patrouille TCS 74 Ah/660 A». Le valutazionisono fornite in percentuale (%). 100% corrisponde al valore massimo, 0% al minimo. La cifra percentuale è da intendere comenota e non come valore assoluto.

Test comparativo del TCS delle batterie per automobili

La capacità dipende dalla quantità di piombo.

Problemi di qualità perle batterie delle autoNel 2007 nell’ambito del soccorso stradaleil TCS, in considerazione degli ottimi risul-tati ottenuti nei test, aveva deciso di pro-porre batterie per auto della ditta Banner.I pattugliatori del TCS dal 2008 montanoqueste batterie di qualità per la soddisfa-zione di tutti i loro soci e clienti. In occa-sione di alcuni controlli, il TCS ha tuttaviacostatato recentemente che le batterieBanner di tipo 62Ah/510Ae74Ah/660Anon offrono prestazioni corrispondenti allespecifiche indicate. Sono peraltro interes-sate solo le batterie che sono state istalla-te tra gennaio e fine novembre 2010. Seb-bene la durata di vita di questi prodotti e leloro prestazioni siano solo in minima partelimitate e finora non si è verificata alcunapanne, il TCS ha reagito immediatamente.Da inizio dicembre, utilizza così unica-

mente batterie per auto impeccabili e mu-nite dell’etichetta «Generation 2011» e vaincontro ai clienti che hanno acquistatouno dei due tipi di batteria nel periodo in-dicato. Gli interessati riceveranno infattiun buono benzina di 20 fr., inviando all’in-dirizzo in basso il tagliando di garanzia ori-ginale della batteria con l’indirizzo di spe-dizione per il buono. Recapito per l’inviodei tagliandi di garanzia: TCS, ContactCenter – batterie, chemin deBlandonnet 4,1214 Vernier.

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20 test e tecnica | touring 20 | 9 dicembre 2010

› Come indica il nome, le crossover coltiva-no la mescolanza dei generi. Ad immaginedella Nissan Juke, la cui parte inferiorerammenta una fuoristrada, ma la cui lineadinamica esprime sportività. Questa nuovatendenza, che cavalca il generale disamoreper le grandi SUV (sport utility vehicles) siinsinua progressivamente nel segmentodelle auto di categoria inferiore. Dopo ilsuccesso della crossover compatta NissanQashqai, è giunto il turno delle city-car.

Con una lunghezza di circa 4,10 m, le duecomari Mini Countryman e Nissan Jukelanciano l’offensiva puntando sugli am-bienti urbani. Con le loro dimensioni «cit-tadine» e il look impertinente sono destina-te a sedurre una clientela, di preferenzagiovane, stanca dei massicci 4�4. Sebbenele due crossover conservino un’altezza daterra elevata, non puntano forzatamente al-lo sterrato, tant’è vero che la gran parte deimodelli è proposta con trasmissione 4�2.

Oltre alla compattezza, queste crossoverdi peso ridotto hanno la particolarità diessere mosse da scattanti motori «down-sizing». Ne derivano un comportamentodivertente e consumi ragionevoli. L’allesti-mento interno studiato mira alla seduzio-ne. Sebbene la Countryman pecchi per l’ec-cessiva propensione ai gadget «lifestyle»,mentre l’abitabilità della Juke risulti pena-lizzata dietro dalla linea inclinata, le dueauto fanno valere argomenti choc.‹ MOH

L’era delle crossover urbaneVeicoli di tendenza per antonomasia, le crossover invadono il campo delle cittadine.Il loro look alternativo e la taglia ridotta le predispongono a conquistare i centri.

Più sontuosa, la Countryman esibisce parafanghi alti da crossover.

Una Mini in versione maxiMini Countryman Cooper S ALL4 Primo modello dotato di 4porte e portellone, questa Mini formato XXL vuole essere l’autodi tutti i giorni. Prova ne sia il sedile posteriore scorrevole conschienale regolabile, configurabile a scelta a 4 o 5 posti. Inoltre,il vano bagagli offre una capienza mai vista su una Mini. Nono-stante un rapporto prezzo/dotazione d’alta gamma e plastichedure, l’abitacolo è allestito in modo trendy, sottolineato da un’il-luminazione intimista. La sontuosa crossover si distingue ancheper l’inedito comfort delle sospensioni. E se si allontana un po’dalla tenuta stile kart cara alle Mini, riesce comunque a gestirebene il rollio nonostante la maggiore altezza da terra. La ver-sione a trazione integrale (differenziale centrale elettroidrauli-co) beneficia soprattutto di una motricità fuori dal comune chesi associa perfettamente a un motore turbo davvero piacevole.

Positivo: finalmente una Mini spaziosa, sedili posteriori modu-labili, buon bagagliaio, comfort di marcia, motore gradevole,comportamento efficace e motricità Negativo: prezzo, equi-paggiamento minimo, qualità percepita dei materiali, funziona-lità, retromarcia scomoda, calibratura della frizione (partenza).

Tecnica: crossover; 5 porte; 4/5 posti; lunghezza: 4,10 m; bagagliaio:350 l; 1,6 l turbo, 184 CV, 240 Nm a 1600/min; cambio 6 marce,trazione 4�4 permanente; da 0 a 100 km/h in 7,6 s Consumo in prova:8,5 l/100 km, autonomia 552 km Prezzo: 39400 fr. (Cooper S ALL4).

La Nissan Juke è decisamente un veicolo urbano.

Esplosiva anticonformistaNissan Juke 1.6 turbo 4�2 Il suo aspetto, tutto fuorché di-screto, ne fa l’archetipo della piccola crossover. Decisamenteoriginale, la Nissan Juke vanta un abitacolo dall’allestimentopimpante e funzionale. Le sue riprese decise a regimi bassi lapredispongono per l’impiego urbano, ma non soltanto: il motoreda 190 CV dal carattere deciso esprime accelerazioni folgoran-ti. E visto che il telaio, relativamente rigido, è rigoroso, la Jukesi concede un comportamento tanto agile quanto brioso. La ver-sione 4�4 saprà senz’altro meglio contenere tanta foga. Degnodi nota il fatto che il conducente ha la scelta tra tre modalità diguida (eco, normal, sport). L’unico difetto: lo spazio posterioreè limitato dal tetto inclinato, inoltre il volume del bagagliaio èun po’ tirato. Ma la Juke compensa con la sua ricca dotazioni,compreso un navigatore GPS di serie. Chi offre di più!

Positivo: concetto originale, presentazione interna, tenuta agi-le e sicura, motore che unisce temperamento e riprese a bassiregimi, equipaggiamento completo Negativo: volume del baga-gliaio limitato, consumi deludenti, capacità del serbatoio, volan-te non regolabile in profondità, visibilità posteriore limitata.

Tecnica: crossover; 5 porte; lunghezza: 4,14 m; bagagliaio: 251 l; 1,6 lturbo, 190 CV, 240 Nm a 2000/min; cambio a 6 marce, trazione 4�2;da 0 a 100 km/h in 8,0 s Consumo in prova: 8,6 l/100 km, autonomiadi 488 km Prezzo: 31500 fr. (1.6 T Tekna), 34900 fr. (versione 4�4).

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Il punto forte della Orlando è il rapportoqualità/prezzo. Sulla versione LTZ nonmanca niente. L’ambiente interno ispirafiducia, l’insonorizzazione è efficace. Perquanto riguarda il comportamento, la mo-novolume manifesta un onesto equilibrio.I motori sono invece meno convincenti. Il

benzina è un po’ limitato e il diesel è dotatodi un cambio con rapporti eccessivamentelunghi. Certo non è una sportiva.‹ MOH

Tecnica: monovolume compatta; lunghezza: 4,65 m;bagagliaio: 454–852 l Motori: benzina 1,8 l (141 CV),turbodiesel 2 l (163 CV) Prezzi: da 26990 fr. (1.8 LS)a 37990 fr. (2.0 VCDi aut. LTZ); da marzo 2011.

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Monovolumealla coreana

In bilico tra monovolume e SUV, la Chevrolet Orlando ricorda una crossover.

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L’estensione coreana di Chevrolet fail suo esordio nel segmento delle monovo-lume compatte con la Orlando, un veicoloil cui design tende verso le crossover.

›Pur non portando soluzioni innovative nelmondo già assai sofisticato delle monovo-lume compatte, la Chevrolet Orlando si di-stingue per il suo frontale massiccio e il tet-to sfuggente. Un look originale non privo diattrattiva. Basata sul telaio della berlinaCruze, questa monovolume a vocazionemondiale propone 7 posti e una modularitàben studiata.

Gli occupanti dei sedili posteriori dispon-gono di uno spazio apprezzabile per le gam-be. La seconda fila di sedili si piega a por-tafogli per permettere l’accesso alla terzafila, mentre i due sedili anteriori sono ribal-tabili. Piuttosto pratica e di buona abitabi-lità. Idem per la capacità del bagagliaio,che per effetto delle due file di sedili poste-riori non può certo essere enorme.

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Ammalati dibianca polvereCi si può girare e spostare a propriopiacimento: l’elisci fornisce possibilitàillimitate e fantastiche agli sportivi conla passione della neve polverosa.

