tesi di laurea - l'armonia e l'improvvisazione blues di joe pass

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Joe Pass è uno dei miei chitarristi jazz preferiti, amo i suoi arrangiamenti e le sue armonizzazioni, è uno dei pochi chitarristi che nel panorama jazz è riuscito a mescolare con egregia qualità il linguaggio bop con quello più classico del blues, con uno stile molto personale e riconoscibile al primo ascolto. E' senza dubbio l'indiscusso re della chitarra solista, ha contribuito da protagonista a espandere le possibilità dello strumento sia dal punto di vista improvvisativo che armonico. Ho concentrato questo mio lavoro sull'analisi del suo stile musicale, sulle tecniche chitarristiche che principalmente utilizzava sullo strumento, analizzando scrupolosamente l'armonia e le sue improvvisazioni sul giro armonico del blues, per questo ho trascritto e studiato due suoi brani: Blues for Hank e Blues in G. Voglio condividere questo lavoro con voi, per questo ho deciso di lasciare il file in libero download (potrete scaricarlo cliccando il link in basso).Buona lettura

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  • Ministero dellIstruzione, dellUniversit e della Ricerca

    ALTA FORMAZIONE ARTISTICA E MUSICALE

    CONSERVATORIO DI MUSICA G.B. MARTINIBOLOGNA

    DIPLOMA ACCADEMICO DI PRIMO LIVELLOCHITARRA JAZZ

    TESI DI LAUREALARMONIA E LIMPROVVISAZIONE BLUES DI JOE PASS

    Candidato:Davide Sittinieri

    Relatore:Prof. Stefano Zenni

    ANNO ACCADEMICO 2012/2013

  • Voglio dedicare questa tesi a mio fratello Salvatore, che mi ha guidato e supportato durante gli studi musicali, a mia mamma Maria Grazia per essermi stata sempre vicino e

    per aver sopportato in questi anni il suono della mia chitarra, a Camila per la sua dolcezza infinita e per tutto lamore che mi ha dato e che continuer a darmi, e ad Emilia per il suo

    affetto e per le splendide correzioni grammaticali.Un ultimo pensiero v a mio padre Claudio che mi guarda da lass.

    con il cuore,Davide

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  • INDICE:

    CAPITOLO I: introduzione allartista

    1.1! La biografia di Joseph Anthony Passalacqua! ! ! ! ! ! 4

    1.2! Lo stile chitarristico e le tecniche utilizzate da Joe Pass! ! ! ! 7

    CAPITOLO II: analisi musicali

    2.1! Blues for Hank! ! ! ! ! ! ! ! ! ! 10! Analisi dello sviluppo del tema iniziale! ! ! ! ! ! ! 16! Analisi dellassolo! ! ! ! ! ! ! ! ! ! 17! Analisi dello sviluppo del tema finale e della coda! ! ! ! ! 19

    2.2! Blues in G! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! 20! Analisi dellintroduzione! ! ! ! ! ! ! ! ! 24! Analisi dello sviluppo del tema iniziale! ! ! ! ! ! ! 25! Analisi dellassolo! ! ! ! ! ! ! ! ! ! 26! Analisi dello sviluppo del tema finale! ! ! ! ! ! ! 26

    ASCOLTI CONSIGLIATI! ! ! ! ! ! ! ! ! ! 27

    DVD DIDATTICI! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! 27

    LIBRI DIDATTICI! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! 28

    SITOGRAFIA! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! 28

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  • CAPITOLO I: introduzione allartista

    1.1 La biografia di Joseph Anthony PassalacquaJoseph Anthony Passalacqua, meglio conosciuto come Joe Pass, viene ricordato come uno dei pi grandi chitarristi jazz di tutti i tempi, non solo per la sua tecnica strabiliante e la grande conoscenza dello strumento, ma anche per le sue indiscutibili capacit improvvisative e compositive.Luso estensivo della tecnica del walking bass e del contrappunto melodico durante l'improvvisazione, lo stile di esecuzione ad accordi-melodia e la profonda confidenza con le progressioni armoniche, hanno aperto strade fino a quel momento inesplorate nel mondo della chitarra jazz.Nato a New Brunswick, nel New Jersey il 13 gennaio 1929, figlio di Mariano Passalacqua, operaio di acciaieria nato a Gualtieri Sicamin (ME) in Sicilia, crebbe a Johnstown, Pennsylvania. Nato in una famiglia di non musicisti, cominci a suonare la chitarra allet di nove anni, ricevuta in dono per il suo compleanno. Il padre intu presto che suo figlio era particolarmente dotato e lo incitava costantemente a imparare brani a orecchio, suonare pezzi scritti originariamente per altri strumenti, esercitarsi nelle scale e non lasciare nessuno spazio", cio riempire i vuoti tra le note della melodia.Gi da adolescente cominci a girare l'America con diversi gruppi jazz come quello di Tony Pastor e Charlie Barnet, affinando le sue abilit musicali e prendendo dimestichezza con il business musicale. Ben presto si trasfer a New York, citt ambita dai musicisti del tempo per le grandi opportunit che offriva.Come molti suoi colleghi, inizi a fare uso di droghe, e per questo fin in carcere durante gli anni cinquanta: un duro colpo, che lo allontan dallo strumento per parecchio tempo. Torn a suonare incessantemente la chitarra durante i due anni e mezzo passati nel centro di riabilitazione di Synanon, per poi tornare nel 1961 con Sounds of Synanon.Pass registr una serie di album durante gli anni sessanta per l'etichetta Pacific Jazz di Gerard Wilson, tra cui i primi classici Catch Me, 12-String Guitar, For Django e Simplicity. Nel 1963, ricevette il premio Nuova Stella dalla rivista Downbeat. Inoltre compar anche nelle registrazioni di Bud Shank (Brasamba, Fold N Flute), Les McCann (Somethin Special, On Time, Out Front, Soul Hits, Jazz As O Feel It), Gerald Wilson (Moment of Truth, Portraits, On Stage) e and in tour con George Shearing nel 1965.

