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Tipi di siti e loro dinamiche Di Maurizio Boscarol

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Page 1: Tipi Di Siti Online

Tipi di siti e loro dinamiche

Di Maurizio Boscarol

Page 2: Tipi Di Siti Online

Strumenti presenti online

• Siti web tradizionali• Blog• Wiki• Forum• Siti di social e sharing• Aggregatori di news• …

Page 3: Tipi Di Siti Online

Siti web tradizionali

• Sono domini in cui sono presenti pagine non organizzate per presentare informazioni aggiornate con frequenza

• Siti portfolio, personali, con articoli, passioni tipiche dell’autore, di difficile aggiornamento o non legato all’attualità

• Siti di associazioni, enti e aziende che hanno focus diversi

Page 4: Tipi Di Siti Online

Dai siti statici ai dinamici

• I primi siti erano collezioni di documenti html collegati fra di loro, organizzati secondo menu disponibili su tutte le pagine che consentivano di linkare le altre pagine

• Questi siti richiedevano competenza autoriale e progettuale

• La gestione e la modifica delle pagine prodotte era difficile (problema degli archivi)

Page 5: Tipi Di Siti Online

Dai siti statici ai siti dinamici• Poi sono arrivati i CMS: Content Management

System; programmi installati sul server, in grado di facilitare il processo di aggiunta e modifica di pagine e contenuti

• Separazione di design e contenuto• Le pagine vengono create riempiendo

mascherine di inserimento, e scegliendo categorie e sezioni del sito e altri metadati

• Competenze tecniche (programmazione e sistemistica) elevate, competenze progettuali elevate

Page 6: Tipi Di Siti Online

Dai siti dinamici ai blog

• I blog sono siti orientati all’aggiornamento rapido. Sono di struttura semplificata: prevale la home page con le news e una colonnina con i link ad archivi e altri siti

• Non c’è bisogno di competenza progettuale• Sono resi possibili da CMS semplificati:

spesso autoinstallati, senza progettazione, con theming facilitato

• La pubblicazione online viene resa disponibile a tutti!

Page 7: Tipi Di Siti Online

Blog e personal publishing• Questo porta alla nascita di blog quasi

tutti uguali nella forma e nei meccanismi di archiviazione, mentre l’hosting gratuito libera il singolo dalla necessità di spendere per avere un proprio sito

• Atomizzazione: ogni persona un sito, o anche più di uno…

• Possibile più autori su un sito, ma meno frequente

Page 8: Tipi Di Siti Online

Verso la fusione fra CMS e BMS?

• Ora i blog management system sembrano dominare anche nella costruzione di siti un po’ più complessi

• (Wordpress ha sfruttato un errore strategico di Movable Type, suo antesignano, per conquistare ampie fette di diffusione, e con un modello di business misto sta ora dominando anche come CMS per piccoli siti e iniziative editoriali piccole e medie)

Page 9: Tipi Di Siti Online

L’esplosione dei blog

• 2002-2006: I blog si diffondono, grazie anche a servizi totalmente gratuiti e istantanei (non c’è neanche più da registrare il nome a dominio)

• I blog principali sono visti da migliaia di persone al giorno, ma la media è di 5 visitatori al giorno (e la moda ancora più bassa…)

• Dunque…

Page 10: Tipi Di Siti Online

Coda lunga (Chris Anderson, direttore di Wired)

Page 11: Tipi Di Siti Online

Il senso della coda lunga

• La coda lunga segue distribuzioni di frequenza secondo leggi di potenza

• Pochi hanno moltissimo, alcuni hanno una quantità media, moltissimi hanno pochissimo (vale per i link in ingresso)

• E’ un tipo di distribuzione che si registra spesso nei fenomeni naturali a invarianza di scala (ditribuzione di Yule)

• E’ anche così che si distribuiscono le visite nelle pagine di un singolo sito!