›Rannicchiato al suolo, le mani a protezio-ne del viso, il gruppo resta sulla vetta a3000 metri di quota finché l’elicottero sirialza in volo. Si trema per la scomodità,mentre la neve turbina tutt’intorno. Poi, fi-nalmente, ecco: il meraviglioso silenzio.Davanti a noi un mare di cime bizzarre edun’infinita distesa di piste in neve profon-da. I primi sentimenti di felicità invadonoognuno. Ma di tempo per goderseli ne restapoco. Tutto succede molto velocemente.Otto, la nostra guida, che da decenni si ag-gira nella natura selvaggia canadese, partespingendosi con forti colpi di bastone egrida: «Andiamo, restate sulla sinistradella mia traccia». In qualche modo scivolagiù galleggiando dal pendio del ghiacciaio.Uno dopo l’altro lo seguiamo.

Ognuno cerca di sintonizzarsi sulle trac-ce di chi lo precede. Si scende, quasi fino avalle, senza arrestarsi con un meravigliosoritmo ondulatorio. La forza di gravità sem-bra sospesa. Oppure no? Si diffonde unaprima, difficile, sensazione di cosce che«tirano». Ma prevale la gioia, la fretta, l’eu-foria di scivolare nella polvere apparente-mente senza peso. È pura avventura. Unacalda corsa nella fresca neve.

Settimana al settimo cielo | Le CaribooMountains – dove viviamo questa esperien-za – sono situate nella provincia canadesedi British Columbia. Si estendono suun’area di circa 8000 chilometri quadraticon circa 382 tracciati per sciare. Ovvia-mente, questa è probabilmente la più gran-

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nen e si ritrovano sugli sci ogni fine setti-mana anche in Svizzera. Ogni due o tre annisi concedono il sogno della polvere pura.Anche Paul Romer di Siebnen è uno di loro.È già la seconda volta che viene in Canadaa praticare l’elisci. «Quello che viviamoqua, semplicemente non è possibile in Sviz-zera. La regione è fantastica, il servizio adalto livello e le guide ci portano sui tracciatiincontaminati più belli. Tornerò qui tra unpaio d’anni. Tuttavia l’elisci deve restareun sogno».

Sciare fino a sfinirsi | Alle nove delmattino lo «skilift» è pronto. Un elicotterotrasporta gli undici ospiti fino alla vetta a

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de zona per praticare l’elisci inserita in unterritorio di stazioni sciistiche esemplaridal punto di vista ecologico. Dapprima sivola in aereo da Toronto a Calgary, quindisi arriva alla base degli elicotteri dopo unviaggio in pullmann di sette, lunghe, ore.Per gli appassionati degli sport sulla nevel’elisci è qualcosa paragonabile al «settimocielo dello sciatore».

Durante parecchi minuti si scende senzapeso per i lunghi pendii… Sogni innevati dinobile lignaggio. Qui la neve è soffice, ario-sa e asciutta; in altre parole: il contrarioche da noi. Bianca neve polverosa, che creadipendenza. «Dirty Dancing», «Blackstone»,«Wet Feet», «Prima Ballerina», «Cornflake»:così si chiamano le discese, che evocanoanaloghe sensazioni. I nomi non potrebbe-

ro essere più appropriati. Tranquille pisteghiacciate, ma anche selvagge, nonché ripi-de aree boschive costituiscono il program-ma sportivo di questa settimana per gli af-fascinati ospiti svizzeri.

Soddisfare un sogno | I partecipanti su-biscono tutti il fascino sportivo dell’elisci eper farlo dispongono di tre fattori decisivi:abilità, condizione fisica e potere d’acqui-sto. Infatti, l’avventura invernale nellosperduto Canada non è proprio a buon mer-cato. Neppure per il gruppo proveniente daicantoni di Glarona e Svitto. Gli undici amiciavevano già nelle gambe una settimana nel-la regione sciistica di Whistler Mountains,prima di arrivare a Cariboo. Sono tuttiesperti sciatori, soci dello sci club di Sieb-

Pendii incontaminati a perdita d’occhio, rendono dipendenti i patiti dello sci. Serietà: giàdi buon mattino le guide alpine esaminano la neve e la situazione meteo. In elicottero puòessere molto rumoroso, una protezione acustica è obbligatoria per ogni passeggero.

In un turbinio di neve, l’elicotterodeposita il gruppo di sciatori sulle

montagne più belle del mondo.

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3000 metri. Inclusi nel pacchetto vi sono abagagli anche gli sci superlarghi, che inquesti giorni rappresentano il mondo. Dap-prima gli sciatori si arrestano sulla super-ficie con la neve più profonda. Per non par-lare dell’enorme risparmio di forza fornitoda sci così larghi. Fino a dieci discese algiorno con un dislivello di circa 10000 me-tri, si sentono davvero sulle cosce. L’inizia-le stiramento si sviluppa in un forte brucio-re. Nonostante i partecipanti (soprattuttouomini) siano tutti atleti allenati e sciatoristraordinari, ogni tanto si impensierisco-no. Non avremmo dovuto inserire un alle-namento speciale in palestra? L’elicotteroriporta gli stanchi sciatori al sicuro in unafantastica lodge lussuosamente arredata.Un servizio compreso, come anche la sauna,l’idromassaggio e i massaggi. Dopo unafantastica cena si va a letto presto. Comun-que nessuno è stato avvistato al bar a tirarle ore piccole. Sotto le soffici piume già sisogna la nuova giornata sulle piste verginicon la neve ariosa che brilla al sole.

Recidivi | È sera nell’accogliente CaribooLodge. L’intero staff si congratula rumoro-samente con Christian. L’appassionatosciatore è arrivato dal Canton Glarona as-sieme a un gruppo. È appena stato accolto

in quella ristretta cerchia dei «dipendenti»,che durante la loro vita hanno completato1 milione di piedi in elisci (circa 300000metri di quota). Christian non è un caso iso-lato. Il 70 percento sono «recidivi». Sciarelontano dalla civiltà, senza il minimo tem-po d’attesa agli sci-lift, fa diventare sem-plicemente dipendenti.‹ Silvia Mettler

Il viaggio è stato organizzato daKnecht Reisen, Zurigo.

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Il Cariboo Lodge offre sorprendentemente un gran comfort e agli sciatori non manca nulla.

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Più di 45 anni fa l’austriaco Hans Gmo-ser ebbe l’idea di mettere a disposizionedegli sciatori l’elicottero che fin lì usavaper raggiungere l’inaccessibile catenamontuosa di Columbia. La sua impresaCMH (Canadian Mountain Holidays) si èsviluppata fino ad essere la maggioreoperatrice di elisci al mondo. La super-ficie totale in cui opera la CMH raggiun-ge i 15000 chilometri quadrati, che è inlocazione a questa società per il tempolibero. «La CMH garantisce elevatistandard di sicurezza», spiega KennyPrevost, direttore del leader del settoreKnecht Reisen, che rappresenta inesclusiva la CMH in Svizzera.

Ancor prima che gli ospiti abbiano laprima neve sotto i piedi, vengono effet-tuate esercitazioni con l’apparecchioper la ricerca sotto le valanghe e con lesonde. Mentre gli ospiti ancora dormo-no sognando delle piste in neve polve-rosa, guide dalla grande professionalitàe piloti sono già svegli. Nella valutazio-ne quotidiana della neve nulla è lasciatoal caso. Arrivano le previsioni dellemaggiori stazioni meteo, vengono ana-lizzati gli ultimi bollettini delle valanghedelle stazioni di osservazione nazionalie dalle altre destinazioni di elisci vengo-no annunciati gli avvistamenti di sel-vaggina. Il controllo di sicurezza giorna-liero dura oltre un’ora. A volte le guidevolano sul posto per verificare perso-nalmente come appare la situazione at-tuale. Circa 280 cosiddette «run» sonodescritte elettronicamente con foto,grado di difficoltà e caratteristiche evengono valutate con il rosso o il verdedall’equipaggio. Ogni movimento vieneregistrato, anche le esplosioni che sononecessarie durante la stagione. Se unodei tre responsabili, guide o piloti, dicedi «no» a una discesa, questa non vieneeffettuata. Ci sono ovviamente giorni incui l’elicottero rimane fermo a causa delmaltempo o del pericolo di valanghe.Decisioni che ogni sciatore deve accet-tare e che servono alla sicurezza degliospiti. sme

Una regione perl’elisci vasta comemezza Svizzera

Da sapere

Periodo di viaggio ottimale: da dicem-bre ad aprile. Prezzo: da 5250 fr., ilprezzo comprende 7 pernottamenti alCariboo Lodge, in camera doppia basicacon doccia/WC, pensione completa(con pacchetto pranzi), bevande analco-liche, 30500 metri di dislivello, accom-pagnamento con gli sci di una guidaalpina qualificata, apparecchio per laricerca in caso di valanghe e sci specia-li/snowboard. Maggiori informazioni eprenotazioni direttamente presso glispecialisti: Knecht Reisen AG, KennyPrevost, Rämistrasse 5, 8001 Zurigo;tel. 0443604600; indirizzo Internet:www.knecht-reisen.ch sme

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Il TCS sul suo iPhone:l’App anticolonneora gratuito sull’App Store.