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  • In massima parte, durante gli anni Sessanta lavor per registrazioni in studio e per la televisione a Los Angeles. Lavor come turnista con Louis Bellson, Frank Sinatra, Sarah Vaughan, Joe Williams, Della Reese, Johnny Mathis e comparve in spettacoli televisivi: al Tonight Show di Johnny Carson, al Merv Griffin Show, allo Steve Allen Show, al The Woody Woodbury Show, e al Jazz Scene USA.Nei primi anni Settanta, Pass e il chitarrista Herb Ellis si esibirono regolarmente al Dontes Jazz Club di Los Angeles. Questa collaborazione condusse alla registrazione del primissimo album della nuova etichetta Concord Jazz, prodotto da Carl Jefferson e intitolato semplicemente Jazz/Concord (#CJS-1), insieme al bassista Ray Brown e al batterista Jake Hanna.Negli stessi anni, Pass collabor anche a una serie di libri di musica, e il suo Joe Pass Guitar Style scritto con Billy Thrasher e pubblicato dalla Gwyn Publishing Company nel 1970 considerato uno dei pi importanti testi sull'improvvisazione nella scuola del jazz. Norman Granz, produttore di Jazz at the Philharmonic e fondatore della Verve Records, offr un contratto a Joe Pass per la sua nuova etichetta Pablo Records nel 1970. Fu cos che Pass sforn i suoi migliori capolavori, come la serie di album Virtuoso (dall1 al 4) pubblicati nel decennio 73-83, dove suona in completa solitudine.Joe Pass si dimostra un chitarrista elegantissimo, dotato di una tecnica straordinaria, con una creativit melodica fuori dal comune; viene infatti chiamato lArt Tatum della chitarra e il suo Virtuoso viene considerato dalla critica specializzata come uno dei migliori album di chitarra jazz.La rivista inglese The Guardian ha detto di Pass: Destrezza impressionante, [...] a pari passo con la sua fluidit di idee e con loriginalit della sua voce [1]; il The Irish Times ha dichiarato: Lontano certamente dalla fallibilit del suo timing, Joe Pass non commette errori, un fatto confermato dalle performance piuttosto incredibili qui [2 ]; All About Jazz ha descritto lalbum come la registrazione che annuncia che Joe Pass arrivato e ha detto di aver raggiunto con grande abilit, utilizzando le tecniche principali dello st rumento, per suonare l inee melodiche, accordi e walk ing di basso contemporaneamente ed a tempo, dando allascoltatore limpressione che pi chitarre siano state suonate [3].

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    1 Peters, Sam (5, settembre 1974) Jazz records The Guardian, p. 10.2 Comiskey, Ray (31, gennaio 1975) Jazz Guitar and Joe Pass The Irish Times, p. 10.3 Bailey, C. Michael (9, febbraio 2005) Joe Pass: Virtuoso All About Jazz.

  • Stranamente, Joe Pass non era mai soddisfatto delle sue registrazioni; lui stesso diceva: Mi sento sempre che avrei potuto fare di meglio.Virtuoso super ogni altra pubblicazione nel catalogo della Pablo Records raggiungendo nel 1974 la posizione n. 16 come miglior album di jazz nella classifica musicale stilata da Billboard, proclamando Joe Pass come uno dei migliori chitarristi jazz di tutti i tempi.La stessa casa discografica un anno prima aveva pubblicato lalbum The Trio con Oscar Peterson al pianoforte e Niels-Henning rsted Pedersen al contrabbasso. Ai Grammy Awards del 1975, The Trio vinse il Grammy per la Migliore Performance Jazz da parte di un Gruppo.Come musicista stabile della Pablo Records, Pass durante gli anni 70 e 80 registr anche con: Herb Ellis (Two for the Road), Benny Carter (Carter, Gillespie Inc.), Milt Jackson (The Big 3, Quadrant), Zoot Sims (Zoot Sims and the Gershwin Brothers), Dizzy Gillespie (Dizzy Gillespies Big 4, Carter Gillespie Inc.), Count Basie (Mostly Blues... and Some Others), Ella Fitzgerald e altri. Con questultima collabor per molti anni, sia in duo sia in organico e insieme pubblicarono ben 9 album, tra cui: Take Love Easy (1973), Fine and Mellow (1974) con cui la Fitzgerald ha vinto il Grammy per il Miglior Album Vocale nel 1980, Ella in London (1974), Fitzgerald and Pass... Again (1976), Ella Abraca Jobim (1981), The Best Is Yet to Come (1981), Speak Love (1983), Gee, Baby, Aint I Good to You (1986) ed Easy Living (1986), lultimo dei quattro album che la cantante ha registrato in duetto con Joe Pass.A cavallo tra gli anni 80 e 90, Joe Pass continu a girare il mondo suonando nei migliori teatri, club e festival di jazz, e a incidere album sia da solista, come Songs for Ellen e Unforgettable (dove suona esclusivamente una chitarra acustica con corde in nylon, entrambi registrati nel 1992 ma pubblicati postumi) sia in organico, tra i quali Appassionato (1990), Duets (1991), Live at Yoshis (1992) con John Pisano, Roy Clark & Joe Pass Play Hank Williams (1994, Buster Ann Music) che insieme al chitarrista country Roy Clark rende omaggio al cantautore americano Hank Williams.Joe Pass inoltre considerato uno dei maggiori e rispettati educatori degli ultimi cinquantanni. Ha scritto molti libri e registrato video didattici che sono ancora oggi utilizzati dagli studenti di chitarra jazz e dai professori dei Conservatori. stato inoltre un docente molto attivo, ha insegnato chitarra jazz al Guitar Institute di Los Angeles e ha tenuto diverse clinic e masterclass nei college e nelle universit di tutto il mondo.

