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FOCUSING CON GLI ADOLESCENTI:
L’IDENTITÀ DI SÉ E COLTIVARE L’AUTODETERMINAZIONE
TRADUZIONE DI FABRIZIA MARTORELLI
ANNOTAZIONI DI LETTURAIl testo qui tradotto è una testi di dottorato, in una prima parte il linguaggio accademico potrebbe risultato un po’ impegnativo. A partire da pagina 27 viene trattato il tema della
ricerca di Focusing con gli adolescenti, e il linguaggio diventa fluido e agevole.
TESI
L. Louanne Ellison-ColeLaurea in Filosofa
Psicologica Transpersonale
Istituto di Psicologia Transpersonale
Palo Alto, California
21 Novembre 2003
Si certifica di aver letto e approvato il contenuto e la presentazione della presente Tesi:
Jenny Wade, Ph.D., Committee Chairperson
Data
Ann Weiser Cornell, Ph.D., Committee Member
Data
Paul Roy, Ph.D., Committee Member
Data
Paul Roy, Ph.D., Dean, Residential Program
Data
Copyright
©
L. Louanne Ellison-Cole
2003
All Rights Reserved
ii
Abstract
Focusing con gli Adolescenti:
l’Identità di sé e coltivare l’autodeterminazione
L. Louanne Ellison-Cole
Per un periodo che va dai 3 ai 9 mesi, un gruppo di 10 adolescenti (5 femmine, 1
afroamericano – caucasico, 5 maschi, 1 afroamericano) tra i 13 e 15 anni ha seguito un
percorso di sessioni guidate di Focusing, una filosofia scoperta da Eugene Gendling e
sviluppata da Ann Weiser Cornell.
Tra questi, 9 su 10 hanno completato 10 sessioni, mentre 1 ne ha completate solo 5. La
trascrizione delle sessioni di questi ragazzi è stata oggetto di una serie di analisi
qualitative, da cui si sono estrapolati i temi e contesti coerenti più importanti.
Il contesto coinvolgeva la relazione con (a) amici, (b) divertimento, (c) famiglia, (d)
sport, (e) attività fisica, (f) aspirazioni future, (g) stati mentali, (h) Focusing.
Dall’interno, gli adolescenti erano in grado di determinare le loro credenze personali su
questi temi e sulla soluzioni ai problemi attorno alle stesse tematiche. Credenze e
soluzioni derivavano da un luogo interno di riflessione e saggezza, più che da opinioni o
fonti esterne. Durante il corso di Focusing, gli adolescenti hanno sviluppato un
linguaggio ricco di metafore, narrazione, e descrizione del loro stato interno fisico,
mentale, emozionale e spirituale. Molti dei temi che emergevano dal contesto ricadevano
nelle categorie note agli psicologi dello sviluppo, come Erickson, Winnicott e Piaget, che
hanno chiarito e classificato i temi pertinenti all’adolescenza. La ricerca ha dimostrato lo
sviluppo di questi stadi, descritti da Kohlberg, Gilligan e Wade.
iii
I temi includevano (a) crescita personale attraverso un’autentica identità di sé, (b) crescita
personale attraverso assertività e autonomia, (c) rapporti di Focusing interiore, e (d)
momenti di trasformazione transpersonale. Il Focusing con gli adolescenti promette
inestimabili benefici, in particolare come una vantaggiosa forma alternativa alla terapia,
dato il loro bisogno di separarsi dall’autorità dell’adulto per trovare la loro propria voce.
iv
Ringraziamenti
In primo luogo, ringrazio tutti i giovani partecipanti per la loro fiducia e per il
dono che mi hanno fatto con le loro condivisioni, in merito alla loro personale avventura
interiore. E’ stato un onore averli conosciuti.
Dall’inizio mi sono considerata estremamente fortunata e privilegiata ad avere
Jenny Wade come mio presidente. I suo suggerimenti mi hanno ispirato e diretto, facili da
comprendere, e critici rispetto al significato e all’importanza di questi risultati.
Non potrei ringraziare mai abbastanza Ann Weiser Cornell. Le devo molto. Come
membro della mia commissione, a me che sono relativamente nuova al Focusing, mi ha
fatto seguire il percorso di Focusing in modo preciso e corretto nel momento in cui ho
affrontato i concetti e la storia del Focusing. Come esperta nella linguistica, mi ha
assistita nel classificare correttamente il vocabolario trovato nelle sessioni di Focusing.
Come mia mentore e insegnante di Focusing, mi ha ispirata e mi ha guidata ad utilizzare
lo strumento con i miei partecipanti nella loro avventura interiore.
Molte altre persone mi hanno aiutata a portare a termine la mia tesi. Michael
Hutton mi ha guidata a sperimentare il campo dello sviluppo degli adolescenti; Paul Roy
è diventato Membro della commissione all’ultimo momento, consentendo il
completamento di questo progetto; ringrazio moltissimo Karen Serett per la sua
competenza e per la sua precisione come mio lettore esterno; Peggy Cary e Rosemary
Taylor che mi hanno dato supporto e incoraggiamento durante il lungo processo di
formulazione della tesi; inoltre, Peggy mi ha dato continui feedback sulla mia attitudine e
sul modo in cui mi presentavo ai miei partecipanti, incoraggiando e incrementando
l’integrità e la responsabilità cui tenevo molto nel mio lavoro con i ragazzi.
v
Sono profondamente grata a Errol Schubot. E’ stato il primo a guidarmi
all’Istituto di Psicologia Transpersonale, poi mi ha guidata e accompagnata nel mio
percorso lungo il cammino dell’autoconoscenza.
Durante gli anni di terapia con lui, mi ha aiutata a lavorare su molte barriere che
emergevano nel corso della mia ricerca. E’ stato un esempio ispirante di compassione,
comprensione, e accettazione incondizionata di sé e degli altri.
Infine, desidero ringraziare la mia famiglia e il gruppo delle donne. Potevo
contare sempre sulla loro paziente presenza, che mi avrebbero accolta quando fossi stata
mentalmente e fisicamente pronta a rispondere al loro supporto incondizionato.
Il mio ringraziamento speciale va a mia figlia, che ha incessantemente seguito
l’editing.
vi
La tesi è dedicata a
Tutti gli adolescenti,nella speranza che possano trovare se stessi dentro di sé,
l’accettazione di sé e la saggezza necessarie per riuscire pienamentenell’amore, gioia, e creatività nella loro vita.
vii
INDICE
Abstract...............................................................................................................................iii
Ringraziamenti.....................................................................................................................v
Dedica................................................................................................................................vii
Lista delle Tabelle...............................................................................................................xi
CAPITOLO 1: INTRODUZIONE...............................................................1
CAPITOLO 2: PANORAMA DELLA LETTERATURA RILEVANTE..6
Psicologia Transpersonale....................................................................6
Adolescenza..........................................................................................7
Esperienza Transpersonale..........................................................11
Influenza Transpersonale Prenatale sull’Adolescente.................11
Sviluppo Psicologico dell’Adolescente.......................................12
Sviluppo Fisico dell’Adolescente................................................24
Focusing..............................................................................................27
Le attitudini nel Focusing............................................................27
Background per una descrione esperienziale di Focusing...........28
Elementi di una sessione di Focusing..........................................31
Varie abilità e caratteristiche di Focusing...................................38
Ricerca di Focusing ....................................................................39
CAPITOLO 3: METODO DI RICERCA..................................................43
Razionale per scegliere il Metodo Qualitativo...................................44
Partecipanti.........................................................................................45
Precedura di Ricerca...........................................................................46
Descrizione dell’Analisi Qualitativa di Contenuti .............................49
Credibilià, Trasferabilità, Affidabilità, e Conformità ........................51
viii
CAPITOLO 4: RISULTATI..............................................................................................................................................................................................54
Analisi delle Sessioni Individuali.......................................................56
Adam...........................................................................................57
Clint.............................................................................................59
Eve...............................................................................................61
Georgia........................................................................................62
Ike................................................................................................64
Kate..............................................................................................65
Mae..............................................................................................66
Oren.............................................................................................69
Pete..............................................................................................70
Rhonda.........................................................................................71
Analisi del Contenuto di Contesti ......................................................74
Amici...........................................................................................85
Famiglia.......................................................................................90
Aspirazioni Future ......................................................................93
Divertimento ...............................................................................94
Sport............................................................................................96
Corpo Fisico................................................................................97
Stato Mentale Positivo ................................................................99
Focusing....................................................................................100
Analisi del Contenuto Tematico.......................................................107
Crescita Personale ....................................................................107
Psicologia Transpersonale.........................................................123
Momenti Trasformativi ............................................................130
ix
CAPITOLO 5: DISCUSSIONE...............................................................134
Limitazioni e Delimitazioni .............................................................144
Conclusioni.......................................................................................147
Appendice A: Definizione di Focusing...........................................................................156
Appendice B: Lista parziale delle Direzioni di Crescita Potenziale...............................157
Appendice C: Induzione..................................................................................................159
Appendice D: Formato Generale della Sessione di Focusing.........................................160
Appendice E: Volantino promozionale rivolto ai futuri partecipanti.............................161
Appendice F: Modulo Consenso Informato ..................................................................162
Appendice G: Riferimenti di Ricerca..............................................................................170
Appendice H: Qualificazioni del Ricercatore come Guida di Focusing e Strumento Umano......................................................................................................172
Appendice I: Note di Apprezzamento...........................................................................173
x
Lista delle Tabelle
Tabella Pagina
1 Descrizione dei Partecipanti delle Esperienze Interiori.........................................75
2 Descrizione dei Partecipanti della Consapevolezza Interiore Corporea ...............78
3 Aree del corpo correlate alla Sensazione specifica e immediata...........................81
4 Messaggi del Corpo: Qualcosa vuole compagnia e attenzione ...........................103
5 Caratteristiche e Attitudini di Focusing espresse dai Partecipanti.......................106
6 Sintesi delle Analisi di Contenuto di Contesto ...................................................132
7 Sintesi delle Analisi di Contenuto Tematico ......................................................133
xi
12
CAPITOLO 1: INTRODUZIONE
Messaggio da SofiaNon hai bisogno di lasciare la stanza.
Rimani seduta al tavolo e ascolta.Non hai bisogno neanche di ascoltare, semplicemente aspetta.
Non hai bisogno neanche di aspettare; sii calma e solitaria.Il mondo si offrirà liberamente a te per svelarsi.
Non ha scelta.Rotolerà ai tuoi piedi in estasi.
Franz Kafka
Nella mia adolescenza rifiutavo i miei compagni, sono passata da un coinvolgimento personale con gli altri ad una introspezione intima e comunicazione con Dio, poiché ne compresi il concetto. Tuttavia, non avevo una guida adulta o strumenti chiari che avrebbero potuto aiutarmi a sviluppare un’identità, incoraggiando la crescita spirituale, o riconoscendo altre tendenze transpersonali. (Autore, 1997)
Lo scopo di questa mia ricerca è di esplorare la possibilità che gli adolescenti
possano trovare la verità e il significato per se stessi nella loro esperienza di Focusing, un
processo ad orientamento corporeo di autorealizzazione originariamente descritto nei testi
di Gendlin (1978) e poi sviluppata da Cornell (1996), quest’ultima versione viene
utilizzata in questa ricerca. Attraverso l’analisi qualitativa di contenuto della trascrizione
delle sessioni di Focusing, ho potuto anticipare evidenze di queste esperienze in ognuna
delle sei aree di studio identificate dall’Istituto di Psicologia Transpersonale (ITP; 1991):
intelletto, spirito, corpo, emozioni, espressione creativa, e comunità. Ho classificato queste
esperienze, incluse quelle che potrebbero essere considerate transpersonali.
Secondo la seguente definizione, il Focusing è una pratica transpersonale (Braud,
1998; Gendlin, 1996; McMahon, 1991):
Le esperienze transpersonali possono essere definite come esperienze in cui il senso di identità o del sé si estende oltre (trans) [e attraverso] l’individuo o la persona per abbracciare aspetti più ampi dell’umanità, vita, psiche o
13
cosmo .. Le pratiche transpersonali sono quelle attività strutturare che si focalizzano su esperienze di induzione transpersonale (Walsh & Vaughan, 1993, p. 203)
Nei suoi studi di psicologia all’Università di Chicago, Gendlin (1978 - che scopre
e sviluppa il Focusing), ha trovato che i clienti, che avevano completato una terapia con
successo, mostravano un fenomeno già alla prima o seconda sessione. Questo fenomeno
consisteva nel parlare lentamente per scegliere le parole per descrivere qualcosa che
stavano sperimentando in quel momento.
Gendlin ha chiamato questo fenomeno “Felt Sense.” Il Felt Sense, che sembra vago
e nebuloso, avviene nell’area tra coscio e inconscio.
Quello che si sente alla “zona di confine” è indistinto, e non lo si sa descrivere a parole né definirlo. Eppure è ben distinto in quanto lo si sente inequivocabilmente, poiché ha la sua qualità unica. Non si può parlare dal di fuori di questa qualità unica senza nome, e non si può a tale qualità.
Gendlin proseguì a sviluppare il processo passo per passo e quella attitudine per essere con
il corpo e con il Felt Sense, che chiamò Focusing (vedi Appendice A per la definizione del
termine Focusing). Il Focusing è un processo di attenzione gentile interessata al Felt Sense,
al fine di generare immagini simboliche e suoni, parole, storie di vita, sensazioni fisiche,
ed emozioni. A volte sono accompagnate da un cambiamento di stato corporeo.
Il Focusing è un processo che onora la saggezza che ognuno ha dentro di sé,
mentre porta alla luce il livello sottile di conoscenza che parla attraverso il corpo. E’ un
processo del divenire consapevole del corpo, in modo gentile e amichevole per poi
ricevere e accettare i messaggi che l’inconscio sta inviando attraverso il Felt Sense. Allo
stesso tempo, il Focusing è più di un semplice modo di conoscere se stessi. E’ anche una
modalità per portare o permettere una trasformazione (Cornell, 1996). I messaggi del
14
corpo scoperti con il Focusing possono dire alla persona come e perché vengono attivate
dall’interno le reazioni emozionali, mentali, e fisiche, cosa richiede una immediata
attenzione, e cosa è duraturo e significativo, per cui il cammino personale spiritale è più
adatto (Campbell & McMahon, 1985; Cornell, 1996; Gendlin, 1996). Per esempio, nel
dicembre 1998, tre delle mie sessioni di Focusing mi hanno portato ad una forma di
meditazione a me sconosciuta eppure la sentivo valida. Sincronicamente, avevo sentito
parlare di un insegnante buddista, Adyashanti. Al secondo satsang (cioè riunioni di
comunità spirituali secondo le tradizioni orientali) cui partecipai, lui descrisse esattamente
il tipo di pratica di meditazione per volgermi all’interno secondo le stesse modalità del
Focusing, ne ricevevo una convalida esterna.
Gli adolescenti di oggi hanno bisogno di compagni e di pratiche che gli permettano
di sapere come funzionare efficacemente nel mondo. I giornali sono pieni di articoli di
cronaca nera giovanile e del coinvolgimento dei giovani in turbolenze sociali. La scoperta
di credenze spirituali personali e sociali che meglio si adeguino a loro, e che siano validate
anche dal loro linguaggio corporeo, potrebbero aiutarli verso la loro maturità,
possibilmente con il minimo danno per loro e la società (Coles, 1997). Il Focusing
potrebbe essere uno strumento di vita potente per gli adolescenti come lo è per gli adulti.
Potrebbe aiutarli a diventare consapevoli di sé, ad avere una identità di se stessi e
autodeterminazione.
Inoltre, ci sono dibattiti sulle ipotesi che i ragazzi, come gli adulti, abbiano
esperienze transpersonali (Armstrong, 1984; Coles, 1990; Hunt, Gervais, Shearing-Johns,
& Travis, 1992). Ho ipotizzato che attraverso questa ricerca si potrebbe vedere come il
Focusing incrementi la crescita verso l’interezza, l’unità, e la trasformazione spirituale tra
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gli adolescenti (Appendice B fornisce una parziale lista dei termini per crescita personale e
transpersonale.)
Secondo Erickson (1968), l’adolescenza è un momento dell’infanzia in cui gli
individui cominciano il processo di trovare la loro identità personale. Parte di questo
processo è esplorare gli impulsi e limiti sessuali personali. Con l’emersione dell’energia ed
interesse sessuale, potrebbero insorgere parallelamente esperienze transpersonali, in
particolare, come sostengo, se agli adolescenti viene dato uno strumento guida per
identificare e incrementare tali esperienze. Un altro grande impulso di sviluppo dei ragazzi
è il bisogno sottostante di connessione. Insieme all’impulso sessuale, questo impulso alla
connessione si manifesta spesso nella forma di promiscuità come sforzo per trovare
connessione. In più, questo impulso può portare a dedicarsi a certe persone o ideali,
comportandosi forse come membro insano di gang o culti o sette. Nel mio caso, quando
avevo 13 anni, ero disillusa rispetto agli atteggiamenti sessuali dei miei compagni. Mi
rivolgevo alla lettura per le mie idee su Dio e la spiritualità e sulle relazioni sociali.
Uno dei motivi per cui sostengo il Focusing è che credo sia una apprendimento
valido e autentico, che proviene dall’interno di se stessi. Spero che attraverso il Focusing
gli adolescenti si avvicinino sempre più a svelare il loro codice personale per una vita
soddisfacente e piena di significato. I dati sensoriali sono una fonte per trovare la realtà. La
realtà si può trovare inoltre attraverso una conoscenza interiore profonda intuitiva (Braud
& Anderson, 1998). Il Focusing coinvolge sia la conoscenza sensoriale sia quella interiore.
Il Focusing, come “processo che onora la saggezza che ognuno ha dentro di sé e la
consapevolezza di una conoscenza di un livello più sottile che parla attraverso il corpo”
(Cornell, 1996, p. 3), potrebbe favorire gli adolescenti ad esprimere la loro saggezza
16
interiore. Queste espressioni potrebbero riferirsi a qualunque parte o a tutta la lista di
Maslow (1968) delle caratteristiche osservate sulle persone sane che vivono la loro
autenticità. C’era inoltre l’interrogativo se queste espressioni di saggezza interiore
accadessero agli adolescenti come eventi transpersonali, emozioni, aperture,
trasformazioni e altri stati alterati. Considero il Focusing un possibile modo per
massimizzare il potenziale positivo di tali esperienze della trasformazione del sé. Ipotizzo
che il Focusing possa facilitare le esperienze transpersonali con gli adolescenti ed
incrementare a loro maturità personale.
17
CAPITOLO 2: PANORAMICA DELLA LETTERATURA RILEVANTE
PSICOLOGIA TRANSPERSONALE
Wilber (1995) afferma che la prospettiva transpersonale è dedicata a tutti gli aspetti
della coscienza e dei comportamenti umani, e li ha suddivisi in quattro domini o quadranti:
(a) interiore-individuale o soggettivo “Io”, (b) interiore-collettivo o intersoggettivo “Noi”,
(c) esteriore- individuale o oggettivo “esso”, (d) esteriore-collettivo o interoggettivo
“esso”. L’interiore include l’interpretativo, l’ermeneutico, e le categorie consce.
L’esteriore include monologico, empirico, e forma delle categorie:
Se gli studi transpersonali portano una visione ampia, la scuola più specifica di psicologia transpersonale ha storicamente portato come suo punto di partenza fondamentale [primo quadrante superiore] .. quello dell’immediata esperienza vissuta, coscienza, introspezione e interpretazione. Ma il fatto che la psicologia transpersonale si specializzi nel settore intenzionale (di coscienza e consapevolezza immediata), non significa in alcun modo che essa ignori o neghi altri settori egualmente significanti (p. 126)
Un meta-studio dei temi di psicologia transpersonale di Lajoie e Shapiro (1992)
riporta le seguente definizione: “La psicologia transpersonale si occupa dello studio del
più alto potenziale umano e del riconoscimento, della comprensione e della realizzazione
degli stati di coscienza spirituale e trascendente.” (p.91). Frager (1989) afferma che la
psicologia transpersonale sovrappone e studia (a) formulazioni teoriche e applicazioni
pratiche per la crescita personale da vari modelli di sviluppo personale; (b) coscienza
(mappando ed esplorando differenti stadi di funzioni umane come il sogno, la meditazione,
gli stati alterati, e la parapsicologia); e (c) la spiritualità o “i modelli della natura umana
ritrovata nelle varie tradizioni religiose e lo sviluppo della teoria psicologica congruente
con le esperienze religiose e spirituali” (p.289). Questi studi sono condotti con curiosità sul
potenziale umano, ritenuto molto più ampio di quanto si comprenda o si teorizzi oggi.
18
ADOLESCENZA
ESPERIENZA TRANSPERSONALE
C’è una crescente riprova scientifica da parte di psichiatri, psicologi, educatori,
teologi e altri ricercatori che i ragazzi abbiano esperienze transpersonali (Armstrong, 1984;
Piechowski, 2001; Wade, 1996). Wilber (1980), teorico delle sviluppo negli adulti,
afferma quanto segue, rispetto agli adolescenti e alla dimensione più elevata dello sviluppo
transpersonale:
Non è possibile fissare un programma e le tappe di questa dimensione più elevata, perché una umanità collettiva deve semplicemente evolvere al livello dell’ego e quindi solo a livelli che portano a quanto viene determinato da una progressiva affermazione. (p. 91).
Nel suo ultimo libro, Wilber (1999) afferma di non aver mai negato alcuna consapevolezza
spirituale negli stadi di sviluppo umano. Ha specificato che i percorsi spirituali si trovano
raramente nell’adolescenza, un periodo in cui è in corso lo sviluppo dell’ego.
Dibattendo sull’idea che le operazioni logiche vadano oltre le capacità dei ragazzi
e, come codificato da Piaget and Kohlberg (vedi lo Sviluppo dell’Adolescente qui di
seguito), Piechowski (2001) afferma:
Quando sono stati affidati ai ragazzi compiti che misurano la capacità cognitiva, mentre erano all’interno della loro esperienza, le operazioni logiche sono rientrate tra le loro capacità .. Simili risultati si sono avuti quando i ragazzi sono stati interrogati su temi religiosi .. poiché da soli non producono un concetto di Dio antropomorfo. (p. 10).
Armstrong (1985) inizia la sua argomentazione della sua teoria dicendo che i
ragazzi possono e realmente hanno un’ampia gamma di esperienza transpersonale, non
necessariamente rare, riferendosi ai concetti di Wilber dell’inconscio emergente:
Uno dei cinque tipi di processi inconsci descritti da Wilber, l’inconscio-emergente, contiene tutti quei livelli di sviluppo ancora non realizzati
19
all’interno dell’individuo .. incluso l’ego maturo e tutte le strutture transpersonali .. Wilber non dà la possibilità di sperimentare i livelli che vanno oltre il presente stadio. Eppure sembra che questo sia proprio quello che sta accadendo .. I ragazzi che si sono identificati in molti altri modi con il livello di sviluppo pre-personale o primo ego sembrano contattare, seppur brevemente, quei livelli di coscienza al limite del continuum di sviluppo di Wilber. (p. 49)
Armstrong (1984) non ha relegato l’esperienza dell’infanzia ai livelli pre-personali e
personali (ego). Ha tentato di dimostrare che le esperienze transpersonali possono essere
contemporanee agli stadi di sviluppo infantile come descritto da Erickson (1968) e
Inhelder e Piaget (1958).
Armstrong (1984) ha fornito esempi per facilitare la comprensione delle
similitudini tra le esperienze dei ragazzi e degli adulti descritte come transpersonali:
La prova dell’esperienza transpersonale nell’infanzia deriva da tre fonti base: materiale biografico e autobiografico di individui straordinari; studi di ricerca che esaminano le memorie di adulti delle loro esperienze religiosi da bambini; ed infine, citazioni di bambini sulla loro vita spirituale interiore. (p. 209).
Inoltre, Armstrong (1984) e Piechowski (2001) hanno avvalorato Robinson con la ricerca
in cui il 15% delle risposte hanno ricordato episodi della loro infanzia di un “potere oltre
se stessi” e di “visioni di unità benefica”. Il settanta per cento di questi episodi sono stati
sperimentati ad una età che va dai 5 ai 15 anni, durante specifiche pratiche o
spontaneamente, e hanno avuto un’importanza duratura (hanno portato ad ulteriori studi
spirituali da adulti).
Armstrong (1984) ha trovato che le parole dei ragazzi ritornati da esperienze di pre-morte
sono simili a quelle degli adulti. Piechowski (2001) ha riconosciuto la ricerca più estesa di
Robinson che ha portato alla conclusione secondo cui “queste esperienze spirituali
corrispondono ad una caratteristica dell’infanzia che non è qualcosa da far crescere più
avanti, bensì è un elemento essenziale dell’intera persona” (p. 3) e soprattutto cresce in
20
forza negli adulti. Come Armostrong (184) cita da Jung, i ragazzi riportano momenti di
totale autoconsapevolezza che sono stati confermati dai simboli degli adulti rispetto a
quanto ricordano dei loro sogni durante l’infanzia. Armstrong ha dimostrato che
l’interezza psichica si ritrova nei disegni dei ragazzi. La grande varietà emersa dalla
ricerca indica che i ragazzi possono essere capaci di beneficiare delle pratiche
transpersonali intrapersonali come il Focusing.
Riporto una domanda che Armstrong (1984) ha lasciato da esplorare:
Quanto sono frequenti queste esperienze? Perché non ci sono mappe chiare per dare un senso alle esperienze transpersonali dei ragazzi, sembra quasi che, quando accadono tali esperienze, siano ignorate o persino soppresse da genitori insegnanti e altri adulti (p. 225).
E’ piuttosto la struttura teorica del pensiero adulto dominante che sembra essere limitata .. Una delle ripetute considerazioni nello studio dello sviluppo infantile è quanto noi continuiamo a sottostimare le loro capacità (Piechowski, 2001, p. 10)
In rapporto alla domanda su quanto frequentemente i ragazzi abbiano esperienze
spirituali e quanto gli adulti influenzino questa frequenza, c’era la domanda se la credenza
o non credenza dell’adolescente influenzi la sua abilità di avere o riconoscere le esperienze
transpersonali nella loro vita.
Uno studio di ricerca condotto da Gaynard (1992) ha parzialmente risposto a
queste due domande. Gaynard ha inviato un questionario sulle credenze ed esperienze di
parapsicologia a 400 studenti tra i 16 e 19 anni. Ne sono ritornati l’ottantacinque per cento.
Un evento paranormale viene definito come “un fatto inspiegabile dalla conoscenza
scientifica corrente” (p. 166). Quasi più della metà crede di avere avuto esperienze
paranormali. Il punteggio del questionario si basa su una scala di 5 punti, da ‘a volte’ a
‘impossibile’ come risposte. La percentuale delle risposte dei bambini sul valore ‘a volte’
21
è del 75.4% e per il déjà vu è del 24.4% per la reincarnazione. Sei delle 12 categorie
rientrano nelle credenze di più della metà dei partecipanti, che erano studenti di Gaynard.
La percentuale delle credenze è più elevata rispetto ad altri studi citati, forse perché i
partecipanti erano studenti di Gaynard. Maschi e femmine non hanno riportate differenze
significative nelle esperienze paranormali (come avviene in altri studi), anche se in alcune
categorie i livelli di credenza possono essere diversi per tra i due sessi.
Un esame del questionario indica che l’esperienza del fenomeno paranormale è
indipendente dalla capacità cognitive, che veniva determinata da precedenti esami sulla
performance. Gli studenti artisti hanno avuto punteggi simili a studenti con formazione
scientifica, sia nelle esperienze che nel grado di credenza paranormali. I risultati hanno
dato “una correlazione positiva significativa tra la percentuale di chi professa una credenza
e la percentuale di chi dice di aver sperimentato il fenomeno” (Gaynard, 1992, pp. 177-
178).
La non-credenza o lo scetticismo possono ridurre l’esperienza psichica, oppure
vengono fatte rientrare nella normalità quei semplici episodi di esperienza paranormale (o
far ignorare un genuino episodio paranormale perché è considerato normale farlo) In
entrambi i casi, per adulti e ragazzi, l’impulso trasformativo o trascendente può essere
soffocato dal fallimento della società di promuovere ricerca. In più, come citato da Wilber,
se gli episodi transpersonali sono rari per un adolescente, allora le prove di questi eventi in
questa ricerca potrebbero accrescerne il significato.
INFLUENZA TRANSPERSONALE PRENATALE NELL’ADOLESCENTE
La psicologia transpersonale ammette la possibilità dell’esperienza prenatale. Dopo
un’analisi di una serie di case studies (casi di studio) documentati, Wade (1996) sostiene
22
l’esistenza di una “fonte materiale trascendente di consapevolezza o coscienza” prenatale
(p.47). Wade descrive questa fonte trascendente di natura extra-sensoriale. Varie qualità di
questa coscienza prenatale includono il suo essere localizzata nel presente infinito (quindi
dualistico e non illuminato) e pienamente maturo e intelligente con capacità telepatiche
che conoscono pensieri ed emozioni degli altri. “Registra e processa informazioni sulle
persone senza investimento emozionali o proiezioni” (p. 55).
Questa consapevolezza trascendente potrebbe trasmettere al corpo le esperienze
prenatali che influenzano la percezione incarnata e le sue attitudini, che il Focusing può
rivelare. Per esempio, le comuni fantasie dei cosiddetti “ragazzi disturbati”, che sanno di
essere “più belli e più grandi” dei loro genitori, sono molto simili ai miti universali e ai
principi sottostanti le tradizioni religiose orientali (Armstrong, 1984). Armstrong afferma:
Questo processo sembra descrivere un certo tipo di “cacciata” dal paradiso, dove la nobile discendenza è in realtà il proprio sé .. Si potrebbe notare che lo schema abituale è che la persona dimentica queste esperienze alla sua nascita. Tuttavia, il potenziale del ricordo è presente in tutti gli esseri umani. (p. 218)
Forse ci sono esperienze transpersonali dell’infanzia che vengono classificate come
psicosi, come avviene nei comportamenti degli adulti.
Armstrong (1984) ipotizza che l’essere spirituale immortale di una persona viene
dimenticato quando alla nascita si incarna nella materia. Ciò nonostante forma le basi per
esperienze transpersonali dei ragazzi. Armstrong concorda con le tradizioni orientali che ci
sono vite di esperienze precedenti: i lama tibetani vengono scelti sulla base di questa
credenza. “Alcuni ragazzi potrebbero qualificarsi per aver avuto autentiche esperienze
transpersonali, per aver avuto accesso a livelli di sviluppo transpersonali durante le vite
precedenti” (p. 22). Si potrebbe dedurre che qualunque ragazzo possa avere esperienze
transpersonali a qualunque livello.
23
Sviluppo Psicologico dell’Adolescente
Erikson (1968) ha prima studiato con Anna Freud, poi ha proseguito a lavorare con
i ragazzi (è nota la sua opera con gli adolescenti nativi americani) e come professore di
psicologia ad Harvard. Si è avvicinato alla discussione sull’adolescenza attraverso la sua
idea sulle crisi dello sviluppo di identità. Crede che i ragazzi siano “assillati dalla
rivoluzione fisiologica della maturazione sessuale e dall’incertezza dei ruoli degli adulti”.
(p. 128). Non riconoscono di essere in una fase transitoria e, per trovare un senso di
continuità e identicità, tendono ad isolarsi dalla società attraverso la sottocultura del
gruppo. Winnicott (1965a), educatore inglese specializzato nell’infanzia, ha scritto che gli
adolescenti si isolano essenzialmente per stare insieme in questa sottocultura di gruppo per
affrontare i presunti attacchi e allora “tendono a formare aggregazioni in vari modi
attraverso l’adozione di un assaggio di identità”. (p. 81).
Erikson (1968) ha descritto cinque elementi di identità che i ragazzi affrontano nel
loro sviluppo per la maturità:
(a) Bisogno di fiducia in se stessi e negli altri; (b) bisogno di esercitare il libero
arbitrio; (c) bisogno di creatività per le loro aspirazioni; (d) bisogni di
soddisfazione per agire con la loro eccellenza unica; (e) di fronte ai nuovi
dubbi, bisogno di identità etnica e sessuale. Erickson crede che i ragazzi
abbiano modi riconoscibili per gestire l’integrazione dei questi elementi
identitari, ma, quando gli viene impedito di soddisfare i loro bisogno negli
standard culturali, entrano in confusione d’identità e agiscono con disordini
psicologici, che la società poi definisce comportamenti antisociali.
24
Malmquist (1985) afferma che la prima funzione dell’ego degli adolescenti sia di
testare la realtà. La mancanza di validità di questa funzione potrebbe influenzare
profondamente le altre funzioni di vita, portando alla depersonalizzazione dell’esperienza e,
in gergo eriksoniano, alla mancanza di una forte identità. Dalla prospettiva cognitiva, questa
mancanza di validità porta all’incapacità di muoversi da un “sé centrato ad un obiettivo nel
mondo” (Malmquist, 1985, p. 52). Anche quando il test della realtà funziona normalmente,
l’adattamento dell’adolescente, che coinvolge uno spostamento da una gratificazione
narcisistica e un nuovo legame ( , ) induce un profondo stato dell’ego lunatico (p. 51).
Questo stato lunatico può andare dall’euforia alla depressione e portare all’uso di varie forme
di meccanismi di difesa, che a loro volta possono essere visti come normalità a certi livelli,
maladattivi su altri; si complica quando comportamenti normali e anormali sono presenti
simultaneamente. Winnicott (1986a) crede che nella manifestazione normale della
confusione e del dubbio, che gli adolescenti sentono, ci siano i semi di un lavoro costruttivo.
La confusione di identità aumenta per la tendenza dei giovani a rivolgersi
all’opinione che gli altri hanno di loro, invece di affidarsi alle proprie sensazioni personali
ed intuizioni, come se fossero al centro del palcoscenico (Malmquist, 1985). “L’amore
degli adolescenti è un tentativo di arrivare alla definizione della propria identità,
proiettando l’immagine di sé sull’altro, e vedendosi così riflesso, gradualmente si chiarisce
con se stesso” (Erikson, 1968, p. 132). Comunque, questo li rende vulnerabili ai rifiuti e
deboli nella loro ricerca di approvazione e riconoscimento.
D’altra parte, un adolescente crede che il proprio pensiero sia originale
(Malmquist, 1985). Winnicott (1965a) sostiene che non ci sia un modo per preavvertire o
educare gli adolescenti sui temi che devono affrontare in questa fase di vita. Devono
25
sperimentarla per conoscersi. Il ruolo della società è di dare loro il tempo necessario per il
loro graduale processo di maturazione come individui.
Il riconoscimento del sé può essere anche visto come una funzione dello sviluppo
mentale. Lo sviluppo mentale di un adolescente è forse ben noto con il concetto di Piaget
di operazione formale, che coinvolge l’emergenza dell’abilità dell’uso di metafore,
costrutti astratti, pensiero logico e ipotetico, ragionamento deduttivo, e la traduzione del
pensiero di ottenere quel che vogliono (Inhelder & Piaget, 1958). Malmquist (1985)
afferma che questo sviluppo è parzialmente motivato dal bisogno degli adolescenti di
ridurre l’ansia nel loro mondo confuso e di trovare una soddisfazione cognitiva,
promuovendo “una visione più ampia e più oggettiva del mondo .. incoraggiando la
creatività attraverso la sintesi di diverse fonti di informazioni e dati” (p. 55). Winnicott
(1986a) dice che la “creatività appartiene all’essere vivi” (p.41) e che “nel vivere
creativamente .. tutto ciò che facciamo rafforza la sensazione di essere vivi, di essere se
stessi” (p.43). Con “l’arrivo e il mantenimento sicuro della fase IO SONO .. c’è lo
sviluppo attraverso l’indipendenza e un sempre nuovo significato del concetto di
Interezza” (Winnicott, 1986b, p. 56).
La psicologia transpersonale include tra i suoi scopi le esperienze pienamente
umane dell’intelligenza infinita e della compassione. Se si assume che l’essere umano si
sta muovendo verso il concetto di interezza, c’è la possibilità che l’umanità raggiunga lo
Stadio 6 di Moralità (Kohlberg 1984, 1987) che Kohlberg chiama “Principi di Etica
Universale”. Kohlberg, collega di Erickson ad Harvard, definisce questo stadio in termini
di giustizia morale. La giustizia si basa su principi etici, che includono uguaglianza di
diritti e rispetto per tutti gli individui, ed è una scelta fatta da individui coinvolti e
26
ragionevolmente impegnati. Accordi sociali e leggi teoricamente si basano su questi
principi. Tuttavia, quando le leggi non vengono fatte da individui appartenenti allo stadio 6
sulla base di questi principi, allora nella formulazione degli atti il principio ha la
precedenza sulla legge.
Kohlberg (1981) ha iniziato il suo pensiero sullo sviluppo della morale attraverso
gli studi di Piaget sul riconoscimento che il ragazzo è disorientato dagli stessi concetti
filosofici dell’adulto (il significato di tempo, spazio, causalità, vita, morte, giusto e
sbagliato, ecc.), ma che il ragazzo trova differenti risposte da quelle dell’adulto, e che allo
stesso tempo dipende dallo stadio o dalla qualità del pensiero del ragazzo medesimo. Negli
anni, Kohlberg ha gradualmente “elaborato uno schema tipologico che descrive 6 stadi
generali di pensiero morale che può essere definito indipendentemente dal contenuto
specifico di una particolare decisione o azione morale” (p. 16). Come Piaget, Kohlberg
crede che per ogni essere umano questi stadi progrediscano in un certo ordine e che siano
sviluppati cognitivamente. A differenza di Piaget, Kohlberg crede che non siano
interamente biologici, ma che anzi siano appresi progressivamente dalla famiglia, società e
insegnanti.
Kohlberg (1981) crede che uno scopo dell’educazione sia aiutare la crescita degli
studenti dal loro stadio attuale a quello successivo. Nei suoi studi sui giovani di varie
culture, ha trovato esempi di adolescenti in tutti e 6 gli stadi. Da studi longitudinali, ha
dedotto che essi si sono evoluti attraverso gli stadi in ordine dal 1 al 2, dal 2 al 3 e così via,
a meno che non siano intervenute circostanze non supportive alla progressione. La
progressione è un tema comune tra i filosofi dell’adolescenza, psicologi e insegnanti
(Erikson, 1968; Malmquist, 1985; Winnicott, 1965a).
27
Gli Stadi di Kohlberg 1 e 2 sono collocati insieme nel Livello Pre-convenzionale I
e sono chiaramente egocentrici. Si obbedisce alle regole per evitare punizioni. Persino
riconoscere i bisogni e i diritti dell’altro è dovuto alla necessità di perseguire il proprio
desiderio.