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26 viaggi e tempo libero | touring 20 | 9 dicembre 2010

Viaggi lettori ed eventi 2011Scoprire le bellezze della naturain Groenlandia, le culture del Suddell’India oppure la Croazia inpullman: «Touring» proponenuovamente ai suoi lettori unaserie di viaggi arricchenti perl’anno prossimo.

Ordinazione dei programmi dettagliati: segnare con una crocetta nella colonna a destra (Info) il/i programma/i desiderati e inviare il tagliando.Appena il programma desiderato sarà pubblicato ve lo invieremo. I viaggi dei lettori ed event vengono pubblicati anche su www.touring.ch ewww.viaggi-tcs.ch. Le date dei viaggi qui pubblicate si riferiscono a viaggi con guida di lingua francese, vi sono pure viaggi in tedesco.

Cognome Nome

Via NAP/località

Telefono durante il giorno e-mail

� Desidero ricevere regolarmente la Newsletter di Viaggi TCS per e-mail.

Inviare a: Viaggi TCS, Chemin de Blandonnet 4, 1214 Vernier o per telefax 0224172552 o e-mail: [email protected]

«Discovery Groenland» a bordo della MS Fram – in esclusiva per i lettori di «Touring»Scoprire la costa occidentale della Groenlandia e la Baia di Disco nel miglior periodo dell’anno abordo di una moderna nave per spedizioni e in presenza dell’astrofisico e astronauta svizzeroClaude Nicollier.

Date di viaggio:2–11.7.2011

Prezzoindicativoda CHF 6500.–

Info:�

Croazia tra ospitalità e tradizioneUn circuito di 9 giorni in pullman di lusso di Edelline attraverso i più bei paesaggi della Croazia:pittoresche cittadine portuali, grandiosi paesaggi naturali tra mare e montagne, gastronomia etradizione.

9–17.5.2011 da CHF 2780.– �

Crociera fluviale sul Nilo/EgittoScoperte indimenticabili con la confortevole nave di prima classe MS Lilly di Mövenpick.Compreso treno e volo. Luxor, Assuan, Abu Simbel, Il Cairo vi aspettano!

novembre edicembre 2011

su richiesta �

Esplorare l’Islanda in 4�4La bellezza naturale dell’Islanda ha tanto da offrire! Nel corso di questo viaggio di gruppo,ma al volante di un veicolo fuoristrada, esplorate anche dei siti inaccessibili con l’auto normale.Una fantastica esperienza!

gruppo 2: 16–23.7.2011gruppo 4: 30.7–6.8.2011

da CHF 5490.–(2 pers./auto)

Crociera transatlantica a bordo della Queen Mary 2****(*)Sei giorni di crociera sull’Atlantico, da Southampton a New York, a bordo della lussuosa naveper raggiungere la «Grande Mela» e (ri)scoprire le sue innumerevoli attrazioni.

20–30.9.2011 da CHF 4490.– �

Viaggio in treno attraverso l’India meridionale a bordo dello «Splendor of the South»Il Sud dell’India affascina per le sue culture ancestrali, i suoi templi colorati e le sue celebri«backwater». Da Bangalore a Kochi, questo confortevole treno offre numerose fermate percompiere visite. Prolungamento facoltativo: Kerala e soggiorno balneare.

febbraio 2012 da CHF 6800.– �

Event: attraverso la Toscana in auto d’epocaAl volante di una cabriolet Alfa Romeo cromata degli anni Cinquanta, partite per una scopertainedita dei pittoreschi paesaggi della Toscana. Un viaggio diverso dagli altri!

31.8–4.9.2011 da CHF 3990.– �

Event: Military Tattoo di EdimburgoForte del successo nel 2010, «Touring» vi accompagna all’edizione 2011 di questa fantasticamanifestazione che riunisce centinaia di suonatori di cornamusa nello scenario di un castelloilluminato dalle torce. Impressionante!

25–28.8.2011 da CHF 1990.– �

Event: 2 itinerari accompagnati in bicicletta11 giorni in Norvegia (Oslo, Seljord, Lunde, Rystad, Bergen, Stavanger, Hirtshals) o 8 giorni nelSud della Francia (Nîmes, Carcassonne, Bordeaux, Entre-deux-Mers, Rocamadour). Viaggio conpullman di lusso di Edelline, ciclista d’esperienza come guida. Possibile uso bici o Flyer privata.

28.6–8.7.2011 T/F (in N)17–24.9.2011 T (in F)1–8.10.2011 F (in F)

da CHF 3585.–da CHF 2150.–da CHF 2150.–

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Novità Viaggi TCS

Viaggi WunderweltNuovo catalogo Il catalogo comprende 24 viaggi intutti i continenti. La novità è un tour alla scoperta del-la Malaysia e del Borneo, attraverso i contrasti tra ilmoderno e la tradizione, grattacieli e osservazionedegli animali selvatici. Altrettanto nuovo è il giro di 13giorni in Egitto immersi nella natura e nella cultura inEgitto, senza seguire i normali percorsi turistici versoAlessandria e Luxor così come il deserto bianco e leoasi verdi. Diversi viaggi sono offerti con un prezzo

speciale perché il pacchetto comprende una durataminore, pernottamento in alberghi di media categoriae senza mancia inclusa. I soci del TCS ottengono unariduzione per ogni prenotazione in anticipo. Catalogoin tedesco e prenotazione in ogni filiale Kuoni e al sitowww.reisen-tcs.ch/wunderwelt.

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Per i cani San Bernardo il massimo divertimento è scorrazzare a basse temperaturenella neve profonda. Le escursioni invernali con i cani dell’Ospizio di Champex-Lac (VS) attorno ai magnifici laghetti alpini sono un’esperienza per giovani eanziani. Gli amanti della natura chiamano questa zona tra Le Châtelet e Le Catogne,situato su un altopiano naturale, anche «il piccolo Canada». Di cosa si tratta?Un’ora e mezza di passeggiate con i discendenti di «Barry», che possono trainare ibambini sulle slitte. Quando? Ogni domenica dal 19 dicembre sino a fine febbraio2011 e a febbraio anche tutti i sabati. Il punto d’incontro è sempre alle 9.50 e alle13.50 all’ufficio del turismo di Champex-Lac. Numero dei partecipanti: minimo 6,massimo 16 persone. Gli adulti pagano 45 franchi, i bambini – dai 6 ai 16 anni –9 franchi, mentre per i bimbi più piccoli il divertimento a quattro zampe è gratis.Si consiglia di prenotare con anticipo alla Fondazione Barry, telefono 0277226542,[email protected] oppure www.fondation-barry.ch. Bü

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Chi non vuole solo banane, caffè o tè aprezzo equo,ma anche prenotare le suevacanze secondo criteri etici ed ecolo-gici, adesso lo può fare. Il leader svizze-ro del settore Kuoni lancia sul mercatoelvetico il primo viaggio del commercioequo in Sudafrica. Ma cosa sono i viaggidel commercio equo? Tutti gli offerentiche insieme creano il viaggio, dall’agen-zia turistica in Svizzera e da quellalocale, l’albergo, gli organizzatori delleescursioni e le guide, rispettano deter-minati criteri del commercio equo. Lisi riconosce dall’etichetta «FTT» (FairTrade Travel). Obiettivo di questo pro-cesso di certificazione è la promozionedi produttori locali e di offerenti, e la ga-ranzia di condizioni di commercio equoper tutti i partner. Con questa proce-dura si cerca di ottenere un livello nelturismo che è in funzione da tempo inaltri settori col cosiddetto «fair-trade»,come per esempio il caffè oppure lebanane di Max Havelaar.Ciò che fa sperare in bene per quel

che riguarda questo ulteriore tentativodi far diventare realtà un turismo equoe sostenibile è la collaborazione di di-versi attori. Con Kuoni si ha il leader dimercato, si impegna anche la Confede-razione con la Segreteria di Stato del-l’economia (Seco). In Sudafrica, inoltre,esiste l’organizzazione no-profit FairTrade in Tourism South Africa (FTTSA)che svolge da anni un ruolo di pionierein questo settore.È chiaro che il tour di 16 giorni propo-

sto da Kuoni si colloca all’interno di unafascia di prezzo elevata. Infatti, costaben5590 franchi per ogni partecipante.Compreso in questo prezzo c’è anche ilcontributo al fair-trade del 5%. Questoimporto – va sottilineato – non conflui-sce nelle casse dell’offerente, bensìFTTSA la reinveste in nuovi progetti inSudafrica. Per far sì che questi viaggiequi pilota abbiano successo, devonoessere prenotati adesso.Ulteriori informazioni sul progetto

Fair-Trade direttamente ai siti Internet:www.fairunterwegs.ch, www.ananea.choppure anche su www.fairtourismsa.org.za.

taccuinodi viaggioChristian Bützbergerredattore

Vacanze eque:un vero balzodi qualità

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28 viaggi e tempo libero | touring 20 | 9 dicembre 2010

›Quando l’aeroplano della Cyprus Airwayss’invola verso Larnaca, la nebbia invernaleè incollata tenacemente al suolo della cam-pagna zurighese. Solo tre ore e mezzo di volopiù tardi i passeggeri atterrano in un altromondo – dal punto di vista climatico. In in-verno Cipro mostra il suo brillante volto so-leggiato. Le condizioni esterne ci sono tutte.Sulla terza isola più grande del Mediterra-neo in dicembre le temperature raggiungo-no i 25 gradi e anche in gennaio e febbraioil termometro sale fino a 20 gradi. Spiagge,alberghi, la rete di sentieri pedestri e anchegli apprezzati campi da golf non sonosovraffollati. Un unico svantaggio: anchesull’isola di Afrodite in inverno il sole tra-monta già verso le 16.30.