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  • Sebbene la maggior parte dei chitarristi di oggi sia didatticamente preparata e insegni allo stesso livello, in quel periodo era molto difficile trovare ottimi musicisti che sapessero anche insegnare ci che loro stessi suonavano.I suoi preziosi insegnamenti continuano ancora oggi a ispirare generazioni di musicisti, professori e amatori.Joe Pass morto di cancro al fegato a Los Angeles (CA) il 23 di maggio del 1994 allet di 65 anni.

    1.2 Lo stile chitarristico e le tecniche utilizzate da Joe PassJoe Pass uno dei chitarristi pi ascoltati e studiati nel suo genere. Prima di lui la chitarra nel jazz rivestiva un ruolo marginale, principalmente utilizzata per la parte ritmica e aveva brevi spazi solistici, ma grazie alla sua genialit e alle sue tecniche innovative Joe Pass ha dato valore allo strumento, elevandolo ai massimi livelli, in grado di competere con gli strumenti principi del jazz come sax, tromba e pianoforte.Ha contribuito da protagonista a espandere le possibilit dello strumento sia dal punto di vista improvvisativo che armonico, infatti le sue capacit nel mescolare rapidissime note singole, accordi, walking di basso, nei suoi straordinari arrangiamenti, ha ispirato innumerevoli chitarristi a esplorare il regno della chitarra jazz, in particolare della chitarra come strumento solista.Anche se non leggeva la musica, Pass conosceva un vasto repertorio di brani e poteva suonarli in qualsiasi tonalit, con estrema facilit riusciva a inserirsi in qualsiasi situazione musicale, solo, in duo, in trio, in quartetto o in orchestra, e per questo stato uno dei chitarristi pi impegnati del ventesimo secolo.Anche se in seguito divenne noto per i suoi concerti e le sue registrazioni soliste, Pass ha trascorso gran parte della sua carriera iniziale a sviluppare e migliorare il suo approccio improvvisativo a note singole.Le sue radici affondano nella musica blues e swing: uno dei suoi idoli era Charlie Christian, fu influenzato inoltre dal chitarrista gitano Django Reinhardt e dal sassofonista Charlie Parker. Lo stile del primo Joe Pass era marcato da veloci linee a nota singola e da un fluente senso melodico/armonico; il metodo che svilupp gli permetteva di visualizzare facilmente e velocemente sulla tastiera le forme degli accordi e degli arpeggi: infatti il suo criterio si basava sullidea che ad ogni forma di accordo che conosceva, corrispondeva una determinata forma di arpeggio e una scala ed esso collegata.

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  • Spesso nelle sue improvvisazioni aggiungeva note di passaggio, cromatismi, sostituzioni armoniche, suonava sulle progressioni di accordi mescolando il fraseggio bop con quello pi classico del blues, rendendo cos molto personale la voce del suo strumento.Oltre a una profonda conoscenza di scale, Pass padroneggiava un vasto vocabolario di frasi e mentre alcuni ascoltatori potevano credere che utilizzasse queste frasi fatte durante i suoi assoli, importante ricordare che prima che lui arrivasse a queste idee, queste frasi non venivano suonate da nessuno. Solo dopo, quando altri musicisti cominciarono a studiare il suo stile e a inserire nei loro assoli dei suoi passaggi, questi diventarono dei clichs.Era in grado di creare degli assoli con gli accordi; questa tecnica nel jazz chiamata comping [4]: pochissimi chitarristi la padroneggiavano e nessuno di essi riusciva comunque a raggiungere il livello e la sofisticatezza di Pass. I suoi accordi negli assoli erano estremamente melodici, fluidi, raffinati, le tensioni e i colori che utilizzava si adattavano perfettamente al brano che stava suonando, facendo capire allascoltatore che lui stava seguendo un percorso melodico pensato al momento e che non stava semplicemente suonando una serie di pattern prestabiliti.Conosceva un vastissimo vocabolario di voicings, ma spesso nei suoi assoli preferiva utilizzare i drop 2 e 3 o anche accordi per quarte che gli permettevano di raggiungere una maggiore velocit di esecuzione. Combinava questi tre tipi di accordi con bicordi, triadi, riuscendo a creare lunghi assoli improvvisati, che raramente lui stesso ripeteva. Anche se ci sono stati altri chitarristi, come Wes Montgomery e Johnny Smith, che hanno sperimentato questa tecnica prima di lui, solo Pass riuscito a portarla al vertice. Ne ha lasciato un grande esempio nel suo libro Chord Solos, pubblicato nel 1985 dalla Alfred Publishing Company, che contiene una collezione di assoli che Joe Pass ha improvvisato su alcuni standard jazz. Mentre altri chitarristi avevano registrato versioni soliste di singoli brani o perfino interi dischi in solitudine, nessuno era in grado di eguagliare il livello di successo e linfluenza che Pass ha ottenuto con le sue performance. Ci che ha reso le sue registrazioni ancora pi impressionanti, stato laver abbandonato luso del plettro, per lintera esecuzione dei brani. Inizialmente aveva la strana abitudine di rompere i plettri in due e suonare solo con la parte pi piccola, ma quando pass da performance dinsieme al chitarrismo solistico, prefer utilizzare le dita, che gli permettevano di realizzare pi facilmente i suoi concetti armonici. In principio la velocit dei suoi assoli non era cos straordinaria come con il plettro, ma rapidamente ha sviluppato la mano

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    4 un termine utilizzato nella musica jazz per descrivere gli accordi che i pianisti o i chitarristi utilizzano per creare una melodia armonizzata che contrasta quella principale.