Gli Stadi 3 e 4 sono collocati insieme nel Livello Convenzionale II che abbraccia la
moralità dei ragazzi che rientrano nel profilo sopramenzionato di Erickson, Malmquist e
Winnicott. Ci sono stadi in cui una persona è molto concentrata su relazioni reciproche,
aspettative interpersonali, e conformità interpersonali (Stadio 3) e sul sistema sociale e la
coscienza (Stadio 4).
Si è trovato che i giovani adolescenti prendono decisioni morali dalla loro presenza
in questo terzo e quarto stadio (Kohlberg, 1981). Questi stadi sono identificati con il livello
convenzionale in cui il ragazzo percepisce valide le aspettative e i ruoli della sua famiglia e
della società, nella loro giustezza. “Si tratta non solo di conformarsi all’ordine sociale
dell’individuo, ma di mantenere, supportare e giustificare questo ordine” (p. 17). Questa
attitudine si mostra come conformità e lealtà. Nello Stadio 3, le azioni si basano sull’essere
gentile o sul provare ad essere gentile. Quindi, l’individuo si conforma per “evitare la
disapprovazione degli altri .. Il valore della vita umana si basa sull’empatia e sugli affetti
famigliari e sugli affetti degli altri” (pp. 19-20). Nello Stadio 4, la giusta azione consiste
nel mantenere fedelmente un ordine in sé da rimettere alle autorità e alla legge. Lo scopo è
evitare accuse e colpe. “La vita è concepita come sacra rispetto al suo posto nella categoria
morale o religiosa dei diritti e doveri” (p. 20).
Kohlberg colloca lo Stadio 5 con lo Stadio 6 in quello che chiama Livello di
Principi III. Questi stadi sono autonomi e post convenzionali, laddove il principio della
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giustizia è un valore più elevato della società e della sua autorità o coscienza. Kohlberg
(1981) afferma che negli studi longitudinali oltre i 6 anni, il 30% dei suoi partecipanti
giovani americani sono passati allo Stadio 5 tra i 13 e 15 anni, e solo un 8% ha raggiunto
lo Stadio 6.
Una persona che è passata allo Stadio 5 sa che “valori ed opinioni sono relative” al
gruppo di appartenenza, diversamente dagli altri gruppi, e che inoltre dovrebbe essere
sostenuto dalla società. Allo Stadio 5, l’individuo concorda liberamente di obbedire alle
regole come sono formulate nel gruppo. L’eccezione si ha quando le regole e gli standard
minano valori non correlati e diritti come la vita e la libertà. L’individuo capisce che i
punti di vista morali e legali possono essere in conflitto ma trova difficile integrarli.
Nel sesto stadio l’individuo sa che “le persone sono fini a se stesse .. sa che c’è
uguaglianza dei diritti umani e ha rispetto per la dignità dell’essere umano come persona”
(Kohlberg, 1984, p. 175). La persona sceglie principi etici e segue quelle leggi che si
basano su di essi, con un senso di impegno personale. Questi principi sostituiscono le leggi
quando sono in conflitto. Lo Stadio 6 di Kohlberg può essere visto in parallelo al Sé
autentico di Maslow, lo stadio più alto dello sviluppo umano (Wade, 1996).
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Maslow (1968) presenta questo stadio con le seguenti caratteristiche:
1. Percezione superiore della realtà. 2. Accettazione di sé, degli altri, della natura. 3. Spontaneità. 4. Acutezza centrata sul problema. 5. Distacco e desiderio della privacy. 6. Autonomia e resistenza all’inculturazione. 7. Dolce apprezzamento e ricca reazione emozionale. 8. Alta frequenza dei picchi dell’esperienza. 9. Identificazione con la specie umana.10. Cambiamento e relazioni interpersonali.11. Struttura del carattere democratico.12. Creatività.13. Alcuni cambiamenti nel Sistema valoriale. (p. 26)
Nel proporre questi 6 stadi (come per lo Stadio 7 negli ultimi lavori), Kohlberg
(1984) generalizza le sue conclusioni dai suoi studi sui giovani, uomini e donne. Questa
generalizzazione è oggetto di molto dibattiti.
Gilligan, con Brown, Rogers e altri ricercatori, ha fondato l’Harvard Project sulla
psicologia delle donne e lo sviluppo delle ragazze (Woolf, 2003). E’ stata prima studente
di Ericksone Kohlberg, poi collega e amica di Kohlbereg ad Harvard. Quando la Gilligan
ha realizzato che nei test sui livelli di moralità di Kohlberg le femmine non andavano
meglio dei maschi, e che gli psicologi parlavano “delle donne – come se avessero un
problema di separazione” (Gilligan, 1993, p. xv), ha sospettato che ci fossero differenze di
base nello sviluppo tra ragazze e ragazzi. Di conseguenza, durante gli studi longitudinali
delle femmine tra gli 8 e 18 anni negli anni ottanta, insieme ai suoi collaboratori ha trovato
che le partecipanti erano primariamente occupate nelle relazioni intime e affettive. Le
ragazze “arrivano alla pubertà con un orientamento personale diverso e una serie
differenze di esperienze sociali” (p.12) rispetto ai ragazzi. Entrando con ingenuità nei dieci
anni, una ragazza pensa che anche gli altri desiderino il meglio per tutti e portano avanti le
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relazioni con la forza della comunicazione. La relazione viene vista come una funzione
della voce. Gilligan scrive:
Avere una voce è essere umani. Avere qualcosa da dire è essere una persona. Ma parlare dipende dall’ascolto e dall’essere ascoltati; è un atto intensamente relazionale. Per voce intendo qualcosa che ha significato e che le persone esprimono dal centro di sé. (p. xvi)
Gilligan e i suoi associati sostengono che le loro partecipanti hanno perso la loro
voce personale tra la tarda infanzia e la prima adolescenza. Né i loro genitori né i loro
insegnanti nella scuola privata, che frequentavano queste ragazze, sembrava valorizzare o
ascoltare la loro voce. Gli adulti, come modelli, non si relazionavano dalla loro verità o al
massimo davano un esempio di facciata senza seguito. Per questo e per numerosi altri
motivi, nel tempo le voci di queste ragazze adolescenti si sono inesorabilmente perse e
conseguentemente hanno perso anche una relazione autentica (Brown & Gilligan, 1993;
Gilligan, 1993):
Quando le parole “non lo so” entrano nella nostra intervista con le ragazze in questa fase di sviluppo, osserviamo che le ragazze lottano tra il parlare e il non parlare, tra sapere e non sapere, tra sentire e non sentire; e noi osserviamo una divisione interiore, quando arrivano ad un punto in cui sentono che non possono parlare o sentire o sapere quello che hanno sperimentato – cosa hanno provato e cosa sanno (Brown & Gilligan, 1993, p. 4)
“La ragazza arriva a questo punto sia psicologicamente a rischio sia con una storia
personal differente” (Gilligan, 1993, p. 11). Durante l’intervista, sa che a quel livello ha
perso la sua autenticità, la sua affettività nella relazione con se stessa e con gli altri.
L’adolescenza diventa tipicamente un tempo di disconnessione, dissociazione o
repressione.
Oltra a perdere la voce, e conseguentemente il sé, le ragazze tra i 13 e i 15 anni si
trovano in un mondo basato sulla moralità maschile. Gilligan (1993) scrive che sebbene
31
Erickson sapesse che l’identità della donna fosse intrecciata all’intimità, lui non la
incorporava nella sua visione di sviluppo. Gilligan afferma:
Mentre la ragazza adolescente si pone in relazione al mondo, alla stessa età il ragazzo pone il mondo in relazione con se stesso. Lui si preoccupa che le persone non interferiscano con i suoi diritti. Lei si preoccupa invece di non riuscire ad aiutare l’altro per svista o per mancanza di comprensione o capacità. Mentre il giusto concetto di moralità che informa il livello di principio di Kohlberg .. è destinato ad arrivare con una risoluzione oggettivamente corretta o giusta al dilemma morale su cui ogni persona ragionevole potrebbe concordare, il concetto di responsabilità si focalizza invece sulle limitazioni di ogni particolare risoluzione e descrive i conflitti che rimangono (pp. 21-22).
L’adolescente femmina spesso sostiene fortemente l’idea di una moralità che si basi su
diritti e non-interferenza. Per lei, le azioni che si basano su questa convinzione potrebbero
potenzialmente portare ad un’attitudine di non affettività e indifferenza. Se
l’individuazione, o trovare la propria identità, significa la perdita della relazione attraverso
un’apparente auto centratura e indifferenza, allora le ragazze scelgono di incoraggiare la
relazione, sperando “che nella moralità si trovi un modo di risolvere i conflitti affinché
nessuno si faccia male” (Gilligan, 1993, p. 65). Le ragazze vivono con il dilemma di
aiutare gli altri a spese proprie ; alla fine deve imparare a modulare il suo senso di
responsabilità, riconoscendo che l’altro è essenzialmente custode del suo destino.
In sintesi, le adolescenti femmine si trovano prese in quello che Gilligan (1994)
chiama prima transizione, dall’egoismo alla responsabilità, muovendosi dal Livello I
(Orientamento alla sopravvivenza individuale) al Livello II (Bontà come sacrificio di sé).
“Il tema transizionale è uno degli attaccamenti o connessione agli altri” (p. 13) verso le
loro precedenti relazioni del tema pragmatico di sopravvivenza personale. Per sviluppare il
loro pieno potenziale come donna, Gilligan afferma che devono muoversi verso il Livello
III (La moralità della non violenza), a seconda del tipo di transizione dal bene alla verità.
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All’interno di questo livello, le ragazze si prendono la responsabilità delle scelte personali
come compito universale e allo stesso tempo si elevano allo stato di non violenza per non
ferire se stessi e gli altri.
Nella sua pubblicazione, Puka (1994) include studi che hanno dato voce sia ai
sostenitore dell’etica affettiva come elemento dominante nello sviluppo delle femmine sia
a coloro che rigettano le conclusioni di Gilligan. Di particolare interesse sono quegli studi
che mostrano come le femmine vanno bene nei testi di Kohlberg, così come i maschi,
quando statisticamente il risultato risente dell’influenza dell’educazione. Infatti, sembra
che i maschi abbiano bisogno di più livelli scolastici per raggiungere lo Stadio 6, mentre le
femmine no (Baumrind, 1994, pp. 371-382). Inoltre comprende quegli studi che
propongono che generalmente tutti i test e i livelli scolastici si basino su stereotipi maschili
e femminili (Puka, 1994, pp. 383-402).
Wade (1996), filosofa transpersonale e psicologa dello sviluppo, formula una teoria
di progressione della coscienza che ha lasciato spazio ed entrambe le esperienze di
Kohlberg e Giligan con la loro ricerca sugli adolescenti senza definire i partecipanti in
quanto maschi e femmine.
Sostiene che la maggior parte degli individui di oggi, dall’adolescenza in poi,
manifestino la coscienza come viene definita in quello che lei chiama Stadio 4
conformista, e sono “responsivi all’ambiente come alle dinamiche interne” (p. 258), con
l’organismo al centro di se stessi. Un individuo può anche muoversi allo Stadio 5
Conquista, o allo Stadio 6 Affiliazione, o avanti e indietro tra questi tre stadi, dipende
dall’emisfero dominante o dall’influenza della società. Tutti e tre gli stadi possono
muoversi direttamente allo Stadio 7 Autenticità.
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Il cuore del presupposto dello Stadio Conformista di Wade (1996) per gli
adolescenti è che l’universo è giusto; perciò essere buoni assicura la sicurezza. Il dilemma
con cui confrontarsi per risolvere la transizione al livello successivo più alto dello stadio
autentico è che “la vita non è giusta” (p. 263). Molte delle caratteristiche dello Stadio
Conformista rispecchiano le descrizioni degli adolescenti in Piaget ed Erickson, così come
le azioni e le scelte testimoniate dagli studi di Kohlberg e Gilligan. Gli adolescenti sono
motivati da sicurezza e salvezza. Gravitano verso i gruppi, i cui membri vengono giudicati
simili a loro e per questo si tratta di sicurezza prevedibile. Il gruppo identifica ruoli e
regole sociali, che determinano le giuste e buone azioni, anche quando creano ingiustizia
sociale.
Nella teoria di Wade (1996), gli Stadi Affiliazione e Conquista hanno la stessa
complessità e si possono alternativamente trovare nelle stesse persone. Gli individui
orientati al risultato (Conquista) sono generalmente guidati dall’interno, con motivazioni
centrate in sé e con una tendenza cognitiva del cervello sinistro. Il loro presupposto chiave
è che possono padroneggiare il loro destino attraverso la loro iniziativa. Per muoversi allo
Stadio Autenticità devono affrontare il dilemma per cui “alcune forze non possono essere
controllate” (p. 263). La loro motivazione primaria è che il loro successo personale sia
socialmente riconosciuto. Per loro il successo si misura con il potere e il grado con cui
conquistano quello che la vita gli offre. Agli adolescenti di questo gruppo, gli altri
appaiono esteriormente simili a loro, ma non simili nella loro capacità di conseguire
risultati. Lo sfruttamento è socialmente accettabile entro certi limiti, che sono determinati
da se stessi. Le azioni sono infinite e si adattano per rassicurare “il più alto vantaggio
personale” (p. 143).
34
Mentre gli adolescenti orientati al risultato sono guidati dall’interno, gli individui
orientati dall’affiliazione sono guidati dall’esterno, hanno motivazioni centrate sull’altro, e
tendono al cognitivo con il cervello destro. Il loro presupposto chiave è che hanno amore a
sufficienza da conquistare ogni difficoltà, e per muoversi devono affrontare il dilemma che
“l’amore non può redimere ogni situazione” (Wade, 1996, p. 263). Per loro, “appartenere
in relazioni strette e armoniose .. e necessarie” (p. 155) sono rispettivamente scopo ultimo
e valore. L’amore si esprime attraverso la condivisione di se stesso, il riconoscimento dei
simili e delle eguaglianze basiche, e l’aiuto tra compagni di gruppo per avere una relazione
più stressa. Come per gli individui orientati al risultato, le opzioni delle azioni sono
infinite, ma per i ragazzi affiliativi le azioni sono determinate dal consenso dei compagni
di gruppo. Infine, “poiché aumenta la forza dell’ego, diventa anche più alienato dal divino
e maggiormente coinvolto nel piano mentale delle sue idee come parte necessaria
dell’evoluzione umana” (p. 129). Gli Stadi 4, 5, e 6 sono quelli in cui l’Ego è più forte.
Wade (1996) descrive sommariamente le caratteristiche di una coscienza autentica
come “progressione .. da autorealizzazione gioiosa nel mondo fisico ad una
concettualizzazione più esistenziale del sé come un costrutto che possa essere trasceso
come parte di una ricerca spirituale (p. 174). Lo Stadio Autentico di Wade corrisponde a
quello di autorealizzazione di Maslow (1968) o allo Stadio 6 di Kohlberg (1981) autentico
e individuale. Anche se, come si notava sopra, Kohlberg ha trovato che alcuni dei suoi
studenti maschi abbiano raggiunto lo Stadio 6 durante l’adolescenza, molti hanno trovato
che funzionano a livelli più bassi rispetto a questo stadio (Wade, 1996). Per la maggior
parte degli adolescenti e degli adulti, questi livelli corrispondono agli Stadi 4, 5 e 6 di
Wade.
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SVILUPPO FISICO DELL’ADOLESCENTE
Gli effetti degli ormoni sessuali nella pubertà sono ben definiti in quanto
maturazione fisiologica degli organi sessuali. Gli scienziati, però, non comprendono
completamente in che modo questi ormoni influenzino l’umore e il comportamento degli
adolescenti. Le discussioni generali sulla questione, come riportato nelle riviste
accademiche, enfatizzano un numero incredibile di variabili dentro la ricerca e di
contraddizioni tra i risultati della ricerca. Inoltre, le informazioni note sugli ormoni
sessuali si complicano per il cambiamento che avviene sull’asse della crescita ipotalamo-
pituitario-adrenalina, che viene energizzato prima e durante l’attivazione della pubertà
dall’asse ipotalamo-pituitario-gonadi. Molta della ricerca verte esclusivamente sugli effetti
della secrezione degli ormoni steroidi dell’adrenalina o ormoni della crescita, senza
dimenticare la rilevanza degli ormoni sessuali sull’umore e sui comportamenti.
Buchanan, Eccles, e Becker (1992) hanno condotto un mèta-studio su più di 40
studi di ricerca associati. Gli autori hanno tentato di enumerare e valutare le teorie
sull’umore ormonale e su comportamenti influenzati dagli ormoni. Hanno lavorato su
cambiamenti fisiologici delle secrezioni ormonali sessuali, concentrazioni e interazioni tra
questi e le ghiandole gonadi. Non hanno potuto specificare in che modo gli umori e i
comportamenti adolescenziali siano direttamente correlati agli ormoni, poiché gli ormoni
fluttuano e solo alla fine si stabilizzano. Invece, si sono raccolte molte informazioni sugli
umori e sui comportamenti correlati alle categorie generali dell’età e/o alla Scala della
Pubertà di Tanner. Quelle poche ricerche nel mèta-studio hanno riportato risultati confusi,
dovuti al lasso di tempo dei livelli ascendenti e discendenti degli ormoni.
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Buchanan e altri (1992) hanno catalogato e sintetizzato la ricerca per formulare
delle ipotesi dal loro mèta-studio. Qui di seguito ci sono alcune di quelle considerate
pertinenti alla ricerca:
1. Gli Adolescenti nei primi stadi di pubertà mostrano maggiori fluttuazioni
nell’umore e nei comportamenti rispetti agli stadi successivi, stadi più stabili
che generalmente hanno un livello più elevato di ormoni.
2. Gli adolescenti, che stanno maturando fisiologicamente prima dei compagni,
hanno un’alta percentuale di disagio in alcune aree psicologiche quali
depressione e disistima. Il tempo della pubertà sembra critico in molti casi.
3. I livelli di ormoni aumentano di notte, e sono più bassi di giorno. Gli studi sul
lasso di tempo, che includono l’influenza di queste funzioni, sono pochi e non
hanno portato a conclusioni.
4. La maturità psicologica interagisce con la maturità fisica.
5. Le variabili di personalità e dell’ambiente hanno un forte campo morfico di
influenza.
In verità ogni ipotesi di cui sopra può complicarsi e aumentare le difficoltà degli
adolescenti quando arrivano a conoscere se stessi.
FOCUSING
Fondamentale nella pratica del Focusing è l’idea che in ogni persona c’è una fonte
di informazioni. L’accesso a questa fonte è reso disponibile, attraverso il corpo, dalla
consapevolezza o coscienza della persona. Gendlin (1996), filosofo e psicoterapeuta che
ha scoperto e sviluppato il Focusing all’Università di Chicago, descrive questa fonte come
“l’implicito” e descrive il Felt Sense come un accesso all’implicito. Afferma che spesso
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diveniamo consapevoli della forma materiale, che proviene da questa fonte, senza il senso
della stessa fonte. Esempi sono i sogni e le immagini accompagnate da emozioni e persino
da sensazioni fisiche. Mentre altre volte, come durante il Focusing, si può sentire la stessa
fonte a livello corporeo. Con un’attenzione rivolta all’interno,
ci si può fermare e sentire il luogo che si cerca di raggiungere, il luogo di cui si sta parlando. Questo senso è sempre molto più ricco di quanto di possa esprimere a parole, e non lo si può conoscere completamente per quello che è o potrebbe essere. Questo è quello che intendo per “l’implicito” (p. 17).
Gendlin è stato esplicito nel differenziare tra il preconscio di Freud, come “il regno del
materiale disponibile”, e il suo inconscio o fonte implicita. “Lo strato dell’inconscio che
probabilmente arriva dopo .. si sente dapprima a livello corporeo, non ancora conosciuto o
aperto, non ancora preconscio” (p. 19).
Ci sono altre valide teorie che riconoscono l’inconscio, ai fini di questa tesi
attribuisco questa fonte al punto di vista transpersonale di Wilber (1999), specialmente per
il tipo che lui ha classificato “conscio di base”. Lo ha definito come “tutte le profonde
strutture esistenti come potenziale pronto per emergere, attraverso le memoria, in qualche
momento futuro” (p. 163). Wilber scrive: “Tutti ereditano la stessa struttura di base; ma
ognuno apprende le strutture superficiali individuali .. (naturalmente all’interno delle
limitazioni delle stesse profonde strutture)” (p. 164):
Quando – e se – emerge tutto l’inconscio di base, allora c’è solo coscienza: tutto è conscio come il Tutto. Come avrebbe potuto dire Aristotele, quando tutto il potenziale si è attualizzato, il risultato è Dio. (pp. 163-164)
La realtà nel mondo occidentale spesso è nel modo in cui le persone sperimentano
le cose al di fuori da sé. Per conoscere la realtà come viene definnita dagli psicologi
transpersonali, si deve esplorare il proprio mondo interiore (Vaughan, 1979; Vaughan &
Walsh, 1993; Welwood, 1996; Wilber, 1995). Il Focusing è una pratica per tale
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esplorazione. Nel suo libro Focusing, Gendlin (1978) richiede di mettere da parte per un
po’ quello che si conosce sulla psicoterapia o sui processi interiori. “Quello che vorrei
mostrare qui non è il familiare “mettiti in contatto con le tue sensazioni.” Né è la quiete
meditativa libera dal pensiero. Che tu sia uno psicoterapeuta, un paziente, o una persona
intelligente, questo atto interiore probabilmente non ti è familiare. L’equipaggiamento
interno richiesto per fare questo atto è in ogni essere umano, ma in molte persone non
viene utilizzato” (p. 9).
La pratica di Focusing, come descritta da Cornell (1996), consiste nell’applicare
quelle abilità necessarie per incoraggiare le risposte dal corpo, mentre qualcosa si sta
muovendo, e nel momento stesso in cui la si percepisce nel corpo. Una descrizione
dettaglia di quessta fase e abilità si trova nella sezione Elementi di Focusing. Questa
descrizione riflette certe attitudini assunte quando stai con il corpo nel Focusing.
LE ATTITUDINI DEL FOCUSING
Gendlin (1990) ha conosciuto queste attitudini di Focusing durante i suoi studi da
studente e poi da collega di Carl Rogers. L’attitudine del compagno/guida e del focuser (la
persona che focalizza) verso il processo corporeo del focuser è un’applicazione delle
qualità che Rogers considera caratteristiche di un terapeuta di successo.
Nel suo libro On Becoming a Person, Rogers (1961) elabora una sua definizione di
relazione di successo tra terapeuta e cliente. Prima di tutto, il successo si fonda
sull’attitudine del terapeuta. Rogers credeva che i terapeuti siano più efficaci quando
ascoltano con accettazione autentica. Egli afferma: “Non possiamo allontanarci da chi
siamo, finché non accettiamo completamente chi siamo” (p. 25). Inoltre ha detto:
Ho trovato di gran valore, quando posso permettere a me stesso di comprendere un’altra persona. Molto raramente ci permettiamo di comprendere precisamente cosa significa la sua affermazione per l’altro.
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Credi Si crede che sia così perché la comprensione è un rischio. Se mi permetto di comprendere realmente l’altra persona, potrei essere cambiato da questa comprensione. E noi temiamo il cambiamento (p. 18).
Rogers continua con il suo concetto che un terapeuta deve credere che sia “meglio fidarsi
del cliente per la direzione del movimento del processo” (p. 12). Questo accade quando i
terapeuti accettano le sensazioni, le attitudini, le convinzioni dei loro clienti come reali e
vitali, e quando credono incondizionatamente nell’autostima del cliente. I clienti devono
sapere di essere compresi con empatia ed accettazione, e che il loro processo è valorizzato.
Gendlin (1990) ha preso la descrizione di Rogers dell’attitudine terapeutica
appropriata e l’ha insegnata ai suoi studenti e ai suoi clienti, non solo da usare nelle
relazioni con l’altro, ma anche nella relazione con se stessi e con il proprio corpo. E’
importante notare che il Focusing incorpora anche i concetti di Roges, secondo cui le
persone hanno di base una direzione positiva e che “la vita, al suo meglio, è un processo
fluido di cambiamento dove niente è fisso” (Rogers, 1961, p. 27). Il mondo interiore non è
mai statico. I Practitioner (coloro che praticano il Focusing) portano la consapevolezza a
questo mondo interiore che si apre, si muove, e diviene il suo prossimo passo. Hanno
un’aspettativa fiduciosa che il cambiamento avverrà nel corso della vita.
BACKGROUND PER UNA DESCRIZIONE ESPERIENZIALE DI FOCUSING
Focusing significa “trascorrere del tempo con qualcosa che viene sentito a livello
corporeo [Felt Sense], che è ancora indistinto (finché si mette a fuoco)” (Gendlin, 1996,
p. 34), cosicché possano esserci altre fasi. “Il Focusing richiede un’auto risposta che crea
un clima di sicurezza e ricettività a qualunque cosa emerga dall’interno” (p. 303). Un Felt
Sense è una consapevolezza o senso della fonte delle emozioni, immagini, sensazioni
fisiche, ecc., come un luogo o “zona di confine” tra conscio e inconscio” (p. 16). Questa
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consapevolezza è sempre molto più ricca di quanto potrebbe dirsi a parole, e non si può
rendere esplicito tutto quello che è o che potrebbe essere.
Secondo Cornell, autrice di The Power of Focusing (1996), il processo del
Focusing avviene essenzialmente attraverso una serie di passaggi a partire dai primi due,
che portano una consapevolezza di quel “qualcosa” sentito all’interno e attorno al corpo:
Il Focusing inizia portando la consapevolezza nel corpo, specialmente alla gola, al petto, allo stomaco, all’addome .. Non cerchiamo di trovare la sensazione, né cerchiamo di fare accadere qualcosa, invitiamo quel qualcosa a farsi sentire facendo gentilmente una domanda aperta “Cosa vuole la mia consapevolezza, ora?” (p. 12)
Cornell (1996) descrive il terzo passaggio in questo modo: “Quando troviamo una
sensazione, riconosciamola dicendole ‘Ciao’ dentro di sé, e poi la descriviamo e le diamo
un nome” (p. 12). Le diamo un mano.
Questa mano sarebbe il Felt Sense, che potrebbe essere una sensazione fisica come
un bruciore, una rigidità, o una zona di pressione generale o specifica oppure un’immagine
simbolica o un suono che proviene da un’area sentita nel corpo; questa mano potrebbe
essere cinestesica, come una sensazione di movimento attraverso lo spazio, o al contrario
un silenzio; ancora, potrebbe essere una combinazione di queste e altre manifestazioni
provenienti dal corpo. Per corpo si intende qui il corpo fisico, che include la testa, il
torace, gli arti, e il campo energetico (Diamond, 1985; Greenwell, 1990).
E’ importante comprendere che un Felt Sense non è statico, ma è uno stato del
processo. Le sensazioni associate al Felt Sense possono intensificare, ingrandire o
restringere i movimenti interni al corpo, cambiare forma o colore, e qualunque
combinazione tra queste ed altre evoluzioni.
Di tanto in tanto, durante il Focusing, c’è un cambiamento nel Felt Sense, che
viene solitamente sperimentato come un cambiamento dell’energia emozionale, un rilascio
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del respiro e/o di una tensione corporea. Questi tipi di cambiamenti vengono denominati
Felt Shift (Gendlin, 1978): spesso, ma non sempre, arrivano con una sensazione corporea
di chiarezza emozionale o comprensione cognitiva; questa sensazione corporea è quello
che il corpo desidera che il focuser sperimenti (focuser è il focalizzatore, cioè la persona
che focalizza) (Gendlin, 1996).
Dopo aver preso consapevolezza del Felt Sense, ci sono delle modalità per
conoscerlo nel quarto passaggio. In questo “nuovo passaggio di Focusing, ci sediamo con
la sensazione per conoscerla meglio, con un’attitudine di interessata curiosità” (Cornell,
1996, p. 12).
Quando focalizzo, l’esperienza è più sedersi in silenzio con un amico, e lentamente realizza che qualcosa in quella posizione o attitudine è stato lì per tutto questo tempo, per me, con un significato che non si può tradurre a parole. Generalmente per me avviene in modo molto lento, mi può richiedere molta pazienza. Per altri, il significato arriva subito .. Ricorda che l’attitudine amichevole di interessata curiosità è molto importante qui (Cornell, 1993, p. 38),
Durante questo quarto passaggio, la chiave del Focusing è stare con il corpo come
fosse un compagno, facendo anche domande gentili al corpo, in modo paziente senza fare
pressioni, per invitarlo a dare una risposta. Si potrebbe allora scoprire la relazione del Felt
Sense con la vita. Si potrebbe osservare una qualità emozionale associata alla sensazione,
che potrebbe presentarsi sotto forma di immagine o suono da interpretare come significato
simbolico.
Il significato portato dal corpo a volte è connesso con una memoria, una convinzione o un’attitudine, un bisogno insoddisfatto o una parte di sé inespressa. Non c’è bisogno di fissare o risolvere il problema. Riconoscere il messaggio, e ascoltarlo veramente, è tutto quello di cui hai bisogno per portare un profondo sollievo (Cornell, 1996, p. 13).
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La chiave di successo di tutti i passaggi è il concetto e la pratica di prendersi del
tempo per verificare continuamente con il corpo la descrizione, le informazioni rivelate, le
conclusioni, e sentire se ti risuona.
Infine, c’è l’ultimo Quinto passaggio, che conclude la sessione di Focusing. Si
deve verificare che il corpo desideri terminare la sessione, o se ha bisogno di dire altro, e
poi si conclude. Sembra che il corpo voglia sapere che il focuser o focalizzatore ritornerà
in futuro. Generalmente il corpo risponde positivamente ad una nota di apprezzamento
rispettosa e gentile e gli piace quando lo si ringrazia per la sua partecipazione e per le
intuizioni che ha portato (Cornell, 1996).
ELEMENTI DI UNA SESSIONE DI FOCUSING
Il Focusing è una pratica che può essere fatta da soli o con un compagno, cioè una
persona la cui funzione primaria è un ascolto attento del focuser o focalizzatore - la
persona che fa Focusing rivolgendosi all’interno. Il focalizzatore è essenzialmente
responsabile dell’esperienza di Focusing, determina tempo luogo e attitudine verso il
proprio corpo. Il Focusing con un compagno è di solito una sessione programmata di circa
un’ora. La sessione inizia spesso con un’induzione (vedi Appendice C), che aiuta a portare
la consapevolezza al Felt Sense corporeo. Il focuser può scegliere di cominciare la
sessione con un tema specifico, oppure semplicemente con la volontà di diventare
consapevole del corpo con curiosità interessata e con un’attitudine di accettazione. Inoltre,
un focuser può scegliere di focalizzare solo se diviene consapevole del Felt Sense
corporeo, che sia agitato o bello o strano o semplicemente diverso da quanto ha percepito
precedentemente.
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Il focuser ricorda i passaggi di Focusing per conoscere e comprendere e i messaggi
dal corpo, e utilizza le frasi di Focusing corrispondenti alle fasi, e incoraggia le risposte dal
corpo. Questi passaggi e frasi si apprendono nella formazione di Focusing, dove ci sono 4
livelli che comprendono come focalizzare da soli o con un compagno.
A seconda del livello di formazione, si può essere un buon compagno ascoltatore,
rispecchiando le parole del focuser o l’essenza delle parole tali che il focuser possa
ascoltarle facilmente e verificarle con il suo Felt Sense per confermarne la risonanza;
oppure si può essere un buon ascoltatore guida, che dà suggerimenti che possano aiutare il
movimento del processo al passo successivo o verso nuove direzioni. Da soli, con un
compagno o con una guida, un focuser gradualmente arriverà ad una relazione profonda
con il suo processo corporeo, che ha il potenziale di portare ad una crescita e
comprensione personali.
Come un valzer, il Focusing sembra muoversi avanti e indietro con agilità e grazia
attraverso i passaggi, senza apparenti pause tra le fasi. Il Focusing può essere un modo di
muoversi dentro di sé, ma come il valzer i passi sono naturali solo dopo averli appresi e
praticati a lungo. Un ballerino non cammina, così il Focusing non è un modo per essere
con se stessi: si imparano i passi del Focusing, per portarli nella vita di ogni giorno come
una scelta, proprio come se scegliessimo una danza.
Nel 1994, Cornell descrive brevemente cinque passi e cinque abilità di Focusing
(Cornell continua a sviluppare il processo di Focusing, non segue così strettamente lo
schema usato in questo studio). I cinque passi sono (a) portare consapevolezza al corpo,
(b) invitare il Felt Sense, (c) cogliere il segnale, (d) stare con la sensazione facendo
domande o in altre forme, (e) concludere. Le cinque abilità sono (a) sviluppare una
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relazione con interesse e curiosità, (b) essere riconoscente, (c) essere come un amico, (d)
essere risonante, (e), saper ricevere. Per illustrare i concetti del Focusing e le sue tecniche,
offro una parte del mio lavoro fatto insiele a Corneel quale esempio dell’approccio con i
cinque passi (vedi Appendice D).
Recentemente, ci sono stati due eventi nella mia vita accaduti nel giro di 48 ore
l’uno dall’altro, che sembravano correlati. Ho deciso di portare questi due eventi, e il tema
che ne è emerso, nella mia successiva sessione di Focusing con un mio compagno. Tali
eventi sono descritti qui di seguito in ordine cronologico.
In un gruppo di supporto alla tesi, durante le condivisioni delle nostre attività di
ricerca settimanali e delle nostre preoccupazioni personali, ho cominciato a raccontare una
storia, che ha raccontato il mio pastore in chiesa, su come la ricerca della felicità
proclamata come diritto americano sia correlata ad un diritto di gioia spirituale. Il pastore
ha detto che la “ricerca” porta a volte a delle difficoltà. La spiritualità, d’altro canto e in
ogni tempo, ci dà il diritto alla “presenza” della gioia o felicità. Prima che potessi finire le
ultime frasi per dire come mi avessero influenzato negli ultimi giorni, un membro del
gruppo ha detto che se avesse voluto sentire la storia sarebbe andato in chiesa, e poiché la
storia non parlava di me, preferiva, anzi insisteva di ritornare alle condivisioni.
Ho sentito come una pugnalata nello stomaco, tutto il mio sistema è si è chiuso e
sapevo di essere stata ferita. Ho provato diligentemente a stare con la sensazione, ma alla
fine quando la persona ha proposto chiarezza per il gruppo (un processo per sapere se si è
ascoltati e compresi da tutte la parti coinvolte), io non ero pronta e ho rifiutato di
partecipare, volendo aspettare ancora un po’. Avevo riconosciuto quasi immediatamente
quella vecchia ferita, guarita solo parzialmente, che si era riaperta. Mi era stata detto per
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tutta l’infanzia che il mio modo di raccontare storie era noioso, Altre persone hanno
insistito perché io finissi la storia, dal loro punto di vista mi hanno detto che stavo
parlando in modo non corretto che non catturava la loro attenzione. Per buona parte della
mia crescita e della mia adolescenza, non ho mai pensato che qualcuno potesse interessarsi
a quello che dicevo, né che io avessi il diritto di essere al centro dell’attenzione. E quando
lo ero, generalmente mi veniva un nodo alla gola e una tensione nello stomaco.
Durante la notte seguente al gruppo ho fatto un sogno, in cui io ero con mio figlio
Keith, che nel sogno doveva avere 9 anni. Lo stavo iscrivendo in una scuola speciale, che
aveva la reputazione di essere bella, che onorasse i bambini e li incoraggiasse ad
apprendere con la loro velocità e attraverso il loro interesse (anni prima l’ho fatto
realmente per i miei figli). I ragazzi, che si iscrivevano per entrare nella scuola, erano
seduti al tavolo aspettando i professori che dicessero loro chi era stato iscritto. I genitori
erano attorno ai tavoli. Un uomo disse che c’era uno studente appoggiato da persone
importanti che favorivano la sua accettazione a scuola. Si è seduto vicino a questo ragazzo,
era ovvio che fosse suo figlio, anche se il ragazzo sembrava asiatico mentre lui era
caucasico. L’uomo si rivolse al figlio in modo da far sembrare che fosse veramente il
favorito, lo stava preparando così ostentatamente da scoraggiare gli altri ragazzi, facendo
credere che suo figlio fosse superiore agli altri. Io ero furibonda, piena di rabbia e
determinazione. Dissi a voce alta che tutti i ragazzi valevano e che volevano essere accolti
per quello che erano. Se questo non accadeva in quella scuola, allora io non la volevo per
mio figlio. Non ero proprio sicura di voler ritirare mio figlio, perché non ero sicura se la
scuola operasse realmente nel modo in cui si muoveva quell’uomo. Il sogno finiva qui.
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All’inizio della mia sessione di Focusing con il mio compagno, il giorno dopo il
sogno, non sapevo decidere quali di questi eventi volessi esplorare, se l’interazione con i
miei compagni o il sogno. Decisi di non prendere una decisione conscia. Allora ho
cominciato a muovermi sul divano. Ho fatto un respiro, portando un respiro profondo
nell’addome e lasciando che gradualmente riempisse il petto. Ho portato la mia
consapevolezza al mio corpo esterno, osservando le mie braccia scivolare lungo i fianchi.
Poi mi sono concentrata sulla mani, sentendo come erano fredde le dita, mentre i palmi
erano caldi e il dorso formicolante. Poi ho portato la mia attenzione ai piedi e sulle gambe,
diventando consapevole che le scarpe erano
strette sugli alluci, le calze erano morbide e calde. Dopo essermi accomodata sul
divano e dopo aver osservato queste prime sensazioni, sono entrata all’interno, portando la
mia consapevolezza all’area intermedia del corpo. Ho chiesto: “Cosa vuole farsi conoscere
da me, ora?”
Ho sentito ingolfati gola, petto, stomaco e zona pelvica. Ogni volta che spostavo la
mia consapevolezza da una di queste aree all’altra, c’era una sensazione: un nodo chiuso
nella parte inferiore della gola, fresco sul petto, rigidità su tutto l’addome. Infine, ho notato
di avere queste sensazioni tutte insieme nella mia consapevolezza (non usuale per me) e
che erano connesse all’immagine di un fiore rosso-nero. Il fiore si presentava nel plesso
solare e si estendeva verso il petto con un’apertura del fiore ancora un po’ dischiuso
proprio sotto la gola. Il fiore aveva un sottile stelo verde scuro che saliva dal diaframma
verso l’alto e poi discendeva verso l’addome inferiore.
