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Tessuti di artisti Design, moda e architettura Nella produzione della MITA 1927-1976 Scheda per gli Sponsor Loggia degli Abati Palazzo Ducale, Genova 24 marzo – 19 giugno 2016

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Page 1: Tessuti di artisti - UPA per la cultura · 1927 da Mario Alberto Ponis e da lui diretta fino agli anni Settanta. La MITA si specializzò nella produzione di tappeti, arazzi e tessuti,

Tessuti di artisti Design, moda e architettura

Nella produzione della MITA 1927-1976 Scheda per gli Sponsor

Loggia degli Abati Palazzo Ducale, Genova

24 marzo – 19 giugno 2016

Page 2: Tessuti di artisti - UPA per la cultura · 1927 da Mario Alberto Ponis e da lui diretta fino agli anni Settanta. La MITA si specializzò nella produzione di tappeti, arazzi e tessuti,

PREMESSA La mostra intende presentare per la prima volta al pubblico la produzione della MITA (Manifattura Italiana Tappeti Artistici) di Genova Nervi fondata nel 1927 da Mario Alberto Ponis e da lui diretta fino agli anni Settanta. La MITA si specializzò nella produzione di tappeti, arazzi e tessuti, avvalendosi nel corso degli anni della collaborazione di alcuni tra i più importanti architetti e artisti dell'epoca, tra i quali Gio Ponti, Gustavo Pulitzer, Mario Labò, Tomaso Buzzi, Paolo Buffa, Emilio Lancia, Gigiotti Zanini, Fortunato Depero, Arturo Martini, Mario Sironi, Herta Ottolenghi Wedekind, Oscar e Fausto Saccorotti, Paolo Rodocanachi, Emanuele Rambaldi, Eugenio Carmi, Flavio Costantini, Emanuele Luzzati, Enrico Paulucci, Arnaldo Pomodoro, Emilio Scanavino, Ettore Sottsass jr. e Luigi Vietti. Sino ad oggi la produzione della MITA non è stata ancora oggetto di uno specifico evento espositivo ad essa interamente dedicato: considerata invece l'importanza e il risalto che tale esperienza ebbe, grazie al coinvolgimento di noti artisti e architetti, nel contesto del design italiano del Novecento e la sua assoluta peculiarità nello scenario artistico-culturale ligure, si ritiene che una mostra specifica su tale argomento possa rappresentare un evento di grande richiamo e un giusto tributo a un importante episodio imprenditoriale della storia recente della nostra regione. I materiali dell’archivio MITA, concessi in comodato dagli eredi di Ponis e attualmente in corso di catalogazione, sono conservati presso la Wolfsoniana; saranno inoltre in mostra le opere d’arte provenienti dalla collezione personale di Ponis quali terrecotte di Arturo Martini, ceramiche di Lele Luzzati, un libro imbullonato con dedica di Fortunato Depero

e mobili di Gio Ponti.

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PERCORSO DELLA MOSTRA Oltre a documentare l’intero arco temporale della produzione della MITA, la mostra intende presentare le connessioni esistenti tra le opere della manifattura e le ricerche contemporanee, sia nel campo delle arti figurative sia in quello del design. A fianco di questa complessiva analisi dell’attività della MITA, l’esposizione contribuirà a contestualizzare la figura di Ponis all'interno del panorama artistico-culturale del suo tempo e a mettere in risalto le sue doti imprenditoriali e la sua creatività nei diversi campi del design. Il percorso espositivo si articolerà dunque in quattro sezioni: ■ La produzione artistica dagli anni Venti agli anni Quaranta ■ La produzione del dopoguerra ■ Mario Alberto Ponis, imprenditore e inventore ■ Il luogo della produzione

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■ La produzione artistica dagli anni Venti agli anni Quaranta Negli anni precedenti il primo conflitto mondiale, la MITA di Mario Alberto Ponis si specializzò esclusivamente, avvalendosi della collaborazione di artisti e architetti di fama, nella produzione di tappeti e arazzi. In questa sezione sarà illustrato il sodalizio con Mario Labò che, attraverso la DIANA (Decorazioni Industrie Artistiche Nuovi Arredamenti) fondata a Genova nel 1928, provvedeva alla commercializzazione dei tappeti, in molti casi da lui stesso disegnati. Sarà quindi segnalata l'importante collaborazione con Fortunato Depero, testimoniata in mostra dalla corrispondenza con l'artista trentino e da alcuni bozzetti.