  • destra a tal punto che, a malapena si riusciva a distinguere la differenza tra il plettro e le sue dita.Quasi sempre Pass, durante i suoi assoli inseriva delle linee di basso suonate sulle corde pi gravi, che davano un beat e un groove costante al brano, in questo modo riusciva a raggiungere una maggiore fluidit desecuzione. Inoltre se ne serviva per riempire gli spazi vuoti e per sottolineare la progressione armonica quando armonizzava la melodia di uno standard, utilizzando la cosiddetta tecnica del walking bass, che lui stesso ha appreso studiando i dischi dei migliori contrabbassisti dellepoca.Con lutilizzo del walking, Pass suonava la fondamentale dellaccordo in battere sul primo movimento della misura, sui restanti movimenti o nel caso in cui lo stesso accordo si prolungava per pi di una battuta, suonava le altre note cordali come la terza, la quinta e la settima, specialmente quando questultima era minore. Sui tempi deboli, generalmente in levare, pizzicava laccordo con le dita della mano destra, inserendo delle tensioni, come none, undicesime e tredicesime. Per aggiungere variet alle linee di basso, Pass utilizzava diversi fill, quali frammenti di scale, arpeggi suonati in ottavi, ghost notes [5 ], passing tones [6], sostituzioni armoniche o passaggi cromatici, specie nei cambi di accordo: arrivava alla fondamentale del nuovo accordo cromaticamente, cio introducendola con una nota posta un semitono pi alto o pi basso. Spesso durante le sue improvvisazioni inseriva dei pedali, ripetendo la stessa nota al basso (tonica o dominante), ma cambiava larmonia sottostante.

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    5 una nota musicale che non ha una frequenza percepibile quando viene suonata, ma solo un valore ritmico.6 Sono delle note che armonicamente non fanno parte dellaccordo, vengono utilizzate quindi come abbellimento.

  • CAPITOLO II: analisi musicali

    2.1 Blues for HankNel gennaio del 1994 Joe Pass, dopo essere stato contattato da Ralph Jungheim, noto produttore di jazz, entra negli studi Sage & Sound di Hollywood, per registrare lultimo album prima della sua morte.Con i chitarristi Roy Clark e John Pisano, con il bassista Jim Hughart e il batterista Colin Bailey, rende omaggio al musicista country Hank Williams. Il disco contiene dodici tracce, tutte scritte dallo stesso Williams ad eccezione di Blues for Hank, che per lappunto una dedica di 3:11 minuti, che Pass fa al cantautore alabamense.Lalbum intitolato Roy Clark & Joe Pass play Hank Williams verr pubblicato nello stesso anno dalla Buster Ann Music e nellanno successivo dalletichetta St. Clair che rilascer una versione dellalbum con solo dieci tracce e con una diversa copertina. Nel 1997 raggiunger la prima posizione come miglior album secondo la rivista Down Beat. Blues for Hank un blues di 8 misure in tonalit di D maggiore, scritto per sola chitarra ed eseguito in completa solitudine (a mani nude per avere una maggiore padronanza).Il brano principalmente strutturato in quattro parti: tema iniziale, assolo improvvisato, tema finale e coda (come riportato nella tabella a).

    a)

    tema iniziale assolo tema finale coda

    rubato 5 chorus (a tempo) rubato rubato

    0:00 1:22 2:28 2:47

    Il tema iniziale e finale, compreso la coda, vengono suonati in rubato [7]; in questo modo Joe Pass libero da ogni schema temporale, da qualsiasi griglia armonica, ragiona in termini puramente melodici e non si preoccupa della quadratura delle frasi, perch queste non seguono nessun metro.

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    7 un termine musicale che indica un leggero aumento o diminuzione del tempo di un pezzo a discrezione dell'esecutore, del direttore o previsto dall'autore stesso, ovvero un libero andamento o interpretazione nell'esecuzione del tempo.

  • Il chitarrista mette in risalto fin da subito una melodia principale che svilupper durante tutto il tema iniziale e finale, allungandola, accorciandola e aggiungendo delle variazioni a suo piacimento. Il suo punto di riferimento pi importante la progressione armonica del blues (mostrata pi avanti nella tabella b), che mantiene pressoch invariata durante lesposizione della melodia principale nelle prime quattro misure del brano. una tradizione che deriva dal blues pi arcaico e rurale, come quello suonato nelle piantagioni di cotone sulle rive del fiume Mississippi agli inizi del 900, dove i bluesmen come Son House, Charley Patton, Skip James, cantavano in completa solitudine un motivo, magari improvvisato, che modificavano continuamente, senza seguire uno schema prefissato n tanto meno un metro, mentre si accompagnavano con la chitarra, percuotendola. Spesso larmonia passava in secondo piano ed era monotona, ossessiva, ripetitiva, a volte seguiva un beat regolare e costante, altre volte no, ma era sempre al servizio della melodia, la seguiva, cambiava quando questa cambiava. Pass sviluppa la parte centrale del brano racchiudendo larmonia che aveva fatto trasparire durante lesposizione del tema dentro la griglia di un blues di 8 misure in 4/4. Suonando in completa solitudine e senza alcun accompagnamento ritmico e armonico, improvvisa un assolo a note singole su un beat che oscilla fra i 120 e i 140 bpm. Aiutandosi con la tecnica del walking bass sottolinea a tratti larmonia che, da chorus a chorus cambia leggermente, sostituisce alcuni accordi, aggiunge turnarounds e passaggi cromatici, seguendo un percorso melodico/armonico pensato al momento.La scelta di una struttura a 8 misure abbastanza inusuale per un jazzista; anche se la seconda forma pi comune nel blues, non si ritrovava spesso nelle registrazioni di quel periodo, infatti i musicisti di jazz optavano per quella standard a 12 battute. Per unanalisi pi dettagliata, si riporta di seguito la partitura trascritta da Jim Josselyn e Dan Towey, pubblicata nel 1997 dalla Hal Leonard Corporation nel libro Joe Pass Collection. Come si pu vedere, la difficolt che entrambi hanno avuto nel mettere su pentagramma, dentro una struttura fissa con una metrica ben precisa un brano, che non ha assolutamente una forma definita, dove i confini possono essere posti solo dallartista con la sua interpretazione.Joe Pass avrebbe suonato sempre in maniera differente questo brano e lavrebbe modellato secondo il suo humour, il suo gusto personale. Come la tradizione orale insegna, luso della scrittura prevalentemente descrittivo, pertanto la partitura racchiude lidea che il quel momento il chitarrista stava sviluppando.