Sostando nel fiore, scoprii congestione e lacrime localizzate proprio sul fiore sul
mio tema e l’area della gola. Il mio compagno mi ha ricordato di salutare queste immagini,
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riconoscendole. L’ho fatto, e le lacrime hanno inondato i miei occhi. Ho sentito la voce dei
miei pensieri: “Tutti i ragazzi hanno bisogno di un sostegno.” Ho sentito una voce
interiore: “Proteggimi”. Sono stata con quella voce, le ho fatto sapere che l’ascoltavo e che
l’amavo e le davo valore, tutto il mio sé interiore si è tranquillizzato.
Sorprendentemente, ho poi notato tensione nella schiena che si irradiava dalle
spalle fino ai fianchi e lungo le mia braccia giù fino alle mani. Gentilmente mi sono
chiesta perché quella zona toracica fosse così in pace mentre il dorso non lo era (spesso
termino il Focusing con un senso di pace). Una luce blu si è formata sopra gli occhi
(questa luce solitamente mi arriva come una sorta di benedizione al termine della sessione
di Focusing). Mi sono chiesta perché era lì in quel momento, quando la mia schiena agiva
come uno scudo protettivo, come il guscio di una tartaruga. Ho ricevuto un messaggio
interno che, sì, avevo in me un luogo di pace, ma c’era di più da sapere. Una sensazione di
incoraggiamento sembrava emanarsi dalla luce blu. Ahh, sì, avevo fatto bene, ed era giusto
andare avanti.
Come mi sono permessa di stare con quel guscio, è arrivata l’affermazione che mi
stavo proteggendo da una parte di me che si aspettava di ricevere attenzione. Ho riflettuto
su questo ed ho notato che sì, era corretto. Gentilmente, ho provato curiosità per quella
protezione. Ho sentito questo messaggio: “Questo è il modo in cui ti sei protetta, ed è un
modo faticoso inefficace. Mi sento sfinito [il corpo].” Il mio compagno mi suggeriva di far
sapere a questa parte che la stavo ascoltando, e lo feci.
La mia attenzione si è poi mossa automaticamente alla mia mano sinistra, che
afferrava il mio pungo destro. Tenendo il pugno destro senza permettere alla mano e al
braccio di muoversi, mi divenne chiaro che non ero capace di proteggere il bambino che è
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in me, dalle intenzioni di una adulto di etichettarlo e ferirlo, negandogli il diritto di avere il
suo percorso nell’esistenza. Ho stretto la mia mano sinistra attorno al pugno, enfatizzando
il gesto (questa forma di gesto conscio non è parte del mio Focusing, ma ero curiosa dove
mi portasse). In questo caso, mi ha portato un nodo alla gola. Quando ho portato la mia
consapevolezza a quel nodo, ho notato una parte che avrebbe potuto ferire qualcuno se
avessi liberato il pugno. Ho chiesto a quella parte se potesse rilassarsi, cosicché io potessi
sperimentare la forza del sollievo nel braccio. Promisi che il pugno non avrebbe colpito il
mio compagno di Focusing (era l’unica persona nelle vicinanze che avrei mai potuto
colpire). Il nodo si rilasciò parzialmente, e potei sciogliere il polso. Il pugno è caduto sulle
cosce senza farmi male. Sono diventata consapevole di un senso di volontà. Pugno e
braccio volevano colpire laddove quei bambini avevano bisogno di essere sostenuti, e non
di essere messi uno contro l’altro come avversari. Noi adulti non abbiamo il diritto di
reprimerli e decidere chi sono.
Avevo bisogno di fare ulteriore chiarezza. Mi sono permessa di far fluire le
lacrime, e la mia schiena si stava rilassando, il nodo alla gola si stava dissolvendo
completamente. Sono ritornata all’interno per accogliere questi messaggi e per ringraziare
la loro apparizione e i loro messaggi.
Ho osservato ancora il mio corpo, notando che tutta la tensione era andata via
eccetto una. Ero sorpresa di trovare un posto nel petto dove c’era una leggera pressione
sgradevole. Ho portato la mia piena attenzione su quell’area, e ho sentito una forma tipo
boomerang di metallo proprio lì. Quando lascio andare questa immagine, ritorna il
malessere. Infinte ho tenuto l’immagine e mi è venuta in mente la parola ‘aerodinamica’.
Come mi sono seduta con questa immagine e questa parola, ho realizzato che potevo
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portare quanto appreso nella sessione di Focusing e a completamento della mia tesi e
volare con questa. Poi ho notato il termine ‘volare’ che non sentivo corretto. Sono ritornata
all’immagine del boomerang e alla parola aerodinamica, e ho gentilmente chiesto cosa
c’entra con il termine ‘volare’. Ho sentito una sensazione fisica e una intuizione che fosse
giusto. La parola era ‘volare via’. Potevo volare via con la mia tesi. Ahhh!! Ho permesso
al mio corpo di sentire la sensazione di volare via.
Infine, ho notato una piccola area nel mio addome inferiore, da cui proveniva una
voce che diceva di temere che io dimenticassi tutto quello che mi era stato oggi rivelato,
come avevo fatto altre volte. Ho fatto sentire alla voce che la stavo ascoltando.
Sono rientrata all’interno ancora un’ultima volta, sentendo un senso pieno di
gratitudine per il mio corpo, per il passato che ho incontrato, e per tutto quello che devo
conoscere di me stessa. Ho aperto gli occhi lentamente, e gradualmente ho riportato la mia
consapevolezza nella stanza con il mio compagno di Focusing. L’ho ringraziato per la sua
presenza, per aver tenuto lo spazio per me, e per la sue suggestioni guida che mi hanno
sostenuta.
VARIE ABILITÀ E CARATTERISTICHE DI FOCUSING
Gli adolescenti possono avere diversi livelli di abilità per padroneggiare il
Focusing. Hendricks (1986) ha rivisto il concetto secondo cui ci sono vari livelli di
esperienza così come definiti dall’EXP [esperienza] Scale developed (scala di sviluppo
dell’esperienza) di Klein, Mahieu, Gendlin, e Kiesler. L’EXP Scale misura il modo in cui
le persone sperimentano se stessi. Hendricks scrive:
Ad un basso valore della scala EXP, il cliente narra i fatti (interni ed esterni) senza un esplicito riferimento al significato del loro sentito. Siamo abituati ai clienti che riportano cosa è successo solo all’ultima sessione. Non cercano il senso né esplorano i significati personali impliciti dell’evento. Il processo è semplice e statico. Allo stesso tempo, “uscire allo
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scoperto” è un processo dal valore basso della scala EXP – la persona agisce il significato con il comportamento più che sperimentare il significato sentito.
Nel valore medio della scala EXP, il cliente può almeno identificare alcune emozioni e può anche pensare agli eventi in termini di connessioni personali, ma manca il “Focusing” sul Felt Sense.
Nel valore alto della scala EXP, il cliente si riferisca al significato implicito di un evento .. Il significato implicito di cui si parla è concreto, una sensazione corporea dell’intera situazione. Gendlin chiama questo Felt Sense. E’ preverbale, una sensazione fisica nel suo insieme che non è ancora chiara. Quando il cliente a fatica dice: “E’ difficile esprimerlo a parole”, vuol dire che sta sperimentando un Felt Sense. Il cliente ha un qualcosa che sente a livello corporeo. Ma quel qualcosa non ha ancora immagini o parole. Il significato non è ancora esplicito. Il cliente si focalizza su questo Felt Sense; il cliente solitamente dice queste parole: “si muove” e “si sposta” “Oh sì, eccolo!” Questo Felt Shift è accompagnato da un sollievo nel corpo .. come un profondo respiro, lacrime, sospiro (pp. 143-144)
Attraverso esempi tratti dal suo lavoro terapeutico, Hendricks (1986) definisce le
caratteristiche dei clienti con diversi livelli di abilità dell’esperienza “affinché i terapeuti
possano riconoscere questa variabile minuto per minuto e la ottimizzino” (p. 144).
Hendrick dice che i clienti al livello basso e medio della scala EXP “non sanno che
possono occuparsi di questa sensazione vaga implicita di quel qualcosa e che questa cura
porta al cambiamento” (p. 161). Un terapeuta formato o una guida di Focusing possono
essere di particolare valore per questi clienti o focuser.
RICERCA DI FOCUSING
Il valore del Focusing come strumento terapeutico per adulti e adolescenti è stato
oggetto di ricerca e verifica sin dai primi studi di Gendlin. Nella tesi qui di seguito sono
riportati studi rilevanti per la ricerca per la similitudine tra loro dell'oggetto di studio e per
la dimostrazione del possibile valore del Focusing per i partecipanti.
Krycka (1997) iniziò uno studio per determinare se potesse esserci un
cambiamento per quattro clienti con la sindrome HIV, impegnati a fare Focusing per 6
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settimane. Uno dei clienti di Krycka disse che il Focusing gli ha permesso di “recuperare
la volontà” per il significato psicologico di un metodo empirico fenomenologico. Krycka
afferma di aver verificato la validità del metodo di Focusing prescritto (non ha specificato
se il suo metodo fosse esattamente quello usato in questa ricerca). Guidando i clienti
attraverso i passi del Focusing ha facilitato il Felt Sense, il Felt Shift, e la conseguente
consapevolezza. Un’anomalia, che Krycka apparentemente non ha mai spiegato, riguarda
uno dei suoi quattro partecipanti, che ha avuto un valore basso della scala EXP durante la
sessione. Krycka dice che questo partecipante ha seguito tutti i movimenti verso il
recupero della volontà. Se fosse vero, questo indica che il Focusing è valido anche per
colore che hanno un basso livello di esperienza corporea.
La ricerca correlata al Focusing con i bambini, in particolare con gli adolescenti, è
scarsa nella letteratura psicologica. Alla Conferenze Internazionale di Focusing con i
Bambini del 1998, pochi erano coloro che avevano esperienza di Focusing con i bambini
sotto i 12 anni. Invece negli archivi del Women Institute di Chicago ci sono le seguenti
due tesi di dottorato di ricerca sulle giovani donne adolescenti e il Focusing.
Barba (1984) ha combinato l’utilizzo di tecniche comportamentali insieme al
Focusing nel trattamento di una giovane adolescente piromane. Il Focusing ha dato alla
ragazza una comprensione chiara delle sue motivazioni, un profondo senso di sé e del suo
valore, e la realizzazione che “lei non era il suo problema” (p. 59). Il Focusing inoltro ha
aiutato il terapeuta e la giovane a conoscere la efficacia di ciascuna tecnica
comportamentale per una terapia personalizzata. Al di fuori della sessione di Focusing, è
migliorato il livello della ragazza, la concentrazione e la motivazione. Ha cominciato ad
avere degli amici. Era più gentile affettuosa e responsabile, mostrando crescenti abilità
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sociali. Barba concluse che le tecniche comportamentali hanno aiutato la cliente a fermare
il suo cattivo comportamento. Queste tecniche non saranno descritte in questa sede.
In un workshop di 6 sessioni da 2 ore e mezza, composto da sei ragazze dai 10 ai
13 anni, Gardner (1995) ha insegnato Focusing come un’esperienza autonoma, in
combinazione con i sogni e il disegno dei mandala. L’obiettivo era di “fornire gli strumenti
per incoraggiare le adolescenti a sostenere una sana resistenza a quelle convinzioni
radicate nelle nostra cultura che tolgono il potere alle donne” (p.52). Specifici temi
venivano portati in modo sistematico nel Focusing. Primo, si riteneva che, poiché le
sessioni venivano fatte al termine di una giornata faticosa, le ragazze spesso erano stanche
e stressate. “Le ragazze erano regolarmente brillanti e attente quando si usavano strumenti
di crescita” (p. 125). Insieme ai temi particolari di ogni partecipante, c’erano anche
tematiche comuni. La sicurezza, sia fisica che mentale, nel Focusing e nella vita, era
necessaria prima di esplorare altri temi. Come nella ricerca di Barba, si riteneva che il
Focusing dovesse essere utilizzato insieme ad altre attività. Gardner utilizza nel suo lavoro
“un metodo di ricerca euristico ed ermeneutico fenomenologico” (p. 44), che si basa su un
processo interiore scoperto nel momento in cui le ragazze hanno riflettuto con il Focusing
sulle esperienze precedenti fatte nei disegni del mandala e nel lavoro sui sogni. Gardner
dice di aver accresciuto il percorso verso il mantenimento e rafforzamento dell’autostima,
includendo il Focusing nel suo lavoro con le ragazze adolescenti.
Nelle seguenti conversazioni, Gardner (1995) “sente che ciascuna ragazza era
attenta ad ogni dettaglio .. e sembra ascoltare dal suo Felt Sense ogni informazione che
sosteneva o negava il senso di sé” (p.129). Questo ha supportato la conclusione primaria di
Gardner secondo cui “ogni ragazza ha avuto un’esperienza di comprensione profonda di
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sé” che non aveva mai provato, e una valutazione di tale comprensione come elemento
integrante della sua individualità (p. 129). Però questo studio sembra includere una serie di
fattori di confusione (lavoro sui sogni, disegno del mandala, interazione di gruppo,
setting), che potrebbero aver influenzato l’effetto dell’esperienza di Focusing, rendendo
difficile asserire in che misura sia attribuibile al Focusing la risposta di cambiamento per
queste persone.
Precedenti studi hanno dimostrato che manchi una ricerca su come gli adolescenti
parlino di sé con se stessi o agli altri durante i lavori interiori. Finora, gli unici studi che ho
trovato riguardano il rapporto tra genitori e adolescenti (Bhushan & Shirali, 1992; Jaccard
& Dittus, 1993; Lock & Vincent, 1995). Inoltre, in uno studio che include il Focusing con
6 alunni, si conclude che gli studenti di questa età hanno perso molto della loro abilità di
visualizzare (McGuire, 1986) e quindi di focalizzare. Tuttavia, visualizzare non è
necessario per riuscire nel Focusing, potrebbe anche essere un ostacolo se immagini
seduttive vengono dalla mente e non dal corpo (Cornell, 1996). McGuire (1986) ha seguito
uno studio su una situazione in classe in cui non si era chiaramente creato un livello di
fiducia. Forse alle elementari tali studenti erano più riluttanti che non da adolescenti. Non
c’è alcuna ricerca che abbia determinato che il Focusing possa essere un altro fattore di
apprendimento, sia negli adulti che nei bambini.
In sintesi, la letteratura riferisce l’esistenza di esperienze transpersonali specifiche
per gli adolescenti e prova, seppur limitatamente, il valore del Focusing sia per adulti che
per ragazzi. In quei pochi studi che citano il coinvolgimento degli adolescenti, il Focusing
ha accresciuto il valore di altri interventi psicologici. Inoltre non ci sono prove che gli
adolescenti siano inadeguati sul piano fisico o mentale da evitare che si impegnino con
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successo nel Focusing. La psicologia sull’adolescenza è ampiamente studiata rispetto ai
loro bisogni e su come li soddisfino, talvolta a loro detrimento.
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CAPITOLO 3: METODO DI RICERCA
Questo progetto di ricerca segue un metodo qualitativo per scoprire se ci sono
esperienze transpersonali nelle sessioni di Focusing con i giovani adolescenti. Obiettivo di
particolare interesse è verificare se tali esperienze siano egioche e/o transpersonali in
direzione della crescita, in questa fase di sviluppo. Dopo aver guidato molte sessioni di
Focusing con ciascuno dei 10 adolescenti, con un’età compresa tra i 13 e i 15 anni, ho
svolto analisi qualitative di contenuto, basandomi sulle trascrizioni delle sessioni. Queste
analisi hanno mostrato una ricca profondità e un gran respiro nel contenuto delle sessioni,
attraverso ampie soddisfacenti descrizioni, e ha fornito confronti dettagliati e contrastanti
nella varietà delle esperienze di Focusing degli adolescenti. I ragazzi erano parte integrante
della ricerca in quanto hanno dato un loro feedback agli esiti delle analisi, in merito alle
veridicità e rilevanza dei risultati e alle conclusioni dell’analisi stessa, sia in base a cosa
era pertinente la loro esperienza, sia in base ai metodi di ricerca transpersonale (Braud &
Anderson, 1998). Però i ragazzi, ad eccezione di una breve riflessione sul loro Focusing,
non erano interessati a rivedere le sessioni o le conclusioni tratte dall’analisi. Ho anche
invitato i partecipanti ad usare l’ultima sessione per focalizzarsi sul tema “cosa mi ha
portato questa esperienza in termini di crescita personale e consapevolezza
transpersonale”. Per alcuni adolescenti, questa ultima sessione non ha dato informazioni,
ed è possibile poiché si dà al corpo la libertà di procedere come desidera. Nel mio
Focusing, durante le sessioni e nei momenti di analisi, ho fatto verifiche sul corpo
relativamente al significato e alla conclusioni (Braud & Anderson, 1998). Durante la
valutazione con il mio mentore, Ann Weiser Cornell, coordinatrice dell’International
Focusing Institute nella California del nord, ho avvalorato le basi di quelle conclusioni.
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RAZIONALE PER SCEGLIERE IL METODO QUALITATIVO
Il motivo di questa scelta di metodo deriva da una ricerca personale e
professionale. Originariamente, avevo pianificato di utilizzare il metodo quantitativo, che
include valutazioni sulla crescita della conoscenza del Sé e di sé da parte degli adolescenti,
attraverso l’uso di uno strumento di valutazione appropriato, prima e dopo le 10 sessioni di
Focusing. Avrei poi applicato un’analisi statistica per determinare ogni significanza
portata dal Focusing rispetto alla crescita di sviluppo degli adolescenti. Attraverso il mio
processo di Focusing, mi resi conto di non poter agire così.
Durante le vacanze di Natale nel 1996, ho avuto un blocco nello sforzo di
continuare nel mio mini-proposito. Il Focusing mi ha aiutata a realizzare e ricordare di
aver avuto un forte disgusto all’idea di determinare la natura di un ragazzo attraverso
qualcosa che somigliasse ad un test. Ho preso i miei ragazzi dalla loro classe per metterli
in una spazio educativo aperto, ed evitare che venissero testati in modo così
tremendamente competitivo nella fase di sviluppo a 6 anni. Questa considerazione ha
rovesciato i valori su cui prima si basava la scelta del metodo statistico quantitativo.
La ricerca statistica attrae lo scienziato in me che ama la semplice idea che le
risposte si trovano così chiaramente nei numeri. Tuttavia, come insegnante, ero
preoccupata per il valore della ricerca per i ragazzi. Ero interessata a onorare la loro voce
in quanto persone private del loro potere (Braud, 1998). Ho inoltre creduto che gli adulti,
che desideravo come osservatori di questa ricerca, e che avevano in incarico i ragazzi,
avrebbero potuto essere influenzati positivamente ad avere fiducia negli effetti positivi del
Focusing, se avessero potuto ascoltare e sentire il suo valore, anche solo parzialmente,
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attraverso l’intimità delle parole degli stessi ragazzi (Braud & Anderson, 1998; Miles &
Huberman, 1994). Il metodo qualitativo lo permette.
Il metodo qualitativo, con varie caratteristiche come la partecipazione del soggetto,
l’unicità delle esperienze, e la saggezza interiore, sono considerate parte di una scienza
complementaria a quella ortodossa dell’approccio di ricerca quantitativo, che entrambe
insieme sono note come ricerca transpersonale (Braud & Anderson, 1998). Tra questi
presupposti, nella ricerca transpersonale c’è che “la ricerca è carica di valore”, e che “in
definitiva, le responsabilità nel determinare l’adeguatezza della conoscenza richiede
giudizi consapevoli dei ricercatori e degli utenti della ricerca” (Braud & Anderson, 1998,
p. 13). L’analisi qualitativa di contenuto ha dato a me e ai miei utenti un giudizio
consapevole.
PARTECIPANTI
All’inizio, c’è stato il tentativo di attirare partecipanti dalla scuola pubblica con dei
volantini (Appendice E) che annunciavano uno studio distribuito dalle scuole locali
attraverso centri di counseling, studi di psicologi e, dove permesso, chiese e altre
organizzazioni private. Tre potenziali partecipanti sono arrivati da queste fonti, ma dopo
una sessione, due di loro si sono ritirati per impegni scolastici e il terzo non poteva
partecipare per il mancato appoggio dei genitori. I 10 partecipanti richiesti vennero da
referenze datemi da amici e vicini. Erano ragazzi che non conoscevo personalmente,
eccetto due maschi e una femmina che avevo conosciuto occasionalmente in quanto
conoscevo i loro genitori. Un partecipante scelse di ritirarsi dopo la quinta sessione (la
femmina che conoscevo appena). Mi ha comunque permesso di usare le sue sessioni nel
mio studio.
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Qui di seguito l’elenco delle caratteristiche dei partecipanti:
1. Tra i 13 e i 15 anni. Questa stretta fascia di età mi ha permesso di seguire livelli
di sviluppo simili tra loro: abbastanza grandi per sviluppare una capacità
verbale di articolare cosa trovano dentro di sé.
2. Non hanno problemi psicologici né segnalazioni delinquenziali giovanili. Non
è ancora chiaro se il Focusing sia terapeutico per individui con disturbi di
personalità o disturbi sociali.
3. Sia gli adolescenti sia gli adulti hanno approvato il Consenso Informato
(Appendice F).
4. C’era una discreta equa distribuzione di genere.
5. C’era una discreta rappresentanza delle età all’interno della forbice considerata.
6. La partecipazione non interferisce con la scuola.
7. La partecipazione non interferisce con il sistema di riferimento (credenze e
valori) dei partecipanti o delle famiglie dei partecipanti.
PROCEDURA DELLA RICERCA
Le attività che hanno preceduto le sessioni di Focusing:
1. Ricerca dei partecipanti ingaggiati, dopo aver selezionato i partecipanti
potenziali secondo criteri e caratteristiche di cui sopra. La selezione è avvenuta
con questionari scritti sul loro livello culturale generale (Appendice G), basati
su un formato usato dagli assistenti sociali, e con la teoria e pratica di Focusing,
dopo averlo spiegato ai partecipanti. Ho risposto alle domande, rassicurando su
loro dubbi e preoccupazioni.
2. Partecipanti e adulti osservatori hanno ricevuto una descrizione dettagliata
sull’occorrente richiesto, incluso il Consenso Informato. Tutti gli adulti
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osservatori hanno provato una sessione di Focusing, tranne uno che non ha
accettato.
3. Ogni partecipante ha scelto tempi e luoghi per le sue sessioni di Focusing. C’è
stato bisogno di seguire tali decisioni, affinché venissero esclusi quei luoghi
che avrebbero potuto inibire il segnale interno o quei momenti di stress come il
tardo pomeriggio, sebbene Gardner (1995) trovi che, in base alla sua ricerca, il
Focusing energizzi i ragazzi. La maggior parte ha scelto di focalizzarsi a casa
nella propria camera. Per le prime quattro sessioni, 2 partecipanti hanno
focalizzato alla presenza l’uno dell’altro. Quando questa condizione è diventata
impossibile, hanno continuato le loro sessioni da sole separatamente. Solo
poche sessione sono stata fatte presso il mio studio di ricerca, per garantire
privacy.
4. Prima di ogni sessione di Focusing con il partecipante, il ricercatore si
preparava personalmente con il Focusing, per essere un facilitatore appropriato
con l’obiettivo di identificare fattori di influenza, come aspettative o stress. In
più, una supervisione del processo ogni due settimane ha permesso al
ricercatore di valutare le sue azioni - reazioni al Focusing dei partecipanti - e di
modificare attitudini e procedure per adeguarle alle esigenze dei risultati della
ricerca o alle esigenze dei partecipanti.
La ricerca prevedeva 10 sessioni di Focusing per ogni partecipante, della durata di
circa 1 ora (ad eccezione del partecipante che aveva ha scelto di fermarsi dopo 5 sessioni),
per un periodo di tre mesi. Viene considerato un numero adeguato di sessioni, se si
60
considera che Kryka fissa risultati di successo con 6 sessioni. Nell’esperienza personale
del ricercatore (Appendice H), i focuser non hanno bisogno di più di due sessioni per
sentirsi sicuri a proprio agio e per trovare un significato dell’esperienza.
Le sessioni di Focusing in pratica cominciano facendo portare al partecipante la
propria consapevolezza al suo corpo, con l’induzione. Cornell (1993) ha sviluppato una
induzione che adempie a questo scopo e facilita la riuscita delle sessioni di Focusing. Un
esempio dell’induzione di Cornell, usata in questa ricerca, si trova nell’Appendice C.
Un esempio tipico di cosa fa la guida che accompagna il focuser si trova
nell’Appendice D. Provato sui membri adulti di una classe presso l’Istituto di Psicologia
Transpersonale, si è dimostrato sufficiente per ricevere informazioni corporee e per sentire
gli spostamenti del Felt Sense. Perciò si è considerato adatto, pur se minimale, per seguire
quello che accade nelle sessioni di Focusing. Gli aggiustamenti nel linguaggio si hanno
solo se è evidente che siano necessari per supportare le abilità dei ragazzi per relazionarsi
con il loro corpo. Le riflessioni su ogni sessione avvenivano sulla base delle domande del
focuser o per esigenze di apprendimento richieste dallo strumento. Tali riflessioni non
sono state incluse nelle trascrizioni, poiché avvenivano al di fuori delle sessioni di
Focusing.
Le sessioni duravano dai 10 ai 75 minuti, compresa l’induzione. Tutte le sessioni
sono state registrate in audio, su cui veniva posta un’etichetta con codice di
riconoscimento per proteggere l’identità del partecipante. Le registrazioni sono servite per
la trascrizione e per una ulteriore verifica. La trascrizione è stata seguita da un
professionista, che non era al corrente dei nominativi, poiché i loro nomi non venivano
mai usati durante la sessione. Le registrazioni sono custodite in un contenitore apposito
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chiuso a chiave. Il partecipante, che ha scelto di non finire la sua parte di ricerca, ha dato il
permesso di completare la sessione per essere utilizzata nelle analisi di questo studio. I
partecipanti sono stati incoraggiati, all’ultima sessione, a porre la domanda al proprio
corpo: “Cosa vuole esprimere il mio corpo con l’esperienza di Focusing?” Infine, ogni
partecipante ha ricevuto un ringraziamento ufficiale (Appendice I).
DESCRIZIONE DELL’ANALISI QUALITATIVA DI CONTENUTO
L’analisi qualitativa di contenuto permette al ricercatore un margine di utilizzo dei
dati per esplorare descrizioni e significati dalle sessioni di Focusing trascritte, dal Focusing
personale, da sogni e sincronicità. Un’analisi qualitativa di contenuto come quella descritta
da Miles e Huberman (1994) si ha quando il contenuto della comunicazione (in questa
ricerca il contenuto di comunicazione deriva dai messaggi del corpo al focuser) viene
tradotto nelle sue descrizioni (cosa sta accadendo), nelle analisi (identificare
sistematicamente i fattori chiave e le relazioni che mostrino come stanno andando le cose),
e nell’interpretazione (nel contesto, comprendere i significati e i temi). Braud (1998) dice:
“Non c’è motivo di evitare di pensare a risultati ed esperienze, bisogna semplicemente
fornire descrizione ricche e profonde degli stessi” (p. 48). Tutti e tre i tipi di traduzione
sono inclusi in questa ricerca, con un peso dato alle descrizioni riportate con le stesse
parole degli adolescenti.
Lincoln e Guba (1985) hanno detto che oltre a un coinvolgimento prolungato con i
partecipanti, per rispondere agli obiettivi della ricerca, sono importanti anche le
osservazioni costanti che hanno reso profonda la ricerca. La profondità è collegata al
conoscere “quelle caratteristiche ed elementi dei risultati che erano maggiormente rilevanti
rispetto al tema” (p. 304). Per esempio, sono stati trovati dati atipici (definiti qui come
62
quelle esperienze uniche del singolo partecipante) che hanno avuto significato in termini di
effetto potenziale del Focusing e sono stati inclusi nell’analisi.
Un altro tema profondo coinvolge le domande di influenza sulle sessioni di
Focusing. Le abilità di Focusing generalmente aumentano con la pratica. Un’analisi è stata
fatta considerando le differenze, laddove esistenti, tra le prime e le ultime sessioni. Per
individuare questa profondità, le analisi di contenuto iniziano con il processo di selezione,
esemplificazione, astrazione e trasformazione di parti dei contenuti (dati) presi dalla
trascrizione delle sessioni. Questo processo, conosciuto come riduzione dei dati (Miles &
Huberman, 1994), continua per tutta la codifica, estrazione dei temi, raggruppamento e
suddivisione, che porta a creare ulteriori categorie di variabili nel corso dell’analisi. Il
ricercatore usa il programma informatico HyperQual per Macintoshes (Cuddy, 1993;
Tesch, 1990), ma trova che il programma si adatti a ricerche più estensive e complicate di
quelle utilizzate in questa tesi.
Pubblicare i dati è la seconda fase importante dell’analisi (Miles & Huberman,
1994). “Generalmente, una esposizione dati è un assemblaggio di informazioni
organizzato e ordinato che permette di trarre conclusioni e scegliere delle azioni da
prendere” (p. 10) (un’azione può essere, per esempio, creare una nuova categoria per
ulteriore analisi di contenuto). Sin dall’inizio dell’analisi si è costruita una matrice per
ogni partecipante, con citazioni catalogate sotto varie definizioni di crescita personale ed
esperienze trasformative transpersonali (vedi Appendice B). Queste descrizioni sono state
poi ordinate per forza di intensità o numero di volte o entrambe. Sono state incluse le
esperienze atipiche. E’ diventato necessario formulare mèta-matrici che mostrassero
gruppi di categorie correlate per un’ulteriore analisi e per accurate conclusioni. La ricerca
63
qualitativa favorisce gli aggiornamenti e cambia le procedure nel corso della ricerca per
affrontare le esigenze emergenti, ai fini di una migliore comprensione (Braud & Anderson,
1998; Miles & Huberman, 1994).
La terza fase importante dell’analisi è la verifica di validità. Come ricercatore, ho
cercato di mantenere apertura e scetticismo per contenere l’onda iniziale e per ridurre le
conclusioni premature, con l’obiettivo di arrivare a conclusioni finali, attraverso l’analisi e
altre tecniche, che fossero esplicite e ben fondate (Miles & Huberman, 1994).
CREDIBILITÀ, TRASFERIBILITÀ, AFFIDABILITÀ E CONFORMITÀ
Lincoln e Guba (1985) riportano il caso di alternative alle verifiche quantitative di
validità interna esterna, quando si fanno ricerche naturalistiche. Il Paradigma Naturalista
si basa si cinque assiomi. Gli autori sostengono che i metodi di ricerca qualitativa
soddisfino le esigenze di tali assiomi. Poi seguono tali argomentazioni facendo una lista
dei metodi per soddisfare la validità delle esigenze per questi tipi di metodi di ricerca.
Iniziando con una cambio di enfasi, dall’idea quantitativa della necessità di un ricercatore
obiettivo e distaccato e senza pregiudizi, hanno messo l’accento sull’importanza per
l’indagine naturalistica di un criterio che permetta di scoprire quelle caratteristiche dei dati
confermabili. Il primo passo per raggiungere questo obiettivo è includere tecniche nello
studio che diano “risultati e interpretazioni credibili” (p. 301). Il mio metodo di ricerca
include una serie di idee di Lincoln e Guba (1985) sul raggiungimento di questo obiettivo,
come segue.
Lincoln e Guba (1985) sostengono che, se le aspettative del ricercatore vengono
regolarmente soddisfatte, c’è una chiara possibilità che i dati raccolti e le conclusioni siano
distorte dalle aspettative. Una parte del mio modo personale di prevenire il più possibile
eventuali distorsioni, dovute alle mie idee preconcette, consiste nel determinare le mie
64
aspettative con il Focusing, il lavoro sui sogni (Gendlin, 1986), la psicoterapia, le
annotazioni di sincronicità, diari di riflessioni, per poi determinare sistematicamente
quante volte le ho soddisfatte nel corso della ricerca.
Ho scelto un compagno di studi per lavorare insieme settimanalmente in un
debriefing o resoconto sulle mie azioni e Attitudini. Questo compagno ha una laurea in
Counseling psicologico, è un candidato al dottorato di filosofia per psicologia
transpersonale all’Istituto di Psicologia Transpersonale durante il periodo della ricerca.
L’obiettivo di questo debriefing era prevenire una conclusione prematura da pare mia nel
processo di raccolta dati e nel momento di trarre ipotetiche conclusioni. Questo compagno
di studi ha inoltre supervisionato l’adesione del metodo complessivo della ricerca, incluse
le mie modalità personate sovramenzionate.
Ho utilizzato un formatore esperto di Focusing per valutare le trascrizioni di
Focusing durante tutta la ricerca. Ero particolarmente interessata a comprendere (a) se e
quando stessi favorendo una direzione nel Focusing del ragazzo (in opposizione ai principi
guida del Focusing, ma in me ancora permane la preoccupazione) e quando stessi
perdendo “un sano distacco”; (b) se e quando il partecipante apparisse nello stato di
Focusing, mentre in realtà parlava di emozioni e sensazioni fisiche per come le ricordava
più che per come le stesse sperimentando al momento. Un’altra funzione del formatore
esperto di Focusing era di aiutarmi a trovare il significato, se c’era, dei dati atipici.
Affidabilità e Conformità mi sembrano essere una conseguenza naturale del
processo di ricerca e del metodo di ricerca come descritto in questo capitolo sui metodi.
Entrambi affidabilità e conformità risultano da una traccia di controllo estensivo e
inclusivo (Lincoln & Guba, 1985), dove ogni dato può essere giustificato per mantenere
65
costante la registrazione del processo. Questa traccia aiuta il ricercatore a sistematizzare,
collegare, interfacciare, e dare priorità. Include dati grezzi e metodi per raccoglierli,
riduzione di dati e prodotti di analisi, ricostruzione dati e prodotti di sintesi, note
processuali, materiali correlati alle intenzioni e inclinazioni, informazione di sviluppo
degli strumenti, e un diario di riflessioni. Tutti questi elementi sono stati verificati, prima
di essere inclusi nella ricerca, da una commissione di dottorato di ricerca o da compagni
membri di un team di ricerca - oltre a esperti che hanno certificato questi elementi
pertinenti ai loro campi.
66
CAPITOLO 4: RISULTATI
La mia nuova migliore amica
Oggi ho incontrato una nuova grande amicache mi conosceva bene
è curioso come capisse tutto quello che dicevo
Ascoltava i miei problemiAscoltava i miei sogni
Parlavamo di amore e della vitaEra sempre lì
Non mi sono mai sentita giudicare da leiSapeva quello che provavo
Sembrava che mi accettasse per come sonoe affrontavo tutti i miei problemi
Non mi interrompevané aveva bisogno di dire qualcosa
Semplicemente ascoltava molto pazientementeE io non sono andata via
Volevo che mi comprendesse Quanto era importante per me
Ma quando l’ho abbracciataSono rimasta sorpresa
Ho messo le mani davanti a mePer avvicinarla
E realizzai che la mia nuova migliore amicaaltro non era che uno specchio
Kimberly Kirberger (1997, pp. 57-58)
Durante il percorso di sessioni guidate di Focusing, 10 partecipanti adolescenti
hanno descritto le loro dinamiche corporee e i contesti da cui emergevano i vari temi
personali. I contesti erano quasi sempre una situazione o una condizione immediatamente
presente nella loro vita. In quelle situazioni in cui i contesti non erano presenti, il Focusing
li ha generalmente portati nel presente. Il contesto è definito come una raccolta di
situazioni e condizioni che si trovano dentro di sé durante la sessione. A volte, situazioni e
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condizioni sono chiamati temi e sono definiti come tematiche interne al contesto che
hanno “sviluppato o elaborato motivi sottostanti” (Guralnick et al., 1968, p. 1452).
Il Focusing evoca una serie di temi del partecipante. Siccome i partecipanti
avevano in media una differenza al massimo di tre anni tra di loro (dai 13 ai 15 anni),
molte delle loro esperienze riflettevano un simile livello di sviluppo o un tema simile.
Tuttavia il Focusing non è sempre l’esplorazione di un singolo tema, piuttosto abbraccia
molte esperienze pertinenti ai temi di vita, se gli si dà spazio e tempo. Dire che i temi e i
contesti trovati in questo studio limitato fossero comprensivi, o i più importanti per i
focalizzatori adolescenti, sarebbe erroneo e fuorviante, per i solo fatto che non possono
rappresentarli tutti (Braud, 1998). Si può interpretare che i tempi verbalizzati dai
partecipanti fossero quelli presenti al momento di ogni sessione.
Per questo motivo, tutti i temi sia percepiti che verbalizzati, sono presenti in questo
capitolo sui Risultati. In genere, i temi non venivano identificati verbalmente dai
partecipanti, ma venivano scoperti in fase di analisi qualitativa. Le classificazioni usate
durante le analisi seguono le parole dette dai partecipanti, quando erano adeguate, oppure
sono state amplificate per chiarire la loro collocazione. Le analisi sono state divise in tre
grandi sezioni: (a) Analisi delle Sessioni Individuali, (b) Analisi di Contenuto di Contesto,
(c) Analisi Tematiche di Contenuto.
Le sezioni delle Analisi Tematiche e di Contenuto di Contesto includono quei temi
e argomenti che gli adolescenti hanno condiviso, particolari per un singolo individuo in
più di un’occasione, o evidentemente importanti per la psicologia transpersonale; sono
stati discussi rispetto al numero delle volte in cui si sono presentati (importanza implicita).
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Ad eccezione di quegli argomenti pertinenti ai temi non egoici transpersonali,
contesti e temi avvenuti solo una volta sono stati inseriti in lista solo nella seguente Analisi
delle Sessione Individuali (che include anche le descrizioni delle dinamiche corporee dei
partecipanti).
ANALISI DELLE SESSIONI INDIVIDUALI
Obiettivo di questa sezione di analisi è dare un’impressione di ogni partecipante,
rappresentando la migliore sessione valutata, per semplificare i suoi temi prevalenti, i
contesti, e le dinamiche di Focusing. Include inoltre temi e argomenti particolari per il
singolo individuo. La sessione di Adam è qui completa per rappresentare l’uso del mio
intervento come guida, per indicare risposte comuni alle mie riflessioni e affermazioni. E’
stata selezionata proprio la sua, perché bene esemplifica un tipico processo di Focusing di
un adolescente, da quanto è emerso in questa ricerca. Comunque, le analisi delle sessioni
evidenziano l’ampia varietà di caratteristiche trovate nel corso del Focusing con i ragazzi.
Le sessioni deli altri 9 partecipanti sono state condensate, riportando le sole parole
dei partecipanti. Benché in realtà il Focusing includa anche le pause per riflettere e le
attese pazienti per scoprire le risposte interne del corpo, e benché i focuser erano nuovi al
Focusing, una sessione poteva concludersi con poche parole nonostante la durata di 35
minuti o più. Ogni esempio comincia con il numero di sessione presentata.