Stretti furono anche i rapporti con gli architetti del Novecento milanese, primo tra tutti Giò Ponti che sulla sua rivista "Domus" promosse l'attività della manifattura e di cui saranno presentati non solo i bozzetti, ma anche i manufatti originali. Saranno inoltre testimoniati gli interventi di Tomaso Buzzi, Paolo Buffa, Emilio Lancia e Gigiotti Zanini e la partecipazione della MITA, a partire dal 1930, alle Triennali milanesi.

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Tra i grandi artisti che collaborarono in questo periodo con la manifattura nerviese va ricordato Arturo Martini, del quale saranno presentati alcuni significativi bozzetti per arazzi.

Non meno importante l'attività connessa agli arredi per transatlantici che proseguirà con accresciuto impegno nel dopoguerra, attraverso il sodalizio con l'architetto Gustavo Pulitzer.

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■ La produzione del dopoguerra Negli anni del dopoguerra la MITA ampliò il campo della sua produzione ai tessuti, avvalendosi prevalentemente della collaborazione di artisti che prestarono la loro opera in maniera continuativa. Per questa ragione la sezione si concentrerà sull'attività di alcune figure chiave di questo periodo: Oscar e Fausto Saccorotti, Paolo Rodocanachi, Emanuele Rambaldi, Eugenio Carmi, Flavio Costantini, Emanuele Luzzati, Enrico Paulucci,

Arnaldo Pomodoro e Emilio Scanavino. In questa sezione sarà possibile presentare i tessuti accompagnati dai relativi bozzetti. Verrà presentata anche la produzione della MITA per i grandi transatlantici degli anni Cinquanta, tra cui il grande arazzo di Mario Sironi per il riallestimento del Conte Biancamano, conservato presso la Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma, e il grande pannello preparatorio per l’arazzo di Michael Rachlis (1953), andato perduto con l’affondamento dell’Andrea Doria.

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■ Mario Alberto Ponis, imprenditore e inventore Attraverso la mostra si coglie l'occasione per mettere in luce anche la figura di Mario Alberto Ponis. Abile imprenditore, intorno alla cui attività orbitarono importanti artisti e architetti, Ponis stesso fu infatti autore di stoffe e di prototipi di lampade, distinguendosi anche per alcuni geniali brevetti. Tra essi saranno presentati quelli relativi alla tuta da volo che fece la sua fortuna economica alla fine degli anni Trenta, ai giubbotti salvagente, a un'imbarcazione a pedali, a una piccola roulotte con apertura a cannocchiale che, nel settembre del 1954, fu pubblicata su "Domus".

■ Il luogo della produzione Attraverso i progetti eseguiti tra il 1943 e il 1944 da Luigi Carlo Daneri e gli studi per gli arredi degli uffici di Saccorotti, l'ultima sezione della mostra documenterà infine la struttura architettonica dell'edificio che ospitava la manifattura e i suoi ambienti di lavoro. Attraverso materiale documentario e reperti di macchinari saranno inoltre presentate le varie fasi di lavorazione dei tappeti e dei tessuti. Tra le altre, verranno esposte opere dei seguenti artisti: Marco Biassoni, Rocco Borella, Eugenio Carmi, Enrico Ciuti, Flavio Costantini, Fortunato Depero, Leo Lionni, Emanuele Luzzati, Riccardo Manzi, Arturo Martini, Herta Ottolenghi Wedekind, Enrico Paulucci, Arnaldo Pomodoro, Giò Pomodoro, Giò Ponti, Gustavo Pulitzer, Emanuele Rambaldi, Paolo Rodocanachi, Fausto Saccorotti, Oscar Saccorotti, Emilio Scanavino e Mario Sironi.