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  • Analisi dello sviluppo del tema inizialeJoe Pass espone in modo molto chiaro la melodia principale nelle prime quattro misure del brano, esaltando subito il sapore blues, e si serve delle sue cadenze principali per delineare questa progressione armonica (tabella b).

    b)

    I IV I-VI II-V

    D7 G7 D7 - Bm7 E7 - A7

    Nella batt. 2, trasporta la cellula melodica esposta a batt. 1 una quarta sopra (passaggio spesso utilizzato nel blues elettrico di Chicago degli anni 60, ma quasi assente in quello acustico dei primi anni 20) e accentua il cambio di accordo con la tecnica del contrappunto melodico: al basso la 3 maggiore di D diventer la fondamentale dellaccordo successivo (batt. 2), al canto la 7 minore di D diventer la 3 maggiore di G, muovendo cos le due voci di moto contrario. Allo stesso modo collega gli accordi A7 e D7 (batt. 2-3).Nel turnaround (batt. 3, 4), Pass suona le fondamentali degli accordi con il pollice utilizzando le corde pi gravi dello strumento per avere una maggiore pienezza di suono e dopo aver esposto per la seconda volta la melodia principale, suona un classico fraseggio di chiusura (batt. 5) tipico dei chitarristi blues degli anni 50.A questo punto, spostandosi temporaneamente al IV grado (batt. 6), introduce una nuova idea melodica che porta brillantezza al tema iniziale. Grazie alla cellula melodica di tre note che Pass ripete mentre muove cromaticamente i bassi (batt. 6-9), riusciamo a intuire un nuovo passaggio armonico. Le tre note B-D-E, forniscono delle indicazioni precise sui colori e sulle sonorit che lui stesso voleva conferire al nuovo giro di accordi (tabella c).

    c)

    IV #IV I

    G13 G#7(b13) D(6,9)/A

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  • Questo passaggio armonico, spesso inserito nei blues di 12 battute che i bopper come Charlie Parker e Sonny Rollins suonavano durante gli anni 60, verr ripetuto soltanto unaltra volta (in forma pi estesa e con una nuova idea melodica) nellultimo chorus dellassolo (batt. 58-65) e non pi durante il tema finale, pertanto non possibile comprendere se questa sia stata una semplice variazione pensata al momento o stabilita precedentemente dallartista. Con un turnaround e una cadenza V-I (batt. 10,11), si ricollega alla melodia principale che viene nuovamente presentata. Da batt. 12-19 improvvisa sulla progressione armonica del blues che leggermente varia (la stessa mostrata nella tabella b).Iniziando con un fraseggio discendente che armonizza con intervalli di sesta (batt. 12), si collega alla fondamentale dellaccordo successivo suonando la scala pentatonica blues di D che fa partire dai cantini e che raggiunge la nota G nella corda pi grave, creando un effetto di contrasto tra i due registri dello strumento (batt. 13-14). Nel turnaround, Pass continua a improvvisare una linea melodica che armonizza con accordi alterati, utilizzando sempre le corde pi gravi della chitarra per suonare le fondamentali (batt. 16-19). Con una cadenza V-I si ricongiunge poi alla melodia principale che viene nuovamente esposta con qualche piccola variante (batt. 20-25).

    Analisi dellassoloLassolo si estende per una lunghezza di cinque chorus e in netto contrasto con il tema iniziale, viene eseguito a tempo e larmonia incastrata in un blues di 8 misure.Per una maggiore chiarezza, bene confrontare lintera progressione di accordi che Joe Pass ha seguito (tabella e), con larmonia di How Long Blues [8 ] di Leroy Carr e Scrapper Blackwell (tabella d), uno dei primi blues ad adottare una forma diversa da quella standard di 12 battute.

    d) How Long Blues: struttura armonica

    per tutto il brano

    per tutto il brano

    Eb Eb7 Ab7 Ab7

    Eb7 Bb7 Eb7 - Ab7 Eb - Eb7

    17

    8 Registrato a Indianapolis nel 1928 e pubblicato dalla Vocalion, diventato un best-seller dopo aver venduto milioni di copie in tutto il mondo. Oggi uno degli standard blues pi famosi e pi suonati di tutti i tempi. Lartista ha preso spunto da How Long Daddy, brano scritto da Ida Cox con Papa Charlie Jackson e registrato nel 1925.