In tempo per il raccolto | Gli amantidegli agrumi trovano qui ogni ben di Dio.Tonnellate di arance, limoni, mandarini epompelmi penzolano dagli alberi, pronti peressere colti. Oltre a questi deliziosi frutti,l’inverno è anche il tempo del raccolto delledelicate olive. A Cipro viene mantenuta invita una particolare tradizione: i cittadiniarrivano in aiuto dei loro parenti in campa-gna per raccogliere questi piccoli deliziosi

frutti. «Olive Days» si chiama questa tradi-zione, in cui anche i turisti sono invitati adare una mano.

Trascorrere intere giornate a camminaresulla spiaggia di Pafos, a intraprendere im-pegnative escursioni in mountain-bike suimonti Troodos, a passeggiare attraversooliveti e aranceti, le vacanze attive durantel’inverno cipriota sono ambite. Anche le fe-rie a cavallo sono molto in voga. Al «CyprusVillages» di Tochni, Marisa Potamitis è par-ticolarmente ben organizzata. L’amazzoneoriginaria di Männedorf (ZH) è sull’isola daquasi vent’anni. Gestisce con suo maritol’azienda di agriturismo «Cyprus Villages»e presta particolare attenzione agli ospitisvizzeri.

Non perdersi la «mezé» | Così tanteattività mettono sicuramente un po’ di fa-me. Chi soggiorna a Cipro non dovrebbe pernessun motivo perdersi una «mezé», un lau-to pasto durante il quale vengono serviteanche venti piccole portate. FormaggioHaloumi alla griglia, foglie di vite ripiene,carne grigliata di agnello e pollo, olive emoltissimo altro ancora viene deposto amo-revolmente sulla tavola. Il rischio che si

Magico inverno cipriotaUna temperatura ideale che consente di fare il bagno in mare, andare a cavallo,passeggiare oppure completare un percorso di golf. Un soggiorno invernale a Ciprovale la pena, anche solo per le olive e i limoni che maturano sull’isola di Afrodite.

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Da sapere

Viaggio: Cyprus Airways vola tre voltealla settimana da Zurigo a Larnaca.Alloggio: un semplice soggiorno in agri-turismo con belle camere e apparta-menti di vacanza a Tochni, www.cyprus-villages.com.cy. Alberghi: a Pafos l’ele-gante Thalassa Boutique Hotel & Spa èsituato direttamente sul mare, www.tha-lassa.com.cy; a Limassol DesignhotelLonda, www.londahotel.com. Informa-zioni generali su Cipro: Ente Nazionaleper il turismo di Cipro, Gottfried-Keller-Str. 7, 8001 Zurigo; tel. 0442623303,www.visitcyprus.com

Passeggiate invernali inabituali, oltretutto con calde temperature, e spiagge cipriote semideserte. Tempo di raccolto: agrumi gustosi.

mangi troppo è piuttosto grande. E il tuttoè innaffiato dal vino.

Infatti, Cipro è probabilmente la più anti-ca regione vinicola d’Europa. Scavi archeo-logici dimostrano che oltre 5000 anni fa visi piantavano già i vitigni. E allora, se sipensa alle temperature invernali che ci sonoin questo periodo in Svizzera, «la riserva» digrasso diventa tragica solo a metà.‹

Silvia Mettler

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9 dicembre 2010 | touring 20 | viaggi e tempo libero 29

›Siamo un Paese di mangiatori di salsicce,come riporta perfino il libro dei Guinnessdei primati. In Svizzera si divorano sei chilidi insaccati a testa all’anno. Sulle nostretavole vengono serviti ben oltre 400 tipi diluganighe e affini. C’è chi ha voluto scopri-re cosa si cela dietro queste cifre e ha intra-preso un viaggio storico-culturale, seguendola via della salsiccia attraverso la Svizzera:il bernese Fritz von Gunten, consulente inpubbliche relazioni alla Kulturmühle diLützelflüh, autore del libro «Alles ist Wurst»(solo in tedesco e traducibile con «l’impor-tante è la salsiccia!», ndr.).

Idea di Gotthelf | Lo spunto von Guntenl’ha preso dal racconto breve «Wurst widerWurst» (traducibile con «occhio per occhio»o, se si vuole restare in ambito culinario,«pan per focaccia», ndr.) di Jeremias Gott-helf. Notò che non si trattava di salsicce,bensì di un modo di dire. «Da allora ho ca-pito che mi sarei incamminato sulla via diquesto prodotto e che avrei anche studiatoil significato dei vari proverbi ad esso lega-ti. Dietro ogni salsiccia si cela un segreto,ossia: la ricetta del macellaio».

Del talentuoso cuoco dell’Entlebuch, Ste-fan Wiesner, è la dichiarazione: «La salsic-cia è fiducia insaccata» (v. «L’incontro» apag. 42). Un parere condiviso dal maestromacellaio Adrian Gygax di Lützelflüh: «Se

esiste una fiducia di fondo nel macellaio,allora ci si fida anche dei suoi prodotti». Datempo, Gygax ha conquistato la fiducia deiclienti grazie alla sua voglia di innovare. Daundici anni, gestisce a Lützelflüh l’unicamacelleria di questo paese dell’Emmental.Ogni due settimane presenta una novità invetrina, «in modo che con i clienti non mimetta a parlare soltanto del tempo, maanche della novità della settimana», dicesorridendo. In estate vanno a ruba le salsic-ce per le grigliate, mentre in inverno so-prattutto salami, sanguinacci e salsicce difegato di maiale.

In dicembre toccherà al «Ramserwurst»,una salsiccia cruda affumicata da mangiarelessa. L’espressione proviene da «Ramsen»,un tradizionale gioco di carte praticato nel-

Luganiga: fiducia insaccataUn libro dal titolo molto promettente «Alles ist Wurst» ha fatto venire l’ideaa «Touring» di affrontare l’argomento con l’autore e un macellaio.

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L’importanteè la salsicciaIl libro «Alles ist Wurst – auf dem Wurst-weg durch die Schweiz» (disponibilesolo in tedesco) è stato scritto in strettacollaborazione con l’Unione svizzera deimacellai. L’autore Fritz von Gunten havisitato ogni cantone, e lungo il suo«Tour de Suisse» ha parlato con i presi-denti cantonali dell’Unione, per indaga-re sulle consuetudini e sulle specialitàregionali delle salsicce, per poi registra-re in ogni capitolo i risultati in modochiaro e appetitoso. Dall’idea sino allapubblicazione del libro nel 2006 sonotrascorsi tre anni intensi ed emozionan-ti. Le creazioni illustrate nel libro sonodi Stefan Wiesner, Ristorante «Rössli»,Escholzmatt. Ulteriori informazioni aisiti www.fritzvongunten.ch, www.hexer.ch, www.metzgerei-gygax.ch. wi

In alto: menti concentrate durante un seminario sulla salsiccia nella macelleria Gygax aLützelflüh. In basso: lo scrittore Fritz von Gunten con Adrian Gygax; Monika e Adrian Gygax.

la regione del Bucheggberg nel Canton diSoletta esclusivamente nell’ultima settima-na dell’anno.

Una salsiccia al giorno | L’autore dellibro, Fritz von Gunten, è convinto che sipossa capire una salsiccia solo mangiando-la. Il macellaio Gygax condivide il parere ene consuma una al giorno: «Assaggio sem-pre il primo cervelat e il primo wienerli!». Ilgiovane e creativo macellaio ha anche altriprogetti nel cassetto: nell’azienda ruraledei genitori intende costruire una cucinacon un forno speciale per affumicare i pro-dotti. «La domanda è enorme, anche daparte dei grandi rivenditori», afferma entu-siasta. Gli sta proprio a cuore sapere che ilmeglio è stato insaccato.‹ Peter Widmer

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30 viaggi e tempo libero | touring 20 | 9 dicembre 2010

›Mosca, la capitale della Russia. Una cittàtanto affascinante quanto fuori di testa.Per generazioni è stata il sinonimo di terro-re e poi, improvvisamente, ci si ritrova apasseggiare su una pacifica Piazza Rossa,per poi continuare verso il Cremlino avvol-to da un’aura di mistero. Qui si fa una pau-sa per ammirare la sontuosa Cattedrale delCristo Redentore, che Stalin fece saltare inaria nel 1931 e al suo posto fece erigere unapiscina, finché il luogo sacro venne rico-struito e inaugurato nel 1997. Da non per-

Fare la conoscenza di due capitali e, durante il percorsoche le separa, godersi una rilassante crociera fluviale lunga1800 km che vi rivela «l’altra Russia»: un viaggio insolito.