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ADAM
(Le affermazioni di Adam sono indicate con la lettera “A:”; le affermazioni del
ricercatore e guida sono indicate con la lettera “L:”)
Sessione 1:
L: [Induzione: Appendice C] . . . e quando senti qualcosa, fammelo sapere, Anche se fossero pensieri.
A: Una parte dello stomaco ha una sensazione di formicolio.
L: Tu senti di avere una sensazione di formicolio in una parte dello stomaco. Potresti salutare questa sensazione di formicolio.
A: Come quando si addormenta il piede, ma è un po’ diverso.
L: Un po’ diverso, ma simile a quando si addormenta il piede.
[lunga pausa]
A: La sensazione di formicolio se ne è andata via.
L: Ah, hai notato che la sensazione di formicolio se ne è andata via. Potresti dirmi se senti altro. [lunga pausa] Ricorda che non devi cercare niente, non devi aspettarti niente. Gentilmente aspetta ai confini del bosco, rispettando lo spazio di un gentile animale selvatico. E se non noti niente, fammelo sapere.
A: Non noto niente.
L: Potresti notare di non notare niente.
A: Come prima sul mio stomaco.
L: Come prima sul tuo stomaco, Potresti notare se quell’area, che non ha niente, ha un confine. Quanto si estende? Oppure è un niente silenzioso, un niente vuoto?
A: E’ un niente vuoto.
L: Stai sentendo qualcosa come un niente vuoto. Potresti salutare questo vuoto, e fargli sapere che sai che è lì. Porta la parola ‘vuoto’ in quello spazio e chiedi: “E’ la parola giusta?”
A: E’ come un buco.
L: E’ come un buco.
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A: E’ un buco a forma di tazza.
L: Un buco a forma di tazza. Potresti vedere se è ok stare per un po’ con questo buco a forma di tazza.
A: Un attimo fa ho sentito due colpi dove è la tazza.
L: Ah, due colpi dove è la tazza. Potresti vedere se è ok stare con la curiosità di questi due colpi.
A: La tazza si è appiattita quando le ho chiesto “dovrei divertirmi di più nella mia vita?”
L: Si è appiattita quando le ho chiesto “dovrei divertirmi di più nella mia vita?” Potresti essere curioso su cosa significhi appiattirsi rispetto alla tua domanda. Appiattire è la parola giusta?
A: O riempita.
L: O riempita.
A: Penso a riempire una macchina di gas.
L: Eccola, riempire una macchina di gas.
A: Il mio corpo si rilassa quando dico “Dovrei riempirmi di maggior divertimento?”
L: Il tuo corpo si rilassa. Come dire, è così. Questa è la domanda giusta.
A: Quando ho detto “Ho bisogno di avere un divertimento tranquillo, come un gioco da tavolo o altro? il mio corpo si è rilassato.
L: Hai un altro sì, l’hai preso. Un gioco da tavolo per divertirmi. Forse ti fa sapere che un divertimento tranquillo è quello che vuole fare.
A: Dice di “Sì” alla domanda “Voglio aver un divertimento tranquillo?”
L: C’è un sì lì. Potresti volere che il tuo corpo sappia che lo hai ascoltato. Potesti meravigliarti che ci sia ancora qualcosa che il to corpo vogli adirti oggi o è tutto per oggi.
A: Sì, credo che sia così.
L: Bene, prima di aprire gli occhi, lascia che il tuo corpo sappia che tu apprezzi che è stato lì oggi. Fagli sapere che tornerai. Quando sei pronto, gentilmente apri gli occhi e ritorna nella stanza.
A: E’ stato bello.
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Adam in genere inizia le sessioni con sensazioni corporee cinestesiche (formicolio
o colpi). Poi si muove verso descrizioni fisiche analoghe come il buco a forma di tazza che
(cinestesicamente) si appiattisce, un vuoto nello stomaco. A differenza del resto dei
partecipanti, Adam si avvicina di più a svelare l’emozione quando esclama quanto sia
bello e splendido.
Adam inizia a farsi domande internamente, durante la prima sessione, e poi aspetta
che risuoni la risposta. Usa spesso la tecnica delle domande in tutte le 10 sessioni. Dice di
sì, quando nota il rilassamento del suo corpo specularmente alle risposte che riceve alle
sue domande. Questo mezzo di verifica non è il solo metodo. Adam è abituato a verificare
la verità già da sé. Confermare di sentire i colpi è proprio delle sessioni di Adam; il suo
corpo usa anche la riduzione dell’oggetto focalizzato o altri modi per indicare le conferme.
Quest’ultimo fenomeno era comune tra le dinamiche degli altri focuser. Spesso,
quando scompare completamente l’oggetto, i partecipanti hanno trovato il loro corpo
completamente rilassato.
Il divertimento era l’argomento prevalente nelle esplorazioni di Adam. Nel corso
delle sessioni, sono emersi vari aspetti di questo argomento: sport, giochi, passeggiate
nella natura. Alla fine, emerge il tema di trovare un equilibrio tra vita privata,
rilassamento, vita sociale, divertimento ed attività energetica e lo ha trovato in forma di
tranquillità. Un altro tema particolare di Adam, discusso nell’Analisi Tematica di
Contenuto, è di natura non egoica transpersonale.
CLINT
Sessione 1:
Noto qualcosa, una bella immagine. E’ cambiata [dopo le domande sulla sua natura]. E’ qualcosa felice, sta sorridendo.
72
E’ cambiata di nuovo e sembra arrabbiata, non sta facendo niente. E’ vicino allo stomaco, si sta rimpicciolendo. Vuole essere vista, continua a rimpicciolirsi. Non è scioccante, è quasi come se me l’aspettassi che fosse lì, e quella parte è felice.
Ora c’è una sensazione di ansia al petto, come una piccola pressione. Quando le chiedo cosa le rende così ansiosa, mi mostra un’altra immagine, che cerca di darmi un consiglio, dovrei ascoltarlo. E’ bene ascoltarlo. L’immagine si ingrandisce, come se fosse importante, Più ascolto il suo consiglio, più la pressione se ne va via. Mi dice che dovrei farlo subito.
C’è una parte a destra della pressione che sta cercando di dirmi cosa potrebbe andare male. Dice che potrei sentirmi umiliato.
Non cambia nulla. Si sta solo quietando leggermente. Non c’è altro, tutto sembra tranquillo. Continua a ricordarmi che dovrei farlo. Ora è tranquilla.
La successiva sessione di Clint era un conferma dal corpo di approvazione per aver seguito il consiglio ricevuto nella Sessione 1. E lo ha fatto in quella stessa settimana.
Nella Sessione 1, Clint ha cominciato con un’immagine che si allargava o
restringeva a seconda delle sue domande. Seguivano emozioni (ansia) e consigli verbali
con caratteristiche cinestesiche (pressione). In ognuna delle successive sessioni, non ha
avuto immagini. Iniziava spesso con verbalizzazioni sulle sensazioni cinestesiche dovute
ad un senso di consapevolezza delle emozioni. Il processo di Focusing è saltato alle cause
o ai messaggi che spiegavano quelle emozioni. Ha fatto molte pause lunghe, durante le
quali ha continuato a sperimentare il processo di Focusing, tenendo conto di questi salti
inspiegabili. Clint di solito aveva bisogni di maggiore guida per accelerare la svelamento
di quei messaggi, che spesso indicavano un Felt Shift. A differenza di Adam, che faceva
intenzionalmente delle domande e riceveva una risonanza da movimenti cinestesici, Clint
in realtà sembrava ascoltare i messaggi da una fonte interna.
73
I contesti del Focusing di Clint riguardavano la soluzione di problemi (lui non ha
mai spiegato i suoi problemi, due volte la fonte interna gli ha detto di chiedere aiuto),
delusioni per aver perso delle occasioni con gli amici, richieste di equilibrio sociale con
attività auto soddisfacenti. Il suo tema primario riguardava una difficoltà nel mantenere un
senso di libertà personale di fronte alle restrizioni e alle richieste fatta sia a scuola che a
casa.
EVE
Sessione 3:
Sto camminando vestita di beige attraverso un prato che ondeggia. Il prato se ne va e mi trovo a camminare in una giungla con molti alberi, procedo facendomi strada tra le piante.
C’è una mezza anguria aperta con del verde all’interno e del rosa all’esterno e Sao seduto nel mezzo. Sao danza con un casco di banane e delle scimmie rosa che si divertono molto a vedere Sao.
Le scimmie se ne vanno, e io mi guardo attorno e torno indietro. E’ come se sapessi che va bene divertirsi.
Il Focusing di Eve si riferisce allo svolgimento di una narrazione simbolica o
un’allegoria, una modalità frequente nelle sessioni con le ragazze, più raro con i ragazzi.
Sebbene Eve avesse decritto all’inizio scene vivide, spesso parlava di esperienze
cinestesiche propriocettive uditive. Lo schema di Focusing di Eve era muoversi
rapidamente da sensazioni corporee cinestesiche o propriocettive a lunghe allegorie, e alla
fine esprimeva emozioni con conclusioni concomitanti affini. Il tema di tutte le sessioni di
Eve riguardava la sua irritabilità nel muoversi nel mondo da sola senza guida.
Generalmente emergeva in relazioni ai suoi ragazzi e, in qualche modo, riguardava la
determinazione necessaria che le permettesse di divertirsi (come nella sessione di cui
sopra). Una volta, in una delle prime sessioni di Focusing, Eve aveva focalizzato sulla sua
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determinazione a non focalizzare. Credo che fosse dovuto ad una rabbia inespressa verso
di me. (Eve e Mae erano amiche e presenti l’una alle sessioni dell’altra, finché si è
presentato il seguente episodio. Poiché Mae non aveva privacy in casa, all’inizio io avevo
accettato che lei e Eve si incontrassero nella casa di Eve. Dopo questo incidente, abbiamo
usato il mio ufficio come luogo di incontro di Focusing.)
Durante la loro terza sessione, avevo espresso la mia irritazione e frustrazione con
loro perché interferivano l’una con il Focusing dell’altra, facendo rumore e commenti.
Spiegai loro la mia irritazione e mi scusai. Apparentemente, non era sufficiente per
alleviare l’effetto della rabbia reciproca, che influenzava la loro sessione. Per due volte,
senza parlare delle sessioni preparatorie sul Focusing, il processo di Focusing di Eve
verteva sul Focusing in sé. Era come se lei si stesse domandando se fosse capace di
focalizzare. Nella sua ultima sessione, ha espresso la sua ambivalenza sul valore di
prendersi del tempo per stare all’interno con se stessa piuttosto che essere attiva fuori con i
suoi amici.
GEORGIA
Georgia mi ha dato il permesso di usare i risultati delle sue sessioni, anche se ha
scelto di fermarsi a metà percorso. Il suo campo estivo cominciava proprio in quel
momento, e quanto è ritornata a casa il mese dopo, decise di non partecipare più alle
sessioni di Focusing. Non mi ha dato spiegazioni, ed io non ho chiesto niente, come da
accordi di riservatezza.
Sessione 2:
Allo stomaco sento come delle farfalle. Le sento, ma in realtà non sbattono le ali. Sono semplicemente lì. Sono un po’ come quelle farfalle rispetto al campo estivo. Sì, perché ci si diverte, ma sto fuori per un mese che è tanto.
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[A questo punto, Georgia ha sorriso, e io l’ho incoraggiata a lasciar emergere quella sensazione e farla crescere quanto voleva.] Sento le vertigini, mi sento come se stessi per cadere. C’è molto da fare lì. Sì, tanto da fare, Sedere con questa sensazione mi dà le vertigini. E’ emozionante, E anche .. non so come dire .. Non mi sorprende, è l’attesa di vedere come sarà. Trovato .. mi spaventa. E’ come quando sono andata a cavallo la prima volta. Perché c’è un momento tra il salire e scendere in cui sei lì. E mi spaventa. E’ il non sapere.
E’ divertente; vedo un cigno bianco con del rosso intorno. Sembra che se ne voglia andare. E se ne va facendo un cerchio che vuole rompere.
Ritornano le farfalle, e vedo un’immagine con loro insieme al cigno. Le farfalle se ne vanno, ma il cigno è ancora lì. E’ come se stesse facendo un vortice che non va giù, ma sale su. E’ come se ci fosse qualcosa che continua a farlo vorticare, ma non credo sia il cigno. Qualcosa tipo un cigno. Il vortice è a forma di spirale e mi dà le vertigini quando lo guardo dall’alto. E’ una vertigine diversa, ma non mi interessa. Perché a volte con quei giocattoli che fai girare, puoi vedere immagini diverse se gli giri attorno.
Sta diventando più alto fino ad arrivare ad un castello, e guarda dalla finestra, è d’oro, e poi svanisce. E ora non c’è più niente.
Una lucertola si avvinghia al mio girovita. Non è una lucertola; è un coccodrillo con una bocca grande. Non vuole che io sia lì, perché è indaffarato a cercare il pesce. Se ne è andato. Ce l’ho fatta.
[Dopo aver ringraziato il corpo] Credo che mi stia salutando, ma l’immagine è fredda. Come un albero di natale, ma non lo è. E’ come un vortice d’aria così grande che arriva insieme agli uccelli. Penso che è lì che stavano le farfalle, e planano. Per questo non muovevano le ali.
Questa sessione era un esempio di come il Focusing si possa muoversi in maniera
simbolica su eventi reali, per poi ritornarci di nuovo. Simbolismo e metafora, così come le
allegorie, sono un canale caratteristico usato dalle femmine nel Focusing (Ike era l’unico
maschio ad aver utilizzato molto il simbolismo). A volte, Georgia esaminava i suoi
problemi direttamente senza l’uso esteso delle metafore. Dopo aver scoperto una bolla e
poi la sensazione di poter sollevarsi, ha scoperto velocemente due parti interiori in
conflitto su una situazione a scuola, e una terza parte che voleva mediare il dissenso. Lei
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ha ascoltate le tre parti rispetto a quello che volevano e non volevano, e ha sentito le
emozioni corrispondenti.
I contesti delle sessioni di George vanno dagli eventi attuali al suo mondo
personale. Avendo fatto solo cinque sessioni, è difficile determinare i temi ricorrenti,
inoltre si sono presentati più temi durante le sessioni. Tuttavia, è evidente che Georgia era
profondamente coinvolta nell’esplorazione del suo mondo interiore e delle sue
motivazioni, convinzioni ed emozioni.
IKE
Sessione 4:
Voglio iniziare a sentire le sensazioni prima di guardarle, ma io non ho tante sensazioni, Sono sbagliato?
In basso alla gola, dove si congiunge con il petto, sento stress che varia nella forma. Arriva a poco a poco come un buco. E al minimo rumore, è coma paura, ritorna indietro. In qualche modo sta lì.
Qualcosa nel petto si muove verso l’esterno come il respiro, e poi penetra dentro. E’ diverso perché è più debole. Sento un’onda nel buco dello stomaco, un peso sullo stomaco. Ho altre sensazioni lì.
Ho fatto un buon discorso a scuola oggi, e sono felice. E’ nella stessa zona del petto. E’ come un formicolio che si sposta piano piano sulla schiena e sullo stomaco, ma più forte. Ritorna quando penso all’interrogazione.
C’è qualcosa come una lieve pressione che mi preme alla gola. Come quando mi sento triste e trattengo qualcosa. Voglio piangere, e non voglio. Sento come qualcosa che si è bloccato nella gola e che sta per saltare fuori dalla bocca, e preme sulla gola. Sì, c’è molta pressione che me trattiene dal piangere.
Durante la sessione di Focusing di Ike, era evidente che sembrasse avere riserve
sulla sua capacità di focalizzare. Una parte di sé era reticente a rivelare le sue emozioni,
ma anche inavvertitamente le rivelava spesso come gli altri partecipanti.
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Per esempio, durante tre sessioni, Ike trovò un mulinello verde che appariva ogni
volta che si avvicinava alle sue sensazioni ed emozioni, che lo distraevano o lo tenevano
lontano dalla consapevolezza interiore del processo.
Il corpo di Ike ha fatto molti interventi per aiutarlo a lavorare con le sue riserve. Un
esempio è mostrato nell’esempio di cui sopra, in cui si ricordava del buon discorso che lo
aveva reso felice. Un altro esempio era la manifestazione della metafora della pasta.
Sembrava di supporto, quando la pasta assorbiva molta della intensità e complessità delle
sue emozioni, permettendo ad Ike di continuare successivamente a navigare attraverso di
esse per raggiungere un luogo confortevole dentro di sé che riguardasse se stesso.
Il tema principale di Ike era creare relazione intima confortevole con se stesso, in
particolare per le sue performance davanti agli altri. Sfortunatamente, come sua guida, non
ero sempre sensibile a questo tema durante le sue sessioni. Non ho incoraggiato la sua
relazione interiore tanto quanto lo necessitava. E’ andata meglio con le successive
sessioni, dopo essermi consultata con il mio mentore di Focusing. Solo all’ottava sessione
Ike era in grado di fare una sessione relativamente libera dalle riserve e dal disagio.
Rispetto all’interrogazione, la situazione per queste sessione coinvolgeva la sua opinione
di se stesso e l’opinione degli altri dovuto alle conseguenze della sua performance.
KATE
Sessione 1:
Sembra come se mancasse una presenza. C’è bruciore che si sta sfumando e risale allo stomaco. E’ una sensazione di essere messa da parte e di essere sola [piange e tira su con il naso]. C’è qualcuno che vuole che io gli dica ‘mi manchi’. Non so ancora chi è.
Vuole sapere come siano connessi il bianco formicolio e bruciore con la solitudine. Nella mia mente, vedo la faccia della mia migliore amica, e il formicolio e il bruciore se ne vanno. Sto pensando all’ultima volta in cui sono andata in vacanza con lei sulla neve, e lo sento nelle pancia. Era bello
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trascorrere il tempo con lei. Poi non abbiamo più trascorso tanto tempo insieme, perché lei stava con un altro.
Ora sto bene, Non sapevo di sentirmi a quel modo.
Kate era l’unica partecipante ad aver sperimentato il vuoto senza
conoscerne il significato prima dell’esperienza. Sensazioni, informazioni ed
emozioni si nutrivano l’una con le altre. Senza la mia guida, accompagnava il suo
stato interiore dalla prospettiva del testimone con un’apertura naturale.
Kate ha usato poche metafore e di solito emergevano dal corpo per andare dritte ai
pensieri e ai sentimenti e alle intuizione. Ad eccezione dell’espressione delle sue
emozioni, questa è una caratteristica più maschile che femminile.
I contesti delle sessioni di Kate sono suddivisi tra le situazioni relative al rapporto
con se stessa e la condizione delle sue sensazioni sulle sue esperienze scolastiche attuali e
future. Il suo tema primario riguarda l’esplorazione dei suoi valori personali. Dopo aver
versato lacrime per entrare alla scuola superiore, ha detto: “Il mio corpo sembra dirmi
divertiti e rilassati, ma gli obiettivi stanno lottando nella mia testa.” Un’altra volta, Kate
dice: “Vuole riuscire a farmi fare le cose al meglio che posso. La bolla con il blocco se ne
è andata.” Dopo aver pianto per un’amica, conclude: “E’ la mia migliore amica, non vuole
perderla. Il mio corpo vuole che io sia lì per lei per rassicurarla che è ok.”
MAE
Sessione 8:
Ora sto vedendo una soffice piuma di boa, e sento anche la morbidezza delle piume che pennellano la mia guancia e le mie mani, e il mio petto fin sotto le costole. All’inizio era come una piuma sottile, ma ora è molto spessa. Ora vedo che si posa su un divano di antica tappezzeria con legno intorno. Come quello che c’è nelle stanze di albergo. Mi vedo abbronzata con un vestito dorato pieno di diamanti. Sembra che cammino e sono
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sfinita. Ma ora ci sono come dei flash nella mia testa, e alla fine mi siedo sul divano per riposarmi.
Ora un flash mi ha portato una scena differente. Sembra un continuo flash tra le scene, ma ora invece si ferma sul divano, c’è il divano di una bella stanza d’albergo, come una suite all’attico. Non è poi così grande, c’è un bel tavolo di legno di fronte al balcone. Un altro flash e mi vedo sul balcone che guardo fuori, e la piuma è sulle mie spalle. E’ una notte fredda, il mio vestito è come una canottiera che scopre le spalle, per questo posso sentire il vento su di me. Sento il vento freddo. Sono dentro un palazzo alto, come una torre, deve essere la torre dell’albergo.
Mi piace guardare fuori, penso tra me e me. Mi sembra di cercare qualcosa, oppure sono triste malinconia o sola. Questa volta sono sola con me stessa in questo bel posto con tutte queste cose, ma sono lì seduta a guardare fuori, e mi sento così sola. Va bene essere lì, perché è una sensazione molto familiare. Mi manca qualcosa, perché sono sola, forse un amico. Sì, è come se mi mancasse un amico. O un famigliare. Sono quasi sicura che sia Eve.
Sì, è Eve, ma non è che mi manchi ora. E’ come se potesse mancarmi più tardi. Non ora, sembra che abbia a che fare con qualche decisione che devo prendere nella mia vita. E’ come se potessi perderla se prendessi questa decisione, perché mi allontanerà da lei.
Sai, metti le cose davanti a te, per esempio faccio questo e quello e poi accade. Se faccio questo so cosa accadrà, perché sarò determinata e molto appassionata, così lascerò tutto per ottenere quello che voglio, e smetterò di sentire la mancanza dei miei amici, specialmente di Eve, con lei che eravamo sempre insieme. Un altro flash mi porta in un altro posto, dove sono di nuovo su quel divano, ci sono dei rumori come quelli della tv quando non funziona. Guardo alla tv la trasmissione che vedevo abitualmente con Eve quando ero piccola e quelle che vediamo ora. Facciamo molte cose diverse, non ci conosciamo bene. E poi sto sola, seduta lì, pensando a quello che non c’è.
Poi un altro flash e mi vedo a letto, posso sentire la seta sulla pelle, è pura seta. Pigiama o lenzuola di seta o qualcosa, mi rilasso di nuovo. Dormo. Ho qualcosa sui miei occhi come una maschera. Mi sento stanca. So che non voglio svegliarmi. Ma so che devo svegliarmi molto presto. Parte di quello che devo fare sarà per me divertente. E’ quello che mi piace. Ma un’altra parte teme di stare nello stesso posto tutto il giorno. Fare sempre le stesse cose, perché devi essere perfetta. Ma allo stesso tempo è qualcosa che mi piace fare.
So che questa cosa è giusta per me, ma il fatto che devo mettere da parte altre cose mi secca. Dovrò allontanarmi dalla mia migliore amica e da altre cose, questa parte mi secca. E’ proprio questo che mi secca.
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E’ come se gli altri non capissero, come mia mamma, per lei è come chiamare o visitare qualcuno. Ma quando sei sempre insieme a qualcuno come fosse una sorella o un fratello, è difficile stare lontani, non poterli vedere.
Sì, ma per ottenere quello che voglio, che è quello che ho sempre voluto, devo abbandonarli. Almeno per un po’. Il fatto è che durante la sessione di Focusing ho avuto tanti flash davanti a me che ho ammirato e adorato. Ma non era così bello stare con queste cose, perché non le condividevo con la mia migliore amica. Non potevo essere lì con lei. Lei non era con me con tutte quelle cose belle. Non eravamo insieme a goderle, perciò non era bello per me. Era solo rumore. So comunque che è qualcosa che devo fare. Dovrò fare nuovi sacrifici. Sembra destino. E’ la mia decisione, ma sembra come destino.
E’ come se entrambe le parti venissero verso di me. Sono su due schermi ad angolo, ed io siedo nel mezzo per vedere tutte le cose che faccio ora su uno schermo, sono tutte cose che sono e faccio ogni giorno. Sull’altro schermo sono avvolta da una coperta scintillante e me ne vado via.
E’ come oro scintillante, che mi avvolge. Ogni cosa che voglio fare è molto ostentata e materialistica. Ogni cosa che faccio e sento è giusta, anche andarsene via sono tutte cose materiali. Lo scintillio rappresenta tutte queste cose brillanti ed extra. Non c’è bisogno che ci siano, ma sono belle. E’ un extra. Ma è qualcosa che si ricollega a me, perché è da sempre quello che mi piace. Ecco la cosa in sé, ogni altra cosa è extra.
Così sto lavorando sodo con fervore, con grande passione. E la mia amica mi aiuta, e ci divertiamo un po’, ma non più come prima, perché io lavoro molto. E mi lascio tutto allo spalle perché è così che voglio. Mi avvolgo nel vestito alla moda.
Mae è racconta storie in modo naturale, usando molto allegorie e metafore. Anche se le
sue storie usano molto le immagini, sentivo che provenivano dal corpo. Quando lo ho
verificato con lei, Mae ha indicato subito una parte del suo corpo (non la testa) da cui si
originavano le immagini. A volte sembrava coinvolta nella storia. Altre volte era in grado
di disidentificarsi e di percepire le condizioni emerse dal Focusing dalla prospettiva
dell’osservatore. Le sue sessioni sono durate spesso più di un’ora.
I contenuti di Mae fornivano un luogo per lei per coltivare la sua determinazione a
perseguire la sua autonomia, il suo tema centrale. Altre volte soppesava le conseguenze di
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una visione futura, sia professionale come sembra nella sessione di cui sopra, sia
relazionale, come durante una conversazione interna sull’opportunità di cambiare ragazzo.
Altre volte ha esplorato possibili strade per lavorare con successo in vista dei suoi
obiettivi, se separarsi dalla sfera di influenza dei suoi genitori chiedendo aiuto o se lasciare
i primi risultati per procedere verso obiettivi più importanti e più desiderabili. Come Eve, e
per le stesse ragioni era in conflitto con me, una volta si è rifiutata di fare Focusing. Perciò
non era in grado di salutare la sua rabbia, espressa anche allora come una nuvola rosso
nera.
OREN
Sessione 7:
Noto il mio stomaco è contorto come una pallina bollente. E’ tutto contratto. Si sta sbrogliando. Sembra matto, ma non so niente.
Mi fa impazzire, perché ho dimenticato tutto. Ho dimenticato di dire a Pete [Oren e Pete sono fratelli] di dare da mangiare ai cani. Ecco cos’è. E’ perché so di doverlo fare e se devo uscire devo dirlo a lui. Se no, nessuno gli dà da mangiare, e mio padre si arrabbia.
Credo che sia questo che dimentico, e non dovrei, So che è meglio di no. Non dovrei dimenticarlo, so che è meglio così.
Si sta ancora sbrogliando. Si sta sciogliendo. Sì, sembra sciolto ora. Sembra aperto, piatto. Sì, come una foglia di alloro, che è rotonda e piatta e mi prende tutta la zona dello stomaco. Va bene.
Come molte sessioni di Focusing di Oren, anche questa sessione era
semplice e precisa. Inizia con una sensazione cinestesica (come sopra) e si sposta
velocemente sul tema, o inizia con un’emozione e il motivo per cui è lì, come se
prima della sessione avesse già contemplato l’argomento. Il suo corpo sembrava
voler fornire ulteriori informazioni e conclusioni.
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Le situazioni del Focusing di Oren di solito erano centrate sullo sport, sui contrasti
in famiglia, o sulle sue responsabilità in famiglia, ma includevano anche risposte a dolori
fisici e alla noia negli ambienti in cui si trovava, Il tema più ovvio era il suo desiderio di
lavorare sui contrasti con gli altri, per permettergli di sentirsi come se fosse l’artefice delle
sue decisioni. Secondariamente, Oren esplorava la profondità delle sue sensazioni rispetto
alle volte in cui si sentiva annoiato o confuso.
PETE
Dai 6 ai 15 anni, Pete ha avuto un dolore cronico per un alluce infiammato.
Sessione 5:
Il dolore è 5 su una scala che va da 1 a 10. E’ un dolore familiare, ma diverso da ogni altra cosa. Con questo dolore ci sono stato tanto prima, ma ora è qualcosa di diverso. Noto che lì non c’è solo un dolore, ma tutto il mio corpo è nel dolore, Sono molto cauto con il mio alluce, mi dice che devo sempre fare molta attenzione. Il mio corpo è frustrato, perché limita tutto quello che faccio, tutto quelle che volevo fare o che voglio fare.
Dice che sono stupido, perché so cosa dovrei fare. Mi sento limitato ovunque. Se faccio quello che so di dover fare, mi aiuta a stare meglio, si placa il dolore. Questo mi è familiare. Lo so da tempo. Mi dice che dovrei fare tutte queste cose per far andar via il dolore, perché il resto del mio corpo non lo vuole.
Una conferma breve e semplice del beneficio di questa sessione è avvenuta durante una
parte della sesta sessione di Pete. “Noto che il mio alluce non mi fa male dall’ultima
sessione, anche se ci ho sbattuto.”
Una caratteristica delle sessioni di Pete era che a volte ripeteva le frasi guida ad
alta volte come se parlasse a se stesso. Questo metodo sembrava aiutarlo a stare
all’interno, o forse semplicemente pensava che si facesse così. Eccetto una volta in cui si è
sentito irritato con un insegnante e cercava di ricordare qualcosa che pensava potesse
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aiutarlo a diminuire quella rabbia. Il Focusing di Pete si centrò su di sé – sia sul sé
interiore sia sul sé fisico – senza alcun riferimento ad altri.
Le sessioni di Pete solitamente si aprivano con emozioni di rabbia o paura o con un
dolore fisico o stanchezza. Portavano a qualcosa che voleva ricordare o che il suo corpo
voleva che lui ricordasse. La sua prima sessione era un’esperienza di déjà vu, senza
identificarne la memoria. Spesso, il suo corpo gli dava nuove informazioni. Una volta era
il significato di un sogno che aveva dimenticato, ma alla fine lo ha ricordato quando ha
focalizzato la sua stanchezza. Due volte Pete ha espresso uno stato di calma o felicità, o
come lui ha detto “E’ come perfezione, non c’è niente di sbagliato, tutto è perfetto.”
Questo contesto si è avuto solo per due sessioni. Il tema principale del suo Focusing era la
scoperta del suo mondo interiore e le meraviglie che porta al suo arricchimento personale.
RHONDA
Sessione 4:
Un nodo allo stomaco va e viene e si muove verso l’alto e poi va veloce verso il basso. Non è proprio doloroso, è stato qui per tutti il giorno, a cominciare da ieri sera quando sono tornato a casa.
E’ come quando stai per fare qualcosa di emozionante che non puoi aspettare che accada, e la senti in anticipo. E’ come un lutto. E’ come anticiparlo, quando non se ne va via. Vuole che in me sia tutto risolto con Travis Scott e Heather.
Credo di sapere di cosa ha bisogno e cosa vuole. [Evita di dirlo, ma probabilmente significava lasciare il ragazzo]. E’ ancora lì, ma non è così male. Non si muove. Sembra dire che non è proprio colpa di Heather, perché Heather sarà pure Heather, si vendicherà di me. Ciò nonostante, devi andare coni tuoi amici, non puoi buttarti giù per un ragazzo.
Sfortunatamente, ogni parte è d’accordo con questa parte. La parte che si sente sfortunata è nei miei occhi, significa che non potrò più vederlo, ed è delusa. Mi sta dicendo che tra un mese potrò superare la tristezza.
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Il mio stomaco mi fa male, ma ora che gli sto dando attenzione, che è quello che vuole, il dolore sta passando. Come con Heather. Il mio corpo vuole che finisca questa lite.
Un terzo delle sessioni di Rhonda era sui problemi che stava affrontando
con le sue amiche e su suoi conflitti interni a riguardo. Queste sessioni
cominciavano con un dolore corporeo. Un altro terzo sembrava essere un tentativo
di ritirare il dolore di quei conflitti e trovare pace nel rilassamento. Il rimanente
terzo verteva sulle relazioni e sulle responsabilità con i suoi famigliari. Alla sua
ottava sessione, Rhonda ha raggiunto uno stallo nella gestione dei conflitti. Questa
sessione rifletteva la sua riluttanza a stare ancora con le sue sensazioni riguardo
alla sua situazione, aveva una intuizione a non farlo. “[Il corpo] sente una forte
attrazione verso quella zona. Se non lo fai, allora non puoi andare da nessun’altra
parte. Devi andare lì. E’ troppo attirato da quella parte.” Dopo essere stata un po’
in compagnia con quella zona, il corpo di Rhonda è riuscito a rilasciare la
disarmonia.
Non sento più niente lì, solo spazio e un po’ di sollievo, perché quella parte che prima mi attirava ora se ne è andata. E’ come stare nel mezzo di un campo in campagna, dove non puoi vedere niente, perché è tutto troppo lontano. E’ una specie di rilassamento, perché non devi fare niente, Puoi solo sederti e riposarti.
A 13 anni, Rhonda è la focuser più giovane di questo gruppo. Questo si riflette nel suo
tema principale di scoprire una strada attraverso la disarmonia tra i ragazzi.
Rhonda aveva la tendenza a muoversi in uno spazio di concentrazione, che
sembrava uno stato profondo adatto al Focusing. In una sessione, ha detto che i suoi amici
hanno notato che a volte sembra che stia meditando. Mi ha anche detto che medita nei
weekend. Potrebbe essere il motivo per cui la dovevo riportare spesso al corpo con
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affermazioni guida. Quando era di nuovo in ascolto del suo corpo, focalizzava realmente.
Nelle sue sessioni lei riconosceva e descriveva le sensazioni, esplorava i conflitti,
diventava consapevole delle conseguenze, scopriva le soluzioni che le dava il suo corpo,
notava la risonanza con la verità delle rivelazioni della sessioni, e sperimentava uno
spostamento positivo verso un nuovo gusto della vita.
Le Tabelle 1 – 2 – 3 classificano in sintesi il linguaggio della consapevolezza
interiore formulate dai partecipanti durante il loro Focusing per descrivere cosa hanno
sentito nel corpo. Nella Tabella 1, queste categorie sono (a) Stati Emozionali (emozione
pura), (b) Stati Mentali (contenuti dei pensieri con allusioni alle implicazioni emozionali),
(c) Stati Valutativi (stati emozionali e mentali di parti che giudicano altre parti). La
Tabella inoltre ci dà il numero, per partecipante, delle volte in cui hanno sentito
l’esperienza di questi stati. Non sono incluse quelle frasi non chiare, quando un pensiero è
stato sentito nel corpo. L’emozione più largamente espressa è stata la rabbia, seguita di
poco dalla felicità e la tristezza. Piacere Sollievo e Contentezza sono state le più frequenti
espressioni mentali relative ad uno stato fisico rilassato. La Tabella 2 indica l’espressione
delle sensazioni fisiche per cui non c’erano indicazioni ovvie sul loro collegamento con gli
Stati Mentali ed Emozionali.
Le sensazioni cinestesiche e propriocettive sono state le più frequenti, in una forma
non comune, e il dolore viene subito dopo al secondo posto. Nella Tabella 3 si elencano
tutti gli stati e le aree corporee, solo quando i partecipanti le hanno avute entrambe; perciò,
alcune sensazioni non sono state incluse nella Tabella 3. Lo stomaco è stata la zona più
comune, seguita di poco dal petto.
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ANALISI DEL CONTENUTO DI CONTESTI
In questa sezione, le analisi sono circoscritte dentro la cornice della definizione
degli obiettivi di situazioni e condizioni (contesto) emersi durante il Focusing dei
partecipanti, non sono enfatizzati nel senso di significato della valutazione, poiché questo
appartiene alla sezione di Analisi del Contenuto Tematico.
Di base, le analisi di contenuto di contesto sono scritte come un elenco delle
situazioni e condizioni costruite dentro una sessione di Focusing. I testi sono inclusi per
giustificare le classificazioni (specialmente quanto le situazioni sembrano oscure).
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Tabella1
Descrizione dei Partecipante delle Esperienze Interiori
Numero di volte per Partecipantea
A C E G I K M O P R
Stato Emozionale
Rabbia, Scontrosità, Fastidio, Irritazione 1 1 3 3 0 3 5 4 5 1
Felicità, Leggerezza, Spensieratezza, Riso, Gioia 0 5 1 0 1 3 3 0 1 1
Infelicità, Tristezza, Dispiacere, Dolore 0 4 1 3 2 4 0 0 0 2
Terrore, Spavento, Paura, Tremore, 0 0 0 1 2 4 0 0 2 1
Melanconia, Cupo, Depresso, Stanco 0 1 0 1 1 0 2 1 0 0
Geloso 0 0 0 0 0 0 1 0 0 1
Stato Mentale
Delusione 0 1 0 1 0 0 0 0 0 0
Ansia, Preoccupazione, Nervoso 0 2 0 1 1 4 2 0 2 1
Frustrazione 0 0 2 0 0 0 0 0 2 0
Vergogna, Colpa, Rimorso 0 0 1 0 0 1 0 0 1 0
Pace, Calma, Stabile 1 1 0 0 0 0 0 1 1 1
Emozionato, Stimolato 1 2 1 1 1 0 1 1 0 0
Sentirsi Beneb
Piacere 0 0 1 0 1 0 2 2 4 1
Sentirsi Maleb 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0
Solitudine 0 0 0 0 0 1 1 0 0 0
Coraggio, Audacia 0 1 1 0 0 0 0 0 0 0
Anticipazione, Attesa 0 0 0 1 0 0 0 0 1 1
Ottimismo, Aspettativa 0 1 0 0 0 0 3 0 0 0
Non so 0 0 0 0 3 0 0 0 0 0
Non voglio 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0
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Table 1 (continua)
Numero di volte per partecipantea
A C E G I K M O P R
Desiderio, Volere 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0
Speranza 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0
Disperazione 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0
Timidezza 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0
Noia 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0
Sollievo 0 3 1 0 0 0 1 2 1 1
Stress 0 0 0 0 1 1 0 0 0 0
Sopraffatto 0 0 1 0 1 0 0 0 1 0
Senso di mancanza 0 0 0 0 0 1 1 0 0 0
Perfezione 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0
Bellezza, Meraviglia 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0
Soddisfazione 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1
Curiosità, Stupore 0 1 0 1 1 1 0 0 0 0
Confusione, Disagio 0 1 2 0 0 0 1 0 0 0
Estraneo 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0
Déjà vu, Familiarità 0 0 0 0 0 0 0 0 2 0
Senso di Dimenticanza,Distrazione 0 0 0 0 0 0 0 0 1 1
Stato Fisicoc
Rilassato, Confortevole 0 2 3 0 0 1 0 2 2 1
Esausto, Stanco, Addormentatod 0 1 0 0 1 0 2 1 1 1
Forte attrazione verso un’area 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1
89
Note. 100% dei partecipanti ha almeno un esperienza di stato emozionale mentale e fisico.