  • e) Blues for Hank: struttura armonica

    1 chorus

    1 chorus

    2 chorus

    2 chorus

    3 chorus

    3 chorus

    4 chorus

    4 chorus

    5 chorus

    5 chorus

    D7(#9) / G9 /

    D7(#9) C7 - B7 E7 Em7 - A7

    D7(#9) / G9 /

    D7 - Bm7 E7 - A7 D7 A7

    D7(#9) / G9 G#7

    D7 F#m7(b5) - B7(b9,b13) E7 A7

    D7 / G9 G#7

    D7 E7 - A7 D7 /

    G7 G#7 D7/A Ab7

    G7 G#7 D7/A - B7 Bb7(#11) - A7(#5)

    evidente che, suonando in completa solitudine, Pass libero di aggiungere delle variazioni al giro armonico: sostituisce alcuni accordi e aggiunge delle tensioni, seguendo il suo istinto, il suo gusto personale.Nellultimo chorus prima di ricollegarsi alla melodia principale (come spiegato nel paragrafo precedente), riprende lo stesso passaggio armonico esposto durante lo sviluppo del tema iniziale (tabella c).Joe Pass, incomincia lassolo suonando per il primo chorus e mezzo gli accordi del blues, in ottavi, collegandoli cromaticamente con un walking di basso (batt. 26-36). Utilizza la #9 sullaccordo di tonica per creare un effetto di tensione, in questo modo lascoltatore intuisce linizio della parte solista.Con una scalata blues che parte dalla 3 minore di D7, tocca la 3 maggiore di E7, attraversa laccordo di A7 e con un cromatismo si ricollega alla 5 di D7 per poi continuare nuovamente sulla dominante, ma qui, spezza landamento, suonando la fondamentale al basso.Infine Pass conclude il fraseggio nella prima battuta del terzo chorus (batt. 37-42).

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  • In questo punto del brano il chitarrista ripete una situazione analoga a quella del giro precedente: con un walking di basso collega la tonica alla sottodominante e fa partire dalla sua 13 un arpeggio che termina sulla 3 minore di G#, utilizzando un frammento di scala diminuita si ricollega alla 5 di D7, e infine con un arpeggio discendente conclude il suo fraseggio sulla fondamentale di F#m7(b5) (batt. 43-47). Le battute fin ora analizzate sono un chiaro esempio di come Pass utilizza un fraseggio verticale per riuscire a creare un percorso melodico in grado di mettere in risalto larmonia, anche senza laccompagnamento armonico. Conclude il terzo chorus di assolo armonizzando una melodia nel turnaround (batt. 47, 48); in particolare nellultima battuta utilizza delle sostituzioni armoniche per colorare la cadenza V-I (batt. 49). Pass riprende un frammento della melodia principale e lo espone nella prima misura del quarto chorus (batt. 50); quando passa alla sottodominante introduce una cellula melodica formata da quattro note che ripete consecutivamente allinterno della stessa batt. 52. Mediante una frase discendete sulla pentatonica di D si collega alla fondamentale della dominante nella corda pi grave della chitarra (batt. 53-55), e con un fraseggio blues chiude il penultimo chorus di assolo (batt. 56, 57).Nelle prime due battute dellultimo giro, mentre suona i bassi cromaticamente con il pollice della mano sinistra, pizzica con la destra dei bicordi che sposta diatonicamente seguendo la scala di D misolidio (batt. 58, 59).Continua a fraseggiare sulla tonica (batt. 60) e si ricollega alla sottodominante con un lick costruito su un frammento della scala di Ab Lidyan Dominant (batt. 61) e dopo aver ripetuto lo stesso passaggio proposto nelle prime battute iniziali del chorus (batt. 62, 63), termina lassolo allinizio del turnaround (batt 64).Prima dintrodurre il tema finale, Pass tiene sospeso per qualche secondo il suono della dominante alterata (batt. 65).

    Analisi dello sviluppo del tema finale e della codaNel tema finale, Pass espone solo una volta la melodia principale e la sviluppa aggiungendo nuove variazioni melodiche sulla scala di D misolidio e sulla pentatonica blues (batt. 66-71).Nella coda il chitarrista, partendo dalla tonica, costruisce una serie di dominanti in caduta (tabella f) che colora a suo piacimento: queste muovendosi per quinte discendenti, risolveranno nuovamente al I grado con una cadenza perfetta (batt. 72-78).

    19

  • Il brano si conclude con un fraseggio blues che si chiude con la nota D (batt. 79, 80).

    f) Dominanti in caduta

    dom. in cadutadom. in caduta

    dom. in caduta

    con sost. di tritono

    dom. in caduta

    con sost. di tritono

    D7 G7 C7 F7 Bb7 Eb7 Ab7

    Db7 F#7 B7 E7 A7 D7 /

    D7 Ab7 - G7 Db7 - C7 Gb7 - F7 B7 - Bb7 E7 - Eb7 A7 - Ab7

    D7 - Db7 G7 - F#7 C7 - B7 E7 A7 D7 /

    2.2 Blues in GNel 1991 Joe Pass, dopo essere stato contattato da Arlen Roth, noto musicista e produttore jazz, entra negli studi VisNet di Stamford in Connecticut, per registrare The Blue Side of Jazz, un video didattico che verr pubblicato nel 1991 dalla Hot Licks Productions.Blues in G un blues di 12 misure in tonalit di G maggiore, totalmente improvvisato ed eseguito in completa solitudine durante lintroduzione del DVD, prima dellinizio della sua lezione.Il brano principalmente strutturato in quattro parti: introduzione, tema iniziale, assolo improvvisato, tema finale (come riportato in basso nella tabella g).Rispetto al precedente questo blues meno articolato, ha una forma pi lineare e una struttura metrica e armonica pi semplice.