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ORGANIZZAZIONE DELLA MOSTRA In considerazione dell’ampia varietà delle tipologie artistiche esposte, la mostra sarà indirizzata a un vasto pubblico. Si possono inoltre prevedere approfondimenti sui temi trattati in mostra attraverso conferenze, incontri e dibattiti sui vari argomenti affrontati. Una serie di attività collaterali e didattiche saranno approntate per agli studenti delle scuole medie e superiori, soprattutto per quanto riguarda il rapporto tra arti visive e design e le connessioni tra arte, artigianato e industria nel Novecento. Il tema relativo alla creazione dei tessuti sarà inoltre analizzato, più in generale, attraverso specifici laboratori volti a inquadrare i processi di lavorazione e i cambiamenti del gusto nell'arredamento della casa e degli spazi pubblici. La mostra sarà accompagnata da un catalogo, corredato da testi scientifici sui vari aspetti della produzione della MITA e arricchito dalla documentazione relativa al lavoro di catalogazione svolto dalla Wolfsoniana sui materiali dell'archivio. Avendo già prodotto la Fondazione regionale un fazzoletto su disegno di Enrico Paulucci, si propone in questa occasione di riprodurre altri tessuti originali per un’attività di merchandising che potrebbe funzionare oltre il periodo della mostra.

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COMUNICAZIONE E PROMOZIONE

STRATEGIA Diverse e molteplici saranno le attività programmate all’interno del piano di comunicazione della mostra : ufficio stampa e media relations tradizionali e online; above the line con media planning su stampa, campagne di affissione statica, digital e azioni di promozione e co-marketing. Il piano sarà così funzionale ad una continua e capillare promozione dell’evento, oltre che mezzo di divulgazione dell’immagine dei promotori, dei partner e degli Sponsor dell’iniziativa. L’attività è pianificata da marzo a giugno 2016. UFFICIO STAMPA E MEDIA RELATIONS L’attività di media relations sarà sviluppata grazie ad un team così composto: Sarà effettuato un piano di “avvicinamento” all’evento che coniugherà l’attività tradizionale di ufficio stampa e public relations con le azioni sui social network. Dopo aver individuato la migliore mailing list e dopo aver redatto i comunicati stampa e le note informative, saranno contattati personalmente tutti i giornalisti nazionali di riferimento, prima e durante lo svolgimento della mostra. Collaborazione continua con l’ufficio stampa di Palazzo Ducale (del quale è Responsabile Camilla Talfani) nella gestione e nell’organizzazione di tutti i materiali stampa, dell’organizzazione della conferenza stampa e di eventuali eventi ad hoc per la stampa locale e nazionale. INCONTRI STAMPA

Conferenza stampa di apertura a Palazzo Ducale – Loggia degli Abati (con preview Mostra) (a oggi prevista nella mattinata del 23 marzo 2016) Intervengono: Assessore alla Cultura del Comune di Genova; Presidente Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura; curatori della mostra.

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ABOVE THE LINE Campagne stampa e publicity su target specifici.

ADVERTISING: MEDIA PLANNING

STAMPA

(Fonte: ADS 2015)

RADIO

La radio selezionata, Radio Babboleo, è riconosciuta come leader locale per i contenuti e le notizie.

Fonte: Prima Comunicazione

WEB IL SECOLO XIX MENTELOCALE

VIDEO

• Realizzazione di un video promozionale della mostra da trasmettere sul megaschermo nel porticato di Palazzo Ducale da marzo a giugno 2016

Testata Diffusione media

la Repubblica 273.962

La Stampa 186.998

Il Secolo XIX 48.451

RADIO Audience

Radio Babboleo

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AFFISSIONI

CAMPAGNA PUBBLICITARIA STATICA La campagna affissioni sarà programmata in due momenti:

• una campagna teaser di affissione statica nella città di Genova e in alcune città strategiche della Liguria

Genova:

manifesti formato 70x100 nel mese di marzo per un totale di 15 giorni di esposizione

manifesti formato 100x140 nel mese di marzo per un totale di 15 giorni di esposizione

manifesti formato 6x3 suddivisi in due quattordicine, nel mese di marzo per un totale di 15 giorni di esposizione