I tipi corrispondono alle parole dei partecipanti. Ci sono elementi di ogni tipo dentro altri
tipi. La loro collocazione si basa su una selezione personale e su approvazione del mentore
Ann Weiser Cornell, Ph.D. Linguistics.
a I Partecipanti sono indicati con le iniziali dei loro nomi: A (Adam), C (Clint), E (Eve), G
(Georgia), I (Ike), K (Kate), M (Mae), O (Oren), P (Pete), R (Rhonda). bNei termini
“Sentirsi Male” e “Sentirsi Bene,” i partecipanti non hanno detto se queste sensazioni
fossero emozionali mentali o fisiche. Sono inserite arbitrariamente nell’area mentale per
semplicità di valutazione. cQueste sensazioni fisiche per loro hanno una qualità mentale ed
emozionale, perciò sono collocare in questa tabella piuttosto che nella tabella 2. dQueste
sensazioni fisiche sono collocate in questa categoria, perché sono alleviate dalle emozioni
sentite nella stessa sessione dove vengono riconosciute e processate durante il Focusing.
90
Tabella 2Descrizione dei Partecipanti della Consapevolezza Interiore Corporea
Numero di volte per partecipantea
A C E G I K M O P R
Cinestesico/Propriocettivo
Vertigini, Disequilibrio 0 0 0 1 1 0 0 0 0 0
Capace di alzarsi 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0
Fame, Magro, Secco 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1
Massaggiare come la pasta 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0
Bolle 2 0 0 1 0 0 0 0 0 1
Vuoto, Niente, Buco 2 0 1 1 5 0 1 1 2 1
Formicolio: indistinto, Neuroni 0 0 0 0 2 1 1 0 0 0
Prurito 0 0 0 0 1 0 1 0 0 0
Pressione, Pieno 2 2 0 0 3 0 0 0 0 0
Aria, Vento 0 0 2 0 1 0 2 0 0 0
Battito accelerato 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0
Tetta 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0
Strisciare 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0
Seta 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0
Peso, Pesantezza, Gravità 0 0 2 0 3 0 1 0 0 0
Tagliente come un diamante 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0
Lama affilata 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0
Palla 0 0 0 0 0 2 2 2 1 0
Foglia di alloro 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0
Denso 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0
Ingrandirsi 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0
Spazio 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1
Caldo, Calore, Bollente, Bruciore 1 0 1 0 2 1 0 0 0 0
Fresco, Freddo, Gelo 0 0 0 0 0 0 1 1 0 0
Scudo 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0
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Table 2 (continued)
Numero di volte per partecipantea
A C E G I K M O P R
Cubo 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0
Colpo, Tonfo 1 0 0 0 1 0 0 0 0 0
Buco a forma di tazza, Scodella 2 0 0 0 0 0 0 0 0 0
Dolore, Male, Mal di testa 3 0 0 0 0 0 0 2 3 2
Ancora Calmo, Nessun movimento 0 0 0 0 1 0 0 0 1 0
Limiato ovunque 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0
Nodo 0 0 1 0 0 0 2 2 1 1
Intorbimento 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1
Danza 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0
Visivob
Figura calda dorata 0 0 0 0 0 0 2 0 0 0
Luce, Bagliore 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0
Luce, Scintillio 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0
Nebuloso 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0
Trottola, Spirale, Vortice 0 0 0 4 1 0 2 0 0 0
Uditivo
Uccelli che cinquettano nel bosco 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0
Musica 0 0 2 1 0 0 4 1 0 0
Olfattivo
Profumo di fiori 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0
Tipi Multiplic
Spingere giù (No) 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0
Spingere in alto (Sì) 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0
Colpo, Tonfo (Sì) 2 0 0 0 0 0 0 0 0 0
Ingrandirsi (Sì) 2 1 1 0 0 0 0 3 0 1
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Tabella 2 (continua)
Numero di volte per partecipantea
A C E G I K M O P R
Sparire, Ridursi (Sì) 7 5 1 0 1 2 0 0 0 1
Alzarsi, Leggerezza (Sì) 0 0 0 0 1 1 0 0 0 0
Sentirsi Bene, Senso del Sì 4 3 0 0 0 0 0 1 2 0
Sentire la parola Sì 3 2 1 1 0 0 0 0 1 0
Rilassato, Sollevato 10 3 1 0 0 0 2 3 2 3
Sciogliere, Srotolarsi, Diffondersi (Sì) 1 0 0 0 0 1 1 0 0 0
Note. I tipi sono le parole usate dai partecipanti. La collocazione delle sensazioni dentro
questo tipo è definita da una valutazione personale, verificata con il mentore Ann Weiser
Cornell, Ph.D. Linguistics.
aI Partecipanti sono indicato con le iniziali dei loro nomi: A (Adam), C (Clint), E (Eve), G
(Georgia), I (Ike), K (Kate), M (Mae), O (Oren), P (Pete), R (Rhonda). bNon sono incluse
le immagini collegate a una storia, preponderanti nel Focusing di Eve, Georgia e Mae. Non
sono apparse nel Focusing di Adam, Clint e Pete. Questo gruppo di tipi multipli si riferisce
al modo in cui i partecipanti hanno indicato una diretta risonanza di conferma o di
ricezione del messaggio dal corpo. Tra parentesi sono specificate le risposte date dai
partecipanti, quando hanno sentito una risonanza con la conferma del messaggio ricevuto.
Al termine di altre sessioni, i partecipanti hanno detto di aver finito o di aver ricevuto tutto
quello che il corpo voleva che loro sapessero. Queste conclusioni sono molto comuni.
E non sono incluse nella Tabella 2.
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Tabella 3
Aree del corpo correlata alla Sensazioni Specifiche e Immediate
Area del corpo Sensazione # partecipanti
In tutto il corpo Calma, Aria invisibile Chiara 1
Dapertutto Rilassato, Lasciare andare, Calmo, Tranquillo, Sereno
5
Felice, Gioia, Leggerezza, Spensieratezza
4
Sentirsi bene 1
Emozionato 2
Danza 1
Esausto, Stanco 3
Confusione e disagio 1
Nebuloso, Bianco 2
Forte irritazione 1
Tensione, Rigido; Costretto Limitato 1
Ansioso, Preoccupato 1
Vertigini, Disequilibrio 1
Grande, Vasto deserto 1
Brillante 1
Pelle Vaga sensazione 1
Seta 1
Piuma di boa 1
Aria fredda 1
Testa Tremolio 1
Frastornato, Gira la testa, Circolazione 4
Cerchio alla testa 1
Bianco e nero 1
Pesantezza 1
Mi scoppia la testa 1
Rumori fastidiosi 1
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Tabella 3 (continua)
Area del corpo Sensazione # partecipantiVuota e non c’è niente 1Dolore ai denti 1
Occhi Stanchi, assonnati 2Maschera 1Dolore occhio destro 1Delusione 1Pressione al dito 1
Gola Paura 1Bruciore che mi dà il nervoso 1Pressione, Pieno 1Pila scarica, Esausto 1Cerchio 1Cubo 1Rumori fastidiosi 1Infiammazione e Dolore 1
Collo Trottola 1Braccia Fitta alla braccia 1Petto Bolle sottili 1
Scodella, Colpo sordo 1Zona sensibile 1Pressione, pressione dell’aria 2Respiro lento, depressione 1I polmoni non si muovono 1Respiro pesante 1Si alza con leggerezza 1Trottola 2Si alza a spirale 1Si alza e spinge 1Prurito, Solletico 1Sensazione molto vaga, e strana 2Disagio 2
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Tabella 3 (continua)
Area del corpo Sensazione # partecipantiPalla, rimbalza 3Buco, non c’è niente 1Grande forte niente blocca la sensazione
1
Si scioglie quando l’ascolti 1Dolore acuto alle costole 1Dolores sordo che va e viene 1
Cuore Accelerato 1Disorientato, Stupito 1
Schiena Respirare nella pressione come vortici d’acqua
1
Brivido di felicità 1Si gira a scatti 1
Stomaco Formicolio 4Niente, Buco 5Colpo sopra lo stomaco 1Bolle vuote 2Dolore 2Palla 2Piatto come una foglia di alloro 1Tazza, Scodella 1Pieno 1Si sente male, stanco 1Noioso 1Peso, Nodo pesante 4Nodo 2Come cinquettio nel bosco 1Roccia 1Sfarfallio 1Verde vortice vorticoso 1Prurito, Solletico 1Si contrae, Tagliente come un diamante
1
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Tabella 3 (continua)
Area del corpo Sensazione # partecipanti
Lama affilata 1
Irritato 1
Strisciare 1
Fumo bianco 1
Emozionato 1
Soffice, Leggero, Divertente 1
Disperato, Triste, Impaurito 1
Spirale verso l’alto 1
Stabile, Rilassato 2
Ansioso, in difficoltà 1
Scontroso, Seccato 1
Fame, Affamato 1
Addome Gioia 1
Delusione, Tristezza, Pesantezza 2
Formicolio 1
Tutto l’addome Emozionato 1
Dal Cuore allo stomaco Pallina che va su e giù veloce 1
Dallo Stomaco al petto Spirale che sale 1
Petto e cuore Palla che rimbalza 1
Note. I partecipanti non raddoppiano le loro sensazioni in un’area specifica del corpo.
Quindi, questa tabella non include tutto quello che viene dal loro corpo. Inoltre, alcune
sensazioni, come il male all’occhio destro, il dolore acuto alle costole, o un rumore
fastidioso, vengono spesso sperimentate nel corpo senza essere associate al Focusing.
Sono elencate qui perché scomparivano quando i ragazzi ne comprendevano il messaggio
del corpo e richiedevano soltanto di essere viste.
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AMICI
Le situazioni che riguardano gli amici riguardano dai 9 ai 10 partecipanti. Solo
Adam non include riferimenti diretti a questo argomento.
Mancare, Perdere, Ricordare, Farsi degli amici
Kate e Oren sono passate dalle secondarie alle scuole superiori. Hanno fatto nuove
amicizie prima di andare a scuola. A differenza di altri ragazzi della stessa età, sono le
uniche a non essersi mosse in una ambiente scolastico completamente nuovo. In due
sessioni, Kate era emozionate e felice di avere nuovi amici. Oren aveva timore di non
avere nuovi amici: “E’ così, ho gli stessi amici dalle elementari.”
Kate ha usato la sua prima sessione esplorando la sensazione di solitudine, quando
ha realizzato che le mancava un’amica: “E’ l’unica che porta luce e bontà, ed è l’unica che
mi fa sentire sola. E’ l’unica che mi fa dire ‘mi manchi’. E’ tutto questo.” Solo al termine
della sua sessione ha scoperto chi fosse questa amica, In un’altra sessione, era preoccupata
di perdere un’amica, perché si sentiva estremamente sconfortata.
Clint, sebbene non vedesse l’ora della libertà dell’estate, era anche triste per non
poter stare con quegli amici che se ne stavano andando via: “Se i miei amici non se ne
andassero via,” non si sarebbe sentito così male. Durante un’altra sessione, Clint si
dispiaceva perché non poteva partecipare ad una festa di un suo amico.
Anche Ike ha esplorato la perdita di un amico: “Eravamo buoni amici, ma ora non
lo siamo più tanto. Posso dire che smetteremo di esserlo. E’ triste.”
In una sessione in cui Mae focalizzava sulle conseguenze di muoversi verso i suoi
obiettivi, era diventata consapevole che così facendo avrebbe dovuto lasciare Eve, la sua
migliore amica. Si è ricordata di tutte le cose che hanno fatto insieme e di tutte le cose che
piacevano a entrambe. In una sessione molto simile, Mae Eve e Jack ballavano in un
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campo di fiori, questi fiori erano un ricordo felice dell’infanzia di Mae, ed era contenta di
condividerlo con gli altri amici.
Simile alla sessione di Mae, Rhonda si è ricordata di quanto era felice ad andare
con lo slittino sulla neve con sua cugina, ed era dispiaciuta che non avessero potuto
passare più tempo insieme. Durante un’altra sessione, Rhonda trovò che voleva scusarsi
con le sue amiche per il suo comportamento per mantenere la loro amicizia.
Preoccupazione per gli Amici
Nella sessione sulle sue vacanze sulla neve, Rhonda ricorda di aver aiutato sua
cugina inviandole una lettera con informazioni utili sui biglietti aerei. Si dispiace di aver
dimenticato di esprimere la sua gratitudine, che ora invece ricorda.
Kate si preoccupa e si rattrista per la sua migliore amica, i cui genitori erano molto
duri con lei. L’amica le diceva di essere felice che le mancavano ancora solo pochi giorni
da stare con i suoi genitori, dopodiché se ne sarebbe andata. Inoltre Kate sapeva la sua
amica mentiva ai suoi genitori, e questo non le piaceva, ma credeva che doveva farlo per
sopravvivere in quell’ambiente. Kate scopre che voleva “esserci solo per assicurarsi che la
sua amica stesse bene.”
Georgia pensa che uno dei suoi insegnanti sia rigido. Esprime la sua
preoccupazione per alcuni suoi amici che ricevevano questi attacchi da parte
dell’insegnate. Questo tema si è presentato per due sessioni.
Anche Pete ha esplorato questo tema relativo agli insegnanti, ma il caso era
diverso: si trattava del modo di disciplinare gli studenti che Pete considerava
ingiustificabile. In sostanza l’insegnante ha espulso degli studenti dalla classe e poi ha
confiscato le loro cose personali, e inoltre ha trattenuto degli studenti facendo fare loro
tardi alle altre lezioni. Pete ha trascorso un po’ di tempo di Focusing sulla sensazione che
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c’era qualcosa che stava dimenticando su questo argomento: “C’era qualcosa che volevo
fare. Era un pezzo di carta. Mi sentivo ansioso, Voglio sapere cos’è.” Alla fine si è
ricordato che c’era un modulo che invitava gli studenti a scrivere i loro commenti sulle
azioni e performance di questo insegnante, e inoltre poteva dare suggerimenti, per sé e per
i suoi amici, voleva proseguire e andare fino in fondo.
Conflitti con gli Amici
Rhonda e Ike erano i soli partecipanti a focalizzare sui conflitti con gli amici Il
disaccordo di Ike con un compagno verteva sullo sport.
Una volta, dopo uno scontro con una ragazza, Rhonda concluse che non si sarebbe
fatta sfuggire i tentativi della ragazza di vendicarsi, l’avrebbe tenuta sott’occhio.
Successivamente, nella prima delle tre sessioni, Rhonda si sentiva assonnata:
E’ come se me ne andassi via da tutto questo fastidio e trambusto del mondo. Litigare e discutere non risolve niente. Lascia solo le cose peggiori di come sono iniziate. E’ un litigio tra due amici. [Se dormo] non mi ferirà, a me [non mi ferirò]. [Il sonno] tiene le distanze. [Sembra] solitudine .. come se mi sentissi messa in mezzo. Non è facile. [Questa sensazione] vuole che tutto si risolva.
Nella sessione successiva, Rhonda dice di essere in una bolla di sapone, dove non ha
bisogno di preoccuparsi né di affrontare alcunché. Poteva rilassarsi come quando fa
meditazione. Nell’ultima delle tre sessioni, ha sentito la spinta a guardare un tema, e allo
stesso tempo proprio non voleva andare lì. Dice di sentire “un po’ di sollievo, perché
quella parte mi portava a rinunciare.” Si è poi trovata in uno spazio:
E’ una sensazione che mi ha fatto sentire come in mezzo ad un campo .. in un posto dove non puoi vedere niente perché tutto è troppo distante .. E’ come rilassarsi, perché non devi fare niente, se non sederti e riposarti.
100
Chiaramente Rhonda usava l’isolamento per sfuggire al conflitto. Ho messo qui questi due
esempi del tema sul Conflitto tra Amici come gli unici conflitti che lei ha menzionato ed
erano tra lei e i suoi amici
Ragazzi
Mae, Eve e Rhonda aveva fatto le loro sessioni centrandole sul soggetto ragazzi;
Kate e Georgia invece no. Nessuno dei ragazzi ha trattato il tema delle ragazze. Di base il
tema aveva le seguenti domande e risposte: (a) Quali sono i temi riguardo allo scegliere,
avere, lasciare un ragazzo? e (b) Quello che vuole il tuo ragazzo è più importante di quello
che vuoi tu?
Scegliere, Avere, Lasciare un ragazzo
In una competizione con un’amica per un ragazzo, Rhonda comprende che “devi
andare con i tuoi amici, non puoi buttarli via per un ragazzo.” Ciò nonostante, Rhonda
sapeva che doveva darsi del tempo per riprendersi dalla sua delusione. Questa
comprensione è arrivata alla fine della sessione in cui si lamentava degli amici e dei
conflitti con loro.
Eve era seduta con una palla di fasce di gomma colorate, che rappresentava
confusione e frustrazione, che lei aveva sentito versi il suo ragazzo. Poiché si sentiva
scomoda con quella palla, si è seduta su una fascia viola preso da quel groviglio, che
rappresentava il suo desiderio di liberarsi dal suo ragazzo. Si sentiva confusa sul cosa fare.
Alla fine dice: “[Questa sensazione] in realtà non vuole che io lo affronti adesso.” Come
Rhonda nella sue gestione del conflitto con i suoi amici, Eve trova che sia preferibile fare
un passo indietro, per il momento.
Nella sessione successiva, dove Eve sentiva una sensazione travolgente di calore e
formicolio, mentre pensava a quanto le piacesse un certo ragazzo, comincia a diventare
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consapevole di una pesantezza dentro di sé. Sebbene la prima immagine di questo ragazzo
le mostrasse il via libera, attraverso la sensazione di pesantezza comprende che lui era
fuori della sua portata, per gli amici che lui aveva. Sedendosi accanto alla sua sensazione
di pesantezza, questa si alleggeriva finché se ne è andata via. In contrasto, in una delle sue
ultime sessioni, Eve si trovò a guardare un ragazzi che le faceva venie i brividi (su una
sedia dentro una noce di cocco spaccata in due che ascoltava Destiny’s Child). Lei era
consapevole di volere qualcosa di più da lui. Alla fine, decide di andare da lui e di cantare
e ballare. “C’è un modo per averlo. Sì, se non faccio niente, mi perdo un’occasione. Se
avessi fatto qualcosa, cosa sarebbe potuto accadere?”
Le sessioni 6 e 7 di Mae sembravano simili. All’inizio della Sessione 6, si
trovò esausta e depressa. La scena si muove verso l’immagine di tre ragazzi: il primo era
famoso e fuori portata, il secondo era uno che aveva incontrato, e il terzo era uno che le
piaceva molto. Vedendo ognuna di queste immagini, emersero emozioni differenti.
Emozionata, dice: “Un bagliore di colori caldi, dorati. Li posso sentire dappertutto. Mi fa
sentire bene e felice. Tutto luccica, in tanti colori. Formano una spirale, che va sù dallo
stomaco fino al petto. E’ una sensazione di nessuna speranza.” Quando arriva l’ultima
immagine, Mae dice: “Ora capisco perché sono arrivati in ordine.” Comincia la Sessione 7
sapendo che voleva lasciare Tom per Tyler, ma alla fine della sessione scegliere di
chiudere il capitolo con Tyler in favore di Tom. Tyler era uno sconosciuto, doveva
scoprire se lui avesse voluto essere il suo ragazzo senza che Tom lo sapesse. Lo stato di
Tom come suo ragazzo era certo, aveva scelto di tenerlo.
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Aver cura de sé o del ragazzo
Mae inizia una delle sue prime sessioni osservando il suo cantante rapper preferito,
Eminem, e come le piaceva ascoltarlo. Voleva andare ad un suo concerto, ma il suo
ragazzo era geloso e non voleva. A quel punto, una moneta lanciata in aria per fare testa o
croce cade con il lato testa. “Un senso di vittoria, fortuna, una buona stella sulla mia
strada. Non so, E’ come quando ti capita qualcosa di buono.” Sceglie e viene attirata a
continuare a stare su Eminem in questa sessione, al posto delle obiezioni del suo ragazzo.
Rhonda doveva incontrarsi con Travis. Riflettendo, capì che invece voleva invitare
Anthony, era più affidabile. Travis poteva andarsene via con Scott e lasciarla da sola.
Sentiva qualcosa dentro, era la sua rabbia verso Scott: “Mi farebbe piacere se Anthony
fosse con me.” Non la lascerebbe.
FAMIGLIA
Il tema della famiglia emerge su 4 dei 10 partecipanti. Il conflitto in famiglia o le
responsabilità in famiglie erano i contesti delle quattro sessioni di Oren, 3 sessioni di Mae,
2 sessioni di Clint, e 1 di Kate.
Conflitti in famiglia
Otto sessioni sono sulla gestione dei conflitti in famiglia. Mae tratta questo tema
per tre sessioni consecutive. La terza sessione era una reazione alla seconda. Clint ha due
sessioni collegate a questo argomento, con la seconda in reazione alla prima. Oren ha due
sessioni apparentemente non collegate, e Kate ne ha una.
Oren sembra riferirsi ai genitori quando dice:
Sono molto stanco. I miei occhi vorrebbero chiudersi e dormire. Vedo questi pensieri o memorie di qualcuno che mi sgrida. Non posso descriverlo, ma lo sento alla base della gola. Ora non sento niente, come un buco allo stomaco e al petto. Proprio niente.
103
C’era una parte forte che non era pronta e non gli avrebbe permesso di esplorare le
sensazioni generate dai quei rimproveri.
La sessione di Oren, in cui esprime la sua delusione perché sua madre non voleva
che facesse di quella squadra di hockey, viene trattata nel tema sport. Questa sessione era
una diretta riflessione di come pensa e sente quando si muove nei temi di questo
argomento. Si conclude con una sensazione fisica di aver fatto la scelta giusta. Un aspetto
interessante di questa sessione è che era l’ultima, era ovviamente un tema importante,
perché è arrivato dritto lì, anche se gli era stato richiesto di lasciar sedimentare le
sensazioni corporee di tutto il percorso di Focusing. Ha fatto solo una breve affermazione
in risposta a quest’ultimo argomento.
Mi sono fatta l’idea che nella seguente sessione Mae stesse parlando dei genitori,
perché viveva in una famiglia con un solo genitore e senza fratelli. “Quella è l’unica che
mi tiene lontana.”, dopo aver riflettuto sulla differenze tra le due e su come tali differenze
influenzassero la sua vita. Mae comprende che il conflitto era
.. una combinazione tra il fare cose che voglio fare e saper fare a meno di lei.
E ora vedo un’immagine di quella persona in un pozzanghera. Fango sul fondo, o una pozza che si estende sul fondo, come se galleggiasse al centro della pozza perché se ne devono andare. No, non è che se ne devono andare, sono io a dovermene andare. Vogliono trattenermi, per stare lì per sempre. O per restare nella mia vita per dirmi cosa è giusto per me.
Ora, se mi cerco di oppormi, mi sento in colpa. Se non dico di sì, allora sono cattiva per fare loro questo. Cercando di farmi sentire cattiva per quello che gli dico, questo mi fa sentire troppo controllata.
Nella sessione successiva, Mae pensa a tutto quello che avrebbe dovuto lasciare, se avesse
lasciata il suo genitore. Alla fine capisce che sarebbe stato estremamene duro, forse
impossibile farlo. Era diventata meno sicura su quanto volesse fare. “Voglio starci [nella
vita attuale], ma non dovrei.” Ha persino trovato una parte che era in empatia con le
104
difficoltà del suo genitore, date le circostanze. Infine, tra i tanti personaggi nel suo film,
Mae ha selezionato due persone in grado di presentare al suo genitore il suo dal suo punto
di vista. Erano gli unici a comprenderla e potevano rappresentarla senza immettere nella
discussione le loro opinioni. “Mi vedo accoccolata in una coperta .. Potrei andare da queste
persone, e potrei aver fiducia di loro.” Alla fine Mae dice: “In fondo, mi sta incoraggiando
ad agire in questa situazione e a non farmi trascinare da questa come negli ultimi mesi.”
Mae inizia la successiva sessione con un senso di felicità, sollievo e convinzione
che tutto volgerà al meglio:
Ora tutto è okay. Prima no, lo sapevo e non mi piaceva. Ma ora io sono cambiata, ed è come quando sei giù e non cambia, devi fare qualcosa.
Basta essere me stessa. Perseguire quello che voglio e pensare per me stessa .. Mi vedo dare un calcio a tutta questa roba in un grande buco e chiuderlo bene. Così non devi più preoccupartene, puoi pensare solo che è tutto finito. Poi andare avanti nella tua vita. Osservo che tutta quella roba lì fa rumore, è come una palla che se ne vola via. E io mi sento meglio.
Clint non menziona il soggetto di una delle sue sessioni, ma, da alcuni commenti fatti dopo
la sessione, presumo fosse riferito ad un membro della sua famiglia. Anche se non sembra
chiaro se il tema si riferisse ad un conflitto, durante la sessione, come prima con Mae,
Clint conclude che la soluzione migliore per il problema che sta esplorando sia di parlare
con qualcuno più saggio che possa avere più influenza. La sua sessione successiva era più
corta, dove si congratulava con se stesso per aver proseguito questo percorso.
Durante l’estate Kate ha fatto Focusing, a causa delle liti in famiglia, lei, sua madre
e suo fratello volevano lasciare la casa in cui erano cresciuti. Ha usato una sessione per
scoprire molte delle sensazioni che stava sperimentando sul fatto di lasciare quella casa.
Sensazioni che andavano dalla paura alla disperazione all’idea di questo trasloco, alla
tristezza quando capisce di lasciare i suoi vicini e i suoi amici. Ha scoperto una parte
105
emozionata, perché avrebbe avuto una camera per sé e anche felice e leggera di lasciarsi le
liti alle spalle. A differenza di Oren, non ha parlato del conflitto in sé, ma solo delle sue
conseguenze. Come Mae e Oren, Kate ha scoperto che il suo corpo voleva che lei stesse
bene e trovasse una soluzione: “[Il mio corpo] vuole che io sappia .. che vuole che io dica
a mia madre come mi sento.”
Responsabilità familiare
Oren ha focalizzato due volte le sensazioni corporee che lo portavano a ricordare le
responsabilità che aveva dimenticato. Nella sua sesta sessione, proprio prima della partita
di hockey, dice: “Sento ansia, come se avessi dovuto fare qualcosa, ma non so cosa.” Alla
fine, ricorda che doveva fare la lavatrice e poi dopo poteva ritornare a giocare. “Il mio
stomaco non vuole che io mi dimentichi cosa devo fare.” La sessione successiva di Oren
viene riportata nella sezione Analisi delle Sessioni Individuali. Si riferisce alle
responsabilità familiari.
ASPIRAZIONI FUTURE
Le aspirazioni elencate sotto questo titolo sono temi specifici dei partecipanti di
Focusing. Dal Focusing si sono sviluppati obiettivi e soluzioni orientate al futuro che non
sono state inclusi. Eve, Kate e Mae (due volte) hanno focalizzato questi contesti.
Eve ha avuto una sessione che potrebbe essere definita come obiettivo del suo
futuro professionale. Al mare osserva un condominio con tante targhe professionali sulla
porta, come se la chiamassero a scegliere. “C’è avvocato e cantante, due lavori diversi,
come insegnante e cose del genere.” Eva esplora la difficoltà di scegliere una professione,
quando ci sono così tante persone che danno consigli non richiesti.
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Mae si trova a guardare un auditorium vuoto sparso di cose lasciate dalle
partecipanti di un concorso di bellezza. Capisce che è tempo di lasciare quell’aspetto di
vita triste e depresso, osserva il suo favorito Eminem e capisce che il suo futuro sarà sul
palcoscenico come performer. Durante la sua seconda sessione sulle sue preoccupazioni
professionali, Mae parla delle sue aspettative. Le piacerebbero gli aspetti secondari di
questo lavoro fatto di divertimento e paillettes. Ma avrebbe sperimentato la solitudine e la
fatica, come componenti inevitabili.
Kate è l’unica partecipante a parlare dei suoi progetti per il suo futuro
professionale in termini di obiettivi formativi:
Penso alla scuola. Sono contenta di andare in una nuova scuola e conoscere nuove persone .. ma sono nervosa per lo studio e per stare in un posto nuovo.
Il mio corpo dice di divertirmi e rilassarmi, e di tenere a mente i miei obiettivi e darmi da fare. Sentire quello che è come divertirsi e rilassarsi e uscire con gli amici, ma fare sempre i compiti. Quella cosa nello stomaco se ne è andata, non sento più niente. So con certezza di volere andare al college così posso avere una buona carriera e studiare per questo.
DIVERTIMENTO
Il divertimento è il contesto di Focusing usato nelle sessioni da 4 partecipanti su
10. Sebbene non fosse il contesto prevalente nelle loro sessioni, ad eccezione di Adam, è
stato comunque un tema importante per loro quattro.
Il Focusing di Clint e Kate è iniziato in primavera, come per altri partecipanti, ma
loro due hanno espresso un forte interesse e bisogno per l’arrivo dell’estate.
Apparentemente, entrambi sentivano la pressione della scuola e le loro conseguenti
limitazioni. Clint dice: “Meno persone devi ascoltare, meno limitazioni hai. Ci si divertirà
molto.” In particolare, lui era molto stanco di fare i compiti. Uno dei suoi timori, come
descritto a proposito degli Amici, era di perdere gli amici. Nella sua sessione successiva,
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malgrado la sua ansia, Clint era pieno di felicità per aver finito i compiti: “Sì .. voglio
essere felice a lungo.” Dopo che Clint si è seduto un po’ vicino alla sua felicità, anche la
sua ansia era andata via. Kate dice:
E’ tutto bello e felice, perché è arrivata l’estate. La scuola è finita, relax, nuoto e divertimento. Mi mancheranno tutti, ma sono felice di andarmene dai compiti e dagli insegnanti. Sono stanca di studiare tanto. Sono pronta per l’estate.
Eve e Adam hanno avuto entrambi sessioni incoraggiati per divertirsi. Una delle
sessioni di Eve consisteva interamente sulla sua affermazione “Sono felice e contenta che
è stato l’ultimo venerdì. Ho detto … E’ stato bello ragazze! .. e poi me ne sono andata via.
Voglio divertirmi.” Due delle sue sessioni sono allegorie di ragazzi in scenari bizzarri che
si divertono.
Adam si dà un incoraggiamento per divertirsi alla sua prima sessione (vedi Analisi
delle Session Individuali), quando il suo corpo esprime il desiderio di stra-divertirsi. Otto
delle sessioni di Adam sono incentrate quasi interamente o parzialmente sulle sue scelte
delle attività e del divertimento che potrebbero portargli. In questa prima sessione, Adam
scopre che il suo corpo preferisce che si diverta con i giochi da tavolo. E ancora nella
sessione successiva, il suo corpo gli consiglia di fare attività all’aperto, perché è stato in
casa per tutta la settimana:
Ho chiesto [al mio corpo] se la mia vita è noiosa e se avessi bisogno di divertirmi. C'è come una bolla nello stomaco che si muove un po’ ed è un po’ monotona. Allora, ho chiesto se è una bolla noiosa riempita d’aria, che colpisce le pareti dello stomaco come un colpo rumoroso .. conferma la mia descrizione, non una ma due volte. Sull’altro lato, si sta rimpicciolendo .. Sì .. Sento che è un sì.
Un po’ oltre in questa sessione, il corpo di Adam indica chiaramente che vuole che lui per
divertirsi faccia una bella passeggiata. “Gli ho chiesto se devo fare un giro in bicicletta,
perché in genere non esco solo per questo, e [la bolla] è scomparsa .. [Il corpo] è rilassato.
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La bolla continua a rimpicciolirsi quando Adam esplora l’idea di divertirsi con una
passeggiata. Se ne è andata via completamente, quando ha interpretato il significato del
suo corpo “Non prenderti solo un po’di divertimento, divertiti molto.”
Nella sua quarta sessione, Adam riceve di nuovo il messaggio che dovrebbe uscire,
in questo caso, per andare in piscina a nuotare. Non è ancora attivo come il suo essere
interiore vorrebbe che lui fosse. Infine, durante la settima sessione, dice: “Gli ho chiesto se
vuole che io sappia che posso avere una vita emozionante, ma che sarebbe meglio se ne
avessi una più quieta e tranquilla.” Adam esplora la fattibilità di possibili attività nelle altre
due sessioni. Una volta ha trascorso il tempo di Focusing per scegliere un team sportivo in
cui gli piacerebbe partecipare. Dopo aver realizzato che la scelta suggerita fosse il football,
ha detto: “Gli ho chiesto se vuole che io mi diverta di più ora, e il mio corpo si rilassa.” In
una successiva sessione, Adam riceve un nuovo sì all’idea di diventare attore in un teatro
locale. Ha cominciato questa sessione con una macchia blu sul petto e trova che abbia a
che fare con il suo costume blu caldo da indossare. Dopo aver confermato tutto questo, il
calore è scomparso. Il suo corpo gli ha fatto sapere che recitare sarebbe “un bel tipo di
calore.”
SPORT
Ogni ragazzo, eccetto Clint, ha trattato almeno un volta il tema dello sport, a volte
come argomento secondario indiretto. Tra le ragazze, solo Kate ha menzionato lo sport,
facendo riferimento al suo desiderio di nuotare durante l’estate.
Adam, Pete e Oren hanno focalizzato una volta sulla sicurezza e le ferite nello
sport. La loro enfasi su questo sotto argomento è diversa. Adam parla della scelta dei
pattini da dito in miniatura (finger skate) per imparare ad andare poi sullo skateboard. Alla
109
fine si è ricordato a quale sport ha partecipato di recente, che gli ha procurato dolore al
petto, era il tennis.
Oren si è riferito allo sport come parte di un contrasto con sua madre in merito alla
sicurezza rispetto a quale squadra di hockey scegliere. Era in disaccordo con lei
sull’importanza della sicurezza nel giocare in una certa squadra. Non era d’accordo con lei
rispetto all’importanza della sicurezza, credendo che fosse il meno rispetto ai vantaggi.
Per Oren, il beneficio di giocare in quella precisa squadra di hockey era
un’opportunità per le sue capacità da difensore e attaccante. Sarebbe accaduto se
necessario, poiché il gioco duro non veniva richiamato dagli arbitri. Altre volte, Oren
esprimeva il rimorso, poiché il suo corpo gli faceva vedere una parte di sé delusa per la sua
performance sullo skateboard. Adam decide di usare i pattini da dita in miniatura (finger
skate) per aumentare le sue capacità sullo skateboard. Ike si sente rassicurato del livello
delle sue qualità di giocatore di basket.
Ike e Oren hanno focalizzato su aspetti di correttezza di gioco. Ike ha fatto fallo
durante una partita sopra menzionata. Uno degli altri giocatori lo ha accusato di far perdere
punti alla squadra. In molta parte di questa sessione ha esplorato le sue sensazioni
provocate in risposta all’ipocrisia di questa accusa. Su tale offesa, Ike ha riflettuto sul fatto
che c’erano molte infrazioni durante il gioco con non sono state colte né richiamate. Anche
Oren si sente trattato scorrettamente dopo che la sua squadra è arrivata prima. Gli
allenatori della scuola non hanno scelto nessuno dei suoi compagni di squadra per il
grande team finale.
CORPO FISICO
Il corpo fisico è stato il tema per 5 partecipanti. Quattro sessioni di Pete ed una
sessione di Adam, Clint e Oren, e Rhonda ha girato intorno all’argomento.
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Stanchezza
Una serie di sessioni per molti adolescenti inizia con le sensazioni di stanchezza e
pesantezza. Questo è il modo in cui il loro corpo introduce certe situazioni che presto
sviluppano altri argomenti. Solo due sessioni sono realmente sulla stanchezza fisica.
Clint dice: “C’è stanchezza ovunque. Sembra che voglia farmi sapere che sono sfinito. Ora
c’è buio ed un senso di silenzio rilassante, che mi fa stare bene.” La prima parte di una
sessione di Pete era sulla stanchezza e sul conseguente dolore alla testa e agli occhi: “MI
giro e rigiro tutta la notta, è frustrante. Sono così stanco, ma non riesco a dormire.”
Sicurezza Personale e Cura di sé
Rhonda e Adam hanno fatto entrambi una sessione sulla sicurezza personale e cura
di sé. La seconda parte della sessione di Pete sovramenzionate si riferisce chiaramente ad
una paura costante di fallire e di essere ferito senza mai toccare il fondo. Altre volte Pete
mostra la sua preoccupazione sul suo benessere personale, quando comprende che il suo
corpo è limitato perché non fa abbastanza attenzione al suo alluce. Durante la sua sessione,
Pete dice: “Osservo che dall’ultima sessione non mi fa più male l’alluce, anche se l’ho
urtato.”
Il corpo di Adam gli dice di scegliere i pattini da dita (fingere skate) per imparare
in sicurezza certe manovre dello skateboard. Lo stomaco di Rhonda le fa sapere che ha
fame, le sue sensazioni a riguardo, e cosa vuole che lei faccia.
Consapevolezza del Dolore
Oren e Pete hanno focalizzato entrambi sul dolore fisico. Una volta, dopo che Oren
ha descritto il dolore alle mani e dopo essersi ricordato della probabile causa, dice: “Credo
che [le mani] vogliano che io sappia che si sono fatte male.” In un’altra occasione ha
terminato la sessione con la diminuzione del dolore. Una di queste volte, ha parlato di
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vertigine: “Il mio petto gira a spirale, non è molto veloce. Mi fa girare la testa come un
ventilatore, e vi fa venire le vertigini. Sembra si sia fermato.” Un’altra volta, Oren parla di
una possibile causa del suo raffreddore:
Osservo un dolore in gola quando ingoio. Mi ricorda una gola infiammata. Come quando ingoio, e qualcosa mi raschia. Aria e acqua la rendono infiammata. E’ dura e tenera, mi fa male. [Dopo una lunga pausa] Ora non sento niente. Sembra tutto normale.
Oltre alla sessione menzionata prima in cui parla del dolore all’alluce, Pete si
focalizza un po’ sul dolore al petto: “Ho difficoltà a respirare con il petto, perché sento un
dolore acuto alle costole .. Mi sento irritato, perché non capisco cosa succede. Se sapessi
cosa succede, allora saprei cosa fare.” Dopo aver detto “Il dolore al petto è come un déjà
vu”, Pete cerca di ipotizzare cosa potrebbe averlo procurato:
Ricordo. Giocavamo a tennis. Ho colpito la pallina e mi si sono bloccati pollice e polso, e poi sono scivolato colpendo il petto. Bene! Sono contento di ricordare. Per questo sento dolore ogni volta che peso sul corpo. Mi sento meglio. Non c’è nulla che io possa fare, ma mi sento meglio a sapere cos’è.