    g)

    intro tema iniziale assolo tema finale

    6 misure 1 chorus 1 chorus 1 chorus

    0:00 0:17 0:46 1:17

    20

  • Unintroduzione di 6 misure abbastanza inusuale da ritrovare nelle registrazioni blues, dove solitamente di 4 o 8 battute. Qui Joe Pass ci dimostra com in grado di utilizzare qualsiasi tensione armonica in modo elegante: muovendo le voci interne degli accordi riesce a creare dei colori interessanti e mai scontati.Grazie alla sua tecnica straordinaria collega qualsiasi voicings con una fluidit impressionante, senza lasciare nessuno spazio vuoto.Sia il tema iniziale sia quello finale non hanno un forte carattere tematico.Pass improvvisa una linea melodica che via via sviluppa ed elabora: alcune frasi o frammenti melodici vengono ripetuti negli stessi punti di entrambi i chorus e durante la parte solista, e vengono utilizzati dal chitarrista come guida nel suo percorso melodico improvvisativo. Nella parte centrale del brano, Pass improvvisa un assolo a note singole su un beat che oscilla fra i 90 e i 100 bpm per la durata di un solo chorus. Suonando in completa solitudine, il chitarrista si aiuta con la tecnica del walking bass per dare groove al brano ed libero di aggiungere delle variazioni al giro armonico, infatti sostituisce alcuni accordi, aggiunge passaggi cromatici e suona i turnarounds sempre in maniera differente. Per unanalisi pi approfondita riporto di seguito lo spartito che io stesso ho trascritto.

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  • & # 44 n b G13 G7(b13)

    b#

    nnC9 C7(#9) G13

    b # nn#

    E7(#9b13) A7(#5)

    & #4 bb b

    Amin6 D7

    # G

    bb n bbD7(#9)

    & #7

    n jb n b

    bbb b

    3

    G7

    b b b b b 3 3C7

    n n # 3 3

    G7

    n bnb

    & #11

    b n b #

    33 3

    C7

    b j j 3

    3

    b #Bmin7 C9

    # # b b

    D6 E7(#9)

    & #15

    # b

    A13 jb

    3

    D13

    jb nb bb

    G7 E7

    # # #

    nn b#

    A7 D7(#9) D9(b13)

    & #19

    n bb n bb G9

    b n ##

    j b 33

    C7

    jb nG7

    bjb nj

    & #23

    b Jb N 3

    C9 b b n

    3

    jb

    33 3

    G9

    jb nb b

    bE7

    Blues in GTrascritto da

    Davide Sittinieri

    INTRO

    JOE PASS

    TEMA INIZIALE

    ASSOLO

    22

  • & #27

    #

    Amin7 E7(#9b13)# b

    nbn n #n

    A13 D13

    n #n 3

    G13 E7(#9#11) #b

    n nA13(b9) A7(b9b13) D7(#9b13)

    & #31

    n jb bbb b

    3

    G13

    b b bb nn

    3

    3

    C9

    b n b b . 3

    33

    G7

    n n b b 3

    G7(b9b13)

    & #35 b n # n

    3 3 3

    C9

    b n b 3

    bb

    G7 Amin7 Bbdim nb

    bb

    Bmin7 E7

    & #39

    #

    nA13

    jb

    3

    D13

    jb b #n

    G7

    b bb n

    D7 G7

    & #43

    # n n

    Straight 's n n

    u

    Blues in G

    TEMA FINALE

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  • Analisi dellintroduzioneNellintroduzione Joe Pass, con la tecnica del comping unita a quella del walking bass, improvvisa una linea melodica che armonizza elegantemente, con accordi e tensioni armoniche scelte in maniera perfetta (vedi tabella h).

    h) Introduzione: struttura armonica

    I IV I-VI

    G13 - G7(b13) C9 - C7(#9) G13 - E7(#9,#5)

    II-V I V

    Am6(11) - D7 G D7(#9)

    Nelle prime due misure, la stessa nota al canto (G) viene armonizzata con voicings sempre diversi, e con il minor sforzo possibile collega raffinatamente le voci interne degli accordi, con una condotta delle parti tipica da big band. Pass, mantenendo tutte le altre voci ferme, fa scendere la 13 di G7 (seconda voce dallalto) mezzo tono sotto, che diventa cos la b13 dellaccordo nel terzo movimento (batt. 1). Nel primo movimento della seconda battuta, sia la 3 maggiore (terza voce dallalto) che la b13 (seconda voce dallalto) di G7 scendono cromaticamente, diventando rispettivamente la 7 minore e la 9 naturale dellaccordo di C7.Nel terzo movimento, la 9 naturale diventa #9 e nella batt. 3 sia la 7 minore che la #9 di C7 salgono cromaticamente diventando nuovamente la 3 maggiore e la 13 di G7 a batt. 3 (vedi tabella i).

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  • i) Movimento cromatico delle voci interne

    G7G7 C7C7 G7

    13E

    b13Eb

    9D

    #9D#

    13E

    3 mag.B

    3 mag.B

    7 min.Bb

    7 min.Bb

    3 mag.B

    Nel turnaround (batt. 3, 4) Pass, colora gli accordi a suo piacimento aggiungendo delle tensioni che non contrastano la linea melodica, ma anzi la esaltano, e ritorna al I grado con una sostituzione di tritono (batt. 4, ultimo movimento). Infine muovendosi cromaticamente dalla 3 maggiore di G7, si collega alla fondamentale della dominante che altera aggiungendo la #9. Con una cadenza subV-I introduce il tema iniziale.