Page 12: Tipi Di Siti Online

Stampa e blog

• Il mondo della stampa scopre i blog• Li teme, li deride, li minimizza, li osanna

• La maggior parte dei blog sono iniziative personali, che ovviamente sono sfruttate meglio da chi ha competenze comunicative (giornalisti, insider)

• Già al lavoro nel mondo della comunicazione, diventano blogstar

Page 13: Tipi Di Siti Online

Blogstar e coda lunga

• Secondo la teoria “forte” della coda lunga, ci sono pochi blog (siti) che hanno moltissimi contatti (e possono dunque vivere anche di pubblicità: gawker, huffington post, techcrunch, boink-boink, the life jacket, etc) o trasformarsi in imprese editoriali, forti del bacino di utenza in lingua inglese: la a-list

• E moltissimi blog con pochissimi visitatori• La teoria della coda lunga preannuncia importanza

e successo anche alla coda lunga: se un contenuto è di valore, salirà lungo la catena di rimandi e link per arrivare ad essere segnalato dalle blogstar

• Chi è in cima alla coda cambia nel tempo (?)

Page 14: Tipi Di Siti Online

Le blogstar Italia

• Blogbabel fornisce una stima dei blog più visti:• I primi 10 blog non commerciali

– 1 Blog di Beppe Grillo– 2 Wittgenstein– 3 Manteblog– 4 Piovono rane– 5 Luca De Biase– 6 Il disinformatico– 7 Scene digitali– 8 Voglioscendere– 9 Macchianera– 10 Nazione indiana

Page 15: Tipi Di Siti Online

Critiche alla coda lunga:

• Anita Elberse: la distribuzione (di vendite, di successi) è più favorevole alla testa che alla coda

• I vantaggi per la coda non ci sono: possono esprimersi, ma difficilmente diventano rilevanti

• Fenomeno “Rich get richer”la distribuzione delle risorse aumenta a favore dei ricchi

• (nota: tutto bene finché l’economia cresce. Ma poi?)

Page 16: Tipi Di Siti Online

Preferential attachment sul web• Dietro e davanti alla teoria della coda lunga ci

sono alcuni fenomeni su come funziona la rete:• Barabasi et al (1999): preferential attacchment

applicato al web• Il numero di link che puntano alle pagine

aumenta la probabilità che quelle pagine vengano viste. Più le pagine vengono viste, più è probabile che altri le linkino. E così via.

• E’ lo stesso meccanismo del page rank di google: google decide chi è più visto e chi meno, basandosi sui link che una pagina è in grado di ricevere

Page 17: Tipi Di Siti Online

Reti sociali e professionali

• Molti dei blog in cima alla classifica di blogbabel si linkano fra di loro

• E come mai tutti coloro che aspirano a diventare visti, linkano quelli più visti?

• Chi ha più mezzi, più conoscenze, maggior successo personale e professionale ha maggior probabilità di farsi linkare di chi parte da zero

Page 18: Tipi Di Siti Online

Come scalare la classifica?• Scalare la classifica, sovvertire l’ordine, è però

possibile• Le mode cambiano, i gusti anche

• Concetto di “fitness”: http://www.thedailybit.net/index.php?method=section&action=zoom&id=2317

• Competitività dei nodi (pagine) per accaparrarsi i nuovi link

• Cosa sia e come si raggiunga un’elevata fitness, non è chiaro!

Page 19: Tipi Di Siti Online

Una ricerca di Matthew Hindman nel 2004

• Dimostra che i blog rilevanti sono pochissimi, e che il censo (reddito, istruzione, capacità tecniche) degli autori sono estremamente di nicchia

• Più di quelle dei direttori dei giornali!• Maschi, bianchi, inseriti nel mondo della

comunicazione, con livello scolastico molto elevato (dati però del 2004)

Page 20: Tipi Di Siti Online

Influence e testimonial

• Uno dei temi emergenti è quello della influence e della onestà del link

• I più visti sono considerati più influenti: parlare in un post di un prodotto o di un sito, inserire un link, equivale ad accrescere l’influenza anche della fonte.

• I blogger più influenti vengono invitati a testare prodotti, vengono omaggiati di copie regalo di libri e dischi, ecc, con la speranza che ne parlino

Page 21: Tipi Di Siti Online

Le origini

• Questo fenomeno ricorda quello del testimonial e dei “pubbliredazionali” sui giornali– Testimonial: personaggio famoso ingaggiato per

pubblicizzare un prodotto (basato sulla sua reputazione presso il pubblico di riferimento)

– Pubbliredazionali: inserzione a pagamento sotto forma di articolo, con l’indicazione che si tratta di pubblicità

– Redazionale: regalo che il giornale fa a qualcuno, sotto forma di articolo che sembra spontaneo, di informazione

– Marchetta: redazionale, ospitata fatta per promuovere ma presentata come disinteressata

Page 22: Tipi Di Siti Online

Forme sperimentali di sfruttamento della influence• Ospitare un banner di cui si

“garantisce”• Si usa la influence per dichiarare

esplicitamente la pubblicità, che è presentata come “selezionata” - magari parlandone pure in post del blog

• Caso metafora.it, thedesk.com, ecc.