Pete comincia la sessione credendo di poter trovare un modo di far passare il dolore, se
solo sapesse da dove viene. Conclude dicendo che già verificare la causa sarebbe
sufficiente per fargli alleviare il dolore.
STATO MENTALE POSITIVO
Molte sessioni dei partecipanti sono focalizzate su situazioni che potrebbero essere
classificate come condizioni problematiche, almeno ad inizio sessione. Di solito, verso la
fine della sessione, trovano un senso di sollievo pace e rilassamento. Tuttavia,
occasionalmente, una sessione è lunga abbastanza da fare sapere al partecipante che le
cose stavano andando bene o da fargli provare un senso di benessere come accaduto per 3
partecipanti. Per esempio, nella seconda sessione Clint afferma brevemente che poteva
rilassarsi e godere i risultati di una sessione precedente, di cui aveva seguito i consigli
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emersi. Per due volte ha iniziato la sessione sentendosi rilassato e felice, poi ha osservato
sensazioni più negative, e infine ha scelto di tornare alle sensazioni positive. Come Clint,
anche Pete ha sperimentato una breve sessione in cui si è sentito bene, sereno e tranquillo.
La sua vita è “Okay”. Un’altra volta, Pete ha iniziato una sessione dicendo di non sapere
come descrivere la sensazione e poi è andato nello stato di Focusing: “Si trova ovunque.
Mi fa sentire bene. E’ gioia sollievo felicità .. perfezione. Come se niente fosse sbagliato,
tutto è perfetto. Non c’è niente altro. Mi sento alla grande.” Si è preso del tempo durane la
sessione per stare nel momento perfetto. Fin dopo la sessione, era incoraggiato a gioire a
lungo di quel momento.
Anche Rhonda si sente rilassata: “Sono come in una bolla di sapone, perché le
pareti si muovono. Sono con me stessa, è una bella sensazione per me, Non mi devo
preoccupare né affrontare niente altro.” Ha trascorso l’intera sessione fluttuando in questa
bolla.
Sebbene lo stato di perfezione di Pete dentro il suo corpo potrebbe essere
considerato trascendente, solo Adam ha generato un posto dentro di sé che sembra
appartenere senza dubbio ad una dimensione interna trascendente. Quando descrive il suo
corpo rilassato senza alcun disturbo, dopo essere arrivato alle conclusioni relative ad un
problema, si mette a riflettere. Durante le sessioni è raro che gli adolescenti si siedano
ulteriormente con se stessi quando il tema iniziale si è concluso. Adam chiede: “Cosa
faccio ora?” Pensando che avesse finito, io rispondo “Quello che vuoi.” Ci volle un po’ di
tempo prima di capire cosa stava accadendo. Dopo un po’ di tempo, Adam parla di un
punto nello stomaco in cui c’era un bosco pieno di uccellini che cinguettavano, un posto
dove poteva andare ogni volta che voleva.
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FOCUSING
Seguono sessioni o ampi segmenti che sembrano essere completamente coinvolti
con qualcosa di interiore che guida, incoraggia, convalida o desidera l’intimità con se
stessi durante il Focusing. Ci sono varie occasioni in cui una sessione termina con il
partecipante che osserva che qualcosa voleva semplicemente essere vista. Si include
inoltre la 10° sessione in cui i partecipanti rispondo alla domanda “Cosa vuole esprimere il
mio corpo con il Focusing?”.
Durante la nona sessione, Eve si è focalizzata su qualcosa di indescrivibile. Parla di
“Una sensazione pesante, ma non è una sensazione chiara. Non è possibile descriverla a
parole, perché c’è e non c’è. Sembra che non ci sia niente, ma si sente che c’è.” E’
possibile che sia un Felt Sense, perché è molto vicina alla descrizione data all’Appendice
A come definito da Gendlin (1996).
Durante le prime sessioni di Focusing, Ike e Pete hanno avuto esperienze simili a
Eve. Pete dice:
Osservo ovunque una forte irritazione. Non riesco a dire cosa sia. Non sapere fa sentire l’irritazione meno forte. Entrambe le sensazioni sono lì, e sono attirato su quello che non conosco. E’ una tranquillità confortevole. Non so dov’è, e ora è ai margini. Ora se n’è andata via. Se n’è andata in un modo strano, ma familiare allo stesso tempo, come un déjà vu.
Ike dice:
Ora la sento molto vaga, una sensazione vaga. Non riesco a descriverla, come quando mi sento solo. Sembra una sensazione simile, ma più triste, quasi il 99% più triste di una sensazione già estrema. A mala pena posso dire cos’è.
E’ qui nella parte bassa del torace, a metà stomaco. E’ come vedere dentro di me una cosa bianca che non so descrivere, ne sento solo la presenza. Non è spiacevole, ma piacevole.
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Il contesto principale di Ike nelle prime sessioni è stato il Focusing stesso. Ike
aveva spesso difficoltà ad accettare una relazione intima con il sé interiore ed emozionale.
In quei momenti in cui Ike aveva difficoltà con il Focusing, a volte sentiva qualcosa
all’interno che sembrava incoraggiarlo, offrendogli una piacevole esperienza.
Un esempio nella sua Sessione 4, citata nella sezione Analisi delle Sessioni
Individuali, in cui immediatamente dopo aver affermato che qualcosa si muoveva come un
topolino impaurito, ha avuto una sensazione di felicità come quando ha fatto un bel
discorso a scuola. Nelle ultime sessioni ha cominciato ad apprezzare il Focusing: “Mi
sembra di andare bene, perché riesco a dire cosa sente il mio corpo quando prova
qualcosa.”
Ike comprende che una sensazione piacevole potrebbe anche significare che il suo
corpo è in risonanza con una risposta positiva o con un mio rispecchiamento: “Non è
proprio un sì, non è che non ci sia risposta, E’ che è solo una sensazione piacevole.
Immagino che sia un sì, e se non va bene, penso sia una sensazione sul no.” Come
mostrato nella Tabella 2 sotto Risonanza con la Verità, ogni partecipante sembra scoprire
la risonanza con la verità all’interno del proprio corpo. La tabella inoltre indica i tipi di
risonanza e i partecipanti che l’hanno sperimentata.
A volte, molti partecipanti hanno avuto il messaggio che volevano sentirsi dire. La
Tabella 4 indica per ogni partecipante il numero di volte in cui lo hanno ricevuto come
messaggio implicito dall’interno. Si presuppone una volontà di focalizzare, perché in
genere i partecipanti scoprivano facilmente le parti del corpo che erano subito accessibili
alle informazioni corporee.
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Alcuni partecipanti erano totalmente o parzialmente riluttanti o rifiutavano di
focalizzare, o di focalizzare senza un tema specifico. Questo accade in quattro sessioni,
una per Adam Eve Mae e Rhonda. La sessione finale sul Focusing di Adam, era l’unica in
cui si esprimeva chiaramente l’incapacità di trovare qualcosa su cui focalizzare. La quarta
sessione di Eve e Mae esprimeva la loro rabbia verso di me per aver perso le staffe durante
la loro terza sessione “Non c’è niente. E’ noioso. Osservo una parte che oggi non vuole
farlo. Nel mio stomaco .. non vuole parlare oggi. Lo stomaco mi dice ciao.”
Tabella 4
Messaggio del Corpo: Qualcosa vuole/non vuole Compagnia e Attenzione
Partecipanti Numero di Volte
Adam 4
Clinta 3
Evea 2
Georgia 1
Ike 0
Kate 1
Maea 2
Oren 1
Pete 2
Rhonda 1
Note. Il novanta per cento dei partecipanti riceve esplicitamente il messaggio che qualcosa vuole compagnia in certi momenti della sessione. Solo Ike non riceve questo messaggio.aUna volta ciascuno, Eve e Mae ricevono il messaggio che qualcosa vuole attenzione durante la 10° sessione sul Focusing. Nella 10° sessione, Clint riceve un messaggio da una fonte interna che l’essere ascoltata era il beneficio del Focusing.
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Nel loro rifiuto di focalizzare, hanno fatto un bel lavoro di Focusing. Durante una sessione
sulla sua preoccupazione di liti con gli amici, Rhonda incontra una parte che “non vuole
andare lì.”
La 10° sessione di ciascun partecipante, eccetto Georgia che ha interrotto il
Focusing dopo le prime cinque, verte sulla domanda “Cosa vuole esprimere il mio corpo sul
Focusing?” Tre registrazioni sono in bianco o perdute. Non so come Ike Kate o Rhonda
abbiano focalizzato sulla domanda finale. Penso, come per la sessione di Oren, che siano
andate dritte ad altri temi. A differenza di Oren, non credo che gli altri siano ritornati alla
domanda finale al termine dell’ultima sessione. Durane questa 10 sessione, Adam per la
prima volta non sente niente. Oren, Clint e Pete hanno dato una risposta breve e diretta alla
domanda “Cosa vuole esprimere il mio corpo sul Focusing?” Dopo aver focalizzato sul
contrasto con sua madre, Oren dice: “[Il mio corpo esprime] che si sente bene che io abbia
appreso come fare e come accettare cosa mi dice il mio corpo, perché ora posso farlo ogni
volta che ne ho bisogno per vedere come sta andando. Ecco cos’è.” Prima di focalizzare su
qualcosa che sembra importante per lui, Clint dice: “Tutto mi sta dicendo che il corpo è
felice del Focusing. Inoltre il Focusing lo rinnova, perché si sente bene ad essere ascoltato.”
Pete colloca la sua consapevolezza all’interno per un bel po’ e poi dice:
Il Focusing mi ha veramente aiutato. Sento una bella sensazione ovunque nel corpo. Il Focusing ha portato la mia attenzione su cose che neppure sapevo fossero lì, come le sensazioni fisiche. Ho saputo cogliere i messaggi che mi sono stati utili per prendere delle decisioni.
Poi, ad occhi aperti, Pete dice: “Ora ho una strana sensazione, che cerca di ricordare chi
sono io.” Sembra essere profondamente dentro di sé, mentre sperimenta quella bella
sensazione ovunque.
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La 10° sessione di Eve e Mae si basa sulla fantasia. Eve ha una sensazione pesante allo
stomaco:
E’ come una grande pietra grigia in un campo. Sta sopra un uccello; l’uccello è sotto la pietra. Non c’è motivo che siano lì né importa come sapere come ci sono arrivate .. e si sposta attorno. Solo l’uccello è lì, e la pietra è sull’uccello.
L’uccello non vuole essere sotto la pietra perché è troppo pesante. La pietra è veramente grande, ecco perché è pesante. L’uccello vuole essere sopra la pietra e vuole volare con i suoi amici, ma la pietra non glie lo lascia fare.
L’uccello non gli presta attenzione, e la pietra diventa più grande. L’uccello è arrabbiato, perché la pietra non lo vuole lasciare lì solo. La pietra dice che l’uccello dovrebbe dargli più attenzione, anche se non sa cosa vuole.
Eve conclude: “Penso che entrambi vogliano attenzione.” Sembra inoltre probabile che
l’uccello fosse in conflitto sul valore del Focusing verso il desiderio di andarsene via dai
suoi amici.
La fantasia di Mae inizia con l’incontrare un’amica su una nuvola (entrambe sono
adulte in questa immagine e guardano qualcosa simile ad un silo pieno di bambini “Che
fanno cose strane, come giocare con il pongo, come in un film.” Lei descrive l’ambiente:
E’ molto carino, con molta luce, senso di libertà e calore allo stesso tempo. Le nuvole si muovono, si dondolano lentamente come una culla. Vedo le nostre labbra che si muovono e le nostre teste che annuiscono, come se stessimo parlando tra di noi. E’ come un film a rallentatore. Ci scambiamo informazioni. Annuiamo e ci guardiamo come quando si ascolta qualcuno interessati a quello che dice.
Ora ridiamo insieme. Quello che stiamo guardando è distante. Osserviamo insieme le cose e analizziamo quello che vediamo, parlandoci sù. Ridiamo delle cose buffe che stanno facendo i bambini e di quanto disturbano.
All’improvviso, è come se qualcuno premesse un pulsane da lontano. L’immagine scoppia davanti a me, e si avvicina lo schermo. Poi si capovolge e lo schermo diventa scuro, e finisce il film. E’ una sensazione triste pensare che sia finito, ma non è un addio, piuttosto una pausa. Non se ne è andato, non è un saluto, c’è la rassicurazione che ritorni. E’ qualcosa che è diventato sempre più piccolo ed è svanito via molto lontano.
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Sembra che Eve abbia avuto comprensione, forse non conscia, e apprezzamento
importante del Focusing. La sua fantasia sembra averla incoraggiata a ricordare che il
Focusing non è finito ma è ancora disponibile da adulti.
La Tabella 5 è una sintesi dei risultati riguardanti le caratteristiche e le Attitudini di
Focusing così come sono state sperimentate ed espresse dai partecipanti, nei meri momenti
del loro percorso di Focusing. Elenca la percentuale dei partecipanti che hanno usato
quelle specifiche parole, come attitudini o caratteristiche, in modo esatto o approssimativo.
Tabella 5
Caratteristiche e Attitudini di Focusing Espresse dai Partecipanti
Caratteristiche e Attitudinia # Partecipanti
Presenza di qualcosa di indescrivibile 3
Riconoscere una sensazione corporea della verità 10
Stabilire facilmente una relazione interiore con il sé 9
Qualcosa che vuole compagnia o attenzione 9
Incapace, riluttante, rifiuto di focalizzarea 5
Valutazioni positive sull’esperienza di Focusing 3
Valutazioni astratte dell’esperienza di Focusing 2
Manca la 10° sessione di valutazione dell’esperienza di Focusing
5
aNessun partecipante ha mostrato questa attitudine verso il Focusing per tutta la durata
della sessione o per tutta la durata del percorso.
Come analizzato e valutato, i contesti principali del Focusing degli adolescenti riguardano
amici, famiglia, aspirazioni future, sport, condizioni fisiche, stati mentali positivi, e il
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Focusing stesso. I temi sono emersi dall’interno di questi contesti e durante l’analisi
continua. Questi temi possono essere sintetizzati nella sezione seguente.
ANALISI DEI CONTENUTI TEMATICI
Poiché un obiettivo principale di questa ricerca è scoprire il valore del Focusing
negli adolescenti tra i 13 ed i 15 anni, le categorie sotto le quali sono stati collocati i dati
tematici sono quelle che ho ritenute vantaggiose e attinenti alle età dei partecipanti e del
loro processo di sviluppo. Queste categorie tematiche sono di solito abbastanza ovvie,
anche se non specificamente affermate come temi dagli stessi partecipanti.
CRESCITA PERSONALE
Sotto la categoria Crescita Personale ho selezionato due sottocategorie: Crescita
Personale verso l’Identità di Sé e Crescita Personale verso l’Autodeterminazione
(Autonomia). E’ evidente che l’autonomia potrebbe essere considerata intrinseca alla
identità di sé. Molti degli esempi inclusi nella identità di sé hanno caratteristiche
dell’autonomia. Tuttavia l’autonomia ha varie componenti, come si evince dalle sessioni
dei partecipanti, per cui l’ho collocata nelle rispettive sottocategorie. I temi delle
sottocategorie sono nominate usando le parole dei partecipanti, che le hanno identificate
con dei termini tra parentesi. I frammenti che esemplificano questi temi sono resi in forma
conscia senza riferimento alle sessioni.
Crescita Personale verso l’Identità di Sé
Dato il sistema di classificazione di questo capitolo, è presumibile che la maggior
parte dei frammenti non ricada in questa sottocategoria della Crescita Personale verso una
Identità di Sé. Per le ragazze, i temi di questa sottocategoria sono sia principali sia uguali
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a quelli di altre sottocategorie. Trai ragazzi, solo Adam è coinvolto anche qui. Tuttavia,
tutti i partecipanti hanno mostrato un interesse rispetto alla identità di sé.
Analizzare e classificare le cose, passare dall’una all’altra (Mae).
Riconsideriamo le priorità che hanno permeato molte sessioni di Focusing. Nei
seguenti frammenti, questo era il tema principale.
In molte sue sessioni, Mae si dibatte tra la scoperta del suo sistema di valori
personali e una certa flessibilità per poter rivalutare le priorità. Così facendo, può
continuare a prendere le decisioni di cui ha bisogno, per agire in nodo da essere se stessa:
Posso vedere me stessa, analizzare una cosa alla volta, classificarla e passare da l’una all’altra. Ma non so cosa significa l’uno o l’altra. E’ importante questo, ma non so cos’è.
Nella sessione di cui sopra, Mae esplora la sua vita e la sua relazione con il suo genitore.
Contempla quelle parti che non erano più importanti e quelle che era essenziale lasciarsi
alle spalle.
Quando Mae focalizza il suo sogno di diventare un’attrice, ascolta quelle
caratteristiche sulla professione che credeva le piacessero: glamour, recitare e cantare, gran
stile; così come quelle caratteristiche che non le piacevano: lavoro ripetitivo, fatica,
incomprensione, lasciare i propri cari. E’ arrivata a conoscere due sue parti che entrambe
richiedevano considerazione. “Come se fossero su due schermi ad angolo, ed io sto nel
mezzo, così li posso vedere entrambi.”
Durante un’altra sessione, Mae ha focalizzato ancora una volta il suo bisogno di
rivalutare le priorità per fissare nuovi obiettivi:
E’ una bellissima sensazione. Vedo molti videomusicali di Eminem con le note che danzano, è buffo.
E’ il modo in cui mi sono trovata sul palcoscenico da piccola Tutte le sedie dell’auditorium erano vuote e la persone avevano lasciato le loro cose,
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borse, soprabiti e trofei. Ma quando guardo indietro verso le sedie, sento una sensazione di addio, lo spettacolo è finito. Ma quando guardo al palcoscenico, sento come se se ne fosse andato da qualche parte. Lo spettacolo era ieri e basta.
Poi, doveva riconsiderare tutto senza considerare il passato:
Vedo un campo di fiori, sono lo stesso tipo di fiori. I fiori mi ricordano la mia infanzia. Hanno un profumo e io lo sento. Insieme ai miei amici Eve e Jack saltiamo sù e giù nel campo di fiori per divertirci. Mi ricordano bei ricordi del passato. I fiori vogliono ricordarmi di tutti quei bei ricordi. Vogliono che io li ricordi.
Dopo aver osservato un costante tappo alla gola e una forte stanchezza. Mae ha tre
immagini, ognuna in una differente parte del corpo. Una era il suo tipo ideale, che era fuori
portata. La seconda era un possibile ragazzo, e l’ultima era il suo attuale ragazzo. Mae
aveva bisogno di scoprire e poi classificare la sua preferenza per scegliere il suo ragazzo e
decidere le possibili azioni che avrebbe intrapreso. Ancora una volta, Mae pensa di
lasciare il suo attuale ragazzo per uno più desiderabile:
Avrei voluto sapere di più di Tyler alle spalle di Tom. Una cartolina che si chiude presenta immagini di Tyler di ogni posto in cui l’ho visto. Queste sue immagini mi ricordano di quanto mi piace – si intravedono le mie sensazioni per lui, ma ora si stanno chiudendo.
Mae ha finito per rifiutare la disonestà rispetto a Tom e a se stessa.
Una parte di Eve sembra volere che lei consideri anche un potenziale ragazzo: “Ho
visto un’immagine di un ragazzo che fluttua con il suo pollice alto. Mi piace tanto.” Poi
dice:
Sento ovunque calore e formicolio. E’ troppo. E’ fuori dalla mia portata. E’ pesante per i suoi amici. Quando solo lo osservo, la pesantezza si alleggerisce. La sensazione vuole solo che io mi sieda accanto.
Eve sceglie un corso di azione che le fa perseguire un ragazzo che va contro i desideri di
una parte di sé, e sente anche più leggerezza per essere stata con entrambe le parti.
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Rhonda sembra intrappolata tra i conflitti nel gruppo dei suoi amici. Si dibatte tra il
suo disgusto per le liti e desiderio di armonia, e il suo desiderio di essere leale coni suoi
amici e allo steso tempo di soddisfare i suoi bisogni personali. Rhonda riconferma la sua
convinzione della distruttività del conflitto: “Litigare non risolve niente. Lascia che le cose
peggiorino più di come sono iniziate.”
Kate trascorre una sessione ad elencare svantaggi e vantaggi del trasloco dalla sua
casa in cui ha vissuto molti anni. La sua conclusione era di aver bisogno di parlare con sua
madre, per dirle come si sentiva sul potenziale cambiamento di vita.
Una settimana, Oren era arrabbiato perché aveva discusso con sua madre sui
vantaggi contro i pericoli di partecipare ad una specifica squadra di hockey:
Una parte di me è arrabbiata, perché sente che io voglio apprendere un nuovo modo di giocare a hockey, dandomi nuove opportunità, in particolare giocando sia come difensore sia come attaccante, come guidare una macchina .. Mia madre guarda alla squadra come ad un posto dove le chiamate non vengono ascoltate e le persone si picchiano per questo. Dal suo punto di vista è scorretto e pericoloso. Ma dal mio punto di vista è solo scorretto.
Per Oren, il valore di imparare di più sul gioco in modo più professionale ha maggiore
importante della necessità implicita di essere in sicurezza. Sebbene lui riconosca la
scorrettezza, crede di potercela fare.
A differenza della sessione di Oren, il Focusing di Adam lo incoraggia a porre attenzione
al suo stato fisico:
C’è una tazza su lato del mio stomaco che vuole che io sappia qualcosa. Quando le chiedo se vuole che io impari a pattinare su una scodella [con i pattini da dita in miniatura] allora scompare. Il mio corpo si rilassa, quando le chiedo se intende i pattini da dita in miniatura. Risuona un sì, perché non è doloroso quando cadi rispetto a quanto lo sarebbe su uno skateboard reale. Quando le chiedo se io debba essere preoccupato di più per la mia sicurezza, il corpo si rilassa. Questo è quello che ha cercato di dirmi.
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Il corpo di Adam lo ha portato a proteggersi in sicurezza e a riconoscere il valore
dell’apprendimento attraverso attività più sicure.
Similmente ad Adam, Pete mostra preoccupazione per il suo benessere fisico.
Comprende che deve aver cura di sé e del suo stato fisico, che gli permette di rilassarsi
mentalmente e di conseguenza gli permette di godere le sue attività senza doversi
preoccupare di essere prudente (in questo caso, della sua cronica infezione all’alluce). Ha
imparato a responsabilizzarsi. Trova che la sensibilità verso i suoi bisogni personali è
importante, e ogni parte di sé si sente onorata: “Dice che dovrei fare di tutto per far passare
il dolore, perché il corpo non lo vuole.”
Nella sua prima sessione di Focusing, il corpo di Adam gli ha fatto sapere di volere
per lui un divertimento tranquillo rilassato. Molte delle sue sessioni successive sono
incentrate sul mantenimento dell’equilibrio tra un divertimento tranquillo in casa e un
divertimento più attivo all’aperto. In una sessione, era persino incoraggiato a non fermarsi
“a un po’ di divertimento, ma a divertirsi tanto.” Era un supporto per scoprire la sua
massima abilità a divertirsi. Durante la sesta sessione, però, Adam scopre ancora una volta
che il suo corpo preferisce uno stile di vita tranquillo: “Mi fa sapere, rilassandosi, che
posso avere uno stile di vita emozionante, ma sarebbe meglio che fosse più tranquillo.
Nessuna parte di me era in disaccordo.” Adam stava estraendo le priorità.
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Non ho bisogno di preoccuparmi, perché ho la base (Ike)
I partecipanti adolescenti di questo studio hanno una forte personalità e sono
fisicamente sani. Hanno mostrato un sano sistema morale. Sono arrivati a conoscere questa
parte di se stessi e hanno trovato dentro di sé i mezzi necessari per affrontar le loro paure.
Sebbene Eve stesse cominciando a prendere decisioni su quello che voleva, aveva
bisogno di scoprire il suo potenziale, per poi permettersi di esprimerlo. Nella sua sessione
in cui cammina nel bosco e vede Sao ballare con le scimmie rosa, dice: “Va bene che io mi
diverta.” In una sessione successiva, sembra chiaro che ha seguito la sua idea quando
afferma [che la sensazione] “E’ felice ed emozionata che sia l’ultimo venerdì, saluta ‘Ben
fatto, Ciao ragazze!’ perché io l’ho scelto. Voleva che io mi divertissi. Ora sono qui a
danzare attorno alla sedia, a cantare, e di nuovo a danzare. E’ così!” Eve è stata
incoraggiata a riconoscere il suo coraggio e ad essere più avventurosa.
Nella sezione di Analisi delle Sessioni Individuali, l’esempio della sessione di
Georgia è centrato sull’ansia e sulla speranza sperimentata quando ha contemplato di
andare al campo estivo. Si muove da un simbolo all’altro e poi ci ritorna quando si
trasforma. Dopo il Focusing su se stessa, e sulle sensazioni di giustezza delle mie
conclusioni, ho collocato la maggior parte del significato della sessione sotto questo tema
della stima di sé.
Mentre sente lo sfarfallio sull’essere lontano da casa per molto tempo, sa anche che
il campo sarà divertente. Quando Georgia si siete accanto all’idea di fare molte cose
durante il campo estivo, comincia a sentire le vertigini. Lo dimostra l’uso delle metafore di
un vortice e di trottole dal moto vorticoso che fanno apparire tali immagini come se si
muovessero. Poi arriva il cigno che tiene compagnia a lei e al vortice. Insieme vanno al
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castello e guardano fuori dalla finestra, e tutto è d’oro. Il vortice era come un albero di
natale. Il pensiero di stare via lontano da casa per così tanto tempo, ed essere così occupata
a fare tante cose al campo estivo, ha reso Georgia ansiosa. Ma durante la sessione, il
vortice si trasforma, portandola al castello dorato. Era come se fosse stata invitata ad
accettare un dono di natale di scoperta e gioia. Invece dei dubbi inziali, Georgia aveva solo
bisogno di riconoscere i suoi doni innati, di sapere che se la caverà con tutti quei compiti
nuovi ed emozionanti opportunità.
Molto del Focusing di Kate è centrato sulle sue speranze e paure come matricola
alla scuola superiore: “So che voglio andare al college così possa fare una buona carriera,
e gli studi hanno a che vedere con questo.” Durante un’altra session Kase dice: “La
sensazione che provo vuole che io mi diverta, ma se mi diverto, non posso farcela. Vuole
che io riesca a dare il meglio che posso. La palla con quei nodi se ne è andata via.” Era
incoraggiata a giudicare se stessa sulla base della conoscenza delle sue capacità e dei suoi
sforzi, piuttosto che su fonti esterne come per esempio gli studi, e di essere rassicurata
sulle sue capacità.
Come Kate, Oren stava per andare nella nuova scuola alle superiori. Era
preoccupato delle esigenze sociale nel nuovo ambiente. Oren che comprende che è
accettabile stare con le proprie emozioni, persino con la paura, dice:
Osservo qualcosa dentro di me che rimbalza come un ping-pong. Penso di aver paura del nuovo anno alle superiori. E’ come se non riuscissi a farmi dei nuovi amici, perché ho da sempre gli stessi amici sin dalle elementari. Sembra strano. Sembra che ricopra tutto lo stomaco e il petto. Penso che sia normale sentirmi strano di fronte a queste novità.
Mentre focalizza gli effetti dentro di sé delle accuse di un amico per aver perso la
partita di basket a causa di uno sbaglio fatto verso la fine del gioco, Ike comprende di
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credere scorretto lamentarsi di un fallo nel bel mezzo di molti altri errori, quando tutti i gli
altri falli non venivano considerati,
Non può essere un solo gioco a portare ad una sconfitta .. E’ falsa ipocrisia .. Quello che capisco è che non ho bisogno di preoccuparmi, perché ho le basi, e so che sono okay .. So di non essere un cattivo giocatore. Ho una sensazione che risuona un sì, una piacevole sensazione, come un massaggio.
Ike sapeva, da una sua convinzione interna, che era okay.
Quelle sono il genere di cose che portano gioia (Clint).
Una premessa base nella filosofia del Focusing è che è una pratica che porterà alla
consapevolezza di nuove intuizioni sugli eventi e sulle sensazioni. Di tanto in tanto le
intuizioni che riguardano i piaceri personali sono relativamente dirette, come nelle sessioni
qui sotto.
Durante la sua ultima sessione, dopo molte sessioni sulla lotta che stava
affrontando tra sé e gli amici con molti compromessi, Rhonda alla fine dice:
C’è una rumore sordo che pulsa. Tutto quello che posso pensare ora è che la mia amica ottiene sempre quello che vuole. Sembra gelosia, tristezza e rabbia allo stesso tempo. La mia sensazione vuole che anche io ottenga quello che voglio.
Rhonda inizia a comprendere che la considerazione di sé è importante.
Dopo un breve lamento sui progetti cancellati per incontrarsi con gli amici, Clint dice:
E’ solo un po’ di tristezza, perché domani ho fissato di fare qualcosa con loro, c’è sollievo ed emozione. Domani c’è una buona probabilità di divertirmi. Mi fa sentire bene ed è come se si stesse chiarendo tutto dentro di me.
Qualcosa in lui vuole che Clint comprenda che la vita ha entrambe delusioni e felicità.
Infatti, in un’altra breve sessione, data qui tutta intera. Clint dice: “Nella parte alta della
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pancia, osservo felicità per tante cose fatte questa settimana. Sono quelle cose che portano
gioia.”
Crescita Personale verso l’Autodeterminazione o Autonomia
Oltre a portare temi sulla identità di sé, molti esempi nella sezione di cui sopra e
nelle sessioni successive evidenziano un movimento verso l’autonomia che questi
adolescenti vanno cercando. Queste sessioni sono brevemente illustrate in questa sezione.
Le sessioni incluse sono per lo più esclusivamente centrate sulla crescita personale verso la
autodeterminazione. Questo tema è di uguale importanza per i ragazzi e per le ragazze.
Mi sto dimenticando di qualcosa, ma non riesco a ricordare cosa mi si chiede di fare
(Georgia)
Molte società considerano la crescente accettazione della responsabilità come un
segno che gli adolescenti stanno diventano adulti. Quando questi giovani hanno dato prova
a se stessi di riconoscere e impegnarsi negli obblighi personali, per quanto sia naturale o
difficile da fare, hanno l’abilità ed il diritto all’autonomia. Il corpo sembra voler loro
ricordare queste responsabilità e di aiutarli a riconciliarsi dentro di sé con la loro vita, forse
nell’interesse della crescita personale.
Oren ha fatto due sessioni in successione basate sul ricordo delle responsabilità.
Entrambe le sessioni le ha iniziate con la sensazione sullo stomaco, e hanno anche
coinvolto i doveri familiari che aveva quasi dimenticato.
Anche Georgia parla di responsabilità, sia famigliari che personali:
Ho fame. E’ secca come se fosse risucchiata, è irritabile perché non le do da mangiare. Non è tanto felice, e vuole andare a casa ora. Vuole un panino da Togo prima che io e mamma facciamo la spesa.
In un’altra sessione, Georgia dice: “Sembra che mi stia dimenticando qualcosa, ma non
riesco proprio a ricordare come [la sensazione] vuole che faccia .. Ho dimenticato di
128
mandare una lettera a mia cugina. Ora ricordo, è veramente importante. Sono contenta di
essermelo ricordata.”
So che l’ho provocato io, e non so perché (Mae).
Il loro corpo incoraggia i partecipanti a riconoscere ed accettare le responsabilità.
Una volta Mae ha detto: “All’uscita della luce, questa persona si siede lì e sembra
orribile sconvolta e triste. So di averlo causato io, e penso che non so il perché.” Questo
non sapere può essere un riflesso della sua gioventù, ma comincia a diventare consapevole
degli effetti delle sua zioni sul benessere emozionale dell’altro, che è un primo passo per
accettare la responsabilità personale per se stessi e per gli altri.
Rhonda pensa di essere alla fine di una delle sue sessioni quando dice: “Ciò
nonostante, devi andare con i tuoi amici. Non puoi lasciarli per un ragazzo.” Poi quando
aggiunge “Sfortunatamente ogni parte è d’accordo su questo” le dico che la parte che dice
‘sfortunatamente’ non è d’accordo. Lei risponde: “La parte che non è d’accordo è nei miei
occhi. Significa che potrei non riuscire a vederlo di nuovo [il ragazzo] ed è delusa. Mi sta
dicendo che tra un mese smetterò di essere triste.” La responsabilità delle conseguenze si
estende oltre se stessi, anche se l’azione fattibile consiste nel riconoscere il proprio stato
dell’essere.
Adam trova un punto nel petto che è un punto blu caldo. Il suo corpo si rilassa
quando sente che vuole che lui vada a recitare. Perciò, come conseguenza indosserà un
costume blu e caldo. Quando coglie questo messaggio, il calore svanisce. Infine dice:” Ho
chiesto al corpo se sarà un bel tipo di caldo, e il mio corpo si è rilassato come un Sì”. Il
corpo di Adam lo incoraggia a scegliere un atto, anche se voleva dire che avrebbe avuto
molto caldo dentro quel costume.
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Pete parla di quanto sia familiare il suo dolore all’alluce, e che il suo corpo è in uno
stato di frustrazione perché il suo alluce limita qualunque cosa faccia: “Qualsiasi cosa che
ero abituato a fare o che voglio fare.” Poi, Pete capisce quanto era stupido ad ignorare che
aveva bisogno di avere più cura di sé. Ha inoltre visto che così facendo ha influenzato
negativamente molti aspetti della sua vita. Riconoscere la responsabilità delle sue azioni
personali influisce su di sé e sugli altri, ed è un risultato importante per gli adolescenti.
.
Posso cogliere i messaggi utili per prendere decisioni (Pete)
Saper risolvere i problemi è un passo importante per diventare autonomi.
Il focusing favorisce questa abilità. Nella sua prima sessione, il corpo di Clint gli fa sapere
qual è la fonte dei consigli. Lo avvisa di ricercare consigli nel altri, e lo avvisa sulla
possibilità di sentirsi umiliato. Lo prepara a gestire un problema difficile. Nella sessione
poi riceve il seguente consiglio:
C’è una certa confusione che sembra un po’ strana, e inoltre c’è disagio ovunque. Non sa cosa fare del problema, Sembra che il risultato sia importante. Dice solo che devo consultare qualcuno, devo parlarci. Se parlo con questa persona, il problema diventa più facile. Devo parlarci appena possibile. Prima risolvo il problema, prima sarò felice.”
La novità è il senso di urgenza del problema, e che devo consultarmi con lui, anche se oggi, domani. Oggi posso rilassarmi.
Anche per Mae c’è la necessità di consultarsi con un adulto sul confitto che sta
vivendo con una persona, e il suo corpo le consiglia come scegliere questo adulto. Dopo
essersi vista tra una folla di persone che potrebbero aiutarla, afferma:
Alcuni mi conoscono e lo farebbero in modo in cui voglio. Anche se mi piace l’aiuto degli altri, non sarebbero le persone giste. Ci sono due persone che vedo potrebbero andare bene, e potrebbero cogliere il punto.
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Anche il corpo di Eve sembra determinato che lei impari come risolvere il
problema nel suo modo di diventare autonomo: “Ho un nodo allo stomaco come una palla
di nastri di gomma. Preferirei non sedermi accanto a questa sensazione. La palla vuole che
io osservi che è lì e di pensarci su.” Per essere okay con la palla di nastri di gomma, le
viene detto dalla parte riluttante che “vuole che io faccia una passo alla volta, come
quando si srotola un nastro alla volta da questa palla, senza sbrogliarli. Si sente bene che io
l’ascolti.” Alla fine Eve dice:
Frustrazione e confusione vengono dalla palla, e tutta la cosa riguarda il mio ragazzo. La parte, che vuole gestire la cosa, vuole che io mi liberi del mio ragazzo. Vuole che la faccio finita. E’ finita,
Imparare a pensare al problema piuttosto che agire per risolverlo sembra essere il punto
del Focusing di Eve, particolarmente quando diventa chiaro che non riesce a risolverlo
tutto in una volta.
Nella sua continua richiesta di trovare equilibrio tra le attività in cui potrebbe
essere impegnato, il corpo di Adam non solo lo consiglia di nuotare, ma gli dà anche la
ragione per farlo: “Ho chiesto alla sensazione se vuole che io vada a nuotare in piscina, ed
è diventata più piccola, si è rilassata quando le ho chiesto se è perché ultimamente non l’ho
fatto.”
Oren osserva come si sente nervoso nel corpo al rumore dell’aria condizionata: “E’
come un vortice nello stomaco, che mescola tutto, e non si ferma, come una vibrazione
veloce.” Poi afferma:
Osservo un rimorso di ieri. Siamo andati a fare skateboard, lo stiamo imparando, ma io penso che avrei potuto fare meglio. Lo stavo facendo bene, e poi mi sono fermato. Non so cosa ho fatto di diverso. Mi sta dicendo che avrei potuto usare di più le mie gambe e non cercare di andare così veloce. Il mio stomaco si ferma. L’aria condizionata sembra normale ora.
131
Oren riceve una risposta diretta alla sua domanda su cosa avrebbe potuto fare per imparare
lo skateboard in modo più serio.
Kate trasloca con sua madre, lasciando che il fratello si sistemi in un’altra casa.
Dopo aver osservato come si sente rispetto al cambiamento, sia felice attenta sia triste,
conclude: “La sensazione sembra disperata. Vuole solo che io lo sappia. Vuole che io dica
a mia madre come mi sento.”
Georgia ha un problema con i suoi insegnanti e con una scelta che deve fare.
Nella sessione di Focusing, trova tre parti di sé che hanno opinioni e sensazioni sul
problema. La prima si esprime così:
Vedo un’aquila che fluttua nell’aria. A volte sento come se si librasse lontano dalla mia insegnante .. sono veramente arrabbiata con lei. E’ stata veramente sgarbata. Voglio lasciare la scuola, perché sono stata con lei per 7 anni, mi ha proprio seccato.
Georgia poi riporta cosa dice la seconda parte: “E’ impaurita e non vuole lasciare la scuola
perché teme di andare in altre scuole. E’ difficile stare con questa parte di timore, che
vuole che le do attenzione.”. (Georgia inizia a riconoscere le sue parti). Alla fine, penso
che sia apparso il suo mediatore:
Nel mio cuore, c’è qualcosa che non sa cosa fare. Dice solo che una parte vuole realmente stare, ma la parte che vuole andare via è lì da tanto tempo, è come se avesse il diritto di farlo. Ma dice anche “mettila via, devi starci solo un anno.” Perché ho la maturità questo anno, è il momento più importante. Ma ancora, se avessi una nuova insegnate non sarebbe poi così male. Però anche la vecchia insegnante è okay.