    Analisi dello sviluppo del tema inizialeJoe Pass introduce il tema iniziale con unidea melodica pensata al momento che ricopre la lunghezza di due misure (batt. 7, 8). Alcuni frammenti di questa stessa idea, rielaborati, verranno ripetuti nel tema finale.Continua a sviluppare questidea utilizzando la scala di G Lidyan Dominant e si collega al IV grado con una sostituzione di tritono suonando gli accordi Db7-C7 (batt. 9-11).Con un arpeggio ascendente di Gm11, Pass si aggancia alla 7 minore di C (batt. 11), attraversa la #11 con un frammento di scala di C Lidyan Dominant e si ricollega alla fondamentale dellarpeggio che questa volta esegue in senso discendente (batt. 12). Infine con un frase blues si ferma sulla 3 dellaccordo di Bm7, spezzando il fraseggio con una pausa di croma (batt. 13).Dalla sua fondamentale con un movimento cromatico di bassi e accordi si collega al VI grado e subito dopo con una sostituzione di tritono al II (batt. 14, 15). Con un arpeggio diminuito ascendente che parte dalla 5 dellaccordo di A7 si collega alla sua 13 e con una frase blues discendente mentre suona il basso D nella corda a vuoto si collega al I grado (batt. 15-17). Questo stesso fraseggio armonizzato, verr ripetuto nel tema finale (vedi batt. 39, 40).

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  • Nel turnaround Pass suona le fondamentali degli accordi con il pollice utilizzando le corde pi gravi dello strumento per avere una maggiore pienezza di suono e poi, ritornando alla tonica introduce lassolo (batt. 17, 18).

    Analisi dellassoloDopo aver suonato per unintera misura in ottavi laccordo di G7 utilizzando voicings diversi (batt. 19), Pass si collega al IV grado e ripete lo stesso arpeggio di batt. 11 (batt. 20), dopodich dalla tonica fa partire una frase blues discendente e con una sostituzione di tritono ritorna nuovamente al IV (batt. 21-23). Continua a improvvisare sulla scala di C Misolidio nelle batt. 23 e 24, e con una frase costruita sulla pentatonica minore di G passa al II grado che questa volta minore (batt. 25-27). Qui riprende la stessa idea melodica esposta nelle ultime battute del tema iniziale (vedi batt. 15, 16), che viene modificata e armonizzata con accordi alterati (batt. 27, 28). Pass chiude lassolo suonando in quarti gli accordi nel turnaround, mantenendo al canto sempre la stessa nota, quella di Bb (batt. 29, 30).

    Analisi dello sviluppo del tema finaleNel tema finale, Pass riprende la stessa idea melodica che aveva esposto nelle prime due misure del tema iniziale (vedi batt. 7, 8), variandola leggermente (batt. 31, 32); con un lungo fraseggio in cui utilizza frammenti della scala blues, del modo misolidio e della superlocria si collega alla 5 di C7 (batt. 33, 34). Da questa nota fa partire un arpeggio di Gm9 che esegue in entrambi i versi, e con una breve frase attraversa la 3 minore di C7 e si collega alla 3 maggiore di G7 (batt. 35-37). Suonando le fondamentali al basso, Pass costruisce una linea melodica che tocca le note guida degli accordi e si collega al II grado con una sostituzione di tritono (batt. 37, 38).A questo punto, come precedentemente accennato (vedi batt. 15, 16), Pass armonizza lo stesso passaggio che aveva esposto nel tema iniziale (batt. 39, 40), e nel turnaround di chiusura muove contemporaneamente due voci di moto contrario, al canto la melodia scende, al basso dal III grado sale cromaticamente fino alla fondamentale del V (batt. 41, 42).Con una cadenza subV-I, Pass chiude il tema finale e con degli abbellimenti melodici sulla scala di G misolidio conclude definitivamente il brano (batt. 42-44).

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  • ASCOLTI CONSIGLIATI

    Ho il piacere di condividere con voi alcuni dei dischi che mi hanno influenzato maggiormente, ritengo siano stati fondamentali per la mia crescita artistica e professionale come musicista.

    Album!! ! ! ! ! Label! ! ! ! ! Anno Catch Me!! ! ! ! ! Pacific" " " " 1963 For Django!! ! ! ! Pacific" " " " 1964 Simplicity" " " " " Pacific" " " " 1967 Virtuoso " " " " " Pablo"" " " " 1973 The Trio" " " " " Pablo"" " " " 1973 The Giants"" " " " Pablo"" " " " 1974 The Big 3" " " " " Pablo"" " " " 1975 Virtuoso No. 2" " " " Pablo"" " " " 1976" Virtuoso No. 3" " " " Pablo"" " " " 1977 Chops! " " " " Pablo"" " " " 1978 Virtuoso No. 4" " " " Pablo"" " " " 1983 Appassionato" " " " Pablo"" " " " 1990 Play Hank Williams" " " Buster Ann Music" " " 1994 Unforgettable" " " " Pablo"" " " " 1998

    DVD DIDATTICI

    Nome"" " " " " Label" " " " " Anno Solo Jazz Guitar" " " " Hot Licks Productions" " 1986 Jazz Lines" " " " " REH Publications" " " 1989 The Blue Side of Jazz" " " Hot Licks Productions" " 1991

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  • LIBRI DIDATTICI

    Nome"" " " " " Editore" " " " Anno Guitar Style"" " " " Gwyn Publishing Co." " 1970 Guitar Chords" " " " Gwyn Publishing Co." " 1971 Jazz Guitar Solos!" " " Gwyn Publishing Co." " 1971 Jazz Duets"" " " " Gwyn Publishing Co." " 1973 Guitar Method" " " " Chappel & Co." " " 1977 Chord Encounters"" " " Charles Hansen II" " " 1979

    of Guitar, Book I: Blues, Chordsand Substitutions

    Chord Solos" " " " Alfred Publishing Co." " 1985 Improvising Ideas"" " " Mel Bay Publications" " 1994

    SITOGRAFIA

    wikipedia.comclassicjazzguitar.comallaboutjazz.commattwarnockguitar.comallmusic.comjoepassmemorialhall.jp

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