Da Moscaa San Pietroburgo

Testimone del brutale regime stalinista (sinistra), chiesa pittoresca a Uglich, una delle perle de «L’Anello d’oro».

Viaggio sul gran Lago Onega sino all’isola museo Kishi; appartiene con il suo museo all’aria aperta e la cattedrale di legno al patrimonio dell’Unesco.

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9 dicembre 2010 | touring 20 | viaggi e tempo libero 31

250 km

KuzinoKirillowSan Pietroburgo

Jaroslavl

Mandrogi

Kishi

Uglich

Mosca

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incontrano 18 chiuse e in questo modo –giorno e notte – si superano 162 metri di di-slivello. Chi non ha ancora visto queste im-mense costruzioni, fa fatica a riprendersidallo stupore. Così procedendo, il battello –che offre posto a 190 passeggeri – arrivatranquillamente sino al Volga. La correnteè già piuttosto forte e le rive sono distanti.Quando fa bel tempo si può salire sul ponteper sognare guardando il paesaggio idillia-co. Inclusi nel panorama i primi edifici ched’ora in poi ci seguiranno come compagnifedeli. Ben presto, i passeggeri hanno inpugno il funzionamento della nave, ben se-gnalato, e fatto amicizia anche con il perso-nale russo. Oltre alla guida del «Viking», noiabbiamo anche Julia. Nelle sue conferenzesi delinea un quadro straordinariamentedifferenziato del Paese.

Un viaggio nel tempo | 24 ore dopo, at-tracchiamo nella cittadina di Uglich. DopoMosca è pressoché uno choc culturale, iltempo sembra essersi fermato alla Russiadegli Anni Cinquanta. Commercianti disouvenir con articoli molto a buon mercato,soprattutto le bambole Matrioska, pullula-no nella principale via di accesso. Poi laguida locale spiega nei dettagli le attrazionidel luogo con le chiese e le loro icone. Ilgiorno successivo si raggiunge la città di600000 abitanti Jaroslavl. È una delle perlede «L’anello d’oro». Grazie all’atmosfera ealle varie chiese, la città è classificatadall’Unesco «Patrimonio dell’Umanità». Unapasseggiata nel mercato coperto mostral’originale e «incontaminata» Russia.

La prossima fermata si chiama Goritzy.Prima di raggiungerla si può avvistare untestimone dei tempi brutali di Stalin inmezzo a un lago artificiale: un campanile diun paesino, che in poco tempo è rimastosommerso. Un breve viaggio in bus dal pun-to di approdo porta all’enorme area del Mo-nastero Kirillo-Belozerskij, un tempo unimportante luogo della chiesa ortodossa.Un lungo viaggio conduce infine sul LagoOnega, il secondo in Europa per la sua su-

perficie. Boschi, baie ed edifici ricordanoPaesi come Finlandia, Norvegia, Svezia oCanada. Sull’isola Kishi si trova la Chiesadella Trasfigurazione, tutta di legno, con le22 guglie argentee. L’insieme architettoni-co è stato eletto patrimonio culturale del-l’Unesco. Prima che venga attraversato ilLago Ladoga, il più grande d’Europa, i cro-ceristi che sono già diventati come una fa-miglia, raggiungono Mandrogi, un museoall’aria aperta, con case tutte di legno instile russo antico, eretto a nuovo nel 1996.

San Pietroburgo | L’ultima attrazione delviaggio è l’ex capitale intrisa di storia, SanPietroburgo, una volta chiamata Leningra-do. Non si può raccontare l’esperienza dellaNeva e della sua città: la si deve vivere. Sepossibile, nel periodo delle notti bianche,quando il sole non tramonta quasi mai.‹

Heinz W.Müllerdere è la metropolitana, le cui stazioni po-trebbero costituire il solo motivo del viag-gio. Mosca è la città delle contraddizioni:da una parte tradizione e cultura. «Non vo-gliamo più tornare indietro ai vecchi tempi,anche se non tutto è meglio di prima», af-ferma la guida turistica Natalja. Testimonedei tempi che furono è il famoso grande ma-gazzino GUM. Dall’altra parte, invece, regnaun’atmosfera di cambiamento con architet-tura «all’occidentale»: Moskau City – untemerario nuovo centro commerciale almargine della città, che sbuca fuori dal ter-reno. In molte parti la città è soffocata daltraffico: «Non ce la faccio più, emigro a Ci-pro», esclama il taxista lituano, e si rigettanella mischia e il suo smog.

Pernottamento sulla nave | Dopo averfatto conoscenza della metropoli, i parteci-panti del viaggio possono ritirarsi nella ca-bina della nave, nel nostro caso la «VikingPeterhof», gustarsi una cena prelibata e dalì continuare a scoprire la capitale. Poi peròsi leva l’ancora e si salpa per la crociera flu-viale di sei giorni in direzione dell’ex capi-tale San Pietroburgo. Si comincia con il ca-nale di Mosca lungo 128 chilometri e nientemeno che sei chiuse. Durante il viaggio, si

Da sapere

Viaggio: gli svizzeri necessitano di vi-sto per la Russia. Abbigliamento: giac-ca a vento e per pioggia, scarpe como-de. Valuta: sulla nave non si ha bisognodi contanti, si paga alla fine. I rublipossono essere cambiati solo in Russia.Souvenir: non comprarli nelle grandicittà. Info/prenotazioni: Viaggi Kuoni,tel. 0442774484, www.viaggi-tcs.chVantaggi soci TCS: alla prenotazionedella crociera di 13 giorni con la «VikingPeterhof» (Mosca–SanPietroburgo o vi-ceversa) sino al 31.1 100 fr. di riduzionea persona sulle partenze 21.5, 14.6,8.7, 1+25.8, 18.9, 12.10.2011. Su do-manda, la nave gemella «Kirov». 10%di sconto se prenotazione/pagamentosino a tre mesi prima della partenza.Prezzo: da 3770 fr.Consiglio: per cabi-ne singole, meglio scegliere categoriesuperiori alla standard. Escursioni: so-lo con guida in tedesco o inglese. hwm

Tra Mosca e San Pietroburgo la gente locale offre un proprio spettacolo per alcuni spiccioli.

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9 dicembre 2010 | touring 20 | sezione ticino 35

›Quando nella scorsa primavera, in segui-to alla preoccupante serie d’incidenti oc-corsi a pedoni, di cui tre mortali, la SezioneTicino del TCS decise di chiedere a EURO-RAP un test su una serie di passaggi pedo-nali del Luganese, non avremmo mai pen-sato di trovare delle infrastrutture carenti.Anzi, l’idea dell’indagine andava nella dire-zione di suffragare una buona situazione,come descritta dai responsabili cantonali ecomunali.

Già dai primi sopraluoghi, in compagniadegli ing. Caspar e Baumann della sede cen-trale del TCS, abbiamo avuto sentore chenon tutto era in ordine. Infatti, sono molti ipassaggi «scoloriti» e poco visibili di sera,dove i tempi semaforici non sono sincroniz-zati, l’illuminazione non ottimale o sonoposti dopo una curva e quindi possono«sorprendere» l’automobilista.

Sono stati esaminati in totale 15 passaggipedonali a: Lugano Centro, Molino Nuovo,Viganello, Cassarate, Paradiso, Vezia,Sorengo, Agnuzzo e Magliaso. Il risultato:dieci buoni, uno accettabile, tre scadenti euno molto scadente, quello di Lugano (foto).

Metodo severo | Gli esperti dell’ACI, chehanno eseguito i test su incarico di EURO-RAP, hanno applicato una metodologia divalutazione, messa a punto dall’Università«La Sapienza» di Roma che prende in consi-derazione le caratteristiche generali, la vi-sibilità diurna e notturna, l’accessibilità,l’ampiezza della rampa, l’altezza del gradi-no, l’ortogonalità del marciapiede, i pitto-grammi animati, i dispositivi vibratili e lafacilità dell’attraversamento. Nella valuta-zione si è tenuto conto anche delle differen-

ze esistenti tra attraversamenti pedonalisemaforizzati e non, come pure calcolati itempi a disposizione dei pedoni.

Il peggio del peggio | La nota peggiore èstata assegnata al passaggio pedonale incorrispondenza dell’incrocio tra via Genza-na, via San Gottardo e via della Stazione, aLugano (cfr. articolo a pag. 9). L’attraversa-mento ha ottenuto un giudizio negativo intutte le classificazioni di sicurezza. Soltan-to l’accessibilità è risultata appena suffi-ciente, con particolari criticità per i para-metri di visibilità diurna e notturna. Sullasua valutazione «scarsa» hanno pesato so-prattutto l’insufficiente illuminazione not-turna, l’eccessiva lunghezza (più di 27 me-tri con attraversamento di due strade senzaisola pedonale centrale), e la non visibilitàdei veicoli che sopraggiungono con mano-vra di svolta a destra. Da evidenziare chequesta manovra avviene in discesa, quindinon c’è un rallentamento nell’effettuare lamanovra, e ad effettuarla sono soprattuttogli autobus di linea che fanno fermata incorrispondenza della vicina stazione ferro-viaria. L’assenza di canalizzazioni dellemanovre e isole pedonali, congiuntamentealla fascia d’ingombro in manovra degli au-tobus crea situazioni di notevole pericolo-sità per i pedoni.