Imperia, La Spezia, Savona, Sanremo, Rapallo, Chiavari, Ventimiglia, manifesti formato 70x100 nel mese di marzo per un totale di 15 giorni di esposizione

• una campagna di affissione statica a Genova in alcune città

strategiche della Liguria che coprirà tutto il periodo di mostra così suddivisa:

Genova:

manifesti formato 70x100 suddivisi in sette quattordicine nei mesi di marzo, aprile, maggio e giugno 2016 manifesti formato 100x140 suddivisi in sette quattordicine nei mesi di marzo, aprile, maggio e giugno 2016 manifesti formato 6x3 suddivisi in sette quattordicine nei mesi di marzo, aprile, maggio e giugno 2016

• Affissione di un pannello teaser 3x2 all’interno dell’atrio di Palazzo Ducale a partire dal mese di marzo 2013 • Posizionamento di un totem all’interno dell’atrio del Palazzo Ducale di Genova a partire dal mese di marzo 2013

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MATERIALI DI COMUNICAZIONE A supporto della campagna di comunicazione si procederà alla progettazione grafica coordinata e alla stampa dei seguenti materiali: Manifesto formato 70x100

Manifesto formato 100x140

2 stendardi di vario formato

5 Striscioni

Invito+busta

Invito mail

Pieghevole mostra 4 ante

Cd stampa

Newsletter

Locandina web

Informative web

Inserzioni vario formato

Catalogo (con colophon)

Colophon in mostra

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DIGITAL

Il piano digital caratterizza da alcuni anni uno dei punti di forte sviluppo all’interno della strategia di comunicazione.

SOCIAL MEDIA • Media relations online. Disseminazione di informazioni sui temi della

mostra

• Social Network. Utilizzo dei social di Palazzo Ducale (facebook - twitter - youtube) con un progetto comune di storytelling legato alla mostra

• Programma di avvicinamento all’inaugurazione attraverso il coinvolgimento di blogger per il “dietro le quinte” con interviste ed immagini in anteprima

• Creazione di relazioni e interazioni con gli opinion leaders online intorno ai temi della mostra

SITO MOSTRA Verrà realizzato una pagina dedicato alla mostra all’interno del sito www.palazzoducale.genova.it, indicizzato attraverso attività di SEO e analizzato con Google Analytics.

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PROMOZIONE E CO-MARKETING

MATERIALE PROMOZIONALE Dépliant verranno distribuiti a Genova e nelle zone limitrofe durante tutto il periodo della mostra. Luoghi di distribuzione: APT, fiere, alberghi, ufficio turistici, tour operator, alberghi, negozi, sale cinematografiche, teatri, scuole cittadine, università cittadine, librerie, associazioni culturali varie, club e associazioni, circuito beauty e fashion, varie. Newsletter Invio della newsletter sulla mostra a tutti gli oltre 18.000 contatti di Palazzo Ducale. Realizzazione di informative destinate ad uno specifico target di pubblico.

L’invio delle comunicazioni è stato diviso in due momenti:

invio delle newsletter e delle informative nei mesi precedenti l’inizio dell’evento

invio periodico e costante delle newsletter e delle informative anche con divulgazione di eventuali news relative alla mostra ed eventi collaterali

Le comunicazioni inviate saranno le seguenti:

Newsletter grafica : inviata periodicamente durante tutta la durata della mostra a circa 18.000 utenti (contatti mailing list, Associazioni culturali, circoli ricreativi, cral, teatri, università, librerie, Rotary della Liguria, Lombardia e Piemonte)

Informativa dedicata alle scuole: inviata a tutto l’indirizzario scuole nei mesi precedenti all’apertura della mostra e durante tutto il periodo dell’esposizione

Informativa dedicata alle guide turistiche e agli accompagnatori turistici del territorio nazionale

Informativa dedicata alle biblioteche di Genova e della Liguria

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Promozione gruppi Attività di promozione della mostra rivolta ai gruppi grazie al contatto con associazioni, circoli, enti pubblici e privati, Università, cral su territorio nazionale e importanti Tour Operator nazionali e internazionali. Presentazione della mostra e delle attività didattiche correlate ai dirigenti scolastici e agli insegnanti Si procederà ad organizzare la presentazione della mostra ai dirigenti scolastici e agli insegnanti, alle guide del territorio ligure e ai capigruppo