Page 23: Tipi Di Siti Online

Steven B. Johnson

• Ritiene che i blog più diffusi siano sulla tecnologia, e, subito dopo, sulla politica, semplicemente perché i primi ad andare sulla rete sono i tecnici e gli appassionati di politica

• Presto su ogni argomento la rete offrirà varietà di spunti in tempo reale, rapidi e ricchi

• Anche se non sappiamo come pagherà

Page 24: Tipi Di Siti Online

Clay Shirky

• Smettere di pensare al giornalismo come la preservazione dell’esistente, e cogliere l’opportunità della creazione di qualcosa di nuovo, anche se non sappiamo come il business evolverà.

• Lo scopriremo strada facendo

Page 25: Tipi Di Siti Online

Blog e altri strumenti

• Blog e altri strumenti di presenza online che superano il sito statico sono molto importanti e possono diventare fonti di informazione

• Discutiamo alcune differenze strutturali fra questi strumenti

Page 26: Tipi Di Siti Online

Caratteristiche generali del blog• Sul lato utente: ordinato per recenza;

archivi tematici e temporali• Commenti possibili (non sempre); non

sempre commenti ai commenti• Sul lato autore: solo l’autore può scrivere

o modificare il proprio post• Possibile strumento di moderazione dei

commenti• Nessun workflow, di solito• Versionamento di norma assente

Page 27: Tipi Di Siti Online

wiki

• Strumenti di scrittura collaborativa• Un testo può venir modificato da chiunque (si

iscriva)• Non presente il commento, se non all’interno

del pool di autori• E’ possibile tornare ad una versione

precedente del contenuto• Moderazione a posteriori• Focus sulla facilità di modifica, strumento

collaborativo di gruppo, abolito il concetto di autore

Page 28: Tipi Di Siti Online

Forum

• Strumenti di discussione• Ogni iscritto può iniziare una discussione• Ogni iscritto può replicare, partecipando alla

discussione• Non articoli, ma discussioni: temi, dubbi,

domande, richieste di aiuto• Gli altri rispondono, commenta, si scambiano idee• Ognuno è autore del proprio intervento (e solo lui

e l’amministratore può moderarlo/cambiarlo)• È presente la figura dell’amministratore

(controllore della buona etichetta)

Page 29: Tipi Di Siti Online

Social sharing

• In un luogo unico si inseriscono (tramite upload e previa creazione di un account) contenuti che si vogliono condividere, non legati al proprio sito; youtube; flickr.

• Canali, categorie, autori: si può cercare in molti modi• Il social sharing ha introdotto il concetto di tag: etichetta

(categoria, argomento) appiccicato ad ogni pezzo, in maniera destrutturata

• Le persone trovano più facilmente qualcosa se vanno a cercarlo in un posto unico, piuttosto che navigare per tutti i siti esistenti!

• Specie di repository centrale, dove passa tutto ciò che può interessarci

Page 30: Tipi Di Siti Online

Social network

• Luogo dove si incontrano persone significative, si organizzano profili, messaggistica, scambio di informazioni ad un gruppo selezionato di utenti della rete

• Più semplice che scrivere le stesse cose a tutti, per esempio: anche qui l’idea centrale è di essere una repository che semplifica la necessità di una gestione frammentaria delle relazioni

Page 31: Tipi Di Siti Online

Tendenza aggregativa

• Si sta dunque andando, man mano che in rete entra la maggioranza degli utenti, verso una tendenza all’emersione di luoghi aggregativi, che convivono con i luoghi singoli gestiti da ciascuno (i siti), ma semplificano il ritrovamento e la condivisione di informazioni, contenuti, relazioni

• Riducono il carico cognitivo e l’information overload, con l’ansia ad essa connessa