Le autorità cittadine sono state informatee si spera che in brevissimo tempo si corraa risanare la situazione.

Quest’esperienza indica che c’è ancoramolto da fare per la sicurezza dei pedoni.L’anno prossimo saranno valutati gli attra-versamenti pedonali a Bellinzona e Locar-no.‹ ReGa

Pedoni luganesi a rischioIl test Eurorap dei passaggi pedonali nel Luganese evidenziaancora troppe lacune e rischi per gli utenti. Nel centro diLugano il peggior attraversamento in assoluto.

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Il TCS sotto l’albero

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9 dicembre 2010 | touring 20 | club e soci 37

René Wittwer con le ben note cinture rifrangenti del TCS per la sicurezza dei piccoli scolari.

vani: per molti anni ha organizzato il cam-po-guida del TCS. Inoltre si è impegnato alivello internazionale presso il concorso eu-ropeo dell’educazione stradale, che esistedal 1986, e di cui ne fu fondatore per il TCS.René Wittwer fu il responsabile delle elimi-natorie nazionali e accompagnò quattroragazzi, tra i 10 e i 12 anni, nei concorsi al-l’estero. Con gioia ha poi seguito l’evoluzio-ne degli Stati balcanici, che stanno sco-prendo l’educazione stradale anche ispi-randosi, tra l’altro, agli opuscoli del TCS.

René Wittwer, che recentemente si è tra-sferito con la moglie nell’Oberland berneseperché adora le montagne, rimarrà fedele ase stesso anche in pensione: si impegneràin organizzazioni della terza età e nellescuole mettendo così ancora a disposizioneil suo sapere e la sua esperienza. Perché co-me dice il detto: «La volpe perde il pelo manon il vizio».‹ Heinz W. Müller

do al parere dell’ormai ex responsabile diquesto settore, al giorno d’oggi, l’educazio-ne stradale è efficace sino alla fine dellascuola elementare, mentre nelle superiori edopo la fase delle scuole dell’obbligo sussi-stono gravi lacune. Anche presso i genitorici sono ancora margini di miglioramento.

Lode ai giovani | Nonostante numerosiarticoli negativi, Wittwer non è d’accordocon l’affermazione secondo cui, negli ultimitempi, la disciplina degli allievi nel trafficoè peggiorata: «È nella natura dei giovani vo-ler sondare i confini. Ma non sono diventatipeggiori, al massimo lo sono diventati i loromodelli, ossia gli adulti». Il tutto poi è unproblema di percezione: «Si è anche diven-tati più sensibili». René Wittwer non è maistato un «pantofolaio», bensì ha cercato, co-me già accennato, il contatto con la poliziae con il corpo degli insegnanti, e con i gio-

›A dire il vero, René Wittwer voleva soloapprofondire assieme alla moglie le cono-scenze di francese per alcuni anni nellaSvizzera romanda, quando nel 1975 risposead un annuncio dell’allora basilese «Natio-nal-Zeitung». Si trattava di un posto comecollaboratore presso la sezione prevenzioneincidenti del TCS a Ginevra. E invece diven-tarono ben 35 anni tondi tondi. In questoperiodo, René Wittwer, cresciuto a Winter-thur e a Basilea, ha costruito, mattone sumattone, il settore educazione stradale. Dasempre si è dedicato ai giovani, condividen-do con loro molte esperienze positive.

Spazio per la creatività | Il primo obiet-tivo di Wittwer fu quello di mettere a di-sposizione dell’educazione stradale nuovimezzi da utilizzare in tutta la Svizzera. Ilprimo progetto venne realizzato in occasio-ne dell’introduzione dell’esame per motoci-clisti. Venne creato un materiale didattico,con tanto di manuale e formulari d’esame,dei quali ne parlò anche il «Telegiornale»della Svizzera tedesca. «La cosa più belladel mio lavoro – rammenta con soddisfazio-ne – è che ho sempre lavorato in modo indi-pendente e ho potuto così realizzare tutti iprogetti dalla A alla Z». E René Wittwer perlavorare non si è ritirato in un piccolo uffi-cio nascosto, bensì ha cooperato in modostretto con gli istruttori del traffico dellapolizia e degli insegnanti. «Volevamo ela-borare materiale didattico che potesse es-sere impiegato anche da parte di istruttoridel traffico e pedagoghi», afferma l’espertosulla soglia del pensionamento.

Ampia gamma | Oltre ai documenti per itest sulla bici, che sono ben noti, Wittwersi è occupato di svariati prospetti, materia-le didattico, nonché campagne informativee di sensibilizzazione che però riguardava-no anche i conducenti più anziani.

E non rimase impermeabile a innovazio-ni: un buon esempio, è lo strumento didat-tico «Traffico – Incidente – Conseguenze»,di cui ha già parlato «Touring». Uno stru-mento, distribuito nelle scuole, che illustrale gravi conseguenze degli incidenti, me-diante anche un DVD e una presenza in In-ternet. Da sempre, il TCS conduce in primapersona la campagna per il rientro scolasti-co. Anche in questo caso, si coopera con deipartner, e il finanziamento avviene attra-verso fondi per la sicurezza stradale. Stan-

Mister educazione stradalePer 35 anni, l’educazione stradale del TCS è stata curata da René Wittwer,che ha lasciato dietro di sé molte tracce positive, anche a livello europeo.Ora passa il testimone al suo successore, la signora Natascha Amez-Droz.

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38 club e soci | touring 20 | 9 dicembre 2010

Vacanze scolastiche 2011

Il calendario onlineUno strumento indispensabile per pro-grammare con il dovuto anticipo le vostreferie in famiglia durante l’anno venturo èil nuovo calendario delle «Vacanze scola-stiche in Svizzera» scaricabile dal sito In-ternet www.tcs.ch, alla rubrica Viaggi&Svaghi > Informazioni turistiche. Vi trove-rete la lista esaustiva con le date di chiu-sura e riapertura delle scuole in tutti icantoni, come pure una scheda separatadei «Giorni festivi» durante il 2011 in ognicantone del Paese.

Inoltre, se per caso desiderate program-mare un soggiorno all’estero, allo stessoindirizzo troverete accurate informazioni– nazione per nazione – concernenti ipedaggi autostradali (con calcolatore del-le tariffe online) e i prezzi dei carburanti.Estremamente utili anche informazioniquali i limiti di velocità e i tassi alcolemiciconsentiti al volante nei vari Paesi. tg

Autorizzazione sempre a bordo

Veicoli in prestitoMolti lo fanno ma pochi pensano alle con-seguenze: circolare in un paese stranierocon un veicolo in prestito può far sorgerespiacevoli contrattempi e perdite di tem-po. Ad esempio, se si incappa in un con-trollo di polizia, questa potrebbe volereverificare l’identità del conducente se di-verge dal titolare del veicolo. E fornirespiegazioni in una lingua straniera non èsempre facile. Anche se si tratta semplice-mente dell’auto del coniuge o del genitore.Peggio ancora se si viene coinvolti in unincidente, seppur leggero. Ecco perché èmeglio tenere sempre a bordo una «Auto-rizzazione per l’utilizzo del veicolo appar-tenente a un terzo», debitamente compilatae firmata. Il documento, redatto in cinquelingue, si può scaricare gratuitamente dalsito www.tcs.ch, rubrica Viaggi&Svaghi >Informazioni turistiche > Documentidoganali. ac

›Un set di pronto soccorso con giubbottofluorescente, un frullatore, un trapano,una valigia trolley (foto), una stazionemeteo, un dispensatore di tazzine da caf-fè e capsule Nespresso, un abbonamentodi 6 mesi alla Schweizer Illustrierte o aL’Illustré, un set per la sicurezza in viag-gio, un aspirapolvere portatile: questa lalista completa dei regali che si possonoscegliere nell’ambito della campagnadi reclutamento «Socio cerca socio». Perriceverli è sufficiente segnalare al TCSuna persona che diventerà socio nellacategoria «motorizzati». Per farlo bisognacompilare l’apposito modulo online suwww.tcs.ch, alla rubrica Il TCS > Diven-tare socio > Socio cerca socio. Informa-zioni anche al numero: 0844888111. Se lapersona raccomandata pagherà la quotasociale entro due mesi, riceverete a casal’omaggio di vostra scelta. Naturalmente,è sempre possibile pagare direttamentel’affiliazione ad un parente oppure a unamico, facendogli così un originale regalodi Natale. E nel contempo il TCS lo faràa voi!‹ tg

Fatevi un regalo

I soci campeggiatori del TCS soggiornanoa prezzi ridotti in numerosi campeggi.