CO-MARKETING Il co-marketing verterà in particolar modo sulle seguenti azioni: distribuzione di materiale promozionale, lanci stampa mirati e

costante promozione degli eventi tramite i social network

reciproca riduzione delle tariffe di ingresso per il pubblico di entrambe le manifestazioni

Il team commerciale si attiverà inoltre nella ricerca e progettazione di attività di co-marketing e promozione con primarie aziende del territorio nazionale operanti nel settore della grande distribuzione, dei trasporti, della telefonia, della tecnologia, del settore alberghiero, ristorazione e del retail. Con le aziende coinvolte a vario titolo (sponsor, sponsor tecnici o partner) si potranno concordare le seguenti azioni: • comunicare ai propri dipendenti e clienti l’iniziativa attraverso siti

internet, house organ, intranet e mailing list

• attivare congiuntamente agli organizzatori promozioni e scontistiche dedicate

• mettere a disposizione spazi negli store o nei punti vendita per totem, depliant, manifesti etc. e organizzarvi eventi dedicati

• sostenere le attività di social networking

• attivare bigliettazioni integrate coi propri sistemi di ticketing

• produrre edizioni speciali dei prodotti in occasione della mostra

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A FINE MOSTRA Misurazione dei risultati L’attività online sarà misurata quantitativamente utilizzando gli strumenti disponibili in rete e qualitativamente con un'analisi periodica del sentiment online. A chiusura della mostra sarà come sempre consegnata la rassegna stampa. VISIBILITA’ E BENEFIT PER GLI SPONSOR - Visibilità del logo sul colophon sia in mostra che sul catalogo e sui materiali di comunicazione previsti, ove possibile - Possibilità di visibilità del logo sul calendario mensile di Palazzo Ducale e sul programma 2016-2017 - Visibilità del logo nella campagna di comunicazione mirata via posta e email. - Visibilità nella cartella stampa mediante comunicato fornito dallo Sponsor stesso e possibile visibilità con intervento durante la conferenza stampa. - Possibilità di posizionare all’interno di Palazzo Ducale proprie comunicazioni. - Possibilità di gratuità o sconti sull’affitto degli spazi più prestigiosi di Palazzo Ducale, quali il Salone del Maggior Consiglio, la Sala del Minor Consiglio, la Sala del Camino, il Munizioniere o il Sottoporticato per eventi aziendali o di comunicazione. - Visibilità sui siti internet di Palazzo Ducale e dei Musei di Genova. - Visibilità aggiuntiva legata alle iniziative collaterali, pedagogiche e didattiche della mostra, di Palazzo Ducale e del sistema museale cittadino. - Possibilità di visibilità in singoli eventi collaterali alla mostra quali le conferenze di approfondimento dei curatori, le letture e i vari altri appuntamenti previsti.

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Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura Nel 2015 la Fondazione per la Cultura ha organizzato e ospitato a Palazzo Ducale (riaperto nel 1992 durante l’Esposizione colombiana per il Cinquecentenario della scoperta dell’America dopo una lunga e complessa ristrutturazione che ha trasformato la Residenza del Doge nel centro della produzione culturale della Città) numerose iniziative: la sesta edizione de La Storia in Piazza, la seconda edizione del Festival di Limes, rivista di geopolitica, il X Congresso Mondiale di Mediazione, oltre a conferenze, lezioni magistrali, cicli di grandi incontri, presentazioni di libri che hanno visto al 30 settembre la presenza di oltre 144.000 persone (159mila in tutto il 2014) coinvolgendo numerosissime Istituzioni e Associazioni culturali. Inoltre è stata inaugurata la sala Didattica “Kids and the City” base di partenza per la scoperta dei Palazzi dei Rolli - facenti parte dell’elenco dei beni Patrimonio Unesco - e del grande Centro Storico genovese, sala che si aggiunge allo Spazio Didattico permanente, e sono stati organizzati ed ospitati numerosi laboratori didattici, attività per le famiglie e centri estivi con un totale di 11.305 presenze. Gli eventi espositivi, fra cui le mostre dedicate a Frida Kahlo e Diego Rivera, a Nicholas Muray, a Eugenio Carmi, ad August Sander e all’Espressionismo tedesco (solo per citare le principali) hanno registrato sempre al 30 settembre 178.264 visitatori (di cui 147.501 paganti). Aggiungendo 17.952 presenze per altri eventi (quali ad esempio la Repubblica delle Idee, etc) si arriva, nei primi nove mesi dell’anno, ad un totale di 351.360 visitatori (nel 2014 al 31 dicembre erano stati in totale 519.811) Pertanto in proiezione annuale, considerando i grandi eventi di fine stagione quali il Festival della Scienza, L’Altra metà del Libro, etc, sia i visitatori del palazzo che i partecipanti agli eventi e alle mostre a pagamento dovrebbero essere in linea con i numeri del 2014.