Nella sessione successiva. Georgia dice: “Ci sono ancora tre parti, ma la parte che non
sapeva cosa fare decide di andare insieme alla parte impaurita e di resistere. Se ne sono
andate. Questo è quello che il mio corpo vuole farmi sapere.” Il suo corpo l’ha portata
dalle sue sensazioni e relativi pensieri ad una conclusione soddisfacente del suo problema.
Anche a Kate, Mae, e Rhonda è stato detto loro di resistere:
132
E’ come un nodo alla gola, con un po’ di acidità che brucia. E’ dovuto a stress ed alla forte pressione. Scuola e insegnanti e compiti sono il problema. Solo nelle vacanze estive sono libera dallo stress e dalla pressione.
Kate comprende che le mancano solo due settimane alla fine della scuola. Nel caso di
Mae, sente “come se mi stesse dicendo di aspettare e questo basta. Tu non sai realmente
cosa accadrà.” Poco dopo dice: “Sento una sensazione ora che mi dice queste cosa, che è
troppo quello che vuole da me per affrontare questo periodo.” Per Rhonda, ci sono due
parti. Una la porta a guardare il suo problema, e l’altra non vuole che lo faccia.
Alla fine, la prima si ritira e il suo corpo le fa sentire sollievo, perché potrebbe
“semplicemente sedersi e riposare.” A volte riconoscere che non c’è una soluzione
immediata al problema è tutto quello che cui abbiamo bisogno per arrivare al
completamento.
Come Georgia, anche Pete ha un contrasto con il suo insegnante ed è stato cacciato
dalla classe. A causa di questo episodio e per altri provvedimenti disciplinati riguardanti
questo insegnante, voleva fare qualcosa “per cercare di cambiare le cose.” Guardandosi le
mani, Pete dice:
Cos’è? Cos’altro mi ha detto che avrei potuto fare ieri? E’ come andare avanti e indietro, tra il corpo e la mente. Ci ha dato qualcosa da fare ieri. Cos’era? Ci ha dato da vedere un foglio. Era qualcosa che volevo fare, un pezzo di carta. Qualcosa che avremmo dovuto dargli lunedì.
Ecco! Ci ha dato un foglio dove avremmo potuto indicare dei suggerimenti. Mi sento sollevato, ho chiarezza dentro di me. Grazie corpo. E’ come se il mio corpo mi dicesse ‘finalmente’ ”.
Poi Pete dice: “Me lo ero dimenticato, anche se me lo ero scritto sulla mano. Ecco perché
guardo alle mie mani.” Questa era la sua opinione. Il corpo lo ha aiutato a ricordare come
arrivarci. Come dice Pete nella sua sessione conclusiva: “Ho saputo cogliere i messaggi
che mi sono stati utili per prendere le decisioni.”
133
A gran voce, grido “Stop!” (Eve).
In tutte le sessioni sopracitate, in cui il corpo degli adolescenti li ha favoriti ed incoraggiati
ad essere autonomi, i partecipanti non hanno mostrato alcuna esitazione nel credere che
potevano portare avanti i loro progetto, una volta pronti e preparati. Non parlano della loro
attuale autodeterminazione. L’essenza dei seguenti maggiori frammenti delle sessioni è
l’espressione attuale della loro autodeterminazione o della loro intenzioni di essere
autonomi.
Rhonda comprende di avere una parte che vuole che lei difenda se stessa dalla
slealtà e dall’abbandono: “C’è come uno spazio pieno, non vuoto. E’ come
un’anticipazione. Vuole che Anthony venga con me e non Travis. Travis e Scott
potrebbero andarsene e lasciarmi da sola. Alla mia parte piacerebbe che venisse Anthony.”
Il suo Focusing le suggerisce di onorare il suo valore e di ricordarsi di valorizzare se
stessa, agendo per il suo bene.
Considero le seguenti due sessioni, avvenute nel momento in cui ho espresso la
mia irritazione alle interferenze di Eve e Mae nelle rispettive sessioni di Focusing, come
un movimento verso la loro autonomia.
Il corpo di Eve rifiuta completamente di focalizzare qualunque cosa che non fosse
la sua determinazione a non focalizzare, perché non si sentiva al sicuro. Mae è un po’ più
incomprensibile quando dice: “Un niente nero viola grigio dappertutto. Non c’è niente che
il mio corpo voglia dirmi ora, e io non so perché. In genere trovo qualcosa.” Il loro corpo
si stava ribellando e proteggendo contro la mia irritazione, anche se la loro mente non era
pronta o non voleva farlo.
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Nelle prime sessioni di Eve, all’inizio sembrava che fosse aperta alle possibili
scelte di una futura vita professionale. Però la scena si converte rapidamente in una folla di
persone che le dicono cosa fare:
Andare di qua, andare di là, fare questo, fare quello. Mi sento frustrata perché non so da che parte andare. Mi sento molto arrabbiata e a gran voce dico Stop!”
Tutte quelle persone se ne vanno via. In me stessa, mi rilasso a porte e finestre aperte. Esco sul balcone, faccio un respiro profondo, lascio che il vento mi accarezzi, sorrido con sollievo.
Eve ha dovuto essere forte nella sua determinazione di tenersi lontana da tutte quelle voci
prima di poter determinare da sé il suo futuro.
Mae ha ricevuto un esempio su come essere autonoma:
Nel petto, dove c’è il cuore, vedo una palla che rimbalza rotolando velocemente verso la strada, come se sapesse dove andare .. Vuole fare solo una cosa, rimbalzare. Se qualcuno la guarda, sente di non riuscire a fare quello che vuole.
Si ferma su una piastrella. Sento di doverla prendere, ma poi non so se peggioro la situazione o se va bene prenderla. Sente che io dovrei fare quello che sento di fare, prenderla. Ora sta fluttuando nella luce sopra il palmo della mano.
Vuole starsene per conto suo, con me ma non con me, Ohh! Ci sono sensazioni diverse. Non è sgarbata, non se ne va via, ma lo fa in un modo che posso capire, anche se è solo una palla. Vuole che la lascio stare, fare quello che vuole fare e lasciarla stare nella mia tasca.
Mae ha ricevuto un messaggio diretto in una sua sessione: “Sento qualcosa come un nodo
allo stomaco. Non è grande, ma sembra pesante. Vedo una scatola chiusa a chiave.
Potrebbe essere qualcosa che mi tiene lontana.” Dopo aver scoperto che la scatola non è
completamente chiusa, Mae allora capisce che la persona che la sta tenendo lontana non è
responsabile delle sue decisioni. Allora comincia a capire che sta a lei assumersi sempre
più il suo potere: “Nello stomaco, vedo che tutto mi sta incoraggiando. Potrei andare via,
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anche se sarebbe difficile.” Un altro giorno, Mae valuta se la sua relazione con se stessa è
più importane rispetto alla relazione con gli altri: “Sul mio collo è caduto una monetina ..
vuole che riveda il video di Eminem perché mi piace, anche se il mio ragazzo è geloso ..
E’ come avere una luce sulla mia strada.”
Quando si confronta con persone che sanno cosa è meglio per lei e vogliono che
vada avanti, Mae dice: “Io dico No, dovete lasciare che io lo capisca per prima, quindi
aspettate [che io faccia le mie scelte].
PSICOLOGIA TRANSPERSONALE
La categoria precedente, Crescita Personale, include esempi di sessioni di
Focusing che si conformano alla psicologia così come viene comunemente definita, cioè
sono pertinenti alla personalità e al suo sviluppo. Sotto questa categoria, Psicologia
Transpersonale, ho incluso due sottocategorie: (a) Relazioni Interiori e (b) Momenti
Trasformativi. Come si presenta nella Rivista di Letteratura, il Focusing viene considerato
un processo transpersonale basato parzialmente sulla sua promozione inerente alle
relazioni con il proprie sé interiore, che può portare ad una comprensione del sé inferiore e
del Sé superiore. A volta, un focuser può andare verso un’esperienza di profonda
compassione o in uno spazio interiore di pace.
Relazioni Interiori
Creare una relazione interiore è un risultato naturale del Focusing e può essere un
portale verso la consapevolezza del proprio Sé transpersonale. Questa consapevolezza si
manifesta attraverso esperienze trasformative durante il Focusing. Tutti i partecipanti
adolescenti hanno occasionalmente trascorso parte delle sessioni di Focusing per creare
una relazione interiore, in genere con relativa facilità, ma a volta anche con difficoltà.
136
Quest’ultima è il caso di Ike, che si è aperto ed è diventato compassionevole con il suo sé
interiore, quale tema principale del suo Focusing.
Non riesco a trattenere tutto questo (Ike)
Ike ha usato sette delle sue sessioni ad adombrare ??? la danza con il suo corpo, cercando
di trovare un modo confortevole per esser in relazione con se stesso. Andava e veniva
dalla consapevolezza delle sue sensazioni che riceveva dalla mia guida e dal suo stesso sé.
Il mio corpo sente come toccasse il cielo, ci sono tante stelle che muovono tutte le cose. E’ come se brillassero sulle cose, ora qui ora lì. Non riesco a trattenere tutto questo.
Un’altra volta, Ike dice:
Okay, sento alcune sensazioni, ma non sto con loro di proposito, perché non voglio che vadano via. E’ come un sottile strato di pelle dello stomaco, è lì ma non è proprio lì. E’ più di niente, ma è meno di tutto.
Ad un certo punto del suo Focusing, Ike esprime una sensazione interna come uno
scudo che cercava di bloccare le sensazioni. Un’altra volta, ha avuto conferma di non
essere capace di muoversi dal Felt Sense ad altri temi, perché “non stava prendendo il
Focusing seriamente.” Una volta, ha espresso un senso di colpa perché non aveva
completato la sessione con una sensazione importante “solo sensazioni minori.” Oltre allo
scudo e ad altri blocchi, Ike dice:
Ho tanti ricordi di sensazioni nella gola. Come se fossi triste e stessi trattenendo qualcosa. Voglio piangere, e non voglio. Sento come qualcosa chiuso nella mia gola che cerca di saltar fuori dalla mia bocca, e preme sulla gola. Sì, c’è una forte pressione che mi impedisce di piangere.
Ike era diviso tra lo stare con le sensazioni dolorosa, che il suo sé interiore stava portando
fuori, e il volere starsene lontano da queste. Questi messaggi sembrano spiegare la danza.
Anche in questa danza, il corpo di Ike gli sta insegando come comprendere e relazionarsi
con il suo sé interiore.
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Solo due volte nelle 10 sessioni, Ike riesce a spostare la sfida ad un tema che non
sia una sfida. Sforzandosi di essere presente a se stesso e per se stesso. Al termine di una
sessione, Ike dice: “Quando ho detto di non voler proseguire, ho sentito un peso sulle
spalle, era piacevole e leggero “Sì, è tempo di chiudere.” Spesso Ike ha espresso
sensazioni di piacere, come un incoraggiamento e un invito, durante la sessione o quando
la sessione si avviava al termine. Oltre ad Ike, i partecipanti molto spesso sembravano
muoversi facilmente verso la relazione con se stessi e aprirsi alle intuizioni che il corpo
mandava loro.
Non riesco a trovare niente. E’ un semplice bianco niente (Rhonda)
In genere il Felt Sense è l’apertura verso un movimento dall’inconscio al conscio.
Le sessioni, che sono iniziate con un Felt Sense del tipo ‘non sento niente’, poi hanno
portato ad una consapevolezza, e sono riportate in questo tema. Per esempio, Rhonda è
passata dal pensare un niente tutto bianco alla neve di natale, che le ha fatto ricordare una
vacanza con la sua cugina preferita, e da lì alla promessa che ha fatto a sua cugina, ma che
non ha mantenuto. Qui non sono incluse quelle sessioni che cominciano con una emozione
o un pensiero immediati o che hanno altri significati manifesti. Le parole in corsivo sono
inserite per attrarre l’attenzione del lettore all’associazione della prima consapevolezza di
una possibile comprensione del messaggio del corpo.
Kate ha iniziato la sua prima sessione osservando una “presenza di mancanza” e
poi comprende che è qualcuno che le manca, sebbene non sappia chi. Qualcosa in Kate,
che lei chiama ‘quello’, diventa curioso su come sia connesso tutto questo, che la porta a
realizzare che le sta mancando un’amica coinvolta con un ragazzo, e che “non è più
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presente” nella sua vita. Kate termina la sessione dicendo: “Ora sono okay. Non sapevo di
sentirmi a quel modo.” Ha pianto un po’.
Nella sua prima sessione, Ike dice:
Non sento proprio niente, come uno spazio vuoto, letteralmente un bel niente che realmente non è qui. Allo stomaco e al petto c’è una forte sensazione. E’ un grande niente che blocca qualsiasi altra cosa, una sensazione dentro.
A questo punto. Ike riesce a cogliere il suo primo messaggio dal corpo e dice: “Stai
bloccando le mie sensazioni minori? E’ come una sensazione che si alleggerisce al petto,
che va su come quando prendi un bel respiro. Sembra un Sì.”
La nona sessione di Pete inizia dicendo: “C’è un niente che è vuoto, come un buco
nero, un vuoto cavo. Il vuoto è nella mia testa come un mal di testa attorno agli occhi.” Da
questo punto, continua a dire che il dolore viene perché non riesce a dormire, e questo lo
porta a stare sveglio ogni notte, dopo un sogni ricorrente. Quel sogno gli lascia un
sensazione di rabbia e paura nella sua testa. Mentre focalizza sul suo sogno. Pete ricollega:
Non so cosa sia quella parte impaurita, mi ricorda che mi sveglio perché sento come se stessi cadendo, e sono caduto. Ho paura perché avrei potuto farmi male cadendo a terra, ma mi sono svegliato prima che accadesse. Ero spaventato perché non sapevo dove fosse il pavimento, forse vicino o anche no.
La parte spaventata si sente un po’ meglio. Dice di aver paura che non avrei mai toccato il fondo, o che avrei potuto farmi male se lo avessi fatto. Non c’è altro.
Anche se Pete non continua con questo argomento per completare la sua comprensione
della sua paura e per arrivare ad una soluzione effettiva, la sessione è un esempio
eccellente di movimento dall’inconscio al conscio. Continua la sua esplorazione del sé
interiore che il sogno aveva iniziato.
Si sente disperato. Vuole solo che io lo sappia (Kate)
139
Come nelle frasi di Pete e Adam sopra riportate, spesso una sessione finisce senza
la soluzione del problema, ma con una sensazione di completamento che viene interamente
dall’atto di essere presente al corpo, lasciando che sia, stando con. E’ accaduto per 25
trascrizioni di sessioni di Focusing su 84, e almeno una per partecipante. Ci sono, però,
una serie di sessioni in cui i partecipanti non hanno detto niente di particolare che fanno
pensare che volessero essere presenti ed ascoltare.
Dopo un po’ di difficoltà, Kate ha focalizzato le sensazioni generate da ognuno
degli eventi che stava sperimentando o credeva di sperimentare. Dopo aver espresso
quando si sentisse disperata, dice: “Voleva solo che io lo sapessi.” Similmente, Oren
diventa consapevole di quanto gli facciano male le sue mani per aver usato male una fune
il giorno prima, e dice: “Penso che voglia che io sappia come mi sono ferito.” Pete
comincia una sessione con un “dolore acuto” alle costole. Focalizza la risonanza della
verità o non-verità su una serie di possibili cause del suo dolore. Alla fine trova quella
giusta e dice: “Non c’è niente che io possa fare, ma [il corpo] si sente meglio a sapere
cos’è.” In una sessione di Adam, una volta lo stavo guidando interferendo con il suo
naturale processo di Focusing, e inavvertitamente ha portato la sparizione di un piccolo
dolore rosso. Adam dice: “Il mio corpo si rilassa, quando capisco che non vuole
rispondere.” Poi, quando il dolore ritorna, Adam chiede al corpo: “Forse vuole che io stia
con il dolore, senza interferenze?” E poi conclude: “Non deve per forza rispondere se non
vuole. Non deve essere lì se non vuole. E’ questo che vuole che io sappia? Sembra una
risposta Sì.”
Nella sua ultima sessione, Mae parla di una pietra e di un Uccello, che vuole
volare via con i suoi amici. La pietra pesante si trova sopra l’uccello, e insiste per attirare
140
la sua attenzione “anche se non sa cosa vuole.” Finisce col dire: “Credo che entrambi
vogliano attenzione.”
Clint vede un’immagine che non fa niente, ma sembra arrabbiata: “E’ vicino allo
stomaco, e si sta riducendo. Vuole essere vista, e continua a rimpicciolirsi.” Un’altra volta
dice: “C’è una stanchezza generale. Sembra che voglia che io sappia quanto sono stanco.
Ora, c’è una sensazione scura di rilassamento silenzioso che sembra mi faccia star bene.”
Essere ascoltato è importante per Clint. Nella sua ultima sessione, ha dato la sua opinione
sul Focusing: “[Il corpo] era tutto felice con il Focusing. Dice anche che il Focusing è
rigenerante. Si è sentito bene ad essere ascoltato.”
Va bene che io impari come accettare cosa mi sta dicendo il mio corpo (Oren).
I partecipanti adolescenti non hanno mai detto di essere scettici sulla loro esperienza di
Focusing che provengono direttamente dal loro corpo. Hanno invece detto di aver trovato
rispondenza veritiera in se stessi e nella guida data da se stessi. I seguenti frammenti sono
quelle occasioni in cui parlano specificamente del loro desiderio di guardare dentro di sé
per ricevere informazioni e direzione.
Oltre al tema oggetto di questa sezione, Oren ha anche detto qualcosa nella sua
sessione finale: “Sulla domanda relativa a cosa sente il mio corpo sul Focusing, si sente
bene che io ho imparato a farlo, perché ora lo posso fare quando voglio vedere come
stanno andando le cose.”
Anche se Ike ha difficoltà a muoversi attraverso le sue sensazioni, è diventato
bravo a seguire la sua direzione interiore, quando questa gli indica che è tempo di
concludere la sessione:
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In pratica [il mio corpo] dice ‘Okay, ho fatto con questa sensazione, ora posso muovermi.’ Sento un piacere tenue, come un residuo. Penso di andare bene, perché riesco a dire quando il mio corpo sente di aver fatto.”
Pete arriva alla conclusione sul suo osservatore interno dopo essere diventato
consapevole del dolore ai denti causato da un tutore dentale.
Non so perché già solo dargli attenzione mi fa male. C’è qualcosa di più che il dolore sta portando alla mia attenzione. E’ perché gli sto dando attenzione, che può dirmi qualcosa.
C’è una parte che vuole che io sappia che c’è una parte di me che sa. Sì, questo è quello che vuole che io sappia. E’ una bella sensazione sapere che c’è una parte di me che sa quello che io non so.
Va bene stare con il mio corpo quando è felice (Clint)
Se Clint esprime una diretta connessione con il suo corpo, Mae lo fa ad un
livello sottile. E’ particolarmente interessante, perché avviene durante la sua
sessione finale sul Focusing, in cui parla di come lei e la sua amica guardino i
bambini del nido giocare nel cortile. La sessione si conclude con un’espressione di
tristezza, perché stava finendo quella sensazione di essere presente. Non è chiaro se
Mae comprenda il collegamento con quanto esprime il suo corpo sul Focusing.
Altri partecipanti sono guidati a stare con le sensazioni di rilassamento e felicità
che gli arrivano spesso alla fine della sessione, ma non fanno commenti diretti o
indiretti se questo li influenzi positivamente.
MOMENTI TRASFORMATIVI
Si tratta di una piccola serie di momenti in cui il Focusing degli adolescenti sembra
trasformativo, nella loro espressione di un movimento verso una compassione matura,
amore gioia e pace. Kate prima dice di avere una sensazione di paura riguardo ad una delle
142
sue amiche, anche se non sa cosa lo provochi. Poi trascorre il tempo a scoprire di essere
preoccupata per un’amica, che aveva detto che avrebbe considerato il suicidio se non
poteva andarsene subito via di casa. Termina la sessione con un’affermazione esemplare di
amore e compassione: “Il mio corpo vuole solo che io sia lì per assicurami che stia bene.”
Clint inizia osservando una “debole sensazione di depressione” nello stomaco. Gli
ha fatto sapere di voler essere lasciato da solo e in pace. Dopo un periodo di silenzio, dice:
“Non c’è altro che vuole farmi sapere. Le sensazioni se ne sono andate via. Il corpo si è
rilassato in un modo che non ho mai provato fino ad ora.” E trova pace all’interno di sé.
Segue l’intera sessione di Pete:
C’è un niente, come uno spazio vuoto nero, molto calmo e tranquillo. Dentro di me e tutto intorno a me sembra esserci calma e rilassamento. E’ una bella sensazione. La mia vita va bene, ora, proprio così com’è.
Pete riceve un messaggio simile in un’altra sua esperienza di Focusing:
E’ come se [la sensazione] fosse tutto, localizzata ovunque, si sente bene. Ogni parola che penso è giusta. Gioia! Sollievo! Felicità! Non so perché sia così. Non so collocarle.
E’ come perfezione. Non c’è niente di sbagliato. C’è una sensazione di sollievo. C’è una sensazione di felicità. Si sente molto bene.
Quando Adam sembra aver completato una sua sessione, chiede: “Ora cosa devo
fare?” Io rispondo: “Quello che vuoi”, pensando che avesse terminato il Focusing. Con
mia sorpresa, stava continuando a focalizzare ad occhi chiusi.
E’ qualcosa sulla schiena dietro lo stomaco, è come quando ti trovi da solo in mezzo al bosco. Ci sono uccellini che cinguettano, c’è una sensazione di calma e rilassamento.
Quando gli chiedo: “E’ vero che posso fare quello che voglio nel bosco?”, il mio corpo si rilassa. Mi dice che posso tornare qui ogni volta che lo desidero. Non devo fare niente di speciale per arrivare lì. Solo decidere di andarci. E’ un posto dove andare per rilassarsi.
Quando chiedo ad Adam se conosceva già quel posto sacro interiore, lui mi risponde di no.
143
Sintesi delle Tabelle di Contesto e Tabelle Tematiche
La Tabella 6 sintetizza il numero di partecipanti ed il numero di volte per ogni
partecipante che ha focalizzato determinati contesti. I contesti sono classificati come
compaiono nella sezione Analisi di Contenuto del Contesto. La Tabella 7 sintetizza i temi in
un modo simile alla Tabella 6 relativa ai contesti. Tuttavia, le sottocategorie elencate sono
seguite prima dai temi inclusi in questo testo. I temi per la classificazione Momenti
Trasformativi sonno collocati sotto la sottocategoria del titolo.
144
Tabella 6
Sintesi dell’Analisi di Contenuto di Contesto
Numero di volte per ciascun partecipantea
A C E G I K M O P R Subtotale % del totale
Amici 0 2 3 2 2 4 4 1 1 6 25 27
Divertimento 8 2 3 1 0 2 0 0 0 0 16 18
Famiglia 0 2 0 0 0 1 3 4 0 0 10 11
Sport 2 0 0 0 1 0 0 4 1 0 8 9
Corpo fisico 1 1 0 0 0 0 0 3 3 1 9 10
Focusingb 0 1 1 0 7 0 0 0 3 0 12 13
Aspirazioni Future 0 0 1 0 0 1 2 0 0 0 4 4
Stato Mentale Positivo 1 3 0 0 0 0 0 0 2 1 7 8
Totale 91
Note. Il numero dei contesti per ciascun partecipante può essere più o meno 10, perché a
volte si presentava più di un contesto durante la sessione di Focusing. Inoltre alcune
sessioni non sono trascrivibili.
aI Partecipanti sono indicati con le iniziali del loro nome: A (Adam), C (Clint), E (Eve), G
(Georgia), I (Ike), K (Kate), M (Mae), O (Oren), P (Pete), R (Rhonda). bNon sono incluse
le risposte alla domanda di ancoraggio dell’esperienza di Focusing dell’ultima 10°
sessione: Cosa vuole esprimere il tuo corpo rispetto al Focusing?
145
Tabella 7
Sintesi dell’Analisi di Contenuto Tematico
Numero di volte per partecipantea
A C E G I K M O P R
Sottocategoria: Crescita Personale verso l’identità di sé 7 2 3 1 1 3 5 2 1 2
Analizzo, classifico, passo da uno all’altro 7 0 1 0 0 1 5 1 1 1Non c’è bisogno di preoccuparmi, perché io ho le basi 0 0 2 1 1 2 0 1 0 0
Quelle sono le cose che ti portano gioia 0 2 0 0 0 0 0 0 0 1
Sottocategoria: Crescita Personale verso l’autodeterminazione 2 2 3 4 0 2 8 3 2 3
Mi dimentico tutto, ma realmente non ricordo cosa mi si chiede 0 0 0 2 0 0 0 2 0 0
So di averlo provocato io, e penso che non so come 1 0 0 0 0 0 1 0 1 1
Riesco a cogliere i messaggi utili per prendere decisioni 1 2 1 2 0 2 2 1 1 1
A gran voce, grido “Stop!” 0 0 2 0 0 0 5 0 0 1
Sottocategoria: Relazioni interiori 1 3 0 0 9 2 3 2 3 1
Non riesco a trattenere tutto 0 0 0 0 7 0 0 0 0 0
Non riesco a trovare niente 0 0 0 0 1 1 0 0 1 1
Vuole solo che io sappia 1 2 0 0 0 1 1 1 1 0
Ho imparato ad accettare quello che mi dice il mio corpo 0 0 0 0 1 0 0 1 1 0
Va bene stare un po’ con il mio corpo quando è felice 0 1 0 0 0 0 2 0 0 0
Sottocategoria: Momenti Trasformativib 1 1 0 0 0 1 0 0 1 0
146
Note. Il numero delle volte per ciascun partecipante più essere più o meno 10 perché a
volte si presentano più di un tema durante la sessione di Focusing. Inoltre alcune sessioni
non sono trascrivibili.
aI partecipanti sono indicati con l’inziale del loro nome: A (Adam), C (Clint), E (Eve), G
(Georgia), I (Ike), K (Kate), M (Mae), O (Oren), P (Pete), R (Rhonda). bGli esempi per la
sottocategoria Momenti Trasformativi sono consolidati.
147
CAPITOLO 5: DISCUSSIONE
Questa ricerca non ha volute trarre conclusioni sugli effetti del Focusing nello
sviluppo della personalità, autostima o azioni in classe o a casa o in altri ambienti, come
hanno fatto Barba (1984) e Gardner (1995). E’ principalmente uno studio sul processo di
Focusing sulla vita degli adolescenti centrata sul loro impegno a scuola, casa, amici e
attività; sono stati tutti capaci di volgere la loro consapevolezza all’interno. Sembrava un
processo naturale per loro. Il Focusing ha permesso loro di fare quel passaggio dall’esterno
all’interno. All’inizio Adam non notava niente, poi ha trovato un punto sopra lo stomaco
dove stava quel niente e alla fine è riuscito a descrivere quel niente come un buco vuoto.
Ike dice di voler sentire le sue sensazioni prima di guardarle, poi capisce che non funziona
e dopo essersi dato il tempo di guardarsi dentro, scopre stress alla gola. Con il supporto
della facilitazione che il Focusing fornisce, i partecipanti sono riusciti a sviluppare un
vocabolario che ha permesso loro di descrivere le proprie esperienze interiori.
Gli adulti riportano l’emozione della rabbia. Andare ad un livello sottostante più
profondo dell’esperienza (cinestesico visivo auditivo e altri livelli più sottili) è difficile per
loro, perché non sempre trovano le parole. Questo può essere dovuto ad una cultura
lontana dal loro corpo e dalle loro emozioni, un linguaggio necessario per descrivere
entrambi. Il mio terapeuta personale. Errol Schubot, usa la pratica base di Focusing in
molti dei suoi lavori con i clienti, perché permette alla loro mente di riconnettersi con la
loro fonte interiore del sapere e del sentire.
Con l’aiuto della facilitazione che il Focusing fornisce, i giovani partecipanti sono
riusciti a sviluppare un vocabolario che ha loro permesso di descrivere le proprie
esperienze interne.
148
Non si insegnano ai ragazzi quelle parole, per non parlare della formazione di un
vocabolario che descriva le esperienze interiori. Il Focusing crea il contesto in cui questi
adolescenti iniziano ad apprendere le abilità di utilizzo del linguaggio, per esprimere cosa
sta accadendo dentro di sé. Praticandolo, diventano più fiduciosi ed esperti nel linguaggio
che hanno provato su di sé. “Qualcosa dentro di me rimbalza come una pallina da ping-
pong” e “il caldo e il formicolio sono ovunque” sono solo due dei tanti esempi di
espressioni che i partecipanti hanno sperimentato con la descrizione delle loro sensazioni
interiori. Il loro corpo li ha incoraggiati a praticare. Adam dice: “Colpisce un lato del mio
stomaco come un colpo secco, confermando la mia descrizione non una ma due volte.”
Ci sono state diverse problematiche per i ragazzi – non andare bene a scuola o
nello sport come volevano, non avere gli amici che volevano, non andare d’accordo con
gli adulti, non trovare correttezza nelle conseguenze – per cui non c’erano soluzioni
immediate. Eppure, stando con se stessi nel modo del Focusing, sono arrivati ad uno stato
di equilibrio e di tacite abilità per saper affrontare i loro problemi in modo più efficace. Si
sono dati lo spazio di stare con ciò che era vero dentro di sé. I partecipanti hanno riferito
frasi di un Felt Shift da una forma di esperienza negativa ad una di sollievo di uno stato
positivo. A volte lo spostamento è avvenuto interamene dal conoscere la loro verità
personale, senza neanche scoprire una risposta al problema. Altre volte, lo spostamento è
arrivato dalla loro attenzione sul presente. Clint riflette sulle cose nella sua vita che gli
hanno portato gioia. A Pete piace sapere che c’’è un sé interiore che può aiutarlo a
comprendere se stesso e a trovare le soluzioni al problema. Eve è contenta
dell’incoraggiamento ricevuto dal suo corpo per uscire e godersi un po’ di più la sua vita.
Ike è felice di sentirsi ok a prescindere da quanto accade nel mondo attorno a lui.
149
Sebbene l’obiettivo di questa ricerca non sia di verificare l’utilità del focusing
come applicazione pratica per un’ulteriore crescita personale dei partecipanti, come Frager
(1989) sosteneva essere un tema di psicologia transpersonale, i risultati della ricerca
certamente rappresentano il Focusing come uno strumento efficace per scoprire attitudini
interiori, preoccupazioni e opinioni. Inoltre, uno dei principali obiettivi del Focusing è
promuovere il cambiamento naturale che emerge dallo stare con ciò che è dentro di sé, in
una modalità attenta e costante. Dopo alcune sessioni, Rhonda comprende che è
importante per lei aver cura dei suoi bisogni così come dei bisogni degli altri. Rhonda ha
cambiato la sua scelta del compagno per salvaguardarsi da un potenziale abbandono. Si è
ritirata dal conflitto dei suoi compagni per andare in uno spazio interno di sicurezza.
Questi sono meccanismi di difesa. Se fossero maturi o infantili sarebbe oggetto di un altro
tipo di studio. Credo che ci siano stati almeno degli sforzi verso la maturità. Oren prende
fiducia in se stesso per poter parlare in modo convincente a sua madre sulla sua scelta
della squadra sportiva. Kate conclude dicendo di essere presente e aperta ad ascoltare le
preoccupazioni degli amici in un modo nuovo supportivo. E’ come se il corpo di Kate le
dicesse che quello che riesce a fare per sé lo può fare anche con gli altri. Se Kate fosse una
terapeuta, le sue conclusioni potrebbero essere interpretate come una proiezione o
controtransfert. Questi movimenti interni indicano che sta avvenendo un cambiamento
naturale. Se siano durevoli, può essere oggetto di un altro studio.
I primi quattro dei cinque elementi di identità descritti da Erikson (1968) sono
certamente rappresentati dal Focusing con gli adolescenti. Lui crede che gli adolescenti
abbiano bisogno di aver fiducia in se stessi, di esercitare la libera volontà, di esplorare una
vasta gamma di idee creative per il loro futuro, e di sentirsi soddisfatti per le loro abilità e
150
le loro unicità. La sintesi nei Risultati di questo capitolo supporta l’idea che questi bisogni
siano stati soddisfatti attraverso il Focusing. La posizione di Malmquist (1985) secondo
cui la prima funzione degli adolescenti è testare la realtà, è stata validata. La maggior parte
delle sensazioni e attitudini dei partecipanti li ha portati a scoprire le verità personali.
Tuttavia, a volte, i partecipanti sono diretti dall’interno verso azioni che avrebbero
semplificato l’implementazione di queste verità. Quando i partecipanti hanno intrapreso
quelle azioni tra due sessioni e poi hanno focalizzato sui risultati, hanno scoperto una
forma di soddisfazione per il loro risultato. Come dice Clint: “C’è una sensazione di
sollievo e felicità, perché ho agito come mi è stato consigliato di fare.”
Il Quinto elemento di Erikson (1968) include i bisogni propri di entrambi i sessi e li
bisogno di un’identità etnica. Ad eccezione di un tempo dedicato prevalentemente alla
relazione con il proprio ragazzo per 3 delle ragazze partecipanti, e per l’enfasi sullo sport
per 3 dei ragazzi, non ci sono state differenze di genere sui temi emersi.
Anche questi contesti di relazioni con il ragazzo e di interesse per lo sport sono per
Erickson temi importanti. C’era una mancanza di enfasi sull’identità etnica, nonostante 3
dei partecipanti fossero membri di minoranze etniche. Erickson ha qualificato questo
ultimo elemento dicendo che comunque sembra esserci senza ombra di dubbio. Nel loro
Focusing, i partecipanti non hanno rivelato dubbi sull’identità etnica o di genere. Forse era
dovuto all’amicizia tra loro come maggioranza caucasica e cristiana, o forse questo
elemento è più associato agli adolescenti più grandi.
Erikson (1968) descrive gli adolescenti come persone isolate che si riuniscono in
gruppi sottoculturali. Attraverso il loro Focusing, era chiaro che tutti i partecipanti
appartenessero o volessero appartenere ad un gruppo di pari. Rhonda ha focalizzato su
151
qualunque tipo di lite avesse avuto con i suoi amici. Oren e Kate sono preoccupati per il
loro trasferimento alla scuola superiore, temendo di non riuscire ad avere nuovi amici.
Georgia e Pete vogliono un modo per salvaguardare i loro amici da un insegnante
aggressivo. Ike lamenta la perdita di un’amicizia. A Clint manca la presenza dei suoi amici
durante le vacanze estive. Adam ha scoperto il desiderio di partecipare a quelle attività che
avessero il potenziale di sviluppare amicizie. Eve e Mae sono molto amiche e molto
dipendenti l’una dall’altra.
Winnicott (1965b), nella sua raccolta di lavori, spiega l’isolamento degli
adolescenti come un desiderio di non essere trovati prima di essersi ritrovati. “Difendere
l’isolamento personale è parte della ricerca di identità e della creazione di una personale
tecnica per comunicare cosa non porti a violare il sé essenziale” (p. 190). Winnicott
afferma che gli adolescenti rigettano l’idea del counseling. Il Focusing è molto vicino alla
terapia e in molte situazioni è un possibile sostituto quando viene usato da una guida
focuser esperta. La pratiche di Focusing è adatta ad un’esperienza di isolamento, sia con
che senza osservatore. Tutti tranne Ike sembrano a loro agio in questa esperienza, mentre
Ike ha trovato difficoltà nel suo essere testimone, e non nel Focusing in sé; lui parla di altri
temi, quando si trova solo nelle sue profonde sensazioni come se fosse del tutto naturale.
Nessuno dei ragazzi partecipanti ha parlato di un rapporto personale con Dio o con
lo Spirito, che è essenzialmente un non-isolamento. Molte ricerche ritengono che i ragazzi
possano avere una forte relazione con lo spirito, così come dalla mia esperienza personale
da giovane, ma questi risultati lo smentiscono. Comunque, ho personalmente praticato otto
anni di Focusing prima che il Focusing mi portasse verso una pratica spirituale. Anche
Pete ha scoperto un saggio osservatore interno, anche se non lo ha associato all’idea di
152
Dio. Infine, quelle sessioni terminate nella gioia pace e serenità sono descrizioni molto
simili agli stati spirituali in termini di unione.
Nello sforzo di diventare autonomi, gli adolescenti si discostano dai loro genitori. I
ragazzi tendono a gravitare verso i gruppi di pari, per misurare la loro identità. Tuttavia, il
Focusing offre un modo, soprattutto per gli adolescenti che stanno costruendo la loro
identità autonoma, per espandere e chiarire l’idea che hanno di se stessi da una prospettiva
interna e con un linguaggio di intracomunicazione. Le tabelle mostrano una varietà di
esempi su come i ragazzi in questo studio abbiano sperimentato un linguaggio capace di
articolare le loro sensazioni interiori.
I partecipanti hanno fatto un bel lavoro costruttivo, Winnicott (1986 a) ha detto che
da una cosiddetta normale manifestazione di confusione e dubbio emerge un’abilità a
superare meccanismi di difesa disfunzionali dell’infanzia e paure, e produce una maggiore
chiarezza su come allineare le loro azioni ai loro bisogni e convinzioni.
I partecipanti hanno scoperto nuove priorità scorrendo??? le vecchie convinzioni
che avevano su cosa fosse importante per loro: Rhonda è arrivata ad accettare di aver
bisogno di dare valore a se stessa nello stesso modo in cui valorizza gli altri; Kate
comprende di aver bisogno di equilibrio tra il tempo speso nelle attività scolastiche e il
tempo trascorso con la famiglia e gli amici. Hanno deciso quali azioni fossero aperte per
portarli ad un risultato desiderabile e/o piacevole: Eve sceglie di agire in modo più deciso
nel creare amicizie; Adam decide i modi migliori per divertirsi; Georgia pensa alla
possibilità di cambiare scuola per evitare un insegnante con cui c’è conflitto, dopo aver
ascoltato tre parti interne, decide di rimanere in quella classe e diplomarsi con i suoi
153
compagni come desidera realmente fare. Affermano la loro forza e le loro opportunità:
Clint e Mae
decidono di chiedere aiuto ad un adulto per risolvere il loro problema, invece di
rifiutarli; Ike riconosce il suo valore intrinseco come giocatore di basket e come membro
della squadra. Si sono assunti la responsabilità per gli effetti delle loro azioni o inazioni:
Oren ricorda i lavori in casa che gli viene chiesto di fare; Pete riconosce la sua
responsabilità nel prendersi poca cura di sé. I partecipanti hanno fatto questo lavoro senza
pensare ai giudizi degli altri, bensì hanno guardato dentro di sé.
I partecipanti hanno creativamente trovato un nuovo significato e una profondità
quando hanno esaminato l’idea che hanno di se stessi. Per esempio, Mae realizza che,
sebbene il lavoro sul palco come concorrente alla sfilata sia finito, questa esperienza
sarebbe un primo passo per il futuro che si prefigura sulle scene. Le sessioni di Focusing
hanno dato agli adolescenti il tempo di cui hanno bisogno per fare un’esplorazione di sé,
con il vantaggio aggiunto di usare metafore creative attraverso le sensazioni corporee,
attraverso la mente che si definisce come una funzione dell’intero corpo e del suo campo
energetico.
Sembra che uno dei nuovi concetti di sé, in cui i ragazzi sono coinvolti nello
sviluppo, riguardi l’idea di giustizia per sé e per gli altri. Tutti tranne due di loro hanno
mostrato preoccupazione con questo Livello Convenzionale II di Kohlberg dello stadio di
sviluppo morale, che è il livello in cui Kohlberg ha posizionato la maggior parte degli
adolescenti. Solo uno dei partecipanti sembra coinvolto nello Stadio 3, quello in cui ci si
preoccupa delle conformità delle relazioni e interazioni. Gli altri sette partecipanti
sembrano rientrane nello Stadio 4, correlato all’interesse dei sistemi sociali e alla
154
coscienza. Allo stesso tempo, i ragazzi hanno iniziato a farsi domande sul merito di
mantenere un ordine sociale di per sé, come mostrato dalle loro domande sulle cosiddette
giuste azioni degli adulti nella loro vita, che rappresentano espressione di costume sociale.
Gli esempi più chiari su questi interrogativi è la disillusione di Oren con il suo coach
sportivo, per le sue scelte scorrette fatte nella selezione della squadra speciale di fine anno;
il riconoscimento di Ike, che è ipocrito additare una persona per aver commesso un errore
durante la partita nella conquista della base; e la determinazione di Pete di influenzare il
trattamento, che l’insegnante fa ai suoi compagni di classe. Data l’età di questi ragazzi,
sembra che questi interrogativi siano un’estensione naturale, e forse motivata, del loro
movimento verso l’autonomia.
D’altra parte, alcuni dei ragazzi sembrano interrogarsi sui modi per essere
autonomi senza separarsi dai loro amici e dalle loro famiglie. Mae vuole prendere le sue
decisioni, ma capisce anche che le sarebbe difficile lasciare i genitori; preferisce non fare
niente per il momento. In un’altra occasione, Mae fa un piano in cui include i suoi amici
nel suo futuro. Oren sente il rimorso quando ricorda di non aver fatto i lavori in casa, e
sente il bisogno di non fare arrabbiare il padre. Può essere che gli episodi riportati durante
le loro sessioni di Focusing non abbiano necessariamente fornito le informazioni per
determinare dove si trovino gli adolescenti nella loro fase di sviluppo. Invece, possono
aver riflettuto sulle dinamiche situazionali. Senza un’ulteriore ricerca futura, è difficile
generalizzare con precisione.
A differenza dell’idea di Kohlberg sullo Stadio 5, i partecipanti sembrano sapere
che il loro senso di giustizia sia formulato relativamente alla loro esperienza personale, e
non necessariamente in riferimento ad un gruppo di cui sono parte. Anche la ragazza più
155
giovane del gruppo, che combatte con quello che Gilligan (1993) descrive come il
dilemma di aiutare gli altri a costo di ferire se stessi, e che Wade (1996) descrive come
necessità di comprendere che l’amore non può risolvere tutti i problemi, comincia a
staccarsi dalle richieste dannose (coinvolgimento con forme di violenza) di amicizia tra i
suoi amici. La ragazza riconosce che il suo senso personale di giustizia richiede uguali
opportunità per tutti piuttosto che solo per chi è dominante. Forse i gruppi di adolescenti
adulti sono formati da individui che vanno insieme perché sono simili nel modo di
pensare, e gruppi insani che si sono formati in modo dannoso per la loro mente. Il
Focusing può aiutare i giovani ad indirizzarsi verso gruppi sani.
Tutti i maschi di questo studio si ritrovano nella descrizione di Wade (1996) di una
guida interna, un orientamento personale al risultato. Sebbene l’idea di uno sfruttamento
accettabile entro certi limiti non fosse evidentemente un tema comune, una volta Oren ha
discusso con sua madre sul valore di praticare insieme alla sua squadra in cui regole e
sicurezza non sono considerate particolarmente critiche. Nessuno degli altri maschi ha
mostrato interesse per il tema dello sfruttamento. Tra le femmine, una di loro sembra
rientrare nella categoria del risultato di Wade. Una, la più giovane, stava facendo dei
passaggi oltre la categoria conformista e molto probabilmente nello Stadio Affiliativo di
Wade. Per le altre tre femmine è più difficile collocarle, forse si stavano spostando verso
lo Stadio Affiliativo e lo Stadio del conseguimento del Risultato.
Frager (1989) descrive varie forme di stati consci. Solo una volta un partecipante
ha esplorato un sogno, uno di quegli stati, anche se un altro partecipante in sessione ha
mostrato un interesse su un sogno e poi ha lasciato perdere. I dati non hanno fornito una
prova se questi adolescenti abbiano sperimentato altri tipi di stati alterati con il Focusing o
156
altri temi. Tuttavia, se la spiritualità include il concetto di luogo interiore e sensazioni di
pace e gioia, allora questi dati suggeriscono che i ragazzi focuser sono in grado di avere
tali esperienze. Occasionalmente o almeno brevemente, possono riconoscere quei luoghi e
quelle qualità dentro se stessi. Possono incontrare e forse abbracciare questa pace e gioia
nella loro natura spirituale, come è accaduto per Adam nel bosco e per Pete nel suo spazio
nero.
Sebbene i partecipanti siano giovani adolescenti nella prima fase della pubertà e un
po’ oltre, hanno mostrato una varietà di umori e problemi; non è tuttavia chiaro se il
numero delle varie caratteristiche fosse esacerbato da influenze fisiologiche o ambientali
attribuibili alla loro età, come ipotizzato da Buchanan e altri (1992). Il Focusing promuove
l’emergere delle emozioni in quasi tutti i focuser. A mio avviso, non c’era espressione più
emozionale di quella osservata nel Focusing rispetto ad altre età, compresi gli adulti. Solo
uno dei partecipanti non ha espresso emozioni nella focalizzazione, e 1 su 10 focuser può
essere una media per i focuser principianti che non si relazionano con le emozioni mentre
focalizzano. Future ricerche che includano un numero maggiore di partecipanti potrebbero
fornire questo tipo di informazioni. Non si è trovata ad oggi alcuna letteratura di ricerca a
riguardo. Persino quel partecipante che non ha espresso emozioni potrebbe averlo fatto
anche se avesse praticato Focusing per un periodo lungo di tempo.
Le esperienze personali dei partecipanti alle sessioni di Focusing ricadono
chiaramente nel dominio di Wilber (1995), da lui definite soggettivo o interiore-individuale,
e che ritiene essere un punto di partenza fondamentale della psicologia transpersonale. Dal
primo accesso al loro corpo, attraverso i movimenti immediati fino alla scoperta finale sul
piano fisico emozionale e/o mentale, i ragazzi scoprono se stessi da una prospettiva
157
interiore. Questa prospettiva può essere influenzata da agenti esterni, ma se così fosse
sarebbero stati completamente integrati dai ragazzi, affinché tutte le esperienze fluissero
dalla fonte creativa interna.
Il primo dominio di Wilber (1995) include coscienza introspezione e
interpretazione. Il corpo dei ragazzi sembra incoraggiare loro verso l’introspezione. Clint
dice: “Ora c’è un senso di curiosità diffusa in tutta l’area centrale. Vuole sapere cosa
accade ora.” Altre volte alcuni partecipanti sono capaci di disidentificarsi dalla loro
esperienza interiore per diventare un testimone che interpreta il proprio sé interiore, come
dimostra il loro linguaggio quando cambia da ‘Io’ a ‘Esso’. In altre occasioni, i ragazzi
mostrano un’eccellente abilità per una breve ma profonda introspezione. E’ come lo
sbocciare di un fiore, quando Mae apre gli occhi ed esclama che non era sua madre che
voleva andasse via, bensì era lei stessa a dover diventare responsabile delle proprie azioni.
E’ come se si fosse accesa una luce, quando Ike riconosce che la paura interna era
un’espressione della sua paura di rappresentare se stesso. Il loro linguaggio corporeo e le
loro parole parlano del desiderio di rientrare nel loro mondo esterno. Dopo tutto, per la
maggior parte dei giovani l’adolescenza è un periodo di tempo diretto all’esterno, che
coinvolge performance apparenza e popolarità.
LIMITAZIONI E DELIMITAZIONI
Per 9 dei partecipanti, questo tema rinvia sostanzialmente a vicini e amici, genitori
e parenti, arricchito dalle esperienza di precedenti partecipanti esperti. Ognuno degli adulti
e dei ragazzi conosceva i criteri di questo studio prima di dare le loro condivisioni.
Conoscevo personalmente 3 dei 10 ragazzi, seppure tramite una conoscenza indiretta che
passava tramite i loro genitori. Oren e Pete sono figli di amici di mia figlia. Georgia è la
figlia di un mio compagno di studi all’Istituto di Psicologia Transpersonale. Ha lasciato
158
questo gruppo di ricerca dopo le prime cinque sessioni Focusing, anche se mi ha dato il
permesso di includere le sue sessioni nella ricerca. Non è stato possibile valutare gli effetti
dell’assumere partecipanti attraverso fonti personali. Lo stile del Focusing e reticenze o
entusiasmo dei partecipanti non sembra collegato al loro grado di conoscenza con me, ad
eccezione di Ike. Solo Ike mi è arrivato attraverso una fonte che non conoscevo prima, che
può aver contato in alcune situazioni di difficoltà nella creazione di un suo rapporto
interno in mia presenza. Tuttavia, sentivo che il fatto di non conoscermi gli desse
maggiore fiducia nel familiarizzare con il processo.
Un fattore delimitante è stata l’intenzione di escludere adolescenti con ovvi
problemi psicologici e sociali, sia per limitare le possibilità di comportamenti disfunzionali
che avrebbero potuto influenzare la procedura della ricerca, e sia per proteggere i ragazzi
da eventuali effetti negativi del Focusing in tali condizioni. Comunque il Focusing si è
mostrato positivo nell’influenzare il comportamento piromane di un ragazzo (Barba,
1984). Un’ulteriore ricerca potrebbe determinare la fattibilità e il desiderio di un Focusing
guidato per questi adolescenti, e potrebbe fornire dati importanti comparativi.
Un secondo fattore importante: sono stati esclusi quei ragazzi che seguono un forte
percorso religioso con il loro famigliari. Questi genitori mi hanno conosciuta attraverso la
scuola dove ho presentato il programma di ricerca, e senza avere una conoscenza
personale con loro avrebbero potuto influenzare la loro decisione di farli partecipare o
meno alla ricerca, per una riluttanza dovuta ad eventuali influenze religiose.
Non ho selezionato i partecipanti per le loro lingua o abilità espressive e
comunicative, ma ho solo valutato le loro capacità generali. Non sono stati considerati i
fattori di personalità. Non sono state esplorate le convinzioni e attitudini dei ragazzi sui
159
fenomeni transpersonali, e non si è verificato prima se avessero avuto già esperienze
transpersonali. Non si è valutata la maturità dello sviluppo sessuale, non ha avuto peso,
poiché non c’erano forti differenze tra loro su questo tema. Per questo a volte si sono
accolti ragazzi volontari e altre volte invece non sono stati considerati.
Non ho selezionato i partecipanti per le loro abilità di Focusing. Anche se è chiaro
che i ragazzi abbiano utilizzato stili differenti, richiedendo più o meno una guida nel
processo, questi fattori non hanno influenzato significativamente la loro abilità di andare
all’interno o di diventare consapevoli delle loro sensazioni interiori. Ogni singolo
partecipante, che ha avuto difficoltà nel creare una relazione aperta di fiducia con se
stesso, ha perseguito questa relazione attraverso una forte prospettiva di Focusing.
Ho ricercato un ugual numero di maschi e femmine. La maggior parte dei
partecipanti è di 13 – 14 anni ad eccezione di un ragazzo di 15 anni. Ho scelto un gruppo
di Massimo 10 partecipanti. Questi fattori possono aver inibito o meno le generalizzazioni
nelle conclusioni. Braud (1998) dice: “Il ricercatore si aspetta di poter trovare indicatori di
leggi [generali, universali] in tutti i partecipanti alla ricerca – negli esempi fruibili, piccoli
e grandi” (p. 56).
Sebbene tempi e luoghi in cui sono avvenute le sessioni non erano gli stessi, questo
non ha influenzato il risultato del Focusing. Con la sola eccezione delle prime quattro
sessioni di 2 partecipanti che volevano focalizzare l’una in presenza dell’altra, poiché era
chiaro che disturbava il processo, allora io ho fermato questa pratica e hanno continuato
focalizzando separatamente, come spiegato nel capitolo sui Risultati.
Credo che il Focusing sia benefico in tutte le relazioni, intrapersonali e
interpersonali. Anche se questa mia convinzione potrebbe aver influenzato questo studio,
160
la mia pratica personale di Focusing, prima di quelle che ho guidato con questi ragazzi, ha
eliminato ogni opinioni e giudizio a riguardo, come confermato nella mia supervisione con
i miei colleghi. Il Focusing è un processo ideale da usare quando si vuole imparare a
gestire le reazioni degli altri e ad avere esperienze senza influenzare il risultato (vedi
Appendice H per i requisiti di guida del ricercatore). Lo scopo della guida è evitare di farsi
domande o di influenzare la direzione del processo della sessione. La facilitazione del
Focusing è intrinsecamente non direttiva. Semplicemente, invita la consapevolezza della
persona a quello che sta sperimentando in quel momento e dà suggerimenti aperti per
stimolare il passo successivo.
Una principale limitazione di questa ricerca è stata la mancanza di uno strumento
per valutare gli effetti del Focusing nella vita quotidiana dei ragazzi. Prima che iniziasse la
ricerca si è deciso di non usare alcun tipo di test, prima e dopo il lavoro, per determinare il
cambiamento durante il periodo delle sessioni di Focusing nelle attitudini di ragazzi, e
nelle ipotesi su se stessi rispetto alle convinzioni interiori e agli obiettivi, rispetto a chi
fossero e dove stessero andando. Questa decisione si basa sulla mia esperienza negativa
sui test per ragazzi, che aveva bloccato il metodo della ricerca nella prima fase di sviluppo.
Perciò non è possibile trarre delle conclusioni su come il Focusing alteri le esperienze
quotidiane e le esperienze interiori di autostima dei ragazzi, possono solo essere
speculative. La madre di Oren lo ha fatto una volta un anno dopo il percorso di Focusing,
quando il ragazzo ha avuto difficoltà e lei gli ha ricordato di andare dentro di sé per trovare
la risposta, e lui lo ha fatto.
CONCLUSIONI
Quando i giovani ragazzi hanno scelto di partecipare volontariamente al gruppo di
questa ricerca, hanno risposto alla chiamata della loro consapevolezza. La consapevolezza
161
interna, che i ragazzi hanno trovato velocemente proprio come si aspettavano, attraverso il
processo di Focusing ha aperto loro un mondo, che li invita a viaggiare in relazione con
quanto c’è è di più profondo che abbiano mai contattato prima. Il Focusing favorisce
inoltre la scoperta di un linguaggio che permette loro di dare significato ai segnali del
corpo, che emergono come effetto di un consapevolezza volta al loro interno.
Conseguentemente, hanno iniziato a stabilire una relazione interiore con quei luoghi più
profondi attraverso compassione curiosità e pazienza. I ragazzi hanno incontrato in varie
forme contesti e temi noti a molti filosofi e ricercatori, che sull’adolescenza hanno
dedicato i loro lavori. I ragazzi lo hanno fatto con un livello di espressione sofisticato.
Non c’è prova che questi giovani abbiano sperimentato, prima o durante il
Focusing, un particolare fenomeno spirituale che Armstrong (1984) e altri (Piechowski,
2001; Wade, 1996) dicono sia possibile, come dimostra la letteratura e la ricerca. Anche il
mio insegnante spirituale, Adyashanti, parla molte volte nei suoi satsang (incontri di
comunità spirituali) di quanto siano spesso dannose le esperienze straordinarie ricercate
per trovare l’illuminazione e poi viverci come fosse una funzione dell’essere umano; ha
sempre detto di volgersi alla consapevolezza interiore per trovare il cammino verso l’unità
saggezza e gioia.
La ricerca futura sul Focusing per gli adolescenti ha molte possibili direzioni,
alcune delle quali sono state già menzionate. Varrebbe la pena verificare se si può usare il
Focusing come un sostituto strumento per quegli adolescenti che hanno bisogno del
counseling, che però sono considerati criticamente disfunzionali.
Sarebbe utile intervistare i partecipanti di questo studio per scoprire se intendono
continuare a focalizzare in qualche modo, se ne sono veramente interessati. Potrebbe
162
essere una ricerca simili a questa, ma più estesa nel tempo, iniziando con persone ancora
più giovani, incorporando interviste per determinare se il Focusing influenzi attitudini
comportamenti e scelte delle attività in modo salutare e significativo. Uno studio di questo
genere potrebbe scoprire se dopo un periodo di pratica di Focusing, da adulti, non siano
ancora separati dal loro sé.
Ho fatto un sogno. Mi vedevo ad insegnare in una classe di psicologia alle scuole
superiori. Davo una sessione di Focusing individuale ad ogni studente di quella classe, e
insegnavo i primi due livelli di Focusing per un anno. La bellezza di questo sogno è che la
classe si sarebbe estesa a lungo nel tempo per consentire agli studenti di acquisire la
conoscenza e la pratica necessarie per continuare da soli con i compagni. Inoltre, lo studio
della psicologia può essere arido, se manca un coinvolgimento personale. Lo so perché lo
ho fatto in Psicologia.
Il mio desiderio più sincero è che i giovani partecipanti sperimentino tanta gioia
nell’essere in contatto con la loro fonte interiore, come ho condiviso con loro. La mia
speranza per questi 10 ragazzi selezionati per questa ricerca è che scoprino la loro verità e
che trovino la pienezza di significato attraverso la loro pratica di Focusing. Forse a qualche
livello nella loro vita, quando desiderano avere una relazione duratura con se stessi,
ricorderanno il Focusing come una fonte creativa di numerose possibilità e ispirazioni.
163
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168
Appendice A
Definizioni di Focusing
Focusing significa “trascorrere del tempo con qualcosa sentito a livello corporeo
[Felt Sense], non chiaro (finché viene messo ‘a fuoco’)” (Gendlin, 1996, p. 34) finché
arriva qualcosa. “Focusing è un modo sistemico di conoscere per aprirsi all’implicito [Felt
Sense]” (p. 3). “Il Focusing richiede una risposta interna che crea un clima di sicurezza e
ricettività a quel qualcosa che emerge dall’interno” (p. 303).
Felt Sense è una consapevolezza o una sensazione della “fonte” delle emozioni,
immagini, sensazioni fisiche, come un luogo o “zona di confine” tra il conscio e
l’inconscio” (Gendlin 1996 p. 16). “Questa consapevolezza è sempre più ricca di quanto si
possa esprimere a parole, non si può conoscere tutto quello che è o potrebbe essere”
(p.17).
Felt Shift avviene quando un Felt Sense si apre e si muove. “Il cambiamento parte
da lì. I cambiamenti corporei arrivano in tali passaggi” (Gendlin, 1996, p. 61) senza
saperne il perché e il come.
Compagno è la persona che “mantiene lo spazio” per il focuser e può anche
ascoltare restituendogli le parole che ha pronunciato lo stesso focuser, affinché il focuser
possa sentirle bene e verificarle con la propria risonanza interiore, che le conferma o le
disconosce.
Guida è una persona che agisce sia come un compagno che ascolta e mantiene lo
spazio sacro, e sia come facilitatore che restituisce quei suggerimenti al focuser che lo
possano portare più agevolmente al passo o direzione successive (Appendice C e
Appendice D).
169
Appendice B
Lista parziale delle Direzioni di Crescita Potenziale
Originariamente proposta come Risultati Potenziali del Processo di Focusing
Queste direzioni di crescita potenziale derivano da molte fonti (per es. ricercatori,
valutazioni personali e transpersonali, note di classe) e dalla mia esperienza di Focusing.
Concordo con i ricercatori quando ho preparato le categorie personali e transpersonali, in
particolare il mèta-studio di Lajoie e Shapiro (1992). Le discussioni di Lajoie e Shapiro
sulle definizioni di psicologia transpersonale includono quelle di filosofi e psicologi che
considerano le direzioni di crescita personale come parte della definizione più estesa di
psicologia transpersonale, e che hanno raggruppato le due seguenti classi in una sola.
Verso la Crescita Personale -
Ambito immaginativo con aspirazioni Auto-assertivo
Senso di adeguatezza Identità di sé
Esercitare il libero arbitrio Spontaneità
Accettazione di sé e rispetto di sé Autodifensivo
Protettivo verso gli altri Orientato al risultato
Potere personale e direzione di sé Allegria Giocosità
Sensibilità ai propri bisogni e sensazioni Ridere
Sentirsi fisicamente a posto Gusto della vita
Struttura del carattere democratico Privacy personale
Sistema di valori flessibile Alta autostima
Apprezzamento e rispetto per la vita e la creazione Relazioni di fiducia e intimità
170
Verso la Trasformazione Transpersonale -
Affermare il proprio essere Spiritualità
Spazio, assenza di Tempo e Apertura Completezza
Chiarezza cristallina della verità Flusso creativo
Direzione interna o del Sé Gioia nella vita
Onorare la sacralità della vita Senso di amore
Lasciare che sia e stare con Misticismo
Trascendenza o spontaneità Altruismo
Rilassarsi in sicurezza Stupore
Esperienza paranormale Amore
Esperienze Elevate Compassione
Riconoscere le sincronicità Meraviglia
Felt Sense di connessione Estasi Beatitudine
Pace profonda Gratitudine
Movimenti dall’inconscio al conscio
Unità con la terra e tutti gli esseri viventi
Sperimentare a volontà di Dio e le rivelazioni del Sé
Aprirsi al mistero di Dio e dell’ignoto
171
Appendice C
InduzioneSegue l’induzione da fare prima di ogni sessione di Focusing, formulate da Ann Weiser Cornell (1996):
Prenditi il tuo tempo per iniziare a sentire la consapevolezza del tuo corpo. Diventa consapevole prima dell’area esterna del tuo corpo, le tue braccia, le tue mani.o Nota cosa toccano le tue mani e cosa sentono.o Sii consapevole delle tue gambe e dei tuoi piedi.o Nota cosa toccano i tuoi piedi e cosa sentono.o Nota il contatto del tuo corpo con la sedia e come si sente.o Nota se ti senti comodo.
Poi porta la tua consapevolezza all’interno, in tutto il tuo corpo, nella gola, nel petto, nello stomaco e nella pancia.o E stai lì, semplicemente.o Lascia riposare la tua consapevolezza, gentilmente, nell’area centrale.o (Va bene notare ogni altra parte del corpo, ma puoi cominciare dall’area centrale,
dalla gola, dal petto, dallo stomaco e dalla pancia).
Alternativa 1E gentilmente fai un invito a te stesso, dicendo:
“Cosa vuole ora la mia consapevolezza?” “Cosa vuole venire a farsi conoscere?”
E poi aspetta, quando sei consapevole di qualcosa, fammelo sapere.
Alternativa 2 se il focuser lavora su un tema specificoE ricorda tutto quello che riguarda ___,
Lascia che arrivi qui in questo spazio. E invita il tuo corpo a darti la sensazione di tutto questo tema.
E poi aspetta quando sei consapevole di qualcosa, fammelo sapere.
172
Appendice DFormat Generale della Sessione di Focusing
(Modificato dalle dispense di un workshop di Cornell nel 1997)
I. Dai il benvenuto/riconosci la sensazione che arriva /qualunque cosa emergaA. Vedi se puoi salutarla.B. Vedi se ti piace riconoscere la sua presenza.
II. Descrivi sensazione corporea, immagine, emozione, collegamento con la vita. A. Se il focuser non la descrive mentre la riconosce:
1. Prenditi del tempo per sentire come la descriveresti. 2. Potresti prenderti del tempo per sentire come si sente nel tuo corpo.
B. Dopo che il focuser la descrive:Prendi ora la parola “_______” e riportala alla sensazione nel tuo corpo, e vedi se corrisponde e se si sente bene con questa parola, o scegli un’altra parola che vada bene.
III. Sii presente e segui quello che c’è A. Vedi se è ok stare con quella sensazione, o stai con quella sensazione o stai in
compagnia di quella sensazione. B. Potresti sederti con quella sensazione con interessata curiosità.C. Potresti sederti in quella zona che sente “_______,” con interessata curiosità.
IV. Mettiti in ascolto, senti/ domandati: ascolta quello che vuole farti sentireA. Prenditi il tuo tempo per sentire come si sente da questo punto di vista. B. Potresti sentire se ha una qualità emozionale o un suo umore. C. Potresti chiedere “Come stai con _______”?D. Chiedi quello di cui c’è bisogno.E. Chiedi di mostrare come sarebbe se si sentisse bene.
V. Ricevi il suo messaggio: quando dice qualcosa, fai sapere alla sensazione che la stai ascoltando. (Se appropriato, viene usato un tutta la sessione di Focusing)
VI. Concludere la sessione di Focusing A. Se finisce con una “sensazione positive”:
1. Prenditi del tempo per osservare come si sente nel corpo la tua sensazione positiva.
2. Fai sentire al tuo corpo questa sensazione. Lascia lì questa sensazione, pienamente, finché vuole starci.
B. Se termina diversamente:1. Trova un luogo in cui fermarti. Verifica il tuo corpo per vedere se c’è un
posto in cui sta bene o se c’è qualcos’altro che vuole apparire. 2. Crea una relazione interna a lungo termine. Fai sapere a quei luoghi che
ritornerai, e ringrazia il corpo e le parti che sono stati con te.
173
Appendice E
Volantino Promozionale rivolto ai futuri partecipanti
Foto del Facilitatore Data
A chi è rivolto: Adolescenti, Genitori/ Figure di riferimento, Counselor
Oggetto: Potenziali partecipanti ad uno studio per una tesi di dottorato di ricerca
Salve,
mi chiamo Louanne Ellison, e sono studentessa di psicologia che sta completando
la tesi del dottorato di ricerca presso l’Istituto di Psicologia Transpersonale di Palo Alto.
Mi occupo di adolescenti e delle loro esperienze nella pratica della tecnica chiamata
Focusing, un metodo corporeo per creare una relazione interiore con il sé, descritto dal Dr.
Eugene Gendlin dell’università di Chicago degli anni ’70, che da allora viene ampiamente
usata dagli adulti in tutto il mondo.
Per i miei studi e per scoprire in che modo il Focusing possa supportare gli
adolescenti, ho creato questa ricerca per guidare sessioni di Focusing con ragazzi volontari
tra i 13 e i 15 anni di età, attraverso un percorso di 10 sessioni per un periodo di 5
settimane. Con l’augurio che il Focusing li aiuti a trovare una comprensione di sé e li
supporti a fare scelte soddisfacenti e benefiche nella loro vita.
Se siete interessati a partecipare a questa ricerca o conoscete chi fosse realmente
interessato, per ulteriori informazioni potete contattarmi al n° _____________
Grazie,
Louanne
174
Appendice F
Modulo Consenso Informato
Caro __________,
Apprezzo che tu abbia accettato di supportare la mia ricerca in qualità di
partecipante. Questo modulo di Consenso Informato si riferisce allo studio descritto qui di
seguito, alla conseguente Tesi e ad altre possibili pubblicazioni pertinenti.
In questo progetto di ricerca, i partecipanti saranno guidati personalmente da me,
attraverso 10 sessioni di Focusing della durata di circa un’ora. Mi sono formata in
Focusing con un studio di 4 anni, e mi sono certificata come insegnante/trainer presso
l’Istituto Internazionale di Focusing. Il Focusing è un processo di ascolto del proprio corpo
in un modo gentile e accogliente, ascoltando i messaggi che il nostro sé ci invia. E’ un
processo che onora la saggezza che abbiamo dentro di noi, divenendo consapevoli del
livello sottile di conoscenza che ci parla attraverso il corpo. Ai partecipanti verrà chiesto di
rispondere alle domande che emergono, relative alla loro esperienza riportata durante la
sessione, che potrebbe influenzare la loro vita. In ultimo, ai partecipanti viene richiesta una
discussione per rivedere le trascrizione delle loro sessione, per correggere eventuali
inesattezze da parte del ricercatore, che durerà un’ora, per un totale di 11 ore di percorso.
Viene garantito l’anonimato, dando un nome fittizio al partecipante, al posto di
quello che reale che solo il ricercatore conoscerà. Le sessioni sono audio registrate e
conservate sottochiave; i nastri verranno copiati su un'altra registrazione sempre in
riservatezza con nomi in codice, per consentire la trascrizione dei testi e la discussione di
verifica con i rispettivi partecipanti. Qualunque variazione a queste norme viene fatta solo
dietro accordo con le parti interessate come i genitori o altre figure di riferimento.
175
Sebbene il Focusing non sia considerato un metodo terapeutico in sé, potrebbero
emergere temi profondi. Il Focusing può essere fatto senza rivelare la natura e i dettagli del
tema specifico. Tuttavia, se le informazioni emergenti in sessione riguardassero abusi sui
ragazzi, il ricercatore si attiene alle linee guida dell’Associazione di Psicologia Americana,
che richiede di riportare tali informazioni al servizio di tutela minorile.
Genitori/ Figure di riferimento. Firmando questo modulo di Consenso Informato,
date volontariamente il permesso ai vostri figli minorenni di partecipare al progetto di
ricerca condotto da Louanne Ellison-Cole, laureata e candidata al dottorato di ricerca
presso l’Istituto di Psicologia Transpersonale di Palo Alto in California. Come tutori del
ragazzo, in qualità di partecipante di questo studio, siete autorizzati a ricevere ogni
informazione pertinente come dati analisi e resoconti, che riguardano il proprio figlio.
Avrete la possibilità di discutere i temi emersi dallo studio. Potete inoltre ritirare la
partecipazione del ragazzo in qualsiasi momento, durante questo percorso di 5 settimane di
sessioni di Focusing. Se decidete di ritirare vostro figlio dal programma, vi verrà
consegnato tutto il materiale prodotto fino a quel momento, come registrazioni e
trascrizioni. Per ogni ulteriore informazione su questa ricerca, potete rivolgervi a:
1. Louanne Ellison-Cole, M.A.—Ricercatore, [telephone number]
2. Jenny Wade, Ph.D.—Presidente della commissione di laurea, [telephone number]
3. Robert Schmitt—Presidente Commissione Etica, [telephone number]
Partecipanti. Ai fini di questo studio di ricerca, avete gli stessi diritti dei
Genitori/Figure di riferimento come sopra citato. Inoltre, potete rifiutare di rispondere alle
domande poste da me, il ricercatore. Il luogo per le sessioni guidate di Focusing verrà
determinato soprattutto in base alle vostre esigenze e scelte personali, e secondariamente
176
in base alle richieste della ricerca, che richiede un luogo tranquillo disponibile per le 5
settimane.
Nel corso delle 5 settimane, in cui praticherete il Focusing, imparerete il processo
di Focusing per un vostro uso futuro. Come ricercatore, spero che possiate trovare questo
metodo di valore per il resto della vostra vita come modo per aiutarvi a determinare la
vostra strada, e che rifletta le vostre esigenze e desideri personali.
In generale, l’Istituto di Psicologia Transpersonale non si assume la responsabilità
di eventuali danni psicologici o fisici derivanti dalla ricerca condotta dai suoi studenti. Se,
durante il tempo della ricerca o anche dopo, scopriste qualcosa che vi fa sentire a disagio,
vi aiuterò a gestire la situazioni secondo le mie competenze. Se fosse una situazione che
vada oltre le mie competenze, fornirò appropriate referenze. Soprattutto, il Focusing stesso
fornisce modi di scoperta ed utilizzo della propria rete di sicurezza. Infine, in qualità di
guida di Focusing, durante le sessioni non intendo porre domande lesive o altri tipi di
influenza. Guidare il Focusing è una modalità non direttiva che semplicemente invita la
consapevolezza di una persona a comprendere l’esperienza di quel momento.
Io, come partecipante o Genitore/Figura di riferimento, comprendo lo scopo di
questa studio come sopra menzionato. Senza alcuna pressione, sottoscrivo questo accordo.
Comprendo il mio ruolo e quello dei ragazzi, in questa ricerca, come segue:
1. Partecipazione a 10 sessioni di Focusing audio registrate della durata di circa 1
ora, per un periodo da 5 a 10 settimane, e Risposta alle domande ad esse collegate.
2. Un’ora in più per la revisione della trascrizione della sessione e per la
discussione dei relativi risultati, della durata di 1 ora – per un totale di 11 ore di percorso.
177
3. Mia facoltà di rivolgere eventuali perplessità e di ritirare il ragazzo da questo
progetto di ricerca in qualunque momento del percorso di 10 sessioni di Focusing e di
ritirare tutto il materiale pertinente prodotto fino a quel momento.
Nome del Partecipante _________________________________
Firma del Partecipante ____________________________________
Data _____________________
Nome del Genitore /Figura di Rif. ___________________________
Firma del Genitore /Figura di Rif. ______________________________
Data _____________________
Indirizzo se il partecipante o il genitore / figura di riferimento desidera ricevere una sintesi
del progetto di ricerca.
________________________________________________________________________
178
Appendice G
Riferimenti della Ricerca
Questa ricerca è parte di una tesi di ricerca di dottorato, le risposte sono
confidenziali e ricadono all’interno di linee guida come descritto dal modulo di Consenso
Informato. Se avete considerazioni dubbi o domande su un qualunque tema pertinente,
potete contattare Louanne:
1. Nome Completo _____________________________________________
2. Come desideri essere chiamato (nome fittizio) ______________________
3. Data di nascita __________________ Anno scolastico _____________
4. Nome/Età/Relazione delle persone con cui vivi:
Nome Età Relazione
________________________________________________________________________
________________________________________________________________________
________________________________________________________________________
5. In caso di emergenza, chi posso contattare? Indica il tipo di relazione che la persona ha
con te e il suo numero di telefono.
6. Dai il tuo numero di telefono e indica l’ora in cui posso chiamare per fissare il
calendario degli incontri.
7. Indica le origini della tua famiglia, come ambiente culturale famigliare: per es. Nativi
Americani, o Irlandesi, o probabilmente sud europei, o da molte generazioni negli Stati
Uniti per cui è difficile risalire alle origini famigliari
________________________________________________________________________
________________________________________________________________________
179
8. Se osservi una fede religiosa, indica quante volte la frequenti, e indica quanto la tua
famiglia sia devota al tuo stesso credo in una scala da 1 a 4, dove 1 è molto devoto e 4 non
devoto
____________________________/_________________________(Religione/Chiesa)
(Quante volte la frequenti)
1__________ 2__________ 3__________ 4__________
(Molto devoto) (Moderato) (Occasionalmente) (Non devoto)
9. Indica le attività che fai tu personalmente:
Tieni un diario Sì ___ No ___
Mediti regolarmente o preghi Sì ___ No ___
Pratichi Tai Chi or altre arti marziali Sì ___ No ___
Ti confidi con una persona di fiducia Sì ___No ___
Se hai une delle seguenti attività, descrivi brevemente perché è importante per te:
_______________________________________________________________________
10. Indica Sì o No alle seguenti domande:
Sei in libertà condizionata? Sì___ No ___
Hai avuto arresti in passato? Sì___ No ___
Partecipi a qualche gang? Sì___ No ___
Fai uso di farmaci diversi da quelli dati dai tuoi famigliari o dal medico?
Sì___No ___
11. Se hai alcune esitazioni perplessità o domande sul Focusing o sull’essere parte di
questa ricerca, puoi indicarle qui sotto o se desideri possiamo parlarne
___________________________________________________________________
180
Appendice H
Qualifiche del Ricercatore come Guida di Focusing e Strumento Umano???
Quando ho iniziato la terapia nel 1986, versavo molte lacrime nello studio del mio
terapeuta senza avere idea di cosa stesse accadendo. Il mio terapeuta, Dr. Errol Schubot,
mi parlò del libro di Gendlin ‘Focusing’ (1978) e cominciò a fare Focusing con me in
aggiunta la percorso terapeutico. Il Focusing mi ha portato alla saggezza del cuore e a
ricevere risposte che il corpo possedeva rispetto a come stavo andando nella mia via, in
cosa credevo, cosa era importante per me, quali scelte fatte andavano bene anche al mio
corpo, e la fonte delle emozioni. Mi ha inoltre portato ad un percorso spirituale. Ho
praticato Focusing per mio conto ogni giorno negli anni dopo il divorzio, e da allora ho
trovare la mia fonte di informazione e trasformazione personale.
Mi sono certificata presso il Focusing Institute come insegnante e trainer sotto la
guida di Ann Weiser Cornell e Katherine Bell Dever. In tutto 66 ore di corso e 1 anno e
mezzo di tirocinio. Durante il mio tirocinio, ho assistito l’insegnante di Focusing per
principianti e ho guidato alcuni studenti nelle sessioni individuali. Ho partecipato a
seminari sponsorizzati dall’Istituto di Focusing in Wisconsin e a Budapest (disegnato
specificamente per studiare il Focusing con i bambini). Sono insegnante per le scuole
secondarie e scuole superiori.
181
Appendice I
Note di Apprezzamento
Data
Louanne Ellison-Cole
Istituto di Psicologia Transpersonale
Caro _____________,
[nome del partecipante]
ti sono molto grata per la tua partecipazione e la tua collaborazione in questo studio
di ricerca per la mia tesi di dottorato. E’ stato molto importante per l’esito positivo della
tesi. In allegato trovi una sintesi delle conclusioni a seguito dei risultati della ricerca. Se sei
interessato alla sintesi della ricerca, puoi contattarmi al numero ____________________.
Mi ha fatto piacere conoscerti e condividere insieme questa esperienza. Mi auguro
che sia stato un arricchimento per te come lo è stato per me. Se in futuro posso esserti di
aiuto, lo farei volentieri, mi farebbe piacere ascoltarti sulle tue attività e la tua vita. Hai il
mio numero, sono raggiungibile attraverso la Associazione Alunni dell’Istituto di
Psicologia Transpersonale.
Grazie,
Louanne