Benvenuti alCamping ClubSe siete già soci del TCS e amatele vacanze in mezzo alla natura,diventate «soci Campeggiatori».Risparmi e vantaggi nei campeggisvizzeri ed europei.

›Per soli 55 fr. annui (Argovia 62 fr.e Zurigo 60 fr.) chi è già socio delTCS (motorizzato, non motorizzato oCooldown Club) può diventare socioCampeggiatore e usufruire così dal10 al 25% di sconto in tutti i campinggestiti dal TCS nelle più belle regio-ni della Svizzera. L’adesione convie-ne anche a chi non ha un veicolocamper di proprietà, visto che neicampeggi si riceve il 5% di scontosulla locazione di tende, roulotte ebungalow. Inoltre, si gode di ridu-zioni tra il 5 e il 25% nei campingassociati in Francia e Italia. E i sociCampeggiatori hanno priorità sulleprenotazioni per lo stazionamentostagionale, mentre i non-soci paga-no un supplemento di 100 fr.

Altre prestazioni incluse: assicu-razioni RC camping e sul materialeda campeggio; Carta Camping Inter-nazionale gratuita che offre vantag-gi in quasi tutti i campeggi europei;10% di sconto su accessori pressonumerosi partner. Infine, nella quo-ta sociale è compreso l’abbonamen-to alla rivista specializzata «Camp-Car», pubblicata in 8 edizioni annuein francese e in tedesco.‹ ac

Info TouringTutti i dettagli su www.campingclubtcs.ch otel. 0844888111

mw

Raccomandare il TCS a parenti, amici oppure conoscenticonviene: se diventano soci riceverete un bellissimo regaloa scelta. Un’ottima idea per Natale.

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9 dicembre 2010 | touring 20 | il punto 39

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Niklaus Lundsgaard-Hansen,presidente centrale del TouringClub Svizzero (TCS)

La presidente della ConfederazioneDoris Leuthard ha ereditato dal suo

predecessore Moritz Leuenberger il dossier«zone ambientali». Un progetto che la con-sigliera federale può e deve chiudere velo-cemente per affrontare temi realmente im-portanti. Con le cosiddette «zone ambienta-li» si vogliono bandire vecchie auto, moto ecamion dalle città, se non soddisfano glistandard moderni. Ne consegue che veicoliche al momento della messa in circolazioneerano in regola stando alle disposizioni invigore, adesso improvvisamente non lo so-no più. Un cambiamento di direzione chetradisce la fiducia del cittadino. Il TCS ècontrario nell’interesse dei consumatori. InSvizzera queste zone ambientali non servo-no praticamente a nulla, dato che il parcoveicoli da noi è essenzialmente più pulito diquello di Paesi che contano ancora un altonumero di veicoli diesel. Addirittura, al-l’estero si ha già la prova che le zone am-bientali migliorano la qualità dell’aria solominimamente, come ha rilevato di recenteil club partner tedesco ADAC. Tali zone sa-rebbero inoltre dei mostri burocratici, per-ché provocano grandi spese, come i costiper la gestione dei contrassegni, creandogran confusione tra gli abitanti e i visitato-ri. Il rischio di infrangere involontariamen-te regole non uniformi e di venire multati

sarebbe troppo grande. Dunque: le zoneambientali, che vogliono imporre un «se-gnale di arresto» ai veicoli ai margini dellecittà devono essere subito bloccate politi-camente prima che possano arrecare danni.Evitiamo gli errori che sono già stati com-messi all’estero.

E il TCS deve lanciare un secondo «stop».È diretto a tutte le idee fantasiose che negliultimi tempi crescono come funghi: voglio-no spillare molti soldi agli automobilistiper finanziare altri progetti. In politica latentazione è sempre forte di risolvere i pro-pri problemi con i soldi degli altri. E neiconfronti degli automobilisti sembra nonesserci più ritegno, nonostante che per i bi-sogni della strada – il mantenimento dellabuona qualità della rete e l’eliminazionedelle strozzature sulle autostrade sovrac-cariche – i soldi scarseggino e si debbanotrovare nuove fonti di finanziamento. IlTCS respinge, dunque, tutte le idee chechiedono alla strada ulteriori fondi persoddisfare obiettivi ad essa estranei. Deveessere rispettato il principio secondo cui ilfinanziamento spetta a chi causa i costi.Proprio il settore del trasporto pubblico de-ve trovare fonti di finanziamento alternati-ve, e non da ultimo per gli stessi utentidei mezzi di trasporto pubblici.

»

«

Si deve dire«stop»due volte

Prezzi e prestazioni TCStelefono 0844888111 o www.tcs.ch

Affiliazione www.tcs.ch

Motorizzati (automobilisti e motociclisti)a seconda della Sezione e pro rata

Tessera partner/giovani Fr. 44.–Non motorizzati Fr. 32.–Cooldown Club membercard Fr. 66.–Ciclisti (con Velo Assistance e RC) Fr. 37.–Juniores (con Velo Assistance e RC)

a seconda della SezioneQuota per socio campeggiatore TCS(solo se già socio motorizzatoo non motorizzato) Fr. 55.–

(camping club AG: + Fr. 7.–; ZH: + Fr. 5.–)

ETI TCS www.eti.ch

Europa motorizzato «Famiglia» Fr.103.–Europa motorizzato «Individuale» Fr. 75.–Europa non motorizzato «Famiglia» Fr. 77.–Europa non motorizzato «Individuale» Fr. 65.–Estensione Mondo «Famiglia» Fr. 88.–Estensione Mondo «Individuale» Fr. 70.–Spese di cura Europa Fr. 32.–Spese di cura Mondo Fr. 45.–

Card Assistance www.cardassistance.tcs.ch

per tutta la famiglia Fr. 28.–20% di sconto per i titolari del Libretto ETI

Carta Aziendale TCS www.tcs.ch/azienda

Per veicoli aziendaliSoccorso stradale da Fr.134.–Protezione giuridica di circolazione da Fr.111.–

ASSISTA www.assista.ch

Assicurazione protezione giuridicaCircolazione «Fam.» Fr. 96.– «Ind.» Fr. 66.–Privata con circolazione già sottoscritta«Famiglia» Fr. 215.– «Individuale» Fr. 192.–Privata senza sottoscrivere la circolazione«Famiglia» Fr. 245.– «Individuale» Fr. 225.–Immobili Fr. 95.–

Auto TCS www.autotcs.ch

Responsabilità civile, casco parziale, cascocollisione, capitale incidente, protezione delbonus, danni di parcheggio su richiesta

Assicurazioni due ruotewww.assicurazionitcs.ch

Velo-Assistance. Con contrassegno per la bici,protezione giuridica, assistenza e coperturacasco fino a Fr. 2000.– Fr. 25.–*copertura casco fino a Fr. 5000.– Fr. 80.–*Contrassegno RC bici Fr. 6.50*Moto-Assistance(soccorso stradale e assistenza) Fr. 41.–*Ai motociclisti in Svizzera e all’estero

* prezzi soci TCS

Carta di credito TCS drive

TCS MasterCard drive Fr. 50.–Carta partner Fr. 20.–TCS-American Express drive Gold Fr.100.–Carta partner Fr. 50.–

Infotech www.infotechtcs.ch

Il TCS sottopone a test veicoli ed accessori emette a disposizione dei soci del informazioni rac-colte e redatte in modo competente e neutrale.

Test&Training www.test-et-trainingtcs.ch

Sconti sui prezzi dei corsi di perfezionamento diguida nei centri di Lignières, Plantin, Betzholz,Stockental e Emmen.

Formazione in due fasi www.2fasi.tcs.ch

corsi obbligatori per la licenza di condurre.

Viaggi TCS www.viaggi-tcs.ch

Viaggi 0844 888 333Camping www.campingtcs.ch 0224172520Alberghi Schloss Ragaz, Bad Ragazwww.hotelschlossragaz.ch 0813037777Bellavista, Vira Gambarognowww.hotelbellavista.ch 0917951115Ciclo e svago www.bici.tcs.ch

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9 dicembre 2010 | touring 20 | la pagina dei lettori 41

Alla vigilia delle feste natalizie, «Touring» vi faun magnifico regalo offrendovi la possibilità divincere una Opel Meriva Cosmo 1.4 Turbo ric-camente equipaggiata. La seconda edizione diquesta minimonovolume si distingue per le sueporte ad apertura antagonista e per una varia-bilità particolarmente sorprendente dell’abita-colo. Questa elegante monovolume può conta-re sulle prestazioni del motore turbo di 1,4 litria benzina che sviluppa 140 CV.

La versione Cosmo, generosamente equipag-giata, comporta molti piacevoli accessori qualiclimatizzazione automatica bizona, tempomat,freno di parcheggio elettrico, alzacristalli elet-trici posteriori e sedili modulabili in molteplicimodi. L’esemplare prenotato da «Touring» haancora altre apprezzabili raffinatezze: sediliergonomici per conducente e passeggero, im-pianto illuminazione con fari d’incrocio e percurva, volante e sedili riscaldabili, retrovisoriantiappannamento ecc. L’Opel Meriva Cosmo1.4 Turbo grigio-moscato metallizzata in palioal nostro concorso ha un valore di 32 150 fr.