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Criteri di valutazione del successo di una attività La gestione mostre di Palazzo Ducale è affidata dal Comune di Genova, Soggetto Fondatore, alla Genova Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura, che rinnova ogni anno il certificato ISO 9001:2008 acquisito nel 2005 come Palazzo Ducale Spa per quanto riguarda la realizzazione di mostre ed eventi. Palazzo Ducale ha stabilito, documentato e attuato un Sistema di Gestione per la Qualità (SGQ), in accordo ai requisiti della norma ISO 9001:2008, che aggiorna costantemente, al fine di migliorarne l’efficacia. La valutazione della customer satisfaction è uno dei punti fondamentali del sistema qualità: nel nostro caso specifico, di organizzazione mostre, il cliente “da soddisfare” è duplice: da una parte il Comune di Genova e gli altri partner, dall’altra il pubblico destinatario dell’esposizione. È evidente come per il primo possono essere rilevanti aspetti quali il rispetto del budget (che non riguardano lo sponsor) il cui gradimento o meno consegue maggiormente alle risultanze del secondo settore. Il gradimento del pubblico viene a sua volta misurato dalla valutazione di: 1. risposta di critici d’arte e del mondo della cultura; 2. numero di passaggi stampa e TV; 3. afflusso di visitatori; 4. commenti dei visitatori; 5. numero di contatti internet. Per quanto riguarda i punti 1 e 2, la valutazione avviene attraverso la rassegna stampa pesando l’importanza degli interventi e la loro diffusione. Facile è controllare il numero dei visitatori, mentre il gradimento singolo è misurato, oltre che dalle numerose e-mail che vengono ricevute e raccolte, dalle risposte ai questionari che vengono sottoposti ad ogni visitatore. Altri aspetti da valutare riguardano la partecipazione ai numerosi eventi collaterali che vengono organizzati per ogni mostra (conferenze, visite guidate, incontri con le associazioni culturali, presentazioni della mostra in sedi esterne), e dalla risposta del mondo della scuola, cui un Servizio di Palazzo Ducale è espressamente dedicato. L’insieme di questi elementi viene, al termine di ogni mostra, assemblato e costituisce patrimonio della nostra struttura espositiva.

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Abitualmente si tratta di risultati positivi; per Palazzo Ducale la qualità è un punto irrinunciabile nella programmazione delle manifestazioni culturali, il cui risultato viene ripreso da un report finale per la committenza, spesso oggetto di Comunicato Stampa. Dal 2009 , oltre al Programma della Fondazione, viene redatto e stampato il Bilancio Sociale, che dà conto del livello quantitativo e qualitativo della produzione culturale dell’anno, del suo impatto sul pubblico e del gradimento degli stakeholder (Partner, Sponsor, Clienti, Fornitori, Pubblico e Personale).

Riferimento:

Arch. Franco Melis Responsabile Relazioni con le Aziende Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura Piazza Matteotti 9 16123 Genova Tel. 010 8171621 - Cell. 335 7044127 Fax 010 8171601 [email protected]

www.palazzoducale.genova.it