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Chiodo femorale anterogrado (AFN)
Tecnica operatoria
Questa pubblicazione non è previstaper la distribuzione negli USA.
Strumenti ed impiantiapprovati dalla AO Foundation.
Indice
Chiodo femorale anterogrado (AFN) – Tecnica operatoria
Indicazioni/ controindicazioni 4
Impianti 5
Preparazione 7
Tecnica operatoria 11
Bloccaggio prossimale 20
Bloccaggio distale 32
Rimozione degli impianti 37
Pulizia 40
Bibliografia 41
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Avvertenza
Questa descrizione non è sufficiente per un'ap-
plicazione immediata dello strumentario. Una
adeguata istruzione da parte di chirurghi quali-
ficati è vivamente raccomandata prima dell'uso
di questo strumentario.
Condizionamento, Ricondizionamento,
Cura e Manutenzione
Per le direttive generali, il controllo del funzio -
namento, lo smontaggio degli strumenti com-
posti da più parti e le direttive sul condiziona-
mento degli impianti, si prega di contattare il
proprio rappresentante Synthes locale o fare
riferimento a: www.synthes.com/reprocessing
Per informazioni generali su ricondizionamento,
cura e manutenzione dei dispositivi riutilizzabili
Synthes oltre che sul condizionamento degli
impianti Synthes non sterili, consultare l'opus-
colo «Informazioni importanti» (SE_023827)
o fare riferimento a:
www.synthes.com/reprocessing
Controllo con l’amplificatore di brillanza
Indicazioni/controindicazioni
Chiodo femorale anterogrado (AFN) – Tecnica operatoria
Bloccaggio standard
• Fratture diafisarie (32-A, B, C)
Senza (32-A [1–3].1 sezione sottotrocanterica)
Senza (32-B [1–3].1 sezione sottotrocanterica)
Bloccaggio di ricostruzione
• Fratture sottotrocanteriche (fig. 1)
(32-A [1–3].1 sezione sottotrocanterica)
(32-B [1–3].1 sezione sottotrocanterica)
• Per le fratture ipsilaterali in combinazione con fratture diafisarie 32-A,
B, C e fratture del collo del femore 31-B (fig. 2)
Controindicazioni
• Fratture isolate del collo del femore
• Fratture sovracondiloidee (localizzazione 32)
• Fratture intertrocanteriche
• Fratture pertrocanteriche
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Fig. 1 Fig. 2
Impianti
Chiodo femorale anterogrado (AFN) – Tecnica operatoria
Il chiodo femorale anterogrado è disponibile nei diametri di 9, 10, 11, 12,
13 e 14mm.
Il disegno anatomico del chiodo necessita dei chiodi per il femore sinistro
e per quello destro.
Impianti per il bloccaggio standard
• Tappo a vite (prolungamento di 0–20mm; per i diametri di 9/10,
11/12, 13/14mm)
• Diametri prossimali: 13–17mm
• Vite di bloccaggio da 4,9mm
• Lunghezze di 26–100mm (con incrementi di 2mm)
• Angolo medio-laterale anatomico di 6°
• Raggio di curvatura di 1500mm
• Cannulato per l’introduzione con e senza alesaggio
• Lunghezze di 300–480mm (con incrementi di 20mm)
• Materiale: lega di titanio TAN (Ti-6AI-7Nb)
• Scanalature longitudinali a partire da 11mm di diametro per un’intro-
duzione ottimale
• Bloccaggio statico o dinamico a scelta
• L’estremità distale del chiodo è smussa per minimizzare la concentra-
zione delle sollecitazioni
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Chiodo femorale anterogrado (AFN) – Tecnica operatoria
Impianti per il bloccaggio di ricostruzione
• Tappo a vite (prolungamento di 0–20mm con incrementi di 5mm per i
diametri di 9/10, 11/12, 13 e 14mm)
• Diametri prossimali: 13, 15 e 17mm
• Vite per anca da 6,5mm
• Lunghezze di 60–130mm (con incrementi di 5mm) con arresto di
sicurezza contro la migrazione
• Angolo medio-laterale anatomico di 6°
• Raggio di curvatura di 1500mm
• Cannulato per l’introduzione con e senza alesaggio
• Lunghezze di 300–480mm (con incrementi di 20mm)
• Materiale: lega di titanio TAN (Ti-6AI-7Nb)
• Scanalature longitudinali a partire da 11mm di diametro per un’intro-
duzione ottimale
• Bloccaggio statico o dinamico a scelta
• L’estremità distale del chiodo è smussa per minimizzare la concentra-
zione di sollecitazioni
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Preparazione
Chiodo femorale anterogrado (AFN) – Tecnica operatoria
Posizione del paziente
Porre il paziente in posizione supina su un letto di trazione o un letto
operatorio radiotrasparente. Posizionare la gamba controlaterale su un
poggiagamba ed allinearlo durante l’intervento.
Sistemare il braccio a C dell’amplificatore di brillanza in modo tale che sia
possibile effettuare le proiezioni a-p e laterale del femore prossimale.
Verificare l’allineamento prima dell’intervento.
Per ottenere un buon accesso al canale midollare, abdurre di circa 10–15°
il busto verso il lato controlaterale (o addurre di circa 10–15° l’arto in
questione).
Nota:
Differenti posizioni sono possibili:
• Decubito dorsale + letto operatorio normale
• Decubito dorsale + letto operatorio normale e distrattore
• Decubito dorsale + letto di trazione
• Decubito laterale + letto operatorio normale
• Decubito laterale + letto operatorio normale e distrattore
• Decubito laterale + letto di trazione
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Chiodo femorale anterogrado (AFN) – Tecnica operatoria
Riduzione della frattura sul letto di trazione
Se possibile, ridurre la frattura a cielo chiuso mediante l’amplificatore di
brillanza prima dell’intervento. Una riduzione esatta e un posizionamento
stabile del paziente sul tavolo operatorio sono essenziali per facilitare le
manovre e concludere con esito positivo l’intervento.
E’ pure possibile utilizzare il grande distrattore.
Uso del distrattore
L’applicazione del distrattore può essere utile per molti tipi di frattura,
per i traumi non recenti, o quando gli assistenti hanno poca esperienza.
Usando la tecnica standard per l’applicazione del distrattore, introdurre
la vite di Schanz distale lateralmente a livello del margine superiore della
rotula, senza amplificatore di brillanza. La parte centrale del femore si
localizza facilmente con la punta elicoidale. Prossimalmente, introdurre la
vite di Schanz nel femore sotto il controllo dell’amplificatore, per permet-
tere all’AFN di penetrare nel canale midollare lateralmente alla vite.
Dopo il montaggio delle barre di connessione, distrarre i frammenti prin-
cipali, ottenendo una riduzione approssimativa e la correzione della lun-
ghezza. Una procedura alternativa richiede l’introduzione della vite di
Schanz prossimale per la distrazione dalla parte laterale. Posizionare il
distrattore in modo che il chiodo possa oltrepassarlo facilmente durante
l’introduzione.
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Chiodo femorale anterogrado (AFN) – Tecnica operatoria
Determinazione della lunghezza del chiodo
A. Misurare con il misuratore di lunghezza mediante
l’amplificatore di brillanza
Orientare l’amplificatore di brillanza sul femore prossimale per una proie-
zione a-p (posizione 1). Usare una pinza lunga per posizionare il misura-
tore di lunghezza (319.021) lungo la parte laterale della coscia, a livello
del femore e parallelo ad esso.
Sistemare il braccio a C dell’amplificatore di brillanza in modo che il raggio
sia centrato a metà fra il femore ed il misuratore. Ciò eviterà gli errori
dovuti all’ingrandimento. Regolare il misuratore di lunghezza finché il suo
margine prossimale non si trovi a livello del margine superiore del grande
trocantere. Segnare la pelle al margine superiore del misuratore.
Spostare l’amplificatore sul femore distale (posizione 2), riportare il margine
prossimale del misuratore sul segno della pelle ed eseguire una radiografia
a-p del femore distale. Verificare la riduzione della frattura.
Rilevare la lunghezza del chiodo direttamente dall’immagine del misuratore
di lunghezza scegliendo la misura che si trova sulla linea dell’epifisi, o
appena prossimalmente ad essa, o alla profondità prescelta per l’introdu-
zione.
B. Misurare il femore controlaterale
Misurare il femore controlaterale dall’apice del grande trocantere fino al
condilo femorale laterale. Sottrarre 20mm dalla lunghezza rilevata e sce-
gliere un chiodo con una lunghezza appena inferiore.
Esempio:
400mm 380mm 360mm (inferiore di 40mm)
399mm 379mm 360mm (inferiore di 39mm)
398mm 378mm 360mm (inferiore di 38mm)
381mm 361mm 360mm (inferiore di 21mm)
380mm 360mm 340mm (inferiore di 40mm)
379mm 359mm 340mm (inferiore di 39mm)
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Pos. 1
Pos. 2
Chiodo femorale anterogrado (AFN) – Tecnica operatoria
Determinazione del diametro del chiodo
Determinare il diametro distale del chiodo appoggiando il lucido AO/ASIF
di pianificazione sopra una radiografia a-p in corrispondenza dell’istmo.
Procedura alternativa:
Sotto controllo dell’amplificatore di brillanza, appoggiare il misuratore di
lunghezza (319.021) sul femore con il riquadro sull’istmo. Se la corticale
interna è ben visibile a sinistra e a destra del riquadro, è possibile usare
un chiodo del diametro corrispondente.
Via di accesso
Palpare il grande trocantere.
Eseguire un’incisione di 5cm, circa 5–10cm prossimalmente dall’apice del
grande trocantere; effettuare un’incisione parallela nella fascia del gluteo
medio e separare in due il gluteo medio nella direzione delle fibre.
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Corticale Corticale
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10
11
Tecnica operatoria
Chiodo femorale anterogrado (AFN) – Tecnica operatoria
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P A
Determinazione del punto d’ingresso del chiodo ed
introduzione del filo-guida
Nella proiezione a-p, il punto d’ingresso del chiodo si trova normalmente
sull’apice o leggermente lateralmente rispetto all’apice del grande trocan-
tere, sul prolungamento curvo del canale midollare.
L’angolo medio-laterale dell’impianto è di 6°. Questo implica, che il filo-
guida da 2,8mm (357.039) debba essere introdotto lateralmente con un
angolo di 6° rispetto alla diafisi. Il filo-guida può essere introdotto manual -
mente con il mandrino universale con impugnatura a T (393.100), oppure
con il COMPACTTM AIR DRIVE e l’innesto rapido per fili di Kirschner
(511.790).
Nella proiezione laterale, introdurre il filo-guida al centro del canale midol -
lare per una profondità di circa 15cm.
corretto
scorretto
Chiodo femorale anterogrado (AFN) – Tecnica operatoria
Introdurre la boccola di protezione da 20,0/17,0 (357.001) con il centra-
punte da 17,0/2,8 (357.002) ed il trocar da 2,8mm. Rimuovere il trocar.
Tecnica percutanea
Introdurre il filo-guida nella boccola di protezione da 20,0/17,0 (357.001)
e nel centrapunte da 17,0/2,8 (357.002). Rimuovere in seguito il centra-
punte da 17,0/2,8.
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corretto
scorretto
Apertura del femore
Condurre una punta elicoidale cannulata adatta da 14mm, 16mm o da
18mm (356.703, 356.704, 357.005) (vedi tavola sottostante) attraverso
la boccola di protezione da 20,0/17,0 (357.001) sul filo-guida, ed utilizza-
re il mandrino universale con impugnatura a T (393.100) per alesare
manual mente fino all’arresto della boccola di protezione. Rimuovere la
boccola di protezione ed il filo-guida. Non riutilizzare mai i fili-guida, ma
scartarli.
AFN Punta elicoidale
Diametro distale Diametro prossimale Diametro Art. no.
9mm 13mm 14mm 356.703
10mm 13mm 14mm 356.703
11mm 15mm 16mm 356.704
12mm 15mm 16mm 356.704
13mm 17mm 18mm 357.005
14mm 17mm 18mm 357.005
Procedura alternativa con il punteruolo
Aprire il femore od allargare il punto d’ingresso con il punteruolo cannula-
to da 14mm, 16mm, 18mm (356.710, 356.711, 357.008) (vedi tavola
sottostante). Utilizzare la lamiera di protezione (351.050) per proteggere
i tessuti molli. Introdurre il punteruolo sul filo-guida nel femore, finché il
segno sull’asta del punteruolo non si trovi all’altezza del grande trocantere.
AFN Punteruolo
Diametro distale Diametro prossimale Diametro Art. no.
9mm 13mm 14mm 356.710
10mm 13mm 14mm 356.710
11mm 15mm 16mm 356.711
12mm 15mm 16mm 356.711
13mm 17mm 18mm 357.008
14mm 17mm 18mm 357.008
Chiodo femorale anterogrado (AFN) – Tecnica operatoria
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Chiodo femorale anterogrado (AFN) – Tecnica operatoria
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Alesaggio della diafisi
Procedura alternativa
Certi casi possono richiedere l’alesaggio della diafisi. Utilizzare lo strumen -
tario SynReam di Synthes (175.500) a questo scopo.
Aprire il femore ed introdurre la guida di alesaggio. Passare il focolaio di
frattura ed introdurre la guida di alesaggio al centro dell’estremità del
canale midollare (fig. 1). Iniziare l’alesaggio con un alesatore da 8,5mm.
Allargare il canale midollare usando degli alesatori di diametro gradual-
mente superiore (con incrementi di 0,5mm). Il diametro dell’ultimo alesa-
tore utilizzato dev’essere di 1–2mm superiore a quello del chiodo.
Nota:
La frattura può anche essere ridotta utilizzando l’attacco di riduzione
dello strumen tario SynReam (175.500) (fig. 2).
Fig. 2
Fig. 1
Montaggio degli strumenti
Far passare la vite di connessione (398.335) nell’impugnatura angolata
(357.521) e fissare il chiodo all’impugnatura con il cacciavite esagonale
(357.515) (fig. 1).
Il diametro e la lunghezza del chiodo sono già stati determinati prima
dell’intervento.
Assicurarsi che la connessione sia stabile (serrare di nuovo, se necessario)
in modo da permettere un’introduzione guidata precisa delle viti attraver-
so l’impugnatura angolata. Non montare ancora il braccio di guida.
Attaccare l’impugnatura angolata al chiodo in modo che l’impugnatura
sia orientata verso il lato laterale (il lato convesso della curvatura del chio-
do segnato „ANTERIOR“ è orientato nella direzione anteriore) (fig. 2).
Fig. 1
Chiodo femorale anterogrado (AFN) – Tecnica operatoria
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Fig. 2
Fig. 4
Chiodo femorale anterogrado (AFN) – Tecnica operatoria
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Avvitare la bussola di connessione (357.180) sull’impugnatura angolata
e serrarla. Inserire la massa d’urto (357.250) sulla guida della massa
(357.220/221) e girare l’impugnatura per bloccarla. Spingere questo mon -
taggio sull’estremità prossimale della bussola di connessione e serrare
manualmente il montaggio (fig. 3).
La massa d’urto (357.250) montata sulla guida della massa (357.220/
221) (fig. 4).
Nota:
Invece della massa d’urto e della sua guida, il chirurgo può anche utilizza-
re il martello da 700g (399.430) e colpire direttamente sull’estremità
prossimale della bussola di connessione.
Fig. 3
Chiodo femorale anterogrado (AFN) – Tecnica operatoria
Innesto rapido
Lo strumentario d’introduzione è anche disponibile con collegamento ad
innesto rapido per facilitare il montaggio.
Nota:
La procedura alternativa con il martello da 700g (399.430) invece della
massa d’urto e della sua guida è possibile solo mediante il cappuccio di
protezione per collegamento ad innesto rapido (357.601) (fig. 5).
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Fig. 5
Chiodo femorale anterogrado (AFN) – Tecnica operatoria
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Tecnica con alesaggio
Quando il filo-guida si trova nel frammento principale distale, introdurre
manualmente l’impianto nell’apertura del femore con delicati movimenti
di rotazione, mentre che l’impugnatura angolata punta nella direzione
anteriore (fig. 1). Continuare ad introdurre manualmente l’impianto; l’im-
pugnatura angolata ed il chiodo gireranno nella direzione laterale (fig. 2).
Dopo un giro di 90°, la posizione finale dell’impugnatura si troverà nel
piano l-m (fig. 3). Verificare il passaggio del chiodo attraverso il focolaio
di frattura mediante l’amplificatore di brillanza.
Fig. 1 Fig. 2 Fig. 3
Chiodo femorale anterogrado (AFN) – Tecnica operatoria
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Introduzione del chiodo
Tecnica senza alesaggio
Introdurre manualmente il chiodo nell’apertura del femore con delicati
movimenti di rotazione, mentre che l’impugnatura angolata punta nella
direzione anteriore. Spingere manualmente l’impianto fino alla frattura;
l’impugnatura angolata ed il chiodo gireranno nella direzione laterale
(comparare le illustrazioni 1–3, pagina 18). Introdurre il filo-guida. Ridurre
la frattura mediante il chiodo e l’impugnatura angolata e guidare il filo-
guida attraverso il focolaio di frattura.
Verificare la posizione del filo-guida nel frammento distale e la corregger-
la, se necessario. Far avanzare il chiodo fino alla posizione desiderata.
Se non si riesce a far avanzare il chiodo, scegliere un chiodo di diametro
infe riore od alesare il canale midollare, altrimenti il femore potrebbe frat-
turarsi.
Introdurre il chiodo nella metafisi con leggeri colpi di martello, lasciando
l’estremità prossimale del chiodo a livello del margine superiore del gran-
de trocantere o appena al di sotto. Per evitare inesattezze di bloccaggio,
verificare se la vite di connessione è ben avvitata al chiodo.
Se il chiodo dev’essere introdotto più profondamente nel canale midolla-
re per assicurare un posizionamento ottimale degli impianti di bloccaggio,
il chirurgo può allungare il chiodo usando un tappo a vite (vedi a pagina
35, Introduzione del tappo a vite).
Rimuovere il filo-guida.
Nota:
Durante l’introduzione del chiodo cannulato, usare l’albero del cacciavite
esagonale cannulato (357.516) per serrare la vite di connessione sul filo-
guida.
Bloccaggio prossimale
Chiodo femorale anterogrado (AFN) – Tecnica operatoria
Bloccaggio standard
Il chiodo femorale anterogrado AFN consente il bloccaggio statico standard
per la sintesi delle fratture diafisarie del femore.
Indicazioni
Indicazioni/controindicazioni, vedi a pagina 4.
Montare il braccio di guida (357.522) sull’impugnatura angolata.
Introdurre due viti di bloccaggio da 4,9mm per il bloccaggio trasversale
statico.
Nota:
Controllare la posizione dell’estremità prossimale del chiodo introducendo
un filo-guida attraverso l’impugnatura angolata. La posizione della vite di
bloccaggio può essere verificata appoggiando un filo-guida sulla superficie
dell’impugnatura angolata.
Per verificare la corretta anteversione dell’impianto, un altro filo-guida
può essere inserito lungo la corti cale ventrale del collo del femore nella
testa del femore.
Usare l’amplificatore di brillanza per il controllo a-p e assiale.
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Chiodo femorale anterogrado (AFN) – Tecnica operatoria
Eseguire una piccola incisione ed introdurre il sistema di centrapunte,
composto della boccola di protezione da 11,0/8,0 (357.760), del centra-
punte da 8,0/4,0 (357.710) e del trocar da 4,0mm (357.750) nel foro dis-
tale dell’impugnatura angolata (segnato stat.) fino all’osso.
Rimuovere il trocar.
Eseguire un foro attraverso entrambe le corticali, usando la punta elicoi-
dale calibrata da 4,0mm (356.980) e fermare il motore immediatamente
dopo la penetrazione della corticale lontana. Verificare la posizione della
punta elicoidale mediante l’amplificatore di brillanza.
Assicurarsi che il centrapunte sia posizionato saldamente sulla corticale.
Rilevare la lunghezza della vite di bloccaggio direttamente sulla punta eli-
coidale calibrata all’estremità del centrapunte.
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Chiodo femorale anterogrado (AFN) – Tecnica operatoria
Nota:
Non è necessario calcolare la lunghezza della vite di bloccaggio, la punta
elicoidale calibrata indica direttamente la lunghezza. Tuttavia, siccome la
posizione della punta elicoidale corrisponde direttamente alla posizione
della vite di bloccaggio nell’osso, la vite di bloccaggio sarà troppo lunga
se la punta elicoidale viene introdotta troppo in profondità o se il centra-
punte non viene premuto saldamente sulla corticale laterale.
Usare il metodo „pause and consider“ [fare una pausa e considerare la
procedura da seguire] per minimizzare gli errori di misurazione: fermare
contemporaneamente il motore quando la punta elicoidale tocca la corti-
cale lontana.
Premere il centrapunte sulla corticale laterale e continuare la perforazione
finché l’estremità della punta elicoidale non fuoriesca leggermente dalla
corticale lontana. Rilevare la lunghezza della vite di bloccaggio diretta-
mente all’estremità del centrapunte.
Per usare il misuratore di lunghezza per viti di bloccaggio (357.790), rimuo -
vere il centrapunte, misurare nel modo usuale attraverso la boccola di
protezione e aggiungere da 2–4mm alla misura rilevata per assicurarsi
che il filetto possa far presa nella corticale lontana. Utilizzare il cacciavite
esagonale per introdurre la vite di bloccaggio attraverso la boccola di pro-
tezione.
Ripetere questa procedura per introdurre la seconda vite di bloccaggio
prossimale.
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Chiodo femorale anterogrado (AFN) – Tecnica operatoria
Bloccaggio di ricostruzione
La vite per anca garantisce una fissazione sicura del frammento prossima-
le nelle fratture sottotrocanteriche con il piccolo trocantere staccato o no,
e nelle fratture del collo del femore.
Indicazioni
Indicazioni/controindicazioni, vedi a pagina 4.
Montaggio degli strumenti
Vedi a pagina 15.
Montare il braccio di guida (357.522) sull’impugnatura angolata.
Il bloccaggio di ricostruzione necessita l’introduzione di due viti per anca
da 6,5mm.
Nota:
Controllare la posizione del chiodo appoggiando un filo-guida sull’impu-
gnatura angolata. Verificare la posizione dell’estremità del chiodo introdu -
cendo un filo-guida nell’impugnatura angolata.
Per verificare la corretta anteversione dell’impianto, un altro filo-guida
può essere inserito sul lato ventrale del collo del femore nella testa del
femore (vedi pagina 20).
Introduzione delle due v iti per anca
Introdurre queste viti mediante il sistema di centrapunte rosa composto
della boccola di protezione da 11,5/9,0 (356.705), del centrapunte da
9,0/2,8 (356.706) e del trocar da 2,8mm (356.707).
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Chiodo femorale anterogrado (AFN) – Tecnica operatoria
Introduzione del filo-guida per la v ite per anca caudale
Eseguire una piccola incisione e introdurre il sistema di centrapunte attra-
verso il foro rosa corrispondente del braccio di guida fino all’osso.
Segnare il femore e rimuovere il trocar.
Introdurre un nuovo filo-guida de 2,8mm (357.039) attraverso il centra-
punte nell’osso e verificare la direzione e la posizione nelle proiezioni a-p
e assiale dell’amplificatore di brillanza. Scegliere una posizione nella regio -
ne caudale della testa del femore per permettere l’introduzione di entram -
be le viti prossimali. Introdurre il filo-guida nell’osso sottocondrale della
testa del femore o al massimo a una distanza di 5mm. La posizione finale
del filo-guida dovrebbe essere in mezzo alla metà inferiore del collo del
femore. Nella proiezione laterale, il filo-guida dovrebbe trovarsi in posizio-
ne centrale nel collo del femore.
Nota:
Se il chiodo deve essere riposizionato, rimuovere il filo-guida, la boccola
di protezione ed il centrapunte. Il chiodo può allora essere riposizionato
ruotandolo, affondandolo o rimovendolo parzialmente.
Introdurre di nuovo il sistema di centrapunte ed il filo-guida.
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Chiodo femorale anterogrado (AFN) – Tecnica operatoria
Introduzione del filo-guida per la v ite per anca craniale
Eseguire una piccola incisione e introdurre il secondo sistema di centra-
punte attraverso il foro prossimale rosa del braccio di guida fino all’osso.
Segnare il femore e rimuovere il trocar.
Introdurre un secondo filo-guida da 2,8mm (357.039) attraverso il centra-
punte nell’osso sottocondrale della testa del femore.
Verificare la direzione e la posizione nelle proiezioni a-p e laterale
dell’amplificatore di brillanza.
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Chiodo femorale anterogrado (AFN) – Tecnica operatoria
Misurazione della lunghezza della v ite per anca caudale
Si raccomanda di introdurre prima la vite per anca caudale.
Rimuovere il centrapunte da 9,0/2,8 (356.706). Introdurre il misuratore di
lunghezza (357.042) sul filo-guida (357.039) attraverso la boccola di pro-
tezione (357.705) fino all’osso e determinare la corrispondente lunghezza
della vite per anca. Rilevare la lunghezza della vite per anca direttamente
sul misuratore di lunghezza.
Nota:
Siccome la testa della vite è già compresa nella lunghezza totale della
vite, si raccomanda di arrotondare e di scegliere una vita per anca di lun-
ghezza appena superiore.
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Chiodo femorale anterogrado (AFN) – Tecnica operatoria
Regolazione della fresa a gradini per la v ite per anca caudale
Regolare la lunghezza misurata sulla fresa a gradini, fissando la boccola di
fissazione nella posizione corrispondente. Rilevare la corretta lunghezza
sul lato della boccola di fissazione, orientato verso la punta della fresa a
gradini.
Rimuovere il filo-guida caudale.
Preparazione del foro per la v ite per anca caudale
Utilizzare la fresa a gradini da 6,5/4,5mm (356.702) per perforare fino
all’arresto. La boccola di fissazione (356.701) impedisce un’ulteriore per-
forazione.
Verificare la direzione e la posizione nelle proiezioni a-p e laterale
dell’amplificatore di brillanza.
Non è necessaria la maschiatura, perché la punta della vite per anca è
autofilettante.
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Chiodo femorale anterogrado (AFN) – Tecnica operatoria
Introduzione della v ite per anca caudale
Utilizzare il cacciavite esagonale (356.708) per introdurre la vite per anca
scelta fino alla corticale laterale.
Verificare la direzione e la posizione nelle proiezioni a-p e assiale
dell’amplificatore di brillanza.
Rimuovere la boccola di protezione.
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Misurazione della lunghezza della v ite per anca craniale
Dopo l’introduzione della vite per anca caudale, misurare la lunghezza
della vite per anca craniale.
Rimuovere il centrapunte da 9,0/2,8 (356.706). Introdurre il misuratore di
lunghezza (357.042) sul filo-guida (357.039) attraverso la boccola di pro-
tezione (357.705) fino all’osso e determinare la lunghezza della vite per
anca prossimale. Rilevare la lunghezza della vite per anca direttamente sul
misuratore di lunghezza.
Nota:
Siccome la testa della vite è già compresa nella lunghezza totale della vite,
si raccomanda di arrotondare e di scegliere una vita per anca di lunghezza
appena superiore.
Chiodo femorale anterogrado (AFN) – Tecnica operatoria
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Chiodo femorale anterogrado (AFN) – Tecnica operatoria
Regolazione della fresa a gradini per la v ite per anca craniale
Regolare la lunghezza misurata sulla fresa a gradini, fissando la boccola di
fissazione nella posizione corrispondente. Rilevare la corretta lunghezza
sul lato della boccola di fissazione, orientato verso la punta della fresa a
gradini.
Rimuovere il filo-guida craniale.
Preparazione del foro per la v ite per anca craniale
Utilizzare la fresa a gradini da 6,5/4,5mm (356.702) per perforare fino
all’arresto. La boccola di fissazione (356.701) impedisce un’ulteriore per-
forazione.
Verificare la direzione e la posizione nelle proiezioni a-p e assiale
dell’amplificatore di brillanza.
Non è necessaria la maschiatura, perché la punta della vite per anca è
autofilettante.
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Chiodo femorale anterogrado (AFN) – Tecnica operatoria
Introduzione della v ite craniale per anca
Utilizzare il cacciavite esagonale (356.708) per introdurre la vite per anca
scelta fino alla corticale laterale.
Verificare la direzione e la posizione nelle proiezioni a-p e assiale
dell’amplificatore di brillanza.
Rimuovere la boccola di protezione.
Compressione
La compressione interframmentaria della frattura può essere realizzata con
un serraggio alternante delle due viti per anca. Utilizzare l’amplificatore
di brillanza per controllare la com pressione. Per evitare un cedimento del
filetto, non forzare le viti.
Nell’osso porotico, usare la rondella (419.911) per impedire pur alle grandi
teste di vite di penetrare nelle corticali laterali.
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Bloccaggio distale
Chiodo femorale anterogrado (AFN) – Tecnica operatoria
Bloccaggio statico
Di regola, il bloccaggio distale è eseguito con due viti di bloccaggio. Ci
sono due possibilità di bloccaggio statico. Posizionare la prima vite di
bloccaggio all’estremità prossimale del foro ovale di bloccaggio. Secondo
il focolaio di frattura, è possibile introdurre la seconda vite di bloccaggio
sia nel foro caudale (fig. 1), sia in quello craniale (fig. 2).
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Fig. 1
Fig. 2
Chiodo femorale anterogrado (AFN) – Tecnica operatoria
Bloccaggio dinamico
Nel caso sia necessaria una dinamizzazione immediata, utilizzare solo il
foro caudale di bloccaggio sul lato distale (fig. 3). Per la dinamizzazione
seconda ria, introdurre entrambe le viti di bloccaggio come descritto sopra
e rimuo vere in un tempo successivo la vite di bloccaggio statico (fig. 4, 5).
Ricontrollare la riduzione del frammento distale.
33
Fig. 3
Fig. 4
Fig. 5
Chiodo femorale anterogrado (AFN) – Tecnica operatoria
Nota:
A causa della posizione più profonda del chiodo nel bloccaggio di ricostru -
zione, il chiodo rischia di penetrare il ginocchio durante la dinamizzazione.
Usare l’elemento di trasmissione radiotrasparente Mark II: sistemare l’am-
plificatore di brillanza in modo tale, che il foro del chiodo sia chiaramente
visibile e appaia perfettamente circolare al centro dello schermo.
Determinare il punto dell’incisione e praticare una piccola incisione.
Sotto il controllo dell’amplificatore di brillanza, introdurre la punta elicoida-
le (356.980) nell’incisione e tenere la punta in posizione obliqua rispetto
ai raggi, finché la punta non si trovi al centro del foro ovale di bloccaggio.
Inclinare l’elemento di trasmissione finché la punta elicoidale non si trovi
in linea con il fascio dei raggi, ed appaia come punto solido radio-opaco
al centro del cerchio esterno. La punta elicoidale occupa quasi tutta l’im-
magine del foro di bloccaggio. Perforare entrambe le corticali, mantenen-
do la punta elicoidale in questa posizione. Misurare la lunghezza della
vite di bloccaggio con il misuratore di lunghezza per viti di bloccaggio
(357.790) ed aggiungere da 2–4mm a tale misura per garantire una buona
presa della vite di bloccaggio nella corticale opposta.
Avvitare la vite di bloccaggio col grande cacciavite esagonale (356.708).
Ripetere la stessa procedura per la seconda vite distale di bloccaggio. Per
permettere la dinamizzazione, posizionare la vite di bloccaggio caudale
all’estremità prossimale del foro ovale di bloccaggio per ottenere il bloc-
caggio statico, e all’estremità distale del foro ovale per il bloccaggio dina-
mico.
Verificare la direzione e la posizione nelle proiezioni a-p e assiale
dell’amplificatore di brillanza.
Nota:
Nel caso non sia disponibile l’elemento di trasmissione radiotrasparente
Mark II, effettuare il bloccaggio distale con la tecnica standard a mano
libera, utilizzando la punta elicoidale (356.980).
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Introduzione del tappo a v ite
Con l’impugnatura angolata in sede, verificare la posizione dell’estre mità
prossimale del chiodo nella proiezione a-p dell’amplificatore di brillanza.
L’estremità del chiodo dovrebbe essere visibile grazie alla differenza tra il
diametro del chiodo e quello dell’impugnatura angolata.
Se l’estremità del chiodo si trova a livello del margine superiore del grande
trocantere, applicare il tappo a vite verte con prolungamento di 0mm.
Se l’estremità prossimale del chiodo si trova sul lato distale del margine
superiore del grande trocantere, determinare la lunghezza del tappo a
vite mediante le tacche. I chiodi possono essere allungati di 5, 10, 15 e
di 20mm.
Osservare i seguenti indizi:
• Se la calibratura si trova a livello del margine superiore del grande tro-
cantere, usare il tappo a vite con prolungamento di 10mm.
• Se la base del cono si trova a livello del margine superiore del grande
trocantere, usare il tappo a vite con prolungamento di 20mm.
• Dei tappi a vite con un prolungamento di 5 e 15mm sono disponibili
per gli incrementi intermedi.
Per un orientamento addizionale, introdurre un filo-guida da 3,2mm
attraverso il foro corrispondente dell’impugnatura angolata e verificare la
posizione del filo-guida con l’amplificatore.
Chiodo femorale anterogrado (AFN) – Tecnica operatoria
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Chiodo femorale anterogrado (AFN) – Tecnica operatoria
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Allentare la vite di connessione e rimuovere l’impugnatura angolata.
Introdurre l’uncino del filo-guida da 2,8mm con uncino (356.717) attra-
verso il tappo a vite scelto. Condurre l’albero per cacciavite esagonale da
4/11mm (357.516) sul filo-guida fino al tappo a vite. Quando questa con-
nessione è realizzata, il tappo a vite sarà automat ica mente mantenuto.
Condurre il tappo a vite cannulato fino all’estremità prossimale del chiodo.
Serrare il tappo a vite con la chiave a cricchetto da 11mm (321.200). Il
tappo a vite dev’essere avvitato interamente nel chiodo.
Il chirurgo sentirà una maggiore resistenza quando gli ultimi filetti del
tappo a vite vengono avvitati nel chiodo. Per evitare la fuoriuscita del
tappo, continuare a girare finché la spalletta del tappo a vite non tocchi
l’estremità prossimale del chiodo.
Nota:
• Se la calibratura si trova a livello del margine superiore del grande tro-
cantere, utilizzare il tappo a vite con prolungamento di 10mm.
• Se la base del cono si trova a livello del margine superiore del grande
trocantere, utilizzare il tappo a vite con prolungamento di 20mm.
Rimuovere l’albero per cacciavite esagonale, la chiave a cricchetto ed il
filo-guida.
Rimozione degli impianti
Rimozione del tappo a v ite
Rimuovere le particelle ossee dal tappo a vite. Spingere il filo-guida da
2,8mm con uncino (356.717) (fig. 1) attraverso il tappo a vite. Verificare
la presa del filo-guida. Utilizzare l’albero per cacciavite esagonale da
11/11mm (356.715) (fig. 2) e la chiave a cricchetto (321.200) (fig. 3) per
questa procedura.
Chiodo femorale anterogrado (AFN) – Tecnica operatoria
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Fig. 1
Fig. 2
Fig. 3
Chiodo femorale anterogrado (AFN) – Tecnica operatoria
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Rimozione delle v iti di bloccaggio e delle v iti per anca
Rimuovere le viti di bloccaggio o le viti per anca con il cacciavite esagonale
da 3,5mm (356.708) ed il manicotto di presa (314.280).
Nota:
Prima di rimuovere l’ultima vite di bloccaggio o quella per anca, avvitare
la vite per estrazione (356.716) nell’estremità prossimale del chiodo. In
questo modo si impedisce una rotazione del chiodo nel canale midollare.
Rimozione del chiodo
Collegare la guida della massa (357.220) e la massa d’urto (357.250) con
la vite per estrazione. Avvitare la vite per estrazione nell’estremità prossi-
male del chiodo, attraverso l’incisione eseguita per rimuovere il tappo a
vite. Serrare manualmente il sistema. Rimuovere le viti di bloccaggio rima-
nenti ed estrarre il chiodo.
Chiodo femorale anterogrado (AFN) – Tecnica operatoria
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Chiodo femorale anterogrado (AFN) – Tecnica operatoria
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Pulizia
Pulizia intra-operatoria e postoperatoria
Usare il filo di pulizia da 2,8mm (319.460) per pulire le cannulazioni degli
strumenti durante l’intervento.
Salvo modifiche.
Bibliografia
Rüedi T.P., Murphy W.M. (2000) AO Principles of Fracture Management
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zione di fratture diafisarie del femore per mezzo di un chiodo femorale
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Chiodo femorale anterogrado (AFN) – Tecnica operatoria
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