Sponsor del premio: General Motors SuisseSA, 8152 Glattpark, www.opel.ch

Impressumtouring Giornale del Touring Club Svizzero (TCS). Redazione: Felix Maurhofer (fm, capo-redattore); vice caporedattore: Heinz W. Müller (hwm); vice caporedattore: Marc-OlivierHerren (MOH); Christian Bützberger (Bü), Antonio Campagnuolo (ac), Jacques-OlivierPidoux (jop), Peter Widmer (wi). Grafica: Andreas Waber (caposervizio), Stephan Kneubühl,Mathias Wyssenbach. Assistenti di redazione: Michela Ferrari (i), Sylvie Fallot (f), KarinKobel (t), Irene Mikovcic-Christen (assistente caporedattore). Corrispondenza: RedazioneTouring, Maulbeerstrasse 10, 3001 Berna, tel. 031 380 50 00, fax 031 380 50 06. E-mail:[email protected]. Editore: Touring Club Svizzero, cp 820, 1214 Vernier (GE). Tiratura: edi-

Il concorso

Le domande:1. Quanto è lunga la Suzuki Swift che

abbiamo sottoposto a test?2. In che Paese si svolge l’elisci del nostro

reportage turistico?3. Da quale regione proviene il cuoco

Stefan Wiesner?

Si possono fornire le risposte per posta (solo su carto-lina postale), tramite SMS, e-mail o www.touring.ch,indicando le generalità.

Concorso 18/2010: l’orologio Citizen è stato vinto daRichard Anken di Bernex. Congratulazioni!

Condizioni di partecipazione: il concorso di «Touring»è aperto a tutti, ad eccezione dei collaboratori del TCSe dei loro famigliari. I vincitori saranno estratti a sortee avvertiti per iscritto. I premi non possono essere so-stituiti da una somma di denaro equivalente. Non vie-ne tenuta alcuna corrispondenza. Non sarà possibile ri-correre alle vie legali.

Redazione Touring, concorso peri lettori, casella postale, 3024 Berna;SMS al numero 9988 (1 fr./SMS)scrivendo «Touring» e le tre risposte;[email protected] (soggetto: concorso)Termine d’invio: 2 gennaio 2011

zione italiana: 83 141, totale: 1 325 035. Editoria/marketing: Reto Kammermann (re-sponsabile), Gabriela Amgarten. Pubblicità: Publicitas Publimag SA, Seilerstrasse 8, 3011Berna, tel. 031 387 21 16, fax 031 387 21 00. Produzione: St. Galler Tagblatt SA, BaslerZeitung SA, CIE Centre d’impression Edipresse Lausanne S.A. Cambiamenti d’indirizzo:indicando il numero di socio, alla Sede centrale del TCS, cp 820, 1214 Vernier; tel.0844 888 111; e-mail: [email protected]. Abbonamento: compreso nella quota socialeannua. «Touring» è pubblicato 20 volte l’anno. Si declina ogni responsabilità per mano-scritti e altri lavori non richiesti.

Un’Opel Merivasotto l’albero!

Chi è senza peccato?Touring 16/2010

L’articolo in questione così come im-postato fomenta ulteriormente dan-nose e pericolose divisioni e rivalitàfra i vari utenti (automobilisti, cicli-sti e pedoni) e questo, il TCS se vuolagire in modo sensato lo deve evita-re. È vero, i ciclisti che ignorano lasegnaletica o i semafori sono fuorilegge e vanno puniti. Ma perché i ci-clisti usano i marciapiedi? Sempli-cemente per evitare automobilistiche, spesso in modo aggressivo, sor-passano troppo vicino al più deboleo che arrogantemente non voglionousare le frecce direzionali. Perchéquesta arrogante moda non vienepunita? Dove sono gli agenti alle ro-tonde? Educhiamo anche i pedoniche spesso invadono le corsie dei ci-clisti per non parlare del comporta-mento di chi attraversa la stradasenza dare un’occhiata a sinistra edestra «perché hanno il diritto». Lanominata «Associazione dei pedoni»farebbe meglio a educare i propripargoli che non esistono solo dirittima anche doveri, a proposito, aquando la reintroduzione dell’ob-bligo di segnalare con il braccioquando si vuol attraversare unastrada? Quale categoria è senza pec-cato? Carlo Rondelli, Locarno

Le priorità sono altreTouring 14/15/2010

Se non si fa opposizione all’istalla-zione dei nuovi radar per i controllidella velocità a tratti, presto ci ritro-viamo con una sorveglianza pagatadi tasca propria. L’Ustra farebbemeglio a riflettere su misure come ildivieto di sorpasso dei camion, lasuddivisione dei lavori di cantiere intappe e la riduzione di inutili limitidi velocità. Raphael Affolter (@)

Forum

Per questa rubrica valgono alcune regole: piùbreve è la lettera, maggiore è la probabilitàche venga pubblicata; la redazione si riservadi apportare eventuali tagli e non tiene cor-rispondenza. È possibile inviare le lettere pere-mail: [email protected]. Le lettere dei lettorivengono pubblicate anche nell’edizione onli-ne di «Touring» (www.touring.ch).

ald

Page 42: Touring 20 / 2010 italiano

42 l’incontro | touring 20 | 9 dicembre 2010

Dove prende tutti questi ingredienti?Spesso vado per ore in montagna alla ricer-ca di un rododendro. Ma mi aiutano anchela guardia forestale, l’archeologo, il pro-fumiere e lo specialista di erbe, i qualimi hanno trasmesso pure il loro sapere.L’archeologo mi ha dato un pezzetto diquercia di palude che ha circa 4000 anni. Visono molti elementi in gioco.

Lei è considerato uno dei cuochi più creatividel Paese. Ne va fiero?Si tratta di un processo. I fondamentali del-la cucina naturalmente li ho imparati. Orafaccio l’autodidatta, viene fuori dalla vita.Si deve accettare che c’è bisogno pure diuna certa ingenuità, bisogna fare senzapreoccuparsi delle conseguenze.

Ha strappato una stella nella guida Micheline 17 punti Gault-Millau. Ciò implica lavoroartigianale e costanza.È puro artigianato. Inoltre gioco con le miemiscele culinarie, creo accordi tra saporidolci, acidi o piccanti. Voglio mantenere gliospiti di buonumore con ogni forchettata.

Lei è considerato un vero patito dellasalsiccia.Prima cucinavo sempre una portata in piùdi quelle comandate, il piatto di salsicce. Lesalsicce non erano più lunghe di un dito.Ancora oggi nei menu gastronomici di seiportate c’è sempre un piatto di salsicce.

Cosa distingue il buon cuoco dal grandecuoco?L’alta cucina non consente il minimo com-promesso. Ha bisogno d’idealismo e dei mi-gliori prodotti. Chi pensa solo ai conti nonpuò gestire una cucina gourmet.

Un cliente riesce a capire la differenzatra 16 e 17 punti Gault-Millau?Dai 15 ai 18 punti della guida gastronomicaGault-Millau il lavoro artigianale è identi-co. Il 19° punto è un colpo di creatività inpiù, l’arte massima, gli accordi si abbinanoperfettamente. Ed è anche il riconoscimen-to per gli anni di costanza ai fornelli.

Questa domanda non può certamentemancare: cosa preferisce mangiare?Io mangio per placare lo stomaco. Il miopiacere è quando gli ospiti si divertonomentre mangiano.«

Intervista: Christian Bützberger

I suoi ingredienti sono torba, foglie d’oro e fragranze.L’innovativo cuoco Stefan Wiesner va oltre gli schemie attrae una crescente comunità di ammiratori.

il suo carattere, la sua personale espressio-ne creativa.

Lei si è meritato il soprannome di stregone ealchimista dell’Entlebuch.Sono semplicemente un cuoco. Tuttavia,termini come stregone o alchimista sonocomuni per esprimere la mistica, l’antropo-sofia e il pensiero olistico di cui è impre-gnata la mia cucina.

»Lei cucina con pietre, legna, fieno e preparatalvolta una zuppa affumicata di fiocchidi neve. Come definisce la sua cucina?Stefan Wiesner: Cucino sia i piatti tradizio-nali sia quelli per palati fini. Quella conta-dina è una cucina casalinga: una minestra,un piatto principale, il dessert e poi si èsazi. La cucina gourmet è invece arte,richiede comprensione come quando si va ateatro. Uno chef imprime alle sue creazioni

Il geniale stregonedell’Entlebuch

Stefan Wiesner, il creativo artista della cucina, è anche uno specialista di salsicce.

In pilloleStefan Wiesner è sposato con Monika e ha duebambini. Con immenso orgoglio ha spiegato adAlicante come funziona la sua cucina ai cuochipiù innovativi d’Europa come Ferran Adrià, Klaus-Günther Wiesler ecc. (www.gasthofroessli.ch).A questi maestri ha anche detto che dovrebbero farentrare con più forza la natura nelle loro cucine.

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