Page 32: Tipi Di Siti Online

Aggregatori di news

• Svolgono la stessa funzione: in un luogo solo, titoli e sommari di contenuti tematizzati provenienti da fonti diverse

• Le fonti continuano ad esistere, ma l’aggregatore ne semplifica l’uso e assume importanza cruciale

• Solitamente legati all’esistenza di una tecnologia di marcatura chiamata feed, o canale rss, o file rss: una variante di html (più o meno) che consente di avere il contenuto separato da forma e archiviazione, e ripresentarlo altrove sottoscrivendolo

• Anche tematici (funzionano come un sito giornalistico)• Anche personalizzabili(netvibes, google reader…)

Page 33: Tipi Di Siti Online

Siti che fanno giornalismo

• Big media: gruppi editoriali imprenditoriali che sono dominanti anche negli altri canali

• Blog• Blog collettivi• Siti di citizen media• Distribuzione di informazioni su social

network• Aggregatori di news (anche tematici)

Page 34: Tipi Di Siti Online

Big Media

• Hanno il problema di mantenere online il prestigio acquisito offline; sono lenti, strutturati in maniera complessa, poco sensibili ai cambiamenti, ricchi di contenuti, con business model variabili; il contenuto è in competizione con il cartaceo/tv, ma consente di aumentare lettori

• Corriere.it• Repubblica.it• Nyt.com• …

Page 35: Tipi Di Siti Online

Blog

• Singoli giornalisti con esperienza di scrittura, conoscenza del meccanismo mediatico, reti di contatti, abilità a reperire fonti, credibilità

• Costruiscono un luogo virtuale per aumentare il proprio prestigio

• Non hanno necessità di guadagno, perché lavorano per i media tradizionali

• A volte sono incapsulati nei big media

Page 36: Tipi Di Siti Online

Blog collettivi

• Siti che provano a unire competenze di singoli accomunati da una visione unitaria, per fare massa critica, brand, prestigio– Macchianera.net– Lavoce.info– Visionpost.it (simile ad un’agenzia stampa, in realtà: gli

strumenti qui si confondono)– Oneblog.it– Nova100.sole24ore.it– Huffington post, Gawker, lifejacket, politico…

• Danno vita ad una specie di portale multivoce, in grado di competere meglio con i big media o almeno di posizionarsi. E’ richiesta competenza sia nelle discipline sia nella scrittura

• A volte sono incapsulati nei big media

Page 37: Tipi Di Siti Online

Citizen media

• Puntano su autori non professionalizzati, amatoriali, o esordienti, hanno controllo redazionale variabile. Copertura casuale, movimenti controculturali, emergenza di temi di contestazione rispetto ai media tradizionali; occasionalmente scoop

• Ohmynews• Newsvine• Agoravox• Current tv di Al Gore• Fainotizia.it…

Page 38: Tipi Di Siti Online

Local journalism?

• Emerge una tendenza a sviluppare progetti aggregativi di informazioni dal basso a livello locale, buoni per informare la comunità in cui si sta.

• La rete non è solo globale: è anche un possibile collante territoriale.

Page 39: Tipi Di Siti Online

Come vivono?

• A mancare sono sempre i modelli di business– Pubblicità– Sottoscrizioni– Contributi da cittadini– Mecenatismo– Vendita di altro: collaterali

• C’è bisogno di centinaia di migliaia di pagine viste (al giorno) per generare entrate interessanti

Page 40: Tipi Di Siti Online

Evoluzione dei blog collettivi• Alcuni blog collettivi particolarmente ben

gestiti si stanno trasformando in testate vere e proprie.

• Collaboratori anche pagati (con meccanismi a volte perversi), soprattutto in lingua inglese

• Hanno costi di gestione infinitamente più bassi di una testata tradizionale, e dimostrano che i big media vanno ristrutturati per reggere l’online, dove la leggerezza può pagare

Page 41: Tipi Di Siti Online

Aggregatori di news

• Google news e yahoo notizie• Liquida (immagini video e news dai blog• Wikio• Trovanotizie.com• Ecc.

Page 42: Tipi Di Siti Online

I social network come fonte di promozione

• Parlare delle proprie attività e iniziative ad amici e colleghi, o al mondo

• Facebook• Myspace• Twitter• LinkedIn

Page 43: Tipi Di Siti Online

